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TOSCA
Melodramma in tre atti
PERSONAGGI
Prima rappresentazione
Roma, Teatro Costanzi 19 gennaio 1900
1
Puccini: Tosca atto primo
ATTO PRIMO
La Chiesa di SantAndrea della Valle.
A destra la Cappella Attavanti. A sinistra un impalcato; su di esso un gran quadro coperto da tela. Attrezzi
vari da pittore. Un paniere. Entra Angelotti vestito da prigioniero, lacero, sfatto, tremante dalla paura,
entra ansante, quasi correndo. D una rapida occhiata intorno.
ANGELOTTI T! Nessuno! -
Ah! Finalmente! Nel terror mio stolto Avrei giurato che fosse ritornato
Vedea cef di birro in ogni volto. il Cavalier Cavaradossi.
(Ha un moto di spavento; poi torna a guardare (Depone i pennelli, sale sullimpalcato, guarda
attentamente intorno a s con pi calma a ricono- dentro il paniere.)
scere il luogo. D un sospiro di sollievo vedendo la No, sbaglio. Il paniere intatto.
colonna con la pila dellacqua santa e la Madonna)
La pila la colonna (scende dallimpalcato. Suona lAngelus. Il Sagre-
A pi della Madonna stano si inginocchia e prega sommesso:)
mi scrisse mia sorella Angelus Domini nuntiavit Mariae,
Et concepit de Spiritu Sancto.
(Si avvicina alla colonna. Angelotti cerca la chiave Ecce ancilla Domini,
ai piedi della Madonna. Non trova; agitatissimo Fiat mihi secundum verbum tuum.
cerca di nuovo. Angelotti fa una atto di scoraggia- Et Verbum caro factum est,
mento. Angelotti riprende a cercare. Finalmente,
Et habitavit in nobis
con un soffocato grido di gioia, trova la chiave)
Ecco la chiave! CAVARADOSSI
(dalla porta laterale, vedendo il Sagrestano in
(Additando la cappella Attavanti)
ginocchio)
ed ecco la Cappella!
Che fai?
(Preso da nuovotimore di essere spiato, si guarda
dattorno, poi si dirige alla cappella, con grande SAGRESTANO
precauzione introduce la chiave nella serratura, (alzandosi)
apre la cancellata, e scompare dopo aver richiuso il
Recito lAngelus.
cancello. Assoluto silenzio sulla scena. Il Sagre-
stano appare dal fondo: va da destra a sinistra, (Cavaradossi sale sull impalcato e scopre il quadro.
accudendo al governo della chiesa: avr in mano un una Maria Maddalena a grandi occhi azzurri con
mazzo di pennelli. Il Sagrestano si avvicina allim- una gran pioggia dicapelli dorati. Il pittore vi sta
palcato parlando ad alta voce come se rivolgesse la dinanzi muto attentamente osservando. Il Sagre-
parola a qualcuno). stano, volgendosi verso Cavaradossi e per dirigergli
la parola, vede il quadro scoperto ed esclama con
SAGRESTANO grande meraviglia)
E sempre lava!
SAGRESTANO
(Tic nervoso segnato da un rapido movimento del Sante ampolle! Il suo ritratto!
collo e delle spalle)
Ogni pennello sozzo CAVARADOSSI
peggio dun collarin duno scagnozzo. (volgendosi al Sagrestano)
Signor pittore
Di chi?
(Guarda verso limpalcato dove sta il quadro, sor-
preso vedendolo deserto.)
1
Puccini: Tosca atto primo
CAVARADOSSI TOSCA
(dipingendo) (Da fuori)
Va! Mario!
ANGELOTTI TOSCA
Lo neghi?
Grazie!
CAVARADOSSI CAVARADOSSI
(con passione)
Presto!
Lo nego e tamo!
(Angelotti entra nella Cappella.)
(Tenta di baciare Tosca)
TOSCA
(da fuori, stizzita) TOSCA
(con dolce rimprovero)
Mario! Mario! Mario!
Oh! Innanzi alla Madonna
CAVARADOSSI No, Mario mio,
(ngendosi calmo apre a Tosca)
(si avvicina lentamente alla statua della Madonna e
Son qui! dispone con arte, intorno ad essa, i ori che ha por-
tato con s)
(Tosca entra con una specie di violenza, guardando
intorno sospettosa. Cavaradossi si appressa a lascia pria che la preghi, e che linori
Tosca per abbracciarla. Tosca lo respinge brusca-
(Si inginocchia e prega con molta devozione,
mente)
segnandosi, poi salza. A Cavaradossi, che intanto
TOSCA si avviato per riprendere il lavoro)
Perch chiuso? Ora stammi a sentir - stasera canto,
ma spettacolo breve. - Tu maspetti
CAVARADOSSI sulluscio della scena
(con simulata indifferenza) e alla tua villa andiam soli, soletti.
CAVARADOSSI TOSCA
A te! luna piena
e il notturno efuvio oreal
TOSCA inebria il cor! - Non sei contento?
Altre parole bisbigliavi. Ov? (si siede sulla gradinata presso a Cavaradossi)
CAVARADOSSI CAVARADOSSI
Chi? (ancora un po distratto e peritoso)
TOSCA Tanto!
TOSCA TOSCA
(colpita dallaccento freddo di Cavaradossi) (reclinando la testa sulla spalla di Cavaradossi, che
quasi subito si allontana un poco guardando verso
Tornalo a dir!
la parte dove usc Angelotti)
CAVARADOSSI O mio amore!
Tanto!
CAVARADOSSI
TOSCA Or lasciami al lavoro.
(stizzita)
TOSCA
Lo dici male, lo dici male:
(sorpresa)
(carezzevole) Mi discacci?
Non la sospiri la nostra casetta
che tutta ascosa nel verde ci aspetta? CAVARADOSSI
Nido a noi sacro, ignoto al mondo inter, Urge lopra, lo sai!
pien damore e di mister?
Al tuo anco sentire TOSCA
per le silenziose (stizzita, alzandosi)
stellate ombre, salir
le voci delle cose! Vado! Vado!
Dai boschi e dai roveti,
(sallontana un poco da Cavaradossi, poi voltandosi
dallarse erbe, dallimo
per guardare, vede il quadro, ed agitatissima ritorna
dei franti sepolcreti
verso Cavaradossi)
odorosi di timo,
la notte escon bisbigli Chi quella donna bionda lass?
di minuscoli amori
CAVARADOSSI
(con intenzione)
(calmo)
e perdi consigli
La Maddalena. Ti piace?
che ammolliscono i cuori.
Fiorite, o campi immensi, palpitate
aure marine nel lunare albor,
TOSCA
piovete volutt, volte stellate! troppo bella!
Arde a Tosca folle amor!
CAVARADOSSI
CAVARADOSSI (ridendo ed inchinandosi)
Mi avvinci nei tuoi lacci Prezioso elogio!
mia sirena
TOSCA
TOSCA
(sospettosa)
(con abbandono)
Ridi?
Arde Tosca nel sangue il folle amor! Quegli occhi cilestrini gi li vidi
CAVARADOSSI CAVARADOSSI
Mia sirena, verr! (con indifferenza)
Ce n tanti pel mondo!
5
Puccini: Tosca atto primo
TOSCA CAVARADOSSI
Aspetta Aspetta (serio)
E lAttavanti! TOSCA
(sempre con gli occhi rivolti al quadro)
CAVARADOSSI
(ridendo) Come mi guarda so!
Brava! CAVARADOSSI
Vien via!
TOSCA
(vinta dalla gelosia) TOSCA
La vedi? Tama? Di me beffarda, ride.
CAVARADOSSI CAVARADOSSI
(procura di calmarla) (spinge dolcemente Tosca a scendere la gradinata)
Fu puro caso Follia!
TOSCA TOSCA
(non ascoltandolo, con ira gelosa) (con dolce rimprovero)
Quei passi Ah, quegli occhi!
e quel bisbiglio Ah! Qui stava
pur ora! CAVARADOSSI
(Tiene Tosca affettuosamente presso di s, ssandola
CAVARADOSSI negli occhi)
Vien via!
Quale occhio al mondo pu star di paro
TOSCA allardente occhio tuo nero?
qui che lesser mio safssa intero.
Ah, la civetta! Occhio allamor soave, allira ero!
Qual altro al mondo pu star di paro
(minacciosa)
allocchio tuo nero!
A me, a me!
TOSCA
CAVARADOSSI (rapita, appoggiando la testa alla spalla di Cavara-
(serio) dossi)
La vidi ieri, ma fu puro caso Oh, come la sai bene
A pregar qui venne larte di farti amare!
Non visto la ritrassi.
(maliziosamente)
TOSCA Ma falle gli occhi neri!
Giura!
6
Puccini: Tosca atto primo
CAVARADOSSI TOSCA
(teneramente) Tu no a stasera
stai fermo al lavoro. E mi prometti:
Mia gelosa!
sia caso o fortuna,
sia treccia bionda o bruna,
TOSCA a pregar non verr donna nessuna!
S, lo sento ti tormento
senza posa. CAVARADOSSI
Lo giuro, amore! Va!
CAVARADOSSI
Mia gelosa! TOSCA
Quanto maffretti!
TOSCA
Certa sono - del perdono CAVARADOSSI
(con dolce rimprovero)
CAVARADOSSI
Mia gelosa! Ancora?
TOSCA TOSCA
Certa sono - del perdono (cadendo nelle braccia di Cavaradossi e porgendo-
se tu guardi al mio dolor! gli la guancia)
No - perdona!
CAVARADOSSI
Mia Tosca idolatrata, CAVARADOSSI
ogni cosa in te mi piace; (scherzoso)
lira audace
e lo spasimo damor! Davanti alla Madonna?
TOSCA TOSCA
Certa sono - del perdono (accennando alla Madonna)
se tu guardi al mio dolor! tanto buona!
Dilla ancora
la parola che consola (Si baciano. Tosca, avviandosi ad uscire e guar-
Dilla ancora! dando ancora il quadro, maliziosamente gli dice:)
SCARPIA SCARPIA
Apprestate per il Te Deum. Buon indizio Entriamo.
(tutti sallontanano mogi; anche il Sagrestano fa per (entrano nella Cappella, poi ritornano: Scarpia,
cavarsela, ma Scarpia bruscamente lo trattiene) assai contrariato, ha fra le mani un ventaglio chiuso
che agita nervosamente; fra s)
Tu resta!
Fu grave sbaglio
SAGRESTANO quel colpo di cannone! Il mariolo
(sommessamente impaurito) spiccato ha il volo, ma lasci una preda
preziosa
Non mi muovo!
(agitandolo in aria)
SCARPIA un ventaglio.
(a Spoletta) Qual complice il misfatto
E tu va, fruga ogni angolo, raccogli prepar?
ogni traccia
(Rimane alquanto pensieroso, poi guarda attenta-
mente il ventaglio; ad un tratto egli vi scorge uno
SPOLETTA stemma, e vivamente esclama:)
Sta bene!
La marchesa
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Puccini: Tosca atto primo
SCARPIA SCARPIA
Che hai detto? (fra s)
TOSCA TOSCA
(ritorna presso limpalcato, chiamado con impa- (distratta e pensosa)
zienza ad alta voce) Bont vostra
Mario! Mario!
(Cominciano ad entrare in chiesa ed a recarsi verso
SAGRESTANO il fondo alcuni popolani)
(avvicinandosi a Tosca) SCARPIA
Il pittor Le pie donne son rare
Cavaradossi? Voi calcate la scena
Chi sa dove sia?
Svan, sgattaiol (con intenzione)
per sua stregoneria. E in chiesa ci venite per pregar
(se la svigna) TOSCA
TOSCA (sorpresa)
Ingannata? No! no! Che intendete?
Tradirmi egli non pu!
SCARPIA
(quasi piangendo)
E non fate
Tradirmi egli non pu! come certe sfrontate
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Puccini: Tosca atto primo
SCARPIA SCARPIA
L su quel palco. Qualcun venne (con marcata intenzione)
certo a sturbar gli amanti
Darei la vita
ed essa nel fuggir perd le penne!
per asciugar quel pianto.
TOSCA
TOSCA
(esaminando il ventaglio)
(non ascoltando Scarpia)
La corona! Lo stemma! lAttavanti!
Io qui mi struggo e intanto
Presago sospetto!
daltra in braccio le mie smanie deride!
SCARPIA
SCARPIA
(Fra s)
(Morde il veleno!)
(Ho sortito leffetto!)
TOSCA
TOSCA (con grande amarezza)
(con grande sentimento, trattenendo a stento le
Dove son?
lagrime, dimentica del luogo e di Scarpia)
Ed io venivo a lui tutta dogliosa (Entrano alcuni borghesi alla spicciolata)
per dirgli: invan stasera, il ciel sinfosca Potessi
linnamorata Tosca coglierli, i traditori!
prigioniera
(sempre pi crucciosa)
SCARPIA
Oh qual sospetto!
(Gi il veleno lha rosa! )
Ai doppi amori
la villa ricetto!
TOSCA
dei regali tripudi, (Con gran dolore)
prigioniera!
Traditor! Traditor!
SCARPIA Oh mio bel nido insozzato di fango!
SCARPIA CAPITOLO
(A Spoletta) Sit nomen Domini benedictum
Tre sbirri Una carrozza Presto! seguila RAGAZZI E FOLLA
dovunque vada! non visto! provvedi!
Et hoc nunc et usquem in saeculum.
SPOLETTA
SCARPIA
Sta bene! Il convegno?
(Riprende con pi ardore; con ferocia)
SCARPIA A doppia mira
Palazzo Farnese! tendo il voler,
n il capo del ribelle
(Spoletta parte rapidamente con tre sbirri) la pi preziosa. Ah di quegli occhi
vittoriosi veder la amma
SCARPIA
(con un sorriso sardonico) (con passione erotica)
Va, Tosca! illanguidir con spasimo damor
Nel tuo cuor sannida Scarpia! fra le mie braccia illanguidir damor.
(ironico)
SCARPIA
(Riavendosi come da un sogno)
Va, Tosca!
Tosca, mi fai dimenticare Iddio!
(Scarpia sinchina e prega al passaggio del Cardi-
nale. Il Cardinale benedice la folla che reverente (singinocchia e prega con entusiasmo religioso)
sinchina)
SCARPIA, RAGAZZI E FOLLA
Te aeternum Patrem
omnis terra veneratur!
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Puccini: Tosca atto secondo
ATTO SECONDO
Palazzo Farnese
La camera di Scarpia al piano superiore. Tavola imbandita. Unampia nestra verso il cortile del Palazzo.
notte. Scarpia seduto alla tavola e vi cena. Interrompe a tratti la cena per riettere. Trae di tasca
lorologio e nellatteggiamento e nella irrequietezza tradisce unansia febbrile)
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Puccini: Tosca atto secondo
SPOLETTA SPOLETTA
(avanzandosi un poco ed impaurito. Fra s) (accenna di s col capo, aggiungendo subito)
(SantIgnazio maiuta!) Ei sa
dove laltro sasconde Ogni suo gesto,
Della signora seguimmo la traccia. ogni accento trada
Giunti a unerma villetta tal beffarda ironia,
tra le fratte perduta chio lo trassi in arresto!
ella ventr. Nesci sola ben presto.
Allor scavalco lesto SCARPIA
il muro del giardin coi miei cagnotti
(come sollevato da un peso)
e piombo in casa
Meno male!
SCARPIA
(Scarpia passeggia meditando: ad un tratto si arre-
Quel bravo Spoletta!
sta: dallaperta nestra odesi la Cantata eseguita
dai Cori nella sala della Regina. Dunque Tosca
SPOLETTA
tornata l sotto di lui)
(esitando)
CORO
Fiuto! razzolo! frugo!
(interno)
SCARPIA Sale, ascende luman cantico,
(si avvede dellindecisione di Spoletta e si leva ritto, Varca spazi, varca cieli,
pallido dira, le ciglia corrugate) Per ignoti soli empirei,
Profetati dai Vangeli,
Ah! LAngelotti?
A te giunge o re dei re!
Questo canto voli a te,
SPOLETTA a te questinno voli,
Non s trovato. sommo Iddio della vittoria;
Dio che fostiinnanzi ai secoli,
SCARPIA quetuman inno di gloria
(con rabbia crescente) alle cantiche degli angeli
or sunisca e voli a te, ecc.
Ah cane! Ah traditore!
Ceffo di basilisco, TOSCA
(gridando) (dallinterno)
(timidamente) SPOLETTA
Cera il pittor (accennado allanticamera)
Egli l.
SCARPIA
(interrompendolo)
Cavaradossi?
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Puccini: Tosca atto secondo
SCARPIA CAVARADOSSI
(Gli balena unidea e dice subito a Spoletta) (udendo la voce di Tosca, esclama commosso)
Introducete il Cavaliere. La sua voce!
SCARPIA (ironico)
E sia!
I vostri sbirri
(guarda sso Cavaradossi, prima di interrogarlo) invan frugar la villa.
SCARPIA SCARPIA
V noto che un prigione Segno che ben celato.
(ad udir la voce di Tosca che prende parte alla Can- CAVARADOSSI
tata si interrompe) Sospetti di spia!
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Puccini: Tosca atto secondo
SPOLETTA SCARPIA
(offeso, interviene) (quasi paternamente, ritornando calmo)
Alle nostre ricerche egli rideva Via, Cavaliere, riettete:
saggia non cotesta
CAVARADOSSI ostinatezza vostra.
E rido ancor, e rido ancor! Angoscia grande, pronta confessione
eviter! Io vi consiglio, dite:
SCARPIA dov dunque Angelotti?
(terribile, alzandosi)
CAVARADOSSI
Questo luogo di lacrime! Non lo so.
(minaccioso) SCARPIA
Badate! Ancor, lultima volta: dov?
(nervosissimo) CAVARADOSSI
Or basta! Rispondete! Nol so!
SCARPIA SCARPIA
E asilo nella villa? (con solennit)
E che l sia nascosto?
Mario Cavaradossi,
qual testimone il Giudice vi aspetta.
CAVARADOSSI
(con forza) (Fa cenno a Sciarrone di aprire luscio che d alla
camera della tortura. Rivolgendosi a Roberti)
Nego! nego!
Pria le forme ordinarie Indi ai miei cenni
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Puccini: Tosca atto secondo
( Il Giudice entra nella camera della tortura e SCARPIA
gli altri lo seguono, rimanendo Tosca e Scarpia. (prende una sedia, la porta di fronte a Tosca, vi si
Spoletta si ritira presso alla porta in fondo alla siede e la guarda ssamente)
sala. Sciarrone chiude luscio. Tosca fa un atto di
grande sorpresa: Scarpia, studiatamente gentile, la Davver?
rassicura; con gentilezza e galanteria)
TOSCA
SCARPIA (assai stizzita)
Ed or fra noi parliam da buoni amici.
Solo, s!
(accenna a Tosca di sedere)
SCARPIA
Via quellaria sgomentata
Quanto fuoco! Par che abbiate paura
TOSCA di tradirvi.
(siede con calma studiata) (rivolgendosi verso luscio della camera della tor-
Sgomento alcun non ho tura chiamando)
Sciarrone, che dice il Cavalier?
SCARPIA
(passa dietro al canap sul quale seduta Tosca e vi SCIARRONE
si appoggia) (apparisce sul limitare)
La storia del ventaglio? Nega.
TOSCA SCARPIA
(con simulata indifferenza) (a voce pi alta)
Fu sciocca gelosia Insistiamo.
SCARPIA SCARPIA
Solo? (serissimo, si alza e passeggia)
TOSCA
(sorpresa)
Unora penosa? Che vuol dir?
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Puccini: Tosca atto secondo
Che avviene in quella stanza? (Sciarrone entra di nuovo nella camera della tor-
tura, chiudendo)
SCARPIA
SCARPIA
forza che si adempia la legge.
(a Tosca)
TOSCA Ed or la verit
Oh! Dio! Che avvien!
TOSCA
SCARPIA Chio lo veda!
(con espressione di ferocia e con forza crescente)
SCARPIA
Legato mani e pi
No!
il vostro amante ha un cerchio uncinato alle
tempia,
che ad ogni niego ne sprizza sangue senza
TOSCA
merc! (poco a poco riesce ad avvicinarsi alluscio)
Mario!
TOSCA
(balza in piedi) CAVARADOSSI
Non ver, non ver! Sogghigno di demone (interno; dolorosamente)
Tosca!
(ascolta con grande ansiet, le mani nervosamente
avvinghiate alla spalliera del canap)
TOSCA
CAVARADOSSI Ti straziano ancora?
(gemito prolungato)
CAVARADOSSI
Ahim!
(interno)
TOSCA No, Coraggio! Taci! taci! Sprezzo il dolor!
Un gemito? Piet, piet!
SCARPIA
SCARPIA (avvicinandosi a Tosca)
Sta in voi di salvarlo. Ors, Tosca, parlate.
TOSCA TOSCA
Ebben ma cessate!, cessate! (rinfrancata)
SCARPIA Non so nulla!
(avvicinandosi alluscio e aprendolo)
SCARPIA
Sciarrone, sciogliete! Non vale quella prova?
SCIARRONE (Fa per avvicinarsi alluscio)
(apparendo sul limitare)
Roberti, ripigliamo
Tutto?
TOSCA
SCARPIA No! Fermate!
Tutto.
(si frappone fra luscio e Scarpia, per impedire che
dia lordine)
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Puccini: Tosca atto secondo
SCARPIA SCARPIA
Voi parlerete? (a Tosca)
Parlate
TOSCA
No!, No! TOSCA
(contro Scarpia) Che dire?
Ah mostro! SCARPIA
Lo strazi luccidi!
Su, via!
ah! luccidi!
TOSCA
SCARPIA
Ah! non so nulla! Ah!
Lo strazia quel vostro
silenzio assai pi. (disperata)
(Ride) dovrei mentir?
TOSCA SCARPIA
Tu ridi (insistendo)
allorrida pena?
Dite dov Angelotti?
SCARPIA
(incalzando Tosca)
(con entusiasmo)
Dite dov Angelotti?
Mai Tosca alla scena parlate, su, via,
pi tragica fu! dove celato sta?
Su, via parlate!
(Tosca, inorridita, si allontana da Scarpia che, preso
Ov?
da subitaneo senso di ferocia, si rivolga a Spoletta
gridando)
TOSCA
SCARPIA No! No! Ah! Pi non posso!
Aprite le porte Ah! Che orror!
che noda i lamenti! Ah! Cessate il martir!
troppo il soffrir!
(Spoletta apre luscio ponendosi ritto innanzi) Ah! Non posso pi!
SCARPIA CAVARADOSSI
(gridando a Roberti) (di dentro)
Pi forte! Pi forte! Ahim!
CAVARADOSSI TOSCA
(di dentro) (dolorosamente; presso la porta della camera della
tortura)
Vi sdo!
Mario, consenti
chio parli?
21
Puccini: Tosca atto secondo
CAVARADOSSI TOSCA
(di dentro, con voce spezzata) (si alza di scatto e subito con voce soffocata dice
No, no! rapidamente a Scarpia:)
Nel pozzo nel giardino
TOSCA
Ascolta, non posso pi SCARPIA
L Angelotti?
CAVARADOSSI
(di dentro) TOSCA
Stolta, che sai? che puoi dir? (soffocato)
S.
SCARPIA
(irritantissimo per le parole di Cavaradossi e SCARPIA
temendo che da queste Tosca sia ancora incorag- (forte, verso la camera della tortura)
giata a tacere, grida terribile a Spoletta:)
Basta, Roberti.
Ma fatelo tacere!
SCIARRONE
(Spoletta entra nella camera della tortura e nesce
poco dopo, mentre Tosca, vinta dalla terribile com- (apparendo sulla porta)
mozione, cade prostrata sul canap e con voce sin- E svenuto!
ghiozzante si rivolge a Scarpia che sta impassibile e
silenzioso.) TOSCA
TOSCA (a Scarpia)
Che vho fatto in vita mia? Assassino! Voglio vederlo.
Son io
che cos torturate! SCARPIA
Torturate (a Sciarrone)
lanima
Portatelo qui!
(scoppia in singhiozzi strazianti, mormorando)
(Appare Cavaradossi svenuto, portato dagli sbirri
S, lanima mi torturate! che lo depongono sul canap. Tosca corre a lui,
ma presa dallorrore alla vista di Cavaradossi
SPOLETTA tutto insanguinato, e sarresta coprendosi gli occhi
(brontolando in attitudine di preghiera) con le mani. Vergognosa della sua debolezza,
Tosca si avvicina a Cavaradossi coprendolo di baci
Judex ergo, cum sedebit,
e di lacrime. Sciarrone, il Giudice, Roberti, lo
Quidquid latet apparebit,
Scrivano escono dal fondo, Gli sbirri e Spoletta, ad
Nil inultum remanebit.
un cenno di Scarpia, rimangono.)
Nil inultum remanebit.
CAVARADOSSI
(Scarpia, prottando dellaccasciamento di Tosca,
va presso la camera della tortura e fa cenno di rico- (riavendosi)
minciare il supplizio) Floria!
CAVARADOSSI TOSCA
(straziante grido acuto e prolungato)
(coprendolo di baci)
Ah!
Amore
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Puccini: Tosca atto secondo
CAVARADOSSI SCARPIA
Sei tu? (sorpreso)
Che vuol dir quellaria afitta?
TOSCA
(caldamente) SCIARRONE
Quanto hai penalo Un messaggio di scontta
anima mia!.. Ma il giusto Iddio lo punir!
SCARPIA
CAVARADOSSI Che scontta? Come? Dove?
Tosca, hai parlato?
SCIARRONE
TOSCA A Marengo
No, amor
SCARPIA
CAVARADOSSI (impazientito, gridando)
Davvero?
Tartaruga!
TOSCA
SCIARRONE
No!
Bonaparte vincitor!
SCARPIA
SCARPIA
(a Spoletta con autorit)
Melas
Nel pozzo
del giardino. Va, Spoletta! SCIARRONE
No! Melas in fuga!
(Spoletta esce: Cavaradossi si leva minaccioso
contro Tosca) (Cavaradossi con ansia crescente ha udito le parole
di Sciarrone, e nel proprio entusiasmo trova la forza
CAVARADOSSI
di alzarsi minaccioso in faccia a Scarpia)
Mhai tradito!
CAVARADOSSI
(si lascia cadere affranto)
(con grande entusiasmo)
TOSCA Vittoria! Vittoria!
(abbracciandosi stretta a Cavaradossi)
(Scarpia ssa cinicamente Cavaradossi)
Mario!
Lalba vindice appar
CAVARADOSSI che fa gli empi tremar!
Libert sorge, crollan
(cercando direspingerla)
tirannidi!
Maledetta!
TOSCA
TOSCA (disperata, avvinghiandosi a Cavaradossi cercando
Mario! di calmarlo))
Mario, taci, piet di me!
SCIARRONE
(irrompendo affannoso) CAVARADOSSI
Eccellenza! quali nuove! Del sofferto martir
me vedrai qui gioir
23
Puccini: Tosca atto secondo
SCARPIA SCARPIA
(imperturbabile, versandosi da bere) (quasi inseguendola)
Quanto? S, tavr!
TOSCA TOSCA
Il prezzo! (accennado alla nestra)
SCARPIA SCARPIA
(freddamente)
Gi Mi dicon venal,
ma a donna bella In pegno il Mario tuo mi resta!
non mi vendo a prezzo di moneta,
no! no! TOSCA
Ah! miserabile lorribile mercato!
(insinuante e con intenzione)
A donna bella (le balena lidea di recarsi presso la Regina e corre
io non mi vendo a prezzo di moneta, verso la porta)
Se la giurata fede
SCARPIA
devo tradir
(che ne indovina il pensiero, si tira in disparte)
(con intenzione)
Violenza non ti far.
ne voglio altra mercede. Sei liberai. Va pure.
Questora io lattendeva!
Gi mi struggea (Tosca con un grido di gioia fa per uscire: Scarpia
lamor della diva! con un gesto e ridendo ironicamente la trattiene)
Ma pocanzi ti mirai Ma fallace speranza la Regina
qual non ti vidi mai! farebbe grazia ad un cadavere!
(eccitatissimo, si alza) (Tosca retrocede spaventata, e ssando Scarpia si
Quel tuo pianto era lava ai sensi miei lascia cadere sul canap: poi stacca gli occhi da
e il tuo sguardo Scarpia con un gesto di supremo disgusto e di odio)
che odio in me dardeggiava,
SCARPIA
mie brame inferociva!
(con accento convinto e con compiacenza)
(Si avvicina a Tosca che pur si alza sgomenta)
Come tu modii!
Agil qual leopardo
ti avvinghiasti allamante; Ah! In quellistante TOSCA
tho giurata mia! Mia! (con tutto lodio e il disprezzo)
25
Puccini: Tosca atto secondo
TOSCA canap)
(esasperata) Sai quale oscura opra laggi si compia?
Non toccarmi, demonio! Todio, todio, L si drizza un patibolo!
todio, abbietto, vile!
(Tosca fa un movimento di disperazione e di spa-
(fugge da Scarpia inorridita) vento; il rullo di tamburi sallontana a poco a poco)
SCARPIA SCARPIA
Che importa?! (avvicinandosi)
Al tuo Mario,
(avvicinandosele ancor pi) per tuo voler, non resta che unora di vita.
Spasimi dira spasimi damore!
(Tosca affranta dal dolore si lascia cadere sul
TOSCA canap. Freddamente Scarpia va ad appoggiarsi a
un angolo della tavola, si versa il caff e lo assorbe
Vile! mentre continua a guardare Tosca)
SCARPIA TOSCA
(cerca di afferrarla) Vissi darte, vissi damore,
non feci mai male ad anima viva!
Mia!
Con man furtiva
quante miserie conobbi, aiutai
TOSCA
Sempre con fe sincera,
(si ripara dietro la tavola) la mia preghiera
Vile! ai santi tabernacoli sal.
Sempre con fe sincera
SCARPIA
(alzandosi)
(ricorrendo Tosca)
diedi ori agli altar.
Mia! Nellora del dolore
perch, perch Signore,
TOSCA perch me ne rimuneri cos?
Aiuto! Diedi gioielli
della Madonna al manto,
SCARPIA e diedi il canto
Mia! agli astri, al ciel, che ne ridean pi belli.
Nellora del dolore,
TOSCA perch, perch Signore, ah,
Aiuto! (singhiozzando)
(Tamburi da lontano piano avvicinandosi a poco a perch me ne rimuneri cos?
poco: al suono lontano dei tamburi Tosca e Scarpia
si arrestano) SCARPIA
(avvicinandosi di nuovo a Tosca)
SCARPIA
Odi? Risolvi!
il tamburo. Savvia. Guida la scorta
ultima ai condannati. Il tempo passa! TOSCA
Mi vuoi supplice ai tuoi piedi!
(Tosca, dopo aver ascoltato con ansia terribile, si
allontana dalla nestra e si appoggia, estenuata, al (Singinocchia innanzi a Scarpia)
26
Puccini: Tosca atto secondo
Vedi, SCARPIA
(a Spoletta)
(singhiozza)
Aspetta.
le man giunte io stendo a te!
(piano a Tosca)
(alzando le mani giunte)
Ebbene?
Ecco vedi
(Tosca accenna di s, poi piangendo dalla vergogna
(con accento disperato) affonda la testa fra i cuscini del canap)
e merc dun tuo detto,
SCARPIA
(avvilita) (a Spoletta)
vinta, aspetto Odi
SCARPIA TOSCA
Sei troppo bella, Tosca, e troppo amante. (interrompendo subito Scarpia)
Cedo. A misero prezzo Ma libero allistante lo voglio!
tu, a me una vita, io, a te chieggo un istante!
SCARPIA
TOSCA
(a Tosca)
(alzandosi, con un senso di gran disprezzo)
Occorre simular. Non posso
Va! - Va! - Mi fai ribrezzo! Va! - Va! far grazia aperta. Bisogna che tutti
abbian per morto il cavalier.
(bussano alla porta)
(accenna a Spoletta)
SCARPIA
Chi l? Questuomo do provveder.
SPOLETTA TOSCA
(entrando tutto frettoloso e trafelato) Chi mi assicura?
27
Puccini: Tosca atto secondo
SPOLETTA SCARPIA
Unuccisione (con galanteria)
Partir dunque volete?
SCARPIA
(Subito con marcata intenzione) TOSCA
simulata! Come (con accento convinto)
avvenne del Palmieri! Hai ben compreso?
S, per sempre!
SPOLETTA
SCARPIA
Ho ben compreso.
Si adempia il voler vostro.
SCARPIA (va allo scrittoio; si mette a scrivere, interrompen-
Va. dosi per domandare a Tosca:)
SCARPIA SCARPIA
E sia. Civitavecchia?
SCARPIA
TOSCA
(gridando)
(arrestandolo)
Maledetta!
Non ancora. Voglio un salvacondotto
onde fuggir dallo Stato con lui.
28
Puccini: Tosca atto secondo
TOSCA TOSCA
(gridando) Odi tu ancora! Parla!
Guardami!
Questo il bacio di Tosca!
Son Tosca! O Scarpia!
SCARPIA SCARPIA
(con voce strozza)
(soffocato)
Aiuto! muoio!
Soccorso, aiuto!
(Barcollando cerca di aggrapparsi a Tosca che
indietreggia terrorizzata) TOSCA
Ti soffoca il sangue?
Soccorso! Muoio! Ah!
SCARPIA
TOSCA
(rantolando)
(con odio a Scarpia)
Muoio!
Ti soffoca il sangue?
TOSCA
SCARPIA
(piegandosi sul viso di Scarpia)
(soffocato)
Muori dannato! Muorti! muori! muori!
Soccorso!
SCARPIA
SCARPIA
(senza voce)
(si dibatte inutilmente e cerca di rialzarsi, aggrap-
pandosi al canap) Ah!
TOSCA TOSCA
Ah! morto! Or gli perdono!
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Puccini: Tosca atto terzo
ATTO TERZO
La piattaforma di Castel SantAngelo.
A sinistra, una casamatta: vi collocata una avola, sulla quale stanno una lampada, un grosso registro e
loccorrente per scrivere: una panca, una sedia. Su di una parete della casamatta un crocisso: davanti a
questo appesa un lampada. A destra, Lapertura di una piccola scala per la quale si ascende alla piatta-
forma. Nel fondo il Vaticano e San Pietro.
Notte. Cielo sereno, scintillante di stelle. Si odono, lontano, la campanelle di un armento: di mano in
manovanno sempre pi afevolendosi.)
UN PASTORE CARCERIERE
(ragazzo a voce spiegata, ma molto lontano) (porgendo la penna al Sergente)
Io de sospiri. A voi.
Ve ne rimanno tanti
(Il Sergente rma il registro, poi scende dalla sca-
(Campanelle pi lontane, a oscillazioni distaccate, letta, seguito dal picchetto dei soldati)
disuguali)
CARCERIERE
Pe quante foje
(A Cavaradossi)
Ne smoveno li venti.
Vi resta unora
(Le oscillazioni delle campanelle dellarmento si Un sacerdote i vostri cenni attende.
estinguonoin lontananza)
Tu me disprezzi. CAVARADOSSI
Io me ci accoro, No! Ma unultima grazia
lampena doro io vi richiedo
Me fai morir!
CARCERIERE
(La luce incerta e grigia che precede lalba. Le Se posso
campane suonano mattutino. Un Carceriere con
una lanterna sale dalla scala, va alla casamatta e vi CAVARADOSSI
accende la lampada sospesa davanti al crocisso,
poi quella sulla tavola. Poi va in fondo alla piatta- Io lascio al mondo
forma e guarda gi nel cortile sottostante per vedere una persona cara. Consentite
se giunge il picchetto dei soldati, col condannato. chio le scriva un sol motto.
Si incontra con una sentinella che percorre tut-
(togliendosi dal dito un anello)
tallintorno la piattaforma e, scambiate colla stessa
alcune parole, ritorna alla casamatta, siede ed Unico resto
aspetta mezzo assonnato. Un picchetto, comandato di mia ricchezza questo anel!
da un Sergente di guardia, sale sulla piattaforma Se promettete di consegnarle
accompagnando Cavaradossi: il picchetto si arresta il mio ultimo addio,
e il Sergente conduce Cavaradossi nella casamatta, esso vostro
Alla vista del sergente il carceriere salza salutan-
dolo; il sergente consegna un foglio al carceriere;. CARCERIERE
questi lo esamina, poi siede alla tavola, apre ilregi- (tituba un poco, poi accetta e fa cenno a Cavara-
stro e vi scrive mentre interroga) dossi di sedere alla tavola)
CARCERIERE Scrivete
Mario Cavaradossi?
(Va a sedere sulla panca)
(Cavaradossi china il capo, assentendo.)
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Puccini: Tosca atto terzo
TOSCA TOSCA
Liberi! (insistendo)
CAVARADOSSI TOSCA
(colla pi tenera commozione) (si abbandona quasi estasiata, quindi poco a poco
accalorandosi)
Amaro sol per te mera morire,
da te la vita prende ogni splendore, Uniti ed esulanti
allesser mio la gioia ed il desire diffonderem pel mondo i nostri amori,
nascon di te, come di amma ardore. armonie di colori
Io folgorare i cieli e scolorire
vedr nellocchio tuo rivelatore, TOSCA, CAVARADOSSI
e la belt delle cose pi mire (esaltandosi)
avr sol da te voce e colore.
Armonie di canti diffonderem!
TOSCA
(con grande entusiasmo)
Amor che seppe a te vita serbare,
ci sar guida in terra, e in mar nocchier Trionfal,
e vago far il mondo riguardare. di nova speme
Finch congiunti alle celesti sfere lanima freme
dileguerem, siccome alte sul mare in celestial
crescente ardor.
(ssando come in una visione) Ed in armonico vol
a sol cadente, nuvole leggere! gi lanima va
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Puccini: Tosca atto terzo
(Suonano le 4 del mattino. Il Carceriere si avvicina (Dalla scaletta sale un drappello di soldati: lo
a Cavaradossi e togliendosi il berretto gli indica comanda un Ufciale, il quale schiera i soldati nel
lUfciale, poi preso il registro dei condannati, fondo; Seguono Spoletta, il Sergente, il Carceriere.
scende per la scaletta) Spoletta d le necessarie istruzioni. Cavaradossi
segue l Ufciale dopo aver salutato Tosca, la quale
CARCERIERE si colloca a sinistra, nella casamatta, in modo per
Lora! da poter spiare quanto succede sulla piattaforma.
Essa vede lUfciale ed il Sergente che conducono
CAVARADOSSI Cavaradossi presso il muro di faccia a lei; il Ser-
Son pronto. gente vuol porre la benda agli occhi di Cavaradossi:
questi, sorridendo, riuta. - Tali lugubri preparativi
TOSCA stancano la pazienza di Tosca.)
(sottovoce a Cavaradossi, e ridendo di soppiatto) TOSCA
(Tieni a mente al primo Com lunga lattesa!
colpo gi Perch indugiano ancor?
Gi sorge il sole
CAVARADOSSI
( quasi giorno)
(sottovoce, ridendo esso pure)
Perch indugiano ancora? una commedia,
(Gi.)
lo so ma questa angoscia eterna pare!
TOSCA (l Ufciale e il Sergente dispongono il pelottone dei
(N rialzarti innanzi soldati, impartendo gli ordini relativi)
chio ti chiami. )
Ecco! Apprestano larmi
Com bello il mio Mario!
CAVARADOSSI
(No, amore! ) (vedendo lUfciale che sta per abbassare
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Puccini: Tosca atto terzo
sentinella che sta in fondo, poi tutti, preceduti da (Si abbandona, piangendo disperatamente sul corpo
Spoletta, scendono la scala. Tosca agitatissima di Cavardossi)
ha sorvegliato questi movimenti temendo che Cava-
radossi, per impazienza, si muova o parli prima del SPOLETTA, SCIARRONE E ALCUNI SOLDATI
momento opportuno) (dal disotto; grida prolungate, lontane)
TOSCA Ah!
(con voce repressa)
SCIARRONE
O Mario, non ti muovere (dal disotto, gridando forte)
Savviano taci!
Vi dico, pugnalato!
(ascoltando chinata sulla scaletta duscita)
SPOLETTA E ALCUNI SOLDATI
Vanno scendono scendono
(dal disotto, gridando forte)
(Parendole che i soldati ritornino sulla piattaforma,
Scarpia?
si si rivolge di nuovo a Cavaradossi)
Ancora non ti muovere SCIARRONE
(dal disotto, c.s.)
(Corre al prospetto e, cautamente sporgendosi,
osserva di sotto. Mentre si avvicina a Cavaradossi) Scarpia.
(grido)
SCIARRONE E ALCUNI SOLDATI
(dal disotto, c.s.)
Ah!
Che non sfugga!
(con disperazione)
SPOLETTA E SCIARRONE
Morto! Morto! Morto!
(pi vicini)
(fran sospiri, e singhiozzi) Attenti agli sbocchi delle scale!
O Mario morto tu.. cos
SPOLETTA, SCIARRONE E ALCUNI SOLDATI
(gettandosi sul corpo di Cavaradossi) (vicinissimi)
Finire cos!! Attenti agli sbocchi delle scale!
(abbracciando la salma di Cavardossi) (Si ode un gran rumore di sotto. Spoletta e Sciar-
Tu, morto! morto! rone appaiono dalla scaletta)
(piangendo)
SCIARRONE
(additando Tosca a Spoletta, grida)
Mario Povera Floria tua!
Mario! Mario! lei!
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Puccini: Tosca atto terzo
FINE DELLOPERA
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