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Nocciolo Supplemento A TV 5.2017 PDF
Nocciolo Supplemento A TV 5.2017 PDF
SPECIALE
NOCCIOLO
Settimanale - New Business Media s.r.l. - via Eritrea, 21 - 20157 MILANO - Poste Italiane S.p.A. - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) - art. 1, Comma 1, DCB Milano
LE PROSPETTIVE IL PROGETTO
SANSAVINI: ISMEA-FERRERO:
LA SPINTA 20MILA ETTARI
DELL’INDUSTRIA DI NUOVI IMPIANTI
LA TECNICA LA RICERCA
FILIERA VIVAISTI, INNOVAZIONE
NUOVE VARIETÀ, GENETICA
RACCOLTA MECCANIZZATA E TECNOLOGICA
LA COLTIVAZIONE
IL MERCATO
■ È sempre più forte l’interesse per una corilicoltura di qualità. E i prezzi alla produzione registrati negli ultimi anni,
dicono gli esperti dell’Università di Bologna a pagina 15, garantirebbero “eccellenti” performance economiche
SOMMARIO
1 Rinascita di una coltura con 23 Piattaforma varietale e orientamenti
buone prospettive industriali produttivi per i nuovi impianti Anno LVIII - Numero 5 - 3 febbraio 2017
Ldall’industria
a coltura del nocciolo sta vivendo una fase
di particolare fortuna, spinta in particolare
di trasformazione, come spie-
che andrà in scena fra poche settimane e di
cui presto diffonderemo i dettagli.
Tra i vari articoli dello Speciale, un paio
ed è membro italiano di EUROFARM,
ga il professor Sansavini nel primo articolo su questioni economico commerciali e cin- l’associazione dei più importanti giornali
di questo speciale. La produzione di noccio- que su questioni agronomiche, spicca il ser- periodici agricoli europei
le sgusciate è passata, in Italia, dalle 56mila vizio di pagina 4, che dà notizia del Progetto
Responsabilità: la riproduzione delle illustrazioni e articoli pubblicati dalla
tonnellate del 2015 alle 58mila del 2016. Gli Nocciola, nato da una iniziativa congiunta rivista, nonché la loro traduzione è riservata e non può avvenire senza
ettari coltivati dai 72mila del 2014 ai 73mila di Ismea e della Ferrero. Tra gli obiettivi del espressa autorizzazione della Casa Editrice. I manoscritti e le illustrazioni
inviati alla redazione non saranno restituiti, anche se non pubblicati e
del 2015. progetto realizzare 20mila ettari di nuovi im- la Casa Editrice non si assume responsabilità per il caso che si tratti di
Per questo due giornali Edagricole, la Ri- pianti entro cinque anni, coinvolgere tutti gli esemplari unici. La Casa Editrice non si assume responsabilità per i casi
di eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati o di errori in cui fosse
vista di Frutticoltura e Terra e Vita, hanno de- attori della filiera, contribuire all’innovazione incorsa nella loro riproduzione sulla rivista.
ciso di approfondire le relative tecniche col- tecnica e organizzativa del settore. Ai sensi del D.Lgs 196/03 garantiamo che i dati forniti saranno da noi
custoditi e trattati con assoluta riservatezza e utilizzati esclusivamente
turali e le relative prospettive di mercato con Un progetto impegnativo, concreto, ben ai fini commerciali e promozionali della nostra attività. I Suoi dati potranno
questo speciale, un supplemento di ben 52 strutturato. Così come è impegnativo questo altresì essere comunicati a soggetti terzi per i quali la conoscenza dei Suoi
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pagine. Una pubblicazione che non si limi- nostro speciale, che per quanto di sua com- della nostra Società. Il titolare del trattamento è: New Business Media
terà a raggiungere gli abbonati ma che verrà petenza ha voluto contribuire a dar notizia Srl, Via Eritrea 21, 20157 Milano. Al titolare del trattamento Lei potrà
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anche distribuita omaggio in occasione di un di questo nuovo fermento. E ad arricchirne i di rettificazione, cancellazione, opposizione a particolari trattamenti dei
propri dati, esplicitati all’art. 7 D.Lgs 196/03.
convegno specialistico, appunto sul nocciolo, primi contenuti. Giorgio Setti
Se volgiamo uno sguardo al mercato possono sorgere altre rappresentanze di categoria dei produttori accettino,
dubbi, perché il prezzo alla produzione in aree tipiche varia per contratto, un impegno con nuovi impianti per la pro-
molto (Fig. 2). Ha raggiunto 500 €/q due anni fa e attual- duzione e il conferimento esteso negli anni. Manca però al
mente è intorno a 350 €/q, non del tutto soddisfacente, an- momento una base produttiva sufficientemente organizza-
che a causa di un raccolto 2016 superiore a quello normale ta, per cui occorrerà un lungo lavoro preparatorio.
(Tab. 2). Ma sul mercato internazionale i prezzi variano an- La prospettiva di arrivare in pochi anni a piantare 15-
cora di più. Dalla statistica risulta una media approssimativa 20.000 ha di noccioleti sembra per ora piuttosto ottimistica.
che può essere tra 2,5 e 5 €/kg. A Cuneo il miglior prodotto
locale (Igp) è pagato ora fino a 20 €/kg. E allora? Un piano nazionale per il nocciolo
Occorre anzitutto creare condizioni di stabilità dei
mercati, a cominciare da una costante disponibilità di pro- Altro aspetto da sottolineare per realizzare con suc-
dotto interno, al fine di garantire i necessari flussi produt- cesso un grande rilancio della coltura del nocciolo è dato
tivi alle industrie. Dopo lo studio organizzativo di filiera dallo sviluppo di un piano nazionale, possibilmente coor-
dell’Ismea presentato all’Università di Perugia a maggio dinato centralmente, di ricerca, sperimentazione e trasferi-
2016, l’analisi economico-finanziaria prospettica condot- mento applicativo delle innovazioni riguardanti il sistema
ta da Liso e coll., riportata in questo fascicolo, aiuta a ca- produttivo e l’intera filiera agro-alimentare. È pur vero che
pire come procedere. finora sono stati fatti molti passi avanti, sia a monte, come
L’offerta del prodotto italiano è riuscita finora a soddi- ad esempio nella propagazione, sia a valle, specialmente
sfare solo in parte la richiesta. I consumi diretti di prodotto da parte delle nostre industrie (Ferrero in primis) che han-
(pasticcerie, gelaterie, famiglie) non possono alterare que- no saputo conquistare e imporre sul mercato prodotti di
sti dati. Nei contatti finora avvenuti fra industrie e organi di grande qualità, sviluppati quasi sempre con proprio “know
governo (Mipaaf e alcune Regioni) sono state sottoscritte how” da Nutella, Kinder, Ferrero Rocher ai wafer Loacker
lettere di intenti e accordi preliminari per lo sviluppo della e alle specialità Besana. Ma in una fase di potenziale con-
coltura anche in aree nuove; segnaliamo, in particolare, versione e sviluppo programmati della nocciolicoltura,
l’importanza del “business plan” presentato da Ferrero- come quella attuale, il Mipaaf, le Regioni, ma anche enti
Ismea, richiamato nell’articolo di apertura. Si tratta di un come l’Ismea per il supporto allo sviluppo e al credito,
grande progetto, di cui non sfugge la complessità, per rea- sono tenute ad assecondare e soccorrere iniziative valide,
lizzare in Italia un salto produttivo e qualitativo con gran- come quelle qui emerse, che possono portare redditività
de coinvolgimento della filiera italiana, qualora le APO o aziendale, sviluppo sociale e stabilità economica in varie
aree agricole del Paese. Spetta comunque al pubblico ge-
stire i fattori condizionanti, come la necessaria formazione
TAB. 2 - ANDAMENTO DELLE PRODUZIONI (T) IN AMBITO
NAZIONALE (NOCCIOLE IN GUSCIO) professionale (laddove manchi), l’informazione (evitan-
do anche le distorsioni verificatesi in altri contesti) e una
Regione 2011 2012 2013 2014 2015 consapevole condivisione pubblica verso una operazione
Campania 48.640 42.520 37.424 23.890 45.672 dalle valenze così importanti come questa del nocciolo.
In conclusione, siamo fiduciosi che l’apertura del-
Lazio 49.410 29.956 39.266 19.988 20.034 la presente “finestra” informativa verso tante ambiziose
Piemonte 16.532 16.532 23.797 27.255 25.766 aspettative suscitate dalla coltura del nocciolo, porterà in-
sieme a nuove idee anche ad una fruttuosa progettualità.
Sicilia 12.442 11.192 10.088 11.292 13.107 Va dato atto alla Ferrero, quale portatrice ed espressione
Altre 1.924 1.924 2.068 2.358 2.321 del nostro migliore “made in Italy” dei derivati delle noc-
ciole, di avere finora innescato iniziative di grande portata
Totale 128.948 102.124 112.643 84.783 106.900 ed operato con sensibilità e lungimiranza. Confidiamo che
Fonte: Terra e Vita, 2016, 27 questo atteggiamento possa rimanere in campo anche in
seguito. n
I
l “Progetto Nocciola”, nato da una ganizzativo, cooperazione nei processi i processi di sviluppo del settore cori-
iniziativa congiunta di Ismea e Fer- produttivi in modo da creare maggiore licolo.
rero, mira a promuovere lo sviluppo efficienza e competitività di mercato e • Sviluppo di strumenti di valutazione
del settore corilicolo italiano attraver- contenere i rischi, tramite la condivi- economica degli investimenti corilicoli
so un approccio che coinvolga tutti gli sione degli stessi; e promozione di sistemi creditizi de-
attori della filiera, contribuendo all’in- • coinvolgere e collaborare con isti- dicati, al fine di creare condizioni fa-
novazione tecnica e organizzativa del tuzioni, associazioni di categoria, enti vorevoli all’accesso al credito da parte
settore, promuovendo sistemi di svilup- ed organizzazioni economiche, sociali degli operatori agricoli che decidono
po territoriale e sviluppando strumenti e culturali dei territori, promuovendo di investire in nuovi impianti di noc-
dedicati a supporto degli imprenditori tutte le possibili sinergie attuabili tra ciolo. Questa fase comprende: (i) ela-
agricoli. gli strumenti di carattere nazionale, ge- borazione di strumenti di valutazione
L’obiettivo auspicato è quello di stiti a livello centrale, e quelli di carat- economica e finanziaria degli investi-
raggiungere i 20.000 ettari di nuovi im- tere locale, gestiti a livello territoriale- menti corilicoli (“business plan”), con
pianti di noccioleto entro il prossimo regionale; l’obiettivo di mettere a disposizione
quinquennio (+30% c.a. dell’attuale • svolgere azioni finalizzate alla soste- degli investitori (imprenditoriali e fi-
superficie), permettendo all’Italia di nibilità e alla compatibilità ambientale, nanziari) dei parametri di riferimento
consolidare la sua posizione di produt- promuovendo lo sviluppo sostenibile. condivisi per l’analisi e la valutazione
tore d’eccellenza nello scenario corili- Il Progetto Nocciola prevede, così degli investimenti e della redditività at-
colo mondiale. come concepito dai due firmatari del tesa; (ii) promuovere presso istituzioni
Il progetto ha avuto inizio a fine protocollo d’intesa, un approccio in- di credito locali e nazionali la creazio-
2014 con la firma di un protocollo clusivo nei confronti di tutti gli attori ne di strumenti creditizi dedicati, ade-
d’intesa tra Ismea e Ferrero che si pro- del settore agricolo, che passa attraver- guati alle caratteristiche produttive del
pone le seguenti finalità: so la realizzazione di progetti regiona- nocciolo; (iii) mettere a disposizione
• favorire e valorizzare lo sviluppo del- li, attivabili da specifiche convenzioni degli operatori gli strumenti di garanzia
le imprese della filiera agroindustriale con le Regioni o con attori territoriali, diretta di Ismea che accompagnino e
corilicola, creando sinergie volte ad un associativi o imprenditoriali, interessati supportino gli strumenti creditizi dedi-
incremento della produzione tramite a intraprendere delle iniziative di svi- cati, in totale raccordo con gli istituti
nuove tecnologie, miglioramento or- luppo di filiere corilicole. bancari.
• Sviluppo del settore della ricerca e dell’iniziativa, Ferrero si rende disponi- 2. Componente territoriale che ha co-
della divulgazione agricola, attraverso bile a perfezionare accordi contrattuali me finalità di incentivare e supporta-
un “networking” di istituzioni di ricer- di medio-lungo termine con strutture re la creazione e lo sviluppo di poli di
ca e formazione operanti nell’ambito aggregative di produttori che adottino produzione corilicola nei diversi are-
del nocciolo e la strutturazione di mo- piani pluriennali di sviluppo conformi ali, attraverso un processo di valuta-
duli di formazione specifici. L’obiettivo a criteri di sostenibilità, qualità ed effi- zione e pianificazione territoriale, e la
è promuovere e sostenere la ricerca in cienza. Il contratto, di durata adeguata promozione dello sviluppo di sistemi
ambito corilicolo e supportare il pro- alle caratteristiche dell’investimento in aggregativi di produttori. Gli interventi
cesso di trasferimento di “know-how” impianti corilicoli, determinerà i para- riguardano:
sulla gestione agronomica del nocciolo metri qualitativi del prodotto, alcune • studi e valutazione agro-climatica,
tramite la collaborazione con istituzio- prescrizioni organizzative dell’aggre- per determinare l’attitudine dei suoli al-
ni/enti regionali e locali di ricerca, di gazione (strutture dedicate all’assisten- la coltivazione del nocciolo e identifi-
divulgazione e di formazione rivolta a za tecnica ai produttori, post-raccolta e care areali adatti allo sviluppo di nuovi
tecnici ed operatori locali. selezione del prodotto, ecc.) e un mec- impianti. L’attività viene inizialmente
• Definizione di strumenti contrattuali canismo predeterminato di fissazione realizzata a livello regionale o di ma-
di medio-lungo termine. Nell’ambito del prezzo di acquisto. cro-aree, a fini prettamente pianifica-
tori, con approfondimenti puntuali e di
maggior dettaglio per quegli areali che
presentano potenzialità di sviluppo.
• Formazione e ricerca attraverso re-
alizzazione di corsi di formazione a
beneficio di produttori e tecnici locali
e collaborazioni con istituzioni di ri-
cerca e divulgazione agricola.
• Promozione alla creazione di strut-
ture aggregative e di servizio: l’ap-
proccio progettuale prevede che negli
areali considerati adatti per condizioni
agro-climatiche e socio-economiche,
e ove si sia riscontrato un interesse da
parte di operatori locali, venga intra-
presa un’azione di promozione e sup-
porto allo sviluppo di un sistema terri-
toriale organizzato ed efficiente, stimo-
lando ed incentivando la creazione di
strutture di aggregazione dei produttori
attraverso la messa a disposizione di
idonei servizi tecnici e di innovazione
tecnologica. n
1.100
1.000
Forte di una crescente richiesta 900
da parte dell’industria 800
700
di trasformazione e a fronte
600
di un aumento della domanda 500
di prodotti ad alto valore 400
salutistico, è sempre maggiore 300
l’interesse per lo sviluppo 200
di una nuova corilicoltura 100
0
di qualità. L’Italia del resto, è il
1961
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secondo produttore mondiale
dopo la Turchia. Superficie (in 1.000 ettari) Produzione (in 1.000 tonnellate) Linear (Produzione (in 1.000 tonnellate))
Le analisi degli esperti dicono Fonte: elaborazioni Ismea di dati Faostat.
che oggi il nocciolo è una delle
specie da frutto tra quelle 5Fig. 1 - Nocciolo: andamento delle superfici e delle produzioni mondiali.
in grado di offrire rendimenti
avere ricadute positive anche in termini più repentini, mentre l’andamento della
economici fra i più rilevanti
di impatto sul territorio. produzione (rappresentato dalla linea
nel quadro dei prodotti blu) è discontinuo e presenta il classico
dell’agro-alimentare italiano. profilo “a dente di sega” in quanto so-
Il quadro internazionale: no evidenti i picchi produttivi (punti di
dinamiche quantitative massimo) che si alternano con annate
di minor raccolto (punti di minimo), a
Nel contesto internazionale, quattro causa di problemi di natura climatica
N
egli ultimi anni c’è stato un forte sono gli elementi chiave che caratteriz- e/o fitosanitaria.
interesse sulla frutta in guscio e, zano fortemente la filiera corilicola: Negli ultimi anni la superficie in-
in particolare, sulle nocciole, a • concentrazione della produzione e vestita a livello mondiale ha raggiun-
livello sia nazionale che internaziona- dell’offerta in Turchia; to i 620.000 ettari e la produzione di
le. I motivi di interesse sono riconduci- • la tendenza strutturale ad un aumento nocciole ammonta in media a circa
bili agli effetti positivi che il consumo dell’offerta; 850.000 t, con un picco nel 2008 di
di questi prodotti può esercitare all’in- • le forti oscillazioni produttive da un 1,1 milioni di t di nocciole in guscio. In
terno di una dieta bilanciata, grazie al anno all’altro; particolare, tra il 2003 ed il 2013 è sta-
loro elevato tenore di “grassi buoni”, • la forte volatilità dei prezzi in tutte le ta registrata una crescita delle superfici
ossia acidi grassi mono e poli-insaturi. fasi di scambio, come diretta conseguen- investite del 21% e della produzione
Un altro motivo di grande interesse tra za dell’ampia variabilità dell’offerta. raccolta del 10%.
gli attori della filiera agroalimentare I dati Fao (Fig. 1) mostrano come Un’altra considerazione riguarda la
riguarda l’aspetto economico, grazie dal 1960 ad oggi sia cresciuta sia la resa areica, ossia la quantità di noccio-
ai livelli molto elevati delle quotazio- superficie investita a nocciolo, sia la le prodotte in un ettaro. In figura 1, la
ni che le nocciole hanno raggiunto in produzione. È interessante notare co- maggiore pendenza della linea che rap-
tutte le diverse fasi di scambio. Inoltre, me la crescita delle superfici (rappre- presenta la produzione rispetto a quella
va anche ricordato che la coltivazione sentata in figura 1 dalla linea chiara) che esprime la superficie investita indi-
del nocciolo, se basata su prassi agro- è continua, anche se in alcuni periodi ca come dal 1960 ad oggi sia cresciuta
nomiche rispettose dell’ambiente, può è possibile osservare degli incrementi la resa produttiva. In particolare, negli
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terminano un’elevatissima volatilità dei
prezzi che sarà analizzata con maggior
Italia (1.000 kg) Altri Paesi (1.000 kg) Prezzo medio Export (euro/kg)
dettaglio nei paragrafi successivi.
Fonte: elaborazioni Ismea di dati GTA.
Scambi internazionali
5Fig. 3 - Export di nocciole sgusciate della Turchia per campagna (da luglio a giugno dell’anno
In merito agli scambi con l’estero, successivo).
spiccano due elementi: il primo riguar-
da il dominio della Turchia sul mercato toccati nella campagna 2004-05 ed in mediamente è arrivato in Italia il 28%
mondiale e il secondo il ruolo dell’I- quella 2007-08, rispettivamente con delle nocciole sgusciate esportate dal-
talia nello scenario internazionale che 120 e 121.000 t di prodotto. la Turchia. In termini relativi, il picco
da un lato è il principale acquirente di Sempre in figura 3, la linea chiara massimo è stato osservato nella cam-
nocciole sgusciate turche e, dall’altro, mostra l’andamento del prezzo medio pagna 2005-06 con il 44% dell’export
riesporta parte di quanto importa anche all’export del prodotto sgusciato. L’an- complessivo. Negli ultimi anni il flusso
sotto forma di semilavorati. damento altalenante delle quotazioni delle spedizioni verso l’Italia si sta in-
Come già detto, la Turchia è il prin- medie è riconducibile essenzialmente tensificando; infatti, nelle ultime quat-
cipale produttore di nocciole ed anche alle oscillazioni di produzione e dispo- tro campagne l’incidenza delle spedi-
il primo esportatore mondiale. Sebbe- nibilità di nocciole in Turchia. Al di là zioni turche verso l’Italia è stata sempre
ne il tessuto agricolo si presenti mol- della forte volatilità del prezzo, è evi- superiore al 30%. In termini assoluti,
to polverizzato, l’offerta turca viene dente che il trend di fondo è crescente l’Italia ha importato mediamente circa
concentrata da un numero limitato di ed ha toccato i picchi di massimo nella 41.000 t di nocciole sgusciate per cam-
industrie di prima trasformazione che campagna 2005-06 ed in quella 2014- pagna, con un minimo di 17.000 nella
lavorano ed esportano le nocciole sgu- 15, rispettivamente, con cifre, in valuta stagione 1999-2000 e un massimo di
sciate in moltissimi Paesi. I dati delle locale, equivalenti a 6,95 e 10,14 €/kg oltre 70.000 t nella campagna 2005-06.
esportazioni di nocciole sgusciate del- di nocciole sgusciate. Le ampie varia- Negli ultimi anni le importazioni dell’I-
la Turchia (Fig. 3) evidenziano spedi- zioni di prezzi e volumi spediti ha de- talia dalla Turchia si sono stabilizzate
zioni all’estero per oltre 145.000 t per terminato una forte variabilità degli in- intorno alle 50.000 t per campagna.
campagna1. I picchi massimi sono stati troiti che, in valori correnti, sono andati Nella campagna 2015-16 le espor-
registrati nelle campagne 2001-02 e da un minimo di 356 (campagna 2002- tazioni di nocciole sgusciate della Tur-
2012-13, rispettivamente con 173.000 03) ad un massimo di 1.326 milioni di chia sono ammontate a circa 1.270
e 191.000 t di nocciole sgusciate. I euro (campagna 2014-15). milioni di euro ed hanno raggiunto 81
punti di minima, invece, sono stati Tra i mercati di sbocco delle noc- Paesi nel mondo e, tra questi, ben 18
ciole turche spicca l’Italia: si veda la hanno importato più di 1.000 t di pro-
1
La campagna è stata considerata da luglio a giugno
parte in blu negli istogrammi riportati dotto. In figura 4 sono riportati, in ter-
dell’anno successivo. in figura 3. Infatti, tra il 1999 e il 2016 mini relativi, i primi 12 Paesi di sbocco
2001
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Disponibilità e fabbisogno
Fonte: elaborazioni Ismea su dati Istat.
In figura 9 è riportata un’elaborazio-
ne di Ismea che stima il consumo appa- 5Fig. 7 - Superficie in produzione per regione italiana (in ettari).
rente (ossia il fabbisogno nazionale) di
nocciole in guscio nel periodo che va Altre Province
Alessandria
dalla campagna corilicola 1999-2000 a Salerno 3% 5%
quella 2015-16. Il risultato di questa ela- 4%
borazione è che, mediamente, in Italia Asti Viterbo
si producono meno nocciole di quelle 6%
30%
necessarie a coprire il fabbisogno inter- Napoli
no. In particolare, secondo queste stime 6%
la produzione nazionale è sufficiente a
coprire poco meno dell’80% del fabbi-
sogno interno. In particolare, nelle 17 Messina
campagne osservate la produzione na- 8%
zionale di nocciole ha coperto, a secon- Caserta Cuneo
da degli anni, una percentuale variabile 9% Avellino 15%
dal 52 al 100% del fabbisogno interno. 14%
Fonte: elaborazioni Ismea su dati Istat.
In media, la produzione è di circa
110.000 t e le importazioni equivalgo- 5Fig. 8 - Produzione raccolta in Italia per provincia (quota % di quantità raccolta, media 2013-15).
no ad 85.000 t di prodotto in guscio.
Di conseguenza, tra produzione interna no state importate in media 36.000 t. La 3 stagioni corilicole (2013-14 – 2015-
ed importazioni vi è una disponibilità spesa per le importazioni di nocciole è 16), quello delle ultime 5 campagne,
equivalente a circa 200.000 t di pro- molto rilevante: nell’ultima campagna quello delle ultime 10 e quello delle
dotto in guscio. Se a questo quantitativo (2015-16), l’esborso ha raggiunto il li- ultime 15. Per tutte le varietà si osser-
disponibile sottraiamo le esportazioni vello record di 411 milioni di euro. Di va il progressivo incremento del prezzo
di nocciole e di semilavorati, che am- contro, le esportazioni ammontano me- a mano a mano che ci si avvicina al-
montano a circa 55.000 t equivalenti diamente a 17.000 t e sono quindi net- le ultime campagne. Ad esempio, per
di prodotto in guscio, si deduce che il tamente inferiori alle importazioni. Ciò la nocciola Tonda Gentile Romana si
fabbisogno interno ammonta a circa determina un saldo passivo della bilan- passa da 2,34 €/kg come prezzo medio
140.000 t, ossia il 78% della produzio- cia commerciale che, a seconda della delle ultime 15 campagne, a 2,51 €/kg
ne media nazionale. campagna che si considera, oscilla tra per le ultime 10, a 3,16 €/kg per le ul-
Come appena visto, l’industria dol- 50 e 250 milioni di euro. time 5, fino a salire a 3,72 €/kg per le
ciaria ed agroalimentare italiana non Per quanto riguarda l’approvvigio- ultime 3 campagne.
è in grado di soddisfare il proprio fab- namento, oltre il 90% delle importa- Inoltre, è possibile osservare che il
bisogno con la produzione nazionale, zioni dell’Italia di nocciole sgusciate prezzo più alto è quello pagato per la
ma deve necessariamente ricorrere alle proviene dalla Turchia; seguono, con Tonda Gentile Trilobata e scende pro-
importazioni per garantirsi un livello quote residuali, Azerbaigian e Georgia. gressivamente passando alla Gentile
di approvvigionamento in linea con In figura 11 è riportato il confronto Romana, alla Giffoni, alla Lunga di San
le proprie esigenze. La principale vo- del prezzo medio percepito dall’agri- Giovanni, fino alla Tonda di Avellino.
ce delle importazioni è rappresentata coltore per le diverse varietà di noc-
dalle nocciole sgusciate, infatti l’Italia ciole. In genere, a ciascuna varietà Organizzazione della produzione
ne importa quantitativi considerevoli. corrisponde un’areale produttivo ben
A partire dalla campagna 2007-08 è definito. Allo scopo di annullare l’effet- Fino a poco tempo fa la struttura
possibile osservare un chiaro trend di to della forte variabilità del prezzo tra della filiera corilicola poteva essere
crescita delle importazioni e, in parti- una campagna e l’altra si è proceduto a rappresentata da una clessidra, all’in-
colare, negli ultimi cinque anni ne so- calcolare il prezzo medio delle ultime terno della quale erano disposti i vari
57 %
Importazioni
85.000 tonnellate
(eq. nocciole in guscio)
43 %
Fonte: Ismea.
attori: la fase agricola, le Organizzazio- ciole e di semilavorati. Questi operatori cune OP, attive soprattutto nei territori
ni di Produttori (OP), i grossisti ed i me- sono in numero assai limitato rispetto piemontesi e laziali e indirettamente
diatori, l’industria di prima lavorazione sia alla fase agricola, sia rispetto alle anche su quelli campani. La principale
e gli importatori, l’industria dolciaria. industrie dolciarie che costituiscono gli funzione delle OP è stata di concentra-
È possibile immaginare un flusso di utilizzatori finali delle nocciole. re la produzione agricola di nocciole
nocciole che dalla parte superiore della Infine, procedendo verso il basso, la proveniente da un contesto produttivo
clessidra, dove è presente un gran nu- clessidra si allarga nuovamente ed è qui particolarmente frammentato. In que-
mero di produttori con superfici coltiva- che troviamo l’industria dolciaria, costi- sti stessi anni si è verificato anche un
te di piccola estensione, scende verso il tuita da imprese artigianali locali (torro- processo di aumento delle dimensioni
basso. Procedendo verso valle, la cles- ni, forni, ecc.), imprese nazionali, im- medie delle aziende agricole e di spe-
sidra inizia a restringersi e qui troviamo prese estere e imprese multinazionali. cializzazione produttiva e razionaliz-
varie figure di intermediazione com- Negli ultimi anni è iniziato un pro- zazione e meccanizzazione delle pra-
merciale, raccoglitori, grossisti, media- cesso di riorganizzazione della filiera tiche colturali.
tori, ma anche cooperative e Organiz- corilicola italiana. La spinta a tale pro- Più di recente ci sono stati, e il feno-
zazioni di Produttori (OP). Scendendo cesso è venuta da più parti: innanzi- meno è tutt’ora in atto, processi di rior-
ancora più in basso, arriviamo nella tutto dalla PAC, che da circa 20 anni ganizzazione della filiera spinti soprat-
parte centrale della clessidra, quella promuove il modello di sviluppo delle tutto dall’esigenza dell’industria dolcia-
con il caratteristico restringimento: qui filiere ortofrutticole e, quindi, anche ria di garantirsi un approvvigionamento
sono presenti gli operatori che effettua- di quella delle nocciole, basato sulle di nocciole “sicuro”, ossia certo in ter-
no la sgusciatura e la prima lavorazione Organizzazioni di Produttori. Questa mini di quantità disponibili e possibil-
delle nocciole e gli importatori di noc- spinta ha determinato la nascita di al- mente evitando i picchi di prezzo che
si sono osservati nel recente passato.
50.000 Si tratta di un processo di integrazione
45.000 verticale della filiera, in particolare tra
40.000
industria e produzione. Le strategie di
integrazione verticale possono essere di
35.000
diversi tipi. Per semplicità distinguere-
30.000
mo un approccio diretto, uno indiretto
25.000 ed uno misto.
20.000 Nel primo caso, l’industria dolcia-
15.000 ria investe nella fase agricola control-
10.000 lando la produzione direttamente in
5.000 campo. È il caso di alcune industrie
- dolciarie nazionali che stanno realiz-
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Sostenibilità economico-finanziaria
fase agricola
Al fine di esprimere una sintetica
valutazione della sostenibilità econo-
mico-finanziaria della corilicoltura da
industria in Italia, si è proceduto allo
studio dei flussi annui medi di costi e Fonte: Ismea.
di ricavi potenzialmente esprimibili da
un ipotetico impianto standard avente 5Fig. 12 - Schema di filiera.
durata trentennale, le cui caratteristiche
sono presentate in tabella 1. bata, Tonda di Avellino, Tonda di Gif- nomici anche in condizioni di minor
I flussi economici annuali sono stati foni, Lunga S. Giovanni e Nocchione). resa produttiva.
calcolati sulla base di schede tecnico- Va sottolineato che l’impresa agri- La localizzazione dell’impianto stu-
economiche predisposte da Ismea e cola di riferimento è da considerarsi diato è intesa come collinare, ma con
adattate al fine di garantire un’idonea come azienda standard irrigua, priva giacitura dei terreni idonea all’esecuzio-
rappresentatività mediata per le princi- di particolari criticità di tipo agrono- ne meccanizzata delle principali opera-
pali aree corilicole italiane. L’impianto mico o di altra natura e condotta da zioni colturali, compresa la raccolta che
ipotizzato ha una densità di circa 570 imprenditore ad elevata professionali- viene svolta per mezzo di soffiatori e di
piante/ha ed è provvisto di un sistema tà: la resa media nel periodo di piena apposite macchine raccoglitrici. A tale
di irrigazione localizzata; i dati sono, produzione, individuata in 2,475 t/ha, proposito, è da rimarcare che la mecca-
inoltre, riferiti ad un mix varietale costi- è pertanto da intendersi come ipotetica nizzazione completa della raccolta pre-
tuito da alcune tra le più diffuse cultivar e, a scopi precauzionali, lo studio ha vede il ricorso a macchinari altamente
italiane (Tonda Gentile Romana e Trilo- previsto la valutazione dei risultati eco- costosi che, benché utilizzabili anche
11
per la raccolta di altri prodotti, quali no- nalisi è seguita dalla determinazione vo di poco inferiore a 1.000 ore annue
ci e castagne o marroni, presentano un dei principali indicatori economico-fi- di lavoro familiare: ulteriori interventi di
limitato impiego orario annuo. Al fine nanziari: Valore Attuale Netto (VAN) e manodopera familiare, per quanto pos-
di ottimizzarne l’utilizzo, si è conside- Saggio di Rendimento Interno (SRI); tali sibili, vanno valutati con attenzione in
rata un’estensione aziendale comples- indicatori sono stati calcolati assumen- virtù della superficie ipotizzata.
sivamente investita a nocciolo pari a 20 do un prezzo di riferimento del prodot-
ettari e l’impiego di una macchina rac- to raccolto variabile da 2 a 3 €/Kg2, in Costi di impianto
coglitrice gestita a livello consorziale fra modo da valutare opportunamente la
più imprese. L’eventuale acquisto indi- sensibilità dell’investimento al prevedi- In questo paragrafo si analizzano
viduale della macchina raccoglitrice o bile variare del prezzo alla produzione. i costi sostenuti nell’anno di impianto
minori superfici gestite dalla stessa pos- Infine, le elaborazioni sono state del corileto (Tab. 2) che, sulla base dei
sono alterare considerevolmente i costi svolte secondo due ipotesi di impresa: calcoli condotti, ammontano a poco
di gestione. Si precisa che nell’ipotesi una prima, riferibile ad impresa condot- più di 8.700 €/ha per l’imprenditore
formulata si considerano già presenti in ta da imprenditore “puro”, che remune- puro, mentre per l’impresa diretto-col-
azienda le rimanenti macchine agricole ra, pertanto, la totalità dei fattori produt- tivatrice si registra un minor esborso di
per il soddisfacimento delle operazioni tivi utilizzati; una seconda, riferita ad un circa 1.000 €/ha.
ante-raccolta e, conseguentemente, per modello di impresa coltivatrice dotata di Circa un terzo della spesa comples-
esse sono stati calcolati i relativi costi terreno di proprietà e che soddisfa par- siva è ascrivibile all’impianto irriguo,
annui di gestione (ammortamento, ma- zialmente il fabbisogno di manodopera costituito da pompe ad immersione,
nutenzione ed interessi passivi) calcolati con lavoro familiare. Nelle imprese di stazione di filtraggio e impianto di di-
sulla base della durata prevista di cia- medio-piccola dimensione, la manodo- stribuzione a goccia che comportano
scuna macchina e del relativo impiego pera familiare può coprire fino al 70% un costo complessivo di 55.000 euro
medio annuo in ore. ed oltre del carico di lavoro totale, ma per l’intera estensione considerata, pari
La metodologia adottata per la valu- nel caso considerato, in virtù dei 20 et- a 2.750 €/ha. La seconda voce di costo,
tazione economico-finanziaria dell’im- tari di investimento previsti, il lavoro fa- in ordine di importanza, è rappresen-
pianto ipotizzato è l’analisi costi-ricavi miliare è stato limitato al 50% circa del tata dall’acquisto di piante certificate,
che, come noto, consiste nell’attua- fabbisogno totale, ipotizzando, in termi- per le quali è necessario un esborso
lizzazione, per mezzo di un opportu- ni concreti, l’impiego di manodopera di 2.100 €/ha. Le restanti categorie di
no saggio di interesse, dei flussi annui salariata per una parte della potatura e spesa costituiscono, nel complesso, il
di entrate ed uscite per l’intera durata per l’operazione di soffiatura anteceden- 45% circa del costo complessivo per
dell’investimento. In considerazione te la raccolta. Tale impegno corrispon- l’imprenditore puro ed il 37% per l’im-
dell’attuale livello di costo del denaro, de, su 20 ettari, ad un carico complessi- presa coltivatrice: sono rappresentate,
nonché della eventuale opportunità di soprattutto, da materie prime (concimi,
ottenere condizioni agevolate, il tasso 2
In considerazione dei prezzi liquidati ai produttori
agrofarmaci e consumi energetici), sia
di interesse è stato fissato al 2%. L’a- nell’ultimo quinquennio. per la preparazione iniziale del terreno,
12
sia per la gestione agronomica necessa- vatrice lo stesso si attesta a poco meno analizzata, si presentano in figura 13
ria nel primo anno di vita del frutteto. di 3.300 €/ha (Tab. 3). La principale vo- i flussi di entrate ed uscite previsti per
Piuttosto contenuto è, invece, il costo ce di costo è rappresentata dalle materie l’intera durata del corileto. Il flusso di
per la manodopera. prime, stimabili in 1.864 €/ha, valore ricavi è calcolato in funzione della resa
naturalmente analogo per entrambe le produttiva ipotizzata e di un prezzo alla
Costo annuo medio di gestione tipologie di impresa considerate; oltre produzione di 2,5 €/kg, individuabile
il 40% di tale spesa è costituita da risor- come valore medio prudenziale delle
È, innanzitutto, da precisare che per se energetiche, in particolare energia ultime annate.
costo annuo medio di gestione si inten- elettrica per l’adduzione dell’acqua di Nell’ipotesi di mantenimento di
de, nel caso dell’impianto considera- irrigazione e carburante per i macchi- questo livello di prezzo, il VAN dell’in-
to, la media delle spese annualmente nari (Tab. 4). L’esborso relativo alla ma- vestimento assume un valore prossimo
rilevabili dal 10° anno di vita del co- nodopera, invece, ammonta a poco più a 11.500 €/ha per l’impresa condotta
rileto, quando questo inizia ad espri- di 1.100 €/ha per l’imprenditore puro e da imprenditore puro e a 28.750 €/ha
mere la produttività ipotizzata (2,475 t/ 560 €/ha per l’impresa diretto coltivatri- per l’impresa diretto coltivatrice, men-
ha), fino al 30° anno di vita, quando si ce, in virtù di un impiego di manodope- tre il SRI è del 4,9% nel primo caso e
considera esaurita la durata economi- ra salariata pari a 97 ore/ha nel primo del 9,3% nel secondo. Va considerato
ca dell’impianto, poiché pur potendo caso e 48 ore/ha nel secondo. Da non che il SRI per l’imprenditore puro rap-
teoricamente essere ancora mantenuto sottovalutare, infine, i costi di natura presenta la fruttuosità netta dei capitali
in produzione, si avvierebbe una pro- fissa, riferibili sia alle macchine agri- investiti, mentre lo stesso indicatore per
babile parabola discendente delle rese cole impiegate, sia ai carichi strutturali l’impresa diretto coltivatrice rappresen-
produttive ed aumenterebbe, inoltre, dell’azienda (manutenzione del capitale ta una remunerazione mista di capitale
l’aleatorietà delle stesse. fondiario, spese amministrative, oneri e di lavoro.
Dal punto di vista economico, inve- sociali, tasse e tributi, prezzo d’uso del È da ricordare, inoltre, che il VAN,
ce, l’impianto si considera entrato nella capitale fondiario, ecc.): benché questi se rapportato all’investimento comples-
fase di “piena produzione” nel primo ultimi siano di difficile determinazione e sivo ipotizzato di 20 ettari, corrisponde
anno in cui i ricavi dell’anno stesso su- di ampia variabilità, i costi complessivi a 230.000 € per l’imprenditore puro e
perano i corrispondenti costi: nel caso da sostenere, includendo anche l’even- a 575.000 € per l’imprenditore diretto
considerato, l’ingresso nella fase di pie- tuale affitto del terreno ed il premio as- coltivatore: tali valori possono pertanto
na produzione economica avviene fra sicurativo per una polizza multirischio, giustificare anche un eventuale forma
l’8° ed il 9° anno di vita a seconda della possono giungere fino a 1.200 €/ha. di finanziamento qualora non si di-
tipologia di impresa ipotizzata. spongano dei capitali necessari per l’in-
Il costo annuo medio di gestione Flussi economico-finanziari vestimento iniziale.
risulta di poco superiore a 4.000 €/ha Il risultato netto che si ottiene, an-
per l’impresa condotta da imprenditore Sulla base dei costi medi annui pre- che computando la totalità dei costi so-
puro, mentre per l’impresa diretto colti- visti per ciascuna tipologia di impresa stenuti, appare dunque soddisfacente e
13
5.000
to, si è considerata una doppia ipotesi
4.000 di diminuzione della resa media nel
3.000 periodo di massima produttività pari,
2.000 rispettivamente, al 10 e al 20%.
1.000 Ancor più imprevedibile appare la
0 dinamica dei prezzi riconosciuti alla
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 >>... >>...30
produzione in un arco di tempo così
Anni
Ricavi (P=2,5 €/Kg) Costo Impresa_1 Costo Impresa_2
lungo, essendo quello delle noccio-
Fonti: elaborazione su dati ISMEA.
le un mercato caratterizzato da una
spiccata volatilità delle quotazioni, in
5Fig. 13 - Flussi annui di entrate e uscite in funzione della tipologia di impresa. considerazione della forte concentra-
zione dell’offerta mondiale in un solo
Paese, la Turchia. Oltre alla decisa in-
50.000 VAN-Imp_1
VAN-Imp_1 (-10%)
fluenza che possono avere le dinami-
40.000 VAN-Imp_1 (-20%) che produttive e socio-economiche di
VAN-Imp_2 questo Paese, va inoltre considerato il
30.000 VAN-Imp_2 (-10%) rischio dell’affacciarsi di nuovi poten-
VAN-Imp_2 (-20%)
20.000 ziali competitor: per tale ragione è stata
VAN (Euro/ha)
2
0 zione sostenuti. Qualora si consideri
2,0 2,1 2,2 2,3 2,4 2,5 2,6 2,7 2,8 2,9 3,0
-2 una diminuzione di resa del 20%, le
SRI-Imp_1
-4
SRI-Imp_1 (-10%)
soglie minime salgono, rispettivamente,
-6 SRI-Imp_1 (-20%) a 2,2 per l’impresa diretto coltivatrice
-8 SRI-Imp_2 e a 2,7 euro/Kg per l’impresa condotta
SRI-Imp_2 (-10%)
-10
SRI-Imp_2 (-20%) da imprenditore puro. Relativamente
-12 all’andamento del SRI, nell’ipotesi di
Prezzo alla produzione (Euro/Kg)
un prezzo medio pari a 3 €/kg, si può
Fonti: elaborazione su dati ISMEA. osservare come questo indicatore possa
5Fig. 15 - Saggio di Rendimento Interno (SRI) in funzione del prezzo alla produzione e della resa potenzialmente raggiungere un valore
produttiva per tipologia di impresa. massimo attorno al 13% per l’impresa
14
15
rapida rincorsa alla realizzazione di del nocciolo (fine giugno, fine luglio
Le tecniche di moltiplicazione, nuovi impianti, e la presenza di alcu- e inizio settembre), sono state poste
l’uso del portinnesto, ne problematiche fitosanitarie recente- in serra fredda, entro bancali con sub-
mente apparse in alcuni distretti pro- strato di perlite e temperatura basale
la micropropagazione: duttivi (vedi “moria del nocciolo” nel di +22°C, dopo essere state sottopo-
molti gruppi di ricerca in Italia Lazio), hanno favorito una maggiore ste a trattamenti basali con IBA (acido
sono attivi nel miglioramento coscienza dei rischi connessi a questa indol-3-butirrico) a 1.000 e 2.000 mg
dei sistemi di propagazione modalità di propagazione, incapace l-1 in forma polverulenta e impiego di
del nocciolo. Avanzano anche tra l’altro di soddisfare la massiccia ri- putrescina (1,4-diamminobutano) in
i lavori per lo sviluppo chiesta di piantine dell’ultimo periodo, soluzione acquosa (1.600 mg l-1). La
del programma di certificazione esaltando l’urgenza di una organizza- radicazione, completatasi in due mesi,
genetico-sanitaria, su base zione vivaistica capace di fornire ma- ha evidenziato che il tipo di materiale
volontaria, del materiale teriale certificato attraverso l’impiego destinato alla preparazione delle talee
vivaistico che, alla luce di collaudate tecniche propagative, ha inciso in misura rilevante sulla per-
del mutato quadro normativo adatte a fornire materiale di partenza centuale di radicazione e sulla qualità
di elevata qualità. degli apparati radicali, soprattutto du-
europeo, dovrebbe essere rante il prelievo di settembre, con i mi-
operativo entro la fine del 2017. gliori risultati ottenuti su talee semile-
Propagazione
del nocciolo coltivato gnose derivanti da rami dell’anno (Tab.
1). Il tipo di trattamento è stato il fattore
che maggiormente ha influenzato la ri-
L
Taleaggio
a messa a punto di tecniche razio- zogenesi, incidendo significativamente
nali di propagazione del noccio- La tecnica del taleaggio, routine sulla percentuale di radicazione e sulla
lo ha interessato solo in parte la nella propagazione di vari fruttiferi, è qualità delle radici. La cultivar Tonda
ricerca e il settore vivaistico italiano, stata storicamente poco studiata sul Gentile Romana, pur evidenziando dif-
visto il diffuso impiego di polloni au- nocciolo, se non recentemente, tan- ficoltà propagative all’applicazione di
toradicati prelevati direttamente dagli to che ad oggi non si dispone ancora trattamenti con solo IBA, ha risposto
agricoltori presso impianti esistenti di protocolli di radicazione affidabili con un notevole incremento della ca-
(Bignami et al.,1999; Cristofori et al., e adattati alle esigenze delle singole pacità rizogena a trattamenti di 1.000
2010). L’impiego di polloni autoradi- cultivar. Proprio questa tecnica può in- mg l-1 di IBA e 1.600 mg l-1 di putre-
cati, così reperiti, può condizionare vece rappresentare un metodo sicuro, scina, ad inizio settembre, con una ra-
negativamente l’esito dei nuovi corile- efficace e poco costoso per propagare dicazione di oltre il 75% (Cristofori et
ti per l’assenza di garanzie sanitarie e il nocciolo. al., 2010).
l’incertezza sui caratteri agronomici e Buoni risultati in tal senso, a livello Anche presso il Disafa dell’Univer-
qualitativi, in quanto spesso le varietà sperimentale, sono stati ottenuti recen- sità di Torino sono state condotte diver-
diffuse in coltura possono essere costi- temente presso il DAFNE dell’Universi- se prove di taleaggio. Come materiale
tuite da popolazioni clonali genetica- tà della Tuscia per la cv Tonda Gentile di partenza sono state utilizzate talee
mente difformi (Tombesi, 2002). Romana (Cristofori et al., 2010). Talee semi-legnose a due gemme prelevate
Il quadro produttivo in espansione di 20-25 cm, prelevate in differenti da chioma ad inizio-metà luglio, po-
del settore corilicolo, che richiama una momenti del ciclo vegeto-produttivo ste in serra e in bancale con substrato
16
17
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19
20
21
22
I
l rinnovato interesse nella coltiva- rivelati più adatti alle condizioni pe- dalla pianta (Tab. 1). La produzione
zione del nocciolo, determinato doclimatiche delle zone di origine e si basa principalmente su nocciole
dall’innalzamento dei prezzi e dal- maggiormente rispondenti alle neces- tonde, nell’ambito delle quali Tom-
le richieste da parte dell’industria di sità produttive in termini quantitativi e bul è la varietà più importante. L’Italia
ottenere produzioni di alta qualità pro- qualitativi (Mehlenbacher, 1991). è il secondo maggiore produttore di
venienti da aree geografiche diverse, nocciole e si colloca al secondo po-
pone la questione fondamentale della La piattaforma varietale sto dopo la Turchia con circa l’11%
scelta varietale per i nuovi impianti. dei principali competitor di sgusciato; seguono nell’ordine USA
Le varietà hanno, infatti, nel loro pa- (4%), Georgia (4%), Azerbaijan (3%),
trimonio genetico le caratteristiche di La produzione di nocciole è con- Spagna (3%), altri (3%).
qualità, le potenzialità produttive e la centrata in pochi Paesi e, in particola- Negli Stati Uniti la coltivazione,
capacità di adattamento all’ambiente re, in Turchia, che fornisce il 71% del- destinata principalmente alla produ-
che le tecniche colturali debbono poi la produzione mondiale di sgusciato, zione di nocciole per il consumo fre-
consentire di esprimere e di esaltare rappresentando il punto di riferimento sco, è localizzata lungo la Willamet-
(Tombesi et al., 2010). Attualmente, la commerciale per il mercato delle noc- te Valley, in Oregon, con impianti di
produzione mondiale è basata su una ciole (www.nutfruit.org). In Turchia la pianura, razionali e completamente
23
24
5Fig. 4 - Semi tostati e frutti della cultivar Tonda di Giffoni. 5Fig. 5 - Semi tostati e frutti della cultivar Barcelona.
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vastante sulle nostre coltivazioni qua- Varietà coltivate. I dati che seguono bilità dopo tostatura è buona (60-80%).
lora venisse accidentalmente introdot- sono riferiti alle condizioni ambientali Le selezioni Unito 119 e Unito 101
to, nonostante le barriere fitosanitarie dell’Alta Langa (Cn). presentano piante di buona vigoria e
messe in atto allo scopo. Tra le cultivar Daria (Sel. 104E): presenta piante buona produttività, con epoca di matu-
diffuse in Italia, Tonda di Giffoni risul- di debole vigore con portamento da razione dei frutti precoce. I frutti sono
ta essere tra le più resistenti, mentre semi-eretto a espanso, consente quin- di dimensioni medio-piccole, hanno
Tonda Gentile delle Langhe e Tonda di densità d’impianto superiori alle guscio sottile e forma sferoidale in Uni-
Gentile Romana vengono classificate altre varietà. La produttività è elevata, to 119 e sferoidale-ovata in Unito 101.
come altamente sensibili. superiore a TGL, con precoce entrata La pelabilità dopo tostatura è buona
In Italia, il miglioramento genetico in produzione. Cultivar proterandra (ottima per Unito 101). La selezione
del nocciolo ha una lunga tradizione e (medio-precoce la fioritura maschile, Unito G1 si differenzia per le piante di
numerosi sono i risultati ottenuti. medio-tardiva la femminile), presenta media vigoria con portamento medio-
germogliamento precoce e maturazio- espanso e l’epoca di maturazione dei
Selezioni Romisondo ne dei frutti medio-precoce (fine ago- frutti medio-tardiva. I frutti sono sferoi-
Sono state ottenute negli anni ‘60 sto in Piemonte, circa 10 giorni dopo dali, con guscio sottile e seme dal pe-
dal prof. Piero Romisondo attraver- TGL). I frutti hanno forma sferoidale, risperma scarsamente fibroso. La pela-
so un programma di miglioramento dimensioni medio-piccole (circa 2 g) e bilità dopo tostatura è buona (60-80%).
genetico finalizzato principalmente guscio molto sottile. Il seme è sferoida- Infine, è stata ottenuta la selezione
alla produzione di impollinatori per le, con perisperma mediamente fibroso da mensa Unito L35 (Tonda Gentile
Tonda Gentile delle Langhe (TGL); (Fig. 7). La pelabilità dopo tostatura è delle Langhe x Lansing) che, sempre
derivano dall’incrocio TGL x Cosford buona (60-80%). È sensibile ad eriofide nelle condizioni dell’Alta Langa, pre-
(Daria, Unito 119, Unito 101 e Uni- e balanino. senta piante di media vigoria con por-
to 3L), mentre la selezione Unito G1 Unito 3L: ha piante di elevata vigo- tamento semi-eretto e buona produtti-
deriva dall’incrocio Payrone x Tonda ria, con portamento eretto e media pro- vità. È mediamente sensibile a eriofide
Gentile Romana (TGR) (Valentini et duttività. Cultivar proterandra (fioritura e balanino. La cultivar è omogama,
al. 1999). Sono selezioni interessanti maschile medio-precoce, fioritura fem- con epoca di germogliamento e di
poiché, oltre ad essere impollinatori di minile tardiva), presenta germoglia- maturazione medie. I frutti, di grosse
TGL (Me e Radicati, 1983; Corte et al., mento e maturazione medio-precoci. I dimensioni (circa 4,0 g), hanno forma
2013), sono dotate di ottima resa dello frutti hanno dimensioni medio-piccole, sferoidale e guscio di colore marrone-
sgusciato (superiore al 50%) e buona forma sferoidale e guscio molto sottile. rossiccio di medio spessore. Il seme
produttività. Sono state recentemen- Il seme presenta forma sferoidale e pe- presenta dimensioni medie, forma sub-
te iscritte al Registro Nazionale delle risperma mediamente fibroso. La pela- sferica e perisperma da poco a media-
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Conclusioni del prodotto e innovazione colturale per ga- select clones for hazelnut varietal turnover in
rantire competitività. Rivista di Frutticoltura the latium region (Italy). Acta Horticulturae
L’esperienza derivante dalle ricer- e di Ortofloricoltura, 5: 44-53. 445: 123-134.
che condotte negli ultimi decenni in Cristofori V., Bizzarri S., Silvestri C., De Salvador Preziosi P., A. Cartechini, 1979. Indagine preli-
F.R., 2014. First evaluations on vegetative minare su alcune caratteristiche merceolo-
Italia indica le varietà Tonda di Giffoni, and productive performance of many ha- giche di alcuni presunti cloni della cultivar
Tonda Romana e Tonda Gentile delle zelnut cultivars in Latium region. VIIIth In- di nocciolo Tonda Romana. Convegno Na-
Langhe come varietà di riferimento per ternational Congress on Hazelnut, 19th-21th zionale “Il miglioramento della coltura del
la corilicoltura italiana per produttivi- March 2012 Temuco, Chile. Acta Horticultu- Mandorlo e del Nocciolo. Aspetti genetici
rae, 1052: 91-97. e tecnici”. Messina e Siracusa 29 ottobre- 1
tà e per qualità. Ad oggi l’esperienza De Salvador, F.R., Lolletti, D., Sabelli, A. 2009. dicembre, 67-82.
sul comportamento di queste varietà Current progress in the hazelnut breeding Romisondo P., Me G., Radicati L., 1979. Sele-
anche al di fuori del loro ambiente di program at the fruit research centre –Rome. zione clonale della ‘Tonda Gentile delle
VII International Congress on Hazelnut – Vi- Langhe’: risultati di 4 anni d’indagine. Atti
origine si può dire abbastanza ampia terbo. Acta 845 Convegno Nazionale: Il miglioramento della
e sufficiente per raccomandarne l’im- Farinelli D., M. Boco and A. Tombesi, 2009. coltura del mandorlo e del nocciuolo. Aspet-
pianto in aree non tradizionalmente Productive and Organoleptic Evaluation of ti genetici e tecnici. Messina e Siracusa 29-
corilicole, fermo restando un’attenta New Hazelnut Crosses. Horticulturae 845: 30 novembre, 1 dicembre: 103-128.
651-656. Romisondo P., Me G., Radicati L., 1983. Ulterio-
valutazione delle peculiarità delle sin- Islam A., Ozguven A., 2001. Clonal selection ri indagini sulla selezione clonale del noc-
gole cultivar in ragione delle caratteri- in the turkish hazlnut cultivars grown in ciolo: cultivar ‘Tonda Gentile delle Langhe’.
stiche pedo-climatiche locali. Ordu province. Acta Horticulturae 556: Atti convegno internazionale sul nocciolo.
203-208. 12 Avellino 22-24 settembre: 243-251.
Le nuove varietà, frutto dei pro- ISMEA, 2016, Nocciole: nel 2015, aumenta il Rovira, M., Romero, M., Clavé, J. 1997. Clonal se-
grammi di miglioramento genetico dei potenziale produttivo nazionale. www.isme- lection of Gironell’ and ‘Negret’ hazelnut cul-
vari enti di ricerca impegnati in cori- amercati.it tivars Acta Horticulturae, 445, pp. 145-150.
licoltura, costituiscono sicuramente Limongelli F., Piccirillo P., 2002. Selezione clo- Ruttan, D., Olsen, J., 2013. Choose blight-resi-
nale della cultivar “Tonda di Giffoni”. 2° stant hazelnuts for your orchard http://exten-
un’importante evoluzione che in pro- Convegno Nazionale sul Nocciolo- Le Fron- sion.oregonstate.edu/gardening/choose-
spettiva consentirà di incrementare le tiere della Corilicoltura Italiana. Giffoni Val- blight-resistant-hazelnuts-your-orchard
rese produttive e migliorare la qualità le Piana (SA). Regione Campania, Atti n.24, Tombesi A., Preziosi P., Boco M. 1994. Selection
149-155. of Tonda Romana and Tonda di Giffoni cross
delle produzioni. Indubbiamente, per McCluskey R., A.N. Azarenko, S.A. Mehlenba- pollinated hazelnut seedlings. Acta Horticul-
queste nuove varietà è auspicabile una cher, D.C. Smith, 2001. Commercial ha- turae 351: 119-122.
maggiore esperienza su larga scala in zelnut cultivar and advanced selection eva- Tombesi A., Farinelli D., Tombesi S. 2010. Le
luations at Oregon State University. Acta varietà per il progresso della coltura del noc-
ambienti differenti, sebbene possano Horticulturae 556: 89-96. ciolo. Corilus&Co. 1:7-16
rappresentare un’importante oppor- McCluskey R., S.A. Mehlenbacher, D.C. Smith Valentini N., Corte M., Sonnati C., Peraldo N.,
tunità in un’ottica di incremento del- and A.N. Azarenko, 2009. Advanced Se- Botta R., 2013. Valutazione di cultivar di
le superfici coltivate e di incremento lections and New Cultivar Performance in nocciolo a destinazione industriale da affian-
Hazelnut trials Planted in 1998 and 2000 at care alla Tonda Gentile Trilobata in nuovi
dell’efficienza dell’intero settore. Oregon State University. Acta Horticulturae areali di coltura piemontesi. Ricerca appli-
845: 67-72. cata in agricoltura Supplemento al n. 80 di
BIBLIOGRAFIA Me G., Radicati L., 1983. Studies on pollen in- “Quaderni della Regione Piemonte Agricol-
compatibility in some filbert (Corylus avel- tura”. Regione Piemonte: 37-44.
Botu I., E. Turcu, M. Botu, G. Achim, A. Vicol
lana L.) cultivars and selections. In: Pollen: Valentini N., Marinoni D., Botta R., Me G.,
and A. Pa pachatzis, 2009. „Arutela – a New biology and implications for plant breeding. 2001a. Cloni della cultivar di nocciolo Ton-
Hazelnut Cultivar for the Industry. Horticul- Elsevier Biomedical: 237-242. da Gentile delle Langhe a confronto: risultati
turae 845: 187-190. Mehlenbacher, S.M. and Thompson, M.M. 1991. di cinque anni di osservazioni. Frutticoltura,
Corte M., Valentini N., Sonnati C., Botta R., Four hazelnut pollenizers resistant to eastern 63 (10): 67-71.
2013. Ricerca di cultivar da consociare co- filbert blight. HortScience 26:442-443. Valentini N., Me G., 1999. Nuove selezioni di
me impollinatori alla ‘Tonda Gentile Triloba- Monastra F., R. Raparelli, R. Fanigliuolo, 1997. nocciolo per usi industriali. Frutticoltura, 61
ta’. Ricerca applicata in agricoltura. Supple- Clonal selection of “Tonda Gentile Roma- (11): 36-38.
mento al n. 80 di “Quaderni della Regione na”. Acta Horticulturae 445: 39-43. Valentini N., Me G., Vallania R., Zeppa G.,
Piemonte – Agricoltura”: 29-36. Pedica A., D. Vittori, A. Ciofo, C. De Pace, S. Biz- 2001b. New hazelnuts selections for direct
Cristofori V., Bignami C., De Salvador R., Rugini zarri, M. Del Lungo, 1997. Evaluation and consumption. Proc. V International Congress
E., 2011. Il nocciolo in Italia: valorizzazione utilization of C. avellana genetic resources to on Hazelnut. Acta Hort. 556: 103-108. n
29
Tecnica agronomica
degli impianti specializzati di nocciolo
GIOVAMBATTISTA SORRENTI1 - ALESSANDRO ROVERSI2
1
Dipartimento di Scienze Agrarie - Università di Bologna
2
Agronomo freelance (già Università Cattolica di Piacenza)
D
opo un prolungato periodo di che, il nocciolo è una specie che trova del nocciolo poiché temperature al di-
stasi, il comparto corilicolo na- le condizioni migliori negli ambienti sotto dello zero in aprile-maggio pos-
zionale sta riscoprendo, stimo- freschi, le cui temperature estive oscil- sono compromettere gli apici vegeta-
lato dalla regolare e soddisfacente re- lano tra i 23 e i 27°C; valori superiori a tivi. Tuttavia, la sensibilità alle gelate
muneratività garantita dalle nocciole, 35°C, infatti, ed in concomitanza con tardive varia con la cv; ad esempio,
un rinnovato interesse, con un rapido scarsa umidità dell’aria, possono indur- Tonda Gentile delle Langhe (anche no-
ed inatteso incremento delle superfici re scottature e/o disseccamento delle ta come Tonda Gentile Trilobata) è più
investite (cfr. Pirazzoli et al. in questo foglie ed elevati tassi di fotorespirazio- sensibile rispetto a Tonda di Giffoni.
fascicolo). In tale contesto la specie sta ne. Gli amenti, le infiorescenze femmi- Il nocciolo si avvantaggia del-
di fatto abbandonando l’elenco delle nili non aperte e le gemme vegetative le piogge ben distribuite (>800 mm
colture minori, come in passato indica- sopportano temperature fino a -20°C, annui) poiché mal sopporta periodi
to dalla Ue. mentre gli amenti nella fase di deiscen- asciutti estivi oltre i 30 gg. Tuttavia,
Il recente sviluppo della coltura in za delle antere e gli stimmi emergenti le piogge eccessive sfavoriscono l’im-
Italia rende attuali le problematiche dalle gemme miste sono compromessi pollinazione nel periodo della fioritu-
relative alla gestione agronomica del già a - 7°C. Il tubo pollinico si accre- ra, mentre in prossimità della raccolta
settore che, pur note da tempo, sono sce al meglio con temperature ottimali possono accentuare la marcescenza e
spesso state affrontate con scarsa at- comprese tra 10 e 20°C. l’irrancidimento del frutto. D’altra par-
te, la specie soffre i terreni troppo com-
TAB. 1 - FABBISOGNO IN FREDDO (∑ ORE < 7,2°C) PER AMENTI, GEMME MISTE E GEMME patti e i ristagni d’acqua che possono
VEGETATIVE IN ALCUNE CULTIVAR DI NOCCIOLO ALLEVATE NEGLI AMBIENTI MEDITERRANEI provocare asfissia e marciumi radicali.
Cultivar Infiorescenze Infiorescenze Gemme Il nocciolo soffre gli areali troppo
maschili femminili vegetative ventosi (venti frequenti con velocità
Tonda Gentile della Langhe (Trilobata) < 100 760-860 760-860 >40 km/ora) sebbene correnti mode-
rate durante la fase di impollinazione
Tonda Gentile Romana 100-170 760-860 760-860
(di tipo anemofila) sono utili. In estate,
Tonda di Giffoni 170-240 600-680 600-680 invece, i venti caldi aumentano l’eva-
Camponica 170-240 290-365 680-760 potraspirazione, potendo anche dis-
seccare i margini fogliari.
Riccia di Talanico 260-290 600-680 860-990 Il nocciolo predilige suoli ben dre-
30
31
anche in Oregon, Usa) sembrano es- adatta meglio alla meccanizzazione a mantenere un giusto rapporto tra la
sere assai promettenti, non incontrano dell’impianto (controllo delle infestanti produzione e sviluppo vegetativo della
attualmente in Italia il consenso dei ed eventuale spollonatura, andanatura chioma, preservando le infruttescenze
corilicoltori. pre-raccolta). Per ottenere l’alberello, che si trovano sui rami di un anno lun-
Sebbene la forma di allevamento all’impianto autunnale della barbatella ghi almeno 15 cm e che, normalmente,
che più asseconda l’habitus vegetativo e al taglio a terra dell’astone alla ripre- si accrescono nelle parti più illuminate
del nocciolo sia il classico cespuglio sa vegetativa, segue nell’estate del se- della chioma. È importante poi favorire
(spesso modificato in vaso cespuglia- condo anno la scelta della branca più la penetrazione della luce all’interno
to), questa tuttavia non asseconda le vigorosa da allevare e capitozzare a dell’albero, sfoltendo le porzioni più
necessità di meccanizzazione integrale 80-90 cm dal suolo all’inizio del terzo dense di vegetazione. Negli impianti
delle operazioni di raccolta. anno. con età superiore a 25 anni spesso si
In alternativa, di recente introdu- La parete siepiforme, ancora non ricorre a potature energiche che pro-
zione in Italia, si segnala il vaso re- contemplata dal disciplinare Igp “Noc- muovono il rinnovo vegetativo.
golare (o alberello), sostenuto da un ciola Piemonte“ è diffusa, al momento,
unico tronco (Fig. 4), ed una forma in solo nel Monferrato; adattandosi alla Biologia fiorale
parete. La prima forma, diffusa soprat- potatura meccanica sta offrendo buoni
tutto in pianura, presuppone l’impiego riscontri. Il nocciolo è una specie monoica
di barbatelle preferibilmente innesta- Durante la fase adulta dell’impian- a fiori diclini, indicando la coesisten-
te su portinnesti non polloniferi e si to gli interventi cesori devono mirare za sulla stessa pianta di infiorescenze
32
33
34
35
compresi tra 80 e 100 mm mensili in particolare, la restituzione del 75% Eynard I. e Zanini E. 1972. Effetti della fertilizza-
zione con azoto, fosforo e potassio in diversi
che, negli impianti irrigati, vengono dell’ETc ha assicurato i migliori livelli rapporti, sulla composizione delle foglie di
soddisfatti mediante sistemi irrigui a di crescita e produttività, consentendo nocciolo cv Tonda Gentile delle Langhe.
microportata. Anche nei corileti, al- tra l’altro un risparmio significativo del- «Annali della Facoltà di Scienze Agrarie
la microirrigazione classica (impianti la risorsa idrica (Cristofori et al., 2014; dell’Università di Torino», (7): 91-108.
Eynard I., Casale L., Zanini E., Gay G. 1976.
a goccia) si sta affiancando la subirri- Bignami et al., 2009). Estudio sobre la alimentacion mineral de las
gazione, costituita da ali gocciolanti plantas jovenes de avellano en Piemonte.
interrate parallelamente alla linea del BIBLIOGRAFIA Atti: «I Congreso Internacional de Almendra
filare, alla profondità di 40-50 cm. Ta- y Avellana», Reus, pp. 129-141.
Bignami C., Cammilli C., 2002. Fattori ambienta- Fregoni M. e Zioni E. 1972. La concimazione
le soluzione impiantistica permette la li e colturali e funzionalità fogliare del noc- al nocciolo: Ricerche sulle modalità di di-
riduzione dei consumi e una maggior ciolo. VI Giornate Scientifiche S.O.I., 24-25 stribuzione dei fertilizzanti. L’Informatore
uniformità nella distribuzione dell’ac- aprile 2002, Spoleto (PG). Atti: 163-164. Agrario, vol. 2.(estratto)
Bignami C., Cristofori V., Ghini P., Rugini E., Me G., Valentini N., Miaja M.L., Villania R.
qua, senza intralciare le operazioni 2009. Effects of irrigation on growth and 2002. Incompatibilità nel nocciolo (Corylus
colturali (es. raccolta meccanica). Da yield components of hazelnut (Corylus avel- avellana L.). Atti 2° Convegno Nazionale sul
diversi anni, ormai, l’irrigazione a lana L.) in Central Italy. Seventh Interna- nocciolo, Giffoni, pp: 229-235.
tional Congress on hazelnut. Viterbo, Italy, Roversi A. 1976. Contenido de algunos elemen-
goccia è stata introdotta nei principali 23th-27th June 2008. Acta Horticulturae, tos minerales des los organos aereos del
areali di produzione caratterizzati da 845: 309-314. avellano. Atti: «I Congreso internacional de
scarsa o irregolare disponibilità idrica Ciarmello L.F., De Luca A., Piccirillo P. 2015. almendra y avellana», Reus, pp. 225-227.
naturale (Bignami e Cammilli, 2002). Confronto tra tecniche di spollonatura chi- Roversi A. 1980. About some relationships
mica e fisica del nocciolo. Riv. Di Frutticol- between soil composition and filbert leaf
Al fine di valutare il ruolo dell’ir- tura 5: 69-71. diagnostic. Atti: «5° Colloquio internaziona-
rigazione su questa specie sono state Corte M. 2012. Noccioleto, gestione dei polloni le sul controllo della nutrizione delle piante
condotte, presso l’azienda sperimenta- e mantenimento del tappeto erboso. Riv. di coltivate», Castelfranco Veneto (Treviso),
le dell’Università della Tuscia, osser- Frutticoltura (5): 74-75. 210-212.
Corte M., Sonnati C., Botta R., Valentini N. 2013. Roversi A. 1999. Indagini sulle asportazioni
vazioni sul comportamento delle prin- Ricerca di cultivar da consociare come im- minerali del nocciolo. Frutticoltura, 61(11):
cipali cultivar italiane, come nel caso pollinatori alla ‘Tonda Gentile Trilobata’. 32-34.
della Tonda Gentile Romana nel Lazio, Agricoltura Ricerca, Ricerca applicata in co- Roversi A. 2014. Noccioleti senza polloni, una
rilicoltura. Sintesi dei risultati 2012: 29-36. realtà da considerare. L’Informatore Agrario
sottoposta, nel lungo periodo, a diffe- Corte M., Sonnati C., Peraldo N., Michelatti G., (38): 48-50.
renti apporti irrigui gestiti attraverso il Massobrio V. 2013. Confronto di diverse Roversi A. 2015. How to propagate no suckering
metodo del bilancio idrico. Nel detta- metodologie chimiche, fisiche e meccani- hazelnut (Corylus avellana L.). Bulg. J. Agric.
glio, piante di controllo (non irrigate) che per la gestione ed il controllo dei pol- Sci., 21: 355–357.
loni della varietà ‘Tonda Gentile Trilobata’. Roversi A. e Cerovic S. 2015. Innestare il noccio-
sono state messe a confronto con al- Agricoltura Ricerca, Ricerca applicata in co- lo? Corylus & Co. In stampa
beri ai quali veniva restituito rispetti- rilicoltura. Sintesi dei risultati 2012: 82-96. Roversi A. 2016. Le quantità di elementi minera-
vamente il 50, il 75 e il 100% dell’ETc. Corte M. 2014. La scelta degli impollinatori per i li consumate annualmente da alcune specie
nuovi impianti di nocciolo. Riv. di Frutticol- da frutto. Riv. di Frutticoltura (7-8): 40-44.
Nelle condizioni ambientali in cui è tura (11): 72-73. Strabbioli G. 1994. Mineral and organic fertili-
stata condotta la prova, le sole piogge Cristofori V., Muleo R., Bignami C., Rugini E., zation of the hazelnut (Corylus avellana) in
non erano sufficienti ad assicurare un 2014. Long term evaluation of hazelnut re- Central Italy. Acta Hortic.,351: 429-437.
adeguato sviluppo vegeto-produttivo sponse, cv. Tonda Gentile Romana, to drip Valentini N., Botta R., Corte M., Sonnati C.
irrigation in Central Italy. VIII International 2012. Comparazione di un triennio di prove
delle piante adulte di Tonda Gentile Congress on Hazelnut, 19th-21th March di valutazione varietale e di tecnica coltura-
Romana. L’irrigazione ha migliorato le 2012 Temuco, Chile. Acta Horticulturae, le del nocciolo. Corilicoltura tra innovazio-
componenti produttive della coltura e, 1052: 179-185. ne e ricerca. Bossolasco. n
36
Gestione meccanizzata
della raccolta delle nocciole
GIOVAMBATTISTA SORRENTI1 - DANILO MONARCA2
1
Dipartimento di Scienze Agrarie - Università di Bologna
2
Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali - Università della Tuscia - Viterbo
L
a crescente richiesta da parte della lavorazione industriale. di impiego delle realtà locali (es. mac-
dell’industria dolciaria, cui la pro- chine di dimensioni ridotte e costi con-
duzione di nocciole è pressoché Le operazioni di raccolta tenuti da adottare in corileti di piccole
interamente destinata, ha ravvivato e medie estensioni e/o adattate anche
negli ultimi decenni il comparto cori- La raccolta delle nocciole può es- ai terreni declivi). È altresì auspicabile
licolo nazionale. Anche per il noccio- sere effettuata in un unico passaggio che le stesse macchine così concepite,
lo, al pari delle altre specie da frutto, i (attendendo che tutti i frutti cadano apportando le opportune modifiche,
moderni indirizzi produttivi mirano ad naturalmente al suolo), oppure con possano essere adattate alla raccolta da
esaltare la qualità del prodotto e conte- passaggi ripetuti, vista la maturazione terra di altre specie di frutti in guscio
nere i costi di produzione, nel rispetto scalare dei frutti della specie. La secon- (es. noci, mandorle, castagne).
della salvaguardia ambientale. da soluzione è di norma preferibile per L’efficienza della raccolta manuale
L’abbattimento dei costi di produ- evitare attacchi fungini sui frutti che ri- delle nocciole oscilla tra i 5 e i 7 kg/h
zione presuppone, necessariamente, la mangono a terra per molto tempo. per operatore nei noccioleti giovani,
meccanizzazione parziale o integrale Tradizionalmente, la raccolta delle arrivando a toccare i 15 kg/h nelle
delle operazioni agronomiche a più nocciole era un’operazione manuale condizioni migliori (manodopera spe-
elevata richiesta di manodopera che, che, sebbene molto dispendiosa e poco cializzata, impianti adulti, prodotto di-
nel caso specifico della specie, sono efficiente, ancora persiste in alcuni am- stribuito uniformemente). Il costo della
spollonatura, potatura, trinciatura dei bienti italiani. È il caso di alcuni areali raccolta manuale (paragonabile a quel-
residui e, in particolare, la raccolta del della Campania e della Sicilia nei quali lo delle castagne) si attesta sui 1,6-1,8
prodotto. Proprio in questo ultimo set- la mancanza di innovazione degli im- €/kg e, nelle condizioni più limitanti,
tore la meccanizzazione ha subito il pianti, spesso caratterizzati da densità la sola raccolta eseguita a mano può
maggiore impulso, con l’introduzione elevate e sesti talvolta irregolari, le su- incidere fino al 50% sul costo colturale
di macchine specializzate che hanno perfici limitate, la carenza organizzati- annuo del corileto.
progressivamente sostituito, nella mag- va e gestionale – talvolta abbinate alla Nelle aziende di medio-grandi di-
gior parte degli areali, la tradiziona- particolare condizione orografica del mensioni e qualora le condizioni oro-
le raccolta manuale poiché abbinano territorio per eccessiva acclività dei ter- grafiche non siano limitanti, la raccolta
all’efficienza di raccolta in termini di reni – limita l’insediamento della mec- meccanica delle nocciole ha quasi in-
37
semovente
500 sollevando meccanicamente il prodotto
tramite spazzole di gomma montate an-
400
teriormente che ruotano attorno ad un
300 asse orizzontale. Si adattano alle grandi
estensioni poiché hanno una resa fino a
200 4 t/h (3 h/ha). La maggior parte di questi
100 modelli accoppia alla raccolta del pro-
dotto i dispositivi per la prima pulizia,
0 normalmente costituito da un sistema di
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 ventilazione che allontana le foglie e i
Superficie raccolta (ha) gusci vuoti e da griglie per separare la
5Fig. 2 - Relazione tra superficie e incidenza dei costi di raccolta (€/ha) in funzione della tipologia
terra e piccole pietre.
di meccanizzazione adottata. L’acquisto di una macchina semovente è giustificata per superfici Nelle macchine raccoglitrici aspi-
superiori a circa 20 ha (Monarca et al., 2012). ratrici il prodotto aspirato viene convo-
38
gliato in una camera di depressione e chine portate. Includendo i tempi per i noccioleti allevati a cespuglio. Anche
poi scaricato in un convogliatore muni- l’andanatura, la resa delle macchine è la forma di allevamento rappresenta
to di ventilatore laterale che genera un variata da 3,8 a 8,3 ore operatore/ha. un presupposto basilare per favorire la
flusso d’aria che investe trasversalmente L’ulteriore diffusione delle macchi- meccanizzazione; l’adozione di forme
il prodotto in movimento, eliminando ne per la raccolta del prodotto è lega- monocaule è certamente auspicabile
le foglie e le impurità più leggere miste ta al concepimento di nuovi modelli perché favorisce, tra l’altro, la spollona-
ai frutti. Successivamente il prodotto è d’impianto che consentano, ad esem- tura meccanica. D’altra parte, la messa
trasportato tramite una coclea in un cri- pio, l’agevole circolazione delle stesse a dimora di cultivar più produttive (resa
vello rotativo che provvede alla cernita adottando sesti più ampi e regolari (6 x in sgusciato pari al 40%) e con matura-
delle nocciole. Queste macchine sfrut- 5 o 6 x 6 m), esigenza più marcata per zione meno scalare può fornire un ulte-
tano l’aria di aspirazione an- riore impulso alla diffuzione
che per l’abbattimento delle della meccanizzazione della
polveri mediante sistemi ci- Raccolta raccolta anche in aziende di
clonici che, per effetto centri- dimensioni medio-piccole.
fugo, raccolgono le particelle Conferimento
solide riducendone la disper- del prodotto
Tecnologie post-raccolta
sione in aria. Industria di prima
La tabella 1 riassume i ri- lavorazione I requisiti merceologici
sultati di prove di confronto in base ai quali viene defi-
tra cantieri di raccolta mecca- Essiccazione nita la qualità delle nocciole
nica del nocciolo (Monarca riguardano la forma, la resa
et al., 2012), condotte in due Cernita
allo sgusciato, l’umidità, il
annate consecutive in azien- calibro, la pelabilità e il con-
de del viterbese. Le aziende Commercializzazione Conservazione tenuto in grassi. La nocciola
diretta
erano ubicate in pianura, presenta le problematiche di
con suolo livellato ed eleva- Commercializzazione conservazione tipiche del-
ta produttività degli impian- la frutta secca, legate alla
ti. L’impiego delle macchine Industria suscettibilità della compo-
di trasformazione Industria
trainate ha permesso rese di di trasformazione nente grassa all’ossidazione
raccolta fino a 780 kg/ora, Confezionamento
(Seyhan et al., 2007). Una
con una capacità di 3 ore/ha. per la GDO UR superiore al 70% porta il
Le macchine semoventi han- prodotto a riassorbire acqua
no aumentato le performance dall’atmosfera, promuoven-
di raccolta fino ad oltre 1.700 do l’irrancidimento idrolitico
kg/ora, riducendo anche i Utente finale di natura enzimatica opera-
tempi per unità di superficie. to dalle lipasi, che liberando
Risultati intermedi sono stati acidi grassi favoriscono i fe-
invece ottenuti per le mac- 5Fig. 3 - Fasi della filiera corilicola in post-raccolta. nomeni di auto-ossidazione
39
5Fig. 5 - La raccolta dei residui di potatura del nocciolo, oltre ad evitare 5Fig. 6 - Una delle fasi che richiede maggior impiego di manodopera
danni all’ambiente derivati dalla loro bruciatura a bordo campo, può è l’andanatura, che può essere eseguita con macchine specifiche o con
rappresentare un’interessante fonte di energia rinnovabile. Nella foto la l’ausilio di soffiatrici a spalla o azionati dalla presa di potenza del trat-
trincia raccoglitrice Comby della Facma all’interno di un oliveto. tore.
40
5Fig. 9 - È sempre più diffusa nei noccioleti la tecnica di gestione del suolo
5Fig. 8 - La raccolta avviene tradizionalmente con macchine portate o “a pratino”, che utilizza macchine trinciatrici (comunemente dette “trincia”)
trainate, più adatte ad aziende di piccole dimensione per il minor costo per il controllo del cotico erboso. Nella foto, una trinciatrice con disco inter-
di acquisto. Nella foto, aspiratrice trainata al lavoro. filare dotato di tastatore.
41
Sono stati stimati valori compresi tra della raccolta e di preparazione del Massantini R., Moscetti R., Monarca D., Cecchi-
ni M., Contini M., Mordacchini Alfani M.L.
0,7 kg/pianta e un massimo di 7,6 kg/ noccioleto, grazie alla crescita e allo (2009). The influence of cover crops and
pianta, con un valore di umidità varia- sviluppo di diverse aziende che si stan- double harvest on storage of fresh hazelnuts
bile tra il 35 e il 55%. Considerando in- no imponendo a livello mondiale nella (Corylus Avellana L.) . Advances in Horticul-
vece la quantità di biomassa per ettaro, produzione di macchine razionali ed tural Science 23 (4),. 231-237.
Massantini R., Contini M., Mordacchini Alfani
i valori oscillano in media, in base alla efficienti. La tendenza attuale per la M.L., Guerrieri M., Monarca D., Cecchini M.
densità dell’impianto, tra circa 500 kg raccolta è quella di privilegiare l’uso (2009). The consumption of fresh hazelnuts:
sino a oltre 1.100 kg. I dati si riferisco- di macchine semoventi, che riducono quality and storage. Acta Hortic. 845, 635-640.
Mexis S.F., Kontominas M.G., (2009). Effect of g-
no a noccioleti con potatura manuale, l’impiego di manodopera e permettono irradiation on the physicochemical and sen-
mentre l’introduzione di potatrici mec- di eseguire la raccolta in due e tre pas- sory properties of hazelnuts (Corylus avella-
caniche può portare ad un consistente sate, con indubbi benefici sulla qualità na L.). Radiation Physics and Chemistry 78:
aumento delle quantità di biomassa. Il del prodotto, nonché in termini di si- 407–413.
Monarca, D., Cecchini, M. and Antonelli, D.
problema principale è quello di orga- curezza e comfort degli operatori (Mo- (2005). Innovations in harvesting machines.
nizzare la filiera di raccolta per poter narca et al., 2005 e 2012). Acta Hortic. 686, 343-350.
utilizzare questa fonte di energia, meno La ricerca, poi, si è occupata recen- Monarca D., Cecchini M., Biondi P., Colopardi F.,
Guerrieri M. (2012). Machines for Shell Fruits
pregiata rispetto ai gusci per la difficoltà temente anche del miglioramento delle Harvesting: Technical and Economic Aspects.
ad essere utilizzata tal quale. tecniche di lavorazione post-raccolta, Acta Horticulture 940: 171-178
Le potature di nocciolo, come quelle dello stoccaggio e degli effetti sulla Monarca D., Cecchini M., Mordacchini Alfani
M.L., Antonelli, D. (2005). The mechanized
della vite, sono difficilmente pellettizza- “shelf-life” del prodotto. La nocciola management of orchards in Central Italy. Acta
bili e sono penalizzate dall’elevata per- è un frutto interessante per le sue pro- Hortic. 686, 351-358.
centuale di ceneri, per cui necessitano prietà nutraceutiche e alcune aziende Moscetti R., Radicetti E., Monarca D., Cecchini
di impianti idonei. Il beneficio è quello produttrici cercano di promuovere il M., Massantini R. (2015), Near infrared spec-
troscopy is suitable for the classification of
di evitare la bruciatura a bordo campo, consumo del prodotto fresco, come già hazelnuts according to Protected Designation
che causa elevati danni ambientali. Al- avviene per le mandorle e per altri ge- of Origin. J. Sci. Food Agric., 95: 2619–2625.
cune ricerche (Monarca et al., Colantoni neri di frutta in guscio (Massantini et Moscetti R., Saeys W., Keresztes J.C., Goodarzi
M., Monarca D., Cecchini M., Massantini
et al.) studiano tali criticità e i possibili al., 2009). R. (2015). Hazelnut Quality Sorting Using
impieghi alternativi, tra cui la produzio- Infine, la coltivazione del nocciolo, High Dynamic Range Short-Wave Infrared
ne di “biochar”. in un’ottica di economia circolare, è in Hyperspectral Imaging. Food and Bioprocess
grado di fornire, sia con gli scarti di lavo- Technology (2015) 8: 1593-1604.
Moscetti, R., Haff R.P., Aernouts B., Saeys W.,
Conclusioni razione che con i residui delle potature, Monarca D., Cecchini M., Massantini R.
un’interessante fonte di energia rinnova- (2013). Feasibility of Vis/NIR spectroscopy for
Il nocciolo rappresenta una risor- bile che può rappresentare un’ulteriore detection of flaws in hazelnut kernels. Journal
of Food Engineering (2013) 118: 1–7.
sa importante per molte aree collinari forma di risparmio energetico per alcuni Parcerisa J., Richardson D.G., Rafecas M., Codony
del nostro Paese. I prezzi, spinti dalla territori (Zambon et al., 2016). R., Boatella J.,1997. Fatty Acid Distribution in
crescente domanda a livello mondiale Polar and Nonpolar Lipid Classes of Hazelnut
BIBLIOGRAFIA Oil (Corylus avellana L.). Journal of Agricultu-
di dolci a base di nocciole, ne incenti- ral and Food Chemistry 45: 3887-3890.
vano la diffusione anche oltre i tradi- Ercisli S., Ozturk I., Kara M., Kalkan F., Seker H., Seyhan F., Ozay G., Saklar S., Ertas E., Satir G.,
zionali areali di produzione. La corili- Duyar O., Erturk Y., (2011). Physical proper- Alasalvar C., 2007. Chemical changes of th-
coltura italiana poi, grazie al supporto ties of hazelnuts. Int. Agrophys. 25, 115-121. ree native Turkish hazelnut varieties (Corylus
Kibar H., Öztürk T., (2009). The effect of moisture avellana L.) during fruit development. Food
della ricerca, rappresenta anche un content on the physico-mechanical properties Chemistry 105: 590–596.
modello a livello mondiale per i Paesi of some hazelnut varieties. J. Stored Prod. Res. Zambon I., Colosimo F., Monarca D., Cecchini
in cui questa coltura si sta attualmen- 45, 14-18. M., Gallucci F., Proto A.R., Lord R., Colantoni
Martinez-Navarrete N., Chiralt A., (1999). Water A., 2016. An Innovative Agro-Forestry Supply
te diffondendo (Sud America, Cile e Chain for Residual Biomass: Physicochemical
diffusivity and mechanical changes during ha-
Europa Orientale). Tra i diversi settori zelnut hydration. Food Research International Characterisation of Biochar from Olive and
spicca quello della meccanizzazione 32: 447-452. Hazelnut Pellets. Energies 9, 526. n
42
Ricerca in corilicoltura:
strategie innovative
R. BOTTA1 - T.5ANFODILLO2 - L. ASCARI3 - S.3BREGAGLIO4 - V. CARRARO2 - S. CONATI2
- R. CONFALONIERI4
V. CRISTOFORI - D. FARINELLI6
- C. NOVARA - F. ORLANDO - G. PASQUALOTTO - C. SINISCALCO - S. TOMBESI7
4 2 3
Nella seconda metà del novecento, che Tonda Gentile Trilobata) e Tonda
in parallelo con l’incremento della col- Gentile Romana, con una scarsa pro-
Biologia riproduttiva, tivazione, si sviluppa la ricerca che ha pensione verso le novità varietali. Emer-
valutazione di nuovi potenziali come scopi principali il miglioramen- ge, tuttavia, sempre più, la necessità
portinnesti, adattabilità to delle tecniche agronomiche per au- di conoscere la struttura genetica del-
climatica e modelli colturali, mentare la produttività e la qualità della la specie per migliorare le cultivar e di
miglioramento varietale nocciola, lo studio del germoplasma lo- garantire l’identità varietale, principale
e genomica: la ricerca italiana è cale e delle sue potenzialità, la selezio- elemento che differenzia la qualità dal
ne clonale e il miglioramento genetico. vivaio al prodotto finito.
in prima linea per l’introduzione Attualmente, in una fase di ulteriore Nelle aree di coltivazione tradizio-
di innovazioni tecnologiche crescita delle superfici coltivate in di- nale si pone meno attenzione all’im-
applicabili alla moderna verse parti del mondo, cosi come in Ita- pollinazione, per la naturale presenza
corilicoltura. lia, la ricerca è orientata a trovare solu- dei selvatici o di più cultivar nell’area,
Numerosi i gruppi zioni per rendere più efficiente la filiera mentre in quelle di recente diffusione
di ricerca con pochi mezzi e produttiva, migliorando ancora i già alti della coltura devono essere sempre in-
non ancora coordinati tra loro. livelli di qualità delle nostre produzioni. trodotti impollinatori. Infatti, le cultivar
Il vivaismo si trova ad affrontare la di nocciolo sono autosterili e richiedo-
forte richiesta di piante disponendo pre- no la presenza di impollinatori compa-
valentemente di materiale ancora poco tibili geneticamente e per calendario di
selezionato e non certificato ed avva- fioritura. L’importanza di questo aspet-
L
e prime evidenze della coltivazio- lendosi di tecniche di propagazione po- to è spesso sottovalutata, nonostante le
ne del nocciolo in Italia risalgono co efficienti. La pratica dell’innesto su conoscenze scientifiche consentano le
ai secoli V-IV a.C. e riguardano portinnesto non pollonifero è a tutt’oggi scelte più opportune.
ritrovamenti archeologici in Campania scarsamente utilizzata, sia per la diffi- Per quanto riguarda le tecniche di
(AA.VV., 1983). Le testimonianze suc- denza del settore verso questa soluzio- gestione agronomica, Germain et al.
cessive della diffusione della coltura in ne, che non consente la rigenerazione (2004) indicano che il corileto deve ri-
Lazio, Sicilia e Piemonte sono numero- della pianta in caso di morte della parte cevere 80-100 mm di acqua al mese, sia
se, ma è solo nel XX secolo che questa epigea, sia per la modesta disponibilità nel periodo dello sviluppo vegetativo,
assume una rilevanza economica signi- di portinnesti con questa caratteristica. sia soprattutto durante l’accrescimento
ficativa a seguito della nascita e svilup- D’altra parte, i costi per la spollonatura del frutto, tra aprile ed agosto. Condi-
po dell’industria dolciaria. Il nocciolo rappresentano il 15-24% dei costi totali zioni di stress idrico, infatti, influiscono
diviene progressivamente, da specie di e le forma di allevamento meglio gesti- negativamente su quantità e qualità del-
importanza secondaria riservata alle bile è quella monocaule, più adatta an- le nocciole prodotte. Ciò significa che
aree marginali prevalentemente collina- che alla potatura meccanica. in condizioni di deficit idrico la specie
ri, la quarta specie da frutto di rilevanza La scelta della cultivar è affrontata risponde con una precoce chiusura sto-
nazionale per superficie (circa 71.500 tenendo conto dell’adattabilità al pedo- matica causando la riduzione della pro-
ha), presente anche in impianti moder- clima e della qualità delle nocciole e si duttività complessiva. Per questo è im-
ni e dotati di irrigazione, sia all’interno rivolge prevalentemente verso le culti- portante, ove vi sia la possibilità, preve-
delle zone di coltivazione tradizionale, var autoctone Tonda di Giffoni, Tonda dere piani di irrigazione, anche alla luce
sia in nuove aree. Gentile delle Langhe (denominata an- dei probabili impatti del cambiamento
43
44
Concimazione e
diagnostica fogliare
L’incremento delle su-
perfici coltivate a noccio-
lo, anche all’interno di aree
protette come nella Riserva
Naturale del Lago di Vico Nota: DOY = giorno dell’anno; R3: amenti maturi e immaturi; R4: piena fioritura maschile; R5: inizio sfioritura maschile;
(Vt), e la diffusione della R6: completa sfioritura amenti; R7: inizio fioritura femminile; R8: piena fioritura femminile; R9: fine fioritura femminile.
specie in coltura specializ-
zata pongono il problema 5Fig. 2 - A sinistra: captapolline; amenti e granuli pollinici di nocciolo al microscopio ottico. A destra: rappre-
sentazione grafica dei dati fenologici e di concentrazione pollinica per l’inverno 2013-14 in un impianto adulto
dell’eutrofizzazione delle di Tonda Gentile delle Langhe (TGL) e su alcuni esemplari di selvatico (Selv) situati al margine del coltivo a
acque lacustri quale conse- Baldissero d’Alba (Cn).
guenza di fenomeni erosivi
e della lisciviazione dei fertilizzanti. Il - 3 o 4 interventi con i formulati com- 3,5) con presenza di boro, ferro, manga-
Dafne dell’Università della Tuscia, in merciali NPK 21-12-18 e NPK (Mg, S) nese, molibdeno e zinco, a fine maggio
collaborazione con la OP Assofrutti e 5-8-15 (2,7-3,5) - oppure con la som- e metà giugno, e nella tesi a 4 interventi
la BMS Micro-Nutrients, ha avviato nel ministrazione di concimi ternari gra- fogliari ulteriori 3kg/ha di quest’ultimo
2012 uno studio triennale finalizzato a nulari (600 kg/ha di NPK 20-10-10), ad inizio luglio.
limitare le perdite di elementi minerali hanno riguardato gli aspetti vegetativi, Alla fine del triennio di prova le tesi
dal corileto attraverso l’apporto foglia- le componenti della produzione e le a confronto non hanno evidenziato dif-
re totale dei principali macro e micro- caratteristiche fisico-chimiche del terre- ferenze significative nei parametri pro-
nutrienti in sostituzione della concima- no, prima e dopo le somministrazioni. Il duttivi, avvalorando la possibilità di ap-
zione del suolo (Mipaaf-Mi.F.Col. D.D. piano di nutrizione fogliare prevedeva plicare la fertilizzazione fogliare totale
17304 del 14.09.2011). le seguenti somministrazioni fogliari per su nocciolo, almeno nel breve periodo.
I rilievi, condotti su parcelle di pian- nebulizzazione: 5 kg/ha di NPK 21-12- Le analisi fogliari hanno contribuito a
te adulte delle cultivar Tonda Gentile 18 con presenza di manganese chelato definire i contenuti medi dei principa-
Romana e Nocchione fertilizzate con con EDTA a fine aprile; due interventi li macro e micro-nutrienti nelle foglie
l’impiego di sola nutrizione fogliare con 2 kg/ha di NPK (Mg, S) 5-8-15 (2,7- adulte delle varietà di nocciolo coltivate
in ambiente viterbese (Tab. 1), da utiliz-
zare come riferimento nella diagnostica
fogliare dei corileti del Lazio.
45
sono effettuate in diverse condizioni In figura 4 si vede come in Australia la Realizzazione di modelli colturali:
climatiche (Australia, Francia, Italia, conduttanza stomatica della cultivar il Progetto “Hazel”
Cile e Georgia) in un arco temporale di Ennis si riduca significativamente du-
almeno 4 stagioni sulle cultivar Tonda rante la parte centrale della stagione Il Progetto “Hazel”, iniziato nel
di Giffoni, Tonda Gentile delle Langhe estiva quando la specie sta riempien- 2012 dal Disaa dell’Università di Mi-
ed Ennis. Queste misurazioni sono inte- do il frutto. Se si osserva come varia la lano in collaborazione con il Gruppo
grate con analisi periodiche (stagionali) traspirazione nelle due giornate (Fig. 5) Ferrero, ha come scopo lo sviluppo e
dell’attività fotosintetica (con analizza- si osserva, invece, che essa non diffe- la validazione di un modello colturale
tore portatile ADC LCi) e della variazio- risce significativamente: questo è do- in grado di simulare la produttività del
ne del potenziale idrico xilematico (con vuto al fatto che il deficit di pressione nocciolo in funzione di parametri am-
camera a pressione), misurazioni che di vapore foglia-atmosfera è molto più bientali e gestionali. Il modello servirà
consentono di definire accuratamente alto il 9 gennaio (media giornaliera 24,0 per effettuare previsioni sull’andamento
le risposte a scala fogliare. Inoltre, in hPa) rispetto all’11 dicembre (media delle rese nei maggiori bacini di produ-
ogni sito è stato predisposto un proto- 11,8 hPa). In condizioni ottimali di di- zione, valutare la vocazionalità clima-
collo per verificare le risposte del noc- sponibilità idrica ciò dovrebbe portare tica di nuovi areali produttivi e come
ciolo in condizioni di diversa irrigazio- a valori di traspirazione molto più ele- strumento di supporto per ottimizzare
ne rispetto a quella in uso (ad esempio vati il 9 gennaio. Invece, la notevole la gestione agronomica del corileto me-
modificando gli apporti in alcune file chiusura degli stomi dovuta alle severe diante la simulazione dinamica del fab-
con -50%, - 70% o +200%). condizioni atmosferiche determina una bisogno idrico. Il modello (Bregaglio et
Tutte le stazioni sono dotate di un lieve riduzione della traspirazione, ma al., 2016) utilizza come input dati mete-
sistema di acquisizione dati (datalog- un drammatico peggioramento dell’effi- orologici, pedologici e gestionali, ripro-
ger Campbell Sci. CR1000) a cui sono cienza dell’uso dell’acqua per la coltu- ducendo i principali processi fisiologici
collegati i sensori per la misura dei di- ra, con serie ripercussioni sulla produtti- del nocciolo. I dati di output vengono
versi parametri e sono alimentate con vità del corileto. periodicamente validati attraverso os-
pannello solare e batteria tampone. Le Questi due esempi testimoniano servazioni in quattro corileti rappresen-
misurazioni effettuate indicano che la quanto sia importante conoscere l’eco- tativi di diverse realtà agronomiche: due
specie riduce notevolmente la traspira- logia della specie, per poterne model- localizzati in Italia, a Oriolo Romano
zione in condizioni di deficit idrico e le lizzare il comportamento e definire le (Vt) e Baldissero d’Alba (Cn), e i restanti
risposte sono molto simili tra le cultivar. migliori strategie di gestione. in Cile e Georgia.
0,7 1,6
Densità flusso di linfa (dm3 dm-1 h-1)
Conduttanza stomatica (mol m-2 s-1)
0,6 1,4
1,2
0,5
1
0,4
0,8
0,3
0,6
0,2 0,4
0,1 0,2
0 0
5:00 7:00 9:00 11:00 13:00 15:00 17:00 19:00 0 5 10 15 20
Ora del giorno Ora del giorno
5Fig. 4 - Variazione della conduttanza stomatica in nocciolo (cultivar 5Fig. 5 - Variazione del flusso di linfa (traspirazione) in branche della cv
Ennis) all’inizio della stagione estiva (11 dicembre 2015, simboli neri) Ennis in Australia all’inizio della stagione estiva (11.12.2015, linea continua)
e durante il periodo di deficit idrico (9 gennaio 2016, simboli bianchi) e durante il periodo di deficit idrico (9.1.2016, linea tratteggiata). Simili
in Australia (Narrandera). È evidente la notevole chiusura stomatica in tassi traspirativi sono dovuti alla maggiore riduzione della conduttanza
condizioni sfavorevoli. stomatica in gennaio.
46
Gen 31
Mar 02
Apr 01
Mag 01
Mag 31
Giu 30
Lug 30
Ago 29
Set 28
Feb 01
Mar 02
Apr 01
Mag 01
Mag 31
Giu 30
Lug 30
Ago 29
Set 28
Feb 02
Mar 04
Apr 03
Mag 03
Giu 02
Lug 02
Ago 01
Ago 31
Set 30
Date
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Lug 02
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Date
5Fig. 6 - Confronto tra sviluppo fenologico e dell’area fogliare (LAI) simulato e osservato nel periodo 2011-13 a Baldissero d’Alba (Cn).
I rilievi sperimentali riguardano il contesti gestionali attuali sia in scenari rietà con elevata produttività e qualità
monitoraggio fenologico, la misura climatici futuri. delle nocciole, resistenti o più tolleranti
dell’indice di area fogliare (LAI) e l’in- ai patogeni e agli insetti fitofagi.
cremento progressivo della biomassa Miglioramento varietale Il Disafa dell’Università di Torino
delle nocciole. Il modello parte da uno e tutela delle produzioni ha iniziato nel 2008 un progetto per
stato iniziale per il quale le dimensio- la realizzazione di una mappa geneti-
ni della pianta vengono specificate e Le ricerche in campo genetico sono ca dall’incrocio Tonda Gentile delle
procede simulando l’avanzamento fe- principalmente finalizzate a definire le Langhe x Meraviglia di Bollwiller (TGL
nologico (Fig. 6a). Quest’ultimo dipen- basi dei caratteri di interesse agronomico x MB) finalizzato a contribuire alle co-
de dall’andamento delle temperature, per superare le barriere di incompatibili- noscenze sul genoma della specie indi-
e quindi dell’accumulo di unità freddo tà, comprendere i meccanismi adattativi viduando marcatori molecolari e geni
e successivamente di unità calore, per prevedendo la risposta delle cultivar nei utilizzabili nel miglioramento genetico,
il raggiungimento della soglia critica in diversi ambienti ed ottenere nuove va- e finanziato negli anni da Gruppo Ferre-
corrispondenza della quale si verifica il
germogliamento. A partire da quest’epo- Dato misurato
Resa nocciole
ca, inizia la simulazione dello sviluppo (t ha-1) Soluzione modellazione 1
dell’area fogliare (LAI, Fig. 6b) e quindi Soluzione modellazione 2
4
della fotosintesi, per la quale il modello
impiega due soluzioni alternative (sti- 3.5
ma della fotosintesi 1 lorda o 2 netta). 3
L’accumulo e la ripartizione della bio-
massa nei diversi organi sono model- 2.5
lizzati in parallelo al prelievo d’acqua 2
da parte delle radici e alla traspirazione,
consentendo valutazioni sullo stato di 1.5
47
lb_02_12
lb_02_13
8.6
lb_02_14
9.7 13.3 CaC-C114
alcune regioni QTL associate 9.1 CaC-B005
AJ417975b 11.6
CaC-B014
CaT-C505
14.8 A601
s/tc_05_14
12.1
tc_05_12
15.0 KG868
14.0 B602 13.2 B628 B625
16.4
a caratteri vegetativi e al ger- 18.2 KG809 17.9 CaT-B503*
tc_05_13
21.4 B758 20.7 B640 KG834
CaT-B501 22.9
22.0
tc_05_14
mogliamento (Beltramo et al., 25.8 Corav1232 24.4
28.9
CaT-C504
KG811
25.2
26.3
30.6
KG800b
KG800a
CaC-A014a
2016). Attualmente è in fase 31.9
35.8
KG808
B760
32.0
33.4
33.6
KG842
B667
CaT-B511
32.3 B648
30.5
35.2
B701
KG870
31.1
31.2
CaC-A014b
B741
35.3 CaT-A114 31.8 CaC-A014c
di elaborazione bioinforma- 37.0 B604 36.7 CaC-C115
s/tc_01_14
s/tc_01_13
Corav2208
ranno evidenziate le regioni
76.1
77.8 KG857
s/tc_10_12
s/tc_10_13
s/tc_10_14
6.9
9.2 CaT-B107 9.3 KG841
14.8 B608 11.4 A602
dello sgusciato, pezzatura LG_06 LG_07 LG_08 15.2 CaT-C502 14.9 B734
17.1 CaC-B109 16.3 KG826
21.1 CaT-B507
e pelabilità dopo tostatura. I 22.0 KG816
s/tc_08_14
0.0 A614***** 0.0 CaT-B509 0.0 B726 CaT-C001 23.8 B664
1.2 B753 22.8
risultati saranno confrontati 5.6 KG801**** 4.7
6.8
CaC-B020
B733
5.0
6.2
B788a
B788b 25.2
31.3
CaC-C001a
B629
AG4765
28.8 CaC-B114
31.7 KG807
e validati con una seconda 11.5 B617
11.9 KG817 13.0 A616 37.9 KG829
12.4 B751 B670 38.8 B719* 37.5 A613
13.3 38.7 L7.8 39.9 CaC-B108b
mappa in costruzione utiliz- 19.9 B716
16.2 KG840
16.4
18.9
KG823
B767
KG825
42.4
42.6
45.2
CaC-B101*
B732
KG830
39.1
41.8
CaC-C028
CaT-B502
41.1
43.5
KG859
CaC-B108a
s/tc_11_12
21.3 B654 45.6 CaC-A102
tc_08_12
26.6 B612 45.8 A605
48