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DI ERUDIZIONE
STORICO-ECCLESIASTICA
DA S. PIETRO SINO AI NOSTRI GIORNI
SPECIALMENTE INTORNO
AI PRINCIPALI SANTI, BEATI, MARTIRI, PADRI., AI SOMMI PONTEFICI, CARDINALI
E PIÙ CELEBRI SCRITTORI ECCLESIASTICI, AI VARII GRADI DELLA GERARCHIA
DELLA CHIESA CATTOLICA , ALLE CITTA PATRIARCALI , ARCIVESCOVILI E
VESCOVILI, AGLI SCISMI, ALLE ERESIE, AI CONC1LII , ALLE FESTE PIÙ SOLENNI,
AI RITI, ALLE CEREMONIE SACRE, ALLE CAPPELLE PAPALI , CARDINALIZIE E
PRELATIZIE, AGLI ORDINI RELIGIOSI, MILITARI, EQUESTRI ED OSPITALIERI, NON
CHE ALLA CORTE E CURIA ROMANA ED ALLA FAMIGLIA PONTIFICIA, EC. EC. EC.
COMPILAZIONE
GREGORIO XVI.
VOL. XX.
IN VENEZIA
DALLA TIPOGRAFIA EMILIANA
MDCCCXLIII.
*\ *
K.
DIZIONARIO
DI ERUDIZIONE
STORICO-ECCLESIASTICA
D
Di'IANA, o GIANA Pietro, Car- Numidia, sotto la metropoli di Cir-
dinale. Pietro nacque dalla nobile ta. Fidenzio, vescovo di Diana, as-
famiglia Diana, o Giana di Pia- sistette alla conferenza di Cartagi-
cenza. Essendo preposto della col- ne, laonde già esisteva nel principio
legiata di s. Antonino in Verona, del secolo quinto. Diana, Dianen.,
il Pontefice Lucio III nel merco- è un titolo vescovile in parlibus>
ledì delle ceneri dell'anno i x 84 lo che conferisce la santa Sede, sotto-
creò Cardinale dell'ordine de' dia- posto alla metropolitana di Cirta
coni, e gli conferì per diaconia la Julia parimenti in partibus. Gli ul-
chiesa di s. Nicola in Carcere. Di- timi vescovi di Diana sono monsi-
poi passò all' ordine presbiterale, ed gnor Andrea Stanislao De Hatten,
al titolo di s. Cecilia. Celestino III già vescovo di Warmia, e l'odier-
lo dichiarò legato prima
apostolico no suffraganeo della sede vescovile
della Sicilia, indi in Alemagna. Mo- di Breslavia monsignor Daniele La-
li in Roma verso l'anno 1200, do- tussek di Bralin, fatto vescovo dal
po aver goduto il Cardinalato quat- regnante Pontefice a' 12 febbraio
tordici,o quindici anni, ne' quali i838, e deputato ad esercitare i
DIA DIA 7
nuali di Roma, e dell' almanacco la settimana. Delle gazzette si par-
di Roma, pubblicato sotto l'am- la anche nel Malmantile j e nelle
ministrazione francese. Cosi pure si anticìie prose fiorentine si fa men-
farà parola dei giornali letterari*!, ed zione dei gazzettini, e dei foglietti.
artistici, e dei giornali delle opere pe- Alcuni pretendono, che le gaz-
riodiche, che ai nostri giorni vanno zette fossero stabilite nel vasto im-
pubblicandosi in Roma, senza far- pero della Cina sino da tempo
ne argomento di diversi articoli, immemorabile. Certo si è, che ivi
per la brevità delle notizie che si stampa ogni giorno la gazzetta
riportiamo. Ci permetteremo inoltre dell' impero per ordine della corte.
una breve digressione sub" origine Oltre questa gazzetta, nella capita-
delle Gazzette, dei Giornali, dei le Pekino, si stampano, e pubbli-
Diari, ec. , che in tanta copia cano giornalmente altre gazzettej
e periodicamente stampano in si nelle quali contengonsi curiosi e-
ogni parte del mondo, per la viva stratti nei primi volumi degli o-
brama, che quasi tutti hanno di puscoli pubblicati in Londra dalla
conoscere le notizie altrui, e per regia società asiatica.
la facilità delle comunicazioni age- Al principio del secolo decimo
volate in un modo sorprendente, settimo, o verso il fine del prece-
sia col regolare corso di poste ,
dente, si stabili 1' uso delle gazzet-
che colle strade di ferro, legni a te in Venezia, in un'epoca, cioè,
vapore, telegrafi, ed altri mezzi. in cui l' era tutto il centro
Italia
è quello d' una moneta antica fuo- cero sperimentare il potente pa-
ri di corso, la quale correva pri- trocinio del Cardinale Richelieu,
ma in Venezia : gazzetta quindi proteggi tore zelante de' suoi com-
chiamossi, e dicesi generalmente patriotti, che si distinguevano per
tuttora un foglio di avvisi, e di qualche talento. Dal medesimo sot-
novelle, il quale stampato distri- to il regno di Luigi XIII ottenne
buì vasi, e paga vasi una gazzetta a il privilegio d'istituire in Francia
Venezia, ed una crazia, altra mo- la gazzetta, per lo che in quel re-
bisogno, come è divenuto pei pro- storia. Non si deve poi tacere ,
derabili, e morì a*25 ottobre i653: ciò si racconta, che aveva egli nu-
altri dicono invece che lasciò u- merosi corrispondenti dentro, e fuo-
na moderata fortuna. Renaudot fu ri del regno, affine di essere per-
padre di Isacco, ed Eusebio che fettamente informato di quanto vi
proseguirono a fruire del privilegio accadeva; e che comunicava le noti-
di continuare la gazzetta. Dal se- zie ricevute a Teofrasto Renaudot,
condo nacque l' abbate Eusebio Re- suo amico, onde avvenne che am-
naudot, dotto non meno che chia- bedue formarono insieme il pro-
ro, per le sue vaste cognizioni nel- getto della gazzetta.
le lingue orientali, nella teologia, e Ad imitazione poi delle gazzette
liturgia, come ne fanno fede le sue politiche, si cominciò in Francia, nel
celebri opere. Anche 1' avo Teofra- 655 y la pubblicazione di gazzette
sto ci diede opere biografiche, me- letterarie. I primi giornali non fu-
perciò sono di grande autorità pel nus, eh' è il sunto delle opere let-
DIA DIA 9
te dall' autore durante la sua am- dotti collaboratori, e direttori dei
basciata in Assiria per commissione medesimi alla
: qual cosa siamo
dell'imperatore Michele che III, e indotti, perchè la maggior parte
indirizzò al patrizio Tarasio suo di questi vengono citati nel nostro
fratello. Tale raccolta venne, ed è Dizionario.
ritenuta per uno de' piti preziosi Il Giornale Arcadico di scienze,
monumenti della letteratura antica, lettere,ed arti, è un' opera perio-
come si ha dalla Dissertalo de dica,che incominciò a vedere la
Photio ephcmeridum eruditarum luce nel 1819, nel pontificato di
inventore PVolfio, non che il mo- Pio VII, e se ne pubblica un vo-
dello dei giornali letterarii, e forse lume al mese. Dal gennaio pertan-
non è per anco stata sorpassata, to di tale anno, prosegue diligen-
al dire di alcuni, dappoiché essa temente, e con plauso della repub-
contiene i ristretti di duecento ot- blica letteraria, sotto la direzione
tanta opere, di cui molte non ci del dotto principe d. Pietro Ode-
sono pervenute. scalchi. Oltre le scienze, le lettere,
Ai giornali letterari successe la e le arti, per appendice tratta di
pubblicazione degli atti accademici, varietà, e presenta le utili e im-
ed una quantità di opere periodi- portanti tavole meteorologiche fat-
che ed annuali, su qualunque ra- te nella rinomata specola del colle-
mo di scienze, ed arti, commercio gio romano. Talvolta cogli articoli vi
ec. , e persino i giornali delle mo- sono tavole incise. Vi si leggono in-
ordine. Sembra, che nel primo e brata per l'anniversario della sua
secondo anno, il diario si stampas- creazione; della visita fatta dal me-
se, e dispensasse ogni sabbato, men- desimo Papa alla chiesa di s. Cle-
tre si rileva che nel terzo anno mente, per la festa, coli' assistenza
1718, se ne faceva la stampa, e la di molti Cardinali; della seconda
dispensa due volte la settimana. cappella dell'avvento, e di alcuni
Nel detto primo anno 1716, dai 5 esami, e consagrazioni di vescovi.
agosto a tutto dicembre, si pubbli- Eguali notizie poi si leggono nel
carono soli ventinove numeri del num. 108, a pag. 22. L'anno 17 18
diario ; qualche volta però fu fatta ebbe principio col numero 1
1
7 del
DIA DIA |S
diario. Oltre poi le accennate fan- zia estera ; indi non se ne legge
zioni, e notizie, si riportano le con- alcuna di Roma al numero 3oi,
sagi azioni, promozioni,, morti, bat- ma sì della guerra di Napoli, e
tesimi, sposalizi, esequie di persone perciò le vignette del frontespizio
distinte; quindi la descrizione del- si videro colle insegne di guerra.
la celebrazione di qualche festa nel- 11 numero 3o4 diede le notizie di
le chiese, quelle delle cappelle pon- Napoli, e di Roma; in quello del
tificie, cardinalizie, pontificali, prò- 3 io nel frontespizio egualmente non
tettorie ec. Al num. 21 3, il diario si lesse più: in Vienna ed in Ro-
nel frontispizio prese il titolo di ma; ma soltanto in Roma, colla
Diario ordinario, e sino a' 12 ot- data corrente della pubblicazione,
tobre 17 18, portò la detta deno- Il numero 3 3 incominciò colle
1
rò s' inserivano in articoletti in fi- che delle Notizie annuali; per cui
ne delle notizie estere. Le vignette alcuni attribuirono il merito della
pel diario del sabbato erano emble- compilazione, e pubblicazione al so-
mi ecclesiastici, il frontespizio era lo Gio. Francesco, che sembra fra-
il solito. Nel 1768, per dare le no- tello di Luca Antonio, confonden-
tizie più recenti, il redattore del do uno Laonde emerge
coH'al tro.
diario di Roma col numero 7980, chiara la distinzione, che se ne deb-
stabilì che non più le notizie estere be fare.
bre. Nel 177 1 morì d'anni 80 la le cose che riguardavano gli am-
zitella romana Caterina Cracas ,
basciatori presso la santa Sede, ed
pastorella di Arcadia, che per qua- altre molte materie, anche scienti-
si quaranta anni aveva compilato fiche, letterarie, ed artistiche, con
i diari di Roma, con molta sod- tanta precisione che si possono
disfazione del pubblico. Fu esposta chiamare gli annali urbani di Ro-
nella chiesa del Ss. Nome di Ma- ma. Dopo tale epoca veramente
ria, ed ivi sepolta avanti la cap- tante notizie domestiche, e cittadi-
pella del Ss. Crocefisso nella pro- ne non si pubblicarono più dal dia-
nel numero 8234 di tal anno. E stato Pontifìcio, e Roma, a'20 feb-
assai importante di notare, che braio 1798, ne deportarono il
dalle dediche fatte delle Notìzie an- glorioso Pio VI; quindi a* i5 di-
nuali diRoma, di cui per ultimo cembre di tale anno restò sospeso
faremo menzione, e da altre osser- il diario di Roma perchè sino dai
DIA DIA 17
21 febbraio si pubblicava il Moni- Marforio, e Pasquino; indi figura-
tore di Roma, che aveva per mot- rono ancora negli ultimi fogli, nei
to Religione, Libertà, Eguaglianza , quali si annunziava la venuta dei
con piena libertà di stampa. Ognu- tedeschi, e il termine della demo-
no facilmente si può figurare il crazia, Scanderberg, ossia Giorgio
contenuto, ed il modo com'era re- Castriota, e certo Giorgio Catena.
datto un tal foglio, al quale ben Nei primi numeri de' fogli si ri-
presto però fu tolto il titolo di portarono molte interessanti notizie
Religione. S' incominciò col porvi del Papa, de' Cardinali, prelati, ed
in fronte un tratto di Virgilio, Ti- altri del clero secolare, e regolare,
to Livio, e di Machiavello, quindi ma trattati col linguaggio di quel-
un brano dell'autore de V esprit des l'epoca lagrimevole, e di aberra-
Loix , di Ovidio, di Plauto, Ora- zione. Tuttavia i redattori del Mo-
zio, Championnet, del politico da nitore più di una volta si prote-
Verulamio, di Rousseau, Raynal, starono, che tal foglio si scriveva
Dante, ed altri. solo per uso della repubblica ro-
Nel Monitore dì Roma, che poi mana, per ismascherare i vizi e gli
adottò l'aggiunto di Foglio Naziona- abusi, non già per ispirito di mal-
le, oltre tutto ciò che riguardava l'i- dicenza, ma per reprimerli nello
stallamento, progresso, ed atti del- stesso loro nascere. Su di che van-
l' effimera repubblica romana, qua- no consultati numeri XXXIII, p.
i
Elvetica, Lucchese, Napoli tana ec, occupata dalle truppe del re di Si-
massime della dominante Francese, cilia Ferdinando IV, per restituirla
e delle sue guerre. Così aveva ar- al Pontefice suo legittimo sovrano,
ticoli sul consolato, tribunato, edi- ed essendone uscite quelle francesi,
liato ec ; pubblicava leggi, provve- monsignor Passeri arcivescovo di
dimenti sulla pubblica istruzione, Larissa, vicegerente di Roma e suo
ordini del giorno, programmi ec; distretto, nel Monitore fece pub-
riportava eziandio alcune estere blicare un con cui
invito sagro,
notizie, a seconda che la politica eccitò i romani a supplicare Dio pei
vigente permetteva, quelle dei di- correnti Allora il Moni-
bisogni.
partimenti repubblicani, come di tore, secondo nuovo ordine di
il
ro supplimenti ora brevi ed ora beri della libertà e delle armi del-
diffusi. Ogni trimestre pagavansi pao- la repubblica francese, cui il po-
li dodici : alcuni sono colla vignet- polo erasi abbandonato con entu-
ta della lupa romana. Questa col- siasmo, bruciando gli uni, e le altre.
lezione del Monitore è rara, laon- Ordinò il maresciallo, che si potesse-
de mi compiaccio possederla anco ro dalle chiese suonare liberamente
perchè è arricchita d' importanti le campane, e fare tutte quelle fun-
postille d'un rispettabile contem- zioni del di vin culto, come si pra-
poraneo. E divisa la collezione in ticava sotto il governo del Papa. Fi-
quattro serie. 11 primo numero di nalmente nel suddetto numero si
ordine della prima, incomincia ai legge un avviso, col quale si avverti-
i\ febbraio 1798, e termina col va, che col termine del governo
numero LXI1 de' 19 settembre. repubblicano era pur terminala la
Il primo numero d'ordine, della stampa della gazzetta, e col presen-
seconda, incomincia ai 24 settem- te numero incominciavasi il prose-
bre 1798, e termina col numero guimento de' diari ordinari, e pre-
L1V de' 19 marzo dell'anno 1799. cisamente dal numero che si tra-
11 primo numero della terza serie lasciò dopo la partenza delle trup-
incomincia ai iZ marzo detto, e pe napolitane li i5 dicembre 1798;
termina col numero III dei 5 XX e che a richiesta di molti non si
giugno 1799. N primo numero farebbe piti il Diario ordinario,
della quarta serie incomincia col 4 e il Diario estero, ma bensì se ne
messifero, e termina col numero stamperebbero due ordinari in o-
XXVI. gni settimana, per dare così più
Dicemmo, che il Diario ordina- prontamente le notizie di Roma.
#
fc;'
DIA DIA 19
Si avverta pure che il vacuo, il poi 53 de' 6 luglio 1809, giorno
quale rimaneva si nell'uno che nel- in cui Pio VII fu imprigionato, e
l' altro, si riempiva colle notizie trasportato altrove dai francesi, il
tociò che riguardava il defonto Pio Gazzetta di Roma. Quindi col nu-
VI, ed i Cardinali che recavansi in mero 5 si avvertì, che per dare le
Venezia pel conclave; tuttociò che notizie più recenti, si farebbero
spettava ad esso, e poi nel seguente quattro distribuzioni, cioè il lunedì,
anno si pubblicò 1' elezione di Pio il mercoledì, il venerdì, e il sabba-
VII effettuata a' i3 marzo, il qua- to, componendosi però ogni foglio
le avendo fatto prendere il regime di sole pagine quattro, e qualche
del governo dai suoi ministri, en- volta di otto. Il numero d' ordine
trò poi in Roma a' 3 luglio 1800. si rinnovò col 1809; la serie dei
r
DIA DIA 2i
compose di quattro pagine, e con ni due bolli. In seguito col nume-
supplimenti e la sua forma fu di
, ro 4° al titolo Giornale di Cam-
foglio massimo, e come l'anteriore pidoglio fu aggiunto , riunito al
gazzetta fu in quattro colonne. lì giornale Romano, e si avvisò, che
primo articolo era sempre colla ru- si stampava e distribuiva da Paolo
mica impero francese, giacche Pio Salviucci, e figlio al Corso. In da-
VII a' 6 luglio venne trasportato ta poi de'i8 dicembre 1811, ven-
da Roma. Quindi seguivano nel ne pubblicato un avvisa in lingua
giornale gli atti del governo, mas- italiana, e francese, colla denomi-
sime quelli risguardanti Roma, e nazione di Giornale polìtico del
gli stali pontificii, le notizie estere, dipartimento di Roma, nel quale si di-
ed in fine le necrologie, e gli arti- ceva, che in esecuzione dell'ordine
coli politici, e quelli filosofici a se- imperiale de'26 settembre decorso,
conda de' tempi, e come appunto e dell'istruzione del direttore gene-
era modellata la compilazione di rale delle stamperie e librerie, an-
tutto il giornale. Così pubblicavan- dava a subire qualche cambiamen-
si avvisi tipografici di associazioni, to il Giornale del Campidoglio, e
articoli di giurisprudenza, di pre- in modo da renderlo
più interes-
miazioni artistiche, di belle arti, di sante. E Giornale politi-
siccome il
22 DIA DIA
» nire il giornale di scelti articoli riodico foglio di affissi, redatto nelle
» riguardanti gli scavi delle anti- lingue italiana e francese, abbrac-
» chità di Roma, che dal governo cierebbe come esclusiva competen-
» prodigamele si fanno eseguire, za, annunzi giudiziari, commerciali,
» non meno the le belle arti, le e particolari, le cui specie e cate-
»» fabbriche antiche, e moderne, la gorie venivano nel manifesto di-
» agricoltura, le manifatture, l'in- chiarate. Il prezzo di associazione
» dustria nazionale, le nuove sco- venne fissato in franchi sei annui.
« perte di qualunque genere, le os- Di fatti, a' 2 gennaio 18 12, furono
» sensazioni fisiche, e meteorologiche; pubblicati per la prima volta gli
» gli atti delle accademie di Roma enunciati fogli , e al modo ripro-
» e del dipartimento, gli estratti messo; e il giornale di Campido-
« delle opere interessanti, e gli e- glio non ebbe più tal nome ma ,
avvertì il pubblico, che per ordi- zione di tutte le altre nazioni ".
ne superiore andava esso a cessa- In fine del foglio si faceva l'avver-
re. Questo foglio fu sempre stam- tenza pegli associati , sul costo , e
pato dal Salviucci. sulla spedizione del medesimo Dia-
Quindi a' 6 luglio uscì dalle stam- rio. Dipoi, a' 9 luglio 1814, si pub-
gine, che rimonta ai 27 aprile del Diario, che delle Notizie dell'an-
j8i5, e del suo sistema, si par- no 1837 fu variata la loro forma,
lerà per ultimo. Intanto anche i e resa più dignitosa, mediante la
Diari di Roma furono impressi nel nuova forma di foglio massimo,
frontispizio con duplice bollo; e nella quale si prosegue. In Roma
nell'anno 18 16 la stamperia Cra- l' intera associazione di ambedue
cas, e la distribuzione sia del Dia- costa paoli sessantaquattro annui.
rio, che delle notizie del giorno, fu Quando il giorno della distribuzio-
stabilita a piazza di Sciarra n. 232, ne è festivo, la distribuzione sia del
dove tutt'ora esiste. Se non che Diario, che delle Notizie, si fa nel
nell'anno 834 fu istituito un nuo-
1 dì precedente. Col primo numero
vo gabinetto di lettura, in via delle di ambedue i fogli del detto anno
Convertite al numero 20, cioè pres- 1837, per comodo dei procurato-
so il benemerito, e valentissimo di- ri, notari, cursori, la pubblicazione
rettore, e compilatore si del Dia- degli annunzi giudiziari, che prima
rio di Roma, che delle Notìzie del si pubblicavano nel solo foglio del-
giorno, il chiarissimo Gaetano Ca- le Notizie, fu stabilita eziandio nei
valletti di Piacenza , che sino dal due del Diario. Questo poi, col pri-
1 8o4 esercitò questo difficile, labo- mo del 1837, non più si pubbli-
rioso, e delicato officio con pubblica cò il mercoledì, ma il martedì, con-
lode, cioè dal 1804 in qualità di di- tinuandosi nel sabbato V altra di-
rettore, e dal 1 8
1 4
in poi anche di stribuzione del medesimo.
estensore. In detto gabinetto, dalle In conclusione, oltre quanto si è
ore nove della mattina, sino alle detto, il foglio periodico del lodato
sette della sera, a comodo di chi Diario di Roma è officiale dap- ,
•vuole leggere, restano esposti gior- poiché riporta tuttociò, eh' è rela-
nali italiani, inglesi, francesi, spa- tivo al sommo Pontefice, al sagro
gli uoli, e tedeschi, i quali possono Collegio, ed alla prelatura, curia,
anche aversi in casa dalle sette po- e corte romana. Descrive tutte le
DIA DIA 25
funzioni sagre pontifìcie, cardinali- di quelle d'ogni giorno dell'anno,
zie, ed ancora. Accenna le
altre e di quelle del palazzo apostolico;
principali nomine sovrane a cari- cosi delle cappelle pontificie, e car-
che, ed uffizi ec. ; dà il sunto , e dinalizie ; delle stazioni, e proces-
talvolta riporta le encicliche, le al- sioni pubbliche ; delle quattro tem-
locuzioni, le lettere apostoliche ; de- pora del far della luna, delle va-
;
plora con biografie, e necrologie la riazioni del mezzodì, dei segni del
morte di chi visse costituito in di- zodiaco ec. ec. Nel frontispizio poi
gnità, od ebbe fama e riputazione esso ha stemma del Pontefice
lo
illustre; parla dei tanti pii istituti prò tempore. Qui però noteremo,
di Roma, rome della borsa di tal che ogni anno nel decorso secolo
città, e degli effetti pubblici; no- in idioma italiano si pubblicava il
tifica gli scavi di antichità, gli atti Calendario Romano, del quale vuoi-
delle accademie scientifiche, arti- si, che fossero stati compilatori i
dei concistori, ed altro, oltre che cose per la geografia, e per la na-
essere inseriti nel Diario, si pub- vigazione; le osservazioni isteriche,
blicano anche a parte, come a par- e cronologiche sopra l'antichità del
te anticamente sipubblicavano dal- mondo ; le feste di ogni giorno ; la
la medesima stamperia Cracas le tavola delle differenze de' meridia-
relazioni delle feste , e le funzioni ni; la nascita del Papa, de* Cardi-
straordinarie. In una parola, a ca- nali, e de' principali principi, e so-
gione dell' antica istituzione , e del vrani d' Europa ; in fine la nota
privilegio pontificio, di cui gode tan- delle più notabili congregazioni, coi
to il Diario di Roma, che le Notizie tribunali della corte di Roma po-
del giorno, possono riportare tutti sti per alfabeto.
quegli articoli e materie che pub- Le Notizie del giorno di Roma
blicano i giornali periodici scienti- sono un foglio periodico, che ivi si
fici, ed artistici di Roma,
letterarii, pubblica dalla stamperia del Cra-
di cuisuperiormente si diede un cas ogni giovedì ; e per quanto con-
cenno. Siccome ogni anno dalla tiene d' interessante , e perchè tal-
stamperia camerale, sì in libretto volta viene citato in questo Dizio-
in dodicesimo, che in foglio, si stam- nario, oltre a ciò che abbiamo già
pa, e si pubblica il Diario Roma- detto, ci sia permesso un ulteriore
no, con privilegio, acciocché questo cenno. Prima però avvertiremo, che
non si confonda col Diario dì Ro- nel Monitore dì Roma, del quale
ma , è a sapersi , eh' esso tratta : si è pure parlato di sopra, si dice,
porzione troppo ristretto nel com- arrivi, e le partenze de' legni esteri
prendere, e descrivere non solo le dai porti marittimi de' pontificii
notizie di anche al-
tal guerra, ma dominii, con altre materie, che lun-
tre cose rilevanti, con permesso del go sarebbe qui indicare.
superiore governo, e privilegio pon- Da ultimo daremo un cenno del-
tificio, la stamperia del Cracas, e la le Notizie per V anno N. N., ossia
direzione del Diario dì Roma deter- dell'almanacco annuale di Roma,
minarono di pubblicare un altro fo- che si pubblica tuttora ogni anno
glio periodico, acciocché servisse di dalla stamperia Cracas con privile-
sussidiario al Diario. Il primo nu- gio Pontificio, e ch'ebbe origine
mero uscì giovedì 27 aprile i8i5, dal benemerito Gio. Francesco Cra-
e si compose di due pagine, coll'e- cas come stampatore, e come com-
pigrafe : sed magis
amica veritas ; pilatore da Luca Antonio Cracas.
ma il numero secondo fu compo- A tali notizie, o libro, volgarmen-
sto di quattro pagine, e questo si- te si dà il nome di Cracas. Sic-
stema si continuò a praticare fino come nel i834 lessi eziandio tutta
al dì presente. Adunque nelle No- la interessante raccolta di dette No-
tizie del giorno si leggono quelle tizie annuali, che io posseggo, seb-
notizie, che il limite prescritto al bene assai rara, così ne darò un
Diario non gli permise di pubbli- sunto compendioso, a seconda del-
care, come descrizioni di cose ri- le principali osservazioni, che feci a
guardanti il Papa , i Cardinali , i quell'epoca, siccome libro richiesto
prelati, ed altri; inoltre riporta le da ogni parte del mondo, e per-
notizie estere, notizie delle città e ciò notissimo. Luca Antonio Cra-
luoghi appartenenti al dominio della cas per mezzo di Gio. Francesco
santa Sede; atti ed adunanze acca- Cracas suo fratello, stampatore pres-
demiche; avvisi di principi, e per- so s. Marco al Corso, nell' anno
sonaggi ; descrizioni, ed opinamenti 1716, regnando Clemente XI, pub-
di spettacoli teatrali; articoli di let- blicò le Notizie per Vanno 17 16,
teratura, biografie, e necrologie di intitolandole con lettera dedicato-
DIA DIA 27
ria a monsignor Gio. Cristoforo Cardinale, siccome si pratica anco-
Battelli di Urbino, arcivescovo di ra; anzi talvolta, oltre la dedica
Amasia, e segretario de' brevi ai che si pone nel frontespizio, s' im-
principi. Contenevano tali notizie, presse lo stemma gentilizio del
un orario perpetuo ; le feste da os- Cardinale, cui le notizie erano de-
servarsi di divozione, e di precetto, dicate, come
vede in quelle del si
mera del Papa, che 1733 di- nel diedero pertanto che le notizie ri-
vennero sette; quindi sotto Clemen- guardanti i Cardinali, le congre-
te XII si registrarono i vescovati gazioni, i tribunali, la prelatura, e
ed arcivescovati di Francia, i pro- la cappella e famiglia pontificia.
curatori di collegio , e molti altri. Già sino dal 1801 non si pubbli-
Nelle notizie del 1741 molti fa- cava più la morte
nascita , e la
DIA DIA 29
meno. Questo conteneva, oltre le gli stati romani , la gendarmeria,
tavole delle ecclissi, delle quattro la civica, le diverse commissioni
tempora, delle feste mobili ec. ec, la municipalità di Roma, di cui
le feste dell' imperiai corte di Fran- era capo il Maire j la corte di ap-
cia, le diverse principali epoche istori- pello, quella di giustizia criminale,
che,la serie de'sovrani regnanti,secon- il tribunale di prima istanza, la
chiudendosi con essi la categoria dei tribunali degli stati romani; e fi-
3o DIA DIA
ce prò tempore, e gl'iodici furono de' patriarchi, sono adottate in que-
più regolari, e diffusi. Nel i83i, sto Dizionario. Viene anche il ca-
Je notizie di Roma non si stampe* talogo de' vicari, delegati ec. , della
rono, a cagione delle turbolenze congregazione di propaganda fide ;
interne dello stato pontificio, e po- congregazioni cardinalizie; tribuna-
scia da ultimo vi venne aggiuntò li ; la deposi tei ia urbana ; il colle-
il catalogo de'vieari, delegati, e pre- gio degli avvocati concistoriali, dei
ietti apostolici della santa Sede procuratori di collegio ; la tesore-
stabiliti in ogni parte del inondo ria generale della reverenda came-
sotto la direzione della sagra con- ra apostolica ; le amministrazioni
gregazione di propaganda fide. Ec- diverse; la direzione del debito
eo poi le principali categorie, che pubblico, della cassa d' ammortiz-
compongono le notizie, od almanacco zazione, e della banca romana; il
annuale di Roma, secondo l'ordine consiglio economico militare, la pre-
gerarchico, come si legge, e che si sidenza delle armi, le milizie pontifi-
pubblicano nella stamperia Cracas cie di linea , e civiche, non che i vigili,
to in Roma, che nel rimanente del- mare Asfaltide, e i gioghi dell' Ar-
lo stato ecclesiastico. Quindi confer- non, celebrata in diversi luoghi
marono, e prorogarono tal privilegio della Scrittura, come si ha dalla
Benedetto e Clemente XIV, con li- Siria sagra dell' abbate Biagio Ter-
cenza di ampliare il contenuto del zi di Lauria. Un tempo fu posse-
Diario. Dipoi il Pontefice Pio VI> duta dai moabiti, e poscia da Seon
con breve de' 28 agosto 1781, con- re degli amorrei, i quali essendo
cesse il medesimo privilegio a Vin- stati espulsi dagl'israeliti, l'ottenne
cenzo Pilucchi, congiunto della fa- in sorte la tribù di Giuda. Simo-
miglia Cracas estinta; e Pio VII, ne, vescovo Dibonense, sottoscrisse
con rescritto fatto in gennaio iSoZj, 1' epistola provinciale all' imperato-
3a DID DIE
re Leone. Altri dicono, die Dibona lnppnvn i sensi diversi, ed i dogmi
non fu altrimenti della tribù di Giu- della Chiesa, da lui spiegati con
da, ma sibbene di quella di Ruben, molt' ordine e chiarezza. I suoi ta-
ed una di quelle che presero gli ani- lenti trassero in Alessandria gran
moniti dopo la cattività della tribù numero che quivi
di persone, anda-
di Ruben, di quella di 11 ad, e vano per udirlo, o soltanto per veder-
della metà della tribù di Manasse. lo. S. Atanasio ne facea grande stima,
Si narra ancora, che gì' israeliti ed anzi gli affidò la cura della scuola
chiesero Dibona a Giosuè, a mo- di Alessandria. Didimo con vero zelo
tivo bontà de' suoi pascoli;
della e dottrina si oppose agli errori, ed
che confinava con Medaba, e che all' empietà degli africaui. Tale era
fu città considerabile. la fama delle virtù e dottrina di
DICARITI o DIGARCITI. Appel- quest' uomo, che s. Antonio recossi
lazione, che per solo effetto di orgo- più volte a visitarlo. E il medesimo s.
glio si davano molti de' manichei. Girolamo, e Rufino lo consultavano
DI CE A. Sede episcopale dell'A- sopra varie diilìcoltà della Scrittu-
frica occidentale della provincia Bi- ra, e gloriavansi di averlo avuto a
sacena, dipendente dalla metropo- maestro. Cessò di vivere circa l'an-
litana di Adramito. Candido ve- no 399. Di grandissimo numero di
scovo di Dicea, intervenne in Ro- opere, cheDidimo avea composte, ce
ma, e sottoscrisse al concilio di La- ne rimangono due sole. La prima
terano adunato dal Pontefice s. è il libro da lui intitolato dello
Martino I. Spirito Santo, cui s. Girolamo per
DIDIMO (s.) martire. V. Teo- insinuazione di s. Damaso tradusse
dora (s.). in latino. La seconda è un tratta-
DIDIMO nacque in Alessandria to contro i manichei. Questo ce-
nelP anno 3og. Appena giunto ai lebre uomo non andò per altro e-
cinque anni di età divenne cieco. sente dalla taccia d'essersi dimo-
Questa sciagura altro non fece che strato apologista di Origene contro
vieppiù accendere in lui il deside- tutti i suoi nemici, cosa che rin-
onde chiedea
rio di sapere, conti- crebbe oltremodo anche allo stesso
nuamente a Dio non che gli re- s. Girolamo.
s. Celestino V
vedendosi privo della ta da qualche contemplativo, il qua-
sua assistenza , effettuò la divisata le non volle farsi conoscere. Cras-
rinunzia del pontificato. Altri, ma kaw ne diede una buona traduzio-
senza alcuna probabilità, fanno au- ne in versi inglesi, e lord Roscom-
tori della prosa Dìes irae, il Papa mon se ne giovò molto nel suo ani-
s. Gregorio I, s. Bernardo, e s. Bona- mirabile poema del Giudizio univer-
ventura Cardinale, tutti dottori del- sale-, su di che può anche consul-
la Chiesa. Angelo Rocca, in un co- tarsi il Saggio sopra Pope di War-
dice manoscritto, che si conserva thon 87. La pia recita di que-
p.
nella biblioteca angelica presso la sta sequenza, per la sublimità dei
chiesa di s. Agostino di Roma al- concetti, è frequente ne' cristiani
la lettera Q. 3. i3, ricerca con isqui- in suffragio de'defonti. In lugubre
sita diligenza, chi sia l'autore di que- e flebile canto, ed in musica riesce
sta commovente e tenerissima pro- imponente, armoniosa, vivace, gra-
sa, o com'egli la chiama sequenza; e ve e maestosa, riconcentra gli animi,
dopo avere allegato l'autorità di li muove a compunzione, e li richia-
legato a latere per visitare a nome cora le nozze tra Ferdinando III e
del Papa ed Isa-
l'arciduca Alberto, Maria Augusta figlia del re di Spa-
bella infante diSpagna, e da Cle- gna quantunque assenti. Nell'anno
mente Vili uniti in Ferrara in sessagesimo sesto di sua vita, reca-
matrimonio. Trattò ancora la con- catosi a Braun, suo feudo, ivi mo-
ciliazione di questi principi col- rì compianto da ogni qualità di per-
l' arciduca Mattia, ma l'esito non sone. Le sue spoglie giacciono nel-
36 DIE DIE
la cattedrale di Olmùtz, in un ma- sorgente minerale molto conosciuta,
gnifico avello. Carlo Conti romano perchè è assai frequentata. Nei pri-
compose e pubblicò in Roma nel mi tempi contava tre sobborghi,
i652 la Vita del Cardinal Die- nella vicinanza de'quali si trovaro-
trichstein. no delle urne, e delle monete di
D1ETRICO, Cardinale. Dietri- rame coll'effigie degl'imperatori ro-
co sembra creato da Urbano II, Pa- mani. Quando i goti e i vandali
pa eletto nel 1088. Questi soscrisse, rovinarono le Gallie, questa città
egli fu legato del suddetto Papa terremoto non avesse spezzato uno
nell'Ungheria, e che in tale quali- scoglio in modo da rompere la
fensori, e poscia nell'anno 608 me- Donato neh' Epiro, e Alcisone ve-
ritò di essere eletto Papa col no- scovo di Corfù, per conto del ca-
me di Bonifacio IH. Dalla lettera, stello, o città di Cassiopo.
4o DIF DIF
tra che accompagnarono il
quei , Pietro, primo difensore, fiorì nel
Papa Costantino, quando a* 5 ot- 1060.
tobre 710 intraprese il viaggio per Leone, primo difensore, viveva
Costantinopoli. tra 1099, e l'anno 1 18.
il 1
scrisse a Pipino re di Francia, fe- ficio de' difensori della Chiesa ro-
ce menzione di lui. Nell'invitarlo a mana, e de' Difensori delle chiese
destinare un suo messo, che dimo- (Fedi). Inoltre parla delle onore-
rasse in Roma per invigilare con- voli commissioni pontificie, che i
tro gli attentati de' greci , e vice- difensori della Chiesa romana dis-
vèrsa, il Pontefice inviò in Francia impegnarono, e dei sette difensori
Pietro per suo messo, ove trattò regionari istituiti da s. Gregorio I,
Stefano, del 944» v » ss e a' tempi sce contro i sacerdoti, che eserci-
di Marino II, o Martino III. tano 1' uffizio di avvocato e pro- ,
D1F DIF 41
tre da Anastasio Bibliotecario fu dal re medesimo, e mss. deposita-
chiamato Defensor devotus l'impe- to nella biblioteca vaticana. Si di-
ratore, o altro principe cattolico ce ancora, che su tale libro fati-
il quale prestava il giuramento in casse pure Cardinal Fischer, poi
il
mano del Papa, per essere dichia- fatto decapitare da Enrico Vili do-
rato difensore della Chiesa romana, po la sua apostasia dalla cattolica
intorno a che è a vedersi , oltre religione. Dom. Guil. Mollerus
l'articoloprecedente, anche l'arti- scrisse , de titillo defensoris fidei
colo Imperatore. Altd. 1700; e Jo. Joach. Meyer,
Il Pontefice Pio II nel i4%j es " de Fidei defensoris, quo M. Brit-
scndosi recato in Mantova al gran tanicae reges affulgent, titillo 1 7 4.
1
gli avvocati, e visdomini^ che suc- vescovi africani, che nel concilio
cedettero a' difensori in molte chie- Mi levitano deliberarono di chiedere
ed alla
se occidentali, ai vari offizi, questa grazia all' imperatore, sup-
abolizione di essi, crediamo oppor- plicandolo di dare alla Chiesa degli
tuno di dire quanto segue. scolastici, di cui facemmo cenno
Principalmente dopo il tempo nel precedente articolo, cioè dei dot-
delle persecuzioni, ne' monumenti ti avvocati, e periti in legge, i qua-
ecclesiastici, si fa spesse volte men- li avessero libero accesso ai giudi-
zione dei difensori delle chiese. ci per difendere le chiese contro
Questi erano persone incaricate di gli oppressori. Deputarono perciò
intercedere presso i principi, e ma- due legati, cioè Vincenzo e Fortu-
' -
DIF DIF 43
ziano. Il quarto, o quinto concilio de' sudditi, come si legge nella
di Cartagine, celebralo nell'anno leg.34., de Defens. ch'it. 4- Furo-
384, vale a dire molli anni dopo no appunto le esposte ragioni, che
che già nella Chiesa romana eranvi mossero i vescovi a chiedere i di-
difensori, esprime i motivi di que- fensori per la Chiesa, e siccome
sta deputazione colle seguenti pa- gì' imperatori, oltre il diritto di
role: » A motivo de' mali, che intercessione, concedevano ai difen-
» aggravano i poveri, e dell' affli sori del popolo qualche altro pri-
» zione che soffre la Chiesa, <i è vilegio,come di giudicare di cause
» panilo buono di radunarci in- pecuniarie sino ad una certa som-
» sieme per chiedere agi' impera- ma tra i poveri, e il popolo mi-
li tori, che si degnino concederle nuto, così i vescovi, e i concilii ai
» difensori a scelta de' vescovi per difensori della Chiesa accordarono
« assicurare i poveri dalla potenza qualche giurisdizione. Quindi il
« de' ricchi, che gli opprimono ". concilio di Calcedonia comandò ai
Sotto il nome de' poveri bisogna difensori di Costantinopoli di avvi-
intendere i deboli, le vedove, gli sare i chierici, e monaci, i quali
orfani ec. , cui tutta la Chiesa pro- erano nella città imperiale senza
teggeva. licenza del loro vescovo, che uscis-
JVon si deve tacere, che nel chie- sero subito, e ritornassero alle loro
dere la Chiesa i difensori non do- abitazioni, e in caso che non ub-
mandò cosa straordinaria, giacché bidissero, permise ad essi di poterli
questi non erano nuovi
uffìziali scacciare. I difensori avevano an-
nell'impero, avendone molti paesi cora il gius di ricercare se i chie-
i loro propri. In fatti Roma aveva rici mancavano a' loro doveri, nel
il senato, i consoli, ed i tribuni salmeggiare, e nella celebrazione
della plebe, eh' erano propriamente della liturgia. Nella chiesa orienta-
i difensori del gius e della libertà le i difensori durarono sino agli
de' cittadini ; e così le altre città ultimi secoli. Essa non accordava
avevano la loro curia, che rappre- loro che il diritto di giudicare pic-
sentava il senato, ed era composta di coli affari. Il primo difensore della
decurioni; i loro duumviri, che cor- chiesa di Costantinopoli ne aveva
rispondevano a due consoli, ed i dodici sotto di se, e il patriarca
difensori della plebe, la cui carica Zifìlino innalzò tal dignità fra i
tefice Zosimo, che fiorì nell' anno laici, e dovevano difendere le chie-
re, che al tempo suo, anche nella dio colle armi, in persona, e per
Chiesa romana fossero secolari, giac- mezzo dei loro soggetti, il che fece-
che egli asserisce potersi scegliere ro più volte allorquando affievolito
anche tra i laici. Laonde non fu nel nono secolo l' impero francese,
Minna cosa il vedere dei laici tra i signori, e nobili diventarono co-
i difensori. Tuttavolta nel con- me indipendenti, e riempirono di
cilio calcedonese di frequente si confusione l'Italia, la Francia, e la
nomina certo Giovanni prete, e Germania facendola da sovrani, e
difensore, e quelli che s. Gregorio intimandosi uno contro
guerra l'
DIF DIG 45
obbligali a rendere ad essi omaggio, mente il dovere di que-
principale
ricevendone nuova investitura ad sti avvocati, e visdomini era d' im-
diche, era permesso a' vescovi, ab- cante, quali abusi si tolsero con
i
fesa, ma eziandio quello di giuris- ziale D. o con due ff. uniti insie-
DIG DIG 47
nel mangiare un poco 1' ora del ai latticini. Ne' luoghi in cui le uo-
mezzodì, anche in quaresima. E va sono proibite nella quaresima,
permesso eziandio di bere liquori non è permesso di mangiare dei
fuori dei pasti, ne' giorni di digiu- biscotti, ne' quali vi entrano le uova,
no, ma solamente per ispegnere la a meno
che un uso legittimo non
sete, per facilitare la digestione, o lo permetta, o che ve n' entrino sì
per qualche bisogno. Tuttavia da poche, che ciò sia creduto per nien-
ciò non segue, che non si rompa te. I fanciulli, che non hanno an-
mai il digiuno bevendo fuori di cora sette anni compiuti, possono
pasto : questo si rompe allorché si mangiare la carne, e le altre cose
prende una gran quantità di liquo- proibite in quaresima,
perchè le
ri molto nutrienti, come sarebbe leggi della Chiesa non ve gli ob-
birra, vino fatturato, cioccolata ec. ;
bligano che quando essi hanno rag-
ed allorquando si prendono liquori, giunto l'uso di ragione; lo che or-
sebbene meno nutrienti, a danno dinariamente avviene a sette anni
del digiuno, in fraudem jejunii, per compiti. Si commettono altrettante
parlare con frase teologica, senza mancanze, quante volte si mangia
necessità, e pel solo piacere; o quan- che sono permessi
fuori de' pasti,
do, almeno è opinione de' più ri- ne' giorni di digiuno. La dispensa
goristi, mangiano po-
per dissetarsi si di mangiare di magro non com-
mi, peri ec, o quando ancora dopo prende quella del digiuno, né la
aver bevuto,, si mangia qualche cosa, dispensa del digiuno quella di man-
come fichi, mandorle ec. pel ti- ,
giare magro, ma devesi adem-
di
more che la bevanda rechi nocu- pire in quaresima quello che si può.
mento. Quegli che non può far di magro,
Il trito proverbio il liquido non : e che può digiunare quanto al re-
rompe punto il digiuno, solo ha sto, deve digiunare, senza fare di
luogo quando è necessario di bere, magro. Quegli che può fare di magro,
e, come si disse, o per estinguere e che non può digiunare, deve fare
la sete, o per aiutare la digestione, di magro senza digiunare. Quegli
od astretti dal bisogno. che può digiunare in qualche gior-
Quantunque il tempo, che si può no solamente, deve digiunare nei
impiegare a pranzare nei giorni di giorni che può. Del digiuno natu-
digiuno non sia determinato da al- rale prima della Comunione euca-
cuna legge, non sembra per altro, ristica, e della celebrazione della
che si possa estendere a tre, o Messa (Vedi), si tratta a quegli ar-
quattro ore. La proibizione di man- ticoli, massime al § V , ed al
§
giare delle uova, e de' latticini in VI dell'articolo Comunione (Predi').
che » ideo ut jejunans aliquara af- primo fervore della disciplina eccle-
« flictionem sentiat prò culpae sa- siastica, e indebolita eziandio la
« tisfactione, conveniens hora co- complessione, Chiesa nostra pie-la
» medendi taxatur jejunantibus cir- tosa madre ha provveduto, che sia
» ca horam nonam. Alessandro E lecito a chi digiuna bere acqua o
» dì Ales : Hora magis congrua vino, quando
quanto vuole, ed e
» refectioni tempore jejunii est ho- innanzi all'mangiare, non
ora di
» ra nona, quam usque ad vespe- però smoderatamente perchè si per-
» ram. Ugone da s. Vittore la derebbe il merito del digiuno, ed
f» preferisce ab ora nona usque ad ofFenderebbesi la virtù della tem-
pi vesperum. EPietro Abelardo peranza. Aggiunge, che con questa
m volle, che si jejunium fuerit, tunc licenza in quel giorno che si digiu-
n nona expeclanda (sit), et in qua- na s'introdusse la colazione della
» dragesùna etiam vesperum". Sul sera. Al tomo Vi poi il medesimo
quale argomento può consultarsi il Sarnelli ci dà la lettera XI Per- :
DÌG DIG 49
che ne* nostri digiuni sia proibita la. riporta gli scrittori nella sua Let-
carne, ed non il vino ed
ì latticini, tera al dottor Korejf3 pag, 128, e
il pesce; e XII: Se sia
la lettera 3i6.
vera quella proposizione liquida non :
elettuari, che sono certi cibi, i qua- i tempi, e fra tutte le nazioni, che
li da molti si prendono dopo aver hanno osservato qualche religione
mangiato, per digerire meglio. Cosi tanto vera che falsa. Sebbene O-
pure il digiuno non è rotto dalle razio fosse Epicureo, nel lib. 2 sat
medicine. Quindi il detto autore 3, tom. II, pag. 666, dice che Vi
osserva, che siccome il vino secon- erano tra i romani dei digiuni in
do gli antichi frangeva il digiuno, onore di Giove. E s. Girolamo nel
mentre oggi non lo frange, così mol- lib. II, t. 4>
P a g- 2 °5> che scrisse
to meno lo frangono la cervosa o contro Gioviniano, grande nemico
cervogia ( maniera di beveraggio, del digiuno, per confonderlo si ser-
che si fa di grano, di vena, d" or- vì degli stessi digiuni praticati dai
zo, e con menta, appio, o altre pagani. Riferisce Tertulliano nel lib.
erbe, ed è una specie di birra), e de anima, cap. 4$, che i pagani
r acqua condita col zucchero in