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Introdutione
p. 9 Ccnni storici
x z I4 terri~orio
IJ Clnssificazione dei gnilipi 14
Ilgciierc di vita
30 Elenco drj riniboli /nno/oglc;
Sistemi di parentela
Smdio concreto dei gruppi
Gnippn orientale
Gruppo ccntrele C mctidionale
Gruppo occidentale
G n i p p scttcntrionalc Lc
relazioni interindividu~li
Matiti C mogli
La vita msuele
Genitori e bambini
I nonni
I collatrrali e i patenti acquistati
123 Ilcomando
r 29 Guerra e commercio 135
Magia, riti e credenx religiose 14 1
Tmria dclia morte
INDICE
Cfr. p. 178,nota.
territori indigeni dal 1909 al 19x3 circa. Durante questo pe-
riodo, e da allora jn poi, vi furono regolari relazioni, peraltro
intennittenti, fra gli Indiani e i membri della Corninissione
telcgrafica: ufficiali del genio, soldati e manovali. I contatti
sono continuati anche dopo la fine dei lavori. Tuttavia" ". 31 aullu
- .&dal
11 territorio occupato dagli Indiani Nambikwara si esten-
rio pàpagaio a oriente sino a una zona che termina
approssimativamente, a nord-ovest, alla confluenza dei rios
CommemoracZo de Floriano e Bar20 de Mdga~o,entrambi
smuent~del rio Machndo o Gi-Parani. Questo punto segna.
nel contempo, la fine dell'altipiano che Aci~ p quasiI a i CtutFa Ia
parte centrale c occidentale dello Stato di Miato Gro:sso. Il li-
mite meridionale è situato sul corso.I-'--3:i I I ~ U I UJc1 rio G~iavull;
A .-
."---A n
m a g g i o r - p a r t ~ T ò ~ S t a t M-ato
~ J i Grosso, il &i margine me-
ridionilisovrasta la campagna di Cuisbi, con l'imponente a-
spetto di un'ardente muraglia rocciosa, la <(Chapada».Que-
sta zona settentrionale e occidentale 2 anche la regione piu
inospitale del Mato Grosso, e forse persino - assieme alle
steppe del nord-est - dell'intero Brasile.
INTRODUZIONE I3
Conosciamo imperfettamente la strut tura geologica di que-
ste terre; esse sono Formate da grès rosso a strati argillosi, e
risalgono a periodi divcrsi: al Devoniano a est (la «Chapa-
da» propriamente detta), al Cretaceo nella zona che ci inte-
ressa specificamente (« Planalto dos Parecis o e pretesa i< Ser-
ra do N o r t c ~ )Lo . strato di grès si eleva scoscesamente al di
sopra delle rocce cristalline che occ 'alta va111e del rio
Cuiabh; la transizione è piu progr :rso la SE>onda o-
rientale dell'altioiano dei Paressi pucciri;, a puciii ,,
L
: -L.:l--.-..-:
ciiiiuiiicri 1
, Se ecce - d'altron-
- che cadc
,no talvo lta in luglio e a
de caju»,si può di re che il periodo
. - do.lnve fra aprile e settembresia
completar :ce le precipitazioni -. sono- .- eviolenie
Ti.a~i-~u dàottobire sinoai tratta
SjIO,
due odi
tcmpo-
rali in cui a dura Ivolta
ta ur persino
tregior-
I
- :tamente
ni consecutivi.h r a r i c v aI -stagione-plvvvsa 1-I fra cui
ia ~ c ~ i p ~ r > a si tur
eleya:-da-g2-a-44gradi-durante e coperttlagiornata, oA6e1 la
pi6 fresca la not-
te, conuna caduta improwisa mente edibreveall'alba.Ma le brusche
maTp.
variazionidi temperatura caratterizzano iilc ancordi pih la-stata
gionesecca,forse acausadell'intenso irradiamento notturno.
Non 2 raro, in quel periodo,passareda un inassimodiurno di-
4.oaadi a rin minimonottprno-di 8-10 gradi.Gli indigeni,
CI irmsounloa nutdear a o complc e
-, sse :'uso
di pellicciao di tessu- t( dizione.del1 : , siano e
iocrude1 , talecon
c con .e clima, la vegetazione si
r Iiducea r i rattrap :espugli angolosi,
P antespir I l'arrivo
delle pil
..L --.-.,. buisce
a spieg
per un llasso
tcrrasi ricopre, ---
ai rcinpoincredibilmenteurcvc, fiori di
c di erbe alte. Ma per gli altri settemesi, queste piante ddl'in tera regi
appassisconoC si disseccano
(quando
nonsonoi fuochidi bo-
scagliadegli indigeni
a dispornepiu completamente) e la sab-
bia, bianca, rossa od ocra secondola regione, apparein larghi
spiazzi sotto i ramoscelli calcinati.E l'epoca in cui la rara sel-
vaggina vagante attraversol'altipiano si concentra nelle irn-
P likacchi c (cup8es),
cui cupola laarrotondat a scgna-
1: cnzadi i;orgenti. Qiii trova piccoli pascoli ancora
ai ì teggiant talvoItaanche lostrettonastrodi foresta-
galleria dei corsi d'acqua.
Questi ultimi sono numerosi e importanti,e costituiscono
due gruppi principali cheformano rispettivamentei bacini
del Juruenae del Roosevelt. Tutte le valli sono approssima-
tivamente parallelee le loro acquescorronoverso nord; esse
tagliano quindi l'altipianoin altrettantifossati longitudinali,
e si precipitanoin un succedersi di rapide, talvoltaanche di
C:ascate:Come il sdPapagaio rlto
io ridel
a Utiarity,
il. saltodel
6urne re, Sac e le apide
r de 1 Juruena.
Questedisuguaglianze
-..".a-~ulLia~v:idono
--. nente ari alp a terreni
.-----..a-nudi,
~~ag do
sedimentari
g ~ v daialle rocce
ot3iZié
cristalline che riappaiono
nellapartemediadel bacinoamaz-
lapioggi
zonico. Sul loto corso superiore. e in ragione della natura del
te fiumi ha nno letti. profoncli sino a una trentina di
m :qua rest:3 tut tavi:3 cosi tra sparente che si scorgono
-L-
: il fondo e.i.pesci cric
fa ~ i r ~ o l a nTali
o . condizioni ag-
&' ravano arIcora i problemi alimentari: attraverso il verde cri-
st allino dealle acque, il pesce indovina il pescatore e gli sfug-
6':iinmanc:ahilmente. Ciò vale soprattutto per gli affluenti del
Tapajoz: quando si raggiungono le terre basse della valle del
Madeira, e si passa dalla savana alla foresta umida, i corsi
d'acqua si trasformano a loro volta, con letti piatti e fangosi,
e acqiic rossastre
Abbiamo visto che le frontiere del territorio occupato dai
Nambikwara corrispondono - approssimarivamente a sud e
a nord, e quasi esattamente a nord-ovest - alle sponde dell'al-
ti piano. Verso est, dove il limite se; sappoco il corso
dci l Juruerla, i Mam!bi.?!!ra -con
. finnn
-. IU L U I I gli Indiani Paressi
-...
T
C Iranse, Che occupano le pa I r i iricr1Jio~a1C~~cn-fa~~dcII
tipiano.
Cam notdi
Y
.koni, che vivono presso i fiumi uruena,. -Juina, I ? a p a g T e
sé,che ~ccupana1 il bacino del
-- I
-rio 3tubro; ist,~un giriippo-Ch iamato Uein-
taqu ~ i o ci, che ~ ?si ~e a Campc
. .. ,s Novos àlia val'feXl
Guapor4. Infine, a nord-ovest, dalla riva occidentale del rio
~ o z ;de Otubro sino alla valle del rio Roosevelt, s ~ r o v e r e b -
be l l . ~ l ~ a , g n i p ~ c ~ m p ~ e u id-i,e n t e wwa,
Tar&, Taschwit6. Roctuette Pinto non indica chiaramente
su qiali bis; s-i fondi talc classificaziunc; possiamo supporre
che essa non sia puramente linguistica, poiché i vocabolari
in Ro~~doiiiadistinguono solo trc dialetti. Vi si
mescoln, probabilmente, una larga compuncnte di cmpiri-
smo. Peraltro, I ~ Ilista dei gruppi che troviamo nelle pubbli-
cazioni di Rondon e dci suoi coIlaboratori corris~ondonoso-
lo O(:casionalimente alila classificazione (di Roque ;te Pintc). Le
nost re liste d i nomi d i gruppi non comiprendon o tutti quelli
citar i dai nosit ri prcdcc. . :cssori; rna rivclsino parccc:hi nomi nuo-
. .
vi; nicl contcrnpo, abbiamo rilcvatodialctti chc non erano mai
stati segnalat i. E dunque troppo presto per procedere a una
classtiiicazion~ C definitiva, e diremo pifi avanti la ragione di ta-
li intrrrc-zze: le bandc nomadi clci Nambikwara sono forma-
zioni fragili, C posseggono tutte un nome, o noniignolo, dcri-
vato clal sistema di parentela, o cloviito alla malizia di un
gruppo vicino. Casi i nomi sorgono, scompaiono o si trasmct-
tono con sorprcndenre facilita. Ecco un buon esempio di di-
saccordo fra osservatori che lavorano in pcriodi diversi: tra
il 1926 C 1928. Max Schniidt raccolse un breve vocabolario
di 2 0 parole, da lui p~sbblicatc) in segui:to ' comc:ottenuto da
un gruppo de~ t Tam: o tindé, ali,ora situaito a Tres Buritis. Que-
sto vocabolar .io appar ticne cerirarrit-rirc ai
h----.- -1
gruppo b t della no-
stra CI assi fica:zionc, contraddistinto dall'usodi un suffisso ver-
I
gr~lppiclx &C~narno
m - . .
rispet tiv;imentc con n C b'sono st rctta- ..
mcnte ~ p p a r c n t ~<liilt i punio di vista semantico e morlologi-
cci c rnpprcscntano incontcstabilmcntr due moclnliti di una .
- --
s t ~ ~ , d j ~In~eniranibi
in. i1 m e d c s i i o uso
(li siiffissi classificatori, co isso verl: lale il cui senso 6
UCSSC~C*, .I--:-""
adivcnire~, f a i c » , ~ ~ t ~ L ~ lNcl ,... i ~ lii ~ ill letto
t ilel
p.
apptossimarivamen- .- - - - - -
te la regione dcllc fonti del rio Doze de Otubro e del rio Csi-
mararf, sembra verosimile che la desinenza -esia appatsa sot-
to l'influenza del dialetto b. A partdadsdnegzg-epsshe va-
' '
riaziaddLilocabc ' ~ i a l ~ t ~ ~ ~ 1t icamente ~ 1 ~ ~
identici. '
P115 se:rie sono ?enze di vocabolario fra i gruppi u
I.!--.
e h. Quesr ultimo
.&l
presenta anche una desinenza -e pcr i so-
stantivi, e forme nuovc per il siiffisso verbale. Su questa ulti-
INTRODUZIONE I9
ma base dobbiamo distinguere - un sotto ruppo br dal suflìs-
57.-
so verbale -dige o -dage, e un sotrogruFgo--L!n ogni punto
identico ai precedenti tranne il suffissoverbale di forma -$ore.
. l ..,_I . - - 2 3
L'area del diaictto D I si esrenoe dalla riva destra del Guapord
a sud, al corso inferiore dei rios Tenente Marques e Iké a
nord, e dal bacino del rio Doze de Otubro a est, a una tegione'
t terminante
: i ~ ~ a . al di l i della dva destra del rio Roosevelt verso
oves; t . Si sent,e jl dialetto b z dal bacino superiore e medio del
tio lXoosevcl t fjno all'afluentr dei .rios RaMo de Melga~oe
.-... -- -..
Comnierrluraqao de Floriano.
~ ~ n ~ o ~ ~ a
20 INTRODUZIONE
I.
GRUPPO d .
Sottogruppo a r .
S o t t o g r u p p o a2.
S o t t o g r u p p o br.
valen tc:
II. obindesu ( a r ),
S o t t o g r u p p o b2.
4,
NOMI DI ALTRI GRUPPI NAMBIKWFr RA.
g r u ~ -.f* s i a G X s ~una
.
piovosa (da-ottsbre-a-marzo), pgni
.- - --
~ upiccola altura sovrastante un corso
d[acw; gli indigeni Eos GuisconZ a1loi.Z groisolanFk-@Gnne
di ciii la forma e i materiali presentano curiose variazioni. Es-
si aprono dcgli spiazzi nclla foresta-galleria ., che occupa il fon-
clo umitlo clcllli1 valle, e vi piantiano c col;
n ti in cui figu-
rano soprattii ttu il mainisco (dc,lcc e ani: abacco. e tal-
volta fagioli, C~,L~,,IC,arachidi L-.. I..--L iuiigric ~ u c r n c(Lagcitaria
sp.). Si grattugia il manioco sii tavolc incrostate di spine di
palnia, lo si preme con L'aiuto di un pezzo di scorza ritorto. I1 f
giardinaggio fornisce risorse alimentari sulficicntj per una
parte dcl periodo scdenzario, e anche iitilizzabili piu tardi: i
Nambikwara conservano il manioco sotterrando forinc di
polpa grattugiata nel suolo.
Con I'arrivo dclla stagionc_sccca,_si-abbandona i1 villaggio
~ ~ ' i u t t o sjl~uo~o,diresidenza-tem~o
to ogni ,gruPPO
~<espIcidc >>, per cosi clire,in parecchic b: ~wdi,Per cir-
ca sette mcsi, qiicstc bandc errano attravc~aula savniiu, alla ..--.-da
Le malterie
. .prirne dcll'ir idustria iindigena consisteino in le-
A: --: --.l..-.
h--.
>varlatI, L...C.--
gua1111..... .-.-a. :-l - -
r a ui apr xivali'iic,
- - CL..-
rcsiiia,
--.-a I
riurc: di palme
huriti (Mauritia vinijcra) e rucum ( Asrrucaryum tucuma), os-
si di scimmia, dcnti C unghic di mammiferi, pcllicce (solo per
farc ornamenti), piume, spine di porcospino, gusci vcgctali C
conchiglie fluviali, pietrc, cotone e semi. Comc utcnsili hanno
coltclli fatti con scheggc raglienti di bambu, pietre grossola-
namcntc intagliate, o frammenti di ferro o di acciaio ottcnii-
to attraverso scambi. e Iìssaci, con l'aiuto Ji cera c di spago,
tra due panconcelli di legno formanti i1 manico. T trapani si
compongono di un succhicllo (li piczra o di Ferro montato. ..
o
al-
I'estrerniti da un bastoncino che si f B girare lfra le oalimc delle
mani. La Commis sione Rondon ha diffuso 1 le asce e
dei martemli di mc tallo, ci IC anticlx asce di p vono or-
mai solo iurric piLcole incudini, pcr1 ia- 1iiivoriiLiuric uci-1 g--.-- u x i:u..
o delt'osso. Bisogna citare inoltre l'uso di brunitoi di pietra
e, fra gli oggetti d i uso comune, i fusi, i pettini, i panieri e le
zucche per il trasporto dell'acqua. La ceramica, sconosciuta
dai gruppi orientali, resta rudimentale anche altrove. Noli c'è
n6 canotto ni. piroga. Gli indigeni con fczionano cinque tipi
diversi di strumenti musicali, tutti a fiato, che venEono suo-
nati spes!;o nelle f'este.
La dif Eerenza Cli aspetto fisico fra i Nam e i loro
vicini ori,entali,
. ..o< :cidentali e meridionali - karcs31, rupi-Ka-
wahib e tribu del Guaporé - Ł strai i difleri-
’ Cfr. p. I 35,
* Cfr. p. 140.
’ Lo stiidio antropologico dei Nambikwara i. stalo oggetto di ricerche da
parte del dotror J.-A. Vellard, il quale partecipava alla nostra spcdizione.
,cono anche dalla maggior parte delle altre trib6 del Brasile,
il cui tipo fisico è generalmente piU massiccio del loro. I D a m -
b i b a , benchl la loro statura media non sia cccezionalrncn'
le piccola, so?oesi!L e la loroLungazc,apigi,atura,talvolta on-
dulata e attestante una pelosità piu sviluppata della mcdia in-
digena, l e p a n i e i piedi di dimensioni ridotte, !e e t y ! e fini,
e sopy~~~oj1~oI~o,_dallineamenti~marcatrna -. dal-disegno
p G F i s s h ~ ,contribuiscono a formare un tipo fisico m01jo lon-
tano da quelro chesi incontra di solito in America del Sud, e
che ;;corda-con.,insistcnza certi tipi del Messico meridionale
e délGuat.emala, e, p i ~ . a n c o r a t ~ u e l lattestato
o --
dalle masche-
re-con barba appuntita della regicinc di Vera Cruz.
i:
basta che due cani ,fuuc .., ...--17: A--
avvenimento.
--
ULLCILI U O I I I C ~ L I C I LoPu1ino, C: L U L L ISL
0
-2 - p A-
A - O
37-7
2
Cnn iuge
Figura I.
'
come li abbiamo analizzati nelle loro rispettive relazioni (dia-
letto 0112).
padre,
l fratello de!padre, v
marito della sorella della madre.
madre,
sorella della madre,
moglie del fratello del padre. géttu,
3,
gé3u bambino,
4. a3kirdru figiio.
36 L A VITA FAPIAILTARE
7- a3kineru figlia.
6 . akeninosu fr:
7 , (t)olinosu rella mag
8. ufdnsu II
fratello minore,.
figlio del frate110 del padre,
figlio della sorella della madre
9. arindesu sorella minore,
;lia del fratcllo del padre,
;lia della sorella della madre.
IO. arLkosu arito dclla sorclla,
cugino incrociato (p. 11.)'.
l J. ascétdsu moglie del fratcilo,
cugina incrociata (p. d.)'.
z2. osintu figlia della sorella ( p . u.),
figlia del fratello (p. d.),
moglie cIcl liglio.
' 3 . usinehru figlio deUa sorelln ( p . u.),
fii ;]io del fr atcllo (p. d.),
m arito clclliI figliil.
14. usoi;nosu idre..del. p.ladre o dclla madre,
atello clcl I:I madrc,
,drc del cciniiigc.
@nosu acirc ~Icl :IIa madrc)
J t i r ~ l del
I ~ p,.,,
ntlre clcl coniuge.
!]io( O f i f i l i ~ clel
) figl I figlia),
iirlt~llo( O snrclla) dLt puriiL ( O della
m:idrc) del padre (o della madre).
figlio ( n figlia) dcl figlio (o dclls figlia)
del fratcllo (p. d.) o dclla sotellii
(p. u.).
moglie,
figlia del fratello della madre,
figlia della sorelln del padre.
marito,
OuPnsarru ('I); figlio del fratello della madre,
( ) \ figlio della sorella del padre.
' La sigla ri p. u.a sta a indicare che chi parla È un soggetto di sasa ma-
schile (parla un uomo) [N.d.T.].
' 1,s sigla a p . d. o sta a indicare che chi parla 2 un soggetto di sesso fem-
minile (parla una donna) :N.d.T.].
SISTEMA DK PARENTELA 37
Lo schema seguente mostra la loro utilizzazione in questo
gruppo teorico esemplificato:
asineiru.
asinc '--
- nkcn
n m
2
l----
A-O
2 T n
-(o) @-A) (A)-
T T A-O
I ';T
O A A A O A
23 'C 2I 5- 16
1- n
-(A) A=O A
-j ;,p
15 A 1<1 6
tcì;~k!f I, ,;Jk.;r',rid 6ii/!~<'~tftt~ okirir'rrim (- ii>kirirrrr riic!ric~rutr~)
Fippra ,j.
Figiira q.
ci constata che:
arindogrcsu(n arirzddkerosu, a vecchia sorellinn n ), è la so-
rzlla del padre di mio padre;
drc di mia(di
opcnsherosu ogénsaesu, «rnsrito») 2il marito dclla
madre;
ascelagrcsu ( o ascctiX.croscl, «vecchia cognata D)2 la CO-
gnata cfe!la madre di mia madrc;
alrjdndruru (di alortsu, « frntcllo P ) ;iil Irntcllo della madrc
cli mia madre. Per
quanto conccrnc gli zii e le zie, il loro appciisillvo 2
precisato dai t ermini descrittivi
32. crkkjnta
iknrusu: re»; lclla mndi
3 3. akiterosu: c< tratello dclla madre*;
3 4 . auddno :]la dcl pz.idrc ».
--____---
._ _- ---.____-----
t~!inkt(/j~ìt tdditibsri
Figura 5 ,
i~atrimoi
mici p21
pre tarc, in due maniere diff crenti,
caso deii
no nella :
.I
44 LA VITA FAMILIARE
Figura 6.
Figura 7.
SISTEMA DI PARENTELA 45
Figura g.
a 5 : della lorc
no di loro (di circa 2 5 anni
na di loro (di circa 2 2 anni
n24: PIU anziano di loro (di circa 26 anni,,
;onochia m n a » da:
a8 i u r ~ctà (di cina o ~ l i n i ) ;
: ueiia
ag : piu giovane di loro (di circa 3 anni);
figlie d i A6: e infatti a2. che è una «madre», le chiama, nor-
malmentc linen.
SISTEMA DI PARENTELA
47
3. dire n*drc
sato soprattutto per desi-
gnare il padre assenie, o il
padre di un terzo, o i! fra-
tello del padre).
re fratcllo del padre (-altro
padre).
'a)mi~~dridtlercpadre
( i l fratcllo del pacire qiianclo
si sostituisc-e al padtc mor-
to).
a3kénosu 6. ( 1 (miti) madre,
sorclla dclla madre.
7-8. (fa)nZdElaarc, rnatrre
n (altra mildlr; per la sorella
rlclla niatlrc c per 1:i inn<lrc
di iin tcrzo).
9. dcrtutidnere m:idre
(tnnRlic tlel fratello dc1 pii-
drc, cfr. 5 ) .
,n .,:ilr hainl~ii~ci.
uu2bJc l):
k i r u ~ rJe
i fi~
ejngire I ~ ~ 1-I CuI~ n e ~ l o ) .
nikilaidnerc figlio
{applicnto d ~ fratello
l del pa-
tlrc al figlio del fretello). li;^.
oJkincru I 5. inkrnindc
16. d~éjngire li;^ (donning).
i 7 .ink~nir;Ji? ;lia (nclottata).
( f )oinortf I8. ~ijuidc giare.
19. kirlirsde ( l :gi»te (? )
arindesu 20. 21. )tiani_uinjkare soreila nilnnrr WL..
figlio di terzi,
bambino adottato.
45. iodn t maschio).
46. tilo'ne adolc:scente ( fqemmina
adolescenteva, ).
(Per orfano e orfavla, vedovo e vedc cfr. I
LA VlTA FAMILIARE
so
~ I ~diI {in,,
~ O ( 1 3 , ti.).
,l,tlEknL
K ~ d t c r o liglin,
figliil clcll:~ 1, (l*),
fip,li;~di tiri,, ,,,,,Kllc (p. LI.).
9 . ii.fivrr figlio o figlia della sorella (p. u.).
I O . faJmt9ro figlio o figli:i tici Ir:itcllo (p. d.).
.,.
1 I . ynll fratcllo o sorclln in;ikga T iore.
- bliquo);
C r 2 C r 3 : fratello maggiore di mntfre e figlia di sorella
(obliqiio),
:r7 : fra1 ore di rn;idrc (i figlia di sorclh (o-
1
,
,,, - ~8 sorclla cii rnnrito e tratcllo maggiore di III(I-
:
glic (orizzontalc);
-
C z o czr : sorclln di inarito C fratcllo ma~fiiorcdi mo-
glie (orizzontalc). I
. L
ri~vvllamente detri, al-
la relazione classificatoria f ra sposo C sposa. P p t r e-
s1ia sorella c7, e il l(Dro fratello C25 lo chiama iopa per la sres-
saI ragione . Per c2 3 , le sue nipotine (in quanto ne è zia e non-
--Il
na riciiu -.stesso rcmpo) c8 c C!, sono S$Si, chiamate taiiero
&--
della sorella delle madre c24, e ai.!inu dal fratello della ma-
dre, C z j . Ma se ci collochiamo dal piinto di vista di c j I , il
fatto essenziale non è, come nei casi precedenti, che C6 abbia
sposato una figlia o una sorella (nel nostro caso, una nipote o
una cugina parallela), ma che sia il fratello della madre. Di
conseguenza, lei lo chiama kooka (suocero), e chioma la mo-
glie di C6 +ko (succera), e le figlie di costei diventano le sue
$! uilta (col$nate).
D u e coi~clusioniemergono da questa analisi. I n primo luo-
go- .va.--.L--
ricordato che, nei sistemi a e b, il termine equivalente a
afratello o sorella minore)> designa anche i cugini paralleli.
SISTEMA DI PARENTELA
gruppi.
Studio concreto dei gruppi
~criliionn
lc (dialcttci hi).
rrr. G r ~ ~ p occidentale
po (dialetto bz).
Un gruppo di 1 2 individui comprendente 4 uomini,
5 tlonne e 3 bambini.
i v . Gruppo sette~trionale(dialetto C ) .
Un gruppo stabile di 34 individui comprendente 9 uo-
mini, r r donne e 14 bambini.
STUDIO CONCRETO DEI CRIIPPI 57
Lo studio concreto dei gruppi sarà fondato sul gruppo o-
rientale ar (ristretto) e sul p u p p o orientale hr (ristretto), i
soli con i quali abbiamo vissuto abbastanza a lungo da appto-
fondi te l'analisi psico-sociologica.
c a mbiziosc). I'. pro h akile che sianio st ari chianiati atl assumc-
te ..-" .- S C I I I I C V S C ~ C ~in
U I I ~ I~ I L C
--o -. -a
.-. .--,.
~ Ctale lotta, I ~ I I I C I L I I I ~JJU questo
.-a. r
guito, ha p o t t a i a g g r u p p a r n e n i o a 75
--
--
-. -p e t s o n e ~ v a l d e ~i r ~
al mGRior-numero di indigeni che aF;biamo visto riuniti nel
C?&.? di ott O mesi.
Come riiT t a pi6 avanti dal quadro ~eneaIonico.il gruppo
tisttct to si LUI r i y v r IZ d i 4
-
di cui la ~ i i anziana l Ł
ridotta a due individui. la seguente si comuoie2&TE9 riti» e
((cognati
«cognat&»;'la terza e la quarta, infine, c o s t i t u i s ~-- - ~...
u~
iìi ucOm-
plesso miscuglio di bambini, talvolta, in tcncra età, ccnside-
rati come «figli» o «genitori», e di adulti classificati come
ufratellin, «sorelle», «mariti» e amogli», e trasferiti a una
generazione inferiore alla loro età a causa della loro situazio-
ne di figli d i fratelli maggiori.
58 LA VITA FAMILIARE
O con if rermine di p a r e n t e l a :
-a.
Irigudusu.
3. Mndrc del padrc di A I I:'~~~ur~gluglusu.
4. I'udre dclliì marlrc di Ax Igluikulusu,
3. Padre di A I Arub~idarlttsu.
6 . Msdrc di Ar l'y1146r1uti.
7. Ar (innnrn).
8. n2 Cu6nAcrcni.
9. a 3 Vd~/crc~kunertr.
IO. n q yadrdkaneru.
I I . Mndrc di i14 ya6rasu.
I 2 . PRC Irc dì n4 A~irtpnirusu.
1 3 . 215 Gdendcr4kincru.
14. Ah 'là~riisu.
1 5 . a7 hluriisu,
i2iiUniiikincrc.
1 4 . a8 Tuirikincru.
17. ag 'I'uirikineru.
18. A T ~ Nikloerekingdetu.
ro $311 Sdi3iriro kiisu.
.Cc113iiikinrru.
Tarc6s:rokurcsttl.
2 2 . 1114 "I"."
lvir'rcCcJc.
2 3 . A15 lkitasu.
# 24. 1216 désekitar 'U. "
2 5 . A17 ~u!ukaresu.
26. a18 Sonaisakuresu.
Comesi vededa questalista, esiston_o,due~atggoriedi
no-
mL Gli adultisono,dotati~diun-p~oprio~u~cparticolare T
.., 7sono
bambini --- chiamati in-baseai loro genitori: figlio o figl&,=
di tizio o caio. 11 nome u t i l i z z ~ tin~ Fa1 caso~ ~ e r i e r a z e n t e
cj&lo %!Ha madre (ag/arz, che per non & una bambina;
AxG/ar9/a20); ma non sempre:a8 e ag, Ia cui madreè mor-
ta, sono chiamateentrambe,in basc al padre, figlie di Tu!-
riisu. A proposito dia23, chei: una lattante,fra l nostri infor-
matori si manifesta una grandeesitazione(non bisogna di-
menticare chesono dei bambini,it che Ic loro informazioni
SOI10 incert .omcdi 1 eru, figli;R di Karl’(jle$u,
SU(3 padre, accolto b a madrefossevi\ la, Ma
COIme vcdrt: ~ i i i t o A1
, a2 3 vcnj:ono a t rcm r s i ,
..
duranteil r10s tro SO;ggiorno,confusi nellc stessu ~ r r t umargi-
.-e
o arLisiiiliaic. n:
ui~
:-L- --..-.--.
, -,.-..-..
iiiluriiiaLiuiii ~ U C Uvulentieri,iiio. UUZIII-
"Xd
co ari&Ax.
. Vigorosa ragazza di una ventina d'anni, moglie se-
Sua madre (a63), 5ittdesu di A I , akerziwosu
di a2, è attualmente sposata con un asr/kosu di A r . Suo pa-
dre, morto, era fratello del padrc di 8 4 .
È esubcrantc. semme di buon umore, pronta ad accompa-
1 narito ncelle piu (dure s p cdizioni, rapace di pottarc
irdclli. fi una vcr;i c proprila forza della nat:tira»; fi-
1
i ---: -1: .---- -- - .-...-- -1: --
S i c a I i i c I I L e 1 1 0 ~ 1C' pr.iva ui artraLkivc, ridanciaiia C piciia ui >a-
.A---&
V, S y l i - ;h&rno
8-9 ---: l?:.
riglia di Ar sai r z . Presenta un pro-
aiiiii.
- -.
piito, molti altri saranno .
contagiati dall'epidemia.
- a14, Di circa 40-45 anni. Mogliie del preiceden te, vera so-
rdja di A I , madre di A I 6. È influrm e , atti,va, lavoratrice, a
-1-1 -.-
. A
&6. Di,-8anni;figliadiArgediai~
É un bambino vivace e ciirioso; sua madre 61
re qualcosa, c lui la tiranneggia volentieri. ci,! C iiiariilcala-
mente fiera di lui c gli pcrrnette molti capricci. U n ~ i o r n o , G
venuta a chiederci di insegnargli 2 leggcrc. I1 guaio 6 chc lui
considera le lezioni comc un gioco C si riiiut:~di impiirsl-C IC
let cere come fornic dcterrnina te; perci;) le ritiene intercaiii-
biabili, e Ic gratifica di volta in volta cli tutti i suoni di cui il
suo vocabolario dispone.
.- .
si iiggiungono a in
Fuoco12(da31 a j 6 ) . Seipersone,ossia: A g r ( 4 o a n n i
circa), u f r a t e l l o ~di AT e ajtinkedisu di a z , sua moglic nj2,
«sorella» di a2 (di circa 40 anni), e 4 figli, a 5 3 ( 1 4 anni) c
A54, a55 e A56 (dai 6 ai zo anni).
. (da
F ~ i o c o17 . -73. a. 75).
- A73 (di circa 30 anni)
-.
, ex mari-
to di a I abbandc,nata, e -e l' suc due mogli a74 e a75
(tra i 2 0 nni), «sorclle » cli a5,
-gope-fissejer-la
L'accampam~n~~nxma~e~obbgdisce
.v
----
.
generalmente a re-
suddivisiomdegli-individui intornoa't fuo- a
chi », ma-non per la distribuzione-dei «fuochi » nellaspazio.
1"fuochida r a 6 non sonodistribuiti nella s niera nel-
l'accampamento nomade (fig. I 2 ) Ie nell'acc nto gene-
rale (fig. 14);in realtà, in quest'ul timo casc iglie sono
.:-- J- :-
arrivate le une dopo Ie altre, viaggiariuu in gruppi di 2 o 3, o
separatamente, e hanno occupato i posti disponibili. Tutta-
STUDIO CONCRETO DF.[GRUPPI 71
3 A
6
" O $02
(1
05
T7
A 07
+ 020
8 0 09 (V)
(Il)
/- ,-
. 1.
2I
A 22 23
T 0A o+ O
OJZ (VI) :
. , I
(111) (1V)
A73 /C'-' "t,'?
l5 A A+'
1 (i
'-'
F i ~ u r12.
i
- +
Sito dei fuochi ( ) e dei gruppi familirri ( A
O donna) nell'sccilmprmento nomode.
- uomo;
I
C>
018 01') 020
A42 043 0 4 4
A45 A46 047
Aro 011012
.
5 .
. --
-k
(Nostro lwi~liircj
C q ~ u a n- d- molte-famiglie
o si riuniscono intorno allo stesso
k c o , no n sembr:I ossib bile delineare regole disesidenzs. il
.>
cu&wdea-ul un.lasso-di-temgol
mo,
-.C
le reg~le~tradizionali possono trovarsi obnubila
necessità dicr~solverecasi divenuti, per forza Ji cose. indivi-
d y & i i r e t i . Fra popoli che vivono in condizioni di vita
tanto dure, una certa distribuzione in associazioni elementari
di individui diversi per scsso e per età puh cssere decisiva per
assicurarc a ciascuno la possibilità di esistenza. wltecombi-
nazioniC.a-- fa~nilia~s~rnb~n~~cmi~~isultare da-necessiti imme-
d i a ~ ePuò. zsi anchc che le r e ~ o l eesistano e si fondino sii
ragioni sociologiclie che ci s o n i s f ,~ggite.Una società costi-
tuita da bande err anti che :non-ri traiviamo mai,;. p o d ~ q c t t i -
mane di intervallo,llula n ,,Il, .J r L a a a Lumposiziorie. ~ c r c h kcerti
-*a".."
$ '
r 1-faniglic scissi, mccntre alti:i sono V Im i t i ad
a i; i cui ac enti noti offrono rnai, da uis giorno
a .,lastessa G M L K ~ UIJWIUULIC inc, le cu..
-.-:l -.--t .. --.---- ~ i ~ e
LI ~ a p a ~inver-
T ic ? I T T 3 --
a vita secleitaria.
-e
merciali, ui i i i u i e c i i i apparciiruli,
.-h -A. A . -- .- - .- - uda sud (membri
pruvenienti
del gruppo noto con il nome di Kabi~i)dovcva, per alcuni
giorni, CI I r persone il contingente del gruppo b 1 . Ec-
cone la ccirnposizione in quel periodo:
Figura r 5.
78 I.A VTTA F A M I L I A R E
GRUPPO O C C I D E N T A L E , bz
~ ~: taiafe,
~ ~ ~ ~ lakiinde(brl2);
~ ~
souninle (C).
0-A-0 O-A
333234 3635
O O O
43 4 0 39
F L T O C O ~ ( ~ R Z L~ a~d Io n~n)w. ~ 2 3 , h a p a s s a t o i 4 o a n -
ni; C vedova c sembra godere di grandc consiclerezione. I nii-
mrrosi 4( fratelli D l'approvvigionaoo come pure i suoi figli, e,
analoganlente a C20, è adatta a ricevere rivelazioni sopranna-
turali '. I-ia un figlio C25, di circa 14 anni, c una figlia, ~ 2 4
di circa ro anni. Cfr., sul loro conto a p. 54.
Fuoco 8 ( 2 6 e 27). Giovane coppia di diciottenni, i cui
genitori sarebbero morti, chiamati dagli anzisni del gruppo
« iiipotin.
MARITI E MOGLI.
-11
Quando l'uomo, silenzioso e affaticato, fa ricorno ai['accam-:A----
le
Gstruzi< tri
Armi
Utensili : nsce, colte,[li, spiedi, ; ~tlini,trctpani
Tessi III~R
Corderia
liitrecciarura, confezione di penieri c di oggetti <lipaglia
Ceramica
Preparazione di zucche viroie
Mortai
Recipienti (li fogl ic o di scorza
'erle, collane, bracciale:!ti,
ni orccchi
Ornamenti di piume: C di. p l l i.cre
ali
Strun1cn1.i miisic: '. Pa +
Ile +
Tinte veget.ali
- --,.-.-;ione aei veleni e dei tubi da veleno
Raccolta delle piante medicinali
Spidocchiamento
INTEXINDIViDUALI
SE:mbrano
2 né piii nc3 meno iricikgdi C ha con le sorel- Ic
(lo stes:$0rilievc) vale pe,r quanto e Ic relazioni di
~ i a i icon i ma,riti potei--:*t:
U IRAidonna C LUII I rrarclli). In cntramli
m.
. .
i casi, le relazioni si caratteriz~anoper un grande riserbo, gli
intiividui in causa non badano grancht gli uni agli altri, e si
rivolgono di rado la parola, tranne che per motivi precisi. Ma
cluesco E un atteggiamento globale, condizionato dall'uso,
molto piu che un insiemc di tcazioni consapevoli c stilizzate.
Gli indigeni sembra non percepiscano la natura specifica di
certe relstioni interindivicluali se non ncl caso dcllc relazioni
fra compari, come vcdrcmo in seguito. Tuttavia, la grandissi-
ma libertà che regna fra un uomo e sua moglie da un lato e i
c o ~ n a t~Iall'alrro,
i contrasta fortcmcntccon il carattere piu se-
ri o e pi6 alnodino d ei suoi rripporti ci3n le sorc2lle o con le mo-
E li ( teoricl3e). Talc riserbo giunge siino al pu nto --L-l-
di proibire, i
nI una cer ta misur, a, .l'esprc ...-.--- -. I
. :>>iuric v e r ~ a l t :uella relazione di sposi
... Carrtterinare
Per . le funzioni della prima donna, un intormarorc (no)
ha iitilizzaro una volta il termine usi<su u7oyerelis14 ( u r ) ; y r drsignare le
donne sup~ilcrnentari, iin altro inforrnatorc (Br) ha mcnzionato la forma
nukonriitcre, che potrebbe cusere il fernminilc di nukoniiorc ( b r ) ,«curnps-
gnou, termine chc il capo utiline per designare gli uomini del suo gruppo.
hla il senso del tcrrni:ie resta dubbio; e non è mai stato possibile, ncl corso
degli interrogatori su questioni di parentela, ottencrc dagli sposi poligami
tcrmini discriminacori pcr ciascuna d d e loro donne.
LE RELAZIONI TNTERINDIVIDUALI
C L ~ L C UIICIJC a1 t i I i ~ ~ ~ I i i i U ~
I
-1: P - -
UiI I LLV
U .
6
1 - -
:wara coi molto ch te la relazione
--
' Cfr. pp. 153-54.
Fra i Sororb, invece, si vede bcnissiiiro quali donnc w n o indisposte. Ma
i rifievi sopra esposti ci sembrano indice di ilno stato di cosc ahhastanzii ge-
ncralc fra gl'lndiani del Sudnmerica. Siil dal xvi, secolo, i viaggiatori sono
rimosci spesso colpiti dall'insignificrnza delle regole dcllc donnc indigene.
Per cscinpio: <(Nelperiodo di circo un anno chc noi rimanemmo in quel
f>nese,frcquenian<loli quotidianainente, non nbbiamo mai visto Ic donnc rive-
rc le Ioru rncstruazioni u ( j . DE LÉRY, V o y a p lai/ e)] la ~ e w cJu Brésil. Gaf-
farel, Purib: 1880, t. 11, cap. XVII, p. 92); e, piu twenternente: uninguem
nota quando ellas airavesarn certos pcridos iiinlindrosos peculiarrs a seu
scxoa (TOCASTINS, Estudos sobre os Mundurucus. aRcvista d o Institiito
Elistorico e Gmgraphico Brasilciro*, t. XL, 1877, p. t r 3 ) . D'altra prrte, i1
testo indigeno che abbiamo appena citato pii6 cssete interpretato in due mo-
di diversi: l'inflessione vocale dell'informatorc sug~erivache l'espressione
edhdé ed2ldé cdPdé significasse ~ ( q u e s r sluna
) (si), ((piesta) lima (no), ( q u y
sta) luna (di nuovo)». ci06 qogni due lune*. e non -come 5 anche grammati-
-
calmente passibile aluna, luna, luna a, cioè «ogni luna*. I1 primo senso C?-
stituitebbe una specie di scandalo fisiologico, e resta tuttavia il piu pmbqbl-
le. Potrebbe darsi, infatti, chc le indisposizioni fossero meno )m-
anti e piii irregolari nelle donne sudaniericanc che in qucllc bianche.
92 L A VITA FAMILIARE
' Iklla stessa osservazione fatta <la Roquette Pinio (op. ci/., p. 2 5 5 ) piii
di vent'anni prima, possiamo concludere che questo gesto non cosrituisca
un'impmvvisazione individuale, ma un comportamenlo sociale stilizzato.
pesante gerla, piu di un poppante. Cosi i primi passi del
bambino sono attesi con impazienza.
Comunque sia, molte proibizioni hanno come risultato cer-
to dilimitaiel'attività sessuaie, O!m alla proibizione
ddl'in,ce\to ', non è conveniente copulare nnellezgtti>&-
nan ka~raro?ridndinci ( b' 1 ) ; vjceversa, le notti s e n z a h a so-
>
.
veiiimento !;trobnnn~
' do lc suc gambe Con il succ;o di una pian-
ta Iion idcn tificata ( 1'o;4i?iri, 7 ) «pcrcl-16cammi ni prcstc1, per-
chri se ne abbia un alitra» l ; m:a , per a u 'n altro», s'intcndi :mol-
---L-L:l- :t . -m..-..- 1.. -:.C ..L<.:1
8 ..-...-...-.
risulrato, raramente Lxnvrnuto: le donne nambikwara ricor-
rono spesso all'nborto c conoscano un gran nuriicro di ~)inntC
e di r'adici hiionc pcr quesr'uso. Non abbiamo potuto ottcncr-
&e ecscmplare alcuno.
L'atteggiamento nambikwara nei confronti tlclle cose dcl-
l'amore può rinssurnersi nella formula trrmindige mbndogc.
che:, traciott a alla Ictitcra, sc n1on elcganrcmentc, significa: rc Fa-
rc lI'firnorc C una bel1a cosa ». Abbiamo già notnto l'atmosfera
eraitica che iimprcgngI la vita qluotidiana. Le faccende aniorose
. .-
Que-
I;ta parteiIaa C subito notata, e suscira il piu vivo giubilo fra
I;li astant i; si scambiano commenti, si lanciano battute di spi-
t+o, e an che i bambini piccoli condividono un'eccitazionc di
.. ... .
cui conoscono
-~
benissimo il motivo. Talvolta, persino, un '
gruppetto di uomini, di giovani donne e d i bambini si lancia-
n o all'inseguimento dclla coppia tt spiano attraverso i rami i
particolari dcll'operazione, bisbigliando fra loro e soffocando
le risa. I protagonisti non apprezzano affatto questo tramestio
ali,tuttavia, conviene facc buon viso, come pure convicne
sopportnrc Ic punzecchiature e le battute di swirito che salu-
teranno i 1 loro ric:orno al1'accampamento. (Zapira ariche che
una sccorI ~ coppi
R ia segua 1 'esempiaI della priima e cerlchi a sua
vnltn I'is(damcn toI della bctscaglia. iGli indig:eni conoscorto, e
utilizzano, due posizioni per il coito; non abbiamo potuto sa-
pere se sono praticate indifferentemente o s e la scelta dipen-
da da una rcgola. C:omunqiie sia, oltre alla posizione posterio-
' -
re (todteloru,or; inkdékcnare, br copularc d a dietro) cosi
frequente in America del Sud,un'altra podzione (gara?a'dige,
br ) può essere descritta nel modo seguente: Ia donna supina,
l'uomo sopra di lei, con solo la gamba destra Fra le gambe del-
la donna e la gamba sinistira alr'estcErno, cos icché i d uc corpi
sovrapposti assurriono la fcJrma gen erale di ima X.
LE RELAZIONI TNTERIFiDIVIDUALI
GENI'I'ORI E BAMBINI.
- dezza.
I1 p i c r ~ l oA t6 soffre di indigestione; ha mal di cesta, vorni-
ta, passa metà del tempo a gemere e l'altra metà a dormire: 5
nialato (inlikhtu, ar ), ma ncsslino, genitori compresi, gli prc-
sta la minima attenzione, c viene lasciato solo per un giorno
intero. Quando viene la sera, però, la madre gli prodiga del-
lc cure, lo spidocchia dolceiiicnte nientrc: dormc, €a segno agli
altri di non avvicinarsi, e lo culla tra le braccia.
s=- Una giovane madre, c2 T , gioca con il suo bambino dando-
gli leggere sculacciace; ilbambino si mette a ridere e lei si ec-
cita talmente a1 gioco che lo colpisce sempre pi6 forte, lino a
farlo piangere. Allora smette e lo consola.
* Abbiamo visto la piccola orfanella a9, amata da tutti, let-
teralmente calpestata durante una danza: era caduta senza
che nessuno se ne accorgesse, nell'eccitazione generale della
festa.
D'altra parte, quando sono contrariati, i bambini picchia-
LE RELAZIONI INTERINDIVIDUALI 97
n o volentieri la loro madre, e quest'ultima lascia fare. I bam-
bini non veingono m:a i puniti e non abbiamo mai visto picchia-
re uno d i e:ssi, nemrneno abbozzarne il gesto, tranne che per
a ~ v u ~.un
ischerzo. T -1---I.- ~ abambino
, piange ' perché si è fat to ma-
le, o perché ha bisticciato, o perché ha fame, -1
v
"..L:-
docciiiv .-.
prcsu ..- - .. :--- . - l !
vicrie imrncaiatamente mangiato. t
I1 bambino che piange viene subito consolato da un mem-
bro clclIa famiglia o da un bambino pit3 grande. Di solito, han-
no pochi morivi di lamentarsi. Vezzeggiatissimi, raramente
sgrirlati, mai picchiati, vivono liberi, inutili e oziosi.
Cosi lo spettacolo della madre con il suo bambino P di so-
lito pieno di fresca giocondità. La madre tcndc un oggi'tto al
bambino srtrraverso la paglia del rifugio, C lo ritira nt:l mo-
mento in cui il bambino crcdc di affersrnrlo:
T I . kalukdn? do2 io3dnoherZ ( bI ).
Prencli dir1 rlavsnti! Prendi dal didieiro!
Oppure, fra grandi risate, prende il bambii nta di
gettarlo per terra:
12. ZmGm ndm r jebd nibifii ( b r ).
[La madre] a ?'i butto! n [Il bamtlino1 a Non voglio! n
..
t
1 I .
Reciprocamente i balnbinl Circondano la madre di una te-
nerezza esigente e spesso inquieta. Al momento d i lasciare
il gruppo b r , abbiamo proposto per scheno ii una baiabina
(bg) di condurla con noi; la sua risposta è stata Iriuiru
--IL-
~iiratte- A-
la7 1 nnura
\
ai occuparsene; il loro padre (A6) deve
allora assumere rnoltc piccole cunzioni. Al momento di pani-
re in viaggio, è lui a preparare il paniere della maggiore, a mi-
surare su di lei la lunghezza del nastro di scona, e ad accor-
LE RELALIONI INTERIh'DIVIDUALI
anc va orza c la
senza C iiia madr
h. - - - .
Qucstc
-
relazioni sono strette, apprezzate, ma senza corte-
sin, come qiielle che intercorrono fra ragazzi nclln nostra so-
cierà. Esse implicano raramente servizi o attenzioni. G ~ sAI i
e Ic sue mogli poligame a3 e a4 si dividono un pezzo di sel-
.
:i maschi Esse seisuono le
donne, p tro attivi t i , menti:e i masc
ndonsti .io timidiamentc Cli agglon
Sua m: idre mi r
ueiikpdtnore
varlo
al che la bambina aggiunge con gravita:
idndage juténiuru k a j h o kajdn ka$n h6te #aionde futen-
fere kgalkano ( br ).
Quando sarò grande, ammazzerò il cae ctu, cae-
tetu, la scimmia, i cactetu, ammanerò quando abbaiera
[il cnne].
LE RELAZIONI INTERIhlDXVIDUALI
Quando sono sazie, dànno ciò che resta ad a8, che le rompe,
a sua voIta, per na.
Le relazioni t ini che si dànno i nomi di marito e di
moglie sono piu ,,L,l,,
.....- ,s non siaino riusciti a fattene un'idea
.,
prEcisZ: , io segnai.aro che esiste una lieve proibi7ione
rigilardar xessionc di questo rapporto di parentela. Ep-
t
A
2 I . n3iu~en2gheèn3ugéeguedne (bx ).
L3 sua barbe al fuoco! Bruciarnli la barba!
I n genc nostrano buoni cc~rnpagni,
I , entusiasti, e in-
stanca%iInnente aviidi dei giocl~iche si rivela loro; in cambio,
infoimatoli -..-C v i'i i p l.t t L r i L L. i s s.-.
"--h. -
e.. A
è-diventati ami-
..
i m I I U l i npyLiIa
C& Quasi tutte le informazi oni che a bbiamo Im u t o raccoglie-
re sui nomi propri provenglono da IcKO.
Questo capitolo non puù cerrniiiaic C -..-------
aciifiu presentare alcu-
nc osservazioni relative a g l i ~ i p p l i ~ ~ m ~ $ ~ . solo, ~ N oin-
n
fatti, i bamlini vivono in Fclazione niorto intrmsi con degli
animali, ma questi ultimi sono trattati - almeno esternamen-
te - nella famiglia .ri c propri bambini; vogliamo di-
re clic partccipanc entazione clcl gruppo, Iicncficiano
delle stesse mani1 <li tenerezza o di intcrcsse - spi-
tlocchiamento. ..nic,chi, convc.rsazionc, corcz7c - dcgli csseri
,
. . ..
aggrappate alla capigliatura delle donne, formano come un
grazioso casco vivente, prolunga to da.lla luriga coda ;arrotolat.a
intorno al collo della portatrice. I pappagalIli e le ga Iline stanI-
no in cima alle ceste, altri animali !sono teni]ti in bra ccio. Nes,-
.L...*IA-.
suno di essi riccve nutrimento atuuiiuaritc; ---l ---L- - _
ycru ancne nei
. A .
I NONN~.
O
7 2 1
Fi~urn17.
I COLLATERALI STATI.
c si ~v~Tj$?oTbnuna pilbhlicita
r n ~ l t omaggiore delle relazioni normali, I partner Iion si
rana nella boscaglia come fanno di solito gli adulti. Si met-
tono vicino a un fuoco dellruccamparnento. sotto I'mchiO di-
vertito dei vicini. 14'avvcnimentcy suscita facezie di solito Po-
co insisti te; q i r e s t e ~ e l ~ i o n i . s o nconsiderate
o come infantili,
e nnsiino ci fa caso. Rimane per noi il dubbio se tali eserci-
zi siano pr,otratti f i ino a comLpleta s&disfnzione, O se si limi-
ta no a eff u sioni sen timental ;, a~,-o,pa~nate da giochi erotici
com e quel1le che cairat terizz:,1 i[ piu delle volte relazioni
trii coniugi..Comunique sia, il punto essenzialeJ qui, i. che le
relazioni omoscssu;ali sono relazioni ira
gini incrociati. Qui ando ci s i informa presso u n indigeno in
merito s una . .
- - .. .
scena come che abbiamo descritto, si Or-
tiene questa tipica risposta:
2 5 . tmutebddigetamtndige(bx).
[Sono] due cognati che fanno l'amore.
r o8 LA V£TA FAMILIARE
- A
b6 T1
I
>
carattere sist : A , , Ji
" 1ematico , tale soluzione 2 indubbio; gli in-
formatori a p p a r t e ~ ~ cai~ ~gruppo ti b o al gruppo C, quando li
in'ierroga~amo_sullalom rclaziorre di parentela iìeiconfrònti
dT-un adulto mascl~iodcl gruppo alleato, non ci fornivano mai-
una ~sp6st<specificariguardante i1 caso considerato, ma fa-
cevino--notare invece, che tulti gli uomini sabané erano'per
loro farkfc o che tutti gli uomini tarundd erano $ p n ; meatrc
d l n ptendcvano si la briga di formulare le rclnzi«ni
tra clonnc. fra bambini, o fra adulti C bambini; in tutti qiicsti
casi, tranne qualchc occasione in cui la ridiizione era fatta c-
splicitamcnte, si dava ccinie risposta il nome del gruppo: si
chiama «.sahane» o (4tarunddn. Dunqiic il sistcma è stato in-
teso C apl roprio in funzione della rclazionc
o j(jpd (- ,ar). *.L---.-- a.
Il fnttu rrrcr i l i i i i r ~ c r i ~ ~poiché c ,la finaliti del sisremn
~ ~ i ~se
fosse solo di assicurare il matrimonio fra gruppi, 1s si sarebbe
potuta raggiungere in altre duc maniere, o, piu esattainente,
si ssrcbbc potuto dare, della stessa soluzione, altic drie inrer-
pretazioni; una consistentc nel porre tutte Ic donne come
«cognate», l'altra nel trattare t i i t t i gli uomini di un gruppo e
tutte le donne dell'altro, rispettiuamentc, come afratelli e
sorellcn: il risiiltato sarebbe stato lo stesso. Beninteso, que-
sti due aspetti sono impliciti nella soluzione proposta, come
siioi corollari. Tuttavia la soluzione rnedcsima, che poteva es-
sere raupresentata in tre maniere differenti ed equivalenti,
i n realtà è stata p1ensata, in forma Ipre fereni&le, in lunzione
iel rappcjrto esist ente fra i collateipali marc hi c imparentuti.
.
>.-..-.- i.- . - - - - -
buca iu I aLtu ci suggerisce alcune cnnsiorrazioni.
---:_1---
sul piano metafisica, oItre a esserci temi comuni alle due cul-
ture, certi termini religiosi del vocabolario nambikwara han-
no un'origine tupi evidente. Ogni volta che dobbiamo descri-
vere i minimi avvenimenti della vita quotidiana dei Nambik-
warit, è quasi irresistibile la tentaaione di citare Jear I de Léry
e Yves d'Evreux, tant'è vero che le parole usatcda qi~ e s tvec- i
chi autori possono essere letteralmente applicate al1a CLII tu ta..
di cui ci Jtiamo o rcupandi3, Per q u anto ess:I sia posi
' '
I para si
r por mu
e sila irn ,
Piiii avanti i due ti[ )i di mari ;ono considerati come
istitiizioni sinnmct rich e: u ...p< pais Ihcs diio as filas e
os iriiiuus as (1-rriasn.~:,,A*,i ~ i u c ;U- l1ili u u c iuiihc al matrimonio dei
e--.- -.. f
O terem
i filhas,e
icccm po
irte dos 1pais, qiie s3o os aigentes; e que as mais n50 siio
;o
mais que uns sacms e m respei dos iis em que se criem as
criarI ~ S e, pc)r esta caiusa os fi.I hos dos pais, posto qrie sejam
agora com seus tios, itrnaos das mais, se as partes sa0 conten-
tes, pelo poder que t2m de dispensar com elles, o q u d ate
agora se nZo Fez corn sobrinho filho de irmiio, nem ainda em
outros gtaos mais afastados que vem pela linha dos pais por-
quc cntre os indios se tem isso por muito esrranhoa '.
Probabilmente il matrimonio Fra cugini incrociati è larga-
lmente
! di Auso in tutta l'A metica dle1 Sud '. Ma fra ii Tupi, C
jemrnai i I matrim onio avu ncolare Eid attirar e l'atten;!ione dei
!primi via,ggiatori. LCry , adl esempi<1, nota: <r Quanto allo -. zio,
egli prende in moglie sua nipote»; c Thcvet: 6 Appetia i i a x u - --"-A
'
- - - - -
pioposito della fusione dei gruppi sabane e tarund6 '.
= - =.
p m ~tremo
o il termine Idi comparoto per i
che credcvamaI essere 8utenticar nente in<
Probabilmente i fatiti analizz
ropeo dcl comparato, E)resentario straordinarie.anaiogie. AI-
l'origine, il compare e la comare
. . ~ . . sul'gmp
erano legati l'uno all'a1tra;ed -
entrambi erano legati ai genitori del bambino, attraver5o il
vintolo mistico del padrinato. Ma,la relazione si è ben presto
secolarizzata in tutte le piccole comunità rurali, o, pifi esatta-
mcnte, in tutti i casi in cui il gruppo familiare ha i1 soprav-
ven to p o socialle esteso; la relazione viene allora im;
:a per in staurare un vincolo ar'tificiale di parentela, o
cambiars
.- .l-11- .
(ioh éru, a
Ogni banda riconosce la direzione di un capo
C); costui comanda il gruppo,
112 : pilik irie, h , 12 ; uelikripura,. ..
o piu esatcamentc I'insieinei degli ucnmin i adulti chc sono i
si~o i«compagni n (rrukanijore, b r / z ); essi si incaricano di fa-
re rispettare le consegne dal1--C-..-e loro m(%li, che raramcncc sono
messe in caus a: Ic donn c si cuiii ano alle decisioni masc hi-
urrn-.
tte esecutrici;
li, ma non ne sono, sul piano collettivo, le dire
po fami liare nci
vi partccip;ano sola afl'interno del loro grup e l'abb iamo
limiti della ciivisionc sessiiale del lavo ro cosi com
oni del capo sono di-
P" eceden teimente descritta. Le artribuziconsistono aiell'ammi-
ve~ rs5 Ic principali e le pifi permanenti
occ*upazioni
nisrraziu- ne_dcl.guppo. E il capo a decidere delle
.A A -
~o~ di l-
racco
di'!sosta, Je;!e spedizionidi caccia, di ra~c atta tura pi vi:
onfr onti dei
tài del coml3ortamento da tenere nerc unte nella form ula:
grup
Si. Le' sue funz ioni sono di solit o riass
.
28. tyctik~nlidana éena te ( b 1.
il capo cammiina in avariti '.
icara frx
' &i, la filosofia del Potcrc non sembra esscrsi granch4 rnodifinmiirro
i del Brasil e dal giorn o lontai io in cui, in occasione di un
dli Iiidian
da lui avuto a Roucn, Monraigne forniva
la seguente tesrirnonianza: aSuc
Ce qile je dcmaday quel fruic il recev oit de la superioritd qu'il ovoit pnrmy
siens (car c'estait un Capit aine et nos mstcl on le nomrnoient Koyl, il me
di1 que c'estoit marchar le prernier à la giier re.>,
.. Ed.. de la PlCiade,
(ESS II~S
Paris 1939, cap. 31: Des Cunnibales).
124 LA VTTA SOCIALE
.- --
L'unica sanzione dii cui dispone è quella di ottenere l'accorda
,
del-suoi corilpagni per cspel lere chi si è reso colpevole di una
m
..
' o chi si dimostra ribellc alla vita collettiva. Ma ciò
2" : unicamcnte nel caso in cui un solo membro dcl
EY a prova d i indisci~ dino. E il capo deve fare uso di un
."l,,*, ,L,.
~ ~ ~lIC1l<l
,
C O I I I I I I C I U LLiiCIit.", CIiC 1L C l I Fili nolit ica clettor-''t ,'\IL LI1C
.i, abbiar
menite ridott o, e senza illusioni sul fallimento dei suoi ambi-
ziosi. prc~gerri; ci vide partire con autentica tristczza. come se
perdesse, con noi, l'ultimo elcmcn to dc:I suo preistigio.
Dal momento che le cariche del com,ando si p rescnt ani
..J ..-- t
colori cosi pom seducenti, ci si pub chieocrc L C I ~ ~i Ki i i l k l'indi-
- A -A- -A:
' 1.a teoria indigena del Potete & stata oggetto di uno studio piCi appro-
LGVI-STRAUSS, Chiet and Chicllainsbrp onong o Primt~tuetrihu:
fondito: C.
The Nambikwaro of Nortbwcrtern Malto Crorro, uTranractions of the Ncw
York Academy of SciericesB, 1944.
Guerra e commercio
e ridot-
-1
te ai loro eicrricriri
--_--A:
riiasrrirli IIILLCCCL~
-
..a
"""
1~11gaC V I I Y C L J I I -
c
lagrimevqle, in cili la voce si clcva e indugia in tono iilisa"TFilla
fine di ogni parola. Il gruppo animato da intenzioni belIicosc
espone Ic siic lagnanzc; i pacifici protestano le loro buone in-
tcnzioni. Non ci è stato possibile ricostruire la traduzione pa-
rola per pairola di qucst [disc :orsi; ne diamo comunque il testo
indigeno, c:osi comc:abbiam o potuto raccoglierlo, e la sua tra-
duzione appiuasiiiiuriva, per mostrarne la costruzionc e 1s to-
-.-..->.m.- A*..... -a
naliti specifica.
36. IJn gruppo comincia: niccrokndgÉ; ninokur".- aSia
to itritari! siete i nostri nemici!n E, dopo una scric ai
csclamazioni del genere, l'altro replica: jii orug; toya-
de? n~rbujgi3inniikanoetil; nrik~najninykenilenohin mo-
lo(Icringuin nngatajiniot cndigeé. - «Non siamo irri t a-
..n
cosi poca cosa (e spcs!io d'altrc inde è de'I tutto inesistente) che
non si pu0 CIetto dire che assicm i una qualsiasi protezione o
:--.l--:-.
tlissiiiiuia/.iuiic A..-I:
ucgii
. . .iA--Eorina di aggressione
01-gaiii. ruii ilitra
- - A - - A 1-1
.
violenta e repressa. Talvolta probabilmente queste piccole
zGffe degenerano
- in conflitti generalizzati. ma nel nostro caso
si ca Imsrono alllaIba. Sempre nello ste:sso stato di irrita: !ione
rgan ifesta, e con gest:i privi &:-dolce~zi ;,.glia v i+=cc min-
ciar<)no allor a a perqi iisirsi-a ricenda, I?alpanda I rapidarrlente
gli C
- . . ..-.---
, i braccialetti di cucuiic, i piccoli ornamenti di
piun mando parole rapide:
j o . to/ic. tOhé kahé kiihé muninbti (br ).
Dà, dà, guarda, guarda, t :bello!
Questa .perquisizia icotlciliazic
- m e sancisce la norma-
. m
le conclusione del c o r ~ ~ , , ~E~intatti
,. essa-introduce il-nuovo
c6tso delle relazioni fra i due gruppi: gli scambi commerciali.
LA VITA SOCIALE
132
P~~sommaria che sia la cultura materiale dei Nambikwara, i
prodotti artigianali dei diversi gruppi sono tenuti in alto pre-
gio dai gwppiyicini. Quelli orientali hanno bisogno di va-
selIame e di sementi; i ssttentrionali e i centrali ritengono
~.
i.loro.vicini meridionali facciano colihe particolarmente
P ~reziose. i,osi, l'in,contro di due gru1?pi, quan!$O può S'volgersi
ii1 forma pacifica, ha per CIonsegueriza una s,erie di reciproci
.d oni; il cc)nflitto, sempre pc~ssihile,llascia il piosto a uti m-erca-
t*. Quest'ultitno prcscli~acaratteri notevolissimi n e r s e z
Ccg,se consideriamo le prestazioni come altrettanti regali, es-
si non comportano nessun ringraziamento né segni di soddi-
sfatione. E se le consideriamo come scambi, e$si-avvengono
senza-rnercanteggiamento alcuno, senza cioè tentativi di valo-
rizzare.l'articolo, di deprezzarlo, senza insomma che si mani-
festino i disaccordi tra le parti. A dire il vero, si stenta ad am-
metterc che si stiano svoIgcndo degli scambi; ognuno boda al-
le sue abituali occupazioni, e gli oggetti o prodotti passano
dall'uno all'altro. senza che chi dà faccia notare il gesto con . 2
u iiiclcaiircg-
iiare, esigere o saI&rè, k totaImentc estranea alla loro menta-
liti.
m
Avevamo promesso a un indigeno una sciabola come
prczzo del recapito di un messaggio a un gruppo vicino. La
commissione fu eseguita, ma, al ritorno del messaggero, tra-
scurammo, occupati in altre faccende, di consegnargli imme-
diatamente la ricompensa . * . . convenuta,
. pensando chc sarebbe ...
venuto Iui stesso a richiede,rla. Liò iinvece noin avvenne, c l'in-
m . . .
-
menti speciali - ciuffi di paglia di bcrriti coloriati di rosso, -1
ca-
. _di._giaguairo -gli.[ iomini si riuniscono sottola di-.
schi di pelle
rezitone del Capo ed ese&ono la danza e j l canto speciale della
gueirra '. Vie ne poi compiuto undto~divinatorio;il~capo,~o~~
nei gruppi it1 cui esiste, IO-st~oce, si reca solennemente 5
.
e:sistano C ;i
t re dalle (donne. 11 particolare, i l leni con t enuti in piccolis-
sime dosi --A--- nei canr.ielli .di pc.-rnna sart econdoiin infor-
---l--: J. --l-- L:T: T
~ I H L U I C ,1 v c l r i i i odle donne, ~riulru plu rrrriioili. I «veleni da
tubo» (a differenza deI veleno da freccia, che viene usato solo
per la caccia, e mai pcr la guerra) hanno una importante fun-
zione nei rapporti interindividuali. Essi sono il normale stru-
mento' delle d e t t e amorose o coirnerciali. Per definite
qr~csti-vclcni, esistono termini speciali in ogni dialetto; cosi
il veleno da freccia viene chiamato: indru (a1 );dddnesu ( a z ) ;
tiire, ndncS r ( h r ) ;t ? ); i~iidhC () . Nsll'i nsieme,.~ ? e d , ve-
lcni da frceccia e vi rubi veni:ano desi,gnati cor1 un ter- h
mine , gèricràle . .appartcinentc al dialetto / > ~ , m. a c ' viene .- .
C:apito
I ei da tutri i gruppi, ninde, che si F~otrcblr! le
C:sscrc rer rto, di tradurre con veleno; in proljosito v'a r
iotato firI <..d'ora C Iie, . nel ceso dei veleni da tubo, il letermin
,l l . ..- . .. .
nonae ucsrgna sia il tuboc17~il SIIO contenuto.
Oltre, perb, a questi «veri» veleni, che chiameren1I-0 scici
tifici, kistono altre sostanze la cui presunta azione 6 t- cli cara
tei-e puramcntc magico. Ccrti tubi contengono, non una pol-
vFré destinata a csscrc mescolata agli alimcn ti, ma f r:irnmcnti ,e
di resina dcll'albero chiamato in portoghes abarri,gudo» o
«barrinudeira» (Bombax uentriczrlosa) e in.1:.l...-i- i r r l ~ i ~ i ~ w sa-a r
5drudhiirru ( d 1 / 2 ) ;iridare ( b r );iakiyu (C). Questi fi.ammen-
t i sono uitilizzari per e proiezioni magiche » che vengono ._--_ esci- -
vip i t c nel modo seguente: un frammento& resina è p r o -rra & . --
'iirlo inferiore della palma della mano sinistra tenuta oriz-
!ontalmente e I'cstremità dell'indice della mano destra teso
~erticalrnente(posizione chianista iuuehrire, ar ). Esercitando
una lorte pressione del dito sull'orlo dell'altra mano, l'indi-
ce scatta e lancia il minuscolo proiettile a anzs che
può essere di molti metri (asatadkedjuzu, a iige, br ;
nddrndine. - b2 1. Si ritiene che la persona c o l p l ~ ~un fram-
nento la1 questo aiodo divenrerà simile al tronco del-
1'albero e Jo»: strt:tto alla base e in cima, e rigonfio
,,.il.. .- - -.
Iiclia pai it: JIlLerrneuLn; SL ammalerà, il ventre gli si gonfierà, e
- J ! . . -! -
L ,
rrillctto
. di
propulsione. L'crtUsir appare solo Cli notte. Pub assi la
forma dcl giaguaro o di altri aniinal i a li ven gcino allc Ira atrri-
>. --l-:*.. . Jrntre
buitc intenzioni omicide. Quando i1 1aru,Lr L ~ J sua
- 1 !-.
c ~ C ~ I ~ J I1cl11i 1
C
. I. .
eccezionali, come la guerra c Ic spedizioni di caccia o di rac-
~biarnon i i alluso ai riti di guerra, e parlcrcmu -.-. .,
piu
ivanti deIle cerim onie del ,primo tipo, Ci limiteremo dunque ,
I3erT ora, ;1 brevi o sservaziciini
b c- rcsrc
C-.- ..- - - l : L"....
-.--.A
sriigiuii'
sulle altre.
iii i i ~ ~ iluogo
n o all'inizio e alla fine della
stagione delle pio1gge, e coiIttassegnano, a quanto sembra, l'a-
pertura e Ia chiusiursr dei 1sivori agricoli. Consistono in festini
.- - .--
con danza canto (-: .-- rriusica. Molti giorni prima, spedizioni di
cnccia vanno alla ricerca della selvaggina, e si compio no anche
grandi partite di pesca. I1 pesce sembra, in1Fatti, occ.upare un
posto di primo piano nelle attività ritual i l, Altri indigeni
partono , percorrendo talora lunghe distanze-, per --- ..-a
~rovar enel-
le forestc che costcggiano i fiumi o che occupano le zone di
depressione,- il .grosso. bambu che taglieranno a p a z i per fab-
bricare i pifteri riituali. Qi lesti sono lunghi settanta ccntime-
tri circa e sono fairati da quattro bi : al buco dell'aria.
I Cfr. p. 154.
Un condotto d'aria viene disposto all'estremità superiore nel
tappo di cera che chiude l'orifizio. Essi sono utilizzati solo in
occasione -li queste cerimonie e vengono suonati all'unisono
da gruppi li tre; un o di essi, inciso con una riga bianca longi-
'-p .l
tudinale, vlene cnlarnato iom0te uilikide, piffero capo», e
viene appunto suonato dal capo. Un risuonatore, fatto da un
tronco di bambu munito all'estremità inferiore di una zucca
vuota, li accompagna solitamente (drilande, bx). I pifferi so-
no detti «maschi>>e i risuonatori «femmine». È abbastanza
curioso che i pifferi siano chiamati dai gruppi centrali, sctten-
trionali e meridionali !'ombre( b 1 / 2 )e jamaka (C), cioè con lo
stesso termine (iamakh)con cui i Paressi designano lo stesso
strumento, mentre i gruppi orientali, clie pure sono i soli im-
mediati vicini dei Paressi, usano un termine dcl tutto diver-
so 2 ) . Gli i ndigeni descrivono coci quclle
fe
.:>..- l. *. .l ... . . .. . t! ..--
43. ytrrrcrrpc aronige
O n~
i3urhalane narunne unaarugc a!npRcrage
nasconderc sc iflcro] Inr festa pescare il
P'?SCC
1 .. ntpat/rlnurtgc kUde kdde kidc kU &:n-
~nliirnaugcrulryc
'RE
re abbi~isiolirefnrc: la chichnI luna Iiina lunn qucstn Lu-
..J danzarc
i inihidui !e kotnic'#leragc
ohhindiligc
t iini'nltra volIta s~ionai
-
re [il mcz;e clopo] finita la pioggia
'.:tto 2 asciutto
A
Irr~etuta)5ujhaiklii
oggis i1 fiiiits lascia Lare [i pifferi?]
h&. tendixe hnlchdidnige den6 hlordtige eiétéende
fare il csmpo €estcggiaire lc dortnc sono nascoste non lo
VC,dono
.- wa hijrig'
IOS~O cant
Una rigoroussima pror~izioneconcerne infatti i pifferi.
Solo gli uomini adulti possono suonarli:
46. eitnore pitnja iimdgare.
i bambini non sanno suonare il piffero.
L A VITA SOCIALE
148
E la vista degli strumenti è rigorosamente vietata alle
donne:
'
le d'onne non possono vederli, gli uomini soli vedono.
- .
La don na nambikwara partorisce (nascere: t a l i t i i ~ e 61) ,
irI posizioine accov;acciata e appoggiandosi al suolo mediante
u n Laston'e vertica le a cui s i tiene con le due mani; una com-
,.,
-----I..- :l
pagna ic vena, ., con un ~ i c c u l orecipiente,
uuriirile 11 Liavaelio.
6
,
r
- - ..-- -.
posizione leggcrrnente inferiore. Questa è appunto la situa-
zione di bg presso il focolare dell'ex marito BI.
Un altro mctodo per ottenere la giovatie moglie desiderata
consiste nel sedurla, anche se è . già S P O S R ~ RL',
.. .
. adulterioI, e pifi
,
LE CATEGORIE.
chcE ricroi11p;rp
C;irne, sostar
I N a m ~ i ~ w ahann
r a o, propriarricii~c,solo tre ~ ~ I I ril
I Iiir
rneri: uno, due e molti. Ma sono capaci di comporre ques
goris bribri -kul, e , nello siesso tempo, a -Xkuo . Il sufisso
clie altro la resisccnza, e il sulii~ so-kute, che gli ahhism -kere esprime p
' Già Von dcn Sreinen, nel suo libro Durch Zentraol-B~a associato, la form
~ilicn
avcva
, su
.
.nerito. con una carta della distribuzione settentrionale e occide
mine risi (sole, fuoco), la cosriruzionc di un'area lingiiis nttile del tc
dalla Calornbia alla Bolivia settentrionale. In nambikwara tica che si estend e
cinare al termine sisi i termini siisu ( o r ) C siise ( b r ) , si wsson o
clic significano: capani
totonda, tondo.
PSICOLOGIA GENERALE E VITA QUOTlDTANA 1.6I
termini in modo da formate., oer , addizione, numeri piM eleva-
tl. ,Abbiamai cosi pot'uto otteinete enuinerazioni che arrivava-
no sino a ci nque, seiL C otto. .Per contiare «uno», gli indigeni
--- ia
abta3aaiJu curi 1-
manu
.
-.-...
-- siIiisLra m
l.
ruLrt. le
4.
dita della mano destra
L- .
.--
.L-
Uno
Duc
Tre
Q~i~tt
Cinq
?;ci anere
Scttc
.. .
Otto
Molii
-
nomi di numeri .. quanto
. termini descrit tivi dell'c3perazioile che
~ -
I COLORI.
Bianco
Ncro
Ross<?verrni~lio
Rosso cnminio
zzurro d'ulrrcrnare
Iclo firle;
Ocrii giallo
Terra di Sicnr
hnicinia
' I1 termine che designa il vcrdc e il giallo assume la curiosa forrnr (li iin
plurale rcduplicativo. Questo aspctto rnorfologico si ritrnva in Sibga. Cfr. in
-- -
bribri: vrrdc tspa-l.rpu. giallo kCl6-kiilò; in guntiiso, ~iollo- mari-marr;
-
in rama. giallo ntrgnugnd, vcrcle azzurro nrinnrinma (cfr. LELMANN, Zcn-
IrdI-Amrr~ku,vol. 1, pp. 333: 394,434,435 3:
In accordo con 11 giudizio antropologico degli indigciii, che tion si Ji-
stinguono dai bianchi P cornc egialli D, ma comc uscuriv dai uchiariu:
56. 116; 3unjend tdikednjena ( b r ).
Tu sci chiam, io sono scuro.
PSICOLOGIA GENERALE E VITA QUOTIDIANA
CONOSCENZK RELATIVE A I . I . U M V B R S 0 .
"V
Rio Juruena
unitikesu (sorgt L-
n!! éa ru ( poca ac L
urr3inosu (poca acqua,
~ukuredikesu(sorgente) -
-2
L,
-+ t-
iosida-ru (poca acqua) -
sakéasu (riva del Juruena) :t
-
-1
(ccun niscello D)
laiosu (sorgentei ) -- -*N
no!rftscnekesu (poca acqua)
kukrirlic kukutregsu (Rio Sapezal) -
(«un ruscelletto*) -
ttnkrszr ( rio AgFra Q u e nite) -
(sorgen1te) - -1
__f
i1
, i ! - - . ./n:
kudureosu, kedn!asu n i o Burit i) ------+
krikrin&vsu (lucàlitli) *
Rio Papagaio
TRADlZl0NC.:.
déinhe n a e n u kana_uapéndige
una vecchia sola un giorno ( ? ) fuggire
nbndige hjdende ktninde
piangere [lei sale su una palma buriti] buriti cocco
iotbrige taniian~da~e [iinjbp @p
getta [nell'acqua] attendere attendere at tendcrc [l'acqua]
dehdndigc n vnihuninc3ige tard
asciugare dc nfittino n ascere pai
iolittige totl Ztol8ndi;ge ikii ibnpdige
cadere [dal rescere p res t issi in<Ì ctcsccre prestis-
simo crcs
;ndigc badige Utlrefu
adrc copiilnre diie gemelli csscrc nati
ttaliit't~ro
mic.1[rl cssendo ratiuto di niiovu
. .
rendersi visita.
Questa versione offre molti punti in comune con altre, rac-
colte in remote regioni deIl1Arnctica del Sud. Bisogna proba-
bilmente interpretare il lancio del1e noci dii palma alla luce
della «proiezione magica» che è stata stuidiata piu sopra
(p. r 37). Il lancio di piccole noci ha certamei
.. . ,te un significato
magico. Ritroviamo lo stesso episodlo in ~arecchieversioni
r 68 LA VITA S0CTAI.E
ri undeirelnit /a r i ~ itjenc $1
irdipni ( b r ).
v vado a dormire, i lo, tu vai a dormirtI, IO resto,
tu te nc vai.
iose esclarriazlon~:
6 3 . ~ ~ n i i krenikgt
ge ut~ncitiri( br ).
A me! A me! Lancia!
L'artigiano al suo lavoro fa partecipare anche la moglie, il
bambino, il vicino all'esccuzione dcll'opcra di cui commenta
gaiamente le -peripezie: .
64. ir,iogi foninic' Aiy;n... rimi... Aidaha. .. mun$?ina.. , Liidiane-
ne. .. noo!la... laluun~i!.. . ndhin... iahenri... mdnjena( bx ).
:--:l - r ~ .
Ticriiia ( i n corda1 percht! io l'attorcigli ... lasciala! È cadu-
ta! ... Cosi! ... $2 dura! ... B finito! ... Comc t i sembra? ...
E brutto! ... No, è bello!
I,'ultima formulaè rituale c viene usata alla fine dei canti
e delle danze; i protagonisti si scusano dicendo «è brutto»;
e l'uditorio risponde ano, è bello! »
Questa cortesia non sempre è priva di malizia, r i c o m ~ l i -
inenti nascondono talvolta tentati\ ri d'ingar ,no.Abbliamo gii
citato la formula usata da rin gruppo per svz~Iutatele sue dan-
,.--....... uccasiuiiaii
ze in confronto a qiielle dei loro culupagiii -"
...t: l ., ~ iia
prima volta) i villaggi della riva destra del tio Jurue na, dove
a nostra volta dovevamo penetrare nel I 9 3 8 , e colà :;campar-l - --.. l,.
vero. Da allom in poi, i contatti del gruppo orientaic r ~ LF; i!
jtazioni lella linea Rondon s'internippero, ma nel 1933 una
Imissione protesta nte venne a insediarsi non lontano dalla lo-
--l:.> A: T-.-.---"
caiira ur Juiuriin; pare che le relazioni fossero, sin dall'ini-
zio, abbastanza zspre, poiché gli indigeni non erano soddi-
sfatti dei doni, molto insufficienti a quanto si dice, con cui i
PSICOLOG IA G E N E R A L E E VITA QUOTIDIANA 171
no accesso con tanta liberalità alla loro vita intima, alle loro
credenze, ai loro atti quotidiani, ai loro pensie r i e ai ic)t0 sen-
timenti. Ma nonostante questa disinvoltura e questa cordia-
l
lità, il visitatore - sia esso un etnografo o un membro di una
banda vicina - deve continuamente starc sul chi vive e sorve-
&are i propri atti; la minima imprudenza, infatti, la minima
può suscitare nei suoi ospiti reazioni difficili da valuta-
re e che, :stando a recenti Iepisodi, possono essere e!streme.
A6 offriva un perfelt to eseml>iodi qut:sta fiduc ia e sponltaneità,
mista a btusche m anifestaz.ioni di riolenza Ic di irasczibilith.
---- - .-..
Cosi, il raraccere nambikwara presenta aIternativamente
due aspetti, o, piu esattamente, manifesta una duplice natu-
ra: una che chiameremo positiva, e che va molto piu in là, in
tal senso, che presso molti indigeni che da se.coli sono a con-
tatto con i bianchi; e l'altra, di oritontarnent o metafisica, di
cui il rigore e l'esaltazione evocano talvolta i 1 misticisrno dc-
-.
gli Indiani dell1America del Nord. Comc esempio del primo
3:;petto cittremo: 1a preparrizionc purbblica e «scienti6ica t ) del
c1irraro; lo sviluppcI di ccrte: terapie come la cura del1e oftal-
mic . . pcr
- . - & : l 1 ._!
-
insriiiaziunc; 1ia- cinsticità
-1- 7 1 - .l!-.:-:
dcria uivisiuric ~ s s l i a l cdel
a
-.. -,--e.
Ic: loro cornpagnc ' non fasce:rebbe mai suppoirrc la ver a e pro-
Pria malecfizione rrietafisica che colpisce le dcJnne nel1a cultu-
rzi nambik ... ---1
wara. CJLIUSC, sotto pena di essere ammazzate, dal-
A--.
dei~Lnkero~ayaarianunkero
4 gaaninunkero
anc:ora anda re cercarne ancora ritornare ancora
irankero kol kdidnut! ,e {kaikuJ :ndel
'C hikarage kukcro
mc~ l t opiant:dre
9 scavar ancora
ikarunuk~i~r~c
,..
1ilriurunRL'ro
per piantare scavare salicarnic tagliare ancora
relrinrlrjmkero ri~intcrituaprimkerocigrhLikcro
finire ancora wbit;irc ; lungo n iIcora esti i ; n c n :dici i
'cm
I;..:.
camminate!
jik it(a)littdt~arigehaitlikaro iikitakiilikaro
.. Ila sabbia molle viaggiare nella sabbia molle viaggiare
rrlikaro herhuninlinkaro nungeninkero 'a
a meno di capanna altra gente viaggia ci si incontra
'ikijnund
;i riunisce: ecco le capanne!
Come si vede, le d u e forme di esistenza non solo si con-
trappongono, in modo sorprendente, dal punto di vista eco-
nomico c sociologico. Esse costitiliscono due poli intorno ai
quali si aRgloincrano coniplcssi insiemi di emozioni, di scnti-
menti C d i ricordi. Con la-s;ressa terlCteZz8 cc3n cui accarezza-
n o Ic mogli, gli uqomini evfocano il *.-..n tipo di vita definito dal
tcrn~otztncor i ~ a r. o uaia ,1,1A. uriilir-ic -,.,uc~iiiaiiciir~ durnntc
, il sua- 1t
:i mezzi di sussist enza piii incongrii i sono p:
I 3saiiien-
tce ruspati nel tcrrt raccolti o act:hiappati crutlcle, 1
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J U pcr ia bussisrcnz;r, CSPUSLI u~ VCIIIU, Iu~
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I Cfr.p. 157.
i78 CONCLUSIONE