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Milano

Linea metropolitana circolare

Tracciato: 27 Km
Stazioni: 18
Costo:150 milioni di euro
Apertura: 2014-2015

Milano avrà una nuova metropolitana leggera di superficie circolare, una sorta di Circle Line simile alla
overground di Londra. Essa andrà ad aggiungersi alla rete di linee metropolitane esistenti e in progetto.
Non si sa ancora quale sarà il nome identificativo o se verrà semplicemente chiamata "Circle Line", né il
colore.
"Una rivoluzione nel sistema della mobilità cittadina. La Circle line diventerà, a basso costo, un sistema di
trasporto complementare alla metropolitana e al passante. Essa permetterà di spostarsi senza passare
dal centro trasformando, di fatto, la struttura radiale in una rete”.
Lo ha detto l’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli durante un sopralluogo sul tracciato
ferroviario interessato dalla realizzazione della Circle line.

In pratica sul tracciato di 27 km del passante esistente saranno realizzate 6 nuove stazioni (Dergano,
Istria, Forlanini, Zama, Tibaldi, Canottieri) che, con le 9 già in esercizio, andranno a incrociare le linee
metropolitane facilitando tutte le interconnessioni. La frequenza dei treni passerà dagli attuali 30 a una
media di uno ogni 6 minuti. Un’operazione che si potrà effettuare con l’acquisto di una decina di nuovi
mezzi e con l’aumento della velocità di percorrenza che potrebbe portare a compiere il percorso intorno a
Milano da nord-ovest a sud-ovest in meno degli attuali 30 minuti.
Un sistema innovativo ed economico di trasporto circolare che raggiungerà e collegherà i quartieri di
prima periferia mettendoli in rete con tutte le linee della metropolitana oggi esistenti, interscambiando a
Garibaldi con le linee M2, M5 e Passante Ferroviario; a Rho-Pero con la linea M1; a Dergano con la linea
M3; a Istria con la linea M5; a Lambrate con la linea M2; a Forlanini con la linea M4; a Zama con il
Passante Ferroviario; a Rogoredo con la linea M3; a Porta Romana con la linea M3; a Romolo con la linea
M2; a San Cristoforo con la linea M4.

Il progetto ha detto Masseroli sarà finanziato integralmente dal progetto di riqualificazione degli scali
ferroviari cittadini. La realizzazione della Circle line costerà un ventesimo circa di una nuova linea
metropolitana, ma l’aumento della frequenza dei treni garantirà una capacità oraria di circa 12mila
persone, pari a quella delle nuove M4 e M5. I treni oggi sono vuoti, ha aggiunto l’assessore, perchè i
passanti non sono ancora considerati un sistema di mobilità cittadino e questo costituisce uno spreco.
Ecco perché la nuova metropolitana di superficie toccherà tutti gli scali ferroviari che verranno
riqualificati. Perchè la Circle line sia operativa a regime ci vorranno 4 anni: il tempo necessario per
realizzare le plusvalenze derivanti dalla riqualificazione degli ex scali ferroviari che finanzieranno il
progetto, ma qualche intervento intermedio su frequenza e nuove stazioni potrebbe essere realizzato già
nel giro di un anno.

La nuova "Circle line" milanese, come l’hanno battezzata a Palazzo Marino, in realtà percorrerà un anello
ancora incompleto. Manca infatti il tratto ovest, soppresso negli anni Trenta.
Al suo posto il Comune ha inserito nel Pgt un percorso molto più periferico, che attraverserebbe diverse
aree verdi, magari sotto forma di linea metropolitana di superficie, di cui non si parlerà però prima del
2030 e che richiederà investimenti molto più consistenti della cosiddetta "Circle line". Si tratta della linea
di forza Ovest, la M8(per approfondimenti vedere la scheda relativa delle "Linee di Forza" a fondo
pagina).
Orizzonte temporale del 2015:
Orizzonte temporale del 2030:

Le Linee di Forza del PGT

Le Linee di Forza, così chiamate perchè non è ancora stata decisa la tipologia di trasporto urbano,
saranno dei sitemi a guida vincolata.
I più diffusi sistemi di trasporto collettivo urbano di questo tipo, fra quelli entrati in esercizio nei recenti
decenni, possono essere raggruppati in 3 categorie principali:

Metro-tranvia (tranvia moderna);


Ferrovia urbana e metropolitana;
Metropolitana.

Di alcuni di essi si sa che saranno in parte in superficie, laddove possibile, e in parte in sotterranea dove
il densificarsi dell'abitato non consente altre soluzioni. Questo è il caso della Linea di Forza Ovest (M8).
Come anticipato quindi potrebbe trattarsi di metrotramvie o metropolitane, in ogni caso saranno dei
mezzi di trasporto in sede riservata, con vari gradi di protezione possibili (semplice striscia, cordolo,
muretto, sede parallela a quella stradale ma completamente distinta) e con eventuali realizzazioni anche
in tratte suburbane.
Si può ipotizzare ciò dal fatto che le stazioni sono ad una distanza l'una dall'altra tipica delle
metropolitane e, inoltre è probabile che essendo in sede protetta avranno una cadenza temporale
variabile tra i dieci e i sei minuti.
Tutto questo verrà comunque stabilito a posteriori, infatti il PGT traccia delle linee guida per il prossimo
futuro, da qui al 2030; in attesa di ulteriori studi nonché approfondimenti si rimanda ai tracciati di tali
linee.
Le linee in questione sono sei, per approfondimenti vedere qui:

Linea di Forza A – M6;


Linea di Forza Nord – M7;
Linea di Forza Ovest – M8;
Linea di Forza Sud – M9;
Linea di Forza Est – M10;
Linea di Forza F – M11.

E' interessante osservare che alcune di queste linee sono state pensate per viaggiare in parallelo alle
linee esistenti e in fase di realizzazione.
La LDF A connette il nodo ferroviario di Rho – Pero a S. Donato Milanese. Si tratta di una linea che si
sviluppa per un tracciato molto lungo e che interseca numerose linee del trasporto pubblico, sia esistenti
che programmate e di progetto. La linea M6 infatti viaggerà parallelamente alla M3 offrendo fermate
alternative ai passeggeri che vorranno spostarsi da sud-est a nord-ovest.
La M10 sarà parallela alla M2 offrendo alternative a chi da sud sud-ovest vorrà andare a nord nord-est,
ma anche la M5(in fase di realizzazione), come si può notare dalla cartina, è parallela alla M1 nel tratto
Sesto FS – Bisceglie.
La M9 corre in zone meno dense rispetto a quelle settentrionali ma con potenzialità edificatorie
notevolmente superiori (soprattutto per la vicinanza a zone compromesse del Parco Agricolo Sud), inoltre
offre un'alternativa alla Cintura Sud.

Caso a parte sono la M8 e la M11. La prima serve a chiudere la circolazione su ferro che si verrà a creare
con la Circle Line e per collegare e rendere fruibili i parchi della zona Ovest.
La seconda per affiancare la viabilità nord-est/sud-ovest.

Linea di Forza A - M6
Tratta: Rho fiera – S. Donato FS
Stazioni: 37
Stato del progetto: proposta PGT
Limite temporale: 2030

PROGETTO:

La LDF A connette il nodo ferroviario di Rho – Pero a S. Donato Milanese. Si tratta di una linea che si
sviluppa per un tracciato molto lungo e che interseca numerose linee del trasporto pubblico, sia esistenti
e programmate che di progetto.

PERCORSO:

Al capolinea occidentale la LDF A scambia sia con il sistema del ferro (compresa l’alta velocità) che con la
MM1 e, procedendo verso est, via via: serve il sito Expo e l’ospedale Sacco; interseca il tracciato
dell’interquartiere e, come abbiamo detto, il nodo di Certosa; prosegue lungo via Ludovico di Breme e
viale Certosa fino a Piazzale Accursio, via Marco Antonio Colonna e via Giovanni da Procida fino alla
stazione Domodossola.
Da qui la linea si dirige verso sud, intersecando la MM1 all’altezza di Pagano, la futura MM4 in
corrispondenza della stazione Solari e il nodo di P.ta Genova della MM2.
Attraverso via Vigevano la linea si immette lungo i Bastioni, dai quali si stacca dopo Porta Lodovica per
andare a servire l’Ambito di Trasformazione di Porta Romana, scambiando prima con la LDF B e poi con la
MM3 in Piazzale Lodi. Correndo lungo la circonvallazione in direzione nord, la LDF A taglia poi verso ovest
raggiungendo l’ortomercato e la stazione ferroviaria di Zama, prevista sulla cintura. L’ultimo tratto del
percorso avviene lungo via Mecenate e a est del Quartiere Ponte Lambro fino alla stazione ferroviaria di
S. Donato Milanese passando per l’attuale capolinea della MM3 (per la quale si ipotizza un prolungamento
verso Paullo).
Linea Di Forza Nord - M7
Tratta: C.na Gobba – Certosa
Stazioni: 23
Stato del progetto: proposta PGT
Limite temporale: 2030

C.na Gobba MM2 Bicocca M5 Fusinato


S. Mamete Ca' Granda M5 Pacuvio
Brambilla Ca' Granda Valfurva
Adriano Castellammare
Maggiore Pisis
Marelli
Anassagora Bocelli Eritrea
Precotto Affori Centro M3 Certosa LDF-A, LDF-E
Mattei M.L. King
Greco linee S Durando

PROGETTO:

Il PGT si propone di dare continuità al tracciato Zara – Expo verso est, da viale Zara fino a via
Palmanova, attraverso un percorso la cui criticità maggiore è rappresentata dal superamento dello scalo
di Greco.
Parallelamente alla viabilità interquartiere proposta, per alcuni tratti coincidente con quest’ultima, si
sviluppa una nuova linea di forza la cui finalità è sopperire alla mancanza di connessioni trasversali a nord
di Milano, anche per quanto riguarda il trasporto pubblico.
Interazione tra la LDF-D(M7) e la viabilità interquartiere proposta:

PERCORSO:

A partire dal nodo di Cascina Gobba, servito dalla MM2 e da numerose linee del trasporto automobilistico,
la linea di forza (LDF D) corre lungo l’interquartiere, staccandosi da quest’ultima all’altezza di via Adriano
per servire l’area di trasformazione del PII Marelli a nord, percorrendo la viabilità prevista dal programma
stesso in direzione est-ovest tra via Adriano e via Tremelloni. Nel tratto via Tremelloni – viale Fulvio
Testi, sottopassando lo scalo di Greco, la linea utilizzerà i binari della linea tranviaria già entrata in
servizio, incrementando l’accessibilità del polo universitario di Bicocca.
Proseguendo prima lungo viale Fulvio Testi e poi viale Cà Granda, la linea va a servire direttamente
l’Ospedale Niguarda, riprendendo successivamente il percorso lungo la strada interquartiere fino
all’altezza di via Martin Luther King, dalla quale si stacca per proseguire verso sud attraverso l’area della
Cava Lucchini e lungo via Durando, sede del Politecnico. Superando i binari ferroviari in corrispondenza
della stazione di Bovisa, la linea si inserisce nell’area di trasformazione di Bovisa (interessata da nuove
connessioni viabilistiche) per poi ricongiungersi al percorso della viabilità interquartiere in corrispondenza
di via Filippo de Pisis, perimetrale all’area di riqualificazione Certosa – Palazzi, dalla quale si distacca per
attestarsi in corrispondenza della stazione di Certosa, garantendo così l’interscambio con il sistema
ferroviario e con la rete di forza del trasporto pubblico progettata, che avrà qui uno dei propri nodi.
Particolare del nodo di Certosa:

Linea Di Forza Ovest - M8


Tratta: S. Cristoforo FS – Certosa FS
Stazioni: 11
Stato del progetto: proposta PGT
Limite temporale: 2030

S Cristoforo M4, S9, LDF C, R


Cascina Corba
Inganni M1
Forza Armate
S. Carlo
S. Siro M5
Pegaso
Lampugnano M1
De Gasperi
Ghisallo
Certosa LDF-A, LDF-D, Linee S

IL PROGETTO:

Il PGT prevede una rete di trasporto su ferro che metta a sistema le diverse radiali milanesi e faccia da
supporto agli ambiti di trasformazione.
A sud, da San Cristoforo fino a Rogoredo; ad est da Porta Romana fino a Lambrate, passando per l’area
dell’Ortomercato; a nord da Centrale si divide passando per lo scalo Farini e per lo scalo di Greco per
ricongiungersi poi a nord di Bovisa.
La chiusura e il completamento di questo sistema circolare avviene attraverso il nuovo tracciato della LDF
E ad ovest.

Nel settore ovest il nuovo tracciato della LDF E connette la fermata San Cristoforo con la fermata Certosa
e attraversa i nuovi quartieri di Piazza d’Armi e San Siro.
Dal punto di vista ambientale un sistema lineare costituito da fasce verdi, filari e piste ciclabili, collegherà
tutte le aree verdi con i nuovi parchi delle aree in trasformazione a ovest. La linea di forza diventa una
grande occasione per creare una continuità del sistema del verde.

IL PERCORSO:

Una nuova linea di trasporto pubblico che connette le stazioni di S. Cristoforo a sud con Certosa a nord,
secondo un tracciato in parte in superficie (dove gli spazi lo consentono) e in parte interrato (nelle parti
più dense).
La linea da Piazza Tirana corre verso nord lungo le vie Inganni garantendo lo scambio con l’omonima
stazione M1 e Simone Saint Bon, taglia l’ambito di trasformazione di Forze Armate, riprende via San
Giusto fino alla M5 per poi attraversare l’area di S. Siro e i quartieri a nord fino alla stazione M1
Lampugnano e al capolinea di Certosa.
Interconnessione con la nuova circle line del ferro e fermate d'interscambio:

Linea Di Forza Sud - M9


Tratta: San Cristoforo FS - Rogoredo FS
Stazioni: 15
Stato del progetto: proposta PGT Abbiategrasso MM2
Limite temporale: 2030 Alfieri
Ferrari
San Cristoforo MM4, LDF-E, Linee S, R
Ripamonti Quaranta LDF-B
Parenzo
Chiodi M. D'Agrate
Faenza Angilberto
Cusi Dionigi
Famagosta MM2 Nosedo
Rogoredo FS

PROGETTO:

La nuova linea LDF C prevista corre parallela alla ronda e connette il nodo di S. Cristoforo, stazione del
servizio ferroviario regionale e fermata dalla futura MM4 nonché capolinea della LDF E progettata dal PGT,
con Rogoredo, già attualmente punto di scambio tra il ferro e la rete metropolitana milanese.
La linea in oggetto, che corre in zone meno dense rispetto a quelle settentrionali ma con potenzialità
edificatorie notevolmente superiori (soprattutto per la vicinanza a zone compromesse del Parco Agricolo
Sud), potrebbe utilizzare il ramo della MM2 che da Famagosta prosegue fino a Piazza Abbiategrasso
evitando la doppia destinazione della MM2 una volta entrato in servizio il tratto per Assago.
Per la parte restante del percorso, verso ovest da Famagosta corre sotto la circonvallazione, mentre
verso est da Piazza Abbiategrasso segue via Palanti per poi scambiare con la LDF B nel punto di incrocio
tra via Ripamonti e via Bernardo Quaranta, lungo la quale prosegue fino a Piazza Angilberto II, per poi
correre perimetralmente al quartiere Corvetto e attraversare infine l’area di trasformazione di Porto di
Mare.

La nuova linea di forza permette di sviluppare nuove aree strategiche per la città

Linea Di Forza Est - M10


Tratta: Noverasco - Lavanderie
Stazioni: 23
Stato del progetto: proposta PGT
Limite temporale: 2030
XXII Marzo
Noverasco
Quintosole Tricolore MM4
Macconago Porta Venezia MM1, Linee S
Pozzuolo Ascoli
Chopin Romagna
Ripamonti Quaranta LDF-C Colgi
Ortles Lambrate FS MM2, Linee S
Lorenzini
Rombon
Ripamonti Trento LDF-A
Porta Romana MM3 Rubattino
Lazio Acquabella
Lavanderie

PROGETTO:

La porzione est del territorio comunale è interessata dall’inserimento di una nuova linea di forza del
trasporto collettivo (LDF B), la quale offre un’alternativa alla MM2 per coloro che provengono da est e
hanno come destinazione il centro città, intercettando anche la domanda di spostamenti verso Città
Studi.
A partire dal nodo ferroviario e metropolitano di Lambrate, la linea prosegue verso est lungo via Rombon
e la strada provinciale Cassanese al di fuori dei confini comunali, mentre verso ovest va a servire il polo
universitario di Città Studi. Attraverso via Pascoli e viale Regina Giovanna la linea raggiunge i Bastioni
all’altezza di Porta Venezia, nodo del Passante ferroviario e della MM1, lungo i quali continua verso sud
fino a Porta Romana.
Prima di immettersi su via Ripamonti, lungo la quale corre fino al capolinea, la LDF B attraversa lo scalo
ferroviario di Porta Romana, incrementandone l’accessibilità pubblica. Le connessioni nord sud saranno
inoltre garantite dal potenziamento delle linee filoviarie 90, 91, 92 e 93.
Ambito di trasformazione N-E:
Ambito di trasformazione S-E:

Linea Di Forza F – M11


Tratta: Molino Dorino - Sacco
Stazioni: 6
Stato del progetto: proposta PGT
Limite temporale: 2030

Molino Dorino
Merlata
Triboniano
Stephenson
Roserio
Sacco

PROGETTO:

Restando nell’area di Cascina Merlata, la viabilità nord-est/sud-ovest è affiancata dalla previsione di un


nuovo collegamento pubblico. Si tratta di un sistema a giuda vincolata (LDF F), che congiunge il nodo di
Molino Dorino con l’ospedale Sacco e la relativa espansione, servendo in questo modo l’area di Cascina
Merlata stessa, l’Ambito di Trasformazione Stephenson e, appunto, il polo ospedaliero.
Tracciato del Ferro
Il PGT prevede una rete di trasporto su ferro che metta a sistema le diverse radiali milanesi e faccia da
supporto agli ambiti di trasformazione.
Il tracciato ferroviario attuale corre a breve distanza dal centro storico della città, in prossimità di aree
importanti e centrali, attraversando la città compatta.
Per questo motivo è interessante considerare il tracciato del ferro non solo come una risorsa della
mobilità territoriale ( da Milano al territorio e dal territorio a Milano) ma anche come una risorsa della
mobilità interna alla città.
Se messa a sistema con le linee metropolitane esistenti (MM1, MM2, MM3), programmate (MM4, MM5) e
di progetto (MM7, MM8), la ferrovia costituisce il principio di un potenziale anello, una circle line che
risponde alla necessità di sviluppare la rete dei flussi in un'ottica di “Sviluppo della città in coerenza con il
ripensamento dell’assetto infrastrutturale”.
A sud, da San Cristoforo fino a Rogoredo; ad est da Porta Romana fino a Lambrate, passando per l’area
della Città del Gusto-Ortomercato; a nord da Centrale si divide passando per lo scalo Farini e per lo scalo
di Greco per ricongiungersi poi a nord di Bovisa.
La chiusura e il completamento di questo sistema circolare avviene attraverso il nuovo tracciato della
metrotramvia ad ovest.
Il piano prevede una circle “mista”, costituita da diversi sistemi di mobilità pubblica, sulla base di un
modello che si sovrappone al sistema radiale delle attuali metropolitane, che le collega trasformando il
modo di spostarsi sul territorio.

Nell’ottica di tale strategia è necessario considerare la ferrovia e la metropolitana non tanto da un punto
di vista dei diversi sistemi di trasporto, quanto da un punto di vista dell’uso dell’infrastruttura, del servizio
ai cittadini, della domanda capillare e diffusa sul territorio.
Sui tre lati esistenti (sud, est, nord) si prevedono nuove fermate affinché possano essere serviti tutti i
quartieri che la linea intercetta.
Le nuove fermate San Cristoforo e Zama sono nodi semplici di scambio, dove i cittadini hanno la
possibilità di passare dal sistema ferroviario ai sistemi di tram o autobus esistenti e programmati. Esse
sono previste come nuove fermate del tracciato ferroviario:
- San Cristoforo, nuova fermata FS
- Zama, nuova fermata FS

Le nuove fermate Tibaldi, Forlanini, Istria, Dergano, sono nodi di interscambio fra la linea ferroviaria e le
linee metropolitane, con un grado di centralità maggiore delle fermate di cui appena scritto. Il tema
fondamentale è la connessione tra le diverse soluzioni di mobilità:
- Tibaldi, nuova fermata interscambio FS e MM6
- Forlanini , nuova fermata interscambio FS e MM4
- Istria, nuova fermata interscambio FS e MM5
- Dergano, nuova fermata interscambio FS MM3
- Sondrio, nuova fermata interscambio FS MM3

Le fermate esistenti Porta Romana, San Cristoforo, Centrale rappresentano le occasioni per sottolineare
l’importanza e la strategicità dei nodi esistenti attraverso un progetto architettonico di nuove stazioni.
Un primo tema di progetto di tali stazioni consiste nella necessità di rendere riconoscibile attraverso le
stazioni stesse la complessità e la centralità del nodo urbano.
Un secondo aspetto consiste nella proposta di una mixitè di programma e nella tematizzazione funzionale
delle nuove stazioni che sono in primo luogo edifici pubblici.
- Porta Romana, nuova stazione interscambio FS + MM3
- San Cristoforo, nuova stazione interscambio FS + MM4 + MM8 + MM10
- Centrale, nuova stazione interscambio AV + FS + MM2 + MM3

Nel settore ovest il nuovo tracciato metropolitano connette la fermata San Cristoforo con la fermata Rho
e attraversa i nuovi quartieri di Forze Armate (Piazza d'Armi), San Siro e Cascina Merlata.
Una navetta collega l’area Expo 2015 al capolinea Rho con la linea MM1 e la nuova linea della
metropolitana.

Dal punto di vista ambientale un sistema lineare costituito da fasce verdi, filari e
piste ciclabili, collegherà tutte le aree verdi con i nuovi parchi delle aree in trasformazione a ovest. La
metrotramvia diventa una grande occasione per creare una continuità del sistema del verde.

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