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ESERCITAZIONE POMPA CENTRIFUGA

Condizioni di progetto
Supponiamo di aver bisogno di una pompa con tali caratteristiche:

Dati di progetto forniti


Portata - Q = 200 [m3/h] = 0.055 [m3/s] = 871.77 [gpm] noto che 1 [gpm] = 6.30902 · 10-5 [m3/s]
Prevalenza - H = 100 m = 328.1 [ft] noto che 1 [ft] = 0.3048 [m]
Net Positive Suction Head (richiesto)- NPSHr = 4 [m]
Modelli di voluta da studiare: circolare - logaritmica

Calcolo del numero di giri specifico


Assunta come velocità di rotazione N pari a 2980 [rpm] è possibile calcolare il numero di giri
specifico:

1
𝑄 2⁄
𝑁𝑠 = 𝑁 3 = 22 (𝑆. 𝐼. ) = 1147(𝑈𝑆𝐴)
𝐻4
Rendimento della pompa
Trovato Ns, è possibile indicare il rendimento facendo riferimento ad una mappa di Stepanoff
(Figura 1):

Figura 1 - Mappa di Stepanoff relativa al rendimento di pompe centrifughe in funzione del numero di giri specifico e la portata

𝜂 = 78%

Calcolo della potenza

𝜌𝑔𝐻𝑄
𝑃= = 69000[𝑊] = 69[𝑘𝑊]
𝜂
Dimensionamento girante
Noto Ns in unità anglosassoni (circa 1100) è possibile dimensionare la girante utilizzando una
mappa di Stepanoff (Figura 2) da cui ricavare le costanti di riferimento per prestazioni ottimali:

𝑢2
𝐾𝑢 = ≅ 0.99
√2𝑔𝐻

𝑐𝑚2
𝐾𝑚2 = ≅ 0.105
√2𝑔𝐻

𝑐𝑚1
𝐾𝑚1 = ≅ 0.14
√2𝑔𝐻

Figura 2 - Mappa di Stepanoff relativa alle costanti per la girante

Nota la prevalenza H, da 𝐾𝑢 è possibile ricavare:

𝑚
𝑢2 = 43.83 [ ]
𝑠
2𝑁𝜋 𝑟𝑎𝑑
Da cui, nota 𝜔 = = 314.16 [ ];
60 𝑠

2𝑢2
𝐷2 = = 0.279 [𝑚]
𝜔

Nota la prevalenza H, da 𝐾𝑚2 e 𝐾𝑚1 è possibile ricavare:

𝑚
𝑐𝑚2 = 4.65 [ ]
𝑠

𝑚
𝑐𝑚1 = 6.2 [ ]
𝑠

Numero di pale
Rispetto ai compressori centrifughi il numero di pale delle pompe centrifughe risulta abbastanza
basso, solitamente i costruttori di pompe privilegiano l’utilizzo di 5-8 pale, pertanto si sceglie:
Z=7
Angolo di uscita
La scelta dell’angolo d’uscita viene fatto in base al numero di pale della pompa.

Tramite una legge empirica (Figura 3) si può ricavare l’angolo d’uscita β2:

Per un numero di pale Z = 7, si ha quindi:

Angolo in uscita dalla girante - β2 = 27°

Figura 3 - Numero di pale consigliate

Triangolo di velocità in uscita

Slip Factor di primo tentativo (correlazione di Wiesner):

√sin 𝛽2𝑖𝑛𝑓
𝜎 =1− = 0.827
𝑍 0.7

Dove, con il pedice “inf”, si intende per un numero idealmente infinito di pale.

Calcolo dei vettori necessari alla costruzione del triangolo di velocità in uscita dalla girante:

𝐻𝑔 ∗ 𝑔 𝑚
𝑐𝜃2 = = 22.37 [ ]
𝑢2 𝑠

𝑐𝑠𝑙𝑖𝑝 = (1 − 𝜎)𝑢2

𝑐𝜃2𝑖𝑛𝑓 = 𝑐𝜃2 + 𝑐𝑠𝑙𝑖𝑝

𝑤𝜃2𝑖𝑛𝑓 = 𝑢2 − 𝑐𝜃2𝑖𝑛𝑓

𝑤𝜃2 = 𝑢2 − 𝑐𝜃2
2
𝑐2𝑖𝑛𝑓 = √𝑐𝜃2𝑖𝑛𝑓 2 + 𝑐𝑚2

2
𝑐2 = √𝑐𝜃2 2 + 𝑐𝑚2

𝑐𝑚2
𝛼2 = 𝑎𝑟𝑐𝑡𝑔 ( )
𝑐𝜃2
𝑐𝑚2
𝛼2𝑖𝑛𝑓 = 𝑎𝑟𝑐𝑡𝑔 ( )
𝑐𝜃2𝑖𝑛𝑓
𝑐𝑚2
𝛽2 = 𝑎𝑟𝑐𝑡𝑔 ( )
𝑤𝜃2
𝑐𝑚2
𝛽2𝑖𝑛𝑓 = 𝑎𝑟𝑐𝑡𝑔 ( )
𝑤𝜃2𝑖𝑛𝑓

Una volta definito il nuovo valore di β2inf, che in primo tentativo viene inferiore a quello consigliato
per 7 pale, si modifica lo slip factor fino ad ottenere un angolo prossimo a quello consigliato
ottenendo i seguenti valori:
𝑚 𝑚 𝑚 𝑚 𝑚
𝑐𝑠𝑙𝑖𝑝 = 12.4 [ ] ; 𝑐𝜃2𝑖𝑛𝑓 = 34.7 [ ] ; 𝑤𝜃2𝑖𝑛𝑓 = 9.1 [ ] ; 𝑤𝜃2 = 21.2 [ ] ; 𝑐2𝑖𝑛𝑓 = 35 [ ] ;
𝑠 𝑠 𝑠 𝑠 𝑠
𝑚
𝑐2 = 22.8 [ ] ; 𝛼2 = 11.74 [°]; 𝛼2𝑖𝑛𝑓 = 7.6 [°]; 𝛽2 = 12.21 [°]; 𝛽2𝑖𝑛𝑓 = 27.03 [°];
𝑠

Figura 4 - Triangolo di velocità in uscita


Calcolo diametri di ingresso
Troviamo inizialmente la sezione di passaggio in entrata e uscita dalla girante:

𝑄 𝑄
𝐴1 = = 0,00896 [𝑚2 ] 𝐴2 = = 0,01195 [𝑚2 ]
𝑐𝑚1 𝑐𝑚2

da cui si ottiene l’altezza della pala 𝑏2 :


𝐴2
𝑏2 = = 0,0135 [𝑚]
𝜋𝐷2

Sfruttando il seguente grafico si trova il rapporto fra diametro massimo in ingresso (quindi al tip) e
diametro in uscita ottimale (al limite dell’accettabilità) vicino al limite inferiore:

Figura 5 - Rapporto fra diametro di ingresso e di uscita massimo accettabile

Per 𝑁𝑠 = 1149(𝑈𝑆𝐴):

𝐷1
( ) = 0,39
𝐷2 𝑚𝑎𝑥

Da cui:
𝐷1
𝐷1𝑡𝑖𝑝 = ( ) ∗ 𝐷2 = 0.109 [𝑚]
𝐷2 𝑚𝑎𝑥

Nota l’area di ingresso e il diametro al tip trovo il diametro all’hub:


4𝐴1
𝐷1ℎ𝑢𝑏 = √𝐷1𝑡𝑖𝑝 2 − = 0.0246 [𝑚]
𝜋

Triangolo di velocità in ingresso

𝜔𝐷1ℎ𝑢𝑏 𝑚
𝑢1ℎ𝑢𝑏 = = 3.84 [ ]
2 𝑠
𝜔𝐷1𝑡𝑖𝑝 𝑚
𝑢1𝑡𝑖𝑝 = = 17.1 [ ]
2 𝑠

2 2
𝑚
𝑤1ℎ𝑢𝑏 = √𝑢1ℎ𝑢𝑏 + 𝑐𝑚1 = 7.3 [ ]
𝑠
2 2
𝑚
𝑤1𝑡𝑖𝑝 = √𝑢1𝑡𝑖𝑝 + 𝑐𝑚1 = 18. [ ]
𝑠
𝑐𝑚1
𝛽1ℎ𝑢𝑏 = 𝑎𝑟𝑐𝑡𝑔 ( ) = 58.2 [°]
𝑢1ℎ𝑢𝑏
𝑐𝑚1
𝛽1𝑡𝑖𝑝 = 𝑎𝑟𝑐𝑡𝑔 ( ) = 19.9 [°]
𝑢1𝑡𝑖𝑝

Figura 6 - Triangolo di velocità in ingresso


Cavitazione
L’esercizio richiede per la pompa in analisi un NPSHr = 4 [m] = 13.12[ft].
Vediamo se con le velocità trovate attraverso i nostri dati di progetto l’NPSHr corrisponde a quello
richiesto dall’esercizio.
In sede di progetto vengono usate le correlazioni di Lobanoff e Ross (più precise rispetto a quelle
di Thoma) che mettono appunto in relazione NPSHr con 𝑐𝑚1 e 𝑢1𝑡𝑖𝑝 (Figura 7).
Noto 𝑐𝑚1 dalle mappe di Stepanoff pari a 6.2 [m/s] (in unità anglosassoni 20.34 [ft/s]) e calcolato
𝑢1𝑡𝑖𝑝 = 17.1[m/s] ( 56.1 [ft/s]) si vede come l’NPSHr corrispondente a queste velocità sia pari a 23
[ft].
Questo sta ad indicare che l’NPSHr in questo caso risulta troppo alto rispetto a quello richiesto
dall’esercizio o dall’eventuale cliente.

Figura 7 - Mappa per NPSHr secondo Lobanoff e Ross


Per ottenere un NPHSr più basso si può andare a dimezzare il numero di giri del motore elettrico
impiegando, anziché un motore elettrico standard, un motore elettrico bipolare.

Calcolo delle condizioni a N = 1490 [rpm]

N = 1490 [rpm] = ω = 156 [rad/s]

1
𝑄2
𝑁𝑠 = 𝑁 3 = 573.5 (𝑈𝐴)
𝐻4

km1 = 0.11, segue che cm1 = 4.87 [m/s] = 16 [ft/s]

ku = 0.95, segue che u2 = 42 [m/s]

km2 = 0.083, segue che cm2 = 3.67 [ m/s]

𝐻𝑔 ∗ 𝑔 𝑚
𝑐𝜃2 = = 23.31 [ ]
𝑢2 𝑠

Si suppone, inoltre, di lasciare il medesimo numero di pale Z come nel caso di N = 2980 [rpm] e
quindi anche l’angolo d’uscita β2 non varierà:

𝛽2 = 27°

Seguendo la medesima procedura effettuata precedentemente si ottiene il seguente triangolo di


velocità in uscita:

𝑚 𝑚 𝑚 𝑚 𝑚
𝑐𝑠𝑙𝑖𝑝 = 11.6 [ ] ; 𝑐𝜃2𝑖𝑛𝑓 = 34.9 [ ] ; 𝑤𝜃2𝑖𝑛𝑓 = 7.2 [ ] ; 𝑤𝜃2 = 18.8 [ ] ; 𝑐2𝑖𝑛𝑓 = 35 [ ] ;
𝑠 𝑠 𝑠 𝑠 𝑠
𝑚
𝑐2 = 23.6 [ ] ; 𝛼2 = 8.96 [°]; 𝛼2𝑖𝑛𝑓 = 6.01 [°]; 𝛽2 = 11.08 [°]; 𝛽2𝑖𝑛𝑓 = 27.07 [°];
𝑠

Analogamente, la sezione di ingresso:

A1 = 0.0114 [m2]; A2 = 0.0151 [m2]; b2 = 0.0089 [m]; D1tip = 0.2 [m]; b2 = 0.0089 [m];

Per 𝑁𝑠 = 573.5 (𝑈𝑆𝐴):

𝐷1
( ) = 0,3
𝐷2 𝑚𝑎𝑥
Da cui:
𝐷1
𝐷1𝑡𝑖𝑝 = ( ) ∗ 𝐷2 = 0.162 [𝑚]
𝐷2 𝑚𝑎𝑥

4𝐴1
𝐷1ℎ𝑢𝑏 = √𝐷1𝑡𝑖𝑝 2 − = 0.108 [𝑚]
𝜋

Triangolo di velocità in ingresso:


𝑚 𝑚 𝑚 𝑚
𝑢1ℎ𝑢𝑏 = 8.42 [ ] ; 𝑢1𝑡𝑖𝑝 = 12.6 [ ] ; 𝑤1ℎ𝑢𝑏 = 9.73 [ ] ; 𝑤1𝑡𝑖𝑝 = 13.53 [ ]
𝑠 𝑠 𝑠 𝑠
𝛽1ℎ𝑢𝑏 = 30 [°]; 𝛽1𝑡𝑖𝑝 = 21.1 [°]

Noto 𝑐𝑚1 dalle mappe di Stepanoff pari a 4.9 [m/s] (in unità anglosassoni 16 [ft/s]) e calcolato
𝑢1𝑡𝑖𝑝 = 12.6[m/s] (41.4 [ft/s]) si vede come l’NPSHr corrispondente a queste velocità sia pari a 14
[ft] che riteniamo accettabile.

In alternativa si può ulteriormente diminuire la 𝑐𝑚1 in due modi: diminuendo il diametro di hub in
ingresso o producendo un ingresso non assiale, tagliando quindi la sezione di ingresso di un angolo
sufficiente a generare l’aumento di sezione necessario a ridurre 𝑐𝑚1 a parità di portata.

Ovviamente una modifica di 𝑐𝑚1 si discosterebbe dai valori consigliati da Stepanoff (Figura 2) ma
rimane l’ultima soluzione plausibile per rientrare nell’NPSHr di progetto.

Si riportano per concludere il rendimento (ottenuto dalla Figura 1) e la potenza della pompa nella
sua configurazione finale:

𝜂 = 69%

𝜌𝑔𝐻𝑄
𝑃= = 78985[𝑊] = 79[𝑘𝑊]
𝜂

Voluta

Le tipologie di voluta che andremo a studiare sono due: quella logaritmica e quella circolare.

In entrambi i casi è importante evidenziare la presenza di tre termini di perdita: le prime


dipendono dalla forma assegnata alla voluta e rappresentano la dissipazione della velocità radiale.
Sono espresse come:
2
𝜌𝑐𝑟2
∆𝑃1 =
2
Le seconde sono legate all’attrito e si calcolano dividendo la voluta in un certo numero di sezioni in
senso angolare (comunemente in 8). Si ha:
2
𝐿𝑖 𝜌𝑐𝑚,𝑖
∆𝑃2 = ∑ 𝑓
𝐷𝑚,𝑖 2

Dove:

𝑓 è il coefficiente di attrito ricavato dal diagramma di Moody


𝐶𝑖 +𝐶𝑖−1
𝐶𝑚,𝑖 = è la velocità media tra due sezioni consecutive della voluta
2

𝐷ℎ,𝑖 +𝐷ℎ,𝑖−1
𝐷𝑚,𝑖 = è il diametro idraulico medio tra due sezioni
2

4𝐴𝑖
𝐷ℎ,𝑖 = è il diametro idraulico
𝑃𝑖

Le terze perdite sono legate all’accelerazione o decelerazione che si ha all’interno della voluta:

(𝐶𝑜𝑢𝑡 − 𝐶𝑖𝑛 )2
∆𝑃3 = 𝛼𝜌
2
Con la costante 𝛼=0.7 nel caso di decelerazione e 0.2 nel caso di accelerazione.

Le perdite totali all’interno della voluta si calcolano come la somma delle tre componenti:

∆𝑃𝑣 = ∆𝑃1 + ∆𝑃2 + ∆𝑃3

Voluta logaritmica

Partendo dall’equazione di continuità e da quella di conservazione del momento angolare si


ottiene la legge logaritmica con cui cresce il raggio della spirale:

𝜌 = 𝑅3 𝑒 𝜃𝑡𝑔𝛼2

Questo tipo di voluta prevede di avere spessore costante pari a quello di uscita dalla girante e
diametro di ingresso voluta esattamente uguale a quello di uscita girante: 𝐷2 = 𝐷3 e 𝑏2 = 𝑏3 .

Logicamente questa ipotesi è inammissibile in quanto una piccola oscillazione della girante la
farebbe entrare in contatto con la voluta, danneggiando entrambe e facendo grippare la macchina.

Di conseguenza si adotta un diametro di ingresso della voluta maggiorato di un 5% essendo il


numero di giri specifico della macchina basso. Inoltre non ci si limita a questo, ma si aumenta
anche l’altezza di ingresso per produrre una diminuzione della velocità assiale in ingresso, con
conseguente diminuzione dell’angolo di ingresso (perché a parità di componente tangenziale ho
diminuito quella radiale) e complessiva riduzione degli ingombri, questo a prescindere dalla
geometria della voluta.

La sezione della voluta è stata scelta rettangolare.


Figura 8 - Schema voluta logaritmica

In termini di perdita, producendo una riduzione della componente radiale della velocità assoluta,
nasce il termine di perdita ∆𝑃1 che sarebbe stato nulla se avessi lasciato invariato l’angolo di
uscita dalla girante

Si riporta qui sotto il foglio di calcolo con i valori necessari per dimensionare la voluta (diametro e
altezza di ingresso, velocità e angolo di ingresso) e per il calcolo delle perdite.

D_3 0,56634 m c_rv 1,7506862 m/s f 0,02 da Moody c_r 3,676441 m/s
b_3 0,017836 m c_tetav 23,312879 m/s c_2v 23,37852 m/s var_c_r 1,925755 m/s
alpha 0,156412 rad 8,96174 ° alpha_v 0,074955 rad 4,29458 °
n alfa teta raggio area portata velocità v_media P_wet D_h L D_medio Perdite (2)
0 0,075 0,283
1 0,075 0,785 0,300 0,00031 0,007 22,632 11,316 0,070 0,018 0,236 0,009 34498
2 0,075 1,571 0,319 0,00063 0,014 21,965 22,299 0,107 0,024 0,250 0,021 60335
3 0,075 2,356 0,338 0,00098 0,021 21,311 21,638 0,145 0,027 0,265 0,025 49080
4 0,075 3,142 0,359 0,00134 0,028 20,671 20,991 0,186 0,029 0,282 0,028 44504
5 0,075 3,927 0,380 0,00173 0,035 20,044 20,358 0,230 0,030 0,299 0,029 41974
6 0,075 4,712 0,403 0,00214 0,042 19,431 19,737 0,276 0,031 0,317 0,031 40335
7 0,075 5,498 0,428 0,00258 0,049 18,831 19,131 0,325 0,032 0,336 0,031 39158
8 0,075 6,283 0,454 0,00305 0,056 18,244 18,537 0,377 0,032 0,356 0,032 38249
Perdite (1) 1854,266 Perdite (2) 348131 Perdite (3) 2636,481 Perdite_Tot 352622

Tabella 1 - Calcolo voluta logaritmica

Per questo tipo di voluta, le perdite totali sono di circa 36 [m].

Voluta circolare

In questo tipo di voluta la sezione rimane costante e la portata cresce linearmente di conseguenza
anche la velocità crescerà e si avrà quindi un’accelerazione del flusso, la completa dissipazione
della velocità radiale ed un ingombro, identificato dal diametro di uscita 𝐷4 , tale da minimizzare le
perdite. Dato che però a differenza della tenuta logaritmica si vuole ottenere una macchina più
𝐷
compatta, si limita la scelta di 𝐷4 in modo da non superare 4⁄𝐷 pari a 1,5.
3

Anche in questo caso si adottano le scelte progettuali, di sezione rettangolare e di maggiorazione


del diametro e dell’altezza di ingresso, da cui seguono le medesime conseguenze.

Segue il foglio di calcolo come nel caso precedente.

D_3 0,56634 m f 0,02 Moody


b_3 0,017836 m c_2 23,37852 m/s D_4max 0,849511
alpha 0,074955 rad 4,29458 ° D_4 0,84
n teta raggio area portata velocità v_media P_wet D_h L D_medio Perdite (2)
0 0,137 0 0 0
1 0,785 0,137 0,00244 0,007 2,846 1,423 0,309 0,032 0,276 0,016 354
2 1,571 0,137 0,00244 0,014 5,691 4,268 0,309 0,032 0,276 0,032 1594
3 2,356 0,137 0,00244 0,021 8,537 7,114 0,309 0,032 0,276 0,032 4428
4 3,142 0,137 0,00244 0,028 11,382 9,959 0,309 0,032 0,276 0,032 8679
5 3,927 0,137 0,00244 0,035 14,228 12,805 0,309 0,032 0,276 0,032 14347
6 4,712 0,137 0,00244 0,042 17,073 15,650 0,309 0,032 0,276 0,032 21432
7 5,498 0,137 0,00244 0,049 19,919 18,496 0,309 0,032 0,276 0,032 29934
8 6,283 0,137 0,00244 0,056 22,764 21,342 0,309 0,032 0,276 0,032 39853
Perdite (1) 6758,109 Perdite (2) 120623 Perdite (3) 39676 Perdite_Tot 167056

Tabella 2 - Calcolo voluta circolare

Per questo tipo di voluta, le perdite totali sono di circa 17 [m].

Tratto diffusorio a valle della voluta

Il diametro in ingresso può essere ricavato


dall’area di uscita della voluta mentre il
diametro e la lunghezza del diffusore devono
essere valutati in modo iterativo.
Si assuma poi una velocità nella tubazione di
mandata inferiore a 10 [m/s], per esempio 7
[m/s] e un coefficiente di recupero desiderato
(consigliato 0.5).
In fine con l’utilizzo di un diagramma simile a
quello di (Figura 9), sarà possibile calcolare il
rapporto di area ingresso/uscita e la lunghezza
del diffusore.
Figura 9 - Relazioni per il rapporto di area fra ingresso e uscita

Diffusore con voluta logaritmica


Area di ingresso, uguale a quella di uscita dalla voluta:

𝐴𝐼𝑛 𝐷𝑖𝑓𝑓 = 0.00305 [𝑚2 ]


Assumendo una 𝑣𝑜𝑢𝑡 pari a 7 [m/s] e un 𝑐𝑝 pari a 0.5:
𝑄
𝐴𝑂𝑢𝑡 𝐷𝑖𝑓𝑓 = = 0.008[𝑚2 ]
𝑣𝑜𝑢𝑡

𝐴𝑂𝑢𝑡 𝐷𝑖𝑓𝑓
𝐴𝑅 = = 2,6
𝐴𝐼𝑛 𝐷𝑖𝑓𝑓
quindi 𝐴𝑅 − 1 = 1,6

Dal grafico si ricava L/R pari a circa 4,5.

In fine si trova la lunghezza del diffusore:

𝐿 = 4,5 ∗ 𝑅𝑂𝑢𝑡 = 2.04[𝑚]

Diffusore voluta circolare

𝐴𝐼𝑛 𝐷𝑖𝑓𝑓 = 0.00244 [𝑚2 ]

Assumendo una 𝑣𝑜𝑢𝑡 pari a 7 [m/s] e un 𝑐𝑝 pari a 0.5:

𝑄
𝐴𝑂𝑢𝑡 𝐷𝑖𝑓𝑓 = = 0.008[𝑚2 ]
𝑣𝑜𝑢𝑡

𝐴𝑂𝑢𝑡 𝐷𝑖𝑓𝑓
𝐴𝑅 = = 3,2
𝐴𝐼𝑛 𝐷𝑖𝑓𝑓
quindi 𝐴𝑅 − 1 = 2,2

Dal grafico si ricava L/R pari a circa 5,3.

In fine si trova la lunghezza del diffusore:

𝐿 = 5,3 ∗ 𝑅𝑂𝑢𝑡 = 0.725[𝑚]

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