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NOTIZIARIO DELLA SALUTE
La mente aiuta
a controllare il dolore
È noto da tempo che la condizione psi-
cologica può influenzare la percezione
del dolore. Le persone depresse, per
esempio, hanno una soglia del dolore
più bassa, cioè percepiscono come do-
lorosi stimoli di bassa intensità e am-
plificano quelli medio alti. Al contrario,
un soldato in battaglia, un calciatore
proiettato verso la rete, una persona
che cerca di salvarne un’altra, possono
anche non accorgersi di eventi trauma-
tici gravi che li riguardano.
Uno studio pubblicato su Proceedings
of the National Academy of Sciences,
dimostra che l’aspettativa del dolore
gioca un ruolo fondamentale nella per-
cezione del dolore stesso.
Se ci si aspetta un dolore poco intenso,
Olio extravergine, potente
antinfiammatorio
Secondo uno studio pubblicato su Na-
ture di settembre, l’olio di oliva contie-
ne una sostanza del tutto simile a uno
dei più noti antinfiammatori. La sostan-
za, che è stata battezzata oleocantale,
ha dimostrato in laboratorio gli stessi
effetti dell’ibuprofene, uno dei farmaci
antinfiammatori più usati. Una scoperta
del tutto casuale. Beauchamp, lo scien-
ziato scopritore, durante un meeting te-
nutosi in Sicilia, ha gustato dei piatti
conditi con olio extravergine novello,
notoriamente più pungente dell’olio ma-
turo e ha trovato delle forti somiglianze
tra il sapore dell’olio e la sensazione
che si ha quando si percepisce il retro-
gusto di una pillola di ibuprofene.
Il chimico si è messo alla ricerca del
composto che nell’olio produce il gusto
pungente. Da qui la scoperta dell’oleo-
cantale.
56 CUCINA NATURALE
di FRANCESCO
tale sarà effettivamente percepito.
BOTTACCIOLI
A dieci volontari sani è stato applicato
Direttore della Scuola internazionale
di medicina avanzata e integrata
e di scienze della salute (Simaiss)
un simulatore di calore alle gambe www.simaiss.it
mentre una risonanza magnetica fun-
zionale metteva in risalto le aree cere-
brali attivate. Tutti hanno riportato un
dolore minore quando si aspettavano
un dolore di lieve intensità. La riduzione
è stata circa del 28 per cento, compa-
rabile all’effetto di una dose di morfina!
Le immagini diagnostiche hanno confer-
mato che l'aspettativa modifica il livello
di attivazione delle aree cerebrali depu-
tate alla ricezione dello stimolo doloro-
so. Imparare a rilassarsi e utilizzare la
propria mente per gestire situazioni dif-
ficili come il dolore fisico è sicuramente
una via da approfondire che farebbe
risparmiare tanti soldi, dolore e soprat-
tutto effetti collaterali.
Alti livelli di vitamina D
proteggono le gengive
Di solito, quando sanguinano le gengive,
si pensa a una carenza di vitamina C. E
in effetti questa vitamina gioca un ruolo
rilevante nella salute dei vasi sanguigni
e del tessuto connettivo. Adesso, da uno
studio rilevante, pubblicato su American
Journal of Clinical Nutrition, è emerso
che anche una carenza di vitamina D
può provocare gli stessi disturbi. Studio-
si americani hanno esaminato denti e
gengive di 6.700 persone in una fascia
di età dai tredici ai novant’anni. Parago-
nando lo stato delle gengive ai livelli di
vitamina D nel sangue è emerso che, chi
ha livelli più alti della vitamina, ha anche
L’inquinamento fa nascere un 20 per cento in meno di probabilità di
meno maschi avere gengiviti e sanguinamenti.
Tanti fiocchi rosa e pochi azzurri negli ul- Poiché la vitamina D si sintetizza espo-
timi anni in una comunità canadese vici- nendosi alla luce solare, soprattutto
na alla Sarnia-Lambton Chemical Valley, d’inverno, meglio non farsi mancare un
complesso industriale dell’Ontario. quarto d’ora di sole al giorno.
Secondo uno studio dell’università di Ot-
tawa, pubblicato su Enviromenthal
Health Perspectives, le nascite di ma-
schietti hanno subito un crollo dal
1993. Fra il 1999 e il 2003 sono venu-
ti alla luce appena 46 bimbi e 86 bimbe.
Le sostanze chimiche liberate dalle
aziende sono i principali imputati di que-
sta carenza di nascite maschili. Nel ter-
reno sono stati riscontrati elevati livelli
di esaclorobenzene e anche di ftalati,
sostanze note come “disturbatori endo-
crini” in quanto hanno effetti simili agli
estrogeni. Molti ricercatori attribuiscono
a questi composti anche il calo di sper-
matozoi negli uomini che si è registrato
in Occidente negli ultimi decenni.
NOVEMBRE 2005