Tra i molti fenomeni come avviene sempre in questi casi. Per
underground che tornare a noi, la produzione Grundig nel caratterizzano in vari settore hifi fu decisamente vasta, con continui modi il panorama hifi rinnovamenti dei cataloghi e alcune scelte contemporaneo, uno dei piuttosto originali. Fino a pochi anni fa, si più singolari è costituito trattava di componenti di nessun interesse per dal rifiorire di un l'audiofilo medio italiano e rimanevano diffuso interesse nei confronti di certa tranquillamente invenduti sui banconi e sui produzione Grundig degli anni ’70 e ’80. In mercatini del web. Ora la situazione sta quegli anni di grande sviluppo, la casa tedesca gradualmente aveva una produzione che copriva molti cambiando e si settori dell’elettronica domestica. Iniziata nel assiste ad 1945 da Max Grundig, si sviluppò un’impennata rapidamente e divenne uno dei principali delle costruttori europei di radio e televisori. Nel quotazioni di questi apparecchi che pure non 1973 era una multinazionale che contava sono valvolari, non presentano un design 27.000 dipendenti in tutto il mondo ricercato e neppure portano una firma raggiungendo un totale di 40 milioni di pezzi prestigiosa. Nulla di tutto questo. Allora venduti a partire dalla fondazione. La perché? Occorre fare un passo indietro ed produzione includeva le famose radio esplorare quel sottobosco di mode, corsi e Grundig-Boy, Ocean-Boy, Concert-Boy, ricorsi che ravvivano il mercato vintage e Satellit, le radiosveglie Sono Clock, i trovano origine dal passaparola, dalle diffusori sferici Audiorama, i componenti tendenze importate dall’estero (a volte della serie Studio Hi-Fi, Super Hi-Fi, i estreme, come nel caso dei monotriodi, l’alta televisori Super Color. Nel efficenza, i monovia), dalle web community, i 1978 i dipendenti Grundig forum, i newsgroup. In questo ambiente si erano saliti a 37.500 ma nel sviluppano nuove tendenze che qualche volta frattempo era iniziata la scalata si esauriscono nel giro di qualche anno, altre azionaria che avrebbe portato il volte prendono piede in modo sorprendente e colosso olandese Philips a non si possono certo ignorare. Come esistono detenere il controllo societario migliaia di fan dei mitici mini-monitor BBC della casa tedesca. Il 1984 fu LS3/5a che discutono l’anno in cui il fondatore Max animatamente dei Grundig lasciò la guida migliori dell’azienda, ci furono dei accoppiamenti, stand sostanziali cambi di o cavi per le loro management e le attività di amate casse, così pure sviluppo e ricerca cominciarono a venire si contano ormai a affidate esternamente. L’azienda continuò ad centinaia gli investire soprattutto nel settore televisivo e appassionati del tentò un rilancio dell’audio con la linea Fine Grundig vintage, in particolare dei prodotti Arts nel 1987. Ma ormai la parabola risalenti agli anni 1976-84. Ed è, discensiva era cominciata e risultò contrariamente al solito, un fenomeno che ha inarrestabile: Philips si liberò di Grundig nel avuto origine e si è sviluppato qui in Italia e 1998 cedendola a un consorzio tedesco. Il sta ora contagiando pure l’estremo oriente. Le fallimento fu inevitabile e, nel 2003, quel che caratteristiche tecniche dei componenti ne rimaneva venne smembrato e venduto, Grundig di quelle annate denotano uno studio accurato e funzionale di ogni aspetto del che mediocre. progetto finalizzato alla riproduzione Invece le musicale. Per cui possono stupire gli strani qualità del rifasatori e diffrattori posti sui diffusori della Grundig sono veramente fuori dal comune. E’ però piuttosto difficile riuscire a trovare un RPC in buone condizioni e, visti peso e dimensioni, le spedizioni sono piuttosto rischiose. I medesimi anni vedevano la luce della serie Super Hi-Fi con molti prodotti di altissimo livello e una serie di diffusori amplificati denominati Aktiv. Meritano una segnalazione i sintoamplificatori R25, R35, R45, dall’estetica goffa ma simpatica. Sono piutttosto difficili da trovare in buone serie Professional che, uniti alle griglie di condizioni ma ripagano con una sonorità protezione, rivelano un’attenzione non molto piacevole ed un’ampia sensazione di comune sull’emissione in ambiente e un dinamica, soprattutto se abbinate ai prodotti preciso controllo sulla risposta in frequenza. Grundig coetanei. E’ necessario ricordare che Gli amplificatori sono a stato solido con scelte il pannello posteriore prevede i collegamenti particolari a livello di retroazione che secondo lo standard DIN tedesco, a cinque privilegiano un elevato fattore ad alta poli e punto/linea. Anche per questo motivo, frequenza. Anche le sorgenti digitali e gli appassionati sono spesso alla ricerca della analogiche, pur se apparentemente simili a cavetteria originale. Dal ’76 al ’79 vedono la prodotti analoghi di quegli anni, nascondono luce i migliori diffusori della casa, soluzioni tecniche peculiari. Il massimo sogno rigorosamente in sospensione pneumatica, dell’appassionato di vintage Grundig è quello con estetica classica e, talvolta, hi-tech. di riuscire ad assemblare una catena completa Denominati genericamente Box, la serie di per mantenere la sonorità di famiglia diffusori comprende i due vie da scaffale, dai caratterizzata da un timbro piacevolmente piccoli e deliziosi minimonitor 300 e 350, alle plastico, un carattere materico e un’attenzione medie 400 e 500, fino ai tre vie 600, 800 e ai dettagli armonici di grande livello. 1000. I tre vie furono prodotti anche nella versione cosiddetta Professional, e disponibili Most wanted sia in versione attiva multiamplificata (Aktiv) che passiva. Tra le più apprezzate ci sono le La caccia degli appassionati audiofili si è Professional subito focalizzata sui prodotti sonicamente 850a e 1500a. più riusciti. Andando in ordine cronologico, Per esprimere il massimo trascurare di citare delle loro la serie dei potenzialità, si consiglia la collocazione dei “compattoni”, in tre vie su stand piuttosto bassi (35-50cm) e il particolare pilotaggio con le elettroniche della casa. Una l’RPC500, un sistema integrato del ’78-‘79 menzione particolare meritano le SL1000, che comprende giradischi, amplificatore, slanciato due vie da pavimento per ambienti sintonizzatore e registratore a cassette. Molti medi, in configurazione tipo D’Appolito con di noi (parlo per quelli della mia età) usavano diversi elementi diffrattori accuratamente sistemi simili ai tempi della scuola che studiati. Sono molto rare e ricercate, perciò offrivano una sonorità in genere poco meno hanno raggiunto quotazioni importanti. Così pure ricercati sono i plasticosi ma bensuonanti emozionante cui alcuni appassionati non giradischi PS1010 e PS1020 con estetica riescono più a rinunciare. Risalgono al giapponese e testine Shure. Insomma, è quasi medesimo periodo i monumentali diffusori difficile trovare un attivi multiamplificati della serie Monolith, un prodotto meno che buono progetto ambizioso e impegnativo costituito nei cataloghi di quegli da estesi array verticali di altoparlanti che anni. Dal ’79 all’82 soffre, dal punto di vengono introdotti nuovi vista sonoro, delle modelli con un design più sfortunate tecnologico e comparabile soluzioni tecniche a quello dei concorrenti adottate. Il declino giapponesi. E’ la serie si manifestò degli amplificatori sempre più negli V1000, V2000, dei anni seguenti, con diffusori attivi e passivi denominati M-XM e impianti anonimi dei deliziosi coordinati Mini. Sonicamente, che persero costituiscono un passo indietro rispetto alla definitivamente il caratteristico timbro di precedente generazione, ma restono validi famiglia Grundig. Ormai il precedente team di sistemi per il secondo impianto o per la progettazione e sviluppo era stato del tutto cameretta dei figli. Nell’83-’84 si assiste a sostituito, non senza spiacevoli attriti interni, una rinascita del marchio, ma è il canto del e i nuovi prodotti non presentavano alcuna cigno cui seguirà una fine rapida e continuità tecnica con i precedenti. L’epoca immeritata. Con l’introduzione del digitale, d’oro era putroppo terminata: neppure la viene inaugurata una nuova serie con le velleitaria serie Fine Arts dell’87 si dimostrò sorgenti CD7500, CD7550 e il lontanamente all’altezza delle migliori preamplificatore XV7500. Questi lettori CD, tradizioni della casa. nonostante l’età e la conversione a 14 bit, sono molto ricercati per la loro capacità di I nostri giorni essere il naturale completamento sonico di una catena interamente Grundig. Anche il L’oblio nei confronti dei prodotti vintage preamplificatore XV7500 è una sorpresa e Grundig è continuato a lungo, sostenuto dalla denota un grado di costruzione invidiabile scarsa diffusione di questi componenti presso anche per gli standard attuali: da usare per il pubblico più attento alla riproduzione audio. pilotare i diffusori della serie Aktiv. La serie A questo si aggiunge un’estetica spesso del di diffusori Box 360, 660, 860 e 1600 offre tutto anonima che non lascia trasparire alcuna prestazioni connotazione costruttiva peculiare. Non c’è interessanti pur da meravigliarsi se, fino a pochi anni fa, si se inferiori ai trattava di prodotti sconosciuti al di fuori di precedenti tre vie. Ma i prodotti più riusciti di una ristretta cerchia di amatori. Ora, con la questi ultimi anni di vera Grundig sono gli diffusione di internet e lo scambio di amplificatori integrati, in particolare il V7000, informazioni ed occasioni d’incontro, sempre il V1700 e le serie midi V20, V30. Sono più audiofili hanno avuto l’occasione di piccoli gioielli di bontà sonica, molto critici apprezzare i componenti Grundig dell’età negli accoppiamenti e difficili nella messa a d’oro. Alcuni li considerano semplicemente punto. Nonostante l’apparenza anonima, si buoni, altri se ne sono decisamente tratta di veri e propri cavalli di razza da capire innamorati. Questo è bastato per far sorgere ed assecondare. Anche in questo caso vale la una nuova moda vintage che per fortuna, solita regola della composizione di una catena tranne rari casi, non ha ancora raggiunto le interamente composta da apparecchi Grundig. quotazioni folli di alcuni prodotti classici Solo così possono esprimere il massimo del ormai supervalutati. potenziale regalando quel suono caldo ed Marco Amboldi