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Un treno per l’oriente
IL RUOLO DEI TRASPORTI: IL TRENO «Il treno è il mezzo privilegiato degli spostamenti in direzione dei luoghi di villeggiatura. Nei suoi primi decenni non solo rappresenta una frattura rivoluzionaria rispetto a ogni precedente forma di esperienza, grazie a cui i primi viaggiatori sperimentano l’«annullamento di spazio e tempo». Parallelamente lo sviluppo di intere aree è strettamente legato all’apertura di nuove linee ferroviarie, che mettono in collegamento le grandi città con le coste e le montagne piú prossime, oltre che le diverse località tra loro, in una sorta di catena senza soluzione di continuità». (A. Martini, M. Francesconi, La moda della vacanza, cit. p. 183) «Nelle teste e nei sogni dei passeggeri si rafforza sempre piú una particolare idea di viaggio, in cui la tecnologia è al servizio del lusso e della comodità» (A. Martini, M. Francesconi, La moda della vacanza…, cit., p. 189).
Nell’ambito del turismo moderno, il ruolo
dell’innovazione è centrale per assicurare al viaggiatore quanto si aspetta da un viaggio in treno: velocità, comodità, lusso e distinzione sociale.
Quest’ultima nasce dal fatto che il viaggio in treno
richiede anche delle forme d’interazione con gli altri passeggeri che devono però essere adeguate al livello sociale del turista elitario. Tutte queste esigenze sono riassunte da un treno destinato a creare il suo mito: l’Orient-Express.
Sul tema vedi anche: P. Gerbaldo, Sotto gli occhi
dell’Oriente, cit., pp. 45-51. ARRIVARE IN ORIENTE: IL TRENO Per quanto riguarda l’Oriente ottomano, dall’inizio del Novecento, i viaggiatori interpretano Costantinopoli non solo come il loro punto di arrivo, ma anche come quello di partenza per le destinazioni del vicino Oriente rese geograficamente accessibili.
La nuova rete ferroviaria messa a disposizione dei
passeggeri permette infatti di portarli in località dai nomi fortemente evocativi come Baghdad o Damasco.
Dove comincia però l’Oriente per un viaggiatore europeo?
VERSO COSTANTINOPOLI La diffusione delle ferrovie, negli ultimi decenni dell’Ottocento, migliora il collegamento tra Parigi e Costantinopoli rendendo così più comodo e veloce l’accesso ad una delle città simbolo dell’Oriente: Costantinopoli.
La via di terra attraverso i Balcani, la «terza via» è infatti
un’alternativa agli itinerari via mare: Parigi-Marsiglia e Parigi- Trieste con prosecuzione, in piroscafo, direttamente per Costantinopoli.
Il collegamento ferroviario attraverso i Balcani, definitosi alla
fine dell’Ottocento, evidenzia però la necessità di studiare delle risposte efficaci per i viaggiatori diretti a Costantinopoli. IL RUOLO DI GEORGES NAGELMACKERS (1845-1905) Compagnie Internationale des Wagons-Lits et des Grands Express Européens (CIWL)
Il nuovo concetto introdotto dalla CIWL per migliorare i lunghi viaggi in treno parla il linguaggio della comodità messa al servizio della mobilità.
L’idea dell’imprenditore belga Nagelmackers è infatti quella di offrire ai
viaggiatori un’opportunità fino ad allora sconosciuta: spostarsi velocemente senza però dover rinunciare al riposo.
Le ore del viaggio in treno trascorrono infatti all’interno di ambienti
decisamente più confortevoli, risultando paragonabili ad un albergo viaggiante, rispetto a quelli dei convogli abituali dell’epoca. Il passo inziale verso l’Oriente la CIWL lo fa con un primo treno che, composto solo di vetture letto, nell’ottobre 1882, in 28 ore di viaggio collega Parigi a Vienna. A bordo del Grand Express d’Orient sono presenti, tra gli invitati, anche dei giornalisti.
4 ottobre 1883 è il giorno in cui il treno per l’Oriente si lascia alle
spalle la gare de Strasbourg di Parigi (attuale gare de l’Est) dando inizio al suo viaggio inaugurale con destinazione Costantinopoli.
Il convoglio, che è riservato a quaranta invitati della Compagnie, ha
una composizione piuttosto ridotta: due vagoni di servizio; due carrozze letti, ognuna con venti posti e due toilette; un vagone ristorante.
La velocità del treno passa dai 70 chilometri orari iniziali ai 45
consentiti dalla strada ferrata in Ungheria per proseguire poi la sua marcia, in Romania, viaggiando ai 30 all’ora. DA PARIGI A COSTANTINOPOLI Il treno parte da Parigi alle 18.25 per arrivare a Vienna, dopo una sosta a Monaco di Baviera, alle 20.13 del giorno successivo.
Da Vienna in avanti la serie delle stazioni chiamate a scandire la marcia
del treno di lusso è aperta, dopo sei ore di marcia, da Budapest. Belgrado e Niš, invece l’Orient-Express le raggiunge, rispettivamente, dopo 7 e 13 ore di viaggio da Budapest.
Di altre 6 ore di marcia il convoglio ha invece bisogno per affacciarsi a
Sofia: l’ultima fermata prima di entrare, dopo oltre 67 ore e 46 minuti complessivi di viaggio, nella stazione di Sirkeci a Costantinopoli.
Il tempo di percorrenza, grazie all’aumento della velocità, si sarebbe poi
ridotto a 61 ore nel 1900 . I treni partono da Parigi il martedì e il venerdì alle sette e mezza di sera; i viaggiatori dell’Orient-Express arrivano a Costantinopoli il sabato ed il martedì alle sette del mattino, dopo un viaggio che, inizialmente, è di 81 ore 30’.
Dopo i primi anni di attività dell’Orient-Express, il tempo
di percorrenza da Parigi a Costantinopoli si riduce di 14 ore portandosi a 67 ore e 46 minuti.
L’unione, dal giugno 1889, della tratta Belgrado-Niš con
quella Filippopoli (Plovdiv)-Costantinopoli, via Pirot e Sofia, collega, infine, direttamente l’Occidente all’Oriente senza trasbordi o avvicendamenti di mezzi. L’età di maggior prestigio dell’Orient-Express si protrae fino agli anni Trenta del Novecento.
A catturare principalmente l’attenzione dei passeggeri è la
novità offerta dall’albergo di lusso viaggiante.
Le vetture sono infatti valorizzate al massimo grazie
all’elegante allestimento degli spazi interni.
Il treno di lusso ha un grande impatto economico e sociale sul
l’evoluzione del turismo moderno dimostrando, prima di tutto, l’importanza di rendere il viaggio veloce e comodo migliorando, di conseguenza, l’accessibilità geografica delle destinazioni sia europee che orientali. UN HOTEL PER I VIAGGIATORI IN ORIENTE: IL PERA PALACE DI COSTANTINOPOLI
ma, allo stesso tempo, dimostra anche quanto una destinazione di arrivo, ed anche di transito, necessiti di un contestuale sviluppo del settore ricettivo di alto livello indispensabile per non lasciare l’esperienza del viaggio in treno di lusso parzialmente incompiuta. Per dotare Costantinopoli di un moderno albergo è decisivo l’intervento della Compagnie Internationale des Wagons-Lits che, l’11 aprile 1894, aveva intanto costituito la Compagnie Internationale des Grand Hôtels.
Il Pera Palace, aperto nel 1892, si configura subito
come una struttura alberghiera caratterizzata dall’avere la dotazione più ampia sotto il profilo tecnologico: ascensore, bagni, docce, illuminazione elettrica e riscaldamento a vapore. IL SIMPLON-ORIENT-EXPRESS 1906. Apertura tunnel ferroviario del Sempione. La costruzione del traforo alpino rende così, da Parigi, molto più facile raggiungere Milano e Venezia.
La rotta verso sud offre quindi una valida alternativa per il
viaggio verso Costantinopoli.
Nasce così, nel 1906, un nuovo Grand Express: il Simplon-
Orient-Express.
Il treno viaggia verso Milano per proseguire via Venezia e
Trieste prima di raggiungere Costantinopoli via Zagabria e Belgrado. Soggiornare in Oriente. L’Oriente non è “comodo”, non ci sono, inizialmente, i grandi alberghi.
Sono invece ben presenti delle condizioni climatiche
diverse, malattie diffuse, come il rischio della peste che impone le quarantene al rientro, carenze igieniche e nei servizi essenziali.
Per soggiornare al di fuori dell’Europa sono
fondamentali delle strutture ricettive di tipo “occidentale”: il turista non è un esploratore ed ha quindi uno scarso spirito di adattamento. IL CARAVANSERRAGLIO L’ospitalità in Levante ha un punto di riferimento che è presente dalla Grecia alla Persia e oltre: il caravanserraglio.
Queste tradizionali costruzioni per l’accoglienza, e il riposo,
punteggiano infatti, mediamente alla distanza di trenta-quaranta chilometri l’una dall’altra, le piste carovaniere.
Nei caravanserragli la condivisione degli spazi tra uomini e animali è
un fatto non certo inusuale che caratterizza l’esperienza di chi si muove sulle strade del Levante.
Luogo chiave dell’ospitalità orientale, il caravanserraglio è uno spazio
polivalente che, costruito in città o all’esterno dei villaggi, agevola sia l’accoglienza che gli scambi commerciali. L’ALBERGO ORIENTALE Tra la seconda metà dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, due fattori determinanti per lo sviluppo dell'ospitalità orientale sono facilmente identificabili: la navigazione a vapore e lo sviluppo delle ferrovie.
Questi due fattori sono entrambi in grado di ridurre i tempi e i disagi
del viaggio dall'Europa all'Egitto, al Levante ed all’Oriente favorendo così l’incremento dei viaggiatori con il conseguente aumento della domanda di servizi ricettivi. LE CARATTERISTICHE DI BASE DELL’ALBERGO ORIENTALE
In sintesi, possiamo così riassumere le caratteristiche di base degli
alberghi presenti in Oriente ed in Africa.
Gli alberghi sono vicini ai luoghi da visitare.
Sono forniti di una serie di comodità simili a quelle degli alberghi
europei.
Permettono al viaggiatore di affrontare tranquillamente il viaggio in
Oriente.
Diversi alberghi orientali sono attivi ancor oggi è rappresentano
un’importante forma di attrattiva e di differenziazione turistica.
Francesco Ogliari, Francesco Abate - Il Tram A Vapore Tra L'appennino e Il Po. Piacenza, Tortona, Voghera - Indice, Capitolo Piacenza (Parziale) e Voghera