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Pagine da studiare sul tomo 3A

Naturalismo e Verismo, caratteri generali: pagg. 41-44; 67-70; 81-83.


Testo: Flaubert, Madame Bovary, pagg. 71-74.
Testo: Zola, Germinale, pagg. 75-79.
Testo: De Roberto, l Viceré, pagg. 91-95.
Giovanni Verga: profilo dell'autore: pagg. 104-113.
Testo: G. Verga, Lettera prefazione a "L'amante di Gramigna", pagg. 126-127.
Testo: G. Verga, Fantasticheria, pagg. 142-143.
Verga: l Malavoglia, caratteri generali pagg. 144-147.
Testo: l Malavoglia: Prefazione, pagg. 148-150.
Testo: l Malavoglia: La famiglia Toscano, pagg. 152-155.
Testo: l Malavoglia: L'addio alla casa del nespolo, pagg.164-168.
Scheda di approfondimento : incipit di l Promessi sposi e l Malavoglia, pagg. 157-158.
Scheda di approfondimento : Verga e la tecnica della regressione, pag. 159.
G. Verga: Mastro-don Gesualdo, caratteri generali pagg. 178-179.
Testo: La morte di Gesualdo, pagg. 187-191.
Scheda di approfondimento: L'ottica dell'estraneità, pag. 193.

Il Naturalismo francese
Pagg. 41-44, 67-70 libro 3a

Basi culturali del naturalismo 7 Positivismo (ambizione di conoscere oggettivamente il mondo e


contribuire al progresso tecnico-scientifico). Rifiuto di ogni visione di tipo metafisica o idealistico 7 il reale
è frutto di forze materiali, f isiche, chimiche, biologiche, regolate da leggi meccaniche spiegabili
scientificamente.

Precursore 7 Gustave Flaubert (1821-80) 7 Madame Bovary - (antiromanticismo, impersonalità) .


Letteratura 7 vita umana comune, borghese. Assenza di commenti e di giudizi 7 artista come Dio nella
creazione, invisibile e onnipotente, lo si sente ma non lo si vede mai.

Hippolyte Taine:
1858 7 compare per la prima volta la parola naturalismo nel suo saggio su Balzac, indicato come maestro
della narrativa moderna (la Commedia umana analizza da chimico la natura umana).
1865 7 contributo allo studio dei temperamenti umani: l'artista è come uno scienziato che studia gli
uomin i e la società alla luce di tre fattori:
l) La race: le leggi della razza e l'ereditarietà
2) Il milieu: l'ambiente sociale
3) Il moment: il momento storico
Il vizio è le virtù sono per Taine dei prodotti come il vetriolo e lo zucchero.

Tra il1865 e il 1870 il naturalismo nasce come movimento letterario.

1865 7 Jules e Edmond de Goncourt- Germinie Lacerteux


Romanzo falso~ romanzo vero 7 ricostruisce con scrupolo scientifico un vero caso. Serva: doppia vita .
Nesso fra scienza e arte letteraria. Anche i poveri e i diseredati hanno diritto a essere rappresentati.

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Primato del romanzo fra i generi letterari. Il romanzo attira l'attenzione di Zola.

1867 -7 Thérèse Raquin -7 Zola si dichiara scrittore naturalista. Viene influenzato da Claude Bernard
(clinico e fisiologo) -7 l'importanza dell'esperimento come ambito di studio delle manifestazioni vitali.
La penna è come un bisturi: analisi sperimentale delle varie patologie sociali. Penetrare il come delle cose
per ridurle allo stato di cose ubbidienti 8medico sperimentale).
Zola: impadronirsi di come si comporta una passione in un dato ambiente per poterla curare o placarla e
renderla inoffensiva il più possibile. Fine -7 fornire nuovi dati alle scienze sociali.
Tra il1868 e il1870 Zola elabora il ciclo dei Rougon- Maquart (20 romanzi) .
1871 -7 Prefazione al primo romanzo la fortune dei Rougon: manifesto del naturalismo -7 Zola vuole
dimostrare come le leggi dell'ereditarietà condizionino tutti i componenti di una famiglia e come una««
originaria lesione organica »determini lo sviluppo dei singoli temperamenti combinandosi con l'influenza
dell'ambiente: così la « storia naturale e sociale » di una famiglia diventerà storia della Francia del
Secondo Impero.
Le serate di Médan -7 sei racconti -7 gruppo di scrittori naturalisti. 1880 -7 gruppo letterario riconosciuto,
unito da una precisa poetica .
1877 -7 L'assommoir (L'ammazzatoio) -7 da allora il gruppo si riunirà a Médan.
1880 -7 Le roman expérimental (saggi e interventi teorici di Zola). Punti principali:
• Rifiuto della letteratura romantica basata sulla fantasia e sul sentimento et analisi rigorosa de lla
realtà oggettiva.
• Affermazione del metodo dell'impersonalità, che esclude l'intervento soggettivo dell'autore nella
narrazione.
• Rifiuto dei canoni tradizionali del bello: anche se volgare, brutto e ributtante, il vero è sempre bello
e morale.
• Impostazione scientifica della narrazione che deve essere basata sia sull'osservazione sia sulla
sperimentazione.
• Primato del romanzo, che, unico fra i generi letterari, può seguire rigorosamente un metodo
scientifico e dunque collaborare a creare la moderna sociologia. Scrittore -7 scienziato sociale.

NATURAUSMO = E~ VERISMO

Principali Autori del verismo italiano -7 Capuana, Verga, de Roberto (siciliani)

Luigi Capuana (1839-1915) perfetta impersonalità -7 maggiore autonomia dell'arte rispetto alla scienza (=
naturalismo)- Rivaluta il ruolo della fantasia.
Giovanni Verga (1840-1922) -7 primi romanzi tardo-rinascimentali. Conversione al Verismo: Nedda, Vita dei
Campi, i Malavoglia, Mastro don Gesualdo.
Lettera all'amico Salvatore Farina (Prefazione alla novella L'amante di Gramigna) 1880:

Differenze principali fra naturalismo e verismo:

Pagg. 81-82 libro 3a

La concezione pessimistica è la differenza principale con il naturalismo francese.


Zola: scontro tra soggetti emarginati e nuove classi emergenti et Verga.
Zola ambienta le vicende nella città della grande industria (crede nella possibilità di indirizzare il progresso
verso esiti positivi et Verga non crede in questa possibilità (mondo della campagna chiuso davanti a questa
possibilità - questione meridionale). Importanza della crisi sociale e culturale del Mezzogiorno et
Naturalismo (per il naturalismo è più importante il decadimento individuale).

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Verismo : rassegnato pess1m1smo ~ Natural ismo francese ed europeo (ha un carattere sociologico e
scientifico) . Veristi (proprietari terrieri sud, legati a posizioni conservatrici).
Meriti del verismo -7 rinnova i temi e il linguaggio tradizionali (semplicità di temi e personaggi)
Limite -7 paternalismo- Tono di superiorità (~VERGA)
Il Verismo italiano riduce la teoria naturalistica a un metodo di scrittura, mettendo in secondo piano la
componente scientifica. Minore impegno sociale implicito nella narrazione.

Il verismo di Verga e il naturalismo zoliano


le diverse tecniche narrative:
Nei romanzi di Zola la "voce" che racconta riproduce di norma il modo di vedere e di esprimersi dell'autore,
del borghese colto, che guarda dall'esterno e dall'alto la materia; e questa voce narrante interviene spesso
con giudizi sulla materia trattata, sia espliciti, sia impliciti.
Si prenda ad esempio, nel secondo capitolo di Germina/ (1885), la scena in cui i figli di un minatore fanno
toeletta prima di recarsi a lavoro, ragazzi e ragazze insieme, in totale promiscuità: "le camicie volavano,
mentre, ancora gonfi di sonno, facevano i loro bisogni senza vergogna, con naturalezza tranquilla di una
cucciolata di cagnolini, cresciuti insieme". E' evidente che qui lo scrittore, sottolineando la mancanza di
pudore dei giovani e usando il paragone dei "cagnolini", dà un giudizio dal suo punto di vista, secondo il suo
cod ice morale borghese, sul comportamento di quell'ambiente proletario, che ha un codice tutto diverso.
Tra il narratore e i personaggi vi è un distacco netto, e il narratore lo fa sentire esplicitamente. Questo nel
Verga verista non awiene mai: in un caso del genere egli avrebbe raccontato la scena deal punto di vista
dei minatori stessi, cioè non avrebbe affatto sottolineato la mancanza di vergogna, perché la voce narrante,
interna a quel mondo e partecipe della sua visione, non l'avrebbe minimamente percepita.
In altri casi in Zola è implicito, ed è rivelato da un particolare termine, che riflette la visione dell'autore.
Ecco, sempre all'inizio di Germinai, la descrizione della cucina dei minatori: «Nonostante la pulizia, un
odore di cipolle cotte, stagnante dal giorno prima, awelenava l'aria calda»: il termine «awelenava» non
può certo appartenere al livello dei minatori, che si nutrono quotidianamente di cipolle, ma esprime il
giudizio dato dallo scrittore, in base alla sua particolare sensibilità di borghese, sulla miseria di
quell'ambiente. Il narratore «basso>> di Verga non avrebbe mai potuto usare un termine del genere.
Una parziale eccezione è costituita daii'Assommoir (che si colloca quasi all'inizio del ciclo, 1877), dove Zola
si propone di riprodurre il gergo particolare dei proletari parigini: in alcuni punti, infatti, anche la voce
narrante si adegua alla mentalità e al linguaggio dei personaggi popolari e sembra dar voce ad un loro
"coro", che commenta gli eventi (questi passi influenzarono molto la regressione verghiana). Però il
procedimento non è sistematico e totalizzante, come sarà in Verga, è solo una soluzione episodica e
limitata.
Per gran parte del romanzo esiste una netta distinzione fra il piano del narratore e quello dei personaggi: il
gergo è impiegato solo se e dove sono i personaggi popolari ad esprimersi, sia mediante il discorso diretto
sia mediante l'indiretto libero (largamente usato). Le zone dove è il narratore a parlare (descrizioni, analisi
psicologiche, commenti) presentano prevalentemente un linguaggio letterario e colto, lontanissimo dal
ge rgo, da cui spesso traspare il giudizio dell'autore su quel mondo così diverso dal proprio, sulla
degradazione di quegli ambienti proletari. L'esperimento è poi definitivamente abbandonato in tutti i
romanzi successivi del ciclo.
Zola risulta insomma sostanzialmente estraneo all'originalissima tecnica verghiana della regressione del
punto di vista narrativo nel mondo popolare rappresentato. l'impersonalità zoliana è quindi
profondamente diversa da quella di Verga: per Zola l'impersonalità significa assumere il distacco dello
scienziato, che si allontana dall'oggetto, per osservarlo dall'lato e dall'esterno; per Verga significa
immergersi eclissarsi nell'oggetto.

le diverse ideologie:
Queste tecniche narrative così lontane sono evidentemente la conseguenza di due poetiche e di due
ideologie radicalmente diverse. Zola interviene a commentare e a giudicare, dall'alto del suo punto di vista
scientifico, perché crede che la scrittura letteraria possa contribuire a cambiare la realtà ed ha piena fiducia
nella funzione progressiva della letteratura, come studio dei problemi sociali e stimolo alle riforme; dietro

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