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Modello Atomico:

modello a ORBITALI
Ilaria Cacciotti

Modulo 6
MODELLO ATOMICO di BOHR
1913
ORBITE STAZIONARIE o livelli di energia

numero quantico principale n

Numeri interi (n=1, 2,3, 4….)


Numero d’ordine del livello energetico
associato a ogni orbita
MODELLO ATOMICO di BOHR: LIMITI

spiega il comportamento spettroscopico solo dell'idrogeno e, in parte, anche quello di


alcuni metalli alcalini come il litio ed il sodio

del tutto inadeguato per l'interpretazione degli spettri di altri elementi con più elettroni

non spiega gli spettri atomici in presenza di un campo magnetico

per superare questa difficoltà fu introdotta

meccanica ondulatoria
MECCANICA ONDULATORIA

(De Broglie, 1924)

doppia natura ondulatoria e corpuscolare della materia

h
λ =
m×v

dove h è la costante di Planck, m la massa dell’elettrone e v la sua velocità.

la quantità di moto dipende dalla lunghezza dell’onda elettromagnetica con cui si


propaga

doppia natura corpuscolare-ondulatoria dell’elettrone


MECCANICA QUANTISTICA
PRINCIPIO di INDETERMINAZIONE di HEISENBERG
(1927)

“è impossibile conoscere, a ogni istante, contemporaneamente,


con la stessa precisione sia la posizione che la velocità di un elettrone”

Il principio di indeterminazione perde importanza nel mondo macroscopico,


dove è possibile seguire, ad esempio, il movimento di una sfera da biliardo

Una palla da biliardo può essere seguita nel suo movimento


perché la luce non ne modifica la traiettoria.
MECCANICA QUANTISTICA
PRINCIPIO di INDETERMINAZIONE di HEISENBERG

A differenza di Bohr, per Heisenberg risulta impossibile conoscere


per una piccola particella, come l’elettrone, l’orbita che percorre e la sua velocità

informazioni sul moto dell’elettrone solo di tipo probabilistico

Il concetto di orbita di un elettrone è sostituito da quello di ORBITALE

traiettoria entro la quale è massima la probabilità di trovare una particella


MECCANICA QUANTISTICA

Equazione d’onda di Schrödinger

Il fisico austriaco Erwin Schrödinger considerò che l’elettrone

è condizionato dall’attrazione del nucleo


ha un comportamento ondulatorio
il suo moto è stabile

l’equazione che ne descrive il moto deve essere analoga


all’equazione che descrive un sistema di onde stazionarie
MECCANICA QUANTISTICA

Equazione d’onda di Schrödinger

equazione che descrive


un sistema di onde stazionarie

ψ funzione di (x,y,z)
λ lunghezza d’onda
soluzioni

funzioni d’onda (ψ)

quadrato della funzione d’onda (ψ)2


probabilità di trovare l’elettrone in un punto particolare dello spazio intorno al nucleo
MODELLO ATOMICO A ORBITALI
ORBITALE

funzione d’onda elettronica caratterizzata da tre numeri interi


ricavati dall’equazione di Schrödinger

NUMERI QUANTICI (n, ℓ, m)

descrivono

n LIVELLO di ENERGIA degli elettroni negli atomi

ℓ la FORMA degli orbitali

m l’ORIENTAMENTO degli orbitali


NUMERI QUANTICI

NUMERO QUANTICO PRINCIPALE (n)

definisce il livello energetico dell’elettrone che è proporzionale alla distanza dal nucleo

n= 0, 1, 2, 3, 4,……….
NUMERI QUANTICI

NUMERO QUANTICO SECONDARIO (ℓ


(ℓ)

indica quanti tipi di orbitali (sottolivelli energetici) possono esistere


in un definito livello energetico

ℓ= 0, 1, ……….(n − 1)

determina le caratteristiche geometriche dell’orbitale

Ciascun valore di ℓ corrisponde ad un particolare tipo di orbitale atomico


ℓ=0 orbitale s
ℓ=1 orbitale p
ℓ=2 orbitale d
ℓ=3 orbitale f

Le lettere s, p, d, f sono le iniziali dei termini con cui storicamente venivano indicate in
spettroscopia le righe corrispondenti: sharp, principal, diffuse e fundamental.
NUMERI QUANTICI
NUMERO QUANTICO SECONDARIO (ℓ
(ℓ)

la superficie di contorno degli orbitali s


è una sfera il cui volume aumenta con n

la superficie di contorno degli orbitali p


è un doppio lobo

la superficie di contorno degli orbitali d


è a quattro lobi
NUMERI QUANTICI

NUMERO QUANTICO MAGNETICO (m


(m)

indica il numero di orbitali che si possono trovare in un dato sottolivello


e definisce il numero di orientamenti di un orbitale nello spazio

m = - ℓ, 0, + ℓ

ℓ=1
m = -1, 0, +1

3 orbitali p (p
(px, py, pz)
definisce quanti orbitali della stessa forma, ma con orientazione diversa, possono
coesistere in un sottolivello
NUMERI QUANTICI

NUMERO QUANTICO MAGNETICO (m


(m)
ℓ=2 m = -2,-1, 0, +1, +2

5 orbitali d
NUMERI QUANTICI
NUMERI QUANTICI

NUMERO QUANTICO di SPIN (m


(ms)

non deriva dall’equazione di Schrödinger

indica la rotazione dell’elettrone attorno al proprio asse

ms = + ½ oppure ms = − ½

elettrone

Due elettroni con spin


opposto.
RAPPRESENTAZIONE degli ORBITALI
CONFIGURAZIONE ELETTRONICA
disposizione degli elettroni negli orbitali di un atomo

dalla configurazione elettronica dipendono la reattività, la valenza e la geometria

ogni orbitale è rappresentato da un quadratino (☐)

gli elettroni si rappresentano con frecce (↑, ↓)

3 REGOLE per il riempimento degli orbitali atomici

PRINCIPIO della COSTRUZIONE PROGRESSIVA o SUCCESSIVA


(principio di Aufbau)

PRINCIPIO di ESCLUSIONE di Pauli

REGOLA di Hund
CONFIGURAZIONE ELETTRONICA
PRINCIPIO della COSTRUZIONE PROGRESSIVA o SUCCESSIVA
(principio di Aufbau
Aufbau))

gli elettroni occupano prima gli orbitali a più bassa energia (orbitale s)
e, quindi, gli orbitali che seguono ad energia crescente
successione degli orbitali in cui sistemare
gli elettroni in ordine di energia crescente
le frecce indicano l’ordine di
riempimento degli orbitali

si inizia dall’orbitale 1s e poi si procede seguendo le frecce verso l’alto


CONFIGURAZIONE ELETTRONICA
PRINCIPIO di ESCLUSIONE di Pauli

in un orbitale possono essere presenti al massimo due elettroni


con spin opposto o antiparallelo

↑+½ ↓-½

Esempio
configurazione elettronica dell’atomo di elio (2He, Z=2)

notazione box orbitale

numero di
1s2 elettroni
notazione standard
numero quantico
tipo di orbitale
principale
CONFIGURAZIONE ELETTRONICA
PRINCIPIO di ESCLUSIONE di Pauli
CONFIGURAZIONE ELETTRONICA
REGOLA di Hund

se sono disponibili più orbitali DEGENERI (dotati della STESSA ENERGIA, orbitali
diversi dello stesso sottolivello), gli elettroni si dispongono uno per ciascun orbitale
vuoto con la stessa direzione di spin. Poi si completano gli orbitali semipieni

Esempio
Configurazione elettronica dell’azoto 7N (Z=7)

3s
AZOTO N (Z = 7)
2p
I tre elettroni dell ’ orbitale 2p si
2s dispongono secondo la regola di
Hund

1s
CONFIGURAZIONE ELETTRONICA
ESEMPI
IDROGENO (H) (Z=1)
1 elettrone nell'orbitale 1s 1s1

1 elettrone spaiato in grado di formare 1 legame semplice con gli altri atomi

ELIO (He
(He)) (Z=2)
2 elettroni nell'orbitale 1s 1s2

non ha elettroni spaiati non è in grado di formare legami con gli altri atomi

AZOTO (N) (Z=7)


2 elettroni nell'orbitale 1s, 2 nel 2s, 3 nel 2p 1s2 2s2 2p3

3 elettroni spaiati: 1 in ogni orbitale 2p in grado di formare 3 legami (ammoniaca: NH3)

VALENZA
numero di elettroni che l’atomo guadagna o mette in comune quando si lega ad altri atomi

numero di elettroni spaiati e, quindi, numero di legami che l’atomo può formare

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