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Università N.

Cusano

Analisi Matematica 1 - Modulo 14

Alberto Berretti
Alberto Berretti Analisi Matematica I

Il teorema “ponte”

Il teorema seguente può essere utilizzato sia per dimostrare l’esistenza di un limite, sia per
determinare che una determinata funzione non tende a nessun limite, e costituisce un legame
tra il limite di una funzione ed il limite delle successioni che da questa si possono ricavare.

Teorema 1. Le due seguenti affermazioni sono equivalenti:


1. lim f (x) = l
x→x0
2. Per ogni successione {cn } tale che cn , l e lim cn = x0 vale lim f (cn ) = l.
n→∞ n→∞

Il teorema può essere adoperato per determinare il limite di f (x), nel caso – raro – che
calcolare il limite di f (cn ) per ogni successione cn sia piú facile che calcolare direttamente il
limite di f (x). Ma può essere anche utilizzato per determinare che f (x) non ammette limite,
ad es. trovando due successioni distinte {an } e {bn }, entrambe tendenti a x0 , tali che f (an ) e
f (bn ) tendono a limiti diversi.

Dimostrazione. Dimostriamo prima che (1) implica (2). lim f (x) = l vuol dire che ∀ε > 0
x→x0
∃ δ > 0 tale che 0 < |x − x0 | < δ ⇒ | f (x) − l| < ε. Se cn tende a x0 , allora ∀δ > 0 ∃M tale
che n > M ⇒ |cn − x0 | < δ, ed inoltre abbiamo che cn , x0 . Allora ∀ε > 0 ∃ δ > 0, e in
corrispondenza di tale δ > 0 esiste un M – quindi ∀ε > 0 ∃M – tale che n > M ⇒ | f (cn ) − l| < ε.
Dimostriamo che (2) implica (1) per assurdo. Assumiamo dunque che la (2) sia vera e la
(1) falsa, e ricaviamo una contraddizione.
Se la (1) è falsa, cioè se non è vero che il limite di f (x) per x → x0 è 0, allora, negando la
definizione di limite, otteniamo:

∃ ε > 0 tale che ∀δ > 0: ∃x tale che 0 < |x − x0 | < δ e | f (x) − l| > ε.

Preso dunque tale ε, scegliamo δ = 1/n, e per ciascun tale valore di δ esisterà allora un valore
di x = xn tale che 0 < |xn − x0 | < 1/n e | f (xn ) − l| > ε. Abbiamo cosí costruito una successione
{xn } che tende a x0 , perché |xn − x0 | < 1/n, e tale che f (xn ) non tende a l, perché per un certo
ε > 0 | f (xn ) − l| > ε. ciò contraddice la (2), che si assumeva vera. 

Osservazione 1. Il teorema continua a rimanere valido anche nel caso di limiti per x → ±∞
e nel caso di limiti infiniti.

Esempio 1. Il limite per x → +∞ (ed ovviamente anche −∞!) di sin x non esiste. Infatti, sia
an = πn e bn = π/2+ 2πn. Allora sin an = 0 e sin bn = 1, per cui lim sin an = 0 , 1 = lim sin bn .
n→∞ n→∞

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