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Wallace D. Wattles

La scienza dell'essere grandi

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Kira

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Emilio Rivera

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Sommario

CAPITOLO 1: OGNI PERSONA PUO' DIVENTARE GRANDIOSA ........................................................................... 4

CAPITOLO 2: EREDITARIETA’ ED OPPORTUNITA’............................................................................................... 8

CAPITOLO 3: LA FONTE DEL POTERE.............................................................................................................. 11

CAPITOLO 4: LA MENTE DI DIO ........................................................................................................................ 14

CAPITOLO 5: PREPARAZIONE ........................................................................................................................... 17

CAPITOLO 6: IL PUNTO DI VISTA DELLA SOCIETA' ........................................................................................... 20

CAPITOLO 7: IL PUNTO DI VISTA INDIVIDUALE ................................................................................................ 24

CAPITOLO 8: CONSACRAZIONE ........................................................................................................................ 27

CAPITOLO 9: IDENTIFICAZIONE ....................................................................................................................... 30

CAPITOLO 10: IDEALIZZAZIONE ....................................................................................................................... 33

CAPITOLO 11: REALIZZAZIONE......................................................................................................................... 36

CAPITOLO 12: FRETTA E CONSUETUDINE ........................................................................................................ 39

CAPITOLO 13: PENSIERO.................................................................................................................................. 42

CAPITOLO 14: AZIONE IN CASA ....................................................................................................................... 45

CAPITOLO 15: AZIONE FUORI CASA ................................................................................................................ 48

CAPITOLO 16: ALCUNE ULTERIORI SPIEGAZIONI. .......................................................................................... 52

CAPITOLO 17: ALTRE COSE SUL PENSIERO ...................................................................................................... 55

CAPITOLO 18: GESU'E LA SUA IDEA DELLA GRANDEZZA ................................................................................. 59

CAPITOLO 19 : UN’IDEA D’EVOLUZIONE. ........................................................................................................ 62

CAPITOLO 20 : SERVIRE DIO ............................................................................................................................ 65

CAPITOLO 21: UN ESERCIZIO MENTALE .......................................................................................................... 69

CAPITOLO 22 --- RIASSUNTO DELLA SCIENZA DELL’ESSERE GRANDI. ............................................................. 73

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CAPITOLO 1: OGNI PERSONA PUO' DIVENTARE GRANDIOSA

C'è un Principio di Potere in ciascuno. Con l'utilizzo intelligente ed il controllo finalizzato di


questo principio, l'uomo può sviluppare le sue facoltà mentali. L'uomo ha un Potere innato
attraverso il quale può espandersi in qualunque direzione gli piaccia, senza che ci sia alcun
limite alle sue possibilità di crescita. Nessun uomo ha ancora sviluppato in modo così eccel-
lente una qualunque facoltà che non sia possibile per qualcun altro svilupparla ancora di
più. La possibilità si trova nella Sostanza originale della quale l'uomo è fatto. GENIO è l'On-
niscienza che fluisce nell'uomo.

GENIO è più che talento. Il talento può essere una mera facoltà sviluppata sproporziona-
tamente rispetto alle altre, ma il GENIO è l'unione dell'uomo con Dio nelle azioni dell'ani-
ma. I grandi uomini sono sempre più grandi delle loro azioni. Essi hanno accesso ad una ri-
serva di Potere illimitata. Non sappiamo dove sia il confine del Potere mentale dell'uomo e
non sappiamo nemmeno se esista questo confine.

Il Potere della crescita consapevole non viene dato agli animali inferiori. Viene dato solo
all'uomo e dovrebbe essere da lui sviluppato ed aumentato. Gli animali inferiori possono,
con grande sforzo, essere allenati e sviluppati dall'uomo, mentre l'essere umano può alle-
narsi e svilupparsi da solo.

Questo Potere è connaturato in lui e lo possiede in quantità apparentemente illimitata.

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Lo scopo della vita per un uomo è lo sviluppo, proprio come lo scopo della vita delle pian-
te è la crescita. Gli alberi e le piante crescono automaticamente attraverso delle linee fisse;
l'uomo può crescere secondo la sua volontà. Gli alberi e le piante possono crescere solo
verso certe possibilità e caratteristiche. L'uomo può sviluppare ogni Potere che sia, o sia
stato, manifestato in qualunque persona, ovunque. Niente che sia possibile allo Spirito è
impossibile in carne e sangue. Nulla che un uomo pensi è impossibile da fare. Niente che
l'uomo possa immaginare, è impossibile da realizzare.

L'uomo è stato creato per crescere, ed è necessario che cresca.

E' essenziale per la sua felicità che egli avanzi continuamente.

La vita senza progresso diventa insopportabile e la persona che arresta la propria crescita
diventa necessariamente imbecille o malata. Più grande, più armoniosa e perfetta sarà la
sua crescita, il suo sviluppo, maggiore sarà la sua felicità.

A nessun uomo vengono date possibilità che non siano date anche ad ogni altro. Tuttavia,
se ciascuno procede seguendo la naturale inclinazione, non ci saranno due uomini che cre-
scano allo stesso modo. Ogni uomo viene al mondo con la predisposizione a svilupparsi se-
guendo determinate linee di crescita, ed essa è per lui più semplice seguendo queste incli-
nazioni piuttosto che per qualunque altra via. Questa è una condizione ottimale, poiché
regala infinite possibilità. E' come se un giardiniere mettesse in un cesto tutti i suoi bulbi;
ad un osservatore superficiale potrebbero apparire tutti uguali, ma la crescita rivelerà e-
normi differenze.

Nel loro complesso, gli uomini e le donne sono come i bulbi nel cesto del giardiniere. Uno
potrebbe essere una rosa e aggiungere vivacità e colore a certi angoli tristi del mondo; uno
potrebbe essere un lilium e dare un esempio di amore e purezza ad ogni occhio che la
guarda; uno potrebbe essere una rampicante e nascondere i duri lineamenti di una scura
pietra; uno potrebbe essere una grande quercia sui cui rami gli uccellini faranno il nido e
canteranno e alla cui ombra branchi di animali potranno trovare riparo dal sole cocente;
ma ognuno e' in qualche modo necessario, raro e perfetto.

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Ci sono opportunità neppure sognate nelle normali esistenze delle persone che ci circon-
dano, poiché, in senso ampio, non ci sono persone 'normali'. In tempi difficili pieni di peri-
coli o di problemi ordine pubblico, il donnaiolo ozioso del negozio all'angolo o l'ubriacone
del paese diventano eroi e uomini rappresentativi attraverso l'accelerazione del PRINCIPIO
del Potere che è in loro.

C'è un GENIO in ogni uomo e donna che aspetta di essere dato alla luce. Ogni paesino ha il
suo grande uomo o donna, qualcuno a cui tutti fanno riferimento e chiedono consigli nei
momenti di bisogno, qualcuno la cui grande saggezza e lungimiranza è riconosciuta da
tutti istintivamente. Proprio a lui le menti dell'intera comunità si rivolgono in tempi di crisi
locale, egli viene tacitamente riconosciuto come Grande. Fa piccole cose in modo Grande.
Potrebbe anche fare grandi cose se solo vi si impegnasse; così può fare ciascun uomo; così
puoi fare TU. Il PRINCIPIO del Potere ci dà quello che gli chiediamo. Se desideriamo solo
piccole cose, ci dà Potere solo su piccole cose. Ma se cerchiamo di fare grandi cose in mo-
do grandioso, ci dà tutto il potere che esiste. Ma attenzione a non intraprendere grandi co-
se in modo semplicistico: di quello parleremo dopo.

Ci sono due atteggiamenti mentali che un uomo può seguire. Il primo lo fa assomigliare ad
un pallone da calcio. Ha grande resistenza e reagisce in maniera decisa quando una forza
gli viene applicata; tuttavia non è capace di generare nulla. Non agisce mai di sua sponta-
nea iniziativa. Non c'è nessun Potere in lui. Gli uomini di questo tipo sono controllati dalle
circostanze e dall'ambiente e i loro destini sono decisi da eventi esterni.

Il Principio del Potere non è per nulla attivo in essi. Questi uomini non parlano od agiscono
a partire dall'interno. L'altro atteggiamento mentale fa divenire l'uomo come una sorgente
zampillante. Il Potere sgorga dal profondo di questa persona. Possiede in sé una fonte
d'acqua dalla quale scaturisce vita senza fine, irradia forza assorbita dall'ambiente circo-
stante. Il PRINCIPIO del Potere è in lui costantemente attivo. Egli è attivo in sé stesso.

Nessun bene più grande può pervenire ad un uomo, se non quello di diventare auto-attivo.
Tutte le esperienze della vita sono designate dalla Provvidenza, per forzare uomini e donne
all'auto-attività; per spingerli a smettere di essere in balia delle circostanze e controllare i
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loro ambienti. Al livello più basso l'uomo è figlio del caso e della circostanza e schiavo della
paura. Le sue azioni sono reazioni agli stress procurati dall'ambiente esterno. Egli agisce
soltanto per come è forzato ad agire; non dà origine a nulla.

Ma anche l'uomo più selvaggio ha dentro di sé il PRINCIPIO di Potere sufficiente per preva-
lere su tutto ciò di cui ha paura. Se impara questo e diventa auto-attivo, allora diviene co-
me uno degli dei.

Il risveglio del Principio del Potere nell'uomo è la vera conversione; il passaggio dalla mor-
te alla vita. E' come quando il morto sente la voce del Figlio dell'Uomo e ridiventa vivo e
vitale. E' la resurrezione e la vita. Quando viene risvegliato, l'uomo diventa figlio dell'Altis-
simo e tutto il Potere gli viene dato nel paradiso e sulla terra.

Non c'è nulla che sia stato dato ad altri uomini che non sia anche in te. Nessun uomo ha ri-
cevuto più Potere spirituale o mentale di quello che puoi ottenere anche tu o ha fatto cose
che anche tu non possa fare. TU puoi diventare tutto quello che vuoi essere.

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Capitolo 2: EREDITARIETA’ ED OPPORTUNITA’

Non ti è precluso il raggiungimento della Grandezza a causa dell'ereditarietà. Non importa


chi o cosa siano stati i tuoi antenati, quanto umile o ignorante sia stata la loro condizione;
la via del miglioramento è aperta per TE. Non c'è nulla come ereditare un modo fisso di
vedere le cose; non importa quanto piccolo sia il capitale mentale che riceviamo dai nostri
genitori; può essere tranquillamente ampliato. Nessun uomo è nato incapace di crescita.

L'ereditarietà conta per alcune cose. Siamo nati con tendenze mentali inconsce, come ad
esempio la tendenza alla melanconia, alla codardia o alla malattia; in ogni caso tutte que-
ste tendenze possono essere superate. Quando il vero Uomo si sveglia e fa passi avanti, le
inclinazioni possono essere gettate alle sue spalle molto facilmente. Niente ti deve abbat-
tere; se hai ereditato tendenze mentali indesiderate, puoi eliminarle e rimpiazzarle con al-
tre desiderabili. Una caratteristica mentale ereditata è una abitudine di pensiero che tua
madre o tuo padre hanno impresso nel tuo subconscio; TU puoi sostituire questa forma
mentale con una opposta. Puoi sostituire una tendenza verso la depressione con una verso
l'allegria; puoi superare la codardia o la tendenza alle malattie.

L'ereditarietà può comunque avere un rilevo per certi aspetti come ad esempio la forma
della scatola cranica.

C'è qualcosa di vero nella frenologia (studio del cranio), anche se non è così importante
come reclamano i sostenitori di questa scienza; è vero che le diverse facoltà mentali sono
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localizzate in diverse aree del cervello e la forza di tali facoltà è proporzionale al numero di
cellule in quelle determinate aree. Una facoltà che ha sede in un'area cerebrale ampia è
probabile che agisca con più forza di una situata in una porzione cranica limitata; quindi ci
sono persone con certe conformazioni craniche che hanno maggiore talento verso attività
quali la musica, l'oratoria, la meccanica, eccetera. Da ciò è stato concluso che una certa
conformazione cranica debba, in linea di massima, decidere la posizione nella vita; ma
questo è un errore in quanto è stato accertato che piccole parti di cervello contenenti mol-
te cellule attive danno espressione altrettanto efficace alle facoltà mentali di un cervello
più grande ma con cellule scadenti; è stato dimostrato che applicando il Principio del Pote-
re in qualunque parte del cervello, con la volontà ed il proposito di sviluppare un particola-
re talento, le cellule del cervello si moltiplicano indefinitamente. Qualunque facoltà, Potere
o talento che possiedi, non importa quando piccolo o grezzo, può essere moltiplicato; TU
puoi moltiplicare le cellule celebrali di una particolare area finché esso non agisca tanto
potentemente quanto tu desideri.

E' vero che puoi agire più facilmente attraverso le Facoltà che sono ora meglio sviluppate
in te; tu puoi ottenere con il minimo sforzo le cose che ti vengono “naturalmente”; ma è
anche vero che se farai lo sforzo necessario puoi sviluppare qualunque talento. Tu puoi fa-
re ciò che desideri fare e diventare ciò che vuoi diventare. Quando fissi nella tua mente un
desiderio e procedi come da qui in poi spiegato, tutto il Potere del tuo essere viene tra-
sformato nelle facoltà richieste per la realizzazione di tale desiderio. Più forza viene tra-
smessa dal sangue e dai nervi alle corrispondenti sezioni del cervello mentre le cellule ven-
gono velocizzate, potenziate e moltiplicate in numero. L'utilizzo corretto della mente porta
alla creazione di un cervello capace di fare ciò che la mente vuole.

Il cervello non fa l'uomo; è l'Uomo che fa il cervello.

Il tuo posto nella vita non è fissato dall'ereditarietà.

Non sei condannato ai livelli più bassi da circostanze o dall'assenza di opportunità.

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Il Principio del Potere che è dentro l'uomo è sufficiente per tutte le necessità della sua a-
nima. Nessuna combinazione di circostanze può trattenerlo, se si è formato il suo persona-
le orientamento ed è determinato a crescere. Il Potere, che ha dato origine all'uomo e lo
ha predisposto per la crescita, controlla la condizione economica della società, dell'indu-
stria e del governo; e questo Potere non è mai diviso in opposizione a se stesso. Il Potere
che è in te, è nelle cose attorno a te e quando tu cominci a muoverti in avanti, le cose si ac-
corderanno a tuo vantaggio, come descritto nei capitoli seguenti di questo libro. L'uomo è
stato creato per progredire e tutte le cose esterne sono state create per promuovere la sua
crescita. Non appena l'uomo sveglia la propria anima ed entra nella Via dell'Avanzamento,
capisce che non solo Dio è per lui, ma anche la natura, la società e le persone vicine sono
per lui; inoltre tutte le cose che gli sono accanto lavorano per lui, se lui stesso obbedisce
alla Legge.

La povertà non è un ostacolo alla Grandezza, visto che può essere sempre rimossa. Martin
Lutero, da bambino, chiedeva l'elemosina cantando in strada; Linneo ebbe a disposizione
solo 40 dollari per i propri studi e vendette le proprie scarpe per continuarli e spesso ele-
mosinò da mangiare ai suoi amici. George Miller, apprendista da uno scalpellino, iniziò a
studiare geologia in una cava. George Stephenson, inventore del motore delle locomotive
e grandissimo ingegnere, era una minatore di carbone fintanto che si svegliò e iniziò a pen-
sare. James Watte era una bambino malaticcio, così debole da non poter essere mandato a
scuola. Abramo Lincoln era poverissimo da bambino. In ognuno di questi casi vediamo il
PRINCIPIO del Potere negli uomini, che li eleva al di sopra delle contrarietà e avversità.

C'è un PRINCIPIO di POTERE in te; se lo usi e lo applichi in un Certo Modo, puoi sovrastare
qualunque fattore ereditario e dominare tutte le circostanze e condizioni, diventando una
persona Grande con una Potente personalità.

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CAPITOLO 3: LA FONTE DEL POTERE

Cervello, corpo, mente e talenti sono i semplici strumenti che l'uomo usa per dimostrare la
sua Grandezza; presi singolarmente, questi non lo fanno Grande. Un uomo può essere do-
tato di grande cervello, forti capacità e talenti brillanti, ma non essere ancora un Grande
uomo fintanto che non li utilizza nel Giusto Modo. La qualità che permette all'uomo di uti-
lizzare le proprie abilità in Modo Grande, lo rende Grande. A quella qualità ora diamo il
nome di SAGGEZZA. La SAGGEZZA è la base essenziale della Grandezza.

La Saggezza è il Potere di avvertire i migliori fini da perseguire ed i migliori modi per rag-
giungere tali fini. E' il Potere di percepire la giusta cosa da fare. L'uomo che è sufficiente-
mente saggio da sapere qual'è la cosa giusta da fare, che è così buono da desiderar di fare
solo la cosa giusta, che è capace e forte abbastanza da fare la cosa giusta, è veramente un
Grande uomo. Egli sarà immediatamente riconosciuto come una personalità di Potere in
qualunque comunità e tutte le persone si rallegreranno di riconoscergli il merito.

La SAGGEZZA discende dalla conoscenza. Dove regna la completa ignoranza non ci può es-
sere saggezza, nessuna conoscenza della giusta cosa da fare. L'uomo ha una conoscenza
relativamente limitata e quindi la saggezza (cui attinge) non può che essere piccola, fintan-
to che egli non connetta la sua mente ad una SAGGEZZA superiore alla sua e tragga da es-
sa, attraverso l'ispirazione, la saggezza che le sue limitazioni gli negano. Questo è possibile

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farlo; questo è quello che tutti i grandi uomini e donne hanno fatto. La conoscenza
dell'uomo è limitata ed incerta; perciò non può avere la saggezza in sé.

Solo Dio conosce tutta la verità e quindi solo Lui può detenere la saggezza ossia (conosce-
re) la giusta cosa da fare in ogni momento. L'uomo può sempre ricevere la saggezza da Dio.
Ad esempio Abramo Lincoln aveva una educazione limitata, ma ha avuto la forza di perce-
pire la Verità. In Lincoln vediamo, in maniera eccezionalmente chiara, che la vera saggezza
consiste nel sapere cosa fare esattamente in ogni momento ed in ogni circostanza; nell'a-
vere la volontà di fare la cosa giusta e nell'avere il talento e l'abilità di metterla in pratica.
Nei giorni dell'abolizione della schiavitù, quando il popolo era piuttosto confuso sul da far-
si, Lincoln aveva le idee chiare. Seppe vedere attraverso gli argomenti superficiali dei favo-
revoli a tale pratica; si rese conto anche dell'inattualità e del fanatismo degli abolizionisti.
Lui indicò i giusti fini a cui tendere, e cercò i modi più semplici per raggiungerli. Questo ac-
cadde perché gli uomini riconobbero che egli aveva la capacità di riconoscere la Verità e
capire la giusta cosa da fare. Ciascun uomo che sviluppa la capacità di percepire la Verità e
che riesce a mostrare che egli sa sempre cosa fare e ci si può fidare che egli farà la cosa
giusta, salirà agli onori ed avanzerà. L'intero mondo ricerca appassionatamente queste
persone!

Quando Lincoln divenne presidente, era circondato da una moltitudine di cosiddetti abili
consiglieri, ma difficilmente due di essi riuscivano a mettersi d'accordo tra loro. Non di ra-
do tutti loro si opponevano alle sue politiche, a volte l'intero nord si opponeva alle sue
proposte. Ma lui ebbe la capacità di vedere la verità dove altri invece erano annebbiati
dalle apparenze. I suoi giudizi erano raramente o mai sbagliati. Egli era assieme il più Gran-
de uomo di stato ed il miglior combattente di quel momento storico. Da dove venne la sua
saggezza, visto che era un uomo relativamente senza istruzione? Questo non aveva nulla a
che fare la forma del suo cranio o la finezza dei tessuti del suo cervello. Non era nemmeno
dovuto a qualche caratteristica fisica. E neppure ad una caratteristica della sua mente cui si
potesse attribuire un superiore potere di ragionamento.

Il ragionamento non conduce sempre alla conoscenza della Verità.

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Questo era dovuto ad un intuito spirituale. Egli percepiva la verità, ma dove la percepiva e
da dove veniva la percezione? Vediamo qualcosa di simile in Washington, la cui fede e co-
raggio, grazie alla sua percezione della verità, tennero assieme le colonie durante la lunga
lotta spesso apparentemente senza speranza della Rivoluzione. Vediamo qualcosa di simi-
le nel fenomenale genio di Napoleone, che sapeva sempre quale fosse la strategia migliore
nelle battaglie militari. Si capisce che la Grandezza di quest'uomo era nella natura piutto-
sto che in lui stesso e se indugiamo lo sguardo, capiamo che dietro Washington e Lincoln
c'era qualcos'altro di ben più grandioso. Osserviamo la stessa cosa in tutti i grandi uomini e
donne. Essi percepiscono la verità, ma la verità stessa non può essere percepita fintanto
che non esiste; e non può esserci verità senza una mente che la percepisca. La verità non
esiste al di fuori della mente. Washington e Lincoln erano in contatto e comunicazione con
una mente che aveva tutta la Conoscenza e conteneva tutta la Verità. Lo stesso è vero per
tutti quelli che manifestano saggezza. La saggezza è ottenuta leggendo la mente di Dio.

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CAPITOLO 4: LA MENTE DI DIO

Esiste un'Intelligenza cosmica che è in tutte le cose e le attraversa. Essa è l'unica vera SO-
STANZA e da essa ogni cosa ha origine. E' SOSTANZA Intelligente o materia mentale ed al-
tro non è che DIO. Dove non c'è SOSTANZA, non può esserci intelligenza; dove non esiste
SOSTANZA, non esiste alcunché. Ove c'è pensiero, ci deve essere una SOSTANZA che pen-
sa. Il pensiero non può essere una funzione. La funzione è per esempio il movimento, ma
non è pensabile che il semplice movimento in sé sia pensiero. Il pensiero non può essere
vibrazione, visto che essa stessa è un movimento e non è pensabile che il movimento in se
sia intelligente. Il movimento non è null'altro che il movimento della sostanza. Se c'è intel-
ligenza manifesta deve essere nella sostanza e non nel movimento. Il pensiero non può
essere il risultato di movimenti all'interno del cervello. Se il pensiero viene originato nel
cervello, esso deve provenire dalla SOSTANZA di cui è fatto, e non dai movimenti della sua
materia.

Ma il pensiero non viene nemmeno dalla materia del cervello, perché la materia del cervel-
lo se non c'è vita, è completamente inintelligente e morta. Il pensiero è nel Principio di vita
che anima il cervello , nello spirito della SOSTANZA, che è il vero uomo. Il pensiero non
pensa, l'uomo pensa ed esprime il suo pensiero attraverso il cervello.

C'è una SOSTANZA spirituale che pensa. Così come lo spirito dell'uomo permea il suo corpo
e i pensieri e le conoscenze nel suo corpo, così la SOSTANZA originale dello spirito (cioè

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DIO), permea tutta la natura, pensa e conosce tutto in essa. La natura è intelligente come
l'uomo, e conosce più dell'uomo. La Natura tutto sa. La MENTE UNIVERSALE è stata in con-
tatto con tutto il Creato dal primo attimo dopo la CREAZIONE e ne contiene tutta la cono-
scenza. L'esperienza dell'uomo copre poche cose, e queste cose l'uomo conosce ma l'espe-
rienza di DIO copre tutte le cose successe dalla creazione: dalla esplosione di un pianeta, al
passaggio di una cometa o alla morte di un passero. Tutto ciò che è e tutto ciò che è stato
sono presenti nell'Intelligenza che ci avvolge, ci stringe e ci pressa da ogni lato.

Tutte le enciclopedie che gli esseri umani hanno redatto sono insignificanti se comparate
all'immensa conoscenza contenuta nella mente in cui gli uomini vivono, si muovono e tra-
scorrono le loro esistenze.

Le verità che gli uomini percepiscono attraverso l'ispirazione, sono pensieri trattenuti
all'interno di questa Mente. Se essi non fossero stati pensati, l'uomo non avrebbe potuto
percepirli, ed essi stessi non esiterebbero. Essi non potrebbero esistere come pensieri se
non ci fosse una mente nella quale esistere e una mente una non può essere null'altro che
sostanza pensante.

L'uomo stesso è sostanza pensante e una piccola porzione della SOSTANZA cosmica. Ma
l'uomo è limitato, mentre la SOSTANZA da cui esso stesso scaturisce, che Gesù Cristo
chiama Padre, è illimitata. Tutta la Intelligenza, il Potere, e la Forza provengono dal Padre.
Gesù lo riconobbe e lo dichiarò apertamente. Molte volte ascrisse la sua saggezza e il suo
Potere alla unità col Padre, e al suo percepire le volontà di DIO . "Il Padre ed Io siamo la
stessa cosa."

Questo era il fondamento della Sua sapienza e Potere. Egli mostrò alla gente la necessità
di divenire spiritualmente risvegliati; di ascoltare la Sua voce e diventare come Lui. Egli
comparò l'uomo incosciente (di se stesso) che è in balia delle circostanze all'uomo morto
nella tomba, e lo esortò ad ascoltarLo e progredire nel proprio cammino.

"Dio è Spirito" , Egli disse; "Rinasci, diventa spiritualmente Illuminato, e potrai vedere il suo
regno. Ascolta la mia voce; vedi che cosa sono e quello che faccio, avanza e vivi”. “Le paro-

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le che Io dico sono Spirito e Vita; accettale ed esse diverranno una fonte d'acqua zampil-
lante in te così avrai la vita in te."

"Io faccio ciò che vedo fare al Padre" Egli disse, volendo dire che egli leggeva nella mente
di Dio. "Il Padre mostra tutte le cose al Figlio", " Se qualunque uomo fa la volontà di Dio,
egli conoscerà la Verità", "I miei insegnamenti non vengono da Me, ma da Chi mi ha man-
dato tra di voi", " Voi conoscerete la Verità e la Verità vi farà liberi", " lo Spirito vi guiderà
verso la Verità".

Siamo immersi in una Mente, e questa Mente contiene tutta la conoscenza e la Verità. Sta
cercando in ogni modo di trasmetterci la sua conoscenza, per il piacere del Padre di fare
meravigliosi regali ai suoi figli. I profeti, i saggi e i grandi uomini e donne del passato e pre-
sente sono stati resi Grandi da ciò che hanno ricevuto da Dio, non da ciò che hanno pensa-
to come uomini. Un'illimitata riserva di saggezza e Potere è a tua completa disposizione.
Puoi utilizzarla come ti è più congeniale, a seconda delle tue esigenze. Puoi diventare quel-
lo che vuoi, puoi fare quello che desideri; puoi avere quello che vuoi. Per fare questo però
devi imparare come diventare UNO col Padre, così che tu possa percepire la Verità, ed ave-
re la saggezza per conoscere i giusti scopi da cercare e le corrette modalità per conseguirli
ed assicurati il potere e l'abilità di usare quei mezzi.

Nel chiudere questo capitolo, focalizzati sul fatto che devi mettere da parte tutto quanto e
concentrarti sul divenire una unità cosciente con Dio.

" Oh, quando sono al sicuro nella mia casa nel bosco, calpesto l'orgoglio della Grecia e di
Roma, e quando sono disteso sotto i pini, lì, dove la stella della sera, così sacra, risplende,
sorrido delle scienze e dell'orgoglio dell'uomo, della scuola dei Sofisti e dei sapienti, che
cosa valgono tutti quanti nella loro immensa vanità, quando un uomo nel bosco può in-
contrarsi con Dio? "

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CAPITOLO 5: PREPARAZIONE

Dirigiti verso Dio e Dio si dirigerà verso di te.

Se diventi come Dio puoi leggere i suoi pensieri, ma se non diventi come Lui, non riuscirai a
trovare l'ispirazione per trovare la Verità.

Non potrai mai diventare un Grande uomo o una Grande donna finché non hai sconfitto
l'ansia, le preoccupazioni e la paura. E' impossibile per una persona ansiosa, preoccupata o
impaurita percepire la Verità perché tutte le cose sono distorte e distolte dal proprio ordi-
ne finché persiste questo stato mentale, coloro che vi si trovano non possono leggere i
pensieri di Dio.

Se sei povero, o sei ansioso riguardo gli affari o le cose finanziarie, ti raccomando di stu-
diare il primo volume di questa serie, ovvero "La Scienza del diventare Ricchi". Questo libro
ti presenterà una soluzione per i problemi di questa natura, non importa quando grandi
essi siano. Non è il caso di preoccuparsi per le cose finanziarie. A ogni uomo viene data la
possibilità di superare questi problemi e diventare ricco. La stessa scienza che ti proponi di
usare per far fiorire la tua mente è a tuo servizio per soddisfare tutte le tue esigenze ma-
teriali. Studia questa Verità finché è fissata nei tuoi pensieri e fintantoché l'ansia viene
bandita dalla tua mente. Entra in un Certo Modo di fare, che ti darà la ricchezza materiale.

Inoltre, se sei ansioso o preoccupato della tua salute, comprendi che è possibile raggiunge-
re la perfetta forma fisica, così che tu possa essere sufficientemente forte da compiere tut-
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ti gli sforzi fisici che vuoi. La Intelligenza che è pronta a darti il Potere mentale e spirituale
gioirà anche nel darti la salute. La perfetta salute è a tua disposizione se solo lo chiedi e vivi
seguendo semplici leggi di vita e vivi correttamente. Vinci la cattiva salute e fai sparire la
paura. Tuttavia non è sufficiente innalzarsi al di sopra delle ansie e dei guai fisici o finanzia-
ri. E’ necessario allo stesso modo superare il cattivo comportamento morale. Indaga pro-
fondamente nella tua coscienza e cerca i motivi che ti fanno sicuro di essere giusto. Devi
rigettare la lussuria e smetterla di essere dominato dal desiderio (sessuale), perché devi i-
niziare a governarlo. Devi nutrirti solo se hai fame, mai per il desiderio fine a se stesso, ed
in ogni cosa devi essere sicuro che la carne obbedisca allo spirito.

Devi mettere da parte l'ingordigia; non c'è nulla di male nel voler essere ricco; è legittimo e
giusto che tu voglia diventarlo, se vuoi esserlo per migliorare la tua

anima, ma non se lo desideri per il piacere della carne.

Metti da parte l'orgoglio e la vanità. Non pensare nemmeno di esercitare l'autorità sugli al-
tri portandoli a fare quello che non vogliono. Questo è un punto di vitale importanza: non
c'è tentazione più insidiosa del voler esercitare Potere sul prossimo.

Non c'è nulla di più gratificante per l'uomo medio che sedere nei posti che contano, essere
salutato da tutti sulla pubblica via, e chiamato Rabbi (Maestro). Poter esercitare il controllo
su altre persone è il movente segreto delle persone egoiste. Il desiderio di esercitare Pote-
re sugli altri è la battaglia del mondo competitivo e devi ergerti al di sopra di quel mondo.
Tu devi dominare questo desiderio e cercare solo vita vera. Scaccia l'invidia: puoi avere tut-
to quello che desideri e non hai bisogno di desiderare nulla che appartenga ad un altro
uomo. Sopratutto vedi di non usare malizia o iniquità verso alcuno. L'uso di questi senti-
menti ti taglia fuori dalla MENTE che cerchi di fare tua. "Chi non ama il prossimo, non ama
Dio". Metti da parte tutte le ambizioni personali, convinciti a seguire il più alto bene e a
non essere controllato da nessuna forma di vile egoismo.

Riesamina tutto ciò che precede e getta fuori dal tuo cuore queste tentazioni morali una
per una; sii estremamente determinato ad estirparle. Poi convinciti che non solo vuoi ab-

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bandonare tutti i pensieri maligni, ma rinuncerai a tutte le gesta, le abitudini e i modi di fa-
re che non ti conducano ai tuoi più nobili ideali. Questo fatto è di suprema importanza, im-
pegnati con tutto il Potere della tua anima, così sarai pronto per il prossimo passo verso la
Grandezza, che è spiegato nel seguente capitolo.

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CAPITOLO 6: IL PUNTO DI VISTA DELLA SOCIETA'

"Senza la fede è impossibile compiacere Dio", e senza fede è per te impossibile diventare
Grande. La caratteristica distintiva dei Grandi uomini e donne è la fede incrollabile. Pos-
siamo vedere questo in Lincoln, durante i giorni bui della guerra, lo vediamo in Washington
a Valley Forge; lo vediamo in Livingstone, il missionario invalido, mentre si faceva largo nei
labirinti del continente nero, la sua anima era infiammata dalla determinazione a mettere
una fine al detestabile mercato degli schiavi, che il suo spirito odiava.

Vediamo questo in Lutero, e in Frances Willard, in ogni uomo e donna che ha un posto tra i
Grandi dell'umanità. Avere Fede non significa avere fede in se stessi ma Fede nel Principio,
cioè in quel Qualcosa di Grande che regge il Diritto e su cui si può far fede per ricevere la
vittoria al tempo dovuto. Senza questa Fede, non è possibile per alcuno accedere alla vera
Grandezza. L'uomo che non possiede la Fede sarà sempre un piccolo uomo. Se tu hai o no
questa fede, dipende solo dal tuo punto di vista. Devi imparare a pensare al mondo come
al prodotto dell'evoluzione, come qualcosa che si evolve ed è in divenire, non come un la-
voro compiuto. Milioni di anni fa Dio ha lavorato con forme di vita molto basse e primitive,
comunque già perfette dopo il suo intervento. Organismi di livello superiore e più com-
plessi, animali e vegetali, apparirono nelle successive ere. La Terra passò stadio dopo sta-
dio nel suo dispiegamento, ogni stadio perfetto in se stesso, pronto ad essere seguito da
un’altro di livello più alto. Quello che ti voglio far notare è come i cosiddetti 'organismi in-
feriori' siano comunque perfetti, come lo sono gli organismi di livello superiore. Che il
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mondo nell'Eocene era perfetto per quell'era. Il mondo era perfetto, ma il lavoro di Dio
non era completo. Questo è vero anche per il mondo di oggi. Fisicamente, socialmente, e
industrialmente è buono ed è tutto perfetto. Comunque non è del tutto completo o non lo
è in ogni parte, in ogni caso per quanto il lavoro di Dio si è dispiegato esso è PERFETTO.

QUESTO DEVE ESSERE IL TUO MODO DI VEDERE LE COSE: IL MONDO E TUTTO QUELLO CHE
CONTIENE E' PERFETTO, ANCHE SE NON COMPLETATO.

"E' tutto a posto nel mondo". Questa è la verità. Non c'è niente di sbagliato in nulla, non
c'è niente di sbagliato in nessuno.

Devi guardare a tutti gli avvenimenti della vita da questo punto di vista.

Non c'è nulla di sbagliato nella natura. La natura è una Grande Presenza che avanza, lavo-
rando in modo benefico per la felicità di tutti. Tutte le cose che vengono dalla natura sono
buone; da essa non vengono cose malvagie.

Sicuramente non è completa, visto che la creazione non è ancora terminata. In ogni caso
darà all'uomo molta più abbondanza che in passato. La natura è una parziale espressione
di Dio e Dio è amore. Essa è perfetta ma non completa.

Lo stesso accade per la società umana e il governo. Che importa se ci sono cartelli, società
finanziarie, scioperi, serrate e così via. Tutte queste cose fanno parte dell'avanzamento
verso il meglio. Sono passaggi accidentali verso il processo evolutivo di completamento
della società. Quando questa sarà completa, ci sarà la piena armonia; in ogni caso non può
essere completa senza di loro. J.P. Morgan è tanto necessario al divenire dell'ordine socia-
le come lo sono stati gli strani animali dell'era dei rettili nel loro periodo e così come questi
animali erano perfetti per il loro ruolo, così Morgan è perfetto nel suo genere.

Ecco, osserva, è tutto molto buono. Guarda ai governi, all'industria come ad entità perfette
ora, mentre avanzano rapidamente verso la loro completezza. Così tu capirai che non c'è
nulla di cui avere paura, ansia o di cui preoccuparsi. Non lamentarti di nessuna di queste

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cose. Esse sono perfette; questo è il miglior mondo possibile per lo stadio di sviluppo che
l'uomo ha in questo momento raggiunto.

Queste affermazioni saranno classificate come follia da molti, forse alla maggioranza delle
persone. "Che cosa?" ti diranno "come fai a dire che il lavoro minorile o lo sfruttamento di
uomini e donne in fabbriche sudice e malsane non sono cose negative? Non sono cattivi i
saloon? Come fai ad accettare certe cose e chiamarle buone?"

Lo sfruttamento minorile o cose similari non sono più negativi che il modo di vivere che
avevano gli abitanti delle caverne. I loro modi erano quelli dello stadio selvaggio della cre-
scita dell’uomo e per quello stadio erano perfetti. Le nostre metodiche di lavoro industriali
sono quelle della preistoria industriale e anche queste sono perfette.

Niente di meglio è possibile in questo stadio di sviluppo della specie umana, finché non la
smettiamo di essere mentalmente dei selvaggi nell'industria e negli affari e diveniamo uo-
mini e donne. Questo può accadere solo attraverso la crescita dell’intera razza umana ver-
so un diverso punto di vista. E questo può avvenire solo attraverso l'innalzamento di taluni
individui in ogni dove non appena siano pronti a raggiungere un modo superiore di inten-
dere le cose. La cura per tutta questa disarmonia non passa attraverso i dirigenti o gli im-
piegati, ma attraverso i lavoratori stessi. Nel momento in cui raggiungeranno un punto di
vista superiore, nel momento in cui desidereranno farlo, essi possono stabilire una perfetta
fratellanza e armonia nell’industria; essi ne hanno i numeri ed il Potere. Ora essi stanno ot-
tenendo quello che desiderano. Nel momento in cui desidereranno di più, nel senso di vita
più pura, più alta, armoniosa etc., riceveranno di più.

Certo, essi vogliono di più ora, ma essi desiderano solo cose adatte al soddisfacimento di
necessità brute e animali, così l'industria rimane a livelli bassissimi, bruti e animali. Tuttavia
in questo momento ciò è perfetto su questo piano, abbi fede, tutto è molto buono. Questo
vale anche per i luoghi d'ozio e di vizio. Se la maggior parte delle persone desidera queste
cose, è giusto e necessario che le abbiano. Quando la maggioranza desidererà un mondo
senza discordie, automaticamente questo mondo si concretizzerà. Finché ci saranno uomi-
ni e donne che stanno su un piano di pensiero animale, l’ordine sociale sarà in parte disor-
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dine, e mostrerà aspetti bestiali. La gente crea la società per quella che è e nel momento in
cui le persone si innalzano sopra il pensiero bestiale, la società si innalzerà sopra il bestiale
nelle sue manifestazioni. Una società che pensa in modo primordiale deve avere saloons e
bordelli; è perfetta a suo modo, come perfetto era il mondo nell'Eocene.

Tutto questo comunque non implica che tu non ti dia da fare per migliorare le cose.

TU puoi lavorare per completare una società incompleta, invece di perpetrarne la deca-
denza e ci puoi lavorare di buon grado e con uno spirito pieno di speranza. Farà un enorme
differenza per la tua fede ed il tuo spirito se tu guardi alla civiltà come una cosa buona che
sta diventando migliore o come ad una cosa brutta e cattiva che è in decadenza. Il primo
punto di vista ti dà un pensiero proiettato verso l’avanzamento e l’espansione mentre l'al-
tro ti dà una prospettiva negativa ed in restringimento.

Un punto di vista ti farà crescere in modo eccellente, l'altro ti porterà verso una crescita
estremamente ridotta. Uno ti permetterà di lavorare sulle cose che rimarranno nell'eterni-
tà, di fare gran lavori in modo eccellente per il completamento di tutto ciò che e' incomple-
to e privo di armonia. Nell'altro sarai solo un mero rattoppatore di buchi che lavora quasi
senza speranza per salvare qualche anima persa in quel che considera un mondo alla de-
riva. Vedi bene che fa un’enorme differenza per te il problema della prospettiva sociale.
"Tutto nel mondo è giusto.

Niente è assolutamente sbagliato, tranne che il mio atteggiamento, che mi impegno a mi-
gliorare. Guarderò ai fatti della natura e a tutti gli eventi, circostanze e condizioni della so-
cietà, della politica, del governo e dell'industria dal più alto dei punti di osservazione. Tutto
è perfetto, benché incompleto. Tutto è nelle mani di Dio; abbi fede, è tutto molto buono"

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CAPITOLO 7: IL PUNTO DI VISTA INDIVIDUALE

Non meno importante del contenuto del tuo punto di vista sui problemi della vita sociale è
quello sulle persone vicine a te, i tuoi dipendenti, i tuoi amici, i tuoi parenti ma sopratutto
te stesso. Devi imparare a non guardare al mondo come una entità in decadenza e persa,
ma come qualcosa di perfetto e meraviglioso che avanza in direzione di una più meravi-
gliosa completezza. Devi inoltre imparare a guardare gli uomini e donne non come cose
perdute o maledette, ma come esseri perfetti che avanzano per diventare completi. Non
esiste gente 'cattiva' o 'malvagia'. Un motore di locomotiva che spinge un treno pesate, è
perfetto per il suo compito ed è buono.

La forza motrice del vapore, che lo guida è buona. Metti che una rotaia rotta scagli il mo-
tore nel fosso, esso non diventa cattivo o malvagio per essere stato dirottato. E' un motore
perfetto, è solo finito fuori rotaia. La forza del vapore che lo conduce nel fossato e lo di-
strugge non è negativa, ma una forza perfettamente buona. Allo stesso modo ciò che è
fuori posto od è applicato in modo parziale o incompleto. Non c'è gente malvagia. Ci sono
solo persone perfette che sono fuori strada, a cui non serve condanna o punizione. Devono
solo essere messe nuovamente sulle rotaie.

Quello che è non sviluppato o incompleto spesso a noi appare come negativo a causa del
modo in cui siamo stati abituati a pensare. La radice di un bulbo che produrrà un giglio
bianco è alquanto brutta da vedere; qualcuno la potrebbe guardare con disgusto. Ma

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quanto scriteriati saremmo se condannassimo il bulbo per la sua apparenza, sapendo che
meraviglioso giglio è custodito in esso. La radice è perfetta per la sua natura; è un perfetto
ma incompleto giglio e noi dobbiamo imparare a guardare al di là di ogni singolo uomo e
donna, non importa quanto poco attraenti possano essere a prima vista. Sono perfetti nel
loro stadio di sviluppo e stanno diventando completi.

Guarda, è tutto molto buono.

Una volta che giungiamo a comprendere queste cose e perveniamo a questo punto di vi-
sta, perdiamo ogni desiderio di trovare difetti nelle altre persone, di giudicarle, criticarle o
condannarle. Non ci comportiamo più come chi cerca di salvare anime perse, ma come chi
è tra gli angeli e collabora al compimento di un glorioso paradiso. Siamo nati nello spirito e
vediamo il regno di Dio in modo completo. Non continuiamo a vedere gli uomini come al-
beri che camminano, ma la nostra visione è completa. Non avremo altro che buone parole
da dire. E' tutto buono, una Grande e magnifica umanità che sta andando verso la comple-
tezza. Allora la vita accanto agli altri uomini ci condurrà verso un assetto espansivo della
nostra mente. Inizieremo a vederli come esseri splendidi ed incominceremo ad interagire
con loro e le loro questioni in un modo grande. Ma se cadremo nella tentazione di vedere
una razza persa e degenerata, ci ritireremo verso un atteggiamento mentale in progressiva
contrazione ed i nostri modi di essere con le altre persone e i loro affari saranno molto me-
schini. Ricordati di tenere ben saldo questo punto di vista; se lo farai, non puoi mancare di
iniziare a occuparti dei tuoi conoscenti, dei tuoi vicini e delle persone della tua stessa fami-
glia come solo una Grande personalità sa fare con gli uomini.

Questo stesso modo di vedere le cose, deve essere quello con cui tratti te stesso. Devi
sempre vederti come una Grande persona che avanza. Impara a dire: " C'è in me Quello, di
cui sono completamente costituito, che non conosce imperfezioni, debolezze o malattie. Il
mondo è incompleto, ma Dio nella mia stessa coscienza è perfetto e completo. Nulla può
essere sbagliato tranne che il mio atteggiamento, e il mio atteggiamento è sbagliato solo
quando disobbedisco a Ciò che è in me. Io sono una perfetta manifestazione di Dio fino al
punto in cui mi trovo, e mi spingerò a completarmi. Avrò fede e non avrò paura."

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Quando riuscirai a dire queste cose in modo convinto e consapevole, avrai perso tutta la
insicurezza, e sarai innalzato verso la strada che porta allo sviluppo di una personalità
Grande e Potente.

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CAPITOLO 8: CONSACRAZIONE

Avendo raggiunto il punto di vista che ti mette nelle giuste relazioni con il mondo e il pros-
simo, il passo successivo è la consacrazione. Consacrazione nel suo vero senso significa
semplicemente obbedienza all'anima. Dentro di te vi è ciò ti spinge continuamente verso
la via del miglioramento e dell'avanzamento; e questo qualcosa che ti spinge è il divino
PRINCIPIO del Potere. Devi obbedirgli senza domande. Nessuno può negare l'affermazione
che se uno deve divenire grande, la Grandezza deve essere una manifestazione di qualche
cosa che viene dal di dentro; né si può negare che questo qualcosa non sia ciò che di più
grande o di più alto vi è nell’intimo. Non si tratta della mente, dell'intelletto o della ragio-
ne. Non puoi essere Grande se non vai più a ritroso verso il principio di quanto non faresti
con il potere di ragionamento.

La ragione non conosce né principi né moralità. La tua ragione è come un avvocato: può la-
vorare indifferentemente per le due parti di un processo. L'intelletto di un delinquente
progetterà continuamente rapine ed omicidi allo stesso modo in cui l'intelletto di un santo
progetterà opere filantropiche. La nostra intelligenza ci aiuta a trovare i migliori mezzi ed il
modo di fare la cosa giusta, ma lo stesso intelletto non ci mostrerà mai la cosa giusta. Intel-
letto e ragione servono all'uomo egoista per giustificare i propri scopi così bene come ser-
vono agli altruisti per giustificare i propri. Usa pure l'intelletto e la ragione senza tenere a
mente i Principi e probabilmente verrai ricordato come una persona scaltra e abile, ma
sappi che certamente non verrai ricordato per la tua vera Grandezza.
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In generale la gente viene molto spinta all'utilizzo della ragione e troppo poco all'obbe-
dienza dell'anima. Questa è l'unica cosa che può essere sbagliata anche nel tuo giudizio
personale, nel momento in cui smette di aderire all'obbedienza al Principio del Potere.

Tornando indietro al tuo 'centro' puoi sempre trovare la pura idea del Giusto per ogni rela-
zione. Per essere Grande ed avere Potere è semplicemente necessario conformare la tua
vita alla pura idea così come la trovi nel Grande che hai dentro. Ogni compromesso a que-
sta affermazione comporta una perdita di Potere, ricordatelo. Ci sono molte idee nella tua
mente che hai lasciato proliferare durante le tue fasi di crescita e a cui tutt'oggi permetti di
controllare la tua vita. Abbandonale; abbandona tutte queste cose che si sono allargate
troppo nella tua vita.

Ci sono molte ignobili consuetudini che stai ancora seguendo nonostante tu sappia che ti
stanno allontanando da te stesso e ti portano ad agire in modi di basso profilo. Supera tut-
to questo. Non sto dicendo che tu debba abbandonare le convenzioni o i modo di essere e
fare normalmente intesi come giusti o sbagliati; non puoi fare questo. Ma puoi liberare la
tua anima da molte delle restrizioni che bloccano la maggior parte delle persone. Non per-
dere tempo e forza a supportare istituzioni obsolete, religioni o cose del genere. Non es-
sere legato a credenze a cui non presti fede. Sii libero. Potresti aver formato dentro di te
delle abitudini dissolute (nella mente o nel corpo). Abbandonale.

Se indugi ancora in paure disfattiste che tutto vada per il verso sbagliato o che la gente ti
derida, o ti maltratti. Elevati sopra queste cose. Se ancora ti comporti in modo egoista in
molti momenti o in diverse occasioni: fermati. Abbandona tutto questo e metti nelle tue
azioni il meglio che la tua mente può concepire. Se il tuo desiderio è quello di avanzare ma
non ci riesci, è solo perché il tuo pensiero non è migliore del tuo modo di fare. Devi riuscire
a fare le cose tanto bene quanto sei capace di pensarle.

Lascia che i tuoi pensieri siano ispirati dal Principio, e poi lasciali volare.

Lascia che la tua visione degli affari, della politica, dei rapporti con le persone che ti sono
vicine sia l’espressione dei tuoi migliori pensieri. Indirizza la tua benevolenza verso tutti gli

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uomini e le donne, grandi e piccoli, e specialmente verso la tua famiglia: sii sempre il più
gentile, buono e cortese che puoi dipingere nella tua immaginazione. Ricorda il tuo punto
di vista: sei un dio in mezzo ad altri dei, e devi comportarti di conseguenza.

I passi per completare la consacrazione sono pochi e semplici. Se vuoi diventare Grande
non puoi essere governato da ciò che è inferiore; devi governare da ciò che è superiore. Ri-
corda che non puoi essere governato da impulsi fisici; devi tenere il tuo corpo sotto il con-
trollo della mente ; ma la mente, senza Principio, può condurti verso l'egoismo e l'immora-
lità. Devi mettere la mente al servizio dell'anima ma la tua anima è limitata dai confini del-
la tua conoscenza. Devi sottometterla a quella parte della Nostra anima che non ha biso-
gno di ricercare di comprendere ma davanti al cui occhio tutte le cose sono rivelate. Que-
sto costituisce la consacrazione. Ripeti: "Io desidero che il mio corpo sia controllato dalla
mia mente; io desidero che la mia mente sia governata dalla mia anima e desidero che la
mia anima sia guidata da Dio". Fai diventare questa consacrazione completa e operante, e
avrai fatto il secondo passo nella via della Grandezza e del Potere.

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CAPITOLO 9: IDENTIFICAZIONE

Dopo aver riconosciuto Dio come la presenza che conduce all’avanzamento nella natura,
nella società e nel prossimo e dopo aver armonizzato te stesso con tutto ciò ed aver consa-
crato te stesso a ciò che dentro di te ti spinge verso ciò che vi è di più Grande e di più Alto,
il prossimo passo è quello di porre attenzione e riconoscere pienamente il fatto che il Prin-
cipio del Potere che è dentro di te e Dio sono la stessa cosa. Devi coscientemente identifi-
care te stesso con l'Altissimo. Questa non è una posizione falsa o non vera ma un fatto che
va riconosciuto. TU sei già UNO con Dio; vuoi solo diventarne coscientemente consapevole.
C'è una SOSTANZA, che è la sorgente di tutte le cose, e questa SOSTANZA ha dentro di se
tutto il Potere di creare tutte le cose. Tutto il Potere si trova dentro di lei. Questa sostanza
è conscia e pensante; lavora con perfetta armonia e intelligenza. Tu lo sai che è così, per-
ché tu sai che la SOSTANZA esiste e che la coscienza esiste; e che deve essere la sostanza
che è cosciente. Anche l'uomo è conscio e pensa; l’uomo è sostanza, esso deve essere so-
stanza, altrimenti esso è nulla e non esiste affatto. Se l'uomo è SOSTANZA e pensa, ed è
conscio, allora esso è SOSTANZA COSCIENTE.

Non è pensabile che possa esistere più di una sostanza cosciente; quindi l'uomo è SOSTAN-
ZA originale, sorgente di tutta la vita e il Potere incorporati in una forma fisica. L'uomo non
può essere una cosa diversa da Dio. La intelligenza è una e medesima ovunque, e deve es-
sere ovunque un attributo della medesima sostanza. Non può esistere una intelligenza di-
versa in Dio e nell'uomo. L'intelligenza può essere solo nella SOSTANZA intelligente, e la
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Sostanza Intelligente è Dio. L'uomo è fatto della stessa MATERIA di Dio, e quindi tutti i ta-
lenti, Il Potere, le possibilità che ha Dio, sono anche nell'uomo; non solo in alcuni uomini
eccezionali, ma in TUTTI gli uomini. “Tutto il Potere è dato all'uomo, in cielo ed in terra”,
“Non sta scritto:voi siete dei?”. Il Principio del Potere nell'uomo è l'uomo stesso, e l'uomo
stesso è Dio. Ma mentre l'uomo è SOSTANZA originale, e ha dentro di se tutto il Potere e le
possibilità, la sua consapevolezza è limitata. Non sa tutto quel che c'è da sapere, ed è sog-
getto ad errori e sbagli. Per salvarsi da questa situazione deve unire la propria mente a ciò
che è fuori di sé e tutto sa; deve diventare consapevolmente uno con Dio. C'è una Mente
che lo cinge da ogni lato, più intima del suo respiro, più vicina che le mani e i piedi, ed in
questa mente c'è la memoria di tutto quello che è avvenuto, dai più grandi sconvolgimenti
della natura nei giorni preistorici alla caduta di un passero in questo attimo, e tutto quello
che è in esistenza qui ed ora. Contenuto in questa Mente c'è il Grande fine che sta dietro
tutta la natura, e quindi sa cosa deve succedere. L'uomo è circondato da questa Mente che
sa tutto quello che c'è da sapere: passato, presente e futuro. Tutto quello che gli uomini
hanno pensato, detto, fatto e scritto è ivi presente. L'uomo è fatto della stessa identica
SOSTANZA di questa Mente, proviene da essa. E quindi può identificare se stesso con essa
e sapere ciò che Essa sa. "Il Padre mio è più Grande di Me", disse Gesù, "Io vengo da Lui." "
Io ed il Padre siamo Uno. Egli mostra al Figlio tutte le cose." " Lo Spirito vi guiderà verso
tutta la Verità".

La tua identificazione di te stesso con l'Infinito deve essere completata dal riconoscimento
conscio da parte tua. Riconoscere cioè come un fatto, che c’è solo Dio, e che tutta
l’intelligenza è nell’unica Sostanza, devi professarlo in questo modo: " C'è solo un UNO, e
questo UNO è ovunque. Io mi affido consapevolmente alla unità con l'Altissimo. Non io ma
il Padre. Desidero essere uno col Supremo e condurre la vita divina. Io sono uno con la vita
divina. Io sono uno con la infinita consapevolezza; non c'è che una sola Mente, e io ne sono
parte. Dico questo in verità"

Se sei stato meticoloso nel lavoro, come sottolineato nei precedenti capitoli, se ti sei atte-
nuto al vero modo di vedere le cose e la tua consacrazione è completa, troverai che

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l’identificazione consapevole non è così difficile da raggiungere. Una volta che sei giunto a
tale obbiettivo, il Potere che cerchi è tuo, poiché ti sei fatto tutt’uno con tutto Potere che
c'è.

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CAPITOLO 10: IDEALIZZAZIONE

Tu sei un centro di pensiero nella SOSTANZA originale, e i pensieri della SOSTANZA origina-
le hanno Potere creativo. Qualunque cosa che sia formata nel suo pensiero e trattenuta
come un pensiero-forma, deve venire ad esistenza come forma visibile o cosiddetta forma
materiale; e un pensiero-forma trattenuto dalla sostanza pensante è una cosa vera, che sia
visibile o meno all'occhio del comune mortale. Questo è un fatto, e dovresti fissare irremo-
vibilmente nella tua mente che un pensiero fissato nella SOSTANZA pensante è una cosa
reale, una forma che ha un’esistenza attuale, anche se non è visibile. Anche internamente
tu prendi la forma nella quale tu pensi a te stesso; e tu stesso ti circondi delle forme invisi-
bili di quelle cose che connetti nei pensieri.

Se desideri una cosa, dipingila fedelmente nei tuoi pensieri, e tienila chiaramente in te, fin-
ché diventa un definito pensiero-forma. E se i tuoi modi di fare non TI discostano da quelli
di Dio, questo pensiero si trasformerà in forma materiale. Deve essere per forza così, in ba-
se alla legge che ha creato l'Universo.

Non ideare un pensiero-forma di te stesso connessa a malattie o malesseri, ma formati una


concezione di salute. Crea un pensiero-forma di te stesso forte, leale, e perfettamente sa-
no. Imprimi questo pensiero forma nella intelligenza creativa, e se i tuoi modi di fare non
violano le leggi secondo cui il tuo corpo è costruito, il pensiero- forma si manifesterà in te
stesso.

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Anche questo è certo, poiché ciò accade in obbedienza alla Legge.

Costruisci un pensiero-forma di te stesso come desideri essere o diventare, il più possibile


vicino alla perfezione che sei in grado di concepire. Lasciami spiegare: se un giovane stu-
dente di legge desidera diventare grande, fai che si immagini (mentre persegue il cammino
di consacrazione e identificazione come spiegato nei capitoli precedenti) come un grande
avvocato, mentre perora la sua causa di fronte alla corte con perfetta eloquenza e forza,
mentre riceve un illimitato dominio della verità, della conoscenza e saggezza. Insegnagli a
dipingersi come un Grande avvocato in qualunque possibile situazione ed evenienza. Men-
tre è ancora solo uno studente, non fare che perda mai di vista il pensiero-forma di se stes-
so come un Grande avvocato.

Mentre il pensiero-forma cresce sempre più definito ed abituale nella sua mente, le ener-
gie creative dentro e fuori di lui, inizieranno a manifestarsi iniziando a creare le condizioni
per realizzare il suo pensiero-forma. Lui crea dentro di se la immagine di se stesso, e Dio
lavora con lui. Niente può sviarlo dal diventare quello che lui desidera essere.

Nello stesso identico modo, lo studente di musica deve dipingersi mentre sta suonando
perfette armonie di fronte ad ascoltatori estasiati; l'attore immagina la più alta concezione
della sua arte di cui è capace e applica questo concetto a se stesso. Lo stesso deve fare l'a-
gricoltore o il meccanico con le sue aspettative. Fissa bene l'ideale di ciò che speri di fare
di te stesso; considera bene e sii sicuro che farai la scelta giusta; cioè quella che più ti ren-
derà soddisfatto di te stesso in generale. Non porre troppa attenzione ai discorsi e ai sug-
gerimenti di chi ti sta vicino: non credere che qualcuno possa conoscere meglio di te che
cosa sia giusto per te. Ascolta sempre quello che gli altri hanno da dirti, ma trai le conclu-
sioni da solo.

NON LASCIARE CHE ALTRI DECIDANO COME DEVI ESSERE. SII QUELLO CHE SENTI DI VOLER
ESSERE.

Non farti sviare da una falsa idea di obbligo o dovere. Non ci sono possibili obblighi o dove-
ri che tu abbia contratto con altri che ti possano sviare dal fare la cosa più giusta per te.

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Sii leale con te stesso, e non potrai dire bugie agli altri. Quando hai deciso cosa vuoi diven-
tare, immagina la più alta concezione di quel modo di fare od essere, e fanne un pensiero-
forma. Trattieni forte questo pensiero-forma come una Verità di te stesso, e credici.

Non ascoltare tutti i suggerimenti contrari. Non importa se la gente ti chiama pazzo o so-
gnatore. Sogna. Ricordati che Bonaparte,il fragile luogotenente, si vedeva sempre come
generale di armate e capo della Francia, e riuscì a concretizzare la sua visione. Lo stesso è
per te. Metti in pratica molto attentamente quello che è stato detto nei capitoli preceden-
ti, e agisci come ti verrà detto nei prossimi: diventerai quello che vuoi diventare.

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CAPITOLO 11: REALIZZAZIONE

Se ti fermassi alla fine dello scorso capitolo, comunque, non diventeresti mai un Grande.
Saresti invece solo un sognatore-costruttore di castelli in aria. Troppa gente si ferma qui, e
non capisce la necessità di una azione da condurre nel presente al fine di realizzare la vi-
sione e far sì che il pensiero forma diventi reale. Sono necessarie due cose: la prima è la
creazione del pensiero-forma; di seguito viene la effettiva attribuzione a te stesso di tutto
quello che penetra e circola nel pensiero-forma. Abbiamo discusso della prima, ora ti darò
direttive per la seconda. Nel momento in cui hai creato il tuo pensiero-forma, dentro di te,
sei già quello che vuoi essere; il passo successivo è che devi diventare -esternamente- quel-
lo che vuoi essere.

Sei già Grande dentro te stesso, ma non lo sei FUORI DI TE. Non puoi iniziare, all’istante, a
fare cose Grandi; non puoi essere dinanzi al mondo, il grande attore od avvocato o perso-
naggio che sai di essere. Nessuno ti darà credito se prima non ti sarai fatto conoscere. In
ogni caso puoi iniziare da subito a fare piccole cose in modo eccellente.

Qui sta tutto il segreto. Puoi iniziare a comportarti in un Grande Modo oggi stesso a casa
tua, nel tuo ufficio, nella strada, ovunque. Puoi iniziare a farti apprezzare da tutti , e puoi
iniziare a farlo facendo tutte le cose in un modo eccellente. Devi mettere tutto il potere
della tua grande anima in ogni singola azione, non importa se piccola o insignificante, ed
iniziare così a rivelare a chi ti sta vicino ciò che veramente sei. Non vantartene o gloriarte-

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ne, non devi andare in giro a raccontare agli altri che gran persona tu sia, semplicemente
vivi in modo eccellente. Nessuno ti crederà se vai in giro a dire che sei un grand’uomo, ma
nessuno ne dubiterà se ti comporti in un modo eccellente. Nella vita di ogni giorno sii così
giusto, generoso, cortese e gentile che tutta la tua famiglia, moglie, marito, figli, fratelli e
sorelle sappia che sei una nobile e grande anima. In tutte le relazioni con gli uomini sii giu-
sto e generoso, cortese e affabile. I Grandi non sono mai diversi da così. Questo deve esse-
re il tuo atteggiamento.

Poi, ed è la cosa più importante, devi avere assoluta fede nella tua percezione della verità.
Non agire mai con fretta o precipitazione; sii prudente in ogni cosa che fai; aspetta fintanto
che senti di conoscere la retta via. E quando senti di conoscere la giusta via, fatti guidare
dalla tua fede anche se il mondo ti sarà contro.

Se non credi a quello che Dio ti dice nelle piccole cose, non ti avvicinerai mai alla sua sag-
gezza e conoscenza nelle cose più Grandi. Quando tu senti profondamente che una cosa
sia giusta, falla con la fede che le sue conseguenze saranno comunque giuste. Quando cre-
di che una cosa sia profondamente giusta, non importa cosa dicano le apparenze, accettala
come una cosa vera e muoviti in accordo a ciò. L'unica via per sviluppare una percezione
della Verità nelle grandi cose è di avere assoluta fiducia nelle percezione della Verità nelle
piccole cose. Ricordati che il tuo obbiettivo è di sviluppare questo Potere: la percezione
della Verità. Stai imparando a leggere i pensieri di Dio. Niente è Grande e niente è piccolo
al cospetto dell'Onnipotente. Egli tiene il sole al suo posto, ma conosce anche la caduta di
un passero o il numero dei capelli sul tuo capo.

Dio è ugualmente interessato alle piccole cose di ogni giorno, quanto lo è agli affari delle
Nazioni. Puoi percepire la verità riguardo alla tua famiglia e al vicinato così come quella re-
lativa al governo degli stati. E la via per iniziare questo percorso è di avere perfetta fede
nella verità delle piccole faccende, come ti viene rivelata giorno dopo giorno. Quando ti
senti profondamente attratto da una via che sembra profondamente contraria alla ragione
o al giudizio del mondo, prendi quella strada. Ascolta i consigli degli altri, ma fai quello che
senti profondamente sia giusto fare. Abbandonati con perfetta fede, tutte le volte, alla tua

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percezione della Verità. Ma assicurati che stai ascoltando la voce di Dio, che non stai agen-
do con fretta, ansia o paura.

Confida sulla tua percezione di verità in tutti i fatti o circostanze della vita. Se senti profon-
damente che una uomo sarà sicuramente in un certo posto in un dato momento, vai là con
la perfetta fede che lo incontrerai. Lui sarà là, non importa quanto strano possa sembrare.
Se ti senti sicuro che certe persone stanno facendo certe cose, o certe alleanze, agisci nella
fede che loro lo stiano facendo. Se sei sicuro della verità che certe cose accadono, vicine o
lontane, nel presente, passato o futuro, abbi fiducia nella tua percezione. Potresti fare de-
gli sbagli all'inizio, a causa di possibili fraintendimenti con la tua interiorità. In ogni caso sa-
rai presto guidato nella giusta direzione . Presto i tuoi famigliari inizieranno a dare credito
sempre di più ai tuoi giudizi, ed essere guidati da te. Presto i tuoi vicine e le persone della
città verranno da te per consigli o consulenze. Presto sarai riconosciuto come uno che è
eccellente nel fare piccole cose, e verrai chiamato a curarti di cose sempre più importanti.
Tutto quello che serve è essere assolutamente guidato, in tutte le cose, dalla tua luce inte-
riore: la tua percezione della Verità. Obbedisci alla tua anima, abbi perfetta fede in te stes-
so. Non pensare mai a te stesso con dubbio o sfiducia, come a uno che fa sbagli. " Se giudi-
co, il mio giudizio deve essere giusto, per questo non cerco onore dagli uomini, ma solo dal
Padre".

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CAPITOLO 12: FRETTA E CONSUETUDINE

Non c'è alcun dubbio che tu abbia molti problemi: domestici, sociali, fisici e finanziari e ti
sembra di essere pressato a risolverli immediatamente.

Probabilmente hai dei debiti che devono essere pagati, od altri obblighi che devono essere
portati a termine. Forse ti senti infelice e privo di armonia col l'esterno, e sai che devi fare
un primo passo per uscirne. Non farti prendere dalla fretta e agire in base ad impulsi su-
perficiali. Puoi contare su Dio per la soluzione di tutti i tuoi enigmi. Non c’è fretta. C’è solo
Dio, e tutto nel mondo è perfetto.

C'è un invincibile Potere in te, e lo stesso Potere si trova nelle cose che desideri. Questo
Potere ti porta a loro, come porta loro a te. Questo è un pensiero che devi tenere stretto,
capendo che la stesso Intelligenza che è in te si trova nelle cose che desideri. Esse sono
spinte verso di te allo stesso modo in cui il TUO DESIDERIO ti spinge verso di loro. La ten-
denza, quindi, di un pensiero costantemente creduto deve essere quella di portare le cose
verso di te e di tenerle raggruppate vicino a te. Fintantoché trattieni fortemente il tuo de-
siderio con profonda fede, tutto deve andare per il verso giusto. Niente può essere sba-
gliato, tranne il tuo atteggiamento, che tuttavia non sarà sbagliato se hai fede e non sei
spaventato. La fretta è una delle facce della paura: chi ha paura non ha tempo. Se agisci
con perfetta fede nella tua percezione della verità, non sarai mai troppo in anticipo od in
ritardo, e niente andrà per il verso sbagliato.

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Se le cose sembrano andare male, non permettere che la mente si turbi: è solo apparenza.
Non c'è nulla di sbagliato in questo mondo, se non tu stesso, e tu puoi sbagliare solo se ti
poni in un errato atteggiamento mentale. Nel momento in cui ti senti agitato, preoccupato
o hai la necessità di muoverti in fretta, siediti e pensaci su, gioca a un qualunque gioco o fai
una vacanza. Fai un viaggio, e tutto sarà a posto quando ritorni. Quando avverti la pulsione
della premura, sappi che ti trovi nel modo di pensare più avverso alla Grandezza. La fretta
e la paura taglieranno immediatamente la tua connessione con la Mente Universale. Non
riceverai più Potere, Saggezza o altre informazioni fintantoché non sarai calmo. Cadere
nell'abitudine della fretta frenerà il Principio del Potere che è dentro te, perché la paura
trasforma la forza in debolezza.

Ricordati che la padronanza di sé ed il Potere sono irrimediabilmente associate.

La mente calma e bilanciata è la mente forte ed eccellente. La mente affrettata e precipi-


tosa è quella debole. Nel momento in cui la tua mente cade nello stato di agitazione, sai di
avere perduto il giusto punto di vista delle cose perché inizi a vedere il mondo, o parte di
esso, come se stesse andando in modo sbagliato. In quel caso rileggiti il capitolo sei di que-
sto libro, e rifletti sul fatto che il mondo è perfetto in questo momento, in ogni sua parte.
Niente è sbagliato. Sii posato, calmo, di buon umore. Abbi fede in Dio.

Ora voglio parlare dell'abitudine, che è probabilmente il più grande ostacolo che dovrai af-
frontare per superare il tuo vecchio modo di pensare, e formarne uno nuovo. Il mondo in-
tero è dominato dalle abitudini. Re, tiranni, capi di tutti i tipi, plutocrati perpetrano il loro
Potere solamente perché la gente è stata portata ad avere l'abitudine di accettarli. Le cose
sono come sono solo perché la gente ha formato l'abitudine di accettarle come sono.
Quando il popolo cambia il suo pensiero abituale riguardo istituzioni governative, sociali od
industriali, cambia le istituzioni.

L'abitudine domina tutti noi.

Probabilmente, hai formato dentro di te l'abitudine di pensarti come una persona comune,
di limitata abilità, o addirittura di essere più o meno un fallimento. Qualunque cosa tu pen-

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si abitualmente di essere, quello sei. Ora devi formare dentro di te una nuova, e migliore
abitudine; devi formare dentro di te una concezione di te stesso come un essere di Potenza
illimitata, ed abitualmente devi pensare che tu sei quell’essere. E' il pensiero abituale, non
quello periodico che decide il tuo destino. Non ti sarà di alcuna utilità sederti da qualche
parte alcune volte al giorno e affermare che sei Grande, se durante tutto il restante giorno
continui a pensare te stesso come a uno non eccellente. Nessuna quantità di preghiera od
affermazione ti farà Grande se tu abitualmente guardi a te come una persona piccola.

L'uso della preghiera ed affermazione ti aiuterà a cambiare le tue abitudini di pensiero.


Qualunque atto, mentale o fisico, spesso ripetuto diventa una abitudine. Lo scopo degli e-
sercizi mentali è di ripetere più e più volte certi concetti o modi di pensiero, in modo da
farli diventare costanti ed abituali. I pensieri che ripetiamo più volte diventano delle con-
vinzioni. Quello che è necessario che tu faccia è di ripetere il nuovo pensiero su te stesso
fintantoché diventi il solo modo in cui tu pensi a te stesso. Il pensiero abitudinario ha dato
origine a quello che tu ora sei. Ogni persona ha un pensiero- forma ricorrente di se stesso,
ed in base a questo classifica e organizza tutto il suo mondo interiore e le relazioni con l'e-
sterno. Tu ora puoi classificare le tue vicende sia come se tu fossi una personalità grande e
forte oppure come se fossi una personalità debole, demotivata, comune, limitata. Se abi-
tualmente utilizzi il secondo schema, devi cambiare la tua idea portante.

Costruisci una nuova immagine mentale di te. Non provare nemmeno a diventare Grande
ripetendo molte volte una mera frase o formule superficiali. Ripeti invece più e più volte il
PENSIERO del tuo Potere ed abilità finché non classificherai i fatti esterni e deciderai la tua
posizione ovunque in base a questa idea. In un prossimo capitolo troverai un esercizio
mentale ed alcune ulteriori direzioni di lavoro su questo punto.

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CAPITOLO 13: PENSIERO

La Grandezza viene ottenuta esclusivamente con il penserò costante rivolto a Grandi pen-
sieri. Nessun uomo può dimostrarsi Grande all’esterno, se prima non è Grande dentro di
sè. E nessuno uomo è Grande, fintantoché non PENSA. Nessuna quantità di educazione,
scolarizzazione, lettura ti può rendere Grande senza pensare. Il pensiero però può renderti
Grande con poco studio. Ci sono tuttavia troppe persone che cercano di fare qualcosa per
se stesse semplicemente studiando, ma non usando il pensiero: tutti questi falliranno. La
tua intelligenza non si sviluppa in base a quello che leggi, ma in base a quello che pensi di
quello che leggi.

Pensare è il più difficile e più stancante di tutti i lavori,e molta gente ne fugge. Dio ci ha
creati in modo da essere costantemente spinti verso il pensiero;a volte invece ci sforziamo
di pensare come occupare il nostro tempo per non pensare. Il gettarsi a capofitto conti-
nuamente alla ricerca di piaceri, nei quali perdersi, è solo un modo in cui molta gente
spende il proprio tempo libero cercando di scappare dal pensiero. Se sono soli, o non han-
no nulla di divertente da fare come ad esempio leggere un racconto od uno spettacolo da
vedere, dovrebbero pensare. Invece, per scappare dal pensiero, si affidano a novelle, spet-
tacoli e tutti gli sconfinati pretesti per divertirsi. Il più della gente spende il proprio tempo
libero scappando dal pensiero, perciò sono quello che sono. Non progrediremo mai verso il
meglio, se non iniziamo a pensare.

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Leggi meno e pensa di più. Leggi di Grandi cose, e pensa alle grandi domande e sfide. In
questo momento (1910, n.d.t.) abbiamo poche figure politiche veramente Grandi nella vita
del nostro Paese; i nostri politici sono una serie di persone insignificanti. Non c'è un Lin-
coln, un Webster, un Lay, Calhoun, o Jackson. Perché? Perché i nostri attuali uomini di go-
verno si occupano solo di problematiche secondarie o squallide - questioni di dollari o
cents , di interessi personali o di partito, di prosperità materiale senza guardare alla corret-
tezza etica. Pensando lungo queste linee non creeremo mai Grandi Anime. I politici al tem-
po di Lincoln discettavano di questioni come l’eterna Verità, i diritti umani e la giustizia. Gli
uomini si adoperavano per lavorare su questi concetti. Diedero origine a Grandi Pensieri, e
divennero Grandi uomini.

Il pensiero -non la mera conoscenza od informazione - crea la personalità. Il pensiero è cre-


scita; non puoi pensare senza crescere.

Ogni pensiero genera un altro pensiero. Scrivi una idea, ed altre te ne verranno in sequen-
za fino a riempire una pagina. Non puoi misurare la profondità della tua mente, non ha né
fondo né confine. Forse i tuoi primi pensieri saranno acerbi, ma andando avanti userai
sempre meglio il tuo cervello: velocizzerai alcune cellule del cervello e ti verranno date
nuove facoltà. Eredità, ambiente, circostanze ed altro devono lasciare il passo all'esercizio
del pensiero. D'altro canto, se utilizzi i pensieri creati da altri senza sforzarti di farne di tuoi
personali, non sarai mai consapevole di quello che sei capace di pensare quindi ti ridurrai
alla fine incapace di qualunque cosa.

Non ci può essere alcuna Grandezza se non c'è pensiero originale. Tutto quello che un uo-
mo fa esteriormente, è l’espressione ed il completamento del suo pensiero interiore. Nes-
suna azione è possibile senza pensiero,e nessuna Grande azione può essere fatta se non
c'è un Grande pensiero che la precede. L'azione è la seconda forma del pensiero, la perso-
nalità è la materializzazione del pensiero. L'ambiente è il risultato del pensiero; le cose si
raggruppano e si dispongono esse stesse intorno a te in accordo al tuo pensiero. C'è, come
Emerson dice, una idea centrale o concezione di te stesso per cui tutti i fatti della tua vita
sono arrangiati e classificati in un certo modo. Il cambiamento di questa idea centrale pro-

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duce il cambio dell'arrangiamento o classificazione di tutti i fatti e circostanze della tua via.
Sei quello che sei perché pensi in quel modo. Tu sei dove sei perché tu pensi nel tuo modo.

Quindi ora capisci l'immensa importanza del pensare agli elementi essenziali della grandez-
za presentata nei precedenti capitoli. Non devi leggerli semplicemente: devi assimilarli in
modo che entrino nel tuo modo di essere e diventino parte centrale di te. Torna al capitolo
riguardante il punto di vista e considera, in tutti i suoi riflessi, la tremenda forza del Pensie-
ro che stai vivendo in un mondo perfetto in mezzo a gente perfetta, e che niente è sbaglia-
to in te, ma solo nel tuo atteggiamento. Pensaci continuamente, finché non realizzi piena-
mente quello che implica per te. Considera che questo è il mondo che appartiene a Dio, e
che è il migliore di tutti i possibili; Che lo ha portato così avanti verso la completezza attra-
verso processi di evoluzione organica, sociale ed industriale, e si sta dirigendo verso miglio-
re completezza ed armonia. Considera che c'è un Grande, perfetto, intelligente Principio di
Vita e Potere che promuove tutti i cambiamenti del cosmo. Pensa a tutti questo, finché re-
alizzi che tutto questo è vero, e finché comprendi come dovresti vivere ed agire in quanto
cittadino di un mondo così perfetto.

In seguito, pensa alla magnifica verità che è la Grande Intelligenza in te, e che è nella tua
stessa intelligenza. E' una Luce Interiore che ti spinge verso la cosa giusta e la cosa miglio-
re, il miglior atto, e la più Grande felicità. E' il principio del Potere che si trova in te, che ti
sta dando tutte le abilità e la genialità che esiste. Ti guiderà infallibilmente verso il meglio,
se ti sottometti a lui e cammini nella luce. Considera quel che significa per te la parola con-
secration quando dici: "Io obbedirò alla mia anima". Si tratta di una affermazione di tre-
mendo valore. Essa deve rivoluzionare l'atteggiamento e la condotta della persona media.
Poi pensa alla tua identificazione con il Supremo, che tutte le sue conoscenze sono anche
le tue, che tutta la Sua saggezza è anche la tua, basta che lo chiedi. Tu sei Dio, se pensi co-
me Dio. Se pensi come Dio non puoi fallire agendo come agirebbe Lui. Pensieri divini si ma-
terializzeranno da soli in una vita divina. Pensieri di Potere condurranno ad una vita di Po-
tere. Grandi pensieri si manifesteranno in una Grande personalità.

Pensaci bene a tutto questo, poi sarai pronto ad agire.

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CAPITOLO 14: AZIONE IN CASA

Non ridurti a pensare semplicemente che ti stai cominciando a diventare Grande; pensa
invece che sei Grande ora. Non pensare che inizierai ad agire in modo grande quando rag-
giungerai un ambiente diverso; agisci in modo eccellente dove sei ora. Non pensare che
comincerai ad agire in un modo eccellente quando avrai a che fare con cose eccellente. Ini-
zia a comportarti in modo eccellente con le piccole cose. Non pensare che inizierai ad esse-
re Grande quando sarai in contatto con persone più intelligenti, o con persone che ti capi-
scono meglio. Inizia ora a comportarti in un modo eccellente con la gente attorno a te.

Se non ti trovi in un ambiente dove ci sono prospettive per i tuoi migliori poteri e talenti,
puoi muoverti a tempo debito; ma in attesa di questo puoi essere eccellente nel luogo in
cui ti trovi. Lincoln era Grande sia quando era un avvocato in un luogo sperduto sia quanto
era Presidente. Da avvocato di provincia fece cose normali in un Grande modo, e questo lo
portò ad essere Presidente. Se avesse aspettato di agire in modo Grande solo a Washin-
gton, sarebbe rimasto uno sconosciuto. Non è il posto dove ti trovi che ti rende Grande, né
le cose di cui ti puoi circondare. Non diventi Grande in base alle cose che ricevi dagli altri, e
non puoi mai manifestare Grandezza finché dipendi da loro. Tu Manifesterai Grandezza so-
lo nel momento in cui stai in piedi da solo. Smantella tutti i pensieri di dipendenza verso
l'esterno, siano essi cose, libri o persone. Come disse Emerson, "Shakespeare non sarà mai
fatto dallo studio Shakespeare". Shakespeare sarà fatto pensando pensieri Shakespeariani.

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Non importa come la gente attorno a te, inclusi i tuoi stessi familiari, potrebbero trattarti.
Questo non ha nulla a che fare col tuo essere Grande; ciò vuol dire che questo non ti può
trattenere dal diventare Grande. La gente potrebbe trascurarti, essere sgarbata o poco
gentile nel suo atteggiamento verso di te ma può questo impedirti di essere Grande nel tuo
comportamento con loro? "Il Padre vostro" disse Gesù, "è buono con l'ingrato ed il malva-
gio". Potrebbe Dio essere perfetto se se ne andasse imbronciato ogni volta che incontra
persone ingrate ed irriconoscenti che non lo apprezzano? Tratta l'ingrato ed il malvagio in
un modo assolutamente gentile, come fa Dio. Non parlare della tua Grandezza; in realtà tu
non sei più Grande di alcun altro. Potresti essere entrato in un modo di essere e pensare
che ancora non hanno trovato, ma loro sono perfetti nel loro piano di pensiero ed azione.
Non hai diritto ad alcuno speciale onore o considerazione per la tua Grandezza.

Tu sei un dio, ma in mezzo ad altri dei. Cadrai nel modo di pensare più spaccone se conti-
nui a guardare i difetti e problemi delle altre persone e li compari con le tue virtù e succes-
si. Ma se cadrai nel modo di pensare vanaglorioso, smetterai di essere Grande, e diventerai
piccolo. Pensa a te stesso come un essere perfetto in mezzo di altri esseri perfetti, e rico-
nosci ogni persona come uguale, non superiore né inferiore. Non darti arie. I Grandi non lo
fanno mai.

Non chiedere onori e non cercare riconoscimenti: onori e riconoscimenti verranno da soli
se ne avrai titolo.

Comincia in casa. E' un grande persona quella che è sempre posata, rassicurante, calma, e
perfettamente gentile e prudente in casa. Se le tue opinioni e i tuoi atteggiamenti sono
sempre stati i migliori che tu potessi pensare, presto diventerai quello su cui tutti gli altri
conteranno. Sarai una roccaforte di forza ed un supporto in tempi difficili. Sarai amato ed
apprezzato. Allo stesso modo vedi di non fare l'errore di gettarti via servendo gli altri. La
Grande persona rispetta se stessa; è altruista ed aiuta, ma non diventa mai schiava degli
altri. Non puoi aiutare la tua famiglia diventando un loro schiavo o facendo per loro quelle
cose che dovrebbero fare da soli. Ricordati che fai un danno ad una persona se sei troppo
servizievole. Gli egoisti e gli esigenti sono un bel po’ avvantaggiati se i loro soprusi vengono

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negati. Il mondo ideale non è quello in cui c'è tanta gente che ne serve dell'altra. E' invece
quello in cui ognuno serve se stesso.

Accogli tutte le richieste, egoiste od altro, con perfetta gentilezza e considerazione; ma non
permettere a te stesso di diventare uno schiavo delle voglie, dei capricci, delle estorsioni o
dei desideri di schiavitù di qualunque membro della tua famiglia. Fare in questo modo non
è da Grandi, ed è l'equivalente di un danno verso l’altra parte.

Non turbarti in caso di sbagli o fallimenti di qualunque tuo familiare, pensando che devi in-
terferire. Non innervosirti se sembra che qualcuno stia sbagliando, e senti che devi intro-
metterti per raddrizzare la situazione. Ricorda che ogni persona è perfetta nella sua situa-
zione. Non potrai mai migliorare il lavoro svolto da Dio. Non immischiarti con le abitudini o
modi di fare personali di altri, anche se sono le persone più vicine e più care, questi non
sono affari tuoi. Nulla vi può essere di sbagliato se non il tuo personale atteggiamento; fai
che quello sia giusto e saprai che tutto il resto è giusto. Tu sei una vera Grande anima
quando riesci a vivere con quelli che fanno cose che tu non faresti, e ancora ti trattieni
dall'interferire o criticare.

Fai le cose che per te sono giuste da fare, e abbi fede che ogni membro della tua famiglia
sta facendo le cose che sono giuste per lui.

Niente è sbagliato in nulla od alcuno; contempla, tutto è molto buono. Non essere schia-
vizzato da alcuno, ma fai attenzione anche a non schiavizzare alcuno con le tue convinzioni
su ciò che è giusto. Pensa, pensa profondamente e continuamente. Sii perfetto nella tua
gentilezza e considerazione; lascia che il tuo atteggiamento sia quello di un dio vicino ad al-
tri dei, e non quello di un dio sopra altri esseri inferiori. Questa è la via per essere Grande
nella tua casa.

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Capitolo 15: AZIONE FUORI CASA

Le regole che applichi alla tua azione in casa devono essere le stesse che applichi alla tua
azione dappertutto. Non dimenticare per un solo secondo che questo è un mondo perfet-
to, e che sei un dio vicino ad altri dei. Tu sei Grande come il Più Grande, ma sono tutti u-
guali a te.

Fai affidamento assoluto sulla tua percezione della verità. Fidati della tua luce interiore, più
della ragione stessa, ma sii sicuro che la tua percezione provenga dalla tua luce interiore;
agisci con posatezza e calma, sii stabile e conta su Dio. La tua identificazione con la Mente
Universale ti trasferirà tutta la conoscenza che ti serve per guidare in tutte le circostanze
che potresti incontrare nella tua vita o nella vita degli altri. E' solo necessario che tu sia su-
premamente calmo, che conti sulla eterna sapienza che è dentro di te. Se agisci in posa-
tezza e fede, il tuo giudizio sarà sempre giusto, e saprai sempre esattamente cosa fare .
Non agire in fretta od innervosirti. Ricorda Lincoln nei giorni bui della guerra. James Free-
man Clarkes ricorda che dopo la battaglia di Frederickburg ; Lincoln da solo diede l’apporto
di fede e speranza alla nazione. Centinaia di uomini eminenti, da tutte le parti della Na-
zione, entrarono sconfortati nel suo ufficio, ma ne uscirono rinfrancati e speranzosi. Que-
sto perché ebbero un incontro con l'Altissimo, e videro Dio in questo esile, impacciato, pa-
ziente uomo, nonostante nemmeno lo conoscessero.

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Abbi perfetta fede in te stesso e nella tua abilità di far fronte ad ogni combinazione di cir-
costanze che potrebbero emergere. Non sentirti sconsolato se sei da solo. Se ti servono
amici, ti verranno condotti quando per te sarà il momento giusto. Non abbatterti se ti senti
ignorante, le informazioni che ti servono ti verranno fornite al momento giusto in cui ti
servono. Quella cosa che è in te , e che spinge verso il tuo progresso, è nelle cose e nelle
persone che ti servono, guidandole verso di te. Se ti serve conoscere delle persone partico-
lari, al momento opportuno ti verranno presentate; se c'è un libro il cui contenuto ti è uti-
le, esso verrà portato nelle tue mani nel momento giusto. Tutta la sapienza che ti serve, ti
verrà data sia da cose esterne, sia dalle tue risorse interne. Le tue informazioni ed i tuoi ta-
lenti saranno sempre quelli richiesti dalle circostanze. Ricorda che Gesù disse ai suoi disce-
poli di non preoccuparsi di quello che dovevano dire quando erano condotti davanti ai giu-
dici; Lui sapeva che il Potere in loro sarebbe stato sufficiente per le necessità del momento.
Nel momento in cui ti risvegli, ed inizi ad usare le tue facoltà in un Grande Modo, darai
forza allo sviluppo del tuo cervello; nuove cellule saranno create, mentre le cellule dor-
mienti saranno velocizzate nell'attività, e il tuo cervello diverrà un perfetto strumento della
tua mente.

Non provare a fare Grandi cose finché non sei pronto ad approcciarle in un Grande modo.
Se ti accingi ad avere a che fare con Grandi cose in un modo piccolo, da un basso punto di
vista, o con una consacrazione insufficiente, o fede traballante, fallirai. Non muoverti in
fretta per lavorare con le Grandi cose. Fare Grandi cose non ti farà a tua volta Grande, ma
il divenire Grande ti porterà a fare le cose in modo Grande. Inizia ad essere Grande nelle
cose di tutti i giorni, nel tuo mondo. Non avere fretta di farti riconoscere come una Grande
personalità. Non demoralizzarti se gli uomini non ti nomineranno per una carica dopo un
mese che hai incominciato a leggere e praticare questo libro. I Grandi non cercano mai ri-
conoscenza od applausi; non sono Grandi perché vogliono essere ripagati per ciò che sono.
La Grandezza è una ricompensa sufficiente a se stessa, ovvero la gioia di essere qualcosa
ed il sapere che stai avanzando è la più Grande delle gioie possibili per l'uomo.

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Se cominci nella tua famiglia, come descritto nel precedente capitolo, ed estendi il tuo at-
teggiamento mentale ai tuoi vicini, amici e quelli che incontri negli affari, noterai che le
persone inizieranno a dipendere da te. I tuoi consigli verranno ascoltati, ed un numero
sempre maggiore di persone a te guarderanno per ricevere forza ed ispirazione,affidandosi
alle tue opinioni.

Qui, come a casa, devi evitare di impicciarti degli affari degli altri. Aiuta tutti quelli che ven-
gono da te, ma non andare in giro zelantemente tentando di correggere le altre persone.
Fatti gli affari tuoi. Non fa parte dei doveri della tua vita correggere le abitudini, la morale o
i modi di fare della gente. Conduci una Grande vita, facendo tutte le cose con un Grande
spirito ed in un Grande Modo. Dai a chi ti chiede nello stesso modo in cui tu hai ricevuto in
modo gratuito, ma non imporre il tuo aiuto o le tue opinioni ad alcun uomo. Se al tuo vici-
no va di bere o fumare, sono affari suoi. Diventano tuoi nel momento in cui lui stesso te ne
parla. Se conduci una Grande vita e non fai prediche ad alcuno, salverai un migliaio di volte
in più anime che non chi conduce una piccola vita e rimprovera continuamente.

Se mantieni la giusta visione del mondo, gli altri lo riconosceranno e ne rimarranno impres-
sionati parlandoti e frequentandoti ogni giorno. Non cercare di convertire gli altri verso il
tuo modo di vedere le cose, eccetto che mantenendolo e vivendo in accordo con esso. Se
la tua consacrazione è perfetta, non serve che tu ne parli ad alcuno. Diverrà velocemente
visibile a tutti che sei una persona guidata da un principio superiore rispetto alla donna e
all'uomo medio. Se la tua identificazione con Dio è completa, non serve che lo spieghi ad
altri: diverrà evidente da sola. Per far riconoscere il fatto che sei una Grande personalità,
non devi far altro che VIVERE. Non pensare che devi attaccare il mondo come Don Quixote,
puntando sui mulini a vento o cercando di dominare le cose con l’intento di dimostrare che
sei qualcuno. Non andare a caccia di grandi cose da fare. Vivi una Grande vita dove sei ora
e nel lavoro che fai ogni giorno spunterà sicuramente qualcosa di Grande. Grandi cose ver-
ranno da te, chiedendoti di essere compiute.

Sii così colpito dal valore delle persone con cui hai a che fare, si trattasse pure di un vaga-
bondo o di un barbone, da considerarle con la massima attenzione. Tutto è Dio. Ogni uo-

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mo o donna è perfetto. Fa che il tuo modo di fare sia quello di un dio a cospetto di altri dei.
Non usare tutta la tua considerazione solo per i poveri; il ricco è equivalente al povero.
Questo è un mondo perfetto e non c'è assolutamente nulla in lui che sia sbagliato. Assicu-
rati di tenere questo in mente nel momento in cui hai a che fare con cose e uomini.

Forma l’immagine mentale di te stesso con attenzione. Fai un pensiero forma di te stesso
come desideri essere, e trattienilo con la fede che si sta realizzando, e col fermo proposito
di realizzarlo completamente. Realizza ogni azione come un dio farebbe. Pronuncia ogni
singola parola come farebbe ogni Dio. Incontra uomini e donne di ogni estrazione sociale
nello stesso modo in cui un Dio incontra altri esseri divini. Inizia così e prosegui nello stesso
modo, ed il dispiegamento delle tue capacità e Potere sarà grande e rapido.

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CAPITOLO 16: ALCUNE ULTERIORI SPIEGAZIONI.

Torniamo per un attimo all’argomento relativo al “punto di vista” che, oltre ad essere una
cosa di vitale importanza, è ciò che potrebbe portare allo studente i maggiori problemi.
Siamo stati educati, parzialmente a causa di errati insegnanti religiosi, a guardare al mondo
come ad una nave alla deriva, sbattuta dalla forza della tempesta verso una costa piena di
scogli; la sua distruzione è inevitabile, e il massimo che si può fare è salvare, forse, un po'
dell'equipaggio. Questo modo di insegnarci le cose ci porta a vedere il mondo come cattivo
e in avanzamento verso il peggio e a credere che questi problemi e disarmonie devono
continuare ed intensificarsi fino la fine. Questo ci ruba la speranza nella società, nel go-
verno e nell'umanità, dandoci una prospettiva peggiorativa e una visione contratta.

Ciò è totalmente errato! Il mondo non è alla deriva. E' una magnifica motonave con i moto-
ri funzionanti e tutti gli equipaggiamenti in perfetto ordine. I serbatoi sono pieni di carbu-
rante e la stiva è ricolma di cibo per una lunga traversata. Non vi è alcuna scarsità di alcun-
ché. Tutte le provviste che l'Onnipotente provvidenza potesse concepire sono state carica-
te per la sicurezza, il benessere e la felicità delle persone a bordo. Il piroscafo naviga sui
mari profondi zigzagando qua e là perché ancora nessuno ha capito il modo di comandare
il timone. Stiamo imparando a pilotare, e quando saremo riusciti nell'intento, giungeremo
al porto della perfetta armonia.

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Questo mondo è buono, e sta crescendo al meglio. Le disarmonie che ci sono dovute al
beccheggio della nave causato al modo errato di usare il timone. Queste difficoltà saranno
tutte risolte al momento giusto. Questa visione delle cose ci dà una prospettiva rinfrancan-
te ed una mente in espansione; ci dà la possibilità di avere una visione più ampia di noi
stessi e della nostra società, e di pensare a noi in un Grande modo.

Inoltre, ci accorgiamo che niente può essere sbagliato in un mondo del genere o in una sua
parte, inclusi i nostri affari personali. Se si sta muovendo tutto verso la completezza, non
sto andando nella direzione sbagliata; e visto che le nostre cose fanno parte del Tutto, ne-
anche loro stanno andando male. Tu stesso e tutto quello che ti riguarda state andando
verso la completezza. Nessun altro meglio di te può essere conscio di questo movimento in
avanti. E tu puoi diventarne conscio solo assumendo un atteggiamento mentale che ti por-
ta a capire che hai finalità incrociate con quelle di Dio. Se sei sulla retta via, niente ti può
portare lontano e di nulla devi avere paura. Nessun affare od altri disastri possono ritorcer-
si contro te se la tua visone è quella giusta, se sei parte di ciò che avanza ed aumenta, e tu
avanzi ed aumenti con Esso.

E poi il tuo pensiero-forma sarà per la maggior parte in sintonia col tuo punto di vista del
cosmo. Se vedi il mondo come una cosa persa e in rovina, vedrai te stesso come una sua
parte, come parte del suo malessere e debolezza. Se il tuo modo di vedere il mondo è sen-
za speranza, la visione di te stesso non può che essere senza speranza. Se vedi il mondo
come un declino verso la sua fine, non puoi vedere te che stai avanzando. Finché non pensi
bene di tutto il lavoro di Dio, non puoi pensare bene veramente di te stesso, e finché non
pensi bene di te stesso, non puoi divenire Grande.

Ti ripeto che il posto dove vivi, incluso il tuo ambiente materiale, è DETERMINATO DAL
PENSIERO-FORMA che abitualmente hai di te stesso. Quando fai un pensiero forma di te
stesso, difficilmente il tuo ambiente sarà diverso. Se pensi a te come una persona incapace
od inefficiente, penserai a te come una persona in poveri o angusti ambienti. Fintantoché
non pensi bene di te stesso, stai sicuro che ti dipingerai in un ambiente povero. Questi
pensieri, tenuti abitualmente, diventano forme invisibili del modo di pensare del cervello, e

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stanno in te continuamente. Nello stesso tempo, a causa della sempre presente azione del-
la Eterna Forza Creatrice, i pensieri forma invisibili sono tradotti in realtà, e sei accerchiato
dai tuoi pensieri forma trasformati in realtà.

Guarda alla natura come una Grande presenza vivente, e guarda alla società umana nello
stesso identico modo. E' tutto UNO, proveniente dalla stessa fonte, ed è tutto perfetto. Sei
fatto della stessa SOSTANZA di Dio. Tutto quello che costituisce Dio, è parte di te. Tutto il
Potere in mano a Dio è anche nelle mani dell'uomo. Puoi muoverti in avanti nello stesso
modo in cui fa Dio. Hai dentro di te la fonte di ogni Potere.

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CAPITOLO 17: ALTRE COSE SUL PENSIERO

Poni attenzione ad altre cose che ti dirò ora sul pensiero. Non diventerai mai Grande, fin-
tantoché i tuoi pensieri non si riveleranno Grandi, quindi è di primaria importanza che TU
PENSI.

Non farai mai Grandi cose nel mondo esterno a te fintantoché non pensi Grandi cose nel
tuo mondo interiore; e non penserai mai Grandi cose fintanto che non penserai la VERITA'.
Per pensare grandi cose devi essere assolutamente sincero; e per essere sincero devi sape-
re che le tue intenzioni sono giuste. Pensare cose non sincere o false, non è mai Grande,
quantunque possa essere logico o brillante.

Il primo e più importante passo è cercare la verità nelle relazioni umane, sapere come do-
vresti comportarti con le altre persone, e come loro dovrebbero comportarsi con te. Que-
sto ti porta indietro alla ricerca di un corretto punto di vista. Dovresti studiare l'evoluzione
organica e sociale.

Leggi Darwin e Walter Thomas Mills, e mentre lo fai, PENSA. Rifletti sull'intera materia fin-
ché vedi il mondo delle cose e degli uomini nella giusta maniera. PENSA a quello che Dio
sta facendo finché VEDI quello che sta facendo.

Il passo successivo è quello di pensare a te stesso nel giusto atteggiamento personale. Il


tuo punto di vista ti dice qual'é l'atteggiamento corretto, e l'obbedienza all'anima ti mette
in esso. E' solo facendo una completa consacrazione di te stesso all’Altissimo che è in te
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che puoi mantenere un modo di pensare sincero. Fintanto che sai che sei egoista nelle tue
intenzioni, o disonesto o non retto dentro di te o nelle cose che fai, il tuo modo di pensare
sarà falso ed i tuoi pensieri non avranno alcun Potere. Pensa al modo in cui stai facendo le
cose, ed a tutte le tue intenzioni, ai tuoi scopi e modi di fare, fintantoché tu sai che sono
giusti.

Il fatto della completa unità con Dio è una cosa che nessuna persona può afferrare senza
un profondo e prolungato pensare. Tutti possono accettare la proposta in un modo super-
ficiale, ma sentire e realizzare una profonda comprensione è una cosa davvero diversa. E'
semplice pensare di uscire da te ed incontrare Dio, ma non è per nulla facile pensare di en-
trare nel tuo profondo ed incontrare Dio. Ma Dio si trova là, e nel luogo più santo della tua
stessa anima potresti vederlo faccia a faccia. E' una cosa tremenda; questo fatto che tutto
quello che ti serve è già dentro di te; Che non devi chiederti come trovare il Potere per fare
ciò che vuoi, o per fare di te stesso quello che vuoi essere.

Devi solo chiederti come usare il Potere che hai nel modo giusto. E non c'è nient'altro da
fare che iniziare a farlo. Usa la tua percezione della verità; puoi vedere un po’ di verità oggi
stesso; vivila pienamente e vedrai più verità domani.

Per liberarti delle vecchie e false idee, devi pensare moltissimo al valore dell'uomo, alla
Grandezza ed al pregio dell'anima dell'uomo. Devi smetterla di guardare agli errori degli
uomini e guardare invece ai successi. Smettila di guardare agli sbagli, ammira le virtù. Non
puoi continuare a guardare uomini e donne come esseri persi che stanno scendendo all'in-
ferno; devi giungere a guardarli come anime splendenti che stanno ascendendo verso il
paradiso. Questo ti richiederà esercizio di volontà per essere conseguito, ma questo è un
uso legittimo della volontà di pensare - decidere cosa pensare e come pensare.

La funzione della volontà è dirigere il pensiero. Pensa al lato bello degli uomini; la parte
gentile, attrattiva ed esercita la tua volontà nel rifiutarti di pensare a qualunque altra cosa
che non sia in connessione con esse.

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Non conosco alcun altro che non si sia esercitato così tanto su questo punto quanto Euge-
ne V. Debs, due volte candidato socialista per la presidenza agli Stati Uniti. Il signor Debs
prova profondo rispetto per l'umanità. Nessuna richiesta di aiuto a lui indirizzata cade nel
vuoto. Nessuno riceve da lui parole scortesi o fuori luogo.. Non puoi venire a contatto con
lui senza avvertire il suo profondo e gentile interesse verso di te. Qualunque persona, che
sia un milionario, lavoratore o straccione, riceve il caldo affetto di un amore fraterno che è
sincero e vero. Nessun bambino che mendica in strada gli parla senza ricevere immediata
attenzione e tenera considerazione. Debs ama gli uomini. Questo ha fatto di lui il leader di
un Grande movimento politico, l'eroe amato da milioni di cuori, e darà a lui un nome che
non morirà mai. E' una Grande cosa amare gli uomini in questo modo, e può essere rag-
giunto solo mediante l'uso del pensiero. Non esiste nulla che possa farti Grande, se non il
pensiero.

"Possiamo dividere i pensatori in quello che pensano per sé stessi ed in quelli che pensano
attraverso gli altri. Questi ultimi sono la regola, i primi l’eccezione. Questi sono pensatori
originali in un doppio senso, ed egoisti nel senso nobile del termine" -Schopenhauer.

"La chiave per ogni uomo è il suo pensiero. Forte e provocatorio pensiero, sembra che ab-
bia una rotta alla quale obbedisce che è l'idea in base la quale tutte le sue vicende sono
classificate. Può essere riformato solo mostrandogli una nuova idea che lo possa coman-
dare" - Emerson

"Tutti i grandi pensieri sono già stati pensati migliaia di volte; ma per farli davvero nostri
dobbiamo ripensarli dentro di noi onestamente finché si radicano come nostra personale
espressione." - Goethe.

"Tutto quello che un uomo mostra di sè esteriormente non è altro che l'espressione ed il
completamento del suo pensiero interno. Per 'lavorare' efficientemente, deve pensare in
modo chiaro. Per comportarsi in modo nobile, deve pensare in modo nobile." -Channing

"I Grandi uomini sono quelli che riconoscono che la spiritualità è più forte di qualunque al-
tra forza materiale. Questi pensieri reggono il mondo." -Emerson.

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"Ci sono persone che studiano tutta la vita, ed alla loro morte hanno imparato tutto tranne
che pensare."-Domergue.

"E' il pensiero abituale che mette la cornice alla nostra vita. Esso ci avvolge più di quanto
non facciano le nostre più intime relazioni sociali. I nostri migliori amici non possono fare
tanto per dirigere le nostre vite, quanto possono i pensieri che accogliamo?" - J. W. Teal.

"Quando Dio regala un Grande pensatore a questo pianeta, allora tutto è a rischio. Non e-
siste una sola parte della scienza che non possa essere messa in discussione; nemmeno al-
cuna reputazione letteraria è al sicuro, compresi i così detti nomi eterni, che possano esse-
re rifiutati e condannati." - Emerson.

Pensa! Pensa! PENSA!!!

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CAPITOLO 18: GESU'E LA SUA IDEA DELLA GRANDEZZA

Nel ventitreesimo capitolo di Matteo, Gesù opera una netta distinzione tra la vera e la falsa
Grandezza; inoltre evidenzia il Grande pericolo in cui incorrono coloro che desiderano di-
ventare Grandi. La più insidiosa delle tentazioni, dalla quale tutti devono evitare e combat-
tere incessantemente se desiderano veramente ascendere nel mondo. Parlando alla folla
ed ai suoi discepoli, Egli li mette in guardia dall'adottare i principi dei Farisei; infatti fa no-
tare che mentre i Farisei appaiono uomini giusti, retti, giudici onorabili, veri legislatori, o-
nesti nei loro comportamenti con gli uomini, in realtà "ambiscono ai primi posti nei ban-
chetti ed ai saluti pubblici nei mercati, ad essere chiamati Maestro, Maestro"; in rapporto a
questo principio, Gesù dice “Chi vuole essere Grande fra di voi, si faccia servo di tutti”.

Nella mente della persona media invece, colui che viene percepito come Grande, è colui
che viene servito. Egli si mette in una posizione di comando, al fine di esercitare Potere, fa-
cendo obbedire gli uomini alla sue volontà. L'esercizio del dominio sopra altre persone, per
molti, è una cosa desiderabile. Niente sembra essere più apprezzato da una anima egoista.
Ti capiterà sempre di aver a che fare con persone egoiste o arretrate, che cercano di domi-
nare gli altri o di esercitare il controllo gli uni sugli altri. Non appena gli uomini primitivi si
mossero sulla Terra, iniziarono a schiavizzare i propri simili. Per millenni, la lotta in guerra,
politica, diplomazia e governi, è stata finalizzata a conseguire il controllo sugli altri uomini.
Re e principi hanno inondato il suolo della terra di sangue e lacrime allo scopo di estendere
il loro dominio ed il loro Potere per comandare a più persone.
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La lotta nel mondo degli affari di oggi è la stessa portata avanti sui campi di battaglia d'Eu-
ropa un secolo fa, poiché il principio che li governa è lo stesso. Robert O. Ingersoll non rie-
sce a spiegarsi come mai uomini come Rockfeller o Carnegie cercano più denaro, e si fanno
schiavi della competizione negli affari, quando possiedono già molto più di quanto possano
usare. Egli ha pensato che fosse una forma di follia, e l'ha illustrata come segue: "Supponi
che un uomo disponga di cinquantamila paia di pantaloni, settantacinquemila magliette,
cento mila cappotti e centocinquantamila cravatte, che cosa penseresti di lui se si alzasse
al mattino prima dell'alba e lavorasse fino a che fa buio, piova o splenda il sole, con tutti i
tipi di tempo, solo per avere un'altra cravatta?"

Ma non penso sia un buon paragone. Il possedere una cravatta non ti da potere sugli altri
uomini; il possesso del denaro sì. Rockfeller, Carnegie e quelli come loro non inseguono i
dollari, ma il Potere. E' il principio dei farisei: è la battaglia per avere i posti in vista. Coin-
volge tutti: uomini abili, scaltri, capaci; ma non Grandi uomini.

Io voglio che tu combatta fortemente queste due idee di Grandezza nella tua mente. "Chi
vuole essere Grande serva il prossimo". Lascia che chieda all'americano medio chi ritenga
essere il più Grande americano mai esistito, e la maggior parte penserà ad Abramo Lincoln.
E questo non è forse perché in lui, più che in altri uomini che hanno servito la patria, rico-
nosciamo lo spirito di servizio? Non servilismo, ma servizio. Lincoln era una Grande uomo,
perché sapeva come essere un grande servitore. Napoleone, invece, era abile, freddo, ego-
ista, arrampicatore, uomo brillante. Lincoln era Grande, Napoleone no. Nel momento in cui
tu inizi ad avanzare ed inizierai ad essere riconosciuto come un Grande, capirai di trovarti
in pericolo. La tentazione di egemonizzare, sottomettere gli altri e determinarne i destini
sarà quasi irresistibile. Scansa in ogni caso anche l'opposto pericolo, ovvero quello di cade-
re nel servilismo o di buttarti via nel servizio degli altri.

Fare questo è stato l’ideale di tantissime persone. Il completo sacrificio di sé è stato pensa-
to essere il modo di vita più simile al Cristo, a causa, come penso, di uno stravolgimento
del carattere e degli insegnamenti di Gesù. Ho spiegato questo stravolgimento in un libro
che spero prima o poi leggiate tutti: "A New Christ". Migliaia di persone, cercando di imita-

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re Gesù, come speravano, hanno sminuito sé stesse e abbandonato gli altri nel tentativo di
fare del bene.

Praticando un altruismo malsano e lontano dalla Grandezza, almeno quanto lo è il più fiero
egoismo. I più fini istinti, che rispondono alle richieste per i problemi o le preoccupazioni
non sono in tutti i casi tutto di te; né sono necessariamente la parte migliore di te. Ci sono
altre cose che devi fare oltre ad aiutare lo sventurato, sebbene sia vero che una Grande
parte della vita ed attività di ogni Grande persona deve essere spesa ad aiutare il prossimo.
Nel momento in cui inizi ad avanzare, essi verranno a te. Non mandarli via, ma non fare
nemmeno l'errore fatale di pensare che una vita di completa auto-abnegazione sia la via
della Grandezza.

Per fare il punto, permettimi di ricordarti che la classificazione di Swedenborg sulle moti-
vazioni fondamentali è esattamente la stessa usata da Gesù. Egli divide gli uomini in due
gruppi: quello che vivono nel puro amore, e quelli che vivono in quello che lui chiama l'a-
more di governare per l'amore di sé stessi. Vedrai che questo è esattamente lo stesso della
bramosia dei farisei per i posti di Potere. Swedenborg vide in questo amore egoista per il
Potere la causa di tutto il peccato. Questo era l'unico desiderio malvagio dell'animo uma-
no, da cui ogni altro desiderio malvagio ha origine.

A ciò egli contrappone il vero amore. Egli non distingue tra amore di dio ed amore degli
uomini, ma semplicemente amore. La maggioranza dei fanatici fanno di più per l’amore ed
il servizio di Dio, di quanto facciano per gli uomini. Ma è un fatto che l'amore verso Dio non
sia sufficiente per salvare un uomo dal desiderio del Potere, visto che alcuni dei più ardenti
amanti della Divinità sono stati i più malvagi tiranni. Gli adoratori di Dio sono spesso tiran-
ni, mentre gli amanti dell'umanità sono spesso persone intriganti e invadenti.

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CAPITOLO 19 : UN’IDEA D’EVOLUZIONE.

MA come possiamo evitare di buttarci nel lavoro altruistico, se siamo circondati da pover-
tà, ignoranza, sofferenza e dalle manifestazione di miseria in cui molte persone vivono?
Quelli che vivono dove la mano avvizzita del desiderio è appiccicata a loro da ogni lato
supplicante aiuto devono trovare difficile trattenersi dal continuo dare. Inoltre, ci sono dif-
ferenze sociali e di altro tipo, ingiustizie fatte al debole, che accendono le anime generose
che cercano con un quasi irresistibile desiderio di rimettere le cose a posto. Vogliamo ini-
ziare una crociata; percepiamo che gli errori non saranno mai sanati finché non ci saremo
totalmente immolati per la causa. Ciò detto dobbiamo tornare indietro al punto di vista.
Dobbiamo ricordarci che questo non è un mondo malvagio, ma un mondo buono in diveni-
re.

Non c'è' dubbio che è esistita un’era in cui non c'era vita sulla Terra. La testimonianza geo-
logica rende certo il fatto che una volta il globo era una palla di gas in combustione e rocce
fuse, ricoperta da vapori bollenti. E non possiamo sapere come la vita sia potuta esistere in
queste condizioni; sembra impossibile. La geologia ci dice che più tardi, si formò una cro-
sta, il globo si raffreddò e solidificò, i vapori si condensarono e divennero nebbia o pioggia.
La superficie raffreddata si sbriciolò in suolo; l'umidità si accumulò, stagni e mari vennero
fusi assieme, ed alla fine da qualche parte nell'acqua o sulla terra apparve qualcosa di vivo.

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E' ragionevole supporre che questa prima forma di vita dovesse essere un organismo uni-
cellulare, ma dietro queste cellule c’era l’insistente urgenza dello Spirito, la Grande VITA
che cercava espressione. Così in breve, organismi che possedevano troppa vita per espri-
mere se stessi attraverso una sola cellula, divennero bi-cellulari e poi multicellulari, cosic-
ché maggior vita fu convogliata in loro.

Gli organismi pluricellulari vennero così formati; piante, alberi, vertebrati e mammiferi,
molti di loro con strane fogge, ma tutti perfetti secondo le loro necessità, come ogni cosa
che Dio fa. Non c'è' dubbio che ci fossero delle forme non sviluppate, o quasi mostruose di
animali o piante. Ma ogni cosa ha raggiunto il proprio scopo nel suo tempo, e quindi tutto
era perfetto. Poi venne un altro grande giorno, quello del processo evolutivo, un giorno in
cui le stelle del mattino hanno cantato tutte assieme ed i figli di Dio hanno gridato di gioia
nello scorgere l'inizio della fine, e questo per l’uomo, l'oggetto desiderato fin dall'Inizio,
che appariva sulla scena. Un essere simile alla scimmia, un po' diverso dalle bestie intorno
a lui in apparenza, ma infinitamente diverso per la capacità di crescita ed il pensiero. Arte e
bellezza, architettura e canzone, poesia e musica, erano tutte possibilità non realizzate
nell'anima di questo uomo-scimmia. E per il suo tempo e luogo, esso era molto buono.

"E' Dio che lavora in te, per volere e per fare a suo piacimento", dice San Paolo. Dal primo
giorno in cui è apparso l'uomo, Dio ha iniziato a lavorare NEGLI uomini, mettendo ogni vol-
ta un po' più di se stesso nelle generazioni che si sono succedute, spingendoli verso mag-
giori scoperte e progressi, per favorire migliori condizioni sociali, di governo e domestiche.
Quelli che guardano indietro, alla storia antica, vedono le orribili condizioni che esistettero,
le barbarie, le idolatrie e le sofferenze e leggendo di Dio in connessione con queste cose,
sono portati a sentire che Egli fosse crudele ed ingiusto verso gli uomini, costoro dovreb-
bero fermarsi a pensare. Dall'uomo scimmia fino alla venuta di Cristo, la specie umana ha
dovuto crescere. E' ciò è potuto avvenire grazie al progressivo dischiudersi dei vari poteri e
possibilità latenti nel cervello umano.

Dio desiderava esprimersi, vivere in una forma, e non solo quello, ma vivere in una forma
di pensiero nella quale egli potesse esprimere se stesso al più alto livello morale e spiritua-

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le. Dio ha voluto evolvere una forma in cui egli potesse vivere come Dio, e manifestare se
stesso come il Dio. Questo fu lo scopo della forza evolutiva. Le età delle guerre, del sangue,
della sofferenza, dell'ingiustizia e della crudeltà vennero mitigate in molti modi con amore
e giustizia man mano che il tempo avanzava. E questo sviluppava la mente dell'uomo ad un
punto in cui avrebbe dovuto essere capace di dare piena espressione all'amore e alla giu-
stizia di Dio. La fine non è ancora arrivata; Dio non mira alla perfezione di pochi, come se
fossero dei frutti bellissimi in cima di una cesta di frutti scadenti, bensì alla glorificazione
della razza. Verrà il tempo in cui verrà il Regno di Dio sulla Terra. Il tempo previsto dal so-
gnatore dell'isola di Patmos, quando non ci sarà più pianto, non ci sarà più dolore, e supe-
rate le cose del passato, e non ci sarà più notte alcuna.

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CAPITOLO 20 : SERVIRE DIO

Vi ho portati,attraverso i due precedenti capitoli, fino al punto di darvi una prospettiva del
posizionamento finale del problema del dovere.

Questa è una cosa che disorienta e confonde molte persone coscienziose e sincere, e dà
loro notevoli difficoltà di soluzione.

Quando iniziano a fare qualcosa per se stessi e a mettere in pratica la scienza del diventare
Grandi, si ritrovano costretti a ripensare alle proprie relazioni interpersonali. Ci sono degli
amici che forse dovrebbero essere allontanati, genitori che non capiscono, e che pensano
in qualche modo di essere messi in disparte. L'uomo veramente Grande viene spesso con-
siderato come egoista da molte persone che lo circondano che pensano che egli dovrebbe
dare loro più benefici di quanto stia facendo ora. La domanda iniziale è: E' mio dovere fare
il massimo di me stesso senza curarmi di qualunque altra cosa? O dovrei aspettare fintan-
toché posso fare questo senza attriti o senza causare perdite a qualcuno?. Questa è l'inter-
rogativo tra obbligo verso se stessi ed obbligo verso gli altri.

I tuoi obblighi verso il mondo sono stati discussi completamente nelle pagine precedenti,
mentre ora faccio una considerazione sul dovere verso Dio. Un numero immenso di perso-
ne ha moltissima incertezza, per non dire ansia, quanto ai loro doveri verso Dio.

La quantità di lavoro e di servizio che è fatto in suo nome negli Stati Uniti sotto forma di la-
voro per la chiesa e cose simili è enorme. Una immensa quantità di energia umana viene
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spesa in quel che viene definito 'servire Dio'. Io propongo di riflettere brevemente su quel-
lo che significa servire Dio , e di come un uomo possa servire Dio al meglio, e penso di po-
ter tranquillamente dimostrare che l’idea convenzionale che abbiamo di servire Dio sia
completamente sbagliata.

Quando Mosè andò in Egitto per liberare gli Ebrei dalla schiavitù, la sua richiesta verso il
Faraone , nel nome di Dio, fu " Lascia che la gente se ne vada, così che possano servirmi".
Egli li guidò attraverso il deserto, ed ivi istituì una nuova forma di culto che fece pensare a
molte persone che il culto possa essere il servizio a Dio, invece Dio stesso chiaramente dis-
se che non Gli importava nulla di cerimonie, offerte bruciate od oblazioni e l'insegnamento
di Gesù, se ben compreso, voleva staccarsi anche dall’organizzazione del culto del tempio.
Dio non sente la mancanza di nulla che gli uomini possano fare per Lui con le loro mani,
corpi o voci. San Paolo chiarisce che l'uomo non può fare nulla per Dio, perché Dio non ha
bisogno nulla.

La prospettiva dell'evoluzione che abbiamo adottato vede Dio che cerca espressione attra-
verso l'uomo. Attraverso tutte le età in cui il Suo spirito ha spinto l'uomo verso l'alto, Dio
ha continuato a cercare espressione. Ogni generazione umana possiede più spirito divino
della precedente. Ogni generazione vuole di più in riferimento a migliori case, ambienti
migliori, lavori più piacevoli, riposo, viaggi ed opportunità di studio rispetto quella prece-
dente.

Ho sentito economisti di poca lungimiranza affermare che la classe lavoratrice di oggi do-
vrebbe essere molto soddisfatta in quanto le sue condizioni lavorative sono molto migliori
di quelle dei lavoratori di duecento anni fa, che dormivano in baracche senza nemmeno le
finestre, su un pavimento ricoperto di paglia in compagnia dei maiali che allevavano. Se
quell'uomo aveva tutto quello di cui era capace di usufruire per condurre la sua vita, egli
era comunque perfettamente contento, mentre se gli mancava qualcosa non era contento.
L'uomo d'oggi vive in una casa confortevole, possiede molti beni che invece erano scono-
sciuti solo pochi lustri fa, e se ha tutto quello che può usare per vivere tutta la vita che può
immaginare, sarà contento. Ma invece non lo è. Dio ha elevato la razza umana così in alto

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che ogni uomo può immaginare una vita migliore e più desiderabile di quella che può vive-
re nelle presenti condizioni. E fintantoché questo è vero, fintantoché un uomo può pensare
e immaginare chiaramente se stesso in una vita più desiderabile, sarà scontento della sua
vita attuale, giustamente. Quello scontento è lo Spirito di Dio che spinge l'uomo verso con-
dizioni più desiderabili. E' Dio che cerca espressione nell'uomo. "Egli lavora in noi per co-
stringerci a fare".

L'unico servizio che puoi fare a Dio è quello di dare espressione a quello che egli sta cer-
cando di dare al mondo attraverso di te. L'unico servizio che puoi dare a Dio è dare il me-
glio di te stesso in modo che Dio possa vivere in te fino al limite delle tue possibilità. In un
libro precedente di questa serie (La scienza del diventare ricchi), porto l'esempio di un ra-
gazzino che cerca di suonare il pianoforte: la musica presente nella sua anima non riesce a
fluire attraverso le sue dita non allenate. Questa è una buona immagine di come lo Spirito
di Dio è sopra, vicino, intorno, dentro ciascuno di noi, cerca di fare grandi cose attraverso
noi, non appena noi alleneremo le nostre mani, i nostri piedi, le nostre menti, cervelli, cor-
pi a fare il suo servizio.

Il tuo primo dovere verso Dio, verso te stesso, verso il mondo, è di diventare una Grande
Personalità, al massimo grado consentito dalle tue possibilità. E questo, secondo me, risol-
ve la questione del dovere. Ci sono una o due cose che dovrebbero essere risolte in chiusu-
ra di questo capitolo. In un precedente capitolo di questo libro ho scritto della possibilità.
Ho detto, in linea generale, che in ciascun uomo risiede il potere di diventare grande, così
come ne “La scienza del diventare ricco” ho detto che dentro di ogni uomo risiede il potere
di diventare ricco. Riconosco che queste affermazioni di carattere generale richiedono co-
munque dei chiarimenti. Esistono degli uomini che hanno delle menti così materialistiche
che sono assolutamente incapaci di comprendere la filosofia che sta alla base di questi li-
bri. Esiste una notevole massa di uomini e donne che hanno vissuto e lavorato fino ad es-
sere completatene incapaci di 'sentire' queste linee guida; queste persone non sono in
grado di ricevere il messaggio di questo libro. Per loro è possibile fare qualcosa attraverso
la dimostrazione, cioè vivendo le cose davanti a loro. Questo è il solo modo attraverso cui

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possono essere risvegliati. Il mondo ha più bisogno di dimostrazione che di insegnamento.
Per questa massa di persone il nostro dovere è quello di migliorarci il più possibile come
persone, in modo che essi possano vedere e desiderare di fare altrettanto. E’ nostro dove-
re farci eccellenti per amor loro; così che possiamo aiutare a preparare il mondo affinché la
prossima generazione, possa avere migliori condizioni per il pensiero.

Un altra cosa; molta gente mi scrive dicendo che desidera fare qualcosa per sé stessa cer-
cando di andarsene di casa, ma sono trattenuti dai legami familiari, essendo gli altri più o
meno dipendenti da loro e avendo paura di farli soffrire lasciandoli soli. In generale sugge-
risco a queste persone di andarsene senza timore e fare il meglio per se stessi. Se c'è' una
mancanza in casa, sarà solo apparente e momentanea, per poco tempo, se tu segui la scia
dello Spirito, sarai in grado di prenderti maggiormente cura di chi dipende da te più di
quanto abbia mai fatto prima.

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CAPITOLO 21: UN ESERCIZIO MENTALE

Lo scopo degli esercizi mentali non deve essere frainteso. Non c'è alcuna efficacia negli in-
cantesimi o nelle formule; non c'è' alcuna abbreviazione dell’evoluzione di un processo che
si possa ottenere mediante la ripetizione incessante di preghiere o magie. Un esercizio
mentale è un semplice esercizio, non consiste nel ripetere parole, ma nel pensare certi
pensieri. Le farsi che ascoltiamo ripetutamente diventano convinzioni, dice Goethe. E i
pensieri che pensiamo ripetutamente diventano abituali e fanno di noi quel che siamo. Lo
scopo del fare un esercizio mentale è quello di farti pensare certi pensieri ripetutamente
finché si formi l’abitudine di pensarli. Questi diventeranno così i tuoi pensieri continuati-
vamente. Presi nel giusto modo e capendone le finalità, gli esercizi mentali hanno grande
valore; ma presi come fa la maggioranza delle persone, diventano peggio che inutilizzabili.

I pensieri racchiusi nel seguente esercizio sono quelli che vuoi pensare. Dovresti esercitarti
una o due volte al giorno, ma dovresti impegnarti a pensare questi pensieri continuamen-
te. Ciò significa che non devi pensarci due volte al giorno per un certo tempo e poi dimen-
ticatene finché non arriva il momento del prossimo esercizio. L'esercizio serve se ti applichi
in continuazione.

Prenditi una pausa in cui puoi avere venti o trenta minuti liberi da ogni interruzione e per
prima cosa fai in modo di entrare in uno stato di benessere fisico. Distenditi su una Morris
Chair, o su un divano, o sul tuo letto. La posizione migliore è quella supina. Se non hai

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tempo disponibile durante il giorno, fai questo esercizio prima di addormentarti o prima di
alzarti al mattino.

Per prima cosa lascia che l’attenzione si concentri sul tuo corpo, dalla punta dei capelli fino
alla punta dei piedi, e rilassa ogni muscolo mentre lo fai.

Rilassati completamente. Poi, scaccia dalla tua mente qualunque tipo di problema fisico o
di altro tipo. Lascia che la tua attenzione passi lungo la colonna vertebrale fino alle termi-
nazioni nervose, e mentre lo fai pensa: "I miei nervi sono in perfetto ordine in tutto il cor-
po. Obbediscono ad ogni mia volontà, ed ho grande forza nei nervi." Poi porta la tua atten-
zione ai polmoni e pensa: “Sto respirando profondamente e lentamente, l'aria raggiunge
ogni alveolo dei miei polmoni, che sono in perfette condizioni. Il mio sangue viene purifica-
to e ripulito perfettamente.” Poi passa al cuore, "Il mio cuore sta battendo con fermezza e
calma, la mia circolazione è perfetta, fino alle estremità." Infine il tuo sistema digestivo: “Il
mio stomaco ed il mio intestino assolvono perfettamente il proprio compito. Il cibo che as-
sumo viene digerito ed assimilato; il mio corpo viene così ristorato e nutrito. Il mio fegato, i
reni, la cistifellea assolvono in modo eccellente alle loro funzioni senza dolore o sforzo ; sto
perfettamente bene. Il mio corpo sta riposando, la mia mente è quieta e la mia anima è in
pace.”

“Non ho ansie che riguardano problemi finanziari. Dio, che è dentro me, è anche in tutte le
cose che voglio e le spinge verso di me; tutto quello che voglio mi è già stato dato. Non ho
ansie riguardanti la mia salute, sto perfettamente bene. Non ho alcuno tipo di preoccupa-
zione o paura.”

“Supero ogni tentazione malvagia. Allontano da me ogni avidità, egoismo o bassa ambizio-
ne personale. Non ho sentimenti di invidia, malizia, od ostilità verso alcun’anima vivente.
Non seguirò in alcun modo ciò che non sia in accordo con i miei più alti ideali. Sono giusto
e farò il giusto.

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PUNTO DI VISTA

Tutto è giusto nel mondo. Esso è perfetto e sta avanzando verso la completezza. Osserverò
i fatti della vita sociale, politica ed industriale solo da questo alto punto di vista. Guarda, è
tutto a molto buono. Guarderò a tutti gli esseri umani, conoscenti, amici, vicini di casa e a-
gli stessi membri della mia famiglia in questo modo. Sono tutti buoni. Nulla vi è di sbaglia-
to nell'universo. Nulla vi può essere di sbagliato, se non la mia opinione personale, che mi
impegno a correggere. La mia piena fiducia è riposta in Dio.

CONSACRAZIONE

Obbedirò alla mia anima e mi conformerò a quello che in me è più alto. Cercherò dentro di
me la pura idea del giusto in tutte le cose e quando l'avrò trovata, la applicherò nella mia
vita di ogni giorno. Abbandonerò tutte le cose che ho superato, per il meglio che posso
pensare. Farò i più sublimi pensieri sulle mie relazioni; e il mio modo di fare e le mie azioni
esprimeranno questi pensieri. Piegherò il mio corpo alla volontà della mia mente. Lascio
che la mia mente sia al servizio dell'anima e consegno la mia anima alla guida di Dio.

IDENTIFICAZIONE

C'è una sola SOSTANZA, e di questa sono fatto e sono uno con Essa. E' mio Padre; da Egli
derivo. Il Padre ed Io siamo una sola cosa, il mio Padre è più Grande di me, ed io farò la Sua
volontà. Sottometto me stesso alla Unità consapevole col Puro Spirito. Non c'è che l’uno, e
quell’uno è ovunque. Io sono uno con la Coscienza Eterna.

IDEALIZZAZIONE

Forma un disegno mentale di te stesso come vuoi essere, alla più alta visione cui la tua
immaginazione può giungere. Soffermati su questo per un po' di tempo, trattenendo que-
sto pensiero: "Questo è quello che veramente sono; è un immagine di me perfetto e in a-
vanzamento verso la completezza. Osserverò i fatti della vita economica, sociale e indu-
striale solo da questo alto punto di vista. Guarda, è tutto molto buono. E vedrò tutti gli es-

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seri umani, i miei conoscenti, amici, vicini di casa, ed i membri della mia stessa famiglia allo
stesso modo. Essi sono tutti buoni.

Niente è sbagliato nell'universo, nulla può essere sbagliato, se non la mia personale opi-
nione, che mi impegno a correggere. La mia piena fiducia è in Dio.

REALIZZAZIONE

Mi impadronisco del Potere di diventare quello che voglio essere e fare quello che voglio
fare. Sono una fonte di energia creativa; tutto il Potere disponibile è nelle mie mani. Segui-
rò la mia strada con forza e perfetta sicurezza; Compirò grandi opere con la forza del Si-
gnore, mio Dio. Avrò fede e mai paura, perché Dio è con me.

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CAPITOLO 22 --- RIASSUNTO DELLA SCIENZA DELL’ESSERE GRANDI.

Tutti gli uomini sono fatti dalla sola ed unica SOSTANZA intelligente, e quindi tutti hanno gli
stessi essenziali poteri e possibilità. La Grandezza è allo stesso modo intrinseca in tutti, e
può essere manifestata da ciascuno di noi. Ogni persona può diventare Grande. Ogni ele-
mento che appartiene a Dio, appartiene all'uomo.

L'uomo può superare l'ereditarietà e le circostanze esercitando l’intrinseco Potere creativo


dell'anima. Se egli intende diventare Grande, l'anima deve agire e deve guidare la mente
ed il corpo.

La conoscenza dell'uomo è limitata, per cui cade in errore a causa dell'ignoranza; al fine di
evitare ciò egli deve connettere la sua anima allo Spirito Universale. Lo Spirito Universale è
la SOSTANZA da cui tutte le cose derivano; Esso penetra e permea tutte le cose. La mente
Universale conosce ogni cosa, e l'uomo può connettersi ad essa per avere tutta la cono-
scenza.

Per fare questo l'uomo deve allontanare da sé ogni cosa che lo può separare da Dio. Deve
desiderare di vivere la vita divina, e deve elevarsi sopra tutte le tentazioni terrene; deve ri-
nunciare ad ogni modo di fare che non sia in accordo con le più alte intenzioni.

Egli deve giungere al giusto modo di vedere le cose, riconoscendo che Dio è tutto, in tutto,
e che nulla è sbagliato. Deve comprendere fino in fondo che la natura, la società, il sistema
governativo e quello industriale sono perfetti nel loro attuale stadio di sviluppo, e che sono
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in pieno avanzamento verso la completa perfezione. Inoltre ogni uomo ed ogni donna in
ogni parte del mondo sono perfetti. Deve convincersi che tutto è corretto nel mondo, ed in
unità con Dio verso il completo sviluppo di un lavoro perfetto. E’ solo vedendo Dio come la
grande presenza che avanza in tutto, e nel bene in tutto che può elevarsi alla vera grandez-
za.

L'uomo deve dedicare se stesso al servizio dell'Altissimo che è dentro di lui, obbedendo al-
la voce della sua anima. C'è una Luce Profonda in ogni uomo, che continuamente lo tra-
sporta verso l'Altissimo, ed egli deve farsi guidare da essa se vuole diventare Grande.

Egli deve riconoscersi UNO col Padre, e consapevolmente professare questa unità per se
stesso e per tutti gli altri. Deve riconoscersi come un dio in mezzo ad altri dei, ed agire di
conseguenza. Deve avere assoluta convinzione nella sua percezione della Verità, ed inizia-
re già dentro casa sua a comportarsi seconda queste direttive. Nel momento in cui inizia a
percepire il vero e giusto corso nelle piccole cose, egli deve seguirlo. Deve smettere di agi-
re inconsapevolmente, ed iniziare a pensare; inoltre deve essere sincero nel suo pensiero.

Deve formare dentro di sé una concezione mentale di sé stesso ai massimi livelli, e sforzar-
si di far diventare questo suo pensiero-forma di sé stesso come abituale. Questo pensiero
forma va tenuto continuamente in visione. Egli deve esteriormente realizzare ed esprimere
questo pensiero forma nelle sue azioni. Deve fare tutto ciò che fa in modo eccellente. Si fa-
rà conoscere e sarà conosciuto come una personalità di potere. Riceverà conoscenza
dall’ispirazione, e saprà tutto ciò che è necessario sapere. Riceverà tutta la ricchezza mate-
riale che formerà nei suoi pensieri, e non necessiterà di alcuna cosa buona. Gli sarà data la
capacità di affrontare qualunque genere di circostanze si possa presentare e la sua crescita
e progresso saranno rapidi e continui.

Grandi opere lo seguiranno e tutti gli uomini saranno felici di prestargli onore. Per il suo
grande valore per lo studente della “Scienza dell’essere grandi” chiudo questo libro con
uno stralcio del saggio di Emerson in “Oversoul”. Questo grande saggio è fondamentale

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perché mostra i fondamentali principi del monismo e la scienza della grandezza. Io racco-
mando agli studenti di studiarlo il più attentamente possibile in rapporto con questo libro.

Qual è il senso universale della povertà e dell’ignoranza se non la sottile insinuazione at-
traverso cui l'anima eccellente fa il suo grande appello? Perché gli uomini sentono che la
vera storia dell’uomo non è mai stata scritta ma che via via ci si dimentica di ciò che è stato
detto di lui e che questi contenuti invecchiano e che i libri di metafisica sono inutili? La filo-
sofia negli ultimi seicento anni non ha setacciato le camere e i magazzini dell’anima. Nei
suoi esperimenti è sempre rimasto, in ultima analisi un residuo che non poteva essere ri-
solto. L'uomo è una corrente la cui sorgente è nascosta. Il nostro essere discende sempre
in noi non sappiamo da dove. Il più esatto calcolatore non può avere prescienza che qual-
cosa di incalcolabile gli possa impedire il prossimo istante. Ma io sono continuamente co-
stretto a riconoscere un origine superiore alla volontà per eventi che chiamo miei.

Come per gli eventi così è per i pensieri. Quando io guardo quel fiume che scorre, che oltre
un certo limite non vedo, il suo corso riversa la sua corrente per un momento dentro di
me, io sento che sono un pensionante, non una causa, ma uno spettatore meravigliato di
quest'acqua eterea.

Questa desidero e cerco e mi metto ad ascoltare, ma la visione mi viene da qualche ener-


gia aliena.

Il Critico Supremo di tutti gli errori del passato e del presente, ed il solo profeta di ciò che
deve essere, è la grande natura in cui giaciamo, così come la terra giace nelle soffici braccia
dell'atmosfera, quell'Unità, quella Superanima, nella quale l'essere particolare di ogni uo-
mo è contenuto e fatto uno con tutti gli altri; quel cuore comune, che è il culto di tutte le
conversazioni sincere, a cui tutte le azioni giuste sono sottomesse, quella realtà superpo-
tente che confuta i nostri inganni e talenti, e costringe ciascuno a essere ciò che è, e a par-
lare per quello che è il suo carattere e non la sua lingua, e che inoltre fa sì che tendenze e
fini passino attraverso il nostro pensiero e la nostra mano e diventino speranza e virtù, po-
tere e bellezza. Noi viviamo come successione, divisione, parti, particelle.

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Contemporaneamente attraverso l'uomo è l'anima del tutto; il silenzio sapiente; la bellezza
universale alla quale ogni singola parte e particella è egualmente relazionata, all'Uno eter-
no. E questo potere profondo nel quale esistiamo e la cui beatitudine è accessibile a noi
tutti, non è solo autosufficiente e perfetto in ogni momento, ma l'atto di vedere e la cosa
vista, il vedente e lo spettacolo, il soggetto e l'oggetto sono uno. Noi vediamo il mondo
pezzo per pezzo, come sole, luna, animale e albero; ma l'insieme, del quale queste sono
parti scintillanti, è l'anima. E' solo attraverso la visione di quella Sapienza, che l'oroscopo
degli anni può essere letto, ed è solo seguendo i nostri migliori pensieri, abbandonandoci
allo spirito della profezia che è innato in ogni uomo, che possiamo conoscere quello che ha
detto. Le parole di ogni uomo che ha parlato attraverso quella vita devono suonare vane a
coloro che non risiedono in quel pensiero a loro volta. Non oso parlare di ciò. Le mie parole
non portano il suo augusto significato, esse cadono come piccole e fredde. Solo esso può
ispirare credo e volontà. Il discorso sarà dolce e lirico e universale come l'alzarsi del vento.

Ancora io desidero, anche se con parole profane, poiché di sacre non ne posso usare, indi-
care il paradiso di questa divinità e riportare quali suggerimenti io ho raccolto dalla tra-
scendente semplicità ed energia dell'Altissima Legge.

Se consideriamo quello che succede nelle conversazioni, nelle fantasticherie, nel rimorso,
in tempi di passione, nelle sorprese, nelle istruzioni di sogni dove spesso vediamo noi stessi
mascherati, -i buffi travestimenti fatti solo per accrescere e magnificare un elemento rea-
le, e rafforzarlo a nostro chiaro preavviso,- noi raccoglieremo molti cenni che incremente-
ranno e ci illumineranno nella conoscenza del segreto della natura. Tutto va nel senso di
mostrare che l'anima nell'uomo non è un organo, ma anima e comanda tutti gli altri organi;
non è una funzione, come il potere della memoria o del calcolo o della comparazione,- ma
li usa come se fossero mani e piedi, non è una facoltà, ma una luce; non è l'intelletto o la
volontà, ma il maestro dell'intelletto e della volontà;- è il vasto retroterra del nostro esse-
re, in cui giaciamo – un immensità non posseduta e che non può essere posseduta. Dall'in-
terno e da dietro, una luce splende attraverso noi sulle cose, e ci fa consci che siamo nulla
e che la luce è tutto. Un uomo è la facciata di un tempio all'interno del quale ci sono tutto

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il bene e tutta la saggezza- ciò che noi comunemente chiamiamo uomo, colui che mangia,
beve, pianta, conta, così come noi lo conosciamo, non rappresenta, ma mal rappresenta se
stesso. Noi non rispettiamo questo ma l'anima, di cui egli è organo, se la facesse apparire
attraverso la sua azione, ci farebbe inginocchiare. Quando essa respira attraverso il suo in-
telletto, è genio; quando fluisce attraverso il suo affetto è amore.

E' attraverso la sua legge e non la matematica che il suo progresso va computato. Gli avan-
zamenti dell'anima non sono fatti per graduazione, come se potessero essere rappresenta-
ti da un movimento su una linea retta, ma similmente ad un cambiamento di stato, così
come potrebbe essere rappresentato da una metamorfosi -dall'uovo al bruco, dal bruco al-
la farfalla- gli accrescimenti del genio sono di un particolare carattere che non fa avanzare
l'eletto individuale prima su Giovanni, poi Adamo, poi Riccardo, dando a ciascuno il dolore
di scoprire l'inferiorità, ma attraverso ciascuno spasimo di crescita, l'uomo si espande lì do-
ve lavora, passando ad ogni pulsazione, classi e popolazioni di uomini. Con ciascun impulso
divino, la mente spacca le sottili scorze del finito e del visibile e fuoriesce nell'eternità ed
inspira ed espira la sua aria.

Questa è la legge del guadagno mentale e morale. La semplice ascesa, in virtù della sua
particolare leggerezza, non fa accedere ad una specifica virtù ma alla regione di tutte le vir-
tù. Costoro sussistono nello spirito che le contiene tutte. L'anima è superiore a tutti i parti-
colari di merito. L'anima richiede purezza ma essa non è purezza, richiede giustizia ma non
è giustizia, richiede benevolenza ma è qualcosa di più; così vi è come una discesa ed un ac-
comodamento (sentiti) quando lasciamo fluire la natura morale per far emergere una virtù
che l'anima vuole. Perché per l'anima nella sua azione pura, tutte le virtù sono naturali, e
non dolorosamente acquisite. Quando essa parla al suo cuore l'uomo diviene istantanea-
mente virtuoso. Dentro lo stesso sentimento c'è il germe della crescita intellettuale, che
obbedisce alla stessa legge. Coloro che sono capaci di umiltà, di giustizia, di amore, di aspi-
razioni, stanno sempre su una piattaforma che comanda le scienze e le arti, i discorsi e la
poesia, l'azione e la grazia.

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Chiunque dimori in questa mortale beatitudine, anticipa già quei poteri speciali che gli uo-
mini premiano così grandemente; così come l'amore rende giusti tutti i doni alla ragazza
amata, l'amante non ha talento né abilità che passino inosservate dalla sua amata, per
quanto lei ne possa avere di relativi in minor misura. E il cuore che si abbandona alla Men-
te Suprema si trova relazionato a tutte le sue opere e percorrerà una strada regale tale da
portarlo a poteri e conoscenza peculiari. Perciò, ascendendo a questo primario e aborigeno
sentimento siamo venuti dalla nostra remota posizione sulla circonferenza, istantanea-
mente al centro del mondo, dove, come nella stanza segreta di Dio, vediamo le cause e an-
ticipiamo l'universo, il quale non è altro che un lento movimento.

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