Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
B C
D
δ
Si proceda ora alla risoluzione tramite il metodo misto. Si inseriscono due cerniere, nei nodi incastro
B e C, in modo da ottenere la struttura reticolare associata. Se si effettua il conteggio dei gradi di
libertà/vincolo risulta g = 3 × 3 = 9 (3 corpi nel piano) e v = 2 × 4 = 8 (4 cerniere, 2 esterne e 2
interne) e quindi g − v = 9 − 8 = 1 , cioè la reticolare associata risulta essere una volta labile (ovvero
una catena cinematica). La struttura in esame è conseguentemente a nodi spostabili (o mobili).
Le incognite del problema saranno allora i due momenti X1 e X2 applicati in corrispondenza delle
cerniere introdotte e la coordinata generalizzata che definisce la configurazione deformata rigida
della reticolare associata. D’altra parte, le equazioni risolventi saranno conseguentemente 3, due di
congruenza angolare nei nodi B e C e una di equilibrio in quanto la reticolare associata, labile, deve
risultare in equilibrio per la particolare configurazione di carico, cioè sotto l’azione dei due
momenti iperstatici X1 e X2. Il modo più efficiente per la scrittura dell’equazione di equilibrio
consiste nell’applicare il PLV, assumendo come sistema di forze quello reale e come sistema di
spostamenti virtuale il cinematismo della reticolare associata, non considerando il cedimento
imposto:
X1 X2
B C X1
B X2 C
X1 X2
X1 2ϕ X2
A
A
D
δ D
Un’accurata analisi della catena cinematica attraverso i teoremi delle catene cinematiche permette
di osservare che se l’asta CD ruota attorno a D di un angolo arbitrario ϕ, l’asta AB ruota intorno ad
A di un angolo 2ϕ concorde in verso, mentre l’asta BC trasla orizzontalmente (non ruota).
Nell’espressione del lavoro virtuale delle forze esterne compaiono solo i momenti iperstatici
incogniti, non essendo state applicate al telaio delle forze esterne:
Lve = 0 ⇒ − X1 2ϕ + X 2ϕ = 0 , ∀ϕ
Affinché il lavoro virtuale sia nullo per qualsiasi spostamento virtuale, deve dunque essere:
− 2 X1 + X 2 = 0
ϕBA = ϕBC
ϕCB = ϕCD
Le rotazioni delle travi verticali sono costituite da un contributo rigido, letto sul cinematismo (si
noti che in questo caso ϕ è reale), e da un contributo elastico, dovuto alla deformabilità delle travi,
che va letto sulla reticolare a nodi bloccati, mentre la rotazione della trave orizzontale BC è data da
un contributo rigido dovuto al cedimento anelastico e ad un contributo elastico dovuto alla
deformabilità della trave:
B
X1 X2 C δ/l
B
C
X1 X2
δ D
D
Ricorrendo al formulario delle rotazioni notevoli di travi doppiamente appoggiate (allegato alla
video-lezione 36), possiamo esplicitare le equazioni di congruenza:
X1l X l X l δ
− + 2ϕ = 1 + 2 −
3EI 3EI 6 EI l
X1l X 2 l δ X 2 2l
− − − = +ϕ
6 EI 3EI l 3EI
⎧ X1l X1 l X 2 l δ
⎪− 3EI + 2ϕ = 3EI + 6 EI − l
⎪
⎪ X1 l X 2 l δ X 2 2l
⎨− − − = +ϕ
⎪ 6 EI 3EI l 3EI
⎪− 2 X 1 + X 2 = 0
⎪
⎩
3 δEI
X1 = −
16 l 2
3 δEI
X2 = −
8 l2
19 δ
ϕ=−
32 l
Poiché le incognite iperstatiche X1 e X2 sono negative, in corrispondenza dei nodi B e C sono tese le
fibre interne. Noti i momenti nei nodi B e C, è immediato tracciare il diagramma di momento sui tre
tratti poiché questo ha un andamento lineare su ciascun tratto e si annulla in corrispondenza delle
cerniere esterne.
Il diagramma di taglio si costruisce considerando gli schemi di equilibrio delle singole travi,
sollecitate dai momenti nodali.
3EI δ / 16l3
+
T
–
3EI δ / 16l 3
3EI δ / 16l3
Noto il taglio, il diagramma di sforzo normale (costante sui tre tratti) viene determinato imponendo
l’equilibrio alla traslazione dei nodi B e C:
3EI δ / 16l3 +
–
N
+
3EI δ / 16l3
3EI δ / 16l3
La deformata del telaio viene costruita anzitutto sapendo che, dallo schema di spostamento rigido,
poiché la rotazione ϕ risulta essere negativa, i nodi B e C traslano orizzontalmente verso destra
della quantità |2ϕl| = (19/16) δ. Inoltre, per effetto del cedimento anelastico i nodi D e C si
abbassano verticalmente della quantità δ. La deformata, infine, deve soddisfare la congruenza
angolare nei nodi B e C, mentre la concavità/convessità è data dal diagramma delle curvature,
proporzionale a quello di momento.
δ D
Per concludere viene tracciata la curva delle pressioni per l’intera struttura. Questa è rappresentata
dalla retta d’azione delle due reazioni vincolari in corrispondenza delle due cerniere esterne A e D e
dovrà pertanto coincidere con la retta AD.
3 √2 EI δ / 16l3
A
3 √2 EI δ / 16l3