COLLANA EBOOKECM
EBOOK PER L’EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINA © 2022
ISBN: 9788831253512
INDICE
ACRONIMI 7
PREFAZIONE 11
Capitolo 1
NUOVI PARADIGMI DI ASSISTENZA 13
1.1 Unità della persona 13
1.2 La persona che non guarisce 23
1.3 La multifattorialità degli eventi morbosi 29
1.4 Voglia di benessere 31
Capitolo 2
LE CASE DELLA SALUTE: CONFRONTO DI ESPERIENZE
INTERNAZIONALI E NAZIONALI 38
2.1 L’assistenza primaria 38
2.2 Case della salute all’estero 40
2.3 Case della salute in Italia 46
2.4 Fondamento e valutazione delle Case della Salute 58
Capitolo 3
LE CASE DELLA COMUNITÀ 62
3.1 Dalle Case della salute alle Case della Comunità 62
3.2 La Casa della Salute della Comunità 64
3.3 Mission delle Case di Comunità 67
3.4 Standard delle Case di Comunità hub e spoke 71
3.5 Servizi previsti nelle CdC hub e spoke 73
3.6 Direzione e coordinamento 75
Capitolo 4
LA REALIZZAZIONE DELLE CASE DELLA COMUNITÀ 78
4.1 Pianificazione e programmazione 78
4.2 Business plan 83
4.3 Strutture per le Case della salute della Comunità 84
4.4 Continuità Ospedale Territorio 87
4.5 Emergenza Sanitaria Territoriale 90
4.6 Integrazione sociosanitaria e Punto Unico di Accesso 92
Capitolo 5
LA GESTIONE DELLE CASE DELLA SALUTE DELLA COMUNITÀ 95
5.1 Princìpi di etica laica 95
5.2 Organizzazione 96
5.3 Regolamento delle Case della salute della Comunità 102
5.4 Risorse finanziarie e budget 102
5.5 Scadenze per la realizzazione delle Case della Comunità 106
5.6 Gestione dei beni immobili, mobili e consumabili 107
5.7 Risorse umane 108
5.8 Formazione 115
5.9 Risorse informatiche 117
5.10 Logistica 120
5.11 Autorizzazione 121
5.12 Accreditamento 122
5.13 Sicurezza sul luogo di lavoro 123
5.14 Rilevazione dei dati statistici 128
5.15 Monitoraggio delle attività sanitarie 128
5.16 Prevenzione della corruzione 130
5.17 Fatturazione 130
5.18 Trasparenza 131
5.19 Segreto professionale e privacy 133
5.20 Carta della qualità dei servizi 135
5.21 Responsabilità 136
5.22 Informazione e comunicazione 137
5.23 Educazione sanitaria 139
5.24 Attività integrative 139
5.25 Empowerment 140
5.26 Partecipazione 142
5.27 Controlli amministrativi e contabili 143
5.28 Rendicontazione 145
Capitolo 6
CRITICITÀ E OPPORTUNITÀ SULLA ISTITUZIONE DELLE CASE
DELLA COMUNITÀ 147
6.1 La denominazione di “Case della Comunità” 147
6.2 La funzione delle Case della Salute della Comunità 148
6.3 L’integrazione socio sanitaria 150
6.4 Dotazione delle Case della Salute della Comunità 157
6.5 La prossimità 163
6.6 Le vocazioni possibili della Casa della Comunità 164
6.7 L’Ospedale di Comunità 165
APPENDICE 167
Schema delle procedure per la realizzazione delle CSC 167
Set di indicatori per il monitoraggio delle CSC 168
SITOGRAFIA 180
indice
ACRONIMI
7
indice
DALLE CASE DELLA SALUTE ALLE CASE DELLA SALUTE DELLA COMUNITÀ
ACRONIMI
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ACRONIMI
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ACRONIMI
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PREFAZIONE
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DALLE CASE DELLA SALUTE ALLE CASE DELLA SALUTE DELLA COMUNITÀ
PREFAZIONE
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indice
CAPITOLO 1
NUOVI PARADIGMI DI ASSISTENZA
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DALLE CASE DELLA SALUTE ALLE CASE DELLA SALUTE DELLA COMUNITÀ
1. NUOVI PARADIGMI DI ASSISTENZA
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DALLE CASE DELLA SALUTE ALLE CASE DELLA SALUTE DELLA COMUNITÀ
1. NUOVI PARADIGMI DI ASSISTENZA
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DALLE CASE DELLA SALUTE ALLE CASE DELLA SALUTE DELLA COMUNITÀ
1. NUOVI PARADIGMI DI ASSISTENZA
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indice
DALLE CASE DELLA SALUTE ALLE CASE DELLA SALUTE DELLA COMUNITÀ
tra le parti, A e B,1.dato
NUOVIunPARADIGMI DI ASSISTENZA
punto di inizio, che può coincidere anche con la mera compresenza di esse,
è circolare e retroattiva: alla mossa di A, succede la risposta di B, cui segue la replica di A, venendo
a creare una “relazione”, specifica nella situazione, che vive in sé, facendo perdere di importanza
situazione, chee/o
l’attore vive in sé, difacendo
lo stimolo perdere
partenza (Fig. 1.1): di importanza l’attore e/o lo
stimolo di partenza (Fig. 1.1):
Fig. 1.1 – Il processo circolare sistemico
Feedback
Fig. 1.1cardiovascolari
Quanto alle malattie – Il processo circolare
e allasistemico
depressione, i modelli psicobiologici esplicativi hanno
centrato l’attenzione sulla “biologia delle emozioni” (Le Doux, 1996) e sulle modificazioni che l’or-
Quanto alle mette
ganismo malattie cardiovascolari
in atto, quando è sottoposto e alla depressione,
a stimoli i modelli
ripetuti, interni ed esterni.psi-
Nella malattia cardiovascolare, l’effetto dell’azione
cobiologici esplicativi hanno centrato l’attenzione sulla “biologia dei vari stimoli è riconducibile
delle al paradigma
dello stress, sistematizzato da Selye (1956) come “Sindrome Generale di Adattamento”, ovvero ri-
emozioni” (Le Doux, 1996) e sulle modificazioni che l’organismo mette
sposta che l’organismo opera, quando è soggetto agli effetti prolungati di molteplici fattori di stress,
in atto, quando è sottoposto
quali stimoli a stimoli
fisici (ad esempio, ripetuti,
fatica), mentali (adinterni
esempio,edimpegno
esterni.lavorativo), sociali o ambien-
Nellatali (ad esempio,
malattia obblighi o richieste
cardiovascolare, del tessuto
l’effetto sociale). dei vari stimoli è ri-
dell’azione
L’organismo, attivato da situazioni interne ed esterne, vi si adatta in modo adeguato (“eustress”)
conducibile al paradigma
oppure può avanzare dello stress,
verso una sistematizzato
condizione di malattia,daqualora
Selye venga
(1956)ad come
esaurirsi la sua capacità
“Sindrome Generale
adattiva, di diAdattamento”,
per effetto stimoli intensi e/o ovvero
prolungatirisposta
(Fig. 1.2):che l’organismo
opera, quando è soggetto agli effetti prolungati di molteplici fattori di
Fig. 1.2 – Curva dello stress
stress, quali stimoli fisici (ad esempio, fatica), mentali (ad esempio, impe-
gno lavorativo), sociali o ambientali (ad esempio, obblighi o richieste del
tessuto sociale).
L’organismo, attivato da situazioni interne ed esterne, vi si adatta in
modo adeguato (“eustress”) oppure può avanzare verso una condizione di
malattia, qualora venga ad esaurirsi la sua capacità adattiva, per effetto di
stimoli intensi e/o prolungati (Fig. 1.2):
I ricercatori, a partire dagli anni Sessanta, ricollegandosi alla teoria ipotalamica delle emozioni,
elaborata nel 1929 da Walter Cannon (1927) e Philip Bard (1928), hanno condotto studi di popola-
zione, a livello internazionale (Friedman e Rosenman, 1959; Rosenman, 1964; Jenkins et al., 1974;
Rahe et al., 1974; Karasek, 1979; Haynes, 1978; Sykes, 1984), e sono giunti a individuare una vasta
gamma di fattori o condizioni di rischio, che è condensata nel seguente prospetto (Fig. 1.3):
12
Fig. 1.2 – Curva dello stress
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DALLE CASE DELLA SALUTE ALLE CASE DELLA SALUTE DELLA COMUNITÀ
1. NUOVI PARADIGMI DI ASSISTENZA
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1. NUOVI PARADIGMI DI ASSISTENZA
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1. NUOVI PARADIGMI DI ASSISTENZA
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indice
DALLE CASE DELLA SALUTE ALLE CASE DELLA SALUTE DELLA COMUNITÀ
1. NUOVI PARADIGMI DI ASSISTENZA
Il termine transdisciplinarità è stato introdotto da Jean Piaget nel 1970 per intendere un approccio
Fig.e1.4
trasversale alle discipline – Visualizzazione
collaborativo, grafica di
da impiegare permulti-inter-trans-disciplinarità
l’analisi e la comprensione della comples-
sità della “oikoloγia” umana (discorso sull’”abitare” in senso ampio) e per la soluzione ai problemi
globali del nostro tempo.
Dunque, non una nuova disciplina, ma una nuova “attitudine”, un nuovo approccio intellettuale,
culturale e operativo, alla base della cui costruzione Basarab Nicolescu (1996) pone tre postulati me-
todologici: 21
- l’esistenza di differenti gradi di realtà, di percezione e di conoscenza;
- la logica del terzo incluso;
- la complessità.
indice
DALLE CASE DELLA SALUTE ALLE CASE DELLA SALUTE DELLA COMUNITÀ
1. NUOVI PARADIGMI DI ASSISTENZA
medico/paziente
➥ diagnosi di malattia
➥ prescrizione
➥ terapia
➥ guarigione
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1. NUOVI PARADIGMI DI ASSISTENZA
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1. NUOVI PARADIGMI DI ASSISTENZA
Fig. 1.5 – Piramidi delle età della popolazione italiana nel 1861 e nel 1991 (Fonte: ISTAT)
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1. NUOVI PARADIGMI DI ASSISTENZA
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1. NUOVI PARADIGMI DI ASSISTENZA
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1. NUOVI PARADIGMI DI ASSISTENZA
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1. NUOVI PARADIGMI DI ASSISTENZA
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1. NUOVI PARADIGMI DI ASSISTENZA
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