Sei sulla pagina 1di 52

SEGUI ISEC SU:

www.isectraining.org

Facebook/isectraining

Linkedin/isec-innovative
Allostasi
I fondamenti dell’HRV
Il nostro ambiente interno è costantemente messo alla prova
da fattori esterni Qual è l'equilibrio perfetto?
Avere la massima efficacia al minor costo

Omeostasi vs. allostasi

Omeostasi - regolazione / equilibrio


dell'ambiente interno
Allostasi: il processo adattativo che mantiene
l'omeostasi
Mediatori allostatici
Ormoni
Citochine
Catecolammine

L'obiettivo principale è mantenere un ambiente stabile a


livello fisiologico

Necessità di un sistema flessibile e adattabile


Più adattabilità significa maggiore capacità di mantenere
l'omeostasi
«STRESSOR»

Stress non familiare


Maggiore risposta allo stress
Maggiori risorse richieste
Maggiore tempo di recupero

Stress familiare
L’organismo apprende i segni dello stress
Il corpo inizia a prepararsi
Indicazioni di troppo stress:
Difficoltà ad addormentarsi
Scarsa lucidità mentale
Ansia
Scarsa motivazione
Adiposità viscerale

L'accumulo di stress ha solitamente un impatto


negativo ma non tutto lo stress è cattivo

È necessario un certo grado di stress per creare


un adattamento positivo:
Crescita muscolare
Prevenire l'osteopenia ecc..
Caratteristiche dello stress!
Sovraccarico allostatico

Riduce le prestazioni
Aumenta i tempi di recupero

Malattie croniche
Percentuale più elevata di
lesioni patologia sensibili
Tutti i tipi di carico allostatico sono collegati. Quello fisico può
portare a modificazioni della sfera emozionale e quello emotivo
può portare a sintomi e segni fisici
Sistema Nervoso Autonomo
ANS (Autonomic Nervous System)
Sistema nervoso autonomo (ANS)
Divisione funzionale del sistema nervoso periferico
Regola la funzione dei processi corporei interni
Controlla i processi corporei inconsci

Pressione sanguigna
Temperatura corporea
Equilibrio elettrolitico
Frequenza cardiaca
Digestione ...

Effettua le regolazioni basate sul sistema


nervoso centrale e sul tuo cervello
Comunica con il corpo per mantenere
l'omeostasi
Branche del sistema nervoso
autonomo ANS
Composto da due rami che controllano gli
stessi organi ma hanno effetti opposti

Sistema nervoso parasimpatico (PSNS) Sistema nervoso simpatico (SNS)


Controlla la stimolazione delle attività Controlla la stimolazione della
di "riposo e digestione" risposta "combatti o fuggi"
Equilibrio del sistema nervoso autonomo ANS
I rami svolgono un delicato atto di equilibrio
Sopravvivere attraverso le sfide al nostro corpo

Simpatico – mantenimento della sopravvivenza


Mobilita il corpo per l'attività
Necessario per la sopravvivenza a breve termine

Parasimpatico – ripristino e recupero


Per il risparmio energetico e la digestione
Necessario per la sopravvivenza a lungo termine

Entrambi sono sempre attivi in una certa misura


Il sistema nervoso autonomo svolge un ruolo
chiave nella maggior parte dei processi
corporei
Esso colpisce direttamente la nostra capacità di
performance
Misurare l'ANS tramite HRV dà un'idea delle
capacità del corpo
Sistema Nervoso Autonomo
Il Nervo Vago
Il nervo vago, decorso e stazioni
Tono Vagale: quantità di attività del nervo vago
L'HRV è solo una misura non invasiva della funzione del nervo
vago
Fornisce molte più informazioni oltre alla frequenza cardiaca

Respiratory Sinus Arrhythmia (RSA)


Accelerazione e rallentamento della frequenza cardiaca causati
dalla respirazione naturale
Durante l'inspirazione, il tono vagale viene ridotto (riduce hrv)
Durante l'espirazione, il tono vagale viene ripristinato (aumenta
hrv)
Fc aumenta durante l’inspirazone

Fc diminuisce durante l’espirazone


Sindrome Generale d’Adattamento e
risposte individuali
Sollecitazioni non specifiche sull’organismo causano
delle irregolarità sulle normali funzioni corporee:

Stress percepito / interpretato

Risposta allo stress fisiologico / biologico

Garantire la sopravvivenza

Esiste una relazione tra stress e malattia


Stress negativo cronico = malattia cronica
Bassa HRV = stress cronico
Hans Selye ha approfondito il lavoro di Walter
Cannon

Risposta "Lotta o fuga" di Cannon:


Fase 1: il cervello riceve stimoli
Fase 2: il cervello interpreta il segnale
Fase 3: il corpo viene eccitato finché la minaccia
non scompare
Fase 4: il corpo ritorna normale quando la
minaccia viene rimossa
Sindrome Generale d’Adattamento
Modificata
GAS Stage 1: Allarme

Step legato alla sopravvivenza


GAS Stage 2:
Resistenza/Adattamento

L’organismo inizia a fare più regolazioni alle strutture per dare una maggiore protezione
– Compensazione
Punto in cui si costruisce la resilienza (Capacità di assorbire un urto senza rompersi.)
GAS Stage 3a: Recupero

Possibile solo dopo che il fattore di stress è scomparso. La compensazione


dell’organismo durante lo stadio 2 ha superato lo stress o il fattore che causa
stress è stato eliminato. Costruisce resistenza a futuri stress simili
GAS Stage 3b: Esaurimento

Sovraccarico allostatico
Si verifica quando il fattore stressante non può essere superato
Deplezione delle risorse corporee. Decompensazione. Se la fase di
esaurimento è estesa, possono verificarsi danni a lungo termine
Risposta specifica

Attivazione di geni specifici


Cambiamenti nella struttura e nella funzione
biochimica e biologica

Esempi di modifica di adattamento specifico

Tipologie differenti di allenamento e carichi


Allenamento aerobico = densità mitocondriale
Allenamento contro resistenza = aumento di massa
muscolare / forza
CHE COSA È LA
HEART RATE VARIABILITY HRV?

La Heart Rate Variability (HRV) è un marker


elettrocardiografico non invasivo per misurare ed
analizzare la variabilità della frequenza cardiaca, cioè
l’intervallo di tempo R-R che riflette le attività delle
componenti parasimpatica e ortosimpatica del SNA.
La HRV è correlata alla interazione fra il Sistema Nervoso
Simpatico e Parasimpatico e all’influenza complessiva del
SNA sull’attività elettrica e contrattile del cuore. E’ una
metodica di indagine di derivazione clinica, ambito in cui
costituisce fattore prognostico per importanti patologie
cardiache anche nel loro decorso.
HRV
Esiste una naturale variabilità della frequenza cardiaca in
risposta a fattori quali il ritmo del respiro, gli stati emozionali,
lo stato di ansia, stress, rabbia, rilassamento, pensieri, etc.
Come misurare l’HRV?
Misurazioni a breve termine
Misure di 1-5 minuti,
caratteristiche:

• Facile
• Ripetibile
• Analizzabile statisticamente
• Informazioni di pronto utilizzo
Misurazioni a lungo termine
Più di 5 minuti fino a ore
Più comunemente misurazione per 24 ore

Utile per:
Determinare quali parti del giorno producono
maggior stress
Pianificare l’utilizzo di tecniche di meditazione o di
respirazione
Valutare se ci siano alterazioni significative durante la
giornata
TEST HRV RIPOSO
• L'applicazione pratica della analisi HRV, si basa sulle indicazioni della Task
Force of The European Society of Cardiology and The North American Society of
Pacing and Electrophysiology (1996), sugli studi Sovietici e sul rispetto di alcune
regole generali dettate dall’esperienza, tali da non determinare errori
nell'analisi stessa, compromettendone i risultati.

• Le raccomandazioni alle quali si deve far riferimento sono:


1) Trovarsi in una situazione di apparente benessere
2) Aver effettuato l'ultimo pasto 2 ore prima dell'inizio della valutazione se
possibile

• Il protocollo standard prevede che l’analisi avvenga per un periodo di 5 minuti,


con il soggetto disteso su un lettino in posizione supina (clinostatismo) o i
posizione seduta, in una stanza a temperatura costante, e che sia ripetuto nel
tempo in condizioni analoghe e nello stesso momento della giornata. Comunque
la condizione migliore è al mattino dopo il risveglio possibilmente prima della
colazione.
Durata delle misurazioni a breve termine
1 minuto è un campione minimo valido
5 minuti è considerato il "gold standard" per
letture a breve termine

"Stabilizzazione" in pre-lettura
Escludere parti di rilevazione della frequenza cardiaca prima di
registrare l’HRV
In genere 30 secondi sono sufficienti per la stabilizzazione negli
adulti sani se il soggetto era già a riposo o si sposta dalla posizione
eretta a quella supina / seduta
Scelta dell’hardware per la
rilevazione dell’HRV
Strumenti di misurazione
Tipi di dispositivi elettrici
passivi
• ECG / ECG (elettrocardiogramma) -
misurazione più accurata dell'HRV e in
grado di rilevare complessi QRS
completi3-12 derivazioni

• Cardiofrequenzimetro toracico : in
grado di rilevare i picchi RR
Sensore PPG (Fotopletismografo)
Misura la quantità relativa del flusso sanguigno
attraverso il tessuto usando un trasduttore fotoelettrico

Sorgente luminosa a infrarossi trasmessa o riflessa attraverso il


tessuto cutaneo
Un trasduttore fotoelettrico rileva la luce e la converte in un segnale
elettrico positivo
L'intensità della luce che raggiunge il sensore varia con brevi
spostamenti del volume del sangue

Attualmente nessun dispositivo di questo tipo è adatto a misurare


l’HRV. La misurazione dell’HRV è differente dalla rilevazione della
frequenza cardiaca
Misurazione mediate fotocamera smartphone

Tecnica di rilevazione perfetta per


l’automisurazione giornaliera

Rappresenta
comunque una
tecnica di
rilevazione
pletismografica
ma con meno
problemi di
artefatti
Come analizzare la Variabilità
della Frequenza Cardiaca
Esempio di un tacogramma analizzato con Kubios
RILEVAZIONE è TACOGRAMMA

Grafico ricavato da un normale cardiofrequenzimetro ponendo


in ascissa la sequenza dei battiti cardiaci e in ordinata la loro
lunghezza
(calcolata da picco R-R)
Maggiore variabilità negli intervalli RR =
aumento di attivazione del Sistema
Parasimpatico

Minore variabilità negli intervalli RR = ridotta


attivazione del sistema Parasimpatico
DOMINIO DEL TEMPO

CONSISTE IN UNA UNA ELABORAZIONE STATISTICA DEGLI


INTERVALLI DI TEMPO ESTRAPOLATI DAL TACOGRAMMA

•RMSSD: Differenza quadratica media fra gli intervalli R-R adiacenti.


Riflette la varianza a breve termine della F.C.. E’ collegata
all’attivazione parasimpatica. Non è influenzata dai ritmi circadiani
Perché usare RMSSD?

• Misure HRV a breve termine


• Mediato dall’attivazione del Parasimpatico
Correlato con le onde HF
• ln (RMSSD): logaritmo naturale applicato a
RMSSD (alcuni software utilizzano questa scala,
si possono avere quindi dei risultati non
comparabili fra software differenti)
• Il risultato è espresso in ms
• Maggiore è il tempo in ms, migliore è il risultato,
maggiore è l’attivazione del sistema
parasimpatico
STD RR (SSDN): Deviazione standard totale. Riflette tutte
le componenti compresi i ritmi circadiani dell’HRV.

Analisi: simpatico e parasimpatico


Riflette la variabilità a breve e a lungo termine

Rappresenta il Gold standard "per la valutazione medica del


rischio cardiaco quando registrato per un periodo di 24 ore

Predice morbilità e mortalità:


<50 ms = non sano
50-100 ms = salute compromessa
Ø 100 ms = sano
PNN50(XX)

Percentuale di intervalli NN(RR) adiacenti che


differiscono tra loro più di 50 ms.
Strettamente correlato con l'attività del parasimpatico
Più affidabile per misurazioni a breve termine rispetto
a SDNN
XX: si può scegliere un tempo differente rispetto ai 50
ms

Maggiore è la percentuale, maggiore è la variabilità,


migliore lo stato del soggetto
ELABORAZIONE
NEL DOMINIO
DEL TEMPO
DOMINIO DELLA FREQUENZA
Molti sistemi biologici presentano oscillazioni ritmiche con frequenze
molto differenti che variano da secondi ad anni. La capacità di oscillare
ritmicamente sembra determinare dei vantaggi per un sistema in termini
di effcienza e precisione del controllo. Si sono analizzate le oscillazioni
ritmiche sia nel breve periodo (5 Min.) che nel lungo periodo (24 ore).
L’analisi spettrale descrive quindi le oscillazioni periodiche del segnale
HRV e provvede a decomporlo in differenti frequenze e ampiezze.
Onde ad alta frequenza (HF) attività vagale

Onde a bassa frequenza (LF) attività vagale e simpatica

Rapporto LF/HF indice del bilancio Simpato-vagale


BANDE DI FREQUENZA DEL
SEGNALE R-R
1) ULF: (<0.003Hz) Destinato a misurazioni di almeno 24 h, parametri di
indagine Ritmo circadiano Temperatura corporea interna, Metabolismo,
Sistema renina-angiotensina

1) VLF ( 0.01 e 0.04 Hz ) Necessaria una misurazione di almeno 5 minuti. La


banda VLF è dovuta in parte all'attività del Sistema Nervoso Simpatico, inoltre
dai cambiamenti nella termoregolazione, ed in ambito psicologico si ipotizza
sia influenzata dalle preoccupazioni e dai pensieri ossessivi. E’ marker di
attività fisica. Una VLF eccessivamente bassa è indice di aumento
dell’infiammazione sistemica ed è predittiva per lo sviluppo di eventi legatati
a cardiopatie
3) LF ( 0.04 e 0.15 Hz ) La banda delle LF viene considerata principalmente dovuta
all'attività del Sistema Nervoso Simpatico, legata all'attività di regolazione dei
barocettori, della respirazione e della pressione sanguigna. Quando è
particolarmente elevata, riflette una non corretta omeostasi fra sistema
Simpatico/Vagale. Necessita di una durata di rilevazione di almeno 2 minuti

4) HF ( 0.15 e 0.4 Hz ). La banda delle HF viene considerata espressione


dell'attività del Sistema Nervoso Parasimpatico e del Vagale. Questa zona di
frequenze subisce una elevata influenza da parte del ritmo e profondità della
respirazione. Si correla all’RMSSD e al PNN50

Entrambi questi parametri esprimono il grado complessivo della variabilità della


frequenza cardiaca, quindi l’attività complessiva del Simpatico + Parasimpatico. Il
rapporto invece fra Simpatico e Parasimpatico viene invece misurato dal rapporto
fra LF/HF anche in unità normalizzate.
ELABORAZIONE NEL
DOMINIO DELLA
FREQUENZA
SEGUI ISEC SU:

www.isectraining.org

Facebook/isectraining

Linkedin/isec-innovative

Potrebbero piacerti anche