Sei sulla pagina 1di 48

Unità 4

Dai Greci ai
Macedoni:
il superamento
della polis
o
nism
l e
l’el
PPT so e
N
N LI E
e
ponn
O

P el o
La guerra del
Lezione 12
La guerra del Peloponneso ATLANTE IERI OGGI
7. IL PATRIMONIO ARTISTICO
IL SAPORE DELLA STORIA
A tavola con i Greci
VIAGGIO E OSPITALITÀ AUDIOSINTESI
DELLE LEZIONI
I giochi panellenici: le Olimpiadi

Lezione 13
Il tramonto della polis
e l’espansione macedone

Lezione 14
I regni ellenistici
IL SAPORE DELLA STORIA focu s 2
Sapori d’Oriente per le cucine d’Occidente La valorizzazione del patrimonio culturale

VIAGGIO E OSPITALITÀ LABORATORIO DELLE COMPETENZE


Nuove città, nuovi attrattori culturali

vol1_U4_L12.indd 153 22/12/16 10:36


z i o n e 1 2
e
1
L L’
Nel 4
arist
chies
la cit
con i
le leg
La guerra caric

del Peloponneso ti de
nella
«scu
IMPERIALISMO Si definisce “imperialismo” l’ambizione lo sto
CONCETTO CHIAVE

di uno Stato ad allargare i propri domìni con campagne


un p
militari di conquista e a sfruttare economicamente i ter-
ritori e i popoli sottomessi. Quest’ambizione ha carat- Un p
terizzato la politica di Atene dopo le guerre persiane e di Pe
ha portato al più grande conflitto mai scoppiato nella
Grecia antica, la guerra del Peloponneso. MAR
NERO
C
MEZZALUNA FERTILE Peric
moc
nto ricev
spo
Elle
MAR
un c
EGEO riun
cons

AS
Atene A

I
MI
NORE dizio
Sparta
Siracusa per
MAR attiv
Nella seconda metà del V secolo a.C. Pericle è alla MEDITERRANEO
guida di Atene. Con lui la polis vive un periodo di fu at
splendore artistico e culturale. Tra il 447 e il 433 a.C. bilì c
Fidia è incaricato della realizzazione del Partenone, il tutti
tempio principale della città, dedicato alla dea Ate-
na. Considerato uno dei monumenti più importanti comp
dell’Antichità, il Partenone svetta ancora oggi sull’a- poss
cropoli. Ai suoi piedi si sviluppa la moderna Atene.
EVENTI CHIAVE

MEDITERRANEO La guerra del Peloponneso vede scontrarsi le P


Con la guerra del Peloponneso (431-404 a.C.) Atene poleis più potenti, Atene e Sparta, e ha come principali teatri di
tenta di imporsi come polis leader in Grecia e di co- guerra la Grecia e l’Egeo. Le ambizioni di conquista ateniesi, tut- Infin
LUOGO

struire un proprio impero tra terra e mare. L’ambizioso tavia, provocano un allargamento del conflitto nel Mediterraneo tadin
progetto fallisce: la polis esce sconfitta e umiliata dal occidentale, coinvolgendo le colonie greche di Sicilia. La guerra
conflitto. si allarga così all’intero mondo greco. volti
gove
di es
431 a.C. 421 a.C.
Scoppio della guerra Pace di Nicia porta
del Peloponneso polit
478 a.C. 447-443 a.C. 429 a.C. 416 a.C. 404 a.C. zioni
Costituzione Costruzione Morte di Pericle Spedizione Sconfitta definitiva di Atene
della Lega di Delo del Partenone in Sicilia popo
di d
ETÀ CLASSICA (V-IV SEC. A.C.) cono

vol1_U4_L12.indd 154 22/12/16 10:36


1 Pericle alla guida di Atene
IL SAPORE DELLA STORIA
A tavola con i Greci
L’età di Pericle Nel frattempo, però, il diritto di cittadi-
VIAGGIO E OSPITALITÀ
nanza e di partecipazione politica (che già I giochi panellenici: le Olimpiadi
Nel 460 a.C. ad Atene salì al potere Pericle, un E
aristocratico di larghe vedute, aperto alle ri-
escludeva gli stranieri, le donne e gli schiavi)
RDA CH
O
chieste democratiche e popolari. Egli governò
fu ulteriormente circoscritto: nel 451 a.C. RIC Il
Pericle lo limitò a quanti nascevano da genito- sistema
la città per oltre trent’anni, fino al 429 a.C., democratico
ri entrambi ateniesi, mentre fino ad allora era
con il consenso dei cittadini e nel rispetto del- ateniese è il
sufficiente la cittadinanza del padre. risultato di un
le leggi, ottenendo ogni anno la rielezione alla lungo processo
carica di stratego (uno dei dieci comandan- di riforme i cui
Il teatro e la democrazia protagonisti sono stati,
ti dell’esercito). Fu uno dei momenti più alti prima di Pericle, Solone
nella storia della città, in cui Atene diventò la In questi decenni la polis sostenne finanziaria- e soprattutto Clìstene.
«scuola della Grecia» – come ebbe a scrivere mente gli spettacoli che si tenevano nel teatro
Nella Grecia antica
lo storico Tucidide –, cioè un faro di cultura e di Dioniso durante le Dionisie e le Lenee. Gli “nasce” il teatro come
un punto di riferimento per la civiltà greca. spettacoli erano messi in scena da cittadini, e lo intendiamo oggi.
Teatri sorgono in Grecia
Un periodo che fu chiamato, per questo, “età cittadini erano anche gli spettatori, che vi assi- e Magna Grecia. I
di Pericle”. stevano gratuitamente, a spese dello Stato. principali autori di
tragedie (Eschilo,
La capienza dell’edificio teatrale era di 15.000 Sofocle, Euripide)
Compensare chi fa politica posti. In queste occasioni gli Ateniesi si ritro- e di commedie
(Aristofane) sono
vavano a celebrare la propria storia, i propri attivi ad Atene
Pericle diede nuovo sviluppo al sistema de-
miti e l’identità cittadina: le tragedie e le com- tra V e IV
mocratico ateniese. Egli stabilì che i cittadini secolo
medie messe in scena erano un’occasione di a.C.
ricevessero una “indennità di presenza”, cioè
riflessione collettiva.
un compenso in denaro per partecipare alle
riunioni delle assemblee: tale disposizione
consentiva anche alle persone di modesta con-
RE dizione economica, quando erano sorteggiate UN RITRATTO DI PERICLE
per le cariche pubbliche, di prendere parte
Per parte di madre, Pericle discendeva da una delle più illustri famiglie aristocratiche
attiva alla vita politica. Anche ai magistrati ateniesi, quella degli Alcmeònidi, alla quale apparteneva lo stesso Clìstene, il
fu attribuito uno stipendio: Pericle infatti sta- “fondatore” della democrazia. Fu eletto stratego nel
454 a.C., quando aveva poco più di quarant’anni, poi di
bilì che i giudici fossero eletti annualmente fra nuovo nel 448-446 a.C., e ripetutamente tra il 443 e il 429
tutti i cittadini, e introdusse anche per loro un a.C. (anno della sua morte). Anche quando non ricoprì
cariche politiche rivestì un ruolo di spicco nella polis,
compenso, senza escludere i più poveri dalla influenzandone le scelte in politica interna ed estera.
possibilità di esercitare quella funzione. Era stato educato dai filosofi più brillanti che vivevano
ad Atene e aveva appreso l’arte di parlare in pubblico,
la cosiddetta arte oratoria, imparando a dominare
Più poteri all’assemblea le parole, il tono della voce e le espressioni del viso:
questo autocontrollo gli permise di non farsi trascinare
Infine l’ecclesìa, l’assemblea generale dei cit- mai dall’ira in pubblico. La sua ristretta cerchia di amici
tadini, acquistò più ampi poteri di controllo, fidati e consiglieri comprendeva Fidia, il maestro del
Partenone, Sofocle, uno dei più importanti autori di
volti a verificare l’operato dei funzionari del tragedie della Grecia antica, il filosofo Anassagora.
governo. Qualunque cittadino aveva il diritto Sua compagna fidata fu Aspasia, un’etera (cioè una
cortigiana di alto livello), per la quale lasciò la moglie,
di esigere spiegazioni e di esaminare i com- noncurante delle critiche e dei pettegolezzi, e che gli
portamenti degli uomini impegnati in attività diede un figlio.
politiche per la città. Grazie a queste disposi-
zioni, il governo ateniese si sviluppò in senso
popolare e diventò la forma più progredita Busto di Pericle
di democrazia che il mondo antico abbia [copia romana da originale greco
del 430 a.C.; Musei Vaticani, Roma]
conosciuto.

L 12_La guerra del Peloponneso 155

vol1_U4_L12.indd 155 22/12/16 10:36


La bottega di un artigiano che Il nuovo volto della città
fabbrica armi, V sec. a.C.
[Ashmolean Museum, Oxford] Un vasto programma di rinnovamento ur-
Le decorazioni dei vasi
attici del V secolo a.C. banistico fu messo in atto da Pericle per mo-
mostrano spesso botteghe dernizzare il volto di Atene, soprattutto nelle
di artigiani che fabbricano
armi, ceramiche, utensili, aree di interesse pubblico, civico e religioso:
mobili, capi di vestiario o la riedificazione dell’acropoli, distrutta dai
calzature, a dimostrazione
di quanto, evidentemente, Persiani durante l’occupazione della città, ne
quelle immagini fossero fu l’espressione più spettacolare [►11 7 ]. La
molto usuali fra le strade
di Atene. direzione dei lavori fu affidata all’architetto
Fidia, divenuto celebre soprattutto per avere
progettato e decorato il Partenone, il nuovo
tempio dedicato ad Atena, la dea protettrice
della polis. Migliaia di operai e artigiani vi fu-
rono impiegati.

FONTI LA MODA DEGLI ANTIPASTI AD ATENE Lo sviluppo economico e commerciale


Gli anni di Pericle videro un grande sviluppo
La moda dei piccoli antipasti, o “meze”, introdotta prima in Grecia e poi in
Asia Minore e nella Magna Grecia, si è mantenuta nel tempo e ancora oggi ca- economico della città, sia nei traffici commer-
ratterizza le tavole di molte regioni italiane di tradizione greca, dalla Puglia alla ciali, sia nell’attività artigianale che li soste-
Sicilia. Essa prese piede anche nell’antica Atene, frequentata da uomini colti, neva: botteghe di vasi, armi, stoffe fiorirono
mercanti, viaggiatori e ricca di prodotti gustosi e delizie d’importazione. La tra- nella polis, mentre dalla campagna affluivano
dizione ateniese di servire tanti piccoli assaggi all’inizio del pasto non piacque vino e olio, che si esportavano ovunque. Il
però a Linceo di Samo, letterato e gastronomo greco (IV-III secolo a.C.), che si porto del Pireo, con i suoi ricchi depositi e le
dichiarò insoddisfatto di questa abitudine. sue affollate banchine, diventò uno degli scali

“ Il cuoco ci porta un gran vassoio sta tavola sembra abbondante ma più importanti del Mediterraneo. Temistocle,


con sopra cinque scodelline: in una non riesce a placare la mia fame. l’eroe delle guerre persiane (che era rimasto al
c’è l’aglio, nell’altra due ricci di governo fino al 471 a.C.), aveva fortificato sia il
mare, nella terza un panino dolce, porto sia la città, distanti tra loro 8 chilometri,
nella quarta dieci lumache, nell’ul- con una lunga cinta muraria che li collegava, le
tima un pezzetto di storione. LETTURA ATTIVA
cosiddette Lunghe mura: il Pireo, dunque, era
Mentre io mangio questo il mio
Come mai ad Atene confluivano sicuro e protetto e così pure gli approvvigiona-
amico mangia quello, e viceversa. tanti prodotti diversi e nuovi?
Vorrei assaggiare un po’ di tutto ma menti per la città.
Perché Linceo di Samo si
non ci riesco perché non ho cinque dichiara insoddisfatto del pasto?
bocche e cinque mani destre. Que- Il dissenso e le accuse di demagogia
Il governo di Pericle fu saldo e prolungato, ma
dovette sempre confrontarsi con la struttura
democratica delle istituzioni politiche atenie-
G ■ Rispondi oralmente alle domande poste dalla mappa.
si. Non c’è quindi da stupirsi se l’operato di Pe-
UI
DA

introduce un compenso ricle, pur sostenuto da un generale consenso,


A LL O S T U

per chi fa politica suscitò dissensi e critiche da parte di altri


protagonisti della politica cittadina: Pericle fu
accusato di fare scelte “demagogiche” non det-
DI

limita il diritto tate cioè dal reale interesse per la città ma dal-
O
di cittadinanza
la volontà di suscitare il consenso popola-
re nei confronti della sua persona; le critiche
furono aspre, per esempio, nei confronti delle
amplia i poteri dell’ecclesìa
numerose opere pubbliche, da lui inaugurate,
e delle occasioni di lavoro che produssero.

156 U 4_Dai Greci ai Macedoni: il superamento della polis

vol1_U4_L12.indd 156 22/12/16 10:36


TESORI DAL PASSATO L’ACROPOLI DI ATENE
o ur- Simbolo dello splendore di Atene all’epoca ◄ Il Partenone sull’acropoli di Atene,
mo- 447-438 a.C.
della sua massima potenza è l’acropoli, uno I principali fregi decorativi
nelle dei siti archeologici più visitati al mondo, del Partenone sono oggi
ioso: dove sono ancora oggi visibili, dopo venti- conservati nel British Museum
di Londra.
a dai quattro secoli di storia, i più grandi capo-
à, ne lavori dell’architettura universale. L’acropoli
si erge su un ripido sperone roccioso, idea-
]. La
le come luogo fortificato perché accessibile
tetto solo da un lato. Proprio per queste caratteri-
avere stiche fu abitata dal 5000 a.C. e nel periodo
uovo miceneo ospitava una cittadella fortificata. Già
trice nel VII-VI secolo a.C. divenne il centro reli-
vi fu- gioso della città. Secondo la leggenda, aveva
fondato l’acropoli un eroe venuto dall’Egitto,
Cècrope, ma al momento di dare il nome alla
città gli dèi Poseidone e Atena ingaggiarono
e una contesa. Il primo, con un colpo del suo
uppo tridente, fece balzare dal suolo una sorgente; celebrare la potenza e il dominio ateniesi. tiche): il basamento del tempio fu curvato
mer- Atena, però, colpì il terreno con la lancia e Gli edifici più splendidi sorsero sull’acropoli. verso l’alto e le colonne fatte più “larghe”
fece spuntare un ulivo: un dono così prezioso Nel 448 a.C. si iniziò a costruire il Parteno- al centro.
oste-
assicurò alla dea la vittoria. ne, il Tempio di Atena Parthènos (cioè “ver- Dopo il Tempio di Atena furono iniziati i lavo-
rono gine”), protettrice della città: gli architetti ri per i Propilei, l’ingresso monumentale che
Nel 480 a.C. gli edifici dell’acropoli furono
vano quasi tutti distrutti dai Persiani. Qualcosa si Ictino e Callicrate e lo scultore Fidia dires- crea ancora oggi, varcando la soglia dell’a-
ue. Il è però salvato conservando miracolosamente sero un cantiere di centinaia di scalpellini e cropoli, un grande effetto, per la vista monu-
i e le alcuni colori originari, grazie al fatto che gli artigiani, che in dieci anni circa realizzaro- mentale del Partenone a destra.
scali Ateniesi, rientrati in città dopo il saccheggio no il grande tempio, circondato da una fila A sinistra dei Propilei è situato l’Eretteo, un
ocle, e l’incendio persiano, seppellirono sull’a- ininterrotta di colonne, che racchiudono la piccolo tempio, noto specialmente per la
cropoli tutti i resti delle statue e dei templi grande cella al cui interno era collocata la raffinata “loggetta delle cariàtidi”, statue di
sto al statua di Atena. Della colossale scultura (era giovani schiave dai lunghi capelli, colloca-
distrutti.
sia il alta 12 metri), disegnata da Fidia, non resta te al posto delle colonne. Il nome di queste
Fu Pericle, al momento della ricostruzione, a
metri, progettare Atene come la capitale culturale più nulla: andò distrutta durante un incen- avvenenti figure femminili ha conosciuto un
va, le di tutta la Grecia. Trasformò una città fino ad dio, essendo realizzata in legno e rivestita in ingiusto destino, se si pensa che oggi per
e, era allora cresciuta disordinatamente e in gran oro e avorio. Per l’uso di questi due materiali “cariatide” intendiamo una persona grande
iona- parte costruita in legno e terracotta in una preziosi fu detta “crisoelefantina”. e grossa o molto vecchia.
polis di pietra e marmo. Pericle così intese A prima vista le colonne del Partenone Un tempietto di appena 5 x 5 metri, infine, è
sembrano identiche e perfettamente cilin- dedicato ad Atena Nike (“vincitrice”) e svet-
driche, ma si è constatato che con grande ta su una piattaforma che domina la rampa
abilità gli architetti avevano messo a punto di accesso ai Propilei: rappresenta il saluto

Modello ricostruttivo dell’acropoli di Atene
o, ma con la scalinata d’accesso e la facciata del Partenone
degli accorgimenti per dare quest’effetto della dea Atena all’emozionato visitatore di
ttura [Royal Ontario Museum, Toronto] (noi moderni li definiremmo correzioni ot- ieri e di oggi.
enie-
di Pe-
enso,
altri LETTURA ATTIVA
le fu Quali caratteristiche “strategiche” presenta il luogo in cui sorge l’acropoli di
n det- Atene?
a dal- A quale epoca risalgono i monumenti che possiamo ammirare oggi? Chi ne
furono gli artefici?
pola-
Quali monumenti possiamo ammirare ancora oggi? Cosa è andato perduto?
tiche
Leggi la didascalia che correda l’immagine del Partenone e rispondi: dove
delle sono conservati i fregi del frontone del Partenone e perché?
rate,
o.

L 12_La guerra del Peloponneso 157

vol1_U4_L12.indd 157 22/12/16 10:36


cost
2 Verso il conflitto con Sparta re. In
gli s
ONLINE
Due città leader prie unità di misura. La polis “esempio” di altre
LE FONTI
Atene e la legge del più forte democrazia negava ad altre poleis il diritto avre
Sparta e Atene, le due città che avevano so-
all’autonomia politica, sacrosanto per le cit- tivo
stenuto il peso e le responsabilità maggiori
tà-Stato, e si comportava come la capitale nies
RICORDA delle guerre contro i Persiani, al termine del
C di un impero di “città-suddite”. Il malcon- sopr
HE conflitto avevano assunto un ruolo-guida fra
tento cominciò a serpeggiare così in diverse
le città-Stato della Grecia, e nonostante
poleis, che tentavano di ribellarsi o guarda-
Nel VI secolo gli opposti modelli di governo – oligarchico
a.C. Sparta vano con simpatia a Sparta come possibile
stringe alleanza quello spartano, democratico quello ateniese
garante della propria libertà.
con quasi tutte
le poleis del
– coesistettero pacificamente per circa mezzo 3
Peloponneso che secolo.
non sono sotto Il controllo dell’Egeo
il suo diretto
Anche il controllo ateniese sul Mar Egeo era
D
controllo militare. Le alleanze politiche e militari
Diviene così la divenuto pressoché totale. Nel 449 a.C. Ate- La p
polis leader Sparta continuava a capeggiare la Lega del le du
della regione. ne aveva stipulato con i Persiani un tratta-
Peloponneso, che riuniva tutte le poleis sue recip
to di non belligeranza, noto come pace di
alleate. A sua volta Atene, nella fase conclusi- ta e
Càllia (dal nome del magistrato ateniese
va della lotta contro i Persiani, aveva costitui-
che seguì le trattative): il Gran Re si era im- tinue
to la Lega di Delo (478 a.C.), un’alleanza di
pegnato a rispettare l’autonomia delle città gli S
oltre 150 città della costa e dell’Asia Minore
greche dell’Asia Minore e a non oltrepassare con r
affacciate sul Mar Egeo, nonché di numerose
lo Stretto dei Dardanelli (Ellesponto) con le Difes
isole: centro dell’alleanza era l’isola di Delo,
sue navi. attac
dove si tenevano le assemblee e dove si con-
dare
servava, nel santuario di Apollo, il tesoro co-
mune. Le poleis dotate di flotta contribuivano Atene sul piede di guerra
all’alleanza con le proprie navi, le altre con Forte della posizione ateniese, tra il 434 e LA GU
un tributo in denaro che confluiva nel tesoro il 432 a.C. Pericle non esitò a intraprendere
comune. azioni provocatorie contro città alleate
di Sparta, come Mègara, ai cui mercanti
La svolta imperialista di Atene proibì di frequentare qualsiasi porto della
Lega di Delo, o Corinto, che sfidò inter-
Nata come alleanza difensiva in funzione an-
tipersiana, la Lega di Delo diventò di fatto, ferendo nei rapporti con due sue colonie,
nei decenni successivi, uno strumento per Còrcira (Corfù) e Potidèa. L’aggressività
affermare la supremazia ateniese. Par- ateniese in politica estera era ormai un dato M

ticolare clamore fece il trasferimento del di fatto e il confitto fra le due poleis leader
tesoro da Delo ad Atene, voluto da Peri- della Grecia fu inevitabile: scoppiò, infatti, Seg
L E S SI C O cle nel 454 a.C.: la distinzione tra le entrate nel 431 a.C.
dello Stato ateniese e il tesoro della Lega
entrate
dello Stato cessò di esistere e quest’ultimo fu impiega- Perché scoppiò la guerra
L’insieme to per finanziare i lavori dell’acropoli e del Il conflitto fu chiamato “guerra del Pelopon-
delle risorse neso” dallo storico ateniese Tucidide, che
economiche a
Partenone. Atene, inoltre, cominciò a inter-
disposizione venire nella vita politica delle città allea- lo raccontò – nell’opera omonima – distin-
dello Stato
per finanziare te inviando propri funzionari e instaurando guendo con grande profondità di riflessio-
le attività con la forza governi democratici; pretende- ne i motivi e le occasioni: i primi sono le
pubbliche.
va di controllare i commerci delle alleate, cause profonde che prepararono lo scontro
di imporre loro la propria moneta e le pro- fra le due potenze; le seconde sono le cir-

158 U 4_Dai Greci ai Macedoni: il superamento della polis

Zone neutrali
vol1_U4_L12.indd 158 Atene
22/12/16 10:36 e territori alleat
o sottomessi
costanze accidentali che lo fecero scoppia-
re. In proposito, Tucidide non aveva dubbi:
■ Completa la scaletta. O

DI
Atene, per realizzare il suo progetto imperialista,
gli scontri con Megara, con Corinto e con

A LL O S T U
o” di A si pone a capo della ...................
altre città furono semplici occasioni, come
ritto avrebbero potuto essercene altre; vero mo- B usa influenza e prestigio per imporre il suo controllo sulle ...................
e cit- tivo della guerra fu l’imperialismo ate-

DA
C si appropria del tesoro della Lega per ricostruire ...................

UI
tale niese, a cui Sparta rispose per non esserne D stipula la pace di Callia con i Persiani guadagnando il controllo ...................
G
con- sopraffatta.
E provoca Megara e Corinto, alleate di ...................
verse
arda-
ibile

3 Scoppia la guerra del Peloponneso


o era
Dieci anni di attacchi inconcludenti di forza si prolungarono per dieci anni senza ONLINE
PER SAPERNE DI PIÙ
La prima fase della guerra (431-421 a.C.) vide alcun risultato. La peste ad Atene
Ate- e la pratica medica
atta- le due potenze impegnate in sterili attacchi
e di reciproci: gli Ateniesi circondarono Spar- La peste ad Atene
niese ta e le città sue alleate dal mare, con con- Il danno maggiore venne ad Atene, non però MAR NERO

a im- tinue incursioni sulle coste del Peloponneso; dall’esercito


Cuma spartano, ma da una micidiale
città gli Spartani circondarono Atene da terra, pestilenza che si diffuse in una città sovraf-
Napoli

ssare con ripetuti assalti nelle campagne dell’Attica. follata, dove molti avevano trovato rifugio Anfipoli Bisanzio
MACEDONIA
on le Difesa dalle Lunghe mura, Atene resistette agli per difendersi dalle scorrerie spartane nel
MAR TIRRENO
PENISOLA
EPIRO
attacchi, mentre la sua flotta non riuscì a sfon- territorio. Forse un quarto dellaCORFÙ
popolazione CALCIDICA Cizico
Egospotami
dare il campo spartano. Queste dimostrazioni ateniese venne spazzata via da questa terribileTESSAGLIA
Segesta
Imera Messina MAR EGEO
MAR IONIO
Locri LESBO Arginuse
Selinunte Reggio Naupatto
BEOZIA Delio IMPERO
34 e LA GUERRA DEL PELOPONNESO Gela Catania Tebe Decelea PERSIANO
Corinto CHIO Nozio
dere Camarina Siracusa Atene
Pilo
eate Argo
MAR MEDITERRANEO Mantinea Mileto
canti Megara DELO
Sparta
della MAR NERO
nter- Cuma
RODI
onie, Napoli
vità Anfipoli Bisanzio CRETA
MACEDONIA
dato MAR TIRRENO
PENISOLA
EPIRO
ader CORFÙ
CALCIDICA Cizico
Egospotami
fatti, Segesta TESSAGLIA
Imera Messina MAR EGEO
MAR IONIO
Locri LESBO Arginuse
Selinunte Reggio Naupatto
BEOZIA Delio IMPERO
Catania Tebe Decelea PERSIANO
Gela
Corinto CHIO Nozio
Camarina Siracusa Atene
Zone neutraliPilo Sparta e suoi alleati Alleati di Atene Stati neutrali
pon- Atene e territori alleati Argo Alleati di Sparta nella Magna Grecia Atene e territori alleati
Mileto
che o sottomessiMantinea
MAR MEDITERRANEO nella Magna Grecia
Megara DELO Principali battaglie o sottomessi
Sparta Sparta e suoi alleati
stin-
Alleati di Atene
ssio- nella Magna Grecia
RODI
no le Alleati di Sparta
nella Magna Grecia
ntro CRETA
Principali battaglie
e cir-

L 12_La guerra del Peloponneso 159

Zone neutrali Sparta e suoi alleati Alleati di Atene Stati neutrali


Atene e vol1_U4_L12.indd
territori alleati 159 Alleati di Sparta nella Magna Grecia Atene e territori alleati 22/12/16 10:36
o sottomessi nella Magna Grecia Principali battaglie o sottomessi
Sparta e suoi alleati
LES SI C O epidemia; lo stesso Pericle ne rimase vitti- che puntavano a continuare il confitto e allar-
ma nel 429 a.C. gare il teatro degli scontri per affermare infine
l’egemonia totale della sola Atene sulla Gre-
egemonia
La supremazia
La guerra per l’egemonia totale cia. Prevalse quest’ultima posizione, sostenuta
esercitata da Nel 421 a.C. le due città giunsero a un armisti- autorevolmente da Alcibiade, un aristocrati-
uno Stato in co, lontano parente del defunto Pericle, che fu
campo politico e zio firmando la pace di Nicia (dal nome del
militare. generale ateniese che concluse le trattative). eletto stratego in quegli anni.
Si impegnarono a non combattersi per cin-
quant’anni ma il patto venne subito disatteso.
Gli scontri ripresero e gli Spartani vinsero a
Mantinèa (418 a.C.) l’esercito delle città allea- ■ Associa a ogni città gli eventi che la riguardano. O

DI
te di Atene. attacca la nemica sulla costa • vince a Mantinea •

A LL O S T U
firma la pace di Nicia • subisce una terribile
Ma perché la pace fallì? Fra gli alleati di en- pestilenza • attacca la nemica sulla terraferma
trambe le poleis non mancava chi premeva per
la riapertura del conflitto. Nella stessa Atene, ATENE SPARTA

DA
UI
inoltre, si scontravano due visioni differen- G
ti: c’erano i sostenitori della pace definitiva
con Sparta e della condivisione dell’egemo-
nia tra le due poleis leader; e c’erano quelli

4 La sconfitta di Atene
Alcibiade e la spedizione in Sicilia Atene sconfitta nel Mare di Sicilia ta e
Contro il parere di Nicia, Alcibiade decise di La spedizione in Sicilia intanto era avviata. Gli La L
allargare il teatro di guerra, intervenendo Ateniesi assediarono Siracusa con il grosso stata
in Sicilia nel peculiare contesto delle colonie della flotta, ma l’operazione fallì drammatica- appe
greche d’Occidente. Nel 416 a.C. una colo- mente: la flotta spartana, giunta in soccorso nia e
nia dell’isola, Segesta, aveva chiesto l’aiuto di di Siracusa, sgominò oltre cento navi ateniesi;
Atene contro la potente Siracusa, altra colonia Nicia e gli altri generali furono giustiziati; mi- La
greca, alleata di Sparta. Alcibiade ne approfit- gliaia di soldati furono rinchiusi a morire nelle Alla
tò subito e, nel 415 a.C., una flotta ateniese cave di pietra, le latomìe, visibili ancora oggi Spar
RICORDA (e visitabili) nei pressi di Siracusa.
C HE salpò alla volta della Sicilia. A guidarla c’erano e pol
Nicia e lo stesso Alcibiade. Ma ancora prima di vesc
Nell’VIII raggiungere l’isola, quest’ultimo fu richiamato Verso la disfatta di Atene affid
secolo a.C.
comincia la ad Atene, con l’accusa di aver compiuto un sa- Nel 413 a.C. l’esercito spartano invase spart
migrazione dei crilegio alla vigilia della partenza, mutilando l’Attica, mentre varie città dell’Asia Minore, gove
Greci verso l’Italia
meridionale e la alcune immagini sacre del dio Ermes. L’oscuro federate alla Lega di Delo, si ribellavano al detti
Sicilia. Numerose episodio, che effettivamente si era verificato dominio ateniese; anche l’esercito persiano una r
colonie vengono
fondate in Sicilia ad Atene, fu probabilmente sfruttato contro lo si mosse per riprendere possesso della regio- Tu
e in Italia stesso Alcibiade dai suoi avversari politici in ne. Nel 407 a.C. Alcibiade riuscì a fare ritorno non r
meridionale,
chiamata poi patria. Così, abbandonata la flotta, Alcibiade in patria riprendendo il comando della flotta, prop
Magna Grecia. non fece ritorno ad Atene, ma cercò rifugio ma una nuova sconfitta sul mare, subìta a presì
a Sparta, dove per diversi anni agì da consi- Egospòtami (405 a.C.), costrinse gli Ateniesi molt
gliere contro la sua stessa città. ad arrendersi. Nel 404 a.C. Atene fu assedia- sto. L

160 U 4_Dai Greci ai Macedoni: il superamento della polis

vol1_U4_L12.indd 160 22/12/16 10:36


allar- Latomìa del Paradiso, Siracusa
Le latomìe di Siracusa
nfine sono ricordate dallo
Gre- storico greco Tucidide
come il luogo in cui fra
nuta durezze e privazioni di
crati- ogni sorta languirono
i prigionieri ateniesi a
he fu seguito della sconfitta
patita nel 413 a.C.

O
DI
A LL O S T U
DA
UI

ta e capitolò. Le sue mura furono abbattute. sta particolarissima polis era troppo estranea
a. Gli La Lega di Delo venne sciolta. Quella che era alla cultura di gran parte del mondo greco, che
osso stata la maggiore flotta dell’Egeo fu ridotta ad aveva visto con ostilità l’imperialismo di Atene
atica- appena dodici navi. I piani ateniesi di egemo- ma era stato profondamente segnato dal model-
orso nia erano definitivamente falliti. lo culturale e politico basato sull’idea dell’auto-
niesi; nomia di ogni città-Stato. La supremazia sparta-
; mi- La difficile supremazia spartana na non pareva avere le carte in regola per aprire
nelle Alla sconfitta di Atene seguì il tentativo di un nuovo capitolo della storia greca.
oggi Sparta di imporre il suo predominio militare
e politico sulla Grecia. Dappertutto furono ro- ■ Metti in ordine cronologico i seguenti O
avvenimenti sulla riga sottostante.
DI

vesciati i governi democratici e il potere fu


A LL O S T U

affidato agli aristocratici, sostenuti dalle armi A L’esercito spartano invade l’Attica.
vase spartane. Ad Atene fu imposto (403 a.C.) un B Alcibiade parte per la Sicilia, in soccorso

nore, governo formato da trenta oligarchi, i cosid- di Segesta.


DA

no al detti “trenta tiranni”, subito abbattuto da Alcibiade si rifugia a Sparta.


UI

C
G
iano una rivolta guidata da Trasìbulo. D Siracusa, alleata di Sparta, minaccia Segesta.
egio- Tuttavia gli Spartani, eccellenti guerrieri, E La flotta ateniese viene sbaragliata a Siracusa.
orno non riuscirono a coagulare consenso attorno al
F Alcibiade viene accusato di sacrilegio e
otta, proprio dominio. Governi imposti con la forza,
richiamato in patria.
ìta a presìdi armati, riscossione di tasse e tributi: in
G Atene è sconfitta a Egospotami.
niesi molte città la presenza spartana si ridusse a que-
edia- sto. La tradizione guerresca e autoritaria di que- .......................................................................

L 12_La guerra del Peloponneso 161

vol1_U4_L12.indd 161 22/12/16 10:36


IL SAPORE DELLA STORIA
A tavola con i Greci

N
ei poemi omerici gli eroi sono spesso raffigu- momenti dell’anno, e come è opportuno cucinarlo. Si
rati nell’atto di banchettare, e al centro della tratta di un poema in versi che mescola le istruzioni
scena compaiono sempre grandi spiedi di carne su come scegliere e preparare i cibi con i resoconti di
arrostita. È questo il tipico cibo del guerriero, viaggio (luoghi visitati o ben conosciuti dall’autore): in
nella più antica tradizione epica. Un robusto appetito un certo senso possiamo considerarla la prima guida
è segno di forza fisica, e la carne, consumata dopo il gastronomica europea. Purtroppo essa è andata perdu-
sacrificio rituale agli dèi, ha la funzione di sostenerlo ta: ce ne sono giunti solo dei frammenti.
e di manifestarlo. Le risorse carnee – soprattutto ovini
e suini – provengono dall’attività pastorale, che ha un
ruolo fondamentale nella Grecia arcaica (VIII-VI secolo ► Sacrificio di un maialino,
a.C.). L’allevamento è anche all’origine di una diffusa metà del V sec. a.C.
[Museo del Louvre, Parigi]
cultura del formaggio di pecora o di capra, che, al con-
trario della carne, è alimento povero, presente soprat-
tutto nella dieta dei pastori.
Accanto all’allevamento i Greci sviluppano ben presto
l’agricoltura e l’arboricoltura: cereali come il frumento
e l’orzo, legumi come la fava o i ceci assumono un ruo-
lo centrale nella dieta contadina, assieme agli alberi di
olive e di frutta come i fichi, freschi o secchi.
I Greci sviluppano anche una grande cultura ittica: pe- In qu
sci e crostacei hanno un posto di rilievo nella gastro- tra l’A
nomia greca e in quella delle colonie. Nei centri della tutto
Magna Grecia e in Sicilia appaiono importanti indu- duttiv
strie conserviere, che producono pesce salato (tonno, scritto
pesce spada, sgombri, ecc.) esportato sia nella madre- tradiz
patria greca, sia in altri paesi del bacino mediterraneo. rappo
Al pesce è riservata particolare attenzione in un testo della
famoso, la Hedipàteia, ovvero I piaceri della vita, di Ar- ferma
chestrato di Gela, che scrive nella seconda metà del IV nella
secolo a.C.: di ciascuna specie egli decanta le qualità, ▼
La raccolta delle olive, 520 a.C. mostr
illustrando in quali acque è meglio pescarlo, in quali [British Museum, Londra] tutti g
la str
► Una donna grattugia che s
del formaggio, 500-475 a.C. a con
[Museo Archeologico Nazionale,
Atene] ni fan
sopra
dei go
cosid
l’ecce
ricerc
mode
dotti
cuoco
quand
forno.
Al di l
sti las
civiltà
gusto
Ecco

162 U 4_Dai Greci ai Macedoni: il superamento della polis

vol1_U4_L12.indd 162 22/12/16 10:36


◄ Venditore di tonno, IV sec. a.C.
[da Lipari; Museo Mandralisca, Cefalù]
L’autore di questo vaso raffigura una scena di
mercato: un pescivendolo taglia un pezzo di
tonno per un cliente che ha già pronta in mano la
lo. Si moneta con cui pagare.
uzioni
nti di
e): in
guida
erdu-

In questo vasto e variegato mondo ellenico, compreso to fino a noi in un frammento di Archestrato. L’autore ▲
Piatto decorato con pesci,
tra l’Asia Minore a est e la Magna Grecia a ovest, non spiega come preparare l’amia, un tipo di pesce detto 350-325 a.C. ca.
[Museo del Louvre, Parigi]
tutto è identico e omologato, anche se i modelli pro- anche leccia, e si raccomanda di valorizzare le qualità
duttivi e di consumo sono ampiamente condivisi. Gli naturali del prodotto, senza alterarne il sapore con ag-
scrittori antichi sottolineano differenze di gusti, sapori, giunte di formaggio, olio o altri ingredienti. Insiste in
tradizioni, che in ogni regione si ridefiniscono anche in particolare sul rispetto della stagionalità e sulla scelta
rapporto agli usi locali. Per esempio, la gastronomia oculata delle acque in cui è pescato: «L’amia preparala
della Magna Grecia, cioè le diverse cucine che si af- d’autunno, in qualsiasi modo: non riusciresti a rovi-
fermano nella Sicilia, nella Calabria, nella Basilicata, narla neppure volendo. Ma se vuoi essere ragguagliato
nella Puglia, nella Campania popolate dai coloni greci, anche su questo, ecco il modo migliore per imbandirla:
mostra significative varianti legate al territorio. Ciò che su foglie di fico e con un po’ di origano. Non cacio, né
tutti gli autori sottolineano è l’eccellenza, la qualità, olio; semplicemente preparala così, entro foglie di fico,
la straordinaria professionalità nella pratica di cucina, legata con un giunco. Poi spingila sotto della cenere
che si perfeziona col tempo: quella di casa fatichiamo calda, stando ben attento a cogliere il momento giusto
a conoscerla, ma i cuochi al servizio dei ricchi cittadi- quando è cotta, e che non si bruci. Se la vuoi buona,
ni fanno parlare di sé addirittura in Grecia. La Sicilia, scegli quella di Bisanzio; ma sarà pregevole anche se
soprattutto, è descritta come una specie di paradiso la prendi da qualche altra parte vicino a questa locali-
dei gourmet. Non mancano neppure le polemiche: la tà; lontano dall’Ellesponto sarà peggiore, e se oltrepas-
cosiddetta “scuola siracusana” da alcuni è criticata per sa il glorioso stretto del Mar Egeo non si potrà proprio
l’eccessiva elaborazione, le salse complicate e i sapori parlarne bene» (Archestrato, frammento 35).
ricercati. Lo stesso Archestrato di Gela suggerisce un
modello di cucina diverso, fondato sulla bontà dei pro-
dotti e sulla riduzione al minimo degli interventi del LETTURA ATTIVA
cuoco: un po’ di sale, un filo d’olio, una goccia d’aceto
Quale valore simbolico assume il consumo di
quando necessario; e cotture semplici, alla brace, al
carne nella cultura greca?
forno.
Quali altri prodotti completavano la dieta greca?
Al di là delle scelte e dei gusti di ciascuno, ciò che i te-
Quale zona del mondo greco era particolarmente
sti lasciano intuire è l’esistenza nel mondo greco di una famosa per la sua gastronomia?
civiltà gastronomica evoluta, matura, che già possiede il Qual è l’opinione di Archestrato di Gela al
gusto della discussione e della critica. riguardo?
Ecco un esempio di questa cucina essenziale, giun-

L 12_La guerra del Peloponneso 163

vol1_U4_L12.indd 163 22/12/16 10:36


VIAGGIO E OSPITALITÀ
I giochi panellenici: le Olimpiadi

G
randi viaggiatori, i Greci. Ogni polis era gelosa si fermava a mangiare qualcosa: le locande offrivano
della propria autonomia ma i cittadini ne usci- cibi di pronto consumo – un pesce sotto sale, una ver-
vano spesso, per occasioni di vario genere: i dura sotto aceto – e magari un giaciglio, se il viaggio
mercanti per commerciare, gli artisti per realiz- era lungo.
zare le loro opere, i pellegrini per consultare un oracolo Avvicinandosi al luogo dove si tenevano i giochi, la fol-
o assistere a feste religiose, gli intellettuali per studia- la via via aumentava. Migliaia di persone si concentra-
re. Ma gli eventi clou, che generavano spostamenti di vano attorno allo stadio che avrebbe ospitato le gare
un gran numero di persone e, poi, grandi raduni erano di atletica. Attorno al santuario del dio, in onore del Atleti in
senza dubbio i giochi sportivi, non quelli locali, che quale si organizzavano i giochi, appositi edifici garanti- [Metropo
ciascuna polis organizzava al suo interno, ma i “panel- vano accoglienza e ospitalità agli atleti iscritti alle gare
lenici”, che riguardavano tutti i Greci, e concentravano e agli ospiti più illustri: a Olimpia, dove si celebravano dèi, s
grandi folle di pubblico e di atleti ora in questa, ora in i giochi di maggior prestigio, un albergo denominato vi arri
quella località [►10 4 ]. Leonidàion offriva palestre per gli allenamenti, impianti che d
Dei quattro giochi panellenici, due si svolgevano ogni termali per il relax, servizi igienici. Un ampio giardino Al tem
due anni: i Nemei (a Nemea, in Argolide) e gli Istmici interno, con fontane e sentieri, trasformava il luogo in ra e v
(sul canale di Corinto); due ogni quattro: i Pitici a Delfi, un vero resort di lusso. stato
nella Focide; gli Olimpici a Olimpia, nel Peloponneso. Gli altri spettatori, i pellegrini, la gente comune si si- correv
Il calendario li alternava, così che ogni anno ve ne fosse stemavano nei prati circostanti. Si bivaccava sotto una ne si
almeno uno. Sempre un’occasione giusta per muoversi. tenda, su un tappeto, o semplicemente sull’erba. Il Lo sp
Si partiva dalla propria polis con ogni mezzo: carretti pubblico era molto eterogeneo: a questi raduni non che a
trainati da un asino, carrozze, barche se il viaggio con- partecipavano solo gli uomini ma anche le donne, e dell’A
sentiva un trasferimento coast to coast (da una costa persino gli schiavi. Nel periodo dei giochi, le regole erano
all’altra), un cavallo per i più ricchi, i piedi (sempre ordinarie della vita politica erano sospese. i gioc
affidabili) per chi non aveva altro. Lungo il percorso ci Il santuario di Olimpia, dedicato a Zeus, padre degli I gioc
con p
ziator
attorn
5 cende
stadio
si urla
3 riusci
corren
2 abilità
propo
athlon
lungo
1 L’ultim

Il complesso monumentale di Olimpia


[disegno ricostruttivo di D. Spedaliere]
Entro un recinto (1) stavano gli edifici sacri: il Tempio di Zeus
(2), quello di Era (3) e altri tempietti. Oltre le mura, il complesso
comprendeva numerosi edifici dedicati allo sport e all’accoglienza:
nell’angolo al centro in basso è ricostruito il Leonidàion (4),
mentre in alto, sfumato, si intravede lo stadio (5).

164 U 4_Dai Greci ai Macedoni: il superamento della polis

vol1_U4_L12.indd 164 22/12/16 10:36


ivano
a ver-
aggio

la fol-
entra-
e gare
re del Atleti in corsa, 530 a.C. ca. Incontro di lotta, V sec. a.C.
ranti- [Metropolitan Museum of Art, New York] [Musei Vaticani, Roma]
e gare
avano dèi, sorgeva nella regione dominata da Sparta, eppure lunga processione al tempio del dio. La corona di oli-
minato vi arrivavano Greci di tutte le poleis, anche gli Ateniesi vo selvatico che veniva loro messa sul capo non era
pianti che da queste parti erano spesso considerati “nemici”. il semplice riconoscimento di una vittoria sportiva,
ardino Al tempo dei giochi, infatti, era sospesa qualsiasi guer- poiché significava la benevolenza e il favore degli dèi
ogo in ra e viaggiare non era così pericoloso come lo sarebbe accordati al vincitore e, dietro di lui, alla polis da cui
stato in altri momenti. Tutti erano avversari quando proveniva.
si si- correvano o lanciavano il giavellotto, ma la competizio- Intanto i giorni erano passati. Giorni di agonismo e di
o una ne si concentrava nel perimetro dello stadio e lì finiva. competizione, ma anche di amicizia e di convivialità.
ba. Il Lo sport sostituiva la guerra, per un po’. Le delegazioni Fra una gara e l’altra, e la sera davanti al fuoco, si
i non che arrivavano da tutto il mondo greco, dalle poleis condivideva uno spiedino d’agnello, un formaggio, una
ne, e dell’Asia Minore, dell’Italia meridionale, della Sicilia, focaccia, un boccale di vino. Poi si tornava a casa e
egole erano ospiti degli dèi in onore dei quali si celebravano tutti riprendevano il ritmo consueto della loro vita. Cia-
i giochi. E l’ospitalità era sempre sacra. scuno al suo posto: i cittadini maschi a esercitare i loro
degli I giochi duravano sempre cinque giorni. Si cominciava diritti politici, le donne ai lavori domestici, gli schiavi
con preghiere agli dèi, processioni, offerte, riti propi- al servizio dei padroni. In ogni polis gli atleti vincitori
ziatori, celebrati vicino al santuario o nei boschi sacri erano ricordati con monumenti, targhe, componimenti
attorno al sito. Poi iniziavano le gare e il clima si ac- poetici.
cendeva. Seduti sulle pendici del campo, attorno allo
stadio, si faceva il tifo per l’atleta della propria città,
LETTURA ATTIVA
si urlava, si incitava. L’entusiasmo era al massimo se
riusciva a vincere, tirando più lontano il giavellotto o Ogni quanto si svolgevano i giochi panellenici?
correndo più velocemente, a piedi o su un carro. Le Lo stadio di Olimpia
Dove venivano ospitati gli atleti a Olimpia? Quali Quello di Olimpia fu il
abilità richieste erano molte e agli atleti migliori si servizi avevano a loro disposizione? primo stadio a essere
proponeva un gruppo variegato di cinque prove (pènt- Il pubblico dei giochi era un pubblico selezionato? costruito ed era lungo
athlon): il lancio del disco e del giavellotto, il salto in 197,27 m. Gli spettatori
Quale valore simbolico assumono i giochi e
assistevano alle gare
lungo, la corsa, la lotta. l’agonismo nella cultura greca? seduti sulle pendici del
L’ultimo giorno, i vincitori erano premiati dopo una campo.

L 12_La guerra del Peloponneso 165

vol1_U4_L12.indd 165 22/12/16 10:36


12
Lezione
STUDIO ATTIVO
in breve AUDIOSINTESI

Lo splendore dell’Atene di Pericle


Nel 460 a.C. ad Atene salì al potere Pericle, riedificazione dell’acropoli distrutta dai Persiani,
che governò la polis per oltre trent’anni portandola dove fu eretto il Partenone, opera dell’architetto
al massimo della sua espansione come potenza Fidia. Nell’età di Pericle il porto del Pireo diventò
politica e militare. Egli dette nuovo sviluppo uno degli scali più importanti del Mediterraneo,
al sistema politico, che rese effettivamente più protetto dalle Lunghe mura che Temistocle aveva
democratico, rafforzando anche i poteri dell’ecclesìa, fatto costruire per collegare il porto alla città. Il
l’assemblea generale dei cittadini. La polis ateniese governo di Pericle fu saldo e prolungato, ma suscitò
conobbe un grandissimo sviluppo culturale e dissensi e critiche per l’accusa di demagogia, ovvero
urbanistico. Lo testimoniano gli spettacoli che di ricerca del consenso popolare, rivolta al leader
si tenevano, a spese dello Stato, nel teatro di ateniese.
Dioniso, durante le feste Dionisie e le Lenee, e la

Due potenti rivali: Sparta e Atene


Durante il conflitto persiano Sparta e Atene evidente quando Pericle trasferì il tesoro della
avevano assunto un ruolo-guida fra le città- Lega ad Atene, nel 454 a.C. La polis “esempio” di
Stato della Grecia, caratterizzate da opposti democrazia si comportava ormai come la capitale
modelli di governo: oligarchico quello spartano, di un impero di “città-suddite”. Inoltre, nel
democratico quello ateniese. Sparta capeggiava 449 a.C. Atene stipulò con i Persiani un trattato
la Lega del Peloponneso; Atene era a capo di non belligeranza, la pace di Callia, che di
della Lega di Delo (478 a.C.), un’alleanza di fatto segnava l’egemonia di Atene nell’Egeo.
oltre 150 città che sorgevano lungo le coste e Forte di tale potenza, Pericle intraprese azioni
nelle isole: la sede per le assemblee e il tesoro provocatorie contro città alleate di Sparta, come
comune erano presso il santuario di Apollo a Megara e Corinto, finché nel 431 a.C. non si
Delo. Nata come alleanza difensiva antipersiana, giunse allo scontro diretto, noto come “guerra
la Lega di Delo diventò presto uno strumento del Peloponneso”, narrato dallo storico ateniese
per affermare la supremazia ateniese, come fu Tucidide.

La guerra del Peloponneso


Il vero motivo del logorante conflitto fu allargare il teatro di guerra nel contesto delle
l’imperialismo ateniese. Durò dieci anni, con ricche colonie greche in Sicilia. Nel 415 a.C.,
fasi alterne. Una delle più drammatiche fu quella salpò alla volta dell’isola, ma ancora prima di
della pestilenza scoppiata ad Atene, assediata e raggiungerla fu richiamato ad Atene con l’accusa
sovraffollata, nel 429 a.C., di cui rimase vittima lo di aver compiuto un sacrilegio. Alcibiade,
stesso Pericle. Nel 421 a.C. le due città giunsero a deluso e offeso, non fece però ritorno ad Atene;
un armistizio con la pace di Nicia, ma gli scontri si rifugiò a Sparta e passò dalla parte del nemico.
ripresero presto. Ad Atene, fra opposte visioni, La spedizione in Sicilia si rivelò un fallimento
prevalse la posizione sostenuta dall’aristocratico disastroso: la flotta spartana sgominò oltre cento
Alcibiade, di proseguire la guerra per affermare navi ateniesi e migliaia di soldati sconfitti furono
l’egemonia totale della sola Atene sulla Grecia. rinchiusi a morire nelle latomìe, le cave di pietra
Contro il parere di Nicia, Alcibiade decise di di Siracusa.

L’ultima fase della guerra


Nel 413 a.C. l’esercito spartano invase l’Attica, di Sparta di imporre il suo predominio sulla ORIENT
mentre varie città federate alla Lega di Delo si Grecia. Dappertutto furono rovesciati i
ribellavano al dominio ateniese. Nonostante il governi democratici e il potere fu affidato agli
LE FA
breve ritorno di Alcibiade, una nuova sconfitta sul aristocratici. Ad Atene fu imposto (403 a.C.) il
mare, subìta a Egospotami (405 a.C.), costrinse governo oligarchico dei cosiddetti trenta tiranni, Prima
gli Ateniesi ad arrendersi. Le mura di Atene furono abbattuto da una rivolta guidata da Trasìbulo.
abbattute e la Lega di Delo venne sciolta. Alla polis, Tuttavia, gli Spartani non riuscirono a coagulare
Secon
un tempo così potente, rimase solo una flotta di consenso attorno al proprio dominio. La tradizione
dodici navi. guerresca e autoritaria di questa polis era troppo
Terza
Alla sconfitta di Atene seguì il tentativo estranea alla cultura di gran parte del mondo greco.

166 U 4_Dai Greci ai Macedoni: il superamento della polis

vol1_U4_L12.indd 166 22/12/16 10:36


mappa dei contenuti

ani, Dopo la vittoria nelle


o
ntò GUERRE
RRE
RREPPERSIANE
ER
ERS
((490-47
(490-479
(4
490-4
49 -47
479
79 A.C.)
A C.)
va

citò ATENE SPARTA


vero (DEMOCRATICA) (OLIGARCHICA)
r
guidano

a LEGA DI LEGA DEL


” di DELO PELOPONNESO
tale
con il cui tesoro che riunisce le
to
POLEIS
PERIC
PE
ERI
RICL
CL
LE
E che minaccia le
o. FILOSPARTANE
ni
ome rende Atene
i
LA «SCUOLA
a finché non si scontrano per
DELLA GRECIA»
se
L’EGEMONIA
IN GRECIA

nella

, GUERRA DEL PELOPONNESO


(431-404 A.C.)
usa
che causa la
ne;
ico. ROVINA
o DI ATENE
ento
ono
etra

verso le competenze
ORIENTARSI NEL TEMPO E NELLO SPAZIO 1 Completa la tabella relativa alla guerra tra Sparta e Atene.

li
LE FASI DATE LUOGHI
nni, Prima 431-.............. ..............
re
Seconda ..............- 414 a.C. Grecia e ..............
ione
po
Terza 413-.............. Grecia e ..............
reco.

L 12_La guerra del Peloponneso 167

vol1_U4_L12.indd 167 22/12/16 10:36


STUDIO ATTIVO
FISSARE I CONCETTI CHIAVE 2 Scrivi i termini corrispondenti alle definizioni.

A Ambizione di uno Stato ad allargare i propri D Tempio dedicato ad Atena, protettrice di Atene:
domìni e a sfruttare economicamente i territori ............................
sottomessi: ............................ E Comportamento politico di chi,
B Lega di città costiere alleate di Atene: accondiscendendo ai desideri del popolo, mira a
............................ ottenerne il favore e a rafforzare il proprio potere:
............................
C Lega di città dell’entroterra alleate di Sparta:
............................

RIELABORARE LE INFORMAZIONI 3 Inserisci nella mappa le lettere corrispondenti alle espressioni seguenti.
A peste ad Atene B Peloponneso C fallimento del progetto di egemonia spartana D invasione dell’Attica
E spedizione in Sicilia F scontri con Megara e Corinto G pace di Nicia H fine dell’egemonia ateniese I
battaglia di Mantinea J imperialismo ateniese K capitolazione di Atene L morte di Pericle M migliaia di
ateniesi imprigionati nelle latomìe N battaglia di Egospostami O Alcibiade al potere P varie città dell’Asia
Minore si ribellano ad Atene Q Delo

RIELABORARE LE INFORMAZIONI 4 Utilizza la mappa completata nell’esercizio precedente come guida per l’esposizione
orale.

168 U 4_Dai Greci ai Macedoni: il superamento della polis

vol1_U4_L12.indd 168 22/12/16 10:36


Lezione
13

Il tramonto della
polis e l’espansione
macedone MAR NERO

IMPERO UNIVERSALE Alla fine del IV secolo a.C.


CONCETTO CHIAVE

Alessandro Magno, re di Macedonia, realizza il progetto


di un impero universale: unifica regioni vastissime, che
si estendono fino ai confini del mondo allora conosciuto, MACEDONIA
e si pone alla guida dei popoli che le abitano, diversi MAR
per cultura, lingua, tradizioni religiose; si considera un EGEO
sovrano di origine divina.

MEZZALUNA FERTILE
MEZZALUNA FERTILE

Tebe

Atene
Sparta

Nel 338 a.C., a Cheronea, Filippo II re di Macedonia


sconfigge gli eserciti di Atene e Tebe. La battaglia se-
gna la fine dell’indipendenza delle poleis. Filippo diven-
ta unico signore della Grecia, anche se formalmente
continua a riconoscere ai Greci l’autonomia cittadina
a cui sono abituati da secoli.
MACEDONIA La Macedonia, ai margini settentrionali della peni-
EVENTI CHIAVE

Tra il 334 a.C. e il 326 a.C. Alessandro Magno, figlio di sola greca, è costituita da una pianura solcata da fiumi e circon-
Filippo II, con una serie folgorante di campagne mili- data da montagne. Nella regione sorgono poche città e le zone
tari conquista tutti i vasti domìni dell’impero persiano montuose sono assai vaste, tanto che il nome stesso “Macedoni”
LUOGO

spingendosi oltre il fiume Indo, a Oriente, in territori in greco antico vuol dire “montanari”. Soltanto nel V secolo a.C. i
fino ad allora quasi del tutto inesplorati dai popoli del Macedoni cominciano a essere riconosciuti come parte del mon-
Mediterraneo. do greco.

338 a.C.
Inizio dell’egemonia macedone
(battaglia di Cheronea)
404-371 a.C. 371-352 a.C. 338-326 a.C.
Egemonia spartana Egemonia tebana Stagione delle conquiste di Alessandro Magno

ETÀ CLASSICA (V-IV SEC. A.C.)

vol1_U4_L13.indd 169 22/12/16 14:05


conc
1 La disgregazione del mondo delle poleis Spar
un s
RICOR
DA C ribellione fu favorita dal re persiano Arta- spos
HE Un mondo in crisi
serse II, deciso a indebolire il predominio le po
Nella La sconfitta di Atene nella guerra del Pelo-
guerra del spartano e a impedire l’affermarsi di una polis mina
Peloponneso
ponneso portò all’affermazione dell’egemo-
leader. Egli stesso si fece garante di una pace, Il
(431-404 a.C.) nia spartana sulla Grecia. Ma, soprattutto, la
si affrontano Atene detta “Pace del re” (386 a.C.), che avrebbe perso
e Sparta affiancate
guerra segnò la disgregazione del mondo
dovuto assicurare a ogni polis la propria au-
dalle poleis alleate. delle poleis. La violenza del conflitto, la de-
Atene è sconfitta: tonomia.
naufraga il suo progetto
vastazione di territori rurali e centri urbani,
di egemonia in Grecia e l’immane sperpero di risorse rappresentaro-
di un impero tra terra e
no un duro colpo per tutte le città greche, che
L’egemonia di Tebe
mare.
uscirono sfibrate dalla guerra, indebolite e La situazione cambiò significativamente in
La parte popolare è Grecia quando Tebe, polis della Beozia, di-
quella parte della
società che “sta con
smarrite.
ventò un nuovo centro di riferimento e di 2
il popolo” e mira a
istituire un regime
La fragile egemonia di Sparta aggregazione delle forze democratiche. Qui,
democratico La supremazia di Sparta, uscita vincitrice dal
nel 379 a.C., due rappresentanti della parte U
nelle poleis. popolare, i generali Pelòpida ed Epami-
conflitto, conservò un carattere prevalente- I Ma
mente militare e la polis oligarchica non riuscì nonda, riconquistarono la città rovesciando nord
ad aggregare consensi come quelli che aveva il governo filospartano; quindi costituirono alla
saputo suscitare Atene. Contro il dominio una vasta alleanza, riunendo una settanti- per m
di Sparta ben presto si allearono diverse na di poleis nella Lega beotica e sfidan- quas
città – Corinto, Argo, Tebe e la stessa Atene do apertamente il predominio di Sparta. da q
– dopo aver rovesciato i governi aristocrati- Quest’ultima intimò ai Tebani di sciogliere vano
ci imposti e sostenuti dalle armi spartane. La la Lega, ma nel 375 a.C. fu sconfitta a Tegira Grec
e nel 371 a.C. a Leuttra. Grazie a questi suc- sti es
cessi militari, Tebe assunse un particolare della
prestigio e cominciò a prevalere sulle altre abita
città greche, mentre la potenza spartana de- che g
FALANGE OBLIQUA E VITTORIA TEBANA clinava. local
A Leuttra nel 371 a.C. per la prima volta l’esercito spartano fu sconfitto in campo quas
aperto. L’evento suscitò incredulità in tutta la Grecia. Come era stato possibile? L’esito
della battaglia fu dettato soprattutto dalla nuova tattica messa a punto dal generale
L’alleanza fra Sparta e Atene
Epaminonda, che introdusse il principio della concentrazione della forza nel punto Anche la posizione di forza di Tebe suscitò Il
decisivo.
La tradizionale falange oplitica avanzava compatta, ma l’ala destra aveva la tendenza opposizione e la stessa Atene, che in un pri- Una
a spingersi in avanti, perché ciascun oplita cercava riparo, oltre che dietro il proprio mo tempo aveva appoggiato i Tebani, mise da nel 3
scudo, dietro quello del compagno di destra; l’ala destra dello schieramento, inoltre,
era quella più forte, lì si disponevano il comandante e gli opliti più temibili. Per parte gli antichi rancori alleandosi con Sparta cons
prendere in contropiede il nemico, Epaminonda rafforzò per la prima volta l’ala per combattere insieme e abbattere la poten- dello
sinistra schierandovi numerose file di fanti; in questo modo riuscì a sbaragliare
l’ala destra dello schieramento spartano, che si disintegrò. Questo efficace modo di za della città rivale. Tebe riuscì a sconfiggere ders
schierare gli opliti sul campo di battaglia è detto “ordine obliquo”. gli eserciti avversari prima a Cinocèfale (364 d’infl
a.C.) e poi a Mantinea (362 a.C.). Le battaglie le pr
furono però talmente aspre e sanguinose che cito,
L’ordine obliquo nella battaglia di Leuttra Esercito spartano Esercito tebano anche i vincitori ne uscirono stremati. Epami- me. F
nonda, che aveva guidato abilmente i Tebani, i pic
cadde sul campo. stitui
lange
Una sconfitta per tutti gli op
1 2 Esercito spartano Esercito tebano 3 Con la battaglia di Mantinea il periodo delle metr
guerre interne fra le poleis greche poté dirsi cedo

170 U 4_Dai Greci ai Macedoni: il superamento della polis

vol1_U4_L13.indd 170 22/12/16 14:05


concluso. Tutti ne uscirono sconfitti. Atene,
Sparta, Tebe erano state devastate da quasi ■ Nel paragrafo che hai appena letto sottolinea o evidenzia con colori diversi O

DI
un secolo di guerre, l’intera Grecia appariva i passaggi che forniscono la risposta alle seguenti domande.

A LL O S T U
Arta- spossata. Come avrebbero potuto difendersi A Perché le poleis greche si ribellano all’egemonia di Sparta?
minio le poleis, se un pericolo esterno le avesse B Chi sono e cosa fanno Pelopida ed Epaminonda?
polis minacciate?

DA
C Da che parte si schiera Atene?

UI
pace, Il pericolo si presentò assai presto, nella G
ebbe D Quale conseguenza provoca il conflitto tra le poleis greche?
persona di Filippo II, re dei Macedoni.
a au-

te in
a, di-
e di 2 La Grecia nelle mani di Filippo II il Macedone
Qui,
parte Un regno ai margini del mondo greco me file impugnavano le lance in avanti, tenendo ONLINE
PER SAPERNE DI PIÙ
ami- I Macedoni abitavano la regione montuosa a gli avversari a distanza e colpendoli prima an- La falange macedone
ando nord della Grecia. Appartenevano anch’essi cora che potessero affrontare il combattimento
rono alla stirpe ellenica ma erano vissuti isolati corpo a corpo. Inoltre Filippo II rafforzò il ruo-
anti- per molti secoli; parlavano un dialetto arcaico, lo della cavalleria, affidata ai nobili macedoni,
ORDA CHE
dan- quasi incomprensibile ai Greci, perciò erano che durante gli scontri aggirava lo schieramento RIC
arta. da questi considerati dei “barbari”. Non ave- nemico colpendolo sui fianchi. Fece anche pro-
liere vano partecipato allo sviluppo culturale della gettare nuove macchine d’assedio, come le ca-
egira Grecia centrale e meridionale ed erano rima- tapulte, rendendo più efficaci le operazioni di at- La stirpe è la
discendenza o
suc- sti estranei all’esperienza politica e civile tacco alle città. In breve tempo, tali innovazioni l’origine di un
olare della polis: la Macedonia era un regno, i suoi diedero all’esercito macedone una forza d’urto e individuo, di una
famiglia o, come in
altre abitanti non erano cittadini ma sudditi di un re, d’azione difficilmente contrastabile. questo caso, di un
a de- che governava con il sostegno dell’aristocrazia intero popolo.

locale. L’economia della regione era povera,


quasi esclusivamente agricola e pastorale. Corazza ed elmo di Filippo II di Macedonia, IV sec. a.C.
[dalla Tomba di Filippo II, Verghina; Museo Archeologico, Salonicco]

scitò Il progetto di Filippo


n pri- Una svolta nella storia della Macedonia si ebbe
se da nel 359 a.C. quando diventò re Filippo II. Egli
parta consolidò il potere regio e riorganizzò la vita
oten- dello Stato, con un disegno in mente: espan-
ggere dersi militarmente e allargare la propria sfera
(364 d’influenza sulla Grecia intera. A tal fine dedicò
aglie le proprie energie al rafforzamento dell’eser-
e che cito, introducendovi alcune significative rifor-
pami- me. Filippo sottopose a un duro addestramento
bani, i piccoli proprietari terrieri macedoni, che co-
stituivano il nerbo dell’esercito; rese l’antica fa-
lange oplitica più manovrabile e leggera e dotò
gli opliti di una lancia, la sarìssa, lunga fino a 7
delle metri: la nuova formazione, detta falange ma-
dirsi cedone, avanzava compatta e i soldati delle pri-

L 13_Il tramonto della polis e l’espansione macedone 171

vol1_U4_L13.indd 171 22/12/16 14:05


LESSICO CHIAVE POLITICA Filippo in Grecia: guida o tiranno? At
Filippo II non tardò a mettere a frutto la rin- Anch
La politica è l’arte di governare, se- intenzioni, e politiche conservatrici, novata potenza del suo esercito. Nel 357 a.C. Aten
condo l’espressione in greco antico orientate a “conservare” l’organizza- occupò la Tracia, ricca di miniere d’oro che gli leanz
politikè techne, da cui il termine de- zione sociale esistente. assicurarono enormi ricchezze. Poi, approfit- solta
riva. Anche i cittadini sono soggetti politici,
tando delle rivalità fra le poleis greche, riuscì a fon
Essa indica tutte le riflessioni e le come ha insegnato l’esperienza della
azioni che permettono la costituzione polis, e partecipano alla vita politica
gradatamente ad assoggettarle, una dopo l’al- Cher
di uno Stato e il suo governo, ovvero del loro paese, scegliendo con il voto, tra. Nel 352 a.C. tutta la Grecia settentriona- ze fu
la sua organizzazione e l’amministra- durante le elezioni, i rappresentan- le era nelle sue mani. glio
zione; la politica è di conseguenza ti di cui più si fidano o in cui più si Nei confronti di queste azioni di Filippo, re. In
anche la direzione della vita pubblica riconoscono per la conduzione della la posizione dei Greci non fu unanime. Alcu- della
di un paese. I politici, cioè i profes- vita pubblica; la partecipazione poli- ni sostennero che finalmente la Grecia poteva
sionisti della politica, si impegnano tica avviene anche in altri modi, per avere una guida comune, un condottiero che I
a livello locale nelle amministrazioni esempio associandosi con altri cit-
avrebbe posto termine ai conflitti locali fra le La b
pubbliche – i Comuni e le Regioni – e tadini per realizzare progetti sociali,
a livello nazionale in Parlamento. La culturali che abbiano un impatto sulla
poleis e magari le avrebbe condotte alla vit- dipen
politica si è specializzata in vari am- comunità in cui si vive o contribuisca- toria contro il tradizionale nemico persiano. costr
biti. La politica interna si concentra su no a renderla più ricca e progredita. Altri lo rappresentarono come un tiranno, che come
questioni interne al paese, la politica Il termine “politica” è spesso usato, avrebbe cancellato le libertà cittadine. Soprat- re; s
estera sulle relazioni con gli altri Stati nel linguaggio comune, per indicare tutto un politico e oratore ateniese, Demoste- pace
e le conseguenze che esse compor- un particolare modo di agire o com- ne, si impegnò a sostenere questa seconda tesi teva
tano; la politica economica disegna portarsi per un determinato scopo, sia in una serie di interventi noti come Filippi- male
le linee di sviluppo economico di un nell’ambito pubblico sia in quello pri-
che: ancora oggi, questo termine designa un ta, e
paese, regolamenta tutte le attività in vato: la politica dell’azienda di mio
questo ambito, nei commerci, nella padre è stata sempre orientata all’ac-
discorso a sfondo violentemente polemico,
finanza, ecc. quisizione di nuove sedi. Quando il pronunciato contro qualcuno.
La politica è anche il complesso delle termine non è usato in modo letterale
idee e dei progetti sulla società che i
governi elaborano; per questo esisto-
(ma figurato), può significare la capa-
cità di destreggiarsi nelle situazioni o
TRACIA MAR NERO
3
no, per esempio, politiche progres- con gli altri, anche in modo opportu-
LA MACEDONIA CON FILIPPO II
siste, volte cioè al progresso della nistico: Daniele agì con un po’ di poli-
Pella Anfipoli Bisanzio L’
comunità di cittadini, almeno nelle tica per evitare la rabbia del suo capo.
EPIRO Pen. Il figl
Calcidica
perto
■ Sviluppiamo il vocabolario TESSAGLIA
M IMPERO zione
TRACIA AR LESBO MAR NERO
Nelle frasi seguenti i derivati della parola “politica” sono utilizzati in senso Cheronea EG PERSIANO
ciso,
Leuttra
figurato: associali ai significati indicati nella seconda colonna. Delfi
EO
Tebe dura
Mantinea
CHIO
1 Fare la spia tra compagni mi A uguale per tutti Pella Anfipoli
Corinto Atene Bisanzio
SAMO
si ap
sembra un comportamento EPIRO Pen. dare
Calcidica
politicamente scorretto. pres
TESSAGLIA
IMPERO
pater
M

MAR IONIO
AR

LESBO
2 Si è mosso con astuzia e calcolo B persona che agisce per favorire Cheronea PERSIANO
EG

come un abile politicante. unicamente i propri interessi


Leuttra
Delfi fino a
EO

RODI
Tebe
Mantinea
CHIO popo
Corinto Atene
SAMO ques
3 Le manifestazioni studentesche C linguaggio retorico, privo di idee o
del Sessantotto portarono proposte concrete
Aless
all’adozione del sei politico. MAR IONIO
e la s

4 Il candidato sindaco si è limitato D moralmente, da un punto di vista Nucleo originario


del regno di Macedonia
RODI
Le
alle solite promesse proferite in un etico
confuso politichese. Conquiste compiute Nel m
da Filippo II
sua s
Battaglie
uomi
Nucleo originario
del regno di Macedonia
172 U 4_Dai Greci ai Macedoni: il superamento della polis Conquiste compiute
da Filippo II
Battaglie

vol1_U4_L13.indd 172 22/12/16 14:05


Atene e Tebe contro Filippo militare, la Lega di Corinto, di cui assunse
il comando. A questo punto il Macedone co-
a rin- Anche grazie alle parole di Demostene, gli
minciò a progettare una spedizione contro la
a.C. Ateniesi si convinsero a promuovere un’al-
Persia: probabilmente la sfida lanciata all’an-
he gli leanza contro Filippo II, a cui di fatto aderì
tico nemico delle poleis doveva rappresentare
rofit- soltanto Tebe. Le due poleis si impegnarono
per Filippo l’opportunità di rafforzare l’unità
iuscì a fondo nella difesa del loro territorio, ma a
del mondo greco sotto la sua guida. Ma nel 336
o l’al- Cheronea, in Beozia, nel 338 a.C. le loro for-
a.C. il sovrano macedone fu assassinato in una
ona- ze furono vinte dall’esercito macedone, me-
congiura di palazzo e la guida del regno passò
glio equipaggiato e strategicamente superio-
a suo figlio, Alessandro, appena ventenne.
ippo, re. In questo modo Filippo II diventò signore
Alcu- della Grecia.
oteva ■ La mappa sintetizza le riforme militari di Filippo II: completala. O
o che I Greci perdono l’indipendenza

DI
A LL O S T U
Dota gli opliti della
ra le La battaglia di Cheronea segnò la fine dell’in- .................
a vit- dipendenza dei Greci. Tuttavia Filippo II non
iano. costrinse le poleis alla resa: non si presentò

DA
, che come vincitore, e neppure si fece incoronare Rafforza il ruolo della

UI
.................
G
prat- re; si presentò invece come garante della
oste- pace, come “comandante supremo” che met-
a tesi teva fine a decenni di scontri. Sul piano for- Fa progettare nuove
ippi- male l’autonomia delle poleis fu mantenu- .................
a un ta, e fra di esse Filippo II costituì un’alleanza
mico,

3 Le conquiste di Alessandro Magno


PO II
L’epopea di Alessandro una squadra di esperti ingegneri, tecnici e carto-
Il figlio di Filippo II, Alessandro, aveva già rico- grafi. I primi scontri con l’esercito persiano av-
perto incarichi nell’esercito e nell’amministra- vennero in Asia Minore, presso il fiume Gràni-
Alessandro Magno come Elio
R NERO zione dello Stato. Era un giovane ambizioso, de- co (334 a.C.); poi a Isso, sulla costa della regio- (dio del Sole)
ciso, capace. Appena salito al trono, e dopo aver ne siriana (333 a.C.). Nonostante la superiorità [copia romana da un originale
ellenistico del III-II sec. a.C.; Musei
duramente represso una ribellione dei Tebani, numerica dei Persiani, Alessandro riuscì in en- Capitolini, Roma]

si applicò a realizzare il progetto del padre: sfi- trambi i casi vincitore, grazie all’efficacia della
dare l’impero persiano. In soli otto anni di im- “falange” e alla preparazione del suo esercito. A
prese militari egli andò molto oltre il progetto Isso Dario III, il Gran Re persiano che comanda-
paterno conquistando un immenso impero va le truppe, fu costretto alla fuga; la moglie e la
fino ai confini del mondo allora conosciuto dai figlia del sovrano furono fatte prigioniere.
popoli del Mediterraneo. Per l’eccezionalità di
queste imprese militari e della sua personalità, L’occupazione della Fenicia e dell’Egitto
Alessandro fu poi chiamato Magno (“Grande”) Anziché inseguire il nemico sconfitto nel cuo-
e la sua figura assunse tratti leggendari. re della dell’impero, Alessandro a questo pun-
to decise di procedere verso sud, in direzione
Le prime vittorie contro i Persiani della Fenicia, dove si trovavano le basi navali
Nel maggio del 334 a.C. Alessandro partì per la persiane. Tutte le città della regione (tranne
sua spedizione, a capo di un esercito di 45.000 Tiro, che fu espugnata e saccheggiata) si sotto-
uomini tra fanti e cavalieri. Aveva con sé anche misero volontariamente al sovrano macedone.

L 13_Il tramonto della polis e l’espansione macedone 173

vol1_U4_L13.indd 173 22/12/16 14:06


Lago
d’Aral
Alessandria
Samarcanda Escata

MACEDONIA MAR NERO MAR


Bactra Alessandria
CASPIO dell’Osso
Pella Alessandria BATTRIANA
Alessandria
di Margiana al Caucaso
Granico
Gordio Alessandropoli Kabul Nice
ARMENIA Bucefala
Alessandria
degli Arî
LE CONQUISTE DI ALESSANDRO MAGNO
Idaspe
Tarso
Isso
Niceforio
ME
Gaugamela
Arbela Ecbatana
PARTIA
Lago
Alessandria
4
MAR S

Tig
CIPRO O d’Aracosia
d’Aral
MED Eu POT Alessandria
ITER

ri
fra AM Proftasia
RAN te Alessandria
Il

o
EO I A

Ind
Tiro Escata
Babilonia PERSIA Samarcanda
Susa Alessandria
Alessandria MACEDONIA MAR NERO Alessandria
MAR
degli Oriti Bactra Alessandria Il pro
Alessandria di Carmania
CASPIO
Pura dell’Osso
Pella sul Golfo Persico
Persepoli
Alessandria BATTRIANA
Alessandria
diver
GO di Margiana
Menfi Granico
Gordio
LF
OP
al Caucaso do i p
EGITTO ER Alessandropoli Kabul Nice
SIC
ARMENIA
O
Bucefala la ca
Ni

Alessandria
a dif
lo

degli Arî Idaspe


Isso
M

Tarso Gaugamela tenzi


AR

Niceforio PARTIA
RO

ME Arbela Ecbatana Alessandria


SO sorta
S

MAR

Tig
d’Aracosia
SO

MED CIPRO Eu POT Alessandria


ITER

ri
fra
RAN te AM Proftasia sovr

o
EO IA

Ind
Tiro PERSIA
Babilonia Susa Alessandria to so
Alessandria Alessandria degli Oriti
Alessandria di Carmania Pura esten
Persepoli
sul Golfo Persico cono
GO
Menfi LF
EGITTO
OP
ER
e tra
SIC
O
Ni

Itinerario di Alessandro
La
lo

Città fondate da Alessandro


AR

Stati dipendenti A qu
RO
SS

da Alessandro
mort
O

Battaglie
asso
orien
Proseguendo ancora verso sud, penetrò in do greco contro il nemico persiano, sembrò ne t
RICORDA C Egitto, dove fu accolto con gli onori divini ri- avere compimento. stoc
HE
servati ai faraoni. Nel 332 a.C. fondò sul delta L’anno successivo una congiura organizza- “mis
I confini del Nilo
Itinerario una nuova città, che intitolò a sé stes-
di Alessandro ta da Besso, governatore della Battriana (una territ
dell’impero so chiamandola
Città fondate Alessandria: diventerà uno
da Alessandro provincia dell’impero), depose e uccise Dario te o
persiano includono Stati dipendenti
il Vicino Oriente dei più
da Alessandro
importanti e ricchi approdi commer- III. Alessandro colse l’occasione per presen- affid
antico. Nel cuore ciali del Mediterraneo, e un centro culturale di tarsi come legittimo successore del Gran Re: furon
Battaglie
della regione c’è la
Mesopotamia, la prim’ordine. condannò a morte i responsabili della congiu- furon
valle tra i fiumi ra e fece allestire solenni cerimonie in onore risto
Tigri ed Eufrate.
La conquista dell’impero persiano del defunto Dario. Confermò, in tal modo, l’in- mogl
Nel 331 a.C., dopo avere aspettato rinforzi telligenza politica che accompagnava le sue li, St
dalla Grecia, Alessandro lasciò l’Egitto e si azioni militari. Il grande impero persiano era
spinse all’interno dell’Asia, nel cuore dell’an- ormai nelle sue mani. Ve
tica Mesopotamia, pronto ad affrontare di- Spin
L E S S IC O rettamente l’esercito nemico. A Gaugàmela ■ Metti in ordine cronologico le imprese di O senta
sconfisse definitivamente l’armata del Gran Alessandro Magno sulla riga sottostante. Aless
DI
classe A LL O S T U
dirigente Re costringendo ancora una volta alla fuga A Penetrazione in Mesopotamia e sconfitta di Dario quist
III a Gaugàmela.
Gruppo che ha Dario III. so es
potere decisionale Il sovrano macedone poté entrare allora B Morte di Dario III e incoronazione di Alessandro a no c
DA

ricoprendo Gran Re.


cariche politiche o da conquistatore nelle principali città dell’im- terre
UI

amministrative, o
G
pero: Babilonia, Susa, Persepoli. A Persepoli C Vittorie presso il fiume Grànico e a Isso. mon
occupando posizioni
nei settori chiave ordinò di dare alle fiamme il palazzo reale, D Conquista dell’Egitto e fondazione di Alessandria. nista
della vita economica “vendicando” così le distruzioni inferte alle duku
e sociale di un E Sottomissione delle città fenicie.
paese. poleis greche da parte persiana in passato: la paes
F Distruzione del palazzo reale a Persepoli.
campagna di conquista del Macedone, propa- cono
gandata tra le poleis come spedizione del mon- ............................................................................. come

174 U 4_Dai Greci ai Macedoni: il superamento della polis

vol1_U4_L13.indd 174 22/12/16 14:06


4 Il progetto per un “nuovo mondo”
326 a.C. attraversò il fiume Indo e riportò a Le nozze di Alessandro
Il progetto di Alessandro e Statira, I sec. d.C.
Idaspe l’ennesima vittoria, contro il re india- [dalla Casa del Bracciale d’Oro, Pompei]
Il progetto politico di Alessandro era in parte Alessandro viene
no Poro. Continuò ad avanzare verso est, ma
diverso da quello di suo padre Filippo. Seguen- rappresentato in questo
ria l’oceano non appariva. affresco con il mantello
so do i piani di Filippo, il giovane re aveva avviato color porpora, uno degli
ce
la campagna di conquista dei territori persiani; attributi distintivi dei
«Qui si fermò Alessandro» sovrani orientali ma anche
a differenza del padre, però, egli nutriva l’in- delle divinità. E infatti la
tenzione molto ambiziosa di realizzare una Alessandro avrebbe voluto avanzare ancora, coppia è raffigurata con
sorta di impero universale. Ponendosi come ma i soldati, estenuati dall’interminabile viag- gli attributi di Marte e
Venere, dèi della guerra e
sovrano di origine divina, avrebbe unifica- gio, durato ormai otto anni, si rifiutarono di dell’amore. Le nozze con
to sotto la sua guida regioni vastissime, che si proseguire e lo costrinsero a ripiegare. Prima Statira, figlia di Dario III,
furono celebrate a Susa
estendevano fino ai confini del mondo allora di intraprendere la via del ritorno fece innal- nel 324 a.C. e con questo
conosciuto, e popoli diversi per cultura, lingua zare sulla riva sinistra del fiume Ifasi dodici matrimonio Alessandro
confermò il proprio
altari dedicati agli dèi, ai quali si sentiva
e tradizioni religiose. dominio sull’impero
di appartenere: «Mio padre Zeus, mio fratello persiano.

La fusione fra Macedoni e Persiani


A questo scopo, nei tre anni successivi alla
morte del Gran Re (330-327 a.C.), Alessandro
assoggettò anche le province persiane più
orientali e avviò un processo di integrazio-
mbrò ne tra aristocrazia greco-macedone e ari-
stocrazia persiana. Alla nuova aristocrazia
izza- “mista” avrebbe affidato l’amministrazione dei
(una territori, convinto che una classe dirigen-
Dario te omogenea potesse garantire un governo
esen- affidabile e stabile. Pertanto, nobili persiani
n Re: furono accolti nell’esercito; Macedoni e Greci
ngiu- furono sollecitati a sposarsi con donne dell’a-
nore ristocrazia locale. Alessandro stesso prese in
, l’in- moglie tre principesse persiane, una delle qua-
sue li, Statira, figlia del re Dario III.
o era
Verso i confini del mondo
Spinto da un’ambizione smisurata e rappre-
O sentando ormai sé stesso come un semidio,
Alessandro tornò presto alle campagne di con-
DI
A LL O S T U

quista: si era convinto infatti a procedere ver-


so est e raggiungere le rive del Grande Ocea-
no che all’epoca si pensava circondasse le
DA

terre abitate e che rappresentava i confini del


UI

G
mondo. Occupò i territori dell’odierno Afgha-
nistan, attraversò la catena montuosa dell’Hin-
dukush e si spinse in direzione dell’India,
paese quasi ignoto ai Greci e ai Macedoni,
conosciuto solo in base a racconti fantastici o
come mitico luogo di origine delle spezie. Nel

L 13_Il tramonto della polis e l’espansione macedone 175

vol1_U4_L13.indd 175 22/12/16 14:06


Eracle», recitava l’iscrizione sugli altari, come bronzo fece incidere una breve frase: «Qui si
se fosse stato Alessandro in persona a pronun- fermò Alessandro».
ciare queste parole. Infine, su una colonna di
La
La morte improvvisa
La
Dopo una marcia durata circa due anni, Ales- progr
sandro fece finalmente ritorno in Persia. Du- la vitt
rante la sua assenza i governatori di alcune oligar
G ■ Completa la mappa concettuale. province si erano ribellati. Il sovrano li mise
ruolo
minac
UI

a morte e cercò di riportare ordine nell’im-


DA

Tebe
pero apprestandosi a una riorganizzazione
A LL O S T U

Epam
Formazione di un’..................
greco-persiana con funzioni politica e amministrativa. Tuttavia, nel 323
.................. a.C., mentre si trovava a Babilonia, fu stron- L’a
DI

O
cato da una malattia violenta e fulminea, In
probabilmente la malaria (anche se qualcuno il reg
pensò a un avvelenamento, perpetrato duran- anch’
Ingresso di nobili ..................
nell’esercito .................. isolat
te un banchetto). Aveva 33 anni. Il mistero della
della sua morte, accresciuto dalle contrastan- esten
ti versioni sul luogo di sepoltura, fu l’ultimo per c
Matrimoni .................. tassello di una vicenda che diventò presto Così,
minie
leggendaria.

Al
Al
Aless
Persi
vittor
FONTI ALESSANDRO “RE DELL’ASIA” milita
il pro
territ
Erano passati ormai cinque secoli dalle grandi imprese compiute da Alessandro Magno, quando Arriano di conos
Nicomedia, nel II secolo d.C., le narrò in un’opera dal titolo Anabasi di Alessandro (letteralmente “risalita”, scont
ma anche “spedizione, ritorno”). Le vicende e le azioni del grande condottiero macedone avevano assunto da
tempo contorni leggendari. Arriano riporta nella sua opera una lettera inviata da Alessandro a Dario III dopo la
Il
battaglia di Isso (333 a.C.), durante la quale la famiglia del Gran Re era stata fatta prigioniera. Nel documento
il Macedone si muove su un duplice piano: da un lato rivendica la continuità della sua azione con quella delle D
Gaug
poleis greche, presentando la Macedonia come parte della Grecia; dall’altro pone sé stesso come sovrano
l’arm
assoluto, rompendo con la tradizione greca della polis e del governo dei cittadini. dell’im


da un
I vostri antenati, invadendo la Macedonia e il riprendi tua madre, tua moglie e i tuoi figli, e se
est fin
resto della Grecia, ci fecero del male senza aver vuoi anche qualcos’altro. [...] E in futuro se man-
raggi
subìto alcun torto. Ora io, eletto capo supremo derai qualcuno da me, mandalo al re dell’Asia, e indie
dei Greci e volendo punire i Persiani, sono passa- non scrivermi come a un tuo pari, ma chiedi, se
to in Asia. Ma siete voi che avete cominciato. [...] ti serve qualcosa, come al signore di tutto ciò che
Mio padre è stato ucciso da sicari che voi [Per-
siani] avete istruito, [...] e su di me [tu, Dario] hai
scritto ai Greci lettere non amichevoli, affinché
è tuo.
” [Arriano, Anabasi di Alessandro, II, 14]

mi facessero guerra [...]. Allora ti ho fatto guerra, LETTURA ATTIVA


ma sei tu che hai cominciato le ostilità.
Nella prima parte del documento, evidenzia le
Ho sconfitto in battaglia prima i tuoi generali, ora accuse rivolte da Alessandro al re persiano.
te e il tuo esercito, e tengo il paese in mia potestà. Nella seconda parte del documento, sottolinea
le espressioni con cui Alessandro si definisce in
Gli dèi me l’hanno dato. [...] Poiché dunque sono rapporto a Dario III.
signore di tutta l’Asia, vieni da me. [...] Chiedi e

176 U 4_Dai Greci ai Macedoni: il superamento della polis

vol1_U4_L13.indd 176 22/12/16 14:06


STUDIO ATTIVO 13
Lezione
Qui si
in breve AUDIOSINTESI

La disgregazione del mondo delle poleis


La guerra del Peloponneso determinò un l’esercito spartano e per un breve periodo s’impose
Ales- progressivo indebolimento delle poleis. Dopo sulle altre poleis. La stessa Atene, però, che in un
. Du- la vittoria su Atene, Sparta con la sua tradizione primo tempo aveva appoggiato i Tebani, tornò ad
cune oligarchica e militare si era rivelata inadeguata al allearsi con Sparta per arginare l’eccessiva potenza
ruolo di guida della Grecia e di garante contro la della rivale. Tebe riuscì a sconfiggere gli eserciti
mise minacciosa Persia, circostanza di cui approfittò avversari a Cinocèfale (364 a.C.) e a Mantinea
l’im- Tebe. Grazie ai suoi valenti generali, Pelopida ed (362 a.C.), ma vincitori e vinti ne uscirono stremati.
ione Epaminonda, questa città della Beozia abbatté
323
ron- L’ascesa della Macedonia
nea, Intanto, a nord della Grecia si stava affermando settentrionale e, infine, nel 338 a.C. sconfisse
cuno il regno di Macedonia. I Macedoni appartenevano anche Atene e Tebe a Cheronea. Il successo
uran- anch’essi alla stirpe ellenica, ma erano vissuti delle sue imprese era legato anche all’invenzione
isolati per molti secoli ed estranei all’esperienza di una nuova formazione militare, la portentosa
stero della polis. Avevano un re, Filippo II, deciso a falange macedone, più efficace di quella oplitica
stan- estendere il proprio dominio sulle città greche, tradizionale. Dopo le vittorie, formalmente come
timo per conquistare in seguito l’impero persiano. garante della pace, Filippo II si pose alla guida
resto Così, dopo aver occupato la Tracia, ricca di delle città greche, raccolte nella Lega di Corinto.
miniere d’oro, Filippo assoggettò tutta la Grecia

Alessandro Magno
Alla morte di Filippo II (336 a.C.), il figlio Minore, presso il fiume Grànico (334 a.C.) e a
Alessandro riprese il piano di conquista della Isso, sulla costa siriana (333 a.C.). Nonostante
Persia al quale il padre si era dedicato dopo la la superiorità numerica del nemico, Alessandro
vittoria contro la Grecia. In otto anni di imprese sconfisse le truppe del Gran Re Dario III,
SIA” militari, tuttavia Alessandro andò molto oltre
il progetto paterno, conquistando un immenso
costringendolo alla fuga. Penetrò quindi nella
Fenicia e in Egitto, dove fu accolto con onori
territorio fino ai confini del mondo allora divini e nel 332 a.C. fondò, sul delta del Nilo, una
conosciuto dai popoli del Mediterraneo. I primi città cui diede il suo nome: Alessandria.
scontri con l’esercito persiano avvennero in Asia

Il sogno dell’impero universale


Dopo aver invaso la Mesopotamia, a Il giovane re sognava di riunire i suoi domìni in un
Gaugàmela Alessandro sconfisse definitivamente impero universale: ponendosi come sovrano di
l’armata di Dario e s’impadronì delle principali città origine divina, avrebbe governato popoli diversi
dell’impero: Babilonia, Susa, Persèpoli. Spinto e territori vastissimi. Avviò per questo un processo
da un’ambizione smisurata, proseguì quindi verso d’integrazione tra aristocrazia greco-macedone
est fino ai confini dell’India, con l’obiettivo di e persiana. Quando morì improvvisamente, nel
raggiungere il Grande Oceano, ma dovette tornare 323 a.C., stava ancora organizzando il suo vasto
indietro perché i soldati si rifiutarono di proseguire. impero.

L 13_Il tramonto della polis e l’espansione macedone 177

vol1_U4_L13.indd 177 22/12/16 14:06


STUDIO ATTIVO
mappa dei contenuti FISSAR
di un’
A Ar
Nella seconda metà del IV sec. a.C.
B Fi
FILIPPO
FIL PPO III,
LI I,, C D
re d
re dii Maced
Macedonia
Mac
Ma ed
ace on
o ia
approfittando della grazie a D Al
CRISI DELLE FALANGE MINIERE D’ORO E B
POLEIS MACEDONE IN TRACIA

conquista la
STABIL

GRECIA (battaglia A ...


di Cheronea, 338 a.C.) am
B Sp
po
e trasmette al figlio ...
C Le
ALESSANDRO MAGNO ...
(356-323 A.C.) D At
...

il progetto di conquistare

RIELAB
L’IMPERO
ERO
RO
OPPERSIANO
PER propo

A Il
che egli realizza, creando un
B Il
C Il
IMPERO UNIVERSALE
(334-326 A.C.) D Im
E If
de

verso le competenze POLIS

ORIENTARSI NEL TEMPO 1 Disponi sulla linea del tempo i seguenti eventi.

A Vittoria della Lega beotica a Leuttra F Atene e Tebe sconfitte a Cheronea dall’esercito
macedone
B Inizio della spedizione di Alessandro Magno
G “Pace del re”
C Assassinio di Filippo II
H Morte di Alessandro Magno
D Battaglia di Mantinea
RIELAB
E Fondazione di Alessandria d’Egitto orale:

386 a.C. 371 a.C. 362 a.C. 338 a.C. 336 a.C. 334 a.C. 332 a.C. 323 a.C.

178 U 4_Dai Greci ai Macedoni: il superamento della polis

vol1_U4_L13.indd 178 22/12/16 14:06


FISSARE I CONCETTI CHIAVE 2 Collega i nomi dei personaggi alle imprese compiute (a un nome può essere collegata più
di un’impresa).
A Artaserse 1 Vince Atene e Tebe a Cheronea diventando signore della Grecia
B Filippo II 2 Pronuncia una serie di discorsi contro Filippo II
C Demostene 3 Promuove la “pace del re”, favorendo una ribellione contro l’egemonia di
Sparta e garantendo l’autonomia delle poleis
D Alessandro Magno 4 Promuove la Lega di Corinto, di cui prende il comando
E Besso 5 Fonda la città di Alessandria
6 Ordisce una congiura per deporre e uccidere Dario III
7 Incendia il palazzo del Gran Re a Persepoli

STABILIRE NESSI E RELAZIONI 3 Completa le seguenti affermazioni.

A ...................................... a causa delle E ...................................... perché parlavano un


ambizioni egemoniche di Atene, Sparta e Tebe. dialetto arcaico incomprensibile ai Greci.
B Sparta non riesce a conquistarsi il favore delle F Filippo II occupa la Tracia perché ......................
poleis greche, come aveva fatto Atene, perché ................
...................................... G ...................................... al fine di rafforzare
C Le poleis si coalizzano contro Sparta al fine di l’unità del mondo greco sotto la sua guida.
...................................... H ...................................... a causa della
D Atene si allea con la storica nemica, Sparta, per stanchezza del suo esercito.
......................................

RIELABORARE LE INFORMAZIONI 4 Completa la tabella inserendo opportunamente le lettere corrispondenti alle voci
proposte.

A Il potere è concentrato nelle mani del sovrano. F Le cariche pubbliche sono affidate a rotazione.
B Il potere è esercitato dall’assemblea dei cittadini. G Si costituisce di cittadini.
C Il sovrano è divinizzato. H Si caratterizza per una forte eterogeneità
linguistica e culturale.
D I magistrati sono sorteggiati.
I Si costituisce di sudditi.
E I funzionari sono scelti all’interno
dell’aristocrazia. J Si caratterizza per una forte omogeneità
linguistica e culturale.

POLIS GRECA IMPERO DI ALESSANDRO MAGNO

ito

RIELABORARE LE INFORMAZIONI 5 Utilizza la tabella completata nell’esercizio precedente come traccia per l’esposizione
orale: metti a confronto le due tipologie di Stato.

L 13_Il tramonto della polis e l’espansione macedone 179

vol1_U4_L13.indd 179 22/12/16 14:06


z i o n e 1 4
e
1
L Mort
La

pero
stato
delle
e dop
no tr
si aff
chi,

I regni ellenistici dro).


gene
Q
LINGUA COMUNE Dopo la morte di Alessandro, il suo il 28
CONCETTO CHIAVE

impero si divide in alcuni regni. Ma ovunque il greco si


orien
diffonde come lingua comune (koinè), diventa la lingua
ufficiale della classe dirigente e dei dotti, e anche sta ro
dei mercanti e di chi fa affari. È il simbolo più forte
della diffusione della cultura greca in tutto l’Oriente Il
mediterraneo. Pergamo
Il più
MEZZALUNA FERTILE lo ch
Atene MEZZALUNA FERTILE
Antiochia impe
creat
diede
Seleucia detto
Anti
ventò

Alessandria
REGN

Rom
Nella prima metà del III secolo a.C. ad Alessandria d’E-
gitto viene realizzata per volontà del sovrano Tolomeo MEDITERRANEO ORIENTALE Nel Mediterraneo orientale, su
EVENTI CHIAVE

I la più celebre biblioteca del mondo antico. Vi la- cui si affacciano i regni fondati dai successori di Alessandro,
vorano, sovvenzionati dallo Stato, dotti provenienti da si intensificano gli scambi e i movimenti di merci, come pure i
tutti i regni ellenistici e in particolare dalla Grecia. Sul viaggi dei dotti e gli spostamenti di migranti in cerca di fortuna.
LUOGO

luogo in cui essa sorgeva è stata realizzata nel 2002 Considerata la capillare diffusione della cultura greca nei regni
la nuova Biblioteca di Alessandria, modernissima e ric- cosiddetti “ellenistici”, per circa due secoli il Mediterraneo orien-
chissima di storia e cultura. tale può davvero definirsi un mare “greco”.
DI IM
CA
R

312 a.C. 306 a.C. 305 a.C. 282 a.C.


Fondazione del regno Fondazione del regno Fondazione del regno Fondazione del regno
dei Seleucidi di Macedonia d’Egitto di Pergamo

ELLENISMO (323-31 A.C.)

Stati greci indipen


Regno degli Antig
(e regioni dipende
vol1_U4_L14.indd 180 22/12/16 10:44 Regno tolemaico
(e regioni dipende
Regno di Pergam
1 Un nuovo sistema di monarchie nel Mediterraneo orientale
La divisione dell’impero di Alessandro politico, e una delle più importanti metropo-
CORD
A CHE
R I
Morto Alessandro Magno (323 a.C.), il suo im- li del mondo mediterraneo.
pero si sfaldò con la stessa rapidità con cui era
stato creato. Tra i satrapi che erano a capo Il regno d’Egitto Le satrapie
sono le province
delle province scoppiarono rivalità e conflitti, Sotto il generale Tolomeo, figlio naturale di Fi- dell’impero persiano.
lippo II e satrapo dell’Egitto, si costituì il regno Quando Alessandro
e dopo decenni di scontri furibondi si formaro- muore, vengono
no tre regni principali, in ciascuno dei quali d’Egitto. Dal primo re ebbero origine i Tolomei, assegnate ad alcuni
che si imposero come dinastia di faraoni, se- tra i suoi più
si affermò una dinastia di sovrani, detti diàdo- influenti generali.
chi, cioè “eredi” o “successori” (di Alessan- condo la tradizione egizia. Alessandria, la cit-
dro). Tutti in qualche modo discendevano da tà fatta erigere dallo stesso Alessandro qualche
generali dell’esercito macedone. decennio prima, diventò un centro di scambi
Questo sistema di regni, stabilizzatosi fra economici e culturali di prim’ordine, forse il più
il 280 e il 270 a.C., governò il Mediterraneo importante dell’ex impero di Alessandro.
orientale per circa un secolo, fino alla conqui- L E S S IC O
sta romana dell’Egitto (31 a.C.). Il regno di Macedonia
Nelle terre d’origine della dinastia macedone metropoli
Il regno di Siria si costituì il regno di Macedonia, sotto i discen- Grande città, con
una vita sociale,
Il più esteso e potente dei tre regni era quel- denti del generale Antigono. Il loro dominio si economica e
lo che riuniva gran parte dei territori dell’ex estendeva a gran parte della Grecia, garanten- culturale intensa e
dinamica. Spesso
impero persiano, fino ai confini con l’India. Fu do in linea teorica l’autonomia alle poleis, che, Roma
la capitale o la Pella
però, erano di fatto governate dal re. città principale diTaranto MACEDONIA
creato da Seleuco, satrapo di Babilonia, che uno Stato o una
diede origine alla dinastia dei Seleucidi. E fu regione.
eucia detto “regno di Siria” perché la nuova città di Il regno d’Epiro
Siracusa
Antiochia, eretta presso la costa siriana, di- Un regno di natura diversa, non legato alle DELO

ventò il principale centro del nuovo organismo vicende dei generali di Alessandro Magno CRET
MAR MEDITERRANEO

DI IM
CA PE
RT RO
REGNI ELLENISTICI NEL III SECOLO A.C. AG
IN
E

MAR NERO
Roma
Pella PAFLAGONIA
MAR
Taranto MACEDONIA
IA

BITINIA I A CASPIO
EN
OC

M
GALAZIA AR
AD

MEDIA
Pergamo ATROPATENE
PP

PARTIA
CA

Siracusa DELO
RODI Antiochia
CRETA
MAR MEDITERRANEO Eufr Seleucia
ate
Ti Stati greci indipendenti
DI IM gr
CA PE
i Regno degli Antigonidi
RT RO (e regioni dipendenti)
AG Alessandria
IN Regno tolemaico
E
G (e regioni dipendenti)
PE OLF
RS O Regno di Pergamo
IC
O
ARABIA Regno seleucide
(e Stati vassalli)
EG lo
IT

M SSO
Ni

RO

Regni non greci


TO

AR

ellenizzati

L 14_I regni ellenistici 181

Stati greci indipendenti Stati greci indipendenti Regno di Pergamo Regno tolemaico
Regno degli Antigonidi Regno degli Antigonidi Regno seleucide (e regioni dipendenti)
(e regioni dipendenti) (e regioni dipendenti) (e Stati vassalli) Regni non greci
Regno tolemaico ellenizzati
vol1_U4_L14.indd 181 22/12/16 10:44
(e regioni dipendenti)
Regno di Pergamo
Modellino ricostruttivo
dell’acropoli di Pergamo
[Staatliche Museen, Berlino] 11 9
8 6 7
2
10
(1) Teatro; (2) Tempio
di Dioniso; (3) agorà
superiore; (4) altare di
5
“A
Zeus e Atena; (5) Hèroon
dei re; (6) Tempio di Il mo
Atena; (7) donario di attec
Àttalo; (8) recinto di
Atena; (9) biblioteca; (10) sand
Traianeum; (11) caserma. mia,
Fra le città ellenistiche si i citt
contraddistinse su tutte
le altre Pergamo, capitale 1 sovra
dell’omonimo regno 4 sorp
nel III secolo a.C. Così 3
ricca e fiorente da essere 2 cultu
considerata una seconda mato
Atene, la città si trovava
in Asia Minore, a poca “agir
distanza dalla costa egea tradi
dell’attuale Anatolia turca.
L’acropoli di Pergamo, local
una delle più famose del no d
mondo ellenizzato, fu
davvero l’unica in grado cultu
di competere con quella N
ateniese del V secolo a.C.
Comprendeva numerosi lingu
edifici, fra cui il teatro (il ma sorto direttamente dalla tradizione mace- dei territori di cui avevano assunto il control- polit
maggiore della città, che
ne possedeva un secondo done, fu quello costituito in Epiro, ai confini lo; in Egitto e Siria si tese alla divinizzazione glese
fuori dall’acropoli), la settentrionali della Grecia, da un cugino di del sovrano. com
biblioteca (che conteneva
circa 200.000 rotoli), il Alessandro, Pirro. Questi organizzò un forte La corte era il centro del potere politico. to ch
Tempio di Atena e esercito sul modello macedone e per qualche Vi lavoravano i funzionari dell’amministrazio- il pro
il monumentale Altare
di Zeus e Atena. tempo contrastò l’affermarsi degli Antigonidi ne regia, che si occupavano anche di giustizia dom
in Macedonia. Intervenne anche in Italia, nel rispondendo per conto del re alle suppliche quell
281 a.C., per sostenere le città della Magna rivolte dai sudditi. A corte giungevano artisti poco
Grecia contro l’espansione militare romana. e intellettuali da tutto il mondo greco. La tradi- no in
zione politica della polis era ormai un ricordo esse
Il regno di Pergamo lontano. do b
Nelle aree dell’Asia Minore rimaste sotto il nell’
controllo dei successori di Alessandro emerse- pello
ro con il tempo altri regni, come quello di Per- saro
gamo, fondato dal re Àttalo dopo aver vinto ■ Completa la mappa concettuale. O
dirig
i Gàlati, una popolazione celtica che invase cultu

DI
A LL O S T U
Macedonia e Grecia (279 a.C.) stabilendosi poi regno di Siria (...............)
in Anatolia. Anche la città di Pergamo, come La
Antiochia e Alessandria, diventò uno straordi- regno d’..............., DA Lo st
nario centro di cultura. (Tolomeo I) te ne
UI
G
cont
Il modello di regalità regno di ...............,
(Antigono I)
strui
Il nuovo modello di regalità instaurato da Ales- Atto
sandro Magno fu continuato in parte dai suoi regno d’Epiro (...............)
gorà
successori. I sovrani ellenistici si presentaro- le bo
no come ottimi amministratori e guerrieri e tem
regno di ...............,
vittoriosi, «re per diritto di vittoria», dimo- (Àttalo I) stadi
strando così di essere i legittimi conquistatori ment

182 U 4_Dai Greci ai Macedoni: il superamento della polis

vol1_U4_L14.indd 182 22/12/16 10:44


2 L’ellenismo: la diffusione della cultura greca
“Alla maniera dei Greci” sovvenzionati dal re o dai cittadini più ricchi, IL SAPORE DELLA STORIA
Sapori d’Oriente per le cucine
offrivano agli abitanti servizi e luoghi di ritro- d’Occidente
Il modello politico della città-Stato greca non
vo di gran lunga più numerosi e attraenti di
attecchì nei regni nati dalle conquiste di Ales-
quanto ormai potevano le più antiche poleis
sandro: le città mantennero una loro autono-
in Grecia.
mia, ma solo amministrativa, non politica, e
i cittadini si considerarono tutti sudditi di un
Lo sviluppo degli scambi commerciali
sovrano. Si verificò tuttavia in questi regni una
sorprendente diffusione della lingua e della Il costituirsi di uno spazio culturale comune
cultura greca. Questo fenomeno è stato chia- andò di pari passo con lo sviluppo dell’e-
mato ellenismo, una parola che significa conomia e dei traffici commerciali. Tra i
“agire alla maniera dei Greci”. Le usanze e le
tradizioni greche si incrociarono con quelle
locali, dando origine a un singolare fenome- ROTTE COMMERCIALI TRA ORIENTE E OCCIDENTE
no di integrazione multiculturale (tra più
Con l’espansione dell’impero di Alessandro Magno fu compiuto il primo importante
culture). passo verso le comunicazioni regolari tra Oriente e Occidente. Nearco, l’ammiraglio
Nei regni ellenistici il greco diventò la del Macedone, aveva aperto una rotta dal delta del fiume Indo al Golfo Persico. In
seguito, i Tolomei del regno d’Egitto promossero l’apertura di vie commerciali con la
lingua ufficiale, parlata in primo luogo dai Mesopotamia, l’India e l’Africa Orientale attraverso i porti sul Mar Rosso, integrando i
ntrol- politici e dagli intellettuali (un po’ come l’in- percorsi terrestri carovanieri e il corso del fiume Nilo.
Le prime tracce dell’utilizzo di quella che in seguito sarebbe stata chiamata “via della
ione glese oggi). Era detto koinè, ovvero “lingua seta” risalgono invece al I secolo a.C. Lungo questo fitto complesso di percorsi
Roma MAR NERO
comune”. In questo caso, pesò anche il fat- carovanieri, perlopiù terrestri, che collegò per secoli la Cina al Vicino Oriente antico
e al Mediterraneo, viaggiarono, oltre alla seta, numerose merci preziose.Corinto
Lungo questo MAR
itico. to che i sovrani ellenistici abbandonarono DITERRcontatti
MAR MiEprimi
percorso, nel I secolo d.C., avvennero probabilmente ANEO tra i Romani, che Antiochia CASPIO
azio- Cartagine
ormai avevano esteso il loro dominio sul Mediterraneo orientale, e i Cinesi. Efeso B
il progetto di fondere in un unico popolo di Rodi Cirene Ecbatana Alessan
MAR NERO
stizia dominatori l’aristocrazia greco-macedone e Roma Seleucia
Persepoli
MAR Alessandria ta
liche quella persiana, perseguito da Alessandro Corinto
CASPIO via dell
a se
MAR MEDITERR ANEO Antiochia
rtisti poco prima di morire. I sovrani puntaro- Cartagine
Rodi
Efeso Bactra
Taxila
Cirene Ecbatana Alessandria
radi- no infatti su una classe dirigente composta Seleucia

MA
ARABIA
Alessandria Persepoli Alessandria
ordo

RR
essenzialmente di Greci e Macedoni, aven- Roma MAR NERO

OS
Napata
do bisogno di uomini fidati nell’esercito e MAR

SO
Corinto a seta
MAR MEDITERR ANEO Antiochia CASPIO via dell INDIA
nell’amministrazione. Rispondendo all’ap-
MA

Cartagine Efeso ARABIABactra


Rodi Taxila
pello dei sovrani, migliaia di Greci si river- Cirene Ecbatana Alessandria
RR

OCEANO
Seleucia
OS

Napata INDIANO
sarono nelle città orientali e l’intera classe Alessandria Persepoli Alessandria
SO

dirigente, da quel momento, fu educata alla


O
cultura e alla lingua greche. INDIA
DI

OCEANO
A LL O S T U

MA

ARABIA INDIANO
RR

La città e lo stile di vita greco


OS

Napata
SO

Lo stile di vita greco venne imitato largamen-


DA

te nelle città. Si diffuse assai meno fuori dai Incenso Olio


UI

G OCEANO
contesti urbani. Molte nuove città furono co- Oro Perle
INDIANO
Grano Seta
struite rinnovando il modello della polis.
Cavalli Schiavi
Attorno alla tradizionale piazza cittadina, l’a- Incenso Olio
Legname Vino
gorà, correvano lunghi portici, che ospitavano Oro Perle

le botteghe, e si affacciavano edifici pubblici Grano Seta


Sfera d’influenza economica del regno d’Egitto
e templi. Teatri, bagni pubblici, biblioteche, Cavalli Schiavi
Sfera d’influenza economica del regno dei Seleucidi
Legname Vino
stadi, ginnasi (un’istituzione educativa tipica- Rotte commerciali
Incenso Olio
mente greca), palestre, fontane, acquedotti, Oro Sfera Perle
d’influenza economica del regno d’Egitto
Grano Sfera Seta
d’influenza economica del regno dei Seleucidi
Cavalli Rotte Schiavi
commerciali
Legname Vino L 14_I regni ellenistici 183

Sfera d’influenza economica del regno d’Egitto


Sfera d’influenza economica del regno dei Seleucidi
Rotte commerciali
vol1_U4_L14.indd 183 22/12/16 10:44
Greci che migrarono nei nuovi regni c’erano ressa
anche numerosi mercanti e artigiani che die- ■ Segna con una crocetta i caratteri che O nelle
appartengono all’ellenismo.

DI
dero vita a fiorenti attività, integrandosi con cilità

A LL O S T U
A Diffusione della cultura e della lingua greca.
la popolazione locale. Sia nelle acque e sulle rio e
coste del Mediterraneo, sia lungo le piste caro- B Autonomia politica, sul modello della polis. le re
vaniere che collegavano i regni ellenistici con macc

DA
C Autonomia amministrativa, ma non politica.

UI
i paesi dell’Estremo Oriente, il commercio di D Classe dirigente mista greco-persiana. G ingen
merci preziose – seta, spezie, gioielli – ali- tare
E Costruzione di nuove città sul modello urbanistico
mentava la domanda di una clientela raffinata, della polis greca.
che a sua volta sosteneva l’arricchimento dei Le
F Sviluppo del commercio di merci preziose.
ceti mercantili. La d
medi
comi
nizza
3 Conquiste culturali e tecnologia culm
viva
VIAGGIO E OSPITALITÀ
Nuove città, nuovi attrattori culturali
Lo studio e la ricerca ziati d’età ellenistica non ebbero un’applicazio- O
La circolazione delle idee e degli uomini, favori- ne pratica, se non nel campo della tecnologia ferm
ta dall’uso comune della lingua greca, si accom- militare o in quello della costruzione di mac- le rad
pagnò al finanziamento delle istituzioni cultu- chine da impiegare in occasione di feste reli- za si
rali da parte dei sovrani, che così guadagnavano giose o alla corte dei sovrani, per meraviglia- co, fi
prestigio e popolarità. I re finanziarono centri re e stupire gli spettatori. l’idea
di ricerca e di studio e sostennero lo svilup- Nel campo dell’astronomia Eratostene di
po della cultura scientifica, letteraria, filosofica. Cirene riuscì a calcolare con ottima approssi-
Ciò accadde ad Antiochia in Siria, a Pergamo in mazione la misura della circonferenza della
Asia Minore, in molte altre città dei regni elle- Terra; mentre Aristarco di Samo comprese MACC
nistici. Alessandria, specialmente, diventò un che fosse la Terra a ruotare intorno al Sole e
formidabile centro di cultura. Qui Tolomeo I non viceversa, elaborando per primo la teo-
fece erigere una ricchissima biblioteca, tra le ria eliocentrica. Anche la medicina compì
più famose del mondo antico, e fondò il Museo, progressi: i medici alessandrini migliorarono
un istituto di ricerca nel quale gli studiosi erano enormemente la conoscenza dell’anatomia
ospitati e finanziati dallo Stato. Museo letteral- umana, grazie alla pratica della dissezione dei
mente significa “casa delle Muse”: le dee che cadaveri dei condannati a morte, fino ad allora
ispirano le attività artistiche e intellettuali. considerata sacrilega e quindi vietata.

Le conquiste scientifiche I limiti dell’innovazione tecnologica


Furono soprattutto le conoscenze scientifiche Le nuove acquisizioni scientifiche, tuttavia, non
a progredire in questo periodo: matematica, determinarono un miglioramento delle tecni-
astronomia, geografia e ingegneria raggiun- che di produzione e di lavorazione. Sappiamo,
sero tra III e II secolo a.C. vertici mai toccati per esempio, che furono sperimentate alcune
nell’Antichità. macchine in agricoltura, in particolare una treb-
Nel campo della geometria e della mate- biatrice per facilitare la separazione dei chicchi
matica fondamentale fu il trattato di Euclide, di grano dalle spighe, ma il loro uso non si dif-
intitolato Elementi. Grandi progressi furono fuse in modo capillare e venne presto abbando-
compiuti anche nel campo della fisica e della nato. La mancata applicazione pratica delle
meccanica, grazie agli studi e agli esperimenti scoperte scientifiche dipese da due fattori
di Archimede di Siracusa e di Erone di Ales- diversi tra loro. In primo luogo, non esisteva
sandria. Molti dei congegni ideati dagli scien- una mentalità imprenditoriale diffusa, inte-

184 U 4_Dai Greci ai Macedoni: il superamento della polis

vol1_U4_L14.indd 184 22/12/16 10:44


A CHE
ressata a introdurre miglioramenti tecnologici Il nostro alfabeto proviene – attraverso modifi- ORD
O RIC
nelle attività produttive. In secondo luogo, la fa- che fatte dai Romani – da modelli greci. L’orga-
DI

cilità di reperire manodopera a un prezzo irriso- nizzazione del sapere e dell’istruzione vanta Dall’VIII
A LL O S T U

secolo a.C. i
rio e il largo ricorso alla manodopera schiavi- un’origine greca. Le pratiche dello sport, gli Greci fondano
le rendevano poco economica l’introduzione di stadi, i giochi olimpici sono invenzioni greche. Il lungo le coste
del Mediterraneo
macchine complesse, che avrebbero richiesto teatro e le sue più caratteristiche rappresenta-
DA

numerose colonie.
In Italia si
UI

G ingenti investimenti economici per poter diven- zioni (commedia, tragedia, mimo, danza) sono insediano nel Sud
tare davvero vantaggiose. di origine greca. Le forme e le tecniche dell’ar- della penisola
te, della scultura, dell’architettura si sono (Magna Grecia)
e in Sicilia.
Le radici culturali dell’Europa ispirate per secoli all’antica Grecia. Dai Greci,
La diffusione della cultura greca nell’area infine, noi europei ereditiamo la storia, la filo-
mediterranea e nell’Europa meridionale era sofia e il pensiero razionale (scientifico), tra
cominciata secoli addietro con la Grande colo- le maggiori creazioni del genio ellenico.
nizzazione, ma in età ellenistica raggiunse il
culmine. Per molti secoli questa cultura restò ■ Individua l’artefice di ognuna delle seguenti imprese culturali. O
viva nei popoli del Mediterraneo.

DI
Fonda la Biblioteca e il Museo ad Alessandria d’Egitto: ...............

A LL O S T U
A
azio- Oggi, dopo più di duemila anni, possiamo af-
B Scrive il trattato Elementi: ..............
ogia fermare che la civiltà greca costituisce in parte
mac- le radici di quella europea, e che la sua presen- C Compie esperimenti nel campo della fisica e della meccanica: ...............

DA
reli- za si avverte in ogni campo: politico, scientifi- Riesce a calcolare la circonferenza della Terra: ...............

UI
D
G
iglia- co, filosofico, artistico. Come abbiamo appreso, E Elabora per primo la teoria eliocentrica: ...............
l’idea della democrazia risale a modelli greci.
ne di
ossi-
della
prese MACCHINE MERAVIGLIOSE
ole e I congegni ideati dagli scienziati di età ellenistica si rivelarono contenitore (4). Sfruttando la tensione di un cavo (5) collegato a un
teo- particolarmente adatti a rappresentare le manifestazioni del contrappeso (7), l’aumento di peso del contenitore faceva girare i cardini
sacro. Sappiamo, ad esempio, di un dispositivo che faceva aprire a vite delle porte (6). Le macchine meravigliose erano impiegate anche
ompì automaticamente le porte di un tempio nel momento stesso in cui a teatro per far comparire miracolosamente sulla scena il dio che a
rono veniva acceso il fuoco su un altare. Il sistema si basava sull’eolìpila, un certo punto dell’azione tragica interveniva in modo risolutivo nelle
macchina inventata da Erone di Alessandria. Sotto l’altare (1) era vicende umane. Così avviene nella rappresentazione nella foto della
omia posta una sfera parzialmente riempita d’acqua (2). Grazie al calore Medea di Euripide al teatro greco di Siracusa, dove il dio appare in alto,
e dei del fuoco, la pressione all’interno della sfera aumentava sino a fare nel cerchio dorato.
fuoriuscire l’acqua che, passando per un sifone (3), andava a riempire un
llora

◄ ◄ Porte di un tempio
ad apertura automatica
◄ Apparizione di un personaggio
, non divino
[Teatro greco di Siracusa, 2009]
ecni-
amo,
cune
treb- 1
icchi
i dif-
ando- 2
5 3
delle
attori 7 6 4
teva
inte-

L 14_I regni ellenistici 185

vol1_U4_L14.indd 185 22/12/16 10:44


IL SAPORE DELLA STORIA
Sapori d’Oriente per le cucine d’Occidente

U
n periodo storico di grande trasformazione, an- riente. Si trattò di un processo di assimilazione cultu-
che sul piano gastronomico, fu quello che seguì rale che abbiamo visto ripetersi spesso nella storia: pri-
alla caduta dell’impero persiano nelle mani di ma si diffondono i prodotti, poi la tradizione culinaria.
Alessandro Magno, quando sulle tavole greche Dalla Siria arrivarono un nuovo tipo di cocomero, la
arrivarono nuovi cibi orientali. Inizialmente la trasfor- ruta e il pistacchio. Dalla Fenicia i datteri. Dall’Egitto
mazione riguardò il “paniere” dei prodotti disponibili: i piselli. Dall’Etiopia il riso, usato sotto forma di fari-
nuovi frutti, nuove verdure entrarono nell’uso, adattati na per confezionare creme e un tipo speciale di pane.
al gusto acquisito nel corso dei secoli. Più lentamente Dalla Media giunse il crescione, dall’Iran il carciofo,
si diffusero, invece, le nuove ricette importate dall’O- dall’India la zucca.
Fra gli animali, l’arrivo più significativo fu quello dei
fagiani, originari della Media, importati dal re d’Egitto
► Fagiani e pernici in un manoscritto persiano,
XVI sec. Tolomeo per farli accoppiare con le faraone.
[dal manoscritto Baburnama; Walters Art Museum, Baltimora Aumentò anche la varietà di spezie ed erbe aromatiche:
(Usa)]
zafferano dalla Cilicia, coriandolo e origano dall’Egitto,
carvi dalla Frigia, cumino dall’Etiopia, dalla Siria e dal- sotto
la Libia. Dalla Siria si diffuse il sommacco, una pianta Non t
dal sapore molto particolare, poi scomparsa dagli usi cesso
di cucina: oggi è utilizzata come ammorbidente per la chero
conciatura delle pelli. Di origine orientale erano il co- dai R
sto, il nardo, il malabatro, il silfio, spezie dai nomi per fu acc
noi bizzarri e sconosciuti ai più. Forse anche lo zenzero solo p
era già noto al tempo. Ma la spezia di gran lunga più i tess
usata restò il pepe di origine indiana, che presto anche Quest
la cucina romana utilizzò in abbondanza. di nu
Vari prodotti erano conosciuti allora con l’attribuzione anche
geografica di “partici”, perché diffusi dai Parti, che ave- le no
vano costituito un proprio regno a est di quelli ellenisti-
ci. Per lungo tempo i Parti controllarono il commercio
con l’Oriente lungo la via delle spezie, impedendo ai
Cinesi e agli Indiani di commerciare direttamente con
i popoli mediterranei. Attraverso i Parti si diffuse il la-
ser o assafetida, una spezia che sostituì il silfio della
Cirenaica, prima molto usato ma poi divenuto raro sui
mercati a causa di una crisi di produzione nelle terre
d’origine. Altre piante, come il rabarbaro, si diffuse-
ro tramite la mediazione dei Parti. “Alla partica” sono
definite alcune preparazioni menzionate nel ricettario
romano attribuito ad Apicio (I secolo d.C.): «pollo alla

► Il frutto del sommacco e la sua versione partica», «capretto o agnello alla partica».
in spezia già triturata
La pianta del sommacco è un arbusto dai La pesca, invece, di origine cinese, si diffuse tra i Gre-
fiori giallo-verdastri e dai piccoli frutti ci con il nome di mela di Persia perché fu scoperta
di colore rosso scuro. Questi ultimi, se per la prima volta in Persia e venne descritta come un
mangiati freschi, sono velenosi, mentre
sono impiegati come spezia dopo essere particolare tipo di mela, oppure di prugna: un nome al-
stati essiccati e tritati. Quasi sconosciuto ternativo usato dagli autori antichi è appunto quello di
nella cucina occidentale e invece molto “prugna persiana”. E questo avvenne per un processo
usato in quella mediorientale, il sommacco
ha un sapore acidulo simile al succo di culturale che si ripete spesso nella storia: assimilare le
limone e viene impiegato per insaporire il novità a ciò che è già noto.
pesce, la carne e le insalate, ma anche per Le mele (o prugne) “persiane” erano ritenute più nu-
aromatizzare salse a base di yogurt. Dai
semi triturati si ricava anche una bevanda trienti dei frutti consueti. Il greco Filotimo scrive che
dissetante. «sono grasse e farinose, e abbastanza spugnose. Messe

186 U 4_Dai Greci ai Macedoni: il superamento della polis

vol1_U4_L14.indd 186 22/12/16 10:44


La pianta dell’assafetida
e una sua illustrazione
in un libro di botanica
Detta anche finocchio
fetido, l’assafetida è un
piccolo arbusto. Dalla
cultu- resina della sua radice
si ricava una polvere
a: pri- dall’odore intenso e
naria. dall’aroma simile a quello
ro, la dell’aglio. Ancora oggi
usata nella cucina indiana
Egitto (dove viene grattugiata
i fari- sul momento soprattutto
pane. in ricette a base di riso e
verdure), questa spezia è
ciofo, completamente sparita in
Occidente nel corso del
lo dei Medioevo.
Egitto

tiche:
Egitto,
e dal- sotto una pressa danno una grande quantità di succo». come qualcosa di immutabile da difendere a ogni co-
pianta Non tutti i prodotti importati dall’Oriente ebbero suc- sto (mentre è una realtà in continuo mutamento).
gli usi cesso sulle tavole greche. È il caso della canna da zuc- Così, quando nella seconda metà del II secolo a.C.,
per la chero o degli agrumi. L’arancia, conosciuta dai Greci (e Roma conquistò i regni ellenistici, aprendosi a nuove
il co- dai Romani) solamente nella varietà selvatica o amara, influenze culturali, uomini “all’antica” come il cele-
mi per fu accolta con diffidenza e per molto tempo
Roma MARimpiegata
NERO bre Catone protestarono scandalizzati per certe novità
nzero solo per usi non alimentari, ad esempio per
Corinto proteggere gastronomiche
MAR prese llaa sesimbolo
ta della “moderna corru-
ga più AR MED CASPIO via de
i tessuti, un po’ Mcome siITfa
ERR A
NEOcon la naftalina.Antiochia zione”: per esempio il ciliegio, introdotto a Roma dalla
oggi
Cartagine Efeso Bactra
anche Questo accadde probabilmenteCirene perchéRodi
l’introduzione provincia del Ponto, sulTaxilaMar Nero, dal proconsole Lu-
Ecbatana Alessandria
di nuovi prodotti e usi alimentari suscitò curiosità, Seleucia
ma cullo (IPersepoli
secolo a.C.). IlAlessandria
ciliegio ricevette questo nome
Alessandria
zione anche perplessità e disorientamento: si temeva che dalla città asiatica (Kerasos) da cui si importò la tecni-
e ave- le novità mettessero in crisi la “tradizione”, pensata ca di coltivazione.
enisti- INDIA
MA

ARABIA
mercio
RR

do ai
OS

Napata
SO

e con
il la-
LETTURA ATTIVA
della OCEANO
ro sui Colloca le lettere INDIANO

terre corrispondenti ai prodotti


sulla carta, in base alla
ffuse- provenienza.
sono A cocomero B pistacchio
ttario C piselli D riso E carciofo
o alla F ruta G zucca H
coriandolo I origano J
sommacco K zafferano L
i Gre- Incenso Olio
cumino M datteri N pepe
operta O pesca P ciliegio Perle
Oro
me un Grano Seta
me al- Cavalli Schiavi
ello di Legname Vino
cesso
are le Sfera d’influenza economica del regno d’Egitto
Sfera d’influenza economica del regno dei Seleucidi
ù nu- Rotte commerciali
e che
Messe

L 14_I regni ellenistici 187

vol1_U4_L14.indd 187 22/12/16 10:44


VIAGGIO E OSPITALITÀ
Nuove città, nuovi attrattori culturali

O
ggi è difficile che una città venga creata da di “capitale europea della cultura”; inoltre sostiene “rifon
zero. Può capitare che “rinnovi il suo look”, economicamente le sue iniziative culturali e gli inve- Attali
magari in occasione di un grande evento spor- stimenti strutturali per ammodernarne la viabilità e i ca, cu
tivo, o per un finanziamento straordinario ri- servizi pubblici. In questi casi la città moltiplica il suo zione
cevuto da organismi internazionali. Per esempio, ogni “appeal turistico”, richiama più visitatori, rigenera la all’ep
anno l’Unesco conferisce a questa o a quella città, se- propria immagine. santu
lezionata per la qualità dei suoi progetti, la qualifica Nell’Antichità capitava più spesso che una città fosse tempo
creata dal nulla. Fu il caso di molte colonie greche, della
centri commerciali, ma anche luoghi di popolamento Diven
e centri agricoli, disseminati lungo le coste del Me- si rie
diterraneo. Fu il caso di alcune importanti città del Biblio
periodo ellenistico, divenute luoghi di rappresentanza, tipica
di esibizione e quasi “vetrine” del potere regio: così siden
Alessandria, edificata in Egitto da Alessandro Magno poli c
nel 332-331 a.C. e splendidamente sviluppata da To- ogni p
lomeo I, iniziatore della dinastia tolemaica; Antiochia, nei lu
edificata verso il 300 a.C. sulla costa siriaca da Seleu- mente
co I della dinastia seleucide. Anche città preesistenti prese
come Pergamo, in Asia Minore, furono per così dire e lo r
ampie
Faro Quartiere reale Comprendeva il palazzo fra le
reale, lussuose residenze per i dignitari di
Museo corte, gli uffici amministrativi, le caserme pendi
L’antica Alessandria d’Egitto e lussureggianti giardini. Fu sede della d’esta
residenza dei Tolomei durante il loro lungo nord-
regno.
Molti
Teatro Tipico edificio teatrale greco co er
M
A situato accanto al Tempio di Poseidone, orient
Faro R
Iso
di fronte al grande porto. costru
la M
di E davan
Fa D
ro I
PO
RT T
E
Esso c
US
EU Ponte tipo c
R

Proge
R

S Mura Correvano per 14 chilometri


GNU
Eptastadio
N

A
O

MA attorno alla città fino alla linea di costa. va un


N
ST

S
E
OS

U
T nesta
O

R Palazzo Ginnasio Con un


reale
portico lungo oltre 200 cilind
O
P

Ponte
Quartiere metri, accoglieva la lio. F
greco gioventù alessandrina
educata alla greca.
stema
Via C Museo
anop
ica Teatro
Quartiere
in per
israelita fiamm
Canale

Tempio
i s di
golare
t Serapide Tomba
o di Alessandro
a
k
Magno Ginn
as
poca,
h io Via C
R anop
ica
visita
merav
Canale

Serapeo
quand
di Ale
nel co
Cint
a mu
raria
mode
La Bi
Serapeo Dedicato al dio Serapide dai Tolomei miglia
LAGO MAREOTIDE
conteneva una grande biblioteca. comu

188 U 4_Dai Greci ai Macedoni: il superamento della polis

vol1_U4_L14.indd 188 22/12/16 10:44


stiene “rifondate” dai sovrani ellenistici – in questo caso gli
inve- Attalidi – e rilanciate come poli di attrazione economi-
tà e i ca, culturale, politica; e ovviamente come poli di attra-
il suo zione “turistica” (nel senso che la parola poteva avere
era la all’epoca): divennero mete da visitare per pregare nei
santuari delle maggiori divinità o per trascorrere del
fosse tempo nei luoghi famosi del potere e nei centri illustri
eche, della ricerca scientifica.
mento Divenuta capitale del nuovo regno d’Egitto, Alessandria
l Me- si riempì di monumenti e di luoghi di attrazione: la
à del Biblioteca, il Museo, il Ginnasio (istituzione educativa
anza, tipicamente greca), il Parco zoologico, il Teatro, le re-
: così sidenze dei sovrani; in breve tempo divenne una metro-
Magno poli cosmopolita: ogni sorta di visitatori, provenienti da
da To- ogni paese, si affollava nelle sue strade, nelle locande,
ochia, nei luoghi di ristoro. L’impianto urbanistico fu attenta-
Seleu- mente studiato dall’architetto Dinocrate di Rodi, che
stenti prese il modello della città di Mileto in Asia Minore
ì dire e lo rielaborò in un progetto monumentale: strade più
ampie, porticate, alberate, e larghe piazze all’incrocio
zo fra le vie. Il sistema viario era un reticolo di strade per- in essa conservati, le faceva concorrenza solo la Bi- Nuova Bibliotheca Alexandrina,
di Alessandria d’Egitto
me pendicolari, orientate in modo che i venti “etesii”, che blioteca di Pergamo, dove per scrivere si utilizzava un
Oggi, sul probabile sito
d’estate battono il Mediterraneo orientale in direzione altro supporto: la pelle animale, soprattutto di pecora, della Biblioteca antica
ngo nord-sud, le attraversassero rinfrescando l’aria. opportunamente trattata. La parola “pergamena”, che è stata eretta, grazie
Molti arrivavano ad Alessandria per mare e il traffi- si usa tuttora per indicare quel tipo di supporto, deriva all’azione congiunta
dell’Unesco e del Governo
o co era cospicuo. Per segnalare l’ingresso nel porto e appunto dal nome della città di Pergamo. egiziano, la nuova
one, orientare la navigazione notturna, i Tolomei avviarono la Tolomeo I immaginò che la sua biblioteca dovesse con- Bibliotheca Alexandrina.
costruzione di un faro alto più di 130 metri, innalzato servare tutti i libri esistenti al mondo, e ordinò che ogni Un edificio avveniristico,
a forma di cilindro tagliato
davanti al porto sull’isola di Faro, da cui prese il nome. libro trasportato sulle navi che capitavano al porto di obliquamente, progettato
Esso costituì un modello per tutte le strutture di questo Alessandria fosse ricopiato su un apposito papiro. Rite- da architetti norvegesi.
tipo costruite in seguito. nuta il simbolo dell’antica cultura greca ed ellenistica, Alto 32 m, per un diametro
di 160 m, può ospitare più
Progettato dall’architetto Sostrato di Cnido, il faro ave- la biblioteca andò perduta in seguito a due episodi di di 8 milioni di volumi.
osta. va un solido basamento quadrangolare, su cui si in- fanatica intolleranza: nel 412 d.C. fu assalita e brucia-
nestava una torre ottagonale e infine una costruzione ta da un gruppo di monaci cristiani ostili alla lettera-
e 200 cilindrica con una grande lanterna alimentata a petro- tura perché considerata “pagana”; lo stesso accadde
la lio. Fu un progetto tecnologicamente innovativo: un si- nel 642 d.C., per opera dei califfi musulmani. Solo
drina
a.
stema di specchi, che si diceva studiato da Archimede nel 2002 è stata inaugurata ad Alessandria una nuova
in persona, diffondeva la luce del sole o, di notte, della biblioteca, segno e memoria di quella antica.
fiamma accesa, fino a 50 chilometri di distanza. Il sin-
golare monumento, di dimensioni straordinarie per l’e-
poca, diventò esso stesso oggetto di ammirazione e di
visita. Gli scienziati ellenistici lo inclusero fra le “Sette LETTURA ATTIVA
meraviglie del mondo”. Funzionò fino al XIV secolo,
quando fu devastato da due terremoti. La stessa città Quali città, nell’epoca ellenistica, attiravano il
maggior numero di visitatori?
di Alessandria fu sommersa da terremoti e maremoti
In che modo il faro di Alessandria riusciva a
nel corso del Medioevo. Nella baia antistante la città diffondere luce su lunghe distanze?
moderna se ne vedono tuttora le tracce. Quale destino ha conosciuto la Biblioteca di
La Biblioteca di Alessandria custodiva centinaia di Alessandria d’Egitto, dopo essere stata per secoli
migliaia di rotoli di papiro, il materiale scrittorio più il punto di riferimento della cultura antica?
lomei
comune nell’antico Egitto. Quanto a numero di libri

L 14_I regni ellenistici 189

vol1_U4_L14.indd 189 22/12/16 10:44


14
Lezione
STUDIO ATTIVO
in breve AUDIOSINTESI

L’età dei diàdochi


Morto Alessandro Magno (323 a.C.), l’impero romana. I sovrani ellenistici si presentarono come
si sfaldò e i suoi generali si spartirono le terre ottimi amministratori e guerrieri vittoriosi. In
conquistate, creando più regni, in ciascuno dei Egitto e Siria fu mantenuto il modello orientale
quali si affermò una dinastia di diàdochi, ossia della divinizzazione del sovrano. Le corti erano
“successori” di Alessandro. Questo sistema di il centro del potere politico e brulicavano di
regni, costituitosi fra il 280 e il 270 a.C., governò funzionari dell’amministrazione regia, artisti e
il Mediterraneo orientale fino alla conquista intellettuali.

I regni ellenistici
Il più esteso e potente fu il regno di Siria si estendeva a gran parte della Grecia. In Epiro,
nell’ex impero persiano, creato da Seleuco, satrapo ai confini settentrionali della Grecia, fu fondato
di Babilonia, con capitale Antiochia, una delle un piccolo regno da Pirro, cugino di Alessandro,
più importanti metropoli del mondo mediterraneo. che si pose a difesa delle città della Magna Grecia
Sotto il generale Tolomeo, figlio naturale di Filippo contro l’espansione romana. Infine, in Asia Minore
II, si costituì il regno d’Egitto, con capitale sorse il regno di Pergamo, fondato da re Àttalo.
Alessandria. Nelle terre d’origine della dinastia Le città di Pergamo, Antiochia e Alessandria
macedone si formò il regno di Macedonia, sotto diventarono grandi centri di cultura.
i discendenti del generale Antigono, il cui dominio

L’ellenismo
Nei regni ellenistici si assistette a una 323 a.C. e la battaglia di Azio, nel 31 a.C.,
sorprendente diffusione della cultura e della che segna l’avvento della supremazia romana
lingua greca, che diventò la lingua ufficiale, in Oriente. Molte nuove città furono costruite
parlata in primo luogo dai politici e dagli e organizzate secondo il modello della polis.
intellettuali. Era detta koinè, ovvero “lingua L’intera classe dirigente fu educata alla cultura e
comune”. Il fenomeno di diffusione della civiltà alla lingua greche, mentre il sogno di Alessandro,
greca è chiamato ellenismo, ed è per convenzione d’integrazione fra civiltà persiana e greca, venne
datato fra la morte di Alessandro Magno, nel di fatto abbandonato.

I progressi delle scienze


I sovrani ellenistici protessero le arti, la cultura circonferenza della Terra, mentre Aristarco di
e la scienza. L’investimento di grandi risorse in Samo comprese che la Terra ruota intorno al Sole,
istituzioni culturali favorì la circolazione di uomini elaborando per primo la teoria eliocentrica. Nel
e idee. Per coltivare e custodire il sapere furono campo della fisica e della meccanica Archimede
costruiti molti centri di ricerca e di studio. Ad di Siracusa ed Erone di Alessandria realizzarono
Alessandria nella prima metà del III secolo a.C. numerosi esperimenti e idearono diversi congegni
Tolomeo I fece erigere la ricchissima Biblioteca, applicabili nell’ambito della tecnologia militare
associata al Museo, un’accademia intitolata alle o anche solo per stupire, in occasione di eventi, ORIENT
nove Muse, nella quale gli studiosi facevano ricerca gli spettatori. I medici alessandrini migliorarono Colloc
finanziati dallo Stato. Furono perciò numerosi i la conoscenza dell’anatomia umana, grazie alla centri
progressi, tra III e II secolo a.C., soprattutto nel pratica della dissezione dei cadaveri. Non progredì, dell’e
campo delle discipline scientifiche e tecnologiche. invece, la tecnologia impiegata nelle attività Aless
Fondamentale fu il trattato di Euclide, intitolato produttive, che continuarono a essere alimentate Perga
Elementi. Nel campo dell’astronomia Eratostene da energia animale e forza-lavoro umana.
di Cirene riuscì a calcolare la misura della

Un’eredità perenne
La diffusione della cultura greca nell’area continua a nutrire alle radici quella europea. La
mediterranea raggiunse il culmine in età ellenistica. sua presenza si avverte in ogni campo: l’idea di
Il Mediterraneo orientale è stato perciò definito democrazia, il nostro alfabeto, le pratiche dello
un mare “greco”. Ancora oggi, dopo più di duemila sport, le forme del teatro, le tecniche dell’arte, la
anni, possiamo affermare che la civiltà greca filosofia e il pensiero razionale.

190 U 4_Dai Greci ai Macedoni: il superamento della polis

vol1_U4_L14.indd 190 22/12/16 10:44


mappa dei contenuti

Intorno al 280 a.C.


ome
I DIÀDOCHI
IÀD

ÀD
ÀDO
ÀD
DO
O
e
no
riorganizzano

L’IMPERO DI
ALESSANDRO

fondando
,
o
I REGNI ELLENISTICI
ro,
cia
nore
lo. SIRIA EGITTO MACEDONIA PERGAMO
(Seleuco) (Tolomeo) (Antigono) (Àttalo)

che condividono

. GRECO, LINGUA MODELLO AMMINISTRAZIONE CENTRI DI


ae COMUNE DELLA POLIS REGIA CULTURA
dro,
nne KOINÈ
KOIN
KO
OIN
OI

di
ole,
Nel
e
no
egni verso le competenze
are
ti, ORIENTARSI NELLO SPAZIO 1
no Colloca sulla carta i tre
la centri più importanti
redì, dell’epoca ellenistica:
Alessandria, Antiochia e
ate Pergamo.
Stati greci indipendenti St
Regno degli Antigonidi Re
(e regioni dipendenti) (e
Regno tolemaico
(e regioni dipendenti)
Regno di Pergamo
a
Regno seleucide
(e Stati vassalli)
ello Regni non greci
e, la ellenizzati

Stati greci indipendenti Stati greci indipendenti L 14_I regni


Regno di Pergamo Regno ellenistici
tolemaico 191
Regno degli Antigonidi Regno degli Antigonidi Regno seleucide (e regioni dipendenti)
(e regioni dipendenti) (e regioni dipendenti) (e Stati vassalli) Regni non greci
Regno tolemaico ellenizzati
(e regioni dipendenti)
Regno di Pergamo
Regno seleucide
vol1_U4_L14.indd 191 (e Stati vassalli) 22/12/16 10:44
Regni non greci
ellenizzati
STUDIO ATTIVO La
FISSARE I CONCETTI CHIAVE 2 Attribuisci alle seguenti definizioni il termine cui ciascuna di esse si riferisce. Co
diàdochi • Museo • ellenismo • corte • ginnasio • koinè La pa
A ................: successori, eredi di Alessandro D ................: “agire alla maniera dei Greci” dicar
Magno famig
E ................: istituzione educativa tipicamente
B ................: era il centro del potere politico greca terre
costi
C ................: lingua comune F ................: “casa delle Muse”, dee protettrici
delle arti eredi
senza
dano
FISSARE I CONCETTI CHIAVE 3 Segna con una crocetta le affermazioni vere e quelle false; correggi sul quaderno quelle
false. suoi
cons
V F comu
infatt
A Morto Alessandro Magno il suo impero si sfalda rapidamente.
Il
B Le poleis greche, accorpate al regno di Macedonia, perdono di fatto la propria nia la
autonomia politica. d’epo
C I sovrani ellenistici vengono eletti dal popolo. dite n
ni (i c
D La corte ospita i funzionari regi, ma anche artisti e intellettuali. za pa
E In epoca ellenistica gli abitanti delle poleis mantengono il loro statuto di cittadini. tutti
anch
F La cultura e i costumi persiani si impongono su quelli greci. oralm
le pra
C
STABILIRE NESSI E RELAZIONI 4 Completa le frasi sul quaderno spiegando il nesso di causa-effetto.
paese
A L’impero costituito da Alessandro Magno si D I sovrani investono grosse somme nella cultura e vive,
disgrega a causa... nel progresso scientifico al fine di... pens
inter
B I sovrani ellenistici puntano sull’aristocrazia E Le conoscenze scientifiche non vengono
greco-macedone perché... applicate alle attività produttive perché... il pat
all’um
C Molti mercanti greci si trasferiscono nelle nuove F La cultura occidentale è figlia di quella greca, in
città ellenistiche e vi impiantano fiorenti attività quanto...
sate
commerciali, di conseguenza...
Tu
RIELABORARE LE INFORMAZIONI 5 Con ognuna delle seguenti parole forma una frase attinente all’epoca ellenistica. Ques
A Alessandro Magno B diàdochi C Tolomeo I D divinizzazione E democrazia F koinè G progresso trova
scientifico H merci preziose per l
ca di
.......................................................................................................................................................
nio s
....................................................................................................................................................... fatti
opere
.......................................................................................................................................................
tural
....................................................................................................................................................... La
azion
.......................................................................................................................................................
le e
....................................................................................................................................................... signi
trimo
.......................................................................................................................................................
“com
....................................................................................................................................................... muse
territ
.......................................................................................................................................................
sioni
....................................................................................................................................................... Le

192 U 4_Dai Greci ai Macedoni: il superamento della polis

vol1_U4_L14.indd 192 22/12/16 10:44


La valorizzazione del patrimonio culturale 2
condotte contemporaneamente: se, infatti, un

focus
Cos’è il patrimonio culturale?
bene è ritenuto importante, non solo deve es-
La parola “patrimonio” è usata in genere per in-
sere protetto dal degrado, dagli atti vandalici,
dicare l’insieme dei beni che una persona o una
dall’usura del tempo, ma deve divenire motivo
te famiglia possiedono: case, macchine, gioielli,
d’orgoglio per la collettività, essere visitato
terre, imprese, denaro. Spesso il patrimonio è
dai turisti e apprezzato dalla popolazione locale.
costituito dall’eredità lasciata dagli antenati. Gli
ici
eredi più attenti se ne curano, lo amministrano
senza sperperarlo, lo incrementano e lo traman-
L’Unesco
dano alle generazioni future. Anche lo Stato ha i A livello mondiale è l’Unesco, l’Organizzazione
uelle delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scien-
suoi patrimoni e, se attento e virtuoso, agisce per
conservarli, rispettarli e renderli fruttuosi per la za e la Cultura, a occuparsi della tutela delle
F comunità dei cittadini. Il patrimonio rappresenta bellezze storico-artistiche dei diversi paesi. Il
infatti la ricchezza del paese intero. documento di riferimento con cui l’Unesco si
Il patrimonio culturale, in particolare, testimo- attribuisce questa missione è la Convenzione
nia la storia e la bellezza del paese: gli edifici sulla Protezione del Patrimonio Mondiale,
d’epoca, i palazzi, le chiese, le opere d’arte custo- culturale e naturale dell’Umanità, del 1972.
dite nei musei, il paesaggio tipico di alcune regio- Questa Convenzione prende in considerazione
ni (i cosiddetti beni materiali) raccontano “sen- unicamente la tutela dei beni materiali, ma nel
za parole” il passato, documentano la civiltà di cui 1989 si comincia a porre attenzione anche ai beni
tutti i cittadini di uno Stato sono eredi; lo fanno immateriali. In quell’anno viene infatti elaborata
anche la lingua, i dialetti, le tradizioni tramandate la Raccomandazione sulla salvaguardia della
oralmente, la musica, le feste patronali, i saperi e cultura tradizionale e del folklore.
le pratiche di cucina (i beni immateriali). Fra i “beni immateriali” che costituiscono il
Conoscere il patrimonio culturale del proprio Patrimonio dell’Umanità, l’Unesco ha inserito
paese aiuta a comprendere la società in cui si nel 2010 anche la “dieta mediterranea”, inte-
vive, le sue tradizioni, la mentalità e il modo di sa non come lista di prodotti alimentari ma come
ura e
pensare. Per questo il “patrimonio culturale” è di insieme di saperi, pratiche e modi di vita, incluso
interesse collettivo. Occorre anche sapere che quello della condivisione e della convivialità.
il patrimonio culturale di uno Stato appartiene
all’umanità intera, perché documenta le pas- I siti Patrimonio dell’Umanità
a, in
sate civiltà create dall’uomo nei secoli. Sulla base della Convenzione del 1972, l’Unesco
ha il compito di identificare i siti che costituisco- LE S SI C O
Tutelare e valorizzare no il cosiddetto “Patrimonio mondiale dell’Uma-
Questo modo di intendere il patrimonio culturale nità”, per proteggerli, conservarli integri o, se folklore
trova conferma nelle leggi che lo Stato stabilisce necessario, restaurarli. Il compito di selezionare L’insieme delle
per la tutela e la valorizzazione. Tutelare signifi- quelli che costituiscono una risorsa per il paese tradizioni popolari
di una regione, un
ca difendere, proteggere. La tutela del patrimo- ospite e per l’umanità intera è stato affidato alla paese o un popolo; in
......
nio si fonda dunque sugli investimenti economici Commissione per il Patrimonio Mondiale. questo senso anche
gli usi e i costumi
...... fatti dallo Stato per conservare e restaurare le L’Unesco ha finora riconosciuto 1031 siti (802 di una comunità.
opere artistiche, o salvaguardare gli ambienti na- culturali, 197 naturali e 32 misti) presenti in 163
......
turali e i paesaggi più peculiari. paesi. Si tratta di intere città, opere d’architettura
...... La valorizzazione si fonda invece su tutte le e d’arte, ma anche di particolari habitat naturali.
azioni che danno valore al patrimonio cultura- I siti Patrimonio dell’Umanità sono ovunque nel
......
le e ne promuovono le potenzialità: valorizzare mondo: la maggior parte si trova in Europa e in
...... significa, per esempio, rendere accessibile il pa- Asia, dove sono sorte le più antiche civiltà che
trimonio ai cittadini stabilendo orari di apertura hanno lasciato tracce consistenti del loro pas-
......
“comodi” per le visite a parchi, ville d’epoca o saggio sulla Terra; molti sono nelle Americhe e
...... musei; o rendere note le opere d’arte presenti sul in Oceania; l’Africa è il continente che ne ospita
territorio, attraverso i giornali, le radio, le televi- il numero inferiore. Tra gli Stati, l’Italia è quello
......
sioni e il Web. con il maggior numero di siti proclamati Patrimo-
...... Le attività di tutela e valorizzazione vanno nio dell’Umanità, ben 51.

U 4_Dai Greci ai Macedoni: il superamento della polis 193

vol1_U4_L14.indd 193 22/12/16 10:44


Il patrimonio culturale italiano
40-

Il nostro patrimonio non si limita ai 51 30-39


20-29

siti inseriti nella lista dell’Unesco. Se- 15-19


10-14
5-9
condo alcune stime, infatti, sul territo- 1-4
0
rio italiano si troverebbe oltre il 50%
del patrimonio storico-artistico e natu-
ralistico presente sul pianeta. Ma al di
là di questo dato “quantitativo”, che può
essere messo in discussione, la straor-
40-
dinaria importanza del patrimonio arti- 30-39
stico e culturale italiano consiste nella 20-29
15-19
sua qualità e nella sua disseminazio- 10-14
ne territoriale. L’Italia è il paese con 5-9
la maggior distribuzione di musei sul 1-4
0
territorio e offre una incredibile varietà
di monumenti, paesaggi e tradizioni
in ogni angolo del paese. Tutelare a Il Patrimonio mondiale dell’Umanità (Unesco)
[www.wikipedia.org, 6 giugno 2015]
valorizzare questa ricchezza, legata alla La carta illustra, paese per paese, la dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco
storia del paese, ai tanti popoli e alle concentrazione di siti dichiarati Patrimonio nel 1987. In Spagna spiccano l’Alhambra di
mondiale dell’Umanità dall’Unesco, nel 2014. Granada, capolavoro dell’arte araba, e Santiago
tante culture che lo hanno attraversato, Come spiega la legenda, superano i 40 siti, di Compostela, meta famosa di pellegrinaggio
è fondamentale ma è anche molto impe- l’Italia (51), la Cina (50) e la Spagna (45). per i cristiani.
gnativo. In Cina deve ricordarsi la Grande Muraglia,
Nell’articolo 9 della Costituzione
della Repubblica italiana si legge: «La
Repubblica tutela il paesaggio e il patri-
monio storico e artistico della Nazione».
Per adempiere al meglio l’articolo
9 della Costituzione, nel 2004 è entrato
in vigore il Codice dei beni culturali
e del paesaggio. La legislazione prece-
dente era infatti ferma al 1939, oramai
inadeguata, anche perché limitata alla
sola tutela. La sostanziale novità del Co-
dice del 2004 è proprio l’importanza data Pompei: uno scorcio della
alla valorizzazione del patrimonio e all’i- necropoli di Porta Nocera e i crolli attivi
dea che lo Stato e gli enti territoriali deb- della Schola Armaturarum
L’antica città romana di prim
bano investire denaro in questo setto- Pompei, in Campania, fu sotto
re creando posti di lavoro e alimentando sepolta da un’eruzione pio p
vulcanica del Vesuvio
l’economia legata al turismo. È esplicita nel lontano 79 d.C. Il mi an
inoltre nel Codice del 2004 l’idea di am- sito archeologico è stato arch
dichiarato Patrimonio
pliare, attraverso la conoscenza del pa- dell’Umanità dall’Unesco
unico
trimonio, l’orizzonte culturale di chi lo nel 1997. Negli ultimi anni dati d
fruisce e di contribuire così a formare i si sono verificati cedimenti del s
strutturali importanti,
cittadini del futuro. per esempio nel Tempio ta da
di Venere, anche a causa tutela
dagli agenti atmosferici che
Limiti e criticità della tutela minacciano la già precaria
sue p
Nonostante sia cresciuta l’attenzione condizione di alcuni edifici. rebbe
Tutelare e valorizzare siti La
verso i temi della conservazione e del- come quello di Pompei
la valorizzazione, ancora oggi il patri- richiede investimenti di te un
fondi ingenti, ma anche Stato
monio italiano non viene gestito come progetti di turismo culturale
dovrebbe e, di conseguenza, anche le su misura. vono

focus 194 U 4_Dai Greci ai Macedoni: il superamento della polis

vol1_U4_L14.indd 194 22/12/16 10:45


SITI UNESCO IN ITALIA E TURISMO CULTURALE 0
1

C
2
3
on i suoi 51 siti dichiarati Patrimonio L’Italia è fra le 10 mete preferite dai viaggiatori, 4
5
dell’Umanità dall’Unesco (la maggior parte nel mondo, e ospita ogni anno circa 175 milioni 6

dei quali si trova in Lombardia, Toscana, di turisti stranieri, il 25% dei quali interessato a 7
8
Campania e Liguria) e grazie al suo immenso pa- visitare le città d’arte, i musei e i grandi capo-
trimonio storico, artistico ed enogastronomico, lavori. Le regioni più visitate sono la Toscana e
l’Italia è meta esclusiva per il cosiddetto turismo il Trentino-Alto Adige; le quattro città più visita-
culturale. Secondo la definizione dell’Organizza- te dagli stranieri sono Firenze, Roma, Venezia e
zione Mondiale del Turismo, il turismo culturale Milano.
«rappresenta tutti quei movimenti di persone Il turismo culturale rappresenta una voce fonda-
motivati da scopi culturali come le vacanze stu- mentale della nostra economia: nel 2015 i turisti
dio, la partecipazione a spettacoli dal vivo, festi- stranieri in Italia hanno speso oltre 35 milioni di
val, eventi culturali, le visite a siti archeologici e euro, 10 milioni dei quali per fare una vacanza
monumenti, i pellegrinaggi». nei luoghi d’arte e cultura. ◄

Turisti stranieri in Italia nel 2011 ► Concentrazione di siti Unesco regione per regione
[www.ontit.it, elaborazione Ont su dati Istat 2011; 2012] [www.wikipedia.org, 2013]

Giappone 77,8

Presenze turistiche nelle località italiane nel 2011
[www.ontit.it, elaborazione Ont su dati Istat 2011; 2012]
Regno Unito 54,4
città di
Spagna 47,7 comuni interesse
storico e
15%
capoluoghi artistico
Stati Uniti 47,3 di provincia 25%
2%
località collinari
Francia 35,8 e di interesse vario
4%
Olanda 22,9
località termali
3%
Presenze
Austria 21,2

Germania 19,7 località


montane
13%
Svizzera 17,9
località marine località lacuali
0 10 20 30 40 50 60 70 80 31% 7%

i crolli attività a esso collegate – il turismo in luoghi d’arte e delle bellezze di un ter- nei confronti del paesaggio e delle ope-
primo luogo – sono messe a frutto al di ritorio è anche compito di noi cittadini, re d’arte a cielo aperto di cui abbiamo
u sotto delle loro potenzialità. Un esem- che dobbiamo assumere un compor- la fortuna di godere ogni giorno passeg-
pio per tutti sono i crolli che, negli ulti- tamento responsabile e rispettoso giando nelle nostre città.
mi anni, hanno subìto gli edifici del sito
o archeologico di Pompei, un luogo
unico, di valore inestimabile. Secondo i LETTURA ATTIVA
co
nni dati della Soprintendenza che si occupa
A che anno risalgono gli eventi indicati di seguito?
enti del sito, nel 2015 Pompei è stata visita- A Codice dei beni culturali e del paesaggio
o ta da 2.978.884 turisti; se il sito fosse B Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale, culturale e naturale dell’Umanità
a tutelato e valorizzato al massimo delle C Pompei sito Unesco
i che sue potenzialità, questo numero cresce-
aria D Raccomandazione sulla salvaguardia della cultura tradizionale e del folklore
ifici. rebbe di molto. Individua sul tuo territorio almeno un bene materiale e un bene immateriale (per esempio,
iti La tutela del patrimonio è certamen- sagre, cortei storici, ecc.) d’interesse culturale o sottoposto a tutela.
i te una responsabilità da attribuire allo Quali interventi sono stati messi in atto dallo Stato o dagli enti competenti per tutelare e
e valorizzare i beni da te indicati nella risposta precedente (restauro, chiusura al traffico,
Stato e agli enti pubblici, che se ne de- utilizzo degli spazi per organizzare eventi, ecc.)?
urale
vono fare carico. Tuttavia il rispetto dei

U 4_Dai Greci ai Macedoni: il superamento della polis 195


focus
vol1_U4_L14.indd 195 22/12/16 10:45
4 LABORATORIO
Unità
DELLE COMPETENZE
1 Collega i nomi agli eventi di cui sono stati artefici i seguenti personaggi. Quindi riordina cronologicamente gli 4 Co
eventi sul quaderno. Dalla
delle
A Alcibiade 1 ... fa ricostruire l’acropoli affidandola al grande artista Fidia (323-
B Temistocle 2 ... si fa sostenitore della pace con Sparta gover
C Nicia 3 ... decide di allargare il conflitto con Sparta alle colonie del Mediterraneo • fort
confli
occidentale
e dell
D Pericle 4 ... firma un patto di non aggressione con i Persiani per il controllo dell’Egeo (Olim
E Callia 5 ... fa costruire le Lunghe mura che collegano Atene al porto del Pireo
F Filippo II 6 ... sconfigge gli eserciti di Atene e Tebe a Cheronea Polit

2 Tra le azioni politiche elencate di seguito, individua con una crocetta quelle realizzate da Pericle.

A Introduzione di un compenso per chi fa politica E Concessione all’ecclesìa di più potere di controllo Econ
B Abolizione della schiavitù per debiti sull’operato dei magistrati
C Istituzione della bulè F Istituzione dei tribunali popolari
D Restrizione del diritto di cittadinanza a chi ha G Sostegno finanziario alle attività culturali Cult
entrambi i genitori ateniesi

Ricordi da chi sono state effettuate le altre riforme presenti nell’elenco?

....................................................................................................................................................... 5 Le
rappre
classi
3 Classifica con una crocetta i fattori di seguito elencati a seconda che indichino una causa o una conseguenza a.C.).
della guerra del Peloponneso. Attenzione! Alcuni fattori elencati non sono attinenti (N.A.).
Il Dor
CAUSA CONSEGUENZA N.A. origin
lo scu
Imperialismo ateniese pratic
e dell
Grande colonizzazione secon
Fine dell’egemonia ateniese
A Re
Rivalità tra Sparta e Atene B Mo
C Ar
Ambizioni espansionistiche di Filippo II
L’impr
Trasferimento del tesoro della Lega di Delo ad resa p
Atene
A da
Riforma delle istituzioni democratiche da parte di
Pericle B da
C da
Lotta per l’egemonia sulla penisola greca
D da
Perdita della libertà e dell’autonomia da parte E da
delle poleis F da

196 U 4_Dai Greci ai Macedoni: il superamento della polis

vol1_U4_L14.indd 196 22/12/16 10:45


e gli 4 Completa la tabella con le espressioni date e verbalizzala sul quaderno in un testo di circa 10 righe dal titolo
Dalla civiltà classica all’ellenismo; per civiltà classica si intende quella elaborata nell’epoca di maggiore sviluppo
delle poleis greche (tra V e IV secolo a.C.) e per ellenismo il periodo successivo alla morte di Alessandro Magno
(323-31 a.C.).

governo dei cittadini • divinizzazione del sovrano • libertà politica • sudditanza • commercio con l’Oriente
• forte senso dell’identità greca • koinè • commerci con le colonie • modello urbanistico della polis •
conflitto per l’egemonia in Grecia • diàdochi • esportazione del modello culturale greco • sviluppo dell’arte
e della filosofia • teatro • progresso scientifico e tecnologico (macchine belliche) • manifestazioni sportive
(Olimpiadi) • nascita della storia

CIVILTÀ “CLASSICA” ELLENISMO


Politica

trollo Economia

Cultura

...... 5 Le immagini che proponiamo sono estremamente


rappresentative delle due stagioni dell’arte greca: quella
classica (V-IV secolo a.C.) e quella ellenistica (323-31
enza a.C.). Confrontale rispondendo alle domande guida.

Il Doriforo in marmo (Fig. 1) è una copia della statua


originale, fatta in bronzo. Realizzando l’opera originale,
lo scultore greco Policleto (V secolo a.C.) aveva messo in
pratica i princìpi appresi durante lo studio delle proporzioni
e delle forme della figura umana. Quali sono i princìpi,
secondo te?

A Realismo D Perfezione
B Movimento E Instabilità
C Armonia F Sensualità
L’impressione complessiva che scaturisce dal Doriforo è
resa principalmente:
A dalla ricchezza dei particolari
B dal perfetto bilanciamento del corpo
C dalla tensione muscolare
D dal realismo degli elementi anatomici
E dalla nudità del soggetto
F dalla posizione scomposta

Fig. 1 Doriforo (V sec. a.C.)

U 4_Dai Greci ai Macedoni: il superamento della polis 197

vol1_U4_L14.indd 197 22/12/16 10:45


LABORATORIO
DELLE COMPETENZE
Ora applichiamo gli stessi criteri per l’analisi della Nike di Docu
Samotracia, celebre scultura in marmo di stile ellenistico (Fig. 2).
Per commemorare la vittoria della Lega delio-attica (guidata da Roma) Tut
contro il re siriano Antioco III, nel II secolo a.C. venne realizzato ugua
un grande tempio su più livelli; sulla sommità fu posta la Nike, che nali e
simboleggia la Vittoria. Probabilmente lo scultore fu Pitocrito, come Èc
suggerito dal nome rinvenuto sul basamento. coli d
A prima vista, quali princìpi ti sembrano prevalere nell’opera (puoi Nel do
segnare più di una risposta)?
A il g
A Realismo D Pacatezza B il g
B Movimento E Instabilità
C Rigidità F Sensualità Nel do
ricono
L’impressione complessiva che scaturisce dalla Nike è resa
principalmente (puoi segnare più di una risposta): A ch
co
A dalla ricchezza dei particolari D dal realismo degli elementi B ch
decorativi anatomici be
B dal movimento pacato delle vesti E dalle forme lisce in marmo
La po
C dallo slancio in avanti suggerito F dall’apertura delle ali
dalla posizione A So
Alla luce di quanto emerso, complessivamente quali differenze Nel do
riscontri tra arte classica e arte ellenistica (puoi segnare una sola
risposta)? A tu
A L’arte classica è ispirata ai princìpi ellenistica enfatizza il corpo umano
B tu
di armonia e perfezione che cogliendolo in movimento e in ec
esaltano il corpo umano, mentre tensione. Nel do
quella ellenistica privilegia la C L’arte classica tende alla perfezione
dimensione ideale e spirituale della ideale, quindi non è realistica, A ren
figura umana. mentre l’arte ellenistica, che so
B L’arte classica è ispirata ai princìpi rappresenta il corpo in movimento, B rim
di armonia e perfezione che è più realistica, anche se cura di
secondo i Greci caratterizzavano la meno l’aspetto estetico. Il con
Fig. 2 Nike di Samotracia (II sec. a.C.) figura umana ideale; mentre quella
A ug

Motiv
conce

palestra invalsi
6 Leggi attentamente i documenti proposti e rispondi alle domande.

Documento 1 Tucidide, La guerra del Peloponneso, II, 37 7 Su


Noi abbiamo una costituzione che non invidia le ca ognuno è onorato secondo la considerazione di “imma
grupp
leggi dei vicini, e non solo non imitiamo gli altri, ma cui gode per i suoi meriti personali e per il suo valo-
agli altri siamo di esempio. Poiché non governano i re, non perché appartiene a una data classe [gruppi • un
pochi, ma la maggioranza dei cittadini, il suo nome di cittadini basati sulla ricchezza]; se uno, povero, • un
è democrazia. Nelle controversie private tutti han- sa rendersi utile allo stato, non trova un ostacolo
no pari diritti di fronte alla legge; nella vita pubbli- nell’oscurità della sua condizione.
• tre

198 U 4_Dai Greci ai Macedoni: il superamento della polis

vol1_U4_L14.indd 198 22/12/16 10:45


Documento 2 Costituzione italiana, art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono do di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini,
uguali davanti alla legge, senza distinzioni perso- impediscono il pieno sviluppo della persona uma-
nali e sociali. na e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
È compito della Repubblica rimuovere gli osta- all’organizzazione politica, economica e sociale
coli di ordine economico e sociale, che, limitan- del Paese.
Nel documento 1 la parola democrazia è definita come:
A il governo dei pochi C il governo di chi appartiene a una determinata
B il governo della maggioranza dei cittadini classe

Nel documento 1 lo storico greco Tucidide (V secolo a.C.) afferma che nella vita pubblica ottiene
riconoscimento:
A chi possiede la risorse economiche per C chi non possiede nulla
contribuire al benessere dello Stato
B chi possiede le doti migliori per contribuire al
benessere dello Stato

La possibilità per un povero di partecipare alla vita pubblica è stata introdotta da una riforma di:
A Solone B Clìstene C Pericle

Nel documento 2 si dice che:


A tutti i cittadini sono uguali C tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge,
B tutti i cittadini sono uguali dal punto di vista senza distinzioni personali e sociali
mano
economico e sociale

Nel documento 2 si dice che la Repubblica ha il compito di:


zione
A rendere tutti i cittadini economicamente e che impediscono l’effettiva partecipazione alla
socialmente uguali vita del paese
nto, B rimuovere tutti gli ostacoli economici e sociali C limitare la libertà e l’uguaglianza dei cittadini
di
Il concetto fondamentale affermato da entrambi i documenti è quello di:
A uguaglianza B libertà C legge

Motiva questa tua ultima risposta sottolineando nei due testi le parole e le espressioni relative al
concetto individuato.

scuola e lavoro
7 Sulle tracce di Alessandro Magno: dividetevi in tre gruppi e organizzate un itinerario per un viaggio
ne di “immaginario” nelle tre capitali dell’ellenismo, Alessandria, Pergamo e Antiochia, scegliendo una destinazione per
gruppo. Ogni gruppo produrrà un cartellone dedicato alla città scelta in cui figureranno:
valo-
ruppi • una pianta ingrandita della città; materiale (monumento) o immateriale
vero, • una scheda storica sulla città in epoca ellenistica; (processione, festa cittadina, mercato tipico);
acolo
• tre schede dedicate a un bene da visitare, • la ricetta di un piatto dell’antica tradizione
locale.

U 4_Dai Greci ai Macedoni: il superamento della polis 199

vol1_U4_L14.indd 199 22/12/16 10:45


LABORATORIO
DELLE COMPETENZE
Fase 1. Rileggete attentamente le rubriche Viaggio e ospitalità dell’Unità, p. 164 e p. 188; quindi
ricercate sul Web notizie sulla storia della città assegnata e ricavatene una scaletta; con le
informazioni raccolte, redigete una scheda di circa 10 righe sulla parte che riguarda l’epoca
ellenistica (323-31 a.C.). Infine segnate su una mappa della città i luoghi di maggior interesse.

Fase 2. Ricercate sul Web le immagini dei luoghi di interesse culturale (sia paesaggistici sia
monumentali) presenti nell’area assegnata, e selezionatene tre tra quelli di epoca ellenistica.

Fase 3. Ciascun membro del gruppo sceglierà uno dei beni selezionati e ne stilerà una scheda
composta da una o più immagini e un testo esplicativo che ne illustri brevemente la storia e
gli aspetti caratterizzanti da un punto di vista artistico o paesaggistico, non dimenticando di
indicare le condizioni di accesso al bene (orari di apertura, biglietteria, ecc.).

Fase 4. Conducete una ricerca con il gruppo sul Web, approfondendo i piatti tipici della città
assegnata; selezionate quello che presenta il maggior numero di ingredienti originari della zona
secondo le informazioni date dalla rubrica Il sapore della storia, p. 186; quindi producete una
scheda corredata di immagine, storia del piatto e ricetta.

Fase 5. Gruppo per gruppo, mettete insieme su un cartellone le schede prodotte; su ciascuno
dei tre cartelloni dovrete inserire la pianta della città, su cui il gruppo ha lavorato, e con un
pennarello rosso segnare l’itinerario elaborato.

200 U 4_Dai Greci ai Macedoni: il superamento della polis

vol1_U4_L14.indd 200 22/12/16 10:45

Potrebbero piacerti anche