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Test di Luscher e psicologia del colore - parte II

Relazione fra colore e psicologia individuale, uso del colore come rivelatore di una dinamica
emozionale

Il viola, ottenuto mescolando rosso e blu, è il colore della trasformazione, della metamorfosi, del
passaggio da uno stato ad un altro, magico, mistico, spirituale.
Il marrone è un colore solido, corporeo, materiale, corrisponde alla sensazione della propria fisicità.
Il grigio è il colore neutro di chi prende le distanze dai sentimenti e dalla vita, optando per il non
coinvolgimento.
Il nero è il 'non colore', la negazione, l'opposizione dietro la quale può nascondersi un desiderio di
rivendicazione di potere.
In linea di massima, si può concludere che i colori caldi (giallo, arancione e rosso) esprimono
aggressività, irrequietezza o stimoli positivi, mentre quelli freddi (violetti, blu e verdi) sono negativi,
pacati, riservati, tranquilli.
Dice il Prof. Ruggero Sicurelli: "La percezione del colore va intesa come un evento rivelatore di una
dinamica emozionale profonda, che dipende dalle caratteristiche personologiche del percepiente. In
altri termini, la tavolozza cromatica interna dipende non solo dal nostro modo di percepire i colori
esterni, ma anche dalla nostra specifica modalità di rivisitare emozionalmente gli stessi. Questo in
relazione ad un approccio psicologico che mette in primo piano la biografia personale piuttosto che gli
accadimenti culturali. Ciò non toglie che la libertà di elaborazione personale dei percetti non sia
totale......."
Particolare importanza va data alle dinamiche cromatiche, poichè i colori si caricano del loro
contenuto emotivo anche in forza delle relazioni in cui vengono rappresentati, relazioni che possono
avere valenza pesantemente soggettiva, come si può facilmente verificare analizzando un quadro di un
artista espressionista, dato che l'Espressionismo fu il primo movimento che utilizzò il colore in chiave
strettamente emozionale e personale: per Wassilij Kandinsky, ad esempio, fondatore del Der Blaue
Reiter, l'armonia del colore è un mezzo per arrivare direttamente a contatto dell'anima, ogni colore ha in
sè uno specifico valore espressivo e spirituale ed è quindi in grado di rappresentare la realtà spirituale
senza bisogno di alcun tramite oggettivo.
"La pittura è l'arte che rappresenta su di un piano un fenomeno sensibile. Il mezzo della pittura è il
colore, come fondo e linea. Il pittore trasforma in opera d'arte la concezione sensibile della sua
esperienza. Non ci sono regole per questo. Le regole per l'opera singola si formano durante il lavoro."
Questo afferma Kirchner, a cui si deve la costituzione di Die Brucke, attraverso il quale l'Espressionismo
tedesco ha raggiunto probabilmente la sua punta più alta, che si avvale di viola e verdi violenti, gialli
saturi o del teso contrasto del bianco e nero (proprio in bianco e nero sono molti dei suoi ultimi lavori),
colori attraverso i quali urla quel travaglio interiore che lo porterà prima alla follia e poi al suicidio.

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