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Aprile 2008
INDICE
INTRODUZIONE 5
2
5 L’INDUSTRIA AEROSPAZIALE IN SPAGNA 60
5.1 IL DISTRETTO AEROSPAZIALE DEI PAESI BASCHI 60
Il contesto economico dei Paesi Baschi 60
Il settore aerospaziale nei Paesi Baschi 61
Il distretto aerospaziale: origini e organizzazione 62
Le imprese del distretto 64
I centri di ricerca e le università 65
I punti di forza 68
3
Laboratori attrezzati 123
9.4 IL LIVELLO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE 125
Aree di mercato 125
Documentazione commerciale 127
Accordi e investimenti all’estero 128
9.5 IL SISTEMA DI RELAZIONI 130
9.6 LE REFERENZE COMMERCIALI 131
9.7 L’ ANDAMENTO DELL’ATTIVITÀ 132
Dinamica dell’ultimo triennio 132
Previsioni per i prossimi 3 anni 133
9.8 GLI ORIENTAMENTI FUTURI 134
9.10 I SERVIZI PER LE IMPRESE E INIZIATIVE
PER IL RAFFORZAMENTO DEL SETTORE 136
Difficoltà incontrate dalle imprese 136
Indicazioni su servizi e iniziative di supporto 137
ALLEGATO - LA MAPPATURA DELLE TECNOLOGIE 138
4
INTRODUZIONE
5
cui sono richiamati gli aspetti salienti della metodologia e delle modalità di
realizzazione utilizzate.
La prima parte della ricerca, vale a dire quella riguardante i principali distretti
aerospaziali europei, delinea un quadro articolato della situazione internazionale
che crea lo spunto per alcune considerazioni. I distretti europei sono una realtà
consolidata e organizzata con cui il Piemonte, ormai futuro distretto, deve
confrontarsi. I poli europei si caratterizzano, in generale, per una maggiore
dimensione delle imprese che li costituiscono, una maggiore propensione
all’internazionalizzazione e politiche di distretto confezionate su misura che hanno
sostenuto lo sviluppo e la competitività delle imprese. Il Piemonte, tuttavia, ha tutte
le carte in regola per poter divenire un polo tecnologico di rilievo nel contesto
internazionale. La presenza di operatori leader che fanno capo ad un gruppo di
rilevanza mondiale (Finmeccanica), la diffusione sul territorio di piccole, medie e
grandi imprese sparse sul territorio capaci di offrire lavorazioni e servizi a 360 gradi
oltre che di Università e Centri di ricerca conosciuti a livello internazionale per le
loro applicazioni nel campo della ricerca, fanno del Piemonte un territorio maturo e
capace di accogliere le sfide di una competizione internazionale.
Gli ambiti di attività delle imprese piemontesi che operano nell’aerospaziale sono
differenziati e variano dalle costruzioni di macchine speciali e utensili per lavorazioni
aeronautiche, alle lavorazioni meccaniche di precisione nel settore difesa, alla
progettazione e costruzione di impiantistica criogenica, alla produzione di veicoli
speciali ruotati e cingolati, di veicoli anfibi, di shelter e laboratori mobili ad uso
militare e civile. Non manca, poi, tutta una serie di servizi di supporto alla
progettazione e alla prototipazione, servizi di ingegneria integrata e servizi
informatici avanzati. Il quadro è completato da imprese che offrono servizi di
manutenzione, revisione, riparazione e formazione e da imprese che operano
nell’ambito commerciale.
Inoltre, come è normale che accada in una regione a forte valenza industriale le
imprese che operano nell’aerospaziale non sempre sono dedicate in modo esclusivo
al settore: ben 120 imprese su 155 operano anche in altri ambiti (automotive,
settore ferroviario, energetico, ecc.).
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Le imprese piemontesi sono in grado di rispondere alle esigenze provenienti dai
diversi sottosistemi in cui può essere scomposto il settore aerospaziale.
La tipologia di produzioni e servizi offerti dalla imprese piemontesi del settore è,
infatti, ampia e diversificata. Questo comporta l’utilizzo di una vasta gamma di
tecnologie che spazia da sistemi di produzione tradizionali fino a strumentazioni
avanzate e software specialistici. Complessivamente si rileva che circa la metà delle
imprese è in possesso di tecnologie legate ai materiali e di competenze relative alla
progettazione meccanica.
Gli sbocchi verso cui si indirizzano più frequentemente le produzioni delle imprese
sono rappresentati dai motori per velivoli, dai servizi e dagli strumenti di
diagnostica, analisi e collaudo.
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In particolare si attendono servizi che favoriscano la promozione all’estero,
attraverso la diffusione dell’informazione sulle potenzialità delle imprese piemontesi
e il supporto alla ricerca di clienti e partner su questi mercati.
Un altro aspetto sul quale emerge la richiesta di servizi di supporto, attiene alla
sfera finanziaria, sia rispetto all’accesso a finanziamenti pubblici agevolati che a una
maggiore possibilità di accesso al credito ordinario. L’appoggio finanziario è
richiesto dalle aziende, principalmente, come supporto ai progetti di sviluppo
tecnologico, innovazione, ricerca e internazionalizzazione.
Per lo sviluppo e il consolidamento del settore le imprese richiedono alla Regione
Piemonte la realizzazione di iniziative non solo all’estero, ma anche sul territorio. In
particolare emerge la richiesta di azioni mirate a promuovere il riconoscimento
formale del Distretto Aerospaziale a livello internazionale, la realizzazione di
infrastrutture e la concessione di agevolazioni per le aziende che intendono
investire, così come la promozione e il finanziamento di attività di R&S.
8
PARTE I - I POLI AEROSPAZIALI IN EUROPA
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1 L’INDUSTRIA AEROSPAZIALE EUROPEA
− gli stretti legami tra attività nel campo civile ed in quello della difesa;
i due comparti sono strettamente interconnessi e impiegano tecnologie
analoghe. La sinergia tra difesa ed aviazione civile apporta importanti
vantaggi a livello industriale, determinando economie di scala attraverso
l’assorbimento degli elevati costi fissi non ricorrenti. In passato è stato il
settore dell’aviazione civile a trarre vantaggio dalle tecnologie messe a
punto per le applicazioni militari, oggi sono le tecnologie militari a dipendere
sempre più, almeno per quanto riguarda l’Europa, dalla produzione civile,
che vanta un tasso più elevato d’introduzione di nuovi prodotti. Sostenere
un’industria aerospaziale efficiente sotto il profilo economico-finanziario, in
grado di sopperire alle esigenze dei mercati civili, significa promuoverne
anche le capacità nel settore della sicurezza e della difesa, e viceversa;
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degli investimenti in attività di ricerca e nella tecnologia, nello sviluppo dei
prodotti e degli investimenti in beni strumentali supera quello di molte altre
industrie. Al tempo stesso anche i rendimenti sono a lungo termine e ad
elevato rischio, il che frena gli appetiti dei mercati finanziari. Per questo il
sostegno dei governi, che si esprime anche nel finanziamento delle attività di
ricerca e sviluppo, nella concessione di crediti e nella costituzione d’imprese
congiunte per la condivisione dei rischi, è diventato a livello mondiale un
elemento essenziale per questo tipo di attività;
− la tendenza al consolidamento;
il processo di concentrazione avviato negli Stati Uniti, dove per esempio la
Boeing1 è rimasta l’unica azienda nazionale a produrre grandi velivoli per uso
civile, si è esteso ormai anche all’Europa, raccogliendo la richiesta di un
massiccio consolidamento industriale avanzata nel dicembre 1997 da
personalità politiche francesi, tedesche ed inglesi. Le aziende hanno
avvertito l’esigenza di configurare in modo nuovo le proprie risorse per
affrontare le sfide della concorrenza internazionale e soddisfare gli ordinativi
connessi a progetti transnazionali, intrapresi sempre più spesso su base
paneuropea nel campo tanto dell’aviazione civile quanto della difesa;
− le privatizzazioni;
in diversi paesi si è avuta una profonda trasformazione delle relazioni tra
governi e società aerospaziali. Quelle che un tempo erano aziende di stato
appartengono ormai totalmente o parzialmente al settore privato, sono
quotate in borsa e impegnate a remunerare i propri azionisti privati.
Ovviamente queste aziende non possono più operare unicamente sui ristretti
mercati nazionali e hanno cominciato a mettere a punto strategie a lungo
termine che consentano loro di utilizzare al meglio le proprie risorse e di
assicurarsi l’accesso ai mercati internazionali. Questo processo spinge
spesso le società europee a rafforzare i propri legami extracomunitari
attraverso acquisizioni di controllo, fusioni o investimenti all’estero;
− le relazioni UE-USA;
il fatturato che fa capo alle società aerospaziali statunitensi corrisponde a
circa la metà di quello complessivo del settore sul piano mondiale, mentre le
vendite dell’industria europea ammontano a poco più di due terzi di quelle
dei produttori americani. Una tale struttura industriale riflette i vantaggi
dell’ambiente aerospaziale degli Stati Uniti. Le aziende americane operano
sul mercato unico interno più grande del mondo, beneficiando altresì di un
contesto operativo estremamente favorevole, strutturato per sostenere un
obiettivo politico dichiarato già da diversi decenni: mantenere la supremazia
in campo aerospaziale.
Altro aspetto positivo della politica statunitense sono le ricadute delle attività
di ricerca e sviluppo condotte dai militari utilizzabili nei programmi
dell’aviazione civile e, in alcuni casi, la diretta derivazione di aerei civili da
progetti militari.
1
La Boeing Company è la più grande costruttrice statunitense di aeromobili e la più grande azienda nel
settore aerospaziale. La Boeing venne fondata il 15 luglio 1916.
11
tra Airbus2 e Boeing, non deve tuttavia nascondere l’elevato grado di cooperazione
tra le due sponde dell’oceano. Ciò è vero soprattutto per l’aviazione civile. Le
attività di subappalto, di approvvigionamento, di produzione, le imprese comuni e le
concentrazioni che legano aziende di entrambi i continenti costituiscono la naturale
evoluzione di un settore che serve mercati mondiali.
2
L'Airbus nasce nel dicembre 1970 come consorzio di imprese francesi e tedesche col nome di Airbus
Industrie a cui poi si aggiungeranno partecipanti britannici e spagnoli.
3
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE DELLE COMUNITA’ EUROPEE – Politica comunitaria nel settore
dell’aviazione con i paesi vicini, Bruxelles, 09.02.2004 COM(2004) 74 definitivo
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Infatti, negli ultimi dieci anni il mercato cinese del traffico aereo ha fatto registrare
uno dei tassi di crescita più elevati al mondo. La Repubblica popolare cinese offre
pertanto un forte potenziale di crescita anche per le compagnie aeree, i costruttori
di velivoli e i fornitori di servizi europei. In questi ultimi anni il settore dell’aviazione
cinese ha attraversato profondi cambiamenti e si è incamminato nella direzione di
un graduale passaggio dalla pianificazione centralizzata verso una combinazione di
decentramento e globalizzazione. Gli sviluppi e le politiche nell’aviazione cinese
sono caratterizzati da tre grandi elementi:
– il consolidamento dell’industria aerea suddivisa oggi in tre grandi gruppi di
trasporto aereo (Air China, China Eastern e China Southern);
– i primi tentativi di liberalizzazione e apertura del mercato interno ed estero;
– lo sviluppo di nuove infrastrutture aeroportuali e della tecnologia necessaria per
la gestione del traffico aereo.
Dopo avere accennato agli equilibri internazionali, vale la pena guardare più da
vicino la struttura vera e propria dell’industria aerospaziale europea, quale risulta
dai dati pubblicati dall’ASD (AeroSpace and Defence Industries Association of
Europe)4.
L’ASD raggruppa 31 associazioni in 20 paesi europei5, rappresenta oltre 2.000
imprese con 80.000 PMI subfornitrici e comprende i più grandi nomi dell’industria
aerospaziale europea: Airbus, Alenia Aeronautica, BAE Systems, Dassault Aviation,
EADS, Eurocopter, Fincantieri, Finmeccanica, Liebherr Aerospace, Rheinmetall
Detec, Rolls Royce, Saab, Safran, Smiths Group e Thales.
4
I dati Eurostat resi pubblici nel luglio 2006 si riferisono al lontano 2002, mentre quelli pubblicati
dall’ASD sono aggiornati al 2006.
5
Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia,
Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia e Regno Unito.
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L’internazionalità delle imprese è, inoltre, un punto di forza e un grande vantaggio
competitivo nel caso di partecipazioni a progetti transnazionali. Ogni gruppo
multinazionale è una rete costituita al suo interno da una supply chain di altissimo
livello con competenze e tecnologie indispensabili per lo sviluppo di un progetto
completo.
Aeronautica
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inoltre, Airbus ha concluso la più grande e mai avvenuta transazione con la China
Aviation Supplies Import and Export Group Association (CASGC) per 150 velivoli
della famiglia A320 e ha firmato una lettera d'intenti per 20 velivoli A350XWB.
Il 2006 è stato un anno record anche per la famiglia dei Falcon che ha raggiunto il
62% del giro d’affari di Dassault.
Per quanto riguarda l'offerta europea di elicotteri, Eurocopter e AgustaWestland
hanno realizzato un volume di affari di 6,5 miliardi di euro (15% in più dell'anno
precedente). L'aumento delle vendite è pricipalmente dovuto al VH71(US101) per la
Casa Bianca, all’NH90, al Light Utilità Helicopter (LUH) per l'esercito degli Stati Uniti
e al Lynx per il MOD del Regno Unito.
Rolls Royce, ancora, sta partecipando a due programmi militari, equipaggiando
l’Eurofighter Typhoon e il Joint Strike Fighter F35. E’ stato raggiunto un accordo
con Airbus per offrire un nuovo Trent all’A350XWB.
Spazio
Dal 1997 il fatturato europeo del settore spaziale si è differenziato più o meno
uniformemente fra clienti istituzionali e mercato commerciale. Il volume d'affari è
cresciuto del 12,8% nel 2006 grazie all’incremento delle vendite di sistemi militari e
lanciatori. Inoltre, dopo 5 anni di perdite occupazionali, il 2006 ha registrato un più
che positivo +3,5%.
La maggior parte del budget istituzionale è civile ma negli ultimi anni la difesa ha
contribuito notevolmente all’incremento del giro d’affari (Syracuse, Helios, Skynet,
SAAR-Lupe, ecc.). Nel 2006 i sistemi militari hanno costituito il 20% del fatturato
del settore spaziale.
15
Spesa in R&S (% del fatturato)
15,9%
1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
La spesa in R&S, inoltre, è aumentata di 1,1 miliardi di euro nel 2006, mentre il
rapporto R&S/fatturato è rimasto stabile all’11,2%. Il livello di spesa in R&S
dovrebbe continuare a crescere anche l'anno prossimo grazie al lancio dell’A350.
Fonti
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2 L’INDUSTRIA AEROSPAZIALE IN FRANCIA
Equipaggiamenti
29%
Sistemi e
strutture 54%
6
Polo di competitività: combinazione, all’interno di uno spazio geografico definito, di imprese, di centri di
formazione e di unità di ricerca pubbliche e/o private, impegnate in una prospettiva di partenariato
destinata a liberare sinergie intorno a progetti innovativi. I progetti devono corrispondere a quattro
esigenze prioritarie: 1) creare nuove fonti di sviluppo in settori o filiere a forte valore aggiunto e ad
impiego qualificato; 2) posizionarsi su mercati mondiali caratterizzati da un forte potenziale di crescita;
3) fondarsi su partenariati ben organizzati fra gli attori; 4) definire obiettivi e mezzi di una strategia
efficace di sviluppo economico e di ricerca dell’innovazione.
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- "aeronautica e spazio" a Tolosa specializzato nel miglioramento degli
aeromobili e della loro propulsione;
- "propulsione aeronautica e spaziale ad Orlèans" specializzata nel
miglioramento delle prestazioni dei propulsori di aerei e di razzi;
- Multimatériaux in Aquitaine, specializzato nei compositi.
- la rete dei 21 centri di competenza e di prove della Délégation Générale pour
l’Armement (DGA) al centro delle quali sono impiegati quasi 9.000 dipendenti.
La Francia beneficia, inoltre, di una forte potenzialità nel settore della formazione
tecnica e scientifica. L'aeronautica non fa eccezione a questa tradizione e
rappresenta un settore d'eccellenza nell'ambito dell’insegnamento superiore
francese. La Francia dispone di un tessuto di scuole e di università che offrono
molte specializzazioni fra le quali:
- Scuola superiore delle tecniche aerospaziali (ESTA) a Parigi.
- Université de Toulouse III, Paris VII e Paris XI: astrofisica e tecniche
spaziali.
- Université de Rouen: energetica ed aerodinamica.
- Université de Paris VI: metodi fisici dell'astronomia e tecniche spaziali.
- MBA aérospace all'ESC di Toulouse.
- Università internazionale dello spazio - ISU (international Space University)
a Strasburgo: master di studi spaziali.
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2.1 IL DISTRETTO AEREOSPAZIALE MIDI-PYRÉNÉES
Operano nella Regione più di 137.000 imprese con circa un milione di addetti di cui
l’87,8% dipendenti ripartiti tra i diversi settori di attività, come riepilogato nella
tabella seguente:
Il polo Midi-Pyrénées gode di una notevole rilevanza non solo nel panorama
francese, ma anche nel panorama internazionale del settore aerospaziale sia perché
è riuscito ad attrarre un numero significativo di imprese internazionali (tra cui
Airbus, Latecoere, Ratier Figeac, EADS Socata e Astium e Alcatel) e a ottenere
l’installazione di una sede dell’Agenzia Spaziale Francese (CNES), sia perché
possiede un tessuto industriale articolato e completo, in grado di rispondere alle
esigenze produttive di quasi tutte le tipologie di aerei e che comprende tutte le fasi
e attività legate alla filiera aerospaziale: dalla produzione dei componenti, alla
manutenzione dei velivoli, ai servizi accessori.
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Le imprese localizzate nel distretto, quindi, non hanno la necessità di ricorrere a
subfornitori localizzati al di fuori del proprio territorio e godono, pertanto, di un
vantaggio rispetto ai concorrenti situati in altri cluster europei con un numero di
specializzazioni e produzioni limitato.
Anche la concentrazione di centri di ricerca e università, la dotazione di
infrastrutture di telecomunicazione, nonché l’accessibilità del territorio (centralità
rispetto al territorio nazionale, rete autostradale, collegamenti ferroviari TGV,
aeroporto internazionale di Tolosa-Blagnac) rappresentano elementi strategici per la
scelta del distretto da parte degli operatori del campo aerospaziale, nazionali e
esteri.
La Regione ha un’esperienza consolidata nel settore (le prime aziende si sono
insediate già a partire dal 1918: Latécoère e Dewoitine Company poi Aerospatiale e
oggi confluita in Airbus) e molte delle imprese “storiche” sono tuttora localizzate sul
territorio a garanzia di una consolidata tradizione nel settore.
Ma è a partire dagli anni ’60 che, con l’insediamento di centri di ricerca pubblici,
scuole specializzate (SUPAREO - École Nazionale Superieure de l’Aeronautique et
l’Espace) e grazie alla localizzazione di Airbus, l’area ha assunto caratteristiche tali
da poter ricoprire una posizione di rilievo internazionale.
Per quanto riguarda in particolare il settore spazio, un ruolo importante per il suo
sviluppo è stato determinato dall’insediamento a Tolosa del Centro Spaziale del
CNES (Centre National d’Études Spatiales con sede centrale a Parigi) che, con un
impegno in importanti progetti spaziali e grazie al finanziamento della sede
centrale, ha contribuito a trasformare quest’area in un polo europeo di eccellenza
spaziale in grado di sviluppare e rendere operativi sistemi spaziali complessi.
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Per quanto riguarda il settore spaziale si contano circa 9.000 addetti, dato
determinato dalla presenza sul territorio del CNES che da solo occupa circa 2.400
dipendenti.
Se si considerano anche ambiti indirettamente legati al settore aerospaziale si
possono individuare ulteriori 60.000 posti di lavoro nell’aeronautica e ulteriori
10.500 nel settore spaziale.
Le imprese del distretto dispongono di competenze in meccanica, lavorazione dei
metalli, apparati e costruzioni elettriche e elettroniche, motori, strutture e
subcomponenti, ingegneria, servizi informatici e vantano posizioni di eccellenza
nelle seguenti produzioni: tubine a gas per elicotteri, aeromobili per uso civile e
militare, aeromobili di alta gamma, costruzione di satelliti, lanciatori, sistemi di
propulsione, tecnologie per il rientro nell’atmosfera, telerilevamento e osservazione
della Terra, sistemi di imbarco.
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di subfornitura), 1.300 stabilimenti, 8.500 ricercatori, primo polo francese
d’istruzione superiore.
Non solo i numeri qualificano questo polo, ma anche le competenze scientifiche,
tecnologiche e “del saper fare” presenti nell’area.
Tra i principali attori figurano : lo Stato con i servizi che concorrono allo sviluppo
economico, la Regione Midi-Pyrénées con le Direzioni dedicate a Affari Economici,
Ricerca, Formazione Professionale, Midi-Pyrénées Expansion (l’Agenzia Regionale di
sviluppo), Agenzie di sviluppo dipartimentali: (Ariège Expansion, Aveyron
Expansion, Agence Lotoise de Développement, CDDE 65, Agate, ADE 82) e
organismi professionali (UIMM).
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Per l’aeronautica:
Imprese costruttrici
Imprese fornitrici
Sistemi di propulsione
Snecma (Gruppo Safran): gruppo internazionale specializzato in propulsione
aerospaziale, difesa e sicurezza, equipaggiamenti e sistemi di telecomunicazione;
Turbomeca (Gruppo Safran) leader mondiale nella produzione di turbine a gas per
elicotteri e turboreattori per aerei con una gamma completa di motorizzazioni
adattabili sia a velivoli sia civili che militari;
Per lo spazio:
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Thales Avionics: elettronica di bordo, cablaggio spaziale;
Meteo France: responsabile del sistema nazionale per la meteorologia e la
climatologia. Tolosa è il primo polo climatologico francese grazie alla sua presenza;
Spot Image: leader mondiale nelle fotografie satellitari e spaziali, collabora col
CNES, la Comunità europea e le agenzie spaziali al programma GMES (Global
Monitoring for Environment and Security);
CLS: operando con i sistemi satellitari Argos e Doris fornisce servizi di
localizzazione, orbitografia precisa, dati scientifici;
Scot: uno dei principali attori nel campo dell’informazione geografica e
dell’osservazione della Terra, sviluppa sistemi di informazione integrando dati di
diversa origine quali le immagini spaziali, la fotografia aerea, le mappe esistenti, i
dati statistici;
Geosys: fornisce un valido sistema di informazione geografica unendo diverse
filiere tecniche (rilevazioni GPS, sondaggi, fotografia aerea ecc..);
Altri attori
Tecnici
11,8%
24,9%
Ricercatori
63,3%
Fonte: www.aerospace-valley.com
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della gestione del traffico aereo e dei mezzi tecnici associati a comunicazione,
navigazione e sorveglianza.
CNES (Centre National d’Études Spatiales): centro di ricerca pubblico con il compito
di proporre al governo la politica spaziale della Francia nell’ambito dell’Europa e di
attuarla. Gli ambiti di intervento sono: accesso allo spazio, applicazioni spaziali per
il grande pubblico, sviluppo sostenibile, difesa.
Sviluppa in partnership con l’industria del settore, sistemi spaziali completi per
applicazioni scientifiche, osservazione della Terra, tecnologie dell’informazione e
medicina spaziale.
Il CNES opera anche attraverso sedi periferiche tra cui il CST (Centre Spatial de
Toulouse); questa sede, specializzata in sistemi orbitali, sviluppa sistemi spaziali
completi e gestisce inoltre le operazioni di manutenzione dei satelliti sotto la
responsabilità del CNES.
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ricerche mirate ad accrescere le performances e la competitività degli aerei, degli
elicotteri e dei lanciatori spaziali.
L’ONERA inoltre offre risposte ai nuovi bisogni della Difesa: equipaggiamenti di
sorveglianza e di vigilanza, trattamento dell’informazione, aiuto alle decisioni
strategiche, autonomia degli aerei; le sue équipes sono presenti in tutto il ciclo
“valutare-comprendere-decidere-agire” che caratterizza il sistema della Difesa.
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- Scuola Nazionale di Meteorologia (ENM): formazione di base e avanzata
per il personale del servizio meteorologico nazionale e in generale nel campo
della meteorologia;
- SUPAREO (École Nazionale Superieure de l’Aeronautique et l’Espace): sotto
la competenza del Ministero della Difesa offre percorsi formativi superiori per
ingegneri aerospaziali e specializzazioni in settori collegati.
I punti di forza
Fonti
INSEE (http://www.insee.fr/fr/home/home_page.asp)
DATAR (www.datar.gouv.fr)
Chambre de Commerce et d’Industrie de Toulouse – Observatoire économique (www.toulouse.cci.fr)
Communauté d’Agglomération (www.grandtoulouse.org)
Aerospace Vallée (http://www.aerospace-valley.com)
Midi-Pyrénées Expansion (http://www.midipyrenees-expansion.fr)
“Aéronautique, espace e sous-traitance” Les Dossier de l’Insee – Insee Midi-Pyrénées Publications 2005
“Bacini di competenze e processi di agglomerazione” a cura di Andrea Bonaccorsi e Francesco Nesci –
Franco Angeli 2006
“Analisi della filiera aerospaziale: attori, struttura e dinamiche di sviluppo” Osservatorio
sull’internazionalizzazione del Lazio Unioncamere Lazio LUISS Guido Carli Business School a cura di
Matteo G: Caroli
http://www.insee.fr/fr/insee_regions/midi-pyrenees/home/home_page.asp
“Aéronautique, espace e sous-traitance” Les Dossier de l’Insee – Insee Midi-Pyrénées Publications 2005
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2.2 LA FILIERA AEROSPAZIALE DELL’ÎLE-DE-FRANCE
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La filiera aerospaziale dell’Île-de-France
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- Aiuto al partenariato tecnologico: facilitare la partecipazione delle PMI a progetti
di collaborazione nazionali o sovranazionali, in particolare nei poli di
competitività.
Snecma
Société Nationale d'Étude et de Construction de Moteurs d'Aviation è una delle
aziende leader nel mondo nel settore aerospaziale. Si è fusa nel 2005 con Sagem a
formare Safran - un gruppo internazionale specializzato in quattro settori d’attività
ad elevato contenuto tecnologico: propulsione aerospaziale, difesa e sicurezza,
equipaggiamenti aerospaziali e telecomunicazioni.
Snecma si formò nel 1945 dalla nazionalizzazione di Gnome & Rhône uno dei più
grandi gruppi aerospaziali in Francia dell’epoca. Nel 1961 produsse, in
collaborazione con Bristol Siddeley, il Concorde SST e il RR/Snecma Olympus 593.
Le attività di Snecma sono organizzate in tre divisioni operative:
- motori civili (famiglia dei CFM56, CF6, GE90 e il GP7200 per l’A380)
- motori militari (M53-P2, M88, Larzac®, TP400)
- motori spaziali (Vulcain® 2, HM7B e Vinci®).
Dassault Aviation
La Dassault Aviation è un'azienda aeronautica francese di progettazione e
produzione velivoli. Inizia la sua attività nel 1903, anno del volo dei Fratelli Wright,
con la denominazione originaria di Société des Avions Marcel Bloch.
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Il primo progetto, un'elica, viene sviluppato nel 1915 ad opera del fondatore Marcel
Bloch, che poi cambiò il cognome in Dassault. Tale elica, nota con il nome "Eclair",
verrà impiegata sul velivolo Spad VII dell'asso volante Georges Guynemer. Il primo
velivolo completo, il SEA IV, viene prodotto nel 1918 sempre ad opera di Marcel
Bloch.
Da allora la Dassault ha prodotto svariati aeromobili militari e, in minor numero,
modelli civili di piccole-medie dimensioni (fatta eccezione per il Mercure), indirizzati
prevalentemente al mercato business e trasporto VIP.
Nel 1949 la Marcel Bloch cambiò nome in Marcel Dassault e la ditta venne rifondata
come Avions Marcel Dassault, nome con cui tutt'oggi è conosciuta.
Tra i prodotti di punta ricordiamo la famiglia dei Falcon e dei Mirage, il Rafale, e lo
sviluppo dal 2005 di UCAV (Uninhabited Combat Aircraft Vehicle).
EADS
European Aeronautic Defence and Space Company (EADS) è leader mondiale nel
settore aerospaziale e difesa. Creata dalla fusione, avvenuta nel 2000, di
Aérospatiale-Matra (Francia), Dornier GmbH e DaimlerChrysler Aerospace AG
(DASA) (Germania), e Construcciones Aeronáuticas SA (CASA) (Spagna), nel 2006
ha registrato un fatturato pari 39,4 miliardi di euro.
All'atto della formazione EADS era già la seconda azienda aerospaziale mondiale per
dimensioni dopo la Boeing. Il gruppo impiega circa 116.000 addetti in 70 siti
produttivi. Le attività comprendono: sviluppo e vendita di aeroplani civili e militari,
missili, vettori spaziali e sistemi collegati.
Eads comprende le seguenti divisioni e i relativi prodotti:
- Airbus (A320 Family: A318, A319, A320, A321, A300/A310 Family,
A330/A340 Family, A350 Family, A380 Family).
- Military Transport Aircraft (CASA C-212, CASA CN-235, CASA C-295,
A400M)
- Eurocopter (Colibrì EC120B, Ecureuil, EC 135, EC 145, Douphin, Super
Puma, Fennec, EC 635, Panther, Cougar, Tiger, NH90)
- Eads Astrium (lanciatori Ariane, modulo Columbus e ATV per la Stazione
Spaziale Internazionale)
- Defence & Security.
Thales
Il gruppo Thales è una multinazionale di elettronica specializzata nei settori
dell'aerospazio, difesa, e information technology. Il nome dell'azienda è diventato
quello attuale dopo il dicembre del 2000, quando abbandonò il nome Thomson-CSF
dopo l'acquisizione di Racal Electronics plc, un gruppo di difesa britannico. L'azienda
è oggi parzialmente statale. Con più di 35.000 addetti in tutta la Francia Thales è il
prime contractor in numerosi programmi di difesa e il principale fornitore per
quanto riguarda l’elettronica di bordo del Rafale e del Mirage. Inoltre, Thales è
coinvolta in molti progetti del mercato non-defence (portale per l’autorità fiscale
francese, sistema di sicurezza del museo del Louvre, ecc.).
Zodiac
La vocazione per l’aeronautica del gruppo Zodiac si manifesta nel 1896 con lo
sviluppo dei dirigibili e degli aeroplani. Continua negli anni 1930, con l'invenzione
del concetto del gommone che dopo la seconda guerra mondiale imporrà
l'immagine del gruppo. Zodiac è organizzata in cinque rami d'attività:
- Aerosafety System (sistemi di evacuazione, sistemi frenanti, paracaduti)
- Aircraft Systems (sistemi carburazione, sistemi idraulici, maschere ossigeno,
motori elettrici, flight-deck controls and displays, sistemi di monitoraggio e
gestione)
- Cabin Interiors (equipaggiamenti per la cabina)
31
- Technology (airbag e teletrasmissioni)
- Marine.
Oltre a questi grandi gruppi internazionali nella filiera sono attive numerose PMI
preziosissime in termini di know-how per la grande committenza. Inoltre, la
presenza di grandi aeroporti internazionali favorisce lo sviluppo di numerose attività
di manutenzione, a cominciare da Air France, Dassault Falcon servizi e SNECMA
servizi. Le attività legate alla manutenzione occupano il 12% degli addetti della
filiera.
I primi cinque gruppi del settore - EADS, Dassault, Safran, Thales e le attività di
manutenzione di Air France - rappresentano circa il 45% della forza lavoro della
filiera. Questi gruppi garantiscono il 60% della ricerca privata.
Impegnata in una logica di partenariati, di collaborazioni e di messa in atto di
laboratori comuni, la ricerca aerospaziale si articola intorno a cinque grandi assi
tecnologici:
• materiali,
• elettronica e captatori,
• generazione e conversione d'energia elettrica e meccanica,
• automatismi e sistemi per il trasporto aereo,
• costruzione di modelli,
• simulazione e prove.
32
"ambiente, energia e sviluppo sostenibile", "Nanoscienze, nanotecnologie,
materiali", "Astroparticelle: particelle all'universo".
33
Anno di fondazione 1961
Budget annuale
1.699 milioni di euro
(2004)
4 centri
Dislocazione Siège (Paris), Centre spatial de Toulouse, Direction des lanceurs
(Evry), Centre spatial guyanais (Kourou)
2.524
Addetti
Paris : 238 - Evry : 246 - Kourou : 269 - Toulouse : 1.771
Ripartizione
65% / 35%
uomini/donne
Accesso allo spazio
Sviluppo sostenibile
Temi di applicazione Applicazioni
Sicurezza e difesa
Ricerca e innovazione
Fonte: Cnes Rapport annuel 2004
Institut Laplace
L’Institut Pierre Laplace raccoglie quasi il 40% dell’attività nazionale di ricerca del
CNRS e delle università nel settore delle scienze dell'oceano e dell'atmosfera.
L’Institut Laplace conta circa 750 persone (circa 250 ricercatori ed insegnanti-
ricercatori, 250 ingegneri, tecnici ed agenti amministrativi e 250 dottorandi e
tirocinanti) distribuiti in sei laboratori:
- il centro di studio degli ambienti terrestri e planetari
- il laboratorio di biogeochimica e chimica marina
- il laboratorio di meteorologia dinamica
- il laboratorio d'oceanografia dinamica e di climatologia
- il laboratorio delle scienze del clima e dell'ambiente
- il servizio di aeronomia.
Questi laboratori sono posti sotto la tutela di quattro organismi governativi (CNRS,
CEA, IRD, CNES) e di quattro istituti di insegnamento superiore (Université Pierre e
Marie Curie, Université di Versailles Saint-Quentin, Ecole Normale Supérieure, Ecole
Polytechnique).
• Ecole Polytecnique,
• Ecole des Mines,
• l’ESTACA (Ecole Supérieure des Techniques Aéronautiques et de
Construction Automobile),
• le università Paris VI, VII e XI.
34
I punti di forza
Fonti
www.investinfrance.org
CNRS www.cnrs.fr
ONERA www.onera.fr
CEA www.cea.fr
DGA www.defense.gouv.fr/dga
INRIA www.inria.fr
CNES www.cnes.fr/web/1--cnes-accueil.php
IPN http://ipnweb.in2p3.fr/
INSTITUT LAPLACE www.ipsl.jussieu.fr
IRC www.irc-paris-idf.net
www.oseo.fr
www.gifas.asso.fr
Aerospace & Defence Paris Region Innovation Cluster www.paris-region.com
www.paris-iledefrance.cci.fr
www.industrie-iledefrance.org
IAURIF www.iaurif.org
35
3 L’INDUSTRIA AEROSPAZIALE IN GERMANIA
L'aerospazio è senza dubbio uno dei settori chiave dell’industria tedesca. Due poli
aeronautici di rilievo internazionale (Monaco e Stuttgart), l’importanza strategica e
il grande contributo in termini di valore aggiunto, fanno dell'aerospaziale un settore
capace di generare e soprattutto salvaguardare competenze altamente qualificate.
La spesa dell'industria aerospaziale in ricerca e sviluppo, poi, è significativamente
superiore a quella di qualunque altra industria.
Inoltre, grazie al "know-how" tecnologico e alla forte capacità innovatrice,
l'industria aerospaziale produce effetti benefici anche su altri settori industriali. Più
di 70.000 persone, il 50% delle quali laureate, sono direttamente impiegate
dall'industria aerospaziale tedesca, mentre altre 250.000 sono impegnate nel
trasporto aereo e 700.000 hanno trovato impiego lungo la supply chain
dell'industria aerospaziale.
Nel comparto aeronautico, Airbus (malgrado le ultime difficoltà) ha reso l’Europa il
mercato leader nella costruzione di velivoli con la Germania direttamente coinvolta
in questo successo: il 40% della produzione Airbus è effettuata in Germania così
come la maggior parte dell’attività di ricerca e sviluppo. Eurocopter, poi, il maggior
fornitore mondiale di elicotteri, è un gruppo franco-tedesco.
Tuttavia, l’industria aerospaziale tedesca non è solo Airbus ed Eurocopter: i
subfornitori ed i fornitori di servizi tedeschi e i loro prodotti e servizi altamente
specializzati, inclusa l’alta tecnologia a servizio della protezione dell'ambiente, sono
ricercati a livello mondiale.
36
3.1 IL DISTRETTO AEROSPAZIALE DI MONACO DI BAVIERA
La Baviera, con un PIL pari a circa 385,2 miliardi di euro, è una delle più potenti
economie europee.
Fino agli anni ‘50 l’economia bavarese è stata fortemente caratterizzata dalla
struttura agricola, oggi invece si è trasformata in un’area di riferimento per l’hi-
technology e la new economy. Il record delle esportazioni di 118 miliardi di euro
raggiunto nel 2004, sottolinea la forte competitività internazionale del sistema
produttivo bavarese.
L’economia bavarese si caratterizza per:
- la presenza di grandi imprese internazionali, quali Siemens, BMW, Audi,
EADS, Adidas e Man, ma anche di piccole e medie imprese industriali e di
servizi. Gli investitori possono beneficiare di un’ampia gamma di
subfornitori, clienti e partner competitivi;
- la posizione di rilievo, sia nazionale che internazionale, in quasi tutte le
nuove tecnologie, ICT, biotecnologie, genetica, energie e tecnologie
dell’ambiente;
- un forte settore dei servizi: questa regione è la prima della Germania in
materia di assicurazione e la seconda per i servizi bancari. Anche per quanto
concerne il turismo la Baviera ricopre un ruolo di leader: i saloni e le fiere di
Monaco e Norimberga sono riconosciuti in tutto il mondo;
- una completa ed efficace infrastruttura di supporto per trasporti,
telecomunicazioni ed energia, che garantisce ottimi collegamenti e
comunicazioni e un’amministrazione efficiente;
- un elevato livello di educazione e formazione continua (11 università, 17
scuole tecniche superiori, 11 istituti Max Plancke, 9 istituti Fraunhofer);
- un intenso sostegno alla ricerca e alla tecnologia con una spesa per ricerca e
sviluppo pari al 3% del PIL, ben al di sopra della media federale e tra le più
alte in Europa.
Il Governo dello Stato di Baviera ha reinvestito i proventi della privatizzazione (4,2
miliardi di euro) nella modernizzazione dell’industria e dell’apparato amministartivo
nel quadro delle iniziative “Offensive Zukunft” e “High-Tech Offensive”. La Baviera
ha consolidato le sue competenze nelle tecnologie del futuro quali ICT, scienze della
vita, materiali innovativi, meccatronica, energia, tecnologie ambientali e
nanotecnologie. Oltre al rafforzamento della competenza high-tech si investe per:
- favorire la dinamica della creazione d’impresa;
- incoraggiare l’internazionalizzazione della scienza e dell’economia;
- elevare la qualità del sistema educativo.
La Baviera possiede 19 cluster in diversi settori; la “strategia dei cluster”, elaborata
sulla base della strategia per l’hi-technology, è uno strumento del programma di
modernizzazione, che intende sviluppare il sito economico e scientifico bavarese.
Questo programma d’azione mira a integrare, in un ambito di cooperazione sul
territorio del Land, gli attori industriali e scientifici dei 19 cluster al fine di attivare il
potenziale d’innovazione e produttività all’interno dei cluster stessi.
Si possono individuare tre macro-settori Cluster high-tech, Cluster orientati alla
produzione e Tecnologie trasversali.
L’iniziativa bavarese dei cluster intende sviluppare le specifiche competenze
presenti e incoraggiare la formazione di network tra le imprese partecipanti e tra
queste e le istituzioni di ricerca, che possono configurarsi come base per lo sviluppo
37
di nuovi prodotti e processi produttivi o per il posizionamento delle imprese sui
mercati a forte crescita.
La collaborazione è garantita attraverso la costituzione di piattaforme che uniscono
imprese, centri di ricerca e università e sviluppano potenziali di innovazione.
Le piattaforme di cooperazione hanno l’obiettivo di creare e mantenere un ambiente
di contatto, attraverso apposite strutture di comunicazione, tra le imprese, gli
istituti di ricerca, le associazioni professionali, gli investitori, le istituzioni di
supporto e gli altri attori dei cluster, incoraggiare i progetti innovativi e individuare
nuovi campi di applicazione.
La Baviera è uno dei siti mondiali in cui è più alta l’integrazione fra competenze
industriali e competenze scientifiche.
Le dotazioni strutturali del settore aerospaziale bavarese formano una base di
partenza ideale. La Baviera possiede grandi imprese costruttrici, numerose imprese
del settore equipaggiamenti, imprese fornitrici di servizi tecnici; ma anche strutture
di ricerca e di formazione e infrastrutture aeree ben sviluppate.
I principali campi di attività sono: costruzione di aerei militari, sistemi di
propulsione, elicotteri e subsistemi. Da non dimenticare, poi, le strutture e i
generatori solari per veicoli spaziali e satelliti.
Circa 23.000 ingegneri, tecnici e professionisti dell’aerospazio, che costituiscono più
di un terzo degli occupati in questo settore in Germania, lavorano in Baviera e
realizzano un giro d’affari annuo di circa 4,8 miliardi di euro. Con i posti di lavoro
creati nel settore aeroportuale (aeroporti di Monaco, Norimberga, Augsbourg e Hof)
si supera largamente la cifra di 50.000 addetti.
I dati relativi alla performance del settore aerospaziale in Baviera nel periodo 1997-
2004 evidenziano una ripresa sostenuta del settore nel 2003 con una crescita delle
vendite +13,1% (sia interne +17,5% che export +7,8%) e dell’occupazione +6,1.
Andamento opposto si è invece verificato nel 2004, a causa del ritiro di uno dei
maggiori operatori, le vendite hanno perso complessivamente il 6,3% rispetto
all’anno precedente e i posti di lavoro hanno subito una riduzione del 10,9%.
Dal 1990 la Baviera ha destinato più di 180 milioni di euro per la ricerca nel settore
aerospaziale. Questi fondi, dedicati principalmente a progetti di ricerca congiunti,
hanno rafforzato considerevolmente la cooperazione tra le imprese del settore.
Per quanto riguarda l’acceso al credito in Baviera, le imprese che cercano supporto
finanziario o che vogliono investire in innovazione possono fare riferimento alla
Bayern Kapital Risikokapitalbeteiligungs, alla LfA Förderbank Bayern e al gruppo
bancario KfW Bankengruppe particolarmente adatto nel caso di PMI e start-up.
38
Le imprese del distretto
EADS: nata nel 2000 dalla fusione della tedesca DaimlerChrysler Aerospace AG,
francese Aérospatiale-Matra e spagnola CASA. Fanno parte del gruppo: Airbus,
Eurocopter (maggiore elicotterista mondiale) e EADS Astrium (leader europeo dei
programmi spaziali da Ariane a Galileo). EADS inoltre è il maggiore partner del
39
Consorzio Eurofighter, l’architetto dell’aereo militare A400M e detiene una quota di
capitale della joint venture MBDA, leader mondiale dei sistemi missilistici.
Le divisioni EADS sono:
- Airbus
- Military Transport Aircraft
- Eurocopter
- EADS Astrium
- Defence & Security.
Il gruppo occupa circa 116.000 persone in 70 siti localizzati principalmente in
Francia, Germania, Regno Unito e Spagna, ma anche negli Stati Uniti e in Australia.
Nel 2006 EADS ha realizzato un giro d’affari di 39,4 miliardi di euro.
IABG è stata fondata nel 1961 su iniziativa del governo tedesco e il Ministero della
Difesa come centro di analisi e testing per l’industria aeronautica. Oggi è un’azienda
leader nella tecnologia europea e un provider di servizi scientifici.
Occupa oltre 1.000 dipendenti qualificati presso 12 siti in Germania e in Europa. I
servizi offerti da IABG comprendono soluzioni analitiche, tecniche e operative nelle
seguenti aree: automotive, ICT, trasporto e ambiente, aeronautica, spazio, difesa e
sicurezza. Nel settore aeronautico IABG possiede un’esperienza di oltre 40 anni
nelle operazioni di testing della forza e della resistenza degli aerei e
dell’assemblaggio. La società è stata coinvolta anche nell’ampia serie di test per
l’Airbus A380, fin dall’inizio dello sviluppo del lavoro.
40
Per quanto riguarda il settore spazio IABG possiede uno Space Test Centre
coordinato dall’Agenzia Spaziale Europea ESA; negli ultimi decenni ha assistito la
realizzazione di tutti i maggiori programmi spaziali tedeschi ed europei grazie alle
flessibilità e alle competenze tecnologiche del suo staff e alla precisione tecnica.
I clienti ricevono informazioni sui test da realizzare e sulle tempistiche, supporto
nell’interpretazione dei risultati delle misurazioni e nella risoluzione di eventuali
problematiche. Realizza nei propri laboratori test preliminari al lancio dei satelliti
per valutare resistenza, vibrazioni, rumore, carico e gli effetti della temperatura,
delle radiazioni solari e i movimenti del satellite vicino al sole tramite simulatori.
Studia, inoltre, il funzionamento dell’equipaggiamento scientifico sottoposto a forti
campi magnetici con una struttura unica al mondo. IABG ha testato e qualificato le
strutture spaziali più importanti, a partire da ARIANE 2 fino all’ultimo ARIANE 5
Plus.
Complessivamente IABG ha finora testato oltre 120 satelliti e componenti
importanti con test meccanici, acustici, simulazioni spaziali e su proprietà
magnetica.
41
Altri ricercatori lavorano in Baviera al Max Planck Institut für
extraterrestrische Physik e all’ESO (European Southern Observatory) la cui sede
scientifica e amministrativa si trova a Garching.
La formazione è una delle priorità della Baviera. In questa regione si trovano diversi
centri che offrono percorsi specializzati in discipline correlate al settore
aerospaziale:
TUM (Technische Universität): 12 facoltà, circa 20.000 studenti iscritti, di cui circa
il 20% stranieri. Le facoltà principali sono architettura, ingegneria, medicina,
scienze dello sport e scienze economiche. La Technische Universität primeggia nella
ricerca e collabora con aziende nazionali ed internazionali.
I punti di forza
Un ruolo importante nello sviluppo e nel successo del distretto è inoltre svolto dalle
istituzioni pubbliche, che favoriscono e supportano la ricerca. qua
42
Programma Galileo
Galileo è il progetto europeo che mira alla creazione di un sistema civile di
navigazione satellitare alternativo all’americano GPS. Italia, Francia, Gran Bretagna
e Germania sono i quattro attori principali di questo progetto che vede la
collaborazione tecnologica di Alenia Spazio, Astrium e Thales. Lo scopo del progetto
Galileo è quello di fornire ai cittadini e alle imprese un servizio di controllo
satellitare che possa, ad esempio, monitorare il traffico aereo e navale riducendo di
molto il numero degli incidenti. Una delle più importanti applicazioni a cui punta il
progetto Galileo è di migliorare le prestazioni delle automobili del futuro
aumentando la sicurezza e la comodità degli utenti.
Il progetto è sostenuto da un investimento della Comunità europea in ricerca senza
precedenti (3,2 milioni di euro di investimento pubblico e privato)
Per sviluppare e trasmettere la struttura Galileo, nel 2000 è stata fondata la società
europea European Satellite Navigation Industries come joint venture tra imprese
leader del settore spazio, è posseduta da Thales, (Francia), Fimeccanica (Italia),
EADS Astrium (Germania), EADS Astium (Regno Unito) Galileo Sistemas y Servicios
(Spagna), un consorzio di 7 imprese spagnole e 3 sussidiarie di Thales. La società è
responsabile di tre attività: management principale, ingegneria di sistema e
acquisti.
A dimostrazione delle potenzialità del mercato legato alla navigazione satellitare e
delle importanti ricadute che il progetto potrà avere sul distretto aeronautico di
Monaco, si segnala che il programma comporterà, nel solo mercato europeo dal
2005 al 2015, circa 135 miliardi di euro per terminali riceventi e applicazioni
associate e, per lo stesso periodo, il mercato dei servizi è stimato in 125 miliardi di
euro. Si prevedono, inoltre, 146.000 posti di lavoro e un costo di gestione pari a
220 milioni di euro all’anno.
Galileo è concepito come un sistema autonomo europeo di radionavigazione
satellitare progettato per necessità civili, a differenza degli altri sistemi esistenti
GPS e GLONASS nati per necessità militari, con cui, comunque, sarà compatibile.
La navigazione satellitare risulta indispensabile soprattutto nel settore dei trasporti
(aeronautici, marittimi e terrestri), ma in generale in tutti i settori dove la
misurazione esatta del tempo e la localizzazione precisa sono fondamentali.
Fonti
BavAIRia www.bavAIRia.net
Invest in Bavaria (http://www.invest-in-bavaria.de/)
Bayerisches Staatsministerium für Wirtschaft, Infrastruktur, Verkehr und Technologie
(http://www.stmwivt.bayern.de/)
Deutsches Zentrum für Luft- und Raumfahrt (http://www.dlr.de/)
Fraunhofer Gesellschaft (http://www.fraunhofer.de/fhg/profile/index.jsp)
EADS (http://www.eads.com/1024/fr/eads/world_of_eads/index/A.html)
Eurocopter (http://www.eads.com/1024/fr/businet/eurocopter/eurocopter.html)
Diehl (http://www.diehl.de/index.php?id=8&L=1)
Liebherr Aerospace (http://www.liebherr.com/ae/en/)
MTU Aero Engines (http://www.mtu.de/de/)
IABG (http://www.iabg.de/index_de.php)
Città di Monaco (http://www.muenchen.de/Stadtleben/istruzione/studiare/37287/01auniversita.html)
TUM (http://portal.mytum.de/welcome)
Università di Erlangen (http://www.uni-erlangen.org/university/)
Max Planck Institut für extraterrestrische Physik (http://www.mpe.mpg.de/mpe-f-d.html)
ESO-European Southern Observatory (http://www.eso.org/)
“Il Progetto Galileo sta diventando realtà” a cura di Alberto Mucci Quaderni di Telèma 2004
(http://www.fub.it/repository/telema/testi/n_212.pdf)
43
3.2 LA FILIERA AEROSPAZIALE DI STUTTGART
(BADEN-WÜRTTEMBERG)
Anno 2005
Abitanti Migliaia di persone 10.736
INDUSTRIA MANIFATTURIERA
Imprese Numero 8.437
Occupati Migliaia di persone 1.198 di cui: 22,1% Macchinario
20,1% Costruzione veicoli
10,0% Prodotti in metallo
7,3% Macchine, impianti elettrici
5,9% Carta, cartotecnica
5,7% Strumenti di precisione
5,3% Alimentari, tabacco
4,8% Chimica
3,9% Prodotti sintetici
2,6% Comunicazioni
2,5% Tessile, abbigliamento
Fatturato Milioni di euro 261.163
Fatturato esportato Milioni di euro 123.104
Fonte: Wirtschaftsministerium Baden-Wuttemberg, Broschüre: Wirtschaftsdaten Baden-Württemberg, 2006
Circa il 30% del prodotto interno lordo del Baden-Württemberg è prodotto nella
regione di Stuttgart, che è perciò una delle regioni economicamente più forti della
Germania. Le attività economiche sono basate su: servizi (43,3%), commercio
(13,2%), industria (37,7%), edilizia (5,2%) e agricoltura (0,6%).
44
Quella di Stuttgart è una delle regioni metropolitane più innovative in Europa. Vanta
circa 2,7 milioni di abitanti e 160.000 imprese che generano un prodotto interno
lordo pari, nel 2004, a 94 miliardi di euro, lo stesso dell'intera Finlandia. La regione
di Stuttgart ha vinto più volte l'"Award of Excellence for Innovative Regions"
conferito dalla Commissione Europea.
Un punto di forza delle imprese operanti nella regione è il settore della ricerca e
sviluppo; nell’area sono localizzate eccellenti infrastrutture per la ricerca, comprese
molte università e istituti che sono all'avanguardia della nuova tecnologia, creando
così un ambiente fertile per l'innovazione.
Attualmente vanta la più alta densità di organizzazioni scientifiche, accademiche e
di ricerca di tutta la Germania. Oltre ad infrastrutture industriali di Ricerca e
Sviluppo e alla pura ricerca accademica, nella regione hanno sede un centro di
ricerca su larga scala (il Centro Aerospaziale Tedesco - DLR), quattro istituti per la
ricerca industriale congiunta, due istituti Max-Planck e sei istituti Fraunhofer
Gesellschaft. La spesa per la ricerca e sviluppo nelle regione è approssimativamente
pari al 6,2% del PIL e corrisponde ad oltre il 10% degli investimenti effettuati in
tutta la Germania.
La società di promozione economica della regione la Wirtschaftsförderung Region
Stuttgart GmbH (WRS) fondata nel 1995, lavora per sfruttare al meglio il grande
potenziale del territorio. La WRS contribuisce con le sue idee e progetti innovativi a
sviluppare i punti di forza dell'economia regionale. Il lavoro in rete svolge un ruolo
centrale.
La WRS ha ideato uno strumento efficace di intermediazione immobiliare industriale
attraverso un salone virtuale via Internet. Il principio è semplice: le città e i comuni
possono inserire offerte di terreni o beni immobili industriali sul web, investitori,
imprese e comuni ottengono così una veduta d'insieme dettagliata e possono,
attraverso una ricerca dettagliata per criteri, trovare terreni o immobili rispondenti
ai loro desideri. Più di 250 società hanno con questo mezzo trovato una nuova
localizzazione.
45
Da non dimenticare poi il secondo strumento realizzato per il trasferimento
tecnologico lanciato dalla regione nel 1999 grazie a un programma di sostegno. Ben
16 città, più di 300 imprese (per lo più di piccola dimensione) e quasi 50 istituti di
ricerca si sono raccolti in 16 centri regionali d'innovazione. I centri regionali
d'innovazione hanno stabilito nuovi standard su scala internazionale.
Inoltre, le esperienze fatte nel campo dell’automotive e in altri settori tecnici hanno
consentito di acquisire conoscenze, competenze e capacità nell’operare favorevoli
ad un crescente sviluppo dell’industria aerospaziale nell’area.
Stuttgart è diventata uno dei centri chiave per questa industria: diversi leader
mondiali, come ad esempio EADS, Liebherr Aerospace e Thales, hanno localizzato
diverse sedi nel Land; parallelamente altre importanti imprese locali, leader in altri
settori, hanno riorientato parte della loro attività verso l’aerospaziale, come ad
esempio Behr Industrietechnik oppure ZF Friedrichshafen.
Questa Regione offre una eccellente base per le imprese aerospaziali anche per la
presenza di numerose università, di istituzioni, tra cui il DLR - Deutsches Zentrum
für Luft- und Raumfahrt (Centro Aerospaziale Tedesco), di centri di ricerca e centri
per il trasferimento di tecnologie.
Ci sono poche zone in Germania e nel mondo che possono offrire una combinazione
differenziata così soddisfacente di players, aziende aerospaziali di medie
46
dimensioni, università e centri di ricerca. Il 25% delle aziende aerospaziali del
Baden-Württemberg e l’80% dei centri di ricerca di riferimento per l’aerospaziale
sono localizzati nella regione di Stuttgart.
La filiera aerospaziale localizzata nella regione di Stuttgart si caratterizza per essere
una sorta di sotto-cluster del distretto della mobilità del Baden-Württemberg e
dipende da una fittissima rete di industrie di subfornitura. Il Baden-Württemberg, in
generale, è un territorio ad elevatissima intensità di imprese di subfornitura - una
delle poche regioni al mondo che offre questo vantaggio. Le numerose e importanti
innovazioni nell’ambito aerospaziale sono il risultato della stretta collaborazione fra
settori differenti.
Automotive
Lavorazioni Elettromeccanica
del metallo elettronica
AEROSPAZIALE
Meccanica
di precisione,
strumenti ottici
Servizi
Come già detto, sul territorio sono presenti grandi imprese e numerose PMI.
Tesat-Spacecom
Le radici della Tesat-Spacecom sono strettamente legate ai 100 anni di storia
industriale della Telefunken. Per quattro decadi Tesat-Spacecom, localizzata a
Backnang, ha progettato e prodotto payload per satelliti. Tesat-Spacecom conta
650 addetti e un fatturato di 115 milioni di euro. L'azienda ha partecipato a più di
350 progetti spaziali. Il prodotto di punta della Tesat-Spacecom è il MPM microwave
power module.
Le attività spaziali della Tesat-Spacecom includono la progettazione, lo sviluppo, la
produzione, l'integrazione e il collaudo di sistema così come l'equipaggiamento per
le comunicazioni dei veicoli spaziali.
Tesat-Spacecom ha fornito payload o sottosistemi per i programmi spaziali ECS
Eutelsat, DFS Kopernikus, TV-Sat, Artemis, Euroskyway, così come per i satelliti
47
esplorativi Meteosat, Envisat, Metop, Helios II, Rocsat, Radarsat 2, Cryosat, Sar-
Lupe, Terra-Sar, Cosmo.
Tra i maggiori committenti di Tesat-Spacecom si possono annoverare Alcatel Space,
Astrium, Alenia Aerospazio, Lockheed Martin Space e Boeing Space Systems.
Fichtner Airports
La Fichtner Airports offre progettazione e consulenze per aeroporti civili, campi di
atterraggio e aeroporti militari. La Fichtner Airports ha realizzato i seguenti
progetti:
- Palanga Civili Airport, Lithuania
- Master planning for the civil airports Floriana/Hungary, Al-Hasakah and
Ar’Raqqah/Syria, Libreville/Gabon, Palanga and Kaunas/Lithuania
- Studio di Fattibilità per gli aeroporti di Bitburg, Brandenburg-Briest,
Stendal/Germany e Podgorica/Montenegro
- Preparazione e conduzione del processo di privatizzazione di Guayaquil Civil
airport/Ecuador
- Dresden Civil Airport, Germany
- New Berlin Brandenburg International Civil Airport, Germany
- Frankfurt am Main Civil Airport
- Frankfurt-Hahn Civil Airport
Innovative navigation
Innovative navigation sviluppa software concepiti secondo una progettazione
modulare, di conseguenza molto più flessibili e applicabili a tutte le aree di
navigazione, di assistenza alla guida, di controllo del traffico e di sorveglianza su
acqua, terra e aria.
Non mancano poi importanti subfornitori provenienti dall’area del cluster della
mobilità, come per esempio la Behr Industrietechnik (leader nella produzione di
impianti di refrigerazione e climatizzazione) e la Recaro (terzo produttore al mondo
di sedili per velivoli), che si sono inseriti nella filiera aerospaziale, con grande
successo. Anche la Bosch, che sviluppa e produce sistemi telematici, partecipa
attivamente alla filiera aerospaziale in quanto è uno dei soci più importanti del
consorzio Galileo. Da non dimenticare, infine, che il software di navigazione Marco
Polo è fornito dalla famosa omonima casa editrice localizzata a Ostfildern, a sud di
Stuttgart.
48
I centri di ricerca e le università
In particolare, gli Istituti appartenenti al DLR (Deutsches Zentrum für Luft- und
Raumfahrt) sono i seguenti:
49
- Institute of Aircraft Design;
- Institute of Aerodynamics and Gas Dynamics;
- Institute for Nuclear Energetics and Energy Systems (IKE);
- Institute of Propulsion Systems;
- Institute of Space Systems (IRS);
- Institute for Statics and Dynamics of Aerospace Engineering and Geodesy;
- Institute of Aerospace Thermodynamics;
- Institute of Navigation (INS);
- Institute for Combustion Technology (ITV).
I punti di forza
Fonti
Wirtschaftsministerium Baden-Württemberg
(www.wm.baden-wuerttemberg.de)
www.bw-invest.de
www.region-stuttgard.de
www.Fraunhofer.dewww.dlr.de
www.belwue.de
www.bdli.de
50
4 L’INDUSTRIA AEROSPAZIALE NEL REGNO UNITO
L’industria aerospaziale Britannica, seconda al mondo dopo gli Stati Uniti, conta su
una compagine di 3.000 imprese, 125.000 addetti impiegati direttamente nel
settore, 300.000 occupati nell’indotto e altri 38.000 impiegati dalle industrie
britanniche all’estero. Con 2,5 miliardi di sterline l’industria aerospaziale si colloca
tra i settori che maggiormente incidono sulla bilancia commerciale britannica. In
termini di valore aggiunto pro-capite, l’aerospaziale è secondo solo al comparto
farmaceutico.
Gli ultimi anni sono stati anni di sviluppo sostenuto del settore: dal 1995 il peso sul
mercato globale aerospaziale dell’industria britannica è salito dal 9% al 13%. Nello
stesso periodo le vendite e il valore aggiunto per addetto hanno registrato,
rispettivamente, un incremento del 140% e del 200%.
Motori 25%
51
La spesa per R&S riconosciuta comporta uno sgravio pari al 150% del costo. In
questo modo per un'azienda che beneficia dell'aliquota di imposta sulle società del
19% riservato alle piccole imprese, i costi effettivi si riducono del 28,5%. È stato
inoltre introdotto un nuovo sgravio fiscale per incoraggiare la R&S e l'innovazione
nel Regno Unito nelle grande imprese. Le grandi aziende sono autorizzate a operare
un'ulteriore detrazione dal loro imponibile pari al 25% della spesa corrente per R&S
riconosciuti, da sommare alla normale detrazione del 100%.
52
4.1 IL DISTRETTO AEROSPAZIALE DELLE MIDLANDS
L’area delle Midlands è costituita da due regioni distinte: le West Midlands e le East
Midlands.
Le West Midlands godono di una posizione privilegiata: sono, infatti, localizzate nel
cuore del Regno Unito. Le West Midlands comprendono:
• le contee di Shropshire, Staffordshire, Warwickshire e di Worcestershire;
• le unitary authorities di Herefordshire, Riforn-su-Trent e Telford e Wrekin;
• e i sette distretti metropolitani di Birmingham, di Coventry, di Dudley, di
Sandwell, di Solihull, di Walsall e di Wolverhampton.
Luogo di nascita della rivoluzione industriale, le West Midlands sono state
conosciute come le officine del mondo. Ora, 150 anni dopo, la regione continua ad
influenzare il mondo: le West Midlands vantano un business environment di prima
categoria con una rete di subfornitura e un network di servizi professionali
fortemente sviluppati. Nomi conosciuti a livello internazionale come Cadbury
Schweppes, JCB e Wedgwood sono localizzati nelle West Midlands. L’ottima
posizione centrale, la buona rete infrastrutturale e le competenze disponibili hanno
portato aziende come Fujitsu, Vodaphone e Muller a scegliere le West Midlands
come location.
53
Nel 2003 è stata costituita, con il supporto delle due agenzie di sviluppo regionale
(East Midlands Development Agency’s EMDA e Advantage West Midlands AWM), la
Midlands Aerospace Alliance. L’associazione sostiene, rappresenta e promuove gli
interessi della filiera aerospaziale di tutta la regione (East Midlands e West
Midlands). Dal 2005 l’associazione è diventata una società a responsabilità limitata
la cui compagine associativa è costituita dalle imprese aerospaziali delle Midlands.
All’interno del cluster operano, inoltre, più di 700 ditte che contribuiscono
direttamente alla catena di subfornitura aerospaziale. La subfornitura riguarda
essenzialmente i componenti elettromeccanici, idraulici, pneumatici, elettronici,
elettrici e le lavorazioni specifiche dei metalli.
Il cluster delle Midlands registra più di 45.000 addetti nelle proprie aziende.
Un nutrito gruppo di imprese focalizza quasi esclusivamente la propria attenzione
sul mercato aerospaziale, molte però hanno utilizzato le proprie capacità
manageriali e tecnologiche per diversificare i loro sbocchi.
Alstom Aerospace
Leader nella produzione di generatori e gruppi motore. Il portafoglio clienti di
Alstom include General Electric, Rolls-Royce, Honeywell, Goodrich e Airbus.
Prodotti: equipaggiamenti e sistemi idraulici, indicatori, sistemi di registrazione dati,
manutenzione/riparazione/revisione
Certificazioni: omologazione CAA, ISO 9001
Dunlop Aerospace
La Dunlop Aerospace Braking Systems di Coventry, disegna e realizza freni al
carbonio, sistemi frenanti e ruote in lega leggera per l’industria aerospaziale.
Prodotti: dispositivi d’atterraggio, manutenzione/riparazione/revisione
Certificazioni: omologazione CAA, FAA, JAR21, ISO 9001
Goodrich
Goodrich Corporation è leader nella fornitura di sistemi e servizi per l’industria
aerospaziale e della difesa. Goodrich offre un’ampia gamma di prodotti: dalle
aerostrutture ai dispositivi di atterraggio, sistemi di controllo motore, sensori e
sistemi di sicurezza.
Goodrich rifornisce:
- in ambito civile: Airbus, Boeing, BAE Systems, Bombardier, Cessna,
Dassault, EADS, Embraer, Fokker, Gulfstream, Piaggio, Pilatus, Raytheon,
Saab, Sukhoi, AVIC I Commercial Aircraft Company;
- difesa e spazio: HAL LCA, Aermacchi, Airbus, BAE Systems, Boeing, Alenia,
EADS, Dassault, Embraer, Korean Aerospace Industries, General Atomics
Aeronautical Systems, Lockheed Martin, Northrop Grumman, Panavia,
Pilatus, Raytheon.
Prodotti: pannelli e componenti elettrici, motori, equipaggiamenti e sistemi idraulici.
54
HS Marston
La Marston si occupa di disegno, produzione e collaudo di scambiatori di calore e
sistemi di condutture.
Prodotti: pezzi standard.
Rolls-Royce
Un'azienda globale con circa 43.000 dipendenti in 48 Paesi e fatturato pari a 4,8
miliardi di euro. La Rolls-Royce è una delle aziende più conosciute al mondo. Rolls-
Royce Aerospace è specializzata nella produzione di turbine a gas per velivoli civili e
militari e offre soluzioni per la produzione, trasmissione e distribuzione elettrica agli
impianti di potenza. Rifornisce inoltre clienti dei mercati navale e nucleare. Rolls
Royce collabora con Airbus, Boeing, Lockheed Martin, Tupolev, BAE Systems,
Bombardier, Gulfstream, Fokker, solo per citarne alcuni.
Prodotti: motori, manutenzione/riparazione/revisione
Thales
Thales UK è il più grande gruppo di elettronica specializzato in difesa, aerospaziale,
sicurezza e servizi. Thales ha consolidato la sua struttura industriale nel Regno
Unito attraverso acquisizioni per 2 miliardi di sterline.
Thales partecipa ai più grandi programmi di aviazione civile e militare. E’ il
principale fornitore di Airbus, ma è anche partner commerciale di colossi come
Boeing, Bombardier, Dassault, Embraer e Sukhoi.
Prodotti: armamenti e relativi equipaggiamenti, sistemi di volo automatico ed
equipaggiamenti, sistemi di comunicazione ed equipaggiamenti, sistemi di
navigazione ed equipaggiamenti
Timet
Timet è il più grande fornitore al mondo di prodotti in titanio di alta qualità. Il
Titanio grazie alle sue caratteristiche di resistenza e leggerezza è largamente usato
nell’industria aerospaziale. L’attività di Timet spazia dalla ricerca, alla produzione
alla distribuzione di titanio. Timet trasforma il materiale grezzo in spugna di titanio;
i lingotti in fogli; si occupa della tornitura e della commercializzazione.
Prodotti: produttore e fornitore di materiali.
Certificazioni: Omologazione OEM.
55
I centri di ricerca e le università
Una potente rete costituita dalle attività di ricerca e sviluppo delle università delle
Midlands supporta efficacemente il cluster dell’aerospazio.
Aston University
L’Aston University è conosciuta a livello internazionale per l’offerta di competenze
nella ricerca aerospaziale. I gruppi di ricerca della Aston costituiscono una valida
piattaforma per le imprese aerospaziali del distretto. In particolare, le unità di
ricerca maggiormente interessate all’aerospaziale sono:
• Polymer Processing & Performance Research Unit
• The Information Processing and Pattern Analysis Research Group
University of Birmingham
L'università di Scienze e Ingegneria di Birmingham vanta un fatturato annuale di
più di 270 milioni di sterline ed oltre 20.000 allievi. Il dipartimento di metallurgia e
scienza dei materiali, in particolare, è un polo importantissimo per le applicazioni
aerospaziali in termini di materiali e processi di produzione.
I gruppi di ricerca più importanti:
• Rolls-Royce University Technology Centre for Materials
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• Cold hearth refining
• Corrosion of high strenght aluminium airframe alloys
• Fuel cells research at the Department of Chemical Engineering
Coventry University
Alla Coventry l’attività aerospaziale si concretizza nell’insegnamento. La Coventry
University è una delle prime cinque università britanniche in termini di allievi iscritti
a corsi di ingegneria. La ricerca aerospaziale applicata della Coventry coinvolge
numerosi gruppi industriali (ad esempio Airbus).
Si possono trovare all’interno dell’Università i seguenti gruppi:
• Helicopter crash protection
• Advanced actuation systems for electric aircraft
• Centre for Advanced Joining: The Centre houses the Laser Aided Material
Processing (LAMP)
• Design Institute
De Montfort University
La De Montfort University offre supporto in termini di ricerca, formazione,
consulenza alle imprese aerospaziali aiutandole a rispondere in maniera sempre più
efficiente alle esigenze del cliente.
I gruppi di ricerca della De Monfort:
• Centre for Manufacturing
• MSc Rapid Product Development
• Rapid Prototyping and Manufacturing Group (RPMG)
• Mechanical Engineering / Combustion and Computational Fluid Dynamics
Research Group:
• Manufacturing support
• High temperature materials
• Technical textiles
University of Leicester
L'università offre competenze eccelse in ambito aerospaziale ed è Academic
Capability Partner (ACP) della BAE Systems. La collaborazione con la BAE si
concentra sui sistemi di controllo, in particolare, quelli che riguardano gli UAV.
L'università inoltre accoglie il più grande centro accademico europeo per ricerca
spaziale.
I centri all’interno dell’University of Leicester:
• Mechanics of Materials Research Group
• Thermofluids and Environmental Engineering Research Group
• The Space Research Centre
Loughborough University
La Loughborough University ospita uno dei principali centri di ricerca Rolls Royce, l’
University Technology Centres (UTCs), e il Systems Engineering Innovation Centre
(SEIC – partner di BAE Systems e dell’East Midlands Development Agency).
L’Università di Loughborough intraprende una vasta gamma di ricerche nell’ambito
della tecnologia aerospaziale, grazie ai seguenti dipartimenti e centri:
• Dipartimento di ingegneria aeronautica ed automobilistica
• Systems Engineering Innovation Centre (SEIC)
• Innovative Manufacturing and Construction Research Centre (IMCRC)
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The University of Nottingham
L'aerospazio è il tema più importante per quanto concerne la ricerca all’University of
Nottingham. Numerosi dipartimenti lavorano a stretto contatto dei grandi gruppi
aerospaziali (Rolls-Royce, BAE Systems e Smiths Aerospace), tra questi vi sono:
• Innovative Manufacturing Research Centre (IMRC)
• The Structural Integrity and Dynamics Research Group
• The Thermofluids Research Group
• The Composite Materials Group
• The Advanced Materials Group
• The Power Electronics Machines and Control Group
• The Ultrasonics and Non-destructive Evaluation Group
• The Institute of Engineering Surveying and Space Geodesy
• The University of Nottingham Business School
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I punti di forza
Il punto di forza del cluster sta nella strategia di sviluppo adottata che si muove su
due linee con forti sinergie:
• investimenti chiave atti a promuovere la diversificazione delle capacità del
cluster;
• azioni di promozione di networking e collaborazione locale e regionale.
Fonti
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5 L’INDUSTRIA AEROSPAZIALE IN SPAGNA
I Paesi Baschi hanno una tradizione industriale di lunga data, iniziata 300 anni fa
con l’avvio delle attività siderurgiche e metallurgiche, continuata con lo sviluppo dei
cantieri navali e della meccanica pesante, per evolvere negli ultimi anni verso i
settori a tecnologia più avanzata.
Localizzati nel nord-ovest della penisola Iberica, rappresentano una delle più ampie
aree industriali della Spagna e sono contraddistinti da una spiccata capacità di
adattamento ai cambiamenti richiesti dallo sviluppo tecnico e tecnologico. Questa
capacità di adeguarsi rapidamente alle nuove esigenze è favorita, tra l’altro, dalla
presenza nell’area di numerosi centri di ricerca e istituzioni, che facilitano un rapido
trasferimento delle nuove tecnologie, nonché di quattro prestigiose università tra
cui quella di Ingegneria Industriale, che favoriscono l’acquisizione di conoscenze a
capacità specialistiche. La propensione imprenditoriale dei baschi, inoltre, ha
portato allo sviluppo di un tessuto di piccole e medie imprese specializzate, in grado
di rispondere ad un’ampia gamma di esigenze di subfornitura.
Fonte: Gobierno Vasco e EUSTAT, 2003 e 2004; Departamento Industria, Comercio y Turismo, 2004
60
Il settore aerospaziale nei Paesi Baschi
Tra le attività industriali più consolidate sul territorio vi sono quelle collegate al
settore aeronautico e spaziale.
E’ un settore abbastanza giovane ed in continua crescita che riesce ad essere
sempre più competitivo ed è in grado di rispondere alle più svariate esigenze di
progettazione, sviluppo, produzione di componenti per aeromobili, motori e veicoli
spaziali.
61
Sviluppatasi a metà degli anni ’80, l’industria aerospaziale basca concorre per il
25% alla formazione del fatturato totale del settore a livello nazionale.
Il ruolo pubblico è stato rilevante nel promuovere e realizzare tutte quelle attività
propedeutiche all’avvio concreto del distretto e nella organizzazione del distretto
stesso in forma di associazione tra imprese.
In particolare, le principali tappe del percorso seguito sono state:
62
- promuovere e favorire la partecipazione delle imprese associate ad eventi
aerospaziali nazionali ed internazionali;
- contribuire alla formazione e specializzazione delle risorse umane promuovendo
seminari, conferenze e corsi;
- stimolare le sinergie tra gli attori presenti nei Paesi Baschi (imprese, centri di
ricerca, università, istituzioni pubbliche) per accrescere la competitività.
Le imprese associate ad HEGAN sono in grado, nel loro insieme, di rispondere alla
domanda proveniente da tutti i sottosettori aerospaziali: dallo studio del prodotto e
i relativi servizi inerenti la fase di ricerca e sviluppo alla progettazione, produzione,
controllo e certificazione. Va ricordato, a questo proposito, che la totalità delle
imprese associate è certificata secondo le norme EN9100 e che il 65% dei processi
speciali delle imprese aerospaziali basche sono già certificati secondo il NADCAP,
uno schema aeronautico dei processi speciali a validità mondiale.
Le imprese basche sono presenti tanto in programmi di grandi aeromobili, tra i quali
l’AIRBUS 380, il resto della famiglia degli Airbus e alcuni modelli Boeing, come negli
aeromobili regionali e commerciali (Embraer e Bombardier), negli elicotteri
(Sikorsky, Boeing), nei programmi per la difesa. Questa diversificazione, che vede
sviluppare rapporti con diversi fabbricanti e la partecipazione a diversi programmi
aeronautici e spaziali, garantisce una buona stabilità del settore aerospaziale basco.
L’attività delle imprese basche si concentra, comunque, sulla produzione di parti
delle strutture e di motori per aeromobili.
63
Le imprese del distretto
Le imprese del distretto che svolgono un ruolo principale sono Aernnova Aerospace
S.A. (ex Gamesa Aeronautica), Industria de Turbo Propulsores - ITP S.A. e Sener-
Ingenieria y Sistemas S.A., che concorrono a formare larga parte del fatturato di
HEGAN e quindi del distretto.
64
Sener, Ingeniería y Sistemas S.A.
E’ una società di ingegneria sorta a metà degli anni cinquanta per operare nel
campo dell’ingegneria navale; è localizzata a Las Arenas (Bizkaia). Col tempo
l’attività si è ampliata ad altri campi e nel 1967, sviluppando il suo primo progetto
internazionale, vince una gara dell’Agenzia Spaziale Europea ESA (all’epoca
chiamata ESRO) per la costruzione della rampa di lancio di sonde spaziali a Kiruna
in Svezia. Da questo momento la partecipazione di Sener ai più importanti progetti
spaziali è in continuo aumento. Sener, inoltre, è presente nell’industria aerospaziale
attraverso le sue partecipazioni azionariali e tecnologiche in ITP, Hisdesat,
Arianespace, Galileo Sistemas y Servicios, Orbital Recovery Limited.
Attraverso queste partecipazioni Sener è attiva in diversi campi: sistemi e
meccanismi per i lanciatori, sottositemi di controllo del posizionamento e dell’orbita
di veicoli spaziali, sviluppo di satelliti, costruzione e manutenzione di motori per
aeromobili e turbine a gas.
Queste tre imprese, Aernnova Aerospace S.A. (ex Gamesa Aeronautica), ITP –
Industria de Turbo propulsores S.A. e Sener - Ingeniería y Sistemas S.A., per lo
sviluppo della loro attività possono trovare, nell’ambito del distretto, altre aziende
di produzione di dimensioni inferiori, che spesso lavorano in un rapporto di
subfornitura, mentre più raramente assumono in proprio l’esecuzione di parti,
componenti e attrezzature. Possono contare, altresì, sull’apporto fornito da società
di ingegneria e centri di ricerca tecnologica, anch’essi presenti nel distretto, con cui
collaborano per la realizzazione di progetti e lo sviluppo di soluzioni innovative e
tecnologicamente avanzate.
65
CTA fa parte del Basque Technology Network (SARETEK) e dell’International Fire
Test Working Group, organizzato dalla Federal Aviation Administration (FAA) e è
membro dello Spanish Fire Laboratories Association (AELAF). Inoltre, CTA fa parte
della Federation of Spanish Innovation and Technology Entities (FEDIT) e di
HEGAN, Aeronautics and Spaca Cluster Association dei Paesi Baschi.
Attualmente CTA partecipa attivamente al programma europeo Aisha, programma
che si propone lo sviluppo di sistemi per controllare in tempo reale l’integrità delle
strutture aeree e vede coinvolti imprese, centri di ricerca e università di diversi
paesi europei. CTA, inoltre, ha guidato il progetto per creare il Virtual Aeroacoustics
Institute (IVAe) un gruppo di centri, università e imprese che porta avanti la ricerca
e sviluppa attività nel campo dell’aeroacustica in Spagna. In ambito internazionale
le tecnologie sviluppate da CTA sono esportate in Francia, Brasile, Germania e Stati
Uniti. CTA ha intrapreso numerosi progetti per le maggiori imprese aeronautiche
come ad esempio Airbus (A380), EADS, Socata, Eurocopter, Embraer e Boeing.
CTA ha acquisito le certificazioni ISO 9000 (BVQI) e ISO 17025 (ENAC), così come
la certificazione EN-9100 (BVQI) e la DGAC Fire Laboratory.
Fatronik
E’ un centro specializzato nella generazione di dispositivi intelligenti che richiedono
l’impiego di svariate tecnologie: meccaniche, elettroniche e di comunicazione. La
sede centrale è localizzata nel Parco Tecnologico di San Sebastian (Gipuzkoa).
Sorto nel 1986 per rispondere alle esigenze in campo tecnologico di alcuni
produttori di macchine utensili, alla fine degli anni novanta ha esteso la sua attività
di ricerca e sviluppo, trasferimento di tecnologie, creazione di nuove imprese anche
ad altri settori, tra i quali l’aeronautica.
Le attività rivolte al settore aeronautico spaziano dalla ricerca di soluzioni ottimali
nei processi di trapanatura dei materiali aeronautici (alluminio, compositi), alla
progettazione di macchine specifiche per la saldatura per attrito (Friction Stir
Welding, FSW), campo in cui FatroniK è particolarmente attivo essendo membro del
“The Welding Institute” e di Eurostir. Sviluppa attività di ricerca anche nel campo
dello stampaggio incrementale (Incremental Sheet Forming, ISF). In collaborazione
con l’Universidad del Pais Vasco (UPV/EHU) ha lavorato allo studio,
caratterizzazione e ottimizzazione del processo di lavorazione ad alta velocità delle
parti strutturali aeronautiche a rigidità ridotta.
Fatronik ha sviluppato collaborazioni con altri centri tecnologici, università, imprese
e enti pubblici e privati. Nel 2006 Fatronick ha avviato le procedure per aderire a
Tecnalia, uno dei primi raggruppamenti privati di ricerca applicata in Europa.
66
elettrico, sia la produzione di prototipi e piccole serie. La sua attività si stende dai
motori alle strutture, dai sistemi allo spazio.
Nel campo dei motori: sviluppo e messa a punto di un sistema di test di usura e
tenuta nelle guarnizioni degli ugelli, studi per l’abbattimento del rumore, sviluppo di
un modello di simulazione del processo dello Spray Forming.
Nel campo delle strutture: sviluppo di sistemi di protezione dal cromo, ricerca di
alternative alla saldatura in piombo dei circuiti elettronici, sviluppo di un sistema
per il riciclaggio dei materiali compositi di qualità aeronautica per un loro successivo
uso in settori che richiedono una qualità tecnica meno elevata, studio delle
nanotecnologie e delle tecniche di produzione dei materiali compositi.
Nel campo dei sistemi: studio di alternative all’uso del cadmio, ora vietato, come
sistema protettivo dei componenti del sistema di atterraggio.
Nel campo dello spazio: studi sulla consolidazione della capacità di integrazione dei
sottosistemi, sullo sviluppo di nuove tecnologie, come i nano materiali, sulle
applicazioni con uso duale.
Un apporto importante allo sviluppo delle attività aerospaziali del distretto basco è
fornito anche dalla presenza nell’area di università e scuole di specializzazione che
favoriscono l’acquisizione delle conoscenze scientifiche e tecniche necessarie per
operare in questo campo e, al contempo, sviluppano una attività di ricerca con
importanti ricadute sullo sviluppo tecnologico delle imprese. Infatti, sono attive
quattro università con corsi di laurea, dottorati e centri di ricerca che investono in
tematiche inerenti l’ingegneria e le tecnologie avanzate.
La Universidad del País Vasco, con campus in ciascuno dei tre territori storici
della Comunità Autonoma Basca (Álava, Bizkaia e Gipuzkoa), ha 31 facoltà che
coprono le diverse aree del sapere, dalle scienze umanistiche a quelle economico-
giuridiche, dalle scienze matematiche e fisiche a quelle ingegneristiche. Per l’anno
accademico 2007-2008 ha in programma 45 corsi master per conseguire dottorati
di ricerca tra i quali, per citarne alcuni, master in ingegneria dei materiali avanzati,
master in ingegneria dei materiali rinnovabili, master in chimica applicata e
materiali polimerici, master in nanoscienze, master nelle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione.
67
TECNUN, Escuela Superior de Ingenieros, localizzata a San Sebastian nel
Campus Tecnológico de la Universidad de Navarra, si propone non solo di offrire
una formazione a livello universitario orientata ad applicazioni concrete, ma anche
di sviluppare lo studio e la ricerca attraverso programmi di formazione permanente
del personale della scuola e la formazione di un gruppo selezionato di nuovi docenti
e ricercatori. L’attività di ricerca di TECNUN si sviluppa in stretta collaborazione con
il Centro de Estudios e Investigaciones Técnicas de Gipuzkoa (CEIT), con il quale
condivide personale, laboratori e biblioteca. In tal modo l’interesse scientifico, tipico
di una istituzione universitaria, è arricchito dall’interesse pratico proprio di un
centro orientato al servizio all’industria. Tra i vari diplomi di specializzazione
rilasciati da TECNUN vi è anche quello specifico in Aeronautica.
I punti di forza
Fonti
68
6 I DISTRETTI AEROSPAZIALI IN ITALIA
La vocazione aerospaziale del Lazio nasce all'inizio del secolo scorso e la regione
ancora oggi riveste un ruolo di rilevanza internazionale in questo settore. Questa
posizione è stata rinforzata durante le ultime due decadi dall'impegno specifico dei
governi nazionale, regionale e locale. Le grandi aziende e le PMI che operano nella
regione sono caratterizzate da elevate competenze tecniche, dall’alta qualità e dalla
grande diversificazione in progetti di portata nazionale e internazionale.
Oggi Roma e il Lazio sono la sede del primo Distretto italiano Tecnologico
Aerospaziale – Aerospace Technology District (DTA), grazie non soltanto all’offerta
manifatturiera e tecnologica, ma anche alla evidente vocazione internazionale.
L'industria aerospaziale del Lazio si è trasformata in un cluster di eccellenza e offre,
tra l'altro, condizioni ottimali per le imprese europee che vogliono svilupparsi e
affrontare il mercato globale.
Il DTA è rappresentato da circa 250 aziende, che offrono occupazione a 30mila
addetti e attivano un giro di affari di circa 5 miliardi di euro. Il Lazio conta su
infrastrutture di grande valore e centri di ricerca e vanta una presenza radicata di
aziende leader nel settore a livello internazionale. In particolare, hanno sede nella
regione diverse imprese che operano nella progettazione, produzione e
manutenzione di sistemi, strutture e componenti per l’aeronautica civile, per lo
spazio, per la sicurezza e la difesa. Inoltre, nel Lazio è attivo il Galileo Test Range
(GTR), un laboratorio permanente per la validazione del segnale Galileo e lo
sviluppo di applicazioni di navigazione e posizionamento, creato dalla Regione Lazio
e da un raggruppamento di imprese con il supporto operativo della Filas7.
Nel Lazio, inoltre, sono presenti ben 9 aeroporti: tra questi, Roma Fiumicino e
Roma Ciampino hanno rilevanza intercontinentale (4 piste) e internazionale (1
pista). Per volume di movimenti di aeromobili, passeggeri e merci, questi due
aeroscali costituiscono un vero fulcro per il sistema aeroportuale nazionale. Nel
2006 gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino hanno registrato un traffico
rispettivamente di 29.725.881 e 4.898.012 passeggeri.
La storia del DTA inizia l’11 luglio 2003, giorno in cui la Regione Lazio ha approvato
il Piano Regionale per l’Innovazione, con lo scopo di fornire un quadro dettagliato
delle strategie e delle linee guida promosse e adottate dalla Regione nel campo
dell'innovazione e del trasferimento tecnologico; parallelamente ha avviato i
necessari rapporti e raccordi con il MIUR (Ministero dell’Università e della Ricerca) al
fine di poter realizzare il Distretto Tecnologico Regionale dell’Aerospazio in relazione
alle competenze scientifiche e alle attive presenze industriali in tale settore, dando
specifico mandato alla FILAS per coordinare i lavori preparatori attraverso un
apposito gruppo di lavoro rappresentativo dei soggetti imprenditoriali e della ricerca
pubblica e privata.
La Regione Lazio, nel DPEFR – 2004-2006, ha, poi, individuato nella creazione del
Distretto Tecnologico per l’Aerospazio l’iniziativa su cui far confluire risorse
destinate alla ricerca. In data 19 dicembre 2003 la Regione Lazio ha deliberato di
7
La FILAS è la società dedicata al sostegno dei processi di sviluppo e di innovazione del tessuto
imprenditoriale della regione Lazio.
69
destinare le risorse destinate alla Regione dalla delibera CIPE 17/03, pari a euro
14.554.800, per lo sviluppo del progetto Distretto Tecnologico per l’Aerospazio.
La realizzazione di un Distretto Tecnologico nel settore Aerospaziale, Aeronautico e
Aeroportuale è stata motivata dalla presenza nel Lazio di interessanti condizioni di
base industriali e tecnico scientifiche. I punti di forza sono rappresentati dalle
Università (Università di Roma La Sapienza, Tor Vergata, RomaTre e Cassino), dai
centri di ricerca (privati e pubblici), e dalle numerose imprese, in particolare quelle
che operano nella progettazione, produzione e manutenzione di sistemi, strutture e
componenti per l’Aeronautica civile, per lo Spazio, per la Sicurezza e la Difesa.
Infine, vanno menzionati il TecnoPolo di Castel Romano, il Polo tecnologico della
Tiburtina e del Parco del Lazio meridionale, attivi nell’area del trasferimento
tecnologico.
Il progetto identificava cinque aree tematiche:
• metodologie di progettazione, materiali e tecnologie di produzione innovativi
per componenti e strutture ad alta affidabilità, leggerezza e/o costo
contenuto;
• nuove tecnologie e metodologie per apparati e sistemi spaziali di
telecomunicazione e telerilevamento;
• nuove tecnologie e metodologie per apparati e sistemi avionici;
• nuove tecnologie e metodologie per apparati e sistemi di comunicazioni
terrestri e avionici;
• tecnologie emergenti nella gestione del traffico aereo e aeroportuale.
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• servizi e sistemi di supporto aeroportuale, Engineering e Maintainance,
sicurezza (controllo del traffico aereo, sistemi di logistica integrata per
applicazioni civili e militari).
In particolare:
• a Roma/Fiumicino, punto di riferimento per le attività di Engineering e
Maintenance, dedicate allo sviluppo e alla gestione delle attività di
ingegneria e manutenzione di flotte e velivoli di compagnie internazionali;
• presso l’Area Industriale di Pomezia, dove si progettano e producono Sistemi
e Apparati per il settore avionico;
• a Latina, dove si progettano e costruiscono importanti strutture aeronautiche
di cellula e sistemi di equipaggiamento destinati ai velivoli civili e militari;
• a Colleferro dove si progettano i motori a propellente solido di Ariane e
Vega, e se ne produce parte dei loro componenti;
• a Frosinone e Anagni, dove si progettano e si producono importanti
sottoinsiemi di velivoli/elicotteri in materiale composito;
• presso l’Area Tiburtina di Roma, dove sono presenti imprese del settore
aerospaziale e avionico per applicazioni di telecomunicazioni, osservazione
della Terra e navigazione satellitare.
La terza componente industriale del distretto aerospaziale è costituita dalle aziende
che forniscono servizi e dalle società di consulenza tecnico-industriali.
Telespazio
Telespazio, una joint venture tra Finmeccanica (67%) e Thales (33%), è tra i
principali operatori mondiali nella gestione dei satelliti e nei servizi di osservazione
della Terra, di navigazione satellitare, di reti integrate per le telecomunicazioni
multimediali, di connettività integrata e a valore aggiunto.
Telespazio è all'avanguardia sui mercati di riferimento facendo leva sulle
competenze tecnologiche acquisite, le proprie infrastrutture, la partecipazione ai
grandi programmi spaziali internazionali: Galileo, Egnos, Gmes e Cosmo-SkyMed.
Telespazio, la cui direzione generale è a Roma, ha circa 1.400 dipendenti, una rete
di quattro centri spaziali e 22 siti dislocati in tutto il mondo.
Il Centro Spaziale del Fucino di Telespazio, con oltre 90 antenne operative, è il più
grande teleporto al mondo per usi civili. Una flotta di unità mobili attive in Italia e
all'estero garantisce un'assistenza costante ai clienti h24, 365 giorni l'anno.
Telespazio è attiva anche in Francia, attraverso Telespazio France e in Germania
con Telespazio Deutschland.
71
Alenia Aeronautica
La missione di Alenia Aeronautica è ideare, progettare, realizzare e certificare
velivoli militari e civili e sistemi di missione, anche nel settore in rapida espansione
degli aerei a pilotaggio remoto. Alenia ha prodotto oltre 12.000 velivoli e dalla sua
fondazione nel 1912 ha dato contributi innovativi al settore aeronautico, sia
direttamente sia attraverso collaborazioni internazionali.
Nei suoi stabilimenti vengono costruiti alcuni tra gli aerei più sofisticati del mondo
quali Eurofighter Typhoon, C-27J, ATR42 MP e ATR72 ASW.
Oltre 6.000 aerei civili volano con aerostrutture realizzate da Alenia, che è tra le
poche aziende che possiedono competenze relative all'intero ciclo del velivolo e
possono quindi operare in qualità di Prime Contractor.
La società è presente nella progettazione e produzione dei più moderni aerei di
linea quali l'Airbus A380 e il Boeing 787. La controllata Aeronavali ha posizioni di
rilievo nella trasformazione di aerei.
Elsag DATAMAT
Elsag Datamat, nata dall'integrazione tra Elsag e Datamat nel 2007, è la nuova
realtà industriale concepita per essere il centro di eccellenza nella progettazione e
produzione di sistemi, servizi e soluzioni per l'automazione, la sicurezza, i trasporti,
la difesa e lo spazio, l'informatica.
Il patrimonio professionale di 4.000 risorse umane, il knowhow tecnologico, la
capacità di operare in contesti critici, l'attitudine all'innovazione (testimoniata dai
continui investimenti in ricerca e sviluppo) costituiscono solo alcuni degli elementi
distintivi di Elsag Datamat, maturati in oltre un secolo di attività.
La sensibilità nell'individuare problemi e progettare soluzioni, coniugata con
competenze ed esperienze tecnologiche, informatiche e meccaniche collocano Elsag
Datamat in posizione privilegiata per poter sviluppare nuovi prodotti e sistemi, con
l'obiettivo di raggiungere la leadership nazionale e il riconoscimento internazionale
nei mercati di riferimento.
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I principali sistemi prodotti includono:
• sensori radar aerei;
• sistemi bellici elettronici;
• sistemi avionici e di missione;
• sistemi elettro-ottici;
• laser militari;
• simulatori e veicoli aerei senza equipaggio.
MBDA
MBDA nasce da una joint venture tra BAE SYSTEMS (37,5%), EADS (37,5%) e
FINMECCANICA (25%). Con un fatturato annuo superiore a 3 miliardi di euro, un
portafoglio commesse superiore a 13 miliardi di euro e oltre 70 clienti in tutto il
mondo, MBDA è tra i primi costruttori mondiali di sistemi missilistici.
Attualmente MBDA vanta 45 programmi di sistemi missilistici e di contromisure in
servizio operativo e ha dato prova della sua capacità in qualità di Prime Contractor
nella conduzione di grandi progetti multinazionali.
MBDA gode di un vantaggio esclusivo. È infatti l'unica organizzazione di questo
settore in grado di soddisfare le esigenze dei propri clienti in qualsiasi ambiente
operativo: aria, terra e acqua.
Si contano più di 1.000 ricercatori ed esperti che operano oggi nel Lazio nelle
attività che coinvolgono studi, esperimenti e/o disegni nel campo aerospaziale (in
università, nei centri di eccellenza nello studio sui materiali e nei centri di ricerca).
Le strutture di ricerca più importanti localizzate nella regione sono:
• Agenzie spaziali:
L'Agenzia Italiana dello Spazio e l’Agenzia Spaziale Europea.
Fondata nel 1988, l’ASI all'interno delle competenze del Ministero
dell'Università e della Ricerca (MIUR) promuove, coordina e sviluppa le
attività spaziali italiane. L’Agenzia Spaziale Europea (ESA ESRIN - European
Space Research Institute), conosciuta come il Centro per l'Osservazione
della Terra, è uno dei cinque centri specializzati ESA situati in Europa.
Situato a Frascati, a 20 chilometri da Roma, è nato nel 1966 ed è attivo su
molti fronti grazie all’apporto di 150 ricercatori specializzati in struttura,
propulsione e geofisica.
Le principali aree di azione sono:
- osservazione della terra
- tecnologie dell'informazione
- disegno, sviluppo ed esecuzione del programma di VEGA.
• Centri di ricerca:
Il Consiglio Nazionale di Ricerca e l'Agenzia Nazionale per le Nuove
tecnologie, l'Energia e l'Ambiente.
Il Lazio ospita:
- l’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica (IASF) e l’Istituto di
Fisica dello Spazio Interplanetario (IFSI) del CNR, dedicati alle
strumentazioni per le missioni spaziali;
- l’Ente per le Nuove Tecnologie, l’Energia e l’Ambiente (ENEA) –
impegnato nello studio dei nuovi materiali e delle tecnologie correlate.
• Università:
La Sapienza (UniRoma1), TorVergata (UniRoma2), RomaTre (UniRoma3),
Università di Cassino e La Tuscia.
73
Queste 5 Università offrono corsi di laurea in ingegneria aeronautica,
ingegneria dello spazio, master in space transport e satellites and orbiting
platforms, così come in ingegneria dei materiali. Ci sono poi numerosi
laboratori in cui professori, ricercatori e dottorandi lavorano ad una varietà
di discipline aerospaziali ed effettuano studi nel campo dell’integrazione e del
testing di satelliti medio-piccoli e per la produzione in serie di satelliti.
• Centri di eccellenza nello studio sui materiali:
Il Centro Compositi Aerospaziali di Anagni e il Centro Sviluppo Materiali di
Castel Romano.
Il Centro Compositi Aerospaziali (CCA) è specializzato nella produzione di
sottosistemi e di componenti in materiali compositi in collaborazione con
l’Agusta di Anagni.
Il Centro Sviluppo Materiali (CSM), invece, offre competenze tecniche e
attrezzature sperimentali nel campo delle leghe di alluminio, del titanio e del
magnesio e nel campo dei composti metallici e delle super-leghe.
• Poli Tecnologici:
I Tecnopoli, o poli tecnologici, sono aree specificamente attrezzate per
favorire il processo di sviluppo di attività imprenditoriali ad alto contenuto
tecnologico. La loro missione è quindi quella di garantire alle aziende le
condizioni ottimali per l'avanzamento del loro core business. Sono 3 i poli del
Lazio specializzati nelle ICT e nel settore aerospaziale, così come nei
trasferimenti di tecnologia per le PMI.
Tecnopolo Tiburtino
Primo tecnopolo della città di Roma e candidato a ospitare l’Agenzia di navigazione
satellitare nell’ambito del Programma Galileo, è un progetto innovativo che si
sviluppa su oltre 70 ettari a est di Roma. In quest’area sono già presenti le più
grandi realtà industriali nel campo della tecnologia elettronica e aerospaziale
(Alenia, Alenia Spazio, Elettronica, Telespazio, Vitrociset, Edisontel).
In questi primi due anni sono 60 le società che hanno scelto di insediarsi nel
Tecnopolo, con investimenti realizzati e da realizzare per 275 milioni di euro, e
3.000 tra occupati diretti e indiretti.
74
I punti di forza
Fonti
75
6.2 LA FILIERA AEROSPAZIALE IN CAMPANIA
L’IMAST:
il distretto tecnologico sull’Ingegneria dei Materiali Polimerici e
Compositi e Strutture
Nel Febbraio 2004, sulla base del Protocollo d’intesa firmato nel luglio 2003 dal
Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Governatore della Regione
Campania, è stato costituito nella provincia di Napoli il distretto tecnologico
sull'Ingegneria dei Materiali Polimerici e Compositi e Strutture IMAST S.c.a.r.l. al
fine di sviluppare nella regione il settore high-tech dei materiali, contribuendo così
alla crescita economica e occupazionale del territorio.
Università degli studi di Napoli Federico II, il più grande ateneo del meridione
articolato in 13 facoltà (Agraria, Architettura, Economia, Farmacia, Giurisprudenza,
Ingegneria, Lettere e Filosofia, Medicina e Chirurgia, Medicina Veterinaria, Scienze
Biotecnologiche, Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Scienze Politiche e
Sociologia)
76
CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), principale ente di ricerca pubblico italiano
che promuove e realizza attività e programmi integrati di ricerca in tutti i settori
rilevanti per lo sviluppo scientifico, tecnologico ed economico del paese.
ENEA (Ente per le Nuove Tecnologie, l’Energia e l’Ambiente), ente pubblico che
interviene a supporto delle politiche di competitività e di sviluppo sostenibile del
Paese.
Elasis (Società Consortile per Azioni del Gruppo Fiat), che si occupa di ingegneria
di eccellenza nei seguenti campi del settore automotoristico: innovazione e
impostazione veicolo e componenti; metodologie di sviluppo prodotto, in particolare
realtà virtuale; tecnologie di processo; sviluppo e applicazione motori a benzina di
piccola e media cilindrata; Noise Vibration Harshness (NVH); sistemi di controllo e
architettura elettrica/elettronica; sistemi integrati per la mobilità e la sicurezza
stradale; ICT per lo sviluppo prodotto (PLM) ed il Knowledge Management.
77
Mapei, maggior produttore mondiale di adesivi e prodotti complementari per la
posa di pavimenti e rivestimenti di ogni tipo e specialista in altri prodotti chimici
(impermeabilizzanti, malte speciali e additivi per calcestruzzo, prodotti per il
recupero degli edifici storici).
Pirelli Labs, poli di eccellenza tecnologica del Gruppo Pirelli, articolati nelle Sezioni
Optical Innovation e Materials Innovation, rappresentano il punto di riferimento per
tutte le attività di ricerca di Pirelli nel mondo; operano in collegamento con
importanti centri privati e universitari negli Stati Uniti, in Russia e in Italia, grazie
ad accordi e consorzi.
Tra i soci del Distretto figurano, inoltre: Regione Campania, Istituto Banco di Napoli
Fondazione, San Paolo Banco di Napoli, Meliorbanca e come membro associato la
Boeing Company.
78
In particolare la ricerca campana vanta:
• quattro Università (Università degli Studi di Napoli “Federico II”, l’Università
degli Studi del Sannio, l’Università degli Studi di Salerno, la Seconda
Università degli Studi di Napoli);
• importanti centri di ricerca del settore aerospaziale (INFM, CIRA, CNR,
ENEA) con collaborazioni con le maggiori istituzioni scientifiche internazionali
(Stanford University, la Penn State University, il MIT, il CNRS). Questi centri
vedono impegnati 580 ricercatori, di cui 440 operano in strutture pubbliche e
140 in quelle private.
I punti di forza
79
Patto Formativo Locale “Filiera Aerospaziale della Campania”:
Il raggruppamento dei promotori (Consorzio Technapoli, capofila dei promotori,
Confindustria Campania, Cgil, Cisl, Uil Campania, Seconda Università di Napoli,
Università degli Studi del Sannio, Provincia di Caserta) del patto aerospaziale si
propone di utilizzare il nuovo strumento dei “Patti Formativi Locali” per promuovere
una mobilitazione di tutta la filiera e favorire, il rinnovo e la crescita delle
competenze interne al comparto. Al Patto aerospaziale danno il loro contributo, in
qualità di partner: Consorzio Idea, dipartimento di ingegneria aerospaziale e
meccanica - Diam - Seconda Università degli Studi di Napoli, Confapi Campania,
Amra, Oma Sud Spa, dipartimento di ingegneria aerospaziale - Dias Università degli
Studi di Napoli “Federico II”, Mars Center Srl, Ali Scrl, Test Scrl, Società
aerospaziale mediterranea Scrl, Cira - Centro italiano ricerche aerospaziali Scpa,
Antares Scarl, Denaro Progetti Srl, Cesvitec, il Dipartimento di Strategie Aziendali e
Metodologie Quantitative della Seconda Università di Napoli, Imast Scrl. Le analisi
che il gruppo di lavoro ha condotto per la rilevazione dei fabbisogni formativi hanno
attraversato i comparti di competenza che appaiono di importanza strategica, e
cioè:
- progettazione e produzione di prodotti aeronautici
- aeronavigabilità e gestione di prodotti aeronautici
- progettazione, produzione e gestione di prodotti spaziali
- attività e servizi aerospaziali
80
L'accordo punta a un potenziamento congiunto dei due distretti aerospaziali, e fa
seguito all'intesa siglata lo scorso febbraio a Bruxelles tra la Camera di Commercio
di Napoli e quella di Torino, che ha avviato la collaborazione tra le due aree. I
distretti di Campania e Piemonte, insieme, raccolgono il 36% del totale di imprese
italiane dell'industria aerospaziale, circa 1.400, occupano oltre 20.000 addetti e
fatturano circa 2,8 miliardi di euro l'anno. Inoltre, la principale azienda operante a
livello globale nel settore, Finmeccanica, ha la sede di sue partecipate
(AleniaAeronautica, AleniaAeroNavali) in entrambe le regioni, così come Avio.
Fonti
www.sprintcampania.it
www.technapoli.it
http://www.regione.campania.it
http://www.suapcampania.it/index.asp
http://www.distretti-tecnologici.it/home.htm
http://www.svimez.it/
81
6.3 IL POLO AEROSPAZIALE DELLA PUGLIA
La Puglia, con 30 aziende e 5.000 addetti nei tre poli di Foggia, Grottaglie e
soprattutto Brindisi, è oggi la quarta regione italiana per occupati nel settore
aeronautico dopo il Piemonte, il Lazio e la Campania.
I principali poli in cui è concentrata la presenza di imprese del settore sono:
82
Il primo passo in questa direzione si è concretizzato nel Dhitec, il primo Distretto
tecnologico regionale per la competitività e l’innovazione nella ricerca scientifica di
cui fanno parte Università del Salento, CNR, Engineering Ingegneria Informatica,
Fiamm, St Microelectronics, Leuci e Avio.
Tra gli obiettivi ci sono l’incremento e il consolidamento delle attività di ricerca e di
sviluppo nei settori delle nanotecnologie, dei materiali avanzati, dell’innovazione
digitale e delle ICT. La Regione Puglia e DHITECH hanno siglato un protocollo
d’intesa per concentrare risorse e sforzi realizzati su grandi progetti complessi
finalizzati all’innovazione e alla competitività territoriale caratterizzati da azioni
strategiche mirate a :
- sostenere la nascita di spin-off di ricerca e lo sviluppo di impresa nei settori ad
alta tecnologia, con particolare focalizzazione su aeronautica, bio-medicale e
componentistica al fine di favorire le produzioni manifatturiere ad alta complessità,
e servizi innovativi ad alto valore aggiunto connessi alle applicazioni delle ICT nei
settori tradizionali;
- attivare e rafforzare reti di sviluppo locale basate sull’innovazione, con il
contributo sinergico di grandi imprese e PMI regionali al fine di contribuire alla
modernizzazione, alla internazionalizzazione dei settori produttivi tradizionali ed alla
transizione da una economia del turismo ad una economia turistica integrata;
- concorrere allo sviluppo di una rete regionale dell’eccellenza scientifica e
tecnologica e di forme di partenariato attivo con i Paesi della sponda sud del
Mediterraneo, associando alle grandi iniziative dei corridoi della logistica, corridoi di
scambio di conoscenze e capitale umano, con ricadute privilegiate sui processi di
internazionalizzazione dei sistemi regionali di PMI.
Altro passo importante nell’ottica del rafforzamento del polo aeronautico pugliese, è
stato la firma, nel febbraio dello scorso anno, di un Accordo Quadro tra Regione
Puglia e Gruppo Finmeccanica. La Regione e l’azienda stanno mettendo a punto
iniziative congiunte nel campo della ricerca, della formazione, della qualificazione
dell’indotto e dell’attrazione di nuovi investimenti.
D’altra parte la Regione ha già investito nelle potenzialità di questo settore,
approvando due contratti di programma con AVIO e Alenia Aeronautica.
Inoltre, insieme alla Regione Campania, la Puglia ha lanciato l’idea di costruire il
polo aeronautico nazionale del Mezzogiorno.
L’incontro, avvenuto a Roma presso la sede di Confindustria, è stato organizzato da
Confindustria Brindisi e da Confindustria Napoli che rappresentano la maggior parte
delle imprese del settore presenti nelle due regioni.
Dall’incontro, che ha segnato l’avvio di un processo di forte integrazione tra i poli
aeronautici pugliese e campano, è emersa la volontà di procedere congiuntamente
nell’elaborazione di un progetto di sviluppo del polo aeronautico nazionale del
Mezzogiorno, a partire dalla presenza nelle due regioni delle più grandi imprese
italiane del settore e di un sistema diffuso di PMI che compongono la filiera della
subfornitura.
Fonti
www.regione.puglia.it
www.sviluppoitalia.it
Direttore Confindustria Brindisi Dott.Angelo Guarini
83
PARTE II - IL DISTRETTO AEROSPAZIALE DEL PIEMONTE
84
7 L’INDUSTRIA AEROSPAZIALE PIEMONTESE
Il Piemonte, fin degli dagli albori della storia dell’aviazione italiana, è sempre stato
un centro di sviluppo di progetti integrati di velivoli nevralgici per il progresso
dell’aeronautica.
Molti dei più importanti velivoli e sistemi spaziali italiani sviluppati negli ultimi anni
hanno previsto un importante contributo, soprattutto in termini di integrazioni di
sistemi, da parte delle industrie piemontesi.
Anche le più importanti collaborazioni internazionali del settore sono state seguite e
coordinate, per le parti relative al nostro paese, dai nuclei progettuali delle maggiori
aziende italiane del settore aerospaziale ubicate in Piemonte.
Il Piemonte è un territorio ad alte potenzialità dove convivono imprese leader,
imprese subfornitrici e un fitto tessuto di centri di ricerca e università: un mix
vincente che ha permesso lo sviluppo di un settore avanzato e innovativo come
l’aerospaziale. Alle tre componenti del sistema Piemonte (le grandi imprese, le
imprese della filiera e le università e i centri di ricerca) sono dedicate tre sezioni
distinte che fotografano in maniera dettagliata il panorama regionale.
In termini di capacità tecniche, in Piemonte hanno sede le direzioni tecniche delle
maggiori aziende aerospaziali italiane che si occupano di progettazione velivolistica,
motoristica, sistemistica meccanica e avionica.
L’insieme di tutte queste doti permette di tradurre un’idea di velivolo o di satellite in
un veicolo vero, operativo.
Gli operatori presenti sul territorio hanno guadagnato, durante la loro pluriennale
attività, riconosciute posizioni di leadership in tutti i settori che caratterizzano la
ricerca e lo sviluppo nel settore aerospaziale con particolare enfasi sulla
progettazione e integrazione di “sistemi complessi” o di “sistemi di sistemi”.
Velivoli
Infrastrutture
Sistemi di
orbitali
propulsione
e satellitari
Avionica e
sensoristica
85
Thales
I valori si riferiscono all’anno 2007 Alenia Galileo
Alenia Avio
Aeronautica Avionica
Space
FATTURATO Totale (Mil euro) 588 2.307 1.554 503
8
Fonte: “La candidatura del Piemonte per il distretto tecnologico dell’aerospazio” – Dossier informativo –
Finpiemonte, 2007.
86
milioni di euro (pari al 74,4% del loro fatturato totale), con una occupazione
equivalente stimata in oltre 12.300 addetti.
Le cifre del settore in Piemonte*
In complesso
Imprese 159
di cui:
- Manifatturiere 117
- Servizi tecnici 32
- Altro 10
* I dati si riferiscono alla sola attività del settore aerospaziale realizzata in Piemonte. Non sono inclusi
valori riferiti all’attività svolta dalle aziende in altri settori o ad attività aerospaziali realizzate da esse in
altre regioni.
Totale aerospaziale
Totale aerospaziale 2.488
di cui:
- Manifatturiere 2.379
- Servizi tecnici 88
- Altro 21
87
Addetti all’attività aerospaziale occupati in Piemonte
Totale aerospaziale
Totale aerospaziale 12.300
di cui:
- Manifatturiere 11.206
- Servizi tecnici 969
- Altro 125
Le dimensioni aziendali
88
all’estremo opposto si trovano 49 aziende in cui l’aerospaziale non raggiunge il 20%
del fatturato che esse realizzano con i loro stabilimenti e uffici localizzati in regione.
Totale 159
89
Indicatore
Importanza dell’azienda nell’economia Importanza del settore nell’economia
del settore dell’azienda
Valore del fatturato aerospaziale in Incidenza del fatturato aerospaziale
Livello
migliaia di euro sul fatturato aziendale (%)
Basso Da 1 a 500 1 – 19%
Medio Da 500 a 5.000 20 – 79%
Alto 5.000 e più 80 – 100%
Sulla base di tali classificazioni si può osservare che sono presenti tutte le
combinazioni possibili, anche se, nel caso di elevato importo del fatturato
aerospaziale, solo occasionalmente la rilevanza del settore per l’azienda risulta di
livello medio (3 casi) o basso (2 casi).
Appare inoltre opportuno evidenziare alcune casistiche che si collocano agli estremi.
Ad un estremo si registrano, infatti, 23 unità, che totalizzano un fatturato
aeronautico di 2.280 milioni di euro, in cui sono elevati tanto l’importanza che esse
assumono per il settore, quanto il peso che il settore assume nella loro attività. Ad
esse fa capo il 91,6% del giro d’affari aggregato che il settore contabilizza a livello
regionale.
All’altro estremo si collocano 30 aziende, in cui l’attività aeronautica rappresenta
una componente secondaria del loro business e che contribuiscono singolarmente
per valori molto modesti al giro d’affari del settore. Il loro peso complessivo sul
fatturato aeronautico piemontese si aggira sui 5 milioni di euro, con una incidenza
relativa del tutto marginale (0,2%).
90
La concentrazione delle attività aerospaziali
I dati sulla dimensione delle imprese e quelli relativi alla distribuzione per classi di
importo del giro d’affari di settore confermano con ampia evidenza che l’attività che
fa capo al settore è fortemente concentrata.
Si può rilevare che tale concentrazione si manifesta tanto nel settore
manifatturiero, quanto in quello dei servizi e che tale caratteristica si mantiene
anche se si analizzano separatamente i fatturati dei due comparti.
91
8 LE GRANDI IMPRESE AEROSPAZIALI DEL DISTRETTO9
9
Sono state inserite in questa categoria solo le imprese facenti parte attualmente del Comitato
Promotore del Distretto Aerospaziale del Piemonte.
Le informazioni presenti in questa sezione sono state estratte dal Dossier informativo “La candidatura del
Piemonte per il distretto tecnologico dell’aerospazio” – Finpiemonte, 2007 e dai siti web delle aziende.
92
Control Facility (CCF), le Reference Stations (RIMS) ed il trasponditore di
navigazione per il satellite Artemis.
E’ stata, sin dall’avvio del programma, un partner importante di Galileo il nuovo
sistema europeo per la navigazione satellitare, con la responsabilità del segmento
terrestre e con una partecipazione significativa nella costruzione del segmento
spaziale.
Thales Alenia Space può vantare una esperienza di eccellenza ed una presenza
importante nel campo dei satelliti per osservazione scientifica e delle missioni per
l’esplorazione dell’Universo.
In particolare, Thales Alenia Space Italia ha realizzato con successo programmi
quali Integral e Sax, esercitando un ruolo di sistemista nonché di responsabile di
sottosistemi e dell’integrazione finale. Sta oggi portando a termine alcuni importanti
programmi europei, quali GOCE e Herschel/Planck e avrà un ruolo importante nel
programma Bepi Colombo avviato dall’ESA.
Le esperienze così maturate hanno consentito alla società di acquisire una
riconosciuta capacità di coordinare e guidare teams internazionali, nonché di
assemblare, integrare e testare sonde scientifiche complesse, come è accaduto per
Cassini-Huygens, che ha raggiunto l’orbita di Saturno dopo un viaggio di oltre 7
anni nel sistema solare, o per Mars Express, Rosetta e Venus Express.
Ricopre, inoltre, un ruolo da protagonista nel programma europeo Aurora per
l’esplorazione interplanetaria. In particolare, è responsabile di sistema del
programma Exomars (esplorazione di Marte tramite un rover per la ricerca di
eventuali forme di vita prebiotica), recentemente approvato dall’ESA con
realizzazione prevista per il 2013 e che avrà il suo naturale proseguimento nel
programma Mars Sample Return (che prevede il rientro sulla terra dei campioni
prelevati dal suolo marziano).
La società ha progettato e costruito più del 50% del volume pressurizzato, ovvero
abitabile, della Stazione Spaziale Internazionale, uno dei progetti tecnologici più
avanzati al mondo, oltre ad aver contribuito ai sistemi di lancio, trasporto e rientro.
In particolare, ha costruito i tre Moduli Logistici Pressurizzati (MPLM), i Nodi 2 e 3
(gli elementi di interconnessione tra i vari moduli pressurizzati della ISS), la Cupola
(un modulo per l’osservazione), il laboratorio scientifico Columbus e il Veicolo di
Trasferimento Automatizzato (ATV).
Nel campo dei sistemi di trasporto di nuova generazione sta assumendo un ruolo di
leadership nei dimostratori di rientro quali EXPERT, USV, IXV nonché nei sistemi di
trasporto abitati quali il CSTS e in quelli di esplorazione Luna/Marte (es. Lunar
Lander).
In Piemonte
93
• Sistemi per l’Esplorazione dell’Universo
• Sistemi di Trasporto Spaziale
insieme a:
• Piattaforme di Satelliti in generale
• Carichi Paganti scientifici ed apparecchiature ottiche
• Sistemi robotici
• Strutture satellitari e pressurizzate
• Controllo Termico attivo e passivo di satelliti e Infrastrutture abitate
• Controllo Ambientale di Infrastrutture abitate
• Controllo Orbitale e di Assetto
• Sottosistemi di propulsione e relativi serbatoi
• Sottosistema Avionico e Cablaggi
• Software di Bordo
• Integrazione e Prove.
Le prospettive del prodotto torinese sono solide nella sostanza, grazie all’eccellenza
indiscussa delle capacità, soprattutto nella disciplina sistemistica, e al relativo
disaccoppiamento del mercato istituzionale scientifico dai cicli economici e
tecnologici più “nervosi” del mercato commerciale.
Tuttavia, per garantire il mantenimento e la valorizzazione delle capacità
dell’azienda ed un consolidamento della sua presenza sul mercato, occorre che si
verifichino alcune condizioni:
• Il proseguimento del programma Stazione Spaziale Internazionale, inclusi i
suoi aspetti di utilizzazione;
• Un’efficace partecipazione italiana al Mandatory Science Programme
dell’Agenzia Spaziale Europea;
• Un’efficace partecipazione italiana alla roadmap europea Aurora per
l’esplorazione robotica e umana di Luna e Marte;
• Un sostanziale rafforzamento della presenza aziendale nel settore dei
lanciatori e dei veicoli di rientro;
• Un rafforzamento della presenza aziendale nel settore delle piattaforme
satellitari commerciali.
94
8.2 ALENIA AERONAUTICA
95
Alenia Aeronautica partecipa alla progettazione e realizzazione di strutture per
l’aereo da combattimento statunitense Joint Strike Fighter ed effettuerà il
montaggio finale dei velivoli acquistati in Europa.
Come già segnalato, Alenia Aeronautica svolge un ruolo di rilievo anche nel
comparto dell’aviazione commerciale. In joint venture paritetica con EADS,
l’azienda ha realizzato la famiglia di velivoli turboelica ATR (42 e 72) per il trasporto
regionale, settore in cui mantiene un’importante eccellenza. Questa tipologia di
velivoli ha avuto un importante successo, si sono prodotti centinaia di esemplari
acquisiti da diverse compagnie aeree in tutto il mondo, e oggi Alenia sta
sviluppando varianti specifiche per adattarli alla sorveglianza costiera, acquisite
dalla Guardia Costiera e dalla Guardia di Finanza (ATR 42 MP), e una versione
militare con capacità anti sommergibile.
Le capacità tecnologiche dimostrate da Alenia Aeronautica nel campo delle
aerostrutture ha trovato importanti riconoscimenti attraverso numerose
collaborazioni con i maggiori produttori mondiali per la realizzazione di alcuni fra i
più noti aerei commerciali esistenti.
Attraverso la collaborazione con Boeing partecipa, fornendo parti strutturali, ai
programmi riguardanti i velivoli B767, B777, B717, B757 e 787 Dreamliner, il
nuovo aereo commerciale della Boeing.
La collaborazione con Airbus comprende forniture di parti strutturali per gli A321 e,
attraverso EADS, di parti per gli A300/310, A330 e A340-500/600. Alenia
Aeronautica è impegnata, inoltre, nella realizzazione di alcune sezioni di fusoliera
del velivolo commerciale A380, il più grande mai realizzato dalla società europea.
Con Dassault, infine, l’azienda partecipa alle realizzazione del Falcon 2000 e del
Falcon 900EX.
Nel campo delle trasformazioni Alenia Aeronautica, attraverso la società Officine
Aeronavali Venezia, detiene una posizione di rilievo internazionale operando su
molti dei più importanti aerei sia militari che civili, avendo, inoltre, una vasta
esperienza nelle attività di revisione e manutenzione.
Alenia Aeronautica, attraverso la società controllata Aermacchi, opera nel settore
dei velivoli addestratori militari, come il nuovo M346 che sta sviluppando negli
stabilimenti di Vengono (VA).
Alenia investe il 25% del proprio fatturato in programmi di ricerca e sviluppo, anche
attraverso una rete strutturata di collaborazione con alcune Università italiane, tra
cui il Politecnico di Torino, le Università di Napoli, Brescia, Palermo, Pisa, Glasgow,
Munich e Centri di Ricerca quali il Centro Italiano di Ricerca Aerospaziale (CIRA), il
CNR, l’ONERA francese, e il NRL olandese.
Le attività di ricerca sono avviate presso le strutture dove sussistono o sono state
appositamente sviluppate in collaborazione diverse capacità e specializzazioni di
interesse dell'azienda (per esempio il network campano per la ricerca sui materiali
compositi).
In Piemonte
96
• Progetto e integrazione dei Sistemi Generali e Comandi di volo
• Metodi di calcolo per l’analisi di progetto
• Progetto e realizzazione di simulatori di volo
• Prove sperimentali di volo dei velivoli
• Prove in galleria del vento.
In pratica, la concezione e la qualificazione al volo del velivolo inteso come “sistema
complesso”, partendo da un requisito di prodotto per proseguire con la definizione
dell’architettura, le specifiche, l’integrazione hardware e software, le prove a terra
ed in volo, viene realizzata nei siti piemontesi per tutti i programmi istituzionali
dell’azienda.
Recentemente lo svilupparsi delle tecnologie per i velivoli non abitati ha spinto
Alenia Aeronautica ad investire risorse in progetti di ricerca autofinanziati per
acquisire le capacità di proporsi sul mercato internazionale al meglio in questo
nuovo settore. In particolare sta sviluppando una famiglia di dimostratori
tecnologici volanti per velivoli non abitati, la cui progettazione configurazionale e
sistemistica e la cui integrazione sono realizzate interamente in Piemonte.
Sky-X e il primo veicolo della famiglia che ha già compiuto numerosi voli di prova in
poligono. Questo prototipo, viene utilizzato per studiare le problematiche
sistemistiche di missione e di controllo remoto e, a tale scopo, è stata approntata
anche una stazione di controllo di terra. Sky-X viene usato per studiare e mettere a
punto tecnologie di volo autonomo, decollo e atterraggio automatici senza
intervento umano remoto. Le tecnologie legate a questi studi sono estensibili anche
ad altre tipologie di macchina non abitata. Si sta lavorando ad altri dimostratori con
più elevata autonomia destinati a impieghi tipicamente civili, attualmente in fase di
concezione e sempre di dimensioni medie: tra i 1.000 e i 3.000 Kg di peso con
capacità di sorveglianza e monitoraggio del territorio. Questi dimostratori verranno
sviluppati anche con il contributo di imprese piemontesi e del Politecnico di Torino.
Molynx, questo progetto di ricerca svilupperà un nuovo UAV bimotore da alta quota
per applicazioni civili e militari, con autonomia fino a 30 ore. Obiettivo secondario
del Molynx è il coinvolgimento di centri di ricerca e piccole-medie imprese del
distretto aerospaziale torinese. Il progetto è stato presentato nell’ottobre 2006.
97
8.3 AVIO
Avio è il motorista italiano di riferimento per i motori di velivoli civili e militari; nata
nel 1908 a Torino, da anni è leader mondiale per le trasmissioni comando accessori
e leader europeo per la propulsione spaziale a solido. Oggi è uno dei motoristi
impegnati in Europa su progetti relativi al motore verde che equipaggerà i velivoli di
prossima generazione con un impatto ambientale notevolmente ridotto.
Occupa 4.800 dipendenti in 16 insediamenti in Italia e all’estero. Il 14% dei
dipendenti è impegnato nella Ricerca e Sviluppo di nuovi prodotti.
Avio, in partnership con i maggiori motoristi mondiali (General Electric, Pratt &
Whitney e Rolls-Royce), partecipa a importanti programmi di sviluppo e produzione
che spaziano dai motori per velivoli wide-body, ai regionali e ai business jet. I
programmi più recenti in cui Avio è coinvolta sono, nell'ambito dei grandi motori
commerciali: il GEnx, per il nuovo velivolo della Boeing, il Dreamliner, per il quale
Avio collabora con General Electric allo sviluppo dei componenti per la turbina di
bassa pressione e la trasmissione comando accessori e la nuova versione da
115.000 libbre di spinta del GE 90, il più potente propulsore aeronautico per
impieghi civili, per il quale realizza la trasmissione comando accessori e parti della
turbina di bassa pressione.
Avio è partner di Rolls-Royce per il progetto Trent 900, un moderno turbofan della
classe 80.000 libbre di spinta, destinato al "superjumbo" A380 dell'Airbus Industrie.
In questo programma Avio è responsabile della progettazione, sviluppo, produzione
e supporto post-vendita della trasmissione comando accessori.
Nel segmento dei piccoli motori per applicazioni business jet e trasporto regionale,
Avio è partner di Pratt & Whitney Canada, con responsabilità per la turbina di bassa
pressione per il PW 308, e per la trasmissione di potenza del PW150. Insieme a
Snecma, Avio si occupa della progettazione, sviluppo, produzione e revisione della
camera di combustione e della trasmissione comando accessori del SaM146, il
motore per i velivoli russi regionali della Sukhoi, RRJ.
Nel settore dei motori militari Avio, oltre a progettare e produrre sottosistemi e
componenti, è anche presente nel ruolo di sistemista, avendo la responsabilità
dell'assemblaggio, test, certificazione, consegna e supporto post-vendita dei
propulsori per le Forze Armate nazionali. E' questo il caso dell'EJ200, destinato al
moderno caccia europeo "Typhoon", del propulsore RB199 per il "Tornado", e del
nuovo F124-GA-200 per l'addestratore Aermacchi M346.
Avio è stata scelta dalla Pratt & Whitney per realizzare la trasmissione comando
accessori del motore F119 che equipaggia l’ F-22 "Raptor", il caccia di superiorità
aerea dell'U.S. Air Force. Avio, anche insieme alla società olandese DutchAero (80%
Avio), partecipa alla realizzazione del motore F136 per il JSF, il caccia di nuova
generazione americano. Avio produce inoltre la trasmissione comando accessori del
motore F110 che equipaggia gli F16.
Infine, Avio è coinvolta nella progettazione, sviluppo, produzione e supporto post-
vendita della trasmissione di potenza all'elica del sistema propulsivo TP400 che
equipaggerà il velivolo da trasporto militare europeo, Airbus A400M.
In campo elicotteristico, Avio è partner di General Electric con una paretecipazione
che arriva al 40% per la realizzazione del motore T700/CT7, sia nella versione base
per gli elicotteri BlackHawk, Cobra e Apache, sia nelle versioni T6A e T6E, destinate
rispettivamente agli elicotteri europei EH101 e NH90. Sempre con GE, Avio sta
sviluppando la nuova versione del T700/CT7 che equipaggerà i Sikosky S92/H92.
Nel settore navale, Avio fornisce propulsori aero-derivati per navi veloci e per la
Marina Militare Italiana e di altre nazioni: le turbine LM2500, sviluppate con la
General Electric, equipaggiano, fra le altre, la Nuova Unità Maggiore della Marina
Militare, la "Cavour", le Fregate "Orizzonte" per la Marina Militare Italiana e quella
francese e le future fregate italo-francesi FREMM.
98
Avio è leader anche nella realizzazione di sistemi d'automazione elettronica per il
controllo della propulsione, il pilotaggio automatico e la gestione della timoneria per
navi e sottomarini. I due nuovi sottomarini italiani, Sciré e Todaro, i quattro della
Marina Tedesca e i quattro futuri sommergibili della Marina Spagnola sono dotati di
uno dei più avanzati autopiloti esistenti sul mercato, progettato e realizzato da
Avio, il Gaudi.
L'attività di revisione, assistenza tecnica e manutenzione dei motori aeronautici ed
aero-derivati, fornisce un servizio di supporto sia alle Forze Armate sia alle
compagnie aeree commerciali. In questo ambito, per il motore PW100 dei velivoli
ATR, Avio è il centro di riparazione leader in Europa con il 20% del mercato europeo
e il 10% di quello mondiale.
Per assicurare la migliore qualità possibile in questa attività, Avio ha creato due
specifici centri d'eccellenza: a Brindisi sono concentrate tutte le attività inerenti alla
manutenzione dei motori per i velivoli militari, mentre la struttura di Pomigliano
d'Arco, vicino Napoli, è dedicata alle revisioni dei motori per impiego commerciale.
Nel settore spaziale, Avio è leader nella progettazione e realizzazione di propulsori a
propellente solido e liquido, utilizzati dalla famiglia di lanciatori Ariane e che
equipaggiano anche Ariane 5 Evolution, il più grande vettore europeo.
In particolare, Avio realizza i booster - i due grandi motori laterali a propellente
solido che forniscono la maggior parte della spinta necessaria al decollo - e la
turbopompa che fa affluire l'ossigeno liquido nella camera di combustione. del
motore criogenico Vulcain del primo stadio, un componente di altissima tecnologia.
Avio sviluppa e produce anche la turbopompa ad ossigeno liquido per l’evoluzione
del motore, il Vulcain II dell'Ariane 5 per carichi fino a 10 tonnellate.
Avio ha fondato, nel 2001, la società ELV con l'Agenzia Spaziale Italiana
assumendo, su mandato dell'ESA (European Space Agency), il ruolo di sistemista
nella progettazione, sviluppo e produzione di Vega, un lanciatore dedicato al
trasporto di satelliti con massa fino a 1.500 kg in un'orbita circolare polare di 700
km. E’ la prima volta che l’Italia assume un ruolo di primo contraente in Europa per
i lanciatori.
Avio si occupa anche di propulsione tattica, nella quale è impegnata in alcuni tra i
principali programmi europei, come i missili Aster, Aspide, Marte-MKII.
Per migliorare ulteriormente il proprio posizionamento e rafforzare il proprio ruolo
nel settore, Avio investe oltre il 10% del proprio fatturato in programmi di ricerca e
sviluppo, anche attraverso un sistema a rete di collaborazione strutturata con
diverse Università italiane e centri di ricerca dove sussistono competenze di
eccellenza in discipline di interesse dell'azienda.
Le principali linee di attività di Avio sono:
• Progettazione e produzione di propulsori aeronautici e navali militari;
• Progettazione e produzione di moduli e componenti per propulsori
aeronautici commerciali e militari e per motori aeroderivati per impieghi
industriali e navali;
• Sistemi propulsivi spaziali e propulsione tattica;
• Manutenzione e revisione di propulsori aeronautici commerciali e militari;
• Sistemi di automazione.
I prodotti/servizi che vedono Avio in posizione di leadership o di eccellenza sono:
• Trasmissioni comando accessori;
• Trasmissioni meccaniche di potenza;
• Turbine di bassa pressione;
• Combustori e postbruciatori;
• Sistemi di propulsione e automazione navale;
• Montaggio e prova motori aeronautici e aero-derivati;
• Manutenzione, revisione e supporto post-vendita motori aeronautici e aero-
derivati;
• Propulsione spaziale a solido;
99
• Lanciatore VEGA;
• Turbopompe per motori spaziali criogenici.
In Piemonte
100
8.4 GALILEO AVIONICA
In Piemonte
101
di volo e mappe digitali. Varie tipologie di consoles multifunzionali consentono
l’installazione del sistema su velivoli ed elicotteri anche leggeri.
• Pattugliamento aereo con sensori elettronici ed elettro-ottici per individuare,
localizzare, classificare ed inseguire target marittimi e terrestri
• Ricerca e Soccorso (SAR)
• Sorveglianza anti-inquinamento e protezione delle aree di pesca
• Sorveglianza antisom (con l’aggiunta di sensori specifici)
• Sorveglianza anticontrabbando.
PLAR-VSS (Pipe Line Automatic ROW Videotape Survey System): un sistema che
permette la sorveglianza aerea automatizzata di gasdotti e metanodotti. Il sistema
consente di effettuare missioni di sorveglianza aerea come il controllo della fascia di
servitù, il controllo della situazione orografica e il rilevamento di fughe di gas. Può
essere utilizzato come sistema di acquisizione in tempo reale di informazioni
geografiche per lo studio di nuovi impianti.
SESEL (Heliborne System for Power Lines Surveillance): un sistema sviluppato per
la sorveglianza aerea automatizzata di linee elettriche.
Il sistema è composto da una console operatore che controlla una piattaforma
girostabilizzata dotata di una videocamera e opzionalmente di un sensore IR. Le
immagini vengono videoregistrate e possono facilmente essere editate
dall’operatore che può aggiungere informazioni tecniche e commenti.
102
9 LE IMPRESE DELLA FILIERA AEROSPAZIALE PIEMONTESE
Gli ambiti di attività delle imprese piemontesi che operano nell’aerospaziale sono
differenziati e variano dalle costruzioni di macchine speciali e utensili per lavorazioni
aeronautiche, alle lavorazioni meccaniche di precisione nel settore difesa, alla
progettazione e costruzione di impiantistica criogenica, alla produzione di veicoli
speciali ruotati e cingolati, di veicoli anfibi, di shelter e laboratori mobili ad uso
militare e civile. Non manca, poi, tutta una serie di servizi di supporto alla
progettazione e alla prototipazione, servizi di ingegneria integrata e servizi
informatici avanzati.
Il quadro è completato da imprese che offrono servizi di manutenzione, revisione,
riparazione e formazione e da imprese che operano nell’ambito commerciale.
Come è normale che accada in una regione a forte valenza industriale le imprese
che operano nell’aerospaziale non sempre sono totalmente dedicate la settore: ben
120 imprese su 155 operano anche in altri ambiti (automotive, settore ferroviario,
energetico, ecc.).
Di queste la maggioranza, vale a dire 43, operano solo nel settore aeronautico, 7,
poi, operano nel settore spaziale e 3 nella difesa. Esistono imprese che non operano
unicamente per uno dei settori: 24 imprese, infatti, si occupano di aeronautica e
spazio, 19 di aeronautica e difesa, 3 di spazio e difesa e 21 imprese sono
impegnate su tutti e tre i settori congiuntamente.
Inoltre, 35 imprese su 155 che impiegano tutta la loro capacità in maniera esclusiva
sul fronte aerospaziale. In particolare, 9 imprese operano nell’aeronautica, 3 nello
spazio e 1 nella difesa. Il maggior numero di imprese, però (12) opera su tutti e tre
103
i fronti, mentre 2 sono impegnate nell’aeronautica e nello spazio, 7 nell’aeronautica
e nella difesa e 1 nello spazio e nella difesa.
Ambiti di attività
Numero imprese
Imprese che Imprese che Totale imprese
operano sia operano
Settore aerospaziale in cui operano le nell’aerospaziale esclusivamente
imprese sia in altri nell’aerospaziale
ambiti
Aeronautica 43 9 52
Spazio 7 3 10
Difesa 3 1 4
Aeronautica e Spazio 24 2 26
Aeronautica e Difesa 19 7 26
Spazio e Difesa 3 1 4
Aeronautica, Spazio e Difesa 21 12 33
104
Entrando più nel dettaglio si può osservare come la compagine delle imprese
piemontesi sia in grado di rispondere alle esigenze provenienti dai diversi
sottosistemi in cui può essere scomposto il settore aerospaziale.
Gli sbocchi verso cui si indirizzano più frequentemente le produzioni delle imprese
sono rappresentati dai motori per velivoli, dai servizi e dagli strumenti di
diagnostica, analisi e collaudo.
Nella maggioranza dei casi l’attività è svolta con una o più unità locali solamente in
Piemonte (124 imprese su 155 pari all’80%). Vi sono, anche, imprese che operano
con più unità locali anche in Italia (nella maggior parte dei casi Lombardia, Emilia
Romagna, Campania e Lazio) o all’estero (Francia, Germania, Stati Uniti, Cina e
India). In particolare, 17 imprese operano in Piemonte e in altre regioni italiane, 9
imprese in Piemonte e all’estero e 5 sia in Piemonte sia in altre regioni sia
all’estero.
L’attività articolata su più unità produttive è in proporzione più frequente tra le
società di servizi tecnici (28,1% a fronte del 17,7% del comparto manifatturiero).
105
Dimensioni delle imprese
22,6
20,6 20,6
18,7
% imprese
11,0
6,5
Classe di addetti
10
La media degli addetti e la classe dimensionale prevalente, nel caso dei servizi tecnici, divergono in
maniera così evidente a causa della presenza di alcune imprese di grandi dimensioni.
106
Nell’analisi delle dimensioni delle imprese va anche ricordato che talora in presenza
di ciclicità nella produzione o di richieste fortemente differenziate può essere più
conveniente ricorrere al decentramento che accrescere le dimensioni aziendali.
Questo è ciò che avviene per larga parte (84,9%) delle imprese della filiera
aerospaziale, che per talune lavorazioni o fasi del processo produttivo o del servizio,
si avvalgono di strutture terze a cui ne affidano l’esecuzione. Nel 34,2% dei casi il
decentramento è sistematico, mentre per il 50,7% delle imprese il ricorso a terzi è
occasionale e serve a integrare la propria capacità produttiva in momenti di punta o
per richieste particolari.
Questi dati indicano come le imprese che operano nel settore aerospaziale abbiano
sviluppato una rete di rapporti che consentono loro di avvalersi di tutta una serie di
capacità produttive e competenze presenti nell’area e di acquisire maggiore
elasticità ed efficienza.
Il ricorso al decentramento è frequente presso tutte le tipologie di aziende, ma
appare più accentuato per i servizi tecnici.
Decentramento
Distribuzione percentuale delle imprese
In complesso di cui:
Manifatturiere Servizi tecnici Altro
% imprese che ricorrono al decentramento 84,9 84,3 96,4 60,0
di cui:
- occasionalmente 50,7 42,6 82,1 50,0
- sistematicamente 34,2 41,7 14,3 10,0
21,3
18,7
14,2
% imprese
11,0
9,7
7,7
6,5
5,8
5,2
0-249 250-499 500-999 1000-2499 2500-4999 5000-14999 15000-29999 30000 e oltre Non indicato
Classe di fatturato (migliaia di Euro)
Nell’insieme esaminato sono comunque presenti realtà molto diverse tra loro:
aziende con fatturati molto contenuti e all’opposto imprese con consistenti volumi
d’affari. I fatturati più elevati si registrano nell’ambito delle imprese di servizi vari e
107
commercio e in quelle manifatturiere che in media realizzano un giro d’affari pari
rispettivamente a 20,7 e 11,1 milioni di euro. Più limitato è il fatturato delle
imprese di servizi tecnici, che mediamente si attesta su 8,2 milioni di euro.
Totale 32 29 35 32 17 10 155
108
Posizionamento nella supply chain
Distribuzione percentuale delle imprese
In complesso di cui:
% Manifatturiere Servizi tecnici Altro
Main contractor 25,7 21,4 33,3 57,1
Sub-contractor di I livello 36,4 41,7 23,3 14,3
Sub-contractor di II livello 27,1 26,2 33,3 14,3
Sub-contractor di III livello e oltre 10,7 10,7 10,0 14,3
109
9.2 LE CAPACITA’ TECNICHE E PROGETTUALI
Le tecnologie utilizzate
Come già si è avuto modo di rilevare, la tipologia di produzioni e servizi offerti dalla
imprese piemontesi del settore è ampia e diversificata.
Questo comporta l’utilizzo di una vasta gamma di tecnologie che spazia da sistemi
di produzione tradizionali fino a strumentazioni avanzate e software specialistici.
Complessivamente (considerando sia le imprese manifatturiere che le imprese di
servizi) si rileva che circa la metà delle imprese è in possesso di tecnologie legate ai
materiali e di competenze relative alla progettazione meccanica.
Nell’ambito della meccanica e dei processi le competenze presenti sul territorio
piemontese sono molto articolate e diffuse, ma quelle che si incontrano più
frequentemente nelle imprese della filiera aerospaziale si riferiscono alla
progettazione meccanica, ai cicli di lavoro, al controllo dimensionale e al
montaggio: tra il 40 ed il 50% delle imprese possiede tecnologie in questi ambiti.
Le tecnologie relative a fluidodinamica e termodinamica ed elettronica ed
elettrotecnica sono meno diffuse, tuttavia alcune tecniche appartenenti a tali
categorie sono padroneggiate da oltre il 10% delle imprese: il 14,8% utilizza
tecnologie specifiche per calcoli di fluidodinamica, mentre in ambito elettronico ed
elettrotecnico il 16,8% è dotata di strumentazione per i cablaggi, il 12,3% di
laboratori ed altrettante di tecnologie riferite alla compatibilità magnetica.
Nell’ambito del software e delle simulazioni le competenze più diffuse riguardano lo
sviluppo di software, essendo presenti nel 33% delle imprese.
Non è trascurabile, infine, il numero di imprese (39,4%) che sono dotate di
macchine e sistemi di produzione destinati alla realizzazione di particolari
lavorazioni aerospaziali e strumentazioni per controlli e collaudi che qualificano
significativamente l’azienda sotto il profilo tecnologico.
Non emerge una particolare relazione tra dotazioni tecniche e quota di fatturato
realizzata dalle aziende nel settore aerospaziale; si rileva infatti una diffusione
simile tra le imprese che realizzano quote diverse di fatturato nel settore
aerospaziale. Ciò sta ad indicare che, anche dove l’incidenza dell’aerospaziale è più
marginale nell’attività dell’impresa, le dotazioni tecnologiche sono adeguate per
soddisfare le esigenze di una domanda che richiede l’impiego di tecnologie
particolarmente avanzate e sofisticate.
110
Tecnologie utilizzate dalle aziende
Distribuzione percentuale delle imprese
In di cui:
complesso Manifatturiere Servizi tecnici
Materiali
Materiali metallici 50,3 61,9 15,6
Materiali compositi 27,1 26,5 25,0
Materiali ceramici 6,5 7,1 6,3
Materiali smart 1,3 1,8 -
Meccanica e processi
Calcoli strutturali 33,5 28,3 56,3
Progettaz. Meccanica 46,5 46,0 56,3
Modelli matematici 39,4 35,4 59,4
Cicli di lavoro 41,3 53,1 9,4
Progett. attrez. e calibri 34,8 39,8 25,0
Finitura superficiale 26,5 35,4 3,1
Saldatura 27,7 34,5 6,3
Attuazione 5,8 7,1 3,1
Controllo dimensionale 43,9 57,5 3,1
Trattamenti termici 20,0 25,7 6,3
Controlli non distruttivi 36,1 45,1 6,3
Controlli distruttivi 18,1 23,9 3,1
Trattamenti galvanici 14,2 19,5 -
Verniciatura 16,8 22,1 3,1
Montaggio 41,9 53,1 6,3
Test Funzionali 31,0 35,4 15,6
Imballaggio 27,7 36,3 3,1
Stampaggio 14,2 17,7 3,1
Laboratori 18,7 22,1 12,5
Fluidodinamica e termodinamica
Calcoli fluidodinamica 14,8 8,8 34,4
Controllo termico di fluidi 6,5 5,3 12,5
Controllo termico di compartimenti 3,9 1,8 12,5
Laboratori 7,7 7,1 12,5
Elettronica ed Elettrotecnica
Controlli distruttivi 3,9 5,3 -
Processi speciali 8,4 10,6 -
Compatibilità elettromagnetica 12,3 12,4 9,4
Telecomunicazioni 8,4 6,2 15,6
Microelettronica 11,6 12,4 6,3
Componenti avionici 9,0 8,0 12,5
Cablaggi 16,8 18,6 9,4
Laboratori 12,3 12,4 9,4
Software e simulazioni
Sviluppo software 33,1 21,2 75,0
Realtà virtuale 10,3 6,2 28,1
Altro
RAMS 10,3 4,4 34,4
Documentazione tecnica e addestramento 18,7 14,2 40,6
Micro/nanotecnologie 5,2 5,3 3,1
Componenti ottici 4,5 4,4 3,1
CAD Aptici 3,2 3,5 3,1
Laboratori 9,0 7,1 18,8
Tecnologie speciali 7,7 9,7 3,1
Altre macchine, sistemi di produzione, strumentazioni,
39,4 37,2 53,1
software specializzati
Altro (servizi, commercio, distribuzione) 2,1 1,8 3,1
111
Tecnologie più diffuse presso le imprese manifatturiere
Distribuzione percentuale delle imprese
Manifatturiere
Materiali metallici 61,9
Controllo dimensionale 57,5
Cicli di lavoro 53,1
Montaggio 53,1
Progettaz. meccanica 46,0
Controlli non distruttivi 45,1
Progett. attrez. e calibri 39,8
Imballaggio 36,3
Modelli matematici 35,4
Finitura superficiale 35,4
Test Funzionali 35,4
Saldatura 34,5
Calcoli strutturali 28,3
Materiali compositi 26,5
Trattamenti termici 25,7
Controlli distruttivi 23,9
Verniciatura 22,1
Laboratori 22,1
Sviluppo software 21,2
Trattamenti galvanici 19,5
Cablaggi 18,6
Stampaggio 17,7
Documentazione tecnica e addestramento 14,2
Compatibilità elettromagnetica 12,4
Microelettronica 12,4
Laboratori 12,4
Processi speciali 10,6
112
Attività di progettazione
Attività di progettazione
Distribuzione percentuale
In complesso di cui:
% Manifatturiere Servizi tecnici
Imprese che svolgono attività di progettazione 74,0 70,2 84,4
113
Attività di progettazione
Distribuzione percentuale delle imprese per dimensione
Classe di addetti % imprese con attività
di progettazione
1-9 70,0
10 - 19 75,0
20 - 49 64,7
50 - 99 75,9
100 - 249 86,7
250 e oltre 90,0
Totale 74,0
Il legame più o meno forte con il settore aerospaziale non sembra condizionare la
presenza di attività progettuali. Infatti, la distribuzione in base alla dipendenza dal
settore aerospaziale delle imprese che svolgono attività di progettazione assume
una forma ad U. La progettazione è più diffusa (8 aziende su 10) nelle classi
estreme, ovvero tra le imprese che fatturano nell’aerospazio meno del 50% e tra
quelle che fatturano il 100%, mentre è meno frequente tra coloro che hanno una
dipendenza dall’aerospazio elevata ma non totale.
Attività di progettazione
Distribuzione percentuale delle imprese per quota di fatturato aerospaziale
Quota di fatturato realizzata % imprese con attività di
nell’aerospazial progettazione
1 – 19% 80,4
20 – 49% 83,9
50 – 79% 52,6
80 – 99% 50,0
100% 81,3
Totale 74,0
Come emerge dai dati sopra esaminati, la fase progettuale rappresenta un aspetto
importante per le imprese piemontesi della filiera aerospaziale, le quali nella
maggioranza dei casi, come si è visto, dispongono di competenze interne
espressamente dedicate alle attività di progettazione.
114
Collaborazioni esterne per la progettazione
Distribuzione percentuale delle imprese
In complesso % di cui:
Manifatturiere Servizi tecnici
Imprese che ricorrono a collaborazioni 61,8 58,7 70,0
esterne
Progettazione
Attività di progettazione
74,0%
70,2%
84,4%
Ricorso a
collaborazioni esterne 61,8%
58,7%
70,0%
In complesso
Manifatturiere
Servizi tecnici
% imprese
115
Localizzazione delle collaborazioni esterne per la progettazione
Distribuzione percentuale
In complesso % di cui:
Manifatturiere Servizi tecnici
Imprese che ricorrono a collaborazioni 61,8 58,7 70,0
esterne
Localizzazione delle collaborazioni
Piemonte 88,9 87,0 95,2
di cui: solo Piemonte 60,5 59,3 61,9
Altre regioni italiane 33,3 35,2 33,3
Estero 13,6 14,8 14,3
Brevetti e know-how
116
Know-how specifico per aerospaziale
Distribuzione percentuale delle imprese per dimensione
Classe di addetti % imprese che dispongono di
know how specifico
1–9 57,7
10 – 19 40,9
20 – 49 85,7
50 – 99 60,9
100 - 249 66,7
250 e oltre 77,8
Totale 64,2
9.3 LE CERTIFICAZIONI
117
Controlli di qualità
Distribuzione percentuale
In complesso % di cui:
Manifatturiere Servizi tecnici
Imprese che effettuano controlli di 93,8 99,1 78,6
qualità
di cui:
In entrata 79,4 87,6 53,1
su materiali 68,4 80,5 28,1
su lavorazioni 65,2 72,6 43,8
Controlli di qualità
Effettuano controlli di
qualità 93,8%
99,1%
78,6%
- in entrata 79,4%
87,6%
53,1%
77,9%
43,8%
87,6%
In complesso
Manifatturiere
68,8% Servizi tecnici
% imprese
118
Acquisto di materiali certificati
Distribuzione percentuale delle imprese
In complesso % di cui:
Manifatturiere Servizi tecnici
Imprese che acquistano materiali certificati
- sempre 44,2 48,6 33,3
- in prevalenza 42,8 45,7 29,2
Imprese che controllano in vario modo la
qualità degli ingressi
- acquistano materiali certificati ed effettuano 72,3 84,1 37,5
il controllo di qualità in entrata
- effettuano solo il controllo di qualità in 7,1 3,5 15,6
entrata
- acquistano sempre materiali certificati (ma 1,3 - 6,3
non effettuano controlli qualità)
- acquistano prevalentemente materiali - - -
certificati (ma non effettuano controlli qualità)
- non effettuano alcun controllo né acquistano 3,2 0,9 9,4
materiali certificati
Totale imprese 100,0 100,0 100,0
Il controllo della qualità nelle diverse fasi del lavoro, come evidenziato sopra, è
effettuato dalla larga maggioranza delle imprese e la sua diffusione cresce al
crescere delle dimensioni: oltre la soglia dei 100 addetti rappresenta la norma.
La prevalenza dell’attività nel segmento aerospaziale, invece, non sembra avere
un’influenza sul ricorso ai controlli di qualità: infatti, tra le imprese che realizzano
tra l’1% ed il 49% del loro fatturato nell’aerospaziale più di 9 su 10 effettuano
controlli di qualità, così come quelle che dipendono completamente da questo
settore. Tale rapporto scende a 7 su 10 per le imprese che realizzano una quota di
fatturato nel settore aerospaziale tra il 50% e il 99%, mentre sale a 10 su 10 tra le
imprese che realizzano tra l’ 80% e il 99% del proprio fatturato nel settore.
Controlli di qualità
Distribuzione percentuale delle imprese per dimensione
Classe di addetti % imprese che effettuano
controlli di qualità
1-9 85,7
10 – 19 88,9
20 – 49 97,1
50 – 99 96,7
100 - 249 100,0
250 e oltre 100,0
Totale 93,8
Controlli di qualità
Distribuzione percentuale delle imprese per quota di fatturato aerospaziale
Quota di fatturato realizzata % imprese che effettuano
nell’aerospaziale controlli di qualità
1 – 19% 97,9
20 – 49% 93,8
50 – 79% 76,5
80 – 99% 100,0
100% 93,5
Totale 93,8
119
Sistema Qualità
L’attenzione delle imprese del settore verso la qualità si rileva anche nelle
procedure interne delle aziende: il 73% delle imprese possiede un Sistema Qualità
certificato e il 15% delle imprese che non sono certificate comunque utilizzano un
Manuale della Qualità.
La certificazione ha un’importante diffusione tra le imprese del settore (73%), in
particolare tra le imprese manifatturiere (79,6%), ed è destinata a diffondersi
ulteriormente nel prossimo futuro. Infatti, il 12,3% delle imprese prevede di
certificarsi entro il 2010.
A breve dunque più di 8 imprese su 10 avranno un Sistema Qualità certificato.
Questo significa, in termini produttivi, che entro il 2010 il 96,2% del fatturato delle
imprese piemontesi del settore sarà realizzato da imprese certificate.
Il Sistema Qualità è maggiormente diffuso tra le imprese manifatturiere (dove è
applicato nell’80% circa dei casi) rispetto a quelle di servizi tecnici; ciò dipende
sicuramente dalla tipologia di attività svolta, ma anche dalle dimensioni maggiori
delle imprese manifatturiere.
Sistema Qualità
Distribuzione percentuale
In complesso % di cui:
Manifatturiere Servizi tecnici
Imprese che utilizzano Manuale della Qualità 15,0 9,0 38,0
ma non hanno Sistema Qualità certificato
Imprese che hanno un Sistema Qualità 73,0 79,6 51,6
certificato
Imprese con certificazione in corso 2,6 3,5 -
Imprese che prevedono la certificazione entro 12,3 8,0 28,1
il 2010
Totale imprese certificate entro il 2010 87,9 91,1 79,7
Imprese che non hanno e non prevedono 14,2 12,4 18,8
l’introduzione del Sistema Qualità
Totale imprese 100,0 100,0 100,0
120
Sistema Qualità Aziendale
79,6%
51,6%
In corso di
certificazione 2,6%
3,5%
8,0%
28,1%
In complesso
Manifatturiere
Servizi tecnici
% imprese
Sistema Qualità
Distribuzione percentuale delle imprese per dimensione
Classe di addetti % imprese già certificate o
con certificazione in corso
1-9 34,4
10 - 19 44,8
20 - 49 77,1
50 - 99 96,9
100 - 249 94,1
250 e oltre 90,0
Totale 75,6
Sistema Qualità
Distribuzione percentuale delle imprese per quota di fatturato aerospaziale
Quota di fatturato realizzata % imprese già
nell’aerospaziale certificate o con
certificazione in corso
1 – 19% 81,6
20 – 49% 68,8
50 – 79% 55,0
80 – 99% 63,2
100% 62,9
Totale 75,6
121
Per quanto riguarda la normativa di riferimento per la certificazione delle imprese
del settore, la norma ISO 9001:2000 è la più ricorrente (63,2% delle imprese già
certificate o con certificazione in corso). E’ segnalata, ma più raramente (20,6%),
anche la norma AS/EN/JISQ 9100. Meno diffuse appaiono le normative specifiche
per il settore aeronautico e spaziale; tra queste sono citate EASA, NADCAP, AQAP e
AERQ-2110.
Gli enti certificatori più spesso segnalati risultano, in ordine di frequenza: DNV (Der
Norske Veritas), CERTO, RINA, ICIM, TUV e UNAVIA.
Normativa
Distribuzione percentuale delle imprese
In complesso % di cui:
Manifatturiere Servizi tecnici
ISO 9001:2000 63,2 70,8 43,8
ISO 14001:2004 7,1 8,8 -
AS/EN/JISQ 9100 20,6 25,7 9,4
AS/EN/JISQ 9110 0,6 0,9 -
AS/EN/JISQ 9120 - - -
EASA Part 21 3,2 3,5 -
EASA Part 145 3,9 2,7 -
EASA Part 147 0,6 - -
NADCAP 2,6 2,7 3,1
AQAP 1,9 2,7 -
AERQ-2110 1,3 1,8 -
MIL-STANDARD - - -
FAA 1,3 0,9 3,1
Altre norme 8,4 9,7 6,3
Totale imprese con Sistema Qualità già
certificato o in corso di certificazione 100,0 100,0 100,0
122
Omologazioni
Oltre alla certificazione del Sistema Qualità da parte di enti accreditati, quasi i tre
quarti delle imprese del settore hanno ottenuto anche l’omologazione da parte delle
grandi aziende committenti per le quali operano, a dimostrazione del rispetto di
standard produttivi specifici e come ulteriore qualificazione delle proprie capacità
operative.
In complesso le imprese omologate sono il 72,6%: le omologazioni sono
maggiormente diffuse tra le imprese manifatturiere dove qualificano 8 su 10, ma
anche tra le imprese di servizi questo riconoscimento è diffuso in quasi 6 imprese
su 10.
Le omologazioni sono rilasciate da quasi tutte le grandi imprese italiane che
operano nell’aerospaziale (Alenia Aeronautica, Thales Alenia Space, Avio,
Aermacchi, Agusta Westland, Galileo Avionica, Microtecnica, Piaggio Aero
Industries) e da alcuni enti e centri di ricerca italiani (Politecnico di Torino,
Università di Torino) e referenti esteri tra i quali l’ESA (European Space Agency).
Laboratori attrezzati
Un ulteriore aspetto che qualifica l’attività delle imprese piemontesi del settore
aerospaziale riguarda la dotazione di laboratori attrezzati per effettuare
internamente prove, test, analisi.
Il dato evidenzia che quasi la metà delle imprese dispone di un laboratorio interno
per svolgere i test sui materiali o sui prodotti finiti, dotazione diffusa maggiormente
tra le imprese manifatturiere, ma presente anche tra le imprese di servizi.
Le imprese che dispongono di un laboratorio interno impiegano mediamente 3,4
addetti. Nella maggioranza dei casi comunque vi operano da 1 a 3 addetti.
La mancanza di un laboratorio interno o la necessità di integrare le proprie capacità
vengono compensate tramite il ricorso a laboratori esterni da 7 imprese su 10.
123
Laboratori attrezzati
Distribuzione percentuale delle imprese
In complesso % di cui:
Manifatturiere Servizi tecnici
Imprese con un proprio laboratorio attrezzato 47,9 54,9 30,0
Imprese che ricorrono a laboratori esterni 71,7 79,2 53,6
In particolare hanno
- laboratorio interno + esterno 30,3 36,3 15,6
- solo laboratorio interno 9,0 8,8 6,3
- solo laboratorio esterno 25,8 27,4 18,8
Imprese che non hanno laboratori e non 10,3 6,2 21,9
ricorrono all’esterno
Totale imprese 100,0 100,0 100,0
124
9.4 IL LIVELLO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE
Aree di mercato
Aree di mercato
Quota di fatturato
Piemonte
42,9
Estero
18,4 Altre regioni italiane
38,7
La presenza sui mercati esteri delle imprese oggetto di indagine tende ad essere più
diffusa al crescere delle dimensioni, come d'altronde avviene anche presso le altre
piccole e medie imprese.
Di maggior interesse per questo studio è invece constatare che la quota di aziende
esportatrici tende a crescere al crescere della dipendenza dal settore aerospaziale.
Questo lascia supporre che per le imprese piemontesi sia particolarmente facile
trovare sbocchi sui mercati esteri per prodotti e servizi destinati all’aerospaziale. Un
segnale di fortissima specializzazione delle imprese piemontesi nel settore e di
elevate capacità tecnico-produttive.
125
Mercati di sbocco
Distribuzione percentuale delle imprese e quota di fatturato
In complesso di cui:
Manifatturiere Servizi tecnici Altro
Solo Piemonte 10,3 7,1 15,6 30,0
Piemonte e altre regioni italiane 22,6 19,5 34,4 20,0
Piemonte ed estero 1,9 1,8 - 10,0
Piemonte, altre regioni, estero 55,5 61,9 37,5 40,0
Solo altre regioni italiane 1,9 1,8 3,1 -
Altre regioni italiane ed estero 7,7 8,0 9,4 -
Imprese esportatrici
Distribuzione percentuale delle imprese per dimensione e quota di fatturato aerospaziale
Classe di addetti % imprese che Quota di fatturato realizzata % imprese che
esportano nell’aerospaziale esportano
1-9 43,8 1-19% 63,3
10-19 55,2 20-49% 62,5
20-49 68,6 50-79% 65,0
50-99 78,1 80-99% 63,2
100-249 88,2 100% 71,4
250 e oltre 70,0
Soffermando ancora l’attenzione sulle performance delle imprese sui mercati esteri
si osserva che la percentuale della domanda proveniente dall’estero rappresenta
una componente non sempre determinante del giro d’affari o, quantomeno,
significativa per l’andamento economico aziendale. Infatti solo per il 12,3% delle
imprese la quota di fatturato realizzata sui mercati esteri supera il 50%.
126
Decisamente più contenuto è il peso assunto dalle altre zone geografiche. In ordine
si registrano gli altri paesi asiatici (28,7%), gli altri paesi dell’Europa Orientale
(20,8%), il Medio Oriente (18,8%), Oceania (11,9%) e Africa (10,9%).
La domanda rivolta alle imprese piemontesi dall’Asia proviene principalmente dalla
Cina (19,8%). Le imprese che esportano nell’Europa dell’Est intrattengono rapporti
commerciali soprattutto con la Russia. Il Medio Oriente si caratterizza per la
domanda proveniente da Israele, mentre le imprese che esportano in Africa
commercializzano principalmente con il Marocco e il Sudafrica. La domanda
proveniente, invece, dall’Oceania è alimentata dall’Australia.
Francia 60,4
Germania 48,5
Svizzera 31,7
Spagna 30,7
Cina 19,8
Belgio 17,8
Canada 15,8
% esportatori
Documentazione commerciale
127
La lingua comune a tutti è l’inglese. Ad essa si accompagna talora anche il francese
e/o il tedesco. Per curiosità, si può segnalare che tra le altre lingue compaiono,
oltre allo spagnolo, anche il cinese, il giapponese, il russo, lo svedese e il
portoghese. In un caso, poi, la documentazione viene tradotta in qualsiasi lingua il
cliente lo richieda.
In merito alla visibilità delle imprese sul mercato va anche ricordato che quasi 9
aziende su 10 hanno un proprio sito web.
Documentazione tecnico-commerciale
Distribuzione percentuale delle imprese
In complesso di cui:
Manifatturiere Servizi tecnici Altro
SI, completa 60,8 59,4 65,6 60,0
SI, parziale 30,4 32,1 31,3 10,0
NO 8,8 8,5 3,1 30,0
L’attività all’estero non si limita al puro aspetto commerciale, ma, per più di un
terzo delle imprese, si estrinseca anche attraverso altre forme di
internazionalizzazione, quali accordi con partner esteri e investimenti all’estero.
Il 35,3% delle imprese, infatti, ha in atto accordi con partner esteri, principalmente
di tipo commerciale, ma anche per scambio di know-how (11,6%) o per sviluppare
attività produttive (9,7%). La presenza di accordi è più diffusa tra le società di
servizi tecnici, dove, prevale la ricerca di partner con cui collaborare per accrescere
il rispettivo know-how.
Meno rilevante, invece, è la presenza di imprese che hanno realizzato investimenti
all’estero (15,5%). Le finalità di tali investimenti sono varie, in funzione delle
esigenze delle imprese, e il numero ridotto non consente di individuare le forme di
investimento più ricorrenti: nell’insieme in esame, comunque, sono presenti sia
imprese che hanno realizzato joint venture, creato filiali o unità produttive, sia
imprese che hanno acquisito partecipazioni in società estere o all’estero. Si tratta
comunque di casi episodici.
Sul fronte degli investimenti le imprese manifatturiere appaiono quelle più
frequentemente impegnate, anche se il divario con i servizi tecnici è contenuto.
128
La propensione a stringere accordi con partner esteri non muta significativamente
al variare delle dimensioni aziendali e della dipendenza dal settore aerospaziale,
sebbene emerga una certa correlazione diretta se si analizzano le classi in forma
maggiormente aggregata.
129
9.5 IL SISTEMA DI RELAZIONI
130
9.6 LE REFERENZE COMMERCIALI
SPAZIO
SPAZIO AERONAUTICA DIFESA
Alenia Aeronautica
Alenia Aeronautica
Committenti Thales Alenia Space Avio
Committenti Avio
nazionali Avio Galileo Avionica
nazionali Agusta Westland
Galileo Avionica Alenia Aermacchi
Microtecnica
Oto Melara
Airbus
EADS
Committenti
Committenti Volvo Aero
- Lockeed Martin
internazionali
internazionali Rolls-
Rolls-Royce
Dassault Aviation
Hispano-
Hispano-Suiza
Ministero
Committenti
Committenti - - della
pubblici
pubblici Difesa
131
9.7 L’ANDAMENTO DELL’ATTIVITÀ
La dinamica del fatturato degli ultimi tre anni è positiva: il giro d’affari delle
imprese piemontesi che operano nel settore aerospaziale nel 2007 si è
incrementato del 33,8% rispetto all’anno 2004. A questo risultato hanno contribuito
tutti i comparti, ma in particolare quello dei servizi tecnici che ha fatto segnare un
+43,4% tra il 2004 e il 2007. Va comunque osservato che gli incrementi annuali
tendono a diventare sempre leggermente più contenuti di anno in anno: infatti, a
fronte di un +14,1% del 2005 rispetto al 2004, si è registrato un +12,5% per il
2007 sul 2006.
L’andamento del fatturato non appare correlato alle dimensioni aziendali. Si può
comunque osservare che, nel periodo 2004-2005 le performance migliori sono state
ottenute dalle imprese di dimensioni più piccole (1-9 addetti e 10-19 addetti).
Variazione % 2007 su 2004 33,8 36,9 46,7 28,8 28,8 42,3 20,4
Andamento del fatturato per quota di fatturato realizzata nel settore aerospaziale
Variazioni percentuali
Quota di fatturato realizzato nell’aerospaziale
In
1-19% 20-49% 50-79% 80%-99% 100%
complesso
Variazione % 2005 su 2004 14,1 10,9 17,3 9,3 12,8 19,3
Variazione % 2006 su 2005 13,9 15,0 13,1 19,4 5,2 14,7
Variazione % 2007 su 2006 12,5 13,4 12,5 5,1 9,3 17,3
132
Previsioni per i prossimi 3 anni
Il trend dei prossimi 3 anni, stando alle previsioni delle aziende, dovrebbe essere
positivo. Infatti, a fronte di un 71,9% di imprese che si attendono un aumento del
fatturato, solo l’1,3% invece paventa una sua riduzione; nel 26,8% dei casi invece
le previsioni si attestano su una sostanziale stabilità del giro d’affari. L’indice
sintetico (calcolato come differenza tra la quota di coloro che prevedono incrementi
e quella di coloro che invece prevedono decrementi) si attesta su un valore pari a
+70,6.
Anche per il futuro, sono le imprese di servizi tecnici quelle che più frequentemente
si attendono incrementi di fatturato: per loro l’indice sintetico sale a +77,4.
133
9.8 GLI ORIENTAMENTI FUTURI
Nella parte precedente del lavoro si è visto come le imprese piemontesi che
operano nel settore aerospaziale siano in 7 casi su 10 già presenti con i loro
prodotti o servizi sui mercati esteri e come una parte di esse abbia già in atto
accordi con partner esteri (35,3%) o abbia realizzato investimenti all’estero
(15,5%).
Valutando i futuri programmi di internazionalizzazione emerge che nei prossimi 3
anni la presenza delle imprese piemontesi sui mercati internazionali dovrebbe
ulteriormente estendersi: il 73,8 % delle imprese, infatti, dichiara di avere in
previsione di accrescere il proprio livello di internazionalizzazione.
Tra le imprese che già esportano oltre 7 su 10, sia nel settore manifatturiero che
dei servizi tecnici, prevedono di incrementare la propria quota di fatturato export.
Quasi il 70% delle imprese prevede l’ingresso su nuovi mercati: nel 77,8% dei casi
si tratta di imprese che non operano ancora su mercati internazionali, mentre nel
66,3% dei casi si tratta di imprese esportatrici che intendono incrementare e
diversificare i propri mercati di sbocco.
La ricerca di nuovi mercati risulta essere un’esigenza diffusa tanto tra le imprese
manifatturiere (68,7%) che tra quelle di servizi tecnici (68,4%).
Un’altra modalità che rientra nei programmi di oltre la metà delle imprese che
prevedono uno sviluppo dell’internazionalizzazione è la realizzazione di accordi con
partner esteri: per il 48,8% degli operatori si tratta di consolidare alleanze già in
atto o di incrementare i contatti con nuovi partner di paesi differenti; per il 66,7%
invece rappresenta l’avvio di una nuova forma di internazionalizzazione. L’interesse
verso forme di accordo con partner esteri risulta più ricorrente presso le imprese di
servizi tecnici (84,2%).
La finalità degli accordi più frequentemente indicata riguarda gli aspetti commerciali
ed è inserita nei programmi di una quota simile di imprese manifatturiere e imprese
di servizi tecnici; seguono poi gli accordi produttivi per le imprese manifatturiere e
lo scambio di know how per le imprese di servizi tecnici.
134
I futuri programmi di sviluppo dell’internazionalizzazione delle aziende ricalcano, in
buona misura, le linee seguite finora. Infatti, l’incremento dell’export, su mercati
già noti o con l’ingresso in nuovi mercati, e la realizzazione di accordi con partner
esteri sono le modalità più frequentemente indicate dalle imprese.
Mentre, come in passato, sono meno numerosi i casi che prevedono altre modalità
di internazionalizzazione come ad esempio la creazione di joint-venture all’estero, la
cessione di una quota del proprio capitale ad una società estera o l’acquisizione di
una quota di capitale di società estere.
Limitato è anche il numero delle aziende che pensano di avviare investimenti
all’estero, finalizzati in primo luogo alla creazione di filiali commerciali.
A queste forme di internazionalizzazione che richiedono un impegno finanziario
spesso non indifferente e, comunque, un maggior coinvolgimento appaiono più
interessate le imprese di servizi tecnici.
135
9.10 I SERVIZI PER LE IMPRESE E LE INIZIATIVE PER IL
RAFFORZAMENTO DEL SETTORE
Le imprese della filiera aerospaziale del Piemonte, così come molte altre imprese,
devono spesso affrontare problemi connessi ai rapporti con i committenti, allo
svolgimento dell’attività, al confronto con la concorrenza.
Le principali difficoltà segnalate nel rapporto con i committenti attengono in primo
luogo alla gestione finanziaria ed economica e, in particolare: il ritardo nei
pagamenti (segnalato dal 20% delle imprese) e, in misura minore, la difficoltà di
applicare prezzi remunerativi a causa delle eccessiva richieste di ribasso (6%). In
secondo luogo fanno riferimento a difficoltà nell’organizzazione delle commesse a
causa della scarsa programmazione e di tempistiche per la realizzazione dei prodotti
sempre molto ristrette (12%).
Alcune aziende (10%) segnalano, inoltre, difficoltà nel promuovere e far conoscere
in modo capillare, soprattutto presso i maggiori produttori dell’industria
aerospaziale, le loro capacità tecnologiche, il loro potenziale e i prodotti offerti.
Meno frequentemente vengono segnalati altri tipi di problemi, quali il reperimento
di materiali grezzi o l’ottenimento delle necessarie specifiche tecniche di
produzione.
136
Indicazioni su servizi ed iniziative di supporto
I supporti che le imprese ritengono utili per lo sviluppo della propria attività,
riflettono ampiamente le difficoltà segnalate.
In particolare si attendono servizi che favoriscano la promozione all’estero,
attraverso la diffusione dell’informazione sulle potenzialità delle imprese piemontesi
e il supporto alla ricerca di clienti e partner esteri.
In questo ambito i servizi che le imprese auspicano di poter trovare sono molteplici:
una più intensa promozione di fiere del settore, missioni e incontri “BtoB”, un
supporto alla partecipazione a progetti a livello europeo e internazionale, la
costituzione di una rete di centri di eccellenza o di cluster verticali, ossia di
raggruppamenti di imprese con competenze complementari, per potersi presentare
sul mercato con capacità industriali strutturate e competitive. Gli operatori
suggeriscono, inoltre, la predisposizione di banche dati selettive destinate agli
utenti stranieri per favorire l’instaurarsi di partnership e il contatto con clienti
potenziali. In tema di promozione emerge anche la necessità di un supporto per la
partecipazione a commesse internazionali.
Un altro aspetto sul quale emerge la richiesta di servizi di supporto attiene alla
sfera finanziaria, sia rispetto all’accesso a finanziamenti pubblici agevolati che a una
maggiore possibilità di accesso al credito ordinario.
L’appoggio finanziario è richiesto dalle aziende, principalmente, come supporto ai
progetti di sviluppo tecnologico, innovazione, ricerca e internazionalizzazione.
Altre indicazioni, in merito ai servizi che potrebbero risultare utili alla imprese,
attengono alla formazione tecnica del personale, al supporto tecnologico,
all’incremento delle aree per insediamenti produttivi della Regione.
137
ALLEGATO - LA MAPPATURA DELLE TECNOLOGIE
138
Meccanica e processi
Materiali
Tecnologie utilizzate dall'azienda
Progettazione attrezzature
Progettazione meccanica
Trattamenti galvanici
Finitura superficiale
Trattamenti termici
Modelli matematici
Materiali compositi
Controlli distruttivi
Materiali ceramici
Materiali metallici
Calcoli strutturali
Materiali smart
Cicli di lavoro
Attuazione
Saldatura
e calibri
Azienda
139
x
x
x
x
x
x
Verniciatura
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Montaggio
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Test Funzionali
Meccanica e processi
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Imballaggio
x
x
x
x
x
x
Stampaggio
x
x
x
x
x
x
Laboratori
x
x
x
x
x
x
x
x
Calcoli fluidodinamici
x
x
x
x
x
Controllo termico di fluidi
Fluidodinamica e termodinamica
Controllo termico di
x
x
compartimenti
x
x
x
x
x
Laboratori
x
Controlli distruttivi
x
x
x
x
Processi speciali
Compatibilità
x
x
x
x
x
elettromagnetica
x
x Telecomunicazioni
Elettronica ed Elettrotecnica
x
x
x
x
Microelettronica
x
x
x
x
x
Componenti avionici
x
x
x
x
x
x
x
Cablaggi
x
x
x
x
x
x
x
Laboratori
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Sviluppo software
Software e simulazioni
x
x
x
x
x
Realtà virtuale
x
x
x
x
RAMS
Documentazione tecnica e
x
x
x
x
x
x
x
x
x
addestramento
x
x
x
x
Micro/nanotecnologie
Altro
x
x
x
Componenti ottici
CAD Aptici
x
x
x
x
Laboratori
x
x
Tecnologie speciali
140
Meccanica e processi
Materiali
Tecnologie utilizzate dall'azienda
Progettazione attrezzature
Progettazione meccanica
Trattamenti galvanici
Finitura superficiale
Trattamenti termici
Modelli matematici
Materiali compositi
Controlli distruttivi
Materiali ceramici
Materiali metallici
Calcoli strutturali
Materiali smart
Cicli di lavoro
Attuazione
Saldatura
e calibri
Azienda
DATA F. Srl x x x x x x x x
DONEL Srl
EDIST ENGINEERING Srl x x x x
EXEMPLAR Srl x x x x
F.LLI GUAZZONI Srl x x x x
F.LLI NARETTO Srl x x x x x x x x x x x x
FALCON PROGETTI Srl x x x x x x x x x x x x
FASER Srl
FASTOR STAMPI Srl x
FIDIA Spa x x x
FLEXIDER Srl x x x x x x x
FONDERIE 2A Srl x x x x x x x x
FRESAL Srl x x x
GEAS Srl x x x x x
GEMAS Snc x x x x x x x
GOMA ELETTRONICA x x x x x
H.R.C. Srl
HEXACOM Srl x x x x x x x x x x
I.C.P. Srl x x x x x x x x x x
IDROSAPIENS Srl x x x x x x
ILMAS S.p.A. x x x x x x x x x x x x
IMPREGNO TECNICA Srl x
ISOTEST ENGINEERING Srl x
ITAL ENGINEERING Srl x x
ITALPUNTE di Simonini PierGianna x x
L.P.A. di Sammarco Michelina x x
LAET Srl x x x x x
LAVORMEC Srl x x
LMA - Lavorazioni Meccaniche per Aeronautica Srl x x x x x x x
MAGGI Spa x x x x x x x x x x x x
MARC INGEGNO di Marchini Alberto & C. Sas x x x x x
MASSUCCO INDUSTRIE Spa x x x x x x
MAVTECH Srl x x x
MC TEAM Sas x x x
MECAER MECCANICA AERONAUTICA Spa x x x x x x x x x x x x
MECT Srl
MEPIT di Pigato Luca e C. Sas x x x x x x x x x x
MICROTECNICA Srl x x x x x x x x x x x x x x x
MIZAR Sas x x x
MODELWAY Srl x
MOLLE INDUSTRIALI CONTE Srl x x
141
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Verniciatura
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Montaggio
x
x
x
x
x
x
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x
x
x
x
x
x
Test Funzionali
Meccanica e processi
x
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x
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x
Imballaggio
x
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x
x
x
Stampaggio
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Laboratori
x
x
x
x
x
Calcoli fluidodinamici
x
x
x
Controllo termico di fluidi
Fluidodinamica e termodinamica
Controllo termico di
x
x
compartimenti
x
x
x
x
x
Laboratori
x
x
Controlli distruttivi
x
x
x
Processi speciali
Compatibilità
x
x
x
x
elettromagnetica
x
x
x
x
Telecomunicazioni
Elettronica ed Elettrotecnica
x
x
x
x
Microelettronica
x
x
x
Componenti avionici
x
x
x
x
x
x
x
Cablaggi
x
x
x
x
x
Laboratori
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Sviluppo software
Software e simulazioni
x
x
Realtà virtuale
x
x
x
x
RAMS
Documentazione tecnica e
x
x
x
x
x
x
addestramento
x
x
x
Micro/nanotecnologie
Altro
x
Componenti ottici
x
CAD Aptici
x
x
x
x
Laboratori
x
x
x
x
x
Tecnologie speciali
x
142
Meccanica e processi
Materiali
Tecnologie utilizzate dall'azienda
Progettazione attrezzature
Progettazione meccanica
Trattamenti galvanici
Finitura superficiale
Trattamenti termici
Modelli matematici
Materiali compositi
Controlli distruttivi
Materiali ceramici
Materiali metallici
Calcoli strutturali
Materiali smart
Cicli di lavoro
Attuazione
Saldatura
e calibri
Azienda
143
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Verniciatura
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Montaggio
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Test Funzionali
Meccanica e processi
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Imballaggio
x
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Stampaggio
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x
Laboratori
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Calcoli fluidodinamici
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Controllo termico di fluidi
Fluidodinamica e termodinamica
Controllo termico di
compartimenti
x
Laboratori
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Controlli distruttivi
x
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Processi speciali
Compatibilità
x
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elettromagnetica
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Telecomunicazioni
Elettronica ed Elettrotecnica
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x
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Microelettronica
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Componenti avionici
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Cablaggi
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Laboratori
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Sviluppo software
Software e simulazioni
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Realtà virtuale
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RAMS
Documentazione tecnica e
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addestramento
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Micro/nanotecnologie
Altro
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Componenti ottici
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CAD Aptici
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Laboratori
x
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Tecnologie speciali
x
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x
144
Meccanica e processi
Materiali
Tecnologie utilizzate dall'azienda
Progettazione attrezzature
Progettazione meccanica
Trattamenti galvanici
Finitura superficiale
Trattamenti termici
Modelli matematici
Materiali compositi
Controlli distruttivi
Materiali ceramici
Materiali metallici
Calcoli strutturali
Materiali smart
Cicli di lavoro
Attuazione
Saldatura
e calibri
Azienda
S.P.A.I.C. Srl x
S.P.I. Studio Progettazioni Industriali Sas x x x x x x x x
S.R.S. Engineering Design Srl x x x x x
SACHMAN RAMBAUDI Spa x x x x
SEICA Spa x x x x
SEPA Spa
SEQUOIA AUTOMATION Srl x x x x x
SEQUOIA IT Srl x
SEREN GAY di Seren Gay Paolo & C Sas x x x
SERP Spa x
SESIA FUCINE Srl x x x x x
SICME MOTORI Spa x x x x x x x
SILMAX Spa x x x
SIPAL Spa x x x x x x
SISPE Srl x x x x x
SKY-TECH Srl
SPARCO COMPOSITE DIVISION Srl x
SPESSO GASKETS Srl x x x x x x x x
SPIN ELECTRONICS Srl
SSE Sofiter System Engineering Spa x x x x x x
SYDERA Srl x x x
SYNAREA CONSULTANTS Srl x x
TC Tecnologie Integrate e Costr. Industriali Srl x x x x x x x x x
TCS Group Srl x x x x x x
TECHNOPLANTS Srl x x x x x x x x x x x x x
TECNO SYSTEM Spa
TECNOMECCANICA LEINI' x x x x x x x
TEKNOAVIO Srl
TEKO SYSTEM Srl x x x x x
TEKSID ALUMINUM GETTI SPECIALI Srl x x x x x x x x x
TEORESI Srl x
TESCO T.S. Spa x x x x x x x
TESEO Spa
THEMIS Srl
TUBIFLEX Spa x x x x x x
TVP TEMPRA VUOTO PIEMONTE SRL x
TYCO ELECTRONICS AMP ITALIA Spa x x x x x x x x x x x x x
URMA ROLLS Sas x x x x
VINCENTI Snc x x x x x
ZANZI Spa x x x x x x
145
x
x
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Verniciatura
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x
x
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Montaggio
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Test Funzionali
Meccanica e processi
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Imballaggio
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Stampaggio
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Laboratori
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Calcoli fluidodinamici
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Controllo termico di fluidi
Fluidodinamica e termodinamica
Controllo termico di
x
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compartimenti
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x
x
Laboratori
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Controlli distruttivi
x
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Processi speciali
Compatibilità
x
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x
elettromagnetica
x
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x
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Telecomunicazioni
Elettronica ed Elettrotecnica
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x
x
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Microelettronica
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Componenti avionici
x
x
x
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Cablaggi
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x
Laboratori
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x
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x
Sviluppo software
Software e simulazioni
x
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Realtà virtuale
x
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RAMS
Documentazione tecnica e
x
x
x
x
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x
addestramento
Micro/nanotecnologie
Altro
x
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x
Componenti ottici
x
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CAD Aptici
x
x
x
x
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Laboratori
x
x
x
x
Tecnologie speciali
x
x
146
147
10 IL POLITECNICO, LE UNIVERSITA’ E I CENTRI DI
RICERCA11
L'attività didattica del DIASP è finalizzata alla formazione degli allievi dei corsi di
laurea e di laurea specialistica in Ingegneria Aerospaziale, ed è profondamente
radicata in un contesto europeo, essendo il Politecnico di Torino membro fondatore
del Consorzio PEGASUS (Partnership of a European Group of Aeronautical and
Space Universities).
11
Le informazioni presenti in questa sezione sono state estratte dal Dossier informativo “La candidatura
del Piemonte per il distretto tecnologico dell’aerospazio” – Finpiemonte, 2007 e dai siti web del
Politecnico, Università e Centri di Ricerca esaminati.
148
Il DIASP fornisce anche gli insegnamenti per i dottorati di ricerca in Ingegneria
Aerospaziale e in Fluidodinamica (quest'ultimo in collaborazione con la facoltà di
Scienze Naturali, Fisica e Matematica dell'Università di Torino) ed organizza il
Master di I° livello in Ingegneria Sistemistica aerospaziale e Avionica ed il Master di
II° livello in Space Exploration and Development Systems (SEEDS) in
collaborazione con Universität Bremen e Supaero Toulouse.
149
componenti meccanici (affidabilità, fatica, meccanica dei materiali, metodi
sperimentali, progettazione funzionale, progettazione strutturale, rotori, rumore,
tribologia, vibrazioni, controllo attivo delle vibrazioni) e quella dei sistemi
mecautomatici, robotici e meccatronici (automazione a fluido, controllo dei sistemi
meccanici, cuscinetti magnetici, microsistemi meccanici, servosistemi, sistemi
automatici spaziali, sistemi oleodinamici, sistemi pneumatici, robotica).
Se si guarda al futuro, non si deve dimenticare, poi, Great Lab che costituisce il
primo centro ricerca italiano finalizzato allo sviluppo di tecnologie stategiche per la
produzione di propulsori aeronautici ecocompatibili. Istituito dal Politecnico di Torino
e Avio, il centro che avrà sede nella Cittadella politecnica (destinata ad attività di
ricerca di Enti esterni convenzionati con il Politecnico), ospiterà gruppi di ricerca
guidati da 7 ricercatori che coordineranno il lavoro di neolaureati e dottorandi. In
tre anni e' prevista la costituzione di un nucleo di base composto da 21 persone. Il
centro e' finanziato da Avio e Politecnico con un investimento di 6 milioni di euro, di
cui 5 a carico di Avio.
Il laboratorio, il primo ospitato nella Cittadella operante nel settore aerospaziale,
farà da supporto al Great 2020, il progetto nato nell'ambito delle iniziative del
Comitato promotore del Distretto aerospaziale, proposto da Avio e dal Politecnico
insieme ad una ventina di imprese piemontesi con l'obiettivo di sostenere la
Regione nei progetti europei per lo studio dei nuovi motori aeronautici
ecocompatibili che entreranno in servizio nel 2020.
150
10.2 UNIVERSITÀ DI TORINO
L’Università degli Studi del capoluogo piemontese conta 65.000 studenti, 4.000 fra
docenti e personale tecnico-amministrativo, 3.000 dottorandi e specializzandi, 120
fabbricati, sedi in diversi quartieri della città di Torino e in tutti i più importanti
centri dell’hinterland e della Regione.
L’Università di Torino affronta le sfide dell’oggi e del domani con la forza della sua
seicentenaria tradizione e il patrimonio delle sue moderne risorse: dodici facoltà che
coprono pressoché tutti i campi del sapere; 3 centri di eccellenza nella ricerca su 11
riconosciuti dal ministero in tutta Italia; specificità rilevanti e in alcuni casi uniche in
ambito nazionale come i Corsi di Laurea in Scienze Strategiche, la Scuola di
Biotecnologie, la Scuola Superiore di Restauro a Venaria, la Business School, la
Scuola di Scienze Motorie, le Alte Scuole destinate nei prossimi anni a formare i
quadri di una nuova classe dirigente della città e della regione.
Con 12 Facoltà e 55 Dipartimenti, l’Università di Torino è oggi una delle più grandi
Università italiane, aperta alla dimensione internazionale sia nel settore della
ricerca, sia in quello della didattica.
L’Università degli Studi di Torino è attiva in numerosi settori scientifici e tecnologici
di notevole interesse per il settore aerospaziale. In particolare, i Dipartimenti
scientifici attivi nelle aree delle Scienze dei Materiali, dell’Informatica, della Fisica e
dell’ Astrofisica, delle Scienze Chimiche hanno sviluppato metodologie e tecniche la
cui rilevanza per il settore aerospaziale è già stato dimostrata. Particolarmente
significativi a questo riguardo i progetti finanziati nel corso degli anni da Agenzia
Spaziale Italiana.
Negli anni sono state attivate collaborazioni con le aziende piemontesi operanti nel
settore aeronautico e spaziale mediante stage per laureandi e tesi di laurea, in
particolare presso Alenia Aeronautica, Thales Alenia Space, Galileo Avionica,
Società Italiana Avionica.
L’attività di ricerca ha trovato forme di collaborazione istituzionalizzata nell’ambito
dei progetti finanziati dall’Unione Europea. Di particolare significato il progetto
G4RD-CT-2002-00754 recentemente conclusosi dal titolo “AUTAS: Automating
fmeca for aircraft systems” coordinato da Alenia Aeronautica a cui ha partecipato
come partner l’Università di Torino (attraverso il Dipartimento di Informatica)
insieme ad altri enti industriali e accademici europei.
L’attività di ricerca dell’Università di Torino è mostrata anche dai progetti per la
ricerca scientifica applicata nel settore aeronautico e spaziale.
L’Ateneo ha avuto, infatti, la possibilità di offrire la propria competenza scientifica
sui temi:
• Monitoraggio e rigenerazione dell'acqua nelle missioni spaziali
• Tecniche di monitoraggio on-line e supervisione intelligente in sistemi
spaziali autonomi
• Applicazioni di Realtà Virtuale alla ricerca, alla tecnologia e alla
comunicazione dell'astronomia e delle scienze spaziali.
151
10.3 UNIVERSITÀ DEL PIEMONTE ORIENTALE
L'Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro", nata nel 1998
conta circa 10.000 studenti e, dal momento della sua istituzione, si sono laureati
quasi 10.000 allievi. Vi insegnano e conducono attività di ricerca 354
docenti/ricercatori e vi lavorano 350 tecnici/amministrativi. Le facoltà sono 7:
Economia, Farmacia, Giurisprudenza, Lettere e Filosofia, Medicina e Chirurgia,
Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali e Scienze Politiche. La ricerca si organizza
in 12 dipartimenti.
L'offerta formativa si snoda in 3 città - Vercelli, Novara e Alessandria - sedi
istituzionali di Facoltà e in altre sedi formative: Alba-Bra, Asti, Biella, Casale
Monferrato, Stresa e Verbania. Nel corrente anno accademico sono aperti alle
immatricolazioni: 30 corsi di laurea triennale, 3 corsi di laurea magistrale a ciclo
unico e 15 corsi di laurea magistrale. Sono poi attivi Master di 1° e 2° livello, scuole
di specializzazione di area sanitaria e diversi dottorati di ricerca, riuniti nella Scuola
Unica di Dottorato.
Il punto di forza è certamente il rapporto particolarmente favorevole tra studenti e
docenti, che consente a tutti gli iscritti di essere seguiti passo dopo passo nella loro
carriera. L'età media di arrivo alla laurea è più bassa rispetto alla media nazionale.
L'Ateneo è poi ai primi posti nella percentuale degli occupati in modo continuativo a
tre anni dalla laurea.
Per quanto riguarda la ricerca, sono attivi numerosi accordi internazionali; gli ultimi
dati del CIVR collocano l’Ateneo al terzo posto in Italia per la produttività della
ricerca e, per le scienze fisiche, al primo posto assoluto. Sono in atto 50 progetti
internazionali con le maggiori istituzioni.
L’Ateneo partecipa a diversi progetti che hanno l’obiettivo di sostenere la nascita di
spin-off e di imprese innovative e promuovere lo sviluppo economico del territorio.
Prende parte a Start Cup, competizione fra imprese innovative, al Progetto
Lagrange e ad altre iniziative promosse da vari enti.
152
10.4 INRIM
153
10.5 ISMB
Fondato nel luglio del 2000 dal Politecnico di Torino e dalla Compagnia di San Paolo
– di cui è struttura stabile dal 2003 – l’Istituto Superiore Mario Boella (ISMB), nato
come “spazio di ricerca condiviso” con il Politecnico, ha nella propria compagine
societaria in qualità di Soci Ordinari, Motorola, SKF, STMicroelectronics e Telecom
Italia. Oggi si configura come un Centro di Ricerca Applicata Industriale nel settore
dell’Information and Communication Technology (ICT) con particolare focalizzazione
nel wireless.
La missione dell’Istituto è stata inizialmente focalizzata su tre obiettivi
fondamentali: la promozione di programmi di ricerca e sviluppo tecnologico a
carattere multidisciplinare; il sostegno a iniziative didattiche innovative basate sui
risultati della ricerca, che arricchiscano l’offerta del Politecnico sulle ICT; lo sviluppo
della conoscenza sulla crescente interconnessione tra trasformazione sociale,
cambiamenti organizzativi e nuove tecnologie.
Il progressivo sviluppo dell’Istituto ha concentrato gli sforzi essenzialmente intorno
al primo obiettivo, facendo evolvere l’istituzione a divenire un centro di ricerca
applicata di eccellenza al servizio dell’industria del territorio nel segmento
tecnologico del wireless (sono attualmente circa 30 i partner industriali con i quali
sono state stabilite collaborazioni a vari livelli).
Attualmente sono attivi circa 200 ricercatori, di cui 100 del Politecnico e delle
industrie, all’interno di 8 aree di ricerca:
• Antenne e Compatibilità Elettromagnetica
• E-Security
• Fotonica
• Materiali e Microsistemi
• Sistemi di Navigazione Satellitare
• Networking
• Servizi e Applicazioni
• Tecnologie Radiomobili per la Multimedialità
e dei 4 laboratori congiunti con le aziende:
• Accent
• Laben
• Sendia
• STMicroelectronics.
L’area della ricerca tecnologica è particolarmente sviluppata con progetti congiunti
con i Soci Industriali, con il Politecnico di Torino ed altri partner accademici e con il
mondo delle imprese, sia in ambito nazionale che internazionale ed ha portato al
deposito di numerosi brevetti e a varie pubblicazioni scientifiche.
Le competenze distintive che provengono dai laboratori in partenariato sono
particolarmente rilevanti nelle aree dei wireless sensor networks, della
localizzazione indoor, dei ricevitori per posizionamento satellitare, della Net
Security, dell’e-Health, della Multimedialità, degli RFID (tag intelligenti) e degli ITS
(Intelligent Transport Systems) fondamentali per l’innovazione del veicolo.
Due sezioni dell’Istituto sono, inoltre, dedicate, sinergicamente con gli altri settori,
allo studio dell’interazione fra le tecnologie ICT e l’ambiente sociale. La sezione
Technology to Business Intelligence studia i fenomeni di generazione e la diffusione
dell’innovazione tecnologica ICT, sia nei settori innovativi che in quelli considerati
“maturi”. La sezione ICT & Society esplora il rapporto tra le tecnologie ICT e le
dinamiche socio-economiche.
L’Istituto è, infine, socio della Fondazione Torino Wireless, che promuove l’impegno
congiunto dei principali attori dello sviluppo socio-economico in un processo di
crescita della competitività del sistema Piemonte nell’area ICT.
154
Il Laboratorio di Navigazione Satellitare dell’Istituto ospita il gruppo di ricerca
NavSAS (Navigation Signal Analisys and Simulation) creato nel 1998 all’interno del
gruppo di Telecomunicazioni del Politecnico di Torino e ora composto da ricercatori
di ISMB e del Politecnico. Ne consegue che il Laboratorio unisce l’alto livello della
ricerca tipico dell’esperienza universitaria con la capacità di proporre e sviluppare
tecnologie abilitanti e servizi grazie alla competitività derivante dal lavoro in team
in cui sono coinvolti tutti i suoi ricercatori.
Le attività di ricerca del Laboratorio si possono suddividere in quattro ambiti
principali:
• Architetture innovative per ricevitori per la navigazione satellitare
• Tecniche di integrazione tra terminali per la navigazione e per le
comunicazioni (telefoni cellulari, PDA, …)
• Sistemi relativi alla sicurezza basati su GPS e Galileo
• Studio dei segnali interferenti il sistema Galileo e delle tecniche per
combatterli
È inoltre molto importante sottolineare come il Laboratorio sia punto di coesione di
diverse realta’ di ricerca: Universita’ (Politecnico), ricerca privata (ISMB) e
industria. Infatti il gruppo NavSAS ospita anche ricercatori provenienti
dall’industria, in particolare Thales Alenia Space (divisione LABEN), per rafforzare la
cooperazione sulla ricerca applicata.
Le attività del gruppo sono caratterizzate da continue collaborazioni con aziende ed
università sia italiane che internazionali. Il Laboratorio di Navigazione Satellitare ha
concentrato la maggior parte delle sue più recenti e importanti attività di ricerca sul
progetto Galileo, che costituirà il futuro sistema di navigazione satellitare voluto
dalla Comunità Europea.
Il Laboratorio di Navigazione Satellitare è, inoltre, punto di riferimento per varie
attività legate al sistema EGNOS (European Global Navigation Overlay System). In
particolare, il Laboratorio possiede una connessione verso i server dell’Agenzia
Spaziale Europea (ESA) per il controllo dei messaggi di EGNOS gestiti dal sistema
SISNeT e inoltre sarà presto accreditato come centro di controllo dei segnali inviati
dai satelliti nell’ambito dell' EGNOS Monitoring Network.
Ricercatori del Laboratorio sono inoltre coinvolti in numerosi comitati e gruppi di
lavoro sul tema navigazione come ad esempio la Galileo Signal Task Force (gruppo
di scienziati coordinati dalla Commissione Europea e dall’ESA con lo scopo di
definire le specifiche del futuro segnale Galileo).
155
10.6 OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI TORINO - INAF
156
Nel campo dell’outreach, alle tradizionali attività rivolte al pubblico, si affianca
un’iniziativa di grande importanza quale quella del Planetario entrata in funzione nel
2007, la cui realizzazione è stata finanziata da enti locali e fondazioni torinesi.
157
NOTA METODOLOGICA
Campo di indagine
Unità di rilevazione
L’esigenza di fornire una misura del settore a livello regionale ha comportato una
scelta particolare nella definizione e identificazione delle unità di rilevazione.
Le unità di rilevazione in questo studio sono, infatti, costituite da:
• imprese con attività esclusivamente localizzata in Piemonte;
• sezioni piemontesi di aziende a localizzazione multiregionale: queste
comprendono sia sezioni piemontesi di aziende con sede esterna, sia sezioni
piemontesi di aziende con sede in regione. Ciascuna sezione aggrega in
un’unica unità le sedi operative dislocate sul territorio regionale.
A tali unità fanno ad esempio riferimento i dati sul fatturato e sugli addetti. Per
semplicità espositiva nel rapporto si fa riferimento alle unità rilevate con il termine
impresa, anche nel caso in cui il riferimento sia una sezione.
Modalità di rilevazione
Modalità di indagine
L’indagine è stata condotta a mezzo questionario inviato alla totalità delle imprese
identificate come appartenenti alla popolazione di riferimento.
Complessivamente sono stati inviati 236 questionari.
I successivi contatti telefonici e/o le risposte pervenute hanno permesso di
appurare che tra le aziende identificate preliminarmente 7 non sono reperibili (le
indicazioni anagrafiche forniteci non hanno permesso di risalire a imprese esistenti
se non in un caso di impresa trasferitasi in un’altra regione), 5 non operano più nel
settore aerospaziale, 5 sono consociate o consorziate di imprese che hanno
partecipato alla rilevazione e 4 hanno cessato l’attività. Infine, 43 imprese (di cui 4
appartenenti ad un unico gruppo) non hanno voluto partecipare all’indagine e non
hanno fornito quindi nessuna informazione.
Delle restanti 172, 155 operano nell’aerospaziale e costituiscono quindi la base
dell’indagine, mentre 17 hanno appena iniziato ad operare nel settore o detengono
tecnologie tali da poter essere utilizzate a breve nel settore. Per tale ragione queste
ultime benché non siano state oggetto di elaborazione sono state comunque
inserite nella mappatura delle tecnologie presenti sul territorio piemontese.
158
Il questionario ha consentito di effettuare una rilevazione approfondita delle
caratteristiche delle 155 imprese operanti nel settore. Tale rilevazione include dati
sul mercato, sulle dotazioni tecnologiche, sulla capacità progettuali, sugli aspetti
organizzativi, sulle relazioni con altre aziende e/o soggetti presenti sul territorio, sui
fenomeni di internazionalizzazione, sulla partecipazione a progetti internazionali,
ecc. E’ stato possibile, inoltre, costruire una tabella riassuntiva sulle tecnologie
utilizzate da tutte le 172 imprese intervistate.
Le risposte pervenute sono risultate tutte statisticamente significative.
159