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ISSN 2239-1908

Sommario 27 2012
Metodologia
­­­
L’umorismo nella classe di lingua pag. 3
Paola Celentin

Italiano LS nel mondo


Il Profilo della lingua italiana: uno strumento comple- pag. 9
mentare al Quadro comune europeo di riferimento
Barbara Spinelli

Italianistica in Brasile: ricerca di prospettive pag. 15


e prospettive di ricerca
www.initonline.it Maria Cecilia Casini, Sergio Romanelli
n° 27
Italiano L2 in Italia
Direttore Scientifico
Paolo E. Balboni Una proposta multimediale per l’inserimento del minore pag. 19
straniero nella scuola secondaria di primo grado
Direttore Responsabile Damiano Longo
Domenico Corucci
La lingua del turismo culturale: “il cineturismo” pag. 27
Redazione Anna Ventinelli
Mario Cardona
Marco Mezzadri Materiali per la classe
Anthony Mollica
“Ok Italia” di Edoardo Bennato (1987) pag. 29
Editore Barbara Gramegna
Guerra Edizioni
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- Carmel M. Coonan, Università Ca’ Foscari di Venezia
Autorizzazione - Marie-Christine Jamet, Università Ca’ Foscari di Venezia
Tribunale di Perugia - Terry Lamb, Università di Sheffield
n° 12 del 04/03/2000 - Marco Mezzadri, Università di Parma
- Anthony Mollica, Università Brock, Welland, Ontario
Le immagini di questo - Anna Lia Proietto Basar, Università Yildiz di Istanbul
numero raffigurano lo sport - Mariangela Rapacciuolo, Università Politecnica di Atene
- Matteo Santipolo, Università di Padova
- Graziano Serragiotto, Università Ca’ Foscari di Venezia
ISSN 2239-1908 - Nives Antonic Zudic, Università Primorska di Koper/Capodistria

2 In.IT
Metodologia

L’umorismo nella classe di lingua


L’UMORI-
essenziale dell’espe- possono imparare se stanno ridendo. In realtà
rienza umana e, di l’umorismo è, tanto quanto i saluti o la con-
conseguenza, un versazione con gli amici, un’abilità sociale e

SMO
aspetto fondamenta- una reazione umana comunicativa e autentica.
le di quella capacità
squisitamente umana L’umorismo come strumento per creare un

È UNA
che è il linguaggio. ambiente di apprendimento positivo
Si tratta infatti di uno La ricerca educativa ha da tempo analizzato
dei pochi universali gli effetti positivi dell’umorismo nel contesto

PARTE
applicabili a tutti i della classe (una dettagliata disamina si può
popoli e a tutte le trovare in Askildson, 2005). Di seguito cer-
lingue del mondo chiamo di aggiungere alle considerazioni più
(Askildson, 2005). Tuttavia, nonostante tale generalmente pedagogiche alcune indicazio-
portata, l’umorismo è raramente preso in ni legate all’ambito linguistico. Innanzitutto
considerazione da insegnanti e ricercatori di l’umorismo rilassa le tensioni, crea uno
ambito linguistico, forse addirittura scarsa- stato mentale positivo (Vettorel, 2007) e
mente usato con consapevolezza in classe. riduce lo stress che è spesso associato
L’apprendimento di una lingua straniera all’apprendimento linguistico, in particolar
coinvolge molte abilità e attiva differenti modo con studenti adulti (Begotti, 2006).
aree cerebrali, come dimostrano innume- Deneire (in Askildson, 2005) fa notare come
revoli studi in materia (una rassegna degli la ben documentata capacità dell’umorismo
studi più recenti in Daloiso, 2009). I raccon- di ridurre lo stress abbia un effetto benefico
ti, le metafore e l’umorismo attivano sia del tutto particolare per la classe di lingua.
l’emisfero destro che il sinistro, scatenano La classe di L2/LS, come evidenzia lo stesso
emozioni e la loro comprensione richiede Deneire, presenta livelli di ansia eccezional-
strategie assimilabili al problem solving. Per mente alti per lo studente, non solo perché
poter apprezzare in pieno una battuta umo- egli cerca di comunicare in una lingua nuo-
ristica o una barzelletta non è sufficiente la va e sconosciuta, ma anche perché deve
“semplice” competenza linguistica: è neces- farlo di fronte e con i suoi pari. Questo
sario attivare ulteriori meccanismi di com- fattore alza significativamente il livello di
prensione che coinvolgono anche aspetti stress, se comparato all’insegnamento di
legati alla competenza e alla consapevolezza altre discipline, semplicemente perché lo
culturale e, con il suo tramite, si possono studente è privato delle sue capacità in L1
portare gli studenti, in modo stimolante e e, di conseguenza, della sua identità perso-
“leggero”, a comprendere il legame insepa- nale e culturale. L’umorismo riesce spesso
rabile fra lingua e cultura. L’umorismo nella a “distrarre” l’apprendente dal processo di
lingua target non è però semplicemente un apprendimento e quindi a favorire i mecca-
modo idilliaco e interessante attraverso il nismi di acquisizione linguistica, secondo
quale gli insegnanti possono far appren- quella che Krashen (1985) definisce come
dere elementi specifici della lingua e della rule of forgetting. Krashen ritiene infatti che
cultura a tutti i livelli, ma è, piuttosto, data gli apprendenti con un basso filtro affettivo
la sua ubiquità, un vero e proprio mezzo siano più ricettivi nei confronti degli input
autentico per la presentazione della lingua, linguistici e interagiscano con maggiore
con cui gli apprendenti possono utilizzare in scioltezza. Sicuramente l’umorismo crea un
maniera realmente comunicativa la lingua coinvolgimento mentale notevole e aiuta a
in un’estrema varietà di contesti. Lo scarso sviluppare l’intelligenza emotiva degli stu-
uso che si è fatto sinora dell’umorismo nella denti, elemento di particolare importanza
classe di lingua deriva indubbiamente da specialmente quando si opera con studenti
alcune resistenze insite nell’atteggiamento giovani (Torresan, 2008). Si tratta inoltre
del corpo insegnante. Se per alcuni si tratta di una sfida, che va oltre il puro apprendi-
di una mancata predisposizione naturale, per mento linguistico e che, specialmente in un
altri subentrano considerazioni di carattere contesto L2, può promuovere la motivazione
più strettamente metodologico: in alcuni integrativa e aiutare gli studenti a sviluppa-
casi mancanza di conoscenza su come usare re un proprio senso dell’umorismo, parte
efficacemente l’umorismo in classe, in altri essenziale del carattere di una persona. Il
invece l’associazione dell’umorismo alla non- commento “non hai senso dell’umorismo”
produttività. In sostanza, gli studenti non è una considerazione molto negativa in
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Paola Celentin
Occidente (e, secondo Muqun e Lu, 2006, so la lingua target come comportamenti
questa percezione si sta diffondendo anche alternativi a quelli della propria cultura,
in Asia). Un buon senso dell’umorismo può anziché come comportamenti “sbagliati”.
anche fungere da supporto nell’affrontare Un ulteriore studio della lingua può portare
un problema o una questione personale. l’apprendente al quarto stadio in cui arriva a
A livello di classe l’umorismo può essere comprendere realmente la cultura target e il
usato per migliorare le relazioni interperso- modo di sentire e vivere dei suoi membri.
nali. Quando le persone ridono insieme per Lo shock culturale sperimentato da un
effetto di una battuta o di una barzelletta la apprendente è spesso talmente forte da
distanza sociale e psicologica fra le culture rallentare sia l’apprendimento che la moti-
è ridotta, si incoraggia l’adattamento e si vazione ad apprendere. È quindi importante
aumenta la motivazione all’apprendimento che l’insegnante aiuti lo studente a supe-
linguistico. rare questo primo stadio affinché egli pos-
sa progredire negli studi, sia in termini di
L’umorismo e l’apprendimento linguistico- apprendimento linguistico che di compren-
culturale sione contestuale. A tal fine, l’introduzione
In generale, utilizzare l’umorismo, sia dell’umorismo il prima possibile nell’inse-
nell’educazione in generale che nell’insegna- gnamento dell’italiano a stranieri migliora
mento linguistico in particolare, offre signi- non solo l’abilità degli studenti ad imparare
ficativi vantaggi in termini di miglioramento parole nuove ma anche a comprendere il
dell’ambiente di apprendimento. Oltre a loro significato nel contesto culturale. È pos-
questo, l’umorismo può essere impiegato, sibile sviluppare consapevolezza intercultu-
nella classe di lingua, come strumento della rale lavorando su similitudini e differenze.
lingua target per illustrare elementi linguisti- L’umorismo può fungere inoltre da pietra di
ci, discorsivi e culturali. paragone della competenza sociolinguistica
L’umorismo nell’apprendimento linguistico di uno studente. Uno studente con una forte
può essere presentato sotto differenti forme: competenza sociolinguistica di solito non ha
barzellette, fumetti, sketch comici, freddure, difficoltà ad apprezzare un buon umorismo.
formati con i quali la maggior parte degli Purtroppo, laddove hanno il sopravvento
studenti ha già dimestichezza nella propria approcci centrati sull’insegnante, orientati
lingua materna. alla produzione, con una netta prevalenza
Dal punto di vista dello sfruttamento didatti- di grammatica e traduzione, la competenza
co vi sono vari vantaggi e possibilità: sociolinguistica e le strategie comunicati-
- le barzellette possono essere utilizzate in ve degli apprendenti rimangono povere.
attività di problem solving e di riflessione Strettamente collegata alla trasmissione
sulla lingua; culturale attraverso l’umorismo è la socio-
- l’attivazione dell’emisfero sinistro permet- pragmatica della lingua (Santipolo, 2002). Le
te di considerare in maniera diversa i barzellette (e in generale l’umorismo) sono
modelli linguistici; violazioni delle norme culturali sanziona-
- da un punto di vista testuale si tratta, nel- te socialmente. È proprio violando queste
la maggior parte dei casi, di testi brevi, norme (anche se in maniera scherzosa),
completi e autentici. tuttavia, che se ne prende coscienza. Di con-
Diversi studi (Hanvey, 1979; Hofstede, 1991) seguenza, l’uso consapevole di umorismo
descrivono quattro stadi di consapevolezza aneddotico o narrativo può implicitamente
interculturale. Il primo stadio per Hanvey insegnare anche le norme pragmatiche della
(secondo per Hofstede) è quello che viene lingua associate alla società e alla cultura
definito shock culturale, durante il quale la attraverso esempi di queste violazioni. Un
cultura target è vista in modo superficiale esempio potrebbe essere questa barzelletta
e stereotipato. Il secondo stadio comporta che potrebbe servire per accostare un tema
invece maggiore consapevolezza ma anche molto richiesto dagli stranieri ma normal-
frustrazione, in quanto l’apprendente si ren- mente affrontato solo con serietà e rigore
de conto di non possedere le conoscenze come quello della mafia.
necessarie per comprendere le sfumature
più sottili del contesto linguistico-culturale. In Sicilia, un bambino contento porta la
Se adeguatamente motivato lo studente può pagella di fine anno al padre. Il padre, seduto
passare però allo stadio tre in cui comincia comodamente nella sua poltrona, legge la
a comprendere gli eventi culturali attraver- pagella: “Italiano... 10, storia... 10, geografia...
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Metodologia

L’umorismo nella classe di lingua

10, matematica... 10.” mettendo a confronto più lingue. Gli esempi


Letta la pagella il padre si alza, prende la seguenti illustrano bene l’applicazione con-
pistola e spara al figlio. La madre, udito lo creta dell’umorismo per apprendere elemen-
sparo, si precipita e urla: “Ma Ciro, perché hai ti linguistici che, normalmente, sono presen-
sparato a nostro figlio??!!” tati in modo rigido e poco interessante.
Il marito: “Carmela, troppo sapeva!”
Fonologia
Come si può notare entrano in gioco impli- Non lo sai che l’o-zio è il padre dei cugini?
cazioni di tipo linguistico (la dislocazione
dell’avverbio in “troppo sapeva”, tipica- Il libro di poesie che amo di più l’ha scritto
mente regionale), culturale (le modalità di un cetaceo: Garcia L’Orca
assegnazione dei voti a scuola, i nomi tipici
regionali, il padre comodamente seduto Perché i carabinieri rimangono fissi per
in poltrona), sociale (l’omertà come tratto ore davanti ad uno scaffale del supermer-
caratteristico delle relazioni mafiose). cato? Perché su alcuni prodotti c’è scritto:
Concentrati.
Un altro esempio potrebbe essere la
seguente barzelletta, adatta ad affrontare Morfologia
un argomento complesso e delicato come Il detective sospetta di chiunque, e alla fine
quello del rapporto degli italiani con i propri si scopre che l’assassino è proprio lui!
rappresentanti politici. - Il detective?
- No, chiunque.
Un tizio arriva con la macchina davanti a
Montecitorio e posteggia proprio in mezzo alla Se son rose fioriranno... ma se sono cachi?
strada. Un vigile gli si avvicina e gli dice: “Ma
cosa fa? Non si può parcheggiare qua!” Perché separato si scrive tutto insieme
“Perché?” quando tutto insieme si scrive separato?
“Come perché? Perché qui ci passano
Ministri, Deputati, Senatori...” Quando qualcuno vi dice che soffre chiede-
E il tizio: “E che me ne frega? Tanto io ho l’an- tegli: Con apostrofo o senza?
tifurto!!!”
Lessico
Da un punto di vista dell’uso linguistico Sapete perché il pomodoro non riesce a dor-
si può puntare l’attenzione sulla formula mire? Perché l’insalata russa.
“E che me ne frega?” comunissima nel
parlato e sull’incipit “Tanto io…” che è Eh sì, è davvero una combinazione, come
difficilmente traducibile. L’esplorazione disse una cassaforte incontrando un’altra
lessicale della barzelletta porta l’attenzione cassaforte.
sulle cariche politiche più in vista (Ministri,
Deputati, Senatori) ma anche sulla sede del Hai mica visto se ci sono le lettere che
Parlamento, che nel quotidiano viene nor- aspettavo? La F e la M, per la precisione.
malmente indicata con il nome del palazzo
in cui è ospitato (Montecitorio). Da un punto Sapete dove abita lo strappo alla regola? In
di vista culturale è possibile analizzare il via del tutto eccezionale.
luogo comune del “governo ladro”, cioè di
una classe politica votata più ai propri inte- Sintassi
ressi che a quelli degli elettori, e la prassi Alla fermata dell’Autobus:
di parcheggiare l’auto al di fuori degli spazi - Scusi maresciallo, passa qui il 18?
previsti. - No, il 18 sono di servizio a Caltanissetta...

Come usare l’umorismo nella classe Lessico e sintassi


di lingua - Gianni, io vado fuori. Tu che fai?
Illustrare punti critici della lingua in contesto - Io lo sono già.
L’umorismo può essere uno strumento for-
midabile per sensibilizzare gli studenti alle Provocare interesse per l’argomento
differenze fonologiche, morfologiche, lessi- L’umorismo può essere anche usato come
cali e sintattiche all’interno di una lingua o un’attività di pre-lettura per riscaldare la
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Paola Celentin
classe o attirare l’attenzione sull’argomento
che verrà affrontato.
Una barzelletta potrebbe ad esempio essere
un buon mezzo per attirare l’attenzione su
un argomento un po’ spinoso come quello
della religione cattolica in Italia.

I bambini sono tutti in fila nella mensa di una


scuola elementare cattolica. Sul tavolo c’è
un grosso cesto pieno di mele. Una suora
scrive un biglietto e lo mette vicino al cesto:
“Prendetene solo una, Dio sta guardando”. - Bene, allora devo farle un’altra multa per
Dall’altra parte del tavolo un altro grande guida in stato di ebbrezza...
cesto pieno di biscotti al cioccolato. Un bam- E il figlio seduto dietro:
bino ci mette vicino un biglietto: “Prendetene - Te l’avevo detto, papà, che con questa mac-
quanti volete, Dio sta guardando le mele”. china rubata non andavamo lontano!

Esempi per illustrare un fenomeno socio- Sostenere la comprensione dei testi


culturale tipico La comprensione dei testi (scritti o orali) è
Molti studenti stranieri hanno delle idee in funzione del background di conoscenze
distorte sull’Italia, spesso viziate da stereo- culturali possedute dallo studente. Se i let-
tipi (sia positivi che negativi) e influenzate tori posseggono lo schema mentale adotta-
dalle letture, dai media, o dalle opinioni di to dall’autore del testo essi comprendono
altre persone in cui ripongono fiducia. Le quello che viene affermato e, senza alcuno
barzellette, spesso brevi e semplici, aiu- sforzo, fanno le inferenze richieste. Se non
tano gli studenti ad adottare uno schema posseggono tale schema mentale inevi-
di riferimento nei confronti della cultura tabilmente distorceranno il significato nel
italiana più bilanciato e, di conseguenza, tentativo di accomodare le affermazioni del
possono avvicinarsi alla lingua e alle sue testo alle loro strutture cognitive preesisten-
implicazioni culturali in modo più limpido. ti (Steffensen and Joag-Dev in Askildson,
L’umorismo può giocare un ruolo molto 2005). Le barzellette possono essere prezio-
importante nel sostenere la comprensione se nell’aiutare gli studenti stranieri a dotare
quando le normali spiegazioni e descrizioni di senso il comportamento tipico dei perso-
non colgono nel segno o risultano incom- naggi, arricchendo la loro conoscenza della
plete. L’umorismo può essere adottato per cultura italiana e fornendo loro schemi di
discutere ed espandere tipiche esperienze di riferimento utili per migliorare le loro abilità
vita, esemplificando fenomeni sociali della di comprensione dei testi.
cultura italiana. Parlando delle professioni, potrebbe essere
utile, ad esempio, inquadrare alcune figure
Non è vero che gli italiani siano degli inguari- che godono di fama particolare, come gli
bili pessimisti. Sono solo degli ottimisti bene avvocati, spesso visti come “mercenari” del
informati. cliente che devono difendere al di là della
Al casello autostradale si presenta una fami- sua effettiva innocenza o colpevolezza, gli
glia (padre, madre e figlio) e il casellante si ingegneri, studiosi ma poco pragmatici e
rivolge loro con tono allegro: non avvezzi a trattare la quotidianità, i cara-
- Siete fortunati! Questa è la milionesima auto binieri, duri di comprendonio e facilmente
che passa da questo casello. Avete vinto un raggirabili.
assegno da 5.000.000 Euro.
Un vigile lì vicino si congratula con il guidato- Un ragazzino va dal padre e gli chiede:
re e gli chiede: - Papà, un avvocato dice mai la verità?
- Bene, cosa pensa di fare con la vincita? Il padre ci pensa un momento e poi risponde:
- Beh, prima di tutto finalmente prenderò la - Sì. Un avvocato è capace di qualunque cosa
patente... pur di vincere una causa.
- Ah, mi dispiace, allora per la guida senza
patente le devo fare la multa. Un avvocato si trova alle Hawaii in villeggia-
E la moglie seduta accanto: tura e conosce un dottore. Dopo aver scam-
- Ma no, non gli dia retta! È ubriaco! biato cordialità, l’avvocato ammette che le
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Metodologia

L’umorismo nella classe di lingua

sue vacanze sono dovute alla somma enorme porato” un suo compito di comprensione:
ricevuta da una compagnia d’assicurazione se gli ascoltatori ridono al termine della bar-
dopo il devastante incendio dei suoi uffici. Il zelletta vuol dire che l’hanno capita e quindi
dottore, rammaricato, dice: - Mi dispiace ma hanno svolto il compito!
sappia che anche io sono qui per il diluvio che
ha raso al suolo la mia clinica. Tradurre una barzelletta
- Stupendo, dice l’avvocato, ma come si causa È molto interessante e utile per gli studenti
un diluvio? provare a tradurre una barzelletta della loro
LM e raccontarla in italiano all’insegnante e/o
Uno studente d’ingegneria cammina nei al resto della classe. Si può anche provare a
paraggi dell’università quando vede un altro scriverla e raccoglierla insieme a quelle dei
ingegnere salire su di una meravigliosa moto compagni in un libro delle barzellette del-
nuova di pacca. la classe, particolarmente divertente in un
- Ehi, come sei riuscito ad avere una moto contesto L2. Vi sono inoltre strutture fisse di
così? barzellette, che si ripetono cambiando solo i
- Sai, ieri stavo andando a casa quando una contenuti. Per l’italiano, ad esempio, strutture
bella ragazza mi si è fermata davanti con fisse molto ricorrenti possono essere:
questa moto. È scesa, si è tolta tutti i vestiti e
mi ha detto: “Prendi quello che vuoi!”. - Un francese, un tedesco e un italiano …
Il primo ingegnere pensa un attimo, scuote - Sai qual è il colmo per …?
la testa in segno di evidente approvazione e - Sai come si chiama il … cinese (o altra
commenta: nazionalità) di …?
- Giusta scelta, probabilmente i suoi vestiti
non ti sarebbero andati bene... Lo studente, una volta compreso il significa-
to della struttura, può cercare nella propria
L’Appuntato e il Maresciallo non riescono a LM se vi sono strutture simili e provare
passare sotto un ponte per pochi centime- a riferire ai compagni, in traduzione, una
tri. Iniziano a pensare. L’Appuntato dice al barzelletta avente tale struttura, oppure
Maresciallo: individuare delle strutture tipiche della pro-
- Maresciallo, se sgonfiamo le ruote dovrem- pria LM e provare a spiegarle ai compagni.
mo passarci. Ovviamente ne può nascere un interessante
E il Maresciallo risponde: confronto interculturale.
- Quanto sei scemo! È sopra che non passa,
non sotto!!! Umorismo e pregiudizio
Le barzellette e l’umorismo possono essere
Altro aspetto che necessita di precisazioni il punto di partenza per delle discussioni
per essere recepito nella sua complessità è molto serie. Molte barzellette di diversi pae-
quello delle relazioni familiari e dei rapporti si mascherano alcuni pregiudizi e stereotipi
fra uomo e donna. fortemente negativi concernenti persone
dello stesso paese ma di regioni diver-
La mia ragazza guida così male che quando se oppure di diversi settori della società.
c’è lei al volante il navigatore satellitare non Esplorare questi pregiudizi può essere un
parla. Prega. primo passo per superarli.
In contesto L2 il discorso può ovviamente
Mia suocera tiene i miei figli il sabato... in essere allargato ai pregiudizi nei confronti
compenso io tengo il suo tutti i giorni! degli altri paesi rispetto all’Italia, dell’Italia
nei confronti degli stranieri di varia naziona-
È scientificamente provato che se un uomo lità e dei vari paesi fra di loro. Il confronto e
non parla con la moglie per più di 18 mesi, o è la discussione che se ne genera non posso-
muto o non vuole interromperla! no che essere arricchenti e punto di parten-
za per una nuova intesa.
Qualche idea
Raccontare una barzelletta Citazioni sull’umorismo
Anche il semplice racconto di una barzelletta Cercare citazioni sull’umorismo può far
può essere una buona attività di ascolto per nascere interessanti discussioni fra gli
gli studenti, senza che vi sia bisogno di pre- studenti. Essi possono infatti cercare di
parare nulla. Ogni barzelletta ha già “incor- decidere cosa intendono con la parola
7 In.IT
Paola Celentin
“umorismo” e con quali citazioni si trovano ruolo. È necessario prestare molta attenzio-
più d’accordo. Possono anche cercare di tra- ne nella gestione dell’umorismo, in quanto
durre alcune citazioni dalla propria LM o di il passo da un ambiente di apprendimento
scriverne di loro. Ecco alcuni esempi: piacevole e rilassato alla degenerazione nel
- Ride bene chi ride ultimo caos è estremamente breve. È difficile poi
- La risata è la distanza più breve fra due per- riprendere le redini della classe e far ese-
sone guire i compiti previsti. Meglio, in tal caso,
- Se riesci a guardarti allo specchio senza ride- riservare l’umorismo ai momenti finali della
re non hai senso dell’umorismo lezione, quando l’eccitazione generale può
- Una persona senza senso dell’umorismo è sfociare poi nella pausa o nel ritorno a casa.
come una carrozza senza ammortizzatori, che
sobbalza ad ogni sasso sulla strada Bisogna inoltre tenere in considerazione il fat-
- Il riso fa buon sangue to che, mentre alcune barzellette sono molto
- Un giorno senza sorridere è un giorno perso valide per illustrare alcuni eventi sociali, altre
- Il riso abbonda sulla bocca degli stolti possono distrarre dalla lezione. Bisogna pre-
- L’allegria è di ogni male il rimedio universale stare molta attenzione alla selezione del tipo di
- L’allegria fa vivere, la passione morire umorismo da utilizzare.
- Tutte le volte che si ride si toglie un chiodo
alla bara Conclusioni
Alla fine di questa trattazione sull’impor-
Siti Internet di barzellette tanza dell’umorismo in classe, credo sia
Un’attività di lettura potrebbe essere quella di opportuno ricordare che non tutti siamo,
far cercare ad ogni studente una barzelletta su possiamo o vogliamo essere divertenti.
un sito Internet dedicato, fargliela imparare a Come insegnanti credo che dobbiamo,
memoria e quindi recitare davanti alla classe. innanzitutto, cercare di essere genuinamen-
Bisogna ovviamente sincerarsi in anticipo che te noi stessi, anche se questo non prevede
il sito Internet selezionato presenti barzellette una persona che sappia raccontare barzellet-
adeguate alla classe. te. Per un approfondimento sull’umorismo
nell’insegnamento delle lingue il punto di
Video riferimento è Anthony Mollica nel cui volu-
Può essere estremamente interessante utilizza- me del 2010, Ludolinguistica e glottodidatti-
re in classe spezzoni video di programmi comi- ca si possono trovare moltissime idee ope-
ci famosi. Le possibilità sono innumerevoli: rative oltre che riflessioni teoriche.
attività di ascolto, focalizzazione sugli elementi
umoristici, sulla caratterizzazione di un perso-
naggio, sulla mimica, ecc. Una grande quantità
BIBLIOGRAFIA
di umorismo televisivo è molto ricca di rife- ASKILDSON L., 2005, “Effects of Humor in the Language Classroom:
rimenti culturali e può essere un’area molto Humor As a Pedagogical Tool in Theory and Practice”, in Arizona Working
Papers in SLAT, n.12.
interessante da esplorare con gli studenti. BEGOTTI P., 2006, L’insegnamento dell’italiano ad adulti stranieri, Guerra,
Cercare di definire l’umorismo di una nazio- Perugia.
DALOISO M., 2009, I fondamenti neuropsicologici dell’educazione linguisti-
ne è sempre un compito estremamente ca, Cafoscarina, Venezia.
HANVEY R.G., 1979, “Cross-cultural awareness”, in SMITH E.C., LUCE L.F.
arduo, in quanto ognuno ha il proprio per- (a cura di), Toward internationalism: Readings in Cross-Cultural Communi-
sonale senso dell’umorismo, ma può essere cation, Newbury House, Rowley.
HOFSTEDE G., 1991, Cultures and Organizations: Software of the Mind,
utile cercare di guidare gli studenti: durante McGraw-Hill, Londra.
MOLLICA A., 2010, Ludolinguistica e glottodidattica, Perugia-Welland,
la visione degli sketch comici si può tentare Guerra -Soleil.
di isolare gli argomenti su cui si concentrano KRASHEN S., 1985, The Input Hypothesis, Longman, New York.
PEACHEY N., “Sense of Humour”, in Teaching English-British Council-BBC,
il maggior numero di battute e, in seguito, http://www.teachingenglish.org.uk/think/articles/sense-humour
SANTIPOLO M., 2002, Dalla sociolinguistica alla glottodidattica, UTET
fare dei paragoni con l’umorismo televisivo Libreria, Torino.
del proprio paese di provenienza. TORRESAN P., 2008, Intelligenze e didattica delle lingue, Emi, Bologna.
VETTOREL P., 2007, “Teoria in pratica: l’Accelerated Learning”, in Bolletti-
no Itals, n. 19.
WANG M., WANG L., 2006, “The Functions of Humor in Classroom Instruc-
Attenzione a… tion”, in Asian EFL Journal, n. 16.
Uno dei rischi legati all’utilizzo dell’umori-
SITOGRAFIA
smo in classe, specialmente quando si ha a
Le barzellette sono state reperite nei seguenti siti (aggiornamento gennaio
che fare con studenti giovani o giovanissimi, 2010).
http://digilander.libero.it/giampocer/divertimento%20risate/barzellette/bar-
è l’evenienza che vengano meno l’autorità zellette%20sui%20furboni%2002.htm
dell’insegnante in qualità di conduttore del- http://digilander.libero.it/tafkar/groucho_giochi.htm
http://www.eccezziunalo.com/barzellette_e.php
la classe e il rispetto degli studenti per tale http://www.magnaromagna.it/barzellette/

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Italiano LS nel mondo

Il Profilo della lingua italiana:


uno strumento complementare al Quadro comune europeo di riferimento

FIN DALLA
pubblicazione in inglese, Divisione delle politiche linguistiche del
avvenuta nell’ormai lonta- Consiglio d’Europa, di fare un passo succes-
no 2001, il Quadro comune sivo promuovendo un nuovo progetto intito-

SUA PRIMA
europeo di riferimento ha lato “Descrizioni dei livelli di riferimento per
determinato un vero e pro- le lingue nazionali e regionali”, concepito
prio “giro di boa” nell’ambito allo scopo di colmare tali lacune.
dell’insegnamento e dell’apprendimento
di una lingua coinvolgendone tutte le isti- Dal Quadro al Profilo
tuzioni e le figure interessate (insegnanti, Il progetto “Descrizioni dei livelli di riferi-
ricercatori, autori di libri di testo, ispettori mento per le lingue nazionali e regionali”
scolastici, ecc.). Dopo circa dieci anni pos- ha permesso di produrre degli strumenti
siamo affermare che il Quadro è diventato integrativi al Quadro che rappresentano la
uno strumento di riferimento indispensabi- trasposizione degli indicatori di capacità
le per la programmazione e la valutazione (“sa /è in grado di/ riesce a ...”) nel contesto
didattica. Esso rappresenta, infatti, il frutto specifico di una lingua. Il Profilo della lin-
di un lungo percorso in cui esperti di inse- gua italiana insieme a quelli nati sinora per
gnamento e di valutazione linguistica hanno altre lingue europee (English Profile per la
condiviso intuizioni ed esperienze per met- lingua inglese, Profile Deutsch per la lingua
tere a fuoco i tratti salienti di una L2 che un tedesca, B2- A2- A1- A1.1 pour le français
apprendente dovrebbe conoscere e utilizzare per la lingua francese e il Plan curricular
nei vari stadi del suo sviluppo linguistico, del Instituto Cervantes Niveles de referen-
fornendo, di conseguenza, suggerimenti cia para el español per la lingua spagnola)
su come programmare, graduare e valu- consiste per l’appunto in uno di questi stru-
tare l’intervento didattico. Come è noto, il menti. Il Quadro descrive, dunque, i livelli
Quadro promuove un approccio “orientato di competenza da A1 a C2, ovvero delinea
all’azione” ovvero fornisce indicazioni su ciò ciò che un apprendente sa fare progressi-
che un apprendente è in grado di fare con vamente con la lingua oggetto di studio; il
la lingua studiata. Esso ci suggerisce, ad Profilo della lingua italiana descrive come
esempio, che ad un livello A2 l’apprendente lo stesso apprendente riesce a metterli in
“riesce a comunicare in attività semplici e atto attraverso l’uso della lingua italiana
compiti di routine, basati su uno scambio di (nel caso specifico per i livelli A1, A2, B1 e
informazioni semplice e diretto su questioni B2). Mentre il primo strumento stabilisce
correnti e usuali” o ad un livello B1 “sa pro- “principi comuni”, il secondo li applica nella
durre testi semplici e coerenti su argomenti ricca diversità delle varie lingue esistenti in
che gli siano familiari”. L’apprendente, però, Europa. La difficoltà più immediata di tale
può portare a termine tali compiti attraverso progetto è stata quella di garantire traspa-
una vasta gamma di strumenti linguisti- renza e coerenza con quanto asserito nel
ci, vale a dire utilizzando diverse strutture Quadro. Pur nella pluralità rappresentata
grammaticali, funzioni linguistiche e adope- dalle lingue sopra citate, i gruppi di ricerca
rando differenti scelte lessicali, indicazioni che si sono occupati delle relative “descri-
che il Quadro non offre in quanto è stato zioni” hanno potuto perseguire tale scopo
concepito con il preciso scopo di rappresen- seguendo linee guida condivise fornite dal-
tare uno strumento comune e condiviso tra- lo stesso Consiglio d’Europa attraverso la
sversalmente attraverso tutte le lingue euro- Guide for the production of RLD. In accordo
pee. Per tale motivo gli utenti del Quadro con tali linee il Profilo descrive i livelli di
hanno ben presto avvertito delle difficoltà competenza A1, A2, B1, B2 in lingua italiana
nell’applicazione diretta di tali descrittori nei attraverso le seguenti categorie:
vari e più specifici contesti linguistici. Tra
queste, ad esempio, la difficoltà oggettiva a) i generi, ovvero i testi che un apprenden-
di riempire di contenuti linguistici i sillabi te può produrre, comprendere, costruire
per l’insegnamento di una lingua così come nella interazione con un suo interlocutore
di selezionarli per realizzare libri di testo sia a livello orale sia a livello scritto (ad
volti a raggiungere un medesimo livello del es. l’apprendente a livello B2 può scrivere
Quadro. Ne conseguono disomogeneità che, saggi o relazioni per sviluppare un’argo-
in alcuni casi, possono riscontrarsi anche mentazione, può fare chiare presentazioni
all’interno delle certificazioni linguistiche. rispondendo anche a domande in ambito
Da qui è nata l’esigenza, da parte della di lavoro, può comprendere annunci e
9 In.IT
Barbara Spinelli
messaggi su argomenti concreti e astratti Una sua applicazione pratica in questo
o informazioni trasmesse alla radio, può ambito può realizzarsi per raggiungere le
produrre corrispondenza in generale rela- seguenti finalità:
tiva al proprio campo di interesse o lavo- - per pianificare sillabi di corsi di lingua ita-
ro, può leggere articoli o relazioni su temi liana rendendone trasparente e coerente
di attualità anche contenenti diversi punti la progressione in livelli;
di vista, e così via); - per produrre materiali didattici e libri di
testo;
b) le funzioni linguistiche con esemplifica- - per prepararsi ad esami che portano al
zioni di esponenti (ad es. l’apprendente conseguimento di certificati e diplomi di
ad un livello B2 può realizzare la funzione competenza in lingua italiana;
esprimere un’opinione attraverso espo- - per costruire prove di verifica coerenti per
nenti linguistici quali “Dal mio punto di la valutazione sia in ambito di program-
vista / a mio parere...”, “Per quanto mi mazione didattica sia in contesto di certifi-
riguarda...”, È opportuno /è bene che...”, cazione linguistica;
ecc.); - per sviluppare autonomia nell’apprenden-
te, il quale può farsi un’idea della com-
c) le nozioni generali (ovvero il lessico petenza linguistica che ha raggiunto o che
italiano necessario all’apprendente per deve conseguire;
descrivere categorie astratte quali “il - per progetti di ricerca che si focalizzano
tempo”, “lo spazio”, “la quantità”, ecc.); sull’apprendimento, sull’insegnamento e
sulla valutazione della lingua italiana.
d) le nozioni specifiche (ovvero il lessico
necessario per descrivere aree seman- Il Profilo della lingua italiana ed i suoi contenuti
tiche quali “Routine e vita quotidia- Il Profilo della lingua italiana, che rappre-
na”, “Tempo libero e intrattenimenti”, senta il risultato del gruppo di lavoro per
“Viaggi”, “Salute e cura del corpo”, ecc.); l’italiano, composto da esperti coordinati dal
CVCL dell’Università per Stranieri di Perugia,
e) le strutture grammaticali (le conoscenze è costituito da un volume cartaceo, un CD
grammaticali che l’apprendente può pro- Rom e un sito Internet (http://www.lanuovai-
gressivamente sviluppare percorrendo talia.it/profilo_lingua_italiana/origini.htm).
vari stadi, suddivise in categorie quali “il
nome”, “il pronome”, “gli aggettivi”, “i Il volume cartaceo (si veda Figura 1) rac-
verbi”, ecc.); coglie una serie di articoli di esperti in vari
ambiti dell’insegnamento e apprendimento
f) le liste lessicali (che indicano esattamen- linguistico che, oltre a descrivere la cornice
te quali e quante parole un apprendente storica in cui sono nati strumenti come il
sa usare in produzione ad ogni livello di Profilo della lingua italiana, forniscono sug-
competenza). gerimenti per realizzare percorsi operativi
sia in ambito di pianificazione didattica che
A cosa serve il Profilo della lingua italiana di valutazione linguistica, consentendone la
Il Profilo della lingua italiana fa, quindi, diretta applicabilità. In particolare, il primo
parte di un kit di strumenti integrativi che capitolo presenta un excursus cronologico
la Divisione delle politiche linguistiche del sui vari progetti europei che si sono susse-
Consiglio d’Europa ha voluto per consen- guiti e che hanno contribuito a creare il ter-
tire una più facile applicabilità del Quadro reno per la nascita di nuovi strumenti com-
all’insegnamento, all’apprendimento e alla plementari al Quadro, quali il Profilo della
valutazione di una lingua. Congiuntamente lingua italiana. I capitoli 2 e 3, invece, oltre a
ad altri strumenti quali l’European Language descrivere la genesi dell’opera permettono
Portfolio volto allo sviluppo della consape- anche di avere una visione d’insieme dei
volezza, dell’autonomia e dell’autovaluta- tratti distintivi che caratterizzano la lingua
zione dell’apprendente, e il Manual: relating italiana nei vari livelli di competenza, da A1
examinations to the CEFR prodotto più a B2. Questo quadro viene approfondito nei
specificamente per il contesto di verifica e capitoli 4 e 5 che descrivono nel dettaglio
valutazione di una lingua, esso fornisce un due inventari linguistici dell’opera quali
contributo importante per la programmazio- quello relativo ai generi, che ha rappresenta-
ne didattica e la ricerca. to il punto di collegamento e di base per la
10 In.IT
Italiano LS nel mondo

Il Profilo della lingua italiana: uno strumento complementare


al Quadro comune europeo di riferimento
definizione degli altri inventari, e quelli rela- ca permette una consultazione incrociata dei
tivi al lessico e alle caratteristiche specifiche diversi inventari linguistici favorendone una
che lo contraddistinguono proprio perché più agevole raccolta dei contenuti in visione
attinto dalla lingua autentica dell’apprenden- di una programmazione didattica integrata.
te di lingua italiana come lingua non mater- Nel CD Rom sono contenute, inoltre, alcune
na. Quest’ultimo aspetto viene approfondito scale del Quadro (globale e di autovaluta-
nel capitolo 12 in cui vengono avanzate zione) e una raccolta di descrittori per abilità
proposte applicative mettendo in rapporto (produzione scritta /orale, ricezione scritta/
gli inventari lessicali del Profilo della lingua orale, interazione scritta/orale) che inclu-
italiana con strumenti di riferimento affini. Il dono anche gli indicatori di capacità delle
capitolo 6 è, invece, specificamente dedicato competenze grammaticale, lessicale e stra-
alla descrizione della competenza fonetica tegica coinvolte nella realizzazione di una
e fonologica che un simile apprendente data attività linguistica. Ad esempio, se si
può sviluppare attraverso i diversi livelli di volesse prendere visione dei descrittori per
conoscenza della lingua. Esempi di applica- l’abilità di produzione scritta a livello B2 si
bilità diretta del Profilo della lingua italiana troveranno, oltre agli indicatori della scala
- congiuntamente al Quadro - al campo della generale, anche quelli relativi alle sottoabi-
programmazione didattica e alla valutazione lità e alle competenze inerenti, tra le quali:
linguistica vengono forniti rispettivamente scrittura creativa, relazione/saggi, pianifica-
nel capitolo 7 e nel capitolo 9. La stretta zione, lavorare su un testo, ampiezza del les-
relazione tra questi due ambiti dell’insegna- sico, correttezza grammaticale, padronanza
mento di una lingua viene messa invece in ortografica, appropriatezza sociolinguistica,
evidenza nel capitolo 8. Infine, i capitoli 10 e flessibilità, sviluppo tematico, coerenza e
11 suggeriscono verso quali sviluppi futuri coesione, e via dicendo.
quest’opera può avanzare soffermando l’at- Infine, sempre all’interno del CD Rom, si
tenzione sulla promozione di competenze trova un’esemplificazione di percorso opera-
interculturali, strategiche e comunicative tivo che ha l’intento di aiutare l’insegnante a
altrettanto fondamentali all’apprendente per capire come raccogliere i contenuti linguisti-
vivere un’esperienza globale della lingua ci del Profilo della lingua italiana in visione
oggetto di studio. Il capitolo che conclude della costruzione di un’unità di insegnamen-
l’opera traccia le basi per un possibile tra- to/apprendimento che si è prefissa di rag-
gitto propedeutico all’alfabetizzazione in un giungere specifici obiettivi didattici selezio-
contesto di insegnamento della lingua italia- nati, a loro volta, nelle scale descrittive del
na a migranti, Quadro. A tale scopo esso fornisce altresì
facendo luce all’utenza schede riassuntive che favorisco-
sul percorso no la raccolta dei dati per la realizzazione
che può prece- di un percorso personalizzato permettendo,
dere la diretta così, di ottenere una visione d’insieme del
applicazione tragitto didattico da perseguire (si veda
dei descritto- Figura 3).
ri del Profilo
della lingua
italiana.
Figura 1.
Volume Profilo della
lingua italiana LivelliA1, Figura 2.
A2, B1, B2 CD Rom del
Profilo della lingua
italiana LivelliA1,
Il CD Rom (si A2, B1, B2

veda Figura 2),


oltre a sezioni
descrittive che illustrano il progetto e l’ope-
ra, contiene tutti i materiali linguistici speci-
fici per l’italiano descritti precedentemente,
quali: generi, funzioni linguistiche, nozioni
generali, nozioni specifiche, strutture gram-
maticali e liste lessicali. Tale veste elettroni-

11 In.IT
Barbara Spinelli
OBIETTIVI GENERALI:
invece, selezionate tra gli elaborati prodotti
da candidati agli esami CELI (Certificato di
OBIETTIVI SPECIFICI: Conoscenza della Lingua Italiana) dell’Uni-
Produzione orale Produzione scritta versità per Stranieri di Perugia, la cui attri-
Ricezione orale Ricezione scritta
buzione dei livelli è stata attestata durante
una serie di incontri e seminari con inse-
Interazione orale Interazione scritta gnanti ed esaminatori, organizzati periodica-
Descrittori QCER mente dal CVCL.
Descrittori Profilo della lingua italiana
Generi:
Funzioni:
Strutture grammaticali:
Figura 4.
Nozioni generali e specifiche: Esempi per le
produzioni orali
Elementi socio-culturali: di adulti
Strumenti di supporto/ risorse:
Tempi:

Figura 3. Scheda per “Percorso personalizzato”

Il sito Internet è stato concepito a scopo


divulgativo, per questa ragione vi si trovano
le sezioni dedicate alla descrizione del pro- Figura 5.
getto e dell’opera contenute anche nel CD Esempi per le
produzioni orali
Rom. di adolescenti
Rispetto a quest’ultimo, però, il sito offre
una serie di esempi di produzioni scritte e
orali di parlanti italiano come lingua non
materna (sia adolescenti che adulti di diver-
sa lingua madre) per tutti i livelli di compe-
tenza del Quadro, da A1 a C2.
Tali produzioni vengono descritte attraverso
gli indicatori di abilità del Quadro in modo Figura 6.
Esempi di pro-
da offrire all’utente un’esemplificazione duzioni scritte

pratica della progressiva competenza che


l’apprendente può raggiungere nello studio
della lingua italiana per ciò che concerne le
sue abilità produttive.
Gli esempi forniti per le produzioni orali
sono stati attinti da DVD (si vedano Figure
4 e 5) che sono stati realizzati dal CVCL
(Centro per la Valutazione e le Certificazioni
Linguistiche) dell’Università per Stranieri
di Perugia grazie alla sua partecipazione,
rispettivamente, a due progetti europei:
uno voluto dalla Divisione delle politiche
linguistiche del Consiglio d’Europa allo
scopo di fornire esempi concreti dei livelli
di competenza del QCER e l’altro promos-
so dal CIEP (Centre International d’Études
Pedagogiques) in collaborazione con la
Divisione delle politiche linguistiche per la
creazione di video che contengono produ-
zioni orali di apprendenti in età scolare per
l’inglese, il francese, l’italiano, il tedesco e
lo spagnolo. Le esemplificazioni delle pro-
duzioni scritte (si veda Figura 6) sono state,

12 In.IT
Italiano LS nel mondo

Il Profilo della lingua italiana: uno strumento complementare


al Quadro comune europeo di riferimento
Approccio metodologico per la definizione oltre che nelle liste lessicali prodotte per
dei contenuti del Profilo ogni livello descritto, è stato attinto diretta-
Al fine di produrre descrittori linguistici mente dal corpus linguistico costituito dalle
attendibili per la realizzazione del Profilo del- produzioni dei candidati sopra citate. In que-
la lingua italiana si è adottato un approccio sta fase ci si è avvalsi della collaborazione
integrato che si è evoluto in una serie di tap- dell’Istituto di Linguistica Computazionale
pe durante lo sviluppo del lavoro di ricerca. del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche)
Inizialmente, ed in particolare per la defini- di Pisa. I descrittori lessicali sono stati in
zione degli esponenti linguistici, delle fun- seguito integrati facendo riferimento sia al
zioni linguistiche e delle strutture grammati- Vocabolario di Base di De Mauro sia all’in-
cali, si è adottato un approccio di tipo intuiti- ventario lessicale presente nel Livello Soglia
vo messo in atto da una serie di esperti che, per l’insegnamento dell’italiano come lingua
in rapporto alla propria esperienza nell’am- straniera di Galli de’ Paratesi. In fase finale
bito dell’insegnamento e della valutazione i contenuti linguistici sono stati visionati da
linguistica, ha descritto i livelli di competen- un gruppo di esperti in varie discipline con-
za della lingua italiana da A1 a B2. cernenti l’insegnamento e l’apprendimento
In seguito, si è avvertita l’esigenza di fornire della lingua italiana come lingua non mater-
una base empirica a tali intuizioni, quindi na. È utile, però, soffermare l’attenzione su
si è proceduto ad una verifica diretta sul- due aspetti fondamentali e caratterizzanti
le produzioni scritte e orali dei candidati di tali materiali. Innanzitutto, tutta la lingua
CELI (100 produzioni orali per livello, 350 italiana descritta nel Profilo della lingua ita-
produzioni scritte per i livelli A2 e B1 e 100 liana è da intendersi in produzione, ovvero
produzioni scritte per il livello B2). Questo è la lingua che l’apprendente sa utilizzare
riscontro si è potuto realizzare esclusiva- concretamente parlando e scrivendo. Inoltre,
mente per i livelli A2, B1 e B2 in quanto il le liste lessicali prodotte per i livelli da A1
CELI Impatto, corrispondente ad un livello a B2, basandosi principalmente sulla lin-
gua dell’apprendente, forniscono alcune
informazioni diverse rispetto a quelle che
si fondano su produzioni di italofoni, quale
il Vocabolario di Base di De Mauro, sinora
riferimento essenziale per la selezione del
materiale lessicale adoperata dagli autori
di libro di testo. Ad esempio, parole come
“forchetta” e “frigo” che nel Vocabolario di
Base non rientrano in quello fondamentale,
nelle liste lessicali del Profilo della lingua
italiana appaiono sin dai livelli elementari di
competenza, proprio perché necessari ad un
parlante di lingua italiana come lingua non
materna per rispondere a quei bisogni di
tipo primario di cui fa menzione il Quadro.
Allo stesso modo, il Profilo della lingua ita-
liana contempla parole attinenti al mondo
tecnologico o prestiti dall’inglese entrati
A1, non era stato ancora concepito al tempo nell’uso comune, quali “check-in” e “fiction”
della ricerca. Tuttavia, per la identificazio- che, a causa dello scarto temporale che
ne delle tassonomie linguistiche di questo intercorre tra le due opere, non erano invece
livello ci si è avvalsi della collaborazione contenuti nel VdB di De Mauro. Un ultimo
di insegnanti dei CTP (Centri Territoriali aspetto importante da tenere in considera-
Permanenti) di Modena e di Roma, che zione è che le liste lessicali sopra citate sono
lavorano in un contesto di insegnamento interattive, vale a dire cliccando su un lem-
della lingua italiana a migranti. I materiali ma è possibile avere informazioni sul suo
linguistici sono stati ulteriormente testati contesto d’uso grazie al collegamento con
da circa 300 insegnanti di italiano L2 e LS, gli inventari in cui questo è contenuto. Ad
coinvolti nel progetto con l’ausilio di que- esempio, se si clicca sul lemma “via” ad un
stionari mirati. Il lessico, confluito negli livello A1 si vedrà che questa parola viene
inventari delle nozioni specifiche e generali usata per descrivere aree semantiche quali
13 In.IT
Barbara Spinelli
l’identificazione personale (ad es. “Abito in effettuato nell’ambito dell’insegnamento di
via...”) o per descrivere l’ambiente circostan- lingua italiana a migranti adulti per opera
te (ad es. “La stazione è in via...”), mentre dei CTP (Centri Territoriali Permanenti) di
se si clicca sullo stesso lemma a livello B1 Roma e di Modena.
si noterà che tale parola viene usata anche
come avverbio nella collocazione “andare Per concludere
via”. È importante notare che uno strumen- Il Profilo della lingua italiana insieme al
to come il Profilo della lingua italiana, pro- Quadro comune europeo di riferimento può
prio per coerenza con quanto definito dal senza dubbio rappresentare un supporto
Quadro, propone dei descrittori linguistici utile per il lavoro che svolge l’insegnante,
standardizzati, ovvero esenti da un riferi- l’esaminatore, l’autore di materiali didattici
mento contestuale specifico; pertanto, per di lingua italiana come lingua non materna.
renderli concretamente operativi, questi ulti- Fatta tale premessa, va aggiunto che un
mi devono essere adattati al contesto speci- simile strumento non ha alcuna presunzio-
fico di insegnamento e al particolare pubbli- ne di esaustività, bensì si propone come un
co di studenti di riferimento (che differisce work in progress.
notevolmente per età, per scopo di appren- Di fatto, molti sono ancora gli aspetti che
dimento della lingua, per contesto di studio, vanno approfonditi, quali:
ad esempio appresa come L2 o LS e via
dicendo). Nel volume cartaceo del Profilo - l’identificazione del materiale linguistico
della lingua italiana vengono proposti dei anche in ricezione (ad esempio, descrivere
suggerimenti relativi a diverse possibilità di quale e quanto lessico l’apprendente sa
adattamento dei suoi descrittori calibrate su comprendere);
differenti tipologie di utenza. Un esempio di - svolgere uno studio più sistematico sulle
contestualizzazione dei contenuti linguistici collocazioni, in quanto le parole non fun-
del Profilo della lingua italiana è già stato zionano isolatamente;
- costruire degli inventari specifici sia per
le competenze strategiche e comunicative
sia per quelle interculturali, contribuendo
a rispecchiare interamente la dimensione
olistica dell’apprendimento linguistico così
come descritta dal Quadro.

Tuttavia, al di là di questi possibili sviluppi


futuri, ciò che risulta di primaria importanza
è senza dubbio la preziosa collaborazione
dell’utenza (sia nel sito che nel CD Rom vi è
uno spazio dedicato al feedback dei fruitori
dell’opera) che grazie alla sua sperimenta-
zione sul campo consentirà di modellare
ulteriormente l’identità di tale strumento in
quanto, con i suoi contenuti, esso rappre-
senta il patrimonio condiviso di una ben più
ampia comunità.

14 In.IT
Italiano LS nel mondo

Italianistica in Brasile:
ricerca di prospettive e prospettive di ricerca

SE DA UNA
e concreta la pre- culturale. Non intendiamo dire con questo
senza della gens che non si debba associare la lingua italiana
italica in Brasile, al desiderio di caratterizzare l’identità di una

PARTE È
soprattutto per comunità forte in Brasile, ma ci sembra limi-
ragioni storiche, tante e controproducente considerare solo
dall’altra ancora questo aspetto. Se non si arriverà a pensare

INCONTESTA-
oggi, a più di un e a proporre l’italiano come lingua di tutti,
secolo dall’arri- come accade con le altre lingue europee,
vo della prima non si uscirà, crediamo, dall’impasse in cui

BILE
generazione di si trova oggi l’italiano.
immigranti, il peso È vero che le cause e le responsabilità di
effettivo dell’italia- questo fenomeno sono molteplici, sia da
no dal punto di vista culturale e linguistico parte degli attori coinvolti in territorio bra-
non sembra corrispondere alle aspettative. siliano nella diffusione della cultura italiana
Nonostante gli sforzi attuati negli ultimi anni (strutture scolastiche, docenti, ricercatori,
per diffondere e allargare il dominio dell’ita- coordinatori, ecc.), sia da parte del governo
lianistica in Brasile, ancora troppo pochi italiano (rappresentanti consolari, dirigen-
sono gli Stati, le istituzioni e le scuole in cui ti scolastici, ecc.), ma noi qui potremmo
si insegna la lingua italiana e si fa ricerca. chiederci che cosa possiamo fare concre-
L’insegnamento della lingua italiana è pre- tamente. È necessario sottolineare come la
sente soltanto in alcuni Stati – in genere, mancanza di una relazione più diretta con le
quelli verso i quali si diresse la maggior par- istituzioni ufficiali italiane pregiudichi tutti
te degli immigranti italiani, e dove ancora si quelli che si occupano di cultura italiana in
trova il maggior numero di loro discendenti. Brasile. La politica dell’attuale governo ita-
Pare ancora difficile allargare lo “spazio liano in effetti non favorisce la divulgazione
linguistico italiano”, come lo definisce De della lingua e della cultura nazionale, fuori
Mauro (2007), al di là dei confini dello stere- e dentro l’Italia. Solo per dare un esempio,
otipo della lingua degli e per gli immigrati il bilancio presentato dal governo italiano,
approvato nel 2008, ha tagliato 40 milioni di
euro destinati alle istituzioni culturali italiane
che operano all’estero (Istituti di Cultura,
associazioni, patronati, ecc.). Decisioni
come questa sicuramente contribuiscono ad
accentuare ancora di più l’isolamento e la
distanza in cui già si trovano gli studiosi di
italiano e in generale tutti quelli che hanno
a che fare con l´insegnamento e la ricerca
nell’ambito dell’italianistica. Come afferma
Strappini:

Tutti sappiamo che sono varie e numerose


le difficoltà di questo rapporto, a comin-
ciare da quella di fondo che vede i due
interlocutori (l’Italia e ciascuno dei Paesi
dell’area) agire secondo intenzioni, interes-
si e modalità che non sempre sono affini
e coerenti perché manca un sufficiente
retroterra comune e condiviso, sul piano
e dei loro discendenti; fenomeno che non culturale, sociale e istituzionale. In secondo
accade per esempio né con lo spagnolo, né luogo l’attenzione andrebbe concentrata
con il tedesco, pur essendo queste lingue sulle lacune, sui difetti della politica italiana
rappresentative di nazioni che hanno colo- verso l’America Latina e in particolare sulla
nizzato il territorio brasiliano. Non sembra scarsa propensione delle istituzioni (uni-
facile riuscire a superare il velo che separa versità comprese) e dei singoli a verificare
l’italiano inteso come lingua degli immigrati con organicità e sistematicità forme e stru-
dall’italiano inteso come lingua del mondo, menti dell’intervento e della cooperazione.
fra le più rappresentative dal punto di vista Basterebbe pensare alle riserve tante volte e
15 In.IT
Maria Cecilia Casini, Sergio Romanelli
in tante sedi espresse sull’azione dei nostri in termini di spendibilità sociale non sono
Istituti di Cultura (in senso naturalmente superiori all’italiano. Per quale motivo allora
molto generale) per comprendere che prima l’italiano non è competitivo sul mercato inte-
di tutto bisognerebbe moltiplicare le occa- so come “[...] sistema che vede diffondersi
sioni di incontro e verifica puntuali e che, le lingue a livello internazionale, in quanto
in secondo luogo ma fondamentalmente, oggetto di apprendimento da parte di stra-
bisognerebbe superare il livello descrittivo e nieri”? (Barni-Patat, 2007, p. 35). Come mai
talora auto-celebrativo delle (buone) inten- a una crescita dell’italiano negli anni ´90
zioni e affrontare, come dicevo, seriamente corrisponde nel primo decennio del 2000 un
e liberamente i nodi che risaltano anche ad calo relativo rispetto a francese e tedesco?
occhi non attentissimi (2007, p. 5). È possibile che francese e tedesco si siano
adeguati ad una interpretazione più moder-
Indipendentemente dalle responsabilità che na della formazione linguistica di quanto
troviamo fuori dal mondo dell’italianistica in non abbia fatto l’italiano?
senso stretto, anche noi docenti e ricercatori Sembrerebbe che agli occhi degli studenti
possiamo operare nelle nostre università brasiliani di ogni ordine e grado la lingua
affinché aumenti l’interesse verso l’italiano italiana, e di conseguenza la cultura, non
chiedendoci che tipo di ricerca, che tipo di rappresentino più un riferimento forte di
divulgazione, che immagine creiamo del prestigio culturale e di successo; a causa di
nostro Paese agli occhi dei brasiliani e quale ciò, è probabile che oggi l’italiano si carat-
visibilità diamo alle nostre ricerche. È neces-
sario chiederci che tipo di iniziative concrete
dobbiamo mettere in atto per migliorare la
situazione dell’italianistica e per ottenere
l’appoggio del governo italiano.
Non è sufficiente insegnare l’italiano. La
ricerca che si fa presso le università brasilia-
ne va resa visibile in incontri internazionali
e non soltanto in eventi ristretti all’italia-
nistica. È auspicabile che le varie ricerche
siano in grado di attirare l’attenzione delle
comunità esterne all’italianistica in Brasile
e dell’italianistica interna in Brasile. Questi
sono i principali punti della questione.
Lo stato della ricerca universitaria nell’am-
bito dell’italianistica è evidentemente uno
specchio di ciò che accade in senso lato a
livello nazionale e internazionale, situazio-
ne della quale non parleremo qui, ma che terizzi in Brasile prevalentemente come
crediamo possa essere ripensata. I dati di lingua studiata da discendenti in cerca delle
due inchieste promosse dall’Università per proprie radici, o da persone in cerca di un
Stranieri di Siena, Italiano 2000 e Italiano accesso privilegiato e rapido al vecchio con-
2004 (Barni; Patat) mostrano che l’italiano è tinente, per motivi pratici e di lavoro. Questa
al 19o posto per numero di parlanti, ma al situazione è conseguenza di molteplici
quinto o al quarto (nel caso dell’Argentina varianti, tutte strettamente legate, tra le qua-
addirittura al secondo) come lingua oggetto li l’immagine che l’Italia dà di sé attraverso
di studio nel mondo. In Brasile sembra che i suoi principali rappresentanti all’estero,
attualmente l´italiano occupi il sesto posto attraverso le politiche governative, il ruolo e
come LS, mentre solo dieci anni fa occupa- le competenze degli addetti alla cultura fuori
va il terzo-quarto posto davanti a francese e dentro il Paese. L’Italia apparentemente
e tedesco. In particolare, nei dipartimenti non riesce più a proporsi come modello
di italianistica del Brasile, salvo eccezioni, culturale forte all’estero, forse perché la
l’italiano risulta oggi all’ultimo posto come frammentazione attuale del sistema Italia ha
numero di alunni rispetto alle altre lingue. indebolito quell’identità culturale e sociale
Questo dato richiama particolarmente l’at- che, seppur non omogenea, era sicuramente
tenzione, soprattutto se consideriamo le identificabile agli occhi di chi stava lontano.
lingue concorrenti francese e tedesco, che Come dicono Barni e Patat:
16 In.IT
Italiano LS nel mondo

Italianistica in Brasile: ricerca di prospettive e prospettive di ricerca

[...] tale concetto è legato alle dinamiche futuro saranno responsabili delle Direzioni
sociali e produttive delle comunità dei suoi Didattiche e, dunque, attori privilegiati nelle
utenti primari, che si riflettono nelle politi- decisioni di politica linguistica” (Barni-Patat,
che istituzionali di promozione e di diffusio- 2007, p. 45). Che si debba investire in questo
ne di una lingua, nella capacità che le socie- senso, privilegiando la ricerca e la forma-
tà hanno di proporre al resto del sistema zione docenti, nonché l’immagine dell’ita-
internazionale le proprie identità sociali e liano come lingua spendibile al di là delle
culturali in termini di punti di riferimento, di motivazioni puramente storiche e legate alla
modelli dotati di prestigio e successo […] un presenza di italiani in territorio straniero, è
determinato sistema ‘società-cultura-lingua’ confermato dall’esempio del Messico, terra
si diffonde se riesce a proporre agli altri tradizionalmente non oggetto di un gran-
soggetti sociali qualcosa capace di ricevere de flusso migratorio italiano, ma che vede
attenzione e valore (2007, p. 35). aumentare costantemente i numeri di alunni
che studiano la nostra lingua:
Lo studio di Barni e Patat suggerisce alcune
possibili cause (a parte quelle principali già Può stupire ad esempio il numero alto di
citate) del limitato numero di studenti di studenti (poco più di 12000) in un Paese in
italiano in Sud-America, ovvero: l’invecchia- cui la presenza di italiani non è così nume-
mento progressivo del personale docente e rosa come in altri Paesi dell’America Latina.
la mancanza di docenti giovani; la mancanza Questo dimostra anche che lo studio dell’ita-
di una formazione specifica a livello univer- liano all’estero in generale e in Messico in
sitario dei futuri docenti di italiano con corsi particolare non è legato soltanto a fattori
di licenciatura strutturati a questo scopo di emigrazione, discendenza, o turistici
(ancora pochi rispetto a quelli di bachare- ed economici. Il crescente numero di stu-
lado); la mancanza di una politica comune denti iscritti al corso di Laurea in Lingua e
fra Italia e (nel nostro caso) Brasile a livello Letteratura Italiana della facoltà di Filosofia
universitario, per un costante aggiornamen- e Lettere costituisce una prova ulteriore
to e una formazione di qualità che includa dell’esistenza di ben altre spinte motivazio-
nali che oggi come ieri sollecitano l’inte-
resse verso la lingua italiana: la letteratura,
l’arte, la storia, la filosofia, la linguistica, ecc.
(Bizzoni, 2007, p. 72).

L’esempio messicano conferma che è pro-


prio da un maggior investimento nella ricer-
ca che vengono i migliori risultati, soprattut-
to nell’area della linguistica. Sarebbe auspi-
cabile perciò partire dal rafforzamento delle
basi qualitative e quantitative della ricerca
per invertire la tendenza in corso in Brasile.
In Brasile esiste un’associazione dei docenti
di italiano (l’ABPI, Associação Brasileira dos
Professores de Italiano), che permette tra le
altre cose la realizzazione di un congresso
biennale in cui si possono sollevare que-
stioni e discuterle tutti insieme. È il caso del
tirocinio e ricerca, “[...] due pilastri inelimi- congresso organizzato presso la UFPA nel
nabili di qualsiasi progetto che si prefigga settembre del 2009. Approfittando di que-
di formare professionisti” (Barni-Patat, sto spazio di discussione ci chiediamo quali
2007, p. 45). Sottoscriviamo l’opinione dei siano i nuovi passi che possiamo fare per
due ricercatori citati a questo proposito, ed ampliare le occasioni di scambio dell’italia-
anche la proposta da essi avanzata di un no. È infatti desiderabile che tali occasioni
Dottorato di ricerca internazionale in Lingua, aumentino, come afferma Strappini:
Letteratura e Cultura Italiana, specificamente
rivolto ai docenti stranieri e coordinato dai Per procedere in forma organica in questa
due Paesi: “Il Dottorato dovrebbe formare direzione sarebbe certamente necessario
precisamente quella fascia di docenti che in incrementare le occasioni di incontro e
17 In.IT
Maria Cecilia Casini, Sergio Romanelli

garantire in esse la presenza di esperienze e cultura, di semiosi e di linguaggio verbale:


valutazioni provenienti dall’Italia e dai diver- essi si collocano in questo spazio non per
si Paesi dell’America Latina; dedicare ogni il luogo geografico in cui si trovano, ma
incontro all’approfondimento di una specifi- per il fatto di usare e sapere usare (pro-
ca tematica, riservando attenzione concreta duttivamente o recettivamente) certi e non
anche alle modalità operative (2007, p. 5). altri idiomi” (De Mauro, 2007, p. 9).

Altre possibili proposte, fra le tante che si


possono fare, sono:

- incontri intermedi fra un congresso e un


altro dedicati ai gruppi di ricerca;
- coordinamento fra le varie sedi universita-
rie ai fini di ottimizzare l´uso dei finanzia-
menti che si possono ottenere;
- coordinamento delle attività di formazione
dei docenti;
- promozione dell’istituzionalizzazione
dell’italiano in università in cui ancora non
è presente;
- corsi a distanza (EAD).

Tutte queste proposte sono ugualmente


importanti; ma perché possano venire
effettivamente realizzate sarebbe utile
programmarle secondo un preciso ordine
di priorità che consenta di volta in volta
di raggiungere le mete prestabilite. Per
quanto riguarda l´ampliamento dell’ita-
liano nelle istituzioni universitarie brasi-
liane, va direttamente in questa direzione
l´iniziativa di questo congresso, che si
propone di istituire un nuovo corso di
Lingua e Letteratura Italiana presso l’Uni- BIBLIOGRAFIA
BARNI, M. - PATAT, A. Da ‘Italiano 2000’ a ‘Italiano 2004’. In: STRAPPINI,
versità Federale del Pará; ma ne sareb- L. (a cura di). L’italianistica in America Latina. Perugia: Guerra Edizioni,
bero necessari molti altri in tutti gli Stati 2008, p. 33-51.
BIZZONI, F. Diffusione della lingua italiana in Messico: insegnamento
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grosso limite, questo è un motivo in più CARBONI, F. Italiano e dialetti italiani in Brasile: bilancio e prospettive. In:
per approfittare delle nuove tecnologie che STRAPPINI, L. (a cura di). L’italianistica in America Latina. Perugia: Guerra
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consentono di predisporre a distanza corsi DE MAURO, T. Lo spazio linguistico italiano. In: STRAPPINI, L. (a cura di).
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di formazione, di laurea, di post-laurea, di LAMBERTI, M. P. Sullo stato attuale degli studi di italianistica in Messico.
aggiornamento. Per incrementare l’italia- In: STRAPPINI, L. (a cura di). L’italianistica in America Latina. Perugia:
Guerra Edizioni, 2008, p. 127-133.
nistica si dovrebbe cercare di farla coinci- RASO, T. L’italianistica brasiliana: alcune prospettive per la ricerca. In:
REVISTA DE ITALIANISTICA, n. XIII, Sao Paulo: Usp, 2006, p. 9-30.
dere sempre più con lo spazio della lingua STRAPPINI, L. (a cura di). L’italianistica in America Latina. Perugia: Guerra
italiana; quello “[...] spazio ideale che si Edizioni, 2008.
STRAPPINI, L. Presentazione. In: L’italianistica in America Latina. Perugia:
crea dovunque vi siano individui capaci di Guerra Edizioni, 2008, p. 5-8.

18 In.IT
Italiano L2 in Italia

Una proposta multimediale


per l’inserimento del minore straniero nella scuola secondaria di primo grado

LA RIFLES-
connessi all’inserimento scolastico - istituzionale. Si rende pertanto
degli studenti stranieri nelle necessario presentare la scuola ai discenti in
istituzioni scolastiche pone questione per renderli partecipanti attivi del

SIONE SUI
l’accento sulle modalità di loro processo di educazione e scolarizzazio-
accoglienza che richiedono ne, rendendo meno traumatico il passaggio
procedure attente per la rile- da una scuola all’altra e cercando di colmare

PROBLEMI
vazione dei complessi biso- una carenza relativa all’accoglienza ignorata
gni linguistici degli studenti nel contesto scolastico passato. A tal fine è
non italofoni: il bisogno di possibile presentare la scuola ai ragazzi in
orientarsi/riorientarsi nella nuova scuola, nei una modalità alternativa ossia posta in un
modelli di apprendimento e nelle sue regole ambiente virtuale al fine di:
esplicite e implicite, il bisogno di comunica-
re e interagire con i pari e con gli adulti in - promuovere la conoscenza della scuola ita-
situazioni diverse, il bisogno di studiare e liana;
apprendere i contenuti delle varie discipli- - promuovere l’uso delle nuove tecnologie;
ne. È noto in letteratura che dopo un primo - favorire un apprendimento di tipo “pluri-
momento di accoglienza specifica dello stu- modale” coinvolgendo lo studente a livello
dente straniero, in cui l’obiettivo dovrebbe psico-motorio (attività che non può essere
essere quello di costruire la biografia lingui- garantita dai tradizionali supporti didattici);
stica del ragazzo, anche con informazioni - stimolare negli allievi la voglia di mettersi
avute dalla famiglia, l’attività di conoscenza alla prova in un ambiente virtuale dove
dovrebbe trasferirsi all’interno del gruppo non incontreranno persone fisiche;
classe, dovrebbe coinvolgere tutti i docenti - favorire lo sviluppo cognitivo dell’allievo
del consiglio di classe e avere come obiet- con i risvolti affettivi e motivazionali ad
tivo trasversale il recupero linguistico. Esso esso collegati.
dovrebbe essere condotto in un contesto
esperienziale e condiviso in forma dialogica, È evidente che nella fase iniziale dell’arrivo
fornendo gli stimoli per innescare processi a scuola dell’allievo straniero, l’accoglienza
attivi e autonomi, con una precisa indivi- assume diversi aspetti: burocratici, organizza-
duazione di punti di riferimento comuni tra tivi, progettuali, affettivi e relazionali.
i docenti, e quindi griglie di osservazione ed Questi aspetti fanno riferimento a normative,
esercizi con tipologie analoghe. procedure, applicazioni, risorse e strumenti
Dalle esperienze professionali pregresse e di cui molte scuole sono dotate. Molte isti-
dalla singolare esperienza di tirocinio diretto tuzioni scolastiche approntano alcuni mec-
in contesti scolastici con un’alta percentua- canismi di accoglienza prevedendo anche
le di discenti non italofoni, nella presente organi scolastici predisposti a tale fenomeno.
memoria si vuole proporre una procedura di Gli apparati più utilizzati risultano essere la
accoglienza che includa non solo gli aspetti commissione d’accoglienza e il protocollo
burocratici, ma che si focalizzi sui bisogni di accoglienza. Secondo Caon - D’Annunzio,
linguistici dei minori non italofoni. Dopo l’accoglienza è quindi un processo sistemico,
aver definito le caratteristiche comuni dei in cui sono coinvolte a vario titolo diverse
minori stranieri all’atto dell’iscrizione alla figure nella scuola: dirigente, docenti, perso-
scuola italiana, si espone un processo di nale ATA e studenti stessi. Dall’interazione
accoglienza che abbraccia i seguenti punti: tra queste diverse figure emergono numero-
sissimi spunti di riflessione, tra cui:
1. aspetti burocratici
2. scelta della classe di inserimento - un anno di scuola media in Italia non
3. sostegno linguistico garantisce necessariamente l’acquisizione
4. supporti didattici multimediali delle competenze indispensabili per impa-
dronirsi della lingua;
Il minore straniero - una corrispondenza meccanica età e/o anni
Molto spesso dai profili stilati nella scuola di scolarità;
elementare o dalle schede di arrivo, emerge - l’inserimento in una certa classe di corso
che gli allievi hanno problemi a relazionarsi può essere causa di un insuccesso;
con l’istituzione scolastica in quanto non è - l’iscrizione non è soltanto un atto amministra-
stata presentata loro la scuola italiana nelle tivo ma dovrebbe segnare l’inizio di un percor-
sue forme organizzative e nel suo contesto so progettato per quel determinato studente.
19 In.IT
Damiano Longo
Si suggerisce che l’inserimento sia comun- multimediale relativo alla presentazione di
que preceduto da un colloquio orientativo una scuola tipo. Tuttavia, oltre agli aspetti
(affidato a uno o più docenti di riferimento amministrativi, si propone una raccolta di
che si muovono secondo una procedura informazioni di merito sull’alunno che con-
comune) volto a conoscere: la situazione sentano di adottare decisioni adeguate, sia
generale di vita dello studente (tempo di sulla classe in cui deve essere inserito, sia
permanenza in Italia, mezzi economici suoi sui percorsi di facilitazione che dovrebbero
e/o dei familiari, regolarità del soggiorno essere arrivati. Sarebbe compito del gruppo
in Italia, presenza di familiari con lui,…), di accoglienza effettuare tempestivamente
la situazione scolastica pregressa (numero un colloquio con la famiglia, raccogliere una
anni di studio e tipo di corso frequentato); serie di informazioni sull’alunno, sul suo
il possesso di certificazioni relative agli periodo scolastico, sulla sua biografia lingui-
studi fatti; le aspettative e le motivazioni stica, articolare un colloquio con il bambino
della scelta della scuola e dell’indirizzo. utilizzando anche tecniche non verbali, se
Il colloquio, oltre a consentire la raccolta necessario, compilare una biografia scola-
delle necessarie informazioni di cui sopra, stica iniziale dell’alunno, curare la progetta-
consente anche di capire se e come lo stu- zione di Istituto in riferimento all’Intercultura
dente ed eventualmente i familiari che lo intesa anche come formazione docenti.
accompagnano parlano l’italiano, informa-
zione altrettanto utile per la previsione di un Scelta della classe di inserimento
percorso di formazione. Il colloquio orien- L’inserimento dell’alunno all’interno del-
tativo iniziale consente alla scuola di avere la classe prescelta deve essere graduale
indicazioni sui possibili interventi successivi: per favorire il contatto con i compagni e
suggerimento di percorsi alternativi a quello gli insegnanti, evitando di tenere l’alunno
scelto inizialmente dallo studente, indicazio- fuori dalla classe per un numero elevato
ni sulle prospettive di inserimento (indirizzo di ore. In molti istituti, di norma, l’allievo
di studi e classe di corso) da confermare o si assegna alla classe in base all’età ana-
correggere dopo una verifica approfondita, grafica. In casi eccezionali, dopo l’azione
individuazione di momenti di verifica più di ricostruzione della biografia scolastica
puntuale delle conoscenze e competenze. dell’allievo effettuata dal Gruppo di acco-
glienza, effettuate le prove di verifica del
Aspetti burocratici livello di apprendimento e sentito il parere
L’iscrizione rappresenta il primo passo d’ac- della famiglia, si può decidere di iscrive-
coglienza dell’alunno appena arrivato e della re l’allievo al massimo ad una sola classe
sua famiglia; è lavoro assegnato agli Uffici inferiore rispetto all’età anagrafica. Dalla
di Segreteria che iscrivono i minori, raccol- lettura di diversi protocolli di accoglienza e
gono la documentazione relativa alla prece- dalle frequenti interviste somministrate alle
dente scolarità (se esistente), acquisiscono figure strumentali di diverse scuole della
l’opzione di avvalersi o non avvalersi della provincia di Lecce, emerge che il numero di
religione cattolica, avvisano la figura stru- allievi stranieri presenti nelle istituzioni sco-
mentale al fine di favorire le successive fasi lastiche sono inseriti seguendo dei sistemi
di accoglienza, forniscono ai genitori stranie- che possano evitare forme di concentrazio-
ri materiali in più lingue per una prima infor- ne dannose al buon inserimento. È presen-
mazione sul sistema scolastico. Il momento te la consapevolezza di alcuni parametri
dell’iscrizione affidato alla segreteria è da rispettare ma non sempre si pongono
piuttosto delicato e a volte capita che la le condizioni necessarie per poterlo fare.
mancata conoscenza della lingua veicolare Si ribadiscono a tal proposito i criteri da
comprometta il corretto inserimento dell’ap- rispettare:
prendente. Ecco che molti istituti prevedono
la presenza di mediatori linguistico-culturali a) il livello di apprendimento di alunni stranie-
messi a disposizione dai Comuni o dalle ri già presenti in classe;
associazioni presenti sul territorio. È consi- b) la numerosità del gruppo classe;
gliabile, inoltre, preparare moduli di iscri- c) la presenza di alunni diversamente abili
zione in più lingue, scheda di presentazione particolarmente gravi;
della scuola in generale, scheda di presen- d) la presenza dell’insegnante di sostegno
tazione dell’Istituto. Quest’ultimo punto è intesa come risorsa della classe;
stato sviluppato sottoforma di percorso e) il numero delle ore di compresenza.
20 In.IT
Italiano L2 in Italia

Una proposta multimediale per l’inserimento del minore


straniero nella scuola secondaria di primo grado
Non è ancora prassi consolidata la predispo- in L2 e sulla L2 accrescendo così le condizio-
sizione, all’inizio dell’anno, di una serie di ni per ristrutturare efficacemente la propria
prove di livello per accertare le competenze interlingua. Numerosi sono stati i momenti
linguistiche iniziali dell’alunno e l’uso dei interattivi attraverso le visite fisiche negli
linguaggio iconico – figurativo è poco adot- ambienti scolastici e gli scambi comunicativi
tato. Inoltre, al gruppo classe viene soltanto con le diverse figure. In queste situazioni il
comunicato l’arrivo di un nuovo compagno docente ha interpretato la funzione di media-
non italofono ma non si favorisce l’integra- tore e di facilitatore. La fase dell’arrivo in un
zione nella classe promovendo attività in nuovo Paese e dell’inserimento a scuola è
chiave interculturale. Nei contesti scolastici piuttosto delicata perché coincide, spesso,
in cui si è operato come docente e/o come con la fase di interlingua. Ecco che il silenzio
tirocinante si è cercato di favorire la rileva- prima e i numerosi “errori” dopo, in fase di
zione dei bisogni specifici di apprendimento articolazione delle prime frasi, sono la carat-
e l’elaborazione di percorsi in lingua italiana. teristica più frequente dello studente stra-
Per di più, poiché i docenti manifestano un niero neo arrivato. Come ci ricorda Pallotti
urgente bisogno di rendere l’allievo idoneo (1998) l’interlingua è la varietà di lingua
a seguire le lezioni delle diverse discipline, d’arrivo parlata da un apprendente. Si trat-
si è cercato di individuare modalità di sem- ta di un vero e proprio sistema linguistico,
plificazione o facilitazione linguistica per caratterizzato da regole che in parte coincido-
ogni disciplina. no con quelle della L2 oppure possono fare
riferimento alla L1 o essere indipendenti da
Il sostegno linguistico entrambe. Con riferimento al lavoro svolto
Una volta che l’allievo straniero comincia con gli allievi degli istituti in questione, la
a frequentare il nuovo ambiente, la scuola fase silenziosa ha avuto una breve durata in
diviene il luogo in cui l’apprendente si con- quanto l’attenzione è stata sollecitata fin da
fronta con un suo nuovo ruolo, quello di stu- subito aiutando i discenti a riferirsi a oggetti
dente. È proprio da questo punto di vista che e/o eventi e a descriverli, proprio grazie alle
si è operato con alcuni allievi neo arrivati in risorse offerte dalla multimedialità. Si è fatto
due diversi contesti scolastici della seconda- ricorso alle tecniche del TPR (Total Physical
ria di primo grado. I discenti sono stati aiutati Response), così ad esempio è stato possibile
a rivedere il proprio ruolo alla luce delle loro chiedere all’allievo di fare qualcosa senza
aspettative, di quelle della scuola e di quelle pretenderne la risposta ma osservandone
della famiglia. È stato fondamentale in que- le azioni. In questa fase si è prestata molta
sta fase guidare l’allievo nella scoperta della attenzione alla comunicazione non verbale
scuola, delle sue regole, della realtà circo- e sono stati evitati i possibili incidenti cri-
stante, degli attori che la popolano e soprat- tici tipici del bagaglio culturale di origine.
tutto si è favorita la scoperta di quegli spazi Ovviamente quando gli studenti hanno inizia-
educativi che possono favorire le occasioni di to a parlare l’errore non è stato considerato
scambio con i pari. È importante tenere pre- un’interferenza negativa ma un’opportunità
sente, infatti, che è necessario agire sempre di ricavare dati sul processo di apprendimen-
sul versante inter-culturale e su quello lingui- to dell’apprendente.
stico, utilizzando tecniche di facilitazione della
comunicazione (esperienze concrete, abbina- Supporti didattici multimediali
mento lingua-immagini o altri codici, simu- Il percorso didattico ipotizzato e realizzato
lazioni, visioni di filmati). Questa primissima in fase di accoglienza di studenti stranieri
fase di accoglienza può avere anche tempi neo arrivati, è frutto di una precedente speri-
lunghi per evitare che l’allievo straniero provi mentazione ed invita ad una profonda rifles-
un senso di disagio sia nei confronti delle sione in chiave interculturale da svolgersi
proprie radici sia nei confronti della nuova con docenti delle varie discipline del corso
scuola o del nuovo ambiente. È necessario di studi prescelto all’interno di un istituto di
evitare di favorire occasioni di frequenza sal- istruzione secondaria di primo grado. Tale
tuaria o di abbandono scolastico. In questa proposta è stata arricchita da un percorso a
attività si è resa necessaria la realizzazione carattere multimediale per far acquisire agli
di un percorso di accoglienza globale, armo- studenti le competenze di base necessarie
nizzato con i diversi attori che operano nella per l’uso delle nuove tecnologie, poiché si è
scuola. Si sono favorite le occasioni, formali visto che molti studenti immigrati (ma non
ed informali, per ascoltare, parlare, ragionare solo) non possiedono le competenze tecniche
21 In.IT
Damiano Longo
relative all’utilizzo di un computer multime- FASI DI LAVORO
diale. Per questo motivo è stato necessario L’approccio metodologico
fare acquisire agli alunni sia competenze Attraverso delle presentazioni a carattere
materiali di padronanza della macchina multi- multimediale è stato possibile favorire una
mediale sia le procedure culturali incorporate lezione in cui l’elemento di riferimento non è
in una nuova tecnologia. Lavorare davanti a la materia di conoscenza ma il soggetto che
un computer non significa solo coordinare in apprende. Il docente non ha impartito i con-
modo appropriato il senso tattile (la mano) e tenuti ma ha prestato particolare attenzione
il senso visivo (con il mouse ciccare quando al processo di apprendimento, agli interessi
appare l’icona desiderata), ma anche cono- e alle competenze degli studenti.
scere le regole del gioco informatico: sapere
come aprire e chiudere il programma, muo- Risultati attesi
versi con disinvoltura sul desktop, navigare Si ritiene necessario sottolineare che questa
speditamente in un percorso ipermediale ecc. esperienza non vuole essere esaustiva, ma
Trattandosi di alunni immigrati neo arrivati rappresenta un esempio di come una scuola
che non conoscevano ancora perfettamente secondaria di I grado potrebbe affrontare il
il sistema scolastico italiano e le sue “regole” problema dell’accoglienza del minore stra-
implicite ed esplicite, si è ritenuto opportuno niero. Ogni scuola, poi, può adattare i con-
introdurli alla conoscenza del supporto infor- tenuti secondo le proprie esigenze. Tuttavia
matico attraverso una semplice presentazio- l’esperienza condotta si è focalizzata sui
ne della scuola in Italia, così come potrebbe seguenti obiettivi:
venir fatta da un’ipotetica scuola secondaria
di primo grado. Molte informazioni erano già - favorire il rispetto reciproco, creando nel
in possesso degli alunni, e proprio per que- gruppo classe disponibilità all’accoglienza
sto si è avuta la possibilità di focalizzare l’at- e all’ascolto;
tenzione sulla procedura, pur non tralascian- - creare un maggior contatto fra la scuola e
do rilevanti contenuti culturali. È importante le famiglie immigrate;
sottolineare che spesso si dà per scontato - realizzare spazi di coesistenza non solo
che i nostri alunni stranieri imparino in fretta pedagogica ed educativa ma anche sociale
le “regole” della vita sociale in Italia, ma in e culturale.
molti casi, per aspetti emotivi e di vergogna
nei confronti dei coetanei, i dubbi tendono ad Si è puntato, inoltre, a facilitare l’inserimen-
essere tenuti per sé piuttosto che “svelati”. to dei ragazzi immigrati nella scuola dell’ob-
In particolare, si è pensato ad un lavoro di bligo, contribuendo al loro successo scola-
questo tipo poiché, in assenza di Programmi stico secondo due obiettivi complementari:
Ministeriali per l’italiano L2, si è deciso di far il sostegno delle loro famiglie per superare
riferimento alle Linee guida per l’accoglienza le eventuali conflittualità che si produco-
e l’integrazione degli alunni stranieri (Circ. no nell’impatto con la cultura del paese di
min. n. 24 del 1 marzo 2006). accoglienza e con la scuola e contribuire a
ridurre il disagio degli insegnanti aiutandoli
a gestire i conflitti provocati dall’inserimento
delle nuove diversità a scuola.

tempi attività Operato dell’allievo Materiali e spazi


1° incontro Si presenta una scuola tipo secon- L’allievo naviga in una serie di iperte- Presentazione
do le sue peculiarità: orario, per- sti ricchi di immagini e animazioni. Power Point
messi, corpo docente ecc. Aula informatica
2° incontro “Come sopravvivere nella scuola L’allievo ha la possibilità di vedere e di Presentazione
italiana” (es.: uso del libretto, come ascoltare delle situazioni comunicative Power Point
ci si rivolge a compagni e insegnan- relative ai bisogni linguistici di soprav- Aula informatica
ti, le “espressioni tipo” per: chiede- vivenza nel contesto classe.
re di andare al bagno, ecc…).
3° incontro Si presentano diversi esercizi rea- Gli allievi applicano quanto hanno Presentazione
lizzati con dei programmi autore visionato svolgendo degli esercizi a Power Point
che permettono di avere un feed- carattere multimediale. Aula informatica
back chiaro e dettagliato.

22 In.IT
Italiano L2 in Italia

Una proposta multimediale per l’inserimento del minore


straniero nella scuola secondaria di primo grado
Conclusioni
La difficoltà della comunicazione tra alunno
straniero e docente e fra alunno straniero
e gli altri alunni è il primo grande ostaco-
lo che si interpone al positivo inserimento
dell’alunno straniero in un qualsiasi conte-
sto classe. Questo percorso offre semplici
ma efficaci suggerimenti per affrontare e
superare questo difficile compito.
Le considerazioni presenti in questo lavoro e
le attività proposte sono frutto dell’esperien-
za altamente positiva dello specializzando a
seguito della propria esperienza professio-
nale arricchita dalla formazione acquisita in
questo biennio SSIS e dalle proficue attività
di tirocinio diretto negli istituti scolastici. Il
contatto diretto con gli allievi stranieri ha
permesso di affrontare argomenti specifici,
di valutarli e verificarne l’apprendimento.

L’accoglienza dell’allievo straniero innesca


una serie di attività di tipo interculturale che
offrono la possibilità di sperimentare alcuni
problemi educativi della società post moder-
na legati a fattori interculturali non per fron-
teggiare un’emergenza legata ai fenomeni
migratori, ma per aiutare i giovani a vivere
insieme in un mondo in cui le relazioni con
l’altro e l’incontro con le differenze sono
sempre più parte del nostro quotidiano.

BIBLIOGRAFIA
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Nuova Italia, Oxford
Altet M., Charlier E., Paquay L., Perrenoud P., 2006, Formare gli insegnanti
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Linee guida integrazione alunni stranieri


http://www.pubblica.istruzione.it/normativa/2006/cm24_06.shtml
indicazioni per il curricolo http://www.indire.it/indicazioni/
scuola Dante Alighieri http://win.dantealighierilecce.it/index.htm

23 In.IT
Materiali didattici

Materiali didattici
Collana Quaderni di cinema italiano
per stranieri Quaderni di cinema italiano per stranieri
Carmela D’Angelo e Cristina Villa

A cura di Paolo E. Balboni a italiano


per stranier
i
cinem
Quaderni di
ovannini
Michela Gi
La collana, diretta da Paolo E. Balboni, fa
parte del Progetto Cultura Italiana di Guerra
Edizioni.
La Finestra
Ogni anno si aggiungono 3-4 Quaderni con
di fronte
alcuni dei film più interessanti delle stagioni Lezioni Ferzan Ozpetek
precedenti. colato
di cioc lini
Ogni Quaderno ha una breve introduzione Cupel
Claudio
sul regista, poi una serie di sequenze del
film vengono trascritte e diventano oggetto coperta.indd 1 21/11/11 11:23

di attività sia linguistiche sia culturali; a fine 12/09/11


16:04

volume si trovano le soluzioni degli esercizi,


in modo che lo studente sia autonomo nel 1

correggersi dopo che le attività sono state


coperta.indd

fatte in classe. Manuale d’amore


Lo scopo della collana non è solo quello di Giovanni Veronesi
presentare lingua viva e di fare attività lin-
guistiche in maniera molto motivante, ma I cento passi
anche di spingere gi studenti “curiosi” (cioè Marco Tullio Giordana
quelli più interessati alla lingua e cultura
italiana) a guardare autonomamente l’intero L’ultimo bacio
DVD, di cui nel Quaderno hanno approfondi- Gabriele Muccino
to alcune scene.
Amarcord
Federico Fellini
La collana Quaderni di Cinema italiano per
stranieri conta attualmente i seguenti titoli: Una giornata particolare
Ettore Scola

Nuovo Cinema Paradiso Notte prima degli esami


Giuseppe Tornatore Fausto Brizzi

La vita è bella Le fate ignoranti


Roberto Benigni Ferzan Ozpetek

Pane e tulipani La famiglia


Silvio Soldini Ettore Scola

Il Gattopardo Tre uomini e una gamba


Luchino Visconti Aldo, Giovanni e Giacomo

Mediterraneo La giusta distanza


Gabriele Salvatores Carlo Mazzacurati

Le notti di Cabiria Il mio miglior nemico


Federico Fellini Carlo Verdone

La strada L’amico di famiglia


Federico Fellini Paolo Sorrentino

Pinocchio Lezioni di cioccolato


Roberto Benigni Claudio Cupellini

Io non ho paura La finestra di fronte


Gabriele Salvatores Ferzan Ozpetek
24 In.IT
Materiali didattici

Materiali didattici
NASCE UNA NUOVA SERIE DI RETE!:

Corso multimediale di italiano per stranieri

TESTO GUIDA INSEGNANTE + CD TESTO GUIDA INSEGNANTE + CD


ISBN: 978 - 88 - 557 - 0244 - 7 ISBN: 978 - 88 - 557 - 0266 - 9 ISBN: 978 - 88 - 557 - 0243 - 0 ISBN: 978 - 88 - 557 - 0268 - 0
Pagine: 200 Pagine: 96 Pagine: 200 Pagine: 88

Perché una nuova versione di Rete! cd audio,


Sono passati ormai parecchi anni dal lancio del materiali sul sito web;
manuale: era il lontano 2000. Gli anni trascorsi - ogni volume contiene 8 Unità didattiche
sono stati ricchi di ricerche ed esperienze composte da 3 Unità di apprendimento
che hanno portato a sentire la necessità di chiamate “Lezioni”, una sezione di civiltà,
modificare profondamente il testo. In particolare un test di autovalutazione e una sezione di
la struttura del NuovoRete! è cambiata, frutto revisione e ampliamento (che sostituisce Il
delle riflessioni degli autori e del contributo di vecchio Libro di casa);
centinaia e centinaia di insegnanti e studenti,
coordinatori di corsi e direttori didattici che - ogni volume contiene inoltre in appendice
hanno voluto contribuire all’aggiornamento e al una sintesi grammaticale,
miglioramento del manuale. una sezione di fonologia,
il glossario dei termini usati;

Il NuovoRete! si presenta così: - il sito web offre:


- è suddiviso in 5 volumi unici secondo i livelli la traduzione in circa 20 lingue dei
del Quadro comune europeo: A1, A2, B1, B2, glossari, dell’appendice grammaticale,
C1; delle consegne delle attività (solo per il
livello A1);
- ogni volume dispone di gli audio in formato MP3 scaricabili;
una guida per l’insegnante, attività e progetti da svolgere in rete;
25 In.IT
Novità

TESTO GUIDA INSEGNANTE + CD TESTO GUIDA INSEGNANTE + CD


ISBN: 978 - 88 - 557 - 0357 - 4 ISBN: 978 - 88 - 557 - 0361 - 1 ISBN: 978 - 88 - 557 - 0427 - 4 ISBN: 978 - 88 - 557 - 0428 - 1
Pagine: 208 Pagine: 80 Pagine: 208 Pagine: 88

attività grammaticali supplementari; si è occupato delle sezioni di civiltà e dei test.


informazioni e collegamenti per La base è, tuttavia, rimasta quella cui avevano
l’apprendimento e l’insegnamento contribuito a dar vita per la sezione di fonologia
dell’italiano. Marco Cassandro (Università per Stranieri di
Siena), per le sezioni di autovalutazione Mario
Cardona (Università di Bari) e per la sezione di
Chi lancia la rete civiltà Giovanna Pelizza.
Questo manuale, che si è evoluto negli anni A questo nucleo di autori si aggiungono le
e continuerà a evolversi in una costellazione decine di collaboratori che a vario titolo hanno
di materiali didattici tra cui l’insegnante può lavorato al testo: autori delle versioni nelle
scegliere, è originale per un ultimo motivo: esso diverse lingue, redattori, grafici, informatici,
è nato da un gruppo che negli anni si è evoluto tecnici audio e video, attori, ecc., i quali,
e modificato. Marco Mezzadri (Università di ognuno per la propria parte, hanno permesso
Parma) e Paolo E. Balboni (Università Ca’ di far nascere questa nuova scommessa.
Foscari di Venezia) hanno curato la nuova A tutti va il nostro grazie più sincero, ma un
versione di Rete! impostando in tandem ringraziamento speciale va indirizzato alle
l’impianto metodologico. centinaia di insegnanti, studenti, operatori del
Il primo ha, inoltre, curato la realizzazione delle settore dell’insegnamento dell’italiano in Italia
sezioni di globalità, analisi e sintesi delle unità e all’estero che con i loro commenti hanno
di apprendimento e della sezione di revisione e consentito di migliorare la vecchia versione di
ampliamento delle unità didattiche, il secondo Rete!.
26 In.IT
Italiano L2 in Italia

La lingua del turismo culturale:


“il cineturismo”
L’ITALIA
di immigrazione, amato e studia- a) individuare criteri per l’insegnamento e
to in Italia e all’estero per la sua per la progettazione di materiali didattici
cultura e per le sue tradizioni, specifici per la didattica della lingua del turi-

COME è chiamato a rispondere a una


sempre maggiore richiesta di lin-
gua funzionale alla comunicazio-
smo a partire da sequenze cinematografiche
da utilizzare in attività didattiche nei contesti
di L2/LS anche plurilingui; dalla selezione

PAESE ne con i turisti che viaggiano per


scopi culturali. È possibile pen-
sare a corsi di microlingua che
alla didattizzazione;
b) studiare e approfondire la lingua del cine-
ma italiano e l’uso del cinema italiano nella
usino il cinema per questo scopo? Vediamo didattica della lingua del turismo alla luce
un progetto sul tema. della nuova forma culturale di turismo – il
cineturismo – per favorire un’attività riflessi-
Il film: viaggio, spazio geografico/linguistico/ va sul “proprio fare didattico” significativa
sociolinguistico/psicologico/personale sul piano della consapevolezza professiona-
Nell’ambito della didattica della microlingua le e in particolare:
del turismo l’utilizzo di sequenze in lingua
originale di film italiani che “raccontano” - la componente tematica del turismo: “il
frammenti di viaggi attraverso l’Italia o viaggio”;
esperienze di vita in Italia contribuiscono a - le caratteristiche lessicali del linguaggio italia-
formare nell’apprendente all’estero un’im- no del turismo: neutralità emotiva, precisione
magine autentica evocata-interiorizzata del semantica, lessico specifico;
nostro Paese. Le domande che possiamo - la comunicazione turistica tramite il pae-
porci sono le seguenti: saggio nel cinema;
- i generi testuali propri del linguaggio del turi-
- quale funzione glottodidattica e interculturale smo;
assume l’utilizzo di sequenze cinematogra- - i repertori sociolinguistici nell’ambito del lin-
fiche che propongono ambienti e luoghi guaggio del turismo, le funzioni dei gesti nel-
oggetto di studio? la comunicazione non verbale nell’apprendi-
- attraverso quali processi e percorsi culturali mento delle lingue (Caon 2010, pag. 6);
l’apprendente interiorizza l’ambientazione, - il paesaggio italiano nel film di autori italia-
il paesaggio rappresentato dalla fotografia ni: paesaggio fotografato, raccontato, “evo-
o evocato dalle immagini, costruendosi cato”.
un’idea del Paese straniero?
- “l’immagine-idea” costruita interiormente Ci si propone di analizzare gli aspetti teorici
porterà effettivamente l’apprendente ad e metodologici che sottostanno alla scelta
“eleggere” il Paese straniero quale meta di materiale cinematografico nella didattica
di turismo culturale o meta di studio e di dell’italiano L2 anche grazie all’indagine
lavoro? I luoghi e gli spazi “fotografati” nei sul cine-turismo secondo la definizione di
film attraverso quali processi agiscono nella Auletta: “Cinema e turismo: sinergia tra due
memoria a breve e a lungo termine? realtà diverse ma al contempo complemen-
- quali percorsi legati alla lingua guidano l’ap- tari. Alla base di questa forma di turismo pos-
prendente al riconoscimento della varietà sono esserci diversi livelli di coinvolgimento
diatopica, diafasica, diastratica del sonoro- alla settima arte, dall’inconscio al conscio”.
parlato-simulato filmico (esperienza linguisti- Il movie tourism, nato in ambito anglosas-
ca autentica)? sone e sviluppatosi negli Stati Uniti, è una
- “come interagisce la forma linguistica e/o la tendenza che si sta affermando sempre più
traduzione del sottotitolo nell’apprendimento negli ultimi anni anche in Italia con la crea-
del parlato-simulato filmico?” (Diadori, 2010, zione di agenzie turistiche specializzate nel
pag. 137); proporre tour guidati nelle mete in cui siano
- “come parla il cinema tradotto in Italia?” stati girate famose scene cinematografiche.
(Diadori, 2010, pp. 165-187). Nel 2003 l’Ischia Film Festival ha realizzato
un convegno dal titolo “Quando i film trai-
Il progetto nano il turismo”. La settima Edizione della
Il progetto è finalizzato a elaborare il conte- Borsa Internazionale del Cineturismo si tiene
nuto della formazione di insegnanti di italia- a Ischia dal 2 al 10 luglio 2011.
no del turismo e a indicare le competenze Infine, il progetto ha lo scopo di analizzare il
fondamentali per la proposta formativa: profilo:
27 In.IT
Anna Ventinelli
a) del docente-formatore di microlingua del
turismo (titoli, esperienza, ricerca-azione);
dell’apprendente adulto non italofono e/o
studente adulto extracomunitario di diversa
provenienza geografica in Italia che si vuole
inserire in percorsi professionali nell’ambito
turistico (motivazioni, preconoscenze, per-
corsi formativi già in essere o attuati);
b) dello studente universitario, futuro docente
di italiano
- iscritto a italiano, materia del percorso di non registrate per motivi di privacy:
studio universitario nel proprio Paese, ipotizzare tramite le immagini, le fotografie
- iscritto a corsi di laurea in Italia, del paesaggio la collocazione geografica
- inserito in progetti di mobilità studentesca, relativa a regione, provincia, comune, città,
- inserito in corsi di italiano per scopi speciali approfondendo in seguito su mauali e ricerca
nel proprio Paese o in Italia. in Internet la conoscenza e l’identificazione
della collocazione linguistica tramite ricono-
Una sperimentazione scimento di accento, pronuncia, gergo dia-
Una ricerca sperimentale sul tema del pro- lettale nel parlato-sonoro del film; studio dei
getto ha coinvolto a) Università Filologica sottotitoli in relazione a parole utilizzate per
(Vilnius-Lituania); b) Karl Franzens (Graz- indicazioni geografiche, indicazioni di viaggio,
Austria); c) I.S.I.S. Luzzatto (Portogruaro-Italia). indicazioni di strutture ospitanti.
Nei moduli dei corsi sono state utilizzate I risultati finora conseguiti attestano solo una
sequenze filmiche, “fotografie” di ambienti, prima parte del lavoro di ricerca, è in fase di
paesaggi, località e immagini di spazi geogra- elaborazione un questionario scritto da som-
fici caratterizzanti regioni, province, città ita- ministrare ad apprendenti adulti non italofoni.
liane. Film oggetto di studio: L’anima gemella Restano alcune questioni aperte:
(regista: S. Rubini; ambientazione: Puglia); a) individuare altri tipi di strumenti idonei
Baaria (regista: G.Tornatore; ambientazio- per analizzare ulteriori dati con approccio
ne: Comune di Bagheria, Palermo, Sicilia); qualitativo;
La Sconosciuta (Trieste); Malena (Sicilia); b) selezionare ulteriori campioni di studenti
Benvenuti al sud (regista: L.Miniero; ambien- che siano già a conoscenza di film italia-
tazione: Campania); Cemento Armato (regista: ni che raccontino viaggi in Italia, ai quali
M. Martani; ambientazione: Lazio-Roma-zona somministrare i futuri questionari.
Garbatella); Il ciclone, Fuochi d’artificio, Il
Paradiso all’improvviso (regista: L.Pieraccioni; Se qualche collega vuole procedere a speri-
ambientazione: Toscana, campagna); Festa mentazioni sul cineturismo, può contattare
di Laurea (regista: P.Avati; ambientazione: l’autrice: ventinellianna@libero.it.
Emilia Romagna, campagna riminese); Ivo il
tardivo (regista: A.Benvenuti; ambientazione:
Toscana, paese: Paese Craviglia); La seconda
notte di nozze, (regista: P. Avati; ambientazio- BIBLIOGRAFIA
ne: Emilia Romagna, Bologna, Puglia); Pane AA.VV., 2003, Quaderni di cinema italiano per stranieri, Pane e tulipani,
e tulipani (regista: S.Soldini; ambientazione: Guerra edizioni, Perugia.
AULETTA V., 2005 “Il cineturismo come leva di comunicazione nei desti-
Veneto, Venezia); Romanzo criminale (regista: nation managment” Tesi di laurea, Corso del turismo, Università IULM,
Milano,(tesi non pubblicata).
M. Placido; ambientazione: Lazio, Roma); BALBONI P.E., 2000, Le microlingue scientifico-professionali: natura e
Un viaggio chiamato Amore (regista: didattica, UTET Università, Torino.
BERNARDI U.,1989, Un luogo di segni e di simboli, “Orientamenti”, 2-3,
M.Placido; ambientazione: Toscana, Firenze); Milano, pp. 86-88.
BERNARDI U., 2000, Il paesaggio e le culture locali, in AA.VV., Il Paesaggio
Segreti-Segreti, (regista: G. Bertolucci; italiano, Touring Club Italiano Editore, Milano, pp. 124-136.
ambientazione: Irpinia); Signori e Signore, BERNARDI U.,2004, Culture e Integrazione. Uniti nella diversità, F.Angeli,
Milano.
(regista: P. Germi; ambientazione: Treviso- BERNARDI U., 2004, Del viaggiar, F.Angeli, Milano.
CAON F., 2010, Dizionario dei gesti degli italiani-Una prospetttiva intercul-
Veneto); Sotto il sole della Toscana (regista: turale, Guerra Edizioni, Perugia.
A.Wells; ambientazione: Toscana). DIADORI P., 2010, Cinema e didattica dell’italiano L2, Guerra Edizioni,
Perugia.
MADDOLI C., 2004, L’Italiano al cinema, Guerra Edizioni, Perugia.
Il compito per gli studenti è stato definito sul-
SITOGRAFIA
la scorta delle osservazioni fatte in preceden-
http://it.wikipedia.org/wiki/Cineturismo.
za dagli studenti e di interviste agli studenti http://www.tesionline.it.

28 In.IT
Materiali per la classe

“Ok Italia”
di Edoardo Bennato (1987)
Barbara Gramegna

Come le schede precedenti, anche questa può essere scaricata e fotocopiata liberamente
dalla sezione ‘Materiali’ di www.itals.it.
Il testo della canzone di Bennato è reperibile in
http://www.canzoni-mp3.net/e/edoardo_bennato/canzoni/testo_ok_italia.htm
L’espansione alla canzone Tu vuò fa l’americano di Renato Carosone (1956) è possibile in
http://www.italica.rai.it/scheda.php?scheda=canzone_carosone_americano

Attività differenziate per livello B1-B2-C1 b. Quali immagini sono positive?


c. Quali negative?
MOTIVAZIONE
d. Che immagine dà l’Italia della donna?

Attività sulle figure retoriche B2- C1


All’interno della canzone vi sono alcune meta-
fore, cerca di spiegare cosa vogliono dire:
a. A volte sei una spiaggia libera;
b. Sei un rischio da evitare;
c. Sei un rapido sempre in ritardo;
d. Sei un grande sogno da attraversare.
Attività orale B1-B2
SINTESI
Descrivi le immagini e discuti con i tuoi com-
Attività di produzione scritta B2-C1
pagni che paesi ti fanno venire in mente.
Immagina che la canzone abbia un altro tito-
lo e cerca di scrivere una parte di testo che
GLOBALITÀ
alluda alle caratteristiche del relativo paese,
a. Attività di ascolto della canzone
ad esempio Ok Francia.
B1-B2-C1 (senza testo).
b. Quale delle immagini che hai visto hai APPROFONDIMENTO
ritrovato nella canzone? A che cosa si Attività culturale B2-C1
associano? All’interno di questa canzone vi sono evi-
c. Attività di ascolto della canzone B1- B2- denti riferimenti geografico-culturali che
C1 (con il testo). corrispondono alle metafore di cui sopra.
a. A cosa si riferisce il “rapido sempre in
ANALISI ritardo”?
Attività grammaticali B1-B2 b. A cosa si riferisce “sei un grande sogno
1. Sottolinea le parole e le frasi che si riferi-
da attraversare”?
scono ad una donna. c. A cosa si riferisce “una canzone proibita
2. Trova tutte le coppie sostantivo + agget- che non so...”?
tivo e distingui quando esso è in
posizione attributiva o predicativa Attività culturale C1
(es.: fascino classico). 1. L’Italia ha spesso espresso nella sua
3. Trova gli aggettivi all’interno del testo e produzione letteraria, linguistica, cine-
indica quali sono secondo te quelli meno matografica e musicale del dopoguerra
adatti a descrivere un paese. un’attrazione per l’America. Cerca in quali
4. Vai ora su Youtube e guarda la videoclip film o canzoni si fa esplicito riferimento
della canzone, qui l’Italia è rappresenta- all’America quale paese-mito da raggiun-
ta da una ragazza, definiscila con degli gere e da imitare.
aggettivi: ……………………………………… 2. Nella canzone “Tu vuo’ fa l’americano” di
…………………………………………………… Renato Carosone si trovano molti elementi
5. Trova l’infinito dei seguenti verbi: che ben esemplificano questo sentimento.
impazzisce, ondeggia, dondola, scende, Ascolta questa canzone in dialetto napole-
sale, incalza. tano e identifica gli elementi che alludono
all’America. Tra questa canzone e quella di
Attività di produzione orale B1-B2 Bennato sono tra scorsi 30 anni.
Discuti con un compagno su questi aspetti: 3. Anche Edoardo Bennato è napoletano,
a. A chi e a cosa è paragonata l’Italia? che tipo di italianità rappresenta Napoli?

29 In.IT
Strumenti

Università per Stranieri


di Perugia
Un luogo di formazione unico in Italia
Ogni anno migliaia di studenti italiani e stranieri di oltre 100 diverse nazionalità si incontra-
no, si conoscono, studiano insieme all’Università per Stranieri di Perugia, in una dimensio-
ne formativa unica in Italia.
Sorta all’inizio degli anni Venti del secolo scorso con lo scopo di far conoscere all’estero il
patrimonio linguistico-culturale d’Italia, oggi l’identità esclusiva della Stranieri è rappresen-
tata dalla vocazione specialistica nell’insegnamento dell’italiano come lingua non materna
e di tutte le manifestazioni di cui esso è veicolo, come l’arte, la letteratura, il sistema econo-
mico e produttivo. La sua responsabilità istituzionale è quella di contribuire alla promozione
nel mondo della lingua e della cultura italiana e di favorire la migliore conoscenza delle
diversità. A partire dagli anni ‘90 questa straordinaria esperienza di formazione si è arricchi-
ta e completata, sul piano didattico, con l’attivazione di corsi di laurea, laurea specialistica e
master rivolti anche a studenti italiani.

CORSI DI LINGUA E CULTURA ITALIANA


Welcoming point (Tel +39 075 5746 211-270// E-mail welcoming@unistrapg.it)
I corsi sono articolati in: CORSI DI AGGIORNAMENTO PER
– Corso elementare (A1/A2) INSEGNANTI DI ITALIANO A STRANIERI
– Corso intermedio (B1/B2)
– Corso avanzato (C1/C1+/C2) CORSI DI ALTA CULTURA E
SPECIALIZZAZIONE
CERTIFICAZIONI – Etruscologia e antichità italiche
– CELI (Certificato di Lingua Italiana) – Storia dell’arte
– CIC (Certificato di Italiano Commerciale) – Lingua italiana contemporanea
– DILS-PG (Certificazione glottodidattica per
l’insegnamento a stranieri) CORSI SPECIALI
– Lingua italiana e territorio umbro
– Lingua italiana e teatro
– Studio della musica vocale italiana
CORSI DI LAUREA E MASTER
Orientamento e tutorato (Tel +39 075 5746 294 // E-mail orientam@unistrapg.it)
DIDATTICA E PROMOZIONE DELLA LINGUA COMUNICAZIONE E RELAZIONI
ITALIANA INTERNAZIONALI
Corsi di Laurea Corsi di Laurea
Lingua e cultura italiana Comunicazione internazionale e pubblicitaria
Corsi di Laurea magistrale Corsi di Laurea magistrale
Italiano per l’insegnamento a stranieri Comunicazione pubblicitaria
Promozione dell’Italia all’estero Relazioni internazionali e cooperazione allo
sviluppo
Master Master
Didattica dell’italiano lingua non materna (I) Comunicazione e management per il settore
Didattica della lingua e della letteratura ita- turistico (I)
liana (I) Internazionalizzazione e comunicazio-
Letteratura e civiltà italiana (II) ne del sistema produttivo nell’area del
Mediterraneo (II)

Per maggiori informazioni:


Servizio Master e Alta Formazione, tel. 075 5746 274/334/335;
altaform@unistrapg.it; http://www.unistrapg.it/italiano/didattica/master/italiano/index.php

Università per Stranieri di Perugia


Palazzo Gallenga, P. zza Fortebraccio, 1 - 06100 Perugia
tel. e fax: +39 075 5746456
30 In.IT
e-mail: certific@unistrapg.it
www.unistrapg.it
Strumenti

Università per Stranieri


di Siena
L’Università per Stranieri di Siena è un ateneo statale specializzato nell’insegnamento
dell’italiano e nella ricerca scientifica sulla diffusione della lingua e della cultura italiana nel
mondo. L’Università offre, oltre all’italiano, dei percorsi didattici in ben 9 lingue: arabo, cine-
se, francese, giapponese, inglese, lis, russo, spagnolo e tedesco.
L’Università per Stranieri di Siena offre un percorso formativo molto ricco e diversificato
nell’ambito delle sue attività didattiche: corsi di lingua italiana per stranieri (ordinari, specia-
li, di cultura, per studenti Erasmus, Progetto Marco Polo/Turandot ecc.), corsi di laurea trien-
nali (Lingua e cultura italiana; Mediazione linguistica e culturale), corsi di laurea magistrali
(Scienze linguistiche e comunicazione interculturale; Competenze testuali per l’editoria, l’in-
segnamento e la promozione turistica), master di I e II livello, Scuola di Specializzazione in
Didattica dell’italiano come lingua straniera, Scuola di dottorato di ricerca.

Tra l’offerta formativa si evidenziano in particolare:

Corsi estivi di perfezionamento, aggiornamento, alta formazione 2012


Si tratta di quattro corsi intensivi di breve durata (una settimana), tenuti da esperti di fama
internazionale, che approfondiscono ‘temi caldi’ della didattica dell’italiano o prospettive
innovative per l’insegnamento della grammatica, o aspetti quali la ludolinguistica, l’italiano
e la cultura enogastronomica, i metodi suggestopedici e il tema della Cultura e Intercultura.
Corsi di lingua e cultura italiana in presenza e on-line
I centri CLUSS e FAST promuovono corsi di livello A2 blended rivolti a tutti coloro che sono
iscritti al livello A2 di lingua italiana e desiderano ampliare con 45 ore di corso on-line, atti-
vate dopo il corso in presenza, il proprio percorso di apprendimento.
Corso di perfezionamento post laurea “A scuola nessuno è straniero. Lingue, culture e identità”
L’obiettivo è di creare figure, all’interno della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I
grado, capaci di gestire le diversità presenti in tali contesti in prospettiva della loro valoriz-
zazione al fine di evitare che esse si traducano in atteggiamenti discriminatori e penalizzanti.
Formazione DITALS
Il Centro DITALS affianca l’attività certificatoria con attività di ricerca nei settori di propria
competenza, quali la linguistica educativa e la didattica delle lingue moderne, compreso
l’italiano per stranieri con attività di formazione professionale permanente e ricorrente.
Oltre a percorsi di Alta Formazione (Master di I e II livello) il Centro organizza e gestisce
seminari, conferenze e corsi in presenza e on-line. Il Centro DITALS collabora con le altre
strutture dell’Ateneo che si occupano del settore, quali il Centro CILS, la cui certificazione
costituisce titolo di studio ufficialmente riconosciuto di attestazione del grado di competenza
linguistico-comunicativa in italiano come L2, e il Centro FAST, all’interno della cui “Offerta
formativa per docenti di italiano all’estero” il Centro DITALS propone un’ampia gamma di
corsi di formazione e aggiornamento, fra cui corsi preparatori CILS-DITALS per docenti non
italofoni.

Per approfondimenti e informazioni:


Università per Stranieri di Siena, piazza Rosselli 27-28, 53100 Siena
www.unistrasi.it, tel. +39 0577 240111; e-mail info@unistrasi.it

Università per Stranieri di Siena


piazza Carlo Rosselli, 27/28 - 53100 Siena - Italia
tel.: +39 0577 240111 fax: +39 0577 281030
31 In.IT
e-mail: info@unistrasi.it
www.unistrasi.it
Strumenti

Università di Venezia
Laboratorio Itals
Le offerte “tradizionali” di ITALS sono:

Italiano L2 in Italia
Il settore A.L.I.A.S. (Approccio alla Lingua Italiana per Allievi Stranieri) offre percorsi a
distanza (www.unive.it/progettoalias):
- Il sito mette a disposizione gratuitamente materiali per l’autoformazione, e la possibilità di
seguire (coprendo il costo del tutorato) programmi personalizzati.
- I corsi in presenza possono essere organizzati nella sede dell’Università o presso Circoli
Didattici, Scuole, CTP, CSA, associazioni, enti, gruppi che li richiedano.
Referente per i corsi ALIAS: Barbara D’Annunzio, dannunzio@unive.it, tel. 347 7416832.

Italiano LS nel mondo


Le richieste di formazione nel mondo sono diversificate e il Laboratorio ITALS ha sviluppa-
to proposte formative flessibili:
- Formazione in presenza: corsi di durata variabile da un minimo di 15 ore, su tematiche
concordate, tenuti da due formatori, svolti secondo le modalità seminariali e di laborato-
rio e prevedono lo svolgimento di attività pratiche.
- Centri Risorse: sono centri stabili per la raccolta di materiali e l’incontro di persone, che
organizzano attività di formazione continua in collaborazione con ITALS.
Referente per i corsi all’estero: Michele Daloiso, daloiso@unive.it, tel +39 366 6608774

Percorsi integrati L2/LS


- Master ITALS di 1° e 2° livello: prepara personale con un profilo professionale specifico, è
essenzialmente on line, con due seminari a Venezia, ed è di primo e di secondo livello. Il
Master dà un titolo universitario e corrisponde a 60 C.F.U. per ogni livello.
- CEDILS: è una certificazione della competenza in didattica dell’italiano. È possibile, ma
non obbligatorio, seguire un corso di preparazione nelle sedi convenzionate in Italia ed
all’estero oppure on line. La versione FILS è indirizzata a facilitatori linguistici in Italia.
- Scuola di formazione: è rivolta a insegnanti, a laureati, a studenti universitari che abbiano
superato almeno gli esami del secondo anno.

Contatti
Ca’ Bembo, Dorsoduro 1075 – 30123 Venezia
itals@unive.it Telefono e fax +39 041 234 5708
Orario: martedì, mercoledì e giovedì, ore 10-12.
Direzione: Graziano Serragiotto.

itals “Laboratorio ITALS” Laboratorio per


la formazione e la ricerca in Italiano
come lingua straniera
Direzione: Graziano Serragiotto
e-mail: itals@unive.it
Ca’ Bembo - Dorsoduro 1075
30123 Venezia
32 In.IT tel. e fax: -39 041 234 5708
orario: martedì, mercoledì e giovedì, ore 10-12 www.itals.it

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