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Dai Greci ai
Macedoni:
il superamento
della polis
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La guerra del
Lezione 12
La guerra del Peloponneso ATLANTE IERI OGGI
7. IL PATRIMONIO ARTISTICO
IL SAPORE DELLA STORIA
A tavola con i Greci
VIAGGIO E OSPITALITÀ AUDIOSINTESI
DELLE LEZIONI
I giochi panellenici: le Olimpiadi
Lezione 13
Il tramonto della polis
e l’espansione macedone
Lezione 14
I regni ellenistici
IL SAPORE DELLA STORIA focu s 2
Sapori d’Oriente per le cucine d’Occidente La valorizzazione del patrimonio culturale
del Peloponneso ti de
nella
«scu
IMPERIALISMO Si definisce “imperialismo” l’ambizione lo sto
CONCETTO CHIAVE
AS
Atene A
I
MI
NORE dizio
Sparta
Siracusa per
MAR attiv
Nella seconda metà del V secolo a.C. Pericle è alla MEDITERRANEO
guida di Atene. Con lui la polis vive un periodo di fu at
splendore artistico e culturale. Tra il 447 e il 433 a.C. bilì c
Fidia è incaricato della realizzazione del Partenone, il tutti
tempio principale della città, dedicato alla dea Ate-
na. Considerato uno dei monumenti più importanti comp
dell’Antichità, il Partenone svetta ancora oggi sull’a- poss
cropoli. Ai suoi piedi si sviluppa la moderna Atene.
EVENTI CHIAVE
struire un proprio impero tra terra e mare. L’ambizioso tavia, provocano un allargamento del conflitto nel Mediterraneo tadin
progetto fallisce: la polis esce sconfitta e umiliata dal occidentale, coinvolgendo le colonie greche di Sicilia. La guerra
conflitto. si allarga così all’intero mondo greco. volti
gove
di es
431 a.C. 421 a.C.
Scoppio della guerra Pace di Nicia porta
del Peloponneso polit
478 a.C. 447-443 a.C. 429 a.C. 416 a.C. 404 a.C. zioni
Costituzione Costruzione Morte di Pericle Spedizione Sconfitta definitiva di Atene
della Lega di Delo del Partenone in Sicilia popo
di d
ETÀ CLASSICA (V-IV SEC. A.C.) cono
“ Il cuoco ci porta un gran vassoio sta tavola sembra abbondante ma più importanti del Mediterraneo. Temistocle,
”
con sopra cinque scodelline: in una non riesce a placare la mia fame. l’eroe delle guerre persiane (che era rimasto al
c’è l’aglio, nell’altra due ricci di governo fino al 471 a.C.), aveva fortificato sia il
mare, nella terza un panino dolce, porto sia la città, distanti tra loro 8 chilometri,
nella quarta dieci lumache, nell’ul- con una lunga cinta muraria che li collegava, le
tima un pezzetto di storione. LETTURA ATTIVA
cosiddette Lunghe mura: il Pireo, dunque, era
Mentre io mangio questo il mio
Come mai ad Atene confluivano sicuro e protetto e così pure gli approvvigiona-
amico mangia quello, e viceversa. tanti prodotti diversi e nuovi?
Vorrei assaggiare un po’ di tutto ma menti per la città.
Perché Linceo di Samo si
non ci riesco perché non ho cinque dichiara insoddisfatto del pasto?
bocche e cinque mani destre. Que- Il dissenso e le accuse di demagogia
Il governo di Pericle fu saldo e prolungato, ma
dovette sempre confrontarsi con la struttura
democratica delle istituzioni politiche atenie-
G ■ Rispondi oralmente alle domande poste dalla mappa.
si. Non c’è quindi da stupirsi se l’operato di Pe-
UI
DA
limita il diritto tate cioè dal reale interesse per la città ma dal-
O
di cittadinanza
la volontà di suscitare il consenso popola-
re nei confronti della sua persona; le critiche
furono aspre, per esempio, nei confronti delle
amplia i poteri dell’ecclesìa
numerose opere pubbliche, da lui inaugurate,
e delle occasioni di lavoro che produssero.
ticolare clamore fece il trasferimento del di fatto e il confitto fra le due poleis leader
tesoro da Delo ad Atene, voluto da Peri- della Grecia fu inevitabile: scoppiò, infatti, Seg
L E S SI C O cle nel 454 a.C.: la distinzione tra le entrate nel 431 a.C.
dello Stato ateniese e il tesoro della Lega
entrate
dello Stato cessò di esistere e quest’ultimo fu impiega- Perché scoppiò la guerra
L’insieme to per finanziare i lavori dell’acropoli e del Il conflitto fu chiamato “guerra del Pelopon-
delle risorse neso” dallo storico ateniese Tucidide, che
economiche a
Partenone. Atene, inoltre, cominciò a inter-
disposizione venire nella vita politica delle città allea- lo raccontò – nell’opera omonima – distin-
dello Stato
per finanziare te inviando propri funzionari e instaurando guendo con grande profondità di riflessio-
le attività con la forza governi democratici; pretende- ne i motivi e le occasioni: i primi sono le
pubbliche.
va di controllare i commerci delle alleate, cause profonde che prepararono lo scontro
di imporre loro la propria moneta e le pro- fra le due potenze; le seconde sono le cir-
Zone neutrali
vol1_U4_L12.indd 158 Atene
22/12/16 10:36 e territori alleat
o sottomessi
costanze accidentali che lo fecero scoppia-
re. In proposito, Tucidide non aveva dubbi:
■ Completa la scaletta. O
DI
Atene, per realizzare il suo progetto imperialista,
gli scontri con Megara, con Corinto e con
A LL O S T U
o” di A si pone a capo della ...................
altre città furono semplici occasioni, come
ritto avrebbero potuto essercene altre; vero mo- B usa influenza e prestigio per imporre il suo controllo sulle ...................
e cit- tivo della guerra fu l’imperialismo ate-
DA
C si appropria del tesoro della Lega per ricostruire ...................
UI
tale niese, a cui Sparta rispose per non esserne D stipula la pace di Callia con i Persiani guadagnando il controllo ...................
G
con- sopraffatta.
E provoca Megara e Corinto, alleate di ...................
verse
arda-
ibile
ssare con ripetuti assalti nelle campagne dell’Attica. follata, dove molti avevano trovato rifugio Anfipoli Bisanzio
MACEDONIA
on le Difesa dalle Lunghe mura, Atene resistette agli per difendersi dalle scorrerie spartane nel
MAR TIRRENO
PENISOLA
EPIRO
attacchi, mentre la sua flotta non riuscì a sfon- territorio. Forse un quarto dellaCORFÙ
popolazione CALCIDICA Cizico
Egospotami
dare il campo spartano. Queste dimostrazioni ateniese venne spazzata via da questa terribileTESSAGLIA
Segesta
Imera Messina MAR EGEO
MAR IONIO
Locri LESBO Arginuse
Selinunte Reggio Naupatto
BEOZIA Delio IMPERO
34 e LA GUERRA DEL PELOPONNESO Gela Catania Tebe Decelea PERSIANO
Corinto CHIO Nozio
dere Camarina Siracusa Atene
Pilo
eate Argo
MAR MEDITERRANEO Mantinea Mileto
canti Megara DELO
Sparta
della MAR NERO
nter- Cuma
RODI
onie, Napoli
vità Anfipoli Bisanzio CRETA
MACEDONIA
dato MAR TIRRENO
PENISOLA
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CALCIDICA Cizico
Egospotami
fatti, Segesta TESSAGLIA
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Selinunte Reggio Naupatto
BEOZIA Delio IMPERO
Catania Tebe Decelea PERSIANO
Gela
Corinto CHIO Nozio
Camarina Siracusa Atene
Zone neutraliPilo Sparta e suoi alleati Alleati di Atene Stati neutrali
pon- Atene e territori alleati Argo Alleati di Sparta nella Magna Grecia Atene e territori alleati
Mileto
che o sottomessiMantinea
MAR MEDITERRANEO nella Magna Grecia
Megara DELO Principali battaglie o sottomessi
Sparta Sparta e suoi alleati
stin-
Alleati di Atene
ssio- nella Magna Grecia
RODI
no le Alleati di Sparta
nella Magna Grecia
ntro CRETA
Principali battaglie
e cir-
DI
te di Atene. attacca la nemica sulla costa • vince a Mantinea •
A LL O S T U
firma la pace di Nicia • subisce una terribile
Ma perché la pace fallì? Fra gli alleati di en- pestilenza • attacca la nemica sulla terraferma
trambe le poleis non mancava chi premeva per
la riapertura del conflitto. Nella stessa Atene, ATENE SPARTA
DA
UI
inoltre, si scontravano due visioni differen- G
ti: c’erano i sostenitori della pace definitiva
con Sparta e della condivisione dell’egemo-
nia tra le due poleis leader; e c’erano quelli
4 La sconfitta di Atene
Alcibiade e la spedizione in Sicilia Atene sconfitta nel Mare di Sicilia ta e
Contro il parere di Nicia, Alcibiade decise di La spedizione in Sicilia intanto era avviata. Gli La L
allargare il teatro di guerra, intervenendo Ateniesi assediarono Siracusa con il grosso stata
in Sicilia nel peculiare contesto delle colonie della flotta, ma l’operazione fallì drammatica- appe
greche d’Occidente. Nel 416 a.C. una colo- mente: la flotta spartana, giunta in soccorso nia e
nia dell’isola, Segesta, aveva chiesto l’aiuto di di Siracusa, sgominò oltre cento navi ateniesi;
Atene contro la potente Siracusa, altra colonia Nicia e gli altri generali furono giustiziati; mi- La
greca, alleata di Sparta. Alcibiade ne approfit- gliaia di soldati furono rinchiusi a morire nelle Alla
tò subito e, nel 415 a.C., una flotta ateniese cave di pietra, le latomìe, visibili ancora oggi Spar
RICORDA (e visitabili) nei pressi di Siracusa.
C HE salpò alla volta della Sicilia. A guidarla c’erano e pol
Nicia e lo stesso Alcibiade. Ma ancora prima di vesc
Nell’VIII raggiungere l’isola, quest’ultimo fu richiamato Verso la disfatta di Atene affid
secolo a.C.
comincia la ad Atene, con l’accusa di aver compiuto un sa- Nel 413 a.C. l’esercito spartano invase spart
migrazione dei crilegio alla vigilia della partenza, mutilando l’Attica, mentre varie città dell’Asia Minore, gove
Greci verso l’Italia
meridionale e la alcune immagini sacre del dio Ermes. L’oscuro federate alla Lega di Delo, si ribellavano al detti
Sicilia. Numerose episodio, che effettivamente si era verificato dominio ateniese; anche l’esercito persiano una r
colonie vengono
fondate in Sicilia ad Atene, fu probabilmente sfruttato contro lo si mosse per riprendere possesso della regio- Tu
e in Italia stesso Alcibiade dai suoi avversari politici in ne. Nel 407 a.C. Alcibiade riuscì a fare ritorno non r
meridionale,
chiamata poi patria. Così, abbandonata la flotta, Alcibiade in patria riprendendo il comando della flotta, prop
Magna Grecia. non fece ritorno ad Atene, ma cercò rifugio ma una nuova sconfitta sul mare, subìta a presì
a Sparta, dove per diversi anni agì da consi- Egospòtami (405 a.C.), costrinse gli Ateniesi molt
gliere contro la sua stessa città. ad arrendersi. Nel 404 a.C. Atene fu assedia- sto. L
O
DI
A LL O S T U
DA
UI
ta e capitolò. Le sue mura furono abbattute. sta particolarissima polis era troppo estranea
a. Gli La Lega di Delo venne sciolta. Quella che era alla cultura di gran parte del mondo greco, che
osso stata la maggiore flotta dell’Egeo fu ridotta ad aveva visto con ostilità l’imperialismo di Atene
atica- appena dodici navi. I piani ateniesi di egemo- ma era stato profondamente segnato dal model-
orso nia erano definitivamente falliti. lo culturale e politico basato sull’idea dell’auto-
niesi; nomia di ogni città-Stato. La supremazia sparta-
; mi- La difficile supremazia spartana na non pareva avere le carte in regola per aprire
nelle Alla sconfitta di Atene seguì il tentativo di un nuovo capitolo della storia greca.
oggi Sparta di imporre il suo predominio militare
e politico sulla Grecia. Dappertutto furono ro- ■ Metti in ordine cronologico i seguenti O
avvenimenti sulla riga sottostante.
DI
affidato agli aristocratici, sostenuti dalle armi A L’esercito spartano invade l’Attica.
vase spartane. Ad Atene fu imposto (403 a.C.) un B Alcibiade parte per la Sicilia, in soccorso
C
G
iano una rivolta guidata da Trasìbulo. D Siracusa, alleata di Sparta, minaccia Segesta.
egio- Tuttavia gli Spartani, eccellenti guerrieri, E La flotta ateniese viene sbaragliata a Siracusa.
orno non riuscirono a coagulare consenso attorno al
F Alcibiade viene accusato di sacrilegio e
otta, proprio dominio. Governi imposti con la forza,
richiamato in patria.
ìta a presìdi armati, riscossione di tasse e tributi: in
G Atene è sconfitta a Egospotami.
niesi molte città la presenza spartana si ridusse a que-
edia- sto. La tradizione guerresca e autoritaria di que- .......................................................................
N
ei poemi omerici gli eroi sono spesso raffigu- momenti dell’anno, e come è opportuno cucinarlo. Si
rati nell’atto di banchettare, e al centro della tratta di un poema in versi che mescola le istruzioni
scena compaiono sempre grandi spiedi di carne su come scegliere e preparare i cibi con i resoconti di
arrostita. È questo il tipico cibo del guerriero, viaggio (luoghi visitati o ben conosciuti dall’autore): in
nella più antica tradizione epica. Un robusto appetito un certo senso possiamo considerarla la prima guida
è segno di forza fisica, e la carne, consumata dopo il gastronomica europea. Purtroppo essa è andata perdu-
sacrificio rituale agli dèi, ha la funzione di sostenerlo ta: ce ne sono giunti solo dei frammenti.
e di manifestarlo. Le risorse carnee – soprattutto ovini
e suini – provengono dall’attività pastorale, che ha un
ruolo fondamentale nella Grecia arcaica (VIII-VI secolo ► Sacrificio di un maialino,
a.C.). L’allevamento è anche all’origine di una diffusa metà del V sec. a.C.
[Museo del Louvre, Parigi]
cultura del formaggio di pecora o di capra, che, al con-
trario della carne, è alimento povero, presente soprat-
tutto nella dieta dei pastori.
Accanto all’allevamento i Greci sviluppano ben presto
l’agricoltura e l’arboricoltura: cereali come il frumento
e l’orzo, legumi come la fava o i ceci assumono un ruo-
lo centrale nella dieta contadina, assieme agli alberi di
olive e di frutta come i fichi, freschi o secchi.
I Greci sviluppano anche una grande cultura ittica: pe- In qu
sci e crostacei hanno un posto di rilievo nella gastro- tra l’A
nomia greca e in quella delle colonie. Nei centri della tutto
Magna Grecia e in Sicilia appaiono importanti indu- duttiv
strie conserviere, che producono pesce salato (tonno, scritto
pesce spada, sgombri, ecc.) esportato sia nella madre- tradiz
patria greca, sia in altri paesi del bacino mediterraneo. rappo
Al pesce è riservata particolare attenzione in un testo della
famoso, la Hedipàteia, ovvero I piaceri della vita, di Ar- ferma
chestrato di Gela, che scrive nella seconda metà del IV nella
secolo a.C.: di ciascuna specie egli decanta le qualità, ▼
La raccolta delle olive, 520 a.C. mostr
illustrando in quali acque è meglio pescarlo, in quali [British Museum, Londra] tutti g
la str
► Una donna grattugia che s
del formaggio, 500-475 a.C. a con
[Museo Archeologico Nazionale,
Atene] ni fan
sopra
dei go
cosid
l’ecce
ricerc
mode
dotti
cuoco
quand
forno.
Al di l
sti las
civiltà
gusto
Ecco
In questo vasto e variegato mondo ellenico, compreso to fino a noi in un frammento di Archestrato. L’autore ▲
Piatto decorato con pesci,
tra l’Asia Minore a est e la Magna Grecia a ovest, non spiega come preparare l’amia, un tipo di pesce detto 350-325 a.C. ca.
[Museo del Louvre, Parigi]
tutto è identico e omologato, anche se i modelli pro- anche leccia, e si raccomanda di valorizzare le qualità
duttivi e di consumo sono ampiamente condivisi. Gli naturali del prodotto, senza alterarne il sapore con ag-
scrittori antichi sottolineano differenze di gusti, sapori, giunte di formaggio, olio o altri ingredienti. Insiste in
tradizioni, che in ogni regione si ridefiniscono anche in particolare sul rispetto della stagionalità e sulla scelta
rapporto agli usi locali. Per esempio, la gastronomia oculata delle acque in cui è pescato: «L’amia preparala
della Magna Grecia, cioè le diverse cucine che si af- d’autunno, in qualsiasi modo: non riusciresti a rovi-
fermano nella Sicilia, nella Calabria, nella Basilicata, narla neppure volendo. Ma se vuoi essere ragguagliato
nella Puglia, nella Campania popolate dai coloni greci, anche su questo, ecco il modo migliore per imbandirla:
mostra significative varianti legate al territorio. Ciò che su foglie di fico e con un po’ di origano. Non cacio, né
tutti gli autori sottolineano è l’eccellenza, la qualità, olio; semplicemente preparala così, entro foglie di fico,
la straordinaria professionalità nella pratica di cucina, legata con un giunco. Poi spingila sotto della cenere
che si perfeziona col tempo: quella di casa fatichiamo calda, stando ben attento a cogliere il momento giusto
a conoscerla, ma i cuochi al servizio dei ricchi cittadi- quando è cotta, e che non si bruci. Se la vuoi buona,
ni fanno parlare di sé addirittura in Grecia. La Sicilia, scegli quella di Bisanzio; ma sarà pregevole anche se
soprattutto, è descritta come una specie di paradiso la prendi da qualche altra parte vicino a questa locali-
dei gourmet. Non mancano neppure le polemiche: la tà; lontano dall’Ellesponto sarà peggiore, e se oltrepas-
cosiddetta “scuola siracusana” da alcuni è criticata per sa il glorioso stretto del Mar Egeo non si potrà proprio
l’eccessiva elaborazione, le salse complicate e i sapori parlarne bene» (Archestrato, frammento 35).
ricercati. Lo stesso Archestrato di Gela suggerisce un
modello di cucina diverso, fondato sulla bontà dei pro-
dotti e sulla riduzione al minimo degli interventi del LETTURA ATTIVA
cuoco: un po’ di sale, un filo d’olio, una goccia d’aceto
Quale valore simbolico assume il consumo di
quando necessario; e cotture semplici, alla brace, al
carne nella cultura greca?
forno.
Quali altri prodotti completavano la dieta greca?
Al di là delle scelte e dei gusti di ciascuno, ciò che i te-
Quale zona del mondo greco era particolarmente
sti lasciano intuire è l’esistenza nel mondo greco di una famosa per la sua gastronomia?
civiltà gastronomica evoluta, matura, che già possiede il Qual è l’opinione di Archestrato di Gela al
gusto della discussione e della critica. riguardo?
Ecco un esempio di questa cucina essenziale, giun-
G
randi viaggiatori, i Greci. Ogni polis era gelosa si fermava a mangiare qualcosa: le locande offrivano
della propria autonomia ma i cittadini ne usci- cibi di pronto consumo – un pesce sotto sale, una ver-
vano spesso, per occasioni di vario genere: i dura sotto aceto – e magari un giaciglio, se il viaggio
mercanti per commerciare, gli artisti per realiz- era lungo.
zare le loro opere, i pellegrini per consultare un oracolo Avvicinandosi al luogo dove si tenevano i giochi, la fol-
o assistere a feste religiose, gli intellettuali per studia- la via via aumentava. Migliaia di persone si concentra-
re. Ma gli eventi clou, che generavano spostamenti di vano attorno allo stadio che avrebbe ospitato le gare
un gran numero di persone e, poi, grandi raduni erano di atletica. Attorno al santuario del dio, in onore del Atleti in
senza dubbio i giochi sportivi, non quelli locali, che quale si organizzavano i giochi, appositi edifici garanti- [Metropo
ciascuna polis organizzava al suo interno, ma i “panel- vano accoglienza e ospitalità agli atleti iscritti alle gare
lenici”, che riguardavano tutti i Greci, e concentravano e agli ospiti più illustri: a Olimpia, dove si celebravano dèi, s
grandi folle di pubblico e di atleti ora in questa, ora in i giochi di maggior prestigio, un albergo denominato vi arri
quella località [►10 4 ]. Leonidàion offriva palestre per gli allenamenti, impianti che d
Dei quattro giochi panellenici, due si svolgevano ogni termali per il relax, servizi igienici. Un ampio giardino Al tem
due anni: i Nemei (a Nemea, in Argolide) e gli Istmici interno, con fontane e sentieri, trasformava il luogo in ra e v
(sul canale di Corinto); due ogni quattro: i Pitici a Delfi, un vero resort di lusso. stato
nella Focide; gli Olimpici a Olimpia, nel Peloponneso. Gli altri spettatori, i pellegrini, la gente comune si si- correv
Il calendario li alternava, così che ogni anno ve ne fosse stemavano nei prati circostanti. Si bivaccava sotto una ne si
almeno uno. Sempre un’occasione giusta per muoversi. tenda, su un tappeto, o semplicemente sull’erba. Il Lo sp
Si partiva dalla propria polis con ogni mezzo: carretti pubblico era molto eterogeneo: a questi raduni non che a
trainati da un asino, carrozze, barche se il viaggio con- partecipavano solo gli uomini ma anche le donne, e dell’A
sentiva un trasferimento coast to coast (da una costa persino gli schiavi. Nel periodo dei giochi, le regole erano
all’altra), un cavallo per i più ricchi, i piedi (sempre ordinarie della vita politica erano sospese. i gioc
affidabili) per chi non aveva altro. Lungo il percorso ci Il santuario di Olimpia, dedicato a Zeus, padre degli I gioc
con p
ziator
attorn
5 cende
stadio
si urla
3 riusci
corren
2 abilità
propo
athlon
lungo
1 L’ultim
la fol-
entra-
e gare
re del Atleti in corsa, 530 a.C. ca. Incontro di lotta, V sec. a.C.
ranti- [Metropolitan Museum of Art, New York] [Musei Vaticani, Roma]
e gare
avano dèi, sorgeva nella regione dominata da Sparta, eppure lunga processione al tempio del dio. La corona di oli-
minato vi arrivavano Greci di tutte le poleis, anche gli Ateniesi vo selvatico che veniva loro messa sul capo non era
pianti che da queste parti erano spesso considerati “nemici”. il semplice riconoscimento di una vittoria sportiva,
ardino Al tempo dei giochi, infatti, era sospesa qualsiasi guer- poiché significava la benevolenza e il favore degli dèi
ogo in ra e viaggiare non era così pericoloso come lo sarebbe accordati al vincitore e, dietro di lui, alla polis da cui
stato in altri momenti. Tutti erano avversari quando proveniva.
si si- correvano o lanciavano il giavellotto, ma la competizio- Intanto i giorni erano passati. Giorni di agonismo e di
o una ne si concentrava nel perimetro dello stadio e lì finiva. competizione, ma anche di amicizia e di convivialità.
ba. Il Lo sport sostituiva la guerra, per un po’. Le delegazioni Fra una gara e l’altra, e la sera davanti al fuoco, si
i non che arrivavano da tutto il mondo greco, dalle poleis condivideva uno spiedino d’agnello, un formaggio, una
ne, e dell’Asia Minore, dell’Italia meridionale, della Sicilia, focaccia, un boccale di vino. Poi si tornava a casa e
egole erano ospiti degli dèi in onore dei quali si celebravano tutti riprendevano il ritmo consueto della loro vita. Cia-
i giochi. E l’ospitalità era sempre sacra. scuno al suo posto: i cittadini maschi a esercitare i loro
degli I giochi duravano sempre cinque giorni. Si cominciava diritti politici, le donne ai lavori domestici, gli schiavi
con preghiere agli dèi, processioni, offerte, riti propi- al servizio dei padroni. In ogni polis gli atleti vincitori
ziatori, celebrati vicino al santuario o nei boschi sacri erano ricordati con monumenti, targhe, componimenti
attorno al sito. Poi iniziavano le gare e il clima si ac- poetici.
cendeva. Seduti sulle pendici del campo, attorno allo
stadio, si faceva il tifo per l’atleta della propria città,
LETTURA ATTIVA
si urlava, si incitava. L’entusiasmo era al massimo se
riusciva a vincere, tirando più lontano il giavellotto o Ogni quanto si svolgevano i giochi panellenici?
correndo più velocemente, a piedi o su un carro. Le Lo stadio di Olimpia
Dove venivano ospitati gli atleti a Olimpia? Quali Quello di Olimpia fu il
abilità richieste erano molte e agli atleti migliori si servizi avevano a loro disposizione? primo stadio a essere
proponeva un gruppo variegato di cinque prove (pènt- Il pubblico dei giochi era un pubblico selezionato? costruito ed era lungo
athlon): il lancio del disco e del giavellotto, il salto in 197,27 m. Gli spettatori
Quale valore simbolico assumono i giochi e
assistevano alle gare
lungo, la corsa, la lotta. l’agonismo nella cultura greca? seduti sulle pendici del
L’ultimo giorno, i vincitori erano premiati dopo una campo.
nella
verso le competenze
ORIENTARSI NEL TEMPO E NELLO SPAZIO 1 Completa la tabella relativa alla guerra tra Sparta e Atene.
li
LE FASI DATE LUOGHI
nni, Prima 431-.............. ..............
re
Seconda ..............- 414 a.C. Grecia e ..............
ione
po
Terza 413-.............. Grecia e ..............
reco.
A Ambizione di uno Stato ad allargare i propri D Tempio dedicato ad Atena, protettrice di Atene:
domìni e a sfruttare economicamente i territori ............................
sottomessi: ............................ E Comportamento politico di chi,
B Lega di città costiere alleate di Atene: accondiscendendo ai desideri del popolo, mira a
............................ ottenerne il favore e a rafforzare il proprio potere:
............................
C Lega di città dell’entroterra alleate di Sparta:
............................
RIELABORARE LE INFORMAZIONI 3 Inserisci nella mappa le lettere corrispondenti alle espressioni seguenti.
A peste ad Atene B Peloponneso C fallimento del progetto di egemonia spartana D invasione dell’Attica
E spedizione in Sicilia F scontri con Megara e Corinto G pace di Nicia H fine dell’egemonia ateniese I
battaglia di Mantinea J imperialismo ateniese K capitolazione di Atene L morte di Pericle M migliaia di
ateniesi imprigionati nelle latomìe N battaglia di Egospostami O Alcibiade al potere P varie città dell’Asia
Minore si ribellano ad Atene Q Delo
RIELABORARE LE INFORMAZIONI 4 Utilizza la mappa completata nell’esercizio precedente come guida per l’esposizione
orale.
Il tramonto della
polis e l’espansione
macedone MAR NERO
MEZZALUNA FERTILE
MEZZALUNA FERTILE
Tebe
Atene
Sparta
Tra il 334 a.C. e il 326 a.C. Alessandro Magno, figlio di sola greca, è costituita da una pianura solcata da fiumi e circon-
Filippo II, con una serie folgorante di campagne mili- data da montagne. Nella regione sorgono poche città e le zone
tari conquista tutti i vasti domìni dell’impero persiano montuose sono assai vaste, tanto che il nome stesso “Macedoni”
LUOGO
spingendosi oltre il fiume Indo, a Oriente, in territori in greco antico vuol dire “montanari”. Soltanto nel V secolo a.C. i
fino ad allora quasi del tutto inesplorati dai popoli del Macedoni cominciano a essere riconosciuti come parte del mon-
Mediterraneo. do greco.
338 a.C.
Inizio dell’egemonia macedone
(battaglia di Cheronea)
404-371 a.C. 371-352 a.C. 338-326 a.C.
Egemonia spartana Egemonia tebana Stagione delle conquiste di Alessandro Magno
DI
un secolo di guerre, l’intera Grecia appariva i passaggi che forniscono la risposta alle seguenti domande.
A LL O S T U
Arta- spossata. Come avrebbero potuto difendersi A Perché le poleis greche si ribellano all’egemonia di Sparta?
minio le poleis, se un pericolo esterno le avesse B Chi sono e cosa fanno Pelopida ed Epaminonda?
polis minacciate?
DA
C Da che parte si schiera Atene?
UI
pace, Il pericolo si presentò assai presto, nella G
ebbe D Quale conseguenza provoca il conflitto tra le poleis greche?
persona di Filippo II, re dei Macedoni.
a au-
te in
a, di-
e di 2 La Grecia nelle mani di Filippo II il Macedone
Qui,
parte Un regno ai margini del mondo greco me file impugnavano le lance in avanti, tenendo ONLINE
PER SAPERNE DI PIÙ
ami- I Macedoni abitavano la regione montuosa a gli avversari a distanza e colpendoli prima an- La falange macedone
ando nord della Grecia. Appartenevano anch’essi cora che potessero affrontare il combattimento
rono alla stirpe ellenica ma erano vissuti isolati corpo a corpo. Inoltre Filippo II rafforzò il ruo-
anti- per molti secoli; parlavano un dialetto arcaico, lo della cavalleria, affidata ai nobili macedoni,
ORDA CHE
dan- quasi incomprensibile ai Greci, perciò erano che durante gli scontri aggirava lo schieramento RIC
arta. da questi considerati dei “barbari”. Non ave- nemico colpendolo sui fianchi. Fece anche pro-
liere vano partecipato allo sviluppo culturale della gettare nuove macchine d’assedio, come le ca-
egira Grecia centrale e meridionale ed erano rima- tapulte, rendendo più efficaci le operazioni di at- La stirpe è la
discendenza o
suc- sti estranei all’esperienza politica e civile tacco alle città. In breve tempo, tali innovazioni l’origine di un
olare della polis: la Macedonia era un regno, i suoi diedero all’esercito macedone una forza d’urto e individuo, di una
famiglia o, come in
altre abitanti non erano cittadini ma sudditi di un re, d’azione difficilmente contrastabile. questo caso, di un
a de- che governava con il sostegno dell’aristocrazia intero popolo.
MAR IONIO
AR
LESBO
2 Si è mosso con astuzia e calcolo B persona che agisce per favorire Cheronea PERSIANO
EG
RODI
Tebe
Mantinea
CHIO popo
Corinto Atene
SAMO ques
3 Le manifestazioni studentesche C linguaggio retorico, privo di idee o
del Sessantotto portarono proposte concrete
Aless
all’adozione del sei politico. MAR IONIO
e la s
DI
A LL O S T U
Dota gli opliti della
ra le La battaglia di Cheronea segnò la fine dell’in- .................
a vit- dipendenza dei Greci. Tuttavia Filippo II non
iano. costrinse le poleis alla resa: non si presentò
DA
, che come vincitore, e neppure si fece incoronare Rafforza il ruolo della
UI
.................
G
prat- re; si presentò invece come garante della
oste- pace, come “comandante supremo” che met-
a tesi teva fine a decenni di scontri. Sul piano for- Fa progettare nuove
ippi- male l’autonomia delle poleis fu mantenu- .................
a un ta, e fra di esse Filippo II costituì un’alleanza
mico,
si applicò a realizzare il progetto del padre: sfi- trambi i casi vincitore, grazie all’efficacia della
dare l’impero persiano. In soli otto anni di im- “falange” e alla preparazione del suo esercito. A
prese militari egli andò molto oltre il progetto Isso Dario III, il Gran Re persiano che comanda-
paterno conquistando un immenso impero va le truppe, fu costretto alla fuga; la moglie e la
fino ai confini del mondo allora conosciuto dai figlia del sovrano furono fatte prigioniere.
popoli del Mediterraneo. Per l’eccezionalità di
queste imprese militari e della sua personalità, L’occupazione della Fenicia e dell’Egitto
Alessandro fu poi chiamato Magno (“Grande”) Anziché inseguire il nemico sconfitto nel cuo-
e la sua figura assunse tratti leggendari. re della dell’impero, Alessandro a questo pun-
to decise di procedere verso sud, in direzione
Le prime vittorie contro i Persiani della Fenicia, dove si trovavano le basi navali
Nel maggio del 334 a.C. Alessandro partì per la persiane. Tutte le città della regione (tranne
sua spedizione, a capo di un esercito di 45.000 Tiro, che fu espugnata e saccheggiata) si sotto-
uomini tra fanti e cavalieri. Aveva con sé anche misero volontariamente al sovrano macedone.
Tig
CIPRO O d’Aracosia
d’Aral
MED Eu POT Alessandria
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fra AM Proftasia
RAN te Alessandria
Il
o
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Tiro Escata
Babilonia PERSIA Samarcanda
Susa Alessandria
Alessandria MACEDONIA MAR NERO Alessandria
MAR
degli Oriti Bactra Alessandria Il pro
Alessandria di Carmania
CASPIO
Pura dell’Osso
Pella sul Golfo Persico
Persepoli
Alessandria BATTRIANA
Alessandria
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Menfi Granico
Gordio
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EGITTO ER Alessandropoli Kabul Nice
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Itinerario di Alessandro
La
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Stati dipendenti A qu
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da Alessandro
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Battaglie
asso
orien
Proseguendo ancora verso sud, penetrò in do greco contro il nemico persiano, sembrò ne t
RICORDA C Egitto, dove fu accolto con gli onori divini ri- avere compimento. stoc
HE
servati ai faraoni. Nel 332 a.C. fondò sul delta L’anno successivo una congiura organizza- “mis
I confini del Nilo
Itinerario una nuova città, che intitolò a sé stes-
di Alessandro ta da Besso, governatore della Battriana (una territ
dell’impero so chiamandola
Città fondate Alessandria: diventerà uno
da Alessandro provincia dell’impero), depose e uccise Dario te o
persiano includono Stati dipendenti
il Vicino Oriente dei più
da Alessandro
importanti e ricchi approdi commer- III. Alessandro colse l’occasione per presen- affid
antico. Nel cuore ciali del Mediterraneo, e un centro culturale di tarsi come legittimo successore del Gran Re: furon
Battaglie
della regione c’è la
Mesopotamia, la prim’ordine. condannò a morte i responsabili della congiu- furon
valle tra i fiumi ra e fece allestire solenni cerimonie in onore risto
Tigri ed Eufrate.
La conquista dell’impero persiano del defunto Dario. Confermò, in tal modo, l’in- mogl
Nel 331 a.C., dopo avere aspettato rinforzi telligenza politica che accompagnava le sue li, St
dalla Grecia, Alessandro lasciò l’Egitto e si azioni militari. Il grande impero persiano era
spinse all’interno dell’Asia, nel cuore dell’an- ormai nelle sue mani. Ve
tica Mesopotamia, pronto ad affrontare di- Spin
L E S S IC O rettamente l’esercito nemico. A Gaugàmela ■ Metti in ordine cronologico le imprese di O senta
sconfisse definitivamente l’armata del Gran Alessandro Magno sulla riga sottostante. Aless
DI
classe A LL O S T U
dirigente Re costringendo ancora una volta alla fuga A Penetrazione in Mesopotamia e sconfitta di Dario quist
III a Gaugàmela.
Gruppo che ha Dario III. so es
potere decisionale Il sovrano macedone poté entrare allora B Morte di Dario III e incoronazione di Alessandro a no c
DA
amministrative, o
G
pero: Babilonia, Susa, Persepoli. A Persepoli C Vittorie presso il fiume Grànico e a Isso. mon
occupando posizioni
nei settori chiave ordinò di dare alle fiamme il palazzo reale, D Conquista dell’Egitto e fondazione di Alessandria. nista
della vita economica “vendicando” così le distruzioni inferte alle duku
e sociale di un E Sottomissione delle città fenicie.
paese. poleis greche da parte persiana in passato: la paes
F Distruzione del palazzo reale a Persepoli.
campagna di conquista del Macedone, propa- cono
gandata tra le poleis come spedizione del mon- ............................................................................. come
G
mondo. Occupò i territori dell’odierno Afgha-
nistan, attraversò la catena montuosa dell’Hin-
dukush e si spinse in direzione dell’India,
paese quasi ignoto ai Greci e ai Macedoni,
conosciuto solo in base a racconti fantastici o
come mitico luogo di origine delle spezie. Nel
Tebe
pero apprestandosi a una riorganizzazione
A LL O S T U
Epam
Formazione di un’..................
greco-persiana con funzioni politica e amministrativa. Tuttavia, nel 323
.................. a.C., mentre si trovava a Babilonia, fu stron- L’a
DI
O
cato da una malattia violenta e fulminea, In
probabilmente la malaria (anche se qualcuno il reg
pensò a un avvelenamento, perpetrato duran- anch’
Ingresso di nobili ..................
nell’esercito .................. isolat
te un banchetto). Aveva 33 anni. Il mistero della
della sua morte, accresciuto dalle contrastan- esten
ti versioni sul luogo di sepoltura, fu l’ultimo per c
Matrimoni .................. tassello di una vicenda che diventò presto Così,
minie
leggendaria.
Al
Al
Aless
Persi
vittor
FONTI ALESSANDRO “RE DELL’ASIA” milita
il pro
territ
Erano passati ormai cinque secoli dalle grandi imprese compiute da Alessandro Magno, quando Arriano di conos
Nicomedia, nel II secolo d.C., le narrò in un’opera dal titolo Anabasi di Alessandro (letteralmente “risalita”, scont
ma anche “spedizione, ritorno”). Le vicende e le azioni del grande condottiero macedone avevano assunto da
tempo contorni leggendari. Arriano riporta nella sua opera una lettera inviata da Alessandro a Dario III dopo la
Il
battaglia di Isso (333 a.C.), durante la quale la famiglia del Gran Re era stata fatta prigioniera. Nel documento
il Macedone si muove su un duplice piano: da un lato rivendica la continuità della sua azione con quella delle D
Gaug
poleis greche, presentando la Macedonia come parte della Grecia; dall’altro pone sé stesso come sovrano
l’arm
assoluto, rompendo con la tradizione greca della polis e del governo dei cittadini. dell’im
“
da un
I vostri antenati, invadendo la Macedonia e il riprendi tua madre, tua moglie e i tuoi figli, e se
est fin
resto della Grecia, ci fecero del male senza aver vuoi anche qualcos’altro. [...] E in futuro se man-
raggi
subìto alcun torto. Ora io, eletto capo supremo derai qualcuno da me, mandalo al re dell’Asia, e indie
dei Greci e volendo punire i Persiani, sono passa- non scrivermi come a un tuo pari, ma chiedi, se
to in Asia. Ma siete voi che avete cominciato. [...] ti serve qualcosa, come al signore di tutto ciò che
Mio padre è stato ucciso da sicari che voi [Per-
siani] avete istruito, [...] e su di me [tu, Dario] hai
scritto ai Greci lettere non amichevoli, affinché
è tuo.
” [Arriano, Anabasi di Alessandro, II, 14]
Alessandro Magno
Alla morte di Filippo II (336 a.C.), il figlio Minore, presso il fiume Grànico (334 a.C.) e a
Alessandro riprese il piano di conquista della Isso, sulla costa siriana (333 a.C.). Nonostante
Persia al quale il padre si era dedicato dopo la la superiorità numerica del nemico, Alessandro
vittoria contro la Grecia. In otto anni di imprese sconfisse le truppe del Gran Re Dario III,
SIA” militari, tuttavia Alessandro andò molto oltre
il progetto paterno, conquistando un immenso
costringendolo alla fuga. Penetrò quindi nella
Fenicia e in Egitto, dove fu accolto con onori
territorio fino ai confini del mondo allora divini e nel 332 a.C. fondò, sul delta del Nilo, una
conosciuto dai popoli del Mediterraneo. I primi città cui diede il suo nome: Alessandria.
scontri con l’esercito persiano avvennero in Asia
conquista la
STABIL
il progetto di conquistare
RIELAB
L’IMPERO
ERO
RO
OPPERSIANO
PER propo
A Il
che egli realizza, creando un
B Il
C Il
IMPERO UNIVERSALE
(334-326 A.C.) D Im
E If
de
ORIENTARSI NEL TEMPO 1 Disponi sulla linea del tempo i seguenti eventi.
A Vittoria della Lega beotica a Leuttra F Atene e Tebe sconfitte a Cheronea dall’esercito
macedone
B Inizio della spedizione di Alessandro Magno
G “Pace del re”
C Assassinio di Filippo II
H Morte di Alessandro Magno
D Battaglia di Mantinea
RIELAB
E Fondazione di Alessandria d’Egitto orale:
386 a.C. 371 a.C. 362 a.C. 338 a.C. 336 a.C. 334 a.C. 332 a.C. 323 a.C.
RIELABORARE LE INFORMAZIONI 4 Completa la tabella inserendo opportunamente le lettere corrispondenti alle voci
proposte.
A Il potere è concentrato nelle mani del sovrano. F Le cariche pubbliche sono affidate a rotazione.
B Il potere è esercitato dall’assemblea dei cittadini. G Si costituisce di cittadini.
C Il sovrano è divinizzato. H Si caratterizza per una forte eterogeneità
linguistica e culturale.
D I magistrati sono sorteggiati.
I Si costituisce di sudditi.
E I funzionari sono scelti all’interno
dell’aristocrazia. J Si caratterizza per una forte omogeneità
linguistica e culturale.
ito
RIELABORARE LE INFORMAZIONI 5 Utilizza la tabella completata nell’esercizio precedente come traccia per l’esposizione
orale: metti a confronto le due tipologie di Stato.
pero
stato
delle
e dop
no tr
si aff
chi,
Alessandria
REGN
Rom
Nella prima metà del III secolo a.C. ad Alessandria d’E-
gitto viene realizzata per volontà del sovrano Tolomeo MEDITERRANEO ORIENTALE Nel Mediterraneo orientale, su
EVENTI CHIAVE
I la più celebre biblioteca del mondo antico. Vi la- cui si affacciano i regni fondati dai successori di Alessandro,
vorano, sovvenzionati dallo Stato, dotti provenienti da si intensificano gli scambi e i movimenti di merci, come pure i
tutti i regni ellenistici e in particolare dalla Grecia. Sul viaggi dei dotti e gli spostamenti di migranti in cerca di fortuna.
LUOGO
luogo in cui essa sorgeva è stata realizzata nel 2002 Considerata la capillare diffusione della cultura greca nei regni
la nuova Biblioteca di Alessandria, modernissima e ric- cosiddetti “ellenistici”, per circa due secoli il Mediterraneo orien-
chissima di storia e cultura. tale può davvero definirsi un mare “greco”.
DI IM
CA
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ventò il principale centro del nuovo organismo vicende dei generali di Alessandro Magno CRET
MAR MEDITERRANEO
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REGNI ELLENISTICI NEL III SECOLO A.C. AG
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Ti Stati greci indipendenti
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i Regno degli Antigonidi
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ARABIA Regno seleucide
(e Stati vassalli)
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ellenizzati
Stati greci indipendenti Stati greci indipendenti Regno di Pergamo Regno tolemaico
Regno degli Antigonidi Regno degli Antigonidi Regno seleucide (e regioni dipendenti)
(e regioni dipendenti) (e regioni dipendenti) (e Stati vassalli) Regni non greci
Regno tolemaico ellenizzati
vol1_U4_L14.indd 181 22/12/16 10:44
(e regioni dipendenti)
Regno di Pergamo
Modellino ricostruttivo
dell’acropoli di Pergamo
[Staatliche Museen, Berlino] 11 9
8 6 7
2
10
(1) Teatro; (2) Tempio
di Dioniso; (3) agorà
superiore; (4) altare di
5
“A
Zeus e Atena; (5) Hèroon
dei re; (6) Tempio di Il mo
Atena; (7) donario di attec
Àttalo; (8) recinto di
Atena; (9) biblioteca; (10) sand
Traianeum; (11) caserma. mia,
Fra le città ellenistiche si i citt
contraddistinse su tutte
le altre Pergamo, capitale 1 sovra
dell’omonimo regno 4 sorp
nel III secolo a.C. Così 3
ricca e fiorente da essere 2 cultu
considerata una seconda mato
Atene, la città si trovava
in Asia Minore, a poca “agir
distanza dalla costa egea tradi
dell’attuale Anatolia turca.
L’acropoli di Pergamo, local
una delle più famose del no d
mondo ellenizzato, fu
davvero l’unica in grado cultu
di competere con quella N
ateniese del V secolo a.C.
Comprendeva numerosi lingu
edifici, fra cui il teatro (il ma sorto direttamente dalla tradizione mace- dei territori di cui avevano assunto il control- polit
maggiore della città, che
ne possedeva un secondo done, fu quello costituito in Epiro, ai confini lo; in Egitto e Siria si tese alla divinizzazione glese
fuori dall’acropoli), la settentrionali della Grecia, da un cugino di del sovrano. com
biblioteca (che conteneva
circa 200.000 rotoli), il Alessandro, Pirro. Questi organizzò un forte La corte era il centro del potere politico. to ch
Tempio di Atena e esercito sul modello macedone e per qualche Vi lavoravano i funzionari dell’amministrazio- il pro
il monumentale Altare
di Zeus e Atena. tempo contrastò l’affermarsi degli Antigonidi ne regia, che si occupavano anche di giustizia dom
in Macedonia. Intervenne anche in Italia, nel rispondendo per conto del re alle suppliche quell
281 a.C., per sostenere le città della Magna rivolte dai sudditi. A corte giungevano artisti poco
Grecia contro l’espansione militare romana. e intellettuali da tutto il mondo greco. La tradi- no in
zione politica della polis era ormai un ricordo esse
Il regno di Pergamo lontano. do b
Nelle aree dell’Asia Minore rimaste sotto il nell’
controllo dei successori di Alessandro emerse- pello
ro con il tempo altri regni, come quello di Per- saro
gamo, fondato dal re Àttalo dopo aver vinto ■ Completa la mappa concettuale. O
dirig
i Gàlati, una popolazione celtica che invase cultu
DI
A LL O S T U
Macedonia e Grecia (279 a.C.) stabilendosi poi regno di Siria (...............)
in Anatolia. Anche la città di Pergamo, come La
Antiochia e Alessandria, diventò uno straordi- regno d’..............., DA Lo st
nario centro di cultura. (Tolomeo I) te ne
UI
G
cont
Il modello di regalità regno di ...............,
(Antigono I)
strui
Il nuovo modello di regalità instaurato da Ales- Atto
sandro Magno fu continuato in parte dai suoi regno d’Epiro (...............)
gorà
successori. I sovrani ellenistici si presentaro- le bo
no come ottimi amministratori e guerrieri e tem
regno di ...............,
vittoriosi, «re per diritto di vittoria», dimo- (Àttalo I) stadi
strando così di essere i legittimi conquistatori ment
MA
ARABIA
Alessandria Persepoli Alessandria
ordo
RR
essenzialmente di Greci e Macedoni, aven- Roma MAR NERO
OS
Napata
do bisogno di uomini fidati nell’esercito e MAR
SO
Corinto a seta
MAR MEDITERR ANEO Antiochia CASPIO via dell INDIA
nell’amministrazione. Rispondendo all’ap-
MA
OCEANO
Seleucia
OS
Napata INDIANO
sarono nelle città orientali e l’intera classe Alessandria Persepoli Alessandria
SO
OCEANO
A LL O S T U
MA
ARABIA INDIANO
RR
Napata
SO
G OCEANO
contesti urbani. Molte nuove città furono co- Oro Perle
INDIANO
Grano Seta
struite rinnovando il modello della polis.
Cavalli Schiavi
Attorno alla tradizionale piazza cittadina, l’a- Incenso Olio
Legname Vino
gorà, correvano lunghi portici, che ospitavano Oro Perle
DI
dero vita a fiorenti attività, integrandosi con cilità
A LL O S T U
A Diffusione della cultura e della lingua greca.
la popolazione locale. Sia nelle acque e sulle rio e
coste del Mediterraneo, sia lungo le piste caro- B Autonomia politica, sul modello della polis. le re
vaniere che collegavano i regni ellenistici con macc
DA
C Autonomia amministrativa, ma non politica.
UI
i paesi dell’Estremo Oriente, il commercio di D Classe dirigente mista greco-persiana. G ingen
merci preziose – seta, spezie, gioielli – ali- tare
E Costruzione di nuove città sul modello urbanistico
mentava la domanda di una clientela raffinata, della polis greca.
che a sua volta sosteneva l’arricchimento dei Le
F Sviluppo del commercio di merci preziose.
ceti mercantili. La d
medi
comi
nizza
3 Conquiste culturali e tecnologia culm
viva
VIAGGIO E OSPITALITÀ
Nuove città, nuovi attrattori culturali
Lo studio e la ricerca ziati d’età ellenistica non ebbero un’applicazio- O
La circolazione delle idee e degli uomini, favori- ne pratica, se non nel campo della tecnologia ferm
ta dall’uso comune della lingua greca, si accom- militare o in quello della costruzione di mac- le rad
pagnò al finanziamento delle istituzioni cultu- chine da impiegare in occasione di feste reli- za si
rali da parte dei sovrani, che così guadagnavano giose o alla corte dei sovrani, per meraviglia- co, fi
prestigio e popolarità. I re finanziarono centri re e stupire gli spettatori. l’idea
di ricerca e di studio e sostennero lo svilup- Nel campo dell’astronomia Eratostene di
po della cultura scientifica, letteraria, filosofica. Cirene riuscì a calcolare con ottima approssi-
Ciò accadde ad Antiochia in Siria, a Pergamo in mazione la misura della circonferenza della
Asia Minore, in molte altre città dei regni elle- Terra; mentre Aristarco di Samo comprese MACC
nistici. Alessandria, specialmente, diventò un che fosse la Terra a ruotare intorno al Sole e
formidabile centro di cultura. Qui Tolomeo I non viceversa, elaborando per primo la teo-
fece erigere una ricchissima biblioteca, tra le ria eliocentrica. Anche la medicina compì
più famose del mondo antico, e fondò il Museo, progressi: i medici alessandrini migliorarono
un istituto di ricerca nel quale gli studiosi erano enormemente la conoscenza dell’anatomia
ospitati e finanziati dallo Stato. Museo letteral- umana, grazie alla pratica della dissezione dei
mente significa “casa delle Muse”: le dee che cadaveri dei condannati a morte, fino ad allora
ispirano le attività artistiche e intellettuali. considerata sacrilega e quindi vietata.
cilità di reperire manodopera a un prezzo irriso- nizzazione del sapere e dell’istruzione vanta Dall’VIII
A LL O S T U
secolo a.C. i
rio e il largo ricorso alla manodopera schiavi- un’origine greca. Le pratiche dello sport, gli Greci fondano
le rendevano poco economica l’introduzione di stadi, i giochi olimpici sono invenzioni greche. Il lungo le coste
del Mediterraneo
macchine complesse, che avrebbero richiesto teatro e le sue più caratteristiche rappresenta-
DA
numerose colonie.
In Italia si
UI
G ingenti investimenti economici per poter diven- zioni (commedia, tragedia, mimo, danza) sono insediano nel Sud
tare davvero vantaggiose. di origine greca. Le forme e le tecniche dell’ar- della penisola
te, della scultura, dell’architettura si sono (Magna Grecia)
e in Sicilia.
Le radici culturali dell’Europa ispirate per secoli all’antica Grecia. Dai Greci,
La diffusione della cultura greca nell’area infine, noi europei ereditiamo la storia, la filo-
mediterranea e nell’Europa meridionale era sofia e il pensiero razionale (scientifico), tra
cominciata secoli addietro con la Grande colo- le maggiori creazioni del genio ellenico.
nizzazione, ma in età ellenistica raggiunse il
culmine. Per molti secoli questa cultura restò ■ Individua l’artefice di ognuna delle seguenti imprese culturali. O
viva nei popoli del Mediterraneo.
DI
Fonda la Biblioteca e il Museo ad Alessandria d’Egitto: ...............
A LL O S T U
A
azio- Oggi, dopo più di duemila anni, possiamo af-
B Scrive il trattato Elementi: ..............
ogia fermare che la civiltà greca costituisce in parte
mac- le radici di quella europea, e che la sua presen- C Compie esperimenti nel campo della fisica e della meccanica: ...............
DA
reli- za si avverte in ogni campo: politico, scientifi- Riesce a calcolare la circonferenza della Terra: ...............
UI
D
G
iglia- co, filosofico, artistico. Come abbiamo appreso, E Elabora per primo la teoria eliocentrica: ...............
l’idea della democrazia risale a modelli greci.
ne di
ossi-
della
prese MACCHINE MERAVIGLIOSE
ole e I congegni ideati dagli scienziati di età ellenistica si rivelarono contenitore (4). Sfruttando la tensione di un cavo (5) collegato a un
teo- particolarmente adatti a rappresentare le manifestazioni del contrappeso (7), l’aumento di peso del contenitore faceva girare i cardini
sacro. Sappiamo, ad esempio, di un dispositivo che faceva aprire a vite delle porte (6). Le macchine meravigliose erano impiegate anche
ompì automaticamente le porte di un tempio nel momento stesso in cui a teatro per far comparire miracolosamente sulla scena il dio che a
rono veniva acceso il fuoco su un altare. Il sistema si basava sull’eolìpila, un certo punto dell’azione tragica interveniva in modo risolutivo nelle
macchina inventata da Erone di Alessandria. Sotto l’altare (1) era vicende umane. Così avviene nella rappresentazione nella foto della
omia posta una sfera parzialmente riempita d’acqua (2). Grazie al calore Medea di Euripide al teatro greco di Siracusa, dove il dio appare in alto,
e dei del fuoco, la pressione all’interno della sfera aumentava sino a fare nel cerchio dorato.
fuoriuscire l’acqua che, passando per un sifone (3), andava a riempire un
llora
◄ ◄ Porte di un tempio
ad apertura automatica
◄ Apparizione di un personaggio
, non divino
[Teatro greco di Siracusa, 2009]
ecni-
amo,
cune
treb- 1
icchi
i dif-
ando- 2
5 3
delle
attori 7 6 4
teva
inte-
U
n periodo storico di grande trasformazione, an- riente. Si trattò di un processo di assimilazione cultu-
che sul piano gastronomico, fu quello che seguì rale che abbiamo visto ripetersi spesso nella storia: pri-
alla caduta dell’impero persiano nelle mani di ma si diffondono i prodotti, poi la tradizione culinaria.
Alessandro Magno, quando sulle tavole greche Dalla Siria arrivarono un nuovo tipo di cocomero, la
arrivarono nuovi cibi orientali. Inizialmente la trasfor- ruta e il pistacchio. Dalla Fenicia i datteri. Dall’Egitto
mazione riguardò il “paniere” dei prodotti disponibili: i piselli. Dall’Etiopia il riso, usato sotto forma di fari-
nuovi frutti, nuove verdure entrarono nell’uso, adattati na per confezionare creme e un tipo speciale di pane.
al gusto acquisito nel corso dei secoli. Più lentamente Dalla Media giunse il crescione, dall’Iran il carciofo,
si diffusero, invece, le nuove ricette importate dall’O- dall’India la zucca.
Fra gli animali, l’arrivo più significativo fu quello dei
fagiani, originari della Media, importati dal re d’Egitto
► Fagiani e pernici in un manoscritto persiano,
XVI sec. Tolomeo per farli accoppiare con le faraone.
[dal manoscritto Baburnama; Walters Art Museum, Baltimora Aumentò anche la varietà di spezie ed erbe aromatiche:
(Usa)]
zafferano dalla Cilicia, coriandolo e origano dall’Egitto,
carvi dalla Frigia, cumino dall’Etiopia, dalla Siria e dal- sotto
la Libia. Dalla Siria si diffuse il sommacco, una pianta Non t
dal sapore molto particolare, poi scomparsa dagli usi cesso
di cucina: oggi è utilizzata come ammorbidente per la chero
conciatura delle pelli. Di origine orientale erano il co- dai R
sto, il nardo, il malabatro, il silfio, spezie dai nomi per fu acc
noi bizzarri e sconosciuti ai più. Forse anche lo zenzero solo p
era già noto al tempo. Ma la spezia di gran lunga più i tess
usata restò il pepe di origine indiana, che presto anche Quest
la cucina romana utilizzò in abbondanza. di nu
Vari prodotti erano conosciuti allora con l’attribuzione anche
geografica di “partici”, perché diffusi dai Parti, che ave- le no
vano costituito un proprio regno a est di quelli ellenisti-
ci. Per lungo tempo i Parti controllarono il commercio
con l’Oriente lungo la via delle spezie, impedendo ai
Cinesi e agli Indiani di commerciare direttamente con
i popoli mediterranei. Attraverso i Parti si diffuse il la-
ser o assafetida, una spezia che sostituì il silfio della
Cirenaica, prima molto usato ma poi divenuto raro sui
mercati a causa di una crisi di produzione nelle terre
d’origine. Altre piante, come il rabarbaro, si diffuse-
ro tramite la mediazione dei Parti. “Alla partica” sono
definite alcune preparazioni menzionate nel ricettario
romano attribuito ad Apicio (I secolo d.C.): «pollo alla
▲
► Il frutto del sommacco e la sua versione partica», «capretto o agnello alla partica».
in spezia già triturata
La pianta del sommacco è un arbusto dai La pesca, invece, di origine cinese, si diffuse tra i Gre-
fiori giallo-verdastri e dai piccoli frutti ci con il nome di mela di Persia perché fu scoperta
di colore rosso scuro. Questi ultimi, se per la prima volta in Persia e venne descritta come un
mangiati freschi, sono velenosi, mentre
sono impiegati come spezia dopo essere particolare tipo di mela, oppure di prugna: un nome al-
stati essiccati e tritati. Quasi sconosciuto ternativo usato dagli autori antichi è appunto quello di
nella cucina occidentale e invece molto “prugna persiana”. E questo avvenne per un processo
usato in quella mediorientale, il sommacco
ha un sapore acidulo simile al succo di culturale che si ripete spesso nella storia: assimilare le
limone e viene impiegato per insaporire il novità a ciò che è già noto.
pesce, la carne e le insalate, ma anche per Le mele (o prugne) “persiane” erano ritenute più nu-
aromatizzare salse a base di yogurt. Dai
semi triturati si ricava anche una bevanda trienti dei frutti consueti. Il greco Filotimo scrive che
dissetante. «sono grasse e farinose, e abbastanza spugnose. Messe
tiche:
Egitto,
e dal- sotto una pressa danno una grande quantità di succo». come qualcosa di immutabile da difendere a ogni co-
pianta Non tutti i prodotti importati dall’Oriente ebbero suc- sto (mentre è una realtà in continuo mutamento).
gli usi cesso sulle tavole greche. È il caso della canna da zuc- Così, quando nella seconda metà del II secolo a.C.,
per la chero o degli agrumi. L’arancia, conosciuta dai Greci (e Roma conquistò i regni ellenistici, aprendosi a nuove
il co- dai Romani) solamente nella varietà selvatica o amara, influenze culturali, uomini “all’antica” come il cele-
mi per fu accolta con diffidenza e per molto tempo
Roma MARimpiegata
NERO bre Catone protestarono scandalizzati per certe novità
nzero solo per usi non alimentari, ad esempio per
Corinto proteggere gastronomiche
MAR prese llaa sesimbolo
ta della “moderna corru-
ga più AR MED CASPIO via de
i tessuti, un po’ Mcome siITfa
ERR A
NEOcon la naftalina.Antiochia zione”: per esempio il ciliegio, introdotto a Roma dalla
oggi
Cartagine Efeso Bactra
anche Questo accadde probabilmenteCirene perchéRodi
l’introduzione provincia del Ponto, sulTaxilaMar Nero, dal proconsole Lu-
Ecbatana Alessandria
di nuovi prodotti e usi alimentari suscitò curiosità, Seleucia
ma cullo (IPersepoli
secolo a.C.). IlAlessandria
ciliegio ricevette questo nome
Alessandria
zione anche perplessità e disorientamento: si temeva che dalla città asiatica (Kerasos) da cui si importò la tecni-
e ave- le novità mettessero in crisi la “tradizione”, pensata ca di coltivazione.
enisti- INDIA
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ARABIA
mercio
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e con
il la-
LETTURA ATTIVA
della OCEANO
ro sui Colloca le lettere INDIANO
O
ggi è difficile che una città venga creata da di “capitale europea della cultura”; inoltre sostiene “rifon
zero. Può capitare che “rinnovi il suo look”, economicamente le sue iniziative culturali e gli inve- Attali
magari in occasione di un grande evento spor- stimenti strutturali per ammodernarne la viabilità e i ca, cu
tivo, o per un finanziamento straordinario ri- servizi pubblici. In questi casi la città moltiplica il suo zione
cevuto da organismi internazionali. Per esempio, ogni “appeal turistico”, richiama più visitatori, rigenera la all’ep
anno l’Unesco conferisce a questa o a quella città, se- propria immagine. santu
lezionata per la qualità dei suoi progetti, la qualifica Nell’Antichità capitava più spesso che una città fosse tempo
creata dal nulla. Fu il caso di molte colonie greche, della
centri commerciali, ma anche luoghi di popolamento Diven
e centri agricoli, disseminati lungo le coste del Me- si rie
diterraneo. Fu il caso di alcune importanti città del Biblio
periodo ellenistico, divenute luoghi di rappresentanza, tipica
di esibizione e quasi “vetrine” del potere regio: così siden
Alessandria, edificata in Egitto da Alessandro Magno poli c
nel 332-331 a.C. e splendidamente sviluppata da To- ogni p
lomeo I, iniziatore della dinastia tolemaica; Antiochia, nei lu
edificata verso il 300 a.C. sulla costa siriaca da Seleu- mente
co I della dinastia seleucide. Anche città preesistenti prese
come Pergamo, in Asia Minore, furono per così dire e lo r
ampie
Faro Quartiere reale Comprendeva il palazzo fra le
reale, lussuose residenze per i dignitari di
Museo corte, gli uffici amministrativi, le caserme pendi
L’antica Alessandria d’Egitto e lussureggianti giardini. Fu sede della d’esta
residenza dei Tolomei durante il loro lungo nord-
regno.
Molti
Teatro Tipico edificio teatrale greco co er
M
A situato accanto al Tempio di Poseidone, orient
Faro R
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di fronte al grande porto. costru
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Quartiere metri, accoglieva la lio. F
greco gioventù alessandrina
educata alla greca.
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Serapeo
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La Bi
Serapeo Dedicato al dio Serapide dai Tolomei miglia
LAGO MAREOTIDE
conteneva una grande biblioteca. comu
I regni ellenistici
Il più esteso e potente fu il regno di Siria si estendeva a gran parte della Grecia. In Epiro,
nell’ex impero persiano, creato da Seleuco, satrapo ai confini settentrionali della Grecia, fu fondato
di Babilonia, con capitale Antiochia, una delle un piccolo regno da Pirro, cugino di Alessandro,
più importanti metropoli del mondo mediterraneo. che si pose a difesa delle città della Magna Grecia
Sotto il generale Tolomeo, figlio naturale di Filippo contro l’espansione romana. Infine, in Asia Minore
II, si costituì il regno d’Egitto, con capitale sorse il regno di Pergamo, fondato da re Àttalo.
Alessandria. Nelle terre d’origine della dinastia Le città di Pergamo, Antiochia e Alessandria
macedone si formò il regno di Macedonia, sotto diventarono grandi centri di cultura.
i discendenti del generale Antigono, il cui dominio
L’ellenismo
Nei regni ellenistici si assistette a una 323 a.C. e la battaglia di Azio, nel 31 a.C.,
sorprendente diffusione della cultura e della che segna l’avvento della supremazia romana
lingua greca, che diventò la lingua ufficiale, in Oriente. Molte nuove città furono costruite
parlata in primo luogo dai politici e dagli e organizzate secondo il modello della polis.
intellettuali. Era detta koinè, ovvero “lingua L’intera classe dirigente fu educata alla cultura e
comune”. Il fenomeno di diffusione della civiltà alla lingua greche, mentre il sogno di Alessandro,
greca è chiamato ellenismo, ed è per convenzione d’integrazione fra civiltà persiana e greca, venne
datato fra la morte di Alessandro Magno, nel di fatto abbandonato.
Un’eredità perenne
La diffusione della cultura greca nell’area continua a nutrire alle radici quella europea. La
mediterranea raggiunse il culmine in età ellenistica. sua presenza si avverte in ogni campo: l’idea di
Il Mediterraneo orientale è stato perciò definito democrazia, il nostro alfabeto, le pratiche dello
un mare “greco”. Ancora oggi, dopo più di duemila sport, le forme del teatro, le tecniche dell’arte, la
anni, possiamo affermare che la civiltà greca filosofia e il pensiero razionale.
L’IMPERO DI
ALESSANDRO
fondando
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I REGNI ELLENISTICI
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lo. SIRIA EGITTO MACEDONIA PERGAMO
(Seleuco) (Tolomeo) (Antigono) (Àttalo)
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Nel
e
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no Colloca sulla carta i tre
la centri più importanti
redì, dell’epoca ellenistica:
Alessandria, Antiochia e
ate Pergamo.
Stati greci indipendenti St
Regno degli Antigonidi Re
(e regioni dipendenti) (e
Regno tolemaico
(e regioni dipendenti)
Regno di Pergamo
a
Regno seleucide
(e Stati vassalli)
ello Regni non greci
e, la ellenizzati
focus
Cos’è il patrimonio culturale?
bene è ritenuto importante, non solo deve es-
La parola “patrimonio” è usata in genere per in-
sere protetto dal degrado, dagli atti vandalici,
dicare l’insieme dei beni che una persona o una
dall’usura del tempo, ma deve divenire motivo
te famiglia possiedono: case, macchine, gioielli,
d’orgoglio per la collettività, essere visitato
terre, imprese, denaro. Spesso il patrimonio è
dai turisti e apprezzato dalla popolazione locale.
costituito dall’eredità lasciata dagli antenati. Gli
ici
eredi più attenti se ne curano, lo amministrano
senza sperperarlo, lo incrementano e lo traman-
L’Unesco
dano alle generazioni future. Anche lo Stato ha i A livello mondiale è l’Unesco, l’Organizzazione
uelle delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scien-
suoi patrimoni e, se attento e virtuoso, agisce per
conservarli, rispettarli e renderli fruttuosi per la za e la Cultura, a occuparsi della tutela delle
F comunità dei cittadini. Il patrimonio rappresenta bellezze storico-artistiche dei diversi paesi. Il
infatti la ricchezza del paese intero. documento di riferimento con cui l’Unesco si
Il patrimonio culturale, in particolare, testimo- attribuisce questa missione è la Convenzione
nia la storia e la bellezza del paese: gli edifici sulla Protezione del Patrimonio Mondiale,
d’epoca, i palazzi, le chiese, le opere d’arte custo- culturale e naturale dell’Umanità, del 1972.
dite nei musei, il paesaggio tipico di alcune regio- Questa Convenzione prende in considerazione
ni (i cosiddetti beni materiali) raccontano “sen- unicamente la tutela dei beni materiali, ma nel
za parole” il passato, documentano la civiltà di cui 1989 si comincia a porre attenzione anche ai beni
tutti i cittadini di uno Stato sono eredi; lo fanno immateriali. In quell’anno viene infatti elaborata
anche la lingua, i dialetti, le tradizioni tramandate la Raccomandazione sulla salvaguardia della
oralmente, la musica, le feste patronali, i saperi e cultura tradizionale e del folklore.
le pratiche di cucina (i beni immateriali). Fra i “beni immateriali” che costituiscono il
Conoscere il patrimonio culturale del proprio Patrimonio dell’Umanità, l’Unesco ha inserito
paese aiuta a comprendere la società in cui si nel 2010 anche la “dieta mediterranea”, inte-
vive, le sue tradizioni, la mentalità e il modo di sa non come lista di prodotti alimentari ma come
ura e
pensare. Per questo il “patrimonio culturale” è di insieme di saperi, pratiche e modi di vita, incluso
interesse collettivo. Occorre anche sapere che quello della condivisione e della convivialità.
il patrimonio culturale di uno Stato appartiene
all’umanità intera, perché documenta le pas- I siti Patrimonio dell’Umanità
a, in
sate civiltà create dall’uomo nei secoli. Sulla base della Convenzione del 1972, l’Unesco
ha il compito di identificare i siti che costituisco- LE S SI C O
Tutelare e valorizzare no il cosiddetto “Patrimonio mondiale dell’Uma-
Questo modo di intendere il patrimonio culturale nità”, per proteggerli, conservarli integri o, se folklore
trova conferma nelle leggi che lo Stato stabilisce necessario, restaurarli. Il compito di selezionare L’insieme delle
per la tutela e la valorizzazione. Tutelare signifi- quelli che costituiscono una risorsa per il paese tradizioni popolari
di una regione, un
ca difendere, proteggere. La tutela del patrimo- ospite e per l’umanità intera è stato affidato alla paese o un popolo; in
......
nio si fonda dunque sugli investimenti economici Commissione per il Patrimonio Mondiale. questo senso anche
gli usi e i costumi
...... fatti dallo Stato per conservare e restaurare le L’Unesco ha finora riconosciuto 1031 siti (802 di una comunità.
opere artistiche, o salvaguardare gli ambienti na- culturali, 197 naturali e 32 misti) presenti in 163
......
turali e i paesaggi più peculiari. paesi. Si tratta di intere città, opere d’architettura
...... La valorizzazione si fonda invece su tutte le e d’arte, ma anche di particolari habitat naturali.
azioni che danno valore al patrimonio cultura- I siti Patrimonio dell’Umanità sono ovunque nel
......
le e ne promuovono le potenzialità: valorizzare mondo: la maggior parte si trova in Europa e in
...... significa, per esempio, rendere accessibile il pa- Asia, dove sono sorte le più antiche civiltà che
trimonio ai cittadini stabilendo orari di apertura hanno lasciato tracce consistenti del loro pas-
......
“comodi” per le visite a parchi, ville d’epoca o saggio sulla Terra; molti sono nelle Americhe e
...... musei; o rendere note le opere d’arte presenti sul in Oceania; l’Africa è il continente che ne ospita
territorio, attraverso i giornali, le radio, le televi- il numero inferiore. Tra gli Stati, l’Italia è quello
......
sioni e il Web. con il maggior numero di siti proclamati Patrimo-
...... Le attività di tutela e valorizzazione vanno nio dell’Umanità, ben 51.
C
2
3
on i suoi 51 siti dichiarati Patrimonio L’Italia è fra le 10 mete preferite dai viaggiatori, 4
5
dell’Umanità dall’Unesco (la maggior parte nel mondo, e ospita ogni anno circa 175 milioni 6
dei quali si trova in Lombardia, Toscana, di turisti stranieri, il 25% dei quali interessato a 7
8
Campania e Liguria) e grazie al suo immenso pa- visitare le città d’arte, i musei e i grandi capo-
trimonio storico, artistico ed enogastronomico, lavori. Le regioni più visitate sono la Toscana e
l’Italia è meta esclusiva per il cosiddetto turismo il Trentino-Alto Adige; le quattro città più visita-
culturale. Secondo la definizione dell’Organizza- te dagli stranieri sono Firenze, Roma, Venezia e
zione Mondiale del Turismo, il turismo culturale Milano.
«rappresenta tutti quei movimenti di persone Il turismo culturale rappresenta una voce fonda-
motivati da scopi culturali come le vacanze stu- mentale della nostra economia: nel 2015 i turisti
dio, la partecipazione a spettacoli dal vivo, festi- stranieri in Italia hanno speso oltre 35 milioni di
val, eventi culturali, le visite a siti archeologici e euro, 10 milioni dei quali per fare una vacanza
monumenti, i pellegrinaggi». nei luoghi d’arte e cultura. ◄
▼
Turisti stranieri in Italia nel 2011 ► Concentrazione di siti Unesco regione per regione
[www.ontit.it, elaborazione Ont su dati Istat 2011; 2012] [www.wikipedia.org, 2013]
Giappone 77,8
▼
Presenze turistiche nelle località italiane nel 2011
[www.ontit.it, elaborazione Ont su dati Istat 2011; 2012]
Regno Unito 54,4
città di
Spagna 47,7 comuni interesse
storico e
15%
capoluoghi artistico
Stati Uniti 47,3 di provincia 25%
2%
località collinari
Francia 35,8 e di interesse vario
4%
Olanda 22,9
località termali
3%
Presenze
Austria 21,2
i crolli attività a esso collegate – il turismo in luoghi d’arte e delle bellezze di un ter- nei confronti del paesaggio e delle ope-
primo luogo – sono messe a frutto al di ritorio è anche compito di noi cittadini, re d’arte a cielo aperto di cui abbiamo
u sotto delle loro potenzialità. Un esem- che dobbiamo assumere un compor- la fortuna di godere ogni giorno passeg-
pio per tutti sono i crolli che, negli ulti- tamento responsabile e rispettoso giando nelle nostre città.
mi anni, hanno subìto gli edifici del sito
o archeologico di Pompei, un luogo
unico, di valore inestimabile. Secondo i LETTURA ATTIVA
co
nni dati della Soprintendenza che si occupa
A che anno risalgono gli eventi indicati di seguito?
enti del sito, nel 2015 Pompei è stata visita- A Codice dei beni culturali e del paesaggio
o ta da 2.978.884 turisti; se il sito fosse B Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale, culturale e naturale dell’Umanità
a tutelato e valorizzato al massimo delle C Pompei sito Unesco
i che sue potenzialità, questo numero cresce-
aria D Raccomandazione sulla salvaguardia della cultura tradizionale e del folklore
ifici. rebbe di molto. Individua sul tuo territorio almeno un bene materiale e un bene immateriale (per esempio,
iti La tutela del patrimonio è certamen- sagre, cortei storici, ecc.) d’interesse culturale o sottoposto a tutela.
i te una responsabilità da attribuire allo Quali interventi sono stati messi in atto dallo Stato o dagli enti competenti per tutelare e
e valorizzare i beni da te indicati nella risposta precedente (restauro, chiusura al traffico,
Stato e agli enti pubblici, che se ne de- utilizzo degli spazi per organizzare eventi, ecc.)?
urale
vono fare carico. Tuttavia il rispetto dei
2 Tra le azioni politiche elencate di seguito, individua con una crocetta quelle realizzate da Pericle.
A Introduzione di un compenso per chi fa politica E Concessione all’ecclesìa di più potere di controllo Econ
B Abolizione della schiavitù per debiti sull’operato dei magistrati
C Istituzione della bulè F Istituzione dei tribunali popolari
D Restrizione del diritto di cittadinanza a chi ha G Sostegno finanziario alle attività culturali Cult
entrambi i genitori ateniesi
....................................................................................................................................................... 5 Le
rappre
classi
3 Classifica con una crocetta i fattori di seguito elencati a seconda che indichino una causa o una conseguenza a.C.).
della guerra del Peloponneso. Attenzione! Alcuni fattori elencati non sono attinenti (N.A.).
Il Dor
CAUSA CONSEGUENZA N.A. origin
lo scu
Imperialismo ateniese pratic
e dell
Grande colonizzazione secon
Fine dell’egemonia ateniese
A Re
Rivalità tra Sparta e Atene B Mo
C Ar
Ambizioni espansionistiche di Filippo II
L’impr
Trasferimento del tesoro della Lega di Delo ad resa p
Atene
A da
Riforma delle istituzioni democratiche da parte di
Pericle B da
C da
Lotta per l’egemonia sulla penisola greca
D da
Perdita della libertà e dell’autonomia da parte E da
delle poleis F da
governo dei cittadini • divinizzazione del sovrano • libertà politica • sudditanza • commercio con l’Oriente
• forte senso dell’identità greca • koinè • commerci con le colonie • modello urbanistico della polis •
conflitto per l’egemonia in Grecia • diàdochi • esportazione del modello culturale greco • sviluppo dell’arte
e della filosofia • teatro • progresso scientifico e tecnologico (macchine belliche) • manifestazioni sportive
(Olimpiadi) • nascita della storia
trollo Economia
Cultura
A Realismo D Perfezione
B Movimento E Instabilità
C Armonia F Sensualità
L’impressione complessiva che scaturisce dal Doriforo è
resa principalmente:
A dalla ricchezza dei particolari
B dal perfetto bilanciamento del corpo
C dalla tensione muscolare
D dal realismo degli elementi anatomici
E dalla nudità del soggetto
F dalla posizione scomposta
Motiv
conce
palestra invalsi
6 Leggi attentamente i documenti proposti e rispondi alle domande.
Nel documento 1 lo storico greco Tucidide (V secolo a.C.) afferma che nella vita pubblica ottiene
riconoscimento:
A chi possiede la risorse economiche per C chi non possiede nulla
contribuire al benessere dello Stato
B chi possiede le doti migliori per contribuire al
benessere dello Stato
La possibilità per un povero di partecipare alla vita pubblica è stata introdotta da una riforma di:
A Solone B Clìstene C Pericle
Motiva questa tua ultima risposta sottolineando nei due testi le parole e le espressioni relative al
concetto individuato.
scuola e lavoro
7 Sulle tracce di Alessandro Magno: dividetevi in tre gruppi e organizzate un itinerario per un viaggio
ne di “immaginario” nelle tre capitali dell’ellenismo, Alessandria, Pergamo e Antiochia, scegliendo una destinazione per
gruppo. Ogni gruppo produrrà un cartellone dedicato alla città scelta in cui figureranno:
valo-
ruppi • una pianta ingrandita della città; materiale (monumento) o immateriale
vero, • una scheda storica sulla città in epoca ellenistica; (processione, festa cittadina, mercato tipico);
acolo
• tre schede dedicate a un bene da visitare, • la ricetta di un piatto dell’antica tradizione
locale.
Fase 2. Ricercate sul Web le immagini dei luoghi di interesse culturale (sia paesaggistici sia
monumentali) presenti nell’area assegnata, e selezionatene tre tra quelli di epoca ellenistica.
Fase 3. Ciascun membro del gruppo sceglierà uno dei beni selezionati e ne stilerà una scheda
composta da una o più immagini e un testo esplicativo che ne illustri brevemente la storia e
gli aspetti caratterizzanti da un punto di vista artistico o paesaggistico, non dimenticando di
indicare le condizioni di accesso al bene (orari di apertura, biglietteria, ecc.).
Fase 4. Conducete una ricerca con il gruppo sul Web, approfondendo i piatti tipici della città
assegnata; selezionate quello che presenta il maggior numero di ingredienti originari della zona
secondo le informazioni date dalla rubrica Il sapore della storia, p. 186; quindi producete una
scheda corredata di immagine, storia del piatto e ricetta.
Fase 5. Gruppo per gruppo, mettete insieme su un cartellone le schede prodotte; su ciascuno
dei tre cartelloni dovrete inserire la pianta della città, su cui il gruppo ha lavorato, e con un
pennarello rosso segnare l’itinerario elaborato.