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politiche, diplomatiche e civili di
Mauritius nel palazzo presidenziale bico, Madagascar e Mauritius giosi a ravvivare il fuoco dell’au-
a Port Louis — ha offerto a France- è ormai concluso e di questi tentico spirito missionario che non
sco l’occasione per ritornare su alcu- giorni intensi e straordinari riman- può prescindere dalla vicinanza a
ni temi chiave emersi con forza an- gono innanzitutto impressi nella chi soffre.
che nei discorsi pronunciati in Mo- mente i volti pieni di gioia dei Francesco ha anche invitato a
zambico e in Madagascar. A comin- bambini, delle donne e degli uomi- non considerare la condizione dei
ciare dall’urgenza di «raggiungere ni che hanno accompagnato Fran- poveri come una fatalità: «Non ar-
una pace stabile» ricomponendo le cesco lungo strade ora fangose ora rendetevi mai davanti agli effetti
differenze e le diversità in «un pro- polverose di Maputo e Antananari- nefasti della povertà, non cedete
cesso di riconciliazione» capace di vo, e che hanno animato — nel ve- mai alle tentazioni della vita facile
«costruire una fraternità attenta al ro senso della parola — le stupende o del ripiegarvi su voi stessi». E
bene comune». Questa, ha ricordato liturgie celebrate nei tre Paesi. La così, l’altro filo rosso che ha legato
alla classe dirigente del Paese, «è ba- gioia che hanno saputo esprimere, gli appuntamenti del viaggio è sta-
se e opportunità per la costruzione nonostante le difficoltà e le condi- to un richiamo alla responsabilità
di un’effettiva comunione all’interno zioni precarie in cui molti di loro dei governi, delle autorità politiche
della grande famiglia umana senza sono costretti a vivere, ha qualcosa e della società civile, perché si
la necessità di emarginare, escludere da insegnare a tutti noi. Ci insegna possano intraprendere nuovi cam-
o respingere». che nel calcolare il benessere di un mini sulla via dello sviluppo. Cam-
In proposito il Papa ha fatto popolo non sono sufficienti i para- mini innovativi capaci di mettere in
esplicito riferimento alla questione metri legati al solo dato economi- discussione l’attuale modello eco-
migratoria, richiamando le vicende razione della vita democratica e a te umane sull’altare della speculazio- sa davvero giovare a tutti, senza cor- co: la fede vissuta, l’amicizia, la ca- nomico-finanziario, rendendo i po-
storiche del popolo di Mauritius e «manifestare il valore dell’impegno ne e della mera redditività, che tiene rere il rischio di provocare catastrofi pacità di relazione, i legami fami- poli protagonisti della costruzione
incoraggiando gli abitanti dell’isola al servizio del bene comune». In conto solo del beneficio immediato a ecologiche o gravi crisi sociali». liari, la solidarietà, la capacità di di un futuro più giusto, più solida-
«ad accettare la sfida dell’accoglien- questa prospettiva è risuonato anco- scapito della protezione dei più Da Francesco, infine, un apprez- godere delle piccole cose, la dispo- le, più rispettoso della dignità della
za e della protezione dei migranti ra una volta l’invito «a sviluppare poveri, dell’ambiente e delle sue ri- nibilità a donarsi, non potranno vita, delle culture e delle tradizioni,
zamento «per il modo in cui a Mau-
che oggi vengono qui per trovare la- una politica economica orientata alle sorse». mai entrare nelle statistiche. più rispettoso del creato che ci è
ritius le diverse religioni, con le loro
voro e, per molti di loro, migliori persone e che sappia privilegiare una Naturale, in questo contesto, il ri- Il momento più commovente di stato dato perché lo trasmettessimo
rispettive identità, collaborano insie- tutto il viaggio è stato senza dub-
condizioni di vita per le loro fami- migliore distribuzione delle entrate, ferimento alla necessità di «una con- ai nostri figli senza depredarlo.
glie». la creazione di opportunità di lavoro versione ecologica integrale» in gra- me per contribuire alla pace sociale bio l’incontro con gli ottomila Messaggi pronunciati in Africa e
Anche discriminazione e corruzio- e una promozione integrale dei più do non soltanto di «evitare terribili e per ricordare il valore trascendente bambini di Akamasoa, nel luogo per l’Africa, ma destinati anche a
ne sono state al centro della riflessio- poveri». La raccomandazione del fenomeni climatici o grandi disastri della vita contro ogni tipo di ridu- dove prima si trovava un’enorme tutti noi.
ne del Pontefice, il quale ha esortato Papa è di «non cedere alla tentazio- naturali», ma anche di «promuovere zionismo». discarica e dove invece ora sorgono
gli esponenti politici del Paese a ne di un modello economico idola- un cambiamento negli stili di vita in piccole ma dignitose casette in
combattere tutte le forme di degene- trico che ha bisogno di sacrificare vi- modo che la crescita economica pos- PAGINE 7 E 8 mattoni, scuole, luoghi di ricreazio-
ne. L’opera iniziata una trentina di
anni fa da padre Pedro Opeka è
uno dei tanti tesori nascosti della ALL’INTERNO
Chiesa cattolica nel mondo.
Un’opera che incarna la speranza
Nonostante le continue tensioni sul programma nucleare iraniano Un museo nei luoghi dell’eccidio
cristiana. Grazie alla dedizione di
questo missionario, migliaia di nazifascista a Pedascala
pubblica islamica ha però in più di solo perché dimentichiamo che, in realtà, dei puri e dei perfetti, ma il Padre dei per- diventare lo stile delle nostre relazioni e del Chiesa greco-cattolica ucraina
un’occasione sostenuto che Teheran siamo noi la moneta perduta, la pecora duti e dei lontani. nostro stare al mondo. Verso noi stessi e ver- ha eletto Vescovo dell’Eparchia
non ha alcuna intenzione di fabbri- smarrita, il figlio lontano dal calore della I due verbi sullo sfondo sono “perdere” e so gli altri. Oltre la pura giustizia umana e di Kamyanets-Podilskyi degli
care un ordigno nucleare. Le autori- casa. “ritrovare”. Siamo tutti lontani da noi stessi, senza arrendersi mai dinanzi al male. Come
Ucraini (Ucraina) il Reverendo
tà iraniane hanno ribadito che torne- Le tre parabole, allora, raccontano anzi- dagli altri e da Dio, bisognosi di tornare a il Padre che — scriveva David Maria Turoldo
ranno a sedersi al tavolo delle tratta- tutto la nostra storia ferita, segnata da perdi- casa; tutti perduti, nelle pretese eccessive del — «attende ogni giorno per anni interi, sa-
Ivan Kulyk, Parroco della Par-
tive con gli Stati Uniti quando Wa- te e lontananze, così bisognosa di misericor- nostro io, nelle effimere illusioni del mondo, lendo sul terrazzo con la speranza di scor- rocchia dei Santi Sergio e Bac-
shington revocherà le sanzioni eco- dia e di abbracci. Al contempo, esse ci svela- negli affetti disordinati o semplicemente nel- gerlo di lontano, e di fargli qualche gesto co a Roma, al quale il Santo
nomiche, che stanno pesantemente no il vero volto di Dio: amore senza misura, le nostre paure e fragilità. Ma, soprattutto, con la mano… tanto da indicargli che non Padre aveva concesso il Suo
colpendo l’economia del paese. oltre il calcolo, oltre la pura giustizia umana. siamo mendicanti di abbracci, di avvertire abbia paura di tornare». assenso.
pagina 2 L’OSSERVATORE ROMANO mercoledì 11 settembre 2019
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mercoledì 11 settembre 2019 L’OSSERVATORE ROMANO pagina 3
OUAGAD OUGOU, 10. Almeno trecen- Tecnologia e rapporto ancestrale con la terra
tomila persone hanno dovuto lascia-
re le loro abitazioni in Burkina Faso
per vivere nei centri di accoglienza e
altre 500.000 sono state private di
Quale progresso
una adeguata assistenza in seguito
agli attacchi armati perpetrati da
gruppi jihadisti. È l’allarme lanciato
ieri dall’Onu e dalla Croce Rossa.
per l’Africa
«Attacchi armati e insicurezza conti-
iaggiando nell’Africa Orien- sibile ancora oggi ripercorrere il
nuano a colpire zone del Burkina
Faso settentrionale e orientale, pro-
vocando lo sfollamento forzato di
migliaia di persone», ha confermato
V tale, la parte del continente
meglio conosciuta da chi
scrive, si viene letteralmente travolti
cammino dell’umanità. Arrivarci si-
gnifica partire da Nairobi, capitale
del Kenya, risalendo la grande frat-
l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli dalla natura fatta di paesaggi para- tura della crosta terrestre denomina-
affari umanitari (Ocha), specifican- disiaci, un impatto che contrasta ta “Rift Valley”, detta anche Great
do che attualmente «quasi 289.000 Rift Valley, un attivo sistema di fos-
sfollati vivono nei centri di acco- se tettoniche che si estende per mi-
glienza o nei centri per rifugiati nel- gliaia di chilometri lungo il bordo
le regioni centro-nord, est, nord e orientale africano, dalla depressione
del Sahel» mentre «sempre più sfol- della regione etiopica della Danca-
lati cercano rifugio nei centri urbani lia, fino al Sudafrica e che a setten-
di GIULIO ALBANESE trione continua, attraverso il Mar
come Djibo e Dori (nel Sahel) e
Kaya (nel centro nord)». In partico- Rosso fino alla Siria, lungo un asse
lare, l’accesso al cibo, ai mezzi di segnato dal Golfo di Aqabah, dal
sussistenza e ai servizi di base sta di- con le grandi città dove l’urbaniz- Mar Morto e dalla valle del fiume
ventando sempre più difficile sia per zazione ha costretto la gente, so- Giordano.
le comunità di sfollati sia per le co- prattutto i ceti meno abbienti, a L’attuale assetto del sistema della
munità ospitanti, avverte ancora indicibili sacrifici. Credo che un Rift Valley è molto complesso ed è
l’agenzia Onu. Dall’inizio dell’anno Allarme dell’Onu e della Croce Rossa p o’ tutti in Europa o negli Stati determinato dall’attività magmatica
il numero di sfollati è più che tripli- Uniti abbiano visto in televisione, e dai movimenti tettonici che han-
cato (82.000 a gennaio), secondo le
stime di Ocha.
E ieri, come accennato, anche il
Migliaia di persone in Burkina Faso almeno una volta, i documentari
della Bbc o del National Geogra-
phic. Per quanto possa trattarsi di
no generato diversi segmenti il cui
andamento sembra essere stato con-
dizionato da strutture precedenti
Comitato internazionale della Croce
Rossa (Cicr) ha lanciato l’allarme
sulla difficile situazione sanitaria in
sfollate e senza cure mediche produzioni artistiche di tutto ri-
spetto, quelle immagini riescono a
rendere un infinitesimo rispetto
all’era paleozoica, riattivatesi però
nel corso di cicli successivi, che
avrebbero conferito differente rigi-
Burkina, affermando che «500.000 alla realtà africana che appare di- dità a diversi settori della crosta ter-
persone sono state private di ade- se», ha dichiarato il presidente del sfollati e fornito assistenza medica a islamista è aumentata inoltre negli stante anni luce dall’immaginario restre. Da rilevare che la zona più
guate cure mediche negli ultimi sei Cicr, Peter Maurer, dopo l’incontro 21.000 persone. ultimi mesi, con centinaia di morti o ccidentale. settentrionale, quella compresa tra
mesi» a causa della violenza armata. con il presidente del Burkina Faso, Il Burkina Faso, un dei paesi più registrati dall’inizio dell’anno e oltre Le bellezze sono diffuse ovun- l’altopiano etiopico e quello soma-
Nel solo mese di agosto, 125 centri Roch Marc Christian Kaboré, nella poveri dell’Africa occidentale, è 150 mila sfollati a causa degli attac- que, davvero dappertutto, ad esem- lo, contrassegnata dai laghi Zuai,
sanitari sono stati colpiti, di questi capitale Ouagadougou venerdì scor- coinvolto in una spirale di violenza pio nel nord del Kenya, dove oltre Abaya e Turkana è stata abitata, nel
chi che si sono diffusi in tutta la re-
60 sono stati chiusi, mentre 65 sono so. Tuttavia, a costituire una delle che si protrae da ben quattro anni e cento anni fa, nel lontano 1883, Pleistocene, dai primi australopite-
operativi solo parzialmente, rispetto gione del Sahel. Nel dicembre scor-
principali preoccupazioni sono care- mezzo, attribuito a gruppi armati l’uomo bianco scoprì il lago Turka- chi fino all’homo sapiens. L’associa-
ai «10 all’inizio dell’anno». Inoltre, so le autorità burkinabé hanno di-
stia e malnutrizione, diretta conse- jihadisti, alcuni affiliati ad Al Qaeda na, battezzato allora lago Rodolfo, zione tra ritrovamenti paleoantro-
numerosi operatori sanitari sono sta- guenza tra l’altro delle violenze. Al- e altri affiliati al gruppo del sedicen- chiarato lo stato di emergenza in di-
“un mare di giada”, color verde in- pologici e la struttura geologica del-
ti costretti a lasciare le aree rurali meno 1,2 milioni di persone vivono te Stato islamico. Dall’'inizio del verse regioni settentrionali, asse-
tenso, la cui bellezza fa impazzire la Rift Valley non è casuale, dal
colpite dalla violenza armata. «A in condizioni di insicurezza alimen- 2015, gli attacchi jihadisti, sempre gnando alle forze di sicurezza ulte-
ancora oggi la vista di qualsiasi momento che l’attività vulcanica e
causa della violenza, l’accesso alle tare, sottolinea il Cicr, che riferisce più frequenti e mortali, soprattutto riori poteri per condurre ricerche viaggiatore. Proviamo insieme a tettonica responsabile della forma-
cure sanitarie è diventato una vera e di aver distribuito, nel primo seme- nel nord e nell’est del Paese, hanno nelle case e controllare gli sposta- leggere il racconto che l’esploratore zione di queste depressioni e la
propria sfida in alcune aree del Pae- stre di quest’anno, cibo a 22.000 causato oltre 570 morti. La violenza menti delle persone. austriaco Ludwig Von Höhnel fece contemporanea sedimentazione
di quell’impresa: «Il vuoto, quasi hanno creato condizioni ideali per
per magia, si riempì di montagne la proliferazione della vita. In pa-
pittoresche dagli aspri dirupi, un rallelo, colate di lava, sedimenti
guazzabuglio di gole e valli, che si vulcanoclastici e ceneri vulcaniche
Secondo un rapporto di Human Rights Watch Le strutture mediche obiettivo delle milizie di Haftar chiudevano da ogni lato a formare hanno coperto rapidamente i resti
una cornice per un lago dalla su- animali e vegetali permettendo così
Giro di vite Feriti tre operatori sanitari perficie blu scura, che si estendeva
ben al di là del nostro sguardo. Per
la preservazione dei fossili. Sta di
fatto che percorrendo la strada sem-
in un bombardamento a sud di Tripoli molto tempo, ammutoliti e delizia- pre verso settentrione in territorio
sulle libertà civili in Algeria TRIPOLI, 10. Tre operatori sanitari di un ospedale da campo sono rimasti
ti, lo fissammo. Ammaliati dalla
bellezza della scena che era davanti
a noi… Pieni di entusiasmo e grati
keniano, per qualsiasi viaggiatore si
moltiplicano i colpi d’occhio su un
arcobaleno di colori, una natura
feriti in un bombardamento di artiglieria condotto dalle forze dell’auto- per l’interesse dimostrato per i no- inaspettata e affascinante: la “Sam-
ALGERI, 10. Arresti e restrizioni del- visti per i diritti umani, oltre a di- proclamato Esercito nazionale libico (Lna), guidato dal generale Khalifa stri piani dalla Sua Altezza Reale e buru Game Riserve” con i suoi
la libertà di espressione, di riunione Haftar. Il bombardamento ha colpito il conducente dell’ambulanza e i due Imperiale, il Principe Rodolfo campi fissi sulle rive del fiume,
verse riunioni di partiti dell’opposi-
e di stampa: tanto avrebbero dispo- medici volontari mentre erano in servizio nella zona di Ain Zara, a sud di d’Austria, il Conte Teleki battezzò l’impervia foresta di Marsabit, l’at-
zione.
sto le autorità algerine in un «giro Tripoli, secondo quanto comunicato dall’ospedale. Il Centro medico ha la distesa d’acqua, incastonata come mosfera perfetta del Lago Paradiso
«Mentre le autorità violano dirit- una perla di grande valore nel me-
di vite» che avrebbe come obiettivo ti e inaspriscono i controlli sul dis- definito l’attacco un’orribile violazione delle regole che disciplinano i con- e di una vita animale assolutamente
quello di impedire le manifestazioni raviglioso scenario che avevamo di non turbata dall’uomo. E poi gran-
senso, i protestanti cominciano a flitti. Le strutture sanitarie e con loro le ambulanze e il personale medico fronte, Lago Rodolfo» (Von
di opposizione al governo. A de- sono stati un obiettivo per le milizie di Haftar sin dall’inizio dell’aggres- diosa la vista del lago Turkana, su-
prepararsi per manifestazioni più Höhnel, The Discovery of Lakes Ru-
nunciarlo è Human Rights Watch perficie palpitante su una distesa di
grandi», ha dichiarato Lama Fakih, sione a Tripoli all’inizio di aprile. In questi ultimi cinque mesi sono state dolf and Stefanie, 1894).
(Hrw), in un c0municato pubblica- lava.
to lunedì che dettaglia le violazioni direttore regionale a Hrw. «Le au- fortemente a rischio le operazioni negli ospedali e delle squadre di ambu- Leggendo questo resoconto si ca- E allora si capisce perché di fron-
dei diritti umani commesse dalle torità dovrebbero fare un passo in- lanze impegnate in operazioni di soccorso e nella fornitura di servizi uma- pisce di getto cosa potesse essere il te a questa Africa così seducente
autorità nei sei mesi trascorsi dietro e garantire agli algerini le li- nitari a tutte le parti senza distinzione. Anche il Sabha Medical Center ha “Paradiso terrestre”, una regione ri- Karen Blixen scrisse nel suo diario,
dall’inizio delle proteste. «Le auto- bertà di cui hanno diritto». subito tre attacchi armati in sole 36 ore, lo scorso fine settimana. masta fuori del tempo, dove è pos- durante i suoi innumerevoli safari:
rità hanno arrestato delle persone «Il respiro del panorama era im-
solo perché hanno portato in piaz- menso. Ogni cosa dava un senso di
za bandiere o striscioni. Hanno im- grandezza, di libertà, di nobiltà su-
prigionato un veterano della guerra prema…». Anche perché la vera
d’indipendenza per aver criticato le ricchezza di queste contrade remote
forze armate, hanno impedito le Norme internazionali più severe soprattutto per il commercio dell’avorio
del Corno d’Africa è costituita in-
riunioni di gruppi politici e non
governativi, e hanno bloccato un
importante sito web di notizie»,
enumera il comunicato di Hrw.
A difesa delle specie protette nanzitutto e soprattutto dalle popo-
lazioni autoctone che sopravvivono
in condizioni precarie e fanno parte
Mentre le proteste entrano nella di quell’esiguo numero di etnie afri-
loro trentesima settimana, le forze cane le quali, favorite dall’isolamen-
di ELISABETTA CURZEL to, conservano ancora immutata nel
di sicurezza continuano a «control-
lare strettamente» la popolazione. tempo un’esistenza regolata da leg-
l 28 agosto si è conclusa a Gi-
Hrw riporta che i siti di protesta
sono spesso resi inaccessibili dall’in-
stallazione di diversi posti di con-
I nevra la diciottesima Conferen-
za delle Parti della Convenzio-
ne sul commercio internazionale
gi primordiali. Il bestiame rappre-
senta tutta la loro ricchezza e si ci-
bano di latte e sangue che viene
estratto dalle giugulari dei bovini, e
trollo e dalla sospensione di servizi delle specie minacciate di estinzio-
di trasporto pubblico, tra cui treni, solo raramente della loro carne. Ma
ne (Cites – Cop18). Appuntamento
reti tranviarie, metropolitana, e sta- imprescindibile per chi si occupa di proprio in questo sradicamento dal
zioni autobus. conservazione ambientale, l’occa- contesto globale, una sorta d’ineso-
Circa quaranta manifestanti sono sione ha visto i rappresentanti di rabile destino rende il loro spazio
stati arrestati per aver «danneggiato 183 paesi discutere del cambiamen- fisico-temporale circoscritto e para-
l’integrità del territorio nazionale», to dello stato di protezione di varie dossalmente infinito, facendoli sen-
un reato punibile con reclusione fi- specie animali e vegetali. tire immortali, padroni della loro
no a una durata di 10 anni. Secon- esistenza.
In vigore dal 1975 e parte inte-
do il comunicato, l’ondata di arresti E in effetti, proprio l’esistenza di
grante delle attività Onu per l’am-
prende di mira i dimostranti muniti queste popolazioni che hanno man-
biente, la Cites detta legge: regola
di bandiere amazigh (Berbere). tenuto la loro identità e libertà, ri-
e monitora il commercio, l’esporta-
Esporre bandiere riportanti simboli manda a un connettivo sociale, in
zione e l’importazione di piante e Gli elefanti sono una delle specie più a rischio a causa del commercio dell’avorio
etnici, ricorda Hrw, è un atto di apparenza molto fragile, ma in real-
manifestazione pacifica protetto da animali a rischio di estinzione,
nonché di loro “parti e derivati”. tà estremamente radicato, essendosi
patti internazionali a tutela dei di- che la sopravvivenza di tutti questi elefanti vivi e catturati in natura è colti rovinati o i propri familiari fe- formato in condizioni di assoluto
ritti civili e politici, che l’Algeria Lo scopo è chiaro (la protezione
della biodiversità); le restrizioni so- esseri viventi è essenziale per il tes- stato approvato solo all’interno di riti dall’animale decida di uccidere disagio in un territorio ostile. Ecco
stessa ha ratificato. Il capo di stato che allora, per quanto il progresso
no spesso oggetto di discussione. suto della vita sulla Terra. Ha inol- Paesi africani dove vivono o viveva- direttamente l’elefante. La proposta
maggiore Ahmed Gaïd Salah, che umano rappresenti per questa gente
Le specie individuate dalla Cites tre rigettato le proposte di quattro no elefanti, per motivi di conserva- è stata bocciata.
ha recentemente sollecitato le ele-
vengono infatti iscritte in tre ap- paesi africani (Sudafrica, Zimbab- zione in situ. Soprattutto per lo Ritirata invece per scarsa possi- un’occasione di riscatto, esse meri-
zioni presidenziali, ha accusato co-
pendici, che variano a seconda del we, Botswana e Namibia) che chie- Zimbabwe, che da anni invia giova- bilità di accettazione è stata la mo- tano rispetto, rivendicando una di-
loro che portano bandiere diverse
grado di protezione richiesto. Nella devano, per gli elefanti, norme me- ni esemplari in Cina, la nuova nor- zione programmata da Israele e gnità che l’uomo tecnologico del
da quella nazionale di condizionare
le proteste. prima rientrano i casi più gravi, a no restrittive. L’elefante africano, il ma rappresenta un limite amaro. Kenya di inserire nell’elenco degli terzo millennio ha tristemente
Pene detentive, secondo Hrw, so- rischio di estinzione; nella seconda più grande mammifero terrestre, è Per il commercio dell’avorio, i animali protetti il mammut. L’ani- smarrito.
no state disposte anche per «l’inde- (la più corposa) le specie che po- periodicamente oggetto di accese Paesi proponenti sostenevano che male è sì estinto da tempo; ma il Una cosa è certa: l'attività di
bolimento del morale dell’esercito» trebbero essere fortemente minac- polemiche internazionali. Protetto la possibilità di vendere liberamen- commercio del suo avorio, indistin- evangelizzazione svolta tra loro in
per cui è sotto indagine Lakhdar ciate da un libero commercio; nella dal 1989, questo iconico erbivoro è te, ovvero senza i permessi e i con- guibile da quello dell’elefante, è in questi anni ha il merito, in molti
Bouregaa. Il veterano della guerra terza quelle regolamentate in alme- richiesto per due scopi: la compra- trolli della Cites attualmente obbli- crescita da quando lo scioglimento casi, di aver colto, attraverso l’incul-
d’indipendenza sarebbe colpevole no uno degli Stati membri. vendita per zoo e circhi dell’anima- gatori, le ampie scorte governative del permafrost in Siberia ha reso turazione, la predicazione della pa-
di aver definito pubblicamente La conferenza di quest’anno ha le vivo, e il commercio dell’avorio in loro possesso (centinaia di ton- più accessibili i suoi resti. Per il ce e della riconciliazione, le istanze
l’esercito algerino come «una colle- arricchito le prime due appendici delle sue zanne. I quattro paesi nellate) andrebbe a beneficio di chi mammut niente iscrizione nelle Ap- di liberazione da ogni genere di op-
zione di milizie». di 93 nuove specie tra cui vari retti- africani, a Ginevra, chiedevano degli elefanti subisce quotidiana- pendici della Cites, ma i parteci- pressione.
Il comunicato di Hrw riferisce li e anfibi, piccoli mammiferi e aperture su entrambe le linee. mente i danni. I fondi ricavati dal panti alla conferenza hanno con- Queste etnie e il loro intero eco-
inoltre che le autorità hanno impe- creature marine; ha rafforzato la Sul fronte mobilità, i quattro commercio, in altre parole, verreb- cordato sulla necessità di uno stu- sistema, alla prova dei fatti, per chi
dito, senza fornire spiegazioni, riu- protezione di giraffe, squali, coralli paesi africani hanno incassato una bero utilizzati come incentivo per dio internazionale sul commercio le conosce, sono splendore e magni-
nioni tra membri di gruppi di atti- e legni tropicali; ha sottolineato parziale delusione. Il commercio di impedire che chi vede i propri rac- di questo peculiare tipo di avorio. ficenza del pianeta Africa.
pagina 4 L’OSSERVATORE ROMANO mercoledì 11 settembre 2019
di LUCA BORTOLI randi sopra le teste dei duecento abitanti di Pe- mento, celebrò il 30 aprile in due momenti di-
descala. Eppure un’idea nuova sta percorrendo versi.
l taglio sulla tela della memoria di Pede- la valle e promette di ridarle nuova linfa per di- «Oggi la comunità ha deciso di mettere da
I scala e di tutta la valle dell’Astico non si sancorare la propria vicenda dai tremendi scogli parte tutto questo — continua Domenico Molo
rimarginerà mai del tutto. Qui, alle del passato e liberare nuove energie per il futu- — Lasciamo agli storici la ricostruzione dei fatti.
estreme propaggini del Vicentino, dove ro. «La nostra comunità non ha ancora supera- Noi abbiamo un vissuto da condividere e una
l’Altopiano di Asiago e il Trentino si in- to il trauma dell’eccidio del 1945 — spiega l’ar- ferita da cui guarire». Così lo scorso dicembre,
contrano, l’eccidio nazifascista del 30 aprile 1945 chitetto Domenico Molo, figlio di una supersti-
è più presente che mai nel vissuto delle comuni- te e promotore del processo che sta coinvolgen-
tà. Chi vive oggi questi borghi all’epoca non do tutti gli abitanti — Questa è una costante di
tutte le popolazioni colpite dai massacri duran- Accompagnando i visitatori
era nato oppure attraversava una tremenda in-
fanzia, segnata dalle 64 vittime a cui si aggiun- te la seconda guerra mondiale. È così per tra i luoghi simbolo dei fatti
Sant’Anna di Stazzema come pure per Marza-
sero gli altri 18 trucidati nelle vicine località di
botto o per San Miniato. Il vissuto doloroso
sarà la popolazione stessa
Forni e Settecà. Anziani e adulti sono cresciuti
con i racconti di ciò che fu, dell’efferatezza del-
convive con la quotidianità, rimane negli angoli a “dare vita” al museo
più intimi e privati delle famiglie e non viene indirizzato soprattutto ai più giovani
mai rielaborato». Da qui l’idea di dare vita al
Museo Diffuso P_F_S (Pedescala, Forni, Set-
Per metabolizzare memorie dolorose tecà) tramite un percorso che passerà attraverso
la riappacificazione della memoria. Le ricostru- con il coinvolgimento dell’amministrazione co-
che convivono con la quotidianità zioni storiche non sono concordi, c’è ancora munale di Valdastico, è partito il cammino che
è nata l’idea di dare vita a un percorso molto da scavare nei fatti di quel 30 aprile, ep- per la prima volta ha permesso a superstiti, pa-
pure oltre al dolore oggi in valle permangono renti delle vittime e discendenti dei partigiani di
che aiuti tutti a imboccare sedersi allo stesso tavolo. Grazie alla tecnica del
le divisioni tra le famiglie delle vittime e quelle
il cammino della rappacificazione dei partigiani che avrebbero attaccato l’occu- world cafè il vissuto è emerso e si è innescato un
pante nazista scatenando la tragedia. Una vi- laboratorio di cittadinanza, a cadenza mensile,
cenda resa più straziante dal fatto che in realtà coinvolgere la comunità nella progettazione del
le truppe non erano di passaggio a Pedescala, museo diffuso. Tutti i partecipanti agli eventi
la selezione: le donne con i bambini rinchiusi hanno la possibilità di vedere i report delle atti-
nel cimitero, gli uomini massacrati. Gli aspri to- ma occupavano il territorio per garantire una
ritirata senza traumi ai battaglioni dell’esercito
ni delle urla in tedesco, il sibilo degli spari nelle
del tramontato Terzo Reich. Questo fece sì che
orecchie, l’odore acre del fuoco che saliva come
la popolazione dovette convivere con gli assas-
i cavalloni di fumo dalle case incendiate. Im- sini dei propri cari per tre giorni, fino al 2
possibile rimuovere tutto questo dal ricordo col- maggio di quell’anno. La stessa medaglia d’ar-
lettivo, nonostante i 74 anni trascorsi e la bellez- gento al valor civile che il presidente della Re-
za di un territorio incontaminato, minacciato pubblica Sandro Pertini inviò nel 1984 come ri-
ora da nuovi progetti di grandi opere, come il conoscimento alla lotta partigiana in questi
prolungamento a nord dell’A31 Valdastico che si monti e queste valli non produsse che nuove
tradurrebbe in una sorta di nuovo ponte Mo- divisioni: la popolazione per anni, da quel mo-
C st’anno è finito il mio di ospiti. In quanto a Le città invisibili questo. inventato e che ho trovato di straor-
lungo e dolce vagabon- ci sono dei libri che ti catturano, fu- FEDERICA: C’è però, forte, anche la dinaria bellezza.
dare estivo senza itinerari riosamente, fin dalle prime pagine. dimensione fiabesca, quella del gioco, GIULIA: Marco ha percorso in lun-
programmati ma sempre Per l’atmosfera che evocano, per il ti- della fantasia. go e in largo lo sterminato impero
casuali, proprio come avrebbe viag- tolo, perché provocano piccole epifa- GIULIA: Ci sono tanti modi di ac- del Gran Kan ed è arrivato fino a lui vità e dei temi emersi dagli incontri. «Il museo
giato un flâneur ottocentesco magari nie. Il libro, in quei casi, diviene un costarsi a questo libro. Certamente si per raccontargli quel regno che il so- diffuso, partendo dalle parole-chiave “luogo-
portando al guinzaglio delle tartaru- personalissimo viaggio nel nostro potranno trovare, in filigrana, tutte le vrano, immobile da sempre nel suo tracce-comunità-ricordi” — sottolinea l’architetto
mondo interno. Le città invisibili di Lezioni americane dell’autore, si potrà palazzo, oppresso dalla mole del suo — si presenta come una vera azione progettuale
ghe piuttosto che un cagnolino di-
Italo Calvino fa parte dei libri di cui cogliere la maestria del Calvino semio- corpo e da un velo di tristezza infini- che da un lato si occupa della conservazione
spettoso.
logo e strutturalista, influenzato dalla ta, in realtà non conosce. Le città che delle memorie e, dall’altro, le rende fruibili per
Mi sono ritrovata con tutta la mia mi sono innamorata e l’inna-
lezione di Queneau e Barthes, ma cre- Marco ha visitato hanno tutte un no- la collettività, il museo diventa strategia d’inter-
famiglia in una giornata torrida di moramento mi dura da più di qua- do che il modo migliore sia quello di me di donna: Diomira, Dorotea, Zai- vento, ponendosi a catalizzatore di processi di
agosto in un’isola del Mediterraneo. rant’anni. abbandonarsi all’atmosfera incantata ra, Aglaura, Pentesilea… Le città visi- valorizzazione dei sedimenti storici presenti sul
Camminando in cerca di un alloggio, FLAMINIA: Nell’edizione con la po- del giardino, alla visionarietà di Mar- tate da Marco sono «come i sogni, territorio, strumento capace di innescare proces-
ci è apparso improvvisamente un al- stfazione di Pierpaolo Pasolini il poe- co, alla malinconia di Kublai e all’in- costruite di desideri e di paure», «il si di lettura attiva e di partecipazione dinami-
bergo con un nome inaspettato: Le ta confessa di essersi meravigliato nel cantevole racconto di un viaggio attra- loro discorso è segreto, le loro regole ca». Il tempo dei monumenti e dei memoriali —
città invisibili. leggerlo perché gli era parso un libro verso città che nessun atlante potrà assurde, le prospettive ingannevoli, e oggi muti al cospetto delle giovani generazioni
Sarà per questo, sarà perché nel scritto da un ragazzo, pieno di bei mai contenere e rappresentare. ogni cosa ne nasconde un’altra». Ku- — è terminato: accanto alla Casa della memoria
giardino dell’hotel c’erano fontane e sentimenti e di un umore così radioso FEDERICA: Mi sono trovata parte blai ascolta rapito e in silenzio le sto- (sede del museo) e agli altri luoghi simbolo dei
alberi di magnolia, mi è parso di en- come solo i ragazzi riescono ad avere integrante del dialogo tra Marco Polo rie inverosimili delle città e dei loro fatti che verranno inseriti nel percorso, sarà la
trare tra le pagine del libro di Italo e invece aveva concluso che era sol- e Kublai Khan. In un Oriente favo- abitanti. popolazione stessa a “dare vita” al museo, ac-
Calvino che entrambe abbiamo molto tanto il libro «di un vecchio per cui i loso e distante, all’interno di una reg- FEDERICA: mi ha colpito la città di compagnando i visitatori. A questo scopo pro-
amato. desideri sono ricordi». gia, e insieme con loro ho varcato le Isidora. All’uomo che giunge a Isido- prio in questo mese di settembre nascerà un’as-
ra si presenta una città dove i palazzi sociazione che avrà obiettivi plurimi: gestire, di-
hanno scale a chiocciola incrostate di rettamente o indirettamente, il Museo diffuso
chiocciole marine, si fabbricano can- P_F_S, come luogo di memoria, di riflessione,
nocchiali e violini, se l’uomo è incer- di meditazione, di formazione, di dialogo, di
to tra due donne ne incontra sempre progettazione; realizzare iniziative per diffonde-
una terza. Isidora è la città che l’uo- re la conoscenza delle vicende dell’eccidio di
mo ha sempre sognato, ma con una Pedescala, Forni e Settecà; sviluppare la voca-
differenza: «La città sognata contene- zione del Museo Diffuso a divenire polo di
va lui da giovane; a Isidora arriva in ricerca e divulgazione sulla storia antica e mo-
tarda età. Nella piazza c’è il muretto
derna.
dei vecchi che guardano passare la
Il sogno è quello di stringere relazioni con
gioventù; lui è seduto in fila con loro.
scuole e università europee perché portino qui
I desideri sono già ricordi». Forse è
gli studenti per esperienze formative e progetti
Isidora che colpito Pasolini.
GIULIA: Le ultime battute del dia- di ricerca. Parallelamente sta nascendo una rete
logo tra Marco e Kublai sono magi- tra le comunità colpite da eccidi nazifascisti ne-
strali. Spesso le ho proposte, a scuo- gli anni 1943-1945: la stessa ambasciata tedesca
la, ai miei allievi perché ci riflettesse- a Roma ne ha censiti oltre 5 mila. A rendere
ro dicendo la loro. All’imperatore che possibile tutto questo sarà la fibra della gente,
sente tutta l’inutilità del potere, delle toccata con mano da Caterina Di Pasquale, an-
cose, che vede possibile solo l’inferno tropologa dell’università di Firenze arrivata a
Marco risponde: «L’inferno dei vi- Pedescala a maggio nell’ambito del Festival bi-
venti non è qualcosa che sarà; se ce blico, dopo anni di lavoro con la popolazione
n’è uno, è quello che è già qui, l’in- di Sant’Anna di Stazzema.
ferno che abitiamo tutti i giorni, che Il vero tesoro della val d’Astico oggi è la me-
formiamo stando insieme. Due modi moria della sua gente: di Gianclaudia Pretto
ci sono per non soffrirne. Il primo che può indicare gli scalini in cui il nonno fu
riesce facile a molti: accettare l’infer- raggiunto dai proiettili che sfiorarono la sua so-
no e diventarne parte fino al punto di rellina di 5 anni; di Adriana Giacomelli che ha
non vederlo più. Il secondo è rischio- sentito tutte le notti le urla dell’anziana madre
so ed esige attenzione e apprendi- morta a 90 anni con l’incubo del 30 aprile scol-
mento continui: cercare e saper rico- pito nella mente; di Florio Spagnolo che di
noscere chi e cosa, in mezzo all’infer- quei fatti in cui perse due fratelli non riesce
no, non è inferno, e farlo durare, e nemmeno a parlare. Da qui si leverà un monito
Marco Caroli, «Diomira» dargli spazio». per tutta l’Europa: mai più.
mercoledì 11 settembre 2019 L’OSSERVATORE ROMANO pagina 5
Buone azioni
A fine ottobre a Città del Messico una tre giorni missionaria
di GIOVANNI ZAVATTA denti dal sangue di Cristo, ma vivo- per la pastorale, è di «andare nei
no senza un’adeguata conoscenza luoghi in cui è più richiesta la pre-
overtà, disabilità, ecologia, dell’amore di Dio». Per invitare senza di Dio e incoraggiare i giova-
i soliti schemi
lontariato saranno svolte per tre
giorni consecutivi negli ambiti so-
pracitati. I missionari quindi visite-
ranno e offriranno sostegno alle per-
sone che vivono in condizioni di
povertà, accompagneranno coloro
di MARCELO FIGUEROA servizio nella zona della “Triple fronte- tale sono fattori fondamentali per che sono privati della libertà, assi-
ra” sono in grado di offrire alle sfide mettere al centro dell’attenzione il steranno i malati negli ospedali,
lfredo Ferro Medina è un ge- sinodali in Amazzonia? territorio amazzonico e le sue pro-
A
promuoveranno una maggiore atten-
suita colombiano che al mo- Il fatto di essere un servizio e non blematiche. Francesco accompagne- zione e inclusione dei disabili, an-
mento lavora come coordina- esattamente un’opera gesuita, visto rà da vicino il sinodo e i suoi svi- dranno nelle zone di Città del Mes-
tore del Servizio gesuita pana- luppi, anche per via del desiderio sico dove maggiore è l’emergenza
che ci chiamiamo Servizio gesuita
mazzonico, la cui sede si trova a Le- concreto del Pontefice di incorag- ambientale.
panamazzonico, ci permette di avere
ticia, capoluogo del dipartimento di giare i cambiamenti e le trasforma- Pur essendo un progetto “religio-
grande libertà di azione, poiché la
Amazonas, in Colombia. È inoltre zioni della Chiesa amazzonica, che so”, tutti i cittadini che desiderano
nostra missione è sensibilizzare, ra-
assessore e membro del Comitato avranno necessariamente ripercussio- fare volontariato sono invitati a par-
dunare, animare e creare azioni spe-
esecutivo della Rete ecclesiale pana- ni sulle altre Chiese, a livello locale, teciparvi. Attualmente si stanno for-
cifiche in favore dell’Amazzonia
mazzonica (Repam)). Questo il suo nazionale e continentale, e persino mando i vari gruppi e raccogliendo
grazie a una rete di cui fanno parte
dialogo con «L’Osservatore Ro- sulla Chiesa universale stessa. Infi- suggerimenti sui luoghi dove inter-
anche la Compagnia di Gesù (in
mano». ne, l’esperienza della Rete ecclesiale
ambito educativo e sociale) e la venire. L’obiettivo è quello di «farsi
Chiesa dell’America latina, con un panamazzonica, il cui scopo è supe- sentire per le strade», di cercare di voli che la missione è centro e oriz- le quali avranno l’opportunità di
Facendo riferimento all’«Instrumentum rare le frontiere e ricercare una mag-
impegno specifico nelle operazioni risvegliare la coscienza sociale, indi- zonte della Chiesa ma è anche un scegliere l’ambiente di loro interesse.
laboris», in particolare al capitolo III,
della Rete ecclesiale panamazzonica, giore sinergia fra le diverse Chiese pendentemente dal credo o dalla re- modo con il quale la Chiesa rispon- La Megamissione è organizzata da
come percepisce l’interazione tra la vi-
sia a livello globale sia nella Triple locali e nazionali grazie a una visio- ligione. de alla cura dei bisognosi e si fa padre Manuel Sánchez, direttore
sione della Chiesa e il volto amazzoni-
frontera. Da questo obiettivo deriva ne globale, è stata incredibilmente «Non possiamo restare indifferen- agente di unione». della Pastorale giovanile vocaziona-
co, con i suoi aspetti missionari ma
la nostra partecipazione attiva alla utile e ha portato a una comprensio- ti quando pensiamo ai milioni di L’obiettivo, precisa padre Álvaro le; con lui lavoreranno missionari e
pur sempre nel rispetto della spirituali-
preparazione dell’assemblea pre-si- ne ampia e universale del problema. uomini che, come noi, sono stati re- Lozano Platonoff, vicario episcopale giovani che partecipano attivamente
tà propria delle comunità indigene?
nodale della Chiesa colombiana, re- ai gruppi parrocchiali, accompagnati
Credo che una delle sfide più im- centemente tenutasi a Bogotá il 13 e da sacerdoti, religiosi e membri del-
portanti che la Chiesa deve affronta- 14 agosto, e all’incontro intereccle- le commissioni arcidiocesane. Paral-
re quando si pone il problema di siale pre-sinodale di frontiera che si lelamente si adopereranno alla buo-
creare nuovi percorsi e di come i è appena svolto, a Tabatinga, in na riuscita dell’impresa movimenti
missionari e le missionarie dovreb- Brasile, il 6 e 7 settembre. Il nostro
Concluso l’incontro pre-sinodale di Celam e Repam Más por menos in Argentina ecclesiali, membri della vita consa-
bero attuare l’evangelizzazione sia scopo è dinamizzare tutta una serie crata, associazioni civili.
riconsiderare la nostra pratica sul
territorio. A mio parere tale impe-
di processi.
Una nuova Da 50 anni Queste settantadue ore consecuti-
ve di missione sono dunque una ri-
gno si basa sul dialogo intercultura- In che modo, secondo il suo parere, si a fianco sposta alla convocazione fatta da
le e religioso che presuppone e ri-
chiede una profonda capacità di
ascolto. Sono ormai passati i tempi
dovrebbe far sì che l’Amazzonia (pre e
post sinodo) e tutte le sue problemati-
che ecologiche, sociali, culturali, politi-
ecologia integrale dei più bisognosi
Francesco di un Mese missionario
straordinario, che avrà luogo a otto-
bre con il tema Battezzati e inviati:
in cui ci si poteva permettere di ave- che, eccetera, diventino una questione la Chiesa di Cristo in missione nel
re schemi mentali plasmati su una globale, scongiurando il probabile peri- BO GOTÁ, 10. «Abbiamo condiviso Piuttosto, essa «chiede l’impegno BUENOS AIRES, 10. Con il tema mondo. «Il Papa vuole risvegliare le
dottrina rigida, su logiche esterne colo che la situazione resti confinata al la nostra gioia per la convocazione di tutta la comunità internazionale «Cinquant’anni dando di più af- coscienze sulla missione», ha affer-
che guardavano al mondo unica- sud del continente o addirittura solo al del Sinodo da parte del Santo Pa- e soprattutto dei responsabili dei finché gli altri soffrano meno» si mato padre Luis Alberto Castillo,
mente dal nostro punto di vista, su Brasile? dre e riaffermiamo la nostra spe- destini di ciascun Paese». è svolta, lo scorso fine settimana, segretario nazionale per la propaga-
riti occidentali che non tenevano ranza di continuare a promuovere «L’Amazzonia è la prima parola in tutte le parrocchie dell’Argen- zione della fede nell’Ompe, organi-
conto dei simboli e delle celebrazio- Il fatto che il sinodo si tenga a una Chiesa dal volto amazzonico e del titolo del Sinodo», ha afferma- tina la tradizionale colletta nazio- smo incaricato di coordinare le atti-
ni propri dei popoli indigeni, e così Roma è un modo concreto per glo- indigeno e di continuare nel pro- to a margine dell’incontro il segre- nale Más por menos, organizzata vità del Mese missionario straordi-
via. Dobbiamo cambiare il nostro balizzare l’Amazzonia e renderla cesso di implementazione. Salutia- tario speciale del Sinodo per dalla commissione episcopale di nario in Messico. L’importanza di
modo di agire e per riuscirci è ne- una questione universale, facendo mo e ringraziamo Papa Francesco l’Amazzonia Michael Czerny, che aiuto alle regioni più bisognose. questo progetto risiede nel fatto che
cessario e urgente riconoscere i no- passare il messaggio che il pianeta è per lo sviluppo del processo sino- verrà creato cardinale da Papa I frutti di questa iniziativa, che «ci sono luoghi di Città del Messi-
stri errori ed essere umilmente di- di tutti e che ciò che sta accadendo dale, da lui inaugurato a Puerto Francesco nel concistoro del 5 ot- mobilita molti cattolici con gran- co, aree di conflitto, nei quali non si
sposti non solo a dialogare ma an- in Amazzonia riguarda l’umanità in- Maldonado nel gennaio del 2018». tobre prossimo. «Si può dire che de impegno ed entusiasmo, ven- conosce Cristo o ci si comporta co-
che a imparare. tera, compresi i territori che non È quanto viene sottolineato nel co- l’Amazzonia, con i suoi popoli, la gono distribuiti ogni anno tra le me se non lo si conoscesse, dove gli
fanno parte di quella zona. Dall’al- municato finale dell’incontro pre- sua realtà, il suo territorio, gli abi- diocesi più povere, le cui risorse individui hanno sentito qualcosa di
Quali pensa che possano essere i con- tro lato, l’impulso che Papa France- sinodale promosso a Bogotá, nei tanti, è il soggetto del Sinodo, si vengono utilizzate per alcune Lui che non corrisponde alla realtà.
tributi più significativi che la visione sco ha dato al sinodo e l’appoggio giorni scorsi, dal Consiglio episco- può dire che è il suo fuoco. Perciò, priorità stabilite, come la realiz- Devono essere raggiunti».
gesuita e, nel suo caso particolare, il alla Chiesa amazzonica in quanto pale latinoamericano (Celam) e come prima o, direi, primissima zazione di alloggi popolari, mi- Chi decide di entrare nella Mega-
dalla Rete ecclesiale panamazzoni- preoccupazione, c’è la gente, ci so- cro progetti imprenditoriali e missione svolgerà attività di volonta-
ca (Repam). no i popoli e in particolare i popo- mense popolari. riato per un massimo di tre giorni
Nella nota, firmata dal presiden- li indigeni». In questi 50 anni, ha affermato consecutivi, che si concluderanno
Lettera di laici, clero e religiosi peruviani te del Celam, l’arcivescovo di Tru- Czerny, passando poi a com- in un videomessaggio il presiden- con una manifestazione e un con-
jillo Héctor Miguel Cabrejos Vi- mentare la seconda espressione del te della Conferenza episcopale certo nel centro storico della capita-
darte, e dal cardinale Cláudio titolo del Sinodo («Amazzonia: monsignor Óscar Vicente Ojea, le. Si comincerà venerdì 25 ottobre:
Sfida spirituale Hummes, presidente della Repam, nuovi cammini per la Chiesa e per vescovo di San Isidro, la colletta quel giorno ogni partecipante svol-
si spiega che l’obiettivo di questo un’ecologia integrale») ha dichia- ci ha dato «un sentimento di pa- gerà, da solo o in compagnia di fa-
incontro è stato quello di riflettere rato all’agenzia Sir: «Si parla di tria». L’iniziativa, infatti, «ha miliari e amici, buone azioni nel
LIMA, 10. «Come Chiesa siamo mentum laboris, concentrando l’im- sul «ricco processo sinodale, por- “nuovi cammini”, e infatti il Sino- messo radici nell’anima del no- proprio quartiere o in quello scelto
chiamati a “guardare lontano”, a pegno di «sviluppare la nostra fra- tato avanti dalle Conferenze epi- do sta cercando proprio nuove stro popolo e ha avuto un suc- in base alle preferenze. Sabato 26 i
pensare oggi la sfida dell’Amazzo- ternità con i popoli originari e assu- scopali e dalla Repam, che, duran- strade, non sta facendo necessaria- cesso molto grande». Attraverso volontari andranno invece nei luo-
nia come “un segno dei tempi”, non merci la nostra responsabilità uma- te quasi due anni, ha coinvolto mente una revisione di tutto ciò di essa «ci sentiamo realmente ghi assegnati dalle associazioni civili
solo locale o latinoamericano ma na con l’intera Creazione, special- nella partecipazione il popolo di che è importante». Ma quali sono? corpo, perché se un membro sof- partecipanti, inclusi ospedali e car-
mondiale, perché è una sfida univer- mente con l’Amazzonia». Si tratta Dio che vive in Amazzonia». «In primo luogo, nuovi cammini fre, tutti gli altri soffrono con ceri; ogni gruppo sarà composto da
sale in cui si gioca la sopravvivenza di una sfida spirituale e di una que- Nel corso dell’ultima giornata di per la Chiesa, che da secoli sta ac- lui». La colletta, prosegue il pre- un minimo di dieci a un massimo di
del pianeta». Lo scrive, in una lette- stione di giustizia: è indispensabile lavori, il presidente del Celam ha compagnando i popoli dell’Amaz- sidente dell’episcopato, «non venti persone. Per esempio, spiega
ra inviata ai vescovi peruviani considerare «il contributo che i po- lanciato un accorato appello, chie- zonia. Ovviamente, la missione consiste solo nell’aiutare, ma an- padre Lozano Platonoff, «coloro
dell’Amazzonia, un gruppo di laici, poli amazzonici offrono nella difesa dendo al Signore la grazia «per della Chiesa in Amazzonia è rea- che nella conoscenza di quello che sono interessati all’ecologia pos-
religiosi e sacerdoti appartenenti a del territorio e delle culture». Come non restare paralizzati, e per essere lizzare questo accompagnamento che le Chiese particolari stanno sono andare a pulire le aree verdi
varie diocesi, associazioni e movi- Chiesa e come umanità, «abbiamo invece detonatori di processi vitali pastorale, profetico, di visione». facendo a favore dei fratelli più della città, fare un rimboschimento
menti riunitisi nelle settimane scorse bisogno di imparare da essi, dalle per l’evangelizzazione e la cura L’altra sfida è poi individuare nuo- bisognosi». L’iniziativa è andata o aumentare fra i cittadini la consa-
a Lima in vista del sinodo. Vi si sot- loro visioni integrali del mondo, per della Casa Comune, in cammino ve strade «per un’ecologia integra- crescendo negli ultimi dieci anni: pevolezza dell’importanza di separa-
tolinea l’importanza di ascoltare le rendere reale la sostenibilità della vi- verso il Sinodo panamazzonico». le, perché recentemente abbiamo si è passati da una raccolta di re i rifiuti». Domenica 27 le attività
indicazioni contenute nell’Instru- ta». Una preghiera per far crescere preso coscienza che se non sappia- 9.134.014 pesos nel 2009 a inizieranno con una messa in catte-
sempre più la consapevolezza mo custodire la nostra Casa comu- 50.227.798 nel 2018, con un au- drale, seguita da un raduno di tutti
nell’uomo, ha proseguito il presu- ne, come ci insegna Papa France- mento costante di anno in anno. i volontari che eseguiranno cinque
le, che «disprezzare la natura, che sco, andremo a finire in una situa- Parecchie migliaia i progetti av- buone azioni, una per ogni ambito.
è inclusa nel concetto medesimo di zione realmente incapace di soste- viati, soprattutto per il restauro «Le azioni sociali che faremo sono
creazione, significa disprezzare nere la vita». Il segretario speciale di strutture di accoglienza e semplici — conclude il vicario epi-
Dio stesso. Così, il disprezzo della del Sinodo ha poi concluso evi- nell’assistenza e nella promozione scopale per la pastorale — ma sono
natura porta al disprezzo di Dio». denziando la necessità di cammi- umana. Secondo monsignor Pe- dettagli d’amore che rafforzano la
Anche il cardinale Hummes ha nare insieme con tutti i Paesi di dro María Olmedo Rivero, presi- vita di qualcuno che sta attraversan-
voluto manifestare il suo pensiero, cui l’Amazzonia fa parte, senza per dente della commissione episco- do momenti difficili».
sottolineando come «alcuni timori, questo «andare contro ciascuna pale di aiuto alle regioni più bi- Domenica 29 settembre, nella ba-
provenienti dal Brasile e da altri identità nazionale, ciascun territo- sognose, «nonostante le circo- silica di Nostra Signora di Guadalu-
Paesi», in relazione alla sovranità rio. Quello che stiamo dicendo è stanze congiunturali degli ultimi pe, il cardinale arcivescovo Aguiar
dell’Amazzonia, sono ingiustificati. che i problemi che abbiamo sono 50 anni», la colletta è sempre cre- Retes presiederà una concelebrazio-
«La Chiesa non sta in alcun modo comuni a tutta l’Amazzonia, per- sciuta, anzi «più problemi e più ne eucaristica per mettere il proget-
cercando di promuovere una nuo- ciò dobbiamo affrontarli insieme e angosce risvegliano la solidarietà to missionario nelle mani della Ver-
va nazione, un nuovo Paese». non in competizione». popolare». gine.
mercoledì 11 settembre 2019 L’OSSERVATORE ROMANO pagina 7