MONACHESIMO

I MONACI SONO PERSONE CHE DECIDONO DI VIVERE IN SOLITUDINE,

NEL SILENZIO, NELLA PREGHIERA E NEI MONASTERI LONTANO DAL
MONDO PER AMORE DI DIO

SEGUIVANO REGOLE RIGIDE DI COMPORTAMENTO E VIVEVANO UNA VITA

SEMPLICE E POVERA:
- UNA TUNICA COME ABITO
- UN PO DI PAGLIA E UNA COPERTA PER DORMIRE
- PASTI FRUGALI (NON PIÙ DI DUE AL GIORNO)

I MONASTERI
IL MONASTERO È L’INSIEME DEGLI EDIFICI IN CUI VIVONO I MONACI ED
ERANO DELLE CITTÀ IN MINIATURA SITUATE IN LUOGHI ISOLATI, LONTANO
DAL DISORDINE DELL’EUROPA DEI PRIMI SECOLI DEL MEDIOEVO.

I MONASTERI SORGEVANO DI SOLITO IN CIMA AI MONTI O FRA I BOSCHI.

CHIUSI PER SEMPRE NELLE MURA DEL MONASTERO, I MONACI
UBBIDIVANO AL LORO PADRE SPIRITUALE, L’ABATE.

IL FUTURO MONACO, TERMINATO UN PERIODO DI PROVA, FACEVA LA

PROMESSA SOLENNE E SI IMPEGNAVA PER TUTTA LA VITA AD OBBEDIRE
ALL’ABATE, A NON PRENDERE MOGLIE, A VIVERE IN CASTITÀ E IN FINE A
NON POSSEDERE NULLA PERSONALMENTE. ERA AMMESSA SOLO LA
PROPRIETÀ IN COMUNE.

SOLITAMENTE IL MONASTERO ERA DONATO DA UN RICCO LATIFONDISTA

PERCHÉ RITENEVA CHE QUESTA BUONA AZIONE SAREBBE STATA
PREMIATA CON LA SALVEZZA ETERNA. PERCIÒ I MONACI NON DOVEVANO
PREOCCUPARSI DEL PROPRIO MANTENIMENTO

LA STRUTTURA DEL MONASTERO COMPRENDEVA DIVERSI AMBIENTI:

ALCUNI DESTINATI ALLA VITA COMUNE DEI MONACI QUALI LA CHIESA, IL

CHIOSTRO, CIOÈ IL CORTILE CENTRALE DEL MONASTERO DELIMITATO DA
PORTICI, IL REFETTORIO, I DORMITORI E LE CUCINE;

ALTRI SPAZI PER LA VITA INTELLETTUALE COME LA BIBLIOTECA, LO

SCRIPTORIUM, UN’AULA NELLA QUALE I MONACI AMANUENSI COPIAVANO
I I TESTI ANTICHI PIÙ PREZIOSI E RARI.

IL MANOSCRITTO MINIATO ERA UN MANOSCRITTO IL CUI TESTO ERA,

S P E S S O , C O M P L E TATO D A L L’ A G G I U N TA D I I L L U S T R A Z I O N I E
DECORAZIONI. CON IL TERMINE CAPOLETTERA SI INTENDE, INVECE, LA
CONSONANTE O VOCALE INIZIALE DELLA PRIMA PAROLA DELLA PRIMA
RIGA DI UN TESTO.

NEI CODICI MINIATI, IL CAPOLETTERA ERA DI DIMENSIONI MAGGIORI

RISPETTO ALLE ALTRE CONSONANTI E VOCALI SEGUENTI.INOLTRE
QUESTA LETTERA È DECORATA CON LINEE, CORNICI ORNAMENTALI E
DISEGNI DAGLI AMANUENSI MINIATURISTI.

LOCALI PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE QUALI IL GRANAIO, IL MULINO, IL

FRANTOIO, LE FUCINE DOVE LAVORARE I METALLI, LE CANTINE, GLI ORTI,
LE STALLE E LE ABITAZIONI PER I COLONI E I SERVI CHE LAVORANO PER
IL MONASTERO;

LUOGHI DI RIUNIONE PUBBLICA, COME LA SALA CAPITOLARE, E QUELLI

PER ACCOGLIERE I VIANDANTI, COME LA FORESTERIA.

L’INFERMERIA, COLLOCATA VICINO ALLA FARMACIA, ERA DESTINATA SIA

AI MONACI SIA AI FORESTIERI.
I MONASTERI ERANO ANCHE LUOGHI DI RIFUGIO E OSPITALITÀ: INFATTI A
CHIUNQUE BUSSASSE ALLE SUE PORTE ERANO GARANTITI PASTI CALDI E
CURE MEDICHE

INFINE IL CIMITERO ERA ADIACENTE AGLI EDIFICI MONASTICI, PERCHÉ I

MONACI NON LASCIAVANO IL MONASTERO NEPPURE DOPO LA MORTE

ATTRIBUISCI AD OGNI MONACO LA SUA DIDASCALIA, SCRIVENDO IL

NUMERO SUI PUNTINI.

 I MONACI AMANUENSI SI DEDICAVANO ALLA REALIZZAZIONE DI

MANOSCRITTI MINIATI. IL TERMINE "MINIATI" DERIVA DAL LATINO
"MINIUM", UN MINERALE DAL QUALE SI RICAVAVA IL COLORE ROSSO CHE
I MONACI USAVANO FREQUENTEMENTE DURANTE IL LORO LAVORO DI
SCRITTURA DIPINTA.

COLORA QUESTA BELLISSIMA LETTERA D MINIATA CHE "CONTIENE"

L'IMMAGINE DEI SANTI MARTIRI PIETRO E PAOLO.