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Autore
Luca Clun
Editore
Bruno Editore
Sito internet
www.brunoeditore.it
Introduzione pag. 5
Giorno 1: Come vedere quello che non vedi pag. 10
Giorno 2: Come verificare una realtà più grande pag. 28
Giorno 3: Come vivere in una realtà olografica pag. 62
Giorno 4: Come sviluppare l’intuito pag. 91
Giorno 5: Come fare il salto quantico pag. 135
Giorno 6: Guida alle possibilità della vita pag. 169
Giorno 7: Come raddrizzare la rotta pag. 211
Conclusione pag. 242
Nel suo libro Il Tao della fisica, edito da Adelphi, il fisico Fritjof
Capra scrive: «I concetti della fisica moderna presentano spesso
una sorprendente corrispondenza con le idee espresse nelle
filosofie religiose, in particolar modo quelle orientali. Queste,
inizialmente, furono rilevate da alcuni grandi fisici quando
vennero in contatto con le culture orientali nei loro giri di
conferenze in India, Giappone e Cina.»
BUON LAVORO!!
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Pensa: fin dai quadri dipinti centinaia d’anni fa, si parla di una
cosa che hai appena sperimentato!
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A questo punto si crea una discrepanza, una tra le più discusse nel
mondo della fisica, oltretutto nello stesso periodo: le due teorie
sono soggette a leggi diverse. Mentre nella fisica quantistica le
cose accadono in funzione di probabilità, nella relatività,
conseguenza diretta ed evoluzione della fisica classica e che ci ha
portato a uno studio molto più approfondito dell’universo, si
parla di leggi certe. Deve allora esistere una legge che possa
accumunare i due postulati. Siamo davanti ad un paradigma: «Di
ogni verità, è vero anche il suo opposto!»
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Cominciamo!
La meccanica quantistica è dunque quella branca della fisica che
studia le micro particelle, ossia l’insieme delle forze che agiscono
nel mondo dell’infinitamente piccolo. Molti, anche solo per
sentito dire, conoscono la fisica quantistica come studio delle
onde: le particelle sono troppo piccole per poter essere osservate
o rilevate direttamente. Se ne studiano quindi gli effetti sotto
forma di onda d’energia, ossia studiando l’influenza che le stesse
hanno sull’ambiente circostante.
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a - Interpretazione di Copenhagen
È la più riconosciuta. Secondo questa teoria l’intero Universo non
esiste come insieme di fenomeni certi e indiscutibili (cioè che
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Hai mai visto il film Sliding Doors? C’è una scena, quella chiave
di tutto il film, dove la protagonista si trova in metropolitana nel
tentativo di prendere il treno. Lì il film si divide in due: una
possibilità che perda il treno, e una che lo prenda. Ecco,
immagina la realtà come un’infinita sovrapposizione di
fotogrammi di un film, con immagini sfocate e infinite possibilità
di scelta che si sovrappongono.
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c - Interpretazione Penrose
Molto similmente alle due teorie precedenti, il fisico Roger
Penrose “aggiunge” un fattore in più, ossia il fatto che ogni realtà
è fisicamente esistente e fatta di materia che “contiene” un
quantitativo d’energia, cioè possiede un valore di gravità. Questo
perché tutta la materia produce gravità: una cosa che molti non
sanno è che, come la Terra ci attrae verso di sé per mezzo di
questa forza, anche noi attraiamo lei verso di noi.
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Per poter comunicare tra loro, viaggiando essi stessi alla velocità
della luce (essendo questa la loro caratteristica) la trasmissione
doveva avvenire a una velocità maggiore di quella della luce,
cosa che la Legge di Einstein ritiene impossibile.
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Com’è possibile che tutto questo spazio sia davvero vuoto? Come
può esserci uno spreco tanto elevato di spazio? Tra gli ultimi
esperimenti è emerso che l’uomo è in grado di poter vedere circa
solo un quarto di ciò che è in verità: sembra, infatti, che gli atomi
siano composti da qualcosa come dieci/dodici particelle, circa
tre/quattro volte tanto quelle che conosciamo (elettroni, protoni,
neutroni). Perché? Cosa sono queste particelle sconosciute? E
perché non le vediamo?
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Un’esperienza personale
Diversi anni fa vivevo in Toscana. A un certo punto mio padre
cominciò a star male e, non avendo al momento una compagna,
decisi di mollare tutto e di tornare in famiglia a Milano.
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Di fatto, non c’era nulla che non andasse nella casa, e tuttora ci
viviamo serenamente. E quando la guardo, la prima sensazione
che provo è un’immensa commozione… ogni volta! Riprendendo
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Processo inverso
Sono le nostre emozioni che, focalizzando un tipo di realtà
possibile, la rendono probabile tendendo a manifestarla.
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21 Hz
Percezione
Onde beta fisica, tempo Azione Consapevolezza esteriore
e spazio
14 Hz
4 Hz Immersione
Onde delta percezioni Inconscio
inconsce
0,5 Hz
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Pensa un attimo a quante volte nella tua vita, forse anche più
volte al giorno, hai avuto la sensazione di sapere in anticipo
qualcosa che a breve ti si sarebbe concretizzata davanti. Ti è mai
capitato, ad esempio, di pensare a qualcosa come la voglia di
vedere un film o cose simili, e che dopo qualche tempo il film è
stato proiettato?
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2+2>4
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Coscienza di un problema
Riflessione creativa
Insight
Azione
Coscienza di un dilemma
Focalizzare una situazione da risolvere o una condizione che vuoi
cambiare è un atto caratterizzato da onde beta: in questo modo
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Riflessione
Con la matrice che hai creato rilassati, utilizzando se vuoi una
tecnica di meditazione o ipnosi. Basta anche che ti porti soltanto
in condizioni rilassate, in una posizione comoda che puoi
mantenere nel tempo, senza disturbi esterni che possano distrarti.
E concentrarti sul suono del tuo respiro.
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Insight
Visualizzando la matrice, rilascia ulteriormente le tensioni che
potresti ancora sentire, entrando interamente in uno stato di
completo relax. Proietta la tua intenzione di risolvere il contenuto
della matrice, senza pensare alla soluzione, lasciando che idee e
intuizioni arrivino da sole.
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Azione
Esci dallo stato di rilassamento e appunta le idee che hai avuto.
L’insight porta un’urgenza a breve termine di agire. Se hai
praticato correttamente, avrai avuto una serie di flash, di idee che
puoi considerare intuizioni. L’azione aumenta la densità
dell’attenzione. La densità dell’attenzione approfondisce le
connessioni mentali. Le nuove mappe sono infatti creature
delicate che devono essere nutrite attentamente per divenire una
parte di noi.
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Insomma, nel giro di soli quattro giorni la mia vita diede una
tremenda sterzata all’auto che stavo guidando, facendo crollare
tutto quello che avevo di più caro e che consideravo “certo”.
Ecco, questo è un salto quantico!
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CERTEZZA
PROBABILITÀ
POSSIBILITÀ
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ESSERE
FARE
AVERE
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Che cosa immagini del tuo futuro? Qual è quella cosa, o quelle
cose, che desideri che si realizzino? Cosa desideri cambiare della
tua vita che ora non va? Come rispondi a queste domande? Ci
saranno sicuramente delle cose o situazioni che vorresti cambiare.
Ci sarà sicuramente una situazione che vorresti andasse meglio.
Modellare la realtà è una funzione intrinseca dell’uomo, risultato
di quanto si sta “scoprendo” dalla meccanica quantistica. Pensa a
una situazione, a una realtà che vorresti si manifestasse.
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Tieni sempre presente una cosa importante: non sempre gli effetti
di un salto quantico sono immediati. Potrebbe volerci del tempo
prima di vedere i cambiamenti, specie se il cambiamento voluto è
grande. Più il risultato voluto è diverso da ora, più energia viene
richiesta per effettuare il salto.
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Chiave n. 6: adeguatezza
«Se c’è soluzione, perché ti preoccupi? Se non c’è soluzione,
perché ti preoccupi?» (proverbio cinese).
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L’incontro stesso delle due crea il presente, che nella nostra vita,
con un po’ più di senso pratico, possiamo considerare come le
nostre esperienze vissute (onda del passato) che si incontrano con
l’insieme delle possibilità future (onda dal futuro). Possiamo
pensare che il presente costituisce una misurazione del futuro
condotta anticipatamente.
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I riflessi di noi stessi che scorgiamo negli altri sono i più difficili
da accettare, ma sono forse la strada più semplice per migliorarci.
Anche se non riusciamo a vedere cosa si cela nella realtà più
profonda, abbiamo dei segnali, delle indicazioni su cosa accade,
come riflessi, specchi nella vita quotidiana. Le nostre esperienze
sono dei messaggi veri e propri, a volte sono diretti e molto
chiari, a volte molto labili e possono essere fraintesi o,
addirittura, ci possono sfuggire completamente.
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Non aver paura di rimanere solo, non aver paura di poter soffrire
perché anche quella è una cosa solo tua. Non aver paura di
affrontare la scelta di separarti o anche di cambiare lavoro: le tue
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Paura n. 3: fiducia
Questa è forse la paura più ostica! Quanto è difficile fidarsi di
qualcuno (o anche di noi stessi) incondizionatamente? Sapere che
la fiducia che poniamo in qualcuno può essere tradita può
portarci a una sofferenza molto grande. Vivere la fiducia senza
aspettarsi nulla in cambio, senza pretendere che sia ricambiata:
questa è la risposta!
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Specchi quantici
Come messaggi da noi stessi, questi specchi ci mostrano nella
realtà quotidiana ciò che abbiamo creato nel dominio delle nostre
convinzioni. Talvolta sono ovvi e ci mostrano chiaramente quello
che stiamo dando, altre volte ci sorprendono, riflettendo aspetti
talmente profondi da essere quasi illuminanti o inquietanti: tutto
quello che siamo viene riflesso incondizionatamente, portandoci
saggiamente a riflettere su quale possibile convinzione ci abbia
portato a vivere una determinata situazione.
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Hai mai vissuto un cambio “violento” nella tua vita? Magari dopo
aver raggiunto un buon risultato, del quale essere contenti, tutto
improvvisamente sembra crollare, una cosa dopo l’altra,
incredibilmente. Questo specchio, come detto prima, ti pone
davanti alla tua paura più grande: per alcuni può essere la
solitudine, per altri la compagnia… ognuno ha una paura che lo
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Tutto quello che hai letto in questo ebook può essere di fatto
considerato un’introduzione a quello che è questa vastissima
materia, ma è comunque un’ottima base per cominciare ad
approcciarsi in maniera completa alla vita in modo più profondo,
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Tecniche di Visualizzazione,
Sogni Lucidi e Proiezioni Astrali
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