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Bibliografia:
Manuale di Progettazione Edilizia , Vol.2 Criteri ambientali ed impianti,
a cura di G.Raffellini, Ed. HOEPLI, Milano
G. DallO, Architettura e Impianti, CittStudiEdizioni, Milano
AA.VV., Acqua. Sistemi e dispositivi per il risparmio e il riuso,
EdicomEdizioni, Monfalcone, 2002
informazioni generali
L'impianto idrico
sanitario comprende:
nonch i relativi
scarichi, nelle
quantit necessarie a
soddisfare le
esigenze dell'utenza.
Requisiti principali:
principali
Integrazione funzionale e dimensionale
Controllo portata e pressione di erogazione (lavabo, doccia 0.10 l/s)
Controllo della temperatura dell'acqua
Controllo del rumore prodotto
Isolamento termico delle tubazioni di acqua calda e fredda
Assenza di emissioni di odori sgradevoli
Asetticit
Resistenza meccanica e alle particelle solide
Resistenza a dilatazioni termiche e ad assestamenti del fabbricato
Inattaccabilit da sostanze aggressive presenti nei fluidi di scarico
Manutenibilit, Ispezionabilit e Sostituibilit
Pulibilit dei componenti
Coordinamento dei vari componenti
Ogni edificio che si collega alla rete pubblica deve essere dotato di un
contatore - installato a cura dell'ente preposto alla fornitura dell'acqua
potabile - che permette di misurare la quantit di acqua consumata da ogni
utenza (m3). Di solito i contatori vengono installati in corrispondenza
dell'accesso esterno del fabbricato al quale destinata la fornitura di acqua,
in modo che lente pu effettuare le lettura periodiche dei consumi senza
dover entrare nelle singole abitazioni. Le dimensioni del vano contatori sono
variabili prendere contatto con lente in fase di progettazione.
...
...
Nelle zone non servite dalla rete pubblica, se sono presenti falde acquifere
sotterranee, si procede alla perforazione di pozzi ed al successivo
pompaggio; dove non si hanno acque di falda possibile usare acqua
piovana opportunamente trattata al fine di renderla potabile.
In questi casi si pu realizzare:
un impianto con serbatoio di riserva (9), spesso usato nelle zone ove
l'erogazione di acqua avviene in alcune ore della giornata e permette di avere
delle riserve cui si pu attingere nei periodi di interruzione della fornitura, ma
l'acqua ferma nel serbatoio soggetta a rischio di contaminazione.
un impianto con autoclave (10) preferibile in quanto permette di avere
una scorta, ma presenta meno problemi igienici ed un costo
contenuto.
Schema di distribuzione
Fig. 12
acqua da acquedotto
pubblico a condominio
...
... Schemi di distribuzione
...
... Problemi principali: rumori
Rumori e vibrazioni prodotti dagli impianti di distribuzione sono causa di fastidi per le
persone che abitano gli edifici.
Negli impianti a pressione la causa pu essere l'eccessiva velocit dell'acqua, mentre
dove la distribuzione per caduta il fenomeno in genere non si manifesta.
Il problema si pu risolvere riducendo la pressione mediante riduttori, oppure
aumentando la sezione di eventuali strozzature che accrescono la velocit dell'acqua,
oppure possibile rivestire i tubi con materassini di materiale espanso e piombo.
Per eliminare i colpi d'ariete, che producono sollecitazioni meccaniche sui tubi e
rumore, occorre ridurre la velocit massima del fluido (1,2 m/s per residenze e 1,5 m/s
nel settore industriale) o installare polmoni ammortizzatori alle estremit delle colonne.
...
... Materiali delle reti
acciaio zincato per evitare la corrosione per ossidazione; ottime caratteristiche di
resistenza alle sollecitazioni indotte dall'acqua in pressione; sistema standardizzato a
livello internazionale; molto duraturo nel tempo; giunzioni = filettatura, saldatura.
rame - molto usato per la velocit di posa in opera; usati per impianti di riscaldamento,
distribuzione gas, ma anche per l'acqua potabile; giunzioni = saldatura, raccordatura.
materie plastiche:
plastiche molto usate da 7/8 anni; dati sulla durata sono ipotetici; costo
superiore o pari, ma notevole riduzione dei tempi di montaggio (personale non
specializzato); peso di circa 10 volte minore dell'acciaio pi maneggevoli e
trasportabili, forniti in rotoli flessibili; superficie liscia minori perdite di carico; bassa
conduttanza minori dispersioni di calore (coibentazione sempre necessaria):
polietilene (PE) e polietilene reticolato (PE-R o Pex) - resistenza alla corrosione, non
offrono presa ai depositi calcarei, non sono attaccabili da correnti galvaniche; svantaggi:
elevato coefficiente di dilatazione termica (10-25 volte maggiore dell'acciaio), pi sensibili
alle variazioni di temperatura (+90 -10C), i colpi di ariete possono provocare rotture;
giunzioni = raccordi meccanici, quindi possono essere anche smontate, consigliabile
posizionarli in posizioni ispezionabili, sistema sfilabile; temono i raggi UV; colore bianco o
nero; si possono scaldare con un generatore di aria calda per fare lievi piegature.
polivinilcloruro (PVC) - caratteristiche simili al polietilene; al variare del colore varia l'uso
(grigio lucido per condotte in pressione; bianco per scarichi di acque fredde; arancione per
scarichi di acque calde)
polipropilene (PP) - stesse caratteristiche del polietilene, giunzioni = termosaldatura
(massima tenuta alle pressioni di esercizio), collegamento anche con tubi in acciaio o
rame; ampia gamma di raccordi; si deteriorano facilmente ai raggi UV; non lavorare il tubo
con la fiamma; prodotti in diversi colori (gialli, verdi, blu e rossi) con stesse caratteristiche.
c. Sistemi di produzione dellacqua calda
Gli impianti per la produzione di acqua calda possono essere autonomi o
centralizzati, ed in genere utilizzano energia elettrica (50.5%), combustibili
gassosi (metano, GPL - 29%), combustibili liquidi (gasolio - 15%), solidi
(legna, carbone - 5%), energia solare (0.5%).
Il fabbisogno di acqua calda di una famiglia di circa 35-55 l/giorno/persona
alla temperatura di utilizzo di 40C; nell'arco della giornata le ore di punta
sono mattina, mezzogiorno e sera; ai fini del dimensionamento delle reti
occorre tenere in considerazione anche l'entit dei consumi nell'arco
dell'anno e la tipologia dell'utenza.
Per un dimensionamento di massima si pu fare riferimento ai valori
riportati in tabella.
... Sistemi autonomi di produzione acqua calda
Caldaie a gas con produzione istantanea di acqua calda:
per alloggi con fabbisogno termico inferiore a 30000 kcal/h (acqua calda + riscaldamento
invernale); installate allinterno dellalloggio, ingombri contenuti, acqua riscaldata
istantaneamente al momento delluso minima dispersione di energia; limitazione della
portata (quantit di acqua calda prodotta nel tempo dalla caldaia l/min) che pu essere
minore di quanto richiesto richiedendo linstallazione in parallelo alla caldaia di un
bollitore; alto assorbimento di gas in un tempo ristretto. Esistono anche scaldaacqua
istantanei separati.
Scaldaacqua a pannelli solari
...
... Sistemi autonomi di produzione acqua calda
...
... Schema di impianto autonomo con scaldaacqua a gas
...
d. Dispositivi di erogazione ed apparecchi sanitari
Gli elementi terminali della rete di distribuzione sono i rubinetti,
rubinetti che
permettono l'efflusso dell'acqua dalle tubazioni agli apparecchi di utilizzo.
Possono essere applicati a muro o sull'apparecchio; molto usati sono i
miscelatori termostatici che permettono di avere una temperatura costante
di erogazione dell'acqua. Per lo scarico dei wc occorre usare sistemi che
permettono di erogare una grande quantit di acqua (10-15 l) in poco tempo
e con forte pressione, per lo pi si usano le cassette a caduta incassate
all'interno della muratura per motivi estetici.
Per quanto riguarda gli ambienti sanitari,
sanitari esistono delle normative e
regolamenti che prescrivono le dotazioni minime di apparecchi in funzione
della superficie e della destinazione d'uso dell'edificio (normative regionali)
e del numero e tipo di utenza, le caratteristiche dell'ambiente (superficie
minima, areazione, illuminazione, tipo rivestimenti e pavimenti definiti dai
regolamenti comunali di igiene) e la disposizione degli apparecchi (norma
UNI 9182 da indicazioni sugli spazi minimi di rispetto per gli apparecchi
sanitari; in genere si consiglia di far bagni vicini in modo da usare una unica
colonna montante verticale; nella cucina si tende ad installare lavastoviglie
vicino al lavello per l'allacciamento dello scarico; il wc andrebbe montato
vicino alla colonna di scarico in modo tale da far si che la tubazione
orizzontale sia contenuta nello spessore del solaio).
...
...
...
... Altezze di installazione per l'adduzione e lo scarico delle acque
usate adottati per lavabi, bidet, vasche, docce e vasi.
...
... Altezze di installazione
per l'adduzione e lo scarico
delle acque usate adottati
per lavabi.
...
... Barriere architettoniche (D.M. 236/89 D.P.R. 503/96)
Vaso e bidet
...
...
Lavabo
...
...
Vasca da bagno
...
...
Doccia
Lavatrice
...
2. Scarico delle acque usate
Gli impianti di scarico delle acque usate
sono costituiti dalla rete di tubi che
servono a smaltire all'esterno del
fabbricato o dell'unit abitativa le acque
provenienti dopo l'uso da lavabi, wc,
docce, vasche, lavandini della cucina,
ecc.
...
... Materiali delle reti di scarico e ventilazione
materie plastiche - per i minori costi, maggiore leggerezza, inattaccabilit da agenti
chimici, minore rugosit delle superfici e quindi necessit di diametri minori,
facilit di montaggio:
polietilene (PE) - ( 32315) ottime caratteristiche meccaniche alla trazione e
compressione; resistenza alla rottura da colpi, alla torsione, flessione e all'abrasione;
buona resistenza chimica (da verificare nelle schede tecniche); resistenti a temperature
fino a 100C; buona elasticit; le pareti non permettono la formazione di depositi; essendo
cattivi conduttori di calore evitano la formazione di condensa; impermeabili a gas e vapori;
le giunzioni avvengono per saldatura preferibilmente fatta in officina, quindi richiedono una
certa prefabbricazione; con la saldatura per non ci sono sfridi.
polivinilcloruro (PVC) - materiale autoestinguente; caratteristiche diverse al variare del
colore: colore avorio ( 32600) = non adatti a liquidi caldi, spessore sottile, meno
resistenti a sollecitazioni meccaniche e vibrazioni, poco elastici e molto fragili, molto
economici, giunzioni a bicchiere con collanti per migliore tenuta, pezzi speciali, quali
curve, a T, ecc.; colore arancione ( 40200) = adatti a liquidi caldi (acqua bollente),
spessore maggiore, scarsa elasticit, giunzioni e raccordi come per quelli di colore avorio;
colore rosso mattone ( 110630) = simili agli arancioni ma pi elastici. La resistenza alle
sostanze chimiche va verificata nelle schede tecniche dei fabbricanti.
polipropilene (PP) - ( 40160) alta resistenza all'acqua bollente e al gelo, ottima
resistenza all'abrasione e non favoriscono gli intasamenti, le guarnizioni permettono di
assorbire eventuali dilatazioni termiche, molto flessibile e resistente agli urti,
autoestinguente; giunzioni di tipo meccanico maschio/femmina con tenuta assicurata da
una guarnizione, quindi pi adatte a situazioni di interventi su edifici esistenti, anche se
sfridi maggiori.
Altri materiali (piombo, cemento amianto, gres porcellanato) oggi non sono pi usati.
... Problemi principali
La principale fonte di rumore in un impianto di scarico costituita dal wc in fase di
risciacquo; una ostruzione, la mancanza o errata realizzazione della ventilazione
dell'impianto possono aumentare tali rumori. Per ridurre il rumore la colonna di
scarico dei wc pu essere isolata con fasce di polietilene espanso e piombo; inoltre
bene posizionare le colonne di scarico nelle zone rumorose della casa.
Ogni innesto di apparecchio alla rete di scarico deve essere realizzato con una
chiusura idraulica (sifone); una ostruzione o la mancanza del tubo di ventilazione
possono provocare risucchi in fase di scarico con conseguente svuotamento dei
sifoni ed emissione di odori sgradevoli.
Per ovviare ai problemi di intasamenti dovuti a corpi estranei gettati negli scarichi
sarebbe bene prevedere in tutti i cambiamenti di direzione delle tubazioni di scarico,
cos come ai piedi delle colonne, tappi di ispezione dai quali poter intervenire senza
dover procedere ad interventi demolitivi.
Integrazione nelledificio
I tratti principali degli impianti di approvvigionamento idrico (reti orizzontali al
piano cantinato e colonne montanti) vengono installati quando stata
realizzata la struttura dell'edificio, mentre le distribuzioni all'interno dei locali
vengono realizzate quando sono state realizzate le partizioni interne.
La rete di distribuzione viene completata fino al punto di attacco dei vari
apparecchi sanitari che, insieme alle rubinetterie, vengono posati quando
sono gi state ultimate le opere di pavimentazione e rivestimento.
Le colonne di scarico delle acque usate e di ventilazione vengono realizzate
quando la struttura dell'edificio ultimata, mentre i tratti all'interno dei singoli
locali vengono realizzati quando sono gi stati posati i tramezzi interni e
quando gi stata fissata la posizione dei vari apparecchi. Le tubazioni di
scarico hanno tratti verticali (dal sifone dell'apparecchio al pavimento) che
vengono incassati all'interno del tramezzo e tratti orizzontali, fino al
collegamento con il raccordo delle colonne di scarico, che sono posati a
pavimento e successivamente ricoperti dal massetto e dal rivestimento.
.
.
Pareti tecniche: sono vere e proprie pareti realizzate in struttura portante
metallica trattata sulla quale si attaccano i sanitari e che viene poi rivestita e
dove corrono tutte le tubazioni verticali ed orizzontali; lo spessore varia da 25
a 35cm, altezza di piano e lunghezza necessaria a posizionare tutti i sanitari.
Installazione ad opere murarie terminate. Applicazione ideale in edifici
multipiano con piani tipo sovrapposti ed abbinamenti bagno/bagno o
bagno/cucina.
Cabine sanitarie: sono strutture autoportanti gi finite che arrivano in cantiere
gi pronte per il montaggio e l'attacco alle colonne verticali; spesso dotate di
pavimento e soffitto.
3. Smaltimento delle acque usate e piovane
Le acque usate convogliate verso il basso dell'edificio dalle colonne di
scarico devono essere smaltite all'esterno del fabbricato.
Nei centri abitati tali acque vengono smaltite in fogna, mentre nelle zone non
provviste di rete fognaria lo smaltimento pu avvenire per dispersione nel
sottosuolo, per scarico in fossi di scolo sul suolo oppure con vasche a
svuotamento periodico. In questi casi vanno rispettate le normative regionali
e locali in materia di inquinamento ambientale.
I materiali usati per le reti di smaltimento sono gli stessi degli impianti di
scarico acque usate; i pozzetti in genere sono prefabbricati in cemento
armato, in muratura gettati in opera e raramente in materiali plastici.
Impianti di scarico delle acque piovane
bene che la pendenza dei canali di gronda non sia inferiore a 5mm/m.
... Sistemi di smaltimento
Smaltimento in fogna:
fogna dipende dal tipo di rete fognaria pubblica che pu essere
del tipo statico o dinamico.
...
... Smaltimento in fogna: Fognature di tipo statico
In presenza di superfici
ridotte di terreno si possono
adottare le tipologie di
dispersione in figura.
Acqua: sistemi e componenti per il risparmio e il riuso
Il problema
Lacqua potabile una risorsa molto preziosa per la vita sul nostro pianeta e
quindi non va sprecata.
Spesso si usa acqua potabile anche quando non necessario (wc, verde, ecc.).
Nella nostra societ il 40% di acqua potabile viene sprecato o usato
impropriamente:
il 20% viene perso il 20% viene
lungo le reti di sprecato nei punti
distribuzione di impiego
Miscelatore
elettronico con
limitatore di portata
(5l/min. e 13 l/min.)
La leva di comando
ha un punto di
arresto intermedio
che limita la
portata
permettendo una
riduzione dei
consumi del 50%.
... Aeratori e rompigetto
Valvola con
regolatore di flusso
per wc 7 secondi
... Cassette a volume di scarico regolabile con possibilit di
interruzione dello scarico
Cassetta esterna
Cassetta da incasso
...
... Riuso dellacqua piovana
Sistema di
utilizzo
Sistema di riuso dellacqua
dellacqua grigia piovana, che
proveniente da viene raccolta
docce, vasche da trattata ed
bagno, lavabi), che inviata alle
viene raccolta lavastoviglie e
trattata (filtrata e alle lavatrici.
disinfettata) ed
inviata alle
cassette di scarico
dei wc. Risparmio
del 5%
Lacqua grigia prefiltrata (rete ferma Il primo strato di acqua piovana (3mm)
solidi maglia 0.5mm), inviata nel pi inquinato viene inviato direttamente
serbatoio di raccolta, filtrata (filtri a alla fognatura, la rimanente viene filtrata
sabbia), disinfettata e inviata al (griglia con maglia 0.5mm), inviata nel
serbatoio di accumulo; una pompa la serbatoio di raccolta, filtrata (filtri a
invia alle cassette di scarico. sabbia), disinfettata e inviata al serbatoi
odi accumulo, da dove una autoclave la
invia alle lavastoviglie e alle lavatrici.
... Esempi: il recupero delle acque di scarico
... Esempi: luso dellacqua piovana
... Esempi: le fonti di approvvigionamento ed il risparmio idrico