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Esercizi
Esercizio 1:Scelta degli strumenti e incertezza. Si consideri il seguente
modello semplificato del mercato delle riserve bancarie, con funzioni di do-
manda (RD ) e di offerta (RS ) di riserve date da:
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tempo t1 > t0 , mentre il tasso a breve r non subisce alcuna variazione. Si
descriva l’effetto sul tasso a lungo R in t0 ed il suo andamento successivo.
Esercizio 3: Funzioni di domanda di attività finanziarie. Si consideri un
investitore che debba decidere come allocare la propria data ricchezza iniziale
pari a W0 fra due attività finanziarie, B e K, con tassi di rendimento nel
periodo considerato pari rispettivamente a r̃B e r̃K . I rendimenti sono incerti
(il simbolo ˜ indica la natura di variabile casuale dei tassi di rendimento) e
hanno medie r̄B e r̄K , varianze σ 2B e σ 2K e covarianza σ BK , tutte proprietà
note all’investitore. La funzione di utilità attesa che l’investitore massimizza
è data da: E(U ) = E(W̃1 ) − γ2 V ar(W̃1 ), dove W̃1 è il valore (variabile
casuale) della ricchezza dell’investitore al termine del periodo di investimento
e V ar(W̃1 ) ne denota la varianza. γ > 0 è una misura dell’avversione al ri-
schio dell’investitore. Per semplicità poniamo P̄ ≡ 1. Si imposti il problema
di massimizzazione dell’utilità attesa da parte dell’investitore (soggetto al
vincolo B + K = W0 ), ricavando le funzioni di domanda per le due attività
e confrontandole con le formulazioni generali date nelle equazioni (5.22)-
(5.24).
Esercizio 4: Modello media-varianza. Si consideri un caso semplificato del
precedente esercizio: l’allocazione della ricchezza iniziale è tra un’attività,
moneta, con rendimento costante r̄M , e un’altra, titoli, rischiosa, essendo il
suo rendimento una variabile stocastica, con media r̄B e varianza σ 2B . Per
comodità, si normalizzi la ricchezza iniziale, così che il vincolo di bilancio
può essere espresso come
W0 M B
≡1≡ + ≡ (1 − αB ) + αB .
W0 W0 W0
A seguito della normalizzazione, la ricchezza di fine periodo, che continuiamo
a denotare W̃1 , è interpretabile come il fattore di rendimento uniperiodale
del portafoglio. Utilizzando la stessa funzione di utilità per un investitore
avverso al rischio dell’esercizio precedente si ricavino le funzioni di domanda
delle due attività.
Esercizio 5: Klein-Monti con due tipi di depositi. Si determini la soluzione
del modello Klein-Monti quando, anziché un unico tipo di depositi, ve ne
siano due (ad esempio CD e depositi a vista).
Esercizio 6: Klein-Monti con costi reali. Si mostri come l’introduzione di
una funzione di costo C (L, D) nella funzione obiettivo del modello Klein-
Monti modifichi il risultato di dicotomia nella determinazione dei tassi a
seconda che si abbia o meno separabilità nei costi.
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Soluzioni
Soluzione 1: Scelta degli strumenti e incertezza. Se la banca centrale
controlla il tasso overnight, il livello di i che permette di ottenere in media
E(R) = R̄ è ricavato dalla curva di domanda (*) con E(RD ) = R̄ e E(u) =
0 ⇒ i∗ = R̄D /α. In questo caso abbiamo:
E(R − R̄)2 |i = σ 2u .
E(R − R̄)2 |P CT = σ 2z .
In questo caso disturbi alla domanda determinano solo variazioni del tasso
overnight senza influire sulla quantità di riserve, la cui variabilità è intera-
mente dovuta agli shock di offerta.
La scelta fra le due modalità estreme di conduzione della politica mon-
etaria è quindi determinata dall’importanza relativa (varianza) dei due tipi
di disturbi. La fissazione del tasso i sarà preferibile se la domanda di riserve
è più stabile dell’offerta: σ 2u < σ2z . Nella figura seguente è rappresentato il
caso estremo in cui vi sono solo shock di offerta (σ 2u = 0 e σ 2z > 0). Fissando
il tasso al livello i∗ la quantità di riserve P CT viene automaticamente uti-
lizzata per compensare gli shock z (P CT = −z), che non hanno effetto sulla
quantità di riserve: si ottiene una completa stabilizzazione di tale quan-
tità intorno all’obiettivo R̄. Invece, mantenendo fisso il valore di P CT , la
banca centrale dovrebbe accettare le fluttuazioni della quantità di riserve
intorno all’obiettivo mostrata in figura, con conseguente variablità del tasso
overnight di equilibrio.
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Tas s o overnight
i
RS
i*
RD
z<0 z>0
Ris erve
R bancarie
Ṙ Ṙ
R− = r + θ0 ⇒ = R − (r + θ0 )
R R
4
.
R r, R
R
t ≥t 1
θ0 R
θ1
t <t1 r
. r +θ0
θ0
r +θ1 R(t0) R
θ1
t0 t1 t
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Risolvendo il sistema si ricavano le seguenti funzioni di domanda per B e
K:
1 1 σ 2 − σ BK
B = 2 2 (r̄B −r̄K )+ 2 K 2 W0
γ σ B + σ K − 2σ BK σ B + σ K − 2σ BK
1 1 σ 2 − σ BK
K = 2 2 (r̄K −r̄B )+ 2 B 2 W0 .
γ σ B + σ K − 2σ BK σ B + σ K − 2σ BK
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e sulla funzione di costo) si ha:
∂N V £ ¤−1
= L + L0 (p − g) − C L L0 = 0 ⇒ p = (g + C L ) 1 + η −1
L
∂p
∂N V
= −D + [g (1 − k) −k − d]D0 −C D D0 = 0
∂d
£ ¤−1
⇒ d = [g (1 − k) −k − C D ] 1 + η −1
D .