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DcII. stessa .utnce in edizione G.r.

wui:
11 S~'lt'to J~Jfl"/"'lJII Maria Montessori
LI JtfJP"1. tkI IM",b",o
LI "'NlI~ J~/"",b,,,o
II/N",/n"o ,,,/.,,,,,1,,, Come educare
L'.ut«tJucr.JO"~
fJUCllVO"~ pn u" mondo "UQlJO il potenziale umano

Garzanti
In quelli colla""
Primi tdizione: febbraio 2007
Primi riSI amPlI: noYmlb~ 2007
S«ood. rislampa: luglio 2009
Tena ristampa: 1.2011
Quan. l'ÌIIampa: AilJ8nO 201)
Quin,. rmampa; giugno 2014

cow!!. E D UC AIl !!. IL PO T EN:t lA LIS UMA NO

p~ m~ IllfomrlllO JIIU~ _116 Jd CrJlPI,JO tditOrillIe Milun'S".,,,no/ lJIi,/l.


www.iIlibnuo.il

Revisione e note ddJlI preKnlC cdwone:


1000. CUlli di {"..millo Gnu::tini

TMtWonc: i,.lianl di l.ctUi.t Berrini Paiatl


1ilolo originale ddl'opttI:
To EJIKllIt'I!w U II",,,,, POImr,./
eonfl'ra1zc tenute: da Muia MOlllcuori in lndia nd 194}

C The MonICQOf'Ì · Pioenon &IICS. 1948


ISBN 978-88-11-67919-6
OGanand Ediloru.p.... 1970, 1992
02007. CltUn'; Libri S.rJ.. Milano
Gruppo cdiloriak M.uri Spagnoi
Primcd in lra1y
W'IlIW.Jlruntilibri.i1
Da confcrmu: JU1
plA/tO COI IIIMXI
detti:
in India , Kodaik.maJ _Stato di Madru
nell 'anno 194'

Dal 194~ e .dno alla fine dd conftiuo mondiale, Maril MOI1I~i


- come intemlll di prn - vive in Adyar, nei presti ddla citù
indiana di Madru,
In quello splendido pleuuto delll COlta del Coromaodel, mi nel-
r awerlO climI ltopicale, &il <MIre i KtlanflMi, Iroviamo Maril MOlI-
' OIOrl privall delll Iibutl e della pace - lei che t&nIO aven II\I'OrllO
IlI!r la Iibenl e tI jUlce desii uomini.
1... Dottoruu t ora disponibile anche "Ii
nimoli di culture lanto
lunllne dI quelle occidmtlli, apena I ~tioni di dottrine fi1otofiche
e rellJiole tl«he di pi\i proItlnda iplrilualit1, e mllemamenle _ibile
(in India la chilmlvano c la Mld re I, per &nlonomuia) al problemi
"Inani e di eduruione di quel popoli.
Durante l'mternamento, anche pu sfuggire al climi monJOnico della
fOlea, a Maria MOIItetlOrl t conceao di riliedcre per lunchl periodi a
J\od.lhnal, nella pilne più meridionale dell ' Indi., vicino ,Ilo Siato del
Kerala,
Sia In quello villagio Ca poche decine di dlilomeu; da Mad ural,
.nlÌco cmtro delll cullllra Tlmil) .Ia in Adyar (IW'C t la wde mondiale:
delll direùone delll Sockt1 Trmo6c:a). Maria Moru~ pW dar vila
a lCuoie frtqUoePllte da br.mbini e fanciulli indp e da ,llri che pro-
wnpno da famialie di ufficiali e civili m,1cti di NNID nell 'allora d0-
minio della (WOftI britarmka.
t co.I in &rado di ONervall! bambini delle piia divene raDe, culture
t condizioni IOdali ~re insieme: in DIi lrova quei caraUnl Wlitari
- ~ e comuni - che indivKIuano il • Fislio ck:II'Uomo l ,
I:amore. che e.a pona al bambino, acO'ClCiulo della nuova luce delle:
me OIICrvuion~ ~uida Maria MonltslOfÌ - irutancabilmente - a
pallan:, perchi O(PUIlO imjUlri a penetrare il 1C(fC!0 dell'infanùa.
Le rh-eluionl, fornile a lei principalmente nelle KuoIe di Kodaih-
,,,,I da bambini dopo I sei IMi di rù (appanenenli a cuhure co.I di\-er-
Je, ma che .;. erano incontnui e 'u.ineU'cntleialmo di penetrare l'Uni·
VUIO), danno I Maril Mont euori la conupevolttu della veritl ck.lb
pDdc viAoDe del c Piano CoRnko •• PtI" tIIO, opi ClUtun Ippane-
DeIIte lila materia o llla viti! - _ e1:ImptUO - ha k: _
~li nteioIU e il _ compito incCll'tlCio
E ptOprio in Koctlihnll (lpproI'ondmdo il dilcorlo lUI piano e
Rill'edllQZione 1:Dm!a &il iaiwllo ln IftJhiltnn quui un decemùo
prima), la Dott. Moale*lri lime Wl Cono di mnfen:nll: dalk qlllli
banno CJIicine anche EAIU:~u Il' M. ",o.~o .MIIVII e Co".. ~4tu:.u
U ,.uw.u 1I_.lUI. (Entrambi i volumi., nel po di dUill! anni - dal
1946 al 1948 - wdranno primierlrneole la luce in lingua ingl_ ad INTItODUZIONZ
Adyu, a an - lppt.mtO - de.lla Soclet1 TeotOfica, che ga dal 1941
1 _ pubblicato llcunI sagi ck.lla Dott~.)
E proprio in Kochil:lnal, II"IWA dall'amore: per "Uomo, ardente di
nuovo mtuaiauno e ri«a di tcimn e di antica 1pCfItID, Maria Mon·
teIIOri per la primi volli patii anche di questa wnanitl clIC si dilania
nd caoI da eIA t t _ eroto.
[0JqIlI Il via che permette Id osnUM di imparare Id amani e a
riconoKcni pane del Piano COIImico, a contribuire allo lviluppo delle
CCIIIdizioni che rendono JM*ibile l'l:YOhaione pacifica della lOCiett. dqli
uomini.
Parla, pc.rc:M c OII'WlO diYcnp testimonio del JOrten: dell'Uomo
Nucwo, li quale non un. più villima de,li ewnti., ma - gruie alla chia.
~ dclla MIa Ybione - p<8I diW'nire capace di cOllruÌR: e diriaere
l'lweain: della tocletl umana_.
Oa ultimo, ci piace pcnaare che le perqrinuioni per lune le Itrade
del mondo, le anlmoeitl e i PreailXllii. le incomprensioni e la intauibi.
Iitl vt'ftO Maria MOIII-' Nano parte ne«iPOa dci c Piano Coani.
co. che questo c 11*'010 ckl bambino _ ci ha imepalO a intrlvwdere
fra Tern e Cielo.
Quato libro vuole essere il seguito di Educauone per
1m mon do nuovo e si prop:me di aiutare gli educatori a
c.q)ire le esigenu: del bambino dopo i sci anni. Noi ,so..
sicniamo che il bambino o la bambina di dodici anni e
di il1leUigen1..1 media, educati in una delle nostre 3Cuole,
Ile sa almeno quanto il « prodotto finito » di una scuola
11Icdi:, superiore e che quat'o risultato non è stato otte·
liuto al prC'llo di sofferenze c dinorsioni fisiche o intcl·
leulIali. I nostri allievi sono anzi preparati in tutto e per
lutto all'avventura della vit'a, abituaù come sono a oer-'
ci tare liberamente la volontà e il giudizi<>t gu idati dalla
fantasia e daU'entusia.smo. Solo allievi come questi pos.
sono assolvere pienamente i compiti del cittadino di una
comunità civile.
I primi quattro capitoli trattano soprattutto di psicolo--
8ia e descrivono la personalità mutevole del bambino che
l'educa tore si trova a dover affrontare, e la necessil1. che
ne deriva di adeguarvisi cmtinuamcnte. Il scgrtto della
riuscita sta nello stimolare intelligentemente la sua (anta·
sia per risvegliare l'interesse e far germogliare i semi gii
gettati da un materiale di lavoro attraente, figurativo e
letterario, ma sempre lega to a un'idea centrale ispiralri·
ce - il Piano Cosmico nel quale tutti, consciamente o in·

9
CC))d! WUC.U t: IL POTltaIAL! U MANO IN'ntOOUZIOS!

consciamente:. rispondono a l grande Scopo della Vita. Vi prime comunità e, in un alternarsi di guerra e di pace,
si spiega come la concezione dell'evoluzione della vita sia a condividere e a diffondere i piaceri della vita sociale.
stata recentemente modificata dalle scoperte geologiche e A partire dal capitolo XUl vengono descritte brevemen-
biologiche, cosI che l'autope.rfezjonamemo deve ora ce- te alcune delle prime civiltl, tenendo presente in parti-
dere il primo posto alla collaborazione fra gli impulsi na- colare la loro influenza reciproca. e mostrano come lenta-
turali primari. mente la civiltà umana si sia organizzata verso l' unità,
Cii otto capiloli successivi suggeriscono come rivelare proprio come nel singolo essere umano gli organi si for-
al bambino il Piano Cosmico, la storia emozionante delln mano dapprima a ttorno a centri separa ti d i interesse, e
terra su cui viviamo, delle sue molteplici trasfonnazioni sono riuniti più tardi nell 'organismo umano integrato dal
nel lenlo passare delle epoche, quando l'acqua era lo sistema circola torio del sangue c da quello nervoso. Co-
strumento principale e docile della Natura i come la ter- sl il bambino, guidato a tt raverso alcune delle epoche più
ra e il mare abbiano lotta to per la supremazia finch~ fu emozjonanti della storia del mondo, giunge a rendersi
raggiunto un equilibrio fra gli elementi, tale da consen- conto che l'umanità ha vissuto in uno stadio embriona le e
tire alla Vita di comparire sulla scena a recitare la sua solo ora Sia emergendo a una vera nascita, capace di ac-
parte nel g rande dramma. La creazione della terra come quisire coscienza della sua reale funzione e unità .
oggi la conosciamo si spiega davanti a lla fantasia del Gli ultimi capitoli ritomano a consideraz.ioni di ca rat-
bambino, debitamente illustrata da tavole c diagrammi tere psicologico, insistendo con gli insegnan'ti sull'impor-
suggestivi i e viene di oominuo sottolineata la fun zione tanza suprema , per la nazione e per il mondo, dei com-
che, pena la sua estinzione, ogni elemento deve assolvere, piti cl'\e essi devono assolvere. L'insegnante dovrebbe la-
consciamente o inconJCiamente, nel grande Complesso vorare a l servizio non di un credo politico o sociale, ma
della natura. Il racconto procede fino alla comparsa del- dell 'essere umano nella sua completCtt3., in grado di eser-
l'Uomo Palcolitico, fatto rivivere attraverso gli strumen- citare liberamolte, eon autodisciplina, la volontà e il giu-
ti che ha usalO per in8uenzare l'ambiente, più che at- diz.io, non sviato da pregiudizi e non distorto da paure.
traverso i resti fisici di una cosI piccola creatura . Il nuo-
vo elemento dell 'intelligenza ~ portato alla creazione dal-
l'uomo, e i bambini vengono guidati a capire la grande
accelerazione che ha avu to luogo nell 'evoluzione a partire
da questo punto. Essi imparano a considerare con reve-
renza i più lontani pionieri, che faticarono per raggi un-
ge r~ obieu ivi a loro ignoti, ma che ora sappiamo indivi-
dll:lr~. Nomadi e sedentari contribuirono a fonnare le

IO
"
l • IL BAMBINO 0 1 SE( ANNIDI FIlONTe,
AL PIA NO COSM I CO
Fra i sci e i dodici anni l'educazione non è una con-
tinuazione diretta di quella che l'ha preceduta , anche
se deve essere costruila su quelle rondamenta. Sul piano
I) icologico, vi è un prorondo cambiamento nella per1O-
nali li del bambino i riconosciamo cioè che la natura ne
ba ra tto un periodo per l'acquisizione dcl1a cuhura, pro-
prio come il precedente era destinalO all'assimilazione
dell'a mbiente. Ora ci troviamo di fronl e a un conside-
revole sviluppo della coscienza, la quale si era già de-
stala in precedenza ma adesso è rivolta specificamente
verso l'esterno: l'intelligenza si ra estroversa e il bambino
chiede più che mai di sapere il perché delle cose. Po i ch~
le cognizion i possono essere impartite ncl modo migliore
(Iuando esiste un desiderio ardente di imparare, questo
è proprio il periodo nel quale possono essere gettati i sc-
mi di ogni cosa, perché la mente dci bambino è come
1111 campo fertile, pronto a ricevere quello che germinern
poi in forma di cultura. Ma se la mente dci bambino du-
rame questo periodo viene trascurata, o frustrata nclle
sue esigeme, essa diven ta a rtificialmen te ottusa e si op-
porrà in scguito all 'insegnamento di qualsiasi nozione. Se
il seme verrà gen a to troppo tard i l'interesse non san. più
presente; invece aU'età di sei anni ogni genere di cu l-
OOM! !.DUCAU. IL POTUft.lAL!. UWANO IL IlAWBINO DI noNT!. AL PlANO 008 "'.100
tu.ra viene accollo con entusiasmo e più lardi questi semi loro bambini , fino a quel momento tutto amore e affet-
si gonfieranno e germoglieranno. Se mi chiedete quanta lUosità, diventino impertinenti, sgarbati e prepotenti. Ma
scmenle può essere seminata, la mia risposta è : c Il più I.de:: comportamento non è che il risultato di un profon-
possibile! » Se ci guardiamo a ttorno, .se consideriamo lo do cambiamento interiore. La natura agisce in modo
sviluppo della civilll di questo periodo dell'evoluzione. perfettamente logico nel suscitare ora nel bambino non
non vediamo limi ti a quello che si deve offrire al bam- 5Ohamo una fame di sapere, ma un bisogno di indipen-
bino : egli si troverà davanti un campo immenso in cui dc:nza mentale, un desiderio di distinguere il bene dal
scegliere la propria auivitl, che non dovri trovare osta- male con le proprie (oru e un risentimento contro ogn i
coli nell'ignoranza. Ma dare in modo completo la cultu- prctc::sa di imporgli dei limiti con un'autorità arbitraria .
ra moderna è diventata una cosa impossibile : sorge cosl Nel campo della morale il bambino .sente:: ora la necessi-
la necessità di un metodo speciale. grazie al quale unti tà della propria luce inte::riore.
i rattori della cultura possano essue presentati a un bam- Un te::TtO fatto interessante da ossc.rvare nel bambino
bino di sei anni; non in un programma che gli venga di .sei anni è il bisogno che egli sente di associarsi agJi
imposto, con esattezza di particolari, ma diffondendo liltri , non soltanto per la compagnia. Gli piace unirsi agli
il massimo numero di germi di interesse. Essi saranno altri in un gruppo in cui ognuno abbia un ruolo specifi-
appena recepiti dalla mente, ma potranno germogliare co: viene sce::lto un capo e gli si obbedisce e:: si forma un
più tardi man mano che la vale.ul si precisa, e cosi egli gruppo fort e::mente unito. t una tendenza naturale, gra-
potri divenire un individuo adatto a questa nostra epo- zie alla quale l'umanitA si organizza. Se durante questo
ca in espansione. I>criodo di interessi sociali e di acutezza intellettuale:: ven-
Un .secondo aspetto ddl'eduC37jone a questa età ri- gono offerte al bambino tutte le possibilità della cultura ,
guarda l'esplorazione da parte del bambino del mondo in modo da allargare la sua concezione e la sua idea del
morale, la distinuone (ra il bene e il male. EgJ i non as.- mondo, questa dote organizzativa si (ormeri e si svilup-
sorbe più passivamente le impressioni, non si accontenta peri; tutta la luce: che il bambino ha accolto nel suo
più di accettare .semplicemente i (a tti, ma vuole capire mondo morale, e gli ideali elevati che tgli si è creato,
da solo. Con lo sviluppars.i della sua a ttività morale egli verranno utjJizzati in uno stadio successivo ai fini dell'or-
desidera giudica re da sé, con criteri che spesso saranno ganiu.azione sociale.
completamente diversi da quelli dei suoi insegnanti. Tutti gli altri fattori perdono pero di significato di
Nulla è pill diffICile che insegna re dei va lori morali a un fronte all'importanza di nutrire )'intellige::nza affamata c
bambino di questa età: egli ribatte immedia ta mente a di aprire vasti campi di conoscenze a un'esplorazione ap-
tutto quello che noi diciamo. percht è diventato un ri- pa.uionata. Se ci accingia mo a questo compito senza al-
belle. Spesso le madri si sanano (eri te dal fatto che i cun me::todo, non saremo assolutamente in grado di a.s-

')
COME EDUc.uE IL POT:I.NUALE UMANO IL BAMBINI) DI ".ONTI. AL PIANO COSMIOO

solverlo. Noi però siamo già in possesso del segTCto grazie poi quanto si vuole. L'insegnante si trova di fronte a un
al quale il problema pub csserc ri.'lOlto, poiché il bambi- individuo che ha già acquisito le fondamenta della cuI.
no stesso ci ha iniziati rivclandocelo nci suoi primi anni lura ed è ansioso di costruire su d i esse, di imparare e di
di vita. Noi non siamo dcgli ~osciUli per lui , né egli penetra re più a fondo tutte le materie che lo interessano.
lo è per noi; e per di più abbiamo imparato da lui al- Come si svolge con chiareu.a allora davanti all'insegnan-
cuni principi fondamentali di psicologia. Uno di essi è le la strada da quire! ~mbrcrebbc quasi che egli non
che il bambino deve imparare grazie alla sua attività in- abbia niente da fare! Ma non è COSÌ: il compito dell'in-
dividuale. dev'essere lasciato intellettualmente libero di segnan te non è né piccolo né facil e. Egli deve preparare
scegliere qudlo di cu i ha bisogno, senza che la sua scelta lilla grande quantitl di conoscenze per saziare la fame
venga discussa. LI nostro insegnamento deve solo rispon- intellettuale del bambino e. a differenza dalJ'insegnante
dere ai bisogni intdlettuali dd bambino, non deve mai nonnale, non dispone di un programma limitato in cui è
imporli. Proprio come un bambino piccolo non può stare fissa ta la quanti t;\. esatta che di ogni materia deve essere
renno perché ha bisogno di coordinare i suoi movimen ti, impa rtita in un dato periodo di t'e mpo e che non deve
così il bambino più grande, che sembra turbolento per essere superata in ne5SWl caso. Evidentemente, in qucste
I~ sua curiosità di sapere il che cosa, il perché e il come condizioni diventa molto più difficile soddisfare le esi-
di tutto quello c he vede, oon la sua attività mentale sta Renze dd bambino e l' insegnante non pub pi~ trincerarsi
organittando la propria intelligem.a e gli deve essere dietro un programma e un orario. EgJj stesso deve acqui-
offerto un campo vasto di culrura in cui nutrirsi . Il com. stare una buona oono"er17.a di ogni argomento; e anche
pito deJl ' imc:gnante diventa facile; dato che non ha bi- allora si accorgerà di aver penetrato 1010 il guscio ester-
sogno di !Cegliere quello che deve insegnare, ma deve 110 dd problema. Ma si rassicuri e prenda coraggio, per-
semplicemen te porgli davanti tutto, perché possa soddi- ché non verrà la.sc.iato senza aiuto e senza un piano stu-
sfare il suo appetito intellettuale. Il bambino deve avere diato c scientificamente collaudato.
un'assoluta libenà di scelta c non avrà poi bi!òOgT1o di Poich~. come s'è dimostrato, è necessario dare tanto
a ltro che di esperiem.C: ripetute, le quali , nel processo d i generosamente al ba mbino, diamogli una visione dell'in-
acquisizione di una data conoscenza, saranno sempre piil tero universo. L'universo è una realtà imponente e una
contrassegnate da interesse e da attenzione. risposta a tutti gli interrogativi. Cammineremo insieme
Il bambino di sei anni che è stato in una Scuola Mon- per questa strada della vita, perché tutte le cose fanno
tes50rj ha il vantaggio di non essere ignorante come il parte deU'universo c sono connesse fra di loro per forma-
bambino a cui è mancata questa esperienza. Sa leggere re un tutto unico. Questo concetto aiuta la mente del
e scrivere e si interessa alla matematica, alle sciem.C:, alla bambino a fissarsi, a smeltere di vagare in una ricerca di
geografia e aUa storia, cosi che è faci le fargli imparare conoscen7.3 senza scopo. Egli è soddisfatto perché ha fi-
00).,.,. MUCA.E IL POT~Nl. IA L~ UMA!~ IL BAMBISO DI "'0,.".& AL rlAl\O COSMICO

nalmente SCOperto il centro universale di se stesso e di ~ piegarl a se non conosciamo l'immenso universo. Qua le
tutte 'le C05C. migliore risposta potremmo dare a questi assetati di sa-
t certo necessario fissare a1l0010 a un punto centrale l't're? Na!lCc penino il dubbio che lo stcsso univcr.iO non
l'interesse del bambino, ma i metodi che sono in uso oggi possa bastare. Come si è (ormato c come finirà ? Si desta
non raggiungono lo .9COpo. Come può l'inlclligel11.3 di un .lIlora una curiosità ancora più grande, che non potrà mai
individuo in fase di crescita continuare a essere interes- ('ssere saziata e durerà tutta la vita. Le leggi che regola-
sata, se tutto il nostro insegnamento concerne un argo- 110 l'universo pow>no essere csJX>Ste in modo da intel"CS-
mento particolare o ha un obiettivo limitato, se: ci ac- ~ Irc c riempirc di meraviglia il bambino, intcressarlo ad-
contentiamo di trasmenagli quelle briciole di COI1O!iCCO- diri nura più delle cose in se stesse. Egli comincia allora
za che egli è in grado di imparare a memoria? Come .1 chicdCJ'"e: Che CQS."l sono io? Qual è il compito dell'uo-
pouiamo obbligare il bambino a inleressarsi quando l'in- 1110 in questo universo meraviglioso? Viviamo qui solo
teresse: può sorgere solo dall 'inlemo? Dall'esterno potre- ]:lCr noi stessi O abbillmo un compito più elevato? Per-
mo ottenere solo l'assolvimcnlo del dovel"e e la fa tica, mai hé lottiamo e ci battiamo? Che cosa sono il bene e il
l'im ercssc.l Questo concetto deve essere ben chiaro. lIl:tlc? Dove and l"à a finire 111110 quanto?
Se l'idea dell'universo viene presentata al bambino nel QUCSIO programma di educazione cosmica come fon-
modo giusto, farà moho più c.he destare il suo int rcssc, d.llncmo dci Metodo per le classi superiori fu spiegato
perché: susc:ilerà in lui ammirazione e meraviglia, cioè per la prima volta in I nghilterra nel 1935 e si è gil di-
un .!Cf1timento più elevato del semplice interesse, e più mostrato l'unica strada sulla quale possiamo avan7.are
ricco di soddisfazioni. Il pensiero del bambino allora non con sicurev.a nelle nostre ulteriori ricerche pedagogiche.
andri più vagando, ma si fisserà ; e la sua intelligenza Ceno non può CMCfC adottato per degli allievi del tllllO
potri lavorare. Le sue cooO!Cen7,c saranno organizzate e .malfabeti o ignorami, ma viene accolto con gioia dal
sistcma tichej ofTrcndogli la visione dci tutto, si aiuterà la bambino che vi è tato preparato indirettamente neUa
sua illlelligcnza a svilupparsi pienamcntc, poiché: il SliO Scuola MOl1l cssori. In realtà non si tratta di un'idea nuo-
interesse si diffonde vcrso ogni cosa, e ogni cosa è collc- Voi, perché il principio di inscgnal"e innanzi tutto ai bam-
ga ta allc altrc e ha il suo posto ncll 'universo, che è al bini la creniol1c del mondo e il posto dell 'uomo in essa ,
ccntro del suo pensiero. Le stellc, la terra, le rocce, ogn i .Ulche se ultimamente è caduto in disuso, è stato adottato
fanna di vita costituiscono un tutto unico e sono in stret- \pont'ancamclllc ovunque vi sia stata un'educaz.ione nel
IO r.lpportO Ira loro, e questo rapporto è eosì intimo ehc \'t'ro senso della parola, rispondendo per quanto passi-
lini 11011 possiamo comprendere un sasso .senza capire al- bil a questi interrogativi alla luce della religione e della
1111'110 (I".dche cosa del grande solc! Di qualsiasi cosa ci filosofia. E la risposta è sempre stata quella che vale an-
OCCUpi.1I1l0, 1111 alomo o una cel lula, noi non possiamo C'ora oggi : c Dio ti ha mandato sulla terra per lavorare

•0 ..
COMI EDUCA • .IIt. POTItHUAU UMANO

C compiere il luO dovere::t. Ora però questO prinCipiO


può essere messo in prattca secondo un piano scientifico
e suscitare: un interesse molto più vivo.

n · CONI UT ILIZZAII.E L'IMWAGINAZIONI

••
Il bambino di sci a nni proveniente da una Scuola MOli-
1"\SOri - per la quale è stato soprattutlo studiato questO
(orso superiore - ha già sva ria ti interessi culturali e ha
IIWI passione profonda per l'ordine e persino per la ma ·
lunatica , che tanto spesso viene considerata uno .scog lio
Il('r la media dci bambini. Inolt're la sua mente è già in
~ 1 .ldo di controllare e di dirigere le mani nci mini mi mo-
\ Imcllli . II lavoro pratico eseguito nelle nome prime
r!:usi ha incontrato un'approva7jone cosi generale, che
I nostri csercild .scicntirK:i manuali sono stali la rgamente
!lIlotl3ti da scllole che impiegano metodi diversi per qua·
M ILltti gli altri aspetti dell'educazione, In questa fase più
:1\'.1117.31a noi com inuiamo a offri re ai bambini la possi.
hili tà di imparare per mC'CI.Q delle allivit~ manuali, spc·
• i.lhncnte nel campo della meccanica e della fisica. Per
r V'mpio, in5C8'"iamo loro le leggi della pressione e della
tensione fa cendo costruire un arco di pietre. disposte in
modo che l'arco si regga sem.a bisogno di cemem o. Co-
~ lIl1cndo ponti, aeroplani, ferrovie (calcolando la curva·
111m) come pane della normale attività scolastica, essi si
r'llIl il iariT.J'.ano con i principi della sta tica e della dinami·
f.l ; naturalmente è indispensabile c he il nostro metodo
H'nga applica to nel modo giusto, con tutto l'equipaggia-
CQWE &OUC.U.r. IL J>OTI'.Nz.LAU U WAHQ
COMI. UTILIZZARI. L'IMMAOINAZIO!'l1t
mento necessario. Ogni volta che sia possibile vengono
1I \'anzano in campi del s.'\pere ritenuti finora. in.:lcc~i~i1i
introdotti sussidi meccanici per ogni panicolarc della vi·
fin loro, come la grammatica e la matematica . MI ehle:
la pratica, cosi che: i nostri bambini siano preparati a vi-
Ilo come sia nata la teoria che per lavorare con le malll
vere in una civiltà che è completamente fondata sulle i debba avere una mente incolta, o che a una mente
macchine. (oltivata debba corrispondere l'incapneil1 di adoperare
Nell'adottare questa pane del nostro metodo, alcune II' mani! Forse che UI1 uomo deve c:ssc.re classificato o co-
scuole moderne, soprattutto negli Stati Uniti, sono arri· IlIl; un Javorat'o re del cervello o come un lavoratore ma-
vate al punto da decidere che i bambini, in questa (~ lIunle, e 11M gli si deve permettere di operare con tutta
del loro sviluppo intdJcttualc, si debbano occupare wu-
IIll c ra la sua personalità? Come è possibile accettare co-
camente di queste macchine studiate per sviJup~ame l '~ n­ llie logK:a l'opinione che uno sviluppo unilaterale possa
teUigenza. In queste scuole è cmrat'a anche la bbert1, m-
r\.~ re benefico per il tutto? O ggi, nei congressi, persona-
sieme alle macchine : i bambini sono liberi di sceglieni
lità molto emil1crui, che hanno dedicato lOtta la loro vi ta
il loro lavoro, c fin qui è una buona cosa. Ma tutto ciò ,dia t.'\usa dell 'educazione, disculono gravemente su cQs.1.
che non può essere imparato con questi mezzi viene esclu- ,ia da prderirsi, il metodo pratico o una disciplina in-
so come insigniflcantc c trascura bile: cosi la matematica !l'lIcllua le. Ma a noi i bambini stessi hanno rivelato che
e le altre materie astratte, considerate al di sopra della
1.1 disciplina può essere solo il risul.tato di uno ,vi l~ppo
possibilità di comprensione del bambino per mezzo di
completo, di un'attività mentale aIUtata da un attIVità
un'attività spon tanea. Queste scuole rondate sul lavoro
1I1:111II3Ie. Permettete a l tutto di funzionare inSIeme e
pratico si oppongono alle cosiddette JCu~e « ~diziona~
.
li :t dove si insegnano soprattutto matene teonche
imparano nozioni a memoria. Ma noi ci oppomamo sIa
. e .SI
It vrele la disciplina, non altrimenti! Tribù, gruppi, na-
, ioni sono il risultato di una tale disciplina e associazione
pontanea . Esiste un solo proble~a , ~ è lo svilup~ uma-
aUe une sia alle altre. 110 nella sua totalità ; quando SI ottIene questo 111 lIna
La personalità è una e indivisibile e lUtte le attitudini
(IUnlsiasi unità - si tratti di un bambino o di una na-
della mente dipendono da un unico centro. t questo il , ione - tutto il resto seguirà da sé, spontaneamente e
segreto che lo stesso bambino ci. ha ri~elalo .compiendo :Irmoniosamente.
spesso un lavoro ben superiore ~I nostri sogni e all~ no- Persuasi dunque che l'intera personalità dci bambino
ure aspettative in tutti i campi, compreso queUo mtel:
IIl'bba essere impegnata e debba prima di tutto trovare
lettuale e teorico, purch~ si pc:nnettessc: alla sua mano dI Il suo centro nell'idea cosmica , giungiamo a l problema
lavorare parallelamente alla sua intelligenza ..1 bambini di come e quando questa idea debba essere presentata.
dimostrano un grande interesse per le matene a5tratt~ Abbiamo imparala dai bambini più piccoli quanto sia cJ-
quando vi arrivano attraverso un'a ttività manuale. Essi
fte:lce l'approccio indiretto, ad esempio rivolgendoci in

·6
OOM~ ~DUCAa~ IL f'OT~NUALe UMANO OOMI& UTILlZZA.a.e l ' l lolldACINAZ IONl

loro presenza a bambini più grandi (infatti nelle nOSI're la fantasia può viaggiare att.raveoo lo spazio infinito, ma
scuole sono mescolati, entro certi limiti bambini di età anche a ttraverso il tempo infinito. Noi possiamo risalire
diverse). Quando cerchiamo di spiegare' qualche cosa ai :Htraverso le epoche e avere la visione della terra cosl
bambini più grandi, i piccoli si affoUano attorno dimo- come era, con le crea ture che l'abitavano. Per sapere con
strando un grande interc:sse. Questo interesse è sta lO di. precisione se un bambino ha capito oppure no, dovremmo
mostrato in modo panicolare da bambini di sei anni per vedere se riC3Ce a (ormarsene un'immagine nel pensiero,
una tavola che illustrava le dimensioni relative del sole se è anda to oltre il livello della pura comprcmione.
e della terra, rappresentati con un globo e un pWl tO. I La coscienza dell'uomo nasce come una sfera fiam-
bambini più piccoli erano eccita t'i dalla nuova .scoperta meggiante di fantasia. T utto quello che l'uomo ha in-
e non erano capaci di staccarsi da quella tavola mentre venta to, di materiale o di spirituale, è frutto della fan-
i più grandi, per i quali era stata preparata la' lezione, tasia . Nello studio della storia e della geografia non pos-
trovavano la tavola abbastanza insignifICante e avevano siamo fare niente $C07.3 l'aiuto della fantasia ; e quando
bisogno di qualche cosa di diverso perch6 nascesse in proponiamo di far conoscere al bambino l' universo, che
loro un interesse analogo. Vi ~ Wla differenza fra un co- cos'altro ci può aiutare se non la fantasia ? l o considero
tusiasmo del gcoere e la semplice comprensione. li pun_ un delitto presentare degli argomenti, che potrebbero es-
IO e la sfera avevano colpito la fantasia dei più piccoli sere un sussidio nobile e ricco per la facoltà dell 'imm.. •
lasciandoli pieni di en tusiasmo per quella scoperta ch~ ginazione, in modo tale da nega m e l' utilizzazione, e d'al·
trascendeva i limiti della loro conoscenza, qualche cosa tra partc pretendere che il bambino impari a memoria
che non apparteneva al loro ambiente fisico, che non cra quello di cui non è riuscito a farsi un'immagine. Questi
possibile afferrare con le mani. Se questa panicolare il- argomenti devono essere presemati in modo da colpire
I~t~azione lasciava indifferenti i bambini più grandi, non la fantasia del bambino e su5Citare il suo entusiasmo. Sa-
Significava che l1ulJa potesse colpire allo stesso modo la rà poi necessario aggiungere altro combustibile a quello
loro fantasia, trascinandoli fuori da l loro piccolo mondo che ha già preso fuoco c sta bruciando.
e raccn~oli. entrare a gr~ndi passi entro campi più vasti, Il segreto di un buon insegnamento è di considerare
dentro I uOlverso sconOSCIU to. Ma essi non erano in grado J'intelligel1l.a del bambino come un campo fenil e in cu i
di afferrare simili misteri e meraviglie senza Wl aiuto. Il si possono gettare delle .sementi, perch6 germoglino al
nomo compito è quello di condurre il bambino fra i sei ca lore fiammeggiante della famasia. Il nost ro scopo quin-
e i dodici anni lungo questo sentiero veoo realtà più alte, di non è sempl icemente di otl'enere che il bam bino ca·
che possono essere afferra te dall'immaginazione. La vi- pisca , e meno ancora di obbliga rlo a ricordare, ma di
sione fantanita è completamente diversa ·dalla semplice colpire la sua immaginazione in modo da suscitare l'en·
percezione di un oggetto, perch6 non ha limi ti. Non solo lusiasmo più acceso. Noi non vogliamo degli allievi com-

.8 '9
OOM2 2DUCARt IL l''O'nNZIAL2 UMANO
COMt l1TILIl.ZARt L'aIMAO I~A :tIONl!.

piacenti, ma appassionati; cerchia mo di seminare nel Ili più nobili. Ndla vita sociale troviamo 6n troppi esem-
bambino non delle lI~orie, ma della vita, di aiutarlo nel pi di questa pigrizia mentale, persone aUe quali importa
suo sviluppo mentale e affettivo oltre che 6sico. Per 11010 vestirsi bene, fare dd pettegolezzo con gli amici e
questo dobbiamo offrire idee nobili e grandiose alla men- Ululare aJ cine.matografo. La loro inteUigem.a è irrimedia-
le umana, che è sempre pronta ad accoglierle c a chie- bilmc:nte con6nata dietro barriere che non si possono più
derne altre e altre ancora . rimuovere; i loro interessi diventano sempre più Ijmitati,
In generale gli educatori riconoscono l'importam..a. clel- flllc hé restano accen trati attorno alloro piccolo io, esclu-
Ia fantasia, ma la vorrebbero coltivare a parte, separata- dendone le meraviglie del mondo e ogni possibilità di
mente dall 'int'eJ ligenza, proprio come vorrebbero separa- rom prendere l'umanità sofferente. t veramente un mo-
re quest'ultima dalle attività manuali : sono i viviSC'l.ioni- fire mentre si è ancora in vita .
sti della persona lità umana . Nella scuola vogliono che i
bambini imparino aride nozioni, lasciando che la loro
fantasia venga coltivata dalle 6abe, che parlano sl di un
mondo meraviglioso. ma che non è il mondo che li cir-
conda, quello in cui vivono. Certo questi racconti hrumo
clementi che colpiscono, che suscitano ncl bambino pietà
e orrore, perché sono pieni di tragedie e di disgrazie, di
bambini che soffrono la fame; che sono maltrattati, ab-
bandonati c ingannati. Proprio come agli adulti piac-
ciono i drammi c le traged ie. questi racconti di spiriti e di
mostri piacciono e stimolano la fantasia del bambino, ma
non hanno nessun rapporto con la realtà.
Offrendo invece al bambino la noria dell 'universo, noi
gli diamo da ricostruire con la ramasia qualche cosa che
è mille volte più stimolante e misterioso di qualsiasi 6a-
ba . la rantasia viene educata soltanto con le 6abe,
tutt'al più il piacere che essa procura sarà più lardi con-
tinuato con la lellura di romanzi . Ma non dovremmo
mai limhame così ,'educaz.ione. Una mente abituata a
cercare il piacere solo in racconti rantastici, lentamente
ma inevitabilmente diventa pigra , inc.'lpace di occupa'l.io-

3° 31
111 • LA N UOVA PSICOLOG I A O r;LL 'IN CONSC I O
Dall 'inizio di questo secolo si è verificato un profondo
ta mbiamento negli studi di psicologia ~ fatto molto lÌ-
/{nifica tivo, i nuO\'i psicologi sono in conRino con i metodi
lIf1ìciaJi di insegnamelllo, anche se incapaci di trovare il
!nodo di indurre le scuole a seguire le nuove direttive. In
Ica llà però questa nuova tendenza ha già trovato csprcs-
",ione nclle nostre scuole, con le quali le vecchie teorie
l'sicologiche: non hanno niente a che fa re, né nella prati-
r.1 né nell 'organizzazione. La psicologia modema si adat-
1.1 I>crfeu a menle al nostro metodo, perché mentre le vet-
l''t.ie teorie si fond avano sull 'osservazione di fatti supcrfi-
d ali della coscienza, le nuove cercano di analizzare l'in-
conscio e di sonda me i segreti, per scoprire il rapporto
rnt la realtà e il pensiero.
Cii p icologi di un tempo distinguevano nettamente la
Ir:lltl della vita e i rattori psicologici, racendone.due poli
cli!llintij ma gli esploratori dell'inconJCio hanno scoperto
fhc lo studio di questi ultimi può essere messo sullo stesso
pia no di quello dei rattori biologici e ehe inoltre la men-
l e è un'unità, un tutto non divisibile in un certo numero
di facoltà mentali separate, come la memoria, la ragi~
Ilr , l'a ttenzione e l'associazione delle idee, ognuna delle
quali doveva essere educata in quanto tale. Di soli to

35
OO~tr. EDUCARE IL POTI'.NUALI!. UJ.IA.'fO LA NUOVA PSICOLOCIA DELL'INCONSC IO

l'educazione si prcoccup.1Va soprattutto di eserci tare se- Ili, Crazie ad essa, ad esempio, gli uccelli possono co-
paratamcnte l'a n enzione, ovvero la capacità di ragiona- ~ II IIire i loro nidi secondo i modi tradizionali della loro
re pcr afferrare quanto viene insegnato, c la volontà, cioè '1M.'Cie. Qucsta memoria superiore viene chiamata c mne~
lo !forLO volontario di impararCi l'intclligcr17.3 cra con- IIle:t . t la mneme che pennette al bambino di rÌCOflo-
siderata qualche cosa di superiore agli istinti vitali, che 'Il:l.'re inconsciamente i suoni dci linguaggio umano e di
doveva essere educa ta e ull;1 qUille si doveva influire dal- Illcnerli in modo da pOlerli imitare. Solo una parte mol-
resterno. lO piccola della mncme penetra oltre i limiti della co-
Oggi si pensa all'intelligell7.3 non come a facoltà men- kl11'.a, cd ~ qucsta che chia miamo memoria. La trule~
tali sepamte, ma come a un tuno unilo in modo vita- III" COII SCTV3 il ricordo di tutte le cspc.rien7.c attraverso le
le all'inlem persona lità i in lal modo la psicologia mo- flLl:lli un uomo passa nella vita, e non soltamo quell'in-
denta viene a essere un complemenlo del nostro metodo hllilcsima parte che penetra nella coscienza.
di educazione. Se voi te (are un facilc esperimento d i psicologia, chie-
In annonia con qucste nuove teoric, noi ci occupiamo d,'11.' a ulla persona di imparnre a memoria un elellCo di
di tre fattori menlali principali, il primo dci quali è l'ele- iII,tbc staccate c di ri(>Cterlo dopo un intervallo di alcuni
mento vitale, part clelia vita 5t('..ssa,. Esso ha il potere di ",iorni. Ess." avrà dimenticato le sillabe; ma ora sari in
ritenere una parte di tutte le espcriem.c altrnvcrso le qua- Kr.ulo di impararle di nuovo in un tempo molto più bre o

li è passato l'indi,,iduo e non è ulla peculi arità degli esse- \('. I>crché SOl10 state ritenute dalla mncme. Ciò che resta
ri umani, ma è comune a IUtlC le creature viventi. Per- ufll:, mneme non è un cumulo di ricordi, ma la eapaciti
ché la vita ci arricchisca , le esperienze devono lasciare in di I ichiamare alla memoria cosciente delle esperienze che
noi una tmccia cd è qui ehe ci viene in aiuto la memoria, , ". ha dimenticala. Un uomo colto può non ricordare
Tutlavia ci rendiamo conto dci limiti della memoria co- pll'l molte cose che gli sono sta tc insegnatc a scuola, ma
scien te. di come le sue impression i siano velate c impre- h,l lilla intclligcn7.a, una capaciti di imparare mpida-
cise. La psicologia moderna affenna però che rineon- IIwnte qu Ile materie, proprio perché esse sono state con-
scio - o subconsc.io - ricorda ogni cosa; così ora la mc- ~'I\';lte dalla mneme. CosI ciò che rende più vigoros:l
moria ci appare come un immenso mistero, che pcr es- 1111 'illtelligcm:3 non sono le espcriCn7.c in se stCS5C, ma le
5Crt' chiarito ha bisogno di uno tudio approfondito. I I ,ICCC che ne SOltO rimaste nella mneme. Qucste tracce si
Questa memoria dci subcon.scio ha una meravigliosa I hiamano c engrammi :t.
mobililà e conserva il ricordo di ogni cosa, anche se noi Il subcoll!JCio è pieno di questi engrammi c l'illtclligen-
non ne abbiamo coscien7.:I. . Esi te dunque una memoria ,,, ~i sviluppa per essi molto piil che per la memoria co-
lega ta alla specie, con l'aiuto dclla quale lUtti gli esseri il'lIte. Nelle nostre scuole, che utili:a..·lIlo la conosccn-
\'ivemi si riproducono c tmmandano particolari abitudi- l,I di qucsto fatto, le capacità intellettuali dci bambino

37
COMI': l':DUCAJtI!. IL POTI!.Nl.I.\L! UNANO LA NUOVA PS ICOLOGIA DELL'INCONSCIO
vengono enormemente aumentatej mentre nelle scuole cologia umana: spesso gli uomini com~iono a tti di .cu~
tradizionali l'Wlico obiettivo è quello di accumulare no.. non sanno assolutamente spiega re il mOII\'O. Certe a7Joni
:r.ioni nella memoria cosciente e non si offre al bambino compiute dai bambini con gravi conseguenze per loro
nessuna occasione di aumentare i suoi engrammi con sono di questO tipo e perché la giovane genera1.ione possa
esperienze varie e con tinue. crescere meglio difesa da quest i pericoli, è necessario ca-
Un altro (attore vita:le dell'in telligenza è l'impulso ad pirli ed esercitare c sviluppare adeguatamente la volontà
agire in vista di uno scopo, che fa parte di qudlo che è cosciente fin da principio, come avviene con il metodo
stato chiama to c élan vital ». Il filosofo Bergson ha dato educativo Montcssori.
questo nome a ll 'impulso vitale che spinge ogni creatura Il terzo fattore importante in questo labirinto dci pen-
vivente a compiere delle esperienze: per accumulare en- siero subconscio è quello che si usava chiamare associa-
grammi . Questa forza induce i bambini ddle nostre scuo- zione di idee, ossia la fonna zione di sequenze di pensie-
le a lavorare spontaneamente, persistendo a ripetere la ri. Tutti i metodi educativi si sono fondati in gr.m parte
!Stessa esperiem.3 ftnch é non siano completamente soddi- su quCStO principio: a ttorno a una certa idea iniziale è
sfatti. Qualche volta lo si chiama c volon tà di vivere» e possibile raccogliere alt re idee, in annonia con essa o dia-
quando si tratta di esseri umani viene classificato fra i metralmente opposte. M a gli psicologi moderni attribui-
rattori psichici coscienti, mentre ndle altre creature vie- scono il questo rattore ull'import3m.a secondaria c lo (:011-
ne considerato un fattore biologico e subcoruc.io. In real- siderano vero solo superficial mente. wi attribuiscono
tA l'c élan vital » si trova in ogni fonn a di vita, e quan: minore importanz.1 alle idee che non agli engrammi, i
do emerge nello strato cosc.iente dd pensiero diventa un quali si Ilssociano nel subconscio ogni volta che l' interesse
fattore volontario, come la volon tà. L' impulso vitale sub- si concentra su qualche cosa. Quest'a a.ssociarione di en-
conscio. molto più grande, ora viene chiama to dagli psi- grammi è spontanea c agisce con molta maggior forza e
cologi ormA e il suo campo d'azione, in confronto a durata che non qualsiasi catena di idee provocata dal-
quello della volontà cosciente, è di gran lunga più vasto, l'esterno. t ben nol'O come uno studente di matematica
quanto quello della mneme in con fronto a lla memoria. possa rifl ettere pe r ore su un problema senza riuscire a
Gli eueri umani possono essere costretti ad agire dall'or- risolvcrlo, finché decide di c donnirci sopra» j c quando
me senza che la volontA entri cO!Cientemente in azione, si sveglia trova con facilità la soluzione. t forx perché
come nell 'ipnosi, e giustamen te questo fatto viene semi- ha riposato c quindi può pensare e capire meglio? No,
to come pericolo per l'umanità, perché si tratta di forze perché appena si sveglia ha la coscienza. che il problema
che non conosciamo ancora e dalle qua li non sa ppiamo è già risolto nella sua mente, come se la sohl7jone stessa
difenderci con successo. Le interrelazioni dei processi l'avesse obbligato a svegliarsi c a prendeme nota . L'uni-
mentali occupano un capitolo importantissimo della psi- ca spiegazione possibile è che gli engrammi non hanno

39
OOM~ ~DUCAa~ IL. POTI.NZIAL.1. UMANO LA NUOVA P S lOOLOOIA OEL L' INCONSCIO

dormito, ma associandosi hanno compiuto il lavoro e han - questi punti con gli psicologi moderni, la cui opera ~
no obbligato la co.scienza a prendeme allO. complementare alla nostra, dobbiam.o però ricono."ere
Cosl si può dire che ogni essere umano compie il suo di essere in disaccordo su un punto Importante. FlOora
lavoro più intelligente nel subconsc:io, dove gli engram- essi non sono riusciti ad applicare le loro tcorie ai Pro:
mi costruiscono dei complessi psichici. Questi fanno mol- blemi dell'educazione e si sono convinti che a qu~o SI
to più che creare un'associazione di idee, perché si orga- arriverà solo nelle prossime generazioni ; noi sap~la~~
niT.L3.llo in modo da eseguire del lavoro che non saremmo invece che, nelle condizioni favorevoli, sono appltcablll
in grado di fare coscientemente. I complessi psichici aiu- già da oggi. Lo studio delta psicologia ~ stato condotto
1:\00 uno scrinore a creare delle belle idee, nuove per il ruori della scuola le sue conclusioni sono state tratte dal-
uo pensiero cosciente, che vengono vagamente attribuite le osservauoni di individui adulti e da sondaggi speri-
all'ispirazione. li lavoro di questi complessi ~ di wù:nor- mentali dell'inconscio; gli psicologi che si aspettavano di
me imponanza nell'educazione. vedere i bambini reagire in un modo particolare ai loro
Proprio in seguito a queste scopene noi siamo oggi del- nuovi metodi sono rimasti delusi. Ma noi abbiamo impa-
l'avviso che non si debba fatica re per imparare a mem<; rato che la psicologia del bambino non è qu~la dell'ad~­
ria qualche argomento importante, ma piuttosto studiar- to e che per lui la condizione essenziale ~ la libertà d'aZIO-
lo senza stancarsi e poi ":Jeuerlo via per qualche giorno ne in un ambiente predisposto, dove possa svolgere la sua
senza dimenticarlo del lutto, permettendo cosl agli en- attività con intelligem.a. Finché gli insegnanti im~r­
grammi di concentrarsi e organizzarsi. t esattamente ranno le loro conclusioni al bambino, per quanto sohda
quello che si può osservare in una Scuola Montessori, possa essere la loro preparazione psicologk3, non otter-
dove la rivelazione che i bambini ci offrono dei loro pr<; ranno mai lo scopo voluto, che ~ quello di suscitare. in
cessi mentali ha anticipato i risuha li delle ricerche psi- lui un interesse e un'applicazione spontanea. Cast SI .~
cologiche. Capila spesso di vedere dei bambini che cam- parlato molto in questi ultimi tempi , seguendo la PSI-
minano tutti soli mentre gli altri stanno lavorando, per- coanalisi della sublimazione degli istinti e si è cercatO
ché subito dopo aver imparato qualche cosa sentono il di olten~rla coltivando i sentimenti e gli affetti, ~ nell~
bisogno del siltnzio j quando ritorneranno in classe da- scuole i bambini non hanno corrisposto a questi sroru.
ranno prova di una nuova capacità, proprio come un Gli psicologi fondano le loro tcorie sul ~port~mento
bambino che ritorna a scuola dopo le vacanze si scopre degli animali e sul modo di reagire degh adulti ; par-
capace di capire delle cose che prima gli erano oscure. tendo da qui procedono verso una rifonna dell'educa-
Come ci pare (utile e persino nocivo, alla luce di questi zione, il che fa sì che a un certo punto le nostre .strad.e
fatti, lo sgobbare per gli esami! si incontrino : ma noi procediamo partendo dal bambi-
Mentre ci raLlegriamo di ritravarci d'accordo su tut1.i no stesso! Essi cercano un metodo educativo che vada

4'
COMI!. P.DUCARE Il. POTENZIALI!. UMA/Io1) LA NUOVA P S IOOLOOlA DELL' INCONSCIO

d 'accordo con le loro leorie, mentre noi cerchiamo una fetto stato d'amore - quello che è: stato definito amore
Il'oria psicologica che vada d'accordo con il nostro m c- intellettuale, per distinguerlo da quello per gli individui .
lodo. I bambini sono in grado di amare gli argomenti astratti
Come l:SCmpio di questa sublimazione degli istjmi uno come la matematica, e li amanOj quindi l'amore per il

SCl'lltorc moderno ha delto giusta mente che la nostra
• lavoro inteUettuale può esistere e quello che lo psicologo
scicm·..... è lIn monumento a lla curiosità sublimata. Siamo sogna per il (uturo è: già stato rea lizza l'O.
pcrfcltamcme d'accordo c abbiamo provato che il bam- Taluni sperano che quando si riuscirà a suscitare nei
billo può acquistare un g rande interesse: per la scienza bambini questo .sentimento di amore per tutti gli argo-
c tlHle le sue meraviglie, quando gli sia data una visione menti di studio, gli uomini diventeranno più umani e la
pn:cisa delle origini della vi ta c dci suoi progressi fino a i brutalità della guerra avrà fine. Ma l'amore per la scien-
nostri giorn i. Noi vediamo che l'istinto della curiosi tà ncl za e per l'arte, e per tuttO quello che l'umanità ha crea to,
bambino è subLimalo da questi interessi superiori ma ciò non basterà a far nascere un amore reciproco (ra gli uo-
avviene ~Itanto se glieli presentiamo a un'età m~lto più mini. Amare un bel tramonto o osservare con meraviglia
precoce d. quanto lo psicologo riten ga possibile. Il bam- un piccolo insetlo non risveglia necessariamente un a(-
bino ci ~a insegna to che in questa fase iniziale egl i è fetto più grande verso l'umanità, né l'amore per l'a rte
dota to di una .sensibilità e di un inlcre più acuti di fa nascere in un uomo l'amore per il suo prossimo. Quel-
qucl~i che dimostrerà più tardi, quando sarà in grado di lo che è: soprattutto necessario è che fin dai primi anni
studl~re con es.a tte7.Za e scientifica mente solo se avrà già l'individuo venga messo in rapporto con l'umanità. Oggi
acqu~tato una sensibilità e un interesst: per questi argo- nei nostri cuori non vi è: amore per gli esseri umani no-
menti. Allora non possiederà più soltanto della c uriosità nostante che da essi abbiamo ricevuto e continuiamo a
ma un inleresse intenso, un entusiasmo (ondato sul sen~ ricevere tanto, sotto forma di cibo e di vestiario e di
limem o. tante invenzioni di cui beneficiamo. Prendiamo e godia-
Il .bambin~ dovrebbe amare tllllO ciò che studia, per- mo tutto ciò che viene ratto per noi senza gratitudint:,
ché Il suo sviluppo menta le e quello .sentimentale sono come atei che neghino a Dio gratitudine e amore. Forse
legn ti (ra loro. Tutto quello che gli si presenta deve es- insegniamo al bambino a ringrazia re Dio e a prega rlo, ma
sere reso bello c chiaro, in modo da colpire la sua (ama- non gli insegniamo a ringraziare l'umanità, l'agente più
sia . Una volta che questo amore sia stato suscita to tutte importante neUa creazione di Dio; non rivolgia mo ma i
le difficoltà rela live a U'educu ione scompari ranno. Dante il nostro pensiero agli uomini e alle donne che danno
ha detto: « La somma sapiem.a e il primo amore », cioè, ogni giorno la loro vita per arricchire la nostra. Il bam-
« la suprema saggezza significa prima di tutto amore ». bino proverà un piacere maggiore nell'apprendimento di
Per sublimare l'anima, si deve raggiungere questo per- tutte le materie, e troverà più racile impararle, se lo si

43
COMI!. I!.DUCARI!. IL l'OTi!.NZIALIt U MANO

porterà a rendersi conto di come si è potuti giungere a


studiarle e di chi per primo le ha studiate. Noi scrivia-
mo c leggiamo : si potrà insegnare al bambino chi ha in-
ventato la scri ttur3 c gli strumenti per mezzo dci quali
scriviamo, come si sia arrivati aJl a stampa e come i libri
siano divcmati cosl numerosi. Ogni conquista è dovuta al
~crificio di quakuno che ora ~ morto. Ogni carta geo-
grafica ci parla con cloquenza dell'opera di esploratori c
di pionieri, che affrontarono difftcoltà e prove di ogni I V ' .. 'UNIV81\50 PIl.li 5I!.NTATO ALL'IMMAGINAZIO NE
genere per $Coprire nuove tcrre, fiu mi c laghi e per ren- O I!. 1. BAM81NO
dere il mondo che abitiamo più grande e più ricco.
Ncll'educarc i bambini, richia mia mone quindi " atten-
zione aUe schiere di uomini e di donne che la luce della
cclrbrità non illumina, alimentando cosl in loro l'amore
per l' umanilà; non il sentimento \'ago c anemico che og-
gi ,<iene predicato con il nome di rrau:mità, né il senti-
mento poli ti o secondo il quale le e1assi lavoratrici do-
vrebbero essere redente cd elevate. Qucllo di cui vi ~ s0-
prattutto bisogno non ~ affatto un scnlimemo palemnli-
stico e caritatevole verso l'umanità, ma la coscienza re-
vcren te della sua dignjtà e di quanto essa va le. Essa
dovrebbe venir coltiva la come un sentimento religioso,
che veramente dovrebbe essere in noi tutti: perché non
dovrebbe essere necessa rio ricordare ehe nessuno può
amare Dio restando indifferente verso il suo prossimo.
Pcr interessa re i bambini all' universo non dobbiamo
dare loro come prima cosa dci dati elementari, cioé sem·
plicemcnte fa me ca pire il mecca nismo, ma dobbiamo in·
cominciare con delle nD'Doni molto più e1cva te di natura
filosofica , esposte in un modo aeccltabil e, adatto alla psi-
cologia del bambino. arà utile qui ricorrere a qualche
mito c a qualchc favola, ma tali d a simboli7.l.are le verità
na turali, c non completamente fantastici.
Potremo descrivere la terra con i suoi tre involucri
solido, liquido e gassoso c il suo quarto involucro, cioè la
vita che occupa tutta l'atmosfera esterna c penetra i lrc
involucri stessi. Qualche volta viene chia mata «biosfe-
ra », o sfera della vita, e fa parte della terra cosl intima·
mente come la pelliccia fa parte di un animale i non è
quindi come qualche cosa piovuta improvvisa mente sul-
la terra d all'esterno. Essendo dunque parte integrante
della terrd, come hl pelliccia lo è di 1111 animale. la sua
fun zione è di crescere con lei, non solo per sé ma per la
conservazione c la trasfonna7.ione d ella terra stessa. La
vita è una delle fol""J.c creative d el mondo; è un 'energia,
con leggi proprie che vengono studia te da lla biologia,
proprio come vi sono delle leggi che regolano le trasfor -
mazioni fisiche e chi miche. Abbiamo già imparato come

47

colon; EDUCARE U. POTE!<o'ZIALr; UtolANO L'UlflVl!.aSO Il L'IMMAOINA%IONIl DEL aA).IBIt«)

ogni essere viven te abbia in sé una IcndCI17.a atrattivi tà fondità dcll'oceano, la quale, sappiamo, non è lraduci-
c il potere di ricevere delle impressioni c di ricordarlc. bile in cifre. Tratteremo prima di tutto di quegli im-
Qucsle (om: COSlrui.scono qualche cosa di nuO\"O per la pressionanti giganti dd mare, le balene, che date le loro
mCnlc, come ci insegna la psicologia, e come energie proporLioni logicamelllc devono essere molto meno nu :
fond amentali esse sono le farl.e principali dclla vita. L'im. mcrose dei pesci più piccoli. Le balene vivono a branchi
pulso all'att ività ha come COct5CgUcn7..a J'cspericm.a, che nei mari dcJ nord, ma nella stagione fredda nuotano ver-
viene ricordata dall'organismo grazie al cervello. Tamo so le regioni più calde, dove le raggiungono altri gmppi ,
negli uomini quanto negli anima li , « mncmc »- c onné come i capidoglio provenien ti dall'Antartico. Nei loro
lavorano nei loro diversi campi, fisico e mcmalc i c l'es- branch i si contano allora non a ccntinaia, ma a migliaia
scre vivcmc, mentre con le sue funzioni tende alla pro.. di cen tinaia; è possibile quindi immaginare il rcsto della
pria conscrva7jonc, al tempo stesso viene pol1atO dalle sue "ita ncl mare, che consiste di una miriade di branchi di
esperienze a pcrfC"l.ionarsi. QUC5tO processo di pcrk.tiona. animali più piccoli. Abbiamo bisogno dell'aiuto dei nu-
mento si chia ma CVOhI7JonC. meri per dame il quadro rantastico, e se ci mancano le
Proprio come la pelliccia di un an ima le cresce e cam· ci rre eS:\lte possiamo p.lulare ddle zone che in alcuni
bia con il crescere dell'animale, proprio come le penne mari vengono coperte dai pesci, quando in certe stagio-
di un uccellino diventano sempre più belle di forma e di ni vengono spinti verso la superficie. Si sa che in tali pe-
colori man mano che egli raggiunge la m:lIuritl, cosi an- riodi essi coprono 7.one che si stendono per otlanta-cento
che la vita subisce dci cambiamenti seguendo l'c\'olu7jone chi lometri quadrati; e questi sono soltanto i pochi che
della terra. Non è che la vi t'a debba raggiungere la per- Igono alla superficie quando qualche cosa li ha distur-
fezione per se stessa, ma essendo pane intrinseca della bati nelle prorondità del mare. Più avanti, quando sco-
creazione compie la sua parte nd trasformare il mondo : priamo che in una regione relativamente piccola son~
le sue varia7ioni sono in rappono alle esigenze d Ila ter- ncce!lS:lrie fino a diecimila barche per portare a terra Il
ra più che al suo stesso impul!O verso la perfezione. prodotto annuale della pesca c che nella sola Europ.1.
La vita è un agente cosmico. Come può essere presen- la vendita di una specie soltanto di pesce, il merluZ7..o,
lata ai bambini questa veri tà per colpire la loro fanta - ammon ta a quaranta milioni di unità aU'anno, allora
sia? t probabile che il bambino sia colpito dalle dimen- incominciamo ad avere un'idea delle dimensioni della
sioni, cd è fa cile prescntargli la straordinaria d iffusione e vita nel mare. E ancora, consideriamo come si moltipli-
grandiosità dell a vita sul globo, essendo già in grado di ea: l'aringa depone SC:ttant'amila uova per volta, il mer-
padroneggiare le cifre. Per incominciare gli si possono luzzo ne depone un milione due volte l'anno e di sol ito
dare quelle della popolazione umana in ogni paese, cifre pcr un periodo di dicci anni. .
facili da ottenere; si passerà quindi alla vita ncllc pro- Poiché aj bambini piace molto lavorare su questc Cifre

49
COM~ ~DUCAR~ IL l'OTI!NZJALE U"t ANO L'USTVI!.RSO l!. L' IMMAO INAl.10N'1!. DEL 810"18100

colossal i, si potrà poi raccon tare loro che i peJCi appar- molli paesi gli .:.iami delle locu te sono un Ragello: pas-
tengono all'aristocrazia della vita marina e chc le specie s:tndo in volo ripuliscono i campi di ogni spiga di grano
inferiori sono ancora più prolifiche, tanto che neppure i che incontrino e si la.sc.iano dietro la carestia. Nella vita
numeri più grandi sono sufficienti a contarli. i sa che vegetale le cifre sono ancor meno calcolabi li : esistono fo-
qualche volta le meduse sciamano in superficie in nume- reste dove il so1tobosco è eosl fitto c impenetrabile che
ro ta le che il più veloce dei piroscafi impiega tn:: giorn i persino gli animali in cerca di cibo devono procedere
ad altra versare la 7.ona che copronoj questi banchi enor- avanzando sulla cima degli alberi.
mi vivono nutrendosi d i creature più piccole e molto più La vita è un'avventura e il suo cammino è ostacolato
numerose, che afferrano con i loro innumerevoli t'enta- da millc pericoli, in mare, nell'aria c sulla term. N~I m ~­
coli, ma che sembrano essere inesauribili. Possia mo solo re le specie pii, piccole rischiano costantemente di vemr
immaginare quanti ve ne debbano essere di questi ani. sterminate dall'appetito vorace degli animali più grossi,
ma li microscopici, che ai tropici illuminano chilometri c destinati a loro volta a d iventare delle vittime. Su lla
chilometri di mare, rivaleggiando con le stelle nelle notti terra, oltre a questi pericoli vi sono le ca restie, I~ a~l u­
limpide. AI microscopio, in una sola goccia d 'acqua si vioni le enlzioni, le pestilenze che fanno strage di vite;
possono distinguere centinaia di minuscoli esseri vivCllti : nessu'no di questi nagclli è paragona bile lultavia alla di-
quale sarà dlmque il loro numero nell'oceano immenso? stnlzione che provocherebbe la mancanza dell'aria o del-
i è calcolato che una delle pill piccole di queste crcature racqua : ogni forma di vita vcrr bbe allora annientata
marine è in grado di produrre: un milione di individui d'un colpo. M entre da lUtti gli altri pericoli gli animali ,
uguali a se stessa in dicci giorni: dopo vcnt i giorni quin- armati dell'istin to d i conservazione, riescono a difender-
di vc nc possono essere un milione di milioni, nati da i, per cui ne sopravvivono quanto basta per la continua-
quell'unica piccolissima creatura, e un milione a l cubo zione della spccir:, eli lronte alla manCan7..1 di q1lesti cle-
in un mese ! menti indispensabili nessuna c reatl1ra ha modo di .s0-
Scoperte analoghe sono state falt e per la vita anima le pravvivere. Qualcuno si è spaventato pensando al peri-
c vegcl'a le sulla terra . In Arrica cent rale, il grande espIo. colo che deriverebbe alla terra dal raffreddamento elel
ratore Livingstone calcolò che ci dovevano essere almeno sole, o al possi bile rischio di una collisione con una. co-
quarantamila antilopi in un branco che gli era passato meta . Ma sono rischi remoti e passano in secondo plano
vicino. Si sa di uno stanno di piccioni in volo che oscuro di front e alla possibilità che venga a mancare l'aria o
la luce del sole, e nell'America meridionale ceni uccelli l'acqua.
marini sono cosi numerosi che i loro escrementi, accumu- Sembra che fin dalle più lontane origini del la vita sul-
lali sulle scogliere dove si pos.1no, sono venuti a costituire la terra, attra\'erso le grandi trasfonna 1.ioni che hanno
un materiale pregia to in com mercio, il «guano ». l n visto i continenti sommersi e l'equilibrio del pianeta mu-

5° 51
OOME E.DUCAaEIL POTENZIALE U NANO L' UNIV t a SO E L· IMMAClNAZJON! O!L BAMBINO

tatD, questi due clementi siano ri masti eosta mi e inva- a rare anche noi con maggiore efficacia la nOSlrn pane di
riati nella loro pUrCZ'l3 e nell'essenza della loro na tura , lavoro nel piano cosm ico. La nostra orgogliosa civiltà e
anche se non nec~riament c nclle (orme che assumono tutti i meravigliosi risultati raggiunti dall 'evoluzione sono
ora. t la loro pUre7.7.a che si deve difendere ; ma in che stati possi bili graz.ie all'abnegaz.ione di questi umili &'\1-
eosa consiste questa purezza ? L 'acqua è un composto di va lori della cui opera non abbiamo cosciell7.a, soprnllutlo
molti elementi, rra i quali una piccola quantità di un di quelli che purificano ancora continuamente l'aria che
cen o sale, nella proporotione di sette pani su cCllt'omila. respiri amo e l'acqua , indispensabile pcr tante nostre esi-
Una quantità cosI piccola è innocua, ma se aumenta.uc: genze vitali .
fino a quaranta parti, nessuna rorma di vita potrebbe
sopravvivere. Come mai il ma re non diventa mai troppo
carico di questo vcleno - il carbona to di calcio - anche
se i fiumi ne rovesciano con tinuamente cnonni quantità
nel l'oceano?
Analogamente l'a ri a contiene una piccola proponione
di un gas velenoso. l'anidride ca rbonica, la quale pure
avrebbe conseguenze mortali se non venisse continuamen-
te modifica ta dall"opera di altri agenti. Come possiamo
essere ceni di avere sempre la quantità necessaria di a ria
ada tta alla nostra respirazione, quando sappiamo che
piame e animali respi rando emettono tuni questo gaJ
velenoso c che ogni corpo decomponendosi corrompe
I"atmosrera con lo stesso gas? Questa atmosrera ha uno
spessore di soli pochi chilometri ed è più leggera di que-
sto gas mortale, che ne occupa quindi gli stra ti pii'1 bassi,
minacciandoci, sembrerebbe, in modo ancor più inevita-
bile. Ma noi non siamo angosciali da questo pericolo,
anzi non ne siamo affa tto preoccupati, certi che Dio ci
protegge. I n realtà, nel concedere qucsta prou:zione a
tull i i suoi figli, Egli opcra per mczzo di agcnl i; e a quc-
sti agcllLÌ , perciò, noi dobbiamo gra titudine, srorzandoci
di COI105Ccre il ruolo che s\'olgono, in modo da imparare

53
v . IL OIlAWWA D E LL'O Cr; ANO
La creazione non è stata un atto istantaneo di Dio, ma
si è svolta con continuità nd tempo e non è ancora com·
piuta: il Sabato, il giorno del riposo, non è ancora arri·
vato. Dal giorno in cui la terra e l'acqua si separarono
e la terra fu sokata da corsi d'acqua che la drenarono,
i fiumi hanno porta to alJ'occano una quantità di male·
ria le calcareo sufficiente ad avvdenarlo nel giro di sci·
mila armi, se lasciati liberi di farlo i la terra e l'acqua si
sarebbero allora amalgamate di nuovo in un caos di fan.
go. Sono passati invece quattro milioni di anni e questO
non è suocesso, perché la catastrofe è stata evitata dal·
l'a llività di creature viventi accorse a porlare il loro
aiuto quando le leggi che governano la natura inanimata
incominciarono a dimostrarsi insufficienti .
'd periodo in cui si verificò questa minaccia regnava.
no nel mare varie specie di Inlobiti . Erano esseri fonnati
da tre lobi, con molte gambe e numerose altre appendici
per poter nuotare, che si erano e'\'oluti in fonne molto
complesse e raggi ungevano la lunghezza di trenta centi-
metri. Ahri orgogliosi abitanti dell'oceano erano i cefalo-
podi - alla lettera il nome significa c con le gambe sulla
testa » - il più famoso dei quali è il nautilo. Per la sua
particolarità di aggiungere continuamente alla propria

57
OOMIt ItDUCARIt IL POTItNZIALIt UMANO IL DRA MMA DELL'OCEANO

cella camere più grandi e di vivere in quella esterna e più viglioso si offri ai loro occhi quando si presentarono i
spaziosa - un simbolo dell'evoluzione - il nauulo ha crinoidi! Era come st: il fondo del mare fosse diventato
ispirato il poeta americano Qliver \Vendell Holma una foresm, con alberi che agitavano i rami multicolori
Prendendo esempio da questo animale, il poeta ingiunge come braccia nell 'a ria, benché non dovesse: soffiare nes-
a st: stcsso: sun vento. P06Siamo immaginare i crinoidi dire di se
stessi: c Guardateci! Sembriamo degli alberi, ma i nostri
CosuuiJCiti dimore più grandiose, o anima mia , tronchi sono fatti di pietre tra le quali insinuiamo i na-
Mentre il tempo passa veloce! stri corpi delicati, cementandole insieme come pilastri j e
Lascia il tuo passato dall'angusta volta. abbiamo dci rami chc possiamo stendere come braccia
Che ogni nuovo tempio, più nobile del precedente, per afferrare il calcio che voi volete distruggere. Ci ser-
Ti ripari dal cielo con una cupola più vasta, virà da cibo e non lo restituiremo neppure dopo morti,
Fino a quando finalment e sarai libera, perché l'avremo consumala e traSfonnato. :t
E potrai abbandonare la conchiglia onnai inutile Venne anche un gran numero di esseri più umiti - non
Nel mare infaticabi le della vita .' come i nautili e i crinoidi che appartengono all 'aristo-
crazia - e dissero: c Noi abbiamo una fomla molto sem-
Il nautilo era veramenle molto evoluto: aveva un cer- plice, ma potete contare su di noi per compiere il la-
vello e un sistema nervoso. Fino a quel momento gli abi- voro.:t Tutte c due le offerte furono accelt'ate e questi
tanti del mare erano riusciti a COnst:rvare le acque abba- soldati si arruolarono, andando a combattcre sulla linea
stanza pure perch~ la vita fosse possibile; erano capaci di dci (ronte, ai confini fra il mare c la terra. I minuscoli
trasfonnare i sali velenosi, che assimilavano nutrendose- protoi'.oi avevano una sete cosl inestinguibile che pote-
ne c utilizzando il calcio per le loro ossa e le loro conchi- vano inghiottire incredibili quantità di acqua - in pro-
gHe. Ma ora la situarione si era fatta critica ed cra ne- ponione al loro volume era come se un L1omo bcvcs:sc
cessario rtcorrere a nuovi agenti. cinquamast:i litri al secondo senza fermarsi mai per tutta
Possiamo immaginare un comitato di angelj o devu, a la vita. Filtravano così l'acqua, facendola passare altra-
seconda della religione che professiamo, i figli maggiori \'erso i loro corpi e prcndendone i ~li per trasrormarli nel
di Dio che dirigono le forze naturali. lanciare un appello loro organismo. Inoltre: ognuno di essi poteva riprodursi
per la chiamata di volontari e interrogare le creature che un mil ione di volte in dicci giorni : fonnavano quindi un
si presentano a offrire il loro aiuto. Che spetlacolo mera- formidabile esercito di lavoratori e morendo ognuno di
essi lasciava cadere il proprio corpo come una particella
, In : OLlVU WVID&I.J. I IOLIoIU, TII~ AU'KT.t 01 t ll~ Br~d/fAJl. solida di calcio, che andava ad aggiungersi alla terra lun -
Ttlb/~. Bo.lon ,nd New YOrIt, Houshton Mi/Hin Com!»ny. Volo I : TII~
Ch.",kr~" N.f,I,ilUI, veni 29-J~. go le coste.

58 59
OOME EDUCARE IL POTr.mlALr. UMANO
I L DRAMMA DI!LL'OCUNO
Non va molto d 'accordo con le vecchie idee su U'cvolu.
z.i~ne il fatto ~.he queste forme più semplici abbiano sop. c da allora l'hanno sempre fa no sen7.3 cambiamenti o
piantato le plU complesse trilobili j ma il piano cosmico ribellioni.
era la cosa più importante e Clucste c rtature erano con- Ma chi si poteva lIli.li7..7..1te per portare il cibo a questi
tente di servirlo. senta preoccuparsi dci proprio progres- opera i ti i, che dovevano resta re rermi per fare il loro
lIO. Le orgogliose lri10biti si aggira rono per un certo tem- lavoro? Qualcuno doveva agitare I"acqua intorno a lo--
po ~ masse.~leganti. ma presto .scomparvero pcrch~ non ro; per fari! qucsto vennero i pesci muniti di pinne, co--
servIVano plU. ranali e molto complessi, che andando a caccia di cibo
Le età passavano c la terra continuava a emergere pcr loro !tessi agitavano le acque c portavano ai cora lli
daUe acque e ad asciugam, Nuovi continenti si erano quello di cui avevano bisogno. Pi ù ta rdi vennero a nche
forma,LÌ, nuovi fiumi li avevano drenati, portando al mare dei pesci sen7.a corazza, più leggeri e veloci. Avevano la
quanutà ancor maggiori di carbonato di calcio, I cri- spina dorsa le molle perch~ 5CI17.a ca lcio, due muscoli dop-
noidj non era no più in grado di lavora re abbastanza in pi e due pinne alla coda che li rendevano molto veloci ;
fretta per conservare l'equilibrio. La crisi fu risoh'a con la riproduzione in massa compensava la loro piccolC7.1.a
wl'~I~ra richiesta di volontari. Q uesta volta risposero i e mancanza di d ifese., dato che ogni individuo potC\ln
pollP.1 del corallo:« mbriamo pietre, ma viviamo c deporre un milione di uova. Quanto all'a limentazione,
cresciamo i staremo st rettamente wliti e con tinueremo a alcune specie si nutrivano di altre c unti erano in grado
bere. ~oltiplieandoci .e costruendo senza. fine. Noi possia- cii fuggire veloci dai loro insegu itori, agitando coslle ac-
mo C(hfteare ca tene di montagne lOtto il mare, cemen tate que come era necessa rio. Sembra crudele che si doves-
dalle nostre fonne i disponiamo anc he di aviatori c he tra- sero creare perch ~ fossero mangiati? Certo non dobbia-
p~rtano le nostre sporc per andare a piantarle nelle lo-- mo nasconderei il fatto che il piano cosmico richiede dci
calJt'à adatte alla nOStra coloniuazione. Ma chiediamo sacrifici ; ma come gli uomini si sacrificano con gioia
de~le condi7ioni di vita favorevoli, lontano dalle acque quando offron o la vita per il loro paese, cosl gli animali
a~ta te alla foce dci fium i, e abbiamo bisogno che il cibo adempiono con pincere il CompilO per cui la na tu ra li ha
CI venga portato, senza CSSCre costretti ad andarlo a cer- crea ti, anche se non hanno CO!CÌem.a di fare qualcosa di
care noi stessi. :t nobile.
Il tribunale della nat ura approvò queste richieste ra- Se mi chiedete se sono d'accordo con la teoria del-
g~OI~evoli. acc~ttò l'offerta ... c i c rinoidi agitarono le brae- l'evoluzione, rispondo che l'essere o meno d'accordo non
CI~ ID ~o di ~ I~~o, a~endo omla i assolto il loro compi- ha nessuna importanza. Dobbiamo gua rdare ai fatti per
to . Cosli corali. 51 mcancarono dell'importante lavoro di correggere gli errori delle teorie a ttuali , e io accetto la
COtlSC'rvare nelle acque dell'oceano l'equilibrio necessario concezione dell'evoluzione dei geologi come un progresso
in confronto a quella dei biologi, che pl'Ìma dominavano
60
6.
COM1- EDUCARE IL POTENZIALE UMANO IL OItAM MA DELL'oc.UHO

il. campo. La geologia ci dà la prova migliore dcll'evolu- versi e sono rimasti statici , SCJl7..a un cervello con cui pen-
7~one! mostral1d~i ~Ii ani mali marini invenebrati segui- sare senza una bocca con la quale mangiare, .senza nervi
ti dal vertebratl, gli anfibi a sangue freddo sulla terra con 'i quali sentire. Esseri come i molluschi , per esempio.
seguit i dagli animali a sangue ca ldo e dagli uccelli . l essi li considera vano un (allimento dal pumo di visla del-
rcsti trova ti nelle rocce penncttono alla (amalia di ri- l'evolu7jonej ma ora devono ammettere il loro valore c0-
costruire il p.'Usato e l!IVelano che la nostra terra ha un'età me lavoratori del mare, del quale con tribuiscono a con-
quasi incredibile. L'unità di tempo diventa il milione di servare la pureT.L3.. T anto la vila vegetale quanto quella
anni e vCllticinque milioni non sono che un episodio del- animale devono ora essere considerate da due punti di
la storia del mondo. Studi come quelli dell 'astronomia vista) e il più importante ~ quello della loro funzione nel
~. deU~ geoloçin ci aiutano a capi re l'eternità posta ncl- piano cosmico, c he può chiedere il sacrifi cio di sopportare
hnfim to: oggi sono le ma terie più affascinan ti e i bambini per un lungo periodo un equilibrio Sla tico, scn7.a nessuno
lono in grado di l!I011irne il (a.scino. E lo sentono. sviluppo verso una maggiore perfezione.
La differen...a fra il modo di concepire l'evoluz.ione Un aspetto dell'evoluzione riguarda la soddillfazione di
proprio della geologia e quello della biologia è c he que- esigem.e vi tali: la difesa, la sopravvivenza della specie e
st'ultima cOlllidera la vita indipendentemente dalla ter- lo sviluppo attraverso modificazioni verso la perfezione.
ra, comc un altro ord ine della creazionc, posta sulla ter- un altro e piil importan te aspetto riguarda la funzione
r~ per evolversi - per vivere e cratere verso la perfe- cosmica di ogni essere viveme e persino di oggetti natu-
e
z.ione. una concezione linea re, imparenta ta alla vecchia rali inanimati, che lavorano in collaborazione per il rag-
idea della terra come una superficie piatta, per cui si giungimento dello opo della Vita , Tutte le crea ture
pensava che una persona che avesse con tinuato a cam- lavorano consciamente per se stcssc, ma dello scopo reale
minare in linea retla alla fine avrebbe dovuto cascame della loro wstenza ~ non hanno COK.ienza, anche se de-
fuori nello spazio. Ora noi sappiamo che la terra è una vono adempierlo. Un polipo dci corallo, se potCS5C espri-
sfera e che questo viaggiatore immaginario potrebbe con- mersi in modo coscien te, chiederebbe di vivere in mari
tinuare a c.'\mminare sen1.a fine. CosI, anche la conce- calmi e tiepidi, non turba ti da correnti, e di avere dci
7jone geologica dell 'evoluzione ci mostra una vil'a che ha servÌlori fedeli che. gli portino il cibo senza che. egli debba
più di una dimensione, che è tutt'uno con la terra e lIi muoversi per andarlo Il cercare. 1 coralli non si rendono
evolve con essa e grazie ad essa, contribuendo alla lIua mai conto che con il loro modo di vivere difendono la
conservazione e al suo equilibrio. Gli stessi biologi hanno purCZ1.a de.lI 'acqua , aiutando cO$I a vivere milioni c mi-
dovuto ammettere di aver commesso qualche errore nel- lioni di creature, e che costnliscono anche nuove terre
le loro teorie.. non potendo spiegare la ragione per cui sulle. quali vivranno le razze futu re. CosI gli alberi p0-
akuni CS5C.ri viventi non hanno avuto la forza di evol- trebbero esprimere cO!CÌcntemente il loro desiderio di 50Ie

6.
COME EDUCARI!; IL PO'UNZIALI!. U MANO

e l'esigenza vitale dell 'anidride carbonica per potersi nu-


trire. senza capire che la nalura ha dala loro questi im-
pulsi istintivi allo !lCopo di conservare la purezza de1J'aria,
dalla quale dipende ogni (onna superiore di vita sulla
terra. L'ape che priva il fiore dd suo nettare conosce
soltanto i suoi bilOgT1i o quelli dell'alveare, non sa che il
bilOgT1o che ha il fiore della sua visita è altrettanto gran-
de ai fini della sua riproduzione.
Anche l'uomo, come tutti i viventi, persegue due sc0- VI • C OWiE i. STATA CR ~ AT.\ LA lIAOII.iE TiEII.II.A

pi, uno cosciente e uno inconsapevole. Egli ha coscienz.1


dei suoi bisogni intellettuali e fisici e di ciò che gli chie-
dono la società e la civi ltà, 2 convimo di dover lottare
pcr se stesso, per la sua f2.miglia e il suo paese, ma deve
ancora prend re coscienza delle responsabililà ben più
grandi che ha nell'adempimento di un compito cosmico,
di dover lavorare con gli altri per il suo ambiente, per
l'intero universo, ehe come dice la Bibbia c geme e fatica
insieme » per porlare a compimen to la creazione. La
conclusione vittorio!:\ potrà raggiungerla solo il tutto,
e perché questo avvenga alcuni sono contenti di sacrifi-
care il proprio progresso verso la pcrfcz.ione restando dc-
gl i umili lavoratori di grado inferiore, come l'utile e im-
mobile corallo, Altre specie. avendo raggiunto senza sa-
perlo il limite della loro utilità e essendo incapaci di adat-
tal'1.i a condizioni che esigerebbero altro da loro, scom-
paiono dal grande eserci to ddla "ita~ dove solo gli obbe-
dienti e i ditc.iplinati continueranno a marciare intonan-
do il camo gioioso della Vita .
Per farci un'idea dell'economia che regge il cosmo sarà
utile risalire più addietro, alle ere geologiche che hanno
preceduto l'a lba della vitaj infatti la terra ha subho enor-
mi cambiamenti e trnsfonn37joni da tempi ancor più re-
moti . Capita oggi di trovare delle conchiglie racchiuse
nelle rocce sulla vetta di montagne altissime ; e manni
che vengono estra tti nelle zone centrali dei continenti ri-
sultano composti di materiale calcareo enormemente
compresso, resti di creature la cui (onna ~ ancora rin-
tracciabile nei delicati disegni della pietra. Dato che è
ben difficile che animal i marini abbiano potuto spostarsi
fino a queste zone inaccessibili dalle acque profonde in
cui vivono attualmente, per poi ritomarvi, si giunge alla
conclusione che queste montagne e queste pianure inter-
ne debbano un tempo essere siate sotto il mare, dove
questi animali vissero e lavorarono per innalzare il livel-
lo della terra. Come deve essere stato grandioso quel Di-
luvio sul quale esistono tanti miti e leggende, oltre a
quella della Bibbia ! l marmi colora ti in realtà sono co-
ralli, quegli stessi coralli che continuano ancora il loro
lavoro, costruendo isole che (onneranno un giomo un
nuovo continente ncl Pacifico. Una nuova Asia è in co-
slru.,jone mcntre la vecchia si va lentamente disgregando.
COME EDUCA.I: IL POTENZIALE UMANO 00"''': È STATA caEATA LA MADRE TEItI.A

I continenti si dissolvono nel mare e i mari arretrano L'acqua è il grande solvente, in grado di !lciogliere
per laJCiar posto a nuove terre. SoltO i nostri occhi tutto persino il fcrro. Non solo è capace di fare questO, ma lo
si consuma, per essere ricostruito in una nuova fonna . deve fare, perehé è la legge che la governa. Ed è dotata
Chi rinnova l'arredamento del mondo? Chi ha decorato di un'energia indomabile: .sempre in movimento, pene-
le rocce ru~ originarie con depositi c he prendono la for- tra in ogni foro e in ogni fessura, vola vcrso il cielo in
ma di stalattiti c sta lagmiti nelle caverne, torri candide forma di vapore per ritornare in pioggia. Questa fOrLa
come neve e pinnacoli di sale scintiUante e formazioni di pur cosi grande agi!CC: ancor megl,io come solvente se è
tufo dai colori meravig liosi neUe regioni vulcaniche? aiutata dall'anidride tarbonjca; cosi questo veleno è an-
L 'artefice di tutte queste bellCZ7.c e di questi lesori è che un agellte della natura e Wl amico dell'acqua, con la
stata l'acqua, che ha 9Cioho le sostan7-C dclle rocce tra - quale collabora. La pioggia che cade si afJ.relta a pren-
!lCinandolc in soluzione ncl souosuolo, per portarle infine dere dall 'aria l'anidride carbonica che vi tl'O\'a, con il
alla luce nelle sorgenti e arricchirne la superficie della vantaggio di ripulirla del suo veleno e di car:icarsi del-
terra. L'acqua non nlba mai, ma restituisce tutto ciò che l'energia che l'aiuterà a scioglie.re le rocce. Cosi caricata
ha raccohoj scorrendo semprc da un pUnlO di alta pres- è un grande minatore, che penetra SOltO la crosta terre-
sione a uno di bassa pressione essa incomincia a riem- stre più prorondamcote di quant'o possa fare l'uomo, per
pire ogni vuoto per distillazione. Una goccia dopo )'ahra, portare in circolazione i tesori sepolti della terra, per
si lascia dietro il peso che trascinava e grada tamente un realiZ7.are il piano cosmico. Più scende più grande è la
pilastro simile a Wl g hiacciolo pende dal soffino dclla pressione e più l'acqua ' si satura di anidride carbonica,
grotta, verso un altro pilastro che si a lza dal suolo verso finché sgorga fuori in una sorgente, dcpositando le ric~
di lui, fatto delle particelle di calcio lasciatevi dalla goc- chezze che ha raccolto nel suo viaggio sotterraneo. Le
cia che cade. Presto questi macst~i pilastri riempiono la ricchezze minerali vengono portate a lla superficie dai
grotta, facendone un bellissimo palau.o. Qualche volta ge)'scr e dalle sorgenti calde, non meno che daUe eruzioni
altri minerali danno i loro colori a qucsta architettura vulcaniche.
- !'OSSO, azzurro, rosa e g iallo - come veli e drappeggi Possiamo cosI vedere con la fantasia la terra primor-
di abbagliante splendore. Tale è )'alabalilro di van co- diale fa tra di roccc dure e bnme, 'non allietate da erba
lori che si trova in abbondanza in Italia e che è molto o foglia , senza il suono di un uccello o di una ercatura
apprezzato dagli llCuhon. L'acqua è il grande CO!tnltto- vivente, dove il silenzio cra rottO solo dallo scn»Cio delle
re, che CTC... c trasforma . Essa precipita in uno slancio cascale, da l rombo deJ tuono o dal rumore delle pietre
amoroso verso l'oceano, portandovi i suoi doni, si purifica, che franavano. La crosm scura e brulln viene a poco a
sale al ciclo nclla sua forma più leggera, per tornare in poco modifica ta e ricoperta di strati ospitali, ma prima
forma di pioggia e ricominciare il suo lavoro. che possa diventare la dimora di esseri viventi qualche

68
COME EDUCARE IL POT&J.;ZJAL!. UMANO COM!. t STATA C... UTA LA MAORt. Tr. ... "'"

agente deve provvedere a purificare l'a ria che più lardi bero state ben diverse. Eppure su ogni riva del mare, dci
essi dovranno respirare. laghi e dei fiumi il balzo venne compiuto e incominc.ib
L'aria è l'ambiente naturale dell'animale come l'acqua l'invasione che avrebbe fatto fiorire il deserto come una
lo è per il pe!lCe; csscre privati dell 'a ria che si respira è rosa. Queste nuove reclute dovevano però essere equi-
un destino più terribile della mancanza di acqua e di paggiate per il compito che si erano assunte; il sole quin-
cibo. Quest'a ria indispensabile è Wla delicata composi- di, il dio potente che adoravano, fece loro il dono mera-
zione di ossigeno e di aZOlO in proporzioni fisse, con Wla viglioso del colore verde, la clorofilla con la quale avreb-
piccola quantità di anidride carbonica. Un piccolo au- bero divorato l'anidride carbonica chc trovavano nd-
mento di quest'ultimo componente rende l'aria irrespira- l'aria, lasciando l'ossigeno. Il verde si diffuse dovunque,
bile provocando la morte per asfissia i e a i primordi della l'aria venne purirlCata e al momento OpportWlO il mondo
terra i gas velenosi devono ~re stati sempre presen ti, fu pronto perch~ la vita animale incominciasse l'ascesa
eruttati da geyser e da crateri fuori da caotici abissi. La della sua evoluzione, lo slancio verso la perfezione e l'ef·
proporzione dell'anidride carbonica nell 'a ria rcspirabile ficienza delle sue prestaz.ioni.
è solo del 3 per 10.000: come si è arrivati a questO de- Si calcola che l'evoluzione delle piante sulla terra ab-
licato equil ibrio, come lo si è conserva to, pe.rch~ la vÌ1'a bia richiesto circa trecento milioni di anni, daUe alghe,
potesse avere la sua parte nella rutu ra creazione del mon- dai mwchi c dai licheni, passando attraverso le felci , ver-
do ? Ceno una volta ancora è necessario ricorrere al pc>- so forme sempre più eomplc:ssc:, più ricche di forza e di
slulato di un'intelligenza che governi l'univcl'"5O. L, crea- bellezza. La vegetazione ha vissuto la sua avven tura con
l.ione dd mondo inanimato è compiuta, si è gi unti allo gioia, conquistando la terrA , aspirando al ciclo, afferran-
stadio in cui la natura deve vestire le rocce e fcrtilizzare do con radici robuste il suolo per sostenere delle colonne:
il suolo per creare un mondo vivente. Con la rantasia maestose, sormontate da rami imrecciati e da foglie che
sentiamo risuona~ di nuovo Wl appello, che è anche un aprivano al sole milioni di bocche in eerca di anidride
comando: c Venite o piante., sul deserto; vivetc in esso e carbonica. Vivendo c crescendo verso la perfezione assol·
trasrormatelo, creandovi la bellezz.1. e adaltando l'am- sera cosl il loro compi to cosmico; un altro ne compirono
biente che trova te ai bisogni delle crea ture che vi segui- con la loro morte, perch~ la vegeta7jone morta venne tra-
ranno. i nvadete gli angoli più remoti della terra e fat e sformata nelle riserve iUCS3uribili di carbone ddla terra .
il VOStro lavoro! » La vita vegetale, che si era già afTer- Che cosa avrebbe -potuto fare l'uomo dei nostri tempi
mam nell'oceano, semI l'a ppello c rece il balzo rtchicsto senza questo carbone, messo in serbo pe:r lui?
verso la terra . on trovò certO condizioni migliori, per- La vita vegetale dominb sulla terra per molte lunghe
ché quelle precedenti crano adatte in modo ideale alle epoche; gli unici animali erano gli ifUCui, che striscia-
esigenze della sua vita i sulla terra invece le cose. sareb- vano e volavano, alcuni di proponioni mostruose. IIler-

7'
COMa EDUCARE IL POTtN~lALr. UMANO COME t STATA CRI:ATA LA MADRE n".A

reno era fangoso e caldo e non esisteva ancora il succe- c rermentazione, si possono vedere dei tratti di colore
dersi delle stagioni, perché l'aMe terrest.re non era incli- rnarronr chc rivelano la prCSCI17.a del microbo della n1g-
nato come ora sulJ'orbita attomo al sole. In alcune zonc gine, ancora al lavoro come ai tempi in cu i si formarono
il suolo andava lentamcot'e affondando, come fa ancora i depositi di ferro a fianco di quelli di cnrbone : una vera
oggi; le fOrc5te prima asciu tte diventavano paludose e provvidenza per l'industria modema! Questi lessi batteri
l'acqua dei fiumi filtrava fra le radici che impedivano la producevano anche una sostam.a oleosa , che ci ha dato
sua. corsa, CQStmcndo con i detriti dei bastioni lungo le ora il petrolio.
coste, finehé i sedimenti ricoprivano le vecchie radici e si Non è troppo dire che dobbiamo tutte le nostre ric-
al7.ava il livello del terreno che si disponeva cosl a strati. cheu,c e la nostra efficien7.a modenl3 a lle piante e agli
Vi sono luoghi in cui si sono scope ne centinaia di foreste animali , i quali nel mare c sulla terra, vivendo e moren-
sepolte, una sopra l'altra, a dimostrare come sia stato do, le hanno accumulate per noi, perché anche noi p0-
lungo il periodo dell'affondamento. La vegetazione sepol- tessimo vivere, respirare e lavorare, continuando a 0b-
ta fermentava emelt'endo dei gas e trasformandosi dap- bed ire al precetto divino: « "· rutlificate e moltiplicatevi
prima in torba, come nelle torbiere dell'I rlanda c del- e riempi te la terra! »
l'Olanda. Sottoposta a una maggiore pressione la torba Un'epoca si ch illde, nella nostra rassegna della crea-
si trasformava in Iignite, poi in litaOlrace e infìn~ ncl car- zione, e il suo ullimo capitolo è stato !'invasione della ter-
bone fossile destinato a fornire la (orr.a motrice a lla no- ra da pane delle piante coloni:u.atrici. La natura guidò
stra. ~iv.iltà indtlstr~alc. [n un solo giacimento degli Stati le piante nella loro avventura, perché esercitassero i loro
Umu VI è cnrbone!ll Slra.li dello spessore di 12 metri che sforLi prodigios.i e trionfassero, e fossero a lla fine sepolte
si estendono su di una superficie di più di trecento Cililo- soltO terra e ca rbonir.t.ate. Dobbiamo concluderne che la
metri quadrati! Tutto questo carbone prC'Lioso fu dato nat ura è crudele nell'attuazione del piano cosmico? M ai
alla terra nel periodo carbonifero, in seguito all'affonda- più! Dando da assolvere un compito essenziale per l'eco-
mento di regioni copene di foreste. Le ~one artiche, ca- nomia gcnera.le del creato, essa diede a questo stesso
me l'AJasca e la Siberia, sono fatte interamente di carbo- compito la forma della soddisfazione di un desiderio che
ne; devono quindi aver avuto delle grandi foreste e un non poteva essere rrustrato, facendone cosl una gioia e
clima tropicale. non un sacrificio doloroso. Solo la vita può dire: « La
Un altro umile la\'Ora tore nel labora torio della terra vera libertà consiste nel scrvirmi I» 1113\'01'0 come espres-
fu il ferrobatterio, che costmiva la propria conchiglia con sione cosm ica è una necessità vitale e una gioia; il ritrar-
il (erro ponato in solu7jone dall 'acqua dal profondo della sene significa estinzione. t il destino riscrbatoci dal pec-
terra c che morendo lax.iava i suoi resti fra le (orme ve. cato orig inale della disobbedienza.
geml i in putrcfa7.ione. Ovunque vi sia acqua stagnante

73
V II • UNA PIU),IORD I ALr; T I TANICA CUERRA
La terra, dopo molti millenni di trasronnazion i pacifi-
che e gradua li sulla ua superficie in equilibrio costante
col mMe grazie all 'a1jone di agenti diversi, durante i
quali venne arricchita e le ricchezze minera li vennero
deposi tate per le future generazioni , giunse a un pUnlO
crit ico in eui possiamo immaginare ehe perse la pazien-
za e si ribellò. Non sopportando più di veni r ricoperta
dall 'acqua, essa decise di preparare delle di fese per te-
nere a bada il nemico. T utto attorno alle sue coste, mon-
tagne vulcaniche vomitarono fuoco e scagliarono masse
di rocce fuse. formando una barriera di c.'ttene montuose
in Asia, nell' Europa scl1entrionale e in Africa, end-
l'America sctlentrionale e meridionale con le M on tagne
Rocc iose e le Ande. Fu veramente una titaniea guerra
mondiale, che si diffuse all'Australia, alle Indie orien-
tali, alle Filippine: la terra alzò enonni barriere: che ('ac-
qua non poteva superare, così che tratti di mare rcslaro-
no tagliati fuori e diventarono dci laghi, la cui acqua
sarebbe poi evaporata lasciando deserti di sabbia. Si pen-
sa che a quell 'epoca il ealore del sole sia diminuito, o che
la terra non sia stata in grado di riceverlo nella stessa
misura di prima , perch ~ gelo e gh iacciai si diffusero dap-
pertu ttO e solo le regioni equatoriali restarono ca lde. De-

77
COME EI>uCAItE Il. l'OTENZ IALE UMANO UNA PIt IMORDIA LE nTAN'I CA GUeRRA

positi colossali di sale, persino sulla cima dcl le montagne non corre nessun pericolo di esaurirsi, perché esiste una
dove ora (ormano pi nnacoli scintillanti, sono una delle ca tena intera d i qucste montagne di sa le che sa lgono da
conseguenze di qnesta guerra fra gigan ti . lIna profondità di 1500 metri sottoterra. In Sicilia Wl3
Chissà se una delle ragioni del grande conflitto che la miniera di sale si stende pc:.r chilometri e chilometri qua-
nostra (antasia ricostruisce (11 l'el iminazione dall'oceano d rati e un 'altra in Polonia ha una profondità d i treccn to
dci 5.'·ale supc.rnuo c he a q uell'epoca m inacciava la vita metri. Anche "Asia 'M inore, la Romani a, la Persia c l' In -
nel mare? Certo nell'era pc rmiana si è mani resta ta la ne· d ia hanno le loro montagne produttrici di s.·d c, e rAme·
cessità urgente di ridurre la Sl linità delle acque dci ma· rica meridionale ne ha un 'intera catena, con vette a (o r·
rc; l'operazione non potcva essere compiut a da esseri vi· ma di coni e di pi ramidi che brillano come di amanti al
ven ti che rormassero conchiglie di cloruro cii sadio, come sole. Nel 1ìbct e nell'Hind u· Kush, come in Abissinia ,
era avvenuto per l'eccesso cii c:l l'bonato di calcio. L'acqua esistono grandi depositi di sale che testimoniano l'csisten·
dovette quind i csscre catl urata dalla terra, proprio come 7.3 su quegli a ltissimi altipiani di ma ri interni ora eva po.-
se un cuoco cosmico avC5SC tolt o col mestolo d ci brcxlo ratii e lo conferma no i resti fossili d i anima li marini tro--
troppo salato, 5OSIitllenciovi dell'acq ua. Un cuoco che mo- valÌ nclie rocce.
d ificasse a q ueslo mcxlo il 5."lpore di qualche miscug lio, Il sollevamento di questi potenti bastioni (u compiuto
non bu tterebbe certo via il liq uido c he ne togliti ana lo.. da lla terra in un moment() in cui era in preda a una furia
grlmcnle l'acqua dcl mnre che (u tagliata (uori in grandi violenta; ma sia pure in modo più tranquillo l'opera equi.
laghi 5.'l lali (u solo messa da parte per essere utili7.'l_'l lil Iibratrice continua a ncora, compensando la terra delle
più ta rdi. L'acq ua evaporò salendo a (a rmare le nuvole, perdite dovute all'erosione e all'affondamento e liberando
per ri tomare poi sull a terra e, per mC'a.o d ci fi umi , nel il mare dall 'cccesso d i sa lc. Il processo ~ visibile nei laghi
ma re; e il sa le I" tò in forma cii ricchi depositi, perché sa la ti lungo le coste del Mar Rosso, nci delta , dove i fiu·
l'uomo se ne pote se servire al momen to opportuno. mi sono obbliga ti dalle ba rriere alza te contro d i loro a
Le sta tistiche dicono che Sii uomini U5.1.no mille milioni cercare nuovi sbocchi, nclle lagunc del M ississippi e a
d i tonnel la te d i sa le a ll'anno. H anno consuma to il s~ 1 O dessa. Se lo stretto di Gibilterra non (osse cosi profon-
da tem pi im memorabili. cd ('rano qu indi nccessa ri dci do, il Mediterraneo sarebbe una laguna, Nel Gran Lago
grandi deposit i. Esistono miniere dì s.'l le profonde cellio Sa la to dell 'America possono vivere solo a lcune specie di
metri, magnific i palazzi d i sale eriSl'a lli7.zalo, immense crostacei e il M a r M orto è un a ltro esempio famoso di
cupole sostenutc da pil astri che splendono come di3ma n. un mare che sta eva porando e di cui non resterà che il
ti, rincllcndosi in laghi tranquill i sul (onda delle grotte. sa le.
Una di queste si trova fra l'Austria e la Baviera , vicino a Il eonOilto litanico che a lterò così profondamente la
8crchtcsgadcn : viene sfruttata da dodici secoli e per ora faccia della terra e lasciò isolat i !:,rrand i tratti cii ma re

79
COME EDUCARli'. IL POTENl.lALE U'tAHO UNA PRIMOIlDlALII'. TTTANICA OUERRA

mise fine all'era palC07.oica; l'era successiva, chiamata dai organici trasformavano intanto la superficie della terra,
geologi me5Crloic:a, durò '50 milioni di anni . Da princi- rendendola adatta a tipi più delicati di vegetazione.
pio su1la terraferma regnarono i re:nili, animati disccsi Tel periodo successivo d ell'era mcscr/.oica, il giurassico,
dai primi anfibi che potevano vivere sia nell'acqua sia troviamo i reuili dell a famiglia dci sauri, simili a mo-
sulla terra ma che deponevano ancora le loro uova nd- struose lucertole, cosi pcs.'lnti da aver bisogno dell'aiuto
l'acqua, come fann o ancor oggi le rane. Nel primo pe- dell'acqua per sostcnersi e da passare cosi la maggior par-
riodo de:I mcscrlOico, il triassico, prosperarono gli anfibi te del tempo nclle p:. ludi. Avevano la testa mollo pic-
più grand i, in particolare una specie di rospo che lasciò cola in con fronto al volume del corpo cd erano poco in-
le impronte delle sue zampe nelle sabbie alla foce dci fiu- telligenti, lenti e continuamente occupati a ruminare. Do--
mi ; ricmpile dal sedimento, esse restarono impresse sulle po il dinos:l.Uro vennero alcuni sauri pill piccoli, che di-
rocce dove le troviamo oggi. Enorme e mollo goffo, quc- \'cntarono eami\'ori data la maggiore abbondaJl1..'l di car-
.sto anfibio usava le cone l.'lmpe più come re.mi che come ne. Potevano muoversi molto più in fretta , camminando
arti per trascinare il corpo tOT.lO. Dopo grandi sforzi per sulle loro zampe post eriori, cd erano in grado di rare dci
evolve:rsi e migliorare, alcuni di essi infine riuscirono a g randi passi di sci metri c di balzare sulla loro preda .
camminarc i i piedi avevano tre: dita, tanto c he da prin- Erano molto feroci c avevano d ci d enti lunghi fino a
cipio le: loro orme sono state scambiate: con quelle: di un \'enti centimetri, Alcuni sauri e\'olvendo i riuscirono a
uccello, fino a quando non si sono trovati anche degli \'olare prcndendo l'aspetto d ci draghi delle fiabe: lo pte-
scheletri. Alcuni sentirono un impulso a addentrarsi r(Xlauilo a\'c"a d cll(' ali che misuravano da .st.i a otto
maggiornlente nella terraferma, e lo fecero contorcendo metri di apertura. Le ali erano formate da una membra-
il corpo invece di usare le 1.a mpe, cosicché finirono con na, sostcnuta da un braccio c da un dito, mentre le altre
l'assumere la forma di rettili; a lcuni avevano delle ali a dita formavano degli anigli con i quali appendersi, un
vcla sul dorso, forse in un primo tempo per aiutarsi a po' come i pipistrelli dci nostri giomi. Alcuni di questi
ca mminare. I resti fossili di queste «vele» presentano rettili finirono con l'annoiarsi di stare sulla terraferma e
delle ossa rotte, come se si fossero rivelate più di ostacolo • ritornarono nel mare, come l' illiosauro, il cui nome si-
che di aiuto. Avevano denti adalli a sch iacciare ma non gnifica « mcrr.o luccrtola c mezzo pesce ».
a masticare : ancora adesso i rettili schiacciano il loro L'e\'0Iu1jone potcva ora procedere più \'eloce c la scc-
cibo prima di inghiottirlo, a differenza dagli altri anima- na era pronta per l'appari7.ione di form e di vita supe-
li. Tutti questi animali deltriassico mangiavano enorme- riori.
mente, nutrendosi di alberi dalle foglie molto resistenti e
di frulli duri come le pigne, per cui avevano bisogno di
denti molto forti , dalla punta piatta . E con i loro residui

80
\'11 1 . IL rp.1l 10DO CIlP.TAC I CO
Quest'ultimo periodo dell 'era mesozoica prende il no-
me da i depositi di argilla e di gesso lasciati dai forami-
niferi, che vivevano in gran numero nel mare. l...t: loro
conchiglie erano dischi rotondi fani di undici anelli, che
molto più tardi i romani usavano come monete. In que-
StO periodo apparvero le radioliti , le ippurili e le ammo-
niti, provviste di tentacoli e capaci di rilirarsi nella pro-
pria conchiglia.
ulla terraferma l'evoluzione aveva prodotto alberi più
raffinati, con fogHe a ventag(jo, e i rettili si erano armati,
sul dorso c sui fianchi, di piastre ossee c alcuni anche di
aculei. Un rettile aveva persino delle coma, due di fian-
co agli occhi e due dj fianco al naso, che formavano una
corona. Ognuno riceveva insomma dalla natura qualche
arma per difendersi dalle abitudini carnivore dei suoi
vicini. Nessuna prOIezione pero valse a salvarli dall'estin-
zione alla fine dell'era mcsozoica, quando dovettero cede-
re il posto a creature molto più deboli di loro, la qual
cosa prova che « la sopraV\~ven7.a del meglio adatta to :.
non è una legge fondamcmale per la natura. Sembra che
la C3UJ3 immediata della loro scomparsa sia stato il ratto
che non si prendevano nessuna cura deJJe gcneraz.ioni suc-
cessive; deponendo poche uova e abbandonandole in pa-

85
COME EOUCM:E IL J'OTUlUAU; UJ,IAXO IL PERIODO CIlETACICO
sto ad a nimali più piccoli ma più illlclligem i. I loro pic- Confrontate tale comportamento con la cura con eui gli
coli indi fesi ne divcm3vano (acilmcnle la preda, perché Llccelli nascondono i loro nidi in posti remoti, sorveglia-
i genitor i non restavano vicino a loro. Questi mostri st u- no che non vengano scoperti e spesso ne allont :1Oano i
pidi e pigri non avevano quindi più nessuna utilità e nemici attirandoli altrove a rischio di esserne vittime.
l'unico modo di utilizzarli fu quello di fame concime per Osservate come unti e due i genitori ansiosi c prcmu-
la tcrra. rosi insegnano ai piccoli a volare, dimollichi dcllU1l0 di
Splendida per !"insegnamento che contiene è la sco- se stessi !
perta biologica che i loro successori netrcvoluzione (uro- Fu il Fabre, il noto naturalista fra ncese, a me1lere i~
no gli uccelli c i mammiferi, deboli fisicamente, ma forti luce questa nuova lcoria nci suoi libri su c L'amore degli
soprattu tto del loro istinto materno, capaci di difendcre animali » e c La vita degli insetti :t. Ecco lIllO scienziato
i propri figli tino alla morte. Se l'cvolu7.ione signiftcassc seruibile alla poesia, che seppe trarre ispirazione da un'u-
soltallto Lm aumento di volume, comc avrebbero potum nica parola, c nido :t, con tulle le idee di tenerezza chc
gli uccellini deliziosi disccndere da quei mostri feroci ed vi sono 31SQCiate. c Ma anche pitl capaci di amore verso
ereditarnc il regno? t l'istinto di protezione verso la pro- i figli sono i mammireri, che li proteggono fa ccndoli crc-
le, che essi rivelano come i mammiferi, il vero segno dci sccre ncl loro corpo c dopo la nascita li nutrono con il
progresso nclJ'cvoluzione, molto più di qualsiasi graduale loro sangue trasJorm:uo in lane, prendendoscne cura fin-
scomparsa dei denti o della crescita dell e penne. La na - ch~ sono indifesi, a costo di grandi sacrifici.» UcceHi c
tura si è evoluta rafforzando quello che era stato un pun- mammiferi sono animali a sangue ca ldo, a differenza dci
to debole ncl comportamento degli animali, dotandoli rt::ttili, privi di sentimento.
cioè ddla nuova energia che si chiama Amore. L'amore J primi mammifcri che apparvero sulla tt::rra erano
si s.'lfcbbc dimostrato una forza potente, capace di far piccoli c qua i insignificanti, eppure erano destinati a
dimcnticare a un ucccllo la paura c ogni prcoccup.1.zione diventare i dominatori del periodo successivo dell 'evolu-
per sc stesso. Cos.1. s:ignifrcaliv3 , questa for'7.3 si accompa- zione terrestre. Crebbero rapidamente di dimensioni e il
gna al sangue caldo. Infatti il dono divino dell'amore si loro corpo assullsc la fonna che ha ancora oggi nclle
rivdn con for'7.a nei mammiferi non meno che negli uc- specie sopravvissu te. I cavalli di cui sono stati uova ti i
cciii, e in esso noi riconosciamo il segreto della sopravvi- resti fossili erano grdndi come cagnolini, avevano picqi
\Ienza. con cinque dita e vivcvano nclle foreste, nutrendosi di
Cii unici rettili mWliti di COra7.z3 che restino oggi s0- foglie. Più tardi impararono ad alzarsi sulla punta dei
no i coccodrilli e le tartanlghe; e queste ultime hallno piedi per correre veloci e il ginocchio dclle zampe p0-
conservatO l'abitudine di deporre le uova nella sabbia e steriori prese a piegarsi indietro invece che in avanti,
di abbandonarlc in pasto agli uccclli c agli altri animali. mCl1tre le dita non utilizzate, salvo il medio, tendevano a

86
CO),IL LDUCARL IL POTLNZIALL UMA..~ IL PERIODO caETACIOO

scomparire, unendosi al resto dello zoccolo, come nei ca- che conosciamo oggi, tra cui quelle che sarebbero state
valli e negli asin i att'uali. assunte dalfuomo nell'era CC:nO'lOica o terziaria, a partire
~e~e ~Ii e1~fanti erano piccoli e sembravano un po' dal 58.000 a.C. Ma gli scienziati esit'a no a includere com-
del malah con Il naso lungo. Prima della comparsa del- pletamente l'uomo fra le form e di vita animale ; è un
la proboscide avevano 36 denti, due dci quali più lun- ratto che non è stato scoperto nessun legame diretto e
ghij dieci di essi furono poi llC.'Utali e il naso si allungò che si sono trovati resti umani risalenti a un'epoca pre-
fino .3 formare una proboscide. A quell'epoca avevano cedente a quelle delle grandi scimmie che più gli asso-
ancora le proporzioni di un piccolo mammifero erano migliano.
insomma eldanti vemmente lillipllzi.3ni! • O ra la terra era pronta a ricevere esseri con esigenze
Il primo cammello ritrovato aveva le dimensiooj di un maggiori, più delicati, perché il terreno era ricco di s0-
coniglio, ma sembra si sia presto trasformato fino a rag- stanze organiche per il loro nutrimento e l'erba che rico-
giungere quelle di ulla pecora. Il collo crebbe a dismi- priva il suolo offriva i pascoli necessari. Si erano svilup-
sura come qudlo della gira ffa , tamo che i resti fossi li pati nuovi a lberi che si propagavano per semi invece che
in un primo lempo fu rono chiamali cammello-giraffe. per spore e incominciavano ad apparire i fiori , orna-
E (illesto ~rch~ si nutrivano delle fogl ie degli alberi , a l- menti che si addicevano bene alla casa della vita arre-
lungando Il collo per raggiungerle. Più tardi i cammelli dala a nuovo. Nell'evoluzione delle piante il momento in
si abituarono a vivere nci deserti e sulla loro schiena cui licheni, muschi e fel ci lasciarono il posto alle piante
crebbero delle gobbe in cui accumulare riserve di cibo e c he portavano fiori e semi segnò una svolta decisiva. Per
di acqua. la fecondazione queste si assicurarono l'aiuto degli insetti
Anche il rinoceronte da principio em piccolo, snello e volanti, adottando colori e profumi a ttraenti, che il ven-
con delle 7.ampe lunghe e souili, capaci di correre veloci. to amico portava lontano. La loro varietà era infinita,
Il suo pelo era setoloso per proteggere la pelle dalle mo- perché si doveva tener conto di molti gusti diversi e ogni
sc.h~. ~ ca~guri fecero crescere delle borse dove porta Wl- fiore aveva il suo amico particolare fra gli insetti . La
no I plccol;I, come (anno ancora in Awtra lia . La tigre dai pianta preparava il nettare e l'insetto si faceva più bello
dentJ .a Jelabola era un mammifero feroce, eppure nella per l'invito a lla festa, l'ape aggiungendo pelliccia e vel ·
maggior parte dci casi era vegetariana. Nelle regioni Iuta al suo corsello e la farfa lla splendendo nelle allegre
f~de viv~ un ~ammifero gigantesco del quale sono sfuma ture delle sue ali. La collaborauone fra piante e
sta ti trovatJ I rcstl conserva ti dai ghiacci, con le carni animali divelUle perfetta . Le api trasportavano il polline
ancora cosl fresche che i lupi e i cani le divorarono quan- sul loro corpo peloso per fecondare i semi dei fiori quan-
do furono estratti. do li andavano a visitare e a raccogliere la loro provvi-
Da questi mammiferi sono discese le forme animali sta di cera e di miele : cosI venivano soddisfatte le esi-

88 8g
COlott tDUCAa.t IL POTENZIALe UMANO

genzc degli uni e delle altre, e adempiuti i fini più recon-


diti della natura.
l! clima era dappcnult'o generalmente mite, magno-
lie e mirti crescevano in quelle che ora sono le regioni ar-
tiche. La terra deve essere stata veramente bella e i mo-
stri con la loro pesante stupidità e la loro bruttezza noo
erano più adatti per lei. Alcuni cercarono di «snellirsi »,
accorciarono le zam pe e riuscirono a soprawivere, $Opra t-
tutto quelli che ebbero l'intelligenza di lrasfonnarsi in IX • LA N UOVA PATI C A D E LLA TEa. "'A
serpenti. A quelli che furono troppo pigri pc,r fare lo
sfol7.o d i adat tarsi non restò che scomparire. I serpenti
sono i discendenti in linea direlta dei draghi e prima
della venuta dell'uomo non erano velenosi. Col tempo
hanno acquislato una doppia articolazione della mascel-
la, che pcnncllc loro di inghiottire animali con una cir-
con ferenza maggiore della loro, e hanno sempre conser-
valO una reputazione di grande astuzia, o addjrittura di
saggezza.

go
La terra trepidava nell'attesa, in un lieto presagio. Il
suo cuore bal1eva partecipando alla gioia della crea7jone.
le sue viscere erano percorse da fremiti e lacrime di com-
mozione 9Corrcvano su di Ici in nuovi fiumi. Il suo umore
era ben diverso da quello di un tempo, quando nel pe-
riodo penniano aveva dichiarato guerra a Ue acque usur-
patrici. Ora, più mite e tranquilla, era commossa in tut-
IO il suo essere nel 5Ctllire che si avvicinava l'arrivo dcl-
l'uomo, destinato a es.sc:re il SliO signore, e preparava per
lui doni in abbondan7.a. Tenero calore e amore prorom-
pevano con flusso ininterrol1o in molte parti del mondo.
Ogni genere di metalli che la terra era andata preparan-
do nci suoi laboratori veniva portato alla superficie e ivi
depositatoj uno di essi era una sostanza brillame che as-
somigliava al sale, ma non era solubile: era il diamante,
che più tardi sarebbe stato enonnemellle apprezzato da-
gli uomini. Di questa profusione di ricchezze minerali una
parte grand issima l'ebbe (' India , dove più profonda si
manifestò la commozione della t'erra. Se oggi non è il
paese più ricco del mondo, è perché i slloi figli non hanno
ancora messo in circolaz.ione questa ricchC'a.3 i se non lo
faranno loro, altri disposti a fatteare e a pensare di più
ne prenderanno inevitabilmente il posto. Le rocce (use

93
COME EDUCARE IL POTENZIAl.E UMM'O LA NUOVA FATICA DE.LLA TERRA

ncl raffreddarsi .si cristallizza rono non solo in fo rma di verizzò le rocce lasc:.iando Wl lerriccio fenilissimo. La
~iamanti, ma anche di smeraldi, zaffiri C altre pietre pre- terra accolse con gioia il proprio figlio, ma gli offri del
~ose. Dalla resina d egli a lberi si formò l'ambra, dove gli lavoro, non una vila fa cile che " avrebbe infiacchito!
Insetti rimasero prigionieri e si fossili1..7.uono j più tardi i Benché siano state prepa rale numerose tavole per dar
g reci apprezzarono in modo particolare l'ambra che modo al bambino di farsi un' idea d ella nalura e del rit-
chiamarono« élektron " a ttribuendole poteri magici che mo con cui la vila ha progredito, la scuola Molltcssori
proteggevano dal « malocchio ». Molti sono i tesori g ià non gli chiede di impara rc nomi o dale: le basta che sia
scopeni e quelli ancora nascosti nella terra, dai poteri interessato a llo 5pCttacolo d ell'evoluzione e della cOSlante
ancora sconosciuti, sepolti dalla na tura non lontano daUa acceleraz.ione dei suo i p rocessi. Prima di luttO si devono
superficie perché l'uomo potesse scoprirli cd estrarli . t gellare nella mente dei bambino i semi dell ' interesse -
stata la curiosil'à di un bambino a portare aUa scoperta facili da trapiant are se esislono prima nell ' insegnante -
d ci dia manti di Kimberley, dando il via a llo sfruttamen- e si deve essere preparati a rispondere in modo sodd isfa-
to delle miniere del Sud Africa . Verrà un giorno in cui i cente alle suc domande, quando cerca di sapere di più .
diamanti saranno cosi abbondanti da non essere più pre- Ai bambini piace cominciare lo studio sistemando d c.lle
ziosi? ~ gure prepa ra te a parte su dellc tavole vuote, che mo-
Nella sua commozione la terra corrugò la sua crosta, strano solo le va rie epoche j in tal modo li si a iuta a capi-
formando catene di monti fra le quali restarono impri- re, isolando le d ifficoltà e prcsentando loro una cosa per
giona li nuovi mari interni ; la temperatu ra diventò piil volta perché non facciano con fusione. Il bambino non
variabiJe, con vall i ripara te e calde, mcntre ghiaccio e può interessarsi a un ammasso caotico di dati da studiare
neve ricoprivano la cima dci mont i, c i ghiacciai con Wl a memoria e da recitare in un d a to orcline. M a alcuni
lento movimento si stendevano fino alle pianure. Questo educatori modern i, per reaz.ione, vorrebbero dargli la li-
mantello di ghiaccio si spinse dappertutto coprendo la bertà di imparare solo quello che gli piace. se07.a forn ir-
superficie d c.lla terra, macinando le cime dei monti e fi. gli alcuna prcparazione preliminare atta a richiama re il
ducendole in polvere. R is;\11 persino le montagne e copr} suo interesse. Il che cquivale a progettare una casa sem.a
l' Europa, l'America e l'India seu entrionale con una cot- pensare alle fonda menta, cd è un po' ciò che succede
tre di ghiaccio Spes&1 da uno a tre chilometri. Un'acco- oggi in politica, dove si off rono libertà d i parola e cii voto
g lienza d awero gelida per l'uomo che, non coperto da sen7.3 prowcdcre all 'educazione dei c ittad ini , si dà c ioè
a~cuna pdliccia, si trovò ad affrontare un periodo g la- il diritto di esprimere dei pensieri dove non ci sono pen-
Ciale durato mohe miglia ia di ann i ! M a egli poté rifu- sieri da esprimere e nessuna capacità di pens..1 re! I bam-
g iarsi nelle va lli più calde e imanto il ghiaccio gli anela- bini , come la .società , hanno bisogno che li si aiuti a svio
va p reparando il terreno per il lavoro futuro, perché pol_ luppare le loro fa coltà mentali, prima fra tutte l' intercs-

94 95
COMI! I!DUCAII! IL POTVttIALI! UWANO

se, perché solo cosi vi può essere una crescita naturale e


libera. Quello che io desidero è dare la vista ai ciechi,
perché possano vedere da soli e (orse anche più di quan-
to sono in grado di vedere io. Cosi è l'a more di una ma·
dre, che aiuta il suo bambino a camminare da solo anche
se potli. servirscne per correre via da Ici.
l! progresso consiste nel raggi ungere detenninati ri·
sultati in un tempo più breve. I bambini lo capiscono x . , ."'uu UOMINI
quando devono riempire con più figurc gli ultimi spazi
deUa tavola. Come è breve il passato dell'uomo - essi si
dicooo - in confronto a ciò che è avvenuto prima, ep-
pure quanto lavoro ha (atto I n ba mbino può costruire
liberamente intorno a quC!to come a altri punti che lo
interessino, perché il materiale gli presenta gli stegi ra ui
da diversi punti di vista. Si devono mettere al lavoro gli
engrammi e si deve dar loro del tempo, perché la con-
sapevolezza possa essere piena. ~ possibile che alcuni
bambini non si interessino affatto e che altri abbiano bi-
sogno di più o meno tempo per assimilare le conoscenze
desiderate. Una cosa ci ha dimostrato chiaramente la
nostra esperienza, che cioè il bambino è meno interessato
ai (atti che al modo in cui essi sono stati scoperti: risulta
perciò racile indurlo a interessarsi alla storia delle con-
quiste dell'uomo, della quale vuole essere anch'egli par-
tecipe.

96
Con l'uomo entrò nel mondo qualc.he cosa di nuovo,
un'energia vitale psichica diversa da qualsiasi altra esi-
stita fino a quel momento. Fin da principio egli si servI
di attrC7.ZÌ come non aveva mai fatto nessun animale,
benché alcuni di essi fossero in grado di afferrare e solle-
vare gli oggetti. n primo uomo di cui si sono trovate le
tracce viene detto paleolitieo : costru iva ci~ attrezzi di
pietra , Benché se ne siano trovati pochissimi resti, la sua
presenza ~ stata prova ta dalla scoperta dci suoi strumen-
ti : pietre focaie appuntite c leviga te. t significativo che
l'uomo abbia la.sciato dietro di ~ il prodotto delle sue
ma ni, le tracce della sua intelligenza creativa, piuttosto
che i suoi resti corporei fra quelli degli animali inferiori:
è questa in fatti la caratteristica fondamentale di questa
nuova energia cosmica. Da quelli di tipo più nldimen-
tale ben presto si pa5.SÒ ad armi c Slnlmcnti lavorati in
modo più elaborato e incominciarono persino tentativi di
omamcotazione e le prime figure incise: sulle rocce.
Il periodo palcolitico si divide in superiore, o degli
utensili di pietra nldimentale, e inferiore, o degli Ulensili
di pietra lavorata, durante il quale tracce dell'esisten7.3
dell'uomo si fanno più numerose e diffuse. II periodo pa-
Icolilico superiore è noto anche come chellcano c gli stu-

99
COME EDUCARE U. POTENZIA LE UMANO I PRIMI UOMINI

diosi di etnografia sono g iumi aUa conclusione che sulla nuotare, n ~ fa re a pezzi i suoi nemici, n~ fuggire veloce
terra vi siano ancora a lmeno venti gmppi rimasti a qucl- da loro. Ma a ll a prova dci fatti la nllova arma si è rive-
lo stadio di civiltà, anche se SOtiO il dominio di gruppi di la ta superiore a ogni alt ra, e col tempo l'uomo si è affer-
civiltà superiore. Sono rimasti come tcstimonianza del mato in ogni campo non grazie aUa forza delle braccia
lontano passato, e insieme aUe tracce trovate elai geologi e delle gambe, ma perché aveva un cervello più gran-
e dagli archeologi e a lle tradizioni tramandatcci dai do- dc, e sopra ttutto la fantasia! L'uomo è il principale
cumenti scrilli negli ultimi cinquemila anni, essi ci per- agen te di Dio sulla terra per la c reazione e non è ve~
mettono di assistere, come in un fi lm, allo svolgersi della nuto solta nto per esscme il signore e godersela, per esse-
vi ta dell'uomo. re orgoglioso e vantarsi come uno sciocco. L' uomo che si
Dopo la prima , tutte le civihà che si sono sueecdute gloria della propria supe riorit à e d i quella della sua raz-
hanno accelera to il passo SOlt O l'impulso di nuove e più 1'" non lo potrà ma i fare per molto tempo: è destinato a
grandi esigenze. Non che lo scopo principale sia sta to eadere, lasciandosi dietro una scia di morti e di dist ru-
quello di rendere la vita più facil e e più fel ice per l'in- zioni , come ha dimostrato abbondantemente la storia.
dividuo, ma piu ttosto l'ambiente, a ogni stadio successivo, Q uelli veramente grandi sono gli umili! Ma possiamo
chiedeva dagl i uomini prestazioni scmpre maggiori; essi csscre leg Ìllimamente orgogliosi e rallegrarei che l'uomo
d unque erano costretti a evolversi insi mc con il1oro a m- abbia trasforma to il mondo nel corso dei secoli, superan-
biente c al suo sc:rvi7jo. Anche in una civiltà più evoluta do ogni invenzione della natura. L' uomo, che a lla sua
l'immobilismo ha sempre porta to a l ristagno e a ll a morte. venuta aveva trova to delle condizioni peggiori di quelle
L 'uomo ha relativamente poche fOI7.e, ha una pelle immaginate per un qua lsiasi Robinson CmscX, ha costrui-
nuda, è disarmato e fisicament e è in una posi7jone di to la civiltà.
svantaggio al confronto di molti a lt ri ma mmiferi; ma in Vi sono stat i tre periodi glaciali con dcgli intervaUi fra
compenso ha un' intelligenza superiof't:, perché è destina- l'uno e l'ahro; il primo e il .secondo sono durati più a
to a compiere un'opera essenziale ndla creazione, pi ù di lungo e si sono spinti più a sud. Non molto prima della
qualsiasi a ltra forma di vita che si sia evoluta. La sua venuta dell' uomo, si form arono le ca tClle dell'H imalaia
nuova anna i: l'intelJjgenza. c delle Alpi e dalla sommersione di grandi distese di ter-
O sscrva telo muoversi fra le belve feroci, con artigli e ra nacque l'Oceano Pacifico. Regioni un tem po unite
denti capaci di sbranarlo, inerme anche di fronte alla fu rono separa tej per molto tempo l'Inghilterra e l' Irlan-
barriera delle montagne che si oppongono alle sue im- da fu rono « messe in fri gorifero . e il Sahara fu una re-
prese e alle sue avven ture, costretto ad invidiare all 'uc- gione fenile e ridente.
cello le al i che fendono il c ielo, a l pesce la capaeità di Nel terzo periodo glaciale la terra si coprì nuovamente
nuotare. Per natura non poteva né librarsi sulle a li né di ghiacci, che però si spinsero meno verso sud . Fra le

100 101
COME EDUCARE IL. f'OTEIttlALZ UMA..'«) I pa l MI UOM INI
Alpi e il Caucaso si stendeva un corridoio di clima tem- anima li vivevano a l riparo nelle grotte e Wl vicino peri.
peratO, e qui viveva l'uomo. Vl:rso il 18.000 a.C . il ghiac- coloso era il grande orso delle eaveme. Poi, con il riti-
cio scomparve e nel mare si riversò una tale massa di rarsi dci ghiacci, sia gli uomini sia g li a nimali si spinsero
acqua che provocò un aItro grande diluvio, rorse quello nelle roreste ; e l'uomo diventò cacciatore. L'arte fece la
di cui parla la Bibbia. sua appa rwone, furono 9Colpite delle statue e, sulle roc.ce~
Le terre si al7.arono e affondarono e durante il sol1e- leste di cavalli e d i altri anima li. Insieme con i morti SI
vamento l'Italia assunse la sua ronna a ttuale, con la incominciarono a seppellire collane e altri ornamenti, ar-
Spagna e la Grecia, mentre l'occano veniva spinto vel'!lQ mi e oggetti domestici ; spesso i morti erano collocati se-
l'interno rormando, di quello che prima era Sta to un fiu- duti con le ginocchia rialza te SOltO il mento.
me, il Mar M editerraneo. n altro fiume diventò il Mar P~polazioni nomadi si spinsero a nord dall 'ACrica , por-
Rosso e più a occidente si verificarono molti a ltri camo landa con sé i leoni, e a occidente dall 'Asia, portando
biamenti. Infine la terra si ca lmò ancora una volta e brrandi ca\falli; nel periodo magdaleniano l'uomo onna i
pot~ procedere a rarsi bella. non era più primitivo, ma lavorava l'osso e il co.mo in:
Durante queste epoche di perturbamento, l'uomo ave- vece della pietra, si serviva di aghi d'osso per cucire e d i
va vissuto Cra d istese di ghiaccio, per lo più nelle roreste arpioni e giavc.lIo11i per pescare. Questi arpioni sono an·
e in riva ai fiumi, nella vici.nanza di mammuth gigante- cora considerati d ci portafortwli1 dai superstiziosi j la CG-
schi, tigri dalle zanne a sciabola, alci e CW, oltre a pic- sa curiosa è che si trovano in Spagna, vicino ai Pirenei,
coli cavalli, una specie di buralo e castori giganti. Non dove niente Ca pensare che vi sia sta ta dell'acqua ncl pe-
esistevano ancora leon i o tigri comuni, ma nel periodo riodo in cui sono venuti in uso. Se ne conclude che devo-
acheuleano, che segul al chelleano, comparvero eldanti no essere stati importati e che dunque esisteva già Wl
di piccole dimensioni. Comparvero allora anche il bue commercio di articoli di lusso e di valore artistico come
muschia to, l'antilope e la pecora. Questi primi uomini questi ; ce n'erano inralli, di bellissimi, in particolare
erano gigant~hi e non dimostravano ancora molta inlcl. quelli costruiti in Eg itto. Comc il soli to a ven.ire baratta-
ligerua, bench~ si servissero di st'rumemi rudimentali D0- li erano gli oggetti inutili, che sod~~isbcevano le esig~
po i1so.ooo a.C. era però comparsa una razza più piccola spirituali ed estetiche dell'uomo,.plU che quelle m.atenah .
e imelligente, che UJ,.wa coltelli ra ui di schegge di pietra, E l'uomo rischiava talvolta la vi ta per possederh .
lavorati con una certa abilità. Questi uomini si nUlrivano L'homo sa pians era arrivato. Ora, acquieta tesi le per-
di bacche, radici, lumache, uova e rane i in realtà erano turbazion i che accompagnarono il Crande D iluvio - o
onnivori. Avevano strani riti Cunebri e adoravano i morti. l'ult imo di essi se ve ne ru piil di uno - egli pot~ col-
L'uomo di Cromagnon era a bbastanza simile agli indiani tivare il suolo ricco e Certile, addomesticare gli an imali
d'America. Durante il lerzo periodo glaciale uomini e perch~ lo servissero e tenere cani da guardia . Conosceva

IO' 103
COM,!; WUCAa.l. IL POT.l.Nl.L\L.I. UWANO

tutte le arti, si vestiva di pelli o di stoffa tessuta, ricavata


dalla lana ddle pecore, usava armi come l'arco e le (reç.
ce oltre al coltello, portava ornamenti di giada, d'oro e
di bronzo e aveva vasellame artistico per gli usi domesti-
ci. Era iruomma una civillA progredita, e a partire da
questo momento gli uomini poterono essere classi6cati in
due gruppi, i pastori e i coltivatori, che per molti secoli
si sarebbero opposti gli uni agli altri.
XI • N O WAOI CQNTII.O STANZIAt.t

1°4
Fin da principio l'uomo (u cacciatore per difendersi
dagli animali (croci più (oni di lui j più tardi cercò di
uccidere per procurarsi il cibo, man mano che i suoi
gusti diventavano quelli di un carnivoro e acquistava fio
ducia nella propria abilità . Dopo un ceno tempo impa.
rò ad addomestic.1re gli animali, servcndoscne per le pro-
prie esigem.c. Non lo raceva domandoli, come si crede di
solito, ma catturandoli e tenencloli prigionieri. Gli ani·
mali prigionieri ehe riuscivano a ada tta rsi e a partorire
nelle condizioni offerte loro dall'uomo, diventavano do-
mestici naturalmente, mentre altri, come le antilopi e le
zebre, non si adattarono mai . In Egitto era cosa comune
tenere prigionieri leoni, iene e leopardi. Sembra proba-
bile che da principio gli ani mali venissero addomesticali
Il fini religiosi, piuttosto ehe a scopi domeSltci : gli animali
venivano scelti per essere sacrificati per le loro coma, e il
latte da principio veniva bevuto dai sacerdoti e solo più
tardi lo fu anche dagli al tri . La mucca ~ ancora sacra in
lodia, ma in tutte le religioni vi sono tracce d i un culto
degli animali. Complessivamente sono sta te addomesti-
cate dall 'uomo circa cinquanta specie di animali selva·
tici sulle centomila esistenti.
Nell'uomo esist'ono due iSlimi contrastanti : uno lo

107
OlME mUCAJtE IL POTENZ.IA L! U WA.~ NOWAOI OOHTI.O STANZlAU

spinge a wgabondart:, l'altro a fennarsi in un detenni- e. la letteratura e ogn i genere di industria, la musica c i
nato luogo. Il primo si manifestò molto presto : infatti mez:z.i per soddisfare le esigenze deUo spirito, ma l'indivi-
m~n mano ehe l'uomo raccoglieva greggi e mand rie di duo diventava pigro e egoista, cercando sempre più di
a nu~a li domestici, si presentava la nccesshA di spostarsi ottenere il massimo risultato con il minimo storo>. I p0-
eontlnuamc:nte per trovare nuovi pascoli, abbandonando poli nomadi visitavano spesso queste conllUlitl., agendo
quelli ~iA. sfruttati. M a ben presto in COntrasto con questi qualche volta come commercianti fra un centro di civil-
nomadi SI ebbero .
. . popolazion i sedentarie. Cii uomini do-
po esser~ stati m una localitA abbastanza a lungo da cC-
tà e l'altro, invidiando le condizioni che vi trovavano,
consci di essere abbastanza (orti per imporsi, anche se
fetluarvi qualche trasformatione, vi si affezionavano e ritenuti inferiori .
".i rimanevano, coltivando il suolo e raccogliendone i frut- Una civiltà non deve essere giudicata 1010 dai suoi ri-
t., formando cosi una comunità. Questi insediamenti si sulta ti esteriori, ma anche dai valori morali. Esterior-
trovavano di solito alla foce dei fiu mi o in territori ricchi mente, i nomadi non si evolsero qua nto i popoli seden-
di acq ue e fertili. tari e di .solito furon o disprezzati come barbari, ma ac-
. I seden tari producono e i nomadi arrivano a prendersi quistarono certe qualità per le qua li risultarono molto
il frutto dclJc loro fatiche, in generale con la fol'73 delle piò progrediti di quelli che li 9chemivano. 11 loro modo
a~i. Questo sembra essere stato il corso seguito dalla di vivere richiedeva una grande disciplina , ordine e co-
storra , fin da~i tempi più lontani i e bc:nché sembri ingiu- raggio, la capacità di sopportare il caldo e il fredd o, la
to, ~a favonto lo .sviluppo della civiltA macolando pro- fame e la sete, una particolare fedeltl alla propria tribù
dotti e cu hure. C h uomini sono stati riuniti e organizzati c la devozjone a un capo. Queste qualitA assicuravano lo-
lo~o malgrado, pc:-rch~ ogni gruppo ~ sempre cresciuto re- ro una facile vittoria sulle comunitl. più infiacchite e cosI
spmgendo COSCIen temente gli a ltri ncirintoLieranza dei inevitabilmente si realizzava il fine di macolare culture
suoi pregiudizi. Il linguaggio comune riuniva di solito il razziali e tribali e di tenere in continua circola7jonc tutte
~rllppo, e tendeva a diventare sempre più complesso con le ricchezzc: dell'uomo. I prodotti della civihl. si impone-
.1 progredire della civi ltà i un particolare sistema religioso vano rapidamente a i conquistatori barbari, che a loro
nasceva dalle tradiz.ioni e dagli lisi comuni, in particola re volla adottavano abitudini sedentarie c si ingcotilivano.
per ~uant~ rigua r~ava la disposizione dci corpi dci de- In tal modo tutto quello che aveva costituito un progres-
(uno . Ogni comunltA aveva di solito i propri tabù COIltro so sul passato non andava mai perduto.
le.a bitudini .delle a ltre su l modo di mangiare e di vestire, Salvo che fra le tribù primitive, oggi i contadini non
e I sacerdoti tendevano a opporsi a ogni innovazione e a si armano più contro i razz.iatori o gli stranieri indeside-
battersi con tro ogni a llentarsi di questo esclusivismo. Ne.i rati. Ma gli stati si armano ancora per difendere i loro
fertili bacini fluvi ali e su i delta dei fiumi fiorivano l'a rte confini e i riconoscono dei doveri solo verso i propri po-

108 109
COMIt ItDUCARIt n. POTE.NZlALZ UMANO NOMADI OOI'nllO STAlttlAU

poli ; ignorano l'unità di tutta l'umanità o incominciano ve ci sono delle credenze radicale è difficile cambiare, e
appena a riconoscerla comrovoglia . Finora quindi è sta- una lingua non si può facilment e trasmettere, perché è
ta nccessaria la violenza per ottenere delle mescolanze: incarnata nel popolo che la parla . Grazie alla loro lingua
guerre, conquiste, migrazioni e colonizzazioni provocate gli individui di un determinato gmppo finillCOf1o per es-
dal sovrappopolamento, commercio, sfruttamento delle sere intonati gli uni agli a ltri, ma gli e.t.anei non p0ssa-
ricch(';'ae minerarie, e anche solo l'amore dell'avventura no intonarsi a loro. Sembra una via SC07.a uscita, dato
e del nuovo, che ancora fa di alcuni individui d egli in- che ovunque le lingue locali vengono ravvivate e difese
stanca bili ricerca tori di pericoli, pronti a sfidare ogni osta_ con estremo vigore e le religioni per ora non mostrano di
colo. La stagnazione ha sempre significato la morte; per volersi federare, mentre le persone prudenti considerano
questo i popoli non sono mai stati lasciati a lungo a rista- a ncor più pericoloso coltivare delibera tamente l'atcismo.
gnare e le conqu iste alla fine hanno significato in un .senso La risposta a tutte queste contraddizioni sta in un'e-
o nell'altro un arricchimento, tanto per i conquistatori ducazione adeguata: nessun altro mezzo, politico o s0-
quanto per i conquista ti, e in generale per l'umanità. cia le, potrà ottenere qualche risultato. Per risvegliare lo
Se l'unità fra gli uomini - che in na tura esiste di fat- spirito è neces<>ario qualche cosa di sacro e di profondo e
tO - verrà fin almente raggiunta, IQ sa rà solo grazie a ai nuovi figli d i un mondo civile si devono infondere un
un 'educazione che insegni ad apprer..are tutto ciò che è sentimento e un entusiasmo profondi per la causa santa
fnltto della collaborazione fra gli uomini e a spogliarsi di d ell 'umanità . Allora non vi sa rà bisogno di insegnare la
buon grado d'ogni pregiudizio nell'interesse del lavoro religione, cosa che in realtà non è possibile fare, poiché
comune, pc.r l'adempimento del piano cosmico che sa- il rispetto reve rent e per la verità, interio re ed esteriore,
rebbe poi l'ad empimento d ella volontà di Dio, espressa si svilupperà naturalmente e liberamente. Quando pre-
in modo concreto in tutto il SliO creato. Si sente molto varrà una migliore reciproca comprensione d ei fini del-
parlare, in gran parte a VUOtO, di organizza7jone mon- l' umanità , le barriere costituite dalle lingue diverse p0-
diale; ma sa rebbe più gi usto usare la parola «organi- tranno fin almente caòere sotto la pressione delle forze
smo ». Quando si riconoscerà che il mondo è già un or- economiche schierate contro di loro.
ganismo vivente, le sue fun zioni vitali potranno svolgersi
più liberameme e esso potrà entrare coscientemente in
possesso della sua eredità . Sarà quello iJ g io rno verso il
quale finora « tutta quanta la creazione ha proceduto ge-
mendo e fa ticando ».
Le religioni e le lingue separano gli uomini, mentre le
arti, le scitnze e i prodotti d ell'industria li uniscono. Do-

110 111
XII • L ' UOMO CH E CREA I!i SCOPRE
Se ci è stato possibile ricostruire con la fantasia il pas-
sa to del nosrro pianeta e dei suoi abitami , lo si deve alle
scoperte di uomini di genio. Queste scoperte però non s0-
no il fmtlo della sola intelligenza, priva di qualsiasi aiu-
to, ma ddl'intelligen7.a sorretta dalla sciem·.a organizzata .
L'uomo collo di oggi è superiore all'uomo na turale per-
ché dota to di strumenti di una potenza ben più grande
di quelli datigli dalla natura. Dispone dci tc::lescopio e
dci microscopio che estendono la sua capacità di vedere,
e si vale dei risultati delle ricerche di ma tematici, fis ici,
chim ici, che li hanno accumulati investigando i segret i
della natu.ra con i poteri magici dell'intelligenza umana .
L'uomo si rivela cosl in tutta la sua grandC:Z7.a, al di se-
pra degli animali e delle piante, crea tore e trasforma tore,
esplora tore di tutta quanta la terra e cldl'universo che lo
circonda, capace persino di risalire nel tempo e di inda-
ga re su ciò che da un pezzo ha cessato di esistere.
Tutto ciò che è oggell'o del nostro interesse e del no-
stro studio ci ricollega ai milioni di uomini che hanno la-
vorato e fa ticato, spesso soffrendo la fame, per superare
gli ostacoli che ne imped ivano la comprensione e per tra-
smettereene la conoscenza senza che dovessimo superare
a nostra volla quegli stessi ostacoli. Ogni cosa è il pro-
COME EOUCARE IL POTENZlALL U MANO L'UOMO CII Z altA r; SCOPRE

dono dello spirito umano e noi incarniamo nell'educa - riveduto, Ma dopo diciassette anni ritornò e la gente gli
zione questi frutti, questo tesoro di ricchezze tramanda- si raccolse intorno ansiosa di interrogarlo. Aveva visto il
teci daU'uomo. t dunque nostro dovere ammirare - e
far ammirare ai bambini - tutti i pionieri COIlO9Ciuti e
sconosciuti, animati dalla fiamma che ha illuminato la
.
ciclope, un gigante con un occhio solo in meu.o alla fron -
te o un uomo che dormme .
per sei mesi consecutivi?
Che cosa sapeva dei centauri e delle sirene? L'uomo TI -
.
strada all'umanit" . spose. che aveva visto non queste cose, ma altre ancor
La maggior parte delle persone esita a interessarsi di più meravigliose, uomini più o meno come lui in tutti i
cose nuovc i persino gli studiosi procedono con lentezz.1. paesi, che mangiavano e dormivano e si venivano in mo-
nel mondo dd pensiero, considerando con ostilitl ogni do molto simile al SUO i aveva visto Babilonia, una ci ttà
idea nuova che minacci la certezza raggi unta. Sia men- meravigliosa con case di tre piani e giardini pensili, don-
ta lmente sia fisicamente. gli uomini sono pigri, desiderosi ne profumate e saggi 610s0fi i la Persia, dove adoravano
solo di godeni la vita. T anto più dunque dobbiamo am- un dio solo invece di molti, si baciavano quando si in-
mirare coloro che sono spinti da una fona interiore a cOOlravano per la strada e insegnavano ai bambini a leg-
fare, al punto da mettere in pericolo salute, fd k.ità e la gere, a tirare coll'arco e a dire sempre la verità.
stessa vita . 11 viaggiatore, che si chiamava Erodoto, scrisse tutte
I greci, più di duemila anni fa, avevano gil reali:r.za to queste cose e molte altre ancora in un libro, per leggerlo
grandi cose ndl 'a rte e ndla lettera tura ed erano molto ai suoi amici ; ora viene chiamalO il « padre della sto-
colti per i loro tempi. Un greco, un poeta, pensb di non ria :t, perché il suo fu il primo libro di questo genere.
poter accettare come vere tutte le cose che sen tiva dire Alessandro il Grande, un altro greco, fu anch'egli un
sui popoli barbarici fuori dalla Grecia, per esempio sugli grande viaggiatore. Fondò AltMalldria in Egitto e molte
abitami ddle regioni settentrionali che dormivano sci altre città che presero il suo nome, Alessandria diventò
mesi all 'anno, o su quelli delle regioni meridionali descrit- la sede di una grande università e anche il suo rcnore fu
ti come tutti calvi. Decise cosi di mettersi in viaggio e di uno scopritore, benché di altro genere. Egli infatti voleva
andare a costatare di persona la veridicità di queste esplorare con l'intelligenza, voleva portare nuova luce
storie. I suoi amici lo misero in guardia sui pericoli a nella matematica e nell'anronomia. Osse.rvando l'ombra
cui si sarebbe esposto : c'erano giganti che mangiavano proiettata dalla terra sulla luna durante. le eclissi, scopri.
gli uomini, stregoni, mari sconosciu ti, tutte le insidie deJ- che la terra era una sfera : divise il cerchio in 360 parti e
la natura. Ma egli non si lasciò persuadere: doveva viag- calcolò le dimensioni del nostro pianeta. Scoprl infatti
giare perchl: la sua vita avcsst uno scopo, Partì su lilla che quando il sole era a picco sopra Assuan, sullo stesso
piccola nave, che avanzava len tamente con i remi e le meridiano di Alessandria, formava con lo zenit un angolo
vcle, e i suoi amici pensarono che non l'avrebbero più di sette gradi : cOJlO6Cendo la distanza fra Assuan e Ales-

117
COME roUc.ur: IL POTltHZlALE UltANO L'UOltO CH I CIUtA E SCOPRI

sand ria, che era di cinquemila stadi, e facendo le pro- Nessuno credeva che questi pani avrebbero potuto s0-
porzioni poté calcolare la circonferenza dclla terra. Que- pravvivere e ritomare. Perseverando fra difficoltà indici-
sto greco si chiamava Eratostcne e visst: verso il 200 a.C. bili, essi incomincia rono a scavare nelJa sabbia, in un
Negli stessi anni un egi7i ano di nome Tolomco fece una dcsc::rto desolato di un'estensione e di una monotonia che
carla geografica di tullO il mondo conosci uto, in cui erano sembravano scm.a fin e. All'improvviso trovarono fin al-
rappresenta ti una gran parte dell'Asia e dell'Africa e i mente il primo frammento di osso: incomincia rono a
paesi mediterranei dell'Eu ropa. balla rgli intorno per la gioia, perch~ era la prova che
Anche oggi abbiamo fra di noi grandi scopritori. Solo la loro fiduci a era giustificata. E, prima di ritornare, ne
venticinque anni fa il presidente dcl Museo di Storia avrebbero trovate delle prove, in una regione dove i di·
Naturale di NC\\I' York si convinse che l'esplorazione del nosauri erano vissuti e erano morti a centinaia l Un al-
dcscrto del Cobi, nell'Alia centrale, avrebbe potuto por- Iro grande problema fu risolto con la !Coperta di un
tare a scopen 'e preziose di fossili degli antichi mostri. Si gran numero di uova , che dimostJ'3vano in che modo si
rise di lui e si disst: che sarebbe stato uno spreco d i dena- riproducevano questi renili. Durante gli scavi i imbat-
ro e di energie, ma egli non cedette c organi7'w lIna spe- terono in ossa enormi, simili a colonne, che dovC\'ano
dizione. La direzione fu assunta da Mr. Anderson, CUrA- essere appartenute a qualche mammifero mostruoso; poi
t~r~ del museo, che. aVC\'3 già diretto in passato una spe- fu rono trovale altre ossa, evidentemente dello stesso ani·
diZione nei mari anici per studiarvi la vita delle balene male. e infme delle gambe in posizione eren a, a dima-
ed era un appassionato di queste imprese da pionieri. Lo stra.re che l'animale era morto inghiottito daUe sabbie
accompagnarono dieci uomini che avevano fede in lui mobili
e nel successo della spedizione. Raggiunsero Pechino do- Avevano cosl un bottino abbondante da riportare a
ve comperarono tre automobili; ma anche qui tutti cer- Ne\\/' York e potevano ben dirsi soddisfatti, anche se non
t.uono di dissuaderli, mcu cncloli in gua rdia contro il pe_ avrebbero ottenuto alcun compenso materia le. Ma ave-
ricolo delle terrificanti bufere nel deserto, del ca ldo cc- vano riporta to una grande vittoria morale e dala un con-
cessivo di giorno c del freddo della notle, dclla lomanan- tributo aUa somma delle conoscenze umane. Eppure era-
L'l che rendeva impossi bile qualsiasi aiuto o assisten7.a da no ancora in molti :l giudica rli dci pazzi che erano an-
parte di allri uomini. Come era possibile. inoltre, che vi dali a scavare in un deserto e si ralJegravano per aver
fossero dei resti di rettili anfibi su un aJtipiano cosl ele- trovato delle vecchie ossa!
vato e lontano da l mare? Ma essi andarono avanti, ar- Noi non coltivia mo l'a mmirazione per questi esplo-
mati di fucili, unendosi in un primo tempo ad altre caro- ratori e ricercatori del passato e del presente per ripaga r-
vane, ma ben presto abba ndonati a se stessi quando si li con la nostra gra titudine: sono trOppo al di sopra di
inoltrarono neUe paurose zone inesplorate dell'interno. noi. Ma. vogliamo aiutare il bambino a rendersi contO

1/8
COME EDUCARE IL POTENZIALE UMANO L' UOMO ClI!. Cltr.A r; SCOPRII.

del grande ruolo svolto dall'umanità e di queUo che do- L'uomo è andato molto al di li della natura ndl'opera
vrà ancora svolgere, pcrch~ il capirlo eleva lo spirito e ci della creazione, ma non avrebbe potuto farlo se non
rende più coscienti. La storia deve essere viva e dina- avesse accettato e sentito un Dio che non ha mani o pie-
mica, deve susci tare entusiasmo e distruggere ogni for- di, eppure cammina da un capo aU'ahro deU'universo,
ma di egocentrismo intelletluale, di pigrizia e di egoi- l'universo che Egli ha creato e che ancora continua a
smo. Per duemila anni ci hanno insegnato: «Ama il pros- forgiare, servendosi dell'uomo e di altri agenti.
simo tuo come le !tClSO ::', eppure non abbiamo ratto il Per fare cib che vuole, l'uomo non ~ più limitalo al·
minimo progresso su questa strada, pcrch~ limita rsi a l'uso delle sue sole mani, perché ha le macchine. Parte
predicare non serve a niente. I pensieri nobili e elevati dunque avvantaggiato rispetto alla natura. La sua è una
di solito vengono insegnati per me-aD dell'arte e della vita più vasta, più grandiosa di quanto lo sia mai stata
letteratura, espressioni dell'animo umano che sono ir- prima e i bambini vi devono csst.re preparati. Il princi-
raggiungibili e quasi incomprensibili per la mente del pio fondamentale dell'educazione è la correlar.iooe fra
bambino. Ma la stori a delle conquiste umane è qual- tutte le materie, che trovano il loro centro nel piano
che cosa di reale, una tCSlÌmonianza viva della grandez- cosmico.
7.a dell'uomo; ed è fa cile portare i bambini a commuo-
versi all 'idea che milioni di pcnone come loro louano
fisicamente e moralmente per risolvere i problemi della
vita e che tutti danno il loro contributo, anche se pub
capitare che la soluzione sia trovata da un solo uomo.
Nel campo del pensiero, come nelle ere geologiche, si
deve preparare l'ambiente prima che un cambiamento
avvenga. Quando la necessaria preparazione dell'ambien-
te intellettuale è stata completata, in questa aunosfera
mentale favorevole si ~o avere ddle scoperte fatte
dall'organizzazione di molte intelligenze. Il punto di cri·
stallizzal.ione di centinaia di imelligenze avviene ndla
persona di un solo individuo, il quale esprime qualche
cosa di est.remameme utile o compie quakhe nuova sco-
perta. Salvo che ndIa poesia, i pionieri si 5trvono sempre
dell'aiuto di coloro che li haIUlo preceduti: il presente si
regge sul passato, come una casa sulle sue fondamenta.

120 121
XIII • L~ PlllM~ CltANDI C IVILT À
Solo da pochi annj la ricerca storica ~ aiuta ta dalla
scienza i una delle prime conseguenze ~ stata che le date
ipo1Cliche deU'ini7jo d i un 'organizzal.ione sociale hanno
dovuto essere arretrate, e ancora non si possono fiS!l3. re. t
sorprendente come l'umanità sembri aver sempre avuto
dci centri di civiltà di tipo relativamente progredito, in
qualsiasi periodo dell'antichità studiato finora e per quan-
to barbara potCS5G esserne la gran maggioranza degli
abitam i. Gli studiosi devono ora ammettere un ceno
fondamento di verità in moll i miti e tradizioni, conside·
ra ti finora senza valore.
La revisione ddla cronologia si ~ dimostrata in par·
ticolare necessaria per quanto riguarda le tradizioni
orientali. Negli ultimi tempi si era considera ta la civiltà
un prodotto prevalentemente occidentale, solo vagamen-
te connesso ai cen tri ancestrali dell'oriente. Ma i saggi
indiani hanno sempre S05tenuto che i loro documenti
scritti e le loro opere filosofiche erano più antichi i ta le
affermazione si scontrava di solito con l'incredulità sde-
gnosa degli studiosi occidentali, ma ora ha trovato con-
ferma quanto basta a far considerare quc.lle opere con
rispetto, se non a farle accettare dd tutto. Un fatto ora è
certo : alcune civiltà asiatiche di tipo molto progredito so-

12 5
OOM~ I!DUCAllt IL POTEI'o"l.IA.LI'. U WAHO LE PIlJMEORAHD I CIVI LTÀ

n? fiorit e molto prima di que.lle europee, o addirittura dell' Europa, non appena furono abbastanza p~uga t e
di quella egiziana; e sia le une sia le altre sono derivate da pote.r essere abitate, arrivarono in ondate successive
da una civiltà ancora più antica, sviluppa tasi in un con- dall 'Asia centmle, alcuni seguendo la via del Caucaso e
tintnte ~rd uto. le coste del Medi terraneo, altri lungo una via molto più
Abbiamo mostrato nei capitol i precedenti come la ter- a nord. Avevano lasciato iJ paese che era stato la loro
.
ra. abbia subi to frequen ti trasfonna zioni secondo un
plano prestabilit'O, dovute ad agenti naturali Una di
culla circa 20.000 anni prima di Cristo, probabilmente
perché si stava inaridendo al punto da rendere la vita
esse provocò nel 75.000 circa a.C. terribili inondazioni difficile: si ritiene infatti che proprio in quella regione si
che sommersero Wl'intera regiont sotto le acque del- sia poi fonnato il deserto del Gobi. Quelli che non emi-
l'Oceano Atlantico. L'unico tratto rimasto di questo con- grarono in Europa o in Africa si spinsero a sud, ndla
tinente, chjamato Atlantide,. fu un'oola di nome Posei- Persia e nell'India, trasformandole nelJa Aryavarta, man
donis, che sprorondò a sua volta ncl decimo millennio mano che permeavano o conquistavano gli stati atlanlidi
avanti Cristo, come è documentalo storicamente dal gre- popolati da genti ormai corrotte da una civi hA troppo
co Solone, che a sua volta l'aveva sapu to dai sacerdoti raffinata: i Rakshasa delle antiche favole indiane.
egizian i. Queste eatastroli chc a!ttrarono cosI profonda- Cosl l'[ndia diventò un grande anello di collegamento
mcote la fisionomia del mondo occidcntale cambiarooo fra le civillà più amiche e quelle più recenti, e anche un
anche l'Asia, sommergendo gran pane dell'antica Lanka punto di scon tro tm esse da te le loro difTere07.e inconci-
a sud dell 'India, e alzando l'Himalaia e l'a ltipiano cen~ Iiabilj ; ma alla fine giunse a una rara tolleranza e all'uni-
(mIe asiatico. Ma in Asia la vita non fu interrotta o iso- lA della sua st.ruttura socia le., grazie ai suoi grandi capi,
Iat'a come nell'Atlantide,. e le eiviltA sopravvissero e fio- filosofi e sant i. CIi eruditi non sono ancora d'accordo
rirono in modo straordinario, alimentate da onda te suc- sull 'epoca esatta in cui il divino ri Krishna ponò il
cessive di immigrati atlantidi, che forse erano sta ti in- ca rro di Arjuna sul campo di Kurukt hetra , o il perfet-
d~tti da prodigi e ammon imenti dei loro sacerdoti a fug- IO re Rama combatté contro Ravana per riconquistare
gire dalla terra condannata , o erano arrivati seguendo la sua bella spD53 Sita i ma poc.hi oggi nega no che si
le norma li correnti colonizzatrici. La tradizione ci de- tratti di avvenimenti storici.
scrive gli atlantidi come un popolo avven tu roso e colo- Notirie più sicure si hanno sulla vita dd Buddha, il
niz::uHore che fondò un impero ricco e potente. La loro nobile Cautama, i cui seguaci appanengono a una del-
~ivihà !Opravvisse a IWlgO in Egitto e in Perù, cosI come le più grandi religioni esislenti, come pure su i filosofi
IO molte pani dell'Asia, dove la si può distinguere netta- indù 5ri 5ankaracharya e Sri Ramanujacharya, che (e-
mente da quella degli ariani che vennero dopo di loro. cero forse altrettanto per dan: alla civiltA indiana Wla
I popoli che vennero a occupare le pianure pnludox impronta di spiritualitA alla quale nessun altro paese si

126 12)
COUlo loDUCARlo IL POTloN'l.lALI. U U ANQ L!. palMI. QItASD I CIVILTÀ

è ~ai avvicinato. Isolata per un lungo periodo, priva di tipo di civiltà molto evoluta. L'errore dci cincsi è stato
san.! COOlatU con gli a ltri popoli ariani, negli ultimi .5(;- quello di ~re troppo sodd isfatti della perfezione a cui
coli l' Ind ia vide conquistatori e mercanti stabilirsi aU'in- erano pervenuti e di chiudersi in un pericoloso isola men-
temo dei suoi confini, con beneficio suo oltre che loro : i to, evitando i con tatti con l'esterno: condotta alt rcttanto
musulmani infatti a rricchirono con la loro civiltà la vita fatal e alle comuni tà umane quanto abbiamo visto es-
della naz.ione, dando al paese: uno dei suoi governanti serlo sta ta per le specie animali.
più saggi nella persona dell'impera tore mogul Akba r. Più i ritiene che il popolo cinese, sia i turanici sia i mon-
tardi la dominazione inglese vi ha porta to le correnti del goli, derivi dagli a tlantidi; alcuni lo collegano agli accadi
pensiero moderno occiden ta le e vi ha risvegliato l'attivi- dell'iUia occiden tale, caccia ti dalla Maopotam ia dai sc-
tà politica. miti. Nessuno sa a quando risa lgano l'a rte della stampa
Nel mondo amico la funzione dellc università era svol- e le altre invenzioni dci cincsi, come quella della busso-
ta da istituzioni religiose dette c misteri ::t, alle quali am- la, che gli europei avrebbero preso da loro molli secoli
bivano di venire a mmessj i più grandi pensatori e che più tardi. Lao T7.t, il loro grande saggio, contemporaneo
avevano affiliazioni veramente internaz.ionali. Le più im- di Buddha, fu il fondatore del tloismo che ilUieme al
portanti erano in India, a Babilonia e in Egino; i più buddismo ebbe una larga diffusione in C ina e si fuse con
tardi mute:ri greci di Eleusi ne furono una derivazione. esso. Ma la civiltà e i costumi dei cinesi sono ancor più
La tradizione voleva ehe il centro origina le ne fosse stato debitori a Confllcio, un saggio nato a nch'egli nd VI secolo
l 'AtI ~ ntide nella sua età dell'oro, nel periodo del suo a.C., autore dei principali lesti classici cinesi e ancora
massimo splendore, e che anche i druidi della BrÌlannia venera to da tuni.
e del1a Gallia derivassero da questa rOOle le loro con!> cl XIII secolo un viaggiatore veneziano d i nome Mar-
scen7.C:. Pitagora, il grande !Cienziato greco, ru a Babil!> co Polo fece conoscere all'Europa la ricchezza e la p0-
nia e in India per imparare la saggeu.a dci magi c dei tenza del Celeste Impero c da allora ci sono perven uti
bramini . dalla Cina molti prodott i e invenzioni, fra cui la stampa,
Un a ltro centro di eivihà asiatica lin dai tempi più an- i processi di lavorazione della scta, qualità pregia te di tè
tichi è stato il grande paese della Cina - o Catai - che e la polvere da sparo. Le sue porte dovettero poi essere
dopo anni e anni di conflitti terribili sta ora riprenden- aperte con la forza a l commercio, ma pur a ttraverso mol-
dosi e attirando scmpre più l':menzione degli studiosi sul te vicissitudini la C ina ha saputo eooservarc la sua inte-
wo segreto dell'eterna giovinezza e bellezza. In C ina noo grità spirituale.
si sono fa lte molte ricerehe archeologiche e per le sue
origini non è possibile fissare alcuna data ; ma da quan-
do sc ne è avuta qualche notizia, ha sempre avuto un

128 12 9
XIV · L'EGITTO ATTltAVl!ltSO I TSWPI
La civiltà egiziana - con pochi periodi di oscuramen-
to - è fiorita dall'età paleolilica a oggi e ha dato origi-
ne, tramite i greci, a gran parte della civiltl europea.
Per la sua posizione centrale e per la ricchezza delle ri-
sorse naturali, soprattuHo per i doni profusi dal suo fiu-
me, l'Egitto era adatto a diventare il centro di diffusione
della civiltl e aveva inoltre il vantaggio di aver ercclita to
molte conoscenze sull'arte e sulla !cienza dall'antico p0-
polo del cootinente perduto. Gli egiziani erano anche
tendenzialmente dei colonir.t.alori, erano ci~ capaci di
trasferire altrove il loro ambientej avevano un'intelligen-
za creativa, capace di invenzioni che ahri potevano adot-
tare.
Una di queste loro invenzioni ebbe enorme importan-
za per l'umanitl e fu come al solito il risultato di una
serie di !Coperte pamali. Le inondazioni periodiche del
Nilo lasciavano sempre un terreno fertile dove la vege-
tazione cresceva rigogliosa: sembra che qualche agricol-
tore abbia avuto l'idea di JCavare dei canali per portare
più lontano le acque fecondatrici . Si incominciò cosl a
praticare l'irrigazione, che venne imitata dai popoli abi-
tami in bacini fluviali dello stesso tipo, soprattutto in Me-
sopotamia. Un'altra !Coperta molto importante fatta da-

133
OO"I~ ~DUCAa! Il. ronNl.IAL! U MAHO vuso I T~MPI
L 'WI"M"O A"I'"TM

gli egiziani fu quella dci rame. Sui banchi del Nilo, quan- mCllti musicali e anche agricoli, e statue rappresentanti
do l'inondazione incominciava a decrescere, ovunque l'ac- schiavi; si pensava infatti che questi uJ~mi sarebbero re-
qua formasse dei vortici nelle distese stagnanti dove Aut- suscitati per magia nel paese: dei morti, dove avrebbero
tuavano abbondanti le alghe, si depositava una sostan- coltivato i campi dei 1010 signori come av~no fano
7';& verde. Gli egiziani apprezzavano molto il colore verde, sulla term . I corpi dei morti venivano portaU.lO proces:
che consideravano datore di vita, arrivando al punto da sione sul Nilo con tre barche: in una stavano I sacerdou
dipingersene la faccia per assicurarsi la longevitA. Tro- c i parenti con il sarcofago o la bara ! ~lIa secon.da .sa-
vando quindi questa malachite, la macinarono, la me- livano le lamcntaLTici di professione, nchu!ste per Il rito ;
scolarono con dei grassi e ne fecero un unguento per la c la terza era carica di cibi e di tutti gli oggetti preziosi
pelle. Per mescolarla meglio provarono a riscaldarla sul che dovevano essere sepolti per servire al morto. Arri-
fuoco : la parte: grassa si consumò e rimase un deposito vati sull'altra sponda del flumc, la cassa vcni~ por.tata
solido, che era il rame. Si incominciò cosl a usare questo alla tomba da tori o da buoi, che sarebbero poi stati sa-
nuovo metallo per fam e collane, vasi e ornamenti, pro- crificati durante la cerimonia. Sulle pareti delle tombe
ducendoli in grande quantità.. I vasi di rame cesellato sono state trovate molte iscril.ioni tratte da testi ~cri,
crallo molto costosi, ma erano anche infrangibili e quin- scri tte più tardi su rotoli di pap~ro ~ .raccol~e nel Libro
di molto ricercati; ebbe perciò inizio lo sfruttamen to dci Moni, che gli studiosi sono n~sc.lll .3. dc:c,Jrarc:: Que-
delle miniere per cercare altra malachite. Ben presto si sto culto dei morti ha reso grandJ servlU alla $lana, an-
produsse. anche l'ottone e si costruirono strumenti musi- che se il suo scopo non era questo, non più di quanto le
cali di ottone e a corde. Gli artigiani egiziani erano dei piante volc:ssc.ro seppeUirsi per ~r~u~'7-i i~ carbone. .
maestri insuperati per la loro tecnica e appassionati del Per imbalsamare i loro morti gh egiZIani avevano bi-
loro lavoro. Persino i leui erano molto più belli di quelli sogno di molte erbe e spezie rare, ol~re alle p.ietrt: e ai
che facciamo oggi : avevano le gambe intagliate meravi- metalli preziosi necessari per adornarh. Pc.r.na~gare~­
gliosamente in forma di animali, e scalini scolpiti per sa- vano due tipi diversi di barche, uno per Il N 110 e I al-
lirvi, ma al posto del cuscino avevano solo un duro pog- tro per il mare, con vele dai bellissimi ricami. Con
giatesta in legno. i era alJora verso il 4-000 a.C. Gli queste imbarcazioni essi navigar~o lung~ le coste del
egiziani avevano anche tavole, sedie, specchi di forme Medit'erraneo e del Mar Rosso, spmgendos, flno alla S0-
squisite, cucchiai di avorio intagli ato; e le signore usa- malia· penetrarono nel Golfo Persico e costeggiarono la
vano mettersi nei capelli pettini artistici. L'anima del- Siria;' con le isole del Ma r Egeo e con l'Asia Minore
l'Egitto trovava cosl espressione nella bellezza. QuestO avevano grande famili arità.. . .
popolo aveva l'a bitudine di seppellire nelle tombe in- I sumeri erano invece un popolo che abitava le nve
sieme con i defunti, dove sono stati trovati, gioielli, stm- del Golro Persico. Secondo una leggenda , gli dci erano

134 135
COME. mUCoUE. IL POTr.NZlALIt UMANO L'EGITTO A'TTltAVE. SO I TEMPI

giunti da loro dentro un grosso pesce, avevano insegnato creato il mondo e l'uomo affidandoli a lle cure del farao-
molte cose meravigliose ed erano poi ripartiti nel corpo ne, suo figlio. Era chiamato Amon· Ra e nessun al tro era
del pesce. Anche i sumeri crearono una civiltA raffma- pari a lui , anche se c'erano numerose altre divinità mi-
ta, aiutali forse dagli egi1.iani. Alcuni anni fa sono state nori. Si raccontavano storie meravigliose su Iside e Osi-
falle grandi scoperte a M oh enj~ D aro, nell'India nord- ride, divinità incama te c he govcrnavano l' Egiuo. Osiride
occidentale, dove si sono trovati restj dj stamiamenti su- fll tradito e ucciso dai suoi nemici e lside ne cercò a
merici. lungo il corpo smembrato finché lo trovò. Poi Osiride
Gli egi2iani facevano combattere per loro dci merce- diventò il rcggi tore dei morti, mentre lside e suo figlio
nari e facevano lavorare gli sch iavi : il progresso della ci- Oro governavano sulla terra. L'uomo viveva sulla terra
viltà, dWlque, non significa sempre un progresso morale. sotto l'occhio di Ra, poi si presentava a Osiride per es·
Le piramidi e altri meravigliosi mon umen ti furono co- sere giudicatoj il suo cuore veniva posto su una bilancia
struiti da schiavi, sottoposti a sorveglianti crudeli. L'Egit- che aveva su ll'altro piatto la verità. Perciò gli egiziani
to ebbe un grande faraon e che fu anche un riJonna tore usavano riempire di piombo il cuore del morto, perché
religioso : si proponeva di purifica re e semplificare il il suo peso ingannasse Osi ride al momento del giudi7.io.
culto, poiché a ffcrmava che il primo dovere era quello Non possia mo dare qui una storia completa dell ' Egit-
di vivere nella Verità e di cercare la Veri tà. Non riwcl to, ma solo una traccia che ne serva di guida allo studio.
a vincere " opposizione dci sacerdoti, troppo potcoti per La storia moderna dà importanza soprattutto all'incon·
lui, e venne detronizzatoj ma l' Egitto perse la sua unit.i trarsi e al mescolarsi dci popoti , per cu i i vari gruppi
e incominciò a decadere. tendono a fondersi in gruppi più vasti e le nazioni infine
Non ~ più possibile oggi, studiando la storia, trascu- incominciano a organizzare l'unità dell 'umanità. Il pro-
rare o considerare con disprezzo le antiche reljgioni : cesso di fusione è sempre stato lento e la civiltà ne ~ il
esse infatti cost ituiscono una parte importante della psi- prodot to. Cii insegnanti dovrebbero studia re le origini,
cologia dell'uomo. Anche i popoli più primitivi hanno la posiz.ione geografi ca e lo sviluppo di ogni gruppo, i
lIna sensibiljtà religiosa, che li spinge ad a ttribuire un'ani- suoi sposlamcoti e i suoi rapporti con gli altri gruppi, tC-
ma a tutte le cose, animate e inanimate, agli alberi, al nendo presente la storia della vila di tUllO il popolo, che
sole e alle stelle: essi la vedono con gli occhi deUa fan- non quella degli ind ividui. t sempre possibile presentare
tasia, con la quale possiamo penetrare il mistero della ai bambini questi avvenimenti in una forma adatla a loro.
natura. L'uomo non può vivere senza la religione. che si
~ adallata a ogni nuovo stadio del suo sviluppo. In Egit-
to .si adoravano molte divinità, circondate da un grande
misteroj la più importante di tu n e era il sole, che aveva

137
xv . LA VITA IN BAB I LONIA l!: I SUO I "APPO"T I
CO N T I" O
La regione irrigata dai due fiumi Eufrate e Tigri, chia-
mata ora Mesopotamia, è stata teatro di Wla civiltà qua-
si altrettanto antica di quella egiziana. Per molti secoli
queste due civiltà furon o contemporanee e rivali, ma
Babilonia ebbe una storia più tormentata, avendo dovuto
subire molte invasioni e conquiste. Gli archeologi hanno
trovato, sepolte nella sabbia, le rovine di numerose città,
fra le quali Ninive. poco distante da Babilonia e antica
capitale dd regno. Nell'ultimo millennio prima di Cristo
su questa regione dominarono a turno gli imperi caldeo,
assiro, babilonese e persiano, perch~ i suoi confini non
erano difesi dalla natura .
Rawlinson nella sua storia di Babilonia descrive la
grande citti come deve essere sta ta ai tempi del re Na-
bueodon05Or, il cui nome è stato reso familiare ai crÌJtia-
ni dalle pagine ddla Bibbia. La città era affollata di gen-
te venuta da ogni parte del mondo a quel tempo cono-
sciuto - i dominatori semiti con le barbe IWlghe e gli
abiti Auenti j i glabri sumeri con le sottane eone. Que-
sti sumeri appan'enevano a Wla civiltà più antica e era-
no stati sottomessi, ma i conquistatori semiri li rispetta-
vano per la loro cultura ; molti andavano a consultare
i loro saggi, che erano indovini e astrologi. I templi era-

14 1
OOMI! I!DUCAar. IL POTrJUIALI! U),tANO BABILONIA l! I aA'J>OIln OON TUlO
no il cenlro della vita cittadina e i sacerdoti erano ricchi tori sono due dei segni dello zodiaco e rappresentano le
e potenti. costellaziooi che si chiamano ancora del Leone e del To-
L'architettura offriva uno spettacolo di molto minor ro. Tutte le antiche religioni avevano una grande vene-
bc.11cu.a che in Egino: le strade erano strette e gli edifici razione per questi segni. , .
di brutti mattoni color argilla. i usava l'ottone, la ce- Babilonia commerciava non soltanto con I Egltto, ma
ramica non aveva un livello molto notevole. Esistevano anche con la cilt~ renicia di Tiro, uno stato marinaro i
molti canali ra lli costruire da Hammurabi, il leggenda- cui abitanti navigarono lungo tulte le coste dell'Europa
rio rondatore ; egli aveva lasciato al suo popolo delle leg- e dell'Africa , spingendosi persino fino alle isole bri~n.i­
gi sagge, che proteggevano in modo speciale le donne e che. l1 profeta ebreo Ezechiele ci ha dato nella Blb~la
i poveri. Queste leggi e altri scritti sono smu trovati in- una bella descrizione di Tiro, leggendo la quale poma-
cui su tavolette d'argilla, che venivano usate come li- ma immaginare come si vivesse ~ Babiloni.a e in Egi.lto,
bri: con uno strumento appuntito si imprimevano i ca- oltre che a Tiro e nelle sue colcrue. Ezechiele proretl223.
ratu:ri nell'argilla molle della tavoletta, la quale veniva una grande vittoria che il re Nabucodonosor avrebbe ri-
poi cotta al sole e indurendosi conservava lo scritto. Ne- portato su Tiro :
gli scavi sono sta te trovate migliaia di queste tavolette;
Nabucodonosor ne aveva nel suo palazzo una intera bi- c O tu, figlio dell'uomo, intona un lamento per Tiro.
blioteca. e E di' a Tiro : O tu che sorgi all'ingresso del mare, .
I babi lonesi erano un popolo pacifico, ruggivano racil- che sei un mercante per il popolo di molte isole, cosl dice
mente davanti all'esercito di un conquista tore, ma subito il Signore Iddio : O Tiro, tu hai detto : io sono una nave
ritornavano a ricostruire le loro case. A quell'epoca la di meravigliosa be.llaza.
città era molto popolosa ed era circondata da mura alte e I mai coofin i sono circondati dal mare, i tuoi costrut-
dieci metri, larghe abbastanza perch ~ sulla loro cima p0- tori ti hanno fano di perfetta bellezza.
tessero correre quauro cavalli affiancati. Erano lunghe c Con i cipressi di Senir costruirono tutti i tuoi a~ti j
ci rca quindici chilometri e avevano cento porte, la più hanno preso un cedro del Libano per formar su di te
bella delle quali era ded ica ta a Ishtar, la dea dell 'amore l'albero rpaestrO.
e della guerra. Questa porta aveva sei torri di bronzo e c Con le querce di Basan tornirono i tuoi remi ; la
d'oro, ornate di smalti. compagnia degli Ashuriti l'ha ratto un ponte d'avorio,
Un viale meraviglioso conduceva dal palazzo del re al ponato dalle isole di Chiuim. .
tempio di Merodach, fiancheggiato da enonni sta tue di e Di lino egiziano ricamato era la tua vela pe~h~ t~
tori e di leoni, costruite in metallo e smalto. Queste sta- servisse d i vessillo; di giacinto e di scarlatto delle Isole d.
tue si possono ora vedere al Bri tish Museum. Leoni e Elisha era il tuo padiglione.

143
COME WUCAlllt IL POT&HZ1ALE UMMOO BABILONIA lIt I1lAP POIln CON n1tO

C Cii abi tanu di Sidone e di Arvad erano i tuoi rema- c Trafficavano con te in ogni genere di cose; stoffe
tori ; i tuoi saggi, o Tiro, erano a bordo quali tuoi piloti. ..lZurre e ricamate.. tappeù riccamente tessuti, funi ri-
« Ta rsis commerciava con te per l'a bbondanza delle lorte e robuste in cambio delle tue merci.
tue ricchezze; pagava le tue ricchezze con argen to, ferro. e Le navi di T arsis navigavano per il tuo commercio;
stagno e piombo. Anche J avan, TubaI e M cshec com- così divenisti ricca e gloriosa nel cuore dei mari . :t
merciavano con te; commerciarono in uomini e oggetti
di bromo sui tuoi merca ti . Cosi iJ poeta descrive la ricca liro, destinata ad es-
e Quelli della casa di Toganna portarono sui tuoi mer- sere umiliata daUa potCllZ3 ancora più grande di Babi-
cati cavalli da tiro, cavalli da corsa e muli. lonia, che Slava a llora d iven tando un impero mondiale.
e Pure gli uomini di Oeden trafficavano con tei molte Ma un a ltro proreta ebreo, C cremia, quasi nello stesso
isole ti fornirono di merci ; ti portarono in dono zanne periodo denunciava la malvagità di Babilonia e ne pre-
d 'avorio e ebano. La Siria commerciava con te, a mo- diceva la cad uta:
tivo della quantità delle merci che tu produci; portò aUe
tue fiere smeraldi , porpora c ricami, e lino finissimo, e e Babilonia ~ sta ta una coppa d'oro nelle mani dci Si-
corallo, e agata. gnore, che inebriava tutta la terra ; i popoli hanno be-
e Ciuda e la terra d i Israele commerciavano con te ,' \'\Ito il suo vino, i popoli ne sono impazzit i.
come cambio di mcrce ti davano grano di Minnit, pro- « Improvvisam en te Babilonia è caduta ed è sta ta d i-
fumi c miele e olio e balsamo. Damasco era tua cliente strutta: piangete, piangete per lei; prendete un balsa-
per la quantità delle merci che tu produci, per la mol- mo per lenire il suo dolore, cosl potranno forse guarire le
titudine del1e tue riccheu.e; li forniva vino di Helbon e sue ferite.
lana bianca. Anehe Vedan c J avan, viaggiando avan u e e Affilate le rrecce, raccogliete gli scudi; il Signore ha
indietro occuparono i tuoi mercali, portandovi ferro la- suscitato il coraggio dei re dci M edi, pen::.h ~ il suo dise·
vorato, cassia e canna aromatica. gno è contro Babilonia, il suo disegno ~ di distruggerla. :.
e Deden trafficava con te selle di cuoio per cavalca re.
e L'Arabia e tutti j principi di Qedar commerciarono In al ~re parti della Bibbia si può trovare la storia di
con te in agnelli c montoni e capre; in questo essi rurono come Nabucadonosor fII condannato alla pazzia e del
i tuoi mercanti . banchetto fatale di suo figlio, quando apparvero le dita
e I mercanti di Saba e Raama trafficavano con tei di una mano a 5Crivere sul mu ro che il suo regno gli sa-
sui tuoi mercati porta rono spttie di prima qualità, pie- rebbe stato tolto quella stessa none ! E realmente Babi-
tre prtti05C e oro. lonia venne altacc.l.Ia di sorpresa e l'im pero passò a Da-
rio della Mcdia e a Ciro il Persiano.

'45
Medi c pc~ani erano popoli più forti e più coraggi. .
meno civilizzati, poich~ non era da molto che avevano
lasciato la vita dci nomadi ; essi erano destinati a tra·
smettere la 6accola della civiltà ai greci, quando ne a·
rebbe venuto il momento.

XV I ' DICN1TÀ B I MPUDENZA


Nel piano cosmico, un po' come nell'arte culinaria,
civiltà diverse si mescolano in vista di certi risultati. i
preparano separa tamente ingredienti diversi, manipolan·
doli con cura e lasciandoli paz.ientc:mente a cuocere pian
piano finché si siano raggiunte le condizioni volute, e
poi li si aggiunge alla pietanza per darle quel panicolare
sapore. CosJ nella storia egiziana gJi avvenimenti fu rono
pochi e si verificarono lentamente, mtntre la civihà si
diffondeva pacificamente e molte cose si evolvevano a
poco a poco, Poi vi fu aggiunta la civiltà babilonese, c0-
me una specie di salsa, dopo che era stata insaporita an-
che con molti ingredienti più antichi, come un piu.ico di
hittiti e di sciti. Vennero poi i medi e poi ancora i per.
siani e con questi nel piatto avvenne una trasfonnazione.
Invece di un miscuglio, sembra si sia avuta una trasfor-
mazione chimica e sia stato creato qualche cosa di uni-
fanne c di nuovo, qualche cosa che prima non c'era.
L'impero di Dario era ricchissimo c magnifico; palaz-
zi di uguale splendore ornavano Susa, Perscpoli e Tebc,
al pari di tante capitali. I medi erano stati un popolo di
montanari e i persiani, in origine affini a loro, erano no-
madi come gli !Citi c gli hiniti, che sono la guida di
grandi capi manifestarono improvvisamente una grande

149
COME "DUCAR! IL J'OTItl'o'l.IALE UMAXO DICNrrÀ ~ IMPUDENZA

forza e si arricchirono con il bonino delle loro vittorie. cosl vasto e per difendersi doveva servirsi di truppe ete-
Avevano un grande amorI" per la verità e un particolare rogenee.
rispeno per le leggi, tanto che era diventato proverbiale Un giorno Dario, il Re dei Re, i cui decreti si difTon·
dire che la legge dei medi e dei persiani era inviolabile. devano in tutto il mondo per esservi immediatameme
Ciro conquistò non soltanto Babilonia, ma anche l'Egit- obbediti. venne infonnalo di un incidente ridicolo. Un
to, affermando il suo dominio su tuni i paesi minori . Da- villaggio di un'isola greca si era ribellato alla sua autori·
rio consolidò l'impero nominando dei 53trapi, o governa- ti e era sta to aiutato da certa gen te, gli at'cniesi, dei ver-
tori, perch~ governassc.ro a nome suo e amministrassero mi miserabili che vivevano oltre il Mare Egeo. Era quasi
la giustizia. Costrul deUe buone strade che collegarono incredibile che osassero tanto e il potente Dario non die-
nndia alla Grecia; Cu molto generoso e permise agli de molto peso alla cosa j si accontentò di chiedere ai suoi
ebrei prigionieri a Babilonia di ritornare a Gerusalem- cortigiani di ricordargli di frequente il nome di Atene,
me e di ricostruirvi il tempio che Nahucodonosor aveva perché la cittA presuntuosa non restasse impunita, dato
distrutto. che in quel momento era occupato in cose ben più im·
A Perscpoli il re aveva un letto bellissimo i la sua per- portanti.
gola era coperta da una vite rampicante con Coglie e Chi erano questi greci delle isole e chi erano quegli
Crulli d'oro cesellato. Aveva Wla guardia dci corpo di impudolti ateniesi che avevano sfidato la collera del re,
diecimila uomini e condusse una guerra contro gli sci ti, intervenendo in una contesa che non li riguardava?
che vivevano sulle montagne fra il Caspio e il Mar Nero Le più antiche notiz.ie sui greci, o cIleni, ci sono date
e la cui Corza e Cerocia erano leggenda rie. Dario non da due lunghi poemi epici,l'I/iadt: e l'Odisst:a, attribuiti
volle credere a quello che si diceva di questi giganti a un poeta cieco di nome Omero. L'Iliade racconta la
- che ci4X avessero un occhio solo e piedi caprini con i storia di una lunga guerra combattuta fra i principi greci
quali potevano arrampicarsi - j invase quindi il loro confederati e iJ re di Troia, il cui figlio aveva rapito Ele-
paese e in quattro anni lo conquistò, costringendo gli scit i na, la bella moglie del capo dci greci . Greci e troiani ap-
a emigrare a nord e a occidente verso le steppe. Sono partenevano alla stessa razza e, venendo dal Caucaso,
state t.rovate molte iscriz.ioni rupestri in luoghi diveni, si erano stabiliti sulle due rive opposte dell'Ellcspontoj
che commemorano le imprese di Dario, il Re dei Re i Troia (1Iio) era lo stato più antico. Alla fine Troia fu
una fu scoperta nel 1828 da Rawlinson su una lastra di conquistata e distrutta e i greci vittoriosi si imban::arono
pietra alta dieci metri, nella zona montagnosa che attra- per ritornare in patria. Per via incontrarono molte av-
versò recandosi in India . Persino il potente impero di venture e affromarono molti pericoli, come ~ racconta-
Dario crollò rapidamente. perché i suoi valorosi medi e to neU'Odissea, che narra le peregrinaziocù di Odisseo.
persiani non erano sufficienti a tener unito un dominio Odisseo era un uomo intelligente e astuto che aveva Cat-
OOM~ ~DUCAJt & IL POTr..mIA L~ UMANO DIONITÀ & Il.IP UD~NZA

lO molto per aiutare i suoi compagni a riportare la vit- suoi migliori generali a capo di una spedizione punitiva
toria, ma era incorso nell'ira degli dci a causa dei suoi per sottomettere Atene e i suoi amici e riponarne prigio-
inganni ; per questO aveva fau o naufra gio e aveva dovuto nieri i capi a Perscpoli. Ma il risulta to inferse un colpo
soffrire molto prima di poter ri tornare da sua moglie. lIncor più grande all'orgoglio dei persiani, perché si ve-
Fra i suoi amici c'era M.inosse, re di Creta, e di questo rificò l'impossibile - il topolino aveva vinto l'defan te!
centro di civiltà si raccon tavano molte cose. Creta era Il monarca oltraggiato era pronto ad andare d i persona
chiamata la « stella dei mari » e di qui si diffuse per la a vcndicare l'insulto, ma la mone glielo impedl e suo
prima volta verso occidente una nuova civiltà, diversa figlio Serse non era un uomo della sua statura. Comun ·
da quella ddl'Egitto e dell'Asia. I mercanti cretesi ave- que, per attuare il progello di suo padre, Serse preparò
vano commercia to con la Spagna, e ancora oggi certe un gronde esercito di '.Z 00.0D0 uomini da opporre ai 5000
ballerine spagnole portano un costume derivato dalla ateniesi e mandò una nou a formidabile, fantastica per
Creta dei tempi di Minosse, prima che il palazzo labi- belle:tza e potenza. Fece costruire un ponte di barche sul-
rintico venisse distrutto verso il 1500 a.C. Non molto l'Ellesponto, in modo che i suoi soldati potessero passare
tempo fa Sir Arthur Evans con i suoi scavi portÒ alla a piede allCiu tto. c si rcce preparare un trono su un'altura
luce il meraviglioso palal.1.o di Creta, che conteneva ne- d3 11a quale avrebbe potuto assist'e re al trionfo del suo
gozi e ogni allra cosa in un solo edificio, veramente si- esercito.
mile a un labirinto : esso portava i segni di essere stato Atene correva ora un grave pericolo e mandò a chie-
abbandonato all'improvviso, quando i nemici avevano dere agli altri stati della Grecia che l'aiutassero a sal-
distruuo la città. Si dice che i cretesi emigrassero in To- vare la patria comune e la loro Libertà. Sparta mandò
.!Cana, porlando con ~ le loro arti, che più tardi avreb- trecento uomini a difendere lo stretto passo delle T ermo--
bero fatto la gloria di quella regione. pili: per tre giorni essi tennero indietro gli eserciti per-
Troia invece ~ stata scoperta dall'archeologo Heinrich siani e uno solo di loro ritornò vivo a Sparla. Poi i per-
Sc.hlicmann. Da principio egli fu sorpreso di trovare, sca- siani irruppero verso Atene per metterla a ferro e ruoco.
vando, una cit tà che non corrispondeva alla descrizione Ma ru una vittoria sterile, perché i capi ateniesi avevano
dell'Iliade. Si trovò poi che non meno di sei città erano abbandonato la città per pun tare tutto sulla difesa delle
sepolte una SOIlO l'altro e che una di eS3C era proprio co- loro navi. clio stretto golro di Atene le grosse navi per-
me Omero l'aveva descritta . siane si trovarono in una posizione svantaggiosa e $erse
Furono i discendenti di questi greci che nel v secolo ebbe l'umiliazione di vedere la sua magnifica Rou a bat-
a.C. suscitarono la collera di Dario, in particola re gli abi- tuta in pieno nella battaglia di Sala mina e costretta a
tanti di Atene, una delle ci ttà-stato indipenden ti deJJ'EI- fu ggire in disordine.
lade. Quando il momento fu venuto, il re mandò uno dei La guerra fra i greci e i persiani sarebbe durata all-

' 53
co"u~ I:ouc.u.a IL POT~NZI"'L& UNANO
cora molti anni, con alterne vieende, perché i greci nOlI
riwcirono a essere .sempre all 'altezza del loro eroismo o
a rafforzare in pace i vincoli che li univano e che erano
Slati stretti ndl'ora del pericolo. Comunque ora la 6ac-
cola della ...ita era nelle loro mani e la loro civiltà avreb-
be progredit'O, mentre i persiani decadevano irrimedia-
bilmolte : duecento anni dopo sareb~ro stati i greci •
invadere a loro volta l'impero persiano e a mettere a fer- XVII ' LO , ' I IlITO ELLEN I CO
ro e fuoco Persc:poli. La civiltà dall 'Asia era passata al- C II.1!.ATOIlE DELL'I!.U"OPA
l' Europa.
I greci avevano un nuovo ideale politico, quello dd-
la l i~rtà. Ritenevano mostruoso che un uomo solo do-
vesse comandare e tutti gli altri obbedire. Le leggi do-
vevano essere fatte con il consenso di tutti e poi rispetta-
te. Ogni greco era fort e dci rispetto verso se stesso e quan-
do erano uniti erano invincibili j mentre gli eserciti per-
siani erano composti di uomini reclutati fra i molti p0-
poli soggetti e oppressi dai tiranni. I greci si distinsero
anche per la loro intelligenza, il loro amore per le let-
tere, le arti , il teatro. Diedero grande importanza alla
bellCl7.a fisica e alla salute e organizzarono gare atletiche.

154
Gli ateniesi ricostruirono la loro città e i suoi templi,
profond endo ogni loro riechCZ7.3 e ogni dote arlistica in
una nobile architellura, espressione di dignità civica,
preoccupandosi ben poco del lusso privato. Pallade Ate-
na, la vergine dea della saggezza protettrice della città,
era il loro ideale di perfezione: lo scultore Fidia ebbe
l'incarico di scolpire una sta tua d'avorio e d'oro che ne
esprimesse la perfetta bellezza. Fidia e Prassi tele e i loro
seguaci riempirono la città di statue meravigliose, che
sono ancora considerate modelli di perfezione per la for-
ma e le proporzioni del corpo umano. I greci attribuivano
aUa bellev.a fljica un valore morale e ritenevano la cura
della salute del corpo un sacro dovere. I giochi ginnici
venivano organizzali come pane delle feste religiose e le
corone d'alloro che venivano date in premio nelle gare
di forza e di agilitl erano ambic.c come fossero state
d'oro.
Atene primeggiò per la liberLà di pensiero. Il saggio
di nome Scerate, fondatore di una scuola filosofica, prese
l'abitudine di aggirarsi fra i suoi concittadini rivolgendo
loro domande che li costringevano a rifletterej chiedeva
per esempio come ci si potesse aspettare che una statua
d'avorio e d'oro salvasse la cittl dai pericoli e perché

157
COMI. !.OUCAaI. IL POTI.HUAU UWANO LO SPlarro r.LUMlOO carATOllI. Or.LL'z.uaOPA

credessero con tanta facilità alle cose che dicevano i sa· le di Shakespeare, e in generale la poesia e:. la l.e:ue?:
cerdoti, invece di pemare con la loro testa. Dopo Wl tura greche sarebbero state: imitate dagli scntton latinI
certo tempo il consiglio cittadino venne indotto a inter· e avrebbero esercitato la loro inAucnz..'l su tutta l'Europa.
venire e Socrate fu portato in tribunale e accusa to di cor· Un grande inventore fu Archimede:- che meditando sull~
rompere la gioven tù. Dopo un lungo processo i voti dei ragioni per cui l'acqua ~~encva .d suo .corpo, scopr~ I
suoi nemici prevalsero e Socrate venne condannato a bere principi del peso dci ~rpl Immers~, gra~~ alla capacità
la cicuta. Fu tale il numero dei cittadini inorriditi al· di vedere con gli occhi della fant3SJ3 . Utilizzò degh ~pec.
l'idea di condannare a morte: un uomo così saggio, che chi per concentrare i ~ggi del sole sulla notta ~el ra--
Socrate venne segretamente informato che gli sarebbe mani che assediavano Siracusa, provocando cosi IlIlCc:n·
stato permesso di fuggire da Atene. Ma egli si rifiutò di dio delle navi nemiche. Fu un grande matematico e: sta·
fuggire, dicendo che Atene aveva il diritto di chiedere la va studiando i triangoli quando dei soldati romani irrup-
sua vita e che egli non voleva offende:me le leggi SOl· pero nella sua stanza e: l'uccisero. .
traendovisi. P3S36 cosi il suo ultimo giorno a discutere di Il regno di Macedonia, considerato dai greci .elle01c~
problemi Iilosofici con i suoi amici e alla fine bevve coo solo a melà, acquistò una grande: potenza SOllO Il re fl.
serenità il veleno, quando gli venne portato dal guardja· Iippo. Egli riusd a unire gli stati greci sotto la sua. ege·
no in lacrime. Quando gli chiesero dove desiderasse es-. monia tntwiasmandoli con l'idea di organizzare l'lIlva·
sere sepolto, rispose ICherzosamente che avrebbero dc> sione della Persia, il loro an tico nemico. La potenza d~i
voto prima riuscire a prendere la sua anima per poterla persiani ai confini della Gr~ia res~ava an~ra un~ .ml'
seppelli re. ma che del suo corpo avrebbero potuto fare naccia, soprattutto perch~ gh cileni erano IOde:bohtt da
queUo che volevano. una guerra estenuante: fra Atene e parta, aHa quale ~ve.
Nacquero cosl un modo di pen.g,re critico e una sete vano partecipato anche altri stati e che e.ra stata rovino:
di COOO5CCll%.e di prima mano, che ebbero i loro continua· sa per tutti . Gli interventi della Macedoma ne erano ~au
tori in Platone, uno dei maggiori filosofi, in Efatostene, una conseguenza i il re filippo avc:v:l diehiarat? di es-
che dimostro la sfericità della terra, e in Aristotele, che sere per discendenza di puro sangue greco e saggtamente
fece studi ed esperimen ti nel campo delle icicmc natu· aveva affidato l'educazione di suo figlio, il giovane Ales·
raLi. EMi furono dei grandi educatori, di cui dovremmo sandro al filosofo Aristotele. t greci finirono per accor·
anche oggi applicare i metodi, e alimentarono in una darsi ~on Filippo accctlando di combattere sotto di lui
piccola cerchia una fiamma che si diffuse poi in tutto il contro la Persia, a condizione soltanto che egli rispeuasse
mondo. Ad Atene, e in grado minore in altre città ddla la libertà c l'indipenden7.a di ognuno all'interno della
Grecia, fiori anche una grande letteratura e il teatro; le propria cit~. .
tragedie di Eschilo e di Euripide furono i modelli di quel· Filippo di Macedonia fu un grande generale, perfe7Ja--

159
COMI. EDUCAllI. U. POnNZIALL UMANO LO Sputrro I.u.QlICO CJUtA~ DEl.L'E\11l0PA

nando l'a ne della guerra con l'uso della sua falange im- si fece accompagnare ndle sue imprese da scienziati e
bauibile. Inoltre addestrò la cavalleria con metodi nu~ specialisti in ogni campo e anche da tecnki che disegnas-
vi, in modo che cavallo e cavaliere raddoppiassero la le> sero cane geografichej portò anche libri di poesia, di tea-
ro forza gnzie aUa perfetta disciplina che li univa . Un trO e di storia per ricrearsi lo spirito. Aveva l'abitudine di
giorno Alessandro, il giovane principe che aveva allora di"cutere con i suoi capitani, attorno ai fuochi dell'ac-
solo dod~i anni, stava osservando come si addestrassero campamento, di botanica e di zoologia e scriveva rego-
questi cavalli. Vedendo come un cavallo focoso si rifiu- lannente ad Aristotele, dCJCrivendogli le cose che aveva
tasse di lasciarsi cavalcare, scoppiò a ridere canzonando visto e mandandogliene degli esemplari. Ad Atene Te~
gli allenatori, che si offesero per l'insulto del ragazzo. Il frasto scrisse una storia delle piante e degli animali ser·
re Filippo rimprovero il figlio, ammonendolo che ci v0- vendosi proprio del materiale fornitogli da Alessandro.
leva molto tempo per domare un cavallo indocile : ma il I soldati comideravano Alessandro un essere soprano
principe: rispose che avrebbe potuto farlo immediatamen_ naturale, e difatti egli trionfava dovunque andasse. Dopo
te. Per correggerlo della sua presunzione il re ordinò che che fu conquistata Tiro, il re di Persia cercò di venire a
lo lasciassero provare. «Lasciate che impari a sue spe· patti con lui offrend ogli m et~ dell'impero. Il generale
se, » disse, bcncht lutti si allannassero a quella pro~ Pa rmcnio gli consigliò di accettare, ma egli rispose :
sta. Ma Alessandro si avvicinò al cavallo sdvaggio, ne « Accetterei se fossi Parmcnio, ma io sono AltsSandro! »
prese la briglia e bruscamente gli girò la testa in un'altra ln Egitto venne salutato come il figlio di Amon-Ra . Mise
direzione. Immediatamente il cavallo si quietò e lasciò in rolta le annate persiane mandate contro di lw , bnlciò
che il ragazzo gli salisse in groppa . A tutti parve opera Persepoli, ma si comportò generosamente verso le pri-
di magia, ma il ragazzo spieg6 che il cavallo era sempli- gioniere della famiglia reale, continuando la sua marcia
amente impaurito ddla propria ombra: per questo si vittoriosa verso l'lndia , dalla quale mandò in Grecia la
era impennato ogni volta che un cavaliere gli si avvicina- descrizione di elefanti e cammelli.
va, fincht lui non gli aveva voltato la testa da un'altra Ma onnai i suoi soldati erano stanchi di viaggiare e
parte. La madre aveva insegnato ad Alessandro che era chiedevano di essere riportati in patriaj per la prima vol·
figlio di Zeus, o Giove, il padre degli dei greci j per que- ta si rifiutarono di lasc.iarsi condurre più avanti : egli an-
sto aveva tanta baldanza. dò in collera ma dovette decidersi a torna.re. Tuttavia
AlI 'et~ di quarant'anni, prima che avesse portato a anche sulla strada del ritorno volle continuare le sue
tennine i suoi piani per l'invuione ddla Persia, il re Fi- esplorazioni - !COprire ad esempio se il Golfo Penico
lippo venne assa3Sinato e Alessandro ne ereditò il trono fosse un lago o facesse parte dell'oceano - e mandò le
e ne con tinuò i progeui. Animato da una grande pas- sue navi lungo la costa, mentre egli continuava la marcia
sione di conquistare altri paesi e d i conoscere il mondo, all'interno con una pane dei suoi uomini. Per via fu
COME mUCAaE I.L P"1TElttlALZ U MANO

colto da febbri e mOn j viaggiare nel dcsclto erA molto


faticoso ed egli non era più resistente dei suoi uomini,
quando la sete bruciante cominciò a tormentarti.
L'impero di Alessandro non tardò a sfasciarsi poich~
alcuni dei suoi generali mandati ad amministrare pro-
vince lontane si resero presto indipendenti . Ma Alessan-
dro aveva cambiato la faccia del mondo i la sua era stata
la prima spedizione sist'ematica di esplorazione della sto- XVII t • DOV8 t DU.8TTO L'UO .. O?
ria, paragona bile solo a quella intrapresa duecentocin-
quant'anni più tardi dal romano C iulio Cesare.
I romani sostenevano di appart'tnere a una razza affine
a quella dei greci e a loro sarebbe toccato il compi to di
coruolidare ncl mondo la civiltà che lo spirito greco ave-
va ispirato e creato.
In tutta l'opera della natura si ~ rivelata una signifi-
cativa unità di metodo : ~ evidente che essa segue un
piano, che è lo stesso per l'a tomo come per il pianeta.
Nel '924 l'embriologo Childe rivelò l'esistenza di certi
punti di a ttività febbril e detti c gndienli rLSiologici ».
ehe noo partono tutti insieme o con la stessa intensità ,
ma ciascuno a l SliO particolare momento, seguendo un
corso indipendente. Da principio le cellule di quest'e uni-
tà erano esattamen te come Ic altre, ma grazic alla loro
a ttività si sono differenziate e specializzate per la for-
mazione di un organo ; da ultimo sono venuti il siSl'cma
circolatorio e quello nervoso a collegare ciascun organo
a tutti gli a lt ri, creati anch'essi indipendentemente, ma
per uno scopo funzionale diverso.
Si ~ stabilito che i principi rondamentali nel piano del-
la natura sono questi:
I) La libertà e l'indipmdcnza degli organi nei loro vari
sviluppi.
2) Il loro svilu ppo att,raverso la spccia Lizzazione delle
cellule.
3) L'unificazione degli organi tramite il sistema circo-
latorio.
eoM~ WUCAIt~ IL POT~H1J.AU: UIolANO DOVI. i DIItJ:TTO L'UOMO?

4) L'organizzazione delle comunicarioni dal centro alla non è con delle elezioni generali che ottengono il posto
periferia tramite il sistema nelV05O. nell'organismo di governo. L'embrione può inscgnarci
Anche il sangue ~ composto di cellule, ma la sua ~ quanto sia assurdo il meccanismo della nostra societl., do-
stanza è costi tuita sia dai rifiuti gettativi dalle cdJule dd- ve un gruppo pretende di dominarne un altro solo con
l'organismo, sia dalle materie prime prese dall'ambiente la sua autorità, senza che vi sia un accordo. La natura è
estemo. Gli onnoni vengono prodotti dalle ghiandole en- la maestra della vita - impariamo a seguire i suoi me-
docrine e immessi neUa corrente sanguigna; sono necessa_ todi!
ri per stimolare la crescita degli organi, che difani ri- 11 breve sommario ddla storia della civiltà umana chc
sultano ritardati .se questi sono in quantità insufficiente. abbia mo tracciato ha lo 3COpO di mostrarci al lavoro lo
La ghiandola tiroide produce un tipo di onnone, il fega- $lesso .schema fondamcotale, perch~ anche l'umanità è
to ne produce un altro. Le cellule del sangue, dette glo- un'unità organica che sta ancora na.9Cc:ndo. Come gli or-
buli rossi, non sono alt ro che bestie da soma che traspor- gani, i diversi centri di civiltà sono stati fani crescere
tano l'ossigeno dell'aria e gli alimenti necessari alla nutri- perché si rafforzassero isolatamente, poi sono stati messi
zione di tutte le parti del corpo. Questo è il meccani- a contatto in modo da fonderli in organizzazioni più va-
smo per provvedere ai bisogni fisici più elementari, ma ste o, 5t non erano adatti a sopravvivere, hanno cedu tO
si devono poi considerare le esigenze superiori, la prepa- ciO che avevano di prezioso ai vincitori prima di c:ssc:re
razione al comportamento nella vita. Nell'interesse di distrutti. Ma era necessario che crudeltà e sfrunamcoto,
queste esigenze le cellule si sacrificano nel modo più guerre e ogn i fonna di violenza avessero anch'essi un
completo, trasfonnandosi a seconda della funzione a cui ruolo, perch~ gli uomini non si sono ancora resi conto
devono servire. Negli stadi superiori non vi è soltanto della loro comune umanità e dell'opera che insieme de-
un adattamento al lavoro da compiere, ma un tale im- vono compiere per la realizzarione di un destino co-
pulso a compierlo che niente altrò importa: solo cxW si smico.
ottiene la specialittazione. Alla fine il controlJo del siste- Le forze che .scuotono il mondo richiedono con ur-
ma nervoso dà la sc:nsibilità e anima il tutto. Innume- gc:nte necessità che ci si renda conto dell'unità dell'uma-
revoli filamenti che partono dal cervdlo colJegano l'in- nità : è finito il tempo in cui quaJche gruppo razziale o
tero organismo con la psiche. Ma un organismo non è qualche singolo paese poteva diventare civile, lascian-
semplicemente un insieme di organi. Le cdlule nervose: do gli altri nella .servitù e nella barbarie. 11 persistere di
si specializzano raffinandosi e non è possibile pensare che queste idee logore può solo ponare ad aJtre guerre e al-
una di esse possa assumersi da sola il compito di trasfor- l'autodistruzione. E come si puÒ ottencre un cambia-
mare l'amido in zucchero o di combattere un microbo. mento generale di mentalità, se non grazie all'opera del-
E5sc: si imprigionano in una scatola chiusa , il cranio, e l'insegnante, che agisca non come un tiranno o un mis-

.66
COME F.DUCAllE IL POTENZIALE UMANO DOVE l DIIlETl'O L'UOlrolD?

sionario, ma come guida essenziale delle nuove genera- Una volta si diceva che c la bcIlC7.Z3 è una cosa superfi-
zioni? L' inscgnante moderno deve essere uno studioeo ciale» e si dissuadevano i bambini dal guardarsi allo
entusiasta di biologia e della psicologia del bambino nd- specchio, considerato un segno di vanità peccaminosa.
le diverse fasi della crescita, cosi come di quella deU'uo- Ma noi dichiariamo che le scuole dovrebbero essere isti-
ma. La c scuola» deve csscre qualche cosa di diverlO tuzioni che aiutano la beUert.a, perché la bellezza è Wl
da un luogo dove !i istruisce, dove uno solo insegna ai indice di condizioni di vita sane. Buone condizioni di
molti, con sofferenza da entrambe le parti - uno sfono vita producono la bellezza e ottenere questa armonia ~
che ottiene risultati ben scarsi. uno degli scopi dci metodo Montessori. Noi consideria-
ln tutti i paesi si sta introducendo la frequem.a obbli- mo la bclle-aa sotto due 3lpetti, il primo ereditario e il
gatoria alla scuola . Dunque. sul front e dell'istruzione vi secondo prodotto dall'ambiente.
è la coscrizione obbligatoria, una mobilitazione para- Il taSSO della mortalità nel primo anno di vita dei
gonabile a <llIclla di un paese che corra un pericolo bambini è enorme, assolutamente innaturale. dovuto al-
imminente. Non si tratta pero di una mobilitazione l'ignoranza e a condizioni sociali cattive. non alla volon-
nazionale, ma di qualche cosa di ben più grande, di tà di Dio! La percentuale diminuisce gradatamente fino
lIna mobilitazione universale, e per la vita, non per la all'età di sei anni, raggiungendo e mantenendo poi un
morte ! livello sL.'\bile dai sei ai dodici anni. Queste morti precoci
Agli insegnanti si stanno affidando poteri immensi, da e anormali sono veri assassinii, motti innaturali delle
eui non possono esimersi. Poiehé la sa lute fisica dovreb- quali abbiamo tutti la nostra parte di responsabilità, per
be essere la prima cosa da prendersi in considerazione, le quali dobbiamo riconoscerei dei cri minali. Dopo i do-
vediamo dunque quali riforme sono necessarie in que- dici anni il tasso della mortalità aumenta ancora fino ai
sto campo, perché gli insegnanti possano assumersi le lo- diciotto; è un altrO periodo pericoloso cui si accompa-
ro sac.re responsabilità. gnano traslormazioni profonde, c la vita non s..'\rà sicura
t necessario ehe nelle scuole si tenga nota delle osser- che dopo i diciott'anni.
vazioni sulla crescita di ogni bambino e di ogni devia- O sservate l'adulto vittorioso, Ira i ventiquattro e i tren-
zione dalla norma . La crescita non è soltanto un au- lalIC.i anni, quando è prontO per la riproduzione della vita,
mento armonioso di volume. ma una trasformaz.ione. e non deve pagare il suo tributo alla morte! In realtà il
L'uomo ~ lo scultore di se stesso, spinto da una misterio- periodo della riproduzione va dai diciotto ai quaranta-
sa forza interiore a raggiungere una determinata (onna due anni, ma i limiti più ristretti indicati per l'ctà dei ge-
ideale. La crescita può essere definita una ricerca della nitori sono quelli che danno gli individui più forti, che
pc:rfez.ione. SOltO la spinta di un impulso vitale. vivono fino aUa vecchiaia e di,'emano fam osi. I figli di
t essenziale che la civihà produca dei bei bambini. genitori o troppo giovani o troppo vecchi spesso ha nno

168 16g
OO.. !. !.DUc.u!. II. POTlU'nIAl.!. U MANO DOV!. t I>IR.!.TTO l.'UOMO?

qualche cosa di anonnale, sono deboli o cattivi, diversi quenza di maUonnaz.ioni nel loro fisico. L'uomo brutto è
comunque dai bambini sani e felici. forse un criminale ? Di rado un assassino o un ladro è di -
Queste statistiche riguardano la mortalità e si potreb- vuso dagli altri bambini al momento della nascita, ma le
be osservare che la scuola non si occupa dei morti. Ma condiz.ioni in cui cresce gU impcdiJcono di adattarsi alle
ogni morte ~ solo una catastrofe in mezzo a incidenti mi- leggi del suo paese. Le condizioni sociali agiscono sul fi-
nori. La malattia non sempre porta subito alla morte e sico e sul morale e l'individuo diventa anonnale: di soli-
l'alta mortalità fra i bambini al di sotto dei sei anni indi- tO il crimina le riOeHe gli errori della società. Ben di rado
ca " esistenza di un gran numero di bambini malati. Per i criminali sono tali fin dalla nascita i sarà dunque facile
ogni bambino che muore vi devono essere almeno cento cancellare dal mondo la criminalità, se. solo la si capisce
bambini malati, in parte menomati daUe malattie. 2 e si compie lo sforzo necessario per eliminarla. L'aspetto
quando la resisu:ll7.3 degli organi cede che ci ammaliamo, fisico ~ l'esponente del complesso di circostanze che pro-
e per uno che ~ vittima ddJa malattia molti sono sul ducono il criminale.
pWltO di esserlo. Cos1 un gran numero dei ba mbini deUe i è notato anche che il maggior numero di malforma-
nostre scuole, al dj SOltO dei sci anni o ancora fra i dodici zioni si trova fra i pani, che di rado ereditano la loro
anni e i diciolto, sono deboU e predisposti aUe malattie. pazz.ia. Oggi esismno milioni di pazzi e il loro numero
Questo fatto dovrebbe essere tenuto presente dagli edu- va aumentando, ma ~ statO provato che la pazzia non ~
ca tori. creditaria j essa diminuirl quindi se il bambino verrà stu-
e un errore aspettarsi c he un ragazzo nd periodo della diato 9Cicntificamcnte e se sarà curato nel modo adatto.
pubertà possa lavorare molto e avere un progresso retti- La tubercolosi è un terribile Oagello, come il rachiti-
lineo. In quest'o periodo si dovrebbe essere indulgenti con smo, le malattie del cuore e molte altre deformità fisich e,
coloro che restano indietro. La vit'a di un uomo ~ un tut- a tono considerate un tempo ereditarie. Il torace del ma-
to unjco per tutta la sua lunghezza, è come una corda lato di tubercolosi è stretto in un modo anonnale, ma il
tesa : toccata in un punto, vibra tulta. CosJ la vita del- difetto avrebbe potuto e9Cre correno nell'infanzia con
l'adulto può rix:ntire le conseguenze di qualche fatto in gli esercizi adatti . Oggi, lo studio ddla batteriologia ha
apparenza banale avvenuto nell'infanzia, e poiché è (a- diminuito il numero delle malattie infettive ; è dunque
cile che vi siano epUodi sfavorevoli in questi periodi di arrivato il momento di considerare un allevamento scien-
debolezza, la rC5JXW1sabilità ddl'insegname veT!O l'uma- tifico del bambino come una profilassi sociale, senza la
nità è veramente grande. quale non ha senso giudicare le cose da un puntO di vi-
Negli ultimi anni l'antropologia pedagogica ha (atto sta morale. Certe deformità fisiche sono risultate comuni
grandi progressi in Europa e in America. In Italia, gli a tutti i ceti, ricchi e poveri, cd ~ abbastanza divertente
studi condotti sui carcerati hanno messo in luce la fre- che le scuole stesse siano ritenute responsabili di alcune
COMll.ll.DUCAUt tl. POTtN'ZIALE UMANO
DOVE t. DIUTro L'UOMO?

di esse. Qualche volta però le cure che si sono adottate bino si risente se lo si costringe arbitrariamente a inter-
sono state peggio della malattia; era come se si incomin· romperlo per andare a giocare : l'interesse non na3Ce im-
ciasse a raddrizza re la schiena dei bambini appendendoli mediatamente e se, quando esso è stato suscitato, il lavo-
con dei pesi ai piedi nei periodi di riposo, mentre per la ro viene portato via, è come stuzzicare l'appetito e poi
maggior parte del tempo si tenevano seduti con la schiena togliere il cibo che l'avrebbe. saziato.
piegata su un banco! Allo stesso modo, alla fine del se- Con lunghi esperimenti siamo riusciti a eliminare mol-
colo scorro si "oprl che era dannoso per i bambini sedere ti errori e a trovare la chiave c he può aprire ai bambini
in ambien ti chiusi con un'illuminazione insufficien te che le porte di un'educazione sana e felice. Il ruturo del·
provocava la miopia; e il rimedio fu di meutere gli oc- l'umanità dipende dal nostro coraggio e dalla nostra
chiali a dei bambini di otto anni ... perseveranza nel fame uso.
Che storia terribile è stata quella dd bambino ! Oggi
possiamo ridere di questi rimedi, ma almeno si sono in·
cominciate ad aprire le finestre e a lasciar entra.re più
aria e poiché si pensava che il miglior rimedio alla SC~
Iiosi fosse qudlo di inserire degli intervalli nelle ore di
studio per raddrizzare la schiena, si affermò il principio
di concedere agli scolari frequenti periodi di riposo. Ma
poiché non era sta ta ancot:l contemplata nessuna possi_
. .
bilità di dare un'educazione edice ai bambini molti di
esst dovett~ro ancora essere sacrificati aUa civiltà ; tutto
q.uel che S1 poté fare lu di giungere a un compromqso,
nducendo al minimo le ore dedica te all'istruzione, t~
gliendo dal programma grammatica, geometria e algc-
bra, rendendo obbligatorio il gioco all'aria aperta e ri-
tardando l'inizio ddl'ctà scolastica. Ma per quanto si sia-
no aumentati i periodi di libertà e si siano spinti i bam-
bini a giocare invece di stud iare, i bambini sono rimasti
mcntalmente affaticati. Lt: scuole Montessori ha nno di·
mostra to che il bambino ha bisogno di un ciclo di lavoro
al quale sia stato preparato memalmente. Un lavoro
intelligente che lo interessi non è faticoso, e anzi il bam-

173
XIX · CONCLUSIONE
II SOltiero della vita che ogni individuo pc.rcorre è mi ·
naccia to da continu i pericoli. La vita è lUl vero campo
di battaglia : .se ne può tornare, ma si può restare mUli·
lati o segna li dalle ferite, prima d i cntra re nella sua fase
pacifica) quella trionfante d ell 'ctà ad ulta. Qui l'individuo
viene a trovarsi .sotto la protczione della societ?A, che si
sosotuiJCe ai suoi custodi di prima, g li rornisce i mezzi
per vivere c gl i d?A una compagna . Insieme essi si avvia·
no per la loro strada, salendo verso il destino sconosciuto
e, prima di ridiscende.re, la3Ciano dietro a sé i frutti del
loro a more. N ella fase di declino si sepa rano, percorrono
in solitudine l'ullimo tratto in d iscesa e infine entrano nel.
l'oblio.
La società consid era importante il periodo dell'ascesa,
quando gli individui stanno costruendo ciò che restcrà
poi della loro attività, e ricompensa coloro che hanno
successo, che sono vittoriosi . Ogn i sua cura e preoccu-
pazione è per Ic classi privilegiate, nonostante la Rivolu-
zione Francese e le altre. I poveri non sono ancora slati
presi nella considerazione dovuta , e un'intera categoria
resta ancor oggi com pletamente ignorata, anche fra i
ricchi: l'infanzia. Tutti i problemi sociali vengono corni·
derati dal punto di vista dell'adulto e delle sue esigenze :

'77
eoNE EOUCAaE IL PO'1'Ir..HZlAl. UWAHQ CONCLUSIONE

la c~, il lavoro, i salari, il voto ecc. Ma le esigcnu dd cosl come si rivda durante i primi anni di vita. Allora sa-
b~bmo sono molto più imponanti, dato che esistono in premo con cenezza che cosa ~ necessario, e impareremo
lUI delle forze che pouono restare sacrificate o invece rvi- anche che i rimedi possono essere molto più efficaci se.
lupparsi ora c:ome non ~ mai stato possibile in passato. applicati al bambino invece che all'adulto.
Non basta assICurare al bambino vino abiti un riparo' Vi ~ certo una differenza (ra individui affamati, nudi
i! progresso dell'umanità dipende dalla 'soddi~azione dd: e costretti al silenzio e individui attivi, allegri e abituati a
le sue esigenze più spirituali - in realtà, dalla creazione parlare liberamente. Ma non basta colmare questa diffe-
di un'umanità più (one e migliore. renza. Il rimedio per tutto il mondo vem solo dalla
l problemi sociali dd bambino e deU'adulto sono dun- scienza e daJJa conquista di una persooalitl illuminata -
que strettamente connessi, ma possono anche essere con- non dando un boccone di pane o uno straccio per vestir-
siderati separatamente; e la scuola ha verso il bambino si, e neppure concedendo il diritto di vOlO.
panicolari responsabiliÙ:. Dappertutto la scuola recluta Manca ancora qualche cosa di fondamentale aJJ'urna-
la gioventù per formare il grande esercito della vita. AUe nitl, qualcosa che si deve ricercare all'origine stessa della
radici di ogni problema .sociale vi dovrebbero essere le vita: solo là sari possibile trovame la chiave.
capacità potenziali di un'umanità coltaj ma l'adulto non In questo libro abbiamo dalo per JContato che gli inse-
può più essere modificato, come ha dimostrato il falli- gnanti che entrano nelle classi superiori di una JCuoia
mento di ripetuti esperimenti : ~ un soggetto difficile da Montes50ri abbiano già preso familiarità con il corsa de-
modeUare perché riveli nuove possibilità umane. Noi ci menlare, nel quale necessariamente la psicologia ha una
illudiamo di aver raggiunto le vette ddla filantropia con parte più importante, come preparazione all'intero me-
le nostre nmcrevoli briciole di carità sociale, che peraltro todo. Perciò qui si ~ insistito meno sull'atteggiamento che
sono concesse. solo agli adulti. Ad alcuni diamo del cibo ci si aspetta dall'insegnante verso il bambino che gli vie-
ad. ~ltri. un sussidio di disoccupazione, ad altri ancora il ne affidato; t'uttavia non sari male fame qua'lche accen-
pnv,l~gto. d~la ~iber:tà di parola. Ma nessuno di questi no in questa conclusione.
cspecllentl nmedla di molto ai mali della societll. Nelle classi medie, come nelle dementari, il primo pas-
Commc:iamo ~un~u.e col porta.re ndle scuole quel pro- so da compiere per diventare un integnante Montessori ~
gresso .!OClale di CUI SIamo tanto orgogliosi! Nutriamo i quello di rinunciare alla propria onnipotenza e di accin-
bambini, diamo loro campi da gioco, abiti, libertll di pa- gersi con gioia a osservare. Se l'insegnante ~ veramente
rola (il diritto di (are liberamente delle domande all'in- capace di sentire il piacere che viene dal veder nascere e
~ante). Queste piccole cose saranno pero solo un ini- crescere le cose sotto i propri occhi, e sa lavorare con
Z!O, non basteranno i per sapere quali rimedi più radicali umiltà, lo aspettano molte gioie, negate invece a coloro
SIano necessari dobbiamo studiare la natura dell'uomo che di (ronte a una classe pretendono di essere infallibili

179
COMa E.DUCA.E. U. POTENZIALI: UMANI) CONCLUS IOItt

e avere un'au torità assoluta. Insegnanti come questi sof- no senza la quale la società non potrebbe esistere. Ma
frono di illusioni, lontani come sono dal vedere la ven tl. un'obbedienza .senza un vero autocontrollo, un'obbedien-
Essi si dichiarano d'accordo sulla necessità di coltivare za che non scaturisca da una volontà. cosciente cd eserci·
nei bambini la volontà perch~ a bbiano un interesse spon- tata è destinata a portare alla rovina interi popoli.
taneo, ma pretendono che essa sia rigidamente control- L'insegnante, dunque, compie la sua grande rinuncia
lata e repressa. Questa è una contraddizione in termini: alla forza e all'autorità e subito s'accorge di aver gua·
non si può far sviluppare qualche cosa reprimendola. dagnato immensamente dalla loro perdha. Egli ac~uiS1a
Disgrazia ta mente le persone che 5Offrono di illusioni non la pazienza dello !Cienziato, una pazienza che è pmlt":
hanno logica; cosI questi insegnanti entrano nella scuola sto un intenso interesse per ciò che si osserva. Anche gh
e incominciano ad applicare le loro contraddizioni. E fan- scienziati rinunciano a cose che di solito gli uomini t~
no la cosa più facile: reprimono, comandano, distruggo- vano a ttraenti ma non le rimpiangono per niente. Ri-
no. t facile, e ai fa in fretla , a distruggere, si tratti di una cordiamo Madame Curie, che provava solo un senso di
struttura sempl ice o di una complessa i chiunque lo può contrarietà quando qualche università voleva interrom-
fare. Ma come è difficile costruire! pere il suo lavoro sul radio per conferirle un titolo ono-
L'insegnante d'un tempo usava fare inconsciamente rifico! Anche Edison, uno dci primi amici del metodo
un modello delJe proprie virtù. Era perfetto, cioè era con- Montessori, si stancò presto di fa rsi trascinare ai ricevi·
vinto di sapere sempre ciò che si doveva fare o non fare. menti da una moglie elegante, mentre col cuore restava
Aveva di fronte degli esseri vuot i da riempire con delle nel suo laboratorio. Un giorno ritornò a casa, si tolse
nozioni e da creare moralmente a propria immagine ... la cravatta e l'abito da società, ne fece un fagotto e lo
che Dio li aiuti ! Questi esseri, che avevano nella loro gettò dalla finestra esclamando : « Ecco dove va a fi~ire il
anima un creatore ben più grande, erano obbligati ad ar tuO marito uomo di mondo! :t, c si rimise. la vecchia ve-
somigliare aH'insegnante, deciso a modeUarli secondo il staglia e le sue pantofole da lavoro. Galle cos) non con·
suo ideale di « bontà :t e a punirli se disobbedivano. Un siderava un sacrifteio rinunciare a gioie minori per gioie
insegnante simile non è neppure un tiranno, perch~ per più grandi. In realtà faceva ciò che prerer~va , ~~endo
diventare un tiranno occorre dell'intelligenza, come in- acquistato un interesse che li trasformava e Il nobllltava.
segna la storia. L'obbedienza non è una cosa meccanica, L'insegnante che raggiunge questo grado di interesse su-
ma una fo,rza naturale di coesione sociale, intimamente bisce un'analoga trasformazione cd entra a far parte
lega.ta alla volontà, anxi addirittura la sua sublimazione. della felice categoria di persone che nella vita hanno
Questa affermazione può da principio stupire, ma è la trovato la loro strada. Non meno degli scienziati, pene-
verità . Il tipo giusto di obbedienza è una sublimazione trano i segreti della vita e i compensi che ne ricevono
della valODtà dell 'individuo, una qualità dell'animo urna- non sono solo per loro, ma per tutti .

•Bo
I NDICE

NOIa introduuiva ,
InlrCxluùont 9
l' Il bambino di lei anni di froalc al Piano Co.mico
.. . Come ulilhare J'imnuo(inaDone .,"
III' La nuova pIicoIlllta dell'loc:orado
tv· L'uo,,'eno pracntalO aU'immaJinaDone d~1 h-mbino
v · Il dramma deU'o«J.nO
.,"
VI , Come ~ Itala cnala I. madre Tern
VII ' Una primordiale li tania. guerra
"6,
VIII ' Il periodo uctadco ~
IX ' La nlKJVl 'alKa della Tcm 9'
x ' I primi uomini
X I ' Nomadi contro ttamiali ,.,
., 99
XII ' L'uomo che crea e teOpre
XIII ' Le prime rrandi civili. ..,
,.,,,,'"..
XIV ' L'f'.Jino anraveno i IC'ffIpi ' 3J
xv ' I.. vila in Babilonia e i.uoi r.pponi con nro
'i '
XVI ' Dilni,. e Impudenu
Xl" ' Lo !lpirito elknico eTCalOfe dell'Europa
'
Xl'lII ' Qo,."(! ~ direno ,'\IOITlo?
XIX ' Concl\lltone

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