Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
FABIO LUGOBONI
Il presente libro è accreditato come Autoapprendimento FAD con riconosci-
mento ECM per tutte le professioni, solo attraverso apposita registrazione al
sito www.ebookecm.it
COLLANA EBOOKECM
EBOOK PER L’EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA © 2018
INDICE
PRESENTAZIONE 8
CAPITOLO 1
PREMESSA METODOLOGICA 15
CAPITOLO 4
LA MOTIVAZIONE 24
CAPITOLO 7
IL TEMPO 29
CAPITOLO 8
IL SETTING 32
CAPITOLO 9
CAPITOLO 10
TERAPIA DI GRUPPO 67
CAPITOLO 13
FUMO E SALUTE 77
ALCUNI DATI DI LETTERATURA SCIENTIFICA 77
APPENDICE 2
LA DIPENDENZA NEUROCHIMICA 81
Gli effetti psicoattivi della nicotina 81
I recettori nicotinici 82
Proprietà di rinforzo, “vie del piacere” e dopamina 83
Le “azioni multiple” della nicotina ed il neuroadattamento 84
La genetica molecolare del tabagismo 86
Conclusioni 87
Bibliografia 87
APPENDICE 3
APPENDICE 4
APPENDICE 5
APPENDICE 6
APPENDICE 7
APPENDICE 8
APPENDICE 9
PRESENTAZIONE
8
INDICE
Biagio Tinghino
Presidente Società Italiana di Tabaccologia
9
INDICE
PRIMA PARTE
10
INDICE
CAPITOLO 1
COME NASCE QUESTO LIBRO
Dio è un fumatore di avana. Vedo le sue nuvole grige. So che fuma anche di notte.
(Serge Gainsbourg)
11
INDICE
naso ai tabaccologi che dimenticano che tale approccio è stata la sola medicina
per millenni.
Il progetto di quel libro, dettato dalla reazione ai limiti scientifici di quanto
scritto da Carr, è rimasto confinato in quegli appunti “tagiki” per poi trasfor-
marsi a poco a poco in questo libro rivolto non ai fumatori ma ai loro terapeuti
e nel quale ho cercato di recuperare lo stile di Carr, piuttosto che demonizzarlo
(perché tutto si può dire del suo libro: irritante nelle sue certezze, apodittico,
non scientifico a tratti, ma non che sia noioso o non chiaro). Purtroppo la
maggior parte dei libri ed articoli scritti per convincere i riluttanti medici di
medicina generale (per i medici ospedalieri parlerei di franca resistenza) a cura-
re i propri pazienti per smettere di fumare mi sono sembrati generalmente no-
iosi, correttamente ligi al “verbo” delle linee-guida della letteratura scientifica,
ma pesanti, poco incisivi e memorizzabili con difficoltà. Così il gap tra bisogno
d’aiuto, non sempre espresso, dall’enorme numero dei fumatori e l’offerta di
sostegno spesso mal formulata dai loro medici di riferimento, resta grande.
12
INDICE
CAPITOLO 2
PER CHI È QUESTO LIBRO
13
INDICE
14
INDICE
CAPITOLO 3
PREMESSA METODOLOGICA
15
INDICE
discorso non cambia poi molto; pensate che sono pochissime le università di
medicina che dedicano qualche ora a spiegare il fenomeno della dipendenza
tabagica e a trattarlo ancor meno.
Cercherò di essere sempre diretto, pratico, senza perdere di vista le linee-
guida come è scientificamente corretto fare. Insomma, se mi riesce, vorrei esse-
re un Allen Carr che spiega le evidenze scientifiche messe per iscritto da Micha-
el Fiore, primo autore delle linee-guida americane per la cessazione del fumo.
Le affermazioni cercheranno di essere sempre documentate bibliografica-
mente anche se, con qualche resistenza mentale da ricercatore (ma sono, ci
tengo ad essere, soprattutto un clinico), ho scelto di non interrompere la flui-
dità del testo con i numeri di rimando bibliografico. In appendice, dove con i
colleghi riprenderò un tono più accademico, le voci bibliografiche documen-
teranno ogni affermazione che lo richieda con un apposito elenco alla fine di
ogni capitolo.
Ho fatto uso abbondante di tabelle perché il materiale è molto ricco e si
presta a sintetizzare i concetti base; d’altra parte fare conferenze sul fumo fa
parte del mio lavoro.
16
INDICE
CAPITOLO 4
OPERATORI DI SALUTE E FUMO
La sostanza più pericolosa dal punto di vista sociale? L’alcol. La più dan-
nosa per l’individuo? L’eroina. Ma la sostanza più micidiale, nel senso che
contribuisce al più alto numero di decessi, è sicuramente il fumo di tabacco,
responsabile nel mondo di un decesso ogni dieci secondi. Ogni fumatore, se
non smette, si vedrà depredare di sedici anni di vita.
«Niente come il fumo riunisce un concentrato di letalità, prevalenza e tra-
scuratezza, nonostante la presenza di terapie efficaci»; questa frase campeggia
sulle linee-guida americane per la cura del tabagismo.
E l’istruzione, la scolarizzazione, aiutano? Vi è in Italia un fenomeno singo-
lare: mentre tra i maschi i fumatori calano percentualmente con l’aumentare
del grado d’istruzione, nelle femmine succede esattamente il contrario.
È il momento di chiederti una cosa, non fondamentale ma importante:
fumi?
In Italia la percentuale dei medici che fuma è variabile: in uno studio con-
dotto qualche anno fa su 983 specialisti in pneumologia il 26,5% era fuma-
tore. I medici maschi fumano come gli altri laureati, seguendo il trend prece-
dentemente descritto per il grado d’istruzione, mentre le femmine laureate in
Medicina fumano più delle laureate in altre discipline, rappresentando, in uno
studio tra le laureate in Medicina nell’Italia del Sud, il 42%. In altre parole,
essere medico non offre alcuna protezione contro il fumo, anzi, essere medico
e donna sembra essere perfino un fattore di rischio.
17
INDICE
18