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Minimoog e gli altri: i capolavori di Robert A. La GAS? Roba vecchia per dilettanti, adesso
c’è la FOMO! 16/01/2021
Moog IK Multimedia UNO Synth Pro, real-analog
23/05/2012 Giulio Curiel Minimoog, Moog mono e parafonico 12/01/2021
Robert A. Moog è stato un sico e ingegnere elettronico nato a New York nel 1934. Già nel 1954 il analogico sintetizzatore monofonico soft-
giovane Moog, mentre studiava per conseguire una delle sue tre lauree, avviò la R. A. Moog Company, synth Softube Soundmit Soundmit 2017
con l’obiettivo di costruire Theremin e altri strumenti elettronici. La società divenne la sua attività a Soundmit 2018 Soundmit 2019 Synth Cafè Tech
tempo pieno nel 1964, l’anno in cui il primo Moog Synthesizer venne presentato alla AES Convention.
In quegli anni Moog frequentava musicisti pionieri della musica elettronica e di quella concreta: fu Test UNO Synth Vintage Virtual Analog
anche grazie alle loro richieste, ai loro suggerimenti e desiderata che arrivò a concepire il sintetizzatore
nella forma che conosciamo oggi, e vanno sicuramente ricordati gli apporti di Vladimir Ussachevsky
(speci cò i quattro stadi dell’ADSR e suggerì l’idea dell’envelope follower), Gustave Ciamaga (co-autore
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del disegno del primo passa-basso controllato in tensione) e Walter Carlos (impegnato nella de nizione
del sequencer). Alla AES Convention del ’64 Moog raccolse due o tre ordini per sistemi modulari che
venivano costruiti su base artigianale, mentre nel 1965 decise di avviarne una produzione commerciale
denominata 900 Series. Nuove serie apparvero nel 1967 (i System I, II e III) e nel 1968 (i System 3x).
In quegli anni i prodotti Moog venivano venduti direttamente a studi di registrazione, facoltà
universitarie e singoli ricercatori: non esisteva ancora un mercato di massa degli strumenti musicali
elettronici. Non a caso, il numero di sistemi modulari venduti complessivamente non superò mai il
limite di poche centinaia. Quando però l’oggetto sintetizzatore cominciò a divenire popolare – tanto che
per un certo periodo nel linguaggio comune “Moog” divenne sinonimo di “synth” – cominciò a
sorgere la richiesta per uno strumento più compatto, economico, trasportabile e immediatamente
utilizzabile dal vivo: nel 1969 venne avviato un progetto in tal senso e, nel 1970, dopo tre serie
prototipali mai giunte alla produzione, vide la luce il Minimoog Model D. Impiegava sostanzialmente lo
stesso ltro dei sistemi modulari, mentre VCO e inviluppi erano stati progettati appositamente. Non
occorre che sia io a dirvi che il Mini è il sintetizzatore più popolare e più riverito di tutti i tempi, e
forse il migliore progetto mai uscito dalla matita di Moog. Il suo successo però fu talmente ampio da
sorprendere il suo stesso progettista: lo strumento venne presentato al Summer NAMM del giugno
1971 e riscontrò un’accoglienza niente a atto calorosa. Moog pensava che ne avrebbe potuto vendere New Musical Instruments
862 likes
alcune centinaia, e certamente non prevedeva che in realtà ne sarebbero stati costruiti oltre 12.000
pezzi nel decennio in cui rimase in produzione.
A un certo punto le sorti di Bob Moog e dell’azienda che Like Page Learn More
portava il suo nome cominciarono a divergere: già nel
1973 Moog Music fu venduta alla Norlin Music Inc., ma New Musical Instruments
Moog ne rimase comunque presidente no al 1977. In 5 hours ago
seguito l’azienda fallì, come peraltro tante altre storiche SSL UF8 è un DAW controller molto
compagnie americane produttrici di synth (per tutte, versatile, ben costruito e soprattutto
Chroma, Oberheim, Sequential). Tra il 1984 e il 1989 potente. Qui la videoreview di Giulio
Curiel per conoscerlo davvero a fondo.
Moog divenne capo della ricerca alla Kurzweil, mentre
Come sempre, in italiano per voi.
negli anni successivi si dedicò alla ricerca accademica. https://youtu.be/Qgf329qNQro
Bob Moog ed io, Francoforte Musik
Non rinunciò tuttavia mai a produrre strumenti
Messe, circa 2002 SSL UF8 is a very versatile, well-built,
elettronici, ma poiché aveva venduto il suo marchio e i and above all powerful DAW
suoi progetti, non fu più in grado di utilizzare il proprio controller. Here is the video review of
nome per essi: nacque così la Big Briar, piccola azienda Giulio Curiel to get to know him in
depth. As always, in Italian for you.
che produceva Theremin, pedali e processori analogici. Nel frattempo il marchio Moog divenne
https://youtu.be/Qgf329qNQro
oggetto di un’aspra contesa legale: per qualche tempo i diritti per il suo sfruttamento fecero capo a Translated
un’azienda britannica denominatasi Moog Synthesizers. Questa pose in cantiere la riproduzione del
Minimoog originale con in più la dotazione di porte MIDI, circuitazione programmabile e PWM sugli
oscillatori: stando alle testimonianze apparse su Internet pare che qualche esemplare sia stato
e ettivamente prodotto a partire dal 1995, ma io non ne ho mai visto uno. Sono invece apparse sul
mercato alcune riproduzioni non originali, tra cui vale la pena citare lo Studio Electronics SE-1 e il
MacBeth M3X, entrambi accreditati di ottime prestazioni timbriche. Il mercato dell’analogico anni 2000
è comunque pieno di prodotti artigianali che riprendono più o meno compiutamente il disegno del
YOUTUBE.COM
Mini (o magari di sue singole parti), mentre anche nel mondo virtuale non mancano i tentativi di
SSL UF8 videoreview: come è …
emulazione: uno dei primi VSTi a comparire fu proprio lo Steinberg Model E, ma all’epoca la tecnologia
In questa videoreview Giulio Curiel vi …
dei soft-synth non era avanzata come lo è oggi e quindi il risultato timbrico era in grado di far venire
l’orticaria a qualsiasi appassionato avesse mai avuto un vero Moog fra le mani. In e etti è strano che
3 Comment 1
https://newmusicalinstruments.it/2012/05/minimoog-e-gli-altri-i-capolavori-di-robert-a-moog/ 2/5
4/5/2021 Minimoog e gli altri: i capolavori di Robert A. Moog - New Musical Instruments
nei quarant’anni che ci separano dalla comparsa dei modulari e del Mini, l’industria abbia
continuato a inseguire la fenice di quegli strumenti gli di un’epoca d’oro, e questo nonostante il New Musical Instruments
progresso intervenuto nel frattempo sia stato tutt’altro che avaro di innovazioni (tra cui è doveroso last Thursday
citare la programmabilità, la polifonia, il controllo digitale, il MIDI, l’FM, il campionamento, la sintesi a IK Multimedia UNO Synth Pro, la nostra
wavetable e quella per modelli sici, la virtualizzazione). Sembra insomma che il tempo sia trascorso recensione TOTALE: esce oggi nei
negozi il mono/parafonico con 3 VCO,
quasi invano e che quarant’anni siano stati gettati al vento. In realtà così non è, e le cose sono cambiate
doppio VCF, 4 effetti, sequencer e
davvero: dal 2002 Robert Moog è ridiventato padrone del suo marchio ed è stato in grado di arpeggiatore super-creativi. Come
riproporre un nuovo sintetizzatore realmente analogico ispirato al progetto del Minimoog originale. Si sempre, l'articolo in italiano per voi se
tratta del Minimoog Voyager, una macchina prodotta per la gioia di chi può investire una somma volete sapere TUTTO di questa bella
macchina. E voi cosa ne pensate di
considerevole in uno strumento che ha la stessa classe e lo stesso, profondo valore intrinseco dei
UNO Synth Pro?
suoi predecessori.
IK Multimedia UNO Synth Pro, our
Nel contempo, gli appassionati dal borsellino meno TOTAL review: The super-creative
mono / paraphonic with 3 VCO, dual
fornito hanno potuto contare su una riproduzione
VCF, 4 effects, sequencer and
virtuale del Modular ad opera dei francesi di Arturia: a arpeggiator is out in stores today. As
testimonianza della sua attendibilità tale prodotto ha always, the article in Italian for you if
ottenuto la benedizione e il branding dello stesso Moog you want to know EVERYTHING
about this beautiful car. What do you
(invero dopo un primo atteggiamento di forte
guys think of UNO Synth Pro?
perplessità, come mi confessò una volta Frédéric Brun, Translated
Il Minimoog Voyager XL, attuale agship
CEO di Arturia). Al Modular V, Arturia ha fatto seguire il
del catalogo Moog Music
Minimoog V, altro prodotto virtuale dalle buone qualità
emulative rispetto allo strumento hardware di
riferimento. Nel frattempo la stessa Moog Music non se
ne è stata con le mani in mano e, dopo il Voyager che è stato declinato in numerose varianti, ha
rilasciato il Little Phatty (ultimo progetto di Bob Moog), una nuova generazione di Taurus (synth
dedicati ai suoni di basso), e poi ancora tanti strumenti sempre bensuonanti e con una certa dose di
NEWMUSICALINSTRUMENTS.IT
innovatività al loro interno, per terminare con l’Animoog che è un’app per iPhone e iPad che porta
IK Multimedia UNO Synth Pro: …
sulle piattaforme mobili di Apple il suono del mitico Dr. Bob.
Se volete sapere TUTTO, ma davvero…
Oggi sicamente Bob Moog non c’è più, ma il suo spirito continua a risuonare ogni giorno nelle
vibrazioni dell’aria e dell’anima prodotte da migliaia di tastieristi attraverso i suoi sintetizzatori. Unici, 9 Comment 1
intensissimi e inimitabili.
Softube Model 72, replica sw 7 ragioni per cui le polemiche Moog Sirin, il Minitaur colorato
Minimoog con tante nuove verso i cloni Behringer non che non fa solo bassi
frecce al suo arco hanno senso
NEWMUSICALINSTRUMENTS.IT
Bomba: Dave Smith vende Se…
Arturia Minilab MkII – Il massimo nel minimo → In una notizia che ha dell’esplosivo, il …
2 Comment 1
Giulio Curiel
Giornalista della storica rivista Strumenti Musicali dal 1993 al 2016, ho scritto oltre 800 I più letti di NMI
articoli su synth, studio technology e computer music. Se non so di cosa parlo, sto zitto.
https://newmusicalinstruments.it/2012/05/minimoog-e-gli-altri-i-capolavori-di-robert-a-moog/ 3/5
4/5/2021 Minimoog e gli altri: i capolavori di Robert A. Moog - New Musical Instruments
ONEINST009-The
World Sideways
PLUHM – Canzoni
dell’io nudo
https://newmusicalinstruments.it/2012/05/minimoog-e-gli-altri-i-capolavori-di-robert-a-moog/ 4/5
4/5/2021 Minimoog e gli altri: i capolavori di Robert A. Moog - New Musical Instruments
O-N-e Instrument e
Synth cafè
ACUSMATIQ XX20: il
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