proprietà
Ilaria Cacciotti
TRANSIZIONI di FASE
TRANSIZIONI di FASE
TEMPERATURE TIPICHE
punto di fusione
temperatura alla quale un solido cristallino si trasforma in un liquido
ESEMPIO
H2O (s) H2O(l) ∆Hfus=6,01 KJ/mol
- ∆Hvap >> ∆Hfus poiché la fusione richiede la perdita della struttura ordinata del solido
ma non un allontanamento delle molecole come invece avviene nell’evaporazione
- ∆Hsub = ∆Hvap + ∆Hfus come facilmente dimostrabile applicando la legge di Hess
- bagnano la superficie con cui sono messi a contatto, quando le forze di coesione
intermolecolari sono minori di quelle di adesione (interazione con la superficie)
- non bagnano le superfici, quando le forze di coesione sono maggiori di quelle di
adesione
STATO LIQUIDO
MODELLO STRUTTURALE dei LIQUIDI
si può considerare un liquido
come un sistema in cui zone di ordine si alternano a zone di disordine
per la presenza di cavità, la distanza media tra particelle in un liquido è maggiore che in
un solido e quindi l’energia potenziale è maggiore (minore in valore assoluto)
STATO LIQUIDO
a differenza dei gas,
le molecole che costituiscono i liquidi sono soggette a forze attrattive
che ne impediscono il libero movimento,
PROPRIETÀ
FLUIDITÀ
VISCOSITÀ
DENSITÀ
TENSIONE SUPERFICIALE
AZIONE CAPILLARE
VISCOSITÀ
resistenza al moto di un liquido
F = ηS
S=superficie (m2)
∆h =distanza fra due strati di superfice S (m)
∆h ∆v =incremento di velocità fra due strati distanti
dh (m/sec)
in cui η, detto coefficiente di viscosità, è caratteristico per ogni liquido
la viscosità varia ampiamente in funzione della natura chimica del liquido
in generale la viscosità di un liquido diminuisce all’aumentare della temperatura
un’ eccezione riguarda lo zolfo (S8, fonde a 112.8 °C):
aumentando la temperatura il liquido diventa più viscoso
STATO LIQUIDO
DENSITÀ
i liquidi presentano una densità inferiore a quella dei solidi
TENSIONE SUPERFICIALE
energia che bisogna spendere per aumentare
la superficie di un liquido di una quantità unitaria (J/m2)
diminuisce all’aumentare di T
l'acqua sale al loro interno, risalendo in senso contrario alla forza di gravità,
fino ad un'altezza massima di circa 30 cm (per un canale di 0.05 mm)
STATO LIQUIDO
CAPILLARITÀ
effetto imputabile alla tensione superficiale dei liquidi
si manifesta nell’innalzamento di un liquido in un tubo capillare
all’equilibrio 2 π r γ = π r2 d gh in un tubo capillare di raggio r
forza che tende a far salire il liquido all’interno forza che si contrappone all’innalzamento
del tubo
(massa del liquido per l’accelerazione di gravità
(tensione superficiale γ moltiplicata per la (m·g))
circonferenza del tubo (2 π r))
2 π r γ = π r2 d gh
si ricava
γ = ½h d g r TENSIONE
SUPERFICIALE
CONDENSAZIONE
conversione di un vapore in un liquido
∆Hcond = -∆Hvap
PROCESSO ESOTERMICO (∆H < 0)
STATO LIQUIDO
EBOLLIZIONE
TEMPERATURA o PUNTO di EBOLLIZIONE
tutto regolare per il gruppo IV per il quale il primo elemento, il C, non è abbastanza
elettronegativo da formare legami idrogeno