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BONETTI:
COSA E’ L’UMANESIMO?
Verso la metà del XIV secolo, e sino al XVI, prende piede in Italia l'umanesimo. Si
ricomincia a dare importanza alla vita terrena e non solo a quella ultraterrena.
L'Umanesimo rappresentò il punto di partenza di un processo che propose un nuovo modo
di concepire la cultura, riscoprendo e valorizzando l'individuo nella sua dimensione unitaria
e inscindibile di anima e corpo.
Nel Rinascimento si diffuse una riscoperta dell'educazione fisica ispirata ai modelli classici
greci e romani.
Mercuriale (medico e professore universitario) scrisse ‘’De Arte Gymnastica’’, che può
essere considerata il primo trattato storico sull'educazione fisica. Nei primi tre libri, venne
effettuata dall'autore una disamina storica relativa alla ginnastica greco -romana, mentre
negli ultimi tre libri, vennero analizzati gli aspetti medici della ginnastica, evidenziando i
vantaggi che derivavano dalla pratica di esercizi fisici. Inoltre ndividuò tre forme di
ginnastica:
1. militare, caratterizzata da esercizi violenti finalizzati a rendere i giovani abili nell'uso delle
armi;
2. atletica, volta a far conseguire agli atleti forza e abilità;
3. medica, relativa alla medicina conservativa, che aveva come scopo la conservazione dello
stato di salute del corpo per raggiungere una perfetta costituzione fisica.
Mercuriale riteneva fondamentale la ginnastica militare ma nei suoi ultimi tre libri
approfondisce gli aspetti medici della ginnastica e individua nell’uomo tre categorie:
Infine, l'autore individuò alcune attività motorio-sportive come passeggio, corsa, salto,
gioco con la palla, sollevamento pesi, lotta, pugilato, nuoto, equitazione, la cui pratica
poteva apportare benefici alla salute dei soggetti.
Nella prospettiva scientifica di Mercuriale, l'apprezzamento dei molteplici benefici che
potevano derivare dalla pratica di attività motorie affermò la nuova concezione che gli
umanisti ebbero dell'uomo: corpo e anima erano considerati un tutt'uno e il benessere
dell'uomo derivava quindi dall'armonia delle sue componenti interne e dall'equilibrio delle
funzioni del corpo.
La rivoluzione pedagogica operata dal Rinascimento favorì il ritorno a scuola di quella che
ancora non si chiamava educazione fisica, ma ginnastica che si fondava sul riconoscimento
e sul riscatto del corpo, autonomo rispetto all'anima. L'età umanistico - rinascimentale gettò
le basi dei moderni giochi di squadra. In questo periodo si svilupparono numerosi giochi
con la palla dai quali probabilmente derivarono il calcio e il rugby; si svilupparono molte
attività legate soprattutto all'arte della guerra come la corsa, il salto in alto, il pugilato, la
lotta, la scherma e l'equitazione.
Lo sport era praticato anche tra i ragazzi, in particolare la mosca cieca, il catturare farfalle
far volare gli aquiloni, le trottole ed i birilli.
In conclusione il corpo fortificato dagli esercizi è meglio preparato allo studio e al
compimento del dovere, lo spirito ben formato può disciplinare il corpo incanalandone le
energie verso uno sviluppo armonico.
Si assiste alla nascita di una ginnastica pedagogica, di una educazione fisica come
momento formativo della persona, valido di per se stesso anche se non finalizzato
utilitaristicamente.