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5\e I<N.ISTERO DELI: [<N.T ER<N.O - 'DIREZIO<N.E" GE<N.ERALE DI STATISTIC.

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v4 'NNUA'R]O

~~P!lil
TATISTICO
ITALIANO.

- Anno 1.. '

7\.OM..A
TIPOG RAFIA ' ELZEV IRI ANA

fui [J(j,lijltro delle Fin IHl,t'


INTRODUZIONE.

OSSE'R,.VAZIOW,I

L PRESENTE volume s'intitola ..Annuario, per mostrare


l'intenzione del Governo di aprire con esso una serie
di pubblicazioni, nelle quali si vengano riassumendo ogni anno
le notizie statistiche piò importanti che fanno capo direttamente
alla Direzione della statistica generale, ovvero che emanano dalle
altre amministrazioni dello Stato.
Nè solamente ci proponiamo di compendiare nell'..Annuario
le notizie più recenti che abbiamo potuto ottenere dai vari Mini-
steri; ma crediamo far cosa utile col riprodurre anche i dati degli
anni anteriori, a cominciare, per quanto sia possibile, dal 1860.
Così in Inghilterra si costuma, dal 'Board 01 Trade, di presentare
ogni anno al Parlamento in un volume di breve mole, ed elegante
nella sua semplicità, che s'intitola StatiJIica! ..Abflract, quindici
anni di statistica comparata; il quale periodo si rinnova continua-
Illente, coll'aggiunta dell'ultimo anno terminato, e coll'abbandono
dell'anno più antico delle serie. •
In questo volume le notizie giungono, per quasi tu ne le ma-
terie, alla fine del 1876, e per alcune anche alla fine del 18 77;
ma è d'uopo fare attenzione, per ogni materia, alle tavole del-
J'Appendice, che recano i dati più freschi. Dobbiamo per ciò
A
2 ..AlIl1Uill·io StatiJfico
IlItl' od uzi olle 3
una spiegazione allettare. La compilazione di questo primo nu-
J 2. Ka\'igazione nei porti del 16. Bestiame equino, bovino,
mero dell'..Am/.1lario ha dovuto durare oltre un anno, tante erano
Regno. Movimento della bandiera ovino e suino.
le difficoltà che si opponevano al mettere in serie omogenee i it.d iana nei porti esteri. 17· Lavori pubblici (strade or-
dati di alcune amministrazioni. Per tale motivo, essendoci venute 13. Com merc io dell' Italia col- dinarie, poste, telegrafi e ferro\"i e).
invecchiando fra le mani le tavole dell' ..A111wario, faceva di mestieri l'estero. [8. Finanze dello Stato.
o ristamparle coll'agg iunta dell'ultimo anno, ovvero conservarle 14· Banche di emissione e altri 19· Asse ecclesiastico.
istituti di credito; casse di rispar- 20. Finanze comunali e provi!:-
quali erano, e aprire un'Appendice colle notizie più recenti; e le
mio e società per azioni. d ali.
ragioni di economia non potevano lasciarci in forse circa il par-
15· Produzione agricola.
tito da preferire.
Noteremo ancora, che l'ordine in cui si succedono le materie
. Pr~messe quest~ osservazioni generali, diciamo qualche cosa
.nell' ..Anl/uario non è sempre il più razionale; ma anche costi le
delle smgole matene, per indicarne le fonti, chiarire i metodi che
necessità tipografiche erano così imperiose, che ad esse fu d'uopo
furono seguiti nel descriverle, e rendere conto dei risultati più
sacrificare -più volte le ragioni teoretiche: avrebbe nociuto anche
importanti.
di più l'aspettare, per cominciare la stampa, che si fossero riuniti
tutti quanti i dati che si cercavano. Nel prossimo anno, allorchè
si t rattera di raccogliere solamente i dati nuovi e di coordinarli :J.tETEOROLOGIA.
con quelli che possediamo degli anni antecedenti, potremo facil-
mente disporre i capitoli secondo un ordine più logico e dar loro
proporzioni più armoniche. Del resto, illettOl:e benevolo ci vorr:l
perdonare queste mende, in vista dell'utilità che 1'..Al1l/lI ario gli
L OSSE~\' ~ZIONI me~e~rolo~ic~e
.
E si face\"ano finora in Italia
a cura di diverse amm111lstraZlOnI. Un ufficio però che racco-
procura, condensandogli in poche centinaia di pagine il frutto ghess~ la :m~ggior c~pia di tali osservazioni e ne facesse oggetto di
delle ricerche statistiche di oltre quindici anni di amministrazione. pubbhcaz~ol1l peno~lche, era presso il Ministero. di agricoltura e
commercIO, e la direzione tecnica nc era affidata all' onoreyole
professore Giovanni Cantoni.
Lo schema delle materie destritte in questo ..An11l/a.rio è il sc-
. Col Reale Decreto del 26 novembre 1876 furono poste le basi
guente:
di lll~ c.oor~inall1ento dei vari servizi, mercè l'istituzione di un
7. Beneficenza.
1. Meteorologia. ~onsl~llO.th meteorologia, nel quale sono rappresentute le :tmmi-
2. Topografia , idrografia flu- 8. Elezioni amministrath'c e
lllstrazlOlll
. . della marina, dell'istruzione pubblico", tlel' la,\"on. pu ID-
viale, estensione delle ctlste marit- politiche,
time. 9. Esercito. bhcl e dell'agricoltura, e di un ufficio centrale esecutivo.
3. PopoÌazione, censimento, 1110- IO. Marina da guerra. La sufficiente bontà deali
o strumenti e la« 11101ta
( cura d e cr l'1 os-

"i mento dello stato ci~ile, emigra- l!. Marina mercantile, (perso- sen'acori si manifestano nel modo più chiaro, se consideriam~ i dati
zione. nale e materiale della stessa, costru-
barometrici, quali sono esposti nelle tavole comprese tra la pagina
4. Istruzione pubblica c privata. zioni nava li, battelli armati per la
5 e b 9· Non solo la media barometrica annuale ridotta al mare
5. Gi"stizia ci\"ile e penale. pesca marittima, info rtuni marit-
6. CH·ceri. timi).
~a ancora le medie dei singoli mesi offrono, rispetto alb oscilla-
ZIOne ba l'O
' me t !lca
.' annua le, una concordanza yeramcnte mirabile;
Intr oduzione 5
4 .Annuario StatifttcO
Prendendo poi a considerare i dati termometrici, quali figu-
nel mentre che la oscillazione stessa, considerata nelle singole sta-
rano nelle tabelle comprese dalla pagina IO alla 16, si scorge an-
zioni, lascia scorgere l'i nfluenza, così della latitudine, come ancora
cora che, nell'insieme del decennio, e tenuto conto delle varie la-
della altitudine per ciascuna stazione.
titudini e delle diverse altitudini per le singole stazioni, esiste un
Nel decennio 1866-75 il mese della massima altezza (il feb-
notevole accordo fra i dati termometrici, benchè questi risentano
braio) cadde vicino a quello della minima altezza media (il marzo);
altresì le molteplici influenze orografiche ed agricole d'ogni sin-
tanto che la differenza fra le medie di questi due mesi successivi
gola localitit. Così nella tavola a pagine IO ed I I, essendosi ri-
risulta in tutte le st~zioni poco minore o poco superiore a mm . 4,5 '
partite le stazioni secondo che sono marittime o continentali , e
Fuorchè nelle stazioni molto elevate, come MondOVI, Urbino, Pe-
molto o poco elevate, senza riguardo alla latitudine, si ebbero tre
rugia, Camerino e Siena, la media del febbraio è un po' minore
gruppi, in ciascuno dei quali tanto la media annua, quanto le
della media corrispondente per le stazioni meno alte; ma d'altra
medie temperature d'ogni stagione, non differiscono di molto da
parte la media del marzo riesce per queste stazioni relativamente
una ad altra stazione. Inoltre, per tutte quante le stazioni ivi con-
minore che nelle altre: sicchè la differenza fra le medie dei due
siderate, il mese più freddo risulta il gennaio, ed il luglio il più
mesi riesce per esse pressochè uguale a quella delle stazioni poco
caldo; mentre l'aprile e l'ottobre d~U1no medie mensili pressochè
elevate , eguali alla media annuale per ogni località. Lo stesso accade per
Dopo questa grande oscillazione, che accade intorno all'epoca
le medie dei mesi costituenti le due stagioni di primavera e di
dell'equinozio di primavera, il barometro, dal marzo al giugno,
autunno, e per quelle dei mesi d'inverno e d'estate, che pure danno
va lentamente salendo, cOSI da raggiun gere in quest'ultimo mese
valori medi assai prossimi alla media annuale.
la media annua assai prossimamente. Poi, nei mesi di estate, • Se poi, con opportuna norma, si riducono al livello dal mare
dal giugno all'agosto, il barometro è pochissimo variabile e si tiene
le temperature osservate ad altitudini diverse, a fine di renderle
presso alla media annuale. Nel settemb re, cioè presso l'equinozio
paragonabili fra loro per rispetto a tutte le altre influenze, come
d'autunno, si verifica un secondo massimo, per discendere poi suc-
si è fatto nelle tavole a pagine 13 e 14, si attenuano di molto
cessivam ente a tutto novembre, nel quale si nota un secondo mi-
le differenze fra le medie temperature, così dell'anno, .come del
nimo: indi risale gradatamente, nel dicembre e nel gennaio, sino
verno e dell'estate. Ed è cosa meritevole di considerazione, che
al sovra detto primo massimo di febbraio .
la region e pil1 fredda dell'Italia settentrionale è la zona che fian-
Tuttocio apparisce chiaramente dalla tavola a pagina 6; dalla
cheggia da vicino l'a'sse longitudinale dell:t gran valle del Po, e
quale si rileva altresl che, prendendo le medie barometriche delle
cio, tanto rispetto alla media iemale, quanto alla media dell'anno;
singole stagioni dell'anno, il massimo barometrico cade nel verno,
cosicchè Torino, Casale, Alessandria, Pavia, Milano sono piu
il minimo nella primavera; la media annuale fra l'estate e l'autunno
fredd e ~i altre città, situate più a settentrione di esse. E d'altra
nel loro insieme; e che questa oscillazione annuale è in generale de-
parte, in quella medesima regione, sono relativamentE ele\"ate le
crescente ,col diminuire delle latitudini e coll'aumentare delle alti-
medie esti\"e, più che in altre localiù a latitudini molto inferiori:
tudini.
per modo che la escursione termometrica, valutata mediante la
Anche le grandi escursioni barometriche corrispondenti alle
differenza tra la media iemale e la estiva, riesce di gran tratto
perturbazioni atmosferiche sono meno sentite nelle più basse lati-
maggiore nell'Italia settentrionale, che nella media e nella meri-
tudini e nelle località pii1 eleavte.
6 ...Annuario Statistico
1,1 t r o d Il Z i o 11 e 7
dionale. Anzi in quest'ultima, e più nella parte insulare, la escur-
timo il valor medio dei mesi dell' inverno e dell'estate. È inutile
sione termometrica è molto limitata, riducendosi quasi alla metà
avyertire che nelle stazioni molto elevate, come in quelle a più
di quanto è nel settentrione.
alte latitudini, la tensione del vapore atmosferico riesce sempre
Anche i dati sulla umidità relativa e sulla tensione del vapore
minore che nelle altre stazioni, a parità di circost.lnze nel resto.
acqueo difFuso nell'atmosfera meritano in Italia, almeno per molte
La umidità relativa dell'atmosfera tiene un andamento pre-
stazioni, una fiducia non minore, e probabilmente anche mag-
cisamente opposto a quello della tensione del vapore, av~ndosi
giore dei dati analoghi raccolti in altri paesi. La introduzione dello
il massimo di umidità nel gennaio ed il minimo nel luglio: per-
psicrometro a ventilatore, quasi generalmente adoperato in Italia,
CiOCC' lè la quantità del vapore emesso dalle acque o dal terreno
rese comparabili fra loro le indicazioni date da coppie di tenno-
umido riesce tanto più inferiore a quello che . si richiede a re,nder
metri non del tutto simili fra loro, quanto a forma e dimensioni dei
l'aria satura di vapore, quanto maggiore è la temperatura dell ana.
serbatoi. Poichè la prontezza nell' assumere tanto la temperatura
Però anche la variazione nella umidità media da uno ad altro
dell'aria, quanto quella del velo liquido evaporante, varia di molto
mese dell'anno tiene, all' incirca, un egual procedimento in tutte le
da uno ad altro termometro, secondo che il serbatoio è sferico
stazioni italiane. .
oppure cilindrico, e più secondo il rapporto esistente fra il dia-
Nella tavola a pagina 19 si dimostra la quantira d'acqua eva-
metro del cilindro e la lunghezza del medesimo. Per questo ri-
porata nei singoli mesi dell'anno per parecchie stazioni. ~a qui
guardo riescono pigri i termometri a bolla sferica, massime se il
i dati non sono cosi facilmente paragonabili fra loro nelle dlvers~
diametro di questa raggiunge, come d'ordinario, od oltrepassa un
stazioni, come si è vèduto pei precedenti dati 111eteorici. La di-
centimetro; e ' sono invece assai pronti i termometri a bulbo cilin-
versa esposizione dei vasi vaporimetrici influisce notevolmente
drico, di piccolo diametro e di molta lunghezza. E tale è ap-
sulla quantità dell'acqua evaporata ~el d~corso d'ogn.i giorno.
puma la forma dei termometri usati per i psicometri italiani.
Tuttavia dalla predetta tavola a pagllla 19 appansce un baste-
Ora per le stazioni trascelte a comporre i quadri esposti a
vole accordo fra i dati d'Alessandria e' di Pavia, dòve gli eva-
pagine 17 e 18, facilmente si riconosce come i dati raccolti nei
porimetri hanno un' esposizione affatto simile. ~nche i dat.i ~i
quadri st~ssi, cosi per la variazione mensile, come per il medio
Roma si mostrano in accordo con quelli delle anZidette staZi011l,
valor d'ogni stagione e dell' anno intero, si mostrino in buon
tenuto conto della maggiore evaporazione che devesi verificare
accordo fra loro, pur facendo luogo alle influenze della varia la-
per Rom;, grazie alla più alta temperatura, massitne nella sta-
titudine e delle diverse altitudini.
.,.ione iemale e nell'autunno.
La tensione media del vapore acqueo tocca il minimo va-
,., La varia serenità o nebulosità del cielo non può essere ap-
lore mensile nel gennaio ed il massimo nel luglio, appunto in
prezzata con tanto rigore, quant' è possibile di farlo per la pres-
correlazione all'incremento nella forza evaporante dell'acqua che
sione e la temperatura: poichè per quella l'apprezzamento. può
bagna il suolo, coll'aumentare della temperatura dell'aria. Epperò
dirsi affatto personale, attesa la incertezza dello stimare lIlSleme
anche qui, come s'è visto più sopra per la temperatura, accade
la estensione relativa e la relativa densiù delle nubi che ingom-
che il medio valore nella tensione del vapore, pei mesi costi-
bt'!ino per un dato istante l'orizzonte visibile di un luogo. Non-
tuenti la primavera e l'autunno, corrisponde assai prossimamente
dimeno le tabelle da pagina 20 a 23 dicono, abbastanza concor-
al val or medio di tutto l'anno; come pure corrisponde a guest'ul-
demente per le varie stazioni, che i mési più caldi sono anche
8 ..An nuario Stati/t ico In tr oduzion e ·9
i plU sereni; che per converso sono più nuvolosi i mesi plU Le cO:l siderazioni fin qui fatte, in base ai dati medì decennali
freddi, e che, per analoga ragione, la serenita del cielo è mag- • dal r866 :lI r87 5, vengono confermate e completate cqi dati del
giore nelle stazioni più meridionali che non nelle settentrionali. r876 e del r877 contenuti nell'Appendice al presente volume.
L'Italia, forse più di altre regioni, offre una notevole varia- Nell'anno r876 la massima barometrica s'ebbe nel gennaio e la
bilità nella quantità dell'acqua riversata dall'atmosfera sul suolo minima ancora nel marzo. Quanto alla temperatura, il verno fu
sotto forma di pioggia, di neve o di grandine: giacchè la nostra più freddò della media decennale, mentre nelle altre regioni le
penisola, e per la figura sua allungata fra mezzo a due m ri, e differenze riescirono assai piccole. Sono pur lievi le differenze nelle
per le molte ed elevate catene montuose che ne rendo n mossa medie stagionali per l'umidità relativa e per lo stato del cielo.
la superficie, e infine per i moltissimi fiumi e torrenti che ri- L'acqua caduta risultò maggiore nel r876, per l'Alta Italia, che nel
tagliano la superficie stessa, offre rilevanti differenze da luogo a decennio, e minore invece nell'Italia meridionale.
luogo per la quantità d'acqua ,.:aduta, come emerge dalle tavole Il coordinamento delle stazionì meteoriche, ottenuto si recen-
poste dalla pagina 24 alla 27. La cerchia delle Alpi, colle sue gelate temente colla istituzione di un Ufficio .centrale e di un Consiglio
yette, e le creste nevose degli Appennini condensano repentina- direttivo della meteorologia italiana, lascia sperare che presto si
mente le masse di vapor acqueo trascinate dalle calde correnti aeree raggiungerit Wl più completo accordo fra i ri sultati delle osserva-
di S. E. e di S. O. che spirano dall' Adriatico e dal Mediterraneo. zioni meteorologiche, a vantaggio non solo della climatologia ge-
Quindi nell'alto Veneto la corrente di S. e di S. E. dell' Adria- nerale, ma sì ancora dell'agricoltura e dell' igiene.
tico producono copiose piogge: tale è il caso di Udine, che segna
un massimo di pioggia di circa metri r. 30 per media del decennio.
E nella conca meridionale degli Appennini verso il Mediterraneo
abbiamo un altro massimo di pioggia in Genova, con metri 1.33
T O P O G 'R...A F I A E l 'D R O G 'R...A F I A .
circa all'anno. Biella nelle prealpi, e Firenze, Urbino e Perugia,
per gli Appennini, segnano pure più di un metro di pioggia per
media annuale.
Invece, nel fondo della valle del Po, a Pavia, ad Nessandria,
L O STU DIO delle acque in Italia ha tradizioni e documenti
scritti da più di mille anni, nei rapporti loro colla forma zione
delle pianure alluvionali, e sopratutto della massima fra esse, la pa-
a Modena, abbiamo appena metri 0.73 a 0.66 di acqua cadente in dana. Le lagune, coi fiumi che ne attentano alla esistenza, il Po coi
un anno. Anche nella cosi detta Conca d'Oro di Palermo, che si suoi influenti, il Reno bolognese, i fiumi romagnoli, l'Arno, la Val-
apre a settentrione verso il Mediterraneo ed è difesa dai venti dichiana, le Maremme toscane, il Tevere, le Paludi ponti ne, il Vol-
di mezzodì da una cerchia di colli, abbiamo un altro minimo di turn o e diversi laghi e paduli delle provincie meridionali, fornirono
pioggia, in metri 0.59.
per parecchi secoli, e fino ai nostri giorni, un numero considere-
Nell' Italia settentrionale i mes i meno piovosi sono il gen- vole di dotte monografie. Senonchè, precipuo scopo di queste era,
mio, il febbraio ed il luglio, mentre i pil! copiosi di pioggia sono d'ordinario, la buona regolazione dell'uno o dell'altro fiume, ov-
l'ottobre ed il novembre. Nell' Ital ia centrale e meridionale i mèsi vero b migliore utilizzazione delle sue acque in bonificamento dei
di minor pioggia sono il luglio e l'ottobre; il novembre e il dicem- terreni depressi e malsani; per ciò in esse il fine idraulico assorbe
bre sono quelli di maggior pioggia.
quello d'indole semplicemente idrogra fico. Vuolsi però osservare.
.A1illnari(l Statiftico Introdll{ione Il
IO

gniti da cOIlJìderaziolli intomo ai progelti per la regolazione delle


che nelle nostre pianure aUuvionali il sistema idrografico, da na-
turale si è. venuto tramutando, per grandissima parte, in artifi.:iale;
• acqlle ali a dejlra di quejli.
Sopravvenne nel frattempo il R. Decreto del 7 dicembre r866,
cosicchè in Italia chi volesse parlare o scrivere d'idrografia te rre-
col quale si diè vita ad una Commissione idrografica permanente
stre, senza darsi pensiero delle reti arginali, farebbe errato C:Ull-
presso il Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, còmpito
mino, essendo evidente, senza bisogno di speciaie dimostrazione,
della quale è di raccogliere e coordinare dati ed esperienze idro-
che, ove fossero distrutte le arginature dei principali nostri fium i,
metriche e pluviometriche, per iscopo esclusivamente idrografico.
o anche solamente se ne abbandonasse la sorveglianza, muterebbe
La Commissione ha gi,\ dato alla luce sei fascicoli del suo 'Bol-
prontamente di aspetto vastissima estensione del territorio italiano.
lettino, oltre una relazione sui lavori, diremo cosÌ, preparatori per
Premesse queste generali considerazioni, è nostro debito di
lo sviluppo della propria azione. In quei fascicoli si comprendono
accennare che un la,'oro ufficiale importantissimo intorno allo
le carte dei bacini del Tevere e dell' Arno e le relative effemeridi
stato idrografico naturale ed artificiale del Lomb~rdo.Veneto ap-
sugli stati d'acqua e sulle pioggie, non che una serie di osserva-
parve a Milano negli anni r8]2, r83) e r837 in separati vo-
zioni fisico-chimiche sulle acque dei due fiumi fatte nel quinquen-
lumi e per opera di due meritissimi uomini, il Venturelli ed il Ma-
nio 1871-1875. Le effemeridi idrometriche risalgono, pel Tevere,
setti, nella loro qualità di direttori generali delle pubbliche costru-
fino al 1822, e per l'Arno al 1850; quanto alle altezze della piog-
zioni, il primo del Veneto ed il secondo della Lombardia. Quan-
gia, le osservazioni vi si leggono conformi e continue per ambedue
tunque il fine precipuo di quei lavori fosse d'illustrare il ser\'izio
i fiumi dal 1872 in poi, mentre pel primo soltanto si riportanQ
della navigazione, pur nondimeno, per ogni fiume o canale, vi si
anche le altezze osservate nel decennio 186 1- r 870 nelle due sta-
leggono, con sufficiente sviluppo, quelle particolarità che valgono
zioni principali, di Roma e di Perugia. •
a farlo considerare anche come un buon lavoro di statistica idro-
Quantunque non pubblicati anc~ra, gli studi della Commissione
grafica.
idrografica non sono meno estesi dei precedenti pel vasto bacino
Tennero dietro a codeste, alcune altre pubblicazioni, che rac-
del Po, lungo il corso del quale e lungo quelli de'suoi influenti, le
chiudevano parziali notizie, in occasione dei Concrressi deali sciel)
'" '" . osservazioni si fanno più o meno continuamente a 189 idrometri
ziati, e fra esse merita particolare menzione quella del r 848 di
o a 180 pluviometri. Cosi si osservano 150 dei primi e 49 dei se-
Carlo Cattaneo intitolata: 'N.,otizie naturali e civili, nella quale,
condi lungo i fiumi veneti, 148 dei primi ed uno solo dei secondi
con una certa ampiezza e con molta chiarezza ed autorità, si trova
pei fiumi di Romagna; ed altri sparsamente in altri bacini, soprat-
descritto lo stato idrografico naturale ed artificiale della Lombar-
tutto continentali. Tenendo conto di una rete di cinquanta pluvio-
dia. Questa parte del lavoro è notorio doversi attribuire al Lom-
metri, alla cui applicazione la Commissione intende di presente, il
bardini, già direttore generale delle pubbliche costruzioni a Mi-
complessivo numero di essi nell'Italia continentale ed insulare ascen-
lano, tanto benemerito, allora e poi, della scienza, per speciali me-
derà quanto prima a ~ 91, mentre gl' idrometri esistenti sorio 718;
morie, fra le quali è d'uopo ri.:ordare, per importanza intrinseca e
di questi alcuni sono autografici ed uno anche telegrafico, e la
per attinenza col nostro argomento, quella comparsa nel r868 nel
Commissione segue con attento esame ed incoraggia co'suoi voti
Giornale dell' Ingegllere-.Arcbitetto di :A{ilano sotto il titolo di:
di lode i progressi della scienza e dell' arte anche sotto questo
Stlldl idrogra!ci e storici sopra il grallde ejlllario adriatico, i fill llli
aspetto. Le corrispondenti osservazioni poi, degli uni e degli altri,
cbe VI confluifcollo e princiPa.lmente gli ultimi trauchi del 'Po, sllJJe-
111 trodllZione
12 .Annuario Statiftico
acconcio di dare almeno un cenno sopra alcuni lavori d'indole to-
si fanno a cura e spesa delle amministrazioni, che p ~ i propri ser-
pografica ed altimetrica, appunto in questi ultimi anni eseguiti, e
vizi li hanno costruiti, vale a dire di quelle dell' agricoltura, dei
che hanno pure, sotto l'aspetto scientifico, una ragguardevole im-
lavori pubblici, dell' istruzione pubblica e della marina.
Se non che la raccolta ed il coordinamento delle ricordate os- portanza.
I fiumi, sui quali per considerazioni idrografiche ed idrauliche
servazioni, per quanto siena preziose, sono ancora lungi dal ba-
si è di preferenza rivolta l'attenzione degli studiosi, sono l'Adige, il
stare a rendere completa la cognizione idrografica di un qualsivo-
Po, il Reno, l'Arno ed il Tevere. Del primo si aveva, per uso degli
glia bacino. Per completare la suppellettile scientifica, convien
uffici, un profilo di livellazione, detto profilo Sacchetti, dal nome
disporre di molti altri elementi, fra i quali sono indispensabili
dell' ino-eanere che lo rilevava intorno al 1822. Volendo rendersi
quelli che riguardano la topografia, l'altimetria ed altre particola- b b
ragione degli avvenuti mutamenti, e perciò della vera indole del
rità topiche dei corsi d'acqua. Di codesti elementi larga messe si
fiume, conveniva ormai, dopo si lungo tempo, provvedere ai ri-
venne accumulando presso il Ministero dei Lavori Pubblici; ma
scohtri; laonde, a cura degli uffici del Genio Civile, il profilo gene-
per" troppo tempo essa fu appena avvertita. A trarre partito di
rale dell' Adige venne rifatto dal confine trentino fino al mare, per
tanta ricchezza pose studio la Direzione Generale delle opere
idrauliche, nei quattro anni che la resse (1873-1876) l'ispettore oltre 200 chilometri.
Intorno al Po, sempre per op'era degli uffici del Genio Civile,
del Genio Civile, conm1endatore Alfredo Baccarini, come ne fanno
venne compiuta una grande operazione geodetica sotto la direzione
fede le pubblicazioni speciali del 1873, 1875 e 1877; e l'onore-
della Commissione Reale istituita con Decreto del 16 febbraio 18 73
vole direttore dava opera a raccogliere da tutte le parti d'Italia
aUo scopo di suggerire i provvedimenti atti a migliorare il sistema
materiali scelti ed abbondanti, per farne fondamento ad un rego-
delle difese padane. Rettificata un'anticl, planimetria nella scala
lare edifizio idrografico . '
di -' - pelluncro tratto arcrinato del fiume, venne eseguito nella
Fra le pubblicazioni dell'onorevole Baccarini, quelle che più 15,000 b' b • .
stessa proporzione per le distanze un particolareggiato profilo, a
da vicino si riferiscono al presente assunto, sono le due seguenti:
destra ed a sinistra sponda, per 565 chilometri. E siccome, con tutta
l ' Le acqne e le trasformazioni idrografiche in Italia, memoria com-
probabilità, codesta grande operazione è destinata a divenire di
presa nel secondo dei volumi presentati dalla nostra Società Geo-
uso pubblico mediante la stampa, cosi essa venne completata con
grafica al Congresso internazionale geografico radunatosi a Parigi
livellazioni trasversali, e furono poi allestite in minore scala le se-
nel 1875; 2 ' l'opuscolo intitolato: .Appnnti di statijlica idrografica
italiana, inserito, sullo scorcio del 1877, nell' .A1'cbivio di Statijl:ica. guenti parti:
La prima di queste memorie ci ha fornito le due prime delle sei ta-
I. Planimetria del tratto arginato, alla scala di I~,OOO ;
belle d'idrografia naturale ed artificiale, intorno alle quali spende-
2. Profilo dello stesso tratto, alla stessa scala;
remo qui appresso alcune parole, essendoci valsi per compilare le
3. Corografia del bacino del Po, nella proporzione di 4~O,OOO ;
ultime quattro anche di elementi tratti dalle relazioni del medesimo
4. Profili delle diramazioni alle foci ed agli influenti del Po
autore sui sen'izi idraulici, e più particolarmente dall'ultima pub-
blicata nel 1877, con riferimento al biennio precedente; la quale, per l'estensione dei rigurgiti;
5. Profilo sul filone da Moncalierial mare, alla scala di 4~O,OOO;
previo uno sguardo retrospettivo fino al 1860, rappresenta lo stato
6. Ottanta nove profili trasversali;
delle opere idrauliche alla fine dell'anno 1876 . Prima però cade in
..AlIllttario Statiftico Intl'o dll{ tOl1e 15

7· Oltre 200 diagrammi delle osservazioni gionaliere fatte .concludere che, anche sotto l'aspetto topografico ed altimetrico,
ai principali idrometri. la scienz. delle acque si è arricchita assai in Italia. . .
Ed ora passando all' esame dei ri.cordati prospett~, nO! tro-
Lungo il Reno vennero più volte eseguiti rilevamenti plani- viamo nel primo (da pagina II a pagllla v) compendiate quelle
metrici ed altimetrici; l'ultimo e pii! importante dei quali negli .. c lle pl' u· di' rettamente
notizie , interessano l'idrografia delle sessanta-
anni 18 54 e 18 55, sotto la direzione del compianto ispettore Bri- nove provincie del Regno. Ad onta delle lacune, che ~u~tora qua e
ghenti. Di quella operazione fu pubblicata nel 18 57 l'illustrazione là si riscontrano nel quadro, perché ancora non fu posslbl~e com~ le~
corredata di pianta e profilo, ma le variazioni di londo e nell'al- tare ed appurare ogni indagine, pur nondimeno le noziol1l .che. v~ SI
tezz:1 delle arginature furono tante di poi lungo quel fiume, che si contenO'ono sulle acque correnti e sulle stagnanti, sulle altttudllli di
ritenne piu tardi indispensabile un generale riscontro. moIre località, non che sulle estensioni pianeggiantide s.ulle mon-
Per tutta l'estensione pertanto che corre fra la chiusa di Casa- tuose dei territori provinciali, appariranno di gran e lllteresse.
lecchio ed il mare (180 chilometri), gli uffici del Genio Civile Tralascial1do però di entrare in una minuta analisi degli el:-
hanno rinnovato il profilo, con tutte le circostanze occorrenti a menti che si contengono nella tabella, accenneremo soltanto n-
precisare le odierne condizioni del fiume. cavarsi dai medesimi che la superficie del Regno si divide in 0.62
Ad illustrazione del corso dell'Arno e della sua storica tributa- di montuosa e di 0.38 di pianeggiante, e che per ogni chilometro
ria, la Valdichiana, si possiedono a stampa la corografia ed il pro- quadrato della medesima si hanno ~n raggu~glio c~lilome~ri 0.42 ~i
filo (56 chilometri per la Chiana e 176 dallo sbocco della Chiana corsi d'acqua e chilometri quadrati 0.026 di laglll, stagl.ll e paludI.
al mare) rilevati nel 1848 sotto la direzione del fu Alessandro Ma- Il secondo prospetto (da pagina VI a pago Xl) é u~ Impor~ante
netti direttore generale d'acque e strade a Firenze. Le mutazioni compendio idrometri.co di cento fra i princip~li fiumi e torrenti del-
non essendo state di qualche importanza, tranne lungo la Chiana, l'Italia continefltale ed insulare. Origine, direzione e sbocco, lun-
di questa soltanto venne rifatto recentemente il profilo, mentre le ghezza assoluta e larghezza media, estensione del ~acino. scolante,
mutazioni medesime si segnarono, per l'Arno, su quello stampato. portata media, o modulo, nozioni relative alla massima piena, son~
Particolareggiati invece furono gli studi pl:lIlimetrici ed altime- certamente questi i principali elementi che occorrono per renderSI
trici intrapresi lungo il corso del Tevere, da Roma al mare, per conto della vera indole di un corso d'acqua.
opera della Commissione Reale del 187 I incaricata di proporre Delle molte considerazioni che potrebbero farsi coi dati del
provvedimenti contro le inondazioni di Roma. L'ufficio del Genio prospetto, ci limiteremo alle poche che meglio chiariscono ~l c~n­
Civile ne aggiunse altri relativi al livello contemporaneo di di- cetro della potenza 'idrografica delle varie parti del n~stro terntono.
verse piene da Orte al mare; cosicché si ha ora un profilo COI11- Supponendo l'Italia continentale spartita in tre regIOnI, che deno-
pleto per 160 chilometri, mentre per lo avanti era d'uopo ricor- mineremo dell'Adige e del Po, dell'Arno e del Tevere, del Volturno
rere a quello del Chiesa e Gamberini, che risale al 1744- e dell'Ofanto si deduce dal quadro che, per chilometro quadrato, alla
Se si pone mente, che altri consimili lavori idrografici ed idrau- prima corris~ondono 0.200 di portata di piena e 0.022 di modulo;
lici vennero in questi ultimi anni compiuti su parecchi torrenti del- alla seconda 0.389 e 0.009, ed alla terza 0.578 eo.oI5. Qu~nto. all~
!'Ionio, sul Volturno, sui fiumi delle Maremme toscane, sul La- parte insulare, abbiamo per la Sicilia 0.76 I di portata umtana di
mone, sul Brenta e sopra altri minori corsi d'acqua, sarà agevole il piena, e 0.0 I 5 di modulo, mentre alla Sardegna competono sol-


\
Jll1nlta 'r io St at-if t-i co I ll t rodltziol'l e
tanto 0.571 e 0.007. Che se la parte continentale si considera tutta Questa non è che una distinzione amministrativa regolata dagli
insieme, si ricavano 0.306 e 0.016 per le due unità di mi~ij.lra, l'ul- articoli 93 e 94 della legge 20 marzo 1865 sui lavori pubblici,
tima delle quali resta pressochè invariata, se si prende in complesso in forza dei quali lo Stato mantiene a to tale suo carico le opere che
la superficie del Regno, mentre la prima crescerebbe fino a o.n?· hanno per oggetto la navigazione, mentre alle spese delle opere di
I fiumi e torrenti, ai quali abbiamo accennato, non sono Jl1 difesa chiama a concorso Provincie e Consorzi di proprietà pri-
vero che cento, mentre è di gran lunga maggiore il numero dei vate. Tale concorso è poi regolato dalla legge 3 luglio 1875, di
corsi d'acqua sparsi su tutta la superficie del Regno. Inoltre, sui guisa che il contributo massimo di ciascuna Provincia e di ciascun
cento fiumi, soltanto cinquantaquattro mettono foc e al ma re, men- Consorzio non possa eccedere il ventesimo della rispettiva imposta
tre tutti i corsi d'acqua, grandi o piccoli, che si scaricano diretta- principale'sui terreni e sui fabbricati.
mente nel comune recipiente, so no 487 sullittorale n editerraneo, Un' altra distini ione figura nel quadro per le arginature di se-
235 sull'Ionio, 210 sull'Adriatico, 258 sul siculo, 140 . sul sardo: conda categoria, quella cioè che ne bipartisce la lunghezza in chi-
in tutto 1330. Affinchè possano istituirsi altri confronti e dedurSI lometri I621 di froldi, e 3409 di golene : locchè significa, che, per
altre considerazioni, alla pagina XII si troverà una tabella nella oltre un terzo della complessiva lunghezza, il corpo arginale è 'b;tgnato
quale si legge la estensione delle nostre coste (chilometri 32 1. 3 di al piede anche in acque ordinarie, rimanendo 'cosI esposto in tempo
terraferma, 2I15 delle due grandi isole, 1013 delle nUl1on), npar- di piena all'azione delle acque, sem;a interposizione di alcun ripiano
titamente per mari, e con separazione delle parti continentali dalle a presidio del piede medesimo.
insulari. A noi intanto prima di abbandonare quest'argomento, im- I seimila chilometri di arginatura in ' discorso costano circa
porta di mettere in evidenza che il quadro de' cento fiumi .deve sei milioni all'anno per la loro conservazione, ed altrettanti somqu
essere tanto più tenuto in conto, volendo fare apprezzamenti sul- assorbirono dal I 87 2 in poi di spese straordinarie , egualmente
~I'idrografia italiana, quanto maggiore è la superfici~ dei loro bacini annuali, rese indispensabili dai grandi disastri, specialm€ntl! au-
riunltl, rispetto a queila dell' intero territorio: essa ne rappre- tunnali, di quell' anno. Se non che gl'interessi che rimarrebbero
senta più che due terzi, e pill precisamente chilometri quadrati sacrificati, pill che compromessi, dall'abbandono delle difese flu-
2I2,000 sopra 296,300, od in quel torno. viali, sono di tanta mole, che basterà accennarli, perchè possa fa rsi
giusta stima della en tità della spesa. Quasi ventimila sono infatti
Fin qui dell'idrografia naturale. Passando all'idrografia che ab- i chilometri quadrati di 'fertilissimi terreni, che stanno a ridosso
biamo chiamata artificiale, il prospetto inserito da pagina XIII a delle menzionate arginature; e dentro così vasta estensione su-
pago XVIll, ci reca la distinta di centosessal:tad~e · tra fiumi, tor- perficiale si comprendono intorno a dite 1IIilioni di abitanti, IIn
renti. e canali, più o meno lungamente arglllati a destra ed a SI- migliaio di centri abitati, nove città principali e settantaqllafiro se-
nistra sponda, per contenere le acque esondanti in tempo di grosse condarie.
piene e in molti casi, stante la depressione delle laterali campagne, Oltre I:t cura delle acque sotto l'aspetto delle difese fluviali, lo
che non di rado rende pensile il fondo del corso d'acqua, per impe- Stato ne ha un'altra, pur essa di grande importanza, e' suffragata in
dirne il completo disalveamento. • Italia da secolari e gloriose tradizioni: 'quella cioè che riguarda il
Le arginature figurano nel quadro colla divisione in prima e se- ri sanamento dei terren i paludosi. Intorno a questo argomento la
conda categoria: 5030 chilometri di prima, e 669 di seconda. tabella, che occupa le pagine XIX e xx, ci apprende che trenta sono
B
J1llll1f.al' io 5tatiftico lntl' odu zione
le bonifiche compiute od in corso di esecuzione, sul territorio di vanno generalmente sotto il nome di Consorzi d'acque. Per farsi
ventuna provincie, per una complessiva estensione di 3865 chilo- un'idea di codesta importanza, basterà g~ttar l' oc.:hio sulla quarta
metri quadrati, oltre un quinto dei quali sono di proprietà dello delle tabelle relativa all' idrografia artificiale, pagine XXVIll e' XXIX,
Stato, Il risanamento dei terreni si opera per alluvionamento, o, da cui si desume la ragguardevole estensione di quasi dodici mila
come dicesi, per colmata, ovvero invece per prosciugamento, me- chilometri di corsi d'acqua assoggettati alla gestione consorziale,
diante sistemazione dei cavi di scolo naturale, o mediante applica- per iscopo di difesa, di scolo semplice delle acque di campagna, o
zione di macchine idrovore, come appare specificatamente nel per l'uno e l'altro insieme, mentre l'estensione dei corrispondenti
quadro. Di tutta la estensione può considerarsi che le colmate oc- terreni vi è espressa complessivamente in oltre diecisette mila chi-
cupino meno della settima parte, e che poco più di due quinti di lometri quadrati.
questa trovinsi condotti a compimento. Accennammo nella prima parte al valore della snpp~llettile
Delle trenta bonifiche, sette possono considerarsi ultimate, cioè: idrografico-idraulica, sulla quale ormai possiamo fare sicuro as-
Lago di Averno, Lago di Agn:ll1o, Salina e Salinella di S. Giorgio, segnamento, e toccamlllo delle principali particolarità idrogra-
Vallata di Fiume piccolo, Paludi di Terratizzo, Lago Fucino e Valli fiche nell'orùine scientifico ed allo stato naturale. Nella seconda
grandi Veronesi ed Ostigliesi; e per due, Piane di Rosarno e di parte mettenmlO in evidenza che le opere ùi difesa fluviale ed altre
San Vettorino, sono da intraprendersi dai privati nuovi lavori in secondarie hanno nel corso dei secoli creato un sistema d'idrografia
aggiunta a quelli compiuti dallo Stato. Quanto alla conduzione artificiale divenuto ormai connaturale alla essenza topica delle
delle bonifiche del Fucino, delle Valli Ferraresi e di quelle Veronesi nostre grandi ed ubertose pianure. Se ricordiamo infatti che
ed Osticrliesi l'increrenza dello Stato fu indiretta, mentre fu diretta l'azione' regolare dello Stato e degli enti consorziali si esercita
" , "
per tutte le altre, intorno alle quali l'annua spesa media può valu- sopra ventimila chilometri abbondanti di corsi d'acqua, dal cui bnon
tarsi circa in due milioni. regime dipende più o meno la floridezza od il risana mento di oltre
Una terza cura dello Stato si applica intorno alla navigazione qllaralltalllila chilometri quadrati del migliore territorio, cioè di un
interna ed alla utilizzazione delle acque per irrigazione mediante ca- settimo quasi dell'estensione del Regno, sarà agevole il concludere
nali di proprietà demaniale. Lo Stato impiega un milione circa, che lo studio dell' idrografia, sia in se stessa, sia ne' suoi rapporti
per anno a questo scopo, ed a totale suo carico, conformemente coll'idraulica propriamente detta, deve sempre considerarsi di ca-
alla disposizione del già citato articolo 93 della legge 20 marzo 186 5 pitale importanza in Italia.
sulle opere pubbliche, non computando in tale somma la spesa so-
stenuta dall' amministrazione speciale dei canali Cavour. La lun- Quanto alla superficie geografica del Regno e delle sue divisioni
ghezza di questi e di tutti gli altri canali demaniali può leggersi amministrative, base di ogni confronto statistico colla popolazione,
C01:nplessivamente in chilometri 1185, nel quadro inserito da pa- colla produzione del suolo, collo sviluppo delle viabilita ecc., dob-
gilla XXI a pagina XXVII, dal quale rilevasi inoltre che quella dei biamo confessare che ci mancano dati esatti.
fiumi e canali navigabili ascende a 2960. Son note le cifre, alle quali erasi arrestato il D.' Maestri nel
All'infuori dell' azione diretta dello Stato, un' altra impor- 186 4, consultando mappe, mOllografie e dizionari corocrrafici delle
tantissima si esercita sulle acque pubbliche in Italia, ricca pur
. "
vane regioni. Quelle valutazioni approssimative furono adottate in
essa di secolare tradizione, quella delle associazioni dei privati, che difetto di più precise, nella massima parte delle pubblicazioni ~ffi-
Intl'oduzi o nt 2I
20 .AlIlIltario Statiftico
.confini ivi segnati differivano assai sensibilmente da quelli am-
ciali e private. Dal Clnto suo il Ministero dei lavori.pubblici, avendo messi comunemente nelle pubblicazioni ufficiali '.
a compilare nel 1871 la t~rza relazione sull'esecuzione della legge E si ebbe a notare che le differenze erano maggiori pel circon-
delle strade obbligatorie, cercò di conoscere l'area dei comuni, de- dario di Alcamo, il più montuoso della provincia, e le minori per
sumendone i dati dagli uffid del catasto, e interrogando l'ammini- quelle di Mazzara che è il più piano. Questa circostanza, aggiunta
strazione delle finanze e le prefetture. I risultati di queste due ri- all'altra, che le differenze sono sempre in più, induce a supporre
cerche separate essendo riusciti in molti casi assai diversi, il che i dati forniti dai comuni provengano da misure fatte 'sulle su-
Ministero dei lavori pubblici, d'accordo con quello dell'agricoltura, perfici inclinate, e non sulla loro proj ezione orizzontale; essendo il
si diede a investigare le cause delle discrepanze, e cercò di conci- jlrimo sistema usato sempre dagli agrimensori di quei comuni,
liarle, per quanto fosse possibile, allo scopo almeno di avere una che sogliono adoperare il compasso agril1lensorio.
tavola unica, di cifre per le pubblicazioni ufficiali. Ma durante quel Allora il Ministero dei Lavori pubblici si rivolse all'Ufficio To-
lavoro si dovette riconoscere che, se per la parte d'Italia di cui si pografico militare, per sapere se poteva fare assegnamento, per
hanno mappe e registri catastali, la misura delle aree delle pro- la determi'nazione delle aree dei comuni, su quelle carte; e l'Uf-
vincie, dei circondarii, ed entro certi limiti anche dei singoli co- ficio rispose che le carte topografiche da esso rilevate e pubbli-
muni, poteva essere determinata con un certo grado di esattezza, cate devono considerarsi come carte militari; che il dettaglio
l'oscurità e le contradizioni crescevano a dismisura per le provin- pbnimetrico del suolo, che è ciò che più interessa agli scopi mili-
cie piemontesi e per altre del continente, e soprattutto per quella \ ' tari, vi è rappresentato col massimo scrupolo, e se ne può garan-
parte della penisola che più. propriamente si potrebbe chiamare tire l'esattezza, per quanto lo può consentire il metodo grafico,
istmi ca d'Italia, dal Tronto al Capo S. Vito, nelle quali, oltre essere relativamente alla scala della carta; che parimente con ogili cura.
errato il sistema delle operazioni geodetiche di misura della super- si procede alla livellazione ed alla rappresentazione del terreno., e
ficie, non si avevano negli uffici comunali che notizie affatto in- alla indicazione a massa delle culture; ma che riguardo alle suddi-
complete ed incerte. Si pensò allora di poter supplire al difetto di visioni amministrative, non si bada gran fatto alla f~dele rispon- •
mappe comunali, operando con un planimetro sulle carte dello denza delle linee allo stato attuale \lei confini, perchè, a voler avere
stato maggiore, pubblicate finora per la Sicilia e pel Napoletano, dati certi in proposito, fra mezzo alle contesrazioni e contraddi-
le quali segnano i confini dei comuni, e sono meritamente lodate;
1:.
riR~ttendosi che, se la piccolezza della scala ( 000 ) poteva con-
durre a qualche errore nei limiti fra comune e comune~ questi er- l Le misure sulla carta dello Stato maggiore, col planimetro, furono

rori dovevano di necessità diminuire, quando dalle circoscrizioni per Trap:l.I1i fltte colla maggior atten;done : le misure delle suddivisio.ni
maggiori risultarono verificate dalla somma delle minori, rilevate separata-
dei comuni ~i passava alle circondariali, e quindi alle provinciali. E
mente, non solo per circoscrizione comunale, ma colla suddivisione-delle aree
d'altra parte (si diceva) la stessa piccolezza della scala avendo im- .circondariali in figure quanto pit1 era possibile regolari, sicchè·la differenza
posto agli operatori una scrupolosa esattezza, i confini dei comuni totale di 655 ch.ilometri quadrati in piu, per tremila circa (ritenuta esatta,
e 'dei circondari avrebbero dovuto ritenersi tracciati COlTettamente. come non è a dubitarsi, la carta) non può che riferirsi ai dati raccolti dai
Se non che, l'ufficio delle strade comunali obbligatorie avendo comuni. Le differenze rappresenterebbero circa due terzi della superficie
delle tavole di triangolazione, su cui lo Stato maggiore ordì poi le sue
intrapresa quell'operazione col plani metro di Dickens per la pro-
carte.
vincia di Trapani, a modo di saggio, dO\'ette persuadersi che i
22 ..A 11 n Il a r j o S t a t j f t i c o I Il t r adII Zi o 11 e 23

zioni frequentissime che sorgono fra comuni, si esigerebbe un l'indicazionI:! dei criteri adottati, per effe ttuarla, nel 1861 e nel
tempo e una spesa fuor di proporzione coll'utile che ne può de- 18 7 I. Indi la popolazione è classificata per sesso e stato civile,
rivare per gli scopi militari; tempo e spesa superiori, in ogni caso, per grandi gruppi di pro fes sioni, e per culto, col censimento spe-
ai mezzi di cui l'Ufficio poteva disporre. E soggiungeva: « Molti ciale, inoltre, degli individui affetti da certe speciali infermità_
comuni che non hanno catasto, mancano di dati positivi per la de- Segue la numerazione delle nascite, dei matrimoni e- delle morti,
terminzione del proprio territorio. Fra le indicazioni spesso con- durante quattordici almi (compreso il 1876 nell'Appendice). Non
tradditorie che vengono offerte, i mappatori segnallo quelle che crediamo di doverci soffermare qui a indicare partitamente le varie
sembrano piu attendibili.» E osservava in fine che le differenze e d~tinzioni e combinazioni, nelle quali sono presentati codesti fatti
contradizioni sono piu frequenti nelle parti piu montuose, e meno d mografki, e molto meno a discuterne i risultati, bastandoci di
nelle coltivate; ciò che tornava a conferma dell'ossen·azione già rim-iare il lettore alle considerazioni premesse ai tre volumi del
fatta dall'ufficio tecnico delle strade comunali obbligatorie. censimento e al movimento dello stato civile del 1875 e del r876 .
. Tale è lo stato della questione nel momento in cui scriviamo,. In quelle introduzioni si trovano copiosi conrronti fra le varie re-
circa la delimitazione e misurazione della superficie "e~arafica dei gioni d'Italia, e fra l'Italia e l'estero, per una serie di dodici anni.
nostri comuni e provincie. '" '" Nella prefazione al movimento della popolazione del r875 abbiamo
cercato inoltre di mettere in evidenza i pregi particolari e i difetti
_dei principali metodi conosciuti per il calcolo della mortalità, non
senza far notare sopra quali elementi rispettivamente si fOQdino:
POPOLAZIO'N-E. dal metodo detto di Halley, per cui basta la notizia dei morti
per età, a quello di Hermann, che consiste nel sottrarre i morti,
per età, dai nati delle singole generazioni, e a quello piu recente e
p~polazione,
R rG U AR.no alla diamo nell'A111l11ario i risultati
generaI! del censimento del 1871 e del movimento dello
stato civile dal 1863 alla fine del 1876, non che la statistica del-
più perfetto di Becker, che richiede la conoscenza dei viventi e dei
morti classificati al tempo stesso peio età e per anno di nascita.
Una tavola di mortalità, non generale, cioè sull'intera popob-
l'emigrazione all'estero avvenuta nel 1876. zione, ma sopra capi scelti, come si suoi dire, si sta apparecchiando
Del censimento diamo, per provincie, il numero dei comuni e dalla direzione di statistica sopra documenti d'una certezza asso-
la popolazione, paragonata alla superficie geografica. luta, che rappresentano il movimento dei pe!Jsionati dello Stato,
_ Una seconda tavola dimostra l'incremento della popolazione - civili e militari. Da codesto materiale ricchissimo, che com prende
italiana dal 1770 al 1875, in ciascuna delle antiche divisioni po- le osservazioni di dieci anni, dal 1868 al 1877, non sqlamente si
litiche. Vengono quindi numerati e classificati i comuni secondo potranno dedurre i quozienti di mortalità nel ceto degli impie-
la popolazione rispettiva, alla fine degli anni 1861, 1871 e 1875, gati in riposo, ma sì ancora si potranno studiare i rapporti nu-
per tutto il regno, e, in corrispondenza all' ultimo censimento, merici di composizione e scomposizione delle relative famiglie,
anch e per le singole regioni. E dopo la classiticazione dei comuni secondo le circostanze che influiscono, a norma di legge, per far
secondo la popolazione complessiva, travasi quella dei centri, pure cessare o ridurre l'assegno vitalizio, o per farlo passare sopra teste

.
per regioni; poi la distinzione dei comuni in urbani e rurali, col- differenti da quelle del primo titolare.

}.
24 ..Annua1'io Statifti.:~ , In trodu.;:io1le
Finalmente, riguardo ancorà alla popolazione, abbiamo rias- citata: ci basti rammentare che non di rado col,oro che partono
,sunto (a pagine 133-137) la statistica d.:ll' emigrazione italiana per la Francia o per l'Austria o per la Svizzera proseguono di
nel 1816. là immediatamente, o dopo un soggiorno di qualche tempo in
Nella relazione presentata il 26 marzo 1877 ,alla Giunta cen- quegli Stati, prendendo imbarco a Marsiglia, a Bordeaux, a Havre,
trale di statistica (..Ani/ali del 91'Ciniflero di ..Agricoltura e COIII/Mr- ad Anversa, a Trieste, nei porti germanici o negli inglesi, e ci
cio, Num. 88) furono esposti i principii che ,diressero quella in, faremo persuasi che non potremmo mai trovare una corrispon-
dagine statistica, e dalla Giunta stessa furono studiati i risultati ia denza esatta fra le notizie raccolte dalle nostre autorità politiche
confronto a quelli raccolti per gli anni precedenti, sia da~ Govel'llo e quelle fornite dai paesi d'immigrazione.
direttàmeilte, sia per diligenza di privati o per lavoro associato fdi
privati e dell'autorita amministrativa. Noi rinviamo il lettore agli
Atti della Giunta, ed al volume speciale intitolato : Statiflica dell .
,emigrazi01le all'eftero avvenuta nel 1876, I vi ' gli sarà facile di ve- GIUSTIZIA CI VILE E P E'N..ALE .
dere come il totale degli emigranti si distinguesse in due catebo-
rie, secondo la pres~nta durata dell' assenza, cioè per meno di sei
mesi o per pitl di sei mesi; nella prima essendo compresi 19,756
indivi~ui, e 89,0 1) nelia seconda; oltre poi alle suddivisioni per L ~ ST AT ~
I T [C A~iu~izi~ria conta lavori imp~r:anti ~n Ita-
Ira ; alcul1I anche ll1Slgl1l per dottrIna e lUCIdità dI espo-
sesso, 'età, professione esercitata in patri a~ porti d'imbarco e paesi sizione, Chi si occupa di questo genere di studi non può ignorare
di destinazion~, colla I~otizia ancora degli emigranti che partono gl' importanti documenti statistici che esistono nell'Archivio di
soli, o a coppie, o per gruppi di tre o più persone appartenenti ad Stato di Firenze e contengono molti dati relativi alla T oscana per
una medesima famiglia. gli anni dal 1826 fino al [858, con poche interruzioni. Son degne I
In questo ..Annuario non distinguiamo, l'emigrazione tempo- di nota le pubblicazioni fai tesi a Napoli di statistica o"enerale neali
o
mma da quella che dicesi permanente; ma diamO la classificazione almi 1832 e 185 I e di statistica civile e commerciale per gli anni
degli emigranti per paesi di destinazione, çiò che importa anche 18 32, 1834 e (8)2: tanto le statistiche civili e commerciali
più, e fino ad un certo .punto è indizio anche dello stato di preca- quanto le penali contengono i dati degli anni intermedi e prece-
rietà o detla' maggior durata dell'assenza. denti. Per la Sicilia vi è un'importante pubblicazione statistica che
Sul totale di 108,77 I emigranti, quasi quattro quinti (85,340) riguarda gli anni 1846-1850. Per il Lombardo-Veneto si pubbli-
si dirigevano agli Stati dell'Europa occidentale , o settentrionale; cavano i dati statistici unitamente a quelli delle altre provincie
3,582 si distribuivano fra la Grecia, la Turchia, il Levante, l'Egitto, dell'Imp ero Austriaco, e le ultime, degli anni dal 1856 al 18 59,
Tunisi e l'Algeria, e 19,849 andavano al di là dell'Atlantico, ov- furono dottamente illustrate dal professore Messedaglia. Nello
vero all'India o all' Australia. Però queste cifi:e differiscono sensi- Stato Pontificio si fece una importante pubblicazione stàti-
bih~lenté da quelle ~he si raccolgono dai paesi d'immigrazione, stica per l'anno 1853 . Negli Stati Sardi un lavoro simile si era
rispetto agli Italiani che vi giungono, Non possiamo qui tratte- L'mo fin dal 1842; ma colà ebbero poi luogo le importantissime
ITerei ad analizzare i difetti speciali delle statistiche nostre e delle ubblicazioni di statistica ci\'ile pel 1849 e 1850 e della penale
straniere, ma non abbiamo tralasciato di farlo nella relazione gi,\. er l'anno 1853, rese celebri negli annali della scienza per le

.A 11 11 Il ari o 5 la tif tico
Introdttzione
splendide relazioni dello Sclopis e ùel Mancini, che le accompa- ,.I ricche di dati, ma non si prestavano facilmente ad essere comparate
gnavano I
colle statistiche piLI sommarie degli anni intermedi o piò recenti,
Pel Regno d'Italia ci si offrono sul principio statistiche fram-
Nelle tavole analitiche di questo ..Anllttnrio abbiamo cercato di
mentarie e studi di occasione, come quella f.1tta nel 1861, nel gior-
condensare quanto potemmo trovare di omogeneo nelle pubblica-
nale La Legge, e la relazione dei signori Robecchi e Cesarini sul
zioni del Ministero di Grazia e Giustizia, e siccome non ci era
costo dell'amministrazione della giustizia in Italia e in Francia,
consentito, per la ristrettezza dello spazio, di riprodurre le notizie
compilata nel 1863 sui dati statistici dei due anni precedenti.
per ciascun tribunale, nè per ciascun distretto di Corte d'Appello,
Segue la statistica della giustizia civile e penale del 1863, con una
e d'altra parte ci dispiaceva di dare sol<\mente i totali generali per
dotta relazione del Ministro De Falco, relativa alla prima parte di
Corti di Cassazione, abbiamo scelto una via di mezzo, aggrup-
essa.
pando i distretti di Corte d'Appello, press'a poco secondo le an-
I dati sommarii del 1864 uscirono nell'.A1Z1!1tario ùel Ministero
tiche divisioni politiche; ciò che permettera allo studioso di pa-
della giustizia pel 1865. Uno studio sui tre anni di amministra-
ragonare i risultati della statistica giudiziaria con quelli delle altre
zione (1866-67-68) fu pubblicato dal consigliere Curcio, il quale
svariate statistiche amministrative, demografiche ed economiche.
eseguì con amore e spirito scientifico la statistica ufficiale del
TI capitolo della statistica giudiziaria, in questa introduzione,
1869 e quella del 1870, e continuando a dirigere quel servizio pei
riuscirà molto piLI esteso che qualunqu~ altro, per causa dell'e-
due anni successivi, ne pubblicò e illustrò i risultati nell' Italia eco-
strema difficoltà, appunto, del sintetizzare i dati, e perchè questa è
nomica del 1873. Dopo d'allora il signor Cmcio rientrò nella ma-
" la prima volta che si tenta un lavoro simile sui risultati dell'am-
gistratura.
ministrazione della giustizia dal 1870 in poi. Noi ci riserviamo
Più tardi comparvero la statistica del 1874, fatta in modo pil!
di estendere i confronti, per quanto ci sarà possibile, in un pros-
sommario, e quelle del 1873 e del 1875 secondo modelli pil! parti-
simo lavoro, anche per gli anni anteriori al 1870, almeno per quelle
colare00
c7<1iati, che furono successivamente modificati essi stessi per
patti del territorio del Regno, che avevano comune la legislazione.
la raccolta degli elementi della statistica del 1876, ora in corso di
compilazione.
Conciliator i '.
Pertanto l'amministrazione della giustiZia civile e penale in Il lavoro dei conciliatori cresce d'anno in anno, cio che dimo-
Italia fu f.'ma oggetto per parecchi anni di pubblicazioni ufficiali; stra come questa modesta. maoistratura
o vada acquistando fiducia e
ma a cagione dei frequenti mutamenti avvenuti nella legislazione
e nelle circoscrizioni giudiziarie del p~ese, riesce difficilissimo isti- t Questo primo grado della gerarchia giudiziaria, già antico nelle pro-

tuire confronti per più anni ùi seguito. Le statistiche della giustizia vincie Napoletane, fu esteso a tutta Italia colla unificazione legislativa del 1865.
È noto che i conciliatori compongono le controversie in via di mera
punitiva per gli anni 1863, 186~ e 1870 erano piò specialmente
conciliazione, quando ne siano richiesti, e qualunque sia il valore della cosa
contestata. Però se il valore non eccede le lire 30, il processo verbale di con-
t Più particolareggiate notizie intorno alla storia della statlshca giu ciliazione ha forza esecutiva contro le parti intervenute; se il valore è su-
diziaria in Italia si possono trovare nella monografia sulla giustizia penaI periore a lire 30, l'atto di conciliazione ha solo forza di scrittura priV3.t3 ri-
conosciuta in giudizio .
e civile pubblicata dal consigliere Cure io nell' Italia Ecollomica dell'anno 187'.
Essi poi giudicano inappellabilmente di tutte le azioni personali, civili
..Annu a rio S tati fti c o Intr oduzi o ne
divenga sempre più popolare. Le contro versie definite dai concilia-
P r e t o 1" i.
tari in via di semplice concilia{ionc salirono da 65,273 nel 1872 a
122,374; mentre contemporaneamente le dOl~1ande portate all'u- Il lavoro in sede civile e di volontaria giutisdizione delle r813
dienza ed ivi transatte ebbero a subire una leggera diminuzione. preture del Regno è dimostrato dal seguente prospetto per gli anni
Essendo anche ufficio dei pretori di persuadere le parti a con- 1870,71,72,74 e 75 '
ciliarsi, in lillline litis, sarebbe desiderabile poter fare un esatto
confronto fra le conciliazioni ottenute dai due magistrati. Non
C.A U SE
siamo in grado però di stabilire con precisione quallte siano le con-
tese terminate per conciliazione innanzi ai pretori, perchè ci fa di- Uhim :ltc ileI cor~o dell' anno
A e:trl co
fetto la notizia de'compromessi. Fatta questa riserva importante,
ecco un parallelo delle cause definite presso i due magistrati mi- Rimaste Per.:hè ccssate
A""i Pcrchè
nori mediante conciliazion e. in cono
Soprnv\'c·
In decise con
nute
p"
non dçdse conciliazione
complesso Per :litro sc ntenzol.
ncl1' :tnno :WVClluta
T otale
de ll'allno
nll'ud lcnz:l. motivo
definitiva
precedente Art. 417
C.A U SE "

'.
Cod. P. C.
T oule
delle.
Quante
t I 6 9 00
"

AI/Ili CA n.
Conciliate all ' udienz:t

417 dd Co.t. di Proc . Civile)


Defiuite con sentenza
cause
prcscnt:l Ic
cause
co ncili ate
,u ' 00
1810
1811 )
, ,)
8 573 2.77 478 1 286 op 26 737 13 9 693

8 6 19 282 269 290 888 :1.1 82} q o 495


all'
pre-
(, ) udienza 1872 9 377 327 454 336 8p II 447 r64 853
sentalC
presso I rreSSO presso presso presso
i due
aU' 1814
'\ 63\ 1
416 7 6 7 2
'14 4°
2
i 28 24, 14 3 bS I 172 070 In }48
i i T ota le i i Totale udienza 1315 4° 012 386 \93 426 60S 26 570 I SI 689 118 259 , 69 898
Cu nci1ialori Pretori Conciliatori Prelori giudici

, 2 3 • \ 6
, Le colonne di questo prospetto riproducono i num eri delle corrispon-
denti' colonne della tavola Il (Preture) del testo. Ricordiamo che i pretori
1872 I l iS 993 1 33 Hi I 209 440 1 4°1 9681 1(,4 8nl 5GG 82 1 I 77G 26 1 I 26.93
hanno, oltre la duplice giurisdizione, c ivile e penale, anche una competenza
1875 16:: S9j 26 Sia i l Stl 4G7 41 0 168 169 S9S 5SO 066 7G!J 538 s u affari detti di volontaria ed onoraria giuri/diz ione. La giurisdizione conten-
ziosa dei pretori si estende a tutte quelle azion i civili e commerciali, il cui
oggetto princ ipale ed accessor io non superi le 1,SOO lire e non sia inferiore
o commerciali, relative a beni mobili, il valore delle quali non ecceda lire
alle /ire 30. Sono escluse dalla loro competenza le controversie sulle imposte
trenta, e delle azioni relative alle locazioni di beni immobili, se la pigione
dirette od indirette, devolute esclusivamente ai tribunali civili. De i provved i-
o il fitto, per tutta la durata dell a locazione, non c.::cceda il detto valore.
menti di volontaria giurisdizione poco conto si tenne nell'~'1lnllar·ioi e quelle
Sono escluse dalla loro competenza tutte le controversie sulle imposte
poche notizie date si riferiscono soltanto, per gli ann i 1874 e 1875, ai consig li
dirette od indirette, la decisione delle quali spetta esclusivamente ai tribu-
di famiglia istituiti ed alla convocazione dei medesimi, essendosi raggruppate
nali ci vili.
in una unica colonna tutte le altre (colonne 18 e 20).
l Non possiamo qui cons ide rare g li ann i anteriori al 1872, nè quelli
a Per gli anni 1870 e 1781 non sono compresi gli attuali distretti delle
fra il 1872 e il 1875, per difetto ora dell' uno ora dell'altro elemento ne-
Corti d'Appello di Venezia e di Roma , nè la circoscrizione del Tr i~nale di
cess~trio di confro nto.
Mantova.

,l'
.Allll1tario StatiJtico l utrodu.{ione
30
Abbiamo già veduto quante cause sieno state conciliate da- Passiamo a studiare le cause definite dai pretori ll1 ordine al
"anti ai Pretori, sul totale delle cause presentate all'udienza, nel pa- valore dell'oggetto controverso, dividendole in tre categorie: la
ragrafo che si riferiva più specialmente ai conciliatori. Ora ci prima, per le cause che importano un valore da 30 a 100 lire,
importa di osservare l'indole delle azioni proposte davanti ai pretorI, per le quali la procedura civile richiede minori spese di procedi-,
e poichè già abbiamo stimato opportuno di riunire le cause con- mento (citazione per biglietto); la seconda per le cause di valore
ciliate all'udienza per opera dei conciliatori con quelle conciliate superiore a 100 e inferiore a 1000 lire, e la terza per quelle da 1000
dai Pretori, essendo loro comune un solo articolo d.i legge (417 fino a 1500 lire, termine massimo a cui si estende la compe-
Codice Procedura civile), così anche qui, per comodità di con- tenza del pretore; e teniamo dietro alle cause medesime, fino a ve-
fronti, uniremo le cause commerciali trattate dai tribunali di com- derne l'esito in appello, ricavandone i dati dalla statistica del mo-
mercio e le cause civili conosciute dai tribunali civili' colle azioni vimento degli affari presso i tribunali.
commerciali e civili definite dai Pretori. Avremo in tal guisa
distinto tutte le cause, non solamente secondo il valore della cosa SENTE'N.ZE DEFnUTIYE 'DEl P 'l(ET01{l E LO'll..O ESITO IN .APPELLO
contestata (giacchè sappiamo a qual punto arrivi la competenza
dei pretori nella duplice loro giurisdizione), ma ancora secondo
la natura dell'oggetto, civile e commerciale. .AI/"i
Per c:tuse di UII v:tlore

Tot:t\e
Sentenze
appell:tte
I Conf..:r-
Riparate
mate
e iscriue
d:tlle 100 dalle 1000 (.) pilma-
in tutto
fino a ruolo
o in parte
alle alle presso l1l..:ntc
C.A USE 'DECISE CO'1X. SE N '[ E'N.-Z.A DEFI'1X.ITIY.A alle 100 lire i tribullali
prelfo j Pretori e j Trib twali cit,j,i e di cOnlmtrcio 1000 lire IS00 lire

44 SO} 73 60 4 IO 532 139 G93


Civili Commerciali 1870 )
I
I
Cause
b)
1871 45 8 19 73 49 1 IO 9?i 140 49b
.A,,,,i T otale civili
Av:tnti
.i
Avanti
.. i tribunali
T otale
J.dle c:tusc Totale '00
1872 S1 S3 1 83 i22 11 444 164 858
Avanti
'"
.i
tribunali
civili
Avanti conuner·
dali c dvi I
delle
com- generale del
1874 195 001 3S 187 a) e80 188.) I 25 343 8 716 6667
cause civili
rretori i~ prima
Istanza
.i in sedI!
commcr- mcrci:ali numero
1875 14 0 593 111 i9+ 158 887 25 374 8 Su 7 064
(fino (d. '1 00 pretori eiale
aL. 1 500) li re in prinl:l totolle
in :l\'anti) istanza Si scorge da questa tabella che oltre a un terzo (34.9 per cento)

1870
1874
187&
\ "I ;69\
187 244
IH 8S7
.. . ..
48 }07
47 128
I '. l'41
4 2 944
}6 o.p
~~14 S3S
398
I 235 55i
180 985
I .57 779
60 489
1 295 380
281 424"
I 80. so
78.20
delle cause definite dai pretori sono di lievissima importanza, ri-
manendo il valore contestato inferiore a lire 100, e sono intro-
dotte con un mezzo di procedura più economico. - Delle sentenze
In Italia le cause civili sono quelle che danno il maggior la- definitive dei pretori, un sesto circa vengono dalle parti sotto-
voro ai diversi ordini di magistrati; cionondimeno la propon:ione poste alla prova dell'appello, e di queste più della metà vengono
delle cause commerciali al totale delle cause è in aumento. confermate. Ma su ciò avremo a ritornare più avanti.
I I tribunali, tanto ci vil i che commerciali, giudicano in prima istanza delle
azioni di loro competenza, l'oggetto delle quali supera le 1500 lire, e i civili al- . ) Non comprese, tranne pel 1874, le cause per un valore indeterminato.
tresi di tutte le cOntroversie relative all'imposte, qualunque ne sia l'importanza. b) Vedi nota a a pagina 29.
.AlIlInario St atiJtico lntrodnzione 33
f: singolare qui la r ipetizione quasi identica delle cifre ef-
Trib1tllali civili e di commercio.
fettive e dei rapporti proporzionali, da un anno all'altro.
Si contano nel Regno 190 tribunali fra civili, di commercio Tralasciando ora di ritornare sulle cause gindicate dai tri-
e rivestiti della doppia giurisdizione, civile e commerciale. bunali in sede di appello, le quali abbiamo già contemplate nel
Le notizie raccolte nella tavola terza del capitolo della giustizia paragrafo relativo alle preture, consideriamo la sob giurisdizione
non si riferi scono per tutto il Regno che agli anni 1874 e 1875; e di prima istanza. Su r04,349 cause iscritte nel ruolo generale di
per le panizioni adottate in gruppi di corti d'appello, agli anni r869, spedizione, secondo la media dei due anni, 23,257, cioè oltre
r874, r875, trann e per le corti d'appello di Roma e di Venezia. a 22 su IOO, furono radiate per transazione, recesso o altro ma"
Della tavola terza, del movimento degli affari presso i tribunali, rivo, e 44,925, circa. 43 su roo decise con sentenza definitiva.
diamo un sunto nel seguente prospetto . Anche qui soggiungiamo Come appare dalle colonne 30-]2 e 36 del testo, delle 44,925
l'esito delle sent enze, togliendone i dati dalla tavola delle corti sentenze definitive r6,074 .subirono appello. Vedremo nella ta-
d'appello. vola seguente l'esito che esse hanno avuto, ilarlando del lavoro
delle corti d'appello.
'T'R../BU'N,ALI CIVILI E 'D I C09oCME'R..CIO t

Co rti d'Jlppello.
Giu risdiziOne di appello Giurisdizione di prima istanza

,An,,;
Ultimale
nel corso dell'anno
Le Corti d' ap~ello sono 20, senza contare 4 sezioni staccate.
Cessntc Iscritte
Delle
Decise
ncl ruolo qU:l1i
Il lavoro fatto da esse negli anni r874 e r875, pei quali sol-
Ca use radill.tc
ruolo gcncf31e tr:tl1sazione con sentenzal d; dal ruolo
Decise
con
sentenze tanto possiamo dare notizie compiute, si riassume nel seguente
di O definitiva p" !;cntCl1za furono
spedizione per receS50 !=pedizionc
qualunque definitiva prospetto:
mot ivo appcll:ltc

I II ;6
C.AUSE ,
1874 I "S 343 2 8~)3
'°1 9°' ( o) 1 4 6 ·110 I 15 59 6
1875 li 374 15 886 1 102 ";97 23 203 43 43 1 16 184 Ult i ma t e ne l corso dell'anno
Iscritte
p" sentenza definitiva
• Le colonne di questo prospetto riepilogativo portano i numeri delle


colonne corrispondenti della ta vola terza del testo (pag. 246).
(a) Nelle pubblicazioni ufficiali non si trova coincidenza fra il totale delle
nel

ruolo genernle p"


cancclluione
I In mntenc
di cogn izione
In flrado d'appello

di Di conferma Di riparazione
cause iscritte a ruolo (siena arretrate dall' anno precedente o presentate <
I sped izione
dal molo
diretta dclln sentenza parzinle
nell'anno) e il complesso delle cause decise con sentenza definiti va o chiuse I· dalle Corti
dellribullale o totale
in altro modo qualsiasi, e delle cause pendenti, perchè quel primo totale com·
pre;,de, oltre alle cause principali, anche le incidentali, a cui le principali det·
tero luogo, mentre poi esclude le cause già discusse ed ancora in attesa della 1874 1)10 6 .. 5006 0454 6
pubblicazione della sentenza al principio dell'anno giuridico, come pure le 1815 1 5189 0490 7
cause pendenti già discusse, ma non decise al termine dell'anno; perchè in
tale stadio le cause non si ritengono più inscritte sul ruolo di spdeizione. c
..AlInuario Statiftico In troduzione 35
34
Corti di Caffazione. :Materie dei giudiZi civili e commerciali.
La tavola V comprende sinque anni di osservazioni, dal ~869 al Abbiamo visto quale sia stata l'attività dei tribùnali d'ogni
1875. Noi lascieremo da parte i primi due, perchè pe: ess.l man~ grado, in materia civile e commerciale. Distinguiamo ora il lavoro
cava il distretto della corte d'appello di Roma; e per smtetlzzare l compiuto dalla magistratura in ordine agli oggetti dei giudizi. Per
risult~ti quanto pill fosse possibile, senza sacrificare inte~a\~ente difetto di elementi comparabili, non possiamo continuare il paral-
i confronti, ridurremo qui a medie annuali le osservaZlO11l del lelo dopo l'anno 1873.
triennio 18 7 1-72-73, paragonandole ai dati particolari dei due
anni successivi. z 8 7J 1 8 7 I

Giudizi terminati Giudizi ternlinati


7Jefi"iti "el corfo d,ll'a"no
con stntcnn definiti va presso con sentenza de6nitiv:1 presso
con S e" t e1l{4
T otale Cessati
Tot:tlc O.GGETTI dd GIUDIZI
dei ricorsi p" Di Di Di cass:u: ione delle C:lUse le le corti i tribunali le le corti
coni civili le i" ibUM" 1
rigetto coni civili le
sopravvenuti transazione irricevibilità di d'ap- e di di
decise d'ap- F di
nell' anno o re,esso
del
ricorso
in
merito Pmi,l. I To"l.
r~SSll-
%Ione pello
commer_
cio
preture Cllssa-
zione p elIo
commer- I preture
cio !
I
Questioni ciettorllii politiche. 34 6

.
4 ,6,
244 7S1
1871
)
1 90S 210 18 l4' 94
851
Stnto civile delle persone . .. J 494 9 !!}o
68 388 63 332
1812 2 08S '3 6 Matrimonio . . . . . _ . .• • 63 · 419 '33 86
1873 2 024 216 16 «8 79 321 910
Separazione '" . ... -.
4 'I 4°°
959 3' 37° 4 '3 332
2454 44 \,0 80 325
1814 '4' Stato di filmi glill , ~iltria pode-
68 9 425 12M stà e istituti a ni . . . . ~, 88
2 481 341 73 97 "4 8, 8,
1875
Distinzione dei beni (possesso e
" j 6%

proprietà) __ . . _ . . •• 6, 618 S 372 Il O9S 4' 6 '4 4 68 9 S 9;%


In questa tabella non sono compresi i ricorsi arretrati, che al
Servitù personali e prcdillii . _
4' 3'3 2 }13 %SS8 47 J"
, ' 17 2 H3
Successioni e legati. •• .. 61 I oSo 4773 188 6, 08}
principio del 1874 ascendevano a 13,088; dei quali 4,048 anteriori Obbligllzioni derivanti da coo -
l 4 Sio 639

al 1866 e 9,040 posteriori. Alla fine del 1874, non tenuto conto, t~ atto, quas.i COlltratto, de-
litto e quaS I delitto _ . . .
"9
, 108 ,8 , 69 9 6 377 ' 98 t 889
per la ragione esposta nella nota b del testo, di quelli anteriori Commercio interno . . . . .. , uo
'I 19' 81 941
'93 t2 046 ' 9 837 , 80 l 063 '98
al 1866, il numero dei ricorsi non ancora esauriti
. ammontava a 22 444
id . marittimo · ' " . w '0' 411 4S 6 77 , 81 I 675
10,535. Alla fine del 1875 quel numero era salito a II,452. L'au-
mento progressivo dell'arretrato ha fatto decidere il Governo ad L'ultima tavola della giustizia civile e commerciale si riferisce
istituire una nuova Corte di Cassazione in Roma e ad aggiungere ai f.1llimenti ed alle vendite giudiziali d'immobili, come pure ai pas-
due sezioni temporanee alle Corti di Torino e di Napoli.
• Le contestazioni davanti ai pretori furono tutte per contratti di assi
curazioni marittime.
a Vedi nota a a pagina 3.
..An1luario Statif tic o Introdut ione 37
saggi di proprietà avvenuti per esecuzioni immobiliari. Le nostre fra la somma ripartita e la totale passività per cui venne dichiarato
tavole analitiche si estendono, pei fallimenti, ai sei anni 1870-75. il fallimento; ma i dati ci mancano per un simile studio, e ci è
ma per gli· ultimi due dei periodo, mancano le distinzioni dell'am- d'uopo arrestarci <1; quella prima classificazione. Siccome poi le
montare dell'attività ripartita fra i creditori, e manca poi qualunque cifre cambiano poco da un anno all' altro del periodo, per cui ab-
notizia circa le vendite giudiziali e le aggiudica:zipni d'immobili a biamo le notizie, riduciamo le cifre del periodo stesso a medie
creditori. annuali e tragghiamone i rapporti a cento fallimenti, come segue:
Restringendo i nostri confronti agli ultin,i due anni, pei quali
possediamo quei dati, cioè al 1872 e al 1873, notiamo anzi tutto
!JCedia degli anni I87I- 187} dei faWmetlli chiufi
che nella regione che comprende il Piemonte, la Liguria, la Lom- c;olla l'mmiffioll l li ti b'lli dell'oberato ofgiudicati alle ",afft dc; ,r,ditor;
T o I aIe
bardia ed i Ducati, furono decretate nel 1872 dai tribunali ci- d,i Jallimmti
ch, di,dero un premio

vili r,444 vendite giudiziarie d'immobili e nel 1873 sole 1,236. ehillfi tali' immiffioll'
Fino Da IO . Da So D. 100 Oltre
Questi mezzi di esecuzione adunque vennero scemando in quelle nti betli a lire lO mila il SO mila a tOO mila a 200 mila le 200 mila
regioni; ciò che si accorda col fatto conosciuto di un credito sem- Totale Ip. 100 Totale Ip. 100 Totale Ip. 100 Totale [p. 100 Totale [p. 100

pre più largo che si concede su pegno di mobili o sopra garanzia


personale; ed è in armonia anche col numero sempre più esiguo 261 I \7 121.84 1140 Isa.M I li !, 3. 41 I '7 16.61 I 12 I 4.60
delle vendite giudiziarie di immobili fatte per valore assai piccolo.
Per le altre regioni si hanno cifre superiori, ma con poca
differenza tra i due anni. Il Napoletano presenta l'aumento mag- . ..AMMI'N.IST'l(AZIONE 'DELLA GIUSTIZIA 'PE'N.ALE.
giore, massime nelle vendite di minor conto.
Mancando per gli anni 1874 e 1875 le notizie che si rife- Pretori .
riscono all'ammontare del premio toccato ai creditori, alla risolu-
zione dei fallimenti, ed agli .altri modi coi quali vennero chiusi,
daremo quelle degli anni 1871, 1872 e 1873, lasciando in disparte
I PRETORI, nell'anno 1875 " definirono con sentenza 20 9,774
delitti e contravvenzioni, su 293,667 reati, pei quali era stata
iniziata una procedura nel corso dell'anno, compresi in questa cifra
anche le notizie del 1870, che sono incomplete. 21,433 procedimenti pendenti dall'anno precedente.
Dei 504 fallimenti chiusi nel 187 I in tutto il Regno 3f8 .ven- Dei reati portati innanzi ai pretori, 146,994 erano contrav-
nero risoluti per concordato, lf8 per liquidaziol).e, il resto, cioè la venzioni, 9°,582 delitti di competenza pretoriale, e 5°,091 erano
meta circa, per divisione dei beni dell' oberato fatto dal concorso reati eccedenti, pel titolo, la loro competenza, ma stati . loro rin-
dei creditori. Questi rapporti si mantennero pressochè. inalterati
negli anni 1872 e 1873, durante i quali i fallimenti chiusi ascesero l Ricordiamo che i pretori, in materia penale, attendono, come inca-

a 500 ed a 562 rispettivamente. ricati della polizia giudiziaria, allo scopri mento dei reati che avvengo no nel
territorio di loro giurisdizione, ed alla prima istruzione delle cause penali
Dalle notizie esposte nella tavola a pagine 260-26 I si scorge
per l'accertamento dei reati.
una certa costanza di rapporti nella serie dei fallimenti classifi- Come magistrati giudicanti, sono competenti a conoscere:
cati secondo l'ammontare della somma ripartita fra i creditori. I. Di tutti i delitti che, secondo il Codice penale, sono punibili colla
Sarebbe molto interessante di conoscere altresì la proporzione pena del carcere, del confine o dell'esilio IOra1e non eccedente tre mesi di
..Annuario StatzJtico lntrodttzione 39

viati, pel concorso di elementi soggettivi attenuanti, dai magistrati al 1873, nello spazio di due anni) troviamo nei reati contro le per-
inquirçnti. sone. E parimente crebbero le condanne per gli altri reati minori
Riducendo le comparazioni ai reati di assoluta competenza previsti dal Codice penale, mentre scemarono per i reati previsti
pretoriale, noi vediamo che, mentre le contravvenzioni tendono a da leggi speciali.
diminuire, sono in aumento i delitti; e che diminuirono le sentenze Nel 1873 le condanne gei reati contro le proprietà (35,ro8)
di assoluzione e di non tu·si luogo a procedere, accrescendosi pronunciate dai Pretori erano 42.7 su 100 del 'totale, mentre
per contro quelle di condanna. Infatti, su roo sentenze, nel 1873, i reati contro le persone (47,214) erano in proporzione di 57.3
se Ile ebbero 27 di assoluzione e di non farsi luogo, e 73 di con- su 100. Nel 1875 i rapporti si alterarono: mentre re condanne
danna; nel 1874 25 di assoluzione e di non farsi luogo, e 75 per reati contro le proprietà (35 ,3 87) rimasero quasi alla mede-
di condanna; nel 1875 24.5 di assoluzione e di non f.1rsi luogo, sima cifra del 1873, quelle per reati contro le persone aumentarono
e 75.5 di condanna. a 6!,5 88, cosicchè i reati contro le proprietà non costituivano
Siccome i reati minori, dei quali conobbero esclusivamente i che il 37 per 100 del totale dei reati.
Pretori, non sono distinti nella tavola ultima, che presenta il In quanto alle pene pronunciate, si osserva una differenza poco
prospetto della criminalità in Italia, ma sono compresi nelle cifre notevole fra i dati dei tre anni 1873-74-75, per ciò che riguarda
di tutti i reati giudicati dai Pretori, è da por mente alle cifre delle le pene di polizia e le multe; le condanne alla pena del carcere,
colonne 12 a 16 inclusivamente, nella tavola a pagina 262 e se- con o senza multa, subirono invece un aumento. Il numero degli
guenti, le quali, benchè rappresentino i reati per cui venne pro- imputati assolti, o pei quali si dichiarò non farsi luogo a pro-
nunciata condanna, e non la totalità dei reati denunziati, hanno cedere dai pretori, si vede nella colonna 20. Questo dato non può
tuttavia affinità di rapporti colle notizie riferite nell'nltima tavola. essere messo a confronto con quelli delle colonne 17 a 19, per-
I furti campestri, pei quali venne pronunciata condanna, fnrono chè questi ultimi si riferiscono alle pene comminate pei diversi
15,829 nel 1873 ; diminuirono di poco nel 1875. Aumentarono reati, e non alle pene inflitte ai singoli imputati; onde potrebbe
invece leggermente (tranne pochissime eccezioni) gli altri reati avvenire che i complici necessari, condannati alla medesima pena
minori contro la proprietà; come i furti semplici e le appro- degli autori principali di un reato, non vi fossero computati'.
priazioni indebite. Un aumento grave (q~asi di un terzo, rispetto
• Non ci fu dato, per questi ultimi anni, di distinguere quanti fra
Jurata, o con multa sol. od accompagnata con queste pene corporali, la giudicati erano già detenuti e quanti erano a piede libero.
quale non ecceda 300 lire; Per ciò che riguarda i reati di competenza pretoriale, si sa che, per legge,
2. Delle contravvenzioni punibili con pene di polizia. f!l'imputati devono essere posti in libertà appena che i pretori o i magistrati
Sono eccettuati dalla loro competenza i reati contro la sicurezza in- Inquirenti, dopo interrogato l'imputato nelle 24 ore dell'arresto, o dopo una
terna ed esterna dello Stato; gli attentati all'esercizio dei diritti politici; formale istruzione, possano dichiarare che si tratta di un reato punibile con
gli abusi dci ministri dei diversi culti nell'esercizio delle loro funzioni; ogni pena non maggiore dei 3 mesi di carcere, o con pena anche più leggera.
reato in qualunque modo commesso contro la sacra persona del Re, ed i Quelle notizie si sarebbero quindi esclusivamente riferite ai giudicati
reati di stampa, i quali tutti sono di competenza esclusiva delle corti d'assise. o agli imputati di reati di competenza di giudici superiori, rinviati al pre-
I pretori giudicano inoltre dei reati che, pel concorso di circostanze che tore dai magistrati inquirenti pel concorso di attenuanti. Perciò non è
ne attenuano l'importanza, sono loro rinviati dai magistrati inquirenti superiori, nernrneno il caso di porre in rilievo le cifre delle colonne 2 I e 22 che di-
quantunque pelloro titolo originario sfuggissero alla competenza pretori.le. stinguono, fra i prevenuti rimasti a giudic~r.e, i liberi da i detenuti'.
Introdnziolle 4~
· ..Allllllal'i o Statiftico
1 8 75 nelle singole regioni; nei totali relativi al Regno si com-
Una notizia importantissima è quella che riguarda le ammo-
prende anche l'anno 1870. Per Venezia e Mantova non manche-
nizioni date dai pretori, su rapporti o proposte delle autorità di
pubblica sicurezza, agli oziosi e vagabondi, ed alle persone indi- cherebbero le notizie, ma sono raccolte, in fine dei volumi del 1869
e 1870, in tavole distinte, in conformità delle leggi allora vigenti
ziate o sospette di reati contro le persone o la proprietà.
in quelle regioni, e riescono difficilmente comparabili con le altre.
Le colonne 23 e 24 della tabella portano 25,907 ammoniti nel
Limiteremo per ora le nostre osservazioni agli ultimi tre anni.
1873, dei quali 7,264 come oziosi e vagabondi, e 18,643 come
Nel 1873, furono avviate 184,7°7 istruttorie e ne erano pen-
sospetti di reati. Negli anni susseguenti il numero degli ammoniti
denti, dal 1872, 25,105. Delle 209,8 12 istruttorie iniziate nell'anno
diminuì regolarmente: discesero a 25 A 55 nel 1874, a 23, I 69 nel
() ereditate dal precedente, 185,524 vennero compiute : delle quali
18 75 . Il rapporto delle persone ammonite, secondo il titolo pel
tre settimi circa dal giudice istruttore e quattro settimi dalla ca-
quale vennero le ammonizioni proposte, rimase costante.
mera di consiglio. Nel 1874, con questi stessi rapporti a un di-
I pretori, di propria iniziativa, all'avvenimento di tutti i reati
presso, il totale delle istruttorie compiute sali a 2°3,343; nel 1875
perpetrati nella loro giurisdizione, e in seguito, per qualunque reato,
discese a 192,376. L'arretrato andò diminuendo ogni anno.
dietro delegazione del giudice istruttore, sono chiamati ad iniziare
Relativamente alle istruttorie giova avvertire ancora che, men-
e ad esaurire anche le istruttorie penali.
tre negli anni 1873 e 74 il numero di quelle esaurite con rinvio al
Chiuderemo questi cenni sul lavoro dei pretori in materia pe-
giudizio era notevolmente minore di quelle per cui fu pronunciata
nale, coll'esporre il numero delle istruttorie esaurite. Esse furono
ordinanza di non farsi luogo a procedere, nel 1875 la proporzione
234,016 nel 1873; aumentarono a 25°,968 nel 1874 e discesero a
fu invertita.
237,135 nel 18 75 .
Passiamo ora ai giudizi dei tribunali correzional i di prima
istanza, riservando ci piu tardi, secondo il metodo che abbiamo adot-
tato nel riferire i lavori dei diversi magistrati in materia civile, di ri-
'Dei Tribunali Correzionali '.
trarre in un prospetto complessivo l'esito di tutti i giudizi, che su-
Seguendo l'ordine della tavola seconda della Parte .Penale, tro- birono la prova dell' appello.
viamo dapprima le istruttorie avviate ed esaurite dal giudice istrut- Nel 187 ~ presso i tribunali del Regno si raccolsero, tra pen-
tore e dalla camera di consiglio durante gli anni 1873, 1874 e denti dall'ann o precedente e introdotte nell'anno, 64,7°6 cause pe-
nali, delle quali ne furono definite 57,045. Nel 1874 le cause pen-
denti e avviate nell'anno erano 66,854, e nel 1873 furono 68,105 .
I I 162 tribunali correzionali del Regno conoscono di tutte le cause
penali loro rinviate per sentenza od orcUoanza dai magistrati istruenti, o
chiamate al loro giudizio per citazione diretta, fatta per decreto presiden- da' I tribunali conoscono pure come giudici d'appello, dei reati giudicati
ziale, a richiesta del pubblico ministero, o della parte lesa, seriza o col l pretori COn sentenze, delle quali vénne interposto appello.

concorso del pubblico ministero, secondo che si tratta di azione pubblica . Presso i tribunali vi sono pure dei magistrati inquirenti (il giudice
o di azione privata. Istruttore e la camera di consiglio) e un ufficio del pubblico ministero.
Sono esclusi dalla competenza dei tribunali, oltre i reati di compe- Questo promuove l'azione penale per tutti i reati di azione pubblica' il
tenza dei pretori, quelli di esclusiva competenza della corte di assise, che giudice'
' . Ist ru ttore ltllZla
'" '
e completa, da solo Ocol concorso della camera di con-
abbiamo accennati quando imprendemmo a parlare dei pretori. .slgho, tutti i processi per delitti, che non siano di competenza pretoriale·
\
.A1l1luario Statiftico Introdllzione 43
Come si vede, esse diminuiscono continuamente, e questi dati Ora ci conviene richiamare qui le rubriche corrispondenti
sono correlativi a quelli già esposti, delle istruttorie compiute e dalla tavoIa prima delle preture, e porre i dati di essa a confronto
dell'esito che ebbero presso i due magistrati istruenti. Nel 1874 con questi, che si riferiscono al lavoro dei tribunali correzionali.
le cause definite furono 59,020, e 58,646 nel 1873. Vi aggiungeremo pure le cifre dei reati, pei quali venne pronun-
Gli imputati giudicati furono 79,581 nel 1875, mentre, come ciata condanna dalle corti di assise coll' intervento dei giurati, e
si è detto, i processi che ad essi si riferivano, erano in quello avremo coSI una tavola che darà la classificazione di tutti quanti
stesso anno 57,045. Nel 1874 e nel 1873 la proporzione si man- i reati, secondo la loro natura. Il titolo dei magistrati giudicanti
tiene quasi uguale. Infatti essa è di 143 imputati ogni 100 processi '1 dica, di per sè, il grad.o dei diversi reati. '
nel 1875, di 141 nel 1874 e di 139 nel 1873.
Degli imputati giudicati nel 1875, 71 su 100 comparvero apiede
libero: nel 1874 ne erano liberi 68; nel 1873, 70.5 per cento. '/(,E.A TI TEI Q U.ALI VEN'N.,E P'/(,O')(.UNCI.A T.A CO'N.D.A'N.,N.A

Negli anni avvenire, per la legge del 30 giugno 1876 che dà pill
Re:ui coniro l a~p roprietà Reati contro
larghe facoltà ai giudici inquirenti di concedere libertà provvisoria, Altri reati previsti

le dd
avremo cifre assai minori.
furti altri reati contro pe rsone CoJice penale
Degli imputati che si presentarono a piede libero nel 1875 campe stri la proprietà

soli 13 su 100 si sottrassero alla giustizia e furo~o giudicati in


contumacia; i rimanenti lo furono in contradditorio. Disgraziata-
mente il numero degli imputati che abusano di questa facoltà
concessa loro dalla legge, è in aumento, come lo dimostrano le
colonne 19 e 20 della tavola dei tribunali.
1878 15 82 9 21 71 19 1 79 IS64 1 1544 55566 4/ 11 4 166 43 300 1 66862 ..... i'6186
Nel 1875 vennero condannati 61,196 imputati e per 17,892 187. ..... 1) 51 ..... 16016 ..... ..... S648 .... ..... '3419/"747
.. . •.14°15

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l

yi fu sentenza d'assoluzione o di non farsi luogo; 63,932 furono i 1875 ISS98 197 89 J4S41 18p. 53872 61S88 1645 76527 16 50 $
'''9' 121 9'1 lSHJ
condannati nel 1874 ' e 20,4 5 I gli assolti; nel 1873 6 1,753 i primi
e 19,549 i secondi. Furono esclusi da questa tavola gli altri reati previsti da leggi
, I dati che riguardano il totale dei condannati nel 1874, corrispondono spe..::iali (per lo piu contravvenzioni), pei quali vennero pronunciate
esattamente al totale delle cifre esposte nella tavola dei tribunali nella sta- condanne presso i tribunali. I furti campestri, che sono i più fre-
tistica ufficiale di quell'anno, sotto la rubrica che distingue i condannati
secondo l'indole del reato, escluse peraltro quelle relative ai condannati alla • Si riferiscono a contravvenzioni e delitti puniti con pene minori del
sorveglianza speciale della pubblica sicurezza, essendo questa pena unita, per carcere fino a tre 'mesi, o con multa fino a 300 lire, le condanne dei pre-
suo istituto, ad altra principale. Non coincidono invece colle cifre alquanto, tori; a delitti puniti con pene correzionali di qualunque grado quelle dei
, superiori iscritte sotto la rubrica che distingue i condannati secondo il ge- tribunali, ed a crimini, puniti con qualunque pena a seconda delle risultanze
nere di pena; laande pare certo che i condannati a pena criminale o cor- del dibattimento, le condanne delle Corti d'assise. Questa avvertenza però ha
rezionale, i quali vennero anche assoggettati alla sorveglianza pre:1ccennata,. un valore puramente relati vo, poichè se, in massima, tali 50110 i gradi della
vi siano stati computati due volte, cioè una volta per la pena principale e competenza, nel fatto poi una Corte di Assise può aver condannato ad un
un' altra volta per la pena accessoria. Dlese di carcere, e un tribunale a lO lire di ammenda.
44 .A nnttari o S t ati s t ico In troduzi o ne 45
quenti tra i reati contro la proprietà, tendono a diminuire; gli altri
ad aumentare. Pei primi provvede la maggiore vigilallZa; nei se- GiudiZi d' .Appello dalle SeutUlze dei Pretori e dei Tribunali.
condi si scorgç forse il segno di maggiori bisogni e de' vizi che
più infestano le classi operaie. Nel loro complesso, le condanne Nel prospetto seguente poniamo a raffronto le sentenze dei tri-
pei reati contro la proprietà vanno diminuendo. bunali portate in seconda istanza, con quelle dei pretori portate
Lo stesso non può dirsi dei reati contro le persone. Tuttavia in appello presso i tribunali.
se crescono sensibilmente le condanne pei reati minori pronun- È degno di speciale nota come risultino quasi identici i rapporti
ciate dai pretori, scemano i reati più gr;lVi, puniti dai tribunali e ùelle sentenze dei pretori confermate dai tribunali e dei tribunali
dalle corti d'assise . confermate dalle corti d'appello. Nel 1875 il rapporto delle prime
Avremo l'occasione più avanti di esaminare la frequenza dei confermate era di 54.3 su 100 del totale, e di 54 su 100 del to-
reati nelle singole region i. tale il rapporto corrispondente dell'esito delle sentenze dei tribu-
nali presso le corti d'appello. Una grande somiglianza di rapporti
si trova fra le due proporzioni anche per gli anni prece.denti.
Gilldj{i d' app,lIo dd/e. Ili/le",' dei prelori I Gi'lI/i,i d' (Jppello
dr/le lelltm"t
dei Irib,IIM/i &orrl{iolltlfi
p "ff- ; t r i b Il /I li I j
prelJo le corli d'appello Corti d'.Appello.
Definiti con sentenza . Ddilliti
con sentenza e Nell'anno 1874 furono avviate presso le coni d'appello I
, Pc nd..::nti Pendenti
di riforma 17,179 istruttorie, le quali, riunite alle pendenti dall'anno prece-
.AN N I dall'allllo dllU' anno

precedente
di
rer modifi· p" I precedente
ùente (53 9), davano un totale di 17,718 istruttorie in attesa di
ca:òoni
di
e sopravve- conferma nel titolo
assoluzione di decisione. Ne furono definite 17,406.
della o per Comples- e soprllvve- rifar-
nuti condanna non farsi nuti
conferma
Nel 187 5 le istruttorie erano complessivamente 18,618 delle
totale o nella
sh'amente ma l
neU'anno misura luogo nell' anno quali 17,742 avviate nel corso dell'anno; 16,956 ne furono ter-
delhl pena a procedere
minate.
Delle 17,718 istruttorie del 1874 ne furono definite: con sen-
1873 7 77 1 5 796 8 360 G 013
tenza di rinvio alle corti d'assise il 29 per cento; di rinvio al tribu-
t 874 8 oSo 6802 8028 5 7G8

I
17 :109 1 395
. 1875
nale correzionale i162; di rinvio ad altri giudizi meno dell' I; di
17 201 :1 303 G 919 88" 7 492

I Esse conoscono in grado d'appello delle sentenze dei tribunali; e noi


• Compresi in tutto O in parte i giudizi pendenti dall'anno precedente, ed
abbiamo già veduto nella Tavola precedente quante fossero le sentenze dei
esclusi naturalmente tutti quelli che rimasero pendenti al termine dell'anno.
tribunali appellate, e quale ne fosse l'esito in appello. Ma presso le corti
e Non compresi i giudizi che furono esauriti con ordinanza di irrecivi-
d'appello, come presso i Tribunali, vi è un collegio di giudici inquirenti,
bilità dell'appello o che furono rinviati per assunzione di prove e quelli
che compongono la Camera di consiglio presso i tribunali e presso le corti
che cessarono per l'applicazione dell' amnistia, per lIIorte dell' imputato o
la Sezione d'accusa. A questa vengono dalla camera di consiglio trasmesse
desistenza del querelante, o in altro modo.
per la sentenza di rinvio tutti i processi per crimini e per altri reati di
i Comprese quelle di assoluzione O di non farsi luogo a procedere.
competenza esclusiva della corte d'assise.
..A Il n 1t a l' i o 5 t a t i f t i c o III t1" o d 11 Zi o /I e 47
non farsi luogo a procedere il 6; ne rimasero pendemi 2 per cento. ai lavori forzati a tempo, 2,619 alla reclusione o alla casa di forza,
Le 18,618 istruttorie del 1875 ebbero un risultato poco diverso )42 alla relegazione; 1,9 69 ebbero pene correzionali; 88 pene di
da quello del 1874. SU IDO, 27 furono di rinvio al giudizio dalle polizia. Nel 18 74 vi furono 88 condannati a morte; 424 ai lavori
corti d'assise ; 57 ai tribunali correzionali; 1 ad altri giudizi. Per forzati a vita o all' ergastolo; 1,446 ai lavori forzati a tempo,
6 fu dichiarato non farsi luogo a procedimento. 2,983 alla reclusione, 438 alla relegazione, 2,038 a pene corre-
zionali, 80 a pene di polizia. Poco diverse sono le cifre di ripar-
Corti d'..Affise. tizione delle condanne nel 1873. Nel 1870, per contro, quantunque
gli attuali distretti delle corti d'appello di Roma e di Venezia e la
Gli accusati che attendevano il giudizio dalle corti d'assise or- circoscrizione del tribunale di Mantova, aventi complessivamente
dinarie e straordinarie, durante l'anno 1875 sommavano a 12,219, la popolazione di circa 3,500,800 abitanti, non entrino nel com-
compresi 826 latitami. Parte di questi ultimi furono giudicati dalle puto, le condanne risultano superiori a quelli degli anni 1873 a
corti d'assise in contumacia, senza l'intervento del giuri. Nel 1874 r875 · Infatti nel 1870 vi furo.no ID2 condannati a morte e 477 ai
gli accusati erano 13,295 dei quali 940 latitanti; nel 1873, gli ac- lavori forzati a vita, mentre le cifra massima degli ultimi tre anni
cusati ammomavano a 12,771, compresi. 860 latitanti. La diffe- è stata di 89 condannati a morte nel r 873, e di 432 condannati
renza è quindi leggiera tra un anno e l'altro. Sono in diminu- ai lavori forzati a vita nel r875. Il totale dei condannati fu nel r870
zione, nel gruppo dei distretti delle corti d'appello del Piemonte, di 7,937, mentre la cifra massima del triennio non fu che di 7,497,
della Lombardia e dei Ducati, e in quello delle Corti delle Roma- nel r874- .
gne, Marche ed Umbria. Sono in aumento nelle altre ' regioni
d'Italia. 'l(eati pei quali venne pronunciata condanna prejJo le Corti d'Afose . l
Dei 9,656 accusati giudicati 'dalle corti d'assise' del Regno
ne vennero assolti, nel 1873, 24.7 su 100 e condannati 75,3; dei Abbiamo gia dato, nella tavola di confronto coi oo-iudizi dei tri-
9,795 giudicati nel 1874, 23.5 sopra IDO furono assolti e 76.5 bunali, una classificazione sommaria dei reati pei quali venne pro-
condannati; dei 9,235 del 1875, gli assolti furono a 25.3, e i con- nunciata condanna presso le corti d'assise. Entriamo qui in più
dannati 74.7.
Dei 6,901 accusati condannati nel 1875, 84 vennero condan- I Presso la corte d'assise sono giudicati i soli crimini, o quegli altri
reati riservati esclusivamente dalla legge alle corti d'assise coll'intervento
nati a morte Z, 43 I ai lavori forzati a vita o all' ergastolo, 1,368
dei giurati e dei quali tenemmo parola, parlando dei pretori. Senonchè, per
I Il numero delle Corti d'Assise può aumentare o diminuire d'anno in connessione di cause, può avvenire che la Corte sia chiamata a giudicare
anno per decreto reale; così, ad esempio, ne avevamo 86 pel 1874 e 82 anche di delitti o di semplici contravvenzioni; epperciò non devono recar
nel 1875 . meraviglia le cifre dei condannati a sola pena di polizia.

condannata a mOrte due o tre vo lte. Perciò le condanne a morte divenute


t:
2 Si noti però che, delle condanne a morte, alcune sono in contumacia

altre in grado di rinvio, di modo che una stessa persona viene qualche voI
v Quindi è che le cifre qui esposte, circa l' indole dei reati, pei quali
enne pronunciata condanna, non si devono considerare come riferibili
solamente a . . .
. cnrruDl; ma converrà sceverare, nelle proporzioni presso a
esecuti ve sono ogni anno da 30 a 35; le qual i, in massima parte, vengono ~~co del condannati a pene di polizia od a pene correzionali, quei reati
commutate per grazia; e restano ben poche quelle che si eseguiscono. e~ no~ avevano indole di crimini; con identità di rapporto poi, quei reati
p qua" vennero pronunciate pene criminali, in seguito al verdetto del giuri.
..A Il 1111 a r i o S t a t i J t i c o lntr ,Qdn zione ' I
49
numerose distinzioni, trattando specialmente dei giudizi delle corti 6
minali; 24,3 9;1 cause correzionali; 10,535 a semplic'i contrav-
medesime nelle singole regioni. venzioni, e 242' a conflitti e ad altre cagioni.
Nel 18 73 aveano avuto luogo nel Regno 6453 condanne in Dei 4 1,109' ricòrsi, 29,361 vennero respinti, perchè irricevibili
reati giudicati dalle Corti d'Assise coll'intervento dei giurati; 300 5 o inefficaci; dei quali 26,836 ' dalla corte di cassazione di Napoli,
riguardavano reati contro le persone; 2544 reati contro. I~ pro~ che nel 1874, per quest' unica considerazione, ne aveva respinti
prieù; 294 reati contro la fede pubblica; 458 infine reatl 'dlversl solo 5,093, éifra normale in confronto agli, anni antecedenti ed
previsti dal Codice penale o da altre leggi speciali.. . agli altri dati correlativi. Dègli altri 4,754, riçorsi esauriti con giudi-
Nel ' 18 75 i reati contro le persone erano scesI a ~645; qu.elh zio nel merito, 72 per cento lo furono con sentenza di rigetto nel .
contro la fede pubblica a 249, quelli contro la pubbhca ammini- merito, e 28 pèr cento di cassazione della sentenza impugnata.
strazione a 145. Erano, all' opposto, cresciuti a 2852 i reati co~tro Atteso questo nuinero straordinario di rigetti di ricorsi ineffi-
la proprietà e a 493 i reati diversi. I reati contro le persone dllm- c~ci o inammissibili, mentre al principio del 1875 si trovavano
nuirono pressochè in tutte le regioni, ma piò che altrove nell: pendenti 23,388 cause degli ' anni precedenti, alla fine dell'anno
Ròmagne, Marche ed Umbria (di 4110) e nel Piemonte, nella LI- hon ne rimanevano che 6,994.
guria, nella Lombardia e nei Ducati (di 3J10). . . . Nel 1874 fu maggiore il I)umero dei ricorsi soprawenuti nel-
Nelle regioni testè indicate e nella Toscana dllmn Ulro.no ~n~~le l'anno (20,790); ma fa cifra çomplessiva, dei ricorsi in attesa di
i reati contro la proprietà. Nella Sardegna, nel Lazio ed 111 SICllta, giudizio non fu, ciò nonostante, che di , 34,097, cioè minQre quasi '
diminuirono sensibilmente i reati contro le persone e crebbero d'un sesto a quella del 1875. Se le cifre dèi ricorsi esauriti nel
quelli contro le proprietà. Nel Napoletano e ne.1 Venet~, invece, 18 74 con giudizio e sentenza, hanno '~apporti quasi identici a quelli
crebbero leaaennente
DD
i reati contro le persone e 111 maggIOr grado,
. .
del 1875, molto minore fu il numero dei rigetti per irrecivibilità.
specialmente nel Veneto (44 per cento), quelli contr~ la pr~~neta. ~er questo titolo, infatti, vennero I:espinti 7,136 ricorsi soltanto,
Ove si risalaa al 1870 (ciò che non può farsI per l ll1tero Cioè neanche un quarto di quelli rigettati nell:'millo precedente.
Regno, per dife~to di n~tizie relative alla provi~ci~ d.i .Ro.ma), La tavola delle Corti di cassazione 'porta le notizie degli anni
i reati contro le persone nel 1875, appariscono dlmll1Ultl di nu- .18.63, 1869 e l870 per quelle di Torino (compreso il t~mpo in
mero anche nel Napoletano, e si Ilota che i reati contro le per- CUI essa ebbe sede a Milano), Napoli e Palermo, ~ degli anni 186 9
sone e contro la proprietà erano già diminuiti dal 18 70 al 18 73. e 1870 anche 'per quella di Firenze. Tranne per !a corte di Napoli,
e pel Jato dei riéorsi resp,inti, perchè , irrecivibili, le altre notizie
non presentano differénze notevoli.
Corti di CaJJazione.
Stato della c'rùninalita 1efimto da!nl/mero d~i reati deri1mciati
Nell'anno 18 75 furono trasmessi alle ,q uattro corti di cassa- e dal1t!t11lero delte perJone cOl'ldaimate.
zione del Regno 17,721 ricorsi; mentre n' erano tutt~ra. pen~
uenti dell'anno precedente 23,388. Complessivamente, IncorsI . Le notizie particolareggiate, racèolte nell' ultima t~vola del ca-
presentati al giudizio delle corti di cassazione nel 1875 somma- Plt~lo, non bastano, di per s~, a fornire un'idea esatta della 'crimi-
rono dunque ~ 41,109. Di questi, 5963 si riferivano a cause cri- n~ht!t nel nostro paese. In quella, infatti, è esposto unicamente il
.Annuario Statiftico In troduzione 5I

numero dei reati che vennero denunciati all' autorità giudiziaria mente negli anni 1871 e 1872, si discese nel 1875 alla cifra molto
necrli anni 1871, 1872 e 1875. Ora è noto che i reati denunciati minore di 88,073, La diminuziòne più sensibile si verifica pei reati
co~lprendono anche quelli che verranno dichiarati inesistenti d~i più gravi (grassazioni, estorsioni violente e rapine), che da 5,168,
magistrati inquirenti, ovvero nel pubblico giudizio, ~ia per~hè tl nel 1871, e da 5,°48 nel 1872, scendono a 3,609 nel 18 75;
fatto stesso non costituiva reato, sia per mancanza, o 111sufficlenza furti qualificati da 39,014 scendono a 35,856.
di prove. Passando ai reati contro le persone, daremo qui pure un pro-
U n concetto della criminalità più prossimo al vero può desu- spetto conforme al precedente, che compendi le notizie delle ulti-
m~rsi dalla cifra complessiva dei condannati, ottenuta col sommare me tavole:
insieme il numerO delle persone che vennero condannate in primo
grado di giurisdizione dai pretori, dai tribunali c~r:ezionali e dalle
Corti d'assise e che trovasi esposto nelle appendiCI alle tavole I, II 'llE.ATI CO'Jo<.T'110 LE PE'llSO'Jo<.E

e N della Gillflizia penale.


Re2ti denun ciati Co ndannati per reati
contro le persone

'llE.ATI CONT'110 LA P'llOPR I ETÀ

Nu:nero dei reati denunciati Numero dei condannnti

per :litri reati <"I ~


per furti campestri contro la proprietà.. :':':
.AIII/,'
~ &.
ee'",~ H!:
-a 8.. p
J870

1871
. . . .. I ..
l"~
61619

~~ 1 ~
61162
232 417°0
1812 2'5 38194 jS 55343
1814

18100
102748
.....I.....
.... . . ....
4,1635 1815 3408 51063 l.J 31 3

S , 68 31 2 44 19·1°0 9j l 3 1112 3
1871

SO·IS 407S" 324 66 999' 10186 108416


~~~~~I ~~~'I~
1812
24925 }104 69677
Risulterebbe pertanto da queste cifre che anche i reati contro
181' '--_-.._-J 21)74 2JSl
le persone vanno diminuendo, e che sono i reati più gravi quelli
88013 1}S9 . . .... 11604 2 34°1
1815 3609 31 8 16 4 8608
che scemano più rapidamente, cioè gli omicidi volontari sem-
Intanto possiamo osservare che, dalle cifre di 102 mila e 108 . come ol~licidi ,
plici e qualificati, e le ferite ritenute dal Codice
mila reati maggiori contro la proprietà I, denunciati rispettiva- per le conseguenze prodotte.
Con queste osservazioni ci sembra di avere esauriti i con-
• Non sono compresi in questi dati quelli dei distretti delle corti di
appello di Roma e di Venezia, nè la circoscrizione del tribunale di Mantova:
fronti possibili tra il numero dei condannati e quello dei reati
I Crimini e delitti di competenza, pei loro titolo originario, delle corti denunziati, perche, come abbiam visto, le rubriche dei condannati
d'assise e dei tribunali. sono pochissime, generali e sommarie, l11~ntre quelle d~i reati.
"

Jllllll/ario Sta iftico lut'l' adII zi~lle 53


denunziati sono molto più particolareggiate, Chi volesse prose- cont:o è evi~ente ch~ ~a statistica del 1875 comprende, sotto quella
guire l'esame della crimif\alità nelle sue forme particolari, do- r~bnca, tu:tl qua~tl ~ reati di competenza pretori aie, poichè le
vrebbe limitarsi a studiarl"a nelle tavole dei reati denunziati, CIfre che VI sono 1scrme corrispondono esattamente al totale dei
Sotto queste forme, pertanto, dei re'!ti denunziati, troviamo « procedimenti per contravvenzioni o per delitti di competenza
che quelli contro la siCitreZZa intema ed ejle(lW dello Stato sono pretori aIe » ,
'in piccolo numero in Italia, e tendono sempre a diminuire. E in
nUllfero anche più esiguo sono quelli, contro la 'religione dello Stat~ ,
STATISTICA 'DELLE CA'l(C~RJ.
'N..,ei reati contr~ la pltbblica amminiftraziolle furono tenuti di-
stinti quelli di ribellione e oltraggi contro i depofi/ari della, forza
pllbblica, dagli altri reati contr~ la puublica amminijlrazione; e ciò a
ragione, poich~ i primi rappresentano le offese dei cittadini verso
L ~elle ca.r~eri
A s T A.T I s.r I. c A prende principio dal 1862;
però nel pnml anm le notme erano pill scarse e non abba-
stanza omogene~ p.er p~ter~i prestare a sicuri confronti. A partire
coloro, a cui la legge affida il mantenimento dell' ordine pubblico,
dal, 1871,.1~ st~tlstlca dl.cUl parliamo si fonda sopra elementi di
e gli altri, in generale, le. ingi';lrie di ques~i verso gli stessi deposi-
.un ..
autenticità Irrefragablle: per oerni
,detenuto
, ' si apre un 10g
r l'lO
tari della pubblica autorità. Entrambe però queste categorie di
ll1di~ld~ale, che lo accol~1pagna dall1lomento dell'arresto a quello
reati diminuiscono rapidamente, e in proporzioni quasi eguali.
dell uscita dal car~ere, sia ~er espiazione di pena, sia per grazia o
Diminuiscono ,pur~ i .reati contro la pubblica tranquillità, special-
per altra causa; SI notano 111 esso il titolo del reato e le risul-
mente nelle provincie napoletane.
tanze d~l. pr~c~sso, la qualità e quantità della pena pronunziata,
Crebbero 'invece di numero i reati contro la fede p'ubblica, i
le co~dlZlon~ dI sesso, età, stato civile e famigliare, professione
reati relativi al c017lmercio" alle arti e alle mallifattllre e quelli COII-
esercitata pnma della detenzione, e, via via, la condotta discipli-
tra l'ordine delle famiglie e il bl/on coftllme. nare tenuta nel carcere, il grado d'istruzione che ricevette in
Dei .reati contro le persone e contro le 'propriedl abbiamo gii essa ecc.
discorso, confrontan90 il numero delle deounzie con quello dei con-
. In ventisei pagine del presente volume (288-313) si venerono
dannati. Non vogliamo però tralasciare di osservare che i reati
nassUl~lendo le notizie piu importanti della statistica carc:raria
contro la proprietà, denunziati presso i tribunali o presso le Corti
~er gh . a~ni d~1 1871 al 1875, mentre lo stato numerico dei
discesero da una media annuale di 105,000 nel biennio 18 7 1-7 2
etenutl VI è dUllostrato alla fine di ciasun anno, cominciando
a soli 88,000 nel 1875, mentre il numero ' dei piccoli reati d'ogni dal 1861.
specie, denunziati al pretore e de~niti dal medesimo, salirono dalla
.È un soggetto, .pur troppo, dolorosissimo, e molto umiliante,
media di 184,000 nei primi due anni del periodo a 237,000 nel
q.uesto delle carcen, per l'Italia, costretta a far pubblica confes-
18 75. Queste differenze così gravi possono (Ir sorgere il dubbio Sione del piil infelice primato ch~ l11al' avesse potuto toccarle in
che negli anni 1871 e 1872 non fossero compresi. sotto la rubrica Sorte, fra le nazioni d'Europa.
dei reati definiti dal pretore quelli che furono bensì rinviati al
pretore dal magistrato inquirente superiore, pel solo motivo che " Questa ipotesi ve rrebbe suffragata anche dal fatto che le d'ffi ',
erano di pura competenza pretori aie, mentre in origine erano stati maggiori Occorrono t l b. I ~ . . . .' I erenzc
'Il' . so to e ru ne le dCI reati mmorI, mentre i crimini
di unUlscono allcl , . .
denunziati al procuratore del Re p al procuratore generale. All'in- l eSSI, ma ID modo piil lento e gradual e.
54 .A Il Il 1f, a r i o S t a t i f t i c o l ntrodu{ione 55

La statistica più recente che sia stata pubblicata, è quella ùel r875' Alla fine di quell'anno avevamo nientemeno che 77,094
detenuti in Italia, fra individui sotto processo (23,621), condannati nelle carceri giudiziarie (18,3 8 1), nei bagni (16,698), nelle case
di pena (13,154) e minorenni rinclùusi nelle case di custodia e nei riformatori i (5240).

'N.,umero dei detennti uclle carceri giudiziarie, negli stabi /imen ti di pena, e m lle cafe di wflodia e riforma/DI'ii.

Carceri giud i zinric (,) Subi limcnti pc n :tli c o nd 11 Il Il :1 t i 'f atale dei condannati
Ca se di c ustodia lIelle C!lrceri giudiziarie e dei minorcnni detcnUl i
c neg li stl1bi limenti Ilclle C:lSC di custod ia
e riform:ttorii
BJ.gn i C ase d i pena
---,~p-cn-'li__;___
Giudi c abi li C ondanna. ti e nci riform:ttori i
Ami; _ _ __ _ _ Anni
--- I'
~!osc· 1 l'cm . I
To,,!c M",. \ Fcm.\ T o,,!c Masc.
M
"'.\ Fcm. \ To"!c M",. I Fcmm. ' T o"!c I M",. I Fcmm· 1 'fatale M,s<. I Fcmm. ' To"!c

1875 U III I S10 2362 1 '7 '76 1 205 1888 1 16698 1:2 ' 35 101
9 13 10<1 10-14 [ 5240 "G 004 I 2. 21 ..· 48 2SB 50 :wS I 3 268 5341$ 187i)

187-1 1) 9-18 '7S4 25 702 15890 1 )16 17 216 , 6 114 1'974 812 12786 858 5 135 43 9 88 "38 46.112G 48 265 2 996 51 26 1 1874

I Bi S 23 S71 1 747 25 SI S I) 002 1 0S) 16 087 ' 5859 Il ' 9° 833 12 025 G68 4 310 41 051 1 918 439G!) 45 693 2 586 48 270 1873

l S7:! 25 607 1 G51 27258 '4680 l07S 15755 ' 5 SI) !I 06 7 161 Il 8;l4 J JS6 5}0 5 8SG 4 1 S60 I 842 48402 1-4 916 2 372 47 288 1872

966 16 160 IS 30~ IO 14 6 664 lO 810 3 080 490 5 510 41 249 1 630 4.2 879 44 329 :. no 46 449 1871
1811 26 385 I 523 27008 ' 57:'-+
8:17 1<1515 13 910 9 26 3 590 O 85S :2 706 461 5 16 7 36 861 I 4'7 38 218 39 S6i I 878 4 1 445 1870
1870 21 50S I 446 23 954 13 688
917 14 826 J} 40 1 9 168 189 9 757 :2 608 42 i S 085 36 4i8 l 506 8 7 98,1 39 086 I 9;3 4l 0 19 ISGn
1869 l} 6' 9 l 618 25 297 13 90 9
841 13 671 12 874 9 007 163 9 570 2. 156 3iS 268 1 H ii I J 404 36 11 5 36967 l 779 88 HG 18G8
l S6S 16 85 1 I 928 28 179 11 830
840 15057 ti SH 7246 491 7 731 I 9 14 Hl 2255 33 298 I 3P 84. 629 3S 212 I 672 5G S84 186 7
1867 15 °4 1 l 70S 2G 746 14 11 7
806 15 627 I I 694 7 040 H3 7 57U I 381 247 1 629 B SSS I 339 S1894 34 937 I 586 56525 18GG
1866 13 816 I 506 25 aS2 14 811
SS4 7 722 1 208 189 l 397 29 4-17 214 no 661 30 6SS t 403 52 058 1805
1865 11 871 I 173 23 145. 114S 6 660 18 11 6 9 813 I

604 11 342 9 81} ''0 S4S 1 655 179 1 017 27 G7 1 I 14 9 28820 18 S09 l 318 29 837 18G4
1864 19 78$ l 315 21 160 IO 73 8
27 (;53 IO ,P4 Il 202 9 300 7 lJ 6 443 7 559 1}0 I 22 1 2806 1 '17 517 I 3P 288GB 18G8
18GB I 8S7

1862 9 300 5 393 344 5 757 ''0 344 I 15 0 37 I I S 298 -1141 15 752 18G2

Crediamo opportuno di mettere in evidenza alcuni rapporti proporzionali, che si deducono dalle cifre effettive esposte in quelle
tavole.
E innanzi tutto, paragoniamo ' la popolazione detenuta al com plesso degli abitanti del Regno, tenuto conto dell'incremen to na.
turale e dei successivi ingrandimenti territoriali. I rapporti seguenti corrispondono alle cifre effettive della tavola a pagina 288 .
Ci mancano per l'anno 1862 le cifre dei detenuti (giudicabili e condannati) nelle carceri giudi ziarie; dobbiamo perciò limitarci
d' ,
per quell'a11110, a determinare le proporzioni per gli stabilimenti l pena e per le case di custodia e riformatorii.

(I) ~on SOltO compresi in questo.: colonne i IrllllfiltUlli c i Jcto.:l\Ul i cosi dcIIi il tlifpofi;JOII C della pubbUc" sjrurlH:tI, nOli che gli inùividui in arresto per debiti (corrispondenti o.lle colonne nu.
mero 6 e 7 della t:1Vohl a pago 188).
.A 1111/1 a r i o S t a t i f t i c o
Intr od n zi oll e
57
f:: un esercito vergognoso, a rifornire il quale si verifica
ogni anno un movimento di entrata di oltre 200 mila individui,
(dallo stato di libertà) nelle carceri giudiziarie.
Nelle carceri giudiziarie il numero degli individui giudicabili
si riduce, da 27,653 al 3 1 dicembre 1863, a 23,621 alla fine del
r875; ma quello, dei condannati nelle stesse carceri si eleva con-
temporaneamente da IT ,202 a 18,38 I; i condannati ai lavor~
forzati, nei bagni, sale da 9300 nel r863, a I6,698 nel 1875; nelle
case di pena crescono gli uomini da 7 II 6 a 12, I 3 5, e le donne
da 443 a 101 9 nello stesso periodo; e nei riformatorii o case di
custodia crescono pure i minorenni, in tredici anni, da 807 a 524 0 .
In complesso, mentre la popolazione del regno saliva dal 186 3
al 18 75 da 24,649,03 I a 27-482,I74 abitanti, accrescendosi del-
l'II per cento, i condannati in ogni sorta di prigione e i mino-
renni rinchiusi nei loro speciali stabilimenti correzionali si accre-
scono di 85 per cento, salendo da 28,868 a 53>473.

In ordine al sesso, se riuniamo bagni e case di pena (nei


bagni, com'è noto, son tutti uomini) la proporzione delle donne
è 4 per cento dei 'detenuti nel 1875; esse contano nello" stesso
anno, come 7 per cento, nelle carceri giudiziarie.
La popolazione urbana forni sce, relativamente, maggior nu-
~ ~ ~ ~ ~ o ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ mero di abitanti alle prigioni. Se chiamiamo urballi i comuni che
g ~ g ~ ~ g ~ ~ g ~ ~ ~ ~
hanno in loro stessi almeno sei mila abitanti di popolazione agglo-
c2~So~~~.:o~~!;"~~
00 ' e.. cO cO ,..:. ..o r:...o "O 'O .;., ~ ..o merata, e mrali tutti gli altri (la distinzione fatta su questa base
non è la più razionale; ma trovarne un'altra è difficile, che non si
fondi su criterii arbitrari i ed estremamente variabili) comprendono
quasi un ,terzo della popolazione del regno (propriamente 32 cen-
tesimi). Ma gli inquilini dei bagn i e dell e case di pena (esclu-
diamo, per ora, dal conto i minorenni) provengono per 4 2 cen-
tesimi dalla città o dalla popolazione urbana) e per 58 dalla rurale.
.
::'l
Per ragion di età, le cifre complessive degli assegnati agli sta-
bilimenti di pena, durante gli stessi cinque anni, si possono divi-
dere come nella tavola seguente:
E
.Allll u at· io 5 tatiftico [ Il t ,. O d ti Z i O 11 e 59
58
Mo!dic :ullluali giudiziarie
. 'Cche sono
. in. generale i condanllatl ' ' ,meno
a d'l un anno
degli assegnati
TOlale degli ;l.sscgn:lli di,. carcere). Non sJaJno 111 a rado di dare la ste l'fi .
agli stabilimenti Popolazione del Regno
per centomila
m:l.s.:hi e per
. . . " .' ss~ c ass I cazlOne per
penali dur:tute i cinque (Censimento ;1 diccnlbre 18 7 1)
cClllomil:l fcmm . 1ll1uero

numero del condannati

detenuti neal" b·l· .
t:I l sta I lmentl penali.
,
dell.t ropol.u:iOIlC
::Inni I Sjl-jS dc Hcgno RIUnendo a questo propOSitO. le cifi-e dei Citl quca nl1l17 . 8 1-75,per
-
non .avere una base troppo n stretta di calcolo ,
e· trael1llone I. rap-
1{" , . \ Fem. \T otole Maschi \ F,mminc \ Totale M. I F. \
T.
porua cento , mila
. " "
. abitanti ' formiamo la. tavola
" secr
" uente. p rendiamo.
per terl11lne di c€Infronto, per tutti e cinq ue "h I"I anlll,. l a popola-
.Fino :l 20 anni 3 664 n. 3 77 6[ S S9 8 ·'7' S S'o 693 11 119 465 13. 09\0. 40
6. 79
zione
. censita
. . . il 3 I dicembre
. 187 I ' moltipl"lca t'·,1 per cmque,
. a fine
,8. 8 11 5 ,168 999 I '7$ 93 7 2 34-1 93G 133.984.85
69.21 ,
Dol 20n 25 . 7 8 31 di stabilire. I rapporti medì annuali ' de,,1"
., I assegnati durante lo
.
I 0 17 400 J OH )06 2 072 90G 12·.1. 644.82 (;.1..2 1 '
25 30. 640 3 2. ;2- 6655 \ I stesso periodo.
35 . 4 27 8 ' 21 4499 957 403 966 77 2 1 9 24 175 89.39 4. 51 46. 76
80
224 S GS2 8)4 6SS 818 SI3 l 663 168 8 1. 66 5. <li 43 . 67 :, i ai ba..,1U
'N,ulllero medio alllwa/e degli affeullal U · f e,l. n11e cafe d,. pella separa/a
35 40 • • 3 4 0S
2569 847 90S 844 89 6 1 692 SOl 52.22 3. 67
27. 99 .nellte
. per 100,000 marchi
':l' e per 100 I
000 fi . d'l popola"'lol1l!
ell/1Ilme . di' ciaJcI -
J87~75.
40 45 . 2. 2 14 ' SS
I 607 l 751 699 48 7 681 l S8 1 SS2 8,15 45. 95 .lo ~l 25.32 reglolle geografica, secolldo i Ti/" I/ali del qllillq/lr./I/1io · /lla
.5
50
50.
55 . 9SS
'"89 l 0-14 699 94 8 68 1 938 1 381 886 27.29 2. 61 15.11

55
GO in su.
60. S61

SS4
S7
,8
620
602
4,8 mi
, 188 69 1\
429 6S) 878 606 25 . 08 2.73 14.01

l iSI 626 2 340 317 9 .32 0.83 5. 14


T otale degli :l.ssegna.ti agli stabiliment i
pellali durame i cinque an ni 18j' .7S
Medie :lI1lluali per centomila
individui di popolazione parziale l
fJtegtlo . a) 31 . 77 b) l 586 33 0681,) 13 47 2 ~1311 3 328 892 26 801 105 46. 73 2,39 24 .67
Regioni Scconao la regiono Secondo In regione dci!:, regione della regione
di nascita di ultimo domicilio di Ilas,ita di ultim,O domic.
Non possiamo confrontare la popolazione detenuta colla libera,
rispetto allo stato civile e famigliare, perche il censimento generale
non distingue fra i coniugati e i vedovi quelli che hanno prole da
AI " , . IFem·1 T OI. !1 m . \ Fem t "1'01.

coloro che non ne hanno. E similmente tralasciamo di far confronti


Piemonte e Lig. a) 2. 487 , 68 2655 2. 416 16", 2 590 26.5!) 1,79 1'1.18 125.94 1. 75 13.83
in ordine al mestiere o professione esercitata prima della con-
danna, perchè per questa parte le rubriche delle due statisùche non
Loreb.-Veneto b) • • 4 1}6 2.8] 4 423 4 199 1
2.8.. 4 'J8y ?(;, i6 I. !)OI' 14 , 49 21, 11 ~,88 14.69
Parmense e \f od. c) I OH l' 1 126 , "9' 53 1 l ~4 :':6.28 t. 71 18. 26 86.82 1. 84 19. 61
si corrispondono fra loro in modo abbastanza soddisfacente. Toscana Il) . • . . l 6)3 94 1 727 l 62.7 So] 1 7: J :~~.: I I. ~. J7"'1 32.3S I.74 17. 27
1
La statistica distin gue per ciascun condannato la provincia in Il.......) .. ,, . 4 8 2.4 ' 97 5 021 47 69 '9S 4 9,,, (".'2 2. 3+~.4+4.58 2.34 29.11
cui è nato e quella in cui aveva il domicilio al momento del com- Napoletane /) . . •
S99 13 14.0 12 6 17 601 18 2 1 ~I ~O, 7~ ~ 3010G,G31 71. 21 8 . 8 1 36. 84
12 Hl

messo reato. Tale classificazione è data ogni anno, dal 1 8 7 1 in poi, Siciliane e Sarde , g) , 719 , 8S 4. 924 4 726 189 ,1 !ll , .,~ !; 1.!,SO.30. 5858.G52. M30. 52
Stranieri • • • • _ •
pei condannati pei quali l'autorità giudiziaria domandò l'assegna- DoDlICI
. ' 1'IO Sconosc. 67 71 lO
S 19 J:!7 " , .. , .. ,
61 - . . . . . . . ,. • ... • •. . -
zione agli stabilimenti penitenziari; non per quelli che sono sotto
processo, ne per quelli che subiscono la condanna nelle carceri
TOlal. h) . 3 • 4 6• . . . . . ... . .. ... . ·l····... . .. ...... ... ......
1

•• 1 430 1 581 S3 016 ,31 455 1 570 83 03,j


- ..' 6 , G"
J I)
_. 3724 ,3,.16,70
6 2. S5 24. &l

a) Provincie di AI .
ti) Non sono compresi 84 m:asrhi di cui s'j gnof3 l'ctà. b) p '
rovlncie di Be ess:l.lldnn, Cunco, NO\':\r:t, T orino ' G .' lI()\.I
', . ' .
l on ') M:mnzio
b) 3 femmine 11100 p rgllmo, Brescin , Como Cremo M
• ad oV2, Rovigo, Tre"iso Ud' • V '. n:l, : ,I IIW\'J, M,l ,lI1o, P:tvia, Sondrio, Bel-
c) "19 m:lschi , me, cneZla, Veron,1 c \·i.;~n za .
.A n n 11 a r i o S' t a ti J t i c o 11ZtrotZ ttzione ' 61
60 ,
Per tal guisa la statistica delle carceri mette in rilievo l'in- _ grado d'i~truzione' ' i conda l1lla tl' assegna
, Rispetto al , ti, durante
fluenza ' del luogo ,di nascita, combinata con quella del luogo di cmque anl1l 1871-75 ai vari stabili me ntl- ' penalI " SI " diVidono
ultimo domicilio; e si vede, per esempio, non solamente quanti così:
sianç nati in Toscana, per cento condannati in tutta Italia; ma
Analfabeti . 23,3° 6
i toscani stessi sono suddivisi, secondo che consumarono il de-
Sapevano leggere . 421
litto in Toscana, ovvero in Piemonte o Liguria, o nella regione
Sapevano leggere e scrivere 8,9 2 5
Lombardo-Veneta, o nel Napoletano, ecc.; e l'inftuenza del mezzo
A v'evano istruzione superiore ' , ' . 26 9
sociale si fa palese così, nell'aggravare o infrenare la tendenza al
Di cuisi ignorava il grado d'istruzione 23 1
reato. E, cosa degnissima' di nota, le proporzioni dei condannati
dei vari gruppi di provincie, considerati gli uni rispetto agli altri, Totale . 33,152
appe~a variano di qualche centesimo da un anno all'altro, e ri-
Non possiamo stabilire in quali ro orz' , ,
spetto alla scienza dell'alfabeto il n p p dl~l1l siano tr~ loro, ri-
mangono anche più costanti nei loro rapporti di grandezza, che
non siano le ptoporzioni degli stessi condannati alla popolazione to- . ~ umero el condannati e la
polazIOne totale; giacchè, , per essere ne l vero sarebbe. n po-
-
:~~rs~~:~~On~ntsàolo dellahcomposizione dell~ popolazio~~es~::~~
tale delle rispettive provincie. In altri termini, restano più fissi i
rapporti di otto napoletani, per esempio, per tre piemontesi, che
non quelli del numero dei 'napoletani e dei piemontesi condaI1- ultimo do . T e ,ma anc e secondo le prOVI11Cle " d'I Il,ascita o di
l1a~i, maschi, in u,n anno, per cento mila abi,t anti maschi delle zione, ecc~l1CI lO, e ~econdo le classi sociali di agiatezza, educa-
rispettive provincie.
Circ~ il grado d'istruzione, no,n risulta dimostrato che l'istru- che Se,
hanno ad esempio ' ,t u tI'I I' d etenutl' proveniss~ro dalle provincie
zione, per sè sola, abbia virtù di itllontanare dalla via criminosa. . comparatlvamente il ' -
farebbe d'uopo st di 'd ' ,massimo numero di analfabeti
Si trovano bensì gli 'analfabeti, fra i detenuti, in proporztoni mag- u are I etenutl mede' " '
scala di popol ' , Sll111, non ll1 relazione alla'
giori che nella popolazione libera, nelle varie classi di età; ma chi aZIOne per età e d ' ,-
tero Regno ' ma b ' . 11 per gra o distruzione, dell'in-
penetri più addentro nell'analisi di queste miserie, troverebbe che , ' ensl a a scala di pop l '
criteri combinaI' d' 11 ' o aZIOne, secondo i due
non è tanto 1'ignoranza che meni al delitto, quanto sono il difetto T l' ,I, I que e medeSime provincie. ' •
a I
spendendo ' contll1genti pe " '
, r prOVll1Cle, potrebbero essere calcolati
di educazione, i vizi, gli stenti.
VI attorno non poco l "
a farsi le s dd' ' " ' avoro; ma rimarrebbero sempré
bana co ,,'u IVISlOl1l
d per popo,azlOne
l' , e popolazione ur-
rustica
e) Provincie di M:lS5:t: Modena, Parma , Piacenz:l, Reggio Emilia.
, n llguar
potessimo ' , ' . o altresì al
' grad d' ,
o I agiatezza, ecc, prima che
ntenerci ' Izza t'I a d'Ire con qualche sicurezza
. autor' "
il) Provincie di Arezzo, Firen ze , Grosseto, Livorno, Lucc:\, Pisa , Siena .
t) Provincie d~ Ancona, Ascoli, Bologna, '}'crr:tra, Forlì, M:tccrat:t, Perugia, Pcs:1ro, R:wenna, quanto conc se e
L . ~rra a spmgere al delitto l'ianoranza dell' lf: b
Rom:t. a statistica delle 'l ' t> a a eto.
~arcen c aSSI fica gli assegnati ogni anno se-
f) Provincie di Aquib., Avellino, Bari, Benevento . Campobasso. Caserta, Catanzaro. Chieti.
Condo i titoli d '
Cosenza, Foggi:1., Lecce, Napoli, Potcnzl\, Reggio Cal:l.bria, Salerno e Teramo.
g) Provincie di C:tgliari, Calt:missctt2, Calani:!., Girgcnti, Messina, Palermo , Sassari, Siracustl pronunciata a l: reati ,e secondo, la qualità e durata della , pena
ciale dei 'd" ro canco; essa 1l10ltre si occupa in mod
deten~ti,
c Trap:mi.
h) Nei tou.li non fu tenuto conto .degli stranieri e. dei dci quali Ilon si conosceva il reci 1Vl, e li distin ' , : o spe-
gu~ per prOVll1Cle di nascita e per età,
Jomic:ilio.
llltr aduzione
62 .A 11 Il Il ar io Statif ti co
l'istruziene che vi ricevono, del modo col quale osservano la disci-
per stato civile, per professione esercitata nello stato di liberta, per plina ecc" mette in grado lo studioso di farsi un concetto chiaro
grado d'istruzione, nonchè secondo il titolo del reato, la qualità e dei risultati che' si ottengono in cosiffatti istituti.
quantità della pena, porgendo così il mezzo di riconoscere l'effi-
cacia specifica dei vari modi di repressione. Un'altra tavola di codesto capitolo dimostra il numero e la
È a desiderarsi che si stabilisca un piti 'stretto coordinamento composizione del personale di servizio delle carceri, tanto diret-
fr~ la statistica penitenzia'ria e quella della giustizia; ma finchè la tivo e d'amministrazione, che sanitario, religioso, insegnante e di
statistica giLIdiziaria non pOSS:I offrire un materiale raccolto con custodia.
perfetta regolarità e costanza di tradi zioni, dovremo esser grati alla Infine, per ~iò che riguarda la spesa sostenuta dal Governo nel
Direzione delle carceri, che cerca di supplirvi per conto suo, con mantenimento delle carceri, il numero delle giornate di lavoro dei
notizie attinte alle migliori sorgenti. detenuti e il prodotto del lavoro medesimo, essendo questa una ma-
Una lacuna però è da notarsi, nella statistica delle carceri, per teria di studio assai complessa, preferiamo rinviare il lettore alle
ciò che riguarda la durata del carcere preventivo. accurate pubblicazioni annuali della Direzione ge nerale delle carce-
Essa ci fa sape re bensì che di cento condannati entrati nei ri, non che alla Statifiiqlle peniten/iail'e interna/ionale compilata dal-
cinque anni 1871-75 nei bagni o nelle case di pena (senza distin- l'egregio ispettor generale, commendatore Beltrani-Scalia nel 1872,
zione di sesso), 7 avevano passato tre mesi in carcere fra il ed alb '1(elazione slIllavoro dei detenuti nell' anno 1875 presentata
giorno dell' arresto e quello della condanna definitiva; 16 vi erano alla Camera dei Deputati dal Ministro dell'Interno il 25 novem-
stati da tre a sei mesi; 16 da sei mes i a nove;. 1 3 da nove mesi ad bre 1876. '
un anno, e 47, cioè quasi la metà, v'erano rimasti piò di un anno.
Ma quanto tempo questi ultimi siano stati sostenuti in carcere
preventivo, non apparisce dalle tavole della statistica. ISTR UZIONE PUBBLICA E PRIVATA .

E d'altra parte, ad attenuare l'impressione tristissima di quella
rivelazione parziale, che, cioè, la metà circa dei condannati hanno
subito il carcere preventivo per oltre un an no, gioverebbe distin-
I L CENSD[ENTO del 31 dicembre 1861 trovava 17 milioni di
at~alfabe ti sop ra 22 milioni di abitanti " d'ogni età. Quell'an-
guere la durata medesima del carcere preventivo in due periodi, nunzIO, che suonava un aHarme di inopinata sventura, parve in-
dall'arresto alla prima condanna, e da questa alla condanna defi- verosimile ed anche irrazionale. Infatti, dicevasi, in codes ti di-
nitiv; , tutte le volte che sia stato portato il giudizio in Corte di ciassette milioni di analfabeti voi comprendete anche i bambini
cassazione. lattanti.
Le case di custodia e i riformatorii privati riunivano alle fine Ma 'i l censimento ufficiale non si era limitato a dare la cifra
del 1875, 5240 individui ( 4 196 maschi e I044 femmin e). La stati- cOll1p~es~ iva degli analfabeti; esso li distingueva per età.
stica ce li descrive secondo la loro provenienza, le relazioni di fam i- . DIeCI anni dopo, il secondo censimento generale della popola-
glia, lo stato fisico, morale, intellettivo ed economico; nota le cause ZIone essendosi o perato su l · · dIR
terntono .
e egno, ll1grandito colla
per le quali l'autorità giudizia ria, ovvero l'amministrativa, ordina-
rono od autorizzarono il ricovero forzato dei minorenni in codeste I Pr~ci sa me me l 6,999,701 analfabeti sopra 21,777,ì3+ abitanti.
. case; e tenendo conto dei vari mestieri a cui vengono iniziati, del-
.A 111111 a ri o Sta tifi i c o 1IItrodu.{iolle
annessione del Veneto e della provincia di Roma, numerava, .A'N.,ALFA'BETI
sopra 26,801,154 abitanti, 19,553,792 analfabeti, di ogni età. per cento individui di popo/a{iolle parziale (cifre effettive)
. Pertanto il rapporto degli analfabeti alla popolazione comples-
siva, senza distinzione di età, nè ai sesso, era alla fine del 1861 di I 86 I I 87 I
78 per cento; alla fine del 1871 risultava di 73 per cento, con una Eta.
differenza appena sensibile fra le due proporzioni.
Ma nè il primo censimento, nè il secondo, avevano mancato
!!tCa/chi
I
Fmlm i"e
I
I Tolale "Cafchi
I
F...""in, I Totale

di distinguere gli analfabeti per età, e la colpa non era degli espo- 04 anni . . , . . • . 1 2S} 6'4 I 230 900 2 484 514 l 268 054 l 116 61612 494 670

sitori dei risultati delle due inchieste demografiche, se il mag- '·5 2H 228 :128 245 461 478 29 8 099 29S 249 593 348

gior numero degli scrittori di cose statistiche persistevano a citare 5-12 ...... 1 296 114 l H8 ou 2 654 286 l S40 4SS • 590 6101 8 1S1 085
12·19 938 J 37 l 102 710 2 040 847 0']1 589 I 2}8 6,8 2 S10 267
i soli rapporti generali, invece di prescegliere i rapporti spe- 1

ciali corrispondenti alle varie classi di età. D. 5 in su . . . ... 6 401 396 7 651 3'8114 05S 714 7 46 5 68l 9 000 09' 16 465 774
E il censimento medesimo del 1861 divideva gli analfabeti i~ 1l! in su. . . ·. S 106 181 6 193 "96 Il 599 478 S 91$ 228 7 409 461 18 884 689

cinque gruppi di età, cioè, dalla nascita a 4 anni compiuti, da 4 a 5, 19 iu su . . .... .. 168 OH S'90 586 9 858 681 • 8B 619 6 170 78} 11 024 422
Sulla popolazione di ogni
da 5 a 12, da 12 a 19, da 19 compiuti in su. età . . . . . . 7 889 238 9 110 46} 16 999 701 9 03 t 836 IO S21 9S6 19 558 792
Per l'anno 1871 potremmo costituire qualunque gruppo di età
tanto per gli analfabeti, quanto per la popolazione complessiva; ma 'R.,apporti pel'celltna/i.
ci mancherebbero i dati per un confronto analitico col censimento 0-4 . •• ... 99 99 99 99 99 99
del 1861. Confronti internazionali copiosi rispettò alla diffusione 4-5 . . . . . ·. 97 98 97 99 99 99
dell'istruzione elementare si poss ono vedere nella prefazione al 5-12 • • • . • • • • 79 85 82 76 8. 79
volume secondo del censimento nazionale del 1871 ' . ]2·19 . .... · . 67 76 71 19 o. 64
n progresso dell'istruzione elr.mentare nel periodo decennale di D. 5 in su . • . • . . 68 S. 75

I
cui parliamo, si misurava colla riduzione del numero degli analfa- 6l 76 69
12 in su . . . . .. 66 80 78 60 75 67
beti paragonati a cento individui delle rispettive età, come segue: 19insu . . . . . . 65 S. 78 60 77 68
Sulla popolazione di ogni
eta . • . . . . . . . 72 8. 78 67 78
79
• Si noti però che i rapporti degli analfabeti alla popolazione esÌstente
in Italia alla fine del 187 I erano calcolati secondo i gruppi di età foggiati Luigi Rameri. Quella tavola si riferisce alla popolazione dell' intiero Regno
in base alla seconda ipotesi, di cui è parola nella prefazione suceitata, a pa- distinta solamente per sesso, ed una simile ne fu costruita per ognuna delle
gina 33; mentre, per studi posteriori, ci siamo persuasi che, comunque fos-
regioni o gruppi di provincie, in cui sogliamo dividere lo Stato pei confronti
sero imperfetti i dati greggi del censimento, convenisse attenersi ad essi, di
statistici; ma non sarebbe possibile, senza un lavoro ingente, rifare tutte le
preferenza, quando non si volesse prendere per base Ulla tavola di popo- classificazioni per l'età combinata coi dati dello stato civile, del grado d'istru-
lazione calcolata dietro criteri molto complessi .. Unà tavola cosiffatta di per
zione ecc. Un lavoro di tal genere avrebbe certamente molta utilità: benché
polazione per età, che raccomandiamo agli studiosi, e di cui ci varremo in
non potesse mai avere che un valore di approssimazione; ma converrà che
avvenire fino ad un nuovo cenSl1uento generale, si trova nel volume degli
sia fatto di volta in volta dallo studioso, mediante opportune riduzioni e
A1!Ilali di statiflica, numero I, serie 2, (anno 1878) , calcolata dal professore ' proporzioni, per soddisfare ai problem; ch' egli si propone.

)
66 .A1Z1I!1-ario St a/i(tico I tltrodn{io1Z e 67
Il progresso dell'istruzione primaria si misura anche dal nu- . .Allalfabeli per CE~ TO cofcritti.
mero annmle degli sposi che sottoscrivono l'atto di matrimonio,
in confronto al totale degli sposi, e dall'esame dei coscritti che Q'lando
'N..,ali .AI
sono invitati a dare la propria firma nei registri delle commissioni giullfera
'" g li mome'Jto ..Al mOllltrl lo del cOl/gedo
di leva dell' esèrcito di terra. sol/o
(UfI. i delln ft1lD
Le cifre assolute degli sposi illetterati si trovano nella prefa- ol le nrmi
('l (I)
zione al Movimento della popolazione per l'all1Z0 1876, a cominciare
dai dati del 1866, e quelle dei coscritti dell'esercito di terra, che J845 66 44 Periodo in cui l'i-

sanno scrivere il proprio nome, si trovano nel presente Annuario


a pagina 76 e seguenti ( l " parte), per le leve sui nati dal 184 6
I&lG

1847
68

69
6,

61
40
1\
I
\.
stru.done e ra fa-

coltativ3.

al 1854, e a pago 2o-a dell'Appelldice, per le leve sui nati nel 18 55 1848 66 \8 1\

e nel 1856. Per ciò che riguarda le leve di mare, i risultati ana- 1&19 6\ \7 9
\
loghi si trovano a pagina 46 della Pref.'lzione al volume II del 18GO 64 H I PeriodI,) in cui l'i-

censimento, pei nati negli anni dal 1849 al 1852 inclnsivamente.


Riproduciamo qui le proporzioni desunte dalle ta vole dei ma-
1<,1 5 1

1852 60
61 \;
S;
,,
·1
struzione era ob-

bligatori3.

trimoni .e da quelle delle leve di terra. 1858

I BM
\7
\7
\4
\' 6 l
ISTRUZIONE ELEMENTARE DEGLI SPOSI 1855 \\
185G \\
'N..',mero degli lpoJ i.:/Je 11011 8olloscrilftro l'atto
di II/alr;mo"io

S" 100 Ipofi


dei cl", st!!i $" I 100
I
ma/chi SII 100 felllmine
l Notiamo anzitutto che le proporzioni degli analfahati a cento coscritti
SODO diverse, secondo che si deducono dai registri dei consigli di leva o
da quelli dell'esame fatto presso il reggimento. Le prime SODO sempre su-
periori a quelle che risultano all'atto dell'incorporazione dei coscritti. Ciò
1866. ì 69.46 \ 9· 96 78 .97

1867 '1 I 69- ~ I I \9·91 i9 · o9


si spiega colle seguenti circostanze di fatto:
I. L'accertamento dell'istruzione per parte dei consigli di leva ha
I al 68.67 58 .9 1 78 '4}

I
1368 .
luogo per tutti gli abili, siano essi ascritti alla prim~, alla seconda ed ora
1869
1870.
! 7°. 2

68 . 01
"
61, 01

\8. \4
79· 4 6

77.4 8
anche alla terza categoria; ed è sulla cifra complessiva che è basata la pro-

1871

1872 .
l 6,.2}

6\·7\
\7 · 71
S6.22
76.73
7~ . 28
porzione intorno al grado d'istruzione.
, 2. La proporzione invece degli analfabeti riconosciuti all'atto dell'in-
corporazione riflette i soli uomini di prima categoria nei quali essendovi com-
187 S. 66.22 \6.\6 71. 88 presi i volontari, gli ufficiali, gli allievi degl'istituti ecc., i quali tutti sanno
1874 . 64 · 4) ':;4.4 8 74 · 37 certamente leggere e scrivere, è naturale che la proporzione degli analfabeti
1875 . 64. \4 $4.3 2 74·,6 sia inferiore a quella accertata dai consigli di leva.
1876 • P·H
Col nuovo regolamento il MIDistero della Guerra ha disposto le cose
6' . 6\ 7" 9\
in modo che si potrà conoscere il grado d'istruzione degli uomini di cia-
:1) Esd usa I" pro\'in.:ia Romana.
scuna categoria.
68 .Annuario StatiJtico lntrodnz ione
La legge 15 luglio 1877 (numero 3961, serie 2.) stabilisce Cifre proporzIOnali.
l'obbligo dell'istruzione elementare pei fanciulli dei due sessi, di
Alunni dci due sessi Alunni Alunne
regola, dai sei ai nove anni di età. Una speciale relazione statistica
per centO abitanti per cento m3schi per cento femmine
fu presentata dal regio Provveditore centrale al Ministro della pub- Anni
blica istruzione il 19 gennaio di quest'anno, circa le operazioni pre- scolastici
di popolo:/.:. di 6 di 6 .li 6
liminari eseguite per l'attuazione di detta legge, i mezzi di esecu- .1 d'ogni '" d'agili età
totale li 12. anm a 12 anni a Il anni
zione esistenti e le condizioni di fatto del personale insegnante e
della suppellettile scolastica.
1861·62 5.09 40.52 5.75 45 . 08 4.43 . 35.8!
Noi operiamo ora i nostri calcoli circa lo stato dell'istruzione
'63-64 5. 89 42.92 6. 01 41.09 4..78 88. 61
elementare sopra una base più estesa. Vediamo quanti fossero gli
'65-66 5.57 44.35 6. 30 4.9.32 4.85 89.16
allievi di ogni età (maschi e femminç separatamente) nelle singole
'66·61 5. 49 48.01 6. 89 49.55 4.52 96.21
regioni, in confronto al numero dei ragazzi e delle fanciulle esi- 52.24 4.75 98.14
'61·68 5.12 45.90 0.67
stenti nelle provincie medesime da sei anni compiuti ai dodici, pari- '69-70 6.06 48.02 6.89 53.48 5.28 42. 91
mente compiuti. E siccome studiamo il movimento degli allievi '70-71 5. 98 41.58 6.15 53.02 5.22 H.S6
nelle scuole elementari pubbliche e private durante il periodo del '71·12 6.43 51. 08 7.19 56.05 5.72 45 . 95
r861 -62 al 1875-76, prendiamo la popolazione del censimento del '72-73 6.71 59.90 7.81 51. 96 6.03 48. 48

r861 come termine di confronto per gli anni dal 1862 al 1867, e '73-74 6.81 54.61 7.49 58.89 0.25 50.19

quella del 1871 per gli anni posteriori. '74·15 1.01 56.2 1 7.71 60.62 6.43 51. 65

'75-76 7.21 51.21 7.83 61.54 6.58 52.86


.Alun"i llelle scuole elemell/ari pubblici,. e privale del ~g"o.

Apparisce da questa tavola che nel 186r-62, ogni cento fanciulli


Alunni
Anni sc:ol:lstici Alunni Alunne in età da( 6 ai 12 ' anni compiti, si contavano 40.52 allievi delle
cd alunne
scuole elementari pubbliche e private; e distinguendo, per cento
maschi, 45.08 allievi, e per cento femmine 35.82 allieve. Nelr875
1861·62 ~24 e r876 la popolazione delle scuole elementari era di 57.27 per
1863·64
1865-66
l (.)
l
1
l
109
174
218
743
870
626 S89
614 568
686 298
482 6}5
po 17S
527 57 l cento della popolazione parziale fra 6 e 12 anni di età, senza di-
1866·61 l 409 407
1867·68 (,) . 1 484 532 86 9 477 61 5 °55 stinzione di sesso; e separando i maschi dalle femmine, si conta-
1869·10 1 573 559 890 208 68 3 I SI
1870-71
1811-72
1872-78
1873-74
1 (l)
l 60-1 978
l
1
722
791
947
7UG
9086u
9 60 4 8 7
993 po
696 H6
762. 4 60
804 476
vano 61.54 allievi per cento fanciulli, e 52.86 allieve per cento
fanciulle.
1814-15
1815-76 ) l
1
1
84.1
895
931
980
754:
011
t 009 1S7
I 038 695
l OH 469
8 }2
SS7
877
823
0)9
148
Tale fu il progresso nella frequenza degli alunni alle scuole
elementari per il complesso del Regno. Se facciamo gli stessi cal-
• Senza il Veneto e la provincia di Roma. coli per le singole regioni, troviamo i risultati seguenti:
, Compreso il Veneto e senza Roma.
l In tutto il Regno.
...A n111/. a ri o S t.a ti f tic o 1,1 t ,. O d 11 Z i O 11. e

'N.tl/I/ero degli al/tlmi e delle allllme uelle sCllole elell/wlari pubbliche e privale per ' risp"lival/leule per cwlo fimciltl/e da 6 almi compiltli a 12 compiuti,
r.ento fi(mcm 11, e . . . ..
iII base al Ceu.filllellto del J I dicembre 1861 per gli allili dal 1861·62 al 1865-66 e al Omfimeuto J I dICembre 18 71 per glt ali'" pofienon CI).

1861-62 180J-66 1867 -68

Compartill/tuti

.
~

Piemonte . . . 98 77 4 99 2 79 6 100 79 4 106 87 S 104 91 88 4 106 2 94 2 IOG 98 8 110


6 198
Liguria . . . 57 40 4 56 4 38 8 61 4 ,j3 60 46 65 lH 6 56 66 3 53 71 4 60 76 4 65 2
S Lombardia . . 80 4 61 13 80 4 68 13 81 3 71 81 4 72 880369 4 68 85 73 85 68 86 3 73 3
4 Veneto

l}
. ....

Emilia . . . • . . 55 5 17 9 31 5 21 42 5 24
69 2 16 70 2 DI ,{
• TI 288 672 843 677 849 79 3 52 78 8 58 6 79 3 54 6 4
39 4 24 41 5 27 O ti 'r> 28 8 48 G 29 9 46 6 33 8 48 5 35 48 35 4968611 5
G Umbria . . . • . 27 15 27 16 86 23 40 24 29 20 "22128924343 2644828 4.,18 2 81 4. 46 2 88 3
Marche. • . . . . 25 3 19 5 25 2 18 5 28 2 22 29320553322 6 sa 8B4 535 824 687 25585324 36 25 5 36 4 26 5
8 Toscana . . . o' 23 9 14 8 24 12 14 13 27 lO 17 lO 32 19 9 32 11 22 lO
1
36 11 2G 12 89 12 28 11 89 12 29 15 40 12 80 17 189 11 82113 30 13 S
41 111
9 Roma • . . . . . .
so 11 83 12 34 9 88 5 4.0 Il 4.1 12 41 9 142 12 48 9 42 14 9
lO Abruzzi e Molise.
li Camp:lnia. . . . .
27
23
~ 11
4 18
28
S 26
1;1.
4 22
2 84
29
23 8l :: .~ I:: 2 27 1 41
1
27 44 2 30 II ·13 2 131 2 4< 31 lO
25 6 S l 6 2 8 6 35 29 7 85 28 5 36 8 28 8 S8 11 81 11 89 lO 82 12 Il
12 Puglie. . . . . . 14 8 11 17 15 18 5 19 3 10 5 16 18419 H 18 3 !1 22 22 21 G 22 -5 22 5 23 5 28 235224248 12
13 Basilìcllu. . . • . . 18 4 lO 2 19 18 21 G 11 2 18 15 22 20 H 3 18 28 2 39 25 20 2tì 4 21 2 25 5 19 26 18 8 18
14 Calabrie . . . " 22 S 11 25 S 14 22 8 23 4 11 15 3 18 27 15 21 4, 18 29 18 31 8 19 80 2 21 2 14
15 Sicilia . . . . . . 15 6 l. lO 17 8 11 18 2 12 19 15 13 2 16 26 S 18 2 27 19 15
22 8 14 22 8 17 8 21 8 11
J li Sardegna. . . . . SI 22 31 24 38 22 31 22 35 85 28 4 37 28 4 39 2 32 40 31 2 4.2 31 16
' 328 \ 40
41
'Regno . . . 41 4 30 4S 4 33 6 45 4 48 4 34 4 49 61 5 40 6 53 42 6 54 44 6 55 \ 545766 46

(I) 11 Veneto comincia 3. essere compreso in questO calcolo coU'lmno 1867~581 c la provincia di Roma
col 1870-71. Mancano Fer luna il Regl"o le notizie per gli anni 186 2-6} , 1864-G5 c 1 86S·69.
..Anllllario Statiftico ln t -r odn.;:io ue 73

Come è facile vedere, il progresso fu disugualmente rapido, e Le scuole private pare siano diminuite per numero ed abbiano
quelle provincie che avevano minor cammino da percorrere per avuto anche minor frequen za di allievi subito dopo la costituzione
conseguire il risultato ideale, che sarebbe di riunire nelle scuòle del nuovo Regno; ma poi non tardarono a rifornirsi ancor esse.
tutti quanti i ragazzi in età da poterle frequentare, non sono quelle È lecito supporre che nei primi anni del governo nazionale molte
ili cui i rapporti siano più distanti uno dall'altro, in corrispondenza scuole private si sottraessero facilmente all'ispezione , sfuererendo
00

ai due estremi del periodo. Così la Lombardia aveva nel 1862 ai computi della statistica, e quindi il progresso numerico degli
nelle scuole elementari un numero di ragazzi (maschi) pari a 84 alunni da codesto lato sia più apparente che reale.
per cento del numero dei maschi in età fra 6 e 12 anni compiti; La tavola fa riconoscere a colpo d'occhio lo stato pressochè
e nel 1876 ne contava 89. All'incontro la Sicilia. ne aveva 15 per stazionario della scolaresca delle scuole classiche, dal 1862 in poi;
cento nel 1862, e quasi il doppio (29 per cento) nel 1876. In l'incremento, iuvece, rapido di quella delle scuole tecniche e deerli
o
Piemonte poi si arriva a proporzioni veramente straordinarie: il istituti professionali, e i movimenti assai vari operatisi nel nu-
numero degli allievi maschi nelle scuole pubbliche e nelle private, mero di coloro che frequentavano le 2 I università del reerno o
d'istruzione elementare, supera il numero dei ragazzi compresi fra (17 governative e 4 libere), per le quali abbiamo le cifre dal 1856
6 e 12 anni quale risultava dal censimento del I871. Non avendosi al 1877. A Pavia, per esempio, si contavano II85 studenti
ragione di credere. che in Piemonte il censimento della popola- nel 1855-56; 1475 nel 1859-60; e soli 652 nel 1876-77. Simil-
zione sia riuscito meno bene che altrove, conviene supporre che mente a Padova erano 1444 nel 1866-67, e meno d'un migliaio
in quelle provincie, e sopra tutto nelle regioni alpine, si raccol- (974) nel 1877. A Roma la scolaresca è in diminuzione notevole ,
gano nelle scuole elem~ntari tanti ragazzi di eta inferiore a sei a contare dagli stessi primi anni dell' inaugurazione della capitale:
anni e superiore a dodici, che bastino a compensare nO[1 solo, 7 26 studenti nel 1870-71; 793 nell'anno successivo; 559 nel-
ma anche ad oltrepassare il numero di quelli fra i sei e dodici l'anno testè chiuso. Napoli ebbe più di 4500 iscrizioni negli anni
anni, che ne rimangono fuori. 18 7 2 , '73 e '74; ora ne conta circa duemila e cinquecento. Ca-
tania scese da 637 nel 1858-59 a 152 nel r877, e Messina oa 585
Nella tavola s.eguente si passano a rassegna gli allievi di tutte nel 1859-60 a 79. Vi hanno università con 60 studenti (Urbino
le scuole, tanto pubbliche, che private, di cui abbia avuto nel 1877), con 50 (Cagliari e Macerata, nello stesso anno); per-
contezza il Governo nazionale dal I862 in poi, cominciando sino con 20 soli studenti (Camerino nel 1876) . A· fianco però
dagli asili infantili e dalle scuole elementari, e procedendo alle nor- delle antiche università, che vedevano ridu fs i la loro scolaresca
mali e magistrali (che sono anch'esse in servizio dell'istruzione da II,622 nel 1870-7r a 8748 nel I876-77, sorsero altre scuole
primaria), ai ginnasi e licei, alle scuole tecniche e istituti tecnici, d'istruz~one superiore, scuole d'applicazione d'ingegneri ecc., le
alle scuole di arti e mestieri, ecc., alle universita ed altri istituti di quali insieme riuniscono oggi circa duemila studenti.
insegnamento superiore, alle accademie di belle arti e agli istituti Riepilogando le notizie più recenti che possediamo intorno ai
musicali. Non mancano apposjte rubriche per l'insegnamento dei vari ordini e gradi di scuoie, possiamo formare la tabella a pa-
gina 76.
vari gradi, impartito nei seminari, secondo i risultati di una spe-
ciale ispezione eseguita dal governo. (Vedafi la tavola a pagine
74-75.) F
.A 11 l i lla. l' i o 5 I a. I i f t j c o Introd uzione 75
74
~4 L L 1 E V 1 7J E 1 V .A W,.J O '1{ 'J) I G '1{ A J) 1 7J 1 S C U O L E ,

S c rjol~ El t1lJlll l ari Gj/UUlfi

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1877-78
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1874-75 939 743 8U 1 693 800 88 71 6 I I} 198 201 954 I
9 )02 IO 459 G 49 8 , 3 , 80 I 491 91' 4' •• • I O 290 84~
28 , 743 13 9"
1813·1. .... .. II 931 91 1 725 877 l 657 788 77 14 6 106 946 184 192
175 817 G 170
'" 7
-4 327
8 961 6 391 4' 787 86 , 37 Il 481 l 59> 3 ,S5 79 1
' 1812·73 ISO su l 9 13 OH 70S 846 1 62 1 91 9 80 247 95 6,0 S 492. 6 162 4 76 ) 83 8 4' t i 684-t 657 j ' 79 1 730
664 419 l 545 890 79 116 98 °4 1 177 151 3 771 6 189 6!)S .
1 8~ 1 47 1 8 169 7' S 46 997 I 643 3 616

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1871·72 " 849 Il

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146 394 S 63 1
1870·71 ". 614 8,0 1 458 584 \ \ )64) 82 77 14 79 8 870 l' Il 621 I S11 3 $23 71 8
\ SH 734 , 602 940 1 428 189 H 5170 3·pl 844' I 414 68 ,86 IO 41h 448 3 4 67 73.
1869-70 81,. 249 l' l
3 ]l I 14 7
1868·69 8 40l I 797 4 780 697 l' IO 420 l ' 3 SI S 711
184 466 3 6·11
S43 7 1 7 1 350 066 831.;.

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1867·68 80,6 349 63 118171 }38 9 107 I 993 600 '7 118 l 164
127 970 3 89 1 4 ' 99/
1866·67 766 117 SI, }20 l 281 G37 ,8 SS9 694 11 9 11 6 I 608 3 708 494 ,8 3 481 SI !!
468 49 1 1 098 721 16 068 S9 08 1 115 149 3 180 8 OD.! 3 43 8 \36
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1862·68
1861-62 l''' I ~;~ ~~~ 408 9 S I 983 386
1 ~1 168 7~ 710 125 888 ) ooS 7 21:1 ,.
I 787
I 131
3°4
,61
119
1941
798
696

La provincia di Rom::a i! compresa dal , S71 ·i1.


( a ) Escluso il ginnasiale e liceale.
( bl Per tutti ~Ii anni m::ancano i dat i della scuola superiore de lle zolfare di Palermo e della sc:u~1a d~ scienle sociali di Firenze . Per gli anni dal 1869-70 al 187 1-71 mancano le seuole di applkazione degli inge-
gneri di Roma e la scuola superiore di agricoltuu di Portici, Per l' anno 1869-70 manca la sc uola di agn coltura di Milano.
.A IIIP/. a r i o S t a t i f t i c o Introduzione 77

ST.ATISTICA 'DELL'EsE'1{CITO .
'N,wl1ero degli allievi
..AUIlO
(dei dite se.Di)
L A STA TIS TI CA dell' Esercito, e specialmente quella de' ri-
sultati annuali delle leve militari, ha una tradizione oramai
di quattordici anni, ed è meritamente stimata, ancne per gli studi
antropometrici e sanitari.
Asili infantili. 18 77 147 978 La legge organica del 20 marzo 1854 era stata modificata da
p,lreechie leggi posteriori, rispetto ai titOli di esenzione, alle forme
Scuole elementari pubbliche
Id. id. private
18 76 I 722 669
» 208 948 l 1 934 069 di procedura ecc., ma non rispetto alla durata della [erma, finehè
Id. id. annesse ai .s eminari 18 76 2 452 \ fu emanata la legge del 19 luglio I S7 I. In forza di questa legge,
18 77 16 097 e dell'altra anche piò recente, del 7 giugno 1875, l'antica ferma
Ginnasi e licei governativi. . . '.:
Id. id. pubbli~i n~m go~'er~atlVl 18 75 I l 753 lt 44 868 di ordinau::;,a, di otto anni, rimane, per chi la vuole contrarre (da
Id. id. anneSSI al semman 18 76 I I 275
I
hl. id. privati 18 75 5 743 \ passarsi interamente sotto le armi); ma la ferma cosi detta . tempo-
rallea, di cinque allni sotto le bandiere, e sei in congedo illimitato,
Scuole normali e magistrali 18 76 6 775 \ 6 775
fu, com' è notO, modificata, distinguendo il periodo del servizio
18 77 6 596 nell'Efercito pemwlIente da quello nella [Milizia //Iobile. Per tutti
Scuole tecniche governative..
Id. id. non governatIve. 18 75 Il 280 l 19 876
quallti poi gli uomini atti alle armi fu prolungato l'obbligo mili-
tare fino al termine dell'anno in cui ciascuno compie il suo tre n-
Istituti tecnici e di marina mercantile e
18 78 7 8 33 tani>vesimo anno di età, ascrivendoli per quel resto di tempo nella
scuole nautiche . . . .
Scuole minerarie (1877) e di arti e mesl1en » 4 13 6 l 11 969
milizia terriloriale l.

l
Universit:ì . 18 77 8 748
Altre scuole superiori 18 76 2024 14 231 , Ecco com' è regolata la durata del ser\'izio militare obbligatorio:
Seminari - di teologia » 3 459
~"mt.ro Ilegl; anni d,' f er",a

t
Accademie governati,:~ di bdle. arti 18 76 4 09 6
Istituti e conservatorll mUSIca h gover- 4974
Nell'esercito
nativi. » 87 8
perm:tnente Nella Nell,l

TollIl. geu,rale 2 184 740 f1l i Iizi 3. milizia Torale


sotto I ili congedo mobile territoriale
le :lnni illimitato

Sono adunque due milioni e 185 mila circa gli ~llievi delle l. Cntegori ~\
a) COn ferma pennatlcnlC
scuole italiane, non compresi quelli delle scuole tecmehe o com- 19
b) Con feT';I:l temporanea:
Fanteria, artiglieria e genio
"
S 4 19
merciali private, nè tutti coloro che si accolgono nelle .seuole Cavalleria . . . . . . . . . 4 w '9
Compagnie di sanità .. . . 9
serali per gli adulti, nelle festive ecc.; e molto meno VI sono Il. Cale ~~!~ntari di un 3nno . . .
7 '9
7 4 7 '9
111. Ca.te~Ori:l· ..•••• . • . •.••• ,',','. 1 S w '9
compresi coloro che vengono istruiti nelle case paterne. '9 '9
I II t.r o d Il Z i O 11 e 79
.A1I1!uario S tatiftico
bile, e 1,190,000 di milizia territoriale: iIi totale .1,980,000 uo-
La milizia territoriale pertanto, secondo la legge del 7 giugno
mini, senza contare gli ufficiali.
18 75, che ne poneva le basi, compiendo con essa il sistema del Gli ufficiali di ogni arma e di OglÙ grado, tanto in servizio at-
servizio universalmente obbligatorio, si compone in primo luogo
di tutti gli individui che, a tenore delle leggi precedenti, sarebbero
tivo, che in aspettativa e disponibilità, compresi anche gli ufficiali .
di complemento e quelli della riserya erano, alla stessa data, del
stati esenti da qualunque servizio per motivi di famiglia; in se-
30 settembre 18 77:
condo luogo degli uomini di seconda categoria, dopo quattro
anni passati nei quadri dell'esercito permanente e cinque nella
milizia mobile, e finalmente ' dei militari che, terminata la loro Esercito permanente:
a) In servizio atti vo }J"um. II ,4 2 3
ferma, temporanea o perman~nte, sarebbero andati in congedo as-
b) Di complemento id. 2,054
soluto. Naturalmente però, al verificarsi di un movimento di
Milizia mobile:
guerra, i primi ad essere chiamati nella milizia territoriale sarebbero a) In servizio attivo. id. 2,119'
gli ultimi che abbiamo indicato, cioè gli uomini di prima categoria, b) Di complemento id. 144
come i meglio istruiti; indi si prenderebbero quelli della seconda Riserva. id. 2 , 16 7

categoria, forniti di poca istruzione, e soltanto in estreme necessiù Total• . id. 17,967
quelli di terza, che non ne hanno ricevuta alcuna.
Ciò premesso, ecco qual' era la forza dell'esercito al 30 set-
Nelle ultime tre relazioni del Direttore generale delle leve si
tembre 1877, distinta nelle due grandi divisioni, di esercito per-
vedono classificati gli uomini di truppa secondo il tempo effettiva-
manente e milizia mobile:
mellte pajJato sotto le armi, e non soltanto a norma della dis~anza
di tempo che separa la situazione attuale dal giorno dell'arruola-
mento.
Eserdto T otale Noi abbiamo riprodotto a pagina 17-a dell'appendice quelle ci-
Milizia mobile
perm:tncnlc territoriale f t Il C r Il lt fre alla data 30 settembre 1877. Nl!ll'esercito permanente, su l to-
tale di 446,046 uomini, 33,574 (7.53 per cento) erano sotto le
armi da meno di sei mesi; 64,467 (14.45 per cento) da ~ei mesi Cl
Son 'uffici:11i . I) 047 l 708 4 JS" 23 139 un anno; 74,974 (16 .8 1 per cento) più di un anno e meno di
Capon.li. '8 9\8 14 844 JI 898 95 700
due); 19 5,2 0 2 (+3.75 per cento più di d~e e meno di tre anni);
li'! 131 1 015 814.
SolJ:\ti . \6. '; 3 2.} 9 4S 0 in complesso 82.54 per cento erano sotto le armi da meno di tre
T,naie .. 6·16 138 258 002 290 5 13 l 194 Gli3 anni; il 'rimanente (17.46 per cento) vi erano da più di tre anni.
La statura dei coscritti era stata fino alla leva dei nati nel 18 53
distinta in set.te gradi, cominciando dal gruppo degli individui tro-
A rotazione compiuta, in virtù della citata leaae
0<:> 7 ti
aiuano
/:) 18-/)-
. ,
vati inferiori a metri 1,54 fino a quello di altezza superiore a me-
supposto un contingente di 65,000 uomini di prima categoria, e
tri 1,80. Ora, da tre anni a questa parte, la classificazione degli
f;ltu la parte necessaria alle perdite naturali, si calcola sopra
uomini per statura è data di centimetro in celitimetro, onde si po-
55 0 ,000 uomini di esercito permanente, 240,000 di milizia mo-
80 vi 111111 a l'io Sta tijtico 1 111 r o d ti. Z io 11 C 81
terono tracçiare le curve antropometriche per gl i individui delle tr:lendone successivamente i militari ceduti alla Francia colla Savoja
varie provincie, all'età della leva. Tali curve si veggono delineate e wn Nizza, e i congedati delle successive classi, si vedono passare
negli ..Anuali di Staliftica (serie II, voI. I, anno 1878). :lttraverso l'esercito 1,304,988 uOnlÌni, cioè 696,012 ascritti alla
La media statura di 268,853 iscritti, misurati nel 1876, si trovò priJ11:l catego'ria e 608,976 alla seconda. Dunque almeno quei 69 6
coincidere con quella già determinata per le due leve precedenti, n,ila uomini di prima categoria furono restituiti alle loro famiglie
di metri 1,62. Al solito il maggior numero di uomini di statura dopo avere percorso l'Italia in varii sensi, ed essere stati posti in
più bassa, relativamente a centimetri misurati, si trova in Sarde- grado di apprendere alle plebi rustiche, dalle quali i più tra essi
gna, in Sicilia, nelle Calabri e e in Basilicata; i più alti, e il maggior erano provenuti, costumi meno rozzi di quelli che vi conobbero
numero degli alti, relativamente, si trovano nel Lucchese e nel <! sentimenti più nobili e generosi. Si aggiungo~o i frutti delle
Veneto.
scuole. reggimentali, che non lasciano oramai partire più alcuno
Le tavole a pagina 20-a e 21-a dell'Appendiée danno le propor- dalle bandiere che non sappia leggere e scrivere, come vedemmo
zion i dei riformati, sia per difetto di statura, sia per malattie o dianzi nel paragrafo dedicato allo stato dell'istruzione nel paese.
.deformità.
Segue uno specchio degli stipendi ed assegnamenti agli uffi-
ciali dell'esercito e degli assegnamenti in contanti alla truppa, se-
condo i gradi e le arnlÌ; indi una notizia sommaria della quantità 5\C.A7?,I'N-.A 'DA GUER7?,A .
dei generi alimentari e foraggi consumati dagli uomini di truppa
e dai quadrupedi. Appresso viene la dimostrazione degli acquisti
fatti di cavalli e di muli per tre anni (1873-74-75), per le rimante
(numero di essi e relativa spesa), colla distinz!one degli animali
L E PAGINE di questo .AI/nuario che trattano della marina
militare si possono ordinare sotto tre rubriche principali,
così denominate: l. Stabilimenti militari; 2. Naviglio da guerra;
comperati all'estero e di quelli comperati all' interno, e la suddivi- 3· Personale' della marina.
sione degli uni e degli altri secondo le razze; e finalmente la sta- Per ognuno dei grandi stabilimenti situati nel golfo della Spe-
tistica penale militare secondo i risultati dell' amministrazione zia, nel golfo di Napoli, nell'estuario veneto e golfo di Genova, si
della giustizia per due anni 1874 e 1875 . f." ivi conoscere lo stato delle opere di costruzione e di riordina-
Chiuderemo queste osservazioni di statistica militare, richia- mento degli arsenali, cantieri, ecc., compiute fino al 1876; ap-
mando l'attenzione degli studiosi sulle tavole della formazio1le sto- presso vengono dimostrati i mezzi di lavoro, cioè macchine e
1'ica dell' Ejercito 'Ìlalia1lo, le quali rappresentano l'importanza del- macchine-utensili, non che la forza motrice da cui sono animati,
['esercito considerato come scuola di civile progresso, di ordine e in relazione alle costruzioni ed armamenti navali dello stesso anno
di affratellamento delle popolazioni italiane. A contare dal nucleo 18 76 ; ségue il numero degli operai e dei garzoni addetti agli sta-
dei I I 1,000 uomini dell'esercito sardo, esistente all'epoca delle bilimenti della Spezia, di Napoli, di Castellammare e di Venezia,
prime annessioni, aggiungendovi i Lombardi restituiti dall' Austria, nelle officine-costruzioni e nelle officine-armamenti; indi i macchi-
l'esercito così detto dell'Emilia, il Toscano, l'antico Napoletano, narii ed attrezzi, e il personale nello stabilimento detto di S. Vito
l'esercito Meridionale, i Cacciatori del Tevere ecc. ; indi i pro- alb Spezia, e negli arsenali di Napoli e di Venezia, destinati al
dotti delle leve regolari, fino a tutto il 1875; e dall'altro lato sot- sen'izio di artiglieria, di torpedini ed armi portatili. Viene poi
.A1I7I!I.ario StatiJtico ln trodnzione
unu specchio del navilio da guerra, in cui ciascuna nave, desi- marina da guerra. Il lettore potrl pure erudirsi su questo argo-
gnata col proprio nome, è descritta colle indicazioni del tipo a cui m ento, consultando gli allegati al progetto di legge presentato alla
appartiene, della lunghezza fra le perpendicolari, d~lla larghezza Camera dei Deputati dai Ministri Brin e Depretis nella tornata del
massima esterna, dell'immersione media, del dislocamento, del- 21 febbraio 1877 « per l'Organico del materiale della Regia Ma-
l'epoca in cui la nave fu posta in cantiere, dell'epoca del varo, del rina militare )) .
luogo in cui fu costruita la nave, del genere di costruzione dello
scafo (cioè in ferro, o in acciaio o in legno), del sistema di coraz-
zatura e simili (ridotto centrale o ridotti agli estremi, torri, ecc.), LA STATISTICA DELLE QPE'l{.E PIE .
dell'armamento (cannoni), forza della macchina in cavalli effettivi
e stabilimento che la forniva, e finalmente del valore della nave
armata. Con queste notizie chi è dell'arte può farsi un concetto
esatto delle condizioni del nostro navilio; distingue i bastimenti
vecchi e·logori, quelli di tipi oramai condannati per operare in li-
E RA stata compilata fra il 1862 e il 1863 una grande statistica
della beneficenza in Italia; opera ponderosa, in 16 grandi
volumi in 4°, ricca di notizie storiche sulle origini e successive
nea di battaglia, quelli buoni per crociera o per trasporto, o per trasformazioni del patrimonio della carità; ma le notizie propria-
semplice manovra o parata. mente statistiche avevano bisogno di essere portate al corren te
Le cento navi che contavano fino a pochi anni or sono, gli e riscontrate coi risultati di una nuova inchiesta. Conveniva ri-
almanacchi statistici, senza fare ie necessarie distinzioni, sono per conoscere la situazione presente delle Opere Pie, il loro numero,
tal guisa ridotte (anno 1876) a 66, cioè: 18. navi di combatti· la loro importanza patrimoniale, le forme con cui esse si reggono
mento, corazzate (con I J2 cannoni, 58,"88 I cavalli effettivi, e e si amministrano, ecc.; raffrontare la statistica nuova coll'antica,
97,542 tonnellate di complessivo dislocamento), 19 navi per cro- e domandare schiarimenti anche sopra quest' ultima, quante volte
ciere e stazioni (con I J2 c:mnoni, I 1,409 cavalli e 22,779 ton- la discrepanza, fra l'attuale condizione di cose e quella indicata p er
nellate di capacità. Chiude quel catalogo una descrizione partico- l'anno r862, facesse sospettare di meno esatte dichiarazioni, al-
larizzata delle artiglierie occorrenti per l'armamento del navilio, lora o adesso. Conveniva pure studiare attentamente le trasfor...
a tenore dei regolamenti. mazioni avvenute nelle Opere Pie, in dipendenza della legge 3
Si passa quindi a rassegna il personale della marina. Sono agosto r862, la quale permette di rivolgerne le rendite a scopi più
47 0 ufficiali di vascello, 50 del genio navale, 82 del corpo sani- conformi ai nuovi tempi, qualora lo scopo primitivo fosse venuto
urio, 90 della fanteria-marina, 224 del commissariato, .64 dei a mancare; e fare l'inventario delle Opere Pie di nuova creazio-
macchinisti , 72 della macraioriù
00 e 28 ufficiali d'arsenali. Il Corpo ne, da~ 1862 in poi. Infine dovevasi aggiungere, a guisa di appen-
Renle equipaggi (8,2 I 3 uomini sotto le armi e 21,31 I in congedo dice a questo censimento generale della beneficenza di origine
illimitato) e la fanteria-marina (1,5 J2 uomini sotto le anni e 2376 privata, una monografia della carità legale, cioè dei contributi
in congedo illimitato); e per ultimo si dimostrano i risultati delle dello Stato, delle Provincie e dei Comuni per ospedali, ricoveri
leve di mare per gli annidai 1870 al 1875. di mendicità, manicomi, servizio di medici·condotti, e via dicendo.
Siamo grati al Ministero della Marina che ci ba forniti in La Giun:a centrale di statistica elaborò per questo oggetto un
quelle pagine una compiuta monografia statistica della nostra disegno, che il ministero dell' Interno si assunse di colorire; e gi!l
.Al111l1l1.,-io 5 f ll f.i Jtico fII t T o d Il Z i o Il e

l'amministrazione fl!ce noti pubblicamente i risultati di una parte quale certamente non iscompare al paragone di qualsiasi altro
della sua inchiesta; la quale parte, benchè sia la meno esteS:l e b. tempo.
più facile ad eseguirsi, .non è per ciò la meno importante. Di quei 39 milioni, 12 e mezzo, ossia quasi un terzo, furono de-
Noi conosciamo ora il numero e gli scopi delle Opere Pie stinati a spedali; 9 milioni a ricoveri di mendicit,\ o ad ospizi di vec-
nuovamente sorte, dal principio del 1863 a t~tto il 1875, e le chi e impotenti al lavoro ; 5 milioni ad orfanotrofi; altri 5 ad istituti
trasformazioni avvenute, di fondazioni già esistenti, per virtll della elemosinieri; 2 milioni e mezzo ad asili d'infanzia; I milione e
nuova legge, e sotto l'impulso dei tempi nuovi. Conosciamo inol- mezzo a' sordo-muti o ciechi; 803 mila lire ad ospizi di maternità
tre l'ammontare dei lasciti, eredità e donazioni di viventi a favore ed esposti; 278 mila a case d'industria (per la maggior parte nelle
delle Opere di beneficenza, per lo stesso periodo di tredici anni. provincie lombar.do-venete); 112 mila all'istruzione elementare; e
E cominciando da quest' ultimo ordine di fatti, sono circa circa 2 milioni furono ripartiti fra altre beneficenze diverse.
39 milioni di franchi che si aggiunsero in questo frattempo al Gli istituti limosinieri sono una forma antiquata della benefi-
patrimonio delle Opere Pie. La cifra precisa non si potè deter- cenza; tuttavia questa vena continua ad arricchirsi, sia perchè
minare finora, perchè, per alcune successioni, le partite conte- il progresso. nelle idee è lento, e non gioverebbe contrariarlo
state, le rendite, i crediti e le passività non perfettamente liquide, apertamente, per non chiudere le fonti della carità; sia perchè a
ci obbligano per ora a rimaner paghi di una valutazione appros- quelle fondazioni uno può raccomandare, senza grave spesa, il
simativa. proprio nome alle generazioni avvenire. Infatti, anche fra le Opere
Trentanove milioni di lire sono qualche cosa; ma nel corso di Pie sorte nel periodo di tempo che consideriamo, si contano fon-
13 anni, sono 3 milioni all'anno, scarsi. Se ricorriamo per un mo- dazioni di questa specie, di 20 lire e perfino di sole IO lire di
mento col pensiero a quegli annunzi di fortune colossali che, tratto rendita annuale. .
tratto, nei paesi di attivi~à ben diversa dalla nostra, quali sono gli Come si distribuisce geograficamente codesto incremento del
Stati Uniti d'America e l'Inghilterra, vengono legate a scopi di patrimonio della beneficenza? Per 12 milioni in Piemonte e Li-
carità, ci troviamo umiliati al paragone, e dobbiamo riconoscere guria; per 9 milioni in Lombardia; per 4 e mezzo nel Veneto,
.nche in ciò le condizioni generali angustiose di vita economica non ostante che ivi il conto cominci soltanto 'dal I. gennaio del
del paese, che non consentono che in misura tanto più piccola gli 1868, giacchè da quella data soltanto vi fu estesa la legge del 1862;
slanci della filantropia. 5 milioni furono largiti nelle provincie di Emilia, Marche ed Um-
Dobbiamo tuttavia soggiungere che molte beneficenze si fanno brÌa; 3 e mezzo nelle sedici provincie napoletane; 3 milioni in
oggigiorno per privata iniziativa e per associazioni temporanee Toscana; 451 mila lire in Sicilia; 206 mila in Sardegna; 442 mila
d'ogni maniera, a fine di provvedere a bisogni urgenti e individuali; nella pr~vincia di Roma (a contare dalI. gennaio 18 7 1 ).
e di queste la statistica delle Opere Pie non prende cognizione, La sola provincia di Milano diede alle Opere Pie (per fonda-
poichè sono denari che passano brevi 11l111l11 al beneficato, per zioni nuove o per' le gia esistenti) 4,972,296 lire; quella di Torino
mezzo di privati collatori, persone di fidu cia, senza che il sussidio 4,44 6,.4.27 ; quella di Genova 3,798, 106; l~ provincie di Napoli,
prenda la forma di un istituto giuridico, e molto meno d'una fon- Venezia e Novara più di 2 milioni ciascuna; Firenze, Brescia, Cre-
dazione perpetua. Qu~ste specie di largizioni sono frequenti, e mona, Cuneo, oltre 1 milione ciascuna. Le altre provincie raccol-
danno una cotal fisionomia propria alla beneficenza moderna, la sero somme minori: Teramo nulla.
.A 111/ 1/ a l ' i o S t a t i J t i c o 11llrod1lzioll e
86
QuantO 'a trasformare le Opere Pie esistenti, questo movi- vellamente l'almninistrazione d'una provincia, si attrilJUisce a me-
mento è lentissimo, La legge 3 agosto r862 sembra essere, per rito singolare di scoprire alcune fondazioni, che erano sfuggite
questa parte, soverchiamente rigida, e il Consiglio di Stato la in.- all'occhio del suo predecessore. Si contano a migliaia ( e la GaZ-
terpretò, dal canto suo, nel senso più ristrettivo e letterale. E zetta Ufficiale ne dà il numero fino a uno) le Opere Pie che da
parecchi anni non presentano all' Autorità tutoria i consuntivi ,' e
mestieri dimostrare che assolutamente lo scopo indicato dalle
a migliaia quelle che sono in ritardo anche dei preventivi. È una
tavole di fondazione è cessato: tale sarebbe quello, per esempio,
materia oscura, intricata, viluppatissima questa dell'amministra-
delle doti di monacazione, le quali per solito si convertono in
zione della beneficenza. A chiarirne le condizioni, ad impedirne
doti per matrimonio. Fu ammessa pure la conversione dei Monti
lo sperpero, a ravviarne le amministrazioni nelle forme più traspa-
frumentarii in Casse di prestanze agrarie (quando il capitale non
renti, regolari, economiche, si richiede una grande fermezza di vo-
era così esiguo, da non permettere una siffatta riduzione), ovvero
lontà e uno spirito pratico d'investigazione a tutta prova.
ne fu realizzata l'attività per costituire il fondo di garanzia di Casse
Notizie pill estese sul patrimonio della beneficenza in Italia
di risparmio; più raram~nte ne furono volti i capitali a scopi dif-
sull'importanza dei soccorsi prestati dalle Opere Pie e sulle con:
ferenti .
I Monti frumentari rappresentano forse i due terzi delle Opere dizioni più generali delle rispettive amministrazioni si possono
leggere nelle relazioni ministeriali che accompagnavano i pro-
Pie trasformate, le quali tutte assieme, comprese anche le fusioni
getti di legge segnati coi numeri 145, 149 e 152 degli stampati
fra istituti di natura simile, sommano a 223; ma nel loro am-
della Camera dei Deputati (Sessione r876-77)' Il primo progetto
montare complessivo superano di poco il milione.'
Aspettiamo ora la parte maggiore della stati~tica, ossia la (22 novembre r877) si riferisce al mantenimento dei fanciulli ille-
descrizione del patrimonio e delle erogazioni di tutte quante le gittimi ed abbandonati; il secondo (della stessa data) si riferisce ai
Opere Pie esistenti . Il Governo ha preso l'impegno di compierla, manicomi ed ai mentecatti, e il terzo (I dicembre 1877) tende a
e il delegato del Mii1istero dell'interno presso la Giunta centrale di regolarè le istituzioni di beneficenza in.gencrale.
statistica annunciava l'anno scorso che avrebbe presentato quanto
prima la statistica delle istituzioni elemosiniere, le quali, nel loro
insieme, rappresentano per numero i 213 delle Opere Pie in Italia, STATISTICA ELETTORALE POLITICA ED AM[},{]NISTRATIVA.
e rJ3 del patrimonio complessivo. Ed è su questa classe d'istituti
che pare si concentrino adesso massimamente i pensieri di ri-
forma del Governo, aiutato dai consigli della Commissione realè,
nel senso di stringerli in fascio, di ridurli in ogni Comune sotto R ICOR~IA~O ~nz~t~tto~ per le eleziOl~i politiche,
g.~o d halta SI
che il re-
diVide 11l 508 collegi. Nel 186 I i collegi
elettoralt erano 443; per l'annessioné delle provincie venete ne fu
un'unica amministrazione, di scemarne al minimo le spese di am-
ministrazione e chiarificarne, per così dire, il reddito. accresciuto il loro numero di 50, e nel 1870 furono aaaiunti altri
Ma le resistenze passive (per non dire dei casi rari di ostilità 15 co IIegl. per la provincia di Roma. -
aperta) che s'incontrano nel fare una statistica delle Opere Pie, sono Prendendo per base della statistica elettorale deali anni 1861
8 " ,
continue. Si cercano queste come i latitanti (come disse con frase r 65 e 1867 la popolazione data dal censimento 3 I dicembre 186 I,
efficace, il presidente della Giunta): ogni Prefetto che prenda no- e per la statistica delle tre elezioni generali posteriori (1 870, r874
v lnlluario Stati ftico I Il I r O d 11 :c i o 11 e
&8
e 18 7 6) la popolazione indicata dal secondo censimento, 3 I dicem- La media popolazione per collegio sarebbe di 52,758 abitanti
bre 187 I, possiamo classificare i collegi elettorali come segue, per sulla base del censimento del 187 I, ovvero di 5+,000 sulla cifra
della popolazione calcolata alla fine del 1876 . In 249 collegi la po-
numero di abitanti.
polazione supera la media generale.
Per agevolare i confronti, riuniamo le elezioni avvenute nelle
Dividendo il territorio in qua tt ro gran d"l reglOn i geografiche ' ,
provincie venete nel 1866 con quelle generali del 1865 per tutto
troviamo i seguenti rapporti pel numero degli elettori a cento abi-
il resto del regno '
tanti, a ciascuna delle sei elezioni generali.

rx.., llIIuro dei (oUrgi I

'N..wnero degli d eNari e dei volanti a cin{cltlza delle e1e;Jolli generali

E/t,iOlli
E/tllori l
Popolll{imte
per ul//o abi/lll/li 'N.,.,unero
'N... ,/J/l t ro Votallti
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Più di 80,000 jlbit:uu i. . . ,clltgi t letlori ,li! 'i" . e/etto ,i
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6;,000 60,00 1 H

60,000 )),001 l' '0' 1861 I H3 , 11 777 334 IO 897 2 36 1. 92 8.&1 57


4,8 69 61 139 583
5) ,000 SO ,CO I ' \3 IjZ

.. o
1865.661 49; ! 24 273 776 12 146 439 504 26 3 2.08 4.1 5 271 9 2 3 54
)0,000 4 5,00 1 '7) 1867 493) 24 273 776 12 146439 498 208 2.05 4.10 1 258 2.0 52
4).000 4 °,00 1 ;1 ;6 1810 s08 26 801 I S4 13 4i2 262 $30018 l. 98 8. 93 974 45
4°,000 35 ,00 1 '9 >; 187~ "}18O 517 1
SQ8 2680 1 154 '3 472 262 Sii 939 2. 18 4.25 56

.,
3S. 000 ;0,001 1816 s08 26 80 1 154 13 4il. 262 60S 007 2. 26 4.49 H8 lS8 59
;0,000 abit:mti o meno.

r oMir . 493 508


Vediamo ora quale sia sta to ad ognul1a delle elezioni generali
la partecipazione degli elettori all'esercizio del loro diritto.
Vi sono pertanto cinque collegi che hanno piII di 70,000 abi-
tanti ciascuno, ed uno ne ha piII anche di 80,000, mentre al-
Abbiamo inteso di riunire nell'Italia settentrionale Piemonte.
cuni collegi contano appena 30,000 abitanti, ed un altro non ar-
I

Lo mbardia e Veneto; nella Centrale Emilia, Toscana, Marche, U t"""


I
riva neppure a questa cifra. nella 9. CerùliollaZe Peu;HsuZare le provincie napoletane; n(" I'
e Sardegna.
,
" Senza il Veneto e senza Roma.
1 Per le provincie \'ene te la popolazione presa per base di calcolo, per le
b Senza Rom,.
elezioni del 1866 e 1867; è quella data dal censimento austriaco del 18i 8 .
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92 .A1I7!/lario Sialiflicv 17!11'od/l-i:iolle 93
l1el 1876. Nel primo anno il valore delle costruzioni navali era sti-
~CA,]U':'{,.4 .\1 E'/{C..J .\TJLE
mato a 17 milioni; nell'ultimo a quasi 21 milioni. Ma fra i due
E M O V I M E N T O D E L L A N A V I G A Z IO N.E. anni estremi del periodo, le costruzioni sono state più attive nel
1869 (9 6,010 tonnellate) ed anche nel 1875 (87,691 tonnellate;
A STATIS~ICA del .I8?6 riassume le not~zie an~he degli .anni
L precedenti, a commclare dal 1861 per Il mOVllllento del ba-
stimenti nei porti del regno, e a cominciare dal 1865 per ciò che
valore circa 28 milioni di lire).
L':ll1mento totale nel nostro naviglio mercantile dal 186 5
al 1876 non è trascurabile pei legni a vela; 953,581 tonnellate
riguarda il personale, il materiale e le costruzioni navali. fra nuove costruzioni (860,889) e acquisti di bastimenti stranieri,
Nel 1865 si contavano LJ.9,563 fra capitani di lungo corso e in confronto a 579,054 tonnellate di diminuzione, durante lo
di cabotaggio (grande e piccolo), marinai e piloti, costruttori e stesso periodo di tempo, per demolizioni, naufragi e vendite all'e·
calafati. Nel 1867, compreso il litorale veneto e compreso pure stero. Ma è scarso, al paragone, l'aumento della flotta mercantile
il compartimento marittimo di Civitavecchia (grazie alle notizie a vapore; e nel complesso delle addizioni che le si vennero [.1-
raccolte da quelle autorità marittime, anche per gli anni anteriori cendo d'anno in anno, dal 1865 in poi, non detratte le demoli-
all'acquisto di Roma), erano 17'0,816 uomini. Alla fine del 1876, zioni, vendite, ecc., appena 57,780 tonnellate, una settima parte
eliminato ocrnio incremento dovuto a ingrandimenti, territoriali, <lei totale è dovuta a costruzioni fatte in Italia (8161 tonnellate).
erano 208,63 I uomini iscritti nei ruoli della gente di mare. La navigazione sta subendo una profonda trasformazione: il
E il materiale della marineria nostra mèrcantile è pure fra i vapore si sostituisce alla vela ogni di piil; sicchè non è meraviglia
più rispettabili in Europa, se tralasciamo di misurarci colla Gran se il movimento dei porti del regno accusa una diminuzione e nel
Bretagna. I bastimenti a vela rappresentavano complessivamente, tonnellaggio dei bajlimenti a vela enlrati ed nfcili (sogliamo dire bafli-
nel 1865, la capacità di 656,102 tonnellate; nel 1876, tenuto menti; sarebbe più esatto il dire viaggi, ovvero approdi e parlenze)'
conto a parte dei litorali veneto e romano, erano 983,648 tonnel- -Q uesta diminuzione è sensibile assai pel cabotaggio (5,639, 20 9
late; e compresi anche questi due litorali, cioè per tutti quanti i nel 1861; 4,489,649 nel 1876, nonostante che in questa cifra sia
p~rti del regno, i bastimenti a "eia di proprietà di armatori nazio- compreso il movimento anche dei porti veneti e della provincia
nali avevano 'la capienza di 1,020,488 tonnellate. A vapore aveva- romana; ed è anche maggiore per la navigazione cosi detta inter-
mo 95 bastimenti nel 1865, di 22,135 tonnellate; e nel 1876, nazionale (3,236,558 tonnellate nel 1861; 2,869,979 nel 1876).
135 vapori di 57,341 tonnellate, senza quelli iscritti nei compar- Al contrario, i bastimenti a vapore dànno un movimento di ap-
timenti veneto e romano; e 142 vapori di 57,881 tonnellate in prodi e partenze riunite di 1,848,823 tonnellate nel 1861 e di
tutti i porti del regno. 4,4 8 4,3 JI nel 1876, per quella che dicesi navigazione internazio-
Le costruzioni navali si svolgono con progresso lento; anzi naie; e un incremento di gran lunga maggiore pel cabotaggio, da
necrli ultimi anni si avverte una forte diminuzione di lavoro. Tra- 2,35 8,7 60 tonnellate nel 1861 a 12,891,407 nel 1876.
"
lasciando di contare per numero i bastimenti costruiti (giacchè Se non che, la distinzione medesima fra navigazione inter-
il numero significa poco, e può anzi facilmente indurre in apprez- nazionale e cabotaggio non fu mai nettamente tracciata, e sol-
zamenti fallaci, senza la notizia del tonnellaggio) vediamone la tanto negli ultimi due anni s'è incominciata a stabilire con qualche
complessiva stazzatura legale; 58,140 tonnellate nel 1865 ; 70,022 rigore. Ci fu per molto tempo un difetto, o un equivoco nel modo
94 ..An1luario Staliftico Introduzione 95
di dassificare gli arrivi e le partenze, secondo l'una o l'altra specie Nè la Direzione di statistica si limita a tener conto della
di navigazione; e la direzione di statistica non mancava ogni navigazione nei nostri porti; ma studia altresì, mediante rego-
anno, dal 187 I in poi, di richiamare su di essa l'attenzione della lari informazioni che si procura dai consolati italiani, ilmovilllento
ammipjstrazione. Allorquando un bastimento proveniente dall'e- della bandiera nazionale nei porti efteri, e ne fa oggetto di apposite
stero toccaya successivamente più porti italiani (per esempio, Ge· pubblicazioni annuali. Pertanto, nei porti esteri frequentati dalle
nova, Livorno, Napoli, Messina), esso veniva contato, per solito, navi italiane si descrivono separatamente gli arrivi e partenze da
altrettante volte in arrivo e in plrtenza per navigazione internazio- e per porti italiani (navigazione che dicesi diretta, rispetto al nostro
nale; mentre, per essere nel vero, si sarebbero dovuti ascrivere a paese) e gli arrivi e partenze da e per altri porti esteri (naviga-
questa specie di navigazione solamente l'arrivo nel primo di quei zione indiretta) . I dati. raccolti per questa via sono, per la prima
porti e la partenza dall'ultimo porto italiano visitato, e tutti gli altri parte, un riscontro di quelli contenuti nei volumi annuali della
via<H7i
00 ,
intermedii avrebbero dovuto considerarsi come cabotaoCTgio. Naviga::;io1'le lIei porti delugllo, e per la seconda parte misurano
Imperocchè non bisogna confondere la determinazione della prove- una delle pil! cospicue fonti di guada gno che l'Italia realizzi all' e-
nienza o destinazione della merce caricata sul bastimento, colla stero, e che le serve (con altri mezzi) per ripianare il deficit del
provenienza o destinazione del bastimento che la porta; un basti- suo bilancio c0mmerciale. La navigazione indiretta crebbe da
mento può venire da New-York e avere merci da deporre succes- 12,687 bastimenti (arrivi e partenze riuniti), della capacita di
sivamente a Marsiglia, a Genova, a Livorno, a Napoli, e prenderne 3,156,298 tonnellate nel 1868, a 16,366 bastimenti nel 1875, di
successivamente a Marsiglia, a Genova, a Livorno per Napoli 5,061,598 tonnellate; il che vuoi dire che la navigaz ione indiretta
istess:l. La provenienza del bastimento dovrà essere indicata dal che fanno in un anno i bastimenti italiani è più che doppia, per
punto piil lontano da cui mosse per venire a noi, o dal luogo in numero di tonnellale di capacità, di quella che si verifica diretta-
cui prese la maggior parte del carico. Ma il peggio si è che nep- mente fra l'Italia e l'estero.
pure l'interpretazione opposta era adottata costantemente, e tanto
l'erronea che la buona erano seguite promiscumente, l'una molto
più sovente che l'altra, senza che si sapesse al giusto per quali
proporzioni influissero la prima o la seconda interpretazione, sui '
COM9.(E'1{CIO COLL' ESTE'1{O.

risultati finali della statistica. Adesso si pone molto maggior cura


nel separare la navigazione internazionale dal cabotaggio, secondo
il criterio piil esatto; e l'effetto immediato di questa correzione
L A STATISTICA del commercio coll'estero h:lun'importanza
ben altrimenti superiore di quella della navigazione. C'è diffe-
renza fra le due, come fra un registro di veicoli e quello delle
fu un'apparente diminuzione della navigazione internazionale e merci t;asportate.
un aumento di altrettanto nel cabotaggio. Oltre a ciò da qualche Il movimento del commercio generale coll'estero era di 1568
tempo si porta un occhio più attento nel distinguere gli approdi e milioni nel 1862 (9 I I milioni d'importazione e 657 di esporta-
le partenze per f orza maggiore, o più semplicemente per rilafcio; zione); sali a 2755 l~ilioni nel 1876 (1436 d'importazione e 1319
indi una nuova riduziope nella navigazione internazionale e un'al- di esportazione) e a 2290 milioni nel r877 (1245 d'importazione
tra simile, quantunque in misura diversa, nel cabotaggio per ope- e I045 di esportazione) secondo le statistiche annuali pubblicate
'razioni di cOllll/lercio. dalla Direzione delle Gabelle. A formare il commercio del 1877

.AlI·nlf.ario St a / if / ico Introduzione 97
concorrono i trasporti per le frontiere di terra per il valsente di Dal 1876 al 1877 nel commercio speciale si è verificata una
486 milioni all'entrata e 528 all'uscita; e i trasporti marittimi ri- diminuzione grandissima, se sono esatte le statistiche della Dire-
spettivamente p~r 758 e 517 milioni. L'importazione per mare si zione generale delle Gabelle. Le differenze sono gravi soprattutto
suddivideva in 240 milioni con bandiera nazionale e 5 18 con nella esportazione dei nostri prodotti agricoli e delle sete; ma di-
bandiera estera; e l'esportazione, alla sua volta, in 187 milioni pendono altresi dalle mutazioni introdotte n~i prezzi unitarii, adot-
con bandiera nazionale e 330 con bandiera estera . tati dall' Amministrazione per tradurre le quantità delle merci in
Il progresso del nostro commercio coll'estero dal 1862 in poi valori, nelle statistiche annuali. Cosi mentre la Direzione delle Ga-
si può scorgere facilmente in cifre effettive dalle tavole a pagi- belle valutava 280 lire al chilogrammo nel 1876 la semente di ba·
ne 34-39 della seconda parte di questo .An1/llario I e a pagina 76-a chi da seta, per l'anno successivo essa ne riduceva i prezzo uni-
dell'.Appendice I come pure, sotto altre forme, dalla tavola seguente, tario a 120 lire; e similmente riduceva il prezzo delle sete greggi e
di cifre proporzionali d'anno in anno, sulla base delle importazioni, da IO,OOO a 7,500 lire, e quello degli avanzi di seta, da 1,600
delle esportazioni e del transito del 1862, ragguagliati separata- a 1,200. È evidente, per esempio, che se si fosse conservata la
mente a 100 lire. stessa valutazione pei due anni, per le sete greggi e, invece di una
Cominciamo dal 1862, perchè il [;jCovilllen/o commerciale pub- differenza in meno di 183 milioni fra il 1876 e il 1877, la diffe-
blicato perl'a nno 186 I non comprendeva il commercio della Sicilia. renza sarebbe stata di soli 123 milioni; cioè lo squilibrio sarebbe
Movimelllo co mm e rci ale (ol/ ' eslero stato di quasi sessanta milioni meno sensibile. E per l'insieme dei
nove generi di commercio indicati nell'unito specchietto, la diffe-
C"/IIm.:r c io
renza di valore supera di circa 30 milioni quella che si avverte fra
Ge III' 1"(/1" S Pt C i ft I t: la massa totale delle esportazioni del I876 e quella del 1877
.Alllli
Tr itI/ -
{parlando sempre del commercio speciale) . Ecco infatti le cifre ' .
[",poet"1 E, poeta· I Tolale I
[",poeta. E,poCla-1
Totale
iilo
Z IOlle ZlClle Z ID n c ZIOUC

1862 100 100 100 100 100 100 100


, La questione dei va lori è tra le più gravi e difficili, in questo genere
1863 108 106 107 109 110 109 88 tdi lavori statistici. Converrà che l' amministrazione studii il modo di darle
1864 120 96 109 119 99 Hl 73
1865 11 2 93 104 116 97 108 68 una soluzione meno imperfetta di quella presente, appena siano entrate in
1866 101 102 101 105 107 106 63
1861 106 125 11. 107 128 115 102 vigore le nuove tariffe. Soggiungiamo frattanto che i cambiamenti a cui si
1868 108 133 119 108 136 120 11 1
1869 11 4 1:J3 122 11 3 137 !23 103 -accenna nella tavola seguente, furono generalmente riconosciuti opportuni.
1810 109 130 118 10R 181 117 124
18 71 118 185 146 115 188 146 160 Per il vino, in(1.tti, si era notato che non era giusto va lutarlo 50 lire
1872 '.3 196 16~ '. 3 202 167 151
1873 161 199 177 155 196 I,. 218
-mentre i se t~e decimi almeno di quanto se ne esporta servono di materia
1874 157 167 161 157 171 163 144 prima per f~bbri'caz i one di altri vini. E forse non si è ancora raggiunto il vero
1875 142 169 1M 145 179 15' 91
1876 J58 20 1 110 160 211 181 128 scrivendo 30 lire per ettolitro. Per gli olii l'aumento di I S lire, cagionato
1871 137 159 146 139 167 151 115
dal poverissimo raccolto, è forse piuttosto scarso che soverchio.
, Notiamo che le cifre effettive del trans ito, a pagina 34 della seconda Riguardo ai semi di bachi, la diminu zione proviene da ciò I che negli
parte di questo volume e a pagina 76-a dell' Appwdice, rappresentano il valore anni anteriori le dogane assegnavano al peso dei cartoni importati il va-
delle merci elltrate in transito; conseguentemente all'lifcila si deve ripetere un lore del seme. Ora si provvide a correggere quell' errore grave, tenendo
eguale va lore; e il transito deve essere contato due volte affinchè, aggiunto <:onto dell' imballaggio. E quanto ai prezzi delle sete, ognuno sa quanto
al commercio speciale, -possa eguagliare il valsente del commercio gwerale. siamo discesi dal 1876 al 1877.
v/nnu.ario Statiftico I ntTodu zione 99'
La tlvola seguente dimostra le proporzioni del commercio ef-
fettuato per via di mare e di quello per via di terra, distinguendo il
primo secondo che i bastimenti impiegati nei trasporti avevano
L bandiera italiana, ovvero bandiera estera.

;}.(ovùlle1Jlo commerciale coll'eJitro

..
~t ..
e. ~ ~ ~ Proporp'o/li per cellio suoI/do i 'II/eni di tra sporto
.~ 'f!..~r-;:~
J "'porfa,iolll Esporta,;one
&
.;; --,-----
~
..A,li,;

Via
Via di mare

Con
Via
ICon
Via di mare

.
Con :::.~ ::!
di terra bandil:rn di terra bandier:t o~ u
bandiera U;~
na- n'·
.
estera
zior.ale zionalc ~

=
~
1862 35 27 38 40 25 35
1863 33 2J 43 40 28 8'
18601 27 28 45 38 . 5 26.5 35

1865 29 27 32.5 32.5 35

.. 1866

1867
29

SI. 5
28

24..5
43
• 44
38
43
81

21. 5
36
29 . 5

1868 31. 5 23.5 45 44.5 27 28.5

1869 28 24.5 47.5 42.5 23.5 24

;:~:~~ l R71 81 24.5 44.5 4.7 .5 24.5 28

"'l" ,g !.; O'


~
: 4. 872 88 21. 5 45.5 52.5 24..5 '3
1873 32 25 43 52 25 '3
1874 38 20 42 52 19 29
.§ 1875 87 18 45 49 02 31

1876 40 18 42 58 17 25

1877 U9 19 42 51 18 31

, Per il 1870 nel volume del 9!Cov;melllo Commercia.le non si trovano


riassunti per categorie le quantità e valori delle importa zioni ed esp,0rtazion i
secondo i mezzi di trasporto.
100 .Allnuar io S t atiflico Introduzione IDI

Le nostre più importanti relazioni commerciali sono colla Fran- quantità, per gli anni dal 1862 al 1876 (commercio generale, cioè
cia; la Gran Brettagna viene subito dopo per l'ammontare deli<: compreso il transito). In quelle tavole sono soventi aggruppati in
importazioni in Italia, ma è superata dal mercato austriaco per un'unica serie di cifre le quantità (o i valori) di parecchi articoli,
l'ammontare delle nostre esportazioni. Diamo qui appresso le pro- che trovansi distinti nelle statistiche della Direzione ooenerale delle
porzioni del' commercio che abbiamo colla Francia, colla Gran Gabelle, e in nota, sempre a piè di pagina, s ono indicati quali ar-
Brettagna, coll' Austria e colla Svizzera rispetto alla massa totale r'icoli vennero accoppiati o aggruppati per le nostre dimosIrazioni
dei nostri scambi internazionali per la serie. di anni, dal 1862 al più sommarie.
18 76 . . Qui appresso riproduciamo le cifre delle quantità importate od
esportate dei generi principalissimi dei nostri scambi internazionali,
Co mmercio speciale distinto per paesi di provenienza e di destilla{ione.
coll' aggiunta delle cifre del r877, approfittando della sollecita'
( Proporzioni per 1(0).
pubblicazione L'ttta ora da quella amministrazione.
I mporta\iolle
Si riconosce per tal guisa a colpo d'occhio di che cosa si com-
.,4" Il i pone, per grandi massime, il nostro traffico .
AuSl,;' ! Frallci:1 Franci:t !
Svizzera I
Brettagll:\
Gr:111
Dlfovimeu.lo commerciale dei pritzcipali generi.
(Commer.:io gencr:11c . )
1862 . 16.69 28. 12 9.74, 28.15 9.71 32. 71 23.57 16.4.2

1863 . 16. 24 29.59 8.18 22.50 11. 02 37. Il 18 . 14 l S. S[


P illo ZlIrcluro
l!i.42 29.89 7.82 18.23 [ S. 6' 35.63 15.84. 16.17 ONo Ili o/ivn
' 86 ~ . rnffill 'l/&
[II fllsli [II b~jgJie Q";/I/n/i
1865 . 12. 57 35.85 6.68 19.06 [4.0S aB.G9 13.,G5 15.84

[866.

[867 .
10.85

16.47
~6.

29.17
25 6.8[

7.05
21.85
20.24
9.78
16. 95
S5.69
88. 09
15.91

14.21
15. 0S

10.72
.An"i Elt o/ilri
1------ I 'N../IIllCYO
Qllilllnli

22.91 Il . 73 37. 02 15.37 10. 8l


[mpono,.1 E,po"". Ilmpo"" . ! E,po"". lmpo"".! Esport:1z. l mpon az.
[868 . 18.81 25 .71 6.80

186g . 16.62 27.98 5. 28 2> . 80 13.38 33.6li 15.38 14.32

1870 .

1871 .
16.44.

17.91
25. H
20.95
5.5 1

5.S9
26.84
29 .35
Il .54
18 .28
26.92

37.06
17 . 86

[4 .46
15.29

18. 14
1862
1868
189 688
206 5S8
246 787
48601H
339 508
452 579
230 7S1
612 829
I 26 84.7
27 6S2
4S3 885
S88 9[5
446 ~"
829 88.
1864 292 614 237 510 S65 810 1 SOO 8S8 4S 409 472 16,L 224 497
1872 . 18.89 27.56 4.15 2·1. 79 [8.80 38.32 15.11 1865 253 711 273 077 350 052 1 114 411 47 8 12 6G9 728 585 057
1873 . 11. 51 SO.07 8. 18 2S.49 19.5G 39.50 14.09 9.7G 1866 181 202 352 601 3 19 468 1 l O·" 183 12 SlS 664 469 538 76()
37.8[ IS67 174 11 8 293 4 20 304 377 1 391 6JO 105 (HO 408 529 487 708
1814 . 19.50 50 . 28 3. 19 21. 57 2 1. 402 10.95 13. 40
[868 103 877 235 727 249 588 1 277 9H 42 007 537 255 548 [83
1875. 19.31 t"0.48 2.96 18.54 S7.98 10. 52 18.55 [869 12,l C22 278 659 867 282 l 388 795 107 258 815 883 552 090
1816 . 19.98 52.2G 2.49 15 . 4.1 44.98 12. 45 11.00 1870 79 518 23l 826 263 425 l 511 855 08 417 G09 469 5H 449
1871 147 869 3:?O502 451 200 1 580 (9(j 5662 [ 878 83G WG 6[9
1817 . 20. 54. 28. 72 2.42 25.64 16.26 43.95 8.S8 HL 19
1872 61862 G09 2-12 493 600 . 2 266 200 47 480 700 !J.l5 541 50.
I
18iS 159 755 29!J 587 497 900 Il 8M 400 836G7 629 912 521 527
1874 161 659 SO!) O~).l 419 700 I l 298 100 47780 46[ 481
A pagina 40-6 I della seconda parte del volume e a pagina 498 173
1875 &1569 867 138 889 200 1, 100 200 945,",1- 9-13 2 15 492 789
'77-a-83-a dell'.Appendice, si trovano rappresentati un gran numero 1876

I
2G8 558 696 5GS 409 [ 00 895 200 45 737 835 000 488 550
1871 158 703
.dei generi importanti di commercio fra l'Italia e l'estero, espressi in 4[4 880 859 500 852 400 55483 6 12 614 882 758
..A 11 11 Il a r i o S t a t i f t i c o 111 /1" O d u Z i O Il e 1°3
102

Pelli crllde
Zutduro ..AmI/ci Came Ir'f'o 7Jfjlillme $,,"'1/}
C(lffè 'Bu rro F o ,.m" /(gi
rnffi"nfo - , /i fii o /I j - e poI/ami - t,tr/li e secdJe
P airl
11071
-
Q/liufal;
Q"i/lfll/j -
Q/linfal;
Qlfilliali -
Q uintali
Q/lilliali Q/Iii/tali
~'1m/l'

---- ----y--- - - - - -- --1---

I
Jmport:t:t . Im penn. Esport:l.Z. Esportaz. Esportaz. Imporu.z.
IEsrort:u: .

1862
lmpor raz.

5 148
Esportaz .

42 24:'j
Importaz.

75475
Esportaz.

S25 737
Esponaz.

151 058
Importaz.

!l 318
Importaz .

1862 122 576 109 200 4.58 481 l 969 8839 .9001 15862
23 566 ]998 1 112 888 3J{i 414 143 925 15 267
296 951 119 8t9 GM8126 2 GOl 5 '80 51 136 21 391 1868
186S
7 570 15 0-19 107 416 809382 166 839 19 247 42333
lBG4 !Hì9 293 158 055 6<4 &'-3 4336 2919 56 657 40 543 186'
1866 8 G03 17 18 1 100 {i91 354 471 225 859 18841 848 828
1865 ]03 129 92671 692 261 6631 4 481 61 625 34. 241
6 "8 44 801 105 097 36a 828 192 168 16680 216 2;\8
1866 128 786 lSB 026 901 51 7 4816 15 225 57 511 35 Sii 1866
1861 4. 843 81 GH 100 008 65 1 163 802 6a8 11 812 270 58l
1861 96 619 186 210 672 ~10 5 211 26 093 61 813 26 291
186S 4. 981 85 891 85347 838 294 320 517 12 937 268 728
1868 l a5 275 143 025 115 «5 8.26 29 133 63 284 22 698
1869 7 144 G5978 141 29S 1 096 121 3 18 825 266.8 403 422
1869 151 GOG 146 828 883 467 10401 80 904 80 514 25 J27
1870 3 9JO 76086 116 723 897 198 26h 78R 15895 290 141
1810 142 084: 146 205 780 821 11 115 26 639 67 OaG 21 971
1871 3 220 117 545 131 122 1 35 1 722 515 997 20832 281 078
1871 175 329 155 2!G 889 645 11 011 26 690 58558 21 121
1872 3 5 15 105 186 146 326 l 980 200 317 255 21 563 125 837
]812 164 484 158 780 882 896 Il 739 24445 65 534 22 !)80
1878 53618 200 714 955 700 335 418 25 988 14,9 164,
197 958 818 540 12 811 25895 62 571 2543 1 " 9l!5
1813
1874.
822 318
S~G 927 134 732 715 914 15 481 27 447 70738 2:J 747 181' G 124 50492 152 110 I 600 200 387 657 28 113 98360
1815 " 4.55 37 6.=',2 165 059 1 j 85 500 385 791 34. 599 169 658
1815 423 599 165 515 943 583 14- 216 80699 81 674 23 884.
1876 4 870 115 087 145 931 2 626 400 855 2,18 S3 754 lGO 9BO
1876 889 148 178 055 895265 164. S 80568 73 558 23 465
'877 4. ~47 180 25 1 140 178 1 2 92-1 800 I 304 898 30646 142 11'i
1871 !iO'! 7G8 Ilo! 652 970 550 2L 685 44 261 68080 223GO

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186 16 766 81 872 62 109 1 89 8G3 , 3 i 641 1 967


1862 20850 16645 31 689 18 996 7891 38 798 61 526
1863 21 495 40 564 45 842 84. 4.72 31 908 1 431
1868 S7 695 11 8<7 28086 lO 7S4 4. 002 16 714 51 537
1864 4.0 8G3 SI 54,3 57 969 7l 15"- 49 159 869
1864 15887 18 568 19 561 lO 925 S 427 32 159 88413
11165 M 481 28 428 70 095 87 575 81 208 48 734 91 /'1
1865 19 845 lO 860 19 [,72 12 SOl 8 919 26 7B2 39 100
1866 28 645 59 894 75 904 80 940 184 515 45 GS9 224
1866 l:I2 58a 8 950 21 S10 10218 11 4S1 1828:; 11<1 520
1867 ~ 018 100 860 82 472 100 8S3 (i7 845 l 90:")
1867 49 148 5 708 70 570 9 881 24 367 35 187 118 425
1868 SO 486 122 582 90 182 98 518 189 021 46 737 l 914.
1868 51 079 8014 .45 572 8238 15 899 58464 138 166
1869 'J 1463 167 214. 11 2 264 J23 82 1 200 8.:;2 67 880 il 328
1869 64 565 4789 33 043 lO 024 11 MI6 55535 106 641
1870 87 872 16B 446 79 583 106 575 188 980 49 838 2912
1870 48 771 l 687 85322 6 315 14 BO-l 29 673 92 !)84
1811 4B 554 294 4.23 87 402 lJ4 933 lS2 815 43 707 861
1871 46190 2547 75 418 4, 792 46 740 Hl 0·16 181 9 67
1872 "7 fl27 236 403 79 061 10·j 570 167 1.120 6-1 591 219
1872 45064 2 450 !i8 310 4. j6G . . 081 20 686 180 669
1873 [12 9 28 809 458 206 339
54 962 13 899 160 301 110 570 118 574 fI5 181 r.il
18i3 620 45 303 :; G67 16 818 1874 50 171 S31 DI:} 111 367 11 3 520 198 713 64 189 722
1814- 81 292 2 00·1 22 28 1 IO 023 7 987 169 71 U,2 . 852
1875 46 ii:; 190 520 120 929 186 486 283 42r,
190 OH r.8 927 tI 1:!3
1875 90808 l 684 27 362 8344 8500 19 ~OS
1876 4:; 363 270 090 1:18 081
203 692
129 !U2 288 857 8'1 623 1 ti 000
1876 2·17 146 3318 4.8 189 lO 363 16682 17 i!.la 1877 48 6?'i7 379 {i47 1$0 227 117 699 199 208 80 539 . 2 Bi9
18i1 210 MO 2 771 75 54.7 6 988 42885 30 850 250 S9r,
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1862 (O 977 fiO 045 7 529 1 S95 U5592 2 453 274 1862 655 329 98 161 405 5 534 557 800 712 97 415
1863
1864
44 458
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1 828 915
1 208 977
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5 417 812
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902 587
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1865 190 12 00-1 129 61 002 l) 17 2 I 858 27 033 ' 432 963 JS60 1 281 414 78815 569 Il 596 892 871 666 5 GaG 113
1866
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87 284
5 576 931
770 454
781 589
920 593
251 654
226 908
636
187 0J..1
22485 21 971 SS2 161 800 2' 745 G 481 44 058 2 555 962 1868 2 544 752 154 554 81 114 446 555 84.7 120 294 290 69 248
1868
22429 32 112 145 50 976 2965 7 869 . . 590 2 424 606 1869 2 747 070 112 528 95858 392 407 990 858 240 667 72G 188
1869
12 489 28 912 292 93 926 S9675 1870 2 4.05 896 108 492 85486 540 846 1 081 037 159 950
1870 5 877 6 234 712 G-n
1811 15833 34 875 859 74 Ha 3 R99 8 605 62 282 1871 9 451 900 158 460 97 748 331 018 1 017 391 145580 50G 680
1872 15960 31 601 680 75 731 7 218 5 708 59028 8 312 084 1872 12 265 500 141 lGO H!l 580 570 480 967 992 170 400 - 604 430
1873 21 306 29 758 907 SO 051 lO 283 9888 58 561 2 924 926 1878 12 258 000 129 590 15 1 440 449 087 1 032 088 214 110 565 950

I
1874 ,. 536 26 23( ()6.1 78 79!J 11 398 9 737 61 585 S 747 229 187' lO 125 500 116 850 176 574 782 929 1 417 546 178 S.JO 631 410
1875 16 Sal 32 716 376 74. 14.0 12077 15584 64 761 5 196 (91 1875 87 210 180 175 945 911 1 855 152 184 670 645 010
11 255 500
1876 13 681 sa 505 846 47 790 11 378 9 770 68 147 3 382 611 1876 lO 105 500 76 570 159 848 858 976 1 206 886 224 900 666 470
1877 62555 1877 9 587 800 101 480 148 471 8H 806 1 458 710
lO 192 131 834 903 126 034 8 425 6 641 2 114 258 275 StO 795 630

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Esportaz. Esportaz . Importaz. Importaz.

1862 159 547 80 219 28777 21 144. 1862 208 676 1 455 569 14 464 121 105 025
266 668 1 21 406 671 12 654 891
1865 657 528 90288 57 046 494 990 S4 739 18 821 794 1 6G8 450 1865 596 482 1 527 690 5 908 913 60456
1864. 156 526 85073 42371 459 851 81 015 2S 036 246 978 834 1864 217 290 1 4BB 974 5 552 969 341 105
1865 357 660 90079 48522 489 891 11 582 lo 518 065 l 820 339 1865 409 535 1 458 209 4. 553 745 69 JGB
18GB 204 364 90 7!9 99471 525 21G 95098 37 082 761 1 017 080 1866 495 787 1 ~95 492 5 240 428 127 687
1867 1 262 925 79077 179 5St.i 867 477 59 846 82 130 187 3 4011 527 '1867 565 5 16 l 983 255 5 159 4S8 98 737
1868 987 500 24011 248 588 84.1 4,18 5645G 19 4-28 199 8 183 588 1868 692 945 1 769 818 5 808 884 110 058
1869 485 201 33865 96 S42 70! 289 63 G20 25 991 712 2 151 144 1869 491 586 l 708 [,06 6 5SG 959 107 487
1870 14 J.l2 70800 8iS 9 12 67 474 2,1 5.15 800 2 689 145 1870 545 114 1 747 849 9 4J7 889 152 809
1811 18016 58099 845 990 73 2·jO 21 907 480 2 9GG 909 1871 574. 005 1 124710 7 915 lIDO 189 4Sa
1872 864 50·1 27 279 4S 164 751 84.9 77 5S7 28 416 Slf, S SGi? 550 1872 li32 G54 1 82G 550 lO 597 240 158 828
1873 297 006 21 S59 49 597 669 G54 79 513 28 763 920 .{ 862 500 1873 G5S 894 2 054 273 9 595 520 U.8 173
1874 505 2 1G 4·1 630 54. i SB 691 791 68 170 32 i!H 161 9 688 917 1874 752 000 1 146 461 l O 52G 550 19t 771
1875 650 541 51 08·1 741 022 98044 1875 655 (50 2 167 024 210 48:.
f>6 985 26 161 9&1 4 673 242 IO 598 160 1
1876 57 131 499fl8 :;9 84.2 400 1870 481 210 1 955 477 14 545 4.20
788 847/ 541 532 47 912 5 293 328 282 44~
1877 850 4.'13 48456 1877 544 800 1 2 101 415 13 501 920
5 1 2SB 489 090 !lG 60G 14G 714 619 4 706 574 202 400
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III t l' O d 11 Z i O we 107 .

1876, e notizie più particolareggiate, relative anche alle varie ca-


L A V O '1{. I 'P U 'B B, L I C I .
tegorie di trasporto, al materiale rotabile, alle spes~ di esercizio ed
O~IlNC[A~[O dalle strade carrozzabili: queste si distinguo no, .al prodotto ~etto ecc., per gli ultimi cinque anni, dal 1872 al 1876.

C com' è noto, in nazionali, provinciali e comunali; le quali ul-


time si suddividono, a loro volta, in obbligatorie e non obbligatorie.
La statistica delle poste si arresta per ora alle notizie del 1875.
Diamo il numero degli uffici, e la quantita delle lettere impostate;
delle cartoline postali, delle stampe, dei vaglia emessi ; il valore '
Una statistica delle strade comunali, comprese le non obbliga-
.complessivo delle lettere assicurate e dei vaglia; 'non che il pro-
torie, fu fatta nel 1863 e rinnovata nel 1873; ma i risultati . delle
dotto lordo e la spesa di questo servizio, per gli anni dal 1862 in
due inchieste riuscirono discordanti fra loro: in luogo di un au-
poi, per tutto il Regno, e con notizie più particol~rizzate, per le
mento nello sviluppo delle strade comunali durante il decennio,
singole provincie, per gli ultil~i due anni, a pag o 122-126 del
diperidente dalle nuove costruzioni eseguite, si sarebbe trovato
testo (Parte l ') e 40-a a 43-a dell' Jlppendice.
una diminuzione da 63 mila a 57 mila chilometri. Si dovette per-
Dei telegrafi abbiamo i dati fino a tutto il 1877, per il com-
cio conv~nire che la prima statistica era errata, ossia che e~ano
plesso del Regno, cominciando dal 1861: personale direttivo, di
state iRdicate come strade rotabili delle semplici carreggiatt: o
esercizio e subalterno; lunghezza delle linee, sviluppo dei fili so-
anche dei sentieri mulattieri. Una statistica abbastanza esatta delle
strade comunali' non si possiede ancora: è mestieri limitarsi per Pra terra e lunghezza
~ . .
dei cordoni sottomarini -, numero deo-li b
uffici')
apparati telegrafici in atti vita e posti semaforici; numero dei tele-
ora a registrare quelle fra esse che sono classificate come obbliga-
grammi, distinti in privati, governativi e di servizio; prodotto
torie, negli elenchi compilati a tenore della legge 30 agosto 1868.
effettivo e valore dei telegrammi spediti nell'interesse del Governo;
Pertanto a pago 127-129 (Parte l ' ) di questo volume trovia-
e finalmente, spese di esercizio, colla indicazione speciale ordi-
mo un prospetto delle strade nazionali, provinciali e comunali ob-
narie e straordinarie.
bligatorie esistenti alla fine del 1875, nelle varie regioni e in tutto
Nella tavola seguente dimostrian;o lo svolgimento progressivo
il territorio del Regno; e a pago 44-a 47-a dell'..Appendice notizie
~elle vie e mezzi di comunicazione; strade ferrate, strade ordina-
simili per la fine del 1876. A pago 130-13 I del testo (Parte 1")
rie, poste e teleg rafi, coi dati, per ql1antò ci fu possibile riunirli, dal
vediamo altresì la dimostrazione delle somme erogate nella ' co-
1861 al 1877. Rinunciamo a dare le cifre dei chilometri di tutte
struzione e sistemazione di strade comunali obbligatorie dal 1869
lè strade comunali secondo le statistiche del 1863 e del 1873 che
a tutto il 1875, distinte secondo le varie sorgenti.
abbiamo ricordato essere riuscite inesatte e contradditorie,' diso-ra-
Riguardo alle ferrovie, troviamo a pago Ip-I41 (Parte l ') del , "
ziatamente neppure gli elenchi delle strade comunali obbligatorie
testo, e a pago 84-a 94-a dell'..Appendice: I. lo sviluppo chilo-
si possono dire perfetti; onde ci limitiamo, per questa parte, a com-
metrico delle ferrovie esistenti alla fine di ciascun anno, comin-
prendere nel prospetto la cifra dell'ultima relazione ministeriale
ciando dal 1839 fino a tutto il 1876; 2. l'ammontare del capitale
impiegato nella costruzione, armamenti ' e materiale mobile delle <:he dà la situazione alla fine del 1876 '_
ferro vie italiane al termine' del 1875 e al termine del 1876; 3. la l La differenza fra le strade costruite al 1871 C quelle date come i.i1i
lunghezza delle linee, il prodotto lordo, effettivo e chilometrico ~ l 1877 si spiega pei successivi accertamenti fatti sulle singole strade c per
per cìascuna rete e per tutto il Regno, anno per anno, dal 1860 al Il continuo lavoro di correzione dei dati forniti in orig ine da i COll.1u!:i
~rroneamente negli elenchi da essi compilati.
I08 ..Alllluario Statift ico P'R...OS'PETTO Gl?N.,E'R..:ILE ddle ,pefe ,oj1elll/l" da
T09 bis

186 1 , S6,

1 Ammin istr:\ zionc centrale - Pcrsonale c m:ttcrHlic

1,701,685 74 2,6<14 ,601 38 2,612,971 59


I
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Regio Corpo Pcrson :\lc . . • . . . . . . . . .
~ ~ 601,776 41 951,221 41 9&1 ,010 19
dci Genio dvile \ l ndbnnità , trasferte c spese di ufficio
r. ~
2,S03A12 21 5,5713,981 78
!il '"
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l M::m utenzionc c rip:U:lzionc. . . • . .
1,933, 180 31
3,301,320 95
11 ,11 0,160 Or.
u,9 8~,5 1 S
9·J
10,f42,!l54. 76
4.,852,824 'J3
S St r:tdc orJi n:tric I Costruzione. • . . • . . . • . . . • .
725,861 75 [,621,180 31
6 \. Con orsi c sussidi . . . . .

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~ ~ t; ~ ~
11 ,959,872 07

2,281,912 77
18,735,8.l"j-l 31

2,783,368 22
7 Opere idrauliche - Fiumi c fDlremi . • . . . . . . . . . . . . .

M:mU1cnzioni, ripaf:'lzioni ed Csc:l\':uioni ordi n:uic dci 2,91 '1,115 51


Porli,
spiaggie c fari
l porti; manutenzioni e ripar:tzioni dci fari . • . 1.022, 129 76
" ,550,585 30 5,S62,G6f, 5!l

·•
\. Costruzione cd csc:w:tziollc st r:to r ,linui:t . . .
1,7GS,MO 62 3030 5,806 62
IO Bon ific he . • • 816,427 05
3ul ,OH 27
Il Sussidi c concors i per opere id rauliche c port i .
~i~~ 7,603,289 95 9,093,269 11
:i1 ~ ~ ~
7,693,239 95

~ ~ ~ ~
co 00 00 00
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Il Str:lde fcr r:ltc
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Escrci 7.~O.
Gamp 7. u~ .
• . •.• • . • •
. . , ..... . .
15 , 1~1 ,384 14
771,819 20
I 15,023,198 OG
1,968,501 85
21,215,192 13
825,748 57
838,082 84
053,5S1 4 1
\. Costruzioni . . • . • • . • . . • • . • 42,233.819 20
14
58,168 ,022 54 $8,204,698 ().1 I 4S, il1 ,362 8:!

46,717,362 82

.... ..... .. ........, .,


IS Traspono dcII:, Capitale da T orino :\ Firenze e :\ Romtl. • • • . . .

16 Telegrafi •• . . . . • . • • . . • . ... . . . .. . . . .. 2,766, 185 92 5,(;66, 188 71 5,OOJ. ,GliO 01


21,086,928 o:; il 18,G05,tiH O:,
17 Poste • . . .• • . • • • • • . . . . . . . . . ..... . . . J2,190,73l 68

·
." 18 Spese generali .l'amm inistm zione. . .. .. . . . . .. . .. . .
2,042,175 63 90'1,34528 ( 634,012 G

106,1);, 39S $4 I

.. I ~:;:;.;~~ ;; I
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Tolflli . . .
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Spese per le pro\'illci( napoleulne e sicilianI! (I). 80,491,000 00

T oll/ l e Ktfl t f(llt • • . I )O,S9J, 1 4 1 97

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( I) Cio': : rrm'incic aapolct:ulC lirc :l.6.}00,000, provincic ~icilhne lire _I, 19 1,000.
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7"l{OSPETTO GE'N"E'1{!/LE d.lI, sl>t/e sojlelll/le dallo Siaio dal 1861 a II/Ilo il 1877 l"" opere e stI··vi{i di}'''''''l/li dei Lavori Pubblici. (SOIlI/lIe pagale I/egli eferd{i degli Il/lil i glli

/illtf\ iol/c ilei ti/oli di lp/fn 186J 1116 6 1S6S 187 1

- Pcrsoll:l lc c m:ttcria.lc GG I,I,90 20 975,018 87 832,573 00 7GO,080 01 702,231 79 712, 825 42 711,2i7 8a :iOO,431 38
533,681 21 H05,!i06 88

on:\le • . • • . . . • • • • • 1,79 1,635 74 2,644,601 38 2,612,971 50 2,501,029 21 2,372,505 36 1,:i31,239 20 1,44.1,05079 1,524 ,930 68 l ,<:I ~ !J,r. 1 9 35 1,438,MN 63 1,585,916 50 1,r192 ,61<1 89 1,77 9,OG4 Il l
nnit:\, trasferte c spese di ufficio 601,776 47 951,227 41 9&1,010 l O 901,095 64 913,046 82 4i2, 174 -19 532,687 05 60 ,'118 48 6!7,288 78 MH,O:! 1 94 669,2.19 83 897 ,567 37
752,283 04
3,595,828 79 3,576,981 78 3,402,12<:1 85 3,285,552 18 , 2,003,413 C9 l ,!)76,797 &l 2,159,3<19 16 1,9,O,OOB 18 2,355,200 14 2,261,864 22 2 ,076,liSl 48

ten:dollc c rip:tr:udonc . 7,933,18937 11,119,160 or. 10,442,:")5<1 76 10,878,33 1 93 1l ,O!n,088 21 4,77 9,0·"12 09 5,024,1 52 61 6,606,6,jG 66 6,L~fi,731 GO 3,13J,81287 5,642.95396 6, 129,231 28 6,214,418 20 G
ruzionc. • • . . . . . . . . • . 3,SO l,B20 95 5,989,513 9·1 4,852,824 <13 4,617,836 59 6,750 ,154 07 3,584,50.1 s..l 5,190,781 4-1 5,'H6,74.5 33 5,2 ;5,947 02 4,708,917 28 6,609,849 39 9,009,598 69 12,897,271 47 IO
'orsi c sussidi . . . • . 725,361 75 1,627,180 37 1,438,175 09 1, 185,265 12 1,190,512 91 095,763 8S 4GO,S60 98 126,468 28 3 ;a ,809 H 89,835 00 390,682 02 1,299,807 32 2, IG3,594 6-1
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i c tOlrenti . • • . . 3,.752,549 92 9,181,,849 28 1, 83 ,920 '.Il 'J,413,35 1 79 7,G "tS,a l'l 56 6,633,607 83 10,535,586 56 19,554,746 18 17

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I
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ziollc cd csc:l.'1:tziol1c straor,lin:1.ri:t • 4,550,585 30 5,862,66(; 55 4,395,502 87 3,801,404 45 5,307,505 25 4,390,751 16 3, ' 95,975 24 4,02'1,243 45 5,2"9, l6a fil 4, 85:;'1;.19 Oi 5, 129, 10.1 40 4,419,206 97 3,305,530 75 5
1,768,5f1O 62 }'30S,806 61 3,° 8 3,043 67 1,931 , 361 65 1,433,891 iO 1,0 18,10; 30 1,17 1,022 S7 1,190,966 10 1,4 I j.)}SSo 614,50:; 19 1,801,005 61 l,!i81,S1257 1,7 2·1,8 19 65 2
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7,693,239 95 9,093,269 11 7071,050 82 6,410,373 6* 7,80"-,333 i5 6,160,0019 72 6,188,192 17 G,889,618 42 8,OiO,272 70 10,183,583 85 9,214,17305 8,221,288 03 8

7,699,239 95 8,lBo.6H 61 6,835,005 27 9,21<1,179 05 8,221,288 09 8


i:do 15, l ~ l ,SSi 14. 15,023,198 06 17,825,74 8 57 23,29i,210 57 14,701 ,6 79 4.:; 411,774 41 r 9S,8 10 71 274 ,978 96 9 i5,85G <19 24 7, 622 53 1,335 ,71)6 01 1,215,292 18 !J.l4,G2G 46 l
zie. • 717 ,819 20 1,968,607 8b SSS,082 84 909,515 31 49, 1liS,OS9 92 42,3 18,097 6B 54,651,06 ; 39 56, jO,239 92 39,277, 3 19 20
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58 ,163,022 54 S8,204,698 O" 4.6,717,30282 60,075,392 39 77 ,942,3·16 2,1 8,SgO,937 28 47,537,240 4'1, 22,90.i,5 12 89 5M, 63,9;JO 52 62,781,1 77 S9 ;'iiI
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12,190,731 6S 21,086,928 Oii 18,605,154 O;) 18,414,7324 1 17,473,307 75 16, 787,572 61 16,. 54,554 96 16,4.02 ,255 37 l G, I,ill: JS!J 31 ].1 ,128,4'1-1 62 18,191,·788 7l 17,936, 12Ci 34 21
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n:tpolct:lIlc c skili:lnl! (I) . . • . 30,491,000 00


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L':re elzev ir iano , '/f1lt rigbe Il. 10 e I], rnpprescnt:mo le spese flme per opere pubblide sui bil;l!tci di nltri Min i,t.m . Queste .:ifrl! non !lono comprese ne i primi toul! dcile righe Il . S, 9, IO.: I l, C delle rigl: n. 12, '3 e Il; sono però comprese ne secondi totali, come pure ne tculi generAli.
,Ietane lire 26,300,000, provincie !icilime lire 1, 191,000.


• spefe S"flelllli. dallo Siaio dal 1361 " 1/1110 il 1877 J'" oJlere e "r,viti diJ,m1",li dci Lavori 'Pubblici. (Sol/n/le pagale uegli efercizi degli ""I/i qlli sol/o il/dimli.)
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2,6~2,91J 59 2,501,029 21 2,372,505 DG 1,:i3 I ,239 20 1,4'1.1,050 79 1,52'l,!l3 0 68 1,4 ',3,fi1 !! 35 1,4S8,fia'l. r.3 1,585,9 1G 50 1,!i92,C I'1 39 1,779 ,064 Il 1,177,796 71 1,813,S14 90 1,867,8GI 72 1,885,235 11 31,GlG,92 I 37
964,010 19 901,095 6,1 913,04.6 82 472,174 49 532,687 05 G08,4 18 48 5n ,288 78 MI<I,O:H 9'1 752,283 64 6G9,:?·I!! 83 897,567 37 84.1,!!4S 02 88G,01O 56 89 1,989 63 879,745 26 12,72.1,536 il8
S,~7G,981 78 3,285,552 18 2,003,413 69 1,976,757 S,L 2,133,349 16 l ,9 jO.!!OS 13 2,358,200 14 2,2G l,8G4 22 2,G1!I, iS!! 13 2,6!1!:t,S25 dG 2,76.1,980 87 44,341 ,457 9::;

10,878,33 1 93 11 ,087,088 21 4,179,(}12 05 5,024,152 61 5,606,64G 6G G,l t::i,731 UO 3,131,8 12 31 5,G42 .953 9(i 6,129,23 1 28 6,214 ,418 20 6,129,859 94- G,449,163 SG 6,01 ,t,859 06 G,926,715 72 119,64:1,51 1 62
4,617,836 59 6,150,154 01 3,58,1,50.1 3-J 5,~96,7S 144 5,'HO,145 33 5,2:5,941 02 4,708,917 28 6,603,849 39 !!,009,5!!S 69 12,897,271 47 10,221"lQl ~iO 8,832,715 32 6,480,322 57 7,923.276 18 1L 2,!J:,8,9S0 .u
1,185,265 12 1,130,512 91 6!!5,763 8~ 460,360 98 126,468 28 3 i8 ,809 l ,t 89,830 00 390,582 02 1,299,867 32 2, !G3,li94 64 2,522,057 38 3,Go.l,3eO 6-1 4,lH4,594 69 5,492,718 80 27,565,273 01
]0.68J,433 G" 18,917,755 19 9,059,3LO 25 11 ,181,245 03 11,549,86027 1l,8!0,487 76 Hl,438,697 29 21 ,275,28431 18,873,318 12 18,886,859 82 16,145,[,76 52 20,342,705 70 259,769,715 0.1

2,556,860 73 3,18l,,849 28 2,292,598 17 10,535 ,586 56 19,554,746 18 8,999,460 70 9,9G8,58C 87 117,922,339 33

2,32'1, 212 09 2,050,830 78 1,608,9<18 03 2,101,030 70 2,780,058 90 2,G!2, 154 19 J ,36,t ,851 01 3,UH,521 98 S, 146,858 :')2 3,027,52G O:J 2,128 ,5nO 80 2,481,938 00 2,!i90,7i4 41 2,643,358 71 40,999,4.65 08
3,801,404 4.5 [i ,807 ,505 25 4,390,751 lG 3,995,975 2,1 4. ,02'1,2.18 45 5,2 i9,168 iii I 4,855,U·1!) 07 il,lim, IO.1 40 4,<l1U , 2G6 97 5,305,530 75 3,238,[).j 1 IO 2, 264,310 45 2,075,935 21 2,989,241 If. G9,82:',41 1 !).j
1,931 ,361 6S 1.433,891 70 1,0 18,10 1 30 1,17 1 ,012 S7 1,190,966 lO 1,'j!j.S35 So GI4,605 Hl 1,801 ,065 (il 1':,8 1,312 r,7 1,72-1,8 19 65 2,505,649 88 2,073,855 13 1 ,69!i ,690 54 1,884,133 90 30,403, ~ 18 no
804,921 89 2&1,757 lO 445,997 72 160,850 53 !H , 126 23 85 ,376 07 118,950 00 9 1 ,~:I 1 SO 66,7M 99 lG3,'UI 00 1CZ, loo 00 95,909 19 144 ,11 1 '13 227,356 49 3,141,456 42
011 ,059 Si 6,410,373 64 7,804,333 75 6,160,0.19 72 6,188,152 11 6,889,078 42 8,O iO,272 70 G,835,OOi; 27 10,183,58585 9,214, 113 05 8,221,288 03 8,G34,8H 78 6,916,013 37 G,506,51 1 G5 7,744,090 25 144,369,811 74

G,835,005 27 10,183,583 85 9,:21'1,173 05 8,221,288 OS 8,634,8:11 78 6,916 ,013 37 6,500,511 65 1<14,5611,811 74

825,748 57 2S,291,!HO 57 14,70'1,679 4;; 41l,714 41 !lJ3,810 71 27-1,918 96 2 i5,856 49 247,62253 1,535,796 01 1,2 15,292 18 S44 ,6!6 46 1,367,007 90 2,727,071 79 2,8.0)4 ,458 92 2,868,993 Gl 100,199,5LO 76
838,082 84 909,515 31 49, 153,039 9:? 42,318,°97 68 SO'l6",S1S 16 S4,6n,067 39 S6 ,7 iO ,239 9: 39,1jj,319 lO ::l:9.i63,39:: ;8 17 4 1,'S-I,)93 86 <10, ' j1 ,60S 12 38 ,19 1 , 12 7 S6
';1,818,0 10 47,23°,919 Il 41,49°,3:9 98 578,106, 11 276
053,531 41 35,868,666 51 HS,'184,G2G 87 7,919,162 87 47,245,429 75 80,1-:10,076 68 49,5·\3,9 17 09 2:!,651,889 8G 57,528, 15451 61,5G5,885 11 75,255,369 49 53,'112,490 19 56,375,095 33 ,14,962,405 Il 47,316,420 26 694.:l5<1,1:l3 01
717 ,862 82 flO,075,S92 39 77,342,346 2·1 8,SllO,!!37 28 47,557,240 4.4 III ,015,055 G4 49,1'm,713 58 22,!!0:;,512 89 62,781,177 89 15,579,!l95 95 5-1,779,498 09 58,102,167 12 47,816,864 09 50, 185,4 18 87 1,372,65!!,75G 53

46,717,36282 11,342,3<16 24 106,5 jO 01} SO 88,627 . 341 9° 1,812,659,756 bS

5,904,714 14 181,630 51 !29,60.1 lO 713,889 35 110,590 GO 1,417,021 29 5,064,261 57 1,610,951 12 27,892, 155 IO
5,004,66097 5,200 ,737 S9 4,933,132 48 5',302,990 8 1 4,502,873 75 4,73 1,M330 4,0 ;0,763 88 4,502, 154 99 6,259,07228 7,00S,0!l293 6,525,4958 1 7,735,803 14 7, 129,58654 1,105,765 52 7,277 ,095 98 96,366,212 20
18,005,1 54 05 18,4 14 ,7324 1 17,473,307 75 16,787,512 61 16,<154-,554 96 16,402,2:')5 87 l G,1~3: 1 89 31 1'1,128,44-1 62 18,191 ,'7 8871 17,936,12634 22,G52, t 89 65 21,300,103 61 21,G79,714 34 21,l G8,:,U l 63 22,1 38,308 99 3 13,964,54 9 08
694 ,012 56 1,2 15,956 78 7~2 , 03,l 59 U5G,599 C·l ~1!.\,022 15 8G5,!i35 27 1 {11}9,835 35 7O.J. ,2G8 49 929,232 59 968,727 83 950,G08 19 1, 116,527 68 2,624,113 03 1,658 ,805 12 1,289 ,907 87 20,OG2,!i:08 35

id,377 ,329 47 DJ, ,19,2·17 79 115,G49,437 74 125,393,537 95 2,406,G27,OOO 23

J3S,3iS ,Hi sS I sO,On,12) 13 2,tI!J9,50S,!!38 89


, 30,49 1,000 00
162,880,3)6 S6 2,<lS9,!!99,!!38 39

su: b il:tnd di altri Mini'l.!n. Questi! ;;ifri! non sono cOn1prese ne i primi tou.h ~ -Ile righe Il . 8, 9, I O i! 1 I, e delle rig e n. J:!., 13 e I I; so no però comprese ne secondi totrlli, come pure ne totali gencfnli .


11ltroduzio1le 10 9

Finalmente un'idea generale dell'attiyita del Governo nazio-


nale uel promuovere i lavori pubblici nel regno si può avere da
-quest'altro prospetto, che dimostra le spese sostenute dallo Stato,
dal 186 I a tutto il 1877 pei vari titoli di amministrazione, ferro-
vie, strade ordinarie, poste, tele~rafi, bonifiche, opere idrauliche,
porti, fari ecc. Tale prospetto è ·riprodotto dalla Relazione ge-
nerale che accompagna ora l'esposizione del nostro Ministero dei
Lavori pubblici, al Trocadero, a Parigi.

(Vedafi la tavola delle spefe pd lavori pllbblici dal 186 l al 1877


1/ pago 109 bis-109 tel):
• ..A Il 11 n a r i o 5 t a t i J t i c o . 11ltr od ll zioile 1l I
I IO
Giova peraltro avvertire che non tutte le somme che lo Stato
anticipa per servizi pubblici, e delle quali dev'essere rimborsato
dalle Provincie, dai Comuni, ecc., o che indebitamente riscuote,
F'INA·'N.,ZE 'DELLO STATO.
sono ricuperate o restituite nello stesso anno in cui figurano spese,
° introitate. A compensare le partite che non sono rimborsate
56-~ del-
50 -.a dallo Stato o da questo restituite durante l'esercizio stesso, in cui

A I'A GINE 144-171 della parte l' e a pagine


. l'..Appmdice sono rappresentate le entr.ate effettive e l pa-
" amenti fatti dal 1861 al 1876 inclusivamente, non che le entrate
;resunte e le spese presunte per il 1877. Il movimento delle finan ze
furono spese o riscosse, stanno quelle che, anticipate o indebita-
mente percepite negli esercizi anteriori, vengono rispettivamente
esatte o pagate nell'esercizio che si è preso a considerare. L'Am -
dello Stato è costì diviso in due periodi, cioè dal 186 I al 18 7 0 , e ministrazione finanziaria nel compilare il bilancio d'un dato anno,
dopo il 1870, perchè a cominciare dal 187.1 f~rono dis.~int~, nella non può comprendere fra le partite di giro che quelle che hanno
massa totale dell' attivo, le somme che SI nsolvo no 111 .rasfol- Ull riscontro immediato fra l'attività e la passività del medesimo

1/I4Zioni di capitali e le partite di ·giro. : . anno. Noi però procedendo sciolti da queste necessiù cont~bili,
Per "li anni dal 186 l al 1870 incluSlvamente, SI veggono le possiamo permetterei di approfondire anche maggiormente l'esame
entrate ~lassificate in ordinarie e straordinarie, t'; indicati separa- delle partite figurative, tenendo conto pure di quelle che hanno il
tamente i principali cespiti di entrata. La serie di quel~e cifre rap- loro equivalente nei ~ilanci degli anni immediatamente precedenti
presenta la storia delle trasformazioni e del p~ogresslvo aggrava- o susseguenti. E studiando sotto questo aspetto il bilancio, per
mento dei nostri tributi. esempio, del 1877, troveremmo che tanto le entrate quanto le
Le spese sono repartite per Ministeri, e poi riassunte.sott'al:[O spese si riducono di circa 198 milioni, per interessi che lo Stato
aspetto in spese 11Ifangi~ili I, di ammillijlrazione civile e di a1/l111111t- paga a sè stesso, per imposte dirette, dazi doganali, pigio-n'i di
locali, ecc. che le varie amministrazioni governative pagano l'una
strazione mililare. . . .
Inoltre per ali stessi dieci anni, si dimostra ti movimento di all'altra, o per rimborsi da Comuni o da P rovincie, di spese che
. taluni fra 'i pri:cipali titoli di spesa ; cioè: servizio de.l .debitO lo Stato non fa che anti~ipa re, ovvero anche per restituzione di
pubblico; pensioni ordinarie, civili e mil~tari; ~~arentlgle pe~ tasse o altre somme indebitamente esatte.
strade ferrate ; spese straordinarie per lavo n pubbhCl; spese straOl- Ecco di quali titoli si compongono quei 198 milioni a cui ab-
dinarie per ferrovie. . biamo accennato, per l'anno 1877:
Per gli anni posteriori al 1870 le entrate sono classificate, c~m~ Lire 3,220,000 per imposta fondiaria gra vante sui beni dema-
già ricordammo, nelle tre grandi divisioni, di rendite, trasformazlOnt niali, sui Canali Cavour (di proprietà dello Stato) e sui beni pos-
di capitali e partite di giro. seùuti dall'Asse Ecclesiastico;
Lire 9,200,000 per restituzioni e rimborsi d'imposte, tasse. e
J Sono denominate spese intangibili quelle pei titoli seguenti : debito dazi indebitamente riscossi, di cui: 6,000,000 per imposte dirette,
consolidato; rendita per la Santa Sede; debito redimi bile; ammartimento 55°,000 per tassa sulla macinazione dei cereali, 2,000,000 .per
dei debiti, comprese le obbligazioni ecclesiastiche; debito variabile, comprese tasse sugli affari, 600,000 per dazi di confine, 50,000 per dazi in-
le guarentigie per le strade ferrate; pensioni; dotazione della Corona e spese
terni di consumo;
per le due Camere legislati\'e. .
.A 111111 al"io Statiftico I utrod ll zionc . 113
112
Lire 25,000 per restituzioni di dazi all' esportazione degli al- Lire 35,186, '3 3 per rimborsi da parte delle Provincie, dei Co-
cool e della birra; muni e d'altri enti, di spese per sicurezza pubblica, carceri, scuole,
Lire 140,000 per restituzione di "somme anticipate dai salatori strade ordinarie, ferrovie, opere idrauliche, porti ecc,;
di pesce che vengono rimborsate dopo la salagione; Lire 8,277,834 per interessi sulle obbligazioni dell' Asse Ec-
Lire 43,000,000 per vincite al lotto le quali sono prelevate clesiastico, emesse ma non alienate, e delle quali lo Stato riscuote
sulle somme giuocate, che figurano nell' entrata pel loro valore conseguentemente gl'interessi;
complessivo; " " Lire 187,196 per quota d'interessi sulle obbligazioni ricevute
Lire 600,7 26 per cartoline e francobolli postali di Stato, che 111 pagamento dei beni ecclesiastici, riscossa dal Tesoro;
ve!mero peraltro aboliti a partire dal secondo trimestre 18 77; Lire 42,543,788 pel servizio del pagamento degli interessi ai
Liro:! 37 8 ,000 per spese postali che vengono rimborsate dallt: portatori delle obbligazioni del prestito nazionale e per l'ammor-
Amministrazioni estere, dagli agenti postali all'interno per cor- tamento delle medesime, s.ervizio che fu assunto dalla Banca Na-
rispondenze detassate e rifiutate dai destinatari i, o dalla Cassa zionale in corrispettivo d'una somma di rendita consolidata;
dei Depositi e Prestiti quale amministratrice delle Casse di Lire 575,000 per prezzo, capitale ed interessi, di beni apparte-
risparmio postali, o per acquisto fatto da Amministrazioni gover- nenti ad enti amministrati dal Demanio e da questo venduti, che
native di francobolli postali ordinarii occorrenti nella corrispon- furono conver.titi in rendita da intçstarsi agli enti medesimi;
denza coi privati; Lire 1,260,000 per restituzioni d'indebito fatte dal Demanio in
Lire 940 ,55° per telegrammi postali di Stato, per concorso dei conto dei beni dell' Asse Ecclesiastico ed in dipendenza dei canoni
Comuni nelle spese di sorveglianza delle loro linee, per rimborsi e fitti pagati, o della vendita dei beni che all' Asse stesso apparte-
d'Amministrazioni estere e di altri e per restituzione di tasse; nevano;
Lire 28,148 per diritti di verificazione delle misure e dei pesi Lire 480,000 per rimborsi fatti dal Fondo del Culto (ammini-
usati dalle Amministrazioni governative; strazione autonoma) al Demanio, delle spese d'amministrazione dei
Lire 10,217,053 per fitti di fabbricati e fondi appartenenti al canoni, censi e livelli asseonati
o al primo',
Demanio, destinati al servizio di Amministrazioni governative; Lire 1,5°0,000 per eventuali giri di partite in dipendenza della
Lire 121,266 per fitto di beni di enti morali amministrati dal disposizione del regolamento di contabilità,)a quale stabilisce che
Demanio e goduti da uffici governativi; le somme pagate sopra un capitolo del bilancio e che durante l'eser-
Lire 39,333,794 per interessi di titoli di rendita di propriet!! <izio del medesimo vengano restituite al Tesoro dello Stato, pos-
dello Stato depositati, quasi per la totalità, presso la Cassa di De- sono essere ristabilite in aumento al fondo stanziato nel capitolo
positi e Prestiti a favore del Consorzio delle Banche d'emissione, medesimo.
in g!lranzia dei biglietti a corso forzoso, gl'interessi dei quali titoli " ' . S~rebbero inolt~e da aggiungere, fra le entrate figurative, i di-
sono riscossi dallo Stato medesimo; rItti d entrata pagati alle dogane dello Stato dai vari Ministeri,
Lire 394,000 per spese di giustizia anticipate dallo Stato e da per armi, macchine, rotaie ecc., introdotte in Italia dall' estero',
esso ricuperate; ma non conosciamo l'ammontare di siffatte entrate per tutti i titoli
Lire 100,000 per spese' di perizia relative alla tassa del macinato, sotto cui si realizzano. Ci è noto soltantb che il Ministero della
parimenti anticipate dallo Stato e da esso ricuperate; Marina pagò alle dogane (in cifre tonde) 142,000 lire nel 18 7 2,
114 ..A 1111 Il a r i o 5 t a ti f t i c o Int rod uzio ne Il)

18
18 4,000 nel 1873, 169,000 nel 1874,83,000 nel 1875, 5,000 pilazione dei bilanci del 1876, la classificazione delle entrate e
nel 18 7 6, e che quello della Guerrl ne pagò 1),000 nel 18 73, delle spese si fondi ora su basi più certe, che non si avessero per
20,000 nel 1874, 27,000 nel 187 5, 9,000 nel 18 7 6 , 64,000 l' addietro. Solamente è a deplorarsi che il vantaO' ,,,,O'io di avere
nel 1877 ' . questa volta i dati più severamente riscontrati all' origine, siasi
dovuto ottenere sacri ficando in parte la comparabilità con quelli
degli anni anteriori; o, per essere piil esatti, diciamo che i con-
STATISTICA
fronti si devono ora limitare alle più grandi divisioni. Così, men-
'DEI 73ILA'N.,Cl CO;J.CU'N.,ALl E P'R..OVI'N.,CIALl. tre fino al 1874 si distin guevano le entrate e le spese in ordinarie
e straordinarie, per gli ultimi due anni le spese furono divise sotto
N I T A L l A il gra~dissimo interesse che si attribuisce allo
I svolgimento della vita comunale, e il prestigio ancora vivo del
nome delle cento città, obbligarono di buon' ora il Governo a
un aspetto diverso, in obbligatorie e facoltative. Noi rinviamo lo
studioso alla citata relazione della Direzione di statil>tica, tanto
per questa, che per altre osservazioni di metodo.
studiarne la situazione finanziaria, onde le ricerche divennero Non possiamo tuttavia tralasciar di rammentare che la stati-
sempre più circostanziate, e i dati originar~ furono vagliati con stica di cui discorriamo è compilata sui bilanci preventivi. Operare
c rescente rigore. sui consuntivi non avremmo potuto, senza arrestarci ai dati di
Nell'introduzione alla statistica dei bilanci comunali e provino parecchi anni addietro, almeno per una gran parte dei Comuni.
ciali per gli anni 1875 e 1876 fu dimostrato come, in grazia dei Ma siccome da un anno all'altro si trasportano e si fanno figurare
modelli uniformi prescritti dal Ministero dell'Interno per la com- nel nuovo bilancio i residui attivi e i passivi, dobbiamo ritenere
che, prendendo a considerare una serie di parecchi anni , l'entità
almeno complessiva, delle entrate e delle spese si trovi rappresen-
.
I Non abbiamo tenuto conto dei dazi pagati da lle Società ferro viarie,
perche ci p:ue che questi non possano propriamente classificarsi tra le pa~titl!
tata con sufficiente esattezza anche dai bilanci di previs ione.
di giro. È ben vero che a tali Società lo Stato d.l annualmente cospICue Lasciando ora le considerazioni di pura forma, ecco quale fu.
sovvenzioni a tito lo di garanz ia di 01\ dato minimo di prodotto per Oglll nei suoi limiti estremi, il movimento dei bilanci comunali e dei
chilometro esercitato, e che i diritti doganali pagati dalle Società vengono, provinciali, da quando la statistica cominciò a stmliarli. I bilanc.i

.
sotto un certo aspetto, a compensare in parte la somma sborsata dallo Stato
Per sovvenzioni ,' ma anche omettendo di considerare che la Società delle
strade ferrate dell' Alta Italia, ad esempio, la quale entra per la maggIOr
.
dei Com uni, compresi quelli del Veneto, fin dal 1863, ma esclusi
quelli deìla provincia di Roma, salirono da 264 milioni nel 186 3
a 453 milioni nel 1876. Quelli dei soli Comuni della provinci" di
parte nei dazi pagati da Società ferroviarie (845,000 su 1,240,000 lire, media
dei tre anni, 1874, 1875 e 1876) da qualche anno, cioè anche prima del Roma sommavano, complessivamente, a l l milioni (in cifre tonde)
riscatto, 110n riceve più alcuna sovvenzione dallo Stato (perchè le linee da nel 1869, e a 35 milioni nel 1876. - I bilanci provinciali, tenuto
essa eserci tate sorpassarono il minimo prodotto chilometrico loro guaren- conto a parte delle provincie vencte e romana, da 20 milioni e
tito) dovremmo allora, per esser logici, detrarre dalla cifra delle sovvenzioni
~ezzo nel 1862 salirono a 75 e mezzo nel 1876; i bilanci provin-
governati ve le somme pagate dalle Società per redditi di ricchezza mobile,
tassa di circolazione sulle azioni, ecc.; la qua l cosa ci trarrebbe fuori dei Ciali ~el Veneto da 4 milioni nel 1868, salirono a 7 milioni cre-
confini delI\:! nostre ricerche, che intendono soltanto a chiarire quanto s~en.tl nel 1876, e quello proprio della p.rovincia di Roma è quasi
lo Suto introi ti o spenda effettivamente. tnphcato dal 1870 (I milione e 275 mila lire) al 1876 (3 milioni).
,
Il6 ..AI/III/aria 'Statiffico IlItrodlt ziolle 11 7
Fatto il rapporto alla popolazione nel 1863, i bilanci attivi di 9 0 milioni sono destinati ad opere pubbliche; 47 alla polizia ed
tutti i Comuni del Regno, co.i1preso il Veneto, ma esclusa la pro- igiene; 40 all'istruzione; 17 alla beneficenza ; 4 al culto; 93 corri-
vincia di Roma, si ragguagliavano a meno di I I lire per abitante; spondono, anche nel passivo, alle contabilità speciali. Il rimanente
la quota crebbe con progressione pressochè regolare, fino a 17 e sono spese di amministrazione, di sicurezza pubblica e' diverse.
mezza nel 1876. E distinguendo i Comuni in ItTballi e mrali (se- Le sovrimposte rappresentano una parte molto maggiore del
condo che hanno, oppur no, un centro di almeno 6 mila abitanti di totale delle entrate ordinarie, così nei Comuni rurali come negli
popolazione agglomerata), la media quota per testa è negli urbani ourbani: 48 per cento nei primi c 23 nei secondi. E similmente le
33 lire e nei rurali IO e mezza (anno 1876.) E mentre la popola- rendite patrimoniali: 19 per çento negli uni e IO negli altri. Vice-
z ione dei primi si ragguaglia a 30 per cento della popolazione del versa le tasse e diritti corrispondono a 6 l per cento delle entrate
Regno, l'ammontare complessivo dei loro bilanci corrisponde a ordinarie n.ei Comuni urbani e a 22 per cento nei rurali.
58 per cento del totale generale dei bilanci comunali. Il debito essendo molto più grave, in ragione di popolazione,
Le entrat.: comunali si distinguono (1876) in 288 milioni nei Comuni urbani che nei rurali; prende 27 per cento della tota-
crdillarie, 107 stra01'dillarie, e 93 milioni e mezzo di così dette lità delle spese (obbligatorie, f.1coltative e contabilità speciali) nei
con/abilità. speciali. A formare le prime concorrono 122 milioni di primi, e 15 nei secondi. Anzi distinguendo fra gli urbani, l'insieme
tasse e diritti e IO I milioni e mezzo di sovrimposte. Le straordinarie dei 69 Comuni capoluoghi di provi~cia, il servizio del debito (in-
sono formate per 53 milioni e .mezzo di mutui passivi. Le conta- teressi, ammortimento, censi, canoni, livelli) sale a 3 I per cento
bilità speciali SOIlO un elemento di calcolo che ancora non è ben delle spese totali. In opere pubbliche si spende di più, relativa-
.:hiaro in tutti i suoi particolari, e che turba non poco i giudizi di mente alla totale spesa, nei Comuni rurali (24 per cento) che
proporzione. Sono, ad esempio; amministrazioni di ospedali, che negli urbani (15): è naturale che nelle città si spenda più larga-
hanno beni propri, e soltanto riCGJrrono alla finanza municipale mente in ogni varietà dì servizi. Il debito dei Comuni era sta to
quando le rendite loro non bastano; sono opere pubbliche, per le determinato, al 3 I dicembre 1873, in 534 milioni: aggiunti 13 6
q uali sono allogati speciali proventi; sono, a Milano, la Galleria Vit- milioni di nuovi mutui contratti nei tre anni 1874-75-76, e de-
torio Emanuele; altrove un teatro o un cimitero. In tanta varietà dotti 93 milioni di mutui restituiti, la differenza fa salire il totale
di partite e sistemi diversi di contabilità e distinzioni di patri- debito, alla fine del 1876, a 577 milioni' .
moni, si smarriscono i criteri direttivi per determinare a rigor All'opposto, un calcolo simile, formato sul movimento dei mu-
di esattezza quanto spendano tutti i Comuni di una determinlta tui provinciali durante lo stesso triennio, farebbe ritenere diséeso
regione per'beneficenza, quanto per pubblici spettacoli, o per sanità l'ammontare.dei debiti delle provincie da 55 milioni e mezzo a
o igiene. E però, nello studiare le serie dei rapporti proporzionali, poco più di 5 I; ma questa conclusione non riposa sopra dati in-
che corrono parallele a quelle delle cifre effettive, non possiamo controvertibili, per le ragioni spiegate nella prefazione alla stati-
abbastanza raccomandare di esser cauti nel giudicare chi più stica dei bilanci.
spenda, e chi meno, nei singoli servizi.
Di 489 milioni, a quanto ammontano (anno 1876) le spese
, In questo confronto nOI1 sono compresi i debiti delle città di Caserta
totali dei Comuni, I IO vengono assorbiti da interessi di mutui F..rrara, Padova e Trapani; nè quelli di tutti i Comuni della provincia di
passivi, da restituzioni di capitali, da censi, canoni, livelli, ecc.; di Catania, per difetto di notizie esatte relativamente allo stesso triennio.
.Al1l1l1ario 5tatif/ico 11l/l'odttz iolle II9
2169; le rendite dei loro beni immobili incamerati, erano state
Notizie importantissime son date, nella duplice prefazione, sul
di 6,857,616 lire; gli altri enti ecclesiastici soppressi, in numero
dazio consumo comunale e sul governativo, e sulle proporzioni fra
<.li 34,348, rappresentavano una rendita di 8"818 660 lire', gli enti'
le imposte dirette erariali e le sovrimposte comunali e provinciali;
conservati erano 15,675, con una rendita di 15,166,698. In ~om-
e confronti pure abbondanti si trovano fra i princip;\li titoli di
plesso, il patrimonio immobiliare dell' Asse ecclesiastico, dando
spesa. Quella statistica può essere consultata con profitto da quanti
una rendita annua di 30,842,974 lire, era stato, alla ragione del
amano rendersi conto dell'equilibrio finanziario dei nostri Comuni
4 0fo , valutato 796,088,827 lire, di cui 672,791,973 per beni devo-
e Provincie, e non presumono di poter determinare con afferma-
luti .al Demanio. .
zioni a priori le giuste proporzioni d~ darsi alle tasse dirette e alle
Questa massa di beni è stata già nella massima parte venduta:
indirette, e i rapporti che meglio convenga stabilire fra i tributi
le alienazioni furono fatte sul prezzo d'asta di 401,359,261 mi-
dello Stato e quelli delle amministrazioni locali.
lioni, ottenendosi complessivamente, per prezzo d'alienazione, la
somma di lire 5 16,204,6p nominali', e di 425,920,422 effettive,
Se ora diamo uno sguardo all'ammontare complessivo dei bi-
depurate cioè della differenza fra il valore nominale e [' effettivo
lanci dello Stato, delle Provincie e dei Comuni, prendendo l'attivo
del 1877 per il primo e quello del 1876 pei Comuni e Provincie, • °
delle obbligazioni dell' Asse ecclesiastico ricevute, da riceversi,
alla pari in cqnto prezzo dei beni, nonchè degli abbuoni accordati
troviamo un totale lordo di 1:308.4 + 85.9 + 488.5 = 1,882.8
o da accordarsi ai compratori dei beni sulle rate da essi antlcl-
milioni. Ma da questa somma si possono detrarre 19 8 milioni di
, pate a saldo del prezzo d'acquisto . In queste somme non è com-
rimborsi e altre partite figurative, come di sopra vedemmo, per lo
preso il prezzo delle scorte.
Stato; più 3 milioni e 700 mila lire circa di contabili/a speciali per
Rimanevano tuttora da vendere per I 15,48 1,446 lire di beni,
le provincie e altri 93 milioni e mezzo pei Comuni. In com-
secondo le stime.
plesso, sono circa 295 milioni che vanno, pel nostro sistema con-
Dei sovraccennati 426 milioni non erano stati effettivamente
tabile, a ingrossare le cifre ' degli oneri delle finanze governative
incassati alla fine del 1876 che 33 5,884,000 lire: il rimanente del
t: locali.
prezzo dei beni alienati era rappresentato per quattro quinti, circa,
da obbligazioni in circolazione. '
..ASSE ECCLESIASTICO.

U N CAPITOLO speciale dell' Al1I/1Iario è destinato a rap-


presentare il valore dei beni immobili dell' A~se ecclesia-
s tico assoggettati dal Demanio alle sanzioni delle leggi 7 luglio
1866 e 15 aprile 1867, e i risultati finanziari delle alienazioni , La differenza che si riscontra tra questa cifra e quella di 117 148872 40
fatte finora di quei beni. La situazione al 31 dicembre 18 75 si che è . J ,
. segnata nella tavola a pagina 14-a e I l-a dell' ..Appendice. dipende
trova a pago 159 della 2' parte, e quella che corrisponde al 3 1 ~a c~ò che la seconda comprende anche il valore di quei beni dell' Asse Eccle-
dicembre 1876 si vede a pago 53-a-56·a dell'.Appeudice. A quest'l.\l-_ S1.astl~O che furono espropriati per utilità pubblica, o che furono ceduti in
Via d, transaZIOne,
' . . senza passare per Pasta.
eloe
tima data le corporazioni religiose soppresse erano in numero di

120 ..A 1/ Il Il a r i o 5 l a t i J I i c o

III t r o d /I :;: i o /1 e 121


STATISTICA l'X.,DUST'J{IALE.
'nazionale che circa 3 00 ,000 quintali, onde per la filatura a mano
rimangono disponibili circ~ 900,000 quintali di filacçe.

a~le .~~ll'agricoltura, .~i


R IGUARDO industrie, diverse li.mit.ian.lO
a riprodurre i dati più sommarn Intorno alle pllnClpah pto-
duzioni quali si contengono nella Relazione ministeriale del 6
Oltre a ciò, il confronto tra l'importazione di filati esteri e
la esportazione di cordami conferma la rilevanza della lavora-
zione della canapa nel nostro paese.
In Italia la iuta (la quale è prodotta esclusivamente, ma 'in
luO'ho 1877 sul tr~ttato di commercio tra J' Italia e la Francia ' .
quantità ragguardevole ed a prezzi molto bassi, dalle Indie) non si
Q:ella relazione esprime il succo della grande inchiesta industriale
f"ilava, prima del 1875, in nessuno stabilimento fornito di mate-
eseguita fra il 1871 e il 1873 e di altri diligenti studi fatti poste-
riale apposito. Presentemente è a Crema una filatura di quèsto
riormente.
tessile, che può produrre 6000 quintali di filati all'aill1o.
l ·ndu.Jtria della Canapa e della lnta. La tessitura del lino, della canapa e della iuta ha luogo in Ita-
lia, non solo coi filati nazionali, ma eziandio coi filati esteri.
Si hanno in Italia -+7,000 fusi per la filatura meccanica del
Gli stabilimenti nazionali di tessitura adoperarono negli anni
lino e della canapa, divisi in dieci opifizi, che producono annual- 18 74, 18 75 e 17 86 quintali 45,219 - 48,386 - 3 ,257 di filati esteri.
mente 85,000 quintali .di filati circa. Oltre a ciò la filatura a 8
Se vi si aggiungono 85,000 quintali circa prodotti dalla filatura
mano è diffusa in quasi tutte le provincie del Regno, e dii pro-
meccanica del paese, abbiamo un complesso di 120 a 13 0 mila
dotti rilevantissimi, che però sfuggono ad una determinazione di-
quintali che sono tessuti in Italia, senza contare la quantità di
retta. Specialmente nella stagione invernale, le donne della cam-
filati somministrata dalla filatura domestica, la quale, come abbiamo
pagna trovano nella filatura delIa cana~a e del. lit~o il modo di oc-
già detto, è molto considerevole.
cupare il loro tempo, quando i lavon agran nmangono neces-
Una prova della l'ilevanza della tessitura nazionale, è data dalla
sariamente sospesi. . . \
statistica del movimento commerciale internazionale, dalla quale
La riprova delì'entità della filatura della. canap: e d~l.l~no CI.l:
risulta che l'Italia importa soltanto 30,000 quintali circa all'anno
fornita, in primo luogo dalla produzione dl questi tesslh ll1 Itaha
di tessuti di canapa e lino, di cui 20,000 sono classificati come tele
che, secondo recenti indagini della Direzione di agricoltura, cor-
d'imballaggio. L'Italia esporta 6000 quintali circa di tele di 'ca-'
risponderebbe a 959,177 quintali di filaccia di canapa e a 253,337
napa, talchè la differenza tra importazione ed espOrtazione è di
quintali di filaccia di lino; mentre il movimento d'importazione
circa 24,000 quintali, mentre, come si è visto sopra, si producono
e d'esportazione di siffatte materie prime non ne sottrae al lavoro
(irca 130,000 quintali di tele, con filati nazionali ed esteri ottenuti
, Atti parlamentari - Sezione legislativa del 1876-77 - Camera dei de- meccanicamente, che rappresentano solo una parte secondaria
putati - Progetto di legge presentato Jal presidente. del C.onsigl~o, ministr.o della produzione di tele di èanapa e lino nel Reg no, essendo pre-
de1le finanze (Depretis) di concerto col ministro deglI affan esten (Melegan) valente la tessitura di filati fatti a mano.
< col ministro di agricoltura e commercio (Majorana Calatabiano) ne1la tor-
Da criteri approssimativi possiamo arguire che le persone ad.
nata del 22 novembre 18n.
dette all' industria della canapa, del lino e della iuta si riparti-
scono
come segue, escluse sempre la filatura e la tessitura do.
mestica:
l
III I r o d Il Z i o 11 e I23
..A n 11 Il a r ,i o 5 I a I i J I i c o
12:2 ~neréio internazionale, dall'altra sulle notizie ufficiali raccolte in·
Filatura meccanic:l operai
N. ) ,000 torno :llla coltivazione del cotone.
»
--
6,000
Fabbricazione di cordami fusi .L:l filatura del cotone impieO'a
o circa _ operal. e 000
_ '_ 54..!.000 <>
mila
» 30 ,000
Tessitur:l
Totale » 41,009 Alla. tessitura
. . del cotone sono addetti circa 80 ' 000 lavorantl..
I . te
, l al meccamcI sono I)' mila circa'
', '1 telai'
,a mano sono molto
Nel linificio e nel canapificio hanno particolare influenza le plU numerosi.
proprietà delle materie prime adoperate. Le canape del Bolognese
P 11'Le stamperie
S principali di cotone sono tre'. a M'lla,n,a
o T orre-
.
e del Ferrarese sono le migliori d' Italia, e la loro produzione si .e Ice, a . alerno; producono nell'insieme 600 mila chiloo-ral11mi
ragguaglia a metà dell' intera produzione del Regno, secondo la di stampati. "
citata statistica. Esse s'impiegano specialmente per la filatura, e L'importazione di filati di cotone dai paesi esteri è in media
se ne esporta inoltre molta quantità allo stato di filaccia. La ca- di 13 mila quintali all' anno; e s'importa una quantit'l uguale
napa del Piemonte serve pia parti~olarmente per far gomene, all'incirca di tessuti.
avendo la fibra pia grossa; la napolitana si adopera per cordami ed
anche per tela da vele e per reti da pesca. Al contrario si usano IndllJI 'ria. della La na. .
lini napùlitani nella filatura di Sarno, e se ne mandano pure in
Lombardia, e qualche partita è inviata anche all'estero. La filatur:l La produzione nazionale si pu ò va l utare a circa 9,000,000 di
nazionale importa lin·i per suo consumo dall' Egitto e da Riga, chilogrammi di lana.
e apprezza i lini dell'alta' Italia, e sovratutto quelli di Cremona, La differenza tra le importazioni e le esportazioni di lana crebbe
d'onde si trae una varietà molto fitÌe, benchè non molto tenace e c~stantel11ente negli ultimi sei anni come appare dalle
-cIfre: seguenti
di fibra corta. Invece i lini del mezzodì sono lunghi e robusti e
di bellissimo colore, tanto quelli d'inverno detti rustici, quanto
quelli di primavera che si chiamano gentili, di fibre sottili e quasi Annp 18 7 1 chilogrammi 2,667,100
» 18 72 » 4,~02,200
l
setose.
Rispetto alla qualità dei prodotti, se le canape romagnole sono 18 73 »
I
" 4>4 0 9,7 00 J
J
media
pregiate fra le migliori d'Europa, i lini nostrali per finezza e lun· » J

ghezza di fibra , come pure per la copia della filaccia, in ragion di


))

»
18 74
18 75 »
5,14 2 ,5 00
5,65 0 ,800
,
J 5,94 1,820

superficie coltivata, rimangono inferiori di molto ai raccolti che » 18 7 6 » 7,43 6 ,800 I.


I
si fanno nelle regioni del nord d'Europa, e segnatamente nelle
Fiandre. Le lane sudicie, che costituiscono' poco meno della III t'
della .' . ' e ,I
11ldullria del Cotone. , I~ostta llnportazlOne, e provengono particolarmente dal-

La filatura, tra cotone indigeno e cotone importato, con- f


, l Amer Ica men'd'tonale, non offrono come prodotto in lana ur-
gata, che da, 30 '35
strane . d'
a
. (, ,
'
per cento, mentre le lane salt'lte SI'apIlO
.
suma all' incirca 30 mila tonnellate di materia prima I
all' anno. ,Sia I provel1lenza estera, rendono il 70 per cento circa.
Questo dato si fonda, da una parte sulla st:ltistica del nostro com-
I ntrodn{iolle 12 5

bc-.V~cchi), il quale ha diligentemente studiato, sotto il rispetto


· 12 4 ..Annuario Statiftico .statIStlCO, questo importante ramo dell' industria nazionale.
Il signor De-Vecchi calcola le ' sete greggie procedenti da boz-
Son~ mate le due cifre, ond'è costituita la quantità di lane
.zoli prodotti nel Regno, come appresso:
naturali consumate dall'industria nazionale, abbiamo 15 milioni
di chilogrammi, che rappresentano circa 9,500,000 chilogrammi
Prima dell'epizoozia .. . Chilogrammi 3,'160,000
di lana, ptirgata mediante il sapone e le materie alcaline. Nell' anno 186)' . . . . . . "
2,100,000
~a produzione della lana meccanica può calcolarsi di 4,5 00 ,000
1864 . . . . . 1,5 81 ,000
chilogrammi: 186 5 . . . . . . 1,59 6,400
Il numero degli operai addetti all'industria della lana è di
1866 . . . . . 1,628,000
circa 50 ,000 e la filatura impiega 300,000 fusi, di cui la decima
1867 . . . . . . 1,797,000
parte per la lana pettinata ed i rimanenti nove decimi per quella
1868 . . . . . 1,7 0 7,000
scardassata. I telai meccanici sono 2000; quelli a mano, raccolti
186 9 .. .. . . J ,980,000
in stabilimenti industriali, sono circa 6000; ma molto maggiore
18 70 . . .. . 2,93 0 ,000
. I! il numero di quelli sparsi. 18 7 1 • . • • . • 3,233,000
L'industria della 1:1Ila scardassata è antica in Italia. A Biella,
18 72 .. . . . 2,887,000
a Schio, a Gaqdino, a Prato, a Stia, a Bologna, a Terni, Terra di
18 73 .. ... . 2,73 0,000
Lavoro ed in molti altri luoghi esistono da 'lungo tempo bpifizi
18 74 . . . . . 3,195,000
più o meno ragguardevoli. Invece la lavorazione della lana petti-
18 75 . . . . . . 2,7 69,000
nata era limitata agli stabilimen ti della Liguria e del Novarese,
18 76 . ... . 959,00~
prima che sor~essero la gl~ande fabbrica di Piovene nel Veneto e
la filatura di Borgaro presso Torino.
Dopo il 1869 crebbero considerevolmente le nostre esporta-
L'incremento dell'industria della lana in Italia è dimostrato
zioni di sete greggi e e torte. Le quali ascesero a:
dalle cifre dell'importazione e della esportazione. In sei anni, l'ec-
cedenza della entrata della materia prima sull'uscita si elevò da
Chilogr. 2,292,018 . . . . . nell' anno 1869
2667 a 7437 tonnellate,laddoye l'eccedenza della importazione
2,164,982. . . . . . 1870
dei tessuti di lana e di peli d'ogni specie sopra le esportazioni di-
3,255,100 . . . . . 18 7 1
minuì costantemente nei quattro al1l1i 1871- 1874, poi si rialzò nei
3,084,200. . . . . . 18 72
due ultimi anni, senza però raggiungere la cifra del 187 I. Onde
3,335,9 00 . . . . . 18 73
1: lecito conclud.ere che il progresso di questa industria è pari ed
2,89 8 ,800. . . . . . 1874
anzi alquanto superiore all'aumento del consumo nazionale.
3,4 28 ,100 . . . . .
3, 60 7,5 00 . . . . . .
Se t i fici o.
La trattura della seta impiega circa tre persone per 100 chilo-
Non essendo ancora compiutamente raccolti i dati riguar-
danti la produzione della seta nel Regno, riferiremo le cifre
esposte da un egregio filatore di Milano (il cavaliere Pasqu;\l c
iillrodnz io lle 12 7

..Ann uario Siatifti co che al prezzo medio di 0 .90 al chilogramma formano un valore
di p milioni di lire. L' esportazione salì nel 1 8 7 6 ad un valore
grammi di seta greggia prodotta annualmente; le filande italiane
di lire 3,623, .5 90, e t'importazione a lire 1,776 ,6 50, di guisa che
occuperebbero approssimativamente 70,000 operai, dato che la-
la quantità consumata in paese ha un valore di oltre 30 milioni di
vorassero tutto l'anno; ma il numero di operai è di gran lunga
lire, corrispondente a poco pii! di una lira per abitante. I lav~ranti
. maggiore, attesochè molti lavorano soltanto durante alcuni mesi.
occupati in siffatta industria sono, fra adulti e fanciulli dei. du.e
Esso è almeno di 150,000 persone.
sessi, 14,000 all'incirca, di cui il 60 per cento è di donne e fanclUlli. •
I tìlatoi, ove si' torce la seta, impiegano 75,000 individui.
Il setifìcio nazionale dii luogo a tre milioni e mezzo circa di
chilogrammi di cascami, del valore di oltre 20,000,000 di lire. ~L a c c bi 11 e •
Si producono annualmente in Italia 700,000 chilogrammi di
Una rassegna statistica delle industrie meccaniche del Re-
cardati o fiocco di seta. Alla cardatura sono addetti circa 6 5 0 0-
ano, per l'anno 1872, fa conoscere l'esistenza di I IO stabilimenti
operai.
Abbiamo a Novara, a Zugliano presso Vicenza, a Meina sul
~rivati, con oltre 10,000 operai e lI1}a produzione. annua di pii!
lago Maggiore ed a Jesi, quattro importanti fil ature di cascami, che 25 milioni di lire.
Le macchine motrici idrauliche ed a vapore, le macchine per
le quali contano in complesso 27,000 fu si.
sollevare l'acqua, le macchine agrarie, le macchine utensili per il
Il centro p'rincipale della tessitura serica è a Como, che poso
lavoro del ferro o del legno, le lo como bili, le trasmissioni di mo-
siede circa 7000 telai a mano. Nelle altre provincie del Regno
vimento, le caldaie a vapore, i getti di ghisa di ogni specie, costi-
sono altri 13 mila i telai a mano. Il numero dei telai meccanici di
tuiscono le specialità principali, a cui si dedica l'industria m eccanica
poco eccede 300.
nazionale. Le macchÌ:le e il materiale delle ferrovie, che un tempo
I dati sopra riferiti permettono di asserire che l'arte della seta
si fabbricavano in gran copia nell' Alta Italia e nel Napolitano,
ha il primato tra le industrie nazionali, e che essa impi ega oltre
presentemente non si producono che negli stabilimenti dei dintorni
300,000 operai.
di Napoli e per uso delle ferrovie meridionali.
Car t a.
'Prodotti delle lIIiniere e della metallnrgia.
L'industria della carta è esercitata presehtemente in Itali.t
Una parte importante dell' industria mineraria italiana si ri-
con circa 90 macchine senza. fine di grande dimensione, capaci
flette nelle esportazioni, imperocchè mancando le giaciture di
in media di un:1. produzione giornaliera di 1200 chilogrammi
carbone fossile, la fusione dei minerali è molto limitata nel Regno.
cadauna ; co n 70' macchine a tamburo che possono fornire giornal.
Le principali esportazioni di minerali nell' anno 1877 furono:
mente 300 chilogrammi, e con 600 tini atti a dare ogni giorno 75
chilogrammi, lavorando solamente durante le ore diurne, mentre le
Minerale di ferro Tonnellate 236,667
macchin e lavorano anche durante la notte.
9,616
La produzione totale della carta bianca e colorata, compren· Id. rame.
Id. piombo 27,53 1
dendovi anche la carta sugante, la carta grossa per involti e i car-
toni, ammonta annualmente a cir.:a 36, )000 di chilocrrammi
000 o "
128 .A1l1/lIal'io Statiffico
I Il t r o d /I Z i o 11 e 12 9
Minerale di zinco , Tonnellate , 8,25 5 Sono occupati in questa industria non meno di 7000 operai,
Id, manganese 7,375 senza contar quelli che si dedicano alla deLOrazione della telTaglia
Id, zolfo, 2 IO, ')27
e della porcellana di proven ienza estera.

I marmi di Carrara rappresentano inoltre una produzione


ann~a di circa 140 mila tonnellate, che' in gran parte si esportano Vell·i.
• dopo aver subi~o una prima lavorazione nello Stato,
La fabbricazione del vetro in Italia non ha importanza che
L'industria del ferro produce delle ghise manganesifere ç1i
nella specialità veneziana dene conterie, degli smalti, dei vetri
grande pregio in Lom bardia, e delle ghise prive di fosforo ed atte
filiGranati e dell'avventurina. Di siffatti prodotti, tra i quali do-
alla fabbricazione dell'acciaio Bessemer in Toscana e nell'Umbria;
ma la produzione totale della ghisa supera di poco 20,000 tonnel-
mi~ano le conterie, Venezia, e più. ancora la vicina Murano,
-fanno grande esportazione sovratutto in Inghilterra, in Francia ed
late, Ecco d'altronde le notizie statistiche riguardanti la produ-
in Trieste, di dovc poi tali merci si diramano alle colonie inglesi,
,zione dei combustibili, fossili e la siderargia,
·olandesi e francesi dell' Africa, dell'Asia e dell' America, per mezzo
La produzione di rame metallico è di circa 300 tonnellate an-
di intermediari forestieri. La Cafreria, l'Abissinia, la China
nue, Vi è pure presso 'Genova uno stabilimento per l'estrazione
fanno grande consumo di conterie, tanto che le nostre espor-
dell'argento dai piombi d'opera. La lavorazione del rame in vasel-
tazioni nei tre ultimi anni furono rispettivamente di tonnellate 4I07
lame d'uso domestìco è sparsa in tutto il Regno, come pure la
nel 1874, di 3562 nel 1875 e di 2014 nel 1876 .
fusione del bronzo e dell'o ttone, Si fanno anche, specialmente a
L'industria delle conterie rappresenta una produzione annua,
Milano, oggetti di chinca glieria in leghe di nichelio. Il piombo, lo
che varia da cinque a dieci milioni di lire ed alimenta da tre a
stagno e lo zinco sono parimenti oggetto di molteplici lavo razioni
.quattro mila lavoranti.
nel Regqo, per. farne tubi, lastre, vasellame, oggetti d' ornamen-
Dopo la fabbric az i~ll1e delle conterie e degli smalti viene, per
to, ecc. (VedaJi tabella à pagine I JO e I J 1.)
{)rdine d'importanza nell'industria vetraria, quella delle lastre da
11'1 dnffl'Ùr. IJe rallli ca . finestre, splrsa in tutte le parti del R egno, i cui prodotti hanno
.annualmente un valore approssimatim di tre milioni di lire e che
L'importanza della ceramica in Italia non ci è rivelata da
tiene occupati circa 1200 operai. La fabbricazione delle bottiglie
vcruna statistica; tuttavia, se prescindiamo dalla fabbricazione del
nere OCCUpl circa 300 operai, i quali producono per un milione
\'asellame più grosso e dei quadrelli per pavimenti, possiamo ri-
di lire. Finalmente in oggetti di cristallo e in soffiati diversi di
tenere con qualche approssimazione che la produzione del Regno,
ragguagliata al valore, si~ comc appresso: vetro per nso domestico, l'industria italiana produce per circa
9°0,000 lire, tenendo occupati 250 operai. N ell'insieme l'industria
Stoviglie e maiolica comune . vetraria nel Regno ha una produzione di lire r 5,000,000 ed im-
L. 4,000,000
Maiolica fine ossia ten'aglia uso ioglese piega quasi 6000 lavoranti.
» 4,5° 0 ,000
Porcellana .
» 1,5°0,000
Totale L.10,OOO,OOO
13° ..AlIlluario Sta/if/ice 11llr odnzionc 13 1
'P 'R.. O 'D U ZIO U E 'D E I C O:llC'B U 5 TI 'B I L I F O 551 LI E 'D E L F E 'R.. 'R.. O 1~ I LA LI vL
Notizie ratrolle dagli i"'ffcgllcri
,Id 'R!Jal CorpJ d,,1/_ :lILiniere.

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Liguile l Torbtl I lVfillcrale di felTo
O in ba.rre 3 \ Gelli iII ghisa Ghisa gre'{za 4

.A_C_C_il/_i_!_ _\ F",' 1.- _ _ 1


J/ulli
TOlluellate Valore TO/Illel/ale TOII/tel/aie VILlore Valore Valor~
Valore T \ T'OIm . Va/art! \ ToltIl.
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metriche Lire lIIetriche lIIelrichJ Lire mel. Lire /ilei. Lire
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l ' 2 800 1 400 000 \. . .. .
I Non 5' e trovato il vero carhol1 fossile in Italia. Vi sono soltanto alcuni giacimenti di antracite ma di una produzione li nutatissima, ed oltreciò
vi sono alcuni bacini terziarii di lignite e dei bacini torbosi, ma di piccola t!stensione. l bacini lignitiferi sono di varie epoche; deU'eocene , o terziario
inferiore: a Valdagno (Vicenza) 3 ettari ed a Gonnesa (Sardegna) 1800 et tari ; del miocene o terziario medio: a Mossi e Tatti (Grosseto) 33 00 ettari, a
Murlo (Siena) I \0 ettar i, a Sarzana (Genova) 300 ettari, a Noceto e Bagnasco (Geno va) 2\0 ettari; del posterziario: a San Giovanni (Arezzo) \00 ettari.
a Gandino (Bergamo) 200 ettari, a Garfagnana (Massa) 7000 ettari.
Vi è inoltre una grande estensione di torbiere al piede delle Alpi, la
cui produzione annuale supera 90,000 tonnellate .
, La maggior parte della produzione è dovuta alle miniere dell' Elba, ...... ~ va esport.na all'estero . La quantità totale del minerale fuso in Italia non su-
pera oggi le -1;,000 tonnellate, con una produzione di ferro di 2\,000 ton nella te. Non si sono calcolate le cifre inferiori a 1000 tonnellate, non co-
noscendosi COll sufficiente precisione la quantit.\ del minerale fuso nelle;;!
diverse ferriere .
È impossibile il dare, anno per anno, le quantità del ferro e del
J
_ l'acciaio, pcrchè questi si producono in Italia in un gran numero di piccolt:-
fucine, esistenti specialmente in Lombardia e nell'Italia cl!ntrale. Del resto 1 la produzione totale varia pochissimo da un anno all'altro, siccbè basta dare
qualche media. L'acciaio viene o ggi prodotto in mediocre quantità (25 00 _ _ tonnellate circa), ma è genera lmente di buonissima qualità. La produzione
-t ~ salita a circa 50,000 tonnellate, e supera la produzione della ghisa indigena,.
totale di ferro e acciaio, che prima era soltanto di circa 30,000 tonnellate, J.
perchè all'affinamento vi si m escola ghisa inglese. Inoltre da qualche tempo, vi sono delle ferri'ere che lavorano molti ferramenti vecchi e producono esse
sole i due quinti del totale.
4 La produzione della ghisa grezza è stata quasi sempre costante, seI>
bene li forni di fusione siano stati in media di 20 nel periodo 1860-7 1, e
soltanto LI nel periodo 1872-7\, e ciò perch" durante quest' ultimo vi era
un lavoro più con tinuo.
I3 2 ",t u1/lla rio SlaliflicCl

STATISTICHE 11It rodl/. \.ioll e 13 J


.AGRd7{IE.
diati , iniziò una serie d'indagini, le quali hanno, dopo lunghi anni,
L cE RICER,CHdE s,tatistiche relative all'estensione delle culture resa possibile la pubblicazione di cui ora ci occupiamo,
ampestn e al prodott" l ' E così una prima serie di domande fu rivolta ai Comizi agrari
giori difficolt'ì d" I C le ne denvano, offrono le maa- nel 1868; in esse hanno la preferenza quelle rivolte a conoscere al-
, .< superare, '"
Oltre agli ostacoli che in aenere si ' cune delle condizioni tecniche nelle quali l'agricoltura si svolge,
di dati statistici in Italia le q l' 'd b' oppongol~o alle ncerche Nel 18 70 fu iniziata, per mezzo dei Prefetti, altra serie di ri-
da mire di finallz'! ' ua di SI ,u Ita sempre Sleno consigliate cerche intorno alle colture predominanti in ogni provincia ed alle
. " ve ne sono eali s ' l' l ' "
ria NOI' abb' " pecla I per a statistica aara- proporzioni approssimative che fra esse correvano , Nel 187 I, una
, , , , , , lalllO un gran ' n unlelO . d'I cu lture e lllod' , ""
Slllll di coltivazione' in I S\ anatIs- terza indagine fu pur ordinata per avere siffatte notizie non già
, uno stesso campo e nell' '
succedono le culture p" d' p,' anno stesso si per provincia ma per comune, Nell'anno successivo si fece un passo
, tU Iverse, lante erbacee si l'
mlscuamente con pI'a, nte ,al'b Olee' ' dove r" co tlvano pro- più avanti, e si domandarono le notizie della estensione che
altri alberi fruttiferi sp , sono o IVI, viti, gelsi ed ogni coltura occupava e del prodotto medio, La stessa ricerca fu
, esso non mancano cerear l '
altre piante industriali o t ' N " , I, egumlllose ed ripetuta negli anni seguenti fino a tutto il 1874- E frattanto ciò
, oragglere, 01 siamo ben l a ' d ll' '
,coltura di parecchi Stati di Eur d un,,1 a agn- che si raccoglieva, veniva esaminato colla pili severa critica; si
si disputano i campi d' , °IPa, ove p~che sono le culture che mettevano a raffronto tra loro le notizie giunte per vie diverse, e
, I gUisa c le poche piante co l
vicendamento si succed ' , n rego are av- faticosamente questa massa enorme, diremo anzi dapprima informe,
Gr l ' , ono sopra' l consl'de
e v'o l 'I estensIOlll
"
I e ementl da raccoaliere presso d" , ' veniva gradatamente acquistando il carattere dell' omogeneità e
sono quindi pili moltiformi che alt I nOI per ~Iffatta s~atistica della credibilità, Spesso il cammino doveva rifarsi per un nuovo
s uo aiusto valore ' rove, e dare a ciascuno di essi il demento che sopraggiunge\'a; le osservazioni dell'amministrazione
aae:ole N: .' per gIUngere a conseguenze attendibili, non è cosa
" ' a Vlllcere una parte delle difficoltà viene i ' , centrale provocavano vive discussioni, le quali aprivano l'an imo
catasto ben formato a " n SUSSidiO un alle speranze, non essendo la indifferenza fatta per animare chi ha
, , , ' CUI possa, III caso di dubbio far '
pubblica amnlllllstrazione ' la qu l ' rtcorso la dinanzi a sè un'opera grande e difficile. La vita che veniva dal
, , " a e non trova neanche l l
tra dIZIOne per siffatti stud ' di' , ne paese a centro infondeva anche vita alla periferia; associazioni agrarie,
I, on e poc li sono coloro sui l"
può fare affidamen to . t be nSI' vero c he a richia l' qua I SI
uffici governativi che prima avevano risposto per debito di ufficio,
sulle cose a " , " m a r e attenzione venivano gradatamente mettendo qualche cosa del proprio nelle ri-
,gralle 111 aenere contr'b . "l '
pure disordinato cu' "'d' d ' l I ~I assai I movllllento, vuoi cerche e nella verificazione dei dati, ch e per più di quattro anni
, , I le ero uogo I Com' , , d
bre 1866 i 'l ' , IZI agran al dicem- si continuarono, Alcuni pregevolissimi lavori compilati d" Comizi
n pOI, e esposIzIOni ed i c ' ,
ciò non conferisce l ' " oncorsl agran; ma tutto e da privati, per circosc rizioni circondariali o distrettuali, offrivano
, c le III mllllma parte ad r ' l
.accennate d' , ' " e 1111lnare e difficoltà clementi per giudicare intorno alla esattezza di ciò che si sapeva
I sopla. Ad ogl1l modo po' I è d "
ste ricerche era ur " ' ,l,C l ar pnnclpio a code , della rimanente parte di una provincia o di una zona , Le relazioni
pili spinta dal bi~oan:ec~ssa~I~, l amnlllllstrazione dell'agricoltura, delle Camere di commercio, nelle quali soventi si leggono notizie
" ,c le ente nella bontà dei risultati 1m me-
intorno alla produzione agraria, non furono mai dimen'ticate,
almeno come elemento di confronto, come non furono dimen-
ticate tutte quelle altre pubblicazioni ufficiali, le quali, sebbene
134 .Annu(I1'io Sfati/fico 135
I 71 t r o d Il Z i o 11 e
predisposte per intenti diversi fii '
riscontri. ' o nnno elementi di opportuni duce in Italia e ciò che aU'estero si PI,'Qduce. Abbiamo accennato
di sopra al carattere predominante delle culture agrarie italiane,
I Consigli e le Commissioni che
loro avviso e 0-]" confortano il Ministero del le quali somigliano alquanto alla cultura degli orti pel modo {
. . "l Uonulll com petenti l ' ,. svariato e multiplo onde si succedono sopra uno stèsso terreno.
ncluesti del loro c le m essI SI trovano, furono
parere,
Ciò importa che, per ben valutare quanto un ettare di terreno renda
Ma tutto codesto lavoro . , .
,dotto alla scoperta del ' ~ods~lamo 1~01 ntenere che abbia con- fra noi, occorrerebbe raccogliere e presentare il prodotto delle
, vero m Iscutlbtle? A d culture diverse. Dire infatti che la produzione media del frumento,
spondlamo con ciò che l 0-' , . questa omanda ri-
'D l . e"gesi a pagma 10 del' l ad esempio, è di ettari I 1.07 mentre in altri paesi raggiunge il
'\. e aZlOlle inforno alle d'" pnm o vo ume della
COli .IZIOIlt dell' au" l ' '
1870-1874. «Questo che 00- i si r bUCO lilla nel qu.mqlle11nio doppio e più, è porre il problema in un modo non esatto, e
damento dello edificio h "g ,P esenta sarà, se non altro, il fon- quindi giungere ad inesatte conseguenze. Diffatti al raccolto del fru-
c e potra soro-ere più t 'd' n;ento bisognerebbe aggiungere quello del vino, dell'olio e spesso
e senza i vizi che sarebb ," al l, senza le mende
,, e tementà lusino-arsi d' . di altre piante che si coltivano sul terreno stesso, Riprendiamo in-
nati 111 un primo sao-gl'o ," E '
. siccome l ,,'
," I. ,aver
' tutti elimi-
così più facile sara ricono l a Clltlca è plU facile dell'arte, vece la rapida rassegna di ciò che nella relazione è contenuto.
. scere e mende ch . . Mentre le monografie si riferiscono ad una serie considerevole
SI trovano, che non app _ l . e 111 questa relaZIOne
' rezzare o studIO ed ilI - dI' di piante, mancano le notizie statistiche per una parte di esse.
f:'atte per riuscire a porre l11Sleme "
e coord'
avolO e le mdagini
l Le indagini però furono proseguite piu tardi, per riempiere alcune
l agricoltura
r. .
italiana camp
'"
"
o vastissimo finora
mare e notizie sul-
'
con olta lo sperare che il bbl' ' poco noto. Ma CI di codeste lacune. Rispetto alla cultura degli orti e dei pomari è
dezza delle difficoltà s pu lCO ~lon vorrà disconoscere la gran- pronta per essere pubblicata una monografia speciale, nella quale
uper,lte per O-Iuno-ere al ' verrà fra altre cose discorso delle specie o varietà di vegetali
Premesse codeste a " , , ' segno 111 cui siamo»
vvertenze pas' ,
menti trattati nei tre v l . ~ , s~amo 111 rassegna gli argo- ortensi e degli alberi fruttiferi, che più generalmente sono colti-
o uml, nel qual! s'è s l l l' vate; delle nuove specie o varietà introdotte e con quale risultato,
sopra accennata ed in lt . ' vo ta a re aZione di
, a re successive pubbl' ' .
Il primo volume s' ,lcazlO111. della estensione che si dà alle colture forzate, dei mezzi che si
I apre con un dlffi d"
generalità dell'ao-ricoLtur Cl' uso stu lO 111t01'110 alle adoperano per raggiungere più facilmente una lunga conserva-
, " a. Ima terreno r " . zione delle frutta. Nè mancheranno le notizie per offrire un con-
d I lavorare il terreno ' a vVlcen ' d' ,
amenti ao-ra '.
,eglO111 agra ne, modi
'
mo do da offrire una idea d Il' 0-" l ,,' n. tutto VI è trattato in cetto generale della importanza che, dal punto di vista commerciale,
A ' e a"IICO tura paesana. o da quello della alimentazione ha, per ogni provincia, la produ-
questa pnma parte fa seo-uit "
strative delle pr' ' l' " , o ,una sene di monografie illu- zione degli orti e degli alberi da frutto.
, lllcipa I produzIOlll ." .
nassunta la storia agratle. DI ogni pianta è Scarse erano pure le notizie che nella relazione si davano
" sono esposte le cond" . II
vivere, indicate le pril ' l ' , IZI0111 ne e quali essa può , rispetto ai prati ed alle erbe. che crescono spontanee o si colti-
lClpa I specie e var' t' l .
campo, i modi di colt ' I l' ' le a c le SI disputano il vano nei prati e negli erbai. Una speciale indagine fu aperta in-
, , ura 111 ta la ed all'est . torno a questo argomento, sebbene a primo aspetto si chiarisca
tme statistiche di ciò l l ' , elO, e sono da te le no-
c le a trove e qUI' d la difficoltà di avere notizie esatte intorno alla estensione dei
Una avvertenza è . SI pro uce.
r '
controntl che si soo-liono f:
necessana per appr' .
ezzare gIUstamente i terreni di qualunq~e I~atura destinati alla produzione delle erbe
" are con soverchia facilit,\• , Cl-O II " CI'O' cl le SI' pro-
ed all'ammontare complessivo di queste.
1 11 t r od1/. :;: i o Il e '37
.A 11 Il Il a r i o S I a t if t i c o esposto. Per gli olii, oltre alle notizie intorno alla fabbricazione
Codesta statistica è stata specialmente affidata agli uffi~iali ed alle qualit:\ diverse degli oli che si produconQ, si dà una enu -
forestali, i quali avendo a Curare i'applicazione della leO'O'e sui beni merazione delle principali varietà di piante di olivi che si colti"ano
incolti dei comuni del r874 e l'altra forestale del 18;~ debbono in ciascheduna provincia, con i rispettivi nomi vernacoli.
racco~liere . liotizie e procedere a verificazioni, cbe si prestano Successivamente l'amministrazione ha raccolto notizie in-
a fornIre gh elementi per siffatta statistica. torno ad un' altra industria agraria, che ha grande importanza in
Fra le piante tessili di cui si occupa la relazione, vi è il co- alcune provincie del mezzogiorno, nell~ fabbricazione della lique-
tone, II quale è stato successivamente obbietto di un ampio stu- rizia, ed i risultamenti conseguiti saranno fatti conoscere prossi-
dio nell'orto botanico di Palermo a cura dell' amministrazione mamente.
dell' agricoltura. r semi raccolti da ogni parte del mondo si sono I capitoli III e IV del primo volume danno notizie intorno ai
ivi coltivati; ma le esperienze' hanno ribadita la convinzion e raccolti nel quinquennio 1870-74 ed ai risultati di alcuni stùdi e
ch e questa malvacea perderà sempre terreno presso di noi. Le di alcune esperienze lim e dall'amministrazion e. A questo volume
poc~e acque di cui si può disporre nei climi meridionali', possono f.'l seguito un atlante di 19 tavole cromo-litografiche, nel quale
servIre a culture più lucrose, sia per le esperidi, sia per le piante gralìcamen te, e per provincie, si dan no le notizie statistiche delle
ortensl. BIsognerebbe rintracciare una specie, finora non cono- quali ci siamo occupati e le proporzioni fra le diverse .culture:
sciuta, la quale compisse le fasi della sua vegetazione, senza biso- Il secondo volume si occupa del bestiame, delle mdustne pa-
gno d'acqua . Ed a questo fine tendevano gli studi fatti a Palermo . storali, degli insetti utili - bachi da seta ed api - dei concimi e delle
Un.a r~lccolt~ completa di papri, di fibre preparate delle specie . e macchine ed arnesi rurali.
vaneta ColtIvate sono giit esposte a Parig i, e la raccolta è illu- Il capitolo che si riferisce al bestiame attinge buona parte
strat~~ da una relazione e da una monografia del genere Gossypiul;" delle notizie nella statistica del bestiame pubblicata nel 1875: in-
compilata dal professore Todaro. La relazione è accompagnata torno alla quale conviene spendere qualche parola.
da un atlante. N el 1868 fu disposta codesta statistica a mezzo di schede e di
Tra le piante a fusto legnoso, delle quali si utilizza il frutto vero censim ep.to per il I gennaio 1869. Le disposizioni preparatorie
la relazione non dà la statistica deg li agrumi . Non ostante 00'n1 non furono però date con sufficiente larghezza di tem po, e ciò
maggiore e diligente insistenza, non fu possibile allora raccoali:re nocque; ma nocque soprattutto a quelle indagini il r.'ltto, cb~ esse
i dati di questa st(ltistica, la quale però è sul punto di essere" con- vennero a coincidere con l'applicazione della tassa del macmato.
dotta a termine. Alle difficold ordinarie se ne aggiungeva così un'altra, e pochi fu-
Il s~c~ndo capitolo di questo primo Volunle si OCcupa delle rono coloro che non ritennero che il censimento del bestiame
seguentI mdustrie agrarie: vinificazione, oleificio, macerazione fosse il preludio di un' altra tassa. Le notizie raccolte richiedevano
delle piante tessili, preparazione di frutta secche, estrazione e con- perciò il piu severo sindacato; il quale flllllngo, penoso enon poche
centrazione del succo degli agrumi e preparazione del carbone. volte a mezzo del cammino l'amministrazione fu in dubbio se
della potassa, dell'acido pirolegnoso. La vinificazione e l'oleilìcio avesse da metter fuori una statistica, che tanto pareva esser lon-
son~ diffusan~ente trattate; processi di fabb.ricazione del vino per tana dal vero. Ma poi si pensò che, in materia nella quale si mo-
veva il primo passo, anche le semplici approssimazioni diventano
O.glll. pr.ov~n~la, ~~riodo normale delle v<!ndenll11ie, qualità prin-
L
CIpali dI vml e vltJgni che producono le uve , tutto è estesamente
vi/l.1/uario S:atiftico I/l/r o dll;;:inll~ I39
interessanti, e meritano di esser messe, con le opportune avvertenze, indagine statis lÌèa fu compiuta SCIF l aver bisogno quasi di supe-
alla portata del , pubblico e sottoposte alla critica. rare grandi diHìcoltà, poichè era entrata nel paese la convinzione
• La difficoltà non generò quindi 1'inazione; si ricorse pel con- che , lunao i da servire a scopo di tassa, fossero richieste le_ notizie a
trollo ad ogni fonte e specialmente agli stati per l'applicazione fine di mettere il Ministero della guerra in caso di sapere a chi po-
della tassa del bestiame che si riscuote in moltissimi comUlii. E tesse rivolgersi, in caso di bisogno, per acquisto di cavalli e
cosi dopo una lunga serie di revisioni e correzioni, la statistica di muli.
ùel bestiame fu pubblicata nel r 875 . Nella pubblicazione le cifre statistiche sono precedute da co-
Vuole essere ricordata una difficoltà tutta speciale all~ com- piose notizie intorno alle condizioni presenti dello allevamento
pilazione di statistiche pastorali presso di noi, ed è quella, cui dà equino, alle cause che ne favoriscono o ne contrariano il miglio-
luogo il carattere predominante nella nostra pastorizia, mercè il ramento, ed infine alla inRuenza che hanno avuto i depositi di ca-
passaggio, in molte regioni, della quasi totalità del bestiame dal valli stalloni governativi sul miglioramento equino; intorno al quale
monté al piano e viceversa, a seconda delle' stagioni. largamente si discorre nel capo secopdo della relazione di so-
Tale circostanza richiede una grande cura nelle ricerche sta- pra cennata; e si fa la storia del servizio ippico dal 1860 al 18 74-
tistiche, non solamente per evitare duplicazioni, ma anche per Questo sguardo retrospettivo è giustificato dal bisogno che avverte
ben definire i rapporti fra bestiame, popolazione ed estensione ter- l'amministrazione, di mettere sotto gli occhi del pubblico i fatti
ritoriale. Onde è di grande importanza per le future statistiche di che possono dare gli elementi di un giudizio serio e spassionato
scegliere bene l'epoca in cui esse abbiano a compiersi; come an- .sui risultati di questo intervento governativo.
cora fa d'uopo esaminare se convenga disporre indagini speciali E mentre tutte codeste informazioni intorno al bestiame in ge-
per ogni classe di animali. nere si venivano ra~cogliendo e pubblicando in apposite stati-
Però se alle cifre della statistica del r875 devesi dare il carat-
• stiche, l'amministrazione dell'agricoltura prendeva più special-
tere di approssimazione, riesce importantissima in quella pubblica- mente di mira il bestiame bovino ed iniziava uno studio per una
zione la descrizione diffusa delle specie e razze di animali esistenti descrizione, il più che fosse possibile esatta, delle nostre razze, par-
nel nostro paese, la loro distribuzione sul territor~o, ed i modi di tendo dalla forma e dalle proporzioni delle ossa della testa (al
allevamento. Queste notizie si sono chiarite esatte, salvo qualche quale elemento pare che i moderni zoo tecnici vogliano ricorrere
lieve eccezione, dagli studi successivamente fatti, di guisa che ora, p,r fare una razionale classificazione degli animali domestici). I ca-
• come allora, offrono una idea molto precisa delle condizioni della . ratteri cranioscopici possono essere per noi di grande aiuto in sif-
nostra pastorizia. fatto lavoro, avvegnachè manchi quella specializza zio ne nello alle-
Una parte della statistica del r875 fu rifatta nel r876 . La legge vamento che altrove offre il mezzo di classificare, se non più scien-
del I ottobre 1873 prescriveva un censimento generale dei ca- tificamente, certo molto utilmente, le razze diverse. A codesto in-
valli e dei muli, e questo censimento fu fatto nella notte dal 9 al tento furono pertanto raccolti e depositati presso la scuola supe-
IO gennaio 1876, ed i risultamenti furono pubblicati nell'anno riore di agricoltura di Portici numero 62 teschi; dei principali di
stesso. Il lavoro fu predisposto in .modo, che, mentre risponde essi sarà data la fotografia in una pubblicazione in corso di stampa,
ai bisogni dell' amministrazione della guerra, fornisce le ah re in- nella quale, alla descrizione particolareggiata dei teschi stessi, si
dicazioni che si' ha il diritto di ricercare in siffatti lavori. Questa fanno seguire molte altre notizie intorno ai modi di allevamento,
~., 11 lIlla r i o S t a I il I i c o I 1/ I r o d 11 Z i o 11 C 14 1
mente dal proprietario. 2 ° Salario medio annuale degli operai gior-
alle funzioni economiche alle quali servono gli an imali descritti. II
nalieri, degli operai salariati ad anno. 3° Salario delle· donne ed in
lavoro certamente non è completo, nè poteva aspettarsi che lo
,quale misura. 4° Lavoro degli adolescenti e salario che percepi-
fosse; ma· è un primo c::d importante successo che si fa su questa
scono. 5° Giornate di lavoro prestate in media nel corso di un
via, nella quale aveva gia cominciato ad inoltrarsi il Riitmeyer,
anno da ciascun bracciante. 6° Se ai braccianti sia dato anche il
dei lavori del quale si è tenuto gran conto.
vitto e l'alloggio da chi li tiene a proprio conto. 7° Variazioni su-
Prima di lasciare questo volume, è necessario richiamare, a pro-
bìte dal salario degli operai agricoli nell' ultimo decennio ed in'
posito del breve capitolo dei concimi, un'altra doppia serie di in-
qual misura. 8° Se i conduttori della terra, fittaioli e mezzadri, siena
dagini fatte.
in generale indebitati verso i proprietari. 9° Se infine i proprietari
Prima del 1870 fu iniziata una estesa raccolta di notizie in-
() gli intraprenditori agricoli, prendano cura delle condizioni dei
torno all'uso che delle dejezioni umane si fa in ogni comune del
fittaioli, dei mezi adri e dei braccianti, e se esistano fra essi buone
regno. Il lavoro può considerarsi sotto il doppio aspetto, igienico
ed agrario. Poche sono le notizie che ancora mancano; ma è dubbia relazioni.
La enumerazione degli argomenti chiarisce la importanza di
ora la utilità di una pubblicazione, nella quale le notizie troppo si
questo capitolo nel q,-!ale, seguendo il sistema delle inchieste, le
allontanano dal tempo a cui si riferiscono.
risposte sono integralmente riferite anche nel caso in cui non
Invece fu condotta a termine un'altra indagine.
vi fosse perfetto accordo fra quelle raccolte per una via e quelle
È noto come nelle principali città di Europa si vada traendo
giunte per altra. -
partito dalle acque di fogna per scopo d'irrigazione. Anche noi in
Un secondo capitolo dà notizie intorno al modo col quale la
Lombardia qualche cosa abbiamo fatto, e prima ancora che altrove
proprietà è divisa in ogni prov.incia, al movimento della proprietà
si facesse; ma ora non possiamo piò competere con altri su que-
stessa ed al prezzo dei terreni. Queste notizie però si debbono
sto terreno. Le notizie raccolte e pubblicate provano che soltanto a
dire puramente frammentarie; la mancanza di un regolare catasto
Firenze s~ sono iniziati lavori per utilizzare codesti residui delle
impedisce che si offra una vera statistica intorno al modo come la
grand i città; ma se le notizie pubblicate sono negative, molto
proprietà è divisa, e questa difficoltà può dirsi, allo stato attuale
importante è la monografi~ dell'ingegnere Roster, a cui esse hanno
delle cose, quasi insuperabile. Il direttore generale dei catasti di-
dato origine, pubblicata dal Ministero, nella quale diffusamente e
mostra chiaramente i motivi di questa impossibilità in seno alla
con molta competenza si discorre di quanto si è fatto, e del col'ne
si è finora praticato per utilizzare codeste acque da fogna. Giunta di statistica.
In Italia, come altrove, le servitò ed i condominii ingombrano
I! terzo ed ultimo volume della relazione, della quale ripetuta-
la proprietà rurale. Molto si è fatto per spezzare questi vincoli,
mente SI Il fatta parola, si inizia con un lungo capitolo di oltre 200
ma molto ancora rimane a farsi. Un apposito capitolo della rela-
~a~ine intorno al contratto colonico ed agli operai agrari. Le no-
zione, rende conto di quanto fu fatto, dei vincoli che ..ancora ri-
tIZIe .r~ccolte. su questi importanti argomenti, sia per mezzo dei
mangono, delle opinioni che intorno ad essi hanno le rappresen-
~omlzl ag~a~l, che per mezzo delle Prefetture, si aggirano intorno
tanze agrarie. Sono notevoli le notizie che si riferiscono a risulta-
al se.gl.1~ntI argomenti: l° Sistema agrario prevalente in ogni pro-
menti conseguiti nelle provincie del me~zogiorno per effetto del-
VinCia nspetto alle coltivazioni della terra; se prevalga cioè l'affit-
l'abolizione della feudalità, Da un quadro annesso alla relazione e
tanza, la mezzadria o la coltivazione per economia, fitta diretta-
I 11 t r o d n Z i o 1/ ~
·Annuario Statiftico
l'indirizzo seguito e quale è quello che si intende di seguire rispetto
dalle notizie successivamente pubblicate, appare che, dal 1806 al
a quei boschi che una legge det 1871 dichiarò inalienabili, per-
1876, si è ripartita in quelle provincie la estensione di ettari 309,33 1
chè fo ssero coltivati come boschi modelli, e nello interesse dell a
a favore di numero 224,859 poveri di quei comunt La concessione
è fatta col peso di un lieve canone annuale, a favore dei co-- marina nazionale.
Sorpassando sulle poche cose raccolte intorno alla viabilità, ci
muni, i quali a questo titolo avrebbero guadagnato lire 2,285,32°.
fermeremo brevemente sul capitolo che tratta delle istituzion i,
Abbiamo voluto riportare queste cifre che pare debbano richiamare
l'attenzione di coloro che si occupano del grave problema delle con- agrarie.
La pubblicazione di carattere ufficiale intorno all' istruzione
dizioni economiche delle classi rurali.
tecnica' in Italia, pubblicata quasi contemporaneamente, non ren-
Su per i giornali, in seno alle rappresentanze agrarie, e nel Par--
deva necessario nel libro che si esamina una ,lunga trattazione dello
lamento, si è detto e ripetuto con molta insistenza che un provve-
argomento relativo all' insegnamento agrario. Piò diffusamente
dimento aveva da emettersi intorno alla sicurezza campestre. Una
invece si parla delle stazioni agrarie, istituzione nuova, ordinata sul
inchiesta amministrativa fu fatta intorno a questo grave obbietto,
modello di quelle della Germania e della quale istituzione, come di
un disegno di legge fu preparato, presentato al ConsiO'lio o di aO'ri-
o
tutte le cose nuove, che provvedono a nuovi bisogni, non si ha spesso
coltura e diffuso per avviso a tutte le rappresentanze agrarie ed all e
una troppo clùara idea. Il Governo italiano fu 10(l1to, anche d,l
autorità amnùnistrati"e. Di tutto ciò si occupa un capitolo della
chi non ha l'abitudine di farlo, pelmodo come aveva saputo dif~
relazione. Un altro ci dà il , bilancio della estensione delle terre
fondere questa istituzione, per la quale sul bilancio dello Stato
impaludate, di quelle prosciugate, di quelle che godono il benefizio
pesano lire 145,950. Su quello della Germania si pagano lire
della irrigazione e riferisce i risulta menti di una inchiesta fatta
44 8 ,821; dell' Austria-Ungheria 153,825; della Svizzera II,000;
per accertare quanto vi fosse di vero nei lamenti sollevati da al-
cuni Comizi delle Marche, che le antiche concessioni di acqua, fatte della Spagna 13,75°; della Francia 6,500; del Belgio 23,000;
senza misura e senza accorgimento, fossero di ostacolo al proO're- dell' Olanda 1,625; della Svezia 59,85°; della Russia II,375;
o degli Stati-Uniti di America 21,250. Noi abbiamo una speciale
dire della irrigazione; sotto questo capitolo non si possono di-
stazione destinata allo studio delle crittogame dannose all' agri-
menticare i lavori della Commissione idrografica, a cui fu accen-
coltura ed una esclusivamente dedicata alla entomologia agraria.
nato ,fino dalle prime pagine di questa Introduzione. Essa ha
In questo capitolo delle istituzioni agrarie sono riferiti i bilanci
organizzato il servizio pluviometrico ed idrometrico )1ei bacini del
di Comizi agrari, dal 1870 al 1874. In questa selva di picco I.:
Tevere e dell' Arno, ed altrettanto può dirsi fra breve per quello
somme si deve cogliere la vita piLl o meno languida, piò o meno
del Po. In otto numeri di un 'Bollettino id'rogl'ajico sono raccolti
i risultati degli studi fatti. rigogliosa delle nostre rappresentanze agrarie, che molti credono
che non possano aver vita se non per mezzo di una legge, men-
. .Il r.egi~e forestale costituisce una delle piò importanti ammi-
tre invece la vita dei Comizi non si può infondere efficacemente
UlstrazlOlll confidate all'agricoltura e di essa si fa la storia dal 1860
in poi. Vuole essere ricordata la cifra dei terreni, che dal 1870 al
18.1 6, nel.le pr~vincie dove ha vigore una legge forestale, furono I L'ijlrlt'{iollc tecnica ill !t,dia. Studi di E. !\'[ORPURGO, segret,zrio gene.-

SVll1colatl dal VlIlcolo forestale, ed addetti alla coltura aO'uria. Que- rale, prest'-ulati ft Sua. Ecce/le1t~a il 5\( jll iJlro Filtali. - Ro ma, tipografia Bar-

sta cifra è di ettari 129,436. Un lungo paragrafo chiari:ce quale fu bèra, 1875.

/
l-I-I ..AI/III/aria S /a tij/ico I Il ti' o d 1t Zi o Il e 145
che da privati, chI:! sappiano, e, sopratutto , yogliano occuparsi Q :ti appresso riepiloghiamo le medesime notizie per l'intiero
degli interessi agrari. territorio del regno, e chiudiamo questo capitolo con una tabella
A chi voglia studiare il servizio dell'agricoltura in relazione a <ielle medie annuali dei prezzi di alèuni fra i generi più importanti
quanto praticasi all'estero, offre molti elementi l'ultimo capitolo delia produzione agricola, d~poi.
del terzo volume, ove sono riferiti i Bilanci dei servizi dell'agri-
coltura in Italia ed all'estero. 'BESTIAME ' ,]JQVI'N..O, OVFN.. O, CA'P 'R)'N..O E SUIN.,O.
Nell'anno 1877 l'amministrazione dell'agricoltura pubblicò un '1Jovini.
altro volume intitolato: notizie e studi mll'agricoltnra, 1876 . 'X.../I',uro (Id propritfari .
Questo lavoro può per molti rispetti ~onsiderarsi come la conti- Tori da monia . . . . . . . N'um.
nuazione della relazione pe! 1870-74; infatti, comunque si ac- Yacche. . . . . . . T 3S0 3S0
GiO\'i:llChc pregne. . 2i9 991-
cenni nel titolo al solo 1876, pure quasi tutte le notizie 'in essa Bovi da lavoro. . . . ] 0-1 1 I ;~

raccolte comprendono il 1875- 76. Un lavoro simile è in corso di Id. da macello . . . . . . . 60 j _P


Tordli sono i Hci mesi. . . 9-1 86 7
stampa, e si riferisce al 1877, essendo proposito dell'amministra- )61 SSz_
Vi telli c vitcllc sotto i sI!! mesi.
zione dell'agricoltura di pubblicare annualmente una relazione in- Buf.lli c bUroll\! . l, 19 1

torno alle col1(\izioni dell' agricoltura italiana a somiglianza di 'l'ofalt. . . . ('l) n 4 ~n 12;')

quanto si fa nel Belgio, per mezzo del 'Ballettino del Consiglio di


Oviui e C a prini .
agricoltnm.
'X:umr.ro ,lei praprit.lilri . 55 476
La esperienza acquistata nelle precedenti esposizioni universali, Montoni di razza ind igena . . . . . . • ~Il ;ll . ;6<; 409
ha chiarito la opportunita di rappresentare la industria ·agraria e Id. id. fl,)restiern . . . . . . 13 939
Pecore.. ... . .... ... . • 6 $97 (0; 6
forestale per mezzo di collezioni metodiche. Quelle numerose in-
Bcc.:hi .. 111 09$
viate dalla Direzione dell'agricoltura sono illustrate da una estesa Carre . . . I Si6 ,81
relazione intitolata l'Italia agmria e foreflale, nella quale mentre T (jJnlt. . . ( li) 8 674 521

si riassume e si completa ciò che è contenuto nelle relazioni che


Suiui.
abbiamo precedentemente esaminate, nelle parti che possono inte-
X"um tro dt.i proprjtfari .
ressare la nuova pubblicazione, si aggiungono i risultati degli . . Num. 27 ,SI
Verri . . .

.
studi fatti posteriormente e portati a compimento. Scrof~. . . .
)(:1iali da ingnsso. . . . . .• .. •.
11, 382
766 33 I
IJ. lattonzoli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . · . . 1'8 91 6
Nel presente volume abbiamo riprodotto dalla Relazione sulle Tollrlt. . . . . (t ) I 553 GSi
condizioni dell'agricoltura, pubblicata nel 1876, le tavole che di-
mostrano l'estensione dei terreni occupati in ciascuna provincia N... rB. In 'lucsto prospt'tto c nel prospetto :lila p2gina seguente, diamo il numero degli animali
bO\'illi, ovini, caprini, suini e degli asini, secondo la statistica dci 18iS. ed il numero dd cavalli c
dalle culture principali e il relativo prodotto per ettaro; come pure
muli, secondo l:t statistica del 1876 .
abbiamo riprodotto le cifre del bestiame cavallino, bovino, o\'ino (a) Cb) et) Le cifre totali dci bestiame bovino, ovino C suino 51,)\10 alqu21\to superiori a quelle
che risultt.:rebbero dall' addizione dei parziali, purché le prime coolpremlollo allche il nume ro di capi
e suino, per l'insieme dei comuni di ciascuna provincia, dai due
di bestiame dell'una e ddl 'altra llpeo:ie, che fu dato per taluni comuni in complesso, semla .p~c ifi·
censimenti ricordati di sop ra. C2re se si trattasse di buoi O vacche, ecc . u\'vero di pecore o capre, ccc.
q6 .Allnuari o S tatif t ico l n t ·r o d I~ Z i o n e. 147
'P '1{O'D U Z I O 'N., l .A G '1{.A '1{I E.

C A V A L L l, .>le U L l

Cavalli.
E .A S l 'N.. l .
l
I
Superfirje coltivala

I o~~
cProd",jo1le

Ie':~:nl
I rp rr
Ellart' Q/I""/i/à

CaV:l lli castrati da 4 :1 14 anni inferiori Il met ri


'N.,U/uro dei propritlfnri

I, 46 . • . .
sa9 212

. Nurn. S2 lS7
I ~. t tln ro

Ca\':'dl i superiori a metri 1 • .f6 . . . • . • . 7 1 49 S Ettolitri 11.07


Frumento, • 4 6,6 485 l S· 78 \ ' 790 00)
Id. di oltre 14 lumi. . • . . 43 69'
Cav:l.l1i inticri da servizio da 4 :1 14 :lnni, inferior i a metri I. 46 . • . . H 29?
Granturco , 69 6 SI; S, 72 Id. P o:}S 331 18·33
Id. superiori a metri 1. 46. . . . . . . . . 18 31)
Id. di ohre q 3ulIi. . . . 16 089
Riso . lP. '669 0 · 79 Quintali 9 818 'SI "2 .20
St,llIoni approvati e sfalloni non domi da .. :t q anni, inf.:ri ori a metri I.H . . • • I 293
hl. superiori a metri I. S'i . . .•. . . . . I 06R
Segal:t ed orlO . 46.. 780 I. .si Id. 6 697 , 88 1..... 1
IJ. di oltre 14 anni . . . • •..... S'J
Cavalli da servizio da " a 14 anni inferiori il metri 1.46. . . . • . . • • • • • . 9i 486 Id. 18,67
A\'cna . 398 63 1 L)S i 4-43 S6 j
. Id. superiori a metri I. -16 . 69 Sa l
Id. di oltre T'I anni. . \4 \8J
F3.gioli, lenticchic e piselli 312 86 9 1. 06 Ettolitri, 2 496 '9' 7·97
C,:\V:llli per 1.1 sola riproduzione dai -I a i 14 :\lm i inferior i a meni 46 . 26 SSS
l,
lo

Id. superiori a melri l. .j6, 409 IO, 30


F ave, ccci, lupini, \'~CCC, ecc. }OO 6}7 l. 01 Id. } 096 74';
IJ. di ohrc q anni . I} 63)
maschi \9 ,6S 102.89
P \llc:drl e pukdre SOIlO i .. anni ) Patat e. 68 524 0.23 Quintnli . 7 049 8i9
f. . mminc . • . 60 936

T o/ale ge I/ ernie • 65i 5-I·t C anape. 1}3 039 0·45 Id. 9\9 17'; 7. 11

Lino . 8 , ,,6 0.27 Id. 'll 337 2.88

OIC Il l i .

'N..lut'UO dei proprj~/ari 201 016


Vite.

O livo.
I 870 '09

900 3 11
6.3 1

3. 0 4
Ettolitri (vino)

Id. (olio) .
--
'7 'J6 Il<

l J8\ 19'
14 S'

3· 7 6

Boschi . • 12·34
Muli inti~ri sotto i 4 :tnni • . . • . • NUnl. 23 R03
hl. olm: i .. nnni infl:riori 3. nlctri I. +6. S' 743
C ast ngno •• 495 i94 r. 67 Quintali (c3slagne) S 7 68 347
I d. sup~ r ior i a metri 1.46 . • . 18 37&
Castrat i e fl!mminc sotto i + auni . • . • lS 72 I
T erre af:\bili . IO 9So 467
Id. oh r~ i 4 nnni inferiori a met ri l. H' . 96 74 6
Id. superiur i:t. metri I. +4 •• • • • • 64477
l"~IP*'
Totale della Superfi.:ie Gcografien Etta.ri 29 . 630. M I
Toln" .

~4 Ji Il i.
':'l..71. 1n quUto prospetto sono indic.1te le pri.:J.cip:ali produzioni :lgr:ar ie del R~gno, coll 'est~n·
• • Num. 498 iGG sionc dt:lla superficie cohi\':ata per ciasculln, e colla qu :antità del medio prodotto annuale secondo
notizie raccolte n~ 1 quinquennio 18iO-74 .
.AtI1Iual·io Stati(tico I Il tr O d 11 Z i () 11 e' 149
148
:ME'DIE

JS6 S
186, 186J 186,. 186$ 1866

(p er ettolitro).
Fru'1IJ.en[o ge nti/t.
24.22 26. ·IG 27.81 28. 15 82.5·J 28 . 58 ~3.60 24.97
32.04
Genovol •• . • .. :!3.(jl 22.70 21. 99 19.87 24 . 59 80. 79
20. 49 21. Gr, 28.23 28. Sl 29.83 21. 79 22.61
21.55
Brescia. . . • • . 28 . 29 19.9' 20.01 17.24 20.21 25 . 06
18.57 21. O~ 27.87 29.47 20 . 83 22,45
28.58
Verona • . . . • • 20.89 18.55 18.78 16. 19 17.68 21. 54
2G.29
31. G4 26.45 25.71. 28.30 30. 48 33. :,8 32.31 24.71
Firenze • • . . . !. . 26.94 26 . 11 25 .•' 28.69 25.01 29.23
29.15 22.0D . 20.32
23 . 47 21.02 21. SG 22.fd 23,02
Catauzaro . . . 26. 01 28.94 22.29 28.88 28 . 22 ::6.1S

(per ctlolil ro).


Gra .. turco .. ojtra .. o
1[,.4i 10.25 11. '1·1 ](i.45 li. Stt 15. Gj 20.69 11. 85 11. 99
Asti • . • . 15.9" 10.48 11. 62 11.61 18.76 17.81
8. 78 lO. Sol lfi.06 17.0., 14.5L '9 .18 1 t. 11 11. 65
l7.l:!
Crema : • . . . . . . . . 1"'. 90 9.86 10. 19 11.4.8 12.59 18.45 14.26
lU.7:.! lO. [,1 12.7U 20.20 21. {l.1 18, 01 23.05 14.08
Verona . . . 17.15 12.16 12. sa 11. 51 18.87 1:).16
11.18
1 5.0~ 10. 11 11. 20 15.00 17, S3 17.7;) 19.01 11. 93
Firenze . . 14.19 9.M 11.61 l t. 63 12.29 15.M

quali/ti (pe1' ettolitro).


Olia' d'oliva di prima
201.47 I 187.14 10,1.83 17.1 .6l 188 . 26 169. 89 141. :"> 1 156.81
Genova. . . . . . . . • . . . 181. 65 119. 51 193.79 210.25 151. S;} 150.4·2
171. 19 1148.09 1·18. 67 131. !):! 133.92 128,67 157. ::;0
Lucc4 • • • • . • . • • •• •• 179.16
210 . 50 10J.:.8 17G.08 lfiO.58 184.25 170.7i 171.<1 3 165.57 150. 83
Porto Maurizio. . • . • • . • 222.08

(per chilograml/la) .
Car"e di bue
l. 22 l. 71 l. :;8 l.:.:) 1.14
TOrino • • • • • • • • • • • • l. .!tI 1 .'17
Bergamo • • • . • . • • . • • 1. i,) t ;~ 1. (;i.
IdO l.1;0 1. 16
Firenze • • • • • • . • • • • •

(per cbilo g rtl'lll lu a).


Carne di agllel/o
l. !}S 1.5:) I. 57 1. 55
Torino • . . . . . • • • • . •
l. 21 I. 27 t.G3 1. 61 l. 85 1. 37
Genova . .
I. 30 1. -t!) 1 . ·17
Livorno •.
1.17 1.01 l. 30 J. I:i
Napoli . . . . • . . • •
Introduzione 151
IS° ..Anll1/.ario 5tatiJtico
~ ;::
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;},[ONETA, CREDITO E SOCIETÀ COMMERCIALI . ~ 00 ......

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ELLA seconda parte di questo Annuario (pag.I08- I 32) ., ~ - <O

si trovano raccolte le principali notizie statistiche risguar- ~ -----


o
danti le casse di risparmio, le banche di emissione, le società di ~
~
o<O <O ~

credito ordinario, le banche popolari, gli istituti di credito fon· ~


" o
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\O~ o
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diario, le banche di credito agricolo.
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" :-::.
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Qui riassumeremo quelle notizie, coll'aggiunta di nuove e pitI -2
-..;:: -----
recenti. ~ o o
"i o ~

9l'Couela. - Dall' anno I862 a tutto il I877 furono coniate !l- ~


~

.- o-
<O

111 Italia monete per un importo complessivo di 8 I I ,097, I 88


0-
~
~

lire, cioè lire, 2-+3,269,720 111 monete d'oro; lire 335,637,025111


monete d'argento al titolo 900 millesimi, lire I 5 6,000,000 in ma·
neta d'argento al titolo 833 millesimi, e lire 76,19°.443 in moneta
di bronzo. Nel seguente prospetto son~ indicate le coniazioni an-
nuali fatte dal 1862 a tutto il 1877 nelle zecche del regno.

.Argmto g
..
Totale ~
900 ",ill'fimi I" SJJ ",ill'fimi

1862 28 60S 760 3]0 960 28 190 443 58 094 598 ~ o ~ ~


1863 'j6 514 100 3 1 751 9 1 3 8 000 000 116 2GG 013 <O ~ ~ ~
lR64 Il 172 600 60 1 9H 30 l>96 3S I 48 <70 886 ~~
~ ~
~ ~
i.Slia 68 70'i ' 90 .. 010 8H 4 1 937 107 114 653 132
1860 (~t ~ ~ 0-
o
3 926 OIO 1 3) 1 760 B °7 1 lO 000 000 59 778 851 ~

I RG7 S PS 83 0 16
50 1
no Lt6 4' 193 22 097 269 ~
~- ~
"" ~

~- ~
o
18G8 6 807 940 l IS' 451 19 958 707 28 019 099
18G9
1970
3 i07 100 19 9{6 230 23 G8S S30 '"
I 09, 400 30 729 280 8 1 824: 680
1 ~71 470 . 60 3S 11 669; 35 586 855
18H 66 100 3S 611920 35 678 020
187» 20 404 140 ,p 2iJ 9H 62 678 075
l~i4 S 9 19 4 20 60 000 000 65 919 420
187:i 2. 244 440 So 000 000 52 244 440
IR16 :1 IS<! ,60 16 000 000 38 151 560
1877 .. 947 960 18 000 000 22 9-17 960
Totali ~" l) 269 720 385 637 025 [5G 000 000 76 190 .4a 811 097 188
u
Indichiamo nel seguente prospetto il valore delle monete dei
cessati governi, ritirate dalla circolazione e l'ammontare delle va-
lute decimali, ricavate dalle medesime dall'anno I862 al 1877.
1)2 .Annnal'io Statifti co 11l/rodnzione 153

L'ammontare complessivo delle monete dei cessati governi, 9-+0 1111'1'10m;


, dal
,",
cebbral'o 18-/-) a tutt'oaai la somma dei biglietti
< ,:,:" '

ritirate e convertite in valuta legale dal 1862 al 1877, fu dunque somministrati restò inalterata a 940 mlh011l: Il Governo, CIOè,
di un valore complessivo di 576,848,672 lire, L'ammontare delle non fece uso completamente della facoltà concessagli dall'articolo
monete ritirate in ciascun anno dal 1862 al 1877 si trova indicato 2 della legge 30 aprile 1874, di portare la cifra dì emissione della
dalle cifre seguen,ti: carta a corso forzato a mille milioni di lire. ,
Nel seguente prospetto è indicato 1'~mp10ntar~ ,complessIvo
della circolazione cartacea in Italia al 31 dicembre di ciascun anno,
.,//11 11 0 '- i r (; L
.A1ll1O j r t
dal 1866 al 1877; la quota di circolazione per ogni abitante e
l'aggio dell'oro alla stessa data:
1862 9,7°9. 2 53 ·11 1870 24 .563 ,039 s~
18119 Si ,SI7.H" 06 1871 n. S S4,S19 p
1864 Cirro/n,io", à; CJ1i g l ielti
61,5°-1 . 195 44 1872 33,844 ,4 SS 71 Qllola
1865 12 719-;6.59 6 37 18i3 21,4 11 ,S) 820 .li Ili riuola;,iolie Aggio
18116 '13,2700397 42 1874 22,43' ,007 71 ~
"
.~
per per ('olllo
per ogni d,ll'o ro
1861 I },,;"67.j83 , 8 1875 1<j ,OlO.73S "
('01/10
r o I a lt a il ila III r
l' dello Stat o
Il e If e li /1" r Il t
1868 IS,o.j ob 6H s' Hm: 19,° 39 .1 91 20
1869 29.7 I 3,RoS 73 1877 1.1,179,73 1 9 Z

6 12 450 125 2G .98 5. <17


lSO 000 000
Occorre appena rammentare come, in virtù del regio Decreto l 8gG )6z. 4So I2S
13. 40
83 7 099 680 32.99
587 O) 3 S80 lSO 000 000
L maggio 1866, vi sia in Italia una carta moneta a corso forzoso, 1861
5.G2
909 106 148 $5.44
1868 6lS 706 j4S liS 000 000
Prima del maggio 1874 questa carta veniva emessa dalla Banca !.I02 0·17 GS5 35.52 3.40
1869 614 0-17 6}$ l7S 000 000
Nazionale Italiana e somministrata allo Stato sotto forma di m1ltlli ~)n 5 S46 577 98.<1 5.30
1870 HO 14 6 Si7 445 000 000
al Trforo, In virtù della legge 30 aprile 1874 gli istituti di emis- 619 000 000 l 26S 570 288 ,l7.14 7.30
1811 6}-1 Si6 l8S
sione italiani furono riuniti in Consorzio, per somministrare al 740 000 000 l ,ISO 532 4 1)9 52.99 lLHl
1872 690 S):l 439
Tesoro dello Stato mille milioni di lire in biglietti fabbricati e 790 000 000 I 523 161 2S6 56.06 15. 80
1873 iH 167 l)6
rinnovati a loro spese, Dei biglietti medesimi rispondono solida- 1 :iS2 122 660 57.97 10. 80
BSo 000 000
1874, 7°' l:ll 660
8.15
riamente tutti gli istituti riuniti, 1875 667 416944- 94.0 000 000 I 1)07 416 944 58. 48

I (~11 8<11 9U1 59. 12 8.80


La circolazione dei biglietti somministrati allo Stato dalla 1816 701 S4 i 99 1 940 000 000
58.68 9.05
Banca Nazionale alla fine degli ann'i 1866 e 1867 ascendeva a 940 000 000 l n29 74 1 079
1877 689 746 ° 7?

25 0 milioni di lire; alla fin e degli anni 1861 e 1869 a 278 mi-
lioni; , alla fine del 1870,445 milioni; alla fine del 1871, 629 mi- 'Bali che di EmiJJiolle , - Ricordiamo che gli istituti autorizzati
lioni; alla fine del 1872, 740 milioni; alla fine del 1873, 790 mi- dalla leaae ' o aprile 1874 ad emettere b'Ig l'le tti di banca in Italia
lioni, Il Consorzio dei sei istituti di em issione alla fine del 18 74, 00 ) d' S ' ,
sono sei: quattro dei quali sono retti in forma I OCleta per
aveva somministrato allo Stato 880 milioni, e a tutto febbraio 18 75, azioni e due hanno qualità e ordinamento di corpo morale,
M
.Anllllario Stati/tico
Itllrodn zi olle 1 55
La 'BaI/ca 'N..,aziol/ale nel '1(egno d'Italia ha ongl11e dalla
legge Sarda del 9 luglio 185 o; la 'Banca 'N..,aziona./e To/cana hl
0
c...".. ...... r;Q 0\"'",.
...... 00...0 ",.1:'- ... 00 ~ ~ :.
C\\O _00 0'\ .......... '"
~ '"
fondata con la legge granducale del 30 dicembre 1857; la 'Banca
'"1"0'\ _ 00:1
0\
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_ ...0
__
0...0 0»0
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00<'1 ;:g N i2
2
7{p1ll(!rm ebbe il suo atto costitutivo nella notificazione papale del
...... \0 ..... - ,....
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'"
00\0>.0
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. CQC>
29 aprile 1850; e la 'Bauca Tojt:ana di credilo per le ùldujlrie e 8..o!!~

pel commercio con decreto del Governo provvisorio Toscano del 8N


C'\
~'8..~
0"< 1_
:,.&' ....
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~~ : O'\"'f"
; l
~ ..
s
~
12 marzo 1860.
I due banchi meridionali fmono istituiti: il 'Banco di 'N..,apoli .. ""0\000\0
1'00 ...... 0 ..... -0
§_ _
",.\00-00<'4 o
nell'anno 1816 , il 'Banco di Sicilia con decreto borbonico del ao .....
000
C'\ ..... CO ...... O
..... "",. .... -.0",.
o

7 aprile 1843 .
0\ .... ................ "ItCXl .....
':: ~N\'o 'lTN v ..... ~ - ;;;
Il capitale sottoscritto delle quattro banche per azioni è di 200
~~:e.'f. . .r ~ ~ ~
milioni per la Banca Nazionale Italiana, di 30 milioni per la Banca es~~",. 0"- '" ..... "... cr- ._ ",. ~
Si!'<t"r-- ..... -o ...... r- \O ~
oc:'... b~-':e g ~ ;z :::
Nazionale Toscana, di 15 milioni per la Banca Romana e di IO mi-
~N:;; .. ~ or ~
lioni per la Banca Toscana di Credito.
In seguito alle disposizioni dell' articolo IO della legge 30
aprile 1874 sulla circolazione cartacea, il Banco di Napoli fu auto- O
.. , .... COO(! .,.oo .....
?-::'f!..~~~ (j.tt'8
r-

rizzato a portare, entro l'anno 1885, il suo patrimonio a4 8,75 0 ,000 o ..... QO
~ ,. . -0........ ..
C'\CO
..
'" 0'\\0

lire, e il Banco di Sicilia a 12 milioni di lire.


Ecco pertanto la sitnazione dei conti delle sei Banche di emis - ~ ~ ~
sione italiane alla fine di dicembre del 18 77. ~I Ee.
~
~
~ .:;
~
l utrod /l {i o ue 1 57
.All ullario St a ti J t 'i co
E pi il specificatamente, vediamo com' era costituita la riserva
Indichiamo ora in cifre sommarie, la situazione dei conti di
dei sei istituti di emissione alle date sopra indicate:
tutti sei gli istituti di emissione riuniti, al 31 dicembre 18 73- 1877:

l 81 f 18 77

/
Oro 91 ,4GS,71S 32 J 90.97 I,I;2 94 I 6 7,15 6 ,7 61 ,817S1494 ,491 71
,- - r--N\O 0\00 0'\
<Xl DO .... _ ..... ..,. N'"
Argento . 11 7,837,}62 H 11 0,98)1718 IO , 6,01hzl, So 73t47 S,07 1oo
... 0'\ 0 ...... '-lI 0'>0'\ _
...:; o" _" ~i \0- ';;'00" .;::.

l'I,
'" ,- ...... _ ......... 00 1_
'!.,,:r:.-_t:-AO_~ Bronzo nella
r-- -..\0 0\ , ... "" '<1'""':;' proporz ione dcI·
........
.. N C'\ 1- -0 .. C>\O
,,, ,- l'uno per mille. 8'7 ,0 " 76 ' ,o,S ,7i1 ' 3 "7,'79 ,040'6. °7
Bi ~ lictti ~ corso
fo rzato. 96,,,68,8}6 00 Il ,,,,84,051 00 11311660.071 IO I I S I ,02~I024 SO

306,5!l8,939 42 318 ,469,677 17 276,169,340 DO 'SOO,1!)1 ,852 28 275,20 ) ,966 69


Risert" .

Si osserverà una di ffere nza tra le cifre che rappresentano l'am-


montare della circolazione dei biglietti di banca esposte nell' ante-
cedente prospetto e quelle esposte nel prospetto a pago 123 della se-
conda parte. Questa differenza deriva dal fatto, cht: nelle situazioni
dei conti degli istituti di emissione, tra i biglietti di banca non furono
compresi che i veri e propri biglietti di banca, cioè i titoli di taglio de-
~ ~~ ;r~c;;~;;. ;; ~
~
.0
<'1..,. .......... terminato, pagabili a vista ed al portatore; mentre nel primo caso,
..
0'01" ... \0 ~
N " , I-"""' - O« IN ~
0 ... I ": ''::: "t. t'I.. a;:- I::~ C"-.I l:: m_
~-Z'e..~i-S- gc',; ~ ~

1- :go, tra i titoli costituenti la circolazione bancaria, furono compresi


~~ I";I;: CQ.. ~~"'!:. CQ

;.7~~ O''&.\O :;;~ ~-


.... ..:- _ .. .. -_
.,
et:l ~
~-
eziandio certi titoli apodissari (fe di di credi,to in nome di terzi, po-
lizze, ecc,) emessi dai due Banchi Meridionali. L'ammontare di
questi titoli m circolazione alla fine degli an11l 187 1-1877, fu :

pu il ']](IIICO r/i 'N.,tlpoli per il 'BaI/co di Sicilia

1871 lire 40,073 ,247 lire 16>937 ,645


H\72 49,i6.b ~42 1 7,593.87 0

187;) 46, 20 t,5 8 , 22,63 1,108


1874 ,+-1,7 8 5,69 1 2-1-, 10 7,17°
1875 )2,4 66 ,9 2 7 1 3,7 12 ,18;

1876 39.6,6,393 16,182,161


1tl77 4 2 ,59 8,847 18,586,640
I5 8 .Anu uar io Sta tift i c o lntrodllzionè
'Rauche 'PopolaTi e Società di Credilo Ordinario. - Queste istitu- situazione: 216 istituti risposero all' invito del Ministero del Te-
zioni ebbero in Italia uno sviluppo rapidissimo: alla fine del soro e presentarono la situazione dei loro conti.
1866 si contavano appena 8 banche popolari e 15 società di cre- La situazione che facciamo segu[re fu compiuta aggiungendo
dito ordinario; alla fine del 1870 erano giit in numero di )0 le per gli istituti già approvati, i quali non avevano ancora comin-
prime e 3 I le seconde. Al 3 I dicembre degli ultimi cinque anni, ciate le 'loro operazioni, il capitale distinto in nominale, sotto-
ecco quale era il numero e qùale l'ammontare del capitale nomi- scritto e versato al tempo della costituzione sociale. Per gli isti-
nale delle banche popolari e delle società di credito ordinario: tuti che non inviarono la situazione di dicembre, furono aggiunti,
quale elemento comparativo, i dati attinti a quella del bimestre
~

7J a /I c III! l' opolari I So"""
Ili Credito Ordj,zario
precedente. In tal modo le situazioni dei conti dei 226 Istituti, II 8
.~
."
Banche Popolari e 108 Società di Credito, sono riepilogate nel
;;, N /Imer. I
I C'P:-/N"",.,.I Capilale. seguente prospetto Ci dati furono ricavati dai Bollettini bimeftrali) .

1813 sa H 073 760 IÙ 792 906 201')


?JaJube Socittd 'T ota l,
1874 ' 00 36 808 000 UI popolari ?Jal/rhe popolari
199 14\ 190 di credit o
,I or/iiI/aria e SOdd/;
l 75 1°9 ;6 970 860 473 077 597 J l dicembr e al J I I/iumbro' di credilo
" I
I Sn I Sn al J l t/iambre
1816
." 37 49~ 1 20 '' 0 4 21 37 8 37 1 18n

1877 ,, 8 39 oSo 870 108 3'13 518 74 2


Capi1:\le nommale . . .
C:tpltnlc sottoscritto

Il forte movimento di speculazione verificatosi in Italia nel


18 73 portò il numero delle banche di credito ordinario da IO I .ATTIVO
Numerario in ca SS:l • • • • • • • • • • • • . 7,5 0 9,02} 51
quante erano nel 1872, a 143; ma al movimento espansivo suc- Cambiali e biglietti all ' ordine a } mesi o 22,7S 0 ,5 69 72) 80,259,598 23
meno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86,902,670 6 1 14 7,602,078 87 284,504,149 48
cessa la crisi, molti istituti di credito dovettero liquidare e il nu- Canlbiali e biglictti all' o rdinc :I. piu lunga
scadenz:l. . . . . . . . . . . . . . . . . . 19,9 62,9H }0 20,283 ,° 10 93 40,245,944 23
mero dei rimasti, si ridusse a 121 alla fine del 1874, per restrin- Anticipuioni sopra pcg no di titoli . . . . .
A~ltici~azio ni sopra pegno di merci .. . .
130 29 6 ,088 15 9,339.486 J7 22,685,51<1 52
$I},IH 44 $,$10,97 1 3S 6,024, 115 19
Riporti . • . . . . . . . . . . . . . . .
gersi poi successivamente a II), a 110 e 108 alla LÌne del 18 77. Mutui ipotecari . . . . . . . . . . . . . . .
S,285,670 95 22,$21 ,70} 62 21,801,874 57
1,89h4 2 1 49 38,}73,455 92 4.0,266,877 41
Det~i se~lici j a ;::orpi morali . . . . . . . 1, 107,°32 93
Da pagina 124 a pagina 127 della II parte del presente &hl.rogra. ;~ri \:\ pri\'ati . . . . . . . . . . 22 ,66000
4,]62, 165 35
13 7,$2 1 72
5,4 69, 198 28
160, 181 12
nl stabili . . . . . . . . . . . . . . . . . .
volume si trovano le situazioni dei conti delle Banche popolari 85 2, 82 47 2 Il,2 )1 ,596 05 12,084,420 17
Buoni del Tesoro . . . . . . . . . . . . . . 86
39 , 4 94
2 2 , 4 6 1,7 1 3 57 2,8ii4,518 51
Altri titoli di dcbito dcllo Stato . . . . . . . ; I ,78 1 , SZ~ 07 'P, 576,09O 29 78,851,611i 86
e degli istituti di credito ordinario al 3 I dicembre degli anni Ob~li~a zioni di cOfpi morali . . . . . . . . . 2,640,490 26 6,}66,78] H 9,007,273 61
AzlOlU ed Obbligazioni di SOcietà . . . . . .
18 70 -7 6. Conti ",orrenti . . . . . . . 4 J3 11 ,,,6.,J 49 115 ,957,613 01
18,606,240 7 1 164,3 88,7 19 12
120,2fID,097 51
Depositi e tltoh 'a ·C.llI '''I~n'c . 182,994,9';9 88
Dcp';>Slti liberi C \·olonlari. . 25 ,822, 17943/11.1/756,943 S3 140,!>79,122 96
Riproduciamo nel seguente prospetto la situazione dei conti Mobili . . 1°,74°,64 2 95 157, 56 7,9 10 77 1G8,808,558 12
Effetti da 'I n'c;s;a~e . p~r do~t~ ;c; z;.· .' .' . 45 1,87 6 23 1,5 86,811 '7 2,088,690 40
\ delle medesime istituzioni alla fine del 18 77.
~R'eltJ e Credili In soffercn za . . . . . . .
1,493,2R9 89
1,086,074 SO
972,247 12
.. ,088,446 S3
2,<65,531 01
D"baVll";ZI degli C8erClZ I precedentI. . . . . 5,174,521 03
66, 8 1 ~ 66 859,88566
Al 3 I decembre 1877, come si rileva dalle cifre più su esposte, c lIon dlvt'rsl . . . . . . . . .
8, 179,434 0 5 63,30 1,454 52
926,70 1 82
11 ,480,888 :)7
erano costituite nel Regno 118 Banche di credito popolare e 108 Somm a l'.AIlr'1'o • 2-J2,918 ,868 28 955,997/201 55 1,198,915,56983
Società di credito ordinario: in tutto 226 istituti. Di questi, 4 non Sp"c e pcrdite dell' csercizio COrrente ..
3 , S8; .7~'i 69 15,276,59 2 O}
avevano ancora incominciate le operazioni e 6 non inviarono la
SOli/ma total•.
J Il t r o dI/. Z i a Il c
160 ..Antlll ar i o 5tat iJtic o l0 1JallCll, ..Agricola l udltJlriale di Aleffamlria; - 2 " rB(lIlra ...A.gricola
----------------~------~-----.------ .AJligialla; _ }° Credito .Agricolo della Caffa di Rifparmio di 'Bologna; -
T ol nl e
rOlHulu Sof'it{(ì '1JQlIfJJt popolari 40 'Ball ca .Agricola Sarda, Oristano; - S° Credilo .Agricolo IlIlillJlriale Stlrdo,
popo la ri Il i c r Il ti j f o r. Sorie/a.
,I or,lillllrio ti j (red ilo Cagliari; _ 6° 'Ballca .Agricola I lIdllJlriale .Arbor"'fe : - 7° BallCII .Agricola
J I lliaru brr III J I dicrmb u 1/ 1 JI ,l .cr'u/bee
1877 1877 I Sn di Cafaill/aggiore; - So Ballca .Agricola Naziollale . Firenze; - 9° 'BallCII
Agricola Provinciale 9tfnntovalla} Mantova; - 10° 'Banca Agricoltt di Gallura]
Terranuova Pausania; - 11 ° Credito .Agricolo della Caffll di Rifparmio di
'l'A S SI VO
37 ,044 .99-\ .\~ . 87 .7 96,°77 9) 22<1,&11,072 43 Sielll'; - 12° 'Ballca .Agricola di Cologlla Vellela,
Cnpiulc vcrs:l.to . . . . . . . . . 3R,.126,8']2. 82. 39,894 ,067 20
COlit i correnti SCIlZ lt intèresse . . .
1,467, 194 )8
Conti correnti a interesse c depositi ari·
14 1 ,4 26 , 34 1 74 HS,082 ,S 11 93 480':)08.85:1 67 Nella seguente situazione sono riepilogati i dati dei dodici isti-
sparmio . .. . . . . . . . . -; ,6}8,0-;8 -;0 9,R32.0Gri <iG
2,19 3,986 7 6
A..:.:cttazi oni camb iarie . . . . . . . .
lS ,81 4, H8 09 11 6, llb,81O ')9 ] '12 ,007,8G8 68
11B, In,930 6 1
tuti, che al 3 I dicembre avevano incominciato le operazioni di
Do.:posit:tllti per cauzione . . . . 16hOj l , I\40 2')
Depositanti liberi e \'olont:u i . . 1O ,744 ,C90 36 2,98u,370 !:Sa
1,818,8}0 q
O bbligaz ioni . . . . . . . . . . .
1,1 6 7,S40 69
27,47 4,2.') 1 14 37,963,582 21 credito agrario.
Fondo di riserva. . . .. . . . 10,489 .33° °7 64 ,\:1.17,492 14.
8,9 '3,S80 00 ')6 ,03} ,9 12 14
Creditori diversi . . . ISTiTUTi 'Di CRE 'Di'fO AG 'J(A'lUO,
SOI/Hlla il Paffit ,Q .' 239,271,G IG 57 9 lS,525, 187 GG 1, 182 ,iilG.80·' 23

Rendite e profitti dell'cscrcizio corrente.


\ J I 'I);" ... !"

Somma /olllft .

Cap-itllle,
Jjlilllii di Credilo ..Agl'aria, - A p~,g, 13°-13 I di questo volume C"'p'tale nominalI! . . . • . . . • . . . . . . . . . . . . . . . . • . . •
Il, <100,00000
9,)4 1,05000
Caplt:l.lc sottOSCritto . . . • . . . . . . . . . . . . . . . . . . , . • . .
si troveranno "b li specch i della
.
situazione dei conti delle Banche
.A ttivo ,
Agricole alla fine degli anni 187°- 1876 , D..:posito nella Cassa dcpositi e pre~t iti per garanzin della cir.:o l:\Z ionc .
I,S6S ,6jl 08
<I ,S29 , 3 1 S 81
Lt forma speciale del Credito Agricolo ebbe ongme ed è re- Numerario in caS5a . . . , . . .... . . ... . . ' . . ' . . . . 18,21 8,))9 69
Cambiali e biglleui all'ordine . . . . . . . . . . . 830,460 (i2
golata dalla legge 21 giugno '1869, Al 3 I dicembre del succes- Anticipazioni su pegno di cartelle di creditO fondiario. . . . . . . .
Antkipazioni su pc~no di prodotti aguri. . . . . . . . . • . . . . . . • .
619 ,89 1 14
1,738,189 36
COliti correnti . . . . . . . . . . . . . . . , . . • . . . • . .
sivo anno 1870, quattro istituti, con un capitale complessivo di Canoni di affittO pagati per conto di I1ttaioli . . ...... . . . . . .,
t4,3 ' S
1 j 6,S69
00
So
Sconto di v:llori loeativi . . . . . . . . . . . . . . • . . • • • . . . . .
6,45°,000 lire, esercitavano le operazioni di credito agrario , i~~~1~:~t1s!ff~r~!2e::l~lo.lU. f~tt~ pe~ ~OI~tO. d: :er~l •. .••• . . . . . '. ' •• . • • '.' 67,734 Sii
10'),7) 1 0 1
Ecco qual era al 3 I dicembre degli anni sottoindicati il nu- ~lobi1i . . • • • • •. . . . . . . . . ' • . . . . . . . . • •• . • .., ISO,3 0 1 39
Depositi liberi e per c.;\uziolle. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . , . 16,863 61
mero di codesti istituti e l' ammontare del loro capitale nominale: D isavanzo degli esercizi antecedenti . . . . . . • . . . . , . . . . , . . . 7. Il 30072. 8~
Debitori diversI. . . . . . . . . . . . . • . . . . . . . . • . . . . . .
5 ù /llll/II 1'..!lI/il lt) • • . 39 , 156 ,775 G8

Spese e perdite del corrente escrcilio


... .. . . . .. 1 ,6°4,207 9')
Somma 10/11/1' . . . • .'O ,760,!) ~S 67
jl
JI •Vl/ l/ltrO CaPiln le
.VI/II/tro Cnpi/n /(.
'Dicembre
7)irwlb,,: 'p ".If i vo ,
8,OSI,17S 00
Capilal..: vcrs:l.to. . . . . . . . . . . . 8 ,09; ~34 l) 00
Buoni :l.grari in .:ir.:o1ol.zione . . . .. . 1,873,,87 6 1
Biglictti aU'ordinc nominale a scad":lIz:\ . .. 4),26; l O
18;4 IJ Ij 000 000 Big lietti .III'ordine !lommale pagab,h a vista . . .
1870 4 6 HO 000 10",60,6 )4 IO
COlla correnti rnnborsabih con dlsdctta . . j 60,S84 87
IO 4')0 000 1875 '4 '7 3')0 000 C onti correnti rinlborsabili a richiesta . . .. • . . . ..• .• . •.. . 831 ,1 86 26
.o
1871
,\ 900000 t~~~itt\it::;r:a p~r' c~u;io;le' .' .' .' .' .' .' .' ...'.'... ' .' ... ' .' .' .' ... ' ... .. 4,ISO,;0 1 39
1872 Il 950 000 1876
" Creditori diversi. . . . . . . . . . . . . . . • . . . , . . . . . .
3,346 ,099 4°
400 000 SO"' IIIII il P n.JJil'o • . 38.646.00 1 83
1873 ,l '7 9So 000 1871 " "
Rendite det corrente esercizio , . . .. .. . 2, 114 ,89 1 84
I 12 istituti legalmente autorizzati a fare operazioni di credito SOll/llla (o/alt ... ,lO,7GO,!.l83 fi i

agrario nel Regno, alla fin e del 1877 erano : N


162 .Alll/1f. a ri o St a liftico


• 111 t r o d /I z i o Il e 16 3
I buolli agrari in circolazione al 3 [ dicembre SI classificavano
come segue, secondo i tagli:
~ Carte/te fOIl(li/lrie I 'P"jlili " " ..." .." ,. ", ,,,,.
~
?>
iT Il g I i .VI/II/ero V a J () re
::, Em tJJe Il,, , in.la,i.." IC... ,. "'pila I, I ammalilci C DIII!)

1870 36 ,, 84 000 H Sa l 000 3S 476 06 7 i3-l 591
J871 51 250 'i00 49 S84 Soo 49 S-19 7S-1 l 2p 606
D.t L. ;;0. '°1 7 18 17 1 ) ·10
l S7:? 7 1 794 000 68 80S 000 G8 nG ') 11 I 294 84 9
·10 . ; 100 I.J O 000
1873 10l 14 9 000 9i 476 SOO 97 H l 244 I 88) 25 2
50. SS 8 14 ! 790 700
un I.
100 . ' 7 810 , 781 000
1815
"I S' 3 SOO I I) 968 'j00 I l S 9'7 137 : 7 )6 8SS

200. , o,l %0 % 600


' ;JS 6)0 Soo 1) 1 8 14 SOO l}l 753 825 2. i'il 48l
18iG 169 208 000 ' SI 486000 1 SI 3E:".400 3 484 3il
t 50 . ,6 6 100
18H 195 4S1 000 172 500
500. , 000 l iO 'iO 193 364 4 246 60s

I. 000 .

Si trove ranno a pagina 128- I 29 della seconda parte, le si-


Tvltl!e L . 8 OJ3 S40
tuazioni dei conti degli istituti italiani di credito fondiario alla
fJlilllli di credito fondiario . -Alla fine degli anni 1866-67-68 c 69 fine degli anni I870-76; nel prospetto seguente indichiamo la
il numero di questi istituti e il 101'0 fondo di dotazione loro asse- situazione dei conti degli istituti medesimi al 31 dicembre I877,
gnato dai Corpi morali, da cui dipendono, erano rispettivamente 5 premettendo che a questa data il fOlldo di garanzia degli otto
e 155,000,000, alla fine degli anni 1870-7 I erano rispettiva- istituti riuniti ascendeva a lire 19,75 0,000 e che la guarentigia
mente 6 e 165,000,000; alla fine del 1872 gli istituti erano 7 ipotecaria equivaleva a lire 378,689,262.
e 170,000,000 il loro fondo, alla fine degli anni 1873-74-75 gli
istituti erano 8 e 185,000,000 il loro fondo; finalmente al 3I di-
Situa tio ll l d e i cO liti al ]1 d i ce mbr e 1 8 7 7 .
cembre 1876-77,8 erano gli istituti e 195 milioni il loro fondo di
dotazione. .AT'TIV O. 'P A S S J v a.
Gli istituti autorizzati ad esercitare il credito fondiario in Ita-
Prestiti co n I conto capitale . 170 193 36" f contO capitale. 170 U2 500
Cartelle
lia sono: 1. Cassa di Risparmio di Bologna; 2. Cassa di Ri spar- ammortamento \ co nto anll u.tlità .
Con,ti, correnti ipotecari . , . ,
4 246 60S in J conto inte res"; .
l "7 5 39'
Ant iCipazio ni su c:trtelle fondiarie: .
84 S30 circolazio ne l e s tratt~ da p.I'
mio di Milano; 3. Banco di Napoli; 4. Banco di Sicilia; 5. Monte Buoni dI:'! ·re soro . . , . . . .
I 0 22 \. gar:II . . .
Creditori in conto co rrente . .
30 4 000
Altri titoli di debito de:llo St:uo , 3 0. 1 1 6 ~
dei Paschi di Siena; 6. Opera Pia di San Paolo a Torino; 7. Cassa Tito li divers i. . . . . . , . .
374 7 10 Depositi a garanzia d'ipo teche: , 3 29 3 SS1
De:bitori iII COlltO Co rre: nte: . , .
379 .,n Depositant i carlelle fo ndiarie p er
custodia . ' " . .
di Risparmio di Cagliari; 8. Banco di Santo Spirito in Roma. t;llrtelle fondiarie , . , . . . .
" 100
63 1
922
652- Depositan ri pe r ca use diwrsc
6 649
1 , 61
19S
8SS
Numerario in caSSa. . , . . Depositi per perizie .
, 734 74 1
Raccogliamo nel seguente prospetto le cifre indicanti la si- Cart~l!e fo ndiarie in deposi to. lO S0 2 2~6 FO.tdo di ri!erV3 . , .
74 40 i
Mob.. h ~ spese d' il1l1' ,.lII lo . IS' 286 Cre:ditori diversi. . . . . .
4H 59 2
2 0-10 14 9
tuazione della principale operazione passiva e della principale Debn ofl dl\'e rsi. . . . . . . . , 2S 1 08 1

operazione attiva degli istituti di credito fondiario, alla fine de~li T o tale delle Attivit :\ . . . Hl l G,j l 742 T o tale delle P ass h' it~ . . . 131 208 007
anni [870-17; Spe se dell'eser..:izio corrente , •
Rendite dell'esercizio corrente . 783 15 8
T o tale a bilanc io . . . l !lI 99 1 lG5 T otale a bilancio . . . 191 ~9J 165

j Il tr O J Il Z i O lÌ il
Ji 1/ III/a r i o ~' t a t i Jl ì c ò
eà al capìtale nominale di tutti gli istituti di credito e delle societil per
Riuniremo ora in un prospetto sommario i dati relativi al numero
degli anni 1866-76, secondo l'Elenco generale degli ljlitnti di credito e
azioni, autorizzati ad esercitare le loro operazioni hel Regno, alla fine
1Ie/l'annù 1876 .
delle Società per azioni 1/azionali ed ejlere ejiflenti '/lei Regno al 3 I dicembre
• TUrI 'D I C'1(E'DITO E 'DELLE SOCIE T A PE'l{ .AZIOn I.
n U [},( E 'R... o E CA P l T A L E n O:J>(] n A L E 'D E G L I I ST I

JI 'Dicembre 187 1 ; 1 'Dict.mllre 1872 JI 7Jict.mbre 187 J JI 'D ic embre 187111 7J;ctmbre 187J J I ?)irembre I Si 6
]l rDicl.lllb,.e 1866 JI7Jit'IIIbre 1867 JI 'Dicembre 1869 J I 'Dia mbrt. t 8 7°

JS7"lT U1 1 'DJ CRE'lJ / 1U

~\ Capitale ~ \ C:\pit:\tc i\ Cllpiu.1e ~§ \ Capit:!.lc i\ C:\pitale i\ C:!.pit:!.le i\ C:!.pitalc i\


7.
Capit alI! i\
7.
Capit:!.!.:
C:\r i1:\le E
:? ~ 7. 7. 7. 7.
"
%tt{iolt",ti .
W.az ·i o ltnli :
JI S7Soo00 lÌ 3' S7 ,0000 31 :;7;0000
21\288)9,9 U
H:1nche di Emiss ione ~ I q.SHi
6S 1 1 8 1 6 7 67~j"
17000000 8 , 8Soooo('l 8 18)00000 8 18)00000 ' 9')00000
:) 1 ~S OOOOO 16Sooooo
15)00000 5 I SSOOOOO
1stil . di Credito Fondiar io \ 200 [:;9°0 88 }407)i60 100 36808000 109 369i 0860 3,..9S 120
!'iO 190 10 }8 ; 2.7388870 80
\ 40 '7 534 100
B:Ulche Popol:l.ri . . . . . 8 194°000 792906208 121 S99;41S90 115 473 0 77S97 11 0
41 55 }48051180 101 614203723 t ·1!}

Società di Credito Ordin o 15 2089°399 1 ~ 19 16s·n8030 31 18830}030


12 1 )900cOO
11 9,0000 13 179,0000 18 ' 7000000 14.
~ (Ll.h\r' 4 63S 0000 lO
Banche Agrarie . . . . . ~S'i6oooo
)0334 840
91
10
Società di Assicunu:ione . 75

Società F errovi:trie. . . . 17 77 80 )0)00 18 8S3S7°OOO


14 19444600 21 227 32333 25 S09HSH 26
15 14 190 14600
20 10180200
Società mine r:trie. . . . 13 H3 234083979 239 2786 11 368 298 48418084) 8 14. 4969 11$43 813 4774 16 768
lE;'l 189 16 7 104979
108
Societ à di altra specie . .
90 \ 481 117569i)591 M (i 201884900s 161R 2502068002 .618 2!.14f.5Q24 16 f.7 6 19s.J 14610R ,91 tG 39.t9912~
34l 14071 (. 1980 401 14k:liiG4581
~28 273 134.:;009590

Eft.,-e .
Eft er •.
17 1~992S0oo 22 1899740}4 23 19S9H0)4 22 19°-474°34 21 1811)60)4
Sodet! di Assicurazione.. 9 s28 nooo J 18
88 17;000 14 13 S 17S OO 0

I} 109)000
18 I H09Sooo 17 101-4° 0:)00 18 1°3900000 17 1026)0000 19 114 6 )0000
Società. di altra spede . . 333 00000
lIh llIW020000 89 29231403,1 41 299374034 39 29812·1034 -IO 29080.03' 'O 405a97000
18 111100000 18 212920000 21 269270000
'fotnle Soddn. Eflt rt . 15 86 175000
Gii i050115591 595 2311 223031 119 28019.12036 111 j639626'150 116 2494952142 H3 2()'\·1890122
Totale 1j1it"li t Socit tti 1620081980 ,122 115483458 1
'N.,tI {:·ollrrli eli J.:jltrt. . . 243 291 1.156709596

tutte le Banche e società per azioni, quali furono esposti in questo pros-
Confrontando il numero e l'ammontare complessivo del capitale di
t23 della seconda parte di questo ..An1luario, si rileveranno alcllne difre-
petto, con le cifre corrispondenti inserite nel prospetto riprodotto a pagina
sta prefazione debbono considerars i come più lttendibili, perchè ricavati
renze piuttosto gravi. Ci affrettiamo ad avvertire che i dati esposti in que
alla fine lldl'anno 1868.
\ A) M~. nc:l ogni notizia rispetto 1\1 numero ed al .:apltalc delle Sodct :\ po!r aziolli e degli Istituti di credito
166 .A Il lilla l' i ò 5 t a t I f t ì c ò /nt 'r od llzioll e

dalla recente pubblicazione che abbiamo citata, mentre quelli rac- seconda: p'lrte del presen te volume, per gli anni anteriori al 18 76,
colti nel prospetto a pagina 123 furono riprodotti da pubblicazioni furono ricavate dalla Statifliql/.e interna/ionale des Caiffes d'epa1' alle
e dalla S/alijlica delle CaDe di Rifparmio, 187]-76 . "
varie, in specie dai bollettini periodici delle sitllazioni dei con/i degli
istituti di credito, bollettini che, dovendo essere pubblicati perio- Agiscono come Casse di risparmio in Italia, com' è noto,
dicamente, possono contenere talvolta qualche errore, perchè a anche parecchie Banche popolari ed altri Istituti di credito oltre
, '
alle casse postalI.
chi li compila manca il tempo di accertarsi se le cifre ricevute
~e Ca~se di Risparmio ordinarie ebbero in Italia uno sviluppo
dalle direzioni degli istituti siena a tutto rigore esatte.
Ricordiamo finalmente che le cifre che si riferiscono al ca- considerevole: erano soltanto 13 nel 1825 e 21 nel 1835; cre~bero
pitale delle banche di emissione, quali furono inserite in questo a 73 nel 1845, per poi seguire una linea sempre ascendente
prospetto, non corrispondono nè a quelle del prospetto che ab- nlrono cioè, 99 nel 18 55; 184 nel 1865, 326 nel 1875; 35 1
biamo riportato piò indietro, nè a quelle del prospetto pubbli- , . nel 1876, 354 nel 18 77. Avvertasi che in queste cifre sono com-
presi gli uffici principali e le succursali. Alla fine del 1877, le Casse
cato a pagina 121 della seconda parte; poichè, mentre le cifre
principali e quelle affiliate aventi una amministrazione autonoma
esposte in questi due prospetti si riferiscono al capitale verfato o al
ascendevano a 196. '
patrimonio poffednto delle banche di emissione, le cifre da ultimo
esposte si riferiscono al capi/aIe nominale delle banche medesime. . Il patrim~ni~ poss~duto (capitale versato e fondo di riserva)
delle Casse di RisparmIO ordinarie era:
Si avverta però che, fino al 31 dicembre 1873, i dati relativi al ca-
pitale nominale delle banche di emissione rappresentavano il ca-
pi/aie nominale dei quattro istituti costituiti per azioni, e il patri- .AI 31 dicembre L ir t!

monio pojjeduto dei due banchi meridionali; i dati del 1874,75 e 76


1873 37 659 9 12
rappresentano invece il capitale nominale delle banche per azioni
1874 ~[ 60_~ 872
e il patrimonio che i due banchi retti a corpo morale possono co-
18i5 -1 6 068 89[
stituirsi entro l'anno 1885, a termini del § 2° dell'articolo IO della
legge 30 aprile 1874. Alla fine degli almi .1874,75 e 76, il patri- 18i6 49 802 9°5
monio posseduto dai due banchi meridionali era : 1877 55 520 6-1[

'Balleo di ~npD li 'Balleo di Sirilia


Il movimento del risparm io dal 1869 al 1875 è riassunto in
3I dicembre [874 32,87 6 ,226 43 8,000,000
u,n prospetto ~ pago I 13 della seconda parte di questo volume: le
Id. [ 87 5 35,852,237 02 8,4°0,000
CIfre relative al m.ovimemo delle Casse di risparmio ordinarie
Id. 18 76 37,~99,519 )6 8,800,000
e delle casse postali nel 1876 è indicato dalle cifre seguenti:
Caffe di Rlfparmio, La prima statistica delle casse di risparmio
in Italia fu compilata coi dati relativi al 1864; codesta statisti.:a
fu poi con tinuata, quasi senza interruzione, fino al giorno d'oggi.
Le cifre relative al risparmio pubbli~ate da pa~ina 108 e 11 4 della
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Credito dr; 'DI'pofi/aliti N'utlcro
Ilell, Crtdilo dei 'Drpofi/an /i Numero ere/lito liti Depofi /all'i
JVumero
Credito dd Depofi /cm li e= ~.
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68 38 1 141 976 875 7 043 7 Oi8 <100 So6 15 898 I 2s8 I S7 S6, 91 )11 So 313 13:2-
Liguria . • . . 17 960 17 69) 860 37' 197 016 " 4 8 SOO 844 m 1%4 o.. <:.
26 83 1 18 737 261
Lombardia, . • 98 132 2 ] 14 l ,p 899 42] 48 37 49 2 57 088 810
!]. "'-
499 12 }69 657 11 9 641 37 2 175 "99 645 }62- o.. :;:
Veneto. , , ,
I 2 .g
Emilia , . , , ,

Umbri:1,
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51
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161 68}
14 1 24 142
97 / 28 72 5 45"
70 212 7"6
'3

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6 9)2
17 82 8
821 617

13 861 SH
'S7

'7°
18 465

8'9
J7J 144
19 1 150
' 90
'4S
48 369
18 5 330
37 92 1 62}

84 176 .420
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8 S5S 508 4°3 178 ]16 6S t:; ;:t
43' 25 2)4 8, 24 976 8 759 068
Marche.
I S9 439/ 18 4 69 }05 c. '"
4° l 0S) 609 S93 I ,
I
IJ6 989 76 189 , 8S 64 4SJ 19 IS) 187 l1>
Toscana. In
61 136 SO!) 93 774 843 '4 '°9 I 019 580 40 7 38 S
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%%3 'o '93 '9 8 1499 11 95211 808
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Romi!. IO 47 017 l 1S 740 OH
f 68% 27 "72 t:;
Napoicullo
80 4 48S 460 291 9' Sl 184 36 217 607 ....
l1>
2 810 120 1814 1 896 27 }28 285
Sicilia e Sardegna 3; Il ,: ::: 14 184 5641 Il I l 829 3"7 17 I
739
40 1 110 886
24 IS9 I 199 586
970 81S
78 7 73 437 3 1 3)809 1
""'"....
( a)
4'9 's 9381 , 8 48' S60
'"
In
'1{eg"o , . 354 880 022 574 O::i4 820 O
l BIJ /120 638 119 6<19 6.j4 3090 111 4 29·' 6 ( 63 955 Il
(d Oltre a questa somma, esiste,,:l.Ilo presso Iii Cassa CCllt rale altre lire IO 791.
3 627 114 954 700 OG8 419
B ...o-
'(
'"
I n tr od l/. '{ i on t 17 1
.A n nna r i o S tati fti co
17° •
Avvertiamo
. '
che questa classificazione decr!i
t>
in1pt'et>cr lll' del. capl-
.
Le notizie sulle Casse ordinarie e gl' Istituti di credito sono tal! 11011 è Identica a quella che si osserva a pagine I IO-I l 1, parte II
tratte dal Bolletti1lo bimeftrale del riJparmio, quelle sulle Casse po- del presente volume, per gli anni anteriori al 1876. I confronti
stali ci vennero favorite dalla Direzione G enerale delle Poste. per~ n~n so~o i ~1po~sibili, poichè le rubriche più particolareggiate
Quanto a1\e prime giova avvertire che, essendo il Bollettino com- ùell ultimo biennIO SI possono facilmente ridurre a forma delle altre
pilato sulle situazioni Jl1ensili e sul . movimento dei libretti, .nol1 piLI sommarie, degli anni precedenti.
18
è accertato se nel credito dei depositanti alla fine del 77 sian o
compresi, per tutti gl'Istituti, anche gl'interessi maturati ~ell'~nn~
e non ritirati; poichè alcune Casse li trascurano nelle SltuaZlO111, ;;\( 0 V I ~J.(EN T O P A RALLELO
rimandando ai bilanci annuali e semestrali i computi che ad in- D I A L CUN I FATTO RI DELL ' ECONOM I A NAZIONA L E.
teressi si riferiscono. Le cifre del credito dei depositanti potranno
quindi subire alcune variazioni, allorquando, in ul~eriori pubblica-
zioni, ne sarà accertata l'entità.
Classifichiamo finalmente i capitali posseduti dalle Casse di
C HIUDIAMO questa prefazione con un prospetto del movi-
mento parall elo di alcuni tra i principali fattori dell'econo-
mia nazionale. Siamo dolenti di non potervi comprendere notizie
risparmio ordinarie, secondo le varie forme d'impiego, al termine sull~ .produzioni agricole e industriali, per le quali non abbiamo che
degli anni 1 87 6 e 1 877. Le notizie perciò furono tolte ·dal 'Bollet- notiZie framm entarie e saltuarie, le quali non si possono dispo rre
tino bimeftrale del riJpartlllo . a modo di serie.

JI (lictlllbrt! \ j' di"",b"


T itoli degli i m pitgld 187 6 18 77
\
122 G46 557 131 265 77U
l PoteCari • . • . • . . . . . • . • . . 93 237 477
19 003 848
Mutui

l
Antidp:\Zioni
.

I
. t :J. Comuni, Pro\'indl: cd altri corpi morali .
Clurografan \ a privati . . . . . . . . . . . . . . .
fondi pubblici, n ioni ed obblig:lZ . di società ecc.
~....
9 315 938
b2 3G8 481
8 H S 74,0
lO 8 11 493
26 486 130
G 17fi Glil
sopra pegni di \ oro , argento, t;IICttl preZIOSI c merc'
2 699 270 2 337 213
C:utcllc fondinrie. . 72 958 159 85 918 951
Buoni del T esoro. . . . . 46 315 192 89 939 062
Altri t itoli di debito pubblico. . . . . . . . . . . 50 30S 099 87 7-1 3 860
Obbligazioni di Pro\'im:ie, Comuni ed altri corpi nlorali . . . . 4.8 l J3 8~8
16 052 560
Azioni ed obblig:J.ziol\i di società callunerei:!.li ed industriali 77 058 826
71 414 725
Cambiali e biglietti all'ordine . ... .. . .... . 2 730 267 4. 3SJ 1~1
. I presso C:1SSC mt\dri . . .
58 00 1 7·H
\Il conto corrente 52 470 79 1
Depositi \. altri . . , . , . , . , . 4. 605 3 11 6 232 881
\
\. per custodia, per cauzione cd altr i . . . . . . • . . 8 03 1 954
.... . .. . .
. 7 617 81S
899 OS4
Beni stllbili . 89~ 33n
, . ..... . . . .. ,
1 709 807
Beni mobili . . .
.... . .
. . .. . .
'
Effetti e crediti in sofferenza . . , 25 963 031 25 629 567

. . . ..
'
Denaro in C:1.SS:1 , • 12 439 206 12 SGO 36-1
'
Credili diversi.
632 S3a S23 \ 670 71 8 752
Tolalt . . •
-::;
-
1870 25912600 104.1322000 8744'(0000 7021443 11804091 879558818 1021905080 827703616 8004.2469 8815281278 995346577 445000000
1869 25734274 986386000 875915000 7868785 11 406525 114 1237262 1151480195 324818423 70846129 8081 333455 902047635 278000000
1868 2549:i072 965222000 821892000 7269501 101 10090 1100590529 U92M1686 351ti71 842 66994400 7678766986 903706748 278000000
1807 25312180 917298000 667949000 6928241 9,164089 923054144 Jl39645846 316812 165 629601 11 7415040316 887033580 2:>0000000 "c
1866 22703195 1023864000 618 137000 67 18901 9,J867 19 1183782116 12421337915 2G9700633 55288427 6929975783 61245012:, 250000000
1865 22483620 1092726000 631924000 65284(;4. 9(i 75<JOG 1244007117 1069356745 84798924:1 41741617 55354.75570
186,1 2229 11 80 982293000 / 700265000 70340.12 !)73::2221102411 2317 10S4.696091 1 277994SG8 1 8500709714797 211054. I......... .
18G3 22104789 9 111,15000 657488000 1078(j38 1 983-151 5 1030625429 899805227 264281811 2613225G 3948252334. .... . .. .. •
I
1862
1861 I 22929 176
2177 78S·1 I ....... I..........
..... . .... . ......... 5801843
5P85.881
O,'.)
I 84!.t5802
'1997.969
"0
I
572214358
955477886
92G558424 . ........
812272477 / . . . . . ... . 1........ I
.. .... ..
I..........
33369 15886 .. . . .... ..
S1S105S610
CI ) In questa sonlm:1 sono compresi: il Itl!bito nbn' rcdimibile e il redimibile (inclusi an.:he i titoli nOli :& li cnati. dati in depoaito O rimborS:lti dal Tesoro), i B.uoni
del Tesoro c il debito ':01 Con sorzio delle 8:lnchc d'emissione , in dipendenza dci mutuo dci biglictti a corso Corzoso, come app:uisce dal prospetto che t1en dIetro
:&1 presente.

~
(Segue) .Allinei/Io della popolatione paragonata a quello di vari altri fattori dell'ecollom,a natlOllale.

An"i I
SeDuti
"I
alllieiP2*
"io"i
FerrD1/je
Pofic
ITtlegrafi
PrO"enti
i/~~%~e
CajJe

di,ijp.".io
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}.far,'na "urcalltilc.
N"mero degli iscritti
IIci ruoli dclla ImvimJ tIIercall,ile
~.. ~ t e ç- _ _- ;_ _-,,...._ _ 1 _ _ _ _ _ _, _
~_
Materiale

ddle Prodotto
dd ~~ ~": .§ -: "t ~.~ ~ "So': ~ ~'È {~ ':".2 ?- Totale .A i'da .A vapore

;~g,::. A';,::;':~" HH l f l! H~j r li! ~;:EI-N-"-,-,.-/-~-o-"-"-I. ,-~-,,-,-.ITO' ' .


Provm li
lei baI/che lordo

I di em ijfiolle

'}~{ ~~ ~
AI;:;,.,
~ (3)
.....,
1876 892870142 152421749 /7546568 552754482 )1931617/35439 10918
884260 1180617 /18847 120868 I I 10903 1020488 142/57881 ~
1875 1888 199550 145911 316 7269512 527201888 1895754 52445 12033 730M 876746 128807 186S8 120H 81 I 10828 987190 141 57 147
1874 M082798 1 141482566 29568129 17315011 467119807/1841980 25170 18077 78658 828681 126598 18470 1199?40 I 10791 979519 138 52870
...
1873 482192275 186476017 22811451 7518593 450077828 1797796 /30796 C
18S41 71268 787514 124101 18214 /J 93400 / 10712 / 997866/IS8/48578
1872 483755917 125559807 21086864 6597562 446518350 1722947 23844 136-i0 C>.
72450 60 7230 1120838 /1 29 15 187575 10951 992913 118 37860 ~

1871 83~21S98 1
~
19353 124 5215961 397544652 1;104.978 23253 181;14
72496 5:H909 119065 12752 184160 111270 993912 121 1 37517 "..
1870 2969 11721 17305179 4989 130 &18121099 HmJ359 22821 14930 63698 N.
504969 120801 12282 184050 18083 980064 118 32100
1809 803742357 16762940 HI R4W 297092925 23029 . .... 1 c
64666 520059 118884 12487 179847 17699 928152 105 24656
18G8 232645114 85512884 15820607 4558036 276545603 1.184532 23567 . . .. . ~
66425 500117 116878 11925 / 176491 1 17858
1867 251)552040 80388633 1545244.0 4187j90 257686901 1,109407 23215
6819S (.... . . 1768G
859782
794.084
101 12S442
98 2S091
'"
1866 212073252 73535093 15433939 4018845 224712852 1213870 15269
64099 48022·1 , .. . .•. . ..•.. " 17621 741490 99 22445
1865 2162G6008
1864. 1170059069
60814826 14-541157 3816787 224942827 .. \ . .. .
58727987/ 12720365 3351347/200C33090 117414.3 13134
14875 55356
527 76
/ .. . .. . .. ....
..... .
15107 656.102 l I 95 22,135 101~'l..:n
18r... . .. .. .. . 554 17602 12:i0493J. 2814836 1884.10587/...... . 12689 68927 .. ... .
1862 1. .. ..• . . .
1861 . . ..... . .
50347022 )1J944797 2138763 l' '' ~ ' :' '' 1109224 11722 / . . . .. 53322 .. ... .
44208485 . .• ..... 1729347 . . . • . . . . . . . . . . .. . . . . . . . • ..
/ J .. ... 1 . . . ... l ' ' ' I · ... '
(a) N,," S0l10 compresi in queste ciCre i dcposhi a risparmi "l presso gli istituti di credito ordinario, nè il movimento delle casse post:lli. _ (l) Marinari :luto.
riz1.:I.t i :11 piccolo traffico, alla pe!ica illimitau cd all 'estero. - (2) SOIlO compresi in queste cifre i C:lpitalli di lungo corso e di cabotaggio, i padroni cd l accondi
di lungo bordo e di cabotaggio. - (3) la ques re cifre, oltre ai cnpitani, padroni, seCondi di bordo c marinari giù indiC:lti nelle Ilote l e 2 SOnO compresi i Cuo-
chisti, macchinist i, pescatori, piloti pratici, bar.:niuoli, costruttori nnvnli e nHlc~tri d':lsc ia e cnlaCati. ....,
~

".
.Atl1!uar i o S ta,tiJfico In troduzio1le

'D E'B l T O P U 'B 'B L l C O .A L JI 'D I C E O1C 'B'1{E 'DEGLi .AnnI inF'1{ACITATI.

Titoli T ota le
T otalt Tota lr gmernle ItOll alienati
dd titoli n/iellati
CorIo /or,% dati iII depoJilo .,AttllO
?(tJimibj/e
dd r,/oro o rimborfati
col. 2
';01. " + i + 6
al Teforo col. 7 - 8

9 00

!llIer effi o relld;ll1.

115,859,843 66 9h2.)7 4 2 Il;,7 64, 6052 4 1860


lh33I.22460 05,069.7,,6 }O 79°,097 36
1860 101,738,$2. 1 70 1 °7.3 61 15°,811,910 lO 1861
148.790,26, 21 1,139.0 16 76 15°,9 19,281 97 77
186 l lJ3t7 1 7, 6J 9 n 1$.072,645 48 1862
10,236.397 S° 160,096, 841 38 103.58, II 1)9,993.256 17
14,663.793 $2 149.860,44 3 88
1862 IJS,J96,6so }6 191,447,466 56 1]8, 265 76 191,3°9,100 80 1863
186,096 ,506 56 6,35°.960 00
1BG3 171,635,162 65 14,461,343 9 1
12;869,4 3° 00 138,167,733 94 118,120 76 137,939,513 18 186'
2$.4°3,59 1 $9 125,298.303 94
1864 199.894,712 3S 272,191,605 96 1,Ho,141 76 269,851,,63 20 1865
162,049,83$ 96 10,141.77° 00
1865 237. 159. 14° 53 24.89°.695 43
31 8,0 16,1)+ 39 1,374, 39 2 4 1 335.641,861 98 186G
323,691. 18 494 9,572,069 45 4.750.000 00
l BGG 264,llS,610 84 59.558.564 l O 1867
14, 1°5.37° 00 4,110,00000 361 ,016,607 60 Il ,860,6p .p }48, 165,975 19
273, 188,016 O} 69,61 3,121 57 )41.811,2]7 60
1861 9, 16 5,1774 1 }60,787.733 4 1 18G8
1}, 111,4S0 00 4.95 1,1°3 °S 369,953,010 81
1BGB 270,895,059 44 80,984,298 33 3SI,8i9,}s7 77
385,608,345 83 16,45° , 361 4 1 369,157.9 8 3 ·42 1869
94,800,871 IO 367,°5°.845 83 1].487,500 00 5,°7°,000 00
1869 171,149,974 73 16,411,071 66 38',454,193 14 1870
15,9 57,pooo 3>300,000 00 413 ,8750164 80
l B70 198,074.900 79 96,$42 ,8$4 01 394,6 17,754 80
9,171,98000 41°,465,5°1 4 1 30, 73',602 li 379 ,733,899 15 1871
92,878,131 28 397.349.71 1 83 3.9H,799 59
1811 }04,471 ,59 0 55 382 ,27>1,447 47 1812
4,374,070 70 4. 500,000 00 43 8,759,89 8 44 56,4 8 5,4 5° 97
1872 )41 ,627.184 l S 87 ,258, 543 59 419,885,817 74
10,880,630 00 4,750,000 00 44S.97I ,875 87 62 ,443,1]1 50 38 ,,51 8,744 37 1813
1B73 81,39 1 .4$861 43 1, 141 ,145 87
349,749.787 15 62,16 ' ,117 09 383,175,0;)7 4 6 1874
433,2]1, 5°4 55 .7,803.710 00 4.400,000 00 445,43 6,2.2.4 SS
1874 357.35},87 1 33 75,878,63} 11
4,700,000 70,255 , 897 79 378, 109,617 11 187!}
438,695.38$ °3 4 .9io,1 30 00 00 448,365.3'5 °3
1S7!l 367,97°,977 41 7°.724,4°7 61 1876
482,464.162 8$ 5,oH,050 00 4,7°0,000 00 49 1,1 99,3 128 5 72,9'7,16.. 95 419,182.,047 9°
1B7G 382,°12,957 19 100,451,3°5 $6

Capi tal i,
1,439,35',65° 67 ' ,972,9°1 86 2, 437 , 378,748 81 1860
1,.P9.599.216 46 19.751,434 11
1860 1, 12 3,247. 12 4 93 19 6 ,lS',99 1 53 1861
38,891 ,11] 84 3,1 }I ,053061O 50 2,14 ),688 00 3,128 ,8°7,921 S°
186 1 1,76 1,871,198 10 330,190,198 46 3.092,162,3 96 66
3, 336,9 15,886 12 l,' }O,411 lO 3. 334 ,785 ,463 9 2 1862
321,281,500 25 3,1°9.440,386 11 117,47S,5OO 00
18Gg 1,788 ,158,885 87 30945,111 ,1 79 lO 18G3
Il S.4 71,000 00 31948 ,151.3]4 4° 3, 1] 1,' 55 20
1BG3 }.516,48$, l oo 07 316,195,1]4 33 3,8)2,78°,334 4°
183,849,000 00 4,797,:u I,OS; 61 5,O}' ,0$5 lO 4,792 ,1 79,998 4 1 186'
1864 1,081,669,5 86 47 $3 1,692.467 1S 4,613.361,05} 62
49,3431335 lO 5,484,1]2,235 °5 18G!i
5,H7,16 1,SjO 15 186,114.000 00 StSJh-l7s,no 25
1865 4,816,811,5;3 0 1 52°,450.0]7 14 1866
25°.000,000 00 6,9 19,975.7 82 9 1 47,93°,8 .. 8 20 6,882.,044 .934 7'
1866 S.j66,j99.61l 8 , 1,142.11 8,619 IO 6,508,518,182 9 1 171,45J,5OO 00

13),089,SOO 00 190,000,000 00 7 1 41SI0~o , } 1 6 Il 256,S46,848 lO , , ' 58,493.467 9 1 1867


181;1 S,S47.4H,007 61 1,341,505,808 So 6,889,9,0,816 Il
364,800,339 58 7,495 ,6,I ,2}7 33 1868
7,OSI,5 17,64S 95 161 ,449.000 00 7,67 8,7 66,9 8 5 53 18},1IS,748 20
l BGB 5,501,935,117 47 1,549,,82,518 1 8 1869
269,75°,000 00 378.000,000 00 8,08 1, 3331454 97 332.,7ShS48 lO 7,74 8,579,906 77
1869 S.p8,831 ,O I7 81 1.90'h750,437 16 7,HhS83,4S4 97
S503OOO~000 00 8,81St28 1,277 56 51S,557,1 13 20 8,286,714, 164 36 1870
26,.958,500 00
1870 6,°45,13 1 ,)39 01 1,953,99 1,13 8 55 7,999.311 ,777 ,6
679 fJ Il,006 08 1871
219. 199,;00 00 8,950,714,32.2. 13 618,68 1,1$4 06 8, 32.2.,042,868 17
1871 6,17J,05 8 ,706 75 1,869,355,109 4° 8,0.41,413,816 lS
790 ,000,000 00 9 , 621 ,1 ~ 5 , 879 74 1,151,'1$,5°4 60 8,47°,°5°,375 14- 1812
)372 1,757,884,)28 85 8,697, 1°4,379 74 134.991,500 00
6,939.310,05° 89 81°,000,000 00 1818
18},01O,5OO 00 9, 757 ,61 },267 19 1,18I ,2 )4,5 0 } H 8,476,}58,763 96
1873 7,°91,829,660 6} 1,642,773.106 66 8.734,601,767 19
880,000,000 00 9,787,743,117 08 1,245,838, 171 13 8, 541,9°$,°55 95 18i4
18140 7,13-4,'96,}6} 17 1,178.453,86381 8.711,65°,127 08 195,093 ,00000
91 0 .000,000 00 9,934,817,093 12 1,487,429.611 46 8,447, 387,480 76 1875
1875 7,446,}38.485 07 1.381,607,608 15 8,819,146.093 11 16S,671,000 00
91°.000.000 00 10,769,198,793 71 1,S72,P6,8S9 00 9,1 96,68 1,934 71 1876
1876 i,'P·i.30".493 17 1.931,°59,3 00 4S 9.661,36h79; 72 167, 835,000 00
PA7(TE PRl:MA.
TOPOGRAFIA E IDROGRAFIA .


11 III

T o p o grafi n id ro graf ia. Topo grafia e idrografia .

COD.<.PE'N..'DIO l'DROG'R..AFICO 'DELLE P'R.OVI'N..CIE I TALIA'N..E.

~Co"ti ~ .Altipj j,ni L,'ghi,J I,'glli "palu,li Corf i rl'.Acqun


Superficie

Elevazione Portata .Alletta di pie,,~


Superficie
mcdia
'P'lZO V I 'N.,C I .A in
chitometri . ghezza
'cbilonlc-
~b ssima MinimJ. Media
quadrati
J trica Metri cubi
Massima ~linim;J. Media Pi:tna Montuosa Totale

11 415 26S 4 789 9. 5 054 92


Alessandria . 64 741 , 80
2G \ Oli 330 . . l 577 39 ' 1 907 39
:1 Ancona . .
Aquil!1 . . . 12
lO
l 11
21
194
ll' 80 , l° 'l
189 '.
870 . . 2
) )11

439
6
3
500
809
..
.. 4
4 Arezzo . . . . •. . . . • . . ti '44
lH 6so . . 345 56
I 2 095 56
ç Ascoli . . . . . . . . . . . . • 2 .. 06 9 34' , 44 I 8)2 30
6 Avellino . . . . . . . • ... . . . 102
7 6 44 8 '47
l 816 90

I 48) 78
3 649 20 6
4 4S3 14 5 936 92
Bari . . . . . . . . . . . . 3 12 I S 8 '49 I , l°
25 349 •. 2 942 78 S 291 78
Belluno . . . . . • . . . . 18
'9' ,; 6 2)0 38 I 5P l) 1 782 51
9 BeneventO . . . • • . . • • SI 6 '56 548 62 2. 268 09 2 8 16 7l
85 9'° '0
lO Bcrg3mo . . . • . . • . . • 11 16 4 "4 IO So 988 33
17 J l0 5 47 I I 71) 43 B GO l 76
Il Bologna . . . . . . . 82 ,600 H 373 I 960 .. 2 297 58 4 257 58 "
t 2. Brescia. . . . . • . 27 194
25 (6 l 360 8 4"9 47 5 20 5 9) 13 615 4.0
"
13 C:l.gli:ui. . . . . . . ' .. 82 99'
14 Cah:missctt:l . . . . . • .
88 7°4
' 005
.. ° 4' 11 3°2 , 80 080 . 1 0S 780 ..
2 938 91
3 82 3 91
3 7G8 82
4 G03 91
,+
,I
S C:tmpob:!.sso . . . • . . .. . . ... 7 7
4 )81 46
..
I 5 974 78 ,6
18 l 593 H
16 Casert:l . . . . . . . . . 15 66o 4;
9 1 35 610 " 4 492 19 5 102 19 '7
17 Catan ia . . . . . . . . 2 489 S8 l 481 5' 5 975 lO ,8
IO ;6
18 Cnt:lnzaro . . . . . 2. 861 46 2 861 4.6
S '9
19 Chieti . . . . . 25 4-l
21 688 47 2. 031 36 2 719 83 ' 0
151 2 464
20 Como . . . . . 102 1 618 .. 5 748 o.. 7 858 04
59 668 6 07
11 CosenZ!1 . • . • , 5° 1 637 30 l G37 30
132 '90 112 , 8 14
11 Cremona . . . 584 1 945 65 7 135 65
2] Cuneo . . . . . . . ....... 8 I O}2. 61 G l8, 8 60 , 60 47 616 77
. . . . ,' ..
2 2 GIG 77
24 Ferrara. . . . 22 4'9
12
• ° °l
237 72
28
U
7"
19.
\6• 309 54 5 878 54.
1) Firenze . . • 58 500 2 76) 4 88S 40 7 648 '0
27 \,8
16 Foggia . . . . G 132 707 rss l7 1 862 57
27 Forli . . . . . . .... . ... . . s.~
69' 45 17
I

4 099 28 4, 114. 45
18
18 Genova . . . . . .• l'0 '007 4'1 5° ' 17 600 ) 26 1 72 S 86 1 72
7 11
19 Girgcnti . . . . . . . }i 2
14 l51 7S9 9 1 9 23 501 36 4. 4.20 59 ;0
30 Grosseto . . . . . . SI
16 6 li9 71 2. _ '50 .. 8 529 75 l'
31 Lecce . . . . . • . . '90 2. 2.0 O 30 18 70 )07 So 32G 20
12 70 l'
p Livorno . . . 2 ,60
20 144 19 l H3 2.1 l 498 21 II
33 Lucca. 54 loo 436 63 2 73G G3
1 1 2.6
16 2. l4
l4 Macerata . . ' 71 2 138
' 4° lI' 19 2 490 89 li
II Mantova . . .
IV v
Topografia e idrogr"f ia . Topografia idrografia.

CO[}'(PE'N.'DIO l'D'R..OG'R..AFICO 'DELLE P'R..OVI'N.CIE ITALIA'N.E.

~'o"ti, ..Altipiani Ltlghi,stagni epaludi Cor/j d'..Acq/Jtl


Superficie

in chilometri q"adrati
E l evazione Port:lta
Superficie Lun·
·l"J{O VI%CI./1 in ghczz:t media

chilometri chi lome·


M:a ssima Minima Media Mn$sim:1 Minima Mcdin Pian:1
quadrati trica MOlltuosn Tolale
Metri cubi

56 147 108S 2 011


)6 M;U$:t C:1rnra . . . . . . • . . . .. &I
12SS 2 °14 112 . . I 667 9-l 1 779 91
37 Mcssin3.. . . . : . . . • . . • . . . l'I 26
160 .. 4 'P9 .. -l 579 ..
38 Milano ..... . . . . . . . • . . 12
39 ?o.todcnll. . . • • . . • . • . . • . . 81 100 1009
° II 25
2. 849 ..
319 06
143 2.0
I 28'2 ,42
2 992 20
40 Napoli. . . . . . . . . . . • . . . . 8 17 8 719 I 69 I 2 501 48
8 9 , l° l 16
4 1 Novara. . . . . . . . . . . . . . . 41\ 2086 ) 01 5 Il ' 4JS 8S 649 71 1 065 56
59
22 '14 1 6 18 3 934 18 2. 609 04 6 543 22
41 Padova ...•.•.... . .. l° 16 6'8 82S
43 P:1tcrmo .. . . • . . . . • . . 61 '0 73' l "
1 l} '30 Sol 1 955 67
22
s08 92. l° , lO 224- 20 4 862 7 1 5 086 91
44 Parm3 . . . . . . . • • • . . . .
4S Pavia . . . . . . . . . . . . . . 1437
1374 5
,. 943 S3
l 430 ..
1 2.95
91S
SS
10
3 289 08
3 345 20
46 Perugia . . . .• .. . 17 11 5
, 889 86 6 7-13 60 9 633 '16
47 Pesaro·Urbino . . . . . .
2 l}Z2. 1517 2 SOO •. 2 ,,64 12 2 964 12
.. 8 Piacenza. . . . . . . • .
49 Pisn . . . . .. ... ... • 18 86 4JJ S 18 68
8
18
795
7 4Q l

lO
4- 8i 968 68 I BO 88
65608
2 499 56 "
48
So Porto·M:1Urizio . . . . . • . . . . . . 68 4°1 I 4-00 " J 3 056 08 49
18
SI Potenza . . . . . . . . . . • . . • . 84 2. l '9 IlO .. I 089 7S l 209 75 l°
2.
S2. Ravenna. . . . . . . . . . . . . . .
4 11248 l lS8 47 9 'P i So lO 675 97
12
S3 Reggio-Calabria . . . . . . . 11 195 8 417 12.1 S 4 81 07
25
1.33780 S84 B 1 922 sa \2
9 1061 18 '4' lO 0'0 22.S 99 l 698 .. 3 923 99 S;
S4 Reggio-Emilia . . . . . . 19
141 309 23 '7l Il 1 oS8 53 1 ll3 2.1 2 271 74 14
SS Rom:! .. . .. . .. - 7° 89
S6 Rovigo . .. . . •..• 7 327 'lo 4 S89 7} 11 917 13 Il
8
88 81 4 42 06 1 686 19 1 G8G 19 56
S7 Salerno . . . . . . . • . • . . . 42
58 Sassari . . . . . . • . • . . . . . . . l 12S 49 4- }80 46 5 505 95 li
S9 Siena . . . . . . . . . , . . . • . . lO 7S 2 152 82 8 IiI 81 lO 726 65 18
8
5 'l 60 3 613 00. 17 1 <14 3 794 46
60 Siracus", . , . . . . . . • . . . '. . .
61 Sondrio . . . • . . • . . . . . . 51
8
743 , .. 4- 30 , il; 87 I 343 lS 3 697 12
19
60
62 'l'eramo . . . . . . . . . . . • . . . 43 1< 694 1 198 18 3 207 60 61
4'3
63 Torino. . . .. . . . • . . . . .
19 6 77 16 iO .. 3 lH i4 3 32·1 a 6,
81'
64 Tr:1p:mi. . . . .....•.. 12
25
8
4
, JI
, Il
17
SO
lIo
2. 181 78
l 182 47
8 153 13
I 96} 04
lO 534 9 1
3 145 51
"l
6+
65 Treviso. . . . . • . • . . . • . . .
66 Udinc . . . . . . . • . . . . . •
67 Venczin , . . . .
34
908 89
. 14
2,
1616
1199
I

3000 ..
669 S7 767
51 4 73
O} 2 457 GO
6 514 73
61
66
199
11 3 108 36 12 2. 198 04- 2 198 ().l 67
68 Vaolln . . . . ,80
32 3 l 07 22 I 648 38 2 741 S'l 68
69 Vicl!llZa. . . - .
877 19 2 GS2 SS 69
'Totale . 2gG S05 41
VI Vll

T opografia e id,·ografi'a. T o'pog"afia e idrografia .

p'R"OSPETTO l'D'R,,09.<.ET'R,,ICO 'DI CE'N50 FIU:J,C! E TO'l(RENTI 'DELL' IT.ALIA CE'NJ'R"ALE ED l'N.-S ULA 'R,,E.

BacinO
~.9 ~'4JJim4 piena
E " .~

sco- ~ ]-------.----------~--.---I
Altt.zza ~
o r i g i Sbocto o Fott. ~o sulla Portata ~
FlU~CI E TO'll..RE'N.TI l.n.e
1/ C
1Jire{iolle del corJo mag ra
'D il t il Idrometro - -- --- ~
Metri
Chil.
cubi Metri M. c . i
qua dr. Chil.lMctri

l T nglinmcnto . 2S9 0 IjO 'So O.E; NE·SO; N·SE Monte ~buria Mare Adriatico 64 /12 dicembre 1872 Latis:ma 6 40 '400 ,l
NE-SO; NO·SE Monte del Bosco delConsiglio Id . 67 8 dicembre 182 S Motta S 64 1000
2. , Li\'cn:zn . 26 90 .. o '00
Monte P:ualbll Id. 60 2 novembre 18S1 Zenson S6
3 Pia\'c . . . 4. 00 "O )00 NE-SO; NO·SE
Lago di Levico c C::aldonazzo Id. 60 S ottol?re 1868 Stra
IO
34
)000
870
". Brenta . 2.3 0 4 ,86 n6 O·E; N·SE; O·E IO <
NO-SE Comune di Noveledo Id. 30 2$ ottobre 1872 Longare 6 n 77 0 S
S B3cchiglionc . . .600 ')0 So
Trc Croci Id. 17 23 ottobre 1872 Anguillara
6 Garzone . . . . 9. 0 '70
"
N·S; O·E , )7
33° " 6
NE-SO; NO-SE; O·E Picco dci tre Signori Id. J76 2 settembre '757 S. Salvatorc (Ve rolltl) 63\ 'soo S'
7 Adige. 11080 4<0 n'

. ...
S·N; O·E Pian del Re (Monviso) Id. '720 22 ottobre 1872 Ostiglia 8 S6 7°00 no
8 Po( ,) 693 8 2- 61' loo
N -S; O-E Lago di Garda Fiume Po 77 23 ottobre 1871 Mantova 7 8) ,So
9 Mincio 18S9 7' 4S
IO Oglio . . 66,,, 'S4 7° NE·SO; N·S; NO·SE V:ll Camonica
Monte Fumo
Id.
Fiume Oglio
l}6 novembre 1839
18 39
Cavonovo
BizlolallO
7 60 10 SO '
NE-SO; N·S 37 4 S8 S60
Il Chiese .. . . . . .. . ' S90 'S9 4° Val Trompia Id. 17 S agosto 18S0 Froldo Rossi
N-S l 3 83 SOO
12 Mella . . . . . • . . .. 1 13 8 9° 4° "')
13 Add:\ .. . . . • . . •.
14 Serio . . . . . . • . .
. 5 L:lmbro . . . . . . . .
79 8 9
111

HS3
S
)<0
Il'j

'lo
80
So
60
NO-SE; N·S; NO·SE
NE·SO; N·S
.N.S; NO-SE
Bisella
Picco di Garollella
Monte S. Primo
Fiume Pc
Fiunle Add:I
Fiume Po
244
21
30
S ottobre 1868
6 novembre 1839
dicembre 1871.
Pizzighettone

Ponte di Albiate
4 7l
, S4
, So
900
460
Soo
...,
O.E i NO·SE; NE-SO; NO·SE Col di l.ossena e GOtt:l,rdo Id. ,p 1 4 o:tobre 1868 Sesto Calende S4 00 6 ,6
16 Tidno (2) . . . . . . 6 466 ::.60 "0 S 9S
1 300 <)0 N.S; NO.E Monte Gries e Markhorne Lago Magg iore 30 3 ottobre 1868 Mont'Orfano SOO 108q '7
q Toce . . 9°
N-SE Alpe dell:!. Volpe Fiume Po 11 ottobre 1872. )00 ,8
15 60 So 4 00
18 Agogna .. '4° Monte Rosa Id. 78 ottobre 1872
19 Sesia . . . . . . . .• . 2 920 'lS 'So O-E; N-SE 4°° IHo
,.'9
4)22 1 56 ' '00 O·E ; NO·SE Mo:ltc Bianco Id. 21 S ottobre 1872 Ponte dr Rondi:zzone 4 00 ,o00
2.0 Dora Baltea . . .
O·E; NO·SE Monte Iseran Id. 46 z6 settembre 1866 Ponte Strada T orino·Mllano
2.1 Orco uS4 80 '4° Id.
) 7' '000 "
S·N; O·E Col Frapperas S7 ottObre 18 n Id . , 89
21 Dora Riparia. . . 12)1 "S So
60 O·E; S·N Monte Autaret Id. IO 10 ottobre 1871 ) So
7So
400
"' l
23 Vnr3it:l •. . . • . . • •. S<o Ss
O·E; S-N Vl)lIone Ciabrieri Id. 19 20 ottobre 1871 4 00 '4
:4 Maifa . . . . . . . . . . 9So no "0
Monte Saccarelli