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2
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Commons, 444 Castro Street, Suite 900, Mountain View, California, 94041, USA.
3
4 versione del 4 gennaio 2017
Commento introduttivo
Questa raccolta di esercizi, problemi e soluzioni stata elaborata principalmente dal
dott. Giancarlo Cella, con il contributo degli altri co-docenti dellinsegnamento di Fisica
1 per il Corso di Laurea in Fisica (classe L-30) dellUniversit di Pisa, a partire dai testi
eettivamente proposti agli studenti fin dal primo anno di istituzione del nuovo Corso
di Laurea (riforma universitaria solitamente identificata col Decreto Ministeriale 17 del
2010).
Il lavoro del dott. Cella di grande valore didattico e, gi dopo aver sfogliato poche
pagine, ci si rende conto facilmente che la raccolta permeata dalla pluriennale esperienza
diretta di insegnamento a fianco del prof. Francesco Fidecaro. Chiarezza, sinteticit e
completezza sono sostantivi che ben descrivono non solo la qualit delle soluzioni, ma
spesso anche quella dei testi dei problemi.
Certamente lo studente che user questa raccolta come strumento per esercitarsi, oltre
che per verificare il proprio grado di preparazione, ne trarr soddisfazione e grande
giovamento.
mio fermo auspicio che linsegnamento di Fisica 1 continui nel solco gi tracciato in
passato e questo strumento costituisce una delle garanzie pi importanti che lesperienza
precedente sia correttamente valorizzata.
Mauro DellOrso
I Prove Scritte 10
1 Prove Scritte 11
1.1 11 settembre 2008 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
1.2 12 febbraio 2009 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
1.3 21 gennaio 2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
1.4 23 giugno 2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
1.5 14 luglio 2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33
1.6 10 settembre 2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37
1.7 10 febbraio 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40
1.8 27 giugno 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44
1.9 21 luglio 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48
1.10 8 settembre 2011 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52
1.11 8 febbraio 2012 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56
1.12 1 giugno 2012 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61
1.13 10 settembre 2012 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68
1.14 20 gennaio 2012 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72
1.15 22 giugno 2012 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75
1.16 18 gennaio 2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80
1.17 8 febbraio 2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 84
1.18 14 giugno 2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88
1.19 10 luglio 2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93
1.20 10 settembre 2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97
1.21 14 gennaio 2014 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102
1.22 4 febbraio 2014 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 107
1.23 3 giugno 2014 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111
1.24 4 luglio 2014 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 119
1.25 2 settembre 2014 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 124
1.26 14 gennaio 2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129
1.27 4 febbraio 2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 134
1.28 3 giugno 2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 143
1.29 3 luglio 2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 154
1.30 2 settembre 2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 163
1.31 15 gennaio 2016 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 172
1.32 4 febbraio 2016 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 177
6
Indice
Prove Scritte
10
1. Prove Scritte
11
1.1. 11 SETTEMBRE 2008
R1 R3 D
A
C
v0
R2
P ,V ,T
Figura 1.2.:
Domanda 2
La velocit nel punto C si calcola dalla conservazione dellenergia:
3 2
mgR3 = mvcm + mg (2R2 R1 ) (1.1.9)
4
da cui
2 4
vcm = g (R1 + R3 2R2 ) (1.1.10)
3
ma per poter passare deve essere
2
vcm
m mg (1.1.11)
(R2 R1 )
da cui
4
(R1 + R3 2R2 ) (R2 R1 ) (1.1.12)
3
e quindi
7R1 + 4R3
R2 (1.1.13)
11
Domanda 3
Il periodo la somma di un semiperiodo a sinistra di B pi un semiperiodo a destra.
Il primo determinato dalla equazione del moto scritta in precedenza, sviluppata per
piccole oscillazioni:
3
m (R3 R1 )2 + mg (R3 R1 ) = 0 (1.1.14)
2
da cui s
3 (R3 R1 )
T1 = 2 (1.1.15)
2g
e analogamente la seconda s
3 (R2 R1 )
T1 = 2 (1.1.16)
2g
quindi r
T1 + T2 3 p p
T = = R3 R1 + R2 R1 (1.1.17)
2 2g
dove T0 = 0 C, da cui
nRT0
V = V0 = (1.1.19)
Patm
Domanda 2
Finch del ghiaccio presente, la temperatura del sistema fissata a T0 . Quindi
nRT0
P = (1.1.20)
V
Dal primo principio segue che
Q = 0 = dm + P dV (1.1.21)
dove dm la massa di ghiaccio che si scioglie e il calore latente di fusione. Segue che
dV
nRT0 + dm (1.1.22)
V
e quindi quando tutto il ghiaccio si sciolto il volume diventato
M
V1 = V0 exp (1.1.23)
nRT0
Q = 0 = (C + ncV ) dT + P dV (1.1.24)
ossia
T V
(C + ncV ) log + nR log =0 (1.1.26)
T0 V1
che si pu esprimere nella forma
oppure
PV = cost (1.1.28)
dove
cP + C/n
= (1.1.29)
cV + C/n
Quindi la trasformazione si rappresenta come una isoterma per V1 < V < V0 , e come
una adiabatica con un esponente modificato per Vf < V < V1 . Il volume finale si ottiene
dalla (1.1.27):
C+ncV
T0 nR
Vf = V1 (1.1.30)
Tf
con Tf = 20 C.
Dato che il sistema non scambia calore con lesterno la sua variazione di entropia
nulla.
Domanda 3
Sia Q1 il calore assorbito dallambiente e Q2 quello ceduto al sistema. Chiaramente
W = Q1 Q2 . Fino a quando presente del ghiaccio le temperature sono fissate, e dato
che lentropia totale non varia deve essere
Q2 Q1
= (1.1.31)
T0 Tf
Q2 = (C + ncV ) dT + P dV (1.1.33)
dT P Q1
dS = (C + ncV ) + dV =0 (1.1.34)
T T Tf
Integrando la seconda relazione otteniamo, tenendo conto che la pressione costante
Tf
Q1 = Tf (C + ncV + nR) log (1.1.35)
T0
e dalla prima
Q2 = (C + ncV + nR) (Tf T0 ) (1.1.36)
da cui otteniamo il risultato finale
Tf Tf
W = 1 M + (C + ncP ) Tf log (Tf T0 ) (1.1.37)
T0 T0
!2
!1
Figura 1.3.: La scatola rotante e il disco al suo interno considerati nel problema.
3. Supporre adesso che vi sia attrito tra il disco e le pareti terminali corte della scatola,
e che lurto con esse non sia pi elastico. Se inizialmente questa non ruota e il disco
si trova al centro di essa con velocit v0 e velocit angolare !0 , calcolare le velocit
angolari finali !1 e !2 dei due corpi.
3. Determinare la variazione di entropia del gas e del bagno termico nelle due trasfor-
mazioni.
Infine, consideriamo il momento angolare del solo disco rispetto al suo centro di massa.
Dato che le uniche forze che agiscono sul disco sono perpendicolari ad esso e quindi hanno
braccio nullo, anche questo si conserver.
Domanda 2
Scriviamo le tre quantit conservate determinate precedentemente. Per lenergia cinetica
abbiamo
1 1 1
E = I 2 + m r 2 + r2 2 + ID ! 2
2 2 2
dove abbiamo indicato con langolo di rotazione della scatola, con r la distanza del
centro di massa del disco dal perno, con ! la velocit angolare del disco e con ID il suo
momento di inerzia.
Per quanto riguarda il momento angolare totale abbiamo
L = I + mr2 + ID !
LD = ID !
1 1 1 (L ID !)2 1
E0 E ID ! 2 = mr 2 + mr 2 + Uef f (r) (1.2.2)
2 2 2 I + mr2 2
che definisce il potenziale ecace Uef f (r) e la costante E 0 . Possiamo adesso discutere le
possibili orbite qualitativamente.
Per questo facciamo riferimento alla Figura 1.4, nella quale riportato un grafico quali-
tativo del potenziale ecace. Sono state aggiunte due barriere infinite in r = (`/2 R)
che rappresentano le pareti terminali della scatola. Sono inoltre riportati alcuni possibili
valori di E 0 (le linee orizzontali tratteggiate) che corrispondono alle seguenti possibilit:
2. In questo caso sono lorbita sar limitata tra un valore minimo di r corrispondente
alla intersezione tra la retta e la curva, e un valore massimo corrispondente alla
parete in r = `/2 R. Lorbita sar limitata radialmente in tale intervallo. Il moto
angolare sar determinato dalla Equazione (1.2.1).
Uef f (r)
(4)
(3)
(2)
(1)
r
Figura 1.4.: Grafico qualitativo del potenziale ecace definito dallEquazione (1.2.2). Le
linee tratteggiate si riferiscono a diversi possibili valori della costante E 0 . La
barriera di potenziale infinita alle estremit corrisponde alle pareti laterali
della scatola.
4. In questo caso il disco potr attraversare la posizione del perno, e quindi si muover
da un estremo allaltro della scatola, rimbalzando sulle pareti.
Domanda 3
Delle tre leggi di conservazione determinate precedentemente resta valida solo quella del
momento angolare totale: infatti a causa dellattrito viene dissipata energia e sul disco
durante lurto con le pareti agisce un momento.
La configurazione finale sar quindi quella nella quale il disco si trova a contatto con
una delle pareti. Dato che non deve strisciare su di esse dovr essere !1 = !2 = !f . Dalla
conservazione del momento angolare totale segue immediatamente che
" 2 #
`
I D !0 = I + I D + m R !f
2
ID
!f = 2 !0
`
I + ID + m 2 R
Domanda 2
In questo caso la forza di attrito cambia verso, e quindi
Z V1
Fa
Q= P+ dV
V2 S
Z V1
RT0 Fa
= + dV
V2 V S
V 2 Fa
= RT0 log + (V2 V1 )
V1 S
Domanda 3
Per il bagno termico la variazione di entropia nelle due trasformazioni
V1 Fa
S1 = R log + (V2 V1 )
V2 T0 S
V2 Fa
S2 = R log + (V2 V1 )
V1 T0 S
e complessivamente
2Fa
S= (V2 V1 )
T0 S
Per il gas abbiamo invece due trasformazioni isoterme, e quindi
V2
S10 = R log
V1
V1
S20 = R log
V2
e quindi complessivamente
S0 = 0
g R
A ~v0
n
g
T1
M
T0
n
2. Una macchina ciclica reversibile usa il sistema come sorgente calda, e come sorgente
fredda un bagno termico di temperatura T0 < T1 . Determinare il massimo lavoro
estraibile.
R! = (R b) (1.3.1)
dato che esso ruota istante per istante attorno al punto di contatto. Potremo scrivere
quindi lenergia del sistema nella forma
2
1 R b
E= I 2 M g (R b) cos (1.3.2)
2 R
Eguagliando lenergia iniziale a quella nellistante in cui il centro di massa nella posizione
pi alta troviamo
2 2
1 R b 1 R b
I i2 M g (R b) = I f2 + M g (R b) (1.3.3)
2 R 2 R
4M 2 gR2
M (R b) f2 M g = M (R b) i2 Mg > 0 (1.3.6)
I
e quindi
3g
i2 > (1.3.7)
(R b)
La velocit iniziale del punto A vale
e quindi
v02 3g
2 > (R (1.3.9)
4 (R b) b)
ossia p
v0 > 12g (R b) (1.3.10)
Domanda 2
In un giro completo varia di 2. Dalla relazione tra ! e segue che il corpo rigido avr
ruotato di un angolo
2 (R b)
= (1.3.11)
R
e quindi il punto A si trover ruotato dello stesso angolo rispetto alla posizione iniziale.
Domanda 3
Sviluppando lenergia per piccoli valori di si trova
2
1 R b 1
E= I 2 + M g (R b) 2 (1.3.12)
2 R 2
nRT1 nSRT1
V+,0 = = (1.3.14)
P+ Mg
1
V ,0 = V+,0 (1.3.15)
2
Domanda 2
Detto Q1 il calore estratto dal sistema e Q0 quello ceduto al bagno termico avremo per
la variazione di entropia
Q0 T0
S= + 2ncp log =0 (1.3.16)
T0 T1
da cui
T1
Q0 = 2ncp T0 log (1.3.17)
T0
Invece dal primo principio abbiamo
e quindi
T0 T1
W = Q1 Q0 = 2ncp (T1 T0 ) 1 log (1.3.19)
T1 T0 T0
Domanda 3
Lenergia del sistema si conserva, e vale
V+ + V V
U = 2M g + 2M g + 2ncV T (1.3.20)
S S
U = 2n (2R + cV ) T1 (1.3.21)
O
k
P
Problema 2
P1 P2
A S B
Un certo fluido descritto dalle equazioni di stato
U
P =
V
1/3
1 U2
T = 3B
n V
3. n moli del fluido vengono poste inizialmente nello scomparto a sinistra in figura, ad
una temperatura T1 . Sul pistone A agisce una pressione esterna costante P1 , che
spinge il fluido nello scomparto a destra attraverso un setto poroso S intermedio.
Durante tutto il processo sul pistone B agisce una pressione costante P2 < P1 .
Determinare la temperatura finale del fluido dopo che questo completamente
passato a destra, e si raggiunto nuovamente lequilibrio termodinamico.
1 1 1
k a2 + R2 = mvcm,0
2
+ kR2
2 2 2
da cui troviamo r
k
vcm,0 = a
m
Domanda 2 Nel passaggio dal punto allimmediata sinistra a quello allimmediata destra
di P si conserva il momento angolare del cilindro, valutato rispetto al punto di contatto.
Questo perch nessuna delle forze esterne (forza peso, forza della molla, reazione del
piano) ha momento rispetto a P . Abbiamo quindi
mvcm,0 R = I!1
ossia r r
I 2
`= !1 = a
k 3
Domanda 3 Quando arriva alla immediata sinistra di P il centro di massa del cilindro
avr la velocit vcm,0 determinata precedentemente. Per tornare al punto di partenza
necessario che non perda energia nel passaggio allimmediata destra. Questo accade se
la reazione vincolare non compie lavoro, cio se il punto di contatto istantaneamente
immobile. Quindi immediatamente a sinistra di P il cilindro deve essere gi in condizioni
di puro rotolamento, e questo accadr se
vcm,0
!0 =
R
P = pc1
V
P = Vc42
P = Vc32
P = pc2
V
Ricavando lenergia dalla prima equazione di stato e sostituendo nella seconda troviamo
1/3
1 2
T = 3B P V
n
quindi in unisoterma
3
2 T
P V =n = costante
3B
In unadiabatica abbiamo
dQ = dU + P dV = 0
e quindi
d (P V ) + P dV = 2P dV + V dP = 0
ma dato che
@S @S
dS = dP + dV
@P @V
deve essere
@S 1 n1/3 V 2/3
=
@P 3 B P 2/3
@S 2 n1/3 P 1/3
=
@V 3 B V 1/3
Integrando la prima equazione otteniamo
U 2 = U 1 + P1 V 1 P2 V2
quindi le entalpie dello stato iniziale e di quello finale sono le stesse. Per il fluido considerato
H = U + P V = 2P V
e quindi
P1 V 1 = P2 V 2
Daltra parte dalle equazioni di stato segue che
3
n T
PV =
P 3B
e quindi
3 3
n T1 n T2
=
P1 3B P2 3B
cio 1/3
P2
T2 = T1
P1
v0
2a
P O
2. Nella stessa ipotesi della domanda precedente, per quale valore di minimo di v0 il
cubo si capovolge in avanti.
3. Determinare le componenti della velocit del centro di massa del cubo immediata-
mente dopo lurto.
Problema 2
A B
k1 k2
Soluzione
Domanda 1 Scegliendo come polo il punto O, vediamo che durante lurto le uniche forze
rilevanti sono quelle impulsive applicate in esso. Quindi non si hanno momenti impulsivi
rispetto ad O, e il momento angolare si conserva. Dato che inizialmente il cubo non ruota
si ha
~ = M v0 a
L z
con z scelto uscente dal piao della figura. Successivamente L non si conserva, poich la
forza di gravit ha momento non nullo rispetto ad O.
L= M v0 a = I!0
dove I il momento di inerzia del cubo rispetto a P . Dato che da questo momento si
conserva lenergia, anch il cubo si capovolga deve essere
1 2 p
I!0 + M ga > M ga 2
2
cio
2M ga p
!02 > 2 1
I
e quindi
2gI p
v02 > 2 1
Ma
~ ^ ~rcm
~vcm = !
ossia
x
y z
M a2 v0
~vcm = 0 0 !0 = a!0 x
a!0 y = (
x + y)
I
a a 0
Soluzione
Domanda 1 Imponiamo lequilibrio meccanico:
V1 nRT1 S
k1 = P1 S =
S V1
da cui r
nRT1
V1 = S (1.5.1)
k1
dove V1 , V2 sono i volumi dei due scomparti nello stato finale. Ma per lequilibrio meccanico
deve essere
k1 V1 = k2 V2 = P S 2 (1.5.2)
ed inoltre
P V1 + V2 = nRTf
da cui
P 2S2
= nRTf (1.5.3)
dove si posto
k1 k2
=
k1 + k2
Eliminando V1 , V2 e V12 tramite le equazioni (1.5.2), (1.5.1) otteniamo
R 1 P 2S2
n cV + T1 = ncV Tf +
2 2
Tf = T1
otteniamo
1 k1
S = nR log 1 +
2 k2
k
O
Il cilindro in figura, di raggio R e massa M , rotola senza strisciare su un piano orizzontale.
Il suo centro A fissato ad un punto O del piano da una molla di costante elastica k e
lunghezza a riposo nulla. Inizialmente A si trova sulla verticale di O.
1. Per quale valore minimo della velocit angolare iniziale il cilindro riesce a compiere
un giro completo.
Soluzione problema 1
Domanda 1 Lenergia del sistema vale
1 1
E = I 2 + k R2 + R2 2
2 2
dove langolo di rotazione del cilindro e I = 32 mR2 il suo momento di inerzia relativo
ad un asse passante per il punto di appoggio sul piano. Abbiamo quindi
1 2
I! = 2kR2 2
2 0
da cui r r
4kR2 2 8k 2
!0 = =
I 3m
I + kR2 = 0
Soluzione problema 2
Domanda 1 Se Q1 il calore estratto dal primo corpo, e Q2 quello fornito al secondo,
dal primo principio abbiamo
Q2 Q1 = W
ma daltra parte
Q2 = C (T2 Ti )
Q1 = C (T1 Ti )
e quindi
W = C (T1 + T2 2Ti )
da cui
W
T2 = + 2Ti T1 (1.6.1)
C
ed integrando
Z T1 Z T2
CdT 0 CdT 0
S = +
Ti T0 Ti T0
T1 T2
= C log 2 (1.6.2)
Ti
Quindi
Ti2
T2 =
T1
e
T1 Ti 1
WR = CTi + 2 CTi x + 2 (1.6.3)
Ti T1 x
con x = T1 /Ti .
ossia
(k 1) (x 1)2 = e S/C
1
Dato che S 0, segue che k 1. Infine
h i
S = C log 1 + (k 1) (x 1)2
r
m
` r
3. Qual la massima temperatura a cui possibile portare uno dei tre corpi se il
sistema isolato.
e quindi s
2 m`
T = = 2
! 2M g
Domanda 2
Durante il processo si conserva il momento angolare, e lorbita resta circolare. Quindi
2 2
` 0 `
L = m! = m!
2 4
da cui
2 2 ! 1
T0 = 0
= 0
= T
! ! ! 4
Domanda 3
Utilizzando il potenziale ecace abbiamo ai punti di inversione
L2 L2
+ M gr = + M gr
2mr2 2mr2
8L2
(r + r) r2 = 0
M mg`2
da cui s 2
4L2 4L2 8L2 r
r= +
M mg`2 M mg`2 M mg`2
La soluzione accettabile corrisponde alla distanza di massimo allontanamento cercata
s 2
4L2 4L2 2L2
r= + +
M mg`2 M mg`2 M mg`
con r
mM g`3
L=
8
C (T1 + T2 + T3 ) = 3CTf
e quindi
8T0
Tf =
3
Domanda 2
Abbiamo5
Tf Tf Tf
S = C log + C log + C log
T1 T2 T3
3
Tf
= C log
T T T
" 1 23 #
1 8 3
= C log ' 0.64C
10 3
Domanda 3
Possiamo immaginare che nella situazione finale due corpi saranno alla stessa temperatura,
dato che se cos non fosse potremmo estrarre da essi del lavoro e impiegarlo per innalzare
ulteriormente la temperatura del terzo. Abbiamo la conservazione dellenergia:
8CT0 = C (2T + T+ )
T 2 T+
S = C log =0
10T03
che abbiamo posto nulla dato che il risultato migliore si otterr operando reversibilmente.
Mettendo insieme le due equazioni abbiamo
T 2 T+ = 10T03
1
T = 4T0 T+
2
ed eliminando T
2
1
T+ 4T0 T+ = 10T03
2
ossia
1 3
T 4T0 T+2 + 16T02 T+ 10T03 = 0
4 +
Ponendo x = T+ /T0
x3 16x2 + 64x 40 = 0
che si pu scomporre
(x 10) x2 6x + 4 = 0
abbiamo quindi le soluzioni
T+ = 10T0
p
T+ = 3 5 T0 ' 0.764T0
p
T+ = 3 + 5 T0 ' 5.24T0
A D
B C
m
Si pu assumere che lo stato termodinamico del gas sia ben definito istante per istante.
Inoltre T+ = 9T .
3. Assumendo che la durata delle adiabatiche sia trascurabile rispetto a quello delle
isoterme e sapendo che T1 = 2T scegliere le temperatura T2 in modo da avere la
massima potenza. Calcolare in questo caso lecienza.
2M 2` cos (M + m) ` cos
ycm =
3M + m
che minima per = 0, cio nella posizione in figura.
Domanda 2
Lenergia cinetica deve essere uguale alla dierenza tra energia potenziale iniziale e finale,
quindi
`
EC 2M g + (M + m)`g
2
Domanda 3
Lenergia cinetica del sistema vale
1 1
EC = 2I 2 + (M + m) `2 2
2 2
dove si tenuto conto del fatto che la sbarra BC non ruota, ma trasla con velocit `.
Il momento di inerzia I della sbarra calcolato rispetto ad un suo estremo, I = M ` /3.
2
Abbiamo quindi
s s
1 (2M + m) g` 1 6M + 3m g
f= 2
=
2 2I + (M + m) ` 2 5M + 3m `
che indipendente da x.
T2
C D
T1
B A
S1 S2 S
Nel piano T -S le adiabatiche sono curve a entropia costante, quindi il ciclo si rappresenta
come in figura. Durante la compressione isoterma il sistema assorbe un calore
VB
QAB = T1 (SB SA ) = T1 R log <0
VA
e il tempo necessario perch questo avvenga per conduzione attraverso la sbarra dato
da
T1 T
AB = QAB
RT
cio
T 1 RT VA
AB = R log
T1 T VB
Analogamente durante lespansione isoterma il sistema assorbe un calore
VA
QCD = T2 (SD SC ) = T2 R log >0
VB
in un tempo
T 2 RT VA
CD = R log
T+ T2 VB
Domanda 2
Lecienza massima quando massimo il rapporto T2 /T1 . Possiamo prendere T2 = T+
e T1 = T . In questo caso abbiamo
T 8
=1 =
T+ 9
Domanda 3
La potenza il rapporto tra il lavoro prodotto in un ciclo e la sua durata. Abbiamo quindi
(T2 T1 ) (SD SC )
P =
T1 T2
RT T1 T + T+ T2 (SD SC )
1 (T2 T1 ) (T1 T )(T+ T2 )
=
RT T1 (T+ T2 ) + T2 (T1 T )
1 (T2 T1 ) (T1 T )(9T T2 )
=
RT 9T1 T T2 T
Ponendo x = T2 /T abbiamo
T (x 2) (9 x)
P =
RT 18 x
Troviamo il massimo. La derivata
dP T 180 36x + x2
=
dx RT (x 18)2
di annulla per x = 6 e x = 30. La prima soluzione quella accettabile, dato che T2 < T+ .
Quindi
T2 = 6T
Lecienza vale in questo caso
T1 2T 2
=1 =1 =
T2 6T 3
v0 m
RM
inizialmente in equilibrio mediante una opportuna forza esterna. Questa viene poi
aumentata molto lentamente fino a quando il volume diviene Vf < Vi . Calcolare la
pressione finale Pf del gas e la variazione di entropia.
3. Partendo dalla stessa condizione iniziale la forza esterna viene portata istantanea-
mente a SPf , dove S la sezione del cilindro e Pf la pressione del gas calcola-
ta precedentemente. Calcolare in questo caso il volume finale, e la variazione di
entropia.
Domanda 2
Durante lurto si conserva il momento angolare rispetto ad O, dato che lunica forza
esterna impulsiva applicata in quel punto. Possiamo scrivere allora
mv0 b = I!
dove
3
I = M R 2 + m b2 + h2
2 p
h = R + R 2 b2
e quindi
mv0 b
!=
I
Domanda 3
Dopo lurto vale la conservazione dellenergia, e quindi
1 2 1 3
I(b)! + mgh = M R !f2
2
2 2 2
da cui = 4/3.
Domanda 2
Dato che
b
P = T4
3
conosciamo la pressione iniziale,
b
Pi = Ti4
3
Quindi
4/3 4/3
Pi V i = Pf V f
e 4/3 4/3
Vi b Vi
Pf = Pi = Ti4
Vf 3 Vf
Dato che la trasformazione reversibile, lentropia non cambiata.
Domanda 3
In questo caso
U = Pf (Vi Vf )
ma
Per calcolare la variazione di entropia utilizziamo la (1.9.1). Passiamo dallo stato iniziale
a quello finale con unisoterma seguita da una trasformazione a volume costante. Per
lisoterma abbiamo Z Vf
4 3 4
S1 = bTi dV = bTi3 (Vf Vi )
Vi 3 3
e per la trasformazione a volume costante
Z Tf
4
S2 = 4bT 2 Vf dT = bVf Tf3 Ti3
Ti 3
e quindi
4
S = b Vf Tf3 Vi Ti3
3
Tenendo conto che
b
Pf = Tf4
3
possiamo anche scrivere
" 3/4 #
4 1 Pi Pf
S= b 1+3 1 Vi Ti3
3 4 Pf Pi
k
m
2. Scrivere le equazioni del moto della piattaforma e del blocco e le relative condizioni
iniziali.
T0
V0 Tf
Vf
dove vx , vy sono le componenti della velocit della particella dopo lurto cercate, e V la
velocit della piattaforma. Possiamo scrivere
v0 = vy 2vx tan
v0 = vy vx cot
Risolvendo troviamo
2 sin 2
vx = v0
cos 2 3
3 cos 2 1
vy = v0
cos 2 3
Domanda 2
Indichiamo con X la posizione orizzontale dellestremo della piattaforma a cui fissata
la molla, con x quella del blocco. Avremo, indicando con `0 la lunghezza a riposo della
molla,
=
mX k (X x `0 )
m
x = k (X x `0 )
X(0) = 0
X(0) = V
x(0) = `0
x(0)
= 0
dove si scelta lorigine nella posizione iniziale dellestremo della piattaforma. Il valore
di V si determina usando le equazioni scritte precedentemente, in particolare
2 sin 2
V = vx = v0
3 cos 2
Domanda 3
Lenergia disponibile nel centro di massa si conserva, quindi
2 k 2
vrel =
2 2
dove vrel = x X la velocit relativa iniziale del blocco rispetto alla piattaforma, =
m/2 la massa ridotta del sistema, e M AX lallungamento massimo cercato. Risolvendo
abbiamo r r
2 sin 2
M AX = V = v0
k k 3 cos 2
Domanda 2
Dalla conservazione dellenergia, abbiamo che
V0 Vf
(ncV + C) T0 + mg = (ncV + C) Tf + mg
S S
ma
nRS
Vf = Tf
mg
e quindi
ncV + C mgV0
Tf = T0 +
ncP + C S (ncP + C)
Domanda 3
Lentropia del sistema quella del gas perfetto pi quella del pistone. A meno di una
costante adittiva si ha quindi
F~ = A(r)~r
dove ~r il vettore posizione della particella, r il suo modulo e A(r) una funzione incognita.
Si sa che sono possibili orbite circolari di raggio qualsiasi, e che tutte corrispondono allo
stesso valore L0 del modulo del momento angolare.
1. Determinare A(r).
2. Determinare due costanti del moto e scriverle usando opportune coordinate (si
consigliano coordinate polari).
n2 , cv2
g m
n1 , cv1
Il recipiente in figura di sezione S diviso in due parti da due setti scorrevoli di massa
m. I due volumi sono occupati da una mole di un gas perfetto monoatomico. Il setto
superiore impermeabile al calore, ed il sistema si trova inizialmente allequilibrio (la
pressione esterna trascurabile) con entrambi i gas ad una temperatura T0 .
Domanda 2
Lenergia e il momento angolare si conservano:
L = mr2
1 2 1 2 2 L20
E = mr + mr
2 2 2mr2
Lenergia potenziale stata determinata integrando la relazione
L20 @U
=
mr3 @r
da cui
L20
U (r) =
2mr2
Domanda 3
Il potenziale ecace vale
L2 L20
Uef f =
2mr2
e dal suo studio vediamo che per L2 > L20 tutte le orbite sono illimitate. Per L2 < L20 le
orbite che corrispondono ad unenergia negativa terminano sono limitate e terminano nel
centro. Se invece E 0 lorbita pu condurre la particella nel centro o farla sfuggire a
r ! 1 a seconda del segno della velocit radiale iniziale. Il caso L2 = L20 particolare.
Il moto radiale del tipo
r(t) = r0 + v0 t
che corrisponde a una caduta nel centro per v0 < 0, ad unorbita illimitata per v0 > 0 e
a unorbita circolare per v0 = 0.
Domanda 2
La trasformazione dei due gas adiabatica, quindi lentropia non cambia. Per quanto
riguarda le temperature abbiamo (cv = 3/2R, cp = 5/2R, = cp /cV = 5/3)
1 1
T 1 P1 = T0 P10
1 1
T 2 P2 = T0 P20
Domanda 3
Lenergia del sistema
V1 V 1 + V2
E = cv (T1 + T2 ) + mg + mg
S S
si conserva perch durante levoluzione del sistema non ci sono forze esterne che fanno
lavoro sul sistema. Inoltre il volume totale Vtot = V1 + V2 non cambia. Abbiamo quindi
1 1 1
V1f 2 1 R 2
2cv Tf + mg = c v T0 + c v T0 + T0 = kRT0
S 3 2 3 3
da cui
mg
(Vtot 2V1f ) Tf =
V1f (Vtot V1f )
RS
Sostituendo il volume ricavato dalla prima equazione otteniamo unequazione di secondo
grado in Tf
2S 4S S S
R Vtot kRT0 + cv Tf Tf = (kRT0 2cv Tf ) Vtot kRT0 + 2 c v Tf
mg mg mg mg
Ricordando che
3 RT0 S
Vtot =
2 mg
1. Nellipotesi che il semi-cilindro sia mantenuto fermo, trovare per quale angolo di
inclinazione rispetto allorizzontale diverso da /2 la sbarra in una posizione di
equilibrio.
2. Calcolare la frequenza della piccole oscillazioni della sbarra attorno alla posizione
trovata al punto precedente, limitandosi al caso d = L/2.
P0
T0
Aeq
Beq
A0 B0 CM0
CMeq
CM
C
Q
O P
Ci interessa solo questultimo caso (gli altri corrispondono a = /2). Allora la sbarra
dovr aver ruotato di un angolo corrispondente ad un arco lungo quanto la separazione
iniziale tra il centro di massa e il punto di appoggio, cio (vedere Figura 1.5)
L
R = Beq CMeq = B0 CM0 = d (1.12.1)
2
da cui
L 2d
= (1.12.2)
2R
Si pu arrivare ad una identica conclusione minimizzando lenergia potenziale
U = mgyCM
Dalla Figura 1.5 vediamo che deve essere
yCM = P C + Q CM
ma
P C = R cos
e
Q CM = C CM sin
L
C CM = B C B CM = R B0 CM 0 = R +d
2
da cui
L
yCM = R cos + d + R sin
2
Cerchiamo il mimimo:
1 dU L
= R sin + d + R cos + R sin
mg d 2
L
= d + R cos
2
2d L
= =
2R
che corrisponde al caso in cui il centro di massa a contatto con il semi-cilindro. Derivando
ancora abbiamo
1 d2 U L
= R cos d + R sin
mg d2 2
che per = vale
1 d2 U
= R cos > 0
mg d2
Quindi = corrisponde ad una posizione di equilibrio stabile.
Domanda 2
Scriviamo lenergia cinetica della sbarra. Potremmo usare subito il fatto che per piccole
oscillazioni il moto pu essere descritto come una pura rotazione attorno al centro di
massa appoggiato al semi-cilindro. Abbiamo allora
1
K = I 2
2
1 M L2 2
E = + M gR (cos + sin )
2 12
1 M L2 2 1
' + M gR2
2 12 2
La seconda espressione vale per piccole oscillazioni (a meno di una costante) e corrisponde
ad un oscillatore armonico di frequenza
r
1 12gR
f= (1.12.3)
2 L2
e quindi
L
x cm = d + R sin
2
L
y cm = d + R cos
2
Scriviamo lenergia cinetica come energia del centro di massa pi energia di rotazione
attorno ad esso,
2
1 L 1 1
K= m d + R 2 + mL2 2
2 2 2 12
Per = + questo diventa tenendo solo i termini del secondo ordine in , ( = )
2
1 L 1 1 1
K'K= m d + R + R 2 + mL2 2 ' mL2 2
2 2 2 12 12
Quindi
1 1 1
E' mL2 2 + mgR2 cos
2 12 2
e la frequenza delle piccole oscillazioni vale
r
1 12gR cos
f=
2 L2
Per d = L/2 (e quindi = 0) questo si riduce al risultato precedente.
Domanda 3
Usando la conservazione dellenergia abbiamo inizialmente
1 1
E= mL2 ! 2 + mgR
2 12
Quando un estremo della sbarra tocca terra questa si trova in posizione verticale, quindi
E = mg R
2
di conseguenza dovremo avere
r r 24g
24gR
!> 1 = 1
L2 2 2R 2
dQ = (cV + C) dT + P dV = 0
e quindi
dT dV
(cV + C) +R =0
T V
Integrando otteniamo
R
TV C+cV
= costante
ossia C+cP
PV C+cV
= costante
e quindi
C + cP
k=
C + cV
Domanda 2
Abbiamo adesso
dV
dQ = (cV + C) dT + RT =0
V
Dato che P V 5/3 costante deve anche essere
T V 2/3 = costante
ossia
2
V 2/3 dT + T V 1/3
dV = 0
3
Da questo segue che
dV 3 dT
=
V 2 T
e quindi
3
dQ = cV + C R dT = CdT
2
Di conseguenza C = C. Allo stesso risultato si poteva arrivare direttamente osservando
che = 5/3 per un gas monoatomico. Di conseguenza la trasformazione del gas
adiabatica, e tutto il calore viene scambiato con il corpo.
Domanda 3
Detto dQ1 il calore estratto dal sistema e dQ2 quello estratto dal bagno termico avremo
Inoltre
dW = dQ1 + dQ2 = (cp + C) dT1 + dQ2
Per rendere massimo il lavoro dobbiamo operare in maniera reversibile, quindi
dQ1
dQ2
dS =
T1
T0
dT1 dQ2
= (cp + C) =0
T1 T0
ed inserendo nella espressione per dW abbiamo
dT1
dW = (cp + C) dT1 + T0 (cp + C)
T1
Integrando abbiamo infine
T1
W = (cp + C) (T1 T0 ) T0 log
T0
m3
g
k
P0
molla di costante elastica k e lunghezza a riposo nulla, mentre su quello a sinistra agisce
una pressione esterna P0 costante.
Inizialmente n moli di un gas perfetto monoatomico si trovano a sinistra allequilibrio
ad una temperatura T0 , la molla completamente a riposo, e mediante una opportuna
membrana si impedisce al gas di attraversare il setto. Si rimuove quindi la membrana, ed
il gas passa gradualmente dalla sezione a pressione maggiore a quella a pressione minore.
vf = 2!1 R1
vf = ! 2 R2
Domanda 2
Lenergia del sistema vale
1 3 2 2 1 1 1
E= m1 R 1 ! 1 + m2 R2 !22 + m3 vf2
2
m3 gx sin
2 2 2 2 2
dove si tenuto conto del fatto che quando il cilindro avanzato di ` la lunghezza del
filo srotolato 2`, dato che il la velocit del centro di massa del cilindro
1
v2 = ! 1 R1 = v f
2
Quindi s
4m3 sin g`
!2 = 3
8 m1 + 2 m2 + m3 R22
1
Domanda 3
Il moto del centro di massa del cilindro uniformemente accelerato. Si pu arrivare
rapidamente a questo risultato scrivendo
1 3 1
E= m1 + m2 + m3 x 2 m3 gx sin
2 8 2
e derivando otteniamo
3 1
E = m1 + m2 + m3 x
x m3 g x sin = 0
8 2
ed il tempo richiesto r
2`
=
a1
e quindi
1
nRT0 = ncV (Tf T0 ) + nRTf
2
da cui
cP
Tf = 1 T0 > T0
cp 2R
Domanda 2
Se tutto il gas passa a destra, la sua pressione finale dovr essere minore di P0 . Quindi
Pf < P0
Daltra parte
nRTf nRTf nRTf
Pf = = =k 2
Vf S` S Pf
da cui r s
knRTf knR cP
= T0 < P0
S2 S 2 cp 12 R
Domanda 3
Calcoliamo direttamente la dierenza di entropia tra lo stato di equilibrio iniziale e finale:
Tf Vf
S = ncV log + nR log
T0 V
! 0
cP Tf P0
= ncV log + nR log
cp 12 R T 0 Pf
!
cP P0
= ncP log 1 + nR log
cp 2 R Pf
! !
2 c 1
cP 1 2 S p 2R
= ncP log + nR log P0
cp 12 R 2 knR cP
`, M
2m
Una sbarra di lunghezza ` e massa M libera di ruotare attorno al suo punto medio
in un piano verticale. Ad uno dei suoi estremi collegata una massa 2m, ed inizialmente
la sbarra mantenuta in equilibrio in posizione orizzontale. Una seconda massa m viene
lasciata cadere sulla sbarra da una altezza h ad essa relativa, in modo da urtarla ad una
distanza d dal punto medio. Immediatamente prima dellurto la sbarra viene lasciata
libera: lurto istantaneo e la massa resta fissata alla sbarra.
2. Per quale valore minimo di h la sbarra riesce ad arrivare in posizione verticale, con
la massa 2m al di sopra del punto medio della sbarra?
3. Calcolare la frequenza delle piccole oscillazioni del sistema risultante attorno alla
sua posizione di equilibrio stabile.
dove
`2 1
I = 2m + M `2 + md2
4 12
il momento di inerzia del sistema dopo lurto rispetto al punto di sospensione. Quindi
p
md 2gh
!=
I
Domanda 2
Dopo lurto vale la conservazione dellenergia, quindi nel caso limite
1 2 `
I! = 2mg mgd
2 2
da cui
mg m2 d2 (2gh)
!2 = 2 (` d) =
I I2
Risolvendo per h otteniamo
I
h= (` d)
md2
Domanda 3
Lenergia del sistema
1
E = I! 2 (M + 3m) g CM cos
2
dove
m
CM = (` d)
M + 3m
la distanza del centro di massa dal punto di sospensione. Per piccole oscillazioni attorno
=0
1 1
E = I 2 + (M + 3m) g CM 2
2 2
e quindi r
1 (M + 3m) g CM
f=
2 I
dQ = ncV dT + mcdT
C = ncV + mc
Domanda 2
Potremo estrarre lavoro utile fino a quando la temperatura del sistema non raggiunge Tf .
Indicando con Q1 il calore ceduto a questo e Q2 quello estratto dal bagno termico avremo
W = Q2 Q1 = Q2 C (Tf T0 )
Per estrarre il massimo lavoro possibile dobbiamo operare in maniera reversibile. Quindi
lentropia delluniverso non cambia
Tf Q2
Stot = C log =0
T0 Tf
e abbiamo
Tf
Q2 = CTf log
T0
Sostituendo troviamo il lavoro:
Tf
W = CTf log C (Tf T0 )
T0
Domanda 3
Il lavoro lo stesso: infatti non possiamo ricavare lavoro utile utilizzando due sorgenti
alla stessa temperatura. Per verificarlo osserviamo che operando fino a quando tutto il
ghiaccio si sciolto avremo
W = Q2 Q1 = Q2 m
e
m Q2
Stot = =0
Tf Tf
Quindi Q2 = m e W = 0.
2L
k, `0
k, `0
Domanda 2
Detta y la posizione del punto vincolato a muoversi verticalmente lenergia potenziale del
sistema vale
k p 2 2
U =2 L + y 2 `0 + mgy
2
Nel regime `0 L le piccole oscillazioni avverranno con y L. Quindi
p 2 p
L2 + y 2 `0 = L2 + y 2 + `20 2`0 L2 + y 2
s
L2
' L2 + y 2 + `20 2`0 |y| 1 + 2
y
' L2 + y 2 + `20 2`0 y
cio
mg
yeq = `0
2k
Derivando ancora una volta vediamo che entrambi i punti di equilibrio trovati sono stabili
U 00 = 2k
Domanda 3
Scriviamo lenergia totale. Otteniamo
1
E = my 2 + ky 2 2k`0 |y| + mgy
2
Ponendo
y = yeq +
abbiamo
1 2 2
E = m + kyeq + 2kyeq + k2 2k`0 |yeq + | + mgyeq + mg
2
Dato che i termini lineari in si devono cancellare attorno al punto di equilibrio abbiamo
1 2
E ' m + k2
2
e quindi r
1 2k
f=
2 m
Domanda 2
Se durante le oscillazioni il gas si mantiene alla temperatura dellambiente abbiamo
P V = nRT
nRT S 2 nRT
Fy = y= y
V02 h2
Domanda 3
La variazione di entropia del gas
Tf Vf
Sgas = ncV log + nR log
Ti Vi
ma dato che le temperature iniziali e finali sono le stesse possiamo anche scrivere
Pi M 100
Sgas = nR log = nR log = nR log = 4.1 10 3 JK 1
Pf M+ M 101
quindi lentropia del gas diminuita. La quantit di calore che il gas ha ceduto allambiente
determinata da
Pf (Vi Vf ) = ncV (Tf Ti ) + Qced
e quindi
Qced = Pf (Vi Vf )
Quindi laumento di entropia dellambiente sar
Pf (Vi Vf )
Sambiente =
T
e quella delluniverso
Pf (Vi Vf ) Pi
S = + nR log
T Pf
Pf Pf 5 1
= nR 1 log = 2.1 10 JK
Pi Pi
Notare che questo tempo dellordine del periodo delle piccole oscillazioni viste prece-
dentemente, quindi il modello brusca compressione seguito da rilassamento rozza.
!
M, R
1. Calcolare lenergia del sistema e il suo momento angolare rispetto ad un polo posto
nel punto A prima del contatto.
2. Determinare la velocit angolare del cilindro quando la massa m arriva nel punto
pi in basso.
L = ICM !0
Domanda 2
Al momento del contatto si conserva il momento angolare del sistema rispetto ad un polo
posto sullasse del cilindro. Quindi
Domanda 3
Lequazione del moto per il centro di massa del sistema nella direzione radiale da allistante
considerato
2 m
(M + m) !f R = Ny (m + M ) g
m+M
Ny = mR!f2 + (m + M ) g
ICM + mR2 ! f = 0
da cui Nx = 0.
T0(`2 `)
T0(`1 `)
T0(`1 `) `1 `
`2
La trasformazione descritta da
= T0 ` `
Domanda 2
Dal primo principio della termodinamica
dQ = dU + dL = k`dT d`
Domanda 3
Dal primo principio scritto precedentemente troviamo il dierenziale dellentropia, dato
che la trasformazione adiabatica e reversibile. Otteniamo
dQ dT
dS = = k` ` ` d` = 0
T T
che ci dice subito che lentropia del sistema non varia. Lespressione pu essere integrata
direttamente, ottenendo
T2 h i
2 2
k` log = `2 ` `2 `
T1 2
da cui h i
T2 2 2
= exp `2 ` `2 ` >1
T1 2k`
e quindi T2 > T1 .
S S
mv+ r+ = mv r
dove abbiamo indicato con r+ , r le distanze dal sole allafelio e al perielio, e con v+ , v
le relative velocit. Dato che v = 4v+ abbiamo
r+ = 4r
a3 GM
2
=
T 4 2
dove a = (r+ + r )/2 il semiasse maggiore. Quindi
1/3
2GM T 2
r+ + r =
2
Risolvendo abbiamo
1/3
1 2GM T 2
r =
5 2
1/3
4 2GM T 2
r+ =
5 2
Domanda 2
Nel moto a reazione laumento della velocit dato da
mi
vf vi = V0 log
mf
vf = vi + V0 log 2
Domanda 3
Allafelio e al perielio prima dellespulsione della massa valgono le relazioni
L2 GM m
E = 2
2mr+ r+
L2 GM m
E =
2mr2 r
ossia 1
2 2 1 1
L = 2GM m +
r+ r
Subito dopo lespulsione deve essere
L02 1 GM m
E0 = =0 (1.17.1)
mr2 2 r
Domanda 2
Lenergia interna del sistema gas+liquido non deve cambiare, quindi
a a
(ncV + C) T0 + M g h + = (ncV + C) Tf + M g
2 2
dove M = Sa la massa del liquido. Di conseguenza
!
M gh gSah 1 1
Tf = T0 + = + C
ncV + C n R cV + n
Domanda 3
Abbiamo
dQ dT dV
dS = = (ncV + C) + nR
T T V
da cui
Tf Vf
S = (ncV + C) log + nR log
T0 V0
Esplicitamente otteniamo
R b
S = (ncV + C) log 1 + + nR log 1 +
cV + C/n h
ncP + C b
= (ncV + C) log + nR log 1 + >0
ncV + C h
k
~g
R2
P2 = 2P1 C
P1
B A
V1 V2 = 32 V1 V
1. Calcolare il calore specifico del gas nel tratto C A ed esprimerlo in funzione del
solo volume.
2. Sotto quale condizione (se esiste) il gas assorbe calore su tutta la trasformazione
C A?
v2
= 4g
R 1 + R2
Dallequazione del moto nella direzione radiale troviamo
4mg = N + mg k (R1 + R2 )
e quindi
5mg
kmin =
(R1 + R2 )
Seconda domanda
Se il cilindro ruota senza strisciare la dierenza di energia potenziale deve trasformarsi in
parte in energia cinetica di rotazione. Quindi il centro di massa arriver nella posizione pi
in basso con una velocit minore, laccelerazione centripeta sar ridotta e sar suciente
una costante elastica minore di quella valuata alla domanda precedente.
Terza domanda
Scriviamo lenergia. Abbiamo
1 2 1
E = mvcm + I! 2 + mgy
2 2
Dalla condizione di rotolamento puro segue che il punto di contatto in quiete. Quindi
vcm = R1 !
e quindi
1 I 2
E = m + 2 vcm + mgy
2 R1
3
= mv 2 + mgy
4 cm
Dalla conservazione dellenergia otteniamo
3 2
2mg (R1 + R2 ) = mvcm
4
e quindi r
8
vcm = g (R1 + R2 )
3
e quindi
dV
c = cV + P
dT
La trasformazione C ! A descritta dalla legge
3
V 2 V1 P P1
3 =
V1 2 V1
2P1 P1
ossia
V
P = 2P1 2
V1
ed usando lequazione di stato abbiamo
2P1 V V
T = 2
R V1
da cui
dV R V1
=
dT 4P1 V1 V
Sostituendo otteniamo
R2V1 V
c = cV
2 V V1
V
= cP R
2 (V V1 )
Seconda domanda
Possiamo calcolare il calore scambiato su tutta la trasformazione. Dal primo principio
2cv (V V1 ) R (2V1 V)
c= <0
2 (V V1 )
Questo significa
2R + 2cV 5
V < V1 = V1
2cv + R 4
Terza domanda
Il lavoro dato da
1
L = P1 V 1
4
Il calore assorbito invece
dove VX = 54 V1 e corrispondentemente
VX 3
PX = P = 2P1 2 = P1
V1 2
1 1 15
TX = PX VX = P1 V 1
R R 8
Sostituendo abbiamo
7
Q a = P1 V 1
4
e quindi
L 1
= =
Qa 7
d `, m
P
v0
m0
Unasta di lunghezza ` e massa m pu ruotare senza attrito attorno ad un punto P
posto ad una distanza d < `/2 da un estremo, rimanendo in un piano orizzontale.
1. Una particella di massa m0 e velocit v0 diretta come in figura urta la sbarra
nellestremo pi lontano da P e rimane unita ad essa. Determinare la velocit
angolare della sbarra dopo lurto.
2. Si consideri adesso il caso d = `/2. La sbarra viene messa in movimento con velocit
angolare !0 , e ad un certo istante uno dei suoi estremi urta elasticamente un punto
materiale di massa m0 in quiete. Determinare m0 in modo tale che dopo lurto la
sbarra sia ferma.
3. Sempre nel caso d = `/2, e per il valore di m0 precedentemente determinato, calcolare
il modulo dellimpulso applicato dal vincolo alla sbarra durante lurto.
dove 2
1 `
IP = m`2 + m d
12 2
il momento di inerzia della sbarra rispetto a P . In conclusione
m0 v0 (` d)
!= 2
1
12 m`
2 +m `
2 d + m0 (` d)2
Seconda domanda
Durante lurto si conserva il momento angolare del sistema e la sua energia. Abbiamo
quindi
1 1 m0 2
m`2 !02 = v
2 12 2
1 `
m`2 !0 = m0 v
12 2
Dove abbiamo indicato con v la velocit del punto materiale dopo lurto. Ricavando
questultima dalla seconda relazione
m1
v= `!0
m0 6
e sostituendo nella prima abbiamo
1
m0 = m
3
Terza domanda
La quantit di moto della sbarra nulla prima e dopo lurto, quindi durante lurto limpulso
totale applicato ad essa nullo. Questo dato dalla somma dellimpulso applicato dal
vincolo e di quello applicato dal punto materiale, che saranno quindi uguali in modulo
e direzione ma opposti in verso. Per il terzo principio limpulso che il punto materiale
applica alla sbarra uguale e opposto a quello che la sbarra applica al punto materiale.
In conclusione limpulso J cercato sar uguale a quello applicato dalla sbarra al punto
materiale. Conoscendo la variazione della quantit di moto di questultimo possiamo
scrivere
0 1 1m 1
J =mv= m 0
`!0 = m`!0
3 6m 6
QB + Q1 + Q2 = 0
e quindi
b
S = T 2 TB2 + 2b (TB T0 )
TB 0
2
T0
= bTB 1
TB
Seconda domanda
In questo caso si deve procedere reversibilmente, quindi S = 0. Nello stato finale uno
dei due corpi avr la stessa temperatura del bagno termico, lalto la temperatura massima
cercata. Quindi Z Tf Z TB
QB bT dT bT dT
S= + + =0
TB T0 T T0 T
da cui
QB
+ b (Tf + TB 2T0 ) = 0
TB
e
Z Tf Z TB
QB = kT dT kT dT
T0 T0
b
= 2T02 Tf2 TB2
2
e quindi
2T02 Tf2 TB2 + 2TB (Tf + TB 2T0 ) = 0
Terza domanda
I due corpi in contatto termico sono equivalenti ad un unico corpo di capacit termica
2C. Allora avremo
QB + Q12 + W = 0
e Z TB
Q12 = 2b T dT = b TB2 T02
T0
e quindi
2. Calcolare t1 .
Nel recipiente in figura, impermeabile al calore, sono contenute n moli di un gas perfetto
monoatomico. La parete superiore (di superficie totale S) pu scorrere liberamente ed ha
una massa M . Tra essa e la parete inferiore fissata una molla di costante elastica k e
lunghezza a riposo `0 . La pressione esterna al recipiente trascurabile.
Icm ! = FA R
M v = FA + M g sin
0 = N M g cos
Dato che nelle condizioni indicate il punto di contatto si muove in direzione positiva la
forza di attrito vale FA = D N = D M g cos . Quindi
Icm ! = D M gR cos
M v = D M g cos + M g sin
dove Icm = 12 M R2 il momento di inerzia del cilindro rispetto ad un asse passante per il
punto di contatto. Possiamo anche scrivere
R! = 2D g cos
v = D g cos + g sin
e quindi che
1
D > tan
3
Seconda domanda
Integrando lequazione del moto precedente troviamo
v + !R = v0 + !0 R + g (sin 3D cos ) t
Terza domanda
Lenergia dissipata data dal lavoro fatto dalla forza di attrito sul cilindro cambiato di
segno, cio Z Z t1
W = FA ds = FA (v + !R) dt
0
Calcolando lintegrale abbiamo
1
W = D M g cos (v0 + !0 R) t1 + g (sin 3D cos ) t21
2
1 D cos
= M (v0 + !0 R)2
2 3D cos sin
k (` `0 ) + M g
P0 =
S
V0 = S`
k` (` `0 ) + M g`
T0 = (1.20.1)
nR
Seconda domanda
Dal primo principio abbiamo per il sistema composto da gas, molla e pistone
dQ = dU
dato che il sistema non compie lavoro. Lenergia del sistema (data dalla somma dellenergia
interna del gas, dellenergia elastica della molla e energia potenziale gravitazionale del
pistone) vale
k
U = ncV T + (` `0 )2 + M g`
2
e quindi
dU = ncV dT + k (` `0 ) d` + M gd`
Daltra parte dalla relazione di equilibrio (1.20.1) segue che
k (2` `0 ) + M g
dT = d`
nR
e quindi
dQ = ncV dT + [k (` `0 ) + M g] d`
ossia
dQ nR
= ncV + [k (` `0 ) + M g]
dT k (2` `0 ) + M g
k (` `0 ) + M g
= ncV + nR
k (2` `0 ) + M g
Terza domanda
Dal primo principio si ha che
k
ncV T0 + `2 + M g` = ncV Tf + M g`f
2
Sappiamo che allequilibrio
k`2 + M g`
T0 =
nR
M g`f
Tf =
nR
e sostituendo otteniamo
c
cV 1 cV V
+ k`2 + M g` + M g` = + 1 M g`f
R 2 R R
~a
~ cm
R
P V 5/3 = costante
Seconda domanda
Tutte e tre le quantit si conservano. Lenergia si conserva poich non vi sono forze
esterne al sistema che compiono lavoro. Il momento angolare rispetto al centro di massa
si conserva perch il momento delle forze esterne nullo:
h i h i
M~ = ~a ^ k R ~ cm + ~a + ( ~a) ^ k R ~ cm ~a = 0
1
E 0 = m x 2 + y 2 + k x2 + y 2
2
che il momento angolare della stessa particella. Quindi lasta ruota con velocit angolare
costante, mentre il centro di massa percorre unorbita ellittica attorno ad O, che risulta
dalla composizione di due moti armonici lungo x e lungo y di uguale pulsazione
r
2k
!=
m
Terza domanda
Nel caso considerato il centro di massa compie un moto circolare uniforme ad una distanza
a dallorigine. Quindi possiamo porre, ad esempio,
x = a cos !t
y = a sin !t
x(0) = a
y(0) = 0
x(0)
= 0
y(0)
= a!
X = a cos !t a cos
Y = a sin !t a sin
= !t
cio
(0) = 0
(0) = !
Quindi sia la velocit angolare del corpo rigido che quella del centro di massa attorno ad
O valgono !.
Seconda domanda
In questo caso abbiamo
dQ = dU1 + P1 dV + dU2 + P2 dV
dT dV dT dV
= n1 T c V 1 +R + n2 T c V 2 +R
T V T V
da cui
T cV 1 V R = costante
cio
dT dV
cV 1 +R =0
T V
quindi
dQ = n2 (cV 2 cV 1 ) dT
Di conseguenza
1 5 3 n2
c= n2 R= R
n1 + n2 2 2 n1 + n2
Terza domanda
Detti dQ1 e dQ2 i calori assorbiti dal gas e dal bagno termico rispettivamente abbiamo
dW = dQ1 dQ2
ma
dQ1 = cdT
e quindi
W = (n1 + n2 ) c (Ti Tf ) Q2
Daltra parte se si opera reversibilmente
dQ2
dS = + dSgas = 0
Tf
e quindi Z Tf
(n1 + n2 ) cdT Ti
Q2 = Tf = Tf (n1 + n2 ) c log
Ti T Tf
In conclusione
Tf
W = (n1 + n2 ) c (Ti Tf ) + (n1 + n2 ) cTf log
Ti
Tf
= n2 R (Ti Tf ) + Tf log
Ti
a
cm
1. Se al supporto applicata una forza orizzontale costante f , quale deve essere langolo
che la sbarra forma con la direzione verticale per rimanere in equilibrio?
3. Nel caso precedente, quale relazione di deve essere tra k e a anch lenergia si
conservi nellurto?
n1 T1 n2 T2
In ciascuno dei due scomparti del recipiente in figura sono contenute rispettivamente n1
e n2 moli di un gas perfetto monoatomico. Sia il recipiente che il setto scorrevole interno
che divide le due parti sono perfettamente impermeabili al calore. Inizialmente il sistema
allequilibrio: il volume totale V , le temperature dei due scomparti sono identiche e
uguali a T0 .
3. Il setto intermedio viene adesso bloccato nella posizione raggiunta. Si vuole estrarre
dal sistema il massimo lavoro possibile utilizzando una macchina termica reversibile
che usa come sorgenti calde e fredde i due scomparti. Quale frazione del lavoro W
possibile recuperare?
Seconda domanda
Nellurto si conserva il momento angolare rispetto al perno. Quindi
Terza domanda
La variazione di energia nellurto
1 1
E= Icm + ma2 ! 2 mv 2
2 2 0
1 a2
= m 1 v02
2 k`2 + a2
che si annulla se k = 0. Questo significa che la massa della sbarra tutta concentrata nel
suo centro di massa, che si pu trovare in una posizione arbitraria.
Seconda domanda
Durante lo spostamento del setto i gas nei due scomparti compiono una trasformazione
adiabatica reversibile. Il lavoro totale fatto sul gas uguale alla variazione dellenergia
interna del sistema
W = cV (T1 + T2 2T0 )
e dato che le trasformazioni dei due gas sono adiabatiche reversibili vale
1 1
1 1 1 1
VT = V T0
4 1 2
1 1
3 1 1 1
VT = V T0
4 2 2
e quindi
T1 = 2 1 T0
1
2
T2 = T0
3
Sostituendo otteniamo
" 2 #
2 2 3
W = cV 2 +
3 2 T0 ' 0.35 cV T0
3
Terza domanda
Detti dQ1 e dQ2 i calori ceduti ai due scomparti in un ciclo infinitesimo, deve essere
dQ1 + dQ2 + dW 0 = 0
W0 = cV (2Tf T1 T2 )
dove si indicato con W 0 il lavoro totale estratto e con Tf la temperatura finale comune
dei due scomparti. Operando reversibilmente inoltre deve essere
dQ1 dQ2
dS = + =0
T1 T2
e integrando otteniamo
Tf2
log =0
T1 T2
p
cio Tf = T1 T2 . In conclusione
p p p 2
W 0 = c V T1 + T2 2 T1 T2 = c V T1 T2
1. Determinare per quali valori di lunica posizione di equilibrio stabile nel sistema
rotante = 0 ( langolo di elongazione del pendolo).
2. Studiare le posizioni di equilibrio stabile e instabile per diverso dai valori deter-
minati al punto precedente.
Secondo esercizio
S
Figura 1.6.: Il recipiente cilindrico considerato nellesercizio.
Prima domanda
Tenendo conto del potenziale centrifugo, lenergia potenziale vale
1
U= mg` cos m2 `2 sin2
2
1 g 1
= m2 `2 cos2 cos
2 2 ` 2
1 = 0
2 =
g
cos 3 =
2 `
Per discutere il segno di questa espressione consideriamo tre casi, riassunti nel diagramma
in Figura 1.8.
r
g
> `
r
g
= `
r
g
< `
= = 3 = 0 = 3 =
Figura 1.8.: Il segno della derivata del potenziale in funzione dellangolo, per diversi valori
di . Il potenziale periodico, con periodo 2.
Seconda domanda
Sempre facendo riferimento
p al diagramma in Figura 1.8 vediamo che possiamo distinguere
due casi. Se || > g/` abbiamo le posizioni di equilibrio
1. = 0 instabile
q
2. = arccos g2 ` stabile
3. = instabile
p
Se invece Se || g/` abbiamo
1. = 0 stabile
2. = instabile
Terza domanda
Per = 0 possiamo approssimare il potenziale al secondo ordine. A meno di una costante
otteniamo g
1
U = m2 `2 1 2
2 2 `
1 d2 U
U= (3 )2
2 d2
1 g
= m2 `2 2`
cos 3 2 cos 2
3 + 1 2
2
1 g 2
= m2 `2 1 2
2 2 `
ancora una volta reale nellintervallo per il quale la posizione di equilibrio considerata
stabile.
Quarta domanda
Scegliendo un sistema di coordinate con lorigine nel perno abbiamo la massa nella
posizione 0 1 0 1
` sin `
~r = @ ` cos A ' @ `A
0 0
e per laccelerazione 0 1
`
~a ' 0 A
@
0
Infine per il momento angolare (rispetto al perno) abbiamo
0 1
x
y z 0
~ = m~r ^ ~v = m `
L ` 0 '@ 0 A
` 0 0 m`2
~
~ = dL
M ~r ^ F~p + F~c + F~co
dt
e sappiamo che Mz = 0. Abbiamo indicato con
F~p = mg y
e quindi
2 2 `
m` + mg` 1 =0
g
Mx = 2m`2
My = 0
Mz = 0
(t) = sin !t
dove s
g 2 `
!= 1
` g
La velocit angolare nella posizione verticale sar data dunque da
= !
e quindi s
2 g 2 `
Mx = 2m` 1
` g
Seconda domanda
Abbiamo
nRT g
P = = (VT V )
V S
e quindi la trasformazione un segmento di estremi
gVT VT
(P0 , V0 ) = ,
2S 2
e
gVT 9
(P1 , V1 ) = , VT
10S 10
La temperatura finale sar
P1 V1 9 g 2
T1 = = V
nR 100 nRS T
Terza domanda
Dato che
dQ = dU + P dV
g
= ncV dT + (VT V ) dV
S
g
= ncV dT + (VT V ) dV
S
integrando otteniamo
g 1 2 1 2
Q = ncV (T1 T0 ) + VT V1 V VT V0 V
S 2 1 2 0
3 g 2
= V
25 S T
Per quanto riguarda lentropia
T1 V1
S = ncV log + nR log
T0 V0
3 9 9
= nR log + log
2 25 5
' 0.94 nR
~g
`, m
Calcolare la reazione vincolare applicata alla sbarra nel punto O, in modulo direzione
e verso.
Soluzione
Prima domanda
Ponendosi in un sistema rotante con la sbarra lenergia potenziale deve essere minima.
Questultima si scrive
Z
` 1
U = mg cos ! 2 2 dm
2 2
Z
` 1m ` 2 2 2
= mg cos ! u sin du
2 2 ` 0
` 1 m`2 2
= mg cos sin2 !
2 2 3
Derivando rispetto a otteniamo
0 ` 2 2
U = m sin g `! cos =0
2 3
cio ( = /6) s p
r
3g g 3
!= =
2` cos `
e quindi s
`
T = 2 p
g 3
Seconda domanda
Dato che il centro di massa si muove di moto circolare uniforme in un piano orizzontale
abbiamo che
` ~ mg
m! 2 sin e = R ez
2
dove e il versore radiale nel piano orizzontale e ez quello verticale. Quindi
~ = `
R m! 2 sin e + mg
ez
2 !
p
3
= mg ez e
4
Terza domanda
Dato che la sbarra sottile, il momento di inerzia rispetto allasse principale parallelo ad
essa nullo, mentre quello rispetto a un asse principale qualsiasi perpendicolare passante
~f = m`2
L ! sin
u
3
Deve essere
2 2
~rcm ^ J~ = L
~f ~i =
L m` ! sin
u
3
ed in modulo
` 2
J = m`2 ! sin
2 3
da cui
4
J = m`! sin
3
2
= m`!
3
Secondo esercizio
k k
V1 V2
k k
P1 S P2
Si tagliano adesso due delle molle, una per ciascun scomparto, e si attende nuo-
vamente il raggiungimeno dellequilibrio. Determinare la nuova temperatura e la
nuova variazione di entropia.
Soluzione
Prima domanda
Dallequilibrio meccanico di P1 abbiamo
V1
P1 S = 2k
S
da cui r
nRT0
V1 = S
2k
Seconda domanda
Lenergia totale del sistema (comprendendo in esso anche le molle) si conserva. Quindi
deve essere
2 " 0 2 #
1 V1 1 V10 2 V2
ncV T0 + 2k = ncV T1 + 2k +
2 S 2 S S
ma daltra parte dato che la pressione la stessa per tutto il gas V10 = V20 e quindi
2 2
1 V1 1 V10
ncV T0 + 2k = ncV T1 + 4k
2 S 2 S
Per lequilibrio meccanico infine (il volume V10 occupato solo da n/2 moli)
r
0 nRT1
V1 = S
4k
e quindi
1 nRT0 1 nRT1
ncV T0 + 2k = ncV T1 + 4k
2 2k 2 4k
da cui
T1 = T0
2V10
S = nR log
V1
1
= nR log 2 ' 0.35 nR
2
Terza domanda
Lenergia continua a conservarsi (si pu immaginare che lenergia potenziale delle molle
tagliate verr liberata e ceduta al resto del sistema). Possiamo scrivere quindi ancora una
volta 0 2 00 2
1 V1 1 V1
ncV T1 + 4k = ncV T2 + 2k
2 S 2 S
e per lequilibrio meccanico (il volume V200 occupato solo da n/2 moli, ed rimasta una
sola molla per lato) r
00 nRT2
V1 = S
2k
quindi ancora una volta
T2 = T1
e
V100
S = nR log
V10
1
= nR log 2 ' 0.35R
2
~g
C
Unasta sottile omogenea ha una lunghezza ` e una massa totale m. Un suo estremo
C viene appoggiato ad un piano privo di attrito, inclinato rispetto allorizzontale di un
angolo . Lasta e la normale per C al piano inclinato giacciono sullo stesso piano verticale
. Langolo , misurato sul piano , tra lasta e il piano inclinato scelto in modo tale che,
una volta lasciata libera da ferma, questa scenda lungo il piano inclinato senza ruotare
(vedere Figura 1.12). In queste condizioni
2. Fissato determinare .
3. Quando il vertice C arriva nel punto P , posto alla base del piano inclinato, rimane
istantaneamente fissato ad esso. Lasta pu per ruotare liberamente attorno a
P C. Determinare la frazione di energia meccanica che viene perduta.
Soluzione
Prima domanda
Se lasta non ruota laccelerazione del centro di massa parallela al piano inclinato. Di
conseguenza
ma = mg sin
dato che la reazione del piano normale ad esso, e quindi
a = g sin
Seconda domanda
Dato che lasta non ruota, il momento totale delle forze rispetto al centro di massa si deve
annullare. La forza peso applicata al centro di massa e non ha momento, la reazione
vincolare normale al piano. Ha momento nullo solo se anche la sbarra normale al
piano, e quindi = /2, indipendentemente da .
Per rispondere alla domanda si poteva scegliere come polo il punto di contatto tra
lasta e il piano. Si tratta di un polo mobile, ma questo non ha conseguenze sulla seconda
equazione cardinale dato che la sua velocit parallela a quella del centro di massa, e
possiamo scrivere
dL
=M
dt
dove L la componente perpendicolare a del momento angolare e M la componente
perpendicolare a del momento delle forze. Rispetto al polo C scelto abbiamo
`
L= mv sin
2
`
M= mg cos ( )
2
Notare che la reazione vincolare non ha momento in questo caso. Sostituendo nellequa-
zione del moto troviamo
` `
ma sin = mg cos ( ) (1.25.1)
2 2
e sostituendo il valore dellaccelerazione arriviamo a
ossia
sin sin = cos cos + sin sin
ed infine
cos cos =0
A meno che il piano sia verticale ( = /2) nel qual caso ogni valore di accettabile,
deve essere = /2.
Un terzo modo di procedere poteva essere quello di porsi in un sistema non inerziale
solidale allasta. Ponendo nuovamente il polo in C abbiamo in questo caso che il mo-
mento M si deve annullare (dato che L = 0). Occorre aggiungere il momento della forza
apparente: in questo modo otteniamo
` `
0 = ma sin mg cos ( )
2 2
che del tutto equivalente allEquazione (1.25.1).
Considerando invece il polo nel centro di massa, vediamo che anche la forza apparente
ha momento nullo, e ci riconduciamo al ragionamento fatto nella prima soluzione discussa.
Terza domanda
Al momento del contatto si conserva il momento angolare totale rispetto a P , dato che
lunica forza impulsiva la reazione vincolare. Immediatamente prima del contatto
1
Ei = mv 2
2
`
Li = mv
2
e immediatamente dopo
1 1 m`2 2
Ef = I! 2 = !
2 2 3
m`2
Lf = !
3
Dato che Li = Lf
` m`2
mv = !
2 3
e quindi
3v
!=
2`
Per calcolare la frazione di energia persa fissiamo la costante arbitraria che pu comparire
nellenergia potenziale in modo che questa sia nulla in P . In questo caso vale
1 m`2 2
Ei Ef 2 3 !
=1 1 2
Ei 2 mv
1 `2 ! 2 1
=1 =
3 v2 4
Secondo esercizio
P
C
VB VC VA V
2. Calcolare la variazione di entropia del gas nella trasformazione che, passando per
B, lo porta da A a C.
3. Dopo un ciclo, quanto vale la variazione di entropia delluniverso (cio del gas
insieme ai due bagni termici)? Esprimere anche questo risultato in funzione delle
sole temperature TA e TC .
Soluzione
Prima domanda
Il gas assorbe calore durante la trasformazione isocora. Dato che il gas non fa lavoro sar,
dal primo principio,
Qass = U = cV (TC TA )
Per il lavoro abbiamo invece
L = LAB + LCA
ma Z VB
VB
LAB = P dV = RTA log
VA VA
e
LCA = cV (TA TC )
quindi
Dato che la trasformazione CA adiabatica e il gas si trova istante per istante in uno
stato termodinamico ben definito deve essere
1 1
VA T A = VB TC
e quindo
1
R TA TC 1
=1 log
cV (TC TA ) TA
TA TC
=1 log
TC TA TA
Seconda domanda
Dato che lo stato A e C del gas sono collegati da una adiabatica, durante la quale lo stato
termodinamico del gas ben definito per ipotesi, avremo SA = SC e quindi SAC = 0.
Terza domanda
Dato che la trasformazione del sistema durante lisocora irreversibile, lentropia deva
aumentare. Durante la trasformazione isoterma il bagno termico a temperatura TA assorbe
calore dal gas, e quindi aumenta la sua entropia di
Q1 LAB R TC
S1 = = = log
TA TA 1 TA
Durante la trasformazione isocora il bagno termico a temperatura TC cede calore al gas,
e quindi la sua entropia diminuisce
Q2 Qass cV (TC TA )
S2 = = =
TC TC TC
Dato che dopo un ciclo lentropia del gas non cambiata avremo
R TC cV (TC TA )
S= S1 + S2 = log
1 TA TC
R TA TA
= log 1
1 TC TC
TA TA
= cV log 1
TC TC
S = cV [x log x 1]
ML
Mc
1. Sapendo che il centro di massa del solo carico si trova a una distanza a = 3 4
R
dallasse di rotazione, calcolare la distanza d del centro di massa del sistema ca-
rico+cestello dallasse di rotazione. Calcolare il momento di inerzia dello stesso
sistema rispetto allasse passante per il suo centro di massa.
2
T2
T1
1 3
S
S1 S2 S3
3. Se il sistema che compie il ciclo consiste in una mole di gas perfetto monoatomico
determinare i rapporti V2 /V1 , V3 /V2 e il rapporto P3 /P1 .
I = I0 (Mc + m) d2
1
= Mc R 2 d2 + m R 2 2d2
2
Domanda 2
Consideriamo separatamente il carico e il resto della lavatrice (corpo esterno e cestello).
Per il primo il centro di massa compie un moto circolare uniforme attorno allasse di
rotazione, che possiamo scegliere come origine. La sua posizione verticale sar dunque
yCM,carico = a sin !t
yCM,carico = a! 2 sin !t
yCM,cestello+corpo = y0
yCM,cestello+corpo = 0
e questo tutto ci che importa. Infatti laccelerazione verticale del centro di massa di
tutto il sistema sar
ma! 2 sin !t
yCM =
m + M c + ML
e dalla prima equazione cardinale otteniamo
(m + Mc + ML ) yCM = (m + Mc + ML ) g + N
N = (m + Mc + ML ) g ma! 2 sin !t
Il minimo valore di N
N = (m + Mc + ML ) g ma! 2
Domanda 3
Lenergia del sistema si scrive
2
1 1 1
E = ML X + (Mc + m) X + d cos + d2 2 sin2 + I 2
2
mga cos
2 2 2
Qced = (S3 S1 ) T 1
Dato che il lavoro la dierenza tra calore assorbito e calore ceduto, avremo
1
L= (S3 S1 ) (T2 T1 )
2
che larea del triangolo.
Domanda 2
Lecienza si calcola a partire dei risultati precedenti:
L
=
Qass
1
2(S3 S1 ) (T2 T1 )
= 1
(S3
2 S1 ) (T2 T1 ) + (S3 S1 ) T1
T2 T1
=
T2 + T1
Domanda 3
Ponendo
1
S = S3 S2 = S2 S1 = (S3 S1 )
2
possiamo scrivere
T2 V2
S = cV log + R log
T1 V1
T2 V3
S = cV log + R log
T1 V2
V3
2 S = R log
V1
Dalle prime due relazioni troviamo
V2 e S/R
= c /R
V1 T2 V
T1
cV /R
V3 T2 S/R
= e
V2 T1
5. limpulso del momento delle forze trasmesso dallasse al disco nellistante dellim-
patto.
Secondo problema
Soluzione problema 1
Domanda 1
Definizioni:
\
Langolo QP H misura /4rad perch le componenti vx e vy di v i sono uguali. La traiet-
toria del proiettile giace su un piano perch si tratta del moto di un grave (in presenza
della sola forza peso).
Domanda 2
La proiezione
p di v i sul piano del disco rimane costante (moto di un grave) e il suo modulo
vale 2v0 . Il tempo t impiegato dal proiettile per arrivare sulla verticale di Q0 , momento
in cui B = Q0 nel caso di impatto sul bordo, vale
b
t= p
2v0
Domanda 3
Continua a conservarsi la componente z del momento angolare del sistema, che nulla. Tale
componente proporzionale alla velocit angolare ! 0 richiesta dal testo e il coeciente di
proporzionalit il momento di inerzia del corpo rigido costituito dal disco pi il proiettile
attaccato sul bordo. Pertanto deve essere:
!0 = 0
Domanda 4
La quantit di moto p1 del sistema, immediatamente prima dellimpatto, coincide con
quella del proiettile perch il centro di massa del disco fermo. Da p0 e dalla legge del
moto di un grave, si ha:
p1 = mv0 ex + mv0 ey mv0 ez
Dopo limpatto il centro di massa del sistema fermo, pertanto limpulso delle forze
trasmesso al sistema durante lurto pari a p1 . Poich la forza peso non impulsiva,
tale impulso trasmesso tutto dallasse.
Nota: dal confronto con p0 si vede che le componenti x e y trasmesse dallasse alli-
stante dello scatto sono riassorbite a quello dellimpatto. Viceversa, la componente z
dellimpulso trasmesso dallasse la stessa allistante iniziale e a quello finale. Questo
comportamento dovuto allimpulso trasferito dalla forza peso durante lintervallo di
tempo t.
Domanda 5
Il momento angolare L1 del sistema (rispetto al solito polo O) immediatamente prima
dellimpatto :
1
L1 = OQ0 p1 + M R2 !
ez
2
1
ey ] [mv0 ex + mv0 ey
= [(a + x) ex + x mv0 ez ] + M R2 !
ez
2
da cui, con i risultati trovati precedentemente per x e !, segue:
3 4
L1 = mRv0 ex + mRv0 ey
5 5
Poich il momento angolare del sistema dopo limpatto nullo (tutto fermo), ne risulta
che limpulso del momento delle forze trasmesso dallasse al disco L1 ; per le stesse
considerazioni della risposta precedente, limpulso del momento della forza peso nullo
durante lurto.
Nota: L1 giace sul piano del disco ed diretto perpendicolarmente alla retta OQ0 ,
come era facilmente prevedibile.
Soluzione problema 2
Domanda 1
Con ovvie definizioni dei simboli:
P = P1 + P2 + P3
P V = P1 V + P2 V + P3 V = n1 RT + n2 RT + n3 RT = (n1 + n2 + n3 ) RT
U = n1 C1 T + n2 C2 T + n3 C3 T = (n1 C1 + n2 C2 + n3 C3 ) T
P V = cost
con = C+R
C
dU = nCdT
Q = dU + L = 0
L = P dV
P dV + V dP = nRdT
1 1
dT = P dV + V dP
nR nR
che, sostituita nella (1.27.1), produce:
C C
P dV + V dP + P dV = 0
R R
C +R C
P dV = V dP
R R
e quindi
C + R dV dP
=
C V P
definita = C+R
C lequazione precedente si integra in:
V P
ln = ln
V0 P0
e finalmente:
P V = P0 V0 = cost
Domanda 2
Non appena il corpo sul pistone viene rilasciato, lo stato fuori equilibrio e la trasforma-
zione che ne consegue quindi irreversibile. Se si trascura il lavoro fatto dallatmosfera,
tutto il lavoro sul sistema fatto dalla forza peso. Al nuovo equilibrio il pistone si
mp g
Patm + VA = nRTA (1.27.3)
A
mp g mc g
Patm + + VB = nRTB (1.27.4)
A A
Le equazioni (1.27.2), (1.27.3) e (1.27.4) costituiscono un sistema di 3 equazioni per le 4
incognite mp , mc , TB e Patm ; il sistema pu essere risolto in funzione del parametro Patm ,
fornendo:
A
mp = (nRTA Patm VA )
gVA
A 2R
mc = (nCTA + nRTA Patm VA )
gVA C 2R
A C
m= (3nRTA Patm VA )
gVA C 2R
3nCTA 2Patm VA
TB =
3n(C 2R)
Domanda 3
Losservazione fatta in risposta al primo quesito vale anche per la formula della variazione
di entropia della miscela tra i due stati:
TB VB
S = nC ln + nR ln
TA VA
Facoltativo
Per superare leetto della pressione atmosferica le masse in gioco dovrebbero essere
superiori alla superficie A moltiplicata per una densit di 1kg/cm2 : per dimensioni
ragionevoli del pistone e del corpo questo poco verosimile. Pertanto, in un caso reale, la
pressione atmosferica non sar piccola in confronto a quella dovuta alle masse mp e mc .
Questo comporter un moto sucientemente lento del pistone anch le molecole daria
vi restino in prossimit e continuino a urtarlo: il lavoro compiuto dallatmosfera non sar
quindi trascurabile rispetto a quello della forza peso sulle masse in gioco.
1. Si consideri un colpo secco dato, a una palla ferma, con la stecca orizzontale e
centrale, nel senso che il piano verticale contenente la stecca divida in due semisfere
la palla. Determinare a che altezza dal piano deve essere assestato il colpo anch,
immediatamente dopo, la palla rotoli senza strisciare.
2. Si consideri ora un urto centrale, cio con parametro dimpatto nullo, tra due
palle. La prima palla inizialmente in movimento di puro rotolamento con velo-
cit di traslazione v0 , mentre la seconda palla ferma. Dopo lurto, determinare
completamente il moto della palla inizialmente ferma.
3. Nel caso del punto precedente 2., determinare completamente il moto della prima
palla, successivamente allurto.
4. Si consideri ora un urto, tra due palle, con parametro durto positivo b < 2R. La
prima palla inizialmente in movimento di puro rotolamento con velocit di trasla-
zione v0 , mentre la seconda palla ferma. Dopo lurto, determinare completamente
il moto della palla inizialmente ferma.
5. Nel caso del punto precedente 4., determinare sia i vettori velocit di traslazio-
ne e velocit angolare della prima palla e che le loro derivate rispetto al tempo
immediatamente dopo lurto.
6. Nel caso del punto 4., descrivere qualitativamente la traiettoria della prima palla,
successivamente allurto, e determinarne il raggio di curvatura immediatamente
dopo lurto.
Secondo problema
Un recipiente cubico di latol = 1m, con pareti trasparenti al calore diviso in due parti
A e B da un setto verticale, anchesso trasparente al calore, di spessore e capacit termica
trascurabile, scorrevole lungo il cubo con attrito trascurabile (si veda la Figura 1.19).
Inizialmente la parte A riempita di acqua fino allorlo e corrisponde ad una frazione
f0 = 1/2 dellintero volume, mentre la parte B riempita da n = 0.1 moli di gas perfetto
monoatomico. Il setto mantenuto in posizione tramite una barretta orizzontale, di massa
e capacit termica trascurabile, sulla quale agisce una forza orizzontale di intensit F0 .
Lesterno si trova ad una temperatura TE = 300K.
Soluzione problema 1
Domanda 1
Sia J il modulo dellimpulso (orizzontale) trasmesso alla palla nel punto di altezza y
rispetto al piano del biliardo. Il modulo M del momento di tale impulso rispetto al centro
di massa G vale M = J (y R). Dette inoltre:
deve essere
v
!=
R
da cui segue
v IJ
L = I! = I =
R mR
ma anche
L = M = J (y R)
Abbiamo infine
IJ
= J (y R)
mR
e risolvendo per y troviamo
I 7
y =R+ = R
mR 5
Domanda 2
Nel sistema di riferimento del testo, si consideri il sistema di coordinate cartesiane or-
togonali avente assi x e z giacenti sul piano del biliardo e asse y verticale, rivolto verso
lalto. Lorigine O coincida con la proiezione ortogonale del centro della prima palla
(inizialmente mobile) sul piano del biliardo nel momento in cui le due palle si urtano. Sia
P la proiezione del centro della seconda palla, quando questa ancora ferma, sul piano
del biliardo. Lasse x abbia la direzione e il verso del vettore OP , mentre lasse z quelli
necessari per formare un sistema sinistrorso (standard).
Le coordinate di P sono (2R, 0, 0). Si ha:
x
v 0 = v0 e
Poich le palle sono liscie, le forze impulsive che si sviluppano tra di esse durante lurto sono
perpendicolari alla loro superficie e quindi giacenti sulla congiungente dei due centri G1 e
G2, con la direzione di e x . Pertanto le velocit di traslazione delle palle immediatamente
dopo lurto hanno solo componente x.
Poich le forze impulsive sono solo quelle tra le due palle, la quantit di moto totale di
entrambe le palle si conserva durante lurto:
w1 = 0
w 2 = v0
Le condizioni iniziali per il moto della seconda palla dopo lurto sono dunque:
r 2 (0) = 2R
ex + R
ey
r 2 (0) = v0 e
x
! 2 (0) = 0
M2 = ey ^ F 2 =
R d mgR
ez
Dalle due equazioni cardinali della dinamica applicate alla seconda palla:
d mg = m
x2
2
d mgR = I ! 2,z = mR2 ! 2,z
5
x 2 = d gt + v0
Tali soluzioni, naturalmente, sono valide solo fino al momento t = t2 in cui la palla smette
di strisciare, dopo di che la forza dattrito si annulla e il moto diventa di puro rotolamento.
Listante a cui questo avviene soddisfa allequazione di rotolamento puro:
Domanda 3
Le condizioni iniziali per il moto della seconda palla dopo lurto sono state ricavate nel
punto precedente:
r 1 (0) = R
ey
r 1 (0) = 0
! 1 (0) = z
!0 e
F 1 = d mg
ex
M1 = ey ^ F 1 = d mgR
R ez
x 1 = d gt
Tali soluzioni, naturalmente, sono valide solo fino al momento t = t1 in cui la palla smette
di strisciare, dopo di che la forza dattrito si annulla e il moto diventa di puro rotolamento.
Listante a cui questo avviene soddisfa allequazione di rotolamento puro
x 1 (t1 ) =
!1,z (t1 )R
5
d gt1 = v0 d gt1
2
da cui
2v0
t1 = = t2
7d g
La successiva velocit di traslazione vale
2
x = d gt1 e
x 1 e x = v0 e
x
7
Domanda 4
Si usi lo stesso sistema di coordinate dei punti precedenti. Sia langolo tra v 0 e asse x,
si ha:
b
sin =
2R
s 2
b
cos = 1
2R
v 0 = v0 cos
ex + v0 sin
ez
Le stesse considerazioni sulla direzione delle forze impulsive, la conservazione della quan-
tit di moto e dellenergia cinetica portano alle seguenti espressioni per le componenti x
delle velocit immediatamente dopo lurto:
w1 = x 1 (0) = 0
w2 = x 2 (0) = v0 cos
mentre le componenti z delle stesse velocit, anchesse come nella domanda 2, hanno gli
stessi valori antecedenti allurto:
z1 (0) = v0 sin
z2 (0) = 0
! 1 (0) = !0 sin
ex !0 cos
ez
!2 (0) = 0
Pertanto, le considerazioni fatte per il moto della seconda palla possono essere ripetute
con le seguenti condizioni iniziali
r 2 (0) = 2R
ex + R
ey
r 2 (0) = v0 cos
ex
! 2 (0) = 0
Domanda 5
I vettori velocit di traslazione e velocit angolare della prima palla immediatamente
dopo lurto sono stati gi calcolati al punto precedente:
! 1 (0) = !0 sin
ex !0 cos
ez (1.28.3)
w1 = 0
z1 (0) = v0 sin
r 1 (0) = v0 sin
ez (1.28.4)
La velocit del punto di contatto della prima palla con il piano del biliardo (cio con O,
al momento dellurto t = 0), data dalla formula generale per la velocit di un punto di
un corpo rigido:
da cui
v o0 = v0 cos
ex
Pertanto, ancora una volta, presente una forza di attrito radente:
F 1 = d mg
ex
M1 = ey ^ F 1 = d mgR
R ez
Domanda 6
Come si vede dal risultato del punto precedente, immediatamente dopo lurto la prima
palla ha una velocit di traslazione lungo lasse z e una forza esterna risultante (per-
pendicolare) lungo lasse x. Il risultato sar una rotazione del vettore velocit verso
lasse x. Il raggio di curvatura rc iniziale si pu calcolare direttamente dai valori della
velocit (1.28.4) e dellaccelerazione centripeta (1.28.5):
(z1 )2 v 2 sin2
rc = = 0
|
r1 | d g
Il processo prosegue, producendo una traiettoria curva con concavit rivolta verso lasse
x, mentre langolo ' diminuisce fino a /2, quando la forza dattrito assume la stessa
direzione della velocit, il moto di G1 diventa rettilineo e finalmente la palla rotola senza
strisciare.
Soluzione problema 2
Domanda 1
Sul setto agiscono la forza esterna F0 , la forza dovuta alla pressione del gas e la forza
dovuta alla pressione idrostatica del liquido. La forza dovuta al gas semplicemente
nRTE 2 nRTE
FG0 = pS = 3
l = (1.28.7)
(1 f0 ) l (1 f0 ) l
La pressione idrostatica del liquido varia con laltezza piezometrica z (z asse verticale
rivolto verso lalto), ma la stessa su un elemento di superficie dS di altezza dz e larghezza
l. Pertanto, in modulo, si ha:
Z l
1
FL0 = gl (l z) dz = gl3 (1.28.8)
0 2
Si noti che il risultato non dipende dalla frazione di volume f0 occupata dal liquido! La
condizione di equilibrio ci permette di scrivere F0 come
1 nRTE
F0 = FL0 FG0 = gl3 ' 4.5kN (1.28.9)
2 (1 f0 ) l
Domanda 2
Togliendo la forza esterna, il setto si muove verso destra fino a che la parte A non occupa
una frazione f1 di volume. Il liquido raggiunge una altezza h e la sua spinta data da
un integrale simile a quello di Eq. (1.28.8)
Z h
1
FL1 = g (h z) l dz = gh2 l (1.28.10)
0 2
La relazione fra laltezza h del liquido e la frazione f1 data dalla conservazione del
volume del liquido:
f0 l3 = hf1 l2 ! f0 l = f1 h (1.28.11)
Scrivendo
gl4
a= ' 40
nRTE
si ottiene lequazione di secondo grado in f1
Domanda 3
Il sistema gas+liquido non compie lavoro verso lesterno, per cui il calore ceduto uguale
alla variazione di energia interna. Questa dovuta solamente alla variazione di energia
potenziale del liquido, in quanto la temperatura finale uguale a quella iniziale, per cui
lenergia interna dei due fluidi non varia. Se h la nuova quota del liquido, risulta
h l f0 f1
Q1 = U = mL g = L gl4 f0 <0
2 2f1
Il calore ceduto dal sistema allambiente esterno.
Domanda 4
La trasformazione adiabatica reversibile, per cui isoentropica
S=0
Fra lo stato iniziale e finale variano sia temperatura che volume del gas, mentre per il
liquido cambia solamente la temperatura. Allora:
Vf Tf Tf
S = nR log + nCv log + mcL log =0
Vi Ti Ti
da cui
Tf nR f1 8
log = 3
log ' e10
TE nCV + L l f0 cL f0
Pertanto risulta Tf ' TE : lenorme quantit di liquido (met cubo, quindi 500l) svolge il
compito di serbatoio termico e mantiene la temperatura costante.
Figura 1.20.: La trave del problema, nella posizione iniziale e in una posizione generica
per t > 0.
3. i lavori fatti, nel portare la trave dalla posizione verticale a quella orizzontale,
rispettivamente dalla forza di reazione del suolo N , dalla forza peso P e dalla forza
F applicata dalla gru allestremo A;
Secondo problema
P1
V1
C
P2
C
Figura 1.21.: Il cilindro, il pistone mobile e il setto poroso nello stato iniziale e in quello
finale.
Un cilindro dotato di un pistone mobile e di un setto poroso fisso contiene n moli di gas
ideale monoatomico. La sezione trasversa del cilindro ha area A. La camera C, costituita
dalla porzione di cilindro compresa tra il setto poroso e il fondo, ha volume V1 .
Il setto poroso sede di una diusione del gas sucientemente lenta da permettere
alle due porzioni separate di gas di raggiungere una situazione di quasi equilibrio, a
parte la lenta diusione, con grandezze termodinamiche ben definite in ciascuna porzione.
Inizialmente tutto il gas si trova nella camera C alla pressione P1 , il pistone mantenuto
appoggiato al setto poroso e tutto il sistema allequilibrio termodinamico.
Lintero cilindro viene isolato termicamente dallambiente esterno. Successivamente si
riduce la forza esterna applicata al pistone in modo che la pressione da esso determinata,
in condizioni di equilibrio, assuma il valore P2 < P1 .
1. Determinare la temperatura del gas quando questo raggiunge il nuovo equilibrio
termodinamico.
2. Determinare quante moli di gas restano nella camera C, quando viene raggiunto il
nuovo equilibrio termodinamico.
3. Stabilire se la trasformazione subita sia reversibile o irreversibile.
4. Si supponga di eseguire lo stesso esperimento, ma senza isolare termicamente il
cilindro rispetto allambiente circostante: determinare la variazione di entropia
delluniverso in questo diverso caso.
5. Nel caso dellequilibrio raggiunto con lisolamento termico (domande 1, 2 e 3),
successivamente si riporta istantaneamente la forza esterna applicata al pistone a
un valore tale che, allequilibrio, questo torni a esercitare sul gas una pressione P1 .
Ci si chiede se lo stato finale del gas torni ad essere quello iniziale nella camera C,
pertanto si determini la temperatura del gas al nuovo stato finale.
(t) = !0 t
1 2
x
G = l! sin !0 t (1.29.3)
2 0
1 2
yG = l! cos !0 t (1.29.4)
2 0
Domanda 2
Lenergia cinetica della trave, ad un generico istante, vale:
1 2 1
EK = mvG + IG !02
2 2
Sostituendo la velocit trovata nelle Equazioni (1.29.1) e (1.29.2) e ricordando che per
una trave IG = ml2 /12, si ha:
2 2
1 l !0 ml2 2 1
EK = m + !0 = ml2 !02
2 4 12 6
Domanda 3
Scriviamo il lavoro compiuto dalle forze esterne N , mg e F . La reazione vincolare N
perpendicolare allo spostamento del suo punto di applicazione B, per cui il suo lavoro
nullo:
LN = 0
Il lavoro della forza peso semplicemente uguale alla variazione dellenergia potenziale
della trave:
l
LP = mg
2
Il lavoro dela forza F , esercitata dalla gru, pu essere trovato per dierenza. Infatti, dal
teorema delle forze vive, il lavoro totale svolto dalle forze esterne uguale alla variazione
di energia cinetica del corpo. Essendo lenergia cinetica una costante del moto, il lavoro
totale delle forze esterne nullo. Pertanto
l
LF = Ltot LN LP = mg
2
Domanda 4
Per ricavare la reazione N = N ey , scriviamo la prima equazione cardinale della dinamica,
utilizzando le Equazioni (1.29.3) e (1.29.4):
Fx = m
xG
Fy + N mg = m
yG
Abbiamo due equazioni e tre incognite (Fx , Fy e N ). La terza equazione deriva dalla
componente z della seconda equazione cardinale, le altre due componenti essendo nulle
per un moto piano.
Prendiamo come polo il centro di massa. conveniente considerare separatamente le
due componenti Fx e Fy e scrivere il momento delle forze come
l l l
MG = Fx cos Fy sin + N sin z
2 2 2
Fx = m
xG
Fy = m
yG + mg N
e sostituendo in M G = 0 otteniamo
m
xG cos (m
yG + mg N ) sin + N sin = 0
da cui
m cos
N= x
G + yG + g
2 sin
Inserendo le espressioni esplicite delle accelerazioni ottenute precedentemente abbiamo
mg l!02
N= 1 cos
2 g
Domanda 5
Se la trave rimane a contatto con il suolo si ha N > 0. Questo accade quando
g
!02 <
l cos
Perch questa condizione sia verificata a tutti gli angoli deve essere
g
!02 <
l
Domanda 6
Inseriamo N e le espressioni esplicite delle accelerazioni nelle espressioni trovate prece-
dentemente per le componenti delle forze. Abbiamo
1
Fx = ml!02 sin
2
1
Fy = mg
2
La forza applicata allestremo A, che si muove solo verticalmente. Quindi il lavoro
Z
1
LF = Fy dy = mgl
2
in accordo con il risultato trovato precedentemente.
P1 V1 = nRT1
P2 V2 = nRT2
La temperatura finale quindi inferiore a quella iniziale, dato che P2 /P1 < 1. Dato che
cV /R = 3/2 possiamo anche scrivere
1 P2
T2 = 3+2 T1
5 P1
Domanda 2
Dallequazione di stato applicata al gas nella camera C abbiamo
P2 V1 = nC RT2
Domanda 3
Anche se la trasformazione avviene molto lentamente, e istante per istante lo stato ter-
modinamico dei gas nei due scomparti ben definito, il processo irreversibile. Infatti il
processo inverso non avviene spontaneamente. Per verificare questa aermazione si pu
valutare la variazione di entropia del gas tra stato iniziale e stato finale. Abbiamo
P2 T2 V2
S = ncV log + nR log
P1 T1 V1
cV T2 P1
= nR 1 + log + log
R T1 P2
5 1 P2 P2
= nR log 3+2 log
2 5 P1 P1
e si trova che S una funzione decrescente di x per 0 < x < 1. Quindi quando P2 < P1
lentropia del sistema aumenta.
Domanda 4
Anche in questo caso non ci si aspetta che la trasformazione sia reversibile, dato che
linversa non avviene spontaneamente. Lenergia interna del gas non cambia, ma ad esso
viene trasferito un calore Q. Dal primo principio abbiamo
P2 (V1 V2 ) + Q = 0
da cuiQ
Q = P2 (V2 V1 )
La variazione di entropia del gas sar
V2 P1
Sgas = nR log = nR log >0
V1 P2
Ma anche lambiente esterno varia la sua entropia, dato che coinvolto in uno scambio
di calore. In particolare sar
Q P2 P2 V 2 V 1 P2
Samb = = (V1 V2 ) = 1 = nR 1 <0
T1 T1 T1 V2 P1
Domanda 5
Indichiamo con Vf e Tf il volume e la temperatura finale del gas. Ripetendo il ragiona-
mento fatto rispondendo alla prima domanda abbiamo
P1 (V2 Vf ) = nR (Tf T2 )
P1 V f = nRTf
Di conseguenza ! !
P c P2 cV
P1 P21 + RV P1 + R
T1 Tf = Tf T1
P2 1 + cRV 1+ cV
R
ossia
P c
1 P1 P21 + RV
Tf = 1+ T1
2 P2 1 + cRV
1 P1 P2 3
= 1+ + T1
5 P2 P1 2
y
~v0
x
z
Figura 1.22.: I due cilindri nella situazione iniziale considerata nel problema.
4. Calcolare le velocit finali dei centri di massa dei due cilindri per M1 , M2 , I1 e I2
qualsiasi.
Secondo problema
Un recipiente cilindrico impermeabile al calore di volume V0 contiene una miscela di
n1 moli di un gas perfetto monoatomico e di n2 moli di un gas perfetto biatomico.
Allinterno del recipiente si trova un setto scorrevole che pu essere manovrato dallesterno.
Inizialmente il setto si trova ad una estremit del recipiente, e tutto il volume disponibile
riempito dalla miscela di gas, ad una temperatura iniziale T0 . Considerando V0 , T0 , n1
e n2 come quantit note
(1) (2)
(3) (4)
2. Nello stato raggiunto precedentemente la miscela di gas occupa solo una delle due
met del recipiente. Improvvisamente, mentre il setto viene mantenuto fermo a met
cilindro, esso diviene permeabile al gas monoatomico (ma non a quello biatomico).
Calcolare la pressione nelle due parti, quando si raggiunge nuovamente lequilibrio
termodinamico.
di rotolamento puro. In modo del tutto analogo si pu concludere che anche la reazione
vincolare sul primo cilindro deve essere impulsiva: in caso contrario la velocit del cenro
di massa cambierebbe, ma non la velocit angolare, quindi anche in questo caso il vincolo
di rotolamento puro non sarebbe rispettato.
Domanda 2
Poniamoci in un sistema di riferimento che si muove verso destra con velocit 12 v0 ex .
Prima dellurto abbiamo due cilindri identici che si muovono luno verso laltro con
velocit rispettivamente 12 v0 ex e 12 v0 ex . Scegliendo opportunamente lorigine, possiamo
fare in modo che lurto avvenga in essa. Se ruotiamo il sistema di 180 attorno allasse y,
otteniamo un sistema indistinguibile. Questo significa che se indichiamo con v1 ex e v2 ex
le velocit dei cilindri dopo lurto (univocamente determinate) dovr valere
v1 = v2
cio anche dopo lurto le velocit dovranno essere opposte tra loro. Inoltre per la
conservazione delenergia dovra essere
v0
v1 = v2 =
2
Scartando la soluzione v1 = v0 /2 (corrispondente ad assenza di urto) avremo, nel sistema
di riferimento iniziale,
~v1 = 0
~v2 = v0 ex
Domanda 3
Consideriamo la variazione del momento angolare del cilindro inizialmente fermo, che
dopo lurto avr una velocit angolare !2 ez = v0 /R
ez . Scegliendo come polo il punto
di contatto con il suolo abbiamo
~ 2 = I2 + M2 R2 !2 ez =
L JR
ez
Da notare che se I2 6= 0 questa quantit maggiore della variazione della quantit di moto
del secondo cilindro, P~2 = M2 v0 ex . La ragione che al secondo cilindro viene ceduto
impulso non solo dal primo, ma anche dalla reazione vincolare con il terreno. Questa
una ulteriore conferma che tale reazione impulsiva.
Domanda 4
Il momento angolare del sistema rispetto ad un polo posto sul piano di appoggio si
conserva. Infatti:
1. la reazione vincolare verticale su ciascun cilindro deve essere uguale e opposta alla
sua forza peso, dato che i centri di massa non accelerano verticalmente;
2. dovunque sia posto il polo, le due forze uguali e opposte considerate precedentemente
hanno lo stesso braccio (la forza peso applicata al centro di massa che sulla
verticale del punto di appoggio). Quindi anche il loro momento si annulla;
3. le uniche altre forze esterne sono le componenti orizzontali delle reazioni vincolari,
che hanno braccio nullo.
Abbiamo quindi che durante lurto
~1 + L
L ~2 = 0
1 v02 1 v2 1 v2
I1 2 = I1 12 + I2 22
2 R 2 R 2 R
In conclusione abbiamo le due relazioni
I2
v0 v1 = v2
I1
I
v02 v12 = 2 v22
I1
e risolvendo
2I1
v2 = v0
I1 + I2
I I2
v1 = 1 v0
I1 + I2
Domanda 5
Dalla soluzione al quesito precedente vediamo che deve essere I1 = I2 . Un esempio
possibile il seguente. Il primo cilindro ha una massa M1 interamente concentrata sullasse,
quindi I1 = 0 e I1 = M1 R2 . Il secondo ha una densit di massa costante, e quindi
1
I2 = M2 R2 + M2 R2
2
Scegliendo M1 = 32 M2 otteniamo la relazione voluta.
0 = (n1 cV 1 + n2 cV 2 ) dT + P dV
dV
= (n1 cV 1 + n2 cV 2 ) dT + (n1 + n2 ) RT
V
da cui
dT (n1 + n2 ) R dV
+ =0
T n1 c V 1 + n2 c V 2 V
Integrando otteniamo
1
log T V = costante
con
(n1 + n2 ) R
1=
n1 c V 1 + n2 c V 2
e quindi
n1 c P 1 + n2 c P 2
=
n1 c V 1 + n2 c V 2
5n1 + 7n2
=
3n1 + 5n2
Possiamo calcolare il lavoro W fatto sul sistema direttamente, dato che per una adiabatica
W = U = (n1 cV 1 + n2 cV 2 ) (T1 T0 )
Sostituendo otteniamo
1
W = (n1 cV 1 + n2 cV 2 ) 2 1 T0
2 1 1
= (n1 + n2 )RT0
1
Domanda 2
Anche questo processo adiabatico, e sul sistema non viene fatto lavoro. Lenergia interna
non cambia: detta T2 la temperatura nel nuovo stato di equilibrio finale, avremo
(n1 cV 1 + n2 cV 2 ) T1 = (n1 cV 1 + n2 cV 2 ) T2
e in quello di destra da
n 1
1 V0 RT0 1
PR = + n2 RT1 = (n1 + 2n2 ) 2
2 2 V0
Notare che questa la somma del contributo del gas monoatomico e di quello biatomico:
questultima vale
RT0
P2 = n2 2
V0
Domanda 3
Si tratta nuovamente di una adiabatica. Considerando che il gas monoatomico continua
a occupare lintero volume e quindi non fa lavoro abbiamo dal primo principio
0 = (n1 cV 1 + n2 cV 2 ) dT + P2 dV
cio
1 0
Tf = T1 = 2 T0
2 0 1
e dato che il volume invariato la variazione di entropia sar
Tf
S = (n1 cV 1 + n2 cV 2 ) log
T0
2 1
= (n1 cV 1 + n2 cV 2 ) log 0 1
2
Dato che > 0 si ha, come ci si poteva aspettare, S>0
2n1
S = (n1 cV 1 + n2 cV 2 ) log 2
3n1 + 5n2
= n1 R log 2
Domanda 4
Il lavoro complessivo si ottiene come nella prima domanda da
2 1 1
Wtot = n1 RT0
1
con = 5/3.
Domanda 5
Per portare il sistema reversibilmente nello stato finale possiamo procedere in due passi:
1. con una compressione adiabatica reversibile portiamo la miscela di gas alla tempe-
ratura finale richiesta Tf . Per fare questo dovremo comprimere fino ad un volume
V determinato da
T0 V0 1 = Tf V 1
cio 1
0
T0 1
V = V0 = 2 1 V0
Tf
Il lavoro fatto dalla miscela in questa fase uguale a parte il segno al lavoro totale
fatto nella trasformazione completa considerata alla domanda precedente,
L1 = Wtot = U <0
2. adesso con una espansione isoterma riportiamo il volume al valore iniziale. Il lavoro
fatto in questa fase
L2 = Qass = Tf Ss = Tf S
dove Qass il calore assorbito dalla miscela (e ceduto dalla sorgente a temperatura
Tf con la quale deve essere mantenuto lequilibrio termodinamico), Ss la variazione
In conclusione rispetto al lavoro L1 = Wtot fatto dal gas nella trasformazione considerata
precedentemente, abbiamo ottenuto un lavoro aggiuntivo
L 2 = Tf S
in accordo con la formula generale per lenergia non pi utilizzabile Tm S, dato che serve
una unica sorgente esterna e quindi Tf = Tm .
Primo problema
Una semisfera uniforme, di massa m e raggio r, si trova appoggiata su un piano orizzontale
ed tirata da una forza orizzontale F , di modulo incognito, applicata in un punto della
circonferenza massima (come in Figura 1.24). In queste condizioni la semisfera si muove
di velocit costante v senza oscillazioni, ma inclinata di un angolo incognito rispetto
alla posizione che assume quando ferma e nessuna forza esterna orizzontale applicata.
Il coeciente di attrito dinamico tra semisfera e piano orizzontale vale D = 1/4. Il centro
di massa della semisfera dista 3r/8 dalla superficie piana della semisfera. Determinare:
1. la forza orizzontale responsabile del movimento della semisfera;
2. langolo di inclinazione della semisfera.
3. (facoltativo) Dimostrare che il centro di massa si trova a 3r/8 dalla superficie piana
della semisfera.
Secondo problema.
Un corpo C di massa m viene lanciato verticalmente verso lalto con velocit iniziale v 0 .
Giunto alla massima quota il corpo esplode in due frammenti C1 e C2 di masse m1 = m/4
e m2 = 3m/4. I due frammenti cadono e arrivano simultaneamente sulla superficie piana
terrestre da cui era stato lanciato il corpo C. Lesplosione, che pu essere considerata
istantanea, fornisce ai due frammenti unenergia cinetica addizionale complessivamente
pari a mv02 /24. Determinare:
1. i vettori velocit di C1 e C2 immediatamente dopo lesplosione;
2. lenergia cinetica totale di C1 e C2 nellistante in cui giungono sulla superficie piana
terrestre;
3. la distanza tra le posizioni con cui C1 e C2 arrivano a terra.
Terzo problema
Un cilindro retto, rigido e adiabatico diviso in due parti da un setto circolare di area A,
anchesso retto, rigido e adiabatico. Una parte, di volume V1 , contiene n1 moli di gas ideale
biatomico; laltra parte, di volume V2 , contiene n2 moli dello stesso gas. Inizialmente la
pressione P delle due parti la stessa ed il sistema si trova in equilibrio meccanico.
Rimanendo il setto bloccato in tale posizione, viene ad un certo punto meno la sua
adiabaticit. Si calcolino, ad equilibrio raggiunto:
4. Considerando ora il sistema nella sua configurazione iniziale, con setto adiabatico,
determinare il massimo lavoro estraibile dal sistema usando unopportuna macchina
termica ciclica.
Domanda 1
Poich il moto rettilineo uniforme, la forza risultante deve essere zero, da cui si trova
F = mg/4.
Domanda 2
Il centro di massa del corpo si muove di moto rettilineo uniforme, e il corpo non ruota. Di
conseguenza il suo momento angolare rispetto ad un polo fisso (qualsiasi) non cambia e il
momento risultante di tutte le forze deve essere zero. Solo la componente z del momento
e non banale. Abbiamo una coppia di forze orizzontali (attrito e forza esterna)
1
M1 = F r (1 sin ) ez = mgr (1 sin ) ez
4
e una coppia di forze verticali (reazione normale del piano e forza peso)
3
M 2 = mgr sin ez
8
quindi il momento totale vale
5 1
M= mgr sin mgr ez
8 4
Domanda 3
Poniamo la semisfera con la faccia piana sul piano orizzontale (capovolta). La quantit
di massa disponibile a una quota z sara proporzionale, oltre a dz, al raggio al quadrato
del cerchio orizzontale corrispondente: A = r2 z 2 ; questo il peso del contributo
della variabile z. Abbiamo quindi
Rr R 1 4 1 4
0 Azdz r2 z z 3 dz 2r 4r 3
zCM = R r = R 2 2
= 3 1 3
= r
0 Adz
(r z ) dz r 3r
8
Domanda 2
Quando i due pezzi arrivano al suolo, conservano le loro velocit orizzontali e riacquistano
la componente verticale (cambiata di segno) di modulo v0 . Lenergia cinetica totale vale
quella iniziale pi quella guadagnata nellesplosione
1 1 13
Ec = mv02 + mv02 = mv02
2 24 24
Domanda 3
La velocit relativa tra le due componenti rimane costante e orizzontale:
2
vrel = v1 + v2 = v0
3
Il tempo di caduta, partendo con velocit verticale nulla, tc = v0 /g. La distanza d tra
le posizioni di arrivo data semplicemente dal prodotto:
2 v02
d = vrel tc =
3 g
Domanda 2
Allequilibrio, conservandosi lenergia interna, deve essere
U = n1 cV (Tf T1 ) + n2 cV (Tf T2 )
da cui
n1 T 1 + n2 T 2
Tf =
n 1 + n2
e quindi
n1 RTf
P1 =
V1
n2 RTf
P2 =
V2
La forza vincolare necessaria a mantenere lequilibrio sar, in modulo,
n1 n2
|F | = A |P2 P1 | = ARTf
V1 V2
Domanda 3
S= S1 + S2
Tf Tf
= n1 cV ln + n2 cV ln
T1 T2
Domanda 4
Operando con una macchina reversibile arriveremo ad uno stato finale con una tempera-
tura Tf comune ai due gas. Quindi
Tf Tf
S = n1 cV ln + n2 cV ln
T1 T2
ma operando reversibilmente (per rendere massimo il lavoro estratto) avremo S = 0, e
quindi
n1 n2
Tf = T1 1
n +n2 n +n2
T2 1
La macchina termica avr estratto dal corpo pi caldo un calore
Q 1 = n1 c V T 1 Tf
e ceduto al pi freddo
Q2 = n2 cV Tf T2
Il lavoro prodotto
W = Q1 Q 2 = n1 c V T 1 Tf n2 cV Tf T2
!0
v0
3. A destra di A si trova una parete verticale priva di attrito, sulla quale il cilindro
rimbalza elasticamente. Al momento dellurto con la parete, individuare punto di
applicazione e direzione delle forze impulsive, sempre nel caso !0 = 0.
Secondo problema
Un cilindro provvisto di un pistone scorrevole contiene n moli di un gas perfetto mo-
noatomico. Il gas viene sottoposto alla trasformazione ciclica quasistatica descritta in
Figura 1.26.
2. Si dispone di una sorgente esterna alla temperatura TB , che viene utilizzata per
eseguire la trasformazione. Ladiabatica e lisoterma sono reversibili. Per ottenere
lisocora, si pone il sistema nello stato A a contatto termico con la sorgente mediante
una opportuna resistenza termica in modo che il calore fluisca molto lentamente.
Calcolare laumento di entropia delluniverso dopo un ciclo.
V0 V
3. Si vuole adesso operare in modo reversibile. Per farlo si utilizza una macchina ter-
mica reversibile che utilizza il gas come sorgente fredda e la sorgente a temperatura
TB come sorgente calda per eettuare la trasformazione A ! B in modo controllato.
Calcolare il lavoro che possibile ottenere dalla macchina termica in un ciclo.
dove I = mR2 /2 il momento di inerzia del cilindro rispetto allasse passante per il
centro di massa e ! la velocit angolare finale. Abbiamo scritto il momento angolare
successivamente al contatto con A come momento di puro rotolamento attorno al punto
di contatto e usato il teorema di Steiner. Segue che
I!0 mv0 R
!= (1.32.1)
I + mR2
Il moto del cilindro si inverte se e solo se ! > 0, data la condizione di puro rotolamento.
Deve quindi essere
mv0 R 2v0
!0 > =
I R
Domanda 2
Possiamo scrivere la variazione di energia nella forma
1 1
E = m v2 v02 + I ! 2 !02
2 2
dove v e ! sono le velocit del centro di massa e angolari dopo il passaggio su A. Usando
la formula (1.32.1) troviamo
I!0 mv0 R
!= , v= !R
I + mR2
e sostituendo otteniamo
1 1
E = m (v v0 ) (v + v0 ) + I (! !0 ) (! + !0 )
2 2
1 I!0 mv0 R I!0 mv0 R
= m R v 0 R + v 0
2 I + mR2 I + mR2
1 I!0 mv0 R I!0 mv0 R
+ I 2
!0 + !0
2 I + mR I + mR2
1 mI
= (R!0 + v0 )2
2 (I + mR2 )
1
= m (R!0 + v0 )2
6
Notare che la variazione dellenergia non mai positiva, ed proporzionale al quadrato
della velocit del punto di contatto prima di A. In particolare E = 0 se il cilindro si
trova inizialmente in una condizione di puro rotolamento. Ponendo !0 = 0 troviamo il
risultato cercato:
1
E= mv 2
6 0
Domanda 3
Dato che la velocit del centro di massa deve cambiare segno e che deve restare verificata
la condizione di rotolamento puro
v = !R
necessario che anche la velocit angolare cambi segno. Quindi il momento angolare
rispetto al centro di massa, negativo prima dellurto, deve divenire positivo. Dato che la
reazione della parete ha momento nullo rispetto al centro di massa del cilindro, la reazione
nel punto di contatto deve avere una componente impulsiva orizzontale e diretta verso
destra (il suo momento impulsivo deve essere positivo).
La forza impulsiva nel punto di contatto dovrebbe far aumentare la quantit di moto,
che in realt cambia segno. Quindi deve essere presente anche una reazione impulsiva
orizzontale della parete, che dovr essere diretta verso sinistra (e maggiore in valore
assoluto di quella del punto di contatto).
Domanda 4
A destra di A abbiamo
mv0 R 2 v0
!= =
I + mR2 3R
Scriviamo lenergia nella forma
1
E= I + mR2 ! 2
2
ma se lurto elastico questa si conserva, e quindi la velocit angolare cambia segno. La
variazione del momento angolare rispetto ad un polo preso nel punto di contatto
L= 2 I + mR2 !
ma lunica forza impulsiva con momento non nullo la reazione della parete, quindi deve
essere
2 I + mR2 ! = RJ
e quindi
2 I + mR2 2 v0
J= = 2mv0
R 3R
da cui 1 3
TA 1 TA 2
VC = V 0 = V0
TB TB
Il lavoro da fornire dato da
L = LC!B + LA!C
dove
Z V0
V0
LC!B = P dV = nRTB log
VC VC
LA!C = ncV (TA TB )
da cui
3 TB
L = nR TB log (TB TA )
2 TA
Domanda 2
La variazione di entropia del gas
TB
Sgas = ncV log
TA
mentre quella della sorgente a temperatura TB
Q 1
SB = = ncV (TB TA )
TB TB
e quindi
TB 1 L
S = ncV log (TB TA ) =
TA TB TB
Domanda 3
Detto Q1 il calore fornito al gas e Q2 quello sottratto alla sorgente alla temperatura TB
abbiamo dal primo principio
W = Q2 Q1 = Q2 ncV (TB TA )
cio
TB
Q2 = ncV TB log
TA
e quindi
TB
W = ncV TB log (TB TA ) = L
TA
~g
Figura 1.27.: Il recipiente cilindrico dl problema, nello stato di equilibrio iniziale e finale.
Problema 2
Una guida parabolica liscia descritta in coordinate cartesiane dallequazione
x2
y=
`
dove ` una costante positiva dalle opportune dimensioni. Una sbarretta sottile di
lunghezza b e massa m vincolata a muoversi con i due estremi fissati alla guida. Per
descrivere la posizione della sbarretta si consiglia di utilizzare langolo che questa forma
con la direzione orizzontale. Nel seguito interesser il comportamento del sistema per
1.
2. Scrivere lenergia cinetica del sistema in funzione di una unica coordinata e della
sua derivata.
Soluzione problema 2
Domanda 1
Dallequilibrio meccanico del pistone troviamo
V
P =k
S2
e inoltre
P V = RT
da cui
r
RS 2 T
V =
r k
kRT
P =
S2
Ponendo T = T0 otteniamo
r
RS 2 T0
V0 =
r k
kRT0
P0 =
S2
Domanda 2
Per la conservazione dellenergia del sistema gas+molla+massa abbiamo
2
k Vf Vf
U 0 = c V Tf + 2
+ Mg
2S S
con
k V02 V0
U 0 = c V T0 + 2
+ Mg
2 S S
3
= c V + R T0
2
Domanda 3
Detti Q1 e Q2 i calori ceduti al sistema e al bagno termico abbiamo
W = Q1 Q2
e quindi
R
Q1 = cV + (Tb T0 )
2
Operando reversibilmente deve essere
Q2 Tb Vf
S= + cV log + R log =0
Tb T0 V0
p
12 ma dato che V /S = RT /k otteniamo
1 Tb
Q2 = Tb cV + R log
2 T0
e quindi
1 Tb
W = cV + R Tb log (Tb T0 )
2 T0
Questa quantit non mai negativa, infatti W = 0 per Tb = T0 come ovvio, inoltre
dW 1 Tb
= cV + R log
dTb 2 T0
Soluzione problema 2
Domanda 1
Dette xcm , ycm le coordinate del centro di massa della sbarretta possiamo scrivere le
coordinate degli estremi nella forma
b
x1 = xcm cos
2
b
y1 = ycm sin
2
b
x2 = xcm + cos
2
b
y2 = ycm + sin
2
Imponendo che questi si trovino sulla guida, abbiamo
2
b 1 b
ycm sin = xcm cos
2 ` 2
2
b 1 b
ycm + sin = xcm + cos
2 ` 2
Domanda 2
Lenergia cinetica della sbarretta si pu scrivere nella forma
1 1 M `2 2
K = M x 2cm + y cm
2
+
2 2 12
Derivando le coordinate del centro di massa rispetto al tempo troviamo
`
x cm '
2
y cm ' 0
Domanda 3
Lenergia ottenuta precedentemente quella di un oscillatore armonico con
s
1 3g b2
f= 1
2 2 ` `2
~g
0
`, m
m
Problema 2
Un elastico di gomma si pu descrivere da un punto di vista termodinamico utilizzando
la tensione , la lunghezza ` e la temperatura T . Si sa che valgono le leggi
" 3 #
a`T `0
(`, T ) = 1
`0 `
U (`, T ) = CT
I `2
!= ! 0 = !0 = !0
md2 3d2
dove !1 la velocit della prima asta immediatamente dopo lurto, !2 quella della seconda.
Risolvendo troviamo
e quindi
(!0 + !1 ) = !2
I0
I (!0 !1 ) = !2
I
Risolvendo troviamo
I0 I
!1 = !0
I0 + I
2I
!2 = !0
I + I0
Anch la seconda asta faccia un giro completo necessario che
1 0 2
I !2 > mgd
2
ossia
1 2 (I + I 0 )2
I! > mgd
2 0 4II 0
Daltra parte lenergia cinetica della prima asta immediatamente prima dellurto vale
1 2 `
I! = mg (1 cos 0 )
2 0 2
e quindi deve essere
0 d (I + I 0 )2
sin2 =
2 ` 4II 0
2
x2 + 1 1 3 1
= = x + 2x + (1.34.1)
4x 4 x
Problema 2
Domanda 1 Dal primo principio troviamo
@`
dQ = dU d` = CdT dT
@T
e quindi
@`
C = C
@T
Per calcolare la derivata possiamo scrivere
0 1
T = 2
a ` `0
`0 `
da cui 3 2
`
1 1 `0
@` @T a`0
= =
@T @` 0 ` 3
`
`0 2+ `0
Quindi
3 2
`
1 `0
C = C + a`0 3
` `
`0 2+ `0
CdT = d`
e quindi " 3 #
dT a` `0
= 1 d`
T C`0 `
Integrando otteniamo
" #
T a`0 1 ` 2 `0 3
log = +
T0 C 2 `0 ` 2
e quindi ( " #)
a`0 1 ` 2 `0 3
T = T0 exp +
C 2 `0 ` 2
Notiamo che la funzione T (`) ha un minimo quando
2
` `0
=0
`0 `
cio per ` = `0 .
C B
T1
T0
D A
Figura 1.29.: Il ciclo rappresentato nel piano S T . Notare che per ottenere lavoro positivo
il verso di percorrenza deve essere invertito rispetto a quello indicato.
T0
=1
T1
Il verso di percorrenza si determina osservando che in una espansione isoterma
dQ d`
dS = =
T T
e quindi lentropia diminuisce (per > 0): lelastico cede calore.
Domanda 4 Il ciclo si rappresenta nel piano ` T notando che le isoterme sono rette oriz-
zontali, e le adiabatiche corrispondono alla funzione T (`) determinata precedentemente.
Il grafico riportato qualitativamente in Figura (1.30)
T1 B C
T0
A D
`0 `
~g
x y
5. Se lestremo che urta il piano resta vincolato ad esso, con lasta libera di ruotare,
quanto vale la velocit angolare dellasta immediatamente dopo lurto?
~g T1
T0
2. Calcolare il lavoro massimo che possibile estrarre dal sistema con una macchina
termica ciclica che utilizzi il gas e il liquido come sorgenti. Si consideri costante
la capacit termica del liquido C, e si trascurino gli scambi di calore tra questo e
latmosfera.
3. Se nello scomparto superiore praticato un foro laterale, allaltezza del livello iniziale
del liquido, calcolare il calore minimo necessario da fornire al gas per far fuoriuscire
tutto il liquido.
Soluzioni
Domanda 1.1 Si conserva la quantit di moto orizzontale, il momento angolare
rispetto al punto di contatto e lenergia. Quindi
0 = mvx
` ` `
mv0 sin = mvy sin mvx cos + I!
2 2 2
1 2 1 2 2 1 2
mv = m vx + vy + I!
2 0 2 2
Da cui vx = 0 e
I! 2
v02 vy2 =
m
2I!
v0 + vy =
m` sin
Dividendo membro a membro otteniamo
`! sin
v0 vy = (1.35.1)
2
2I!
v0 + vy = (1.35.2)
m` sin
e sommando membro a membro troviamo
4v0 sin
!= 4I
` sin2 + m` 2
Domanda 1.2 Per rendere minimo in modulo ! si deve avere il pi grande valore
possibile di I compatibile con i vincoli del problema. Quindi si deve distribuire la massa
sugli estremi, met per parte per avere il centro di massa nel punto medio dellasta. In
questo caso
`2
I=m
4
e quindi
4v0 sin
!=
` sin2 + 1
`! sin
v0 =
2
2I!
v0 =
m` sin
e dividendo membro a membro (sin 6= 0) troviamo
4I
sin2 = <1
m`2
Il caso I = 0 va trattato a parte, e si vede immediatamente che non ammette soluzioni.
Domanda 1.4 Calcoliamo la velocit del centro di massa dopo lurto, sottraendo
membro a membro le equazioni (1.35.1) e (1.35.2):
2 2
m` sin 4I
vy = !
4m` sin
4I
sin2 m`2
= v0 4I
sin2 + m`2
Dato che limpulso trasferito uguale alla variazione della quantit di moto del sistema
4I
sin2 m`2
J= mv0 4I
+ mv0
sin2 + m`2
!
4I
m`2
= 4I
2mv0
sin2 + m`2
da cui
2v0
`
!= 4I
sin
1 + m` 2
dW = dQ1 dQ2
ma
dQ1 = cP dT
Per il liquido
dQ2 = dU + P2 Sd`2 P1 Sd`1
dove P2 la pressione alla superficie superiore e P1 quella alla superficie inferiore, `2 e
`1 i corrispondenti livelli. Ma dato che P2 P1 = mg/S e dU = CdT + mgdh, dove
h = (`1 + `2 )/2, abbiamo (d`2 = d`1 = dh = dV /S)
dV
dQ2 = CdT + (mg + P2 S P1 S)
S
= CdT
W = cP (T0 Tf ) + C (T1 Tf )
dQ = cV dT + P dV
P = Pa + gh
Laltezza del liquido una funzione lineare del volume del gas
P0 Pa V V0
h=
g S
e quindi
V V0
dQ = cV dT + P0 g dV
S
Integrando otteniamo
g
Q = cV (T T 0 ) + P0 V V2
mg 2S g
= cV (T T0 ) + + Pa V V2
S 2S
dove V il volume del liquido
m
V =
La temperatura finale del gas data da
Pa (V0 + V)
T =
R
Quindi
m cV c V T0 m2 g
Q= + 1 Pa +
R 1 + SPmg
a 2S
198
2.1. 10 GENNAIO 2007
1. Supponendo che la particella non cada nella scanalatura calcolare la velocit del
centro di massa del sistema massa+blocco. Rimane la stessa anche dopo lurto?
k, `0
R/2
3. Scelta una opportuna coordinata scrivere le equazioni del moto per il sistema, sempre
per `0 generico.
Domanda 2
La particella cade nella scanalatura se percorre una distanza b relativa al blocco prima
dellurto con la parete. La forza di attrito applicata al cuneo vale
Fa = d mg
quindi il moti del cuneo e della particella sono uniformemente accelerati, dati da ( =
m/M )
1
s = v0 t d gt2
2
1
S = d gt2 .
2
Il tempo b necessario a percorrere una distanza relativa b determinata da
1
s S = v 0 b d (1 + ) gb2 = b
2
e quello a cui avviene lurto da
1
S= d gu2 = L b.
2
Segue che
p
v0 v02 2bd (1 + ) g
b =
d (1 + ) g
s
2(L b)
u = .
d g
2d g(1 + )b
x= 0
v02
e
1+ L
= 1 0.
b
La disequazione diviene p p
1 1 x< x
che ha per soluzione
4
0 x < min 1,
(1 + )2
ossia ( )
v02 4 (1 + ) Lb 1
0 d < min 1, 2 .
2g(1 + )b L
(1 + ) 1
b
Domanda 3
Se la particella si ferma relativamente al blocco prima dellurto, immediatamente dopo
continuer a muoversi con la stessa velocit relativa al sistema di laboratorio. Questa
data dalla velocit del centro di massa del sistema prima dellurto determinata in
precedenza.
Condizione necessaria per passare oltre il bordo destro ovviamente quella di non
cadere nella scanalatura, cio per quanto visto al punto precedente
4
x min 1, .
(1 + )2
Se inoltre x 1 la particella ferma rispetto al blocco prima dellurto, con una energia
Per poter passare oltre il bordo destro questa dov essere maggiore del lavoro che verr
fatto dalle forze di attrito dopo lurto sul tratto non ancora percorso sul blocco. Il tratto
gi percorso si pu trovare eguagliando lenergia disponibile nel centro di massa al lavoro
fatto sul sistema dallattrito:
1 2
v = d mg ( )
2 0
dove e sono gli spostamenti di particella e blocco. Ma nel sistema del centro di massa
m +M =0
per cui
1 2 m
v0 = d mg 1 +
2 M
e quindi
2
1 v02 M
= .
2 d g m+M
La velocit finale si otterr quindi dallequazione
2 " 2 #
1 mv0 1 1 v02 M
K= m = mv 2 + d mg b
2 m+M 2 2 d g m+M
e v 2 > 0 corrisponder alla condizione per la quale la particella passa sul bordo. Quando
x < 1 avremo sicuramente il passaggio del bordo, e la valocit finale si potr ottenere
semplicemente da
1 1
mv02 = mv 2 + d mgL
2 2
da cui q
v = v02 2d gL .
e quella potenziale
1
U = k(` `0 ) 2
2
Con q r
5
`= R2 sin2 + (R cos R/2)2 =R cos .
4
Nel nostro caso `0 = 0 quindi
1 kR2 5
E = K + U = mR2 2 + cos .
2 2 4
Domanda 2
Se sulla molla vi tensione, una posizione sar di equilibrio solo quando questa ortogonale
al vincolo. Ci possibile chiaramente soltanto in = 0 e = .
Laltra possibilit che non vi sia tensione. Questo accade quando la molla alla sua
lunghezza di riposo, il che significa
2 2 5
`0 = R cos
4
Domanda 3
Possiamo ottenere le equazioni del moto derivando lenergia totale rispetto al tempo:
2 r !2 3
d 41 k 5
E = mR2 2 + R cos `0 5
dt 2 2 4
r !
2 5 sin
= mR + k R cos `0 q
4 5
2 4 cos
da cui 0 1
k@ `0
mR2 + R q A sin = 0 .
2 5
cos
4
Per spostarsi da un punto allaltro della terra si pensa di scavare un tunnel rettilineo
che unisca la partenza e la destinazione, come in figura. Una cabina di massa m viene
lasciata libera di muoversi nel tunnel, accelerata dalla forza di gravit. Si suppone di
poter trascurare gli attriti. Nel seguito si tenga presente che vale la seguente propriet:
allinterno di un qualsiasi guscio sferico di densit omogenea le forze gravitazionali sono
nulle. Assumere uniforme la densit della terra.
1. Immaginare di voler fare un viaggio agli antipodi, scavando quindi una galleria
passante per il centro della terra. Determinare lenergia potenziale gravitazionale
della cabina in funzione della sua distanza dal centro della terra e calcolare il tempo
necessario al viaggio.
2. Adesso si vuole viaggiare da Roma (longitudine= 12 270 , latitudine= 41 550 ) a New
York (longitudine= 70 150 , latitudine= 40 450 ). Calcolare anche in questo caso il
tempo necessario al viaggio.
3. Alternativamente, si vuole fare uno dei due viaggi precedenti (a scelta) su una
cabina lanciata in orbita circolare al livello del suolo (trascurare anche in questo
caso qualsiasi forma di attrito). Calcolare nuovamente il tempo di percorrenza.
v0
A
3. Sempre nel caso di vincolo monolatero esiste la possibilit, per una data velocit
iniziale v0 , di disegnare la guida tra il punto A e il punto B in modo tale da evitare
il distacco? Motivate la vostra risposta e in caso positivo trovate un esempio.
Problema 2
v0
1. Inizialmente anche il setto di destra viene bloccato. Mostrare che la media temporale
della forza esercitata su un setto dalla particella proporzionale alla sua energia
cinetica, e trovare la costante di proporzionalit.
2. Con le stesse condizioni iniziali si lascia il setto di destra libero di muoversi. Calcolare
langolo della traiettoria della particella dopo un rimbalzo su ciascuno dei due
setti, e la sua energia dopo un gran numero di urti.
3. Muovendo con velocit costante molto piccola il setto si riduce della met il volume
del recipiente. Trovare una quantit conservata durante il processo, e calcolare
lenergia cinetica finale della particella.
Soluzione problema 1
Domanda 1
Domanda 2
Domanda 3
Soluzione problema 2
Domanda 1
Domanda 2
Domanda 3
3. Calcolare la frequenza delle piccole oscillazioni radiali attorno alle orbite circolari.
1. Che relazione deve valere tra i parametri in gioco per essere certi di non toccare
terra dopo il salto?
m1 ,v0
m2
Nel sistema in figura il pendolo costituito dalla massa m2 e da una bacchetta rigida
di massa trascurabile si trova, al momento dellurto con la massa m1 , in quiete nella
posizione indicata, parametrizzata dallangolo 0 .
1. Calcolare la velocit della particella dopo lurto (elastico) con il piano inclinato, in
modulo, direzione e verso.
2. Stessa domanda, supponendo adesso che il piano inclinato non sia pi fissato, ma
libero di scivolare senza attrito sul piano di appoggio.
3. Supponendo che tra piano inclinato e suolo sia presente un attrito statico con
coeciente s , per quali valori di s e il piano inclinato rimane in quiete dopo
lurto?
P
h
O
2. Per un fissato h, con 0 h R per quali valori della costante elastica Q una
posizione di equilibrio stabile?
Una nave spaziale di massa M con propulsione a reazione mantiene la direzione del
getto di gas inclinata di un angolo con la direzione del suo movimento, come in figura.
Il gas viene emesso con velocit costante V relativa alla nave, e anche la quantit di gas
emessa per unit di tempo m costante. Data una velocit iniziale v0 :
1. Calcolare il modulo della velocit della navicella in funzione della massa di gas
emessa.
2. Supponendo che questo venga spinto leggermente lontano dalla posizione preceden-
temente determinata, determinare gli angoli di distacco.
~vg = (V sin ) n
+ (V cos + v) (2.7.1)
d~v
(M m) ~v = ~v (~v ~vg ) (2.7.4)
dm
ossia
1 dv 2 dv
(M m) = (M m) v = V v cos (2.7.5)
2 dm dm
che si pu integrare direttamente
Z
dm
v = v0 V cos = v0 + V cos log 1 (2.7.6)
0 M m M
Domanda 2
Dallequazione scritta precedentemente troviamo
d~v
(M m) = Vn
(2.7.7)
dm
Scriviamo esplicitamente
~ = (cos , sin ) (2.7.8)
e
n
= ( sin , cos ) (2.7.9)
otteniamo
d dv
(M m) v n
+ = Vn
(2.7.10)
dm dm
da cui segue che il modulo della velocit costante, mentre
V m V m
= log 1 = log 1 t (2.7.11)
v M v M
e quindi
d~r d d~r mV
v/V d~r cos
= = e =v (2.7.12)
dt dt d Mv d sin
d~r k cos
= e (2.7.13)
d sin
Domanda 3
Usando le equazioni precedenti vediamo che dopo aver espulso met della sua massa la
nave ha raggiunto la velocit
v = V log 2 . (2.7.19)
Dopo avere orientato nuovamente i propulsori avremo
2
v = V log 2 + V log 1 (2.7.20)
M
e quindi la nave si fermer nuovamente quando
2 1
1 = (2.7.21)
M 2
cio per una massa espulsa
M
= . (2.7.22)
4
Domanda 2
Possiamo sempre ragionare nel sistema solidale con la calotta, considerando la direzione
verticale quella nella quale p
si trova la posizione di equilibrio, e una accelerazione di gravit
apparente di modulo g = a2 + g 2 .
0
1
E = mR2 2 + mg 0 R cos = mg 0 R (2.7.26)
2
da cui possiamo ricavare
2g 0
2 =(1 cos ) (2.7.27)
R
Consideriamo adesso lequazione del moto in direzione radiale. Avremo
m 2 R = mg 0 cos + N (2.7.28)
Domanda 3
Nella condizione iniziale il punto materiale accelera insieme alla calotta, quindi sar
F = (M + m)a (2.7.31)
F = Ma (2.7.32)
R
I
m
M
y = f (x)
v0
x
Una particella viene lanciata con velocit iniziale v0 su una guida liscia descritta
dallequazione y = f (x) in presenza di gravit. Si osserva che la sua velocit varia nel
tempo secondo la legge
v(t) = v0 e t (2.8.1)
dove una costante positiva.
1. Quanto spazio viene percorso in totale?
2. Esiste una velocit per la quale la rotaia non esercita una reazione vincolare? Se s,
se ne calcoli il valore in funzione di e v.
2. Un altro proiettile con stessa massa e velocit colpisce il bersaglio. Si osserva che la
massima velocit del proiettile dopo lurto nella direzione trasversale v 00 . Si calcoli
la massa del bersaglio, sempre nel caso di urto elastico.
3. Si osserva ora che il proiettile viene deviato di un angolo . Lurto elastico. Per
una fissata velocit finale del proiettile si stabilisca la relazione tra M e .
Domanda 2
Le equazioni del moto si scrive
m
x = Nx (2.9.4)
m
y = Ny mg (2.9.5)
0 = Nx (2.9.6)
2
2mv = Ny mg (2.9.7)
Domanda 3
Avremo equilibrio quando la somma della forza di gravit e della forza apparente nel
sistema solidale alla rotaia
F~ = ( ma, mg) (2.9.9)
normale al vincolo. Un vettore tangente alla guida dato da
~
dR
= (1, 2x) (2.9.10)
dx
e quindi deve essere
~
dR
F~ = ma 2xmg = 0 (2.9.11)
dx
e quindi
a
x= (2.9.12)
2g
mv = mv 0 + M V (2.9.13)
1 1 1
mv 2 = mv 02 + M V 2 (2.9.14)
2 2 2
da cui
M
v + v0 = V (2.9.15)
m
M 2
(v + v 0 )(v v0) = V (2.9.16)
m
e quindi, se v 6= v 0
M
v + v0 = V (2.9.17)
m
(v v0) = V (2.9.18)
da cui
v + v0
M= m (2.9.19)
v v0
Domanda 2
Scriviamo nuovamente la conservazione di energia e quantit di moto,
mv = mvx + M Vx (2.9.20)
0 = mvy + M Vy (2.9.21)
1 1 1
mv 2 = m vx2 + vy2 + M (Vx2 + Vy2 ) (2.9.22)
2 2 2
Eliminando Vx , Vy dallultima equazione abbiamo
m m 2
v 2 = vx2 + vy2 + (v vx )2 + v (2.9.23)
M M y
Ricaviamo la velocit trasversale
M h 2 m i
vy2 = v vx2 (v vx )2 (2.9.24)
M +m M
e massimizziamo rispetto a vx :
dvy2 2M h m i
= (v vx ) vx = 0 (2.9.25)
dvx M +m M
da cui
m
vx = v (2.9.26)
M +m
Sostituendo troviamo la massima velocit trasversale
M
v 00 = v (2.9.27)
M +m
Domanda 3
Scriviamo ancora le leggi di conservazione, in forma vettoriale:
M~
~v ~vf = V (2.9.29)
m
1 1 1
mv 2 = mvf2 + M V 2 (2.9.30)
2 2 2
Elevando al quadrato ambo i membri della prima equazione abbiamo
M2 2
v 2 + vf2 2vvf cos = V (2.9.31)
m2
e eliminando la velocit del proiettile usando la conservazione dellenergia otteniamo
M 2
v 2 + vf2 2vvf cos = v vf2 (2.9.32)
m
da cui
v 2 + vf2 2vvf cos
M =m (2.9.33)
v2 vf2
x = at (2.10.1)
y = b sin kt (2.10.2)
1. Determinare a e b in termini di v0 , k e .
Problema 2
A m
M
h
Una particella di massa m viene lasciata libera nel punto A con velocit iniziale nulla,
e scivola sulla guida priva di attrito fino al punto B. La guida ha il profilo superiore di un
quarto di circonferenza di raggio R, massa M , pu muoversi sul piano orizzontale liscio
ed pure inizialmente ferma. Il punto B ad una altezza h da terra.
2. Determinare la velocit della particella quando, dopo essersi staccata dalla guida
in B, arriva a terra.
x(t)
= a (2.10.3)
y(t)
= bk cos kt (2.10.4)
ed ponendo x(0)
= v0 cos e y(0)
= v0 sin si trova
a = v0 cos (2.10.5)
v0
b = sin (2.10.6)
k
Domanda 2
Sostituendo t = x/a nella seconda equazione si trova
kx v0 sin kx
y = b sin = sin (2.10.7)
a k v0 cos
Per calcolare la gittata poniamo y = 0. Questo significa (supponendo 0 < < /2)
v0
d= cos (2.10.8)
k
quindi la gittata tanto maggiore quanto pi piccolo , al limite d = v0 /k.
Domanda 3
Derivando due volte rispetto al tempo si trova
x
= 0 (2.10.9)
2
y = bk sin kt (2.10.10)
ossia
F~ = m
xx + m
y y = mk 2 y y (2.10.11)
dove si indicato con e gli spostamenti orizzontali finali della particella e della guida.
Inoltre lo spostamento orizzontale finale della particella relativo alla guida vale
=R (2.10.13)
Domanda 2
Lenergia del sistema si conserva, e si pu scrivere nella forma
2
1 1
E = M X + m X + R sin + R2 2 cos2
2
mgR sin (2.10.15)
2 2
dove si sono scelte come coordinate la posizione orizzontale della guida e langolo in figura.
Anche la quantit di moto orizzontale si conserva, e vale
Px = M X + m X + R sin (2.10.16)
(M + m) X + mR = 0 (2.10.17)
e
1 1 2
M X 2 + m X + R mgR = 0 (2.10.18)
2 2
da cui
mR
X = (2.10.19)
m+M
r
2g m
= 1+ (2.10.20)
R M
Infine
s
M
vx = X + R sin = 2gR (2.10.21)
2 M +m
vy = R cos = 0 (2.10.22)
2
Il moto che segue sar a velocit uniforme lungo x, e uniformemente accelerato (a = g)
Domanda 3
La velocit del centro di massa in direzione orizzontale sempre nulla, quindi dopo lurto
il sistema fermo.
v0
h
X
Problema 2
y=h k
` g
x = v0 sin t
1 2
y = v0 cos t gt
2
e il tempo di volo si trova ponendo y = 0:
2v0 cos
t =
g
Sostituendo troviamo la gittata
v02
xmax (t ) = (2.11.2)
g
dy gx2
=x cot = 0 (2.11.5)
d cot v02
Sostituendo si trova
1 v02 gx2
ymax (x) = (2.11.6)
2 g v02
Domanda 3 Osserviamo che lugello ruota con velocit angolare costante (infinita nel
limite h ! 0)
u
!=
2h
e la sua estremit con velocit vT = 2 u. Il modulo della velocit del getto dacqua
1 h i
U = mg` cos + k (h ` cos )2 + `2 sin2 = ` (mg kh) cos + costante
2
Per la stabilit necessario che essa abbia un minimo in = 0. Questo accade se
mg
h>
k
v2
m =F k` (2.11.9)
`
dove F la forza cercata. Sostituendo troviamo
F = k` mg (2.11.10)
v0
Una pallina di massa m, che si pu approssimare come un punto materiale, si trova
inizialmente in quiete su in piano orizzontale privo di attrito. Un corpo della forma in
figura (il profilo superiore un quarto di circonferenza di raggio R), di uguale massa,
viene lanciato verso di esso con velocit iniziale v0 .
1. Per quale valore della velocit iniziale v0 la pallina giunge alla sommit del corpo?
Problema 2
Un punto materiale di massa m si muove in un piano orizzontale, confinato in una regione
circolare di raggio R da una parete cilindrica su cui pu rimbalzare elasticamente. Il punto
inoltre fissato al centro della regione da una molla di costante elastica k e lunghezza a
riposo nulla. Ricordiamo che in assenza della parete le orbite sono ellittiche.
1. Per quali valori dellenergia E0 e del momento angolare iniziale L0 (valutato rispetto
al centro della regione) la particella urta le pareti?
2. Per quali valori del momento angolare sono possibili orbite circolari?
Domanda 2
Quando la pallina raggiunge laltezza massima si muove con la stessa velocit V (orizzon-
tale) del corpo. Dalla conservazione della quantit di moto orizzontale troviamo
mv0 = 2mV
e quindi
v0
V =
2
Domanda 3
Ricaviamo 2 dalla conservazione dellenergia. Nel momento del distacco lenergia nel
sistema del centro di massa vale
1 1
E = R2 2 + mgR = v02
2 2
e quindi
v2 4g
2 = 02
R R
da cui
m 2
F = v 4gR
2R 0
Notare che F = 0 se v0 = v0 .
1 k L20
E0 = mr 2 + r2 +
2 2 2mr2
dove L il momento angolare rispetto al centro, pure conservato. Il massimo e il minimo
allontanamento dal centro sono determinati da r = 0, ossia
2E0 2 L2
r4 r + 0 =0
k km
Risolvendo troviamo r
E 0 E02 L20
r2 =
k k2 km
da cui la condizione per avere un urto
r
E0 E02 L20
+ >R
k k2 km
Domanda 2
In unorbita circolare la distanza massima e minima dal centro coincidono. Dallequazione
scritta precedentemente segue che deve essere
E02 L20
=
k2 km
Inoltre
E0 |L0 |
r2 = =p
k km
da cui si trova che orbite circolari saranno possibili per
p
|L0 | < R2 km
Domanda 3
Quando arriva ad urtare contro la parete la particella ha una quantit di moto radiale
pr = mr determinata da
p2 k L20
E0 = r + R 2 +
2m 2 2mR2
ossia, risolvendo, s
k 2 L20
pr = 2m E0 R
2 2mR2
Nellurto pr cambia di segno, mentro la quantit di moto tangenziale resta costante.
Limpulso ceduto, in direzione radiale. dunque
s
k 2 L20
pr = 2 2m E0 R
2 2mR2
Una schema molto semplice di bicicletta rappresentato in figura. I due punti di con-
tatto con il suolo A e B si muovono istante per istante con velocit ~v1 e ~v2 , parallelamente
alla direzione della ruota. Poniamo a = AB e indichiamo con langolo di rotazione del
manubrio.
1. Trovare la relazione tra |~v1 | e |~v2 |, in funzione dellangolo .
2. Determinare per dati |~v1 | e la legge oraria del punto B in un sistema di riferimento
con origine nel punto A, e assi in direzione fissa rispetto al suolo.
3. Determinare la traiettoria del punto A in un sistema di riferimento fissato al suolo.
Problema 2
k m1
m2
Le due masse in figura sono collegate da un filo inestensibile di massa nulla, e la prima
vincolata alla parete da una molla di costante elastica k e lunghezza a riposo nulla.
1. Si determini lallungamento della molla allequilibrio.
2. Determinare la frequenza delle oscillazioni del sistema, nellipotesi che la massa m1
non urti contro la parete.
3. Supponendo che il filo sia in grado di sopportare una tensione massima TM , deter-
minare la massima velocit iniziale che le masse possono avere nella posizione di
equilibrio per evitare che questo si spezzi.
quindi
x0B = a cos !t
0
yB = a sin !t
con
|~v1 |
!= tan
a
Domanda 3 Nel sistema di riferimento fisso al suolo il punto A si muove nella direzione
di B con velocit costante in modulo |~v1 |. La direzione quindi ruota con la velocit
angolare ! determinata al punto precedente. Quindi
x A = |~v1 | cos !t
y A = |~v1 | sin !t
xA = a cot sin !t
yA a cot = a cot cos !t
m1 x
= kx + T
m2 x
= m2 g T
(m1 + m2 )
x + kx = m2 g
da cui otteniamo r
k
! = 2f =
m1 + m2
Domanda 3 Dalle seconda delle due equazioni scritte in precedenza ricaviamo addesso
la tensione, ottenendo
T = m2 (g x )
e dato che
x = ` + A sin !t
v = A! cos !t
otteniamo
A! = v0
e quindi
x
= A! 2 sin !t = !v0 sin !t
Deve quindi essere
TM > m2 (g + !v0 )
e quindi
1 TM
v0 < g
! m2
d = r cos = x
~a = yey
Dato che
y = r sin = d tan
troviamo
d
y =
cos2
e
d d sin 2
y = +
cos2 cos2
e dato che
ey = er sin + e cos
troviamo
d 2
~a = + sin (
er sin + e cos )
cos2
ey = V ey
~v = y
x = d
y = y(0) V t
e quindi q
p
r(t) = x2 + y2 = d2 + (y(0) V t)2
Alternativamente si pu scrivere
d
=V
cos2
ed integrando
Z (t)
d
d =Vt
(0) cos2
da cui ((0) = 0 dato che r(0) = d)
d tan (t) = V t
ma p p
d
r= = d 1 + tan2 = d2 + V 2 t2
cos
m`2 = TP mg cos
ossia
TP = m`2 + mg cos
Dalla conservazione dellenergia abbiamo
1 2 2
m` mg` cos = mg` cos 0
2
2g
2 = (cos cos 0 )
`
e quindi
TP = mg (3 cos 2 cos 0 )
In conclusione
T = TP cos + M g
= mg (3 cos 2 cos 0 ) cos + M g
da cui
TM AX = mg (3 2 cos 0 ) + M g
TM IN = Mg
rispettivamente per = 0 e = 0 .
= 0 sin !0 t
con r
g
!0 =
`
Dopo laccelerazione sar, tenendo conto della continuit,
= 1 sin !1 t
dove r
g+a
!1 =
`
Imponendo anche la continuit di troviamo
!0
1 = 0
!1
= A cos !0 (t ) + B sin !0 (t )
v(t) = A sin !t
v1 v2
Due masse m1 , m2 sono collegate da una molla con lunghezza a riposo nulla e costante
elastica k. Inizialmente le due masse si trovano ad una distanza 2a.
1. Se le velocit iniziali delle masse sono nulle, v1 = v2 = 0, dopo quanto tempo queste
si urtano?
v2
~a = er + v
e
R
e quindi
A2
~a = sin2 !t er + A! cos !t e
R
Domanda 2
Il modulo quadro dellaccelerazione vale
A4
a2 = sin4 !t + A2 ! 2 cos2 !t
R2
che possiamo anche scrivere come
A4 2
a2 = x + A2 ! 2 (1 x)
R2
con x = sin2 !t, 0 x 1. Questa funzione ha un minimo allinterno dellintervallo, il
massimo quindi sar per x = 1 o x = 0, cio
A4
a2 = (x = 1)
R2
a2 = A2 ! 2 (x = 0)
Domanda 3
Lo spazio percorso dato da
Z
A
s(t) = v(t)dt = cos !t
!
e perch tutta la circonferenza sia percorsa deve essere almeno
|A|
2 = 2R
!
ossia
|A| = R!
x= kx
Nel nostro caso la velocit iniziale relativa nulla, e la separazione relativa 2a, quindi
x(t) = 2a cos !t
Domanda 2
Usando la conservazione dellenergia disponibile nel centro di massa abbiamo
1 k k
V 2 + (2a)2 = `2M AX
2 2 2
cio r
`M AX = 4a2 + V 2
k
Domanda 3
Nel sistema del centro di massa il problema equivalente a quello visto alla prima
domanda, e quindi
=
2!
La velocit finale del sistema sar quella del centro di massa, cio V .
R `
!t
m
3. calcolare, sempre in funzione del tempo, la forza esercitata dalla sbarra sulla massa
nel limite ` R.
2. Se inizialmente la massa si trova ferma nel punto pi alto del piano e viene lasciata
andare, quanto vale il massimo allungamento della molla?
Domanda 2
Langolo che la sbarra forma con lorizzontale legato a !t dalla relazione
` sin = R sin !t
` cos = R! cos !t
da cui
R! cos !t R! cos !t
= = q
` cos ` 2
1 R`2 sin2 !t
La velocit angolare , a meno di un segno, .
Vediamo quindi che questa si annulla per
!t = /2 + k.
Domanda 3
La forza F esercitata dalla sbarra sulla palla diretta parallelamente alla sbarra stessa.
Inoltre nella direzione orizzontale deve essere
m
x = F cos
e quindi
m
F =q x
R2 2
1 `2
sin !t
x ' R! sin !t
e quindi
'
x R! 2 cos !t
Sostituendo otteniamo infine
mR! 2
F ' q cos !t ' mR! 2 cos !t
R2 2
1 `2
sin !t
k`0 + mg sin = 0
da cui
mg sin
`0 =
k
Domanda 2
Dato che la quantit di moto orizzontale del sistema inizialmente nullo e si conserva,
il centro di massa non si sposta orizzontalmente. Sia allistante iniziale che a quello di
massimo allungamento la velocit della particella relativa al piano si annulla, e quin-
di entrambi i corpi sono fermi. Possiamo allora applicare la conservazione dellenergia
ottenendo (ponendo h = 0 alla sommit del piano)
Einiziale = 0
1 2
Ef inale = k` mg`max sin
2 max
da cui ponendo Einiziale = Ef inale
2mg sin
`max =
k
Domanda 3
Scriviamo lenergia totale nella forma
1 1 1 k
E = M Vx2 + mvx2 + mvy2 + `2 mg` sin
2 2 2 2
ma dato che la quantit di moto orizzontale si conserva ed nulla possiamo anche scrivere,
applicando il teorema di Koenig
1 2 1 2 k
E = vr,x + mvr,y + `2 mg` sin
2 2 2
dove vr,x e vr,y = vy sono le velocit della particella relativa al piano e = mM/(m + M )
la massa ridotta. Daltra parte
vr,x = ` cos
vr,y = ` sin
e quindi
1 k
E= cos2 + m sin2 `2 + `2 mg` sin
2 2
Derivando rispetto al tempo
v0
R
x
Un punto materiale si muove su una guida della forma in figura, ottenuta prolungando
un quarto di circonferenza di raggio R con delle rette. Il modulo della velocit del punto
costante e vale v0 , inoltre x = 0 per t = 0.
vx vy
R
v0
t= 2v0
v0
ax ay
v02/R
Abbiamo:
vx = v0
vy = 0
vx = 0
vy = v0
Domanda 2
Possiamo direttamente derivare le espressioni precedenti rispetto al tempo. Lunico
intervallo con accelerazione diversa da zero 0 < t < 12 vR0 , nel quale
v02 v0
ax = sin t
R R
v02 v0
ay = cos t
R R
Alternativamente si poteva osservare che in un moto circolare uniforme abbiamo solo
una accelerazione centripeta di modulo v02 /R, da proiettare lungo i due assi. Entrambe
le accelerazioni sono rappresentate in Figura 2.1 (grafico inferiore).
Domanda 3
Sappiamo che x = v0 t, e che sulla parte curva della guida x2 + y 2 = R2 .
q
y = R2 v02 t2
v2t
y = p 0
R2 v02 t2
R2 v02
y = 3/2
R2 v02 t2
e quindi
R2 v02
|a| = |
y| = 3/2
R2 v02 t2
Domanda 2
Se le due masse restano attaccate abbiamo una oscillazione armonica attorno al punto di
equilibrio del tipo
y= cos !t
p
con ! = K/M . Daltra parte lequazione del moto per la massa superiore
M M
y3 = g+N
2 2
dove N la reazione normale, che pu essere solo positiva. Allore il distacco si avr se
M M
N= (
y3 + g) = ! 2 cos !t + g < 0
2 2
e questo accadr per
g gM
> =
!2 k
Domanda 3
La massa m1 si staccher da terra se la forza della molla superer M g. Dato che, ancora
una volta, in assenza di distacco abbiamo una oscillazione armonica di ampiezza attorno
alla posizione di equilibrio dovr essere
Mg < K ( `eq )
cio
Mg 2M g
> + `eq =
K K
Un pallone viene lanciato con velocit iniziale di modulo v0 dalla sommit di un palazzo
di altezza h = 40m. La velocit iniziale inclinata rispetto allorizzontale di un angolo .
Nel rispondere alle domande che seguono si pu trascurare lattrito dellaria.
1. Se nello stesso momento un uomo inizia a correre dalla base del palazzo, con quale
velocit costante deve muoversi per riuscire a prendere il pallone?
2. Dopo quanto tempo il pallone tocca terra? Come si deve lanciare il pallone per
rendere massimo questo tempo?
m2
g m1
Domanda 2
Le leggi orarie del pallone sono date da
x = v0 cos t
1 2
y = h + v0 sin t gt
2
Il pallone tocca terra quando
2v0 sin 2h
t2 t =0
g g
ossia per s
v0 sin v02 sin2 2h
t= + +
g g2 g
che una funzione crescente di sin . Il massimo si ottiene quindi per sin = 1, cio per
= /2, e vale s
v0 v02 2h
tmax = + +
g g2 g
Domanda 3
La velocit verticale data da
y = v0 sin gt
Sostituendo il tempo trovato precedentemente abbiamo
q
vf = v02 sin2 + 2hg
T = m1 g sin
T m2 g k` = 0
da cui
m1 sin m2
`= g
k
che risulta positivo per m2 < m1 sin .
Domanda 2
Scriviamo le equazioni del moto per le due masse, usando come coordinata lallungamento
della molla:
m2 ` = T k` m2 g
m1 ` = m1 g sin T
Domanda 3
Riscriviamo lequazione del moto precedente, ponendo k = 0. Otteniamo
3. Supponendo che per t > 0 il modulo della velocit valga v(t) = t, con costante
positiva, come si deve scegliere a(t) anch la traiettoria sia identica a quella
precedentemente determinata?
m1 m2
d , s
Due masse m1 , m2 sono appoggiate su un piano orizzontale come in figura, ad una
distanza `0 luna dallaltra e inizialmente in quiete. Sono inoltre collegate da una molla
di lunghezza a riposo nulla e costante elastica k. Tra piano e masse si ha attrito statico e
dinamico, caratterizzato rispettivamente dai coecienti s e d < s .
1. Per quale valore minimo s del coeciente di attrito statico il sistema rimane in
equilibrio?
2. Supponendo s < s , per quale valore massimo d del coeciente di attrito dinamico
le due masse arrivano a toccarsi?
Domanda 2
Per quanto visto al punto precedente laccelerazione tangenziale nulla. Quindi il modulo
dellaccelerazione uguale al modulo dellaccelerazione normale, da cui
v02
a0 =
dove il raggio di curvatura della traiettoria, che quindi costante. Il moto quindi
circolare uniforme, e la traiettoria una circonferenza di raggio R = v02 /a0 .
Domanda 3
Per avere ancora un moto circolare dovr essere
v 4 (t) a20
a2 (t) = v(t)
2+ = 2
+ 4 4
t
R2 v04
Fa,1 + k`0 = 0
Fa,2 k`0 = 0
e quindi
k`0
s =
g min (m1 , m2 )
Domanda 2
Le equazioni del moto si possono scrivere nella forma
m1 x
1 + k (x1 x2 ) = d m1 g
m2 x
2 + k (x2 x 1 ) = d m2 g
dove abbiamo approfittato del fatto che siamo interessati al solo caso in cui la velocit della
massa m1 positiva e quella della massa m2 negativa. Per il moto relativo ` = x2 x1
possiamo scrivere
` + k` = 2d g
dove la massa ridotta. Ma questo un oscillatore armonico su cui agisce una forza
costante, che possiamo descrivere con unenergia potenziale
k 2
U (`) = ` 2d g`
2
Dato che nella configurazione iniziale e in quella finale che ci interessa lenergia cinetica
si annulla, dovr essere U (`0 ) = U (0) e quindi
k 2
` 2d g`0 = 0
2 0
da cui
k`0
d =
4g
Domanda 3
Lequazione per la coordinata relativa la stessa della domanda precedente. Per il centro
di massa abbiamo invece
m2 m1
xcm = d g
m1 + m2
e quindi un moto uniformemente accelerato. Ponendo lorigine del sistema di coordinate
nella posizione della prima massa abbiamo
m2 `0 1 m2 m1
xcm = + d gt2
m1 + m2 2 m1 + m2
Per determinare listante dello scontro risolviamo lequazione del moto per la posizione
relativa. Abbiamo
2d g
`(t) = A cos t + B sin t +
k
p
con = k/. Imponendo le condizioni iniziali
2d g 2d g
`(t) = + `0 cos t
k k
e sostituendo otteniamo la posizione del centro di massa, che il punto nel quale avviene
la collisione
1 `0
xcm = m2 + (m2 m1 )
84+ m1 + m2
Per la velocit relativa abbiamo analogamente
`( ) = 2d g
`0 sin
k
r
4 2
= `0 1
4+ 16
2. Se la massa inizialmente ferma nel punto medio del segmento che unisce i punti
di sospensione determinare lorbita successiva.
dove ~r indica la posizione della massa e d~1 , d~2 indicano la posizione dei punti di sospensione.
Lequilibrio sar dunque dove F~ = 0, ossia in
k1 d~1 + k2 d~2 mg y
~req =
k1 + k2
Ponendo lorigine in d~1 + d~2 /2 abbiamo d~1 = d~2 = (d, 0) e quindi
k1 k2
xeq = d
k1 + k2
mg
yeq =
k1 + k2
Domanda 2
Il moto del sistema consiste nella composizione di due oscillazioni armoniche indipendenti
di periodo r
m
T = 2
k1 + k2
nelle direzioni orizzontali e verticali. Nel caso generale la traiettoria unellisse con centro
nel punto di equilibrio. Questa ellisse deve passare dal punto iniziale con velocit nulla.
Si tratta quindi di unellisse degenere: un segmento con un estremo nel punto iniziale e
con la posizione di equilibrio nel punto medio.
Domanda 3
Se laccelerazione nulla allora la forza totale che agisce sulla massa deve essere nulla. Ci
troviamo quindi nel punto di equilibrio, che viene raggiunto in un quarto del periodo di
oscillazione: r
T m
=
4 2 k1 + k2
y = 2xx
y = 2x 2 + 2x
x
e quindi p p
a0 = x2 + y2 = x2 + 42 x 2
da cui r s
a20 x 2 a20 a2x
= =
4x 2 4v02
Domanda 2
Il modulo della velocit vale
v 2 = x 2 + y 2 = 1 + 42 x2 x 2
Dato che lungo x il moto uniformemente accelerato al tempo t = t1 = 1s abbiamo
x = v 0 + a x t1
1
x = v0 t1 + ax t21
2
e sostituendo troviamo quanto richiesto.
Domanda 3
La particella si ferma al tempo t2 determinato da
v 0 + a x t2 = 0
e quindi a
v0
t2 =
ax
Lo spazio percorso fino a quel momento sar la lunghezza dellarco di parabola corrispon-
dente: Z t2 Z x2 p
s= vdt = 1 + 42 x2 dx
0 0
con
1
x2 = v0 t2 + ax t22
2
Integrando abbiamo infine
Z 2x2 p q q
1 1
s= 1 + u2 du = 2x2 1 + 42 x22 + log 2x2 + 1 + 42 x22
2 0 4
B (a, b)
2
1
( a, b)
A
2. Calcolare il modulo della velocit media, ed il lavoro che stato fatto sullautomobile.
3. Considerando tra tutte le traiettorie del tipo rappresentato in figura (cio rettilinee
sia per x < 0 che per x > 0) quella corrispondente al tempo di percorrenza minimo,
trovare una legge che lega gli angoli di incidenza 1 e 2 indipendente da a e b.
Cosa succede se v1 = v2 ?
` 0 g
`
m
t = t1 + t2
p p
a 2 + b2 a 2 + b2
= +
v1 v2
p
1 1
= a 2 + b2 +
v1 v2
Domanda 2
La velocit media sar in modulo
p
2 a 2 + b2 2v1 v2
v= =
t v1 + v2
ed il lavoro, per il teorema delle forze vive,
1
L = m v22 v12
2
Domanda 3
Indicando con h lordinata del punto della traiettoria con x = 0 abbiamo adesso
t = t1 + t2
q q
a2 + (b + h)2 a2 + (b h)2
= +
v1 v2
Troviamo il tempo minimo:
dt h+b h b
= p + q =0
dh 2
v1 a + (b + h) 2
v2 a2 + (b h)2
Domanda 2
Per la conservazione dellenergia
1
mg` cos 0 = mv 2 mg`
2
da cui p
v= 2g` (1 cos 0 )
Domanda 3
Scriviamo lequazione del moto nella direzione radiale:
v2
m = T + mg cos
`
da cui
v2
T = mg cos + m
`
Daltra parte dalla conservazione dellenergia abbiamo
e sostituendo
T = mg (3 cos 2 cos 0 )
267
3.1. 18 GIUGNO 2008
r
R
T0
n V1 n V2
1 1 1 R2
I p = Mp R 2 = R2 h R2 = M 2 R2
2 2 2 (R r2 )
dove abbiamo indicato con Mp la sua massa totale. Il cilindro mancante avrebbe invece
un momento di inerzia, sempre rispetto al suo asse,
1 1 1 r2
Im = mr2 = r2 h r2 = M 2 r2
2 2 2 (R r2 )
I = I p + Mp d 2 Im m (d + a)2
interessante notare che si poteva evitare il calcolo del centro di massa. Detta x una
posizione arbitraria presa sulla retta passante dai centri di cilindro e cavit avremmo
avuto rispetto ad esso
I x = I p + Mp x 2 Im m (x + a)2
ma sappiamo che il momento di inerzia minimo si ottiene quando x coincide con il centro
di massa. Quindi
dIx
= 2Mp x 2m (x + a) = 0
dx
e quindi
m
x= a=d
Mp m
Domanda 2
a
d
R
Scegliendo come coordinata langolo di rotazione possiamo scrivere lenergia nella forma
1
E = IO 2 M gd cos
2
dove IO il momento di inerzia del corpo rispetto al punto di appoggio. Questo si pu
ottenere applicando il teorema di Steiner al risultato della domanda precedente
IO = I + M `2
dove ` la distanza del centro di massa dal punto di appoggio, ossia (vedere Figura 3.1)
`2 = d2 + R 2 2Rd cos
Di conseguenza
1
E= I + M d2 + R 2 2Rd cos 2 M gd cos
2
Derivando rispetto al tempo
E = I + M d2 + R2 2Rd cos [M Rd sin ] 2 + M
gd sin = 0
Domanda 3
Al momento di un eventuale distacco la componente verticale dellaccelerazione del centro
di massa del sistema vale g. Dato che
ycm = d cos
abbiamo
ycm = d sin + d2 cos = g
Dato che non dipende da !0 , e 2 cresce con !0 , vediamo che lequazione precedente
ha sicuramente soluzioni per !0 abbastanza grandi e cos < 0.
Dalla conservazione dellenergia
1 1
I + M d2 + R 2 2Rd cos 2 M gd cos = I + M d2 + R 2 2Rd !02 M gd
2 2
otteniamo
I + M d2 + R2 2Rd 2M gd (1 cos )
2 = !2 = F ()
I + M (d2 + R2 2Rd cos ) 0 I + M (d2 + R2 2Rd cos )
1 dF () g
sin + F () cos =
2 d d
Per semplificare lequazione assumiamo che il distacco avvenga a = . Otteniamo allora
F () = g/d ossia
" #
2 2
g I + M (d + R) 4M d
!02 +
d I + M (d R)2 I + M (d R)2
T0 T2
=
V1 V2
e
V1 + V2 = V
quindi
T0
V1 = V
T0 + T2
T2
V2 = V
T0 + T2
Domanda 2
La trasformazione del gas nello scomparto a sinistra isoterma, quella del gas nello
scomparto a destra adiabatica. Il lavoro fatto sul sistema fatto sul pistone, e deve essere
uguale e opposto al lavoro fatto, sempre sul pistone, dai due gas. Quindi
W = L1 L2
e quello fatto dal gas a destra (tenendo conto che la sua temperatura finale T0 )
L2 = U2 = ncV (T2 T0 )
Determiniamo il volume finale V2f . Dato che la trasformazione del gas a destra adiabatica
abbiamo
T2 V2 1 = T0 V2f 1
e quindi
1
T2 1
V2f = V2
T0
In conclusione
V V2f
W = nRT0 log ncV (T2 T0 )
V1
1
1
V V2 TT20
= nRT0 log ncV (T2 T0 )
V1
(
" 1 #)
T2 T2 1
= nRT0 log 1 + 1 ncV (T2 T0 )
T0 T0
Domanda 3
Detto dQ1 il calore ceduto allo scomparto a sinistra e dQ2 quello ceduto allo scomparto
a destra abbiamo
dW = dQ2 dQ1
e daltra parte
dQ2 = dU2 + P2 dV2
ma P2 = P1 e dV2 = dV1 quindi
dV1
dQ2 = ncV dT2 P1 dV1 = ncV dT2 nRT0
V1
Integrando abbiamo
V1f
W = Q2 Q1 = ncV (T2 T0 ) + nRT0 log Q1
V1
Per calcolare il calore totale ceduto allo scomparto a sinistra osserviamo che per ottenere
il massimo lavoro si deve operare reversibilmente, quindi lentropia totale del sistema non
deve cambiare
dQ1
dS = + dS2 = 0
T0
Integrando abbiamo
Q1 = T 0 S2
ma
T0 V2f
S2 = ncV log + nR log
T2 V2
In conclusione
V1f T0 V2f
W = ncV (T2 T0 ) + nRT0 log + ncV T0 log + nRT0 log
V1 T2 V2
Nello stato finale T1 = T2 = T0 e quindi otteniamo, utilizzando le formule ottenute nella
soluzione della prima domanda,
V1f 1 T0 + T2
=
V1 2 T0
V2f 1 T0 + T2
=
V2 2 T2
ed in conclusione
2
T2 T2 1 T0 T2
W = ncV T0 1 log + nRT0 log +
T0 T0 4 T2 T0
m
O
Una massa m vincolata a muoversi come in figura lungo una sbarretta di lunghezza `
e momento di inerzia rispetto al centro I. La massa fissata al centro O di questultima
da una molla di lunghezza a riposo nulla e costante elastica k. La sbarretta libera di
ruotare in un piano orizzontale attorno al suo centro. Si trascurino gli attriti, e per le
prime due domande si consideri ` molto grande.
3. Si supponga adesso che inizialmente la massa sia nellorigine, e la sbarra stia ruo-
tando con velocit angolare !0 . Una piccola perturbazione sposta la massa. Per
quali valori di k questa arriva allestremo della sbarra e si sfila? Dopo che questo
accaduto, il vettore posizione della massa resta parallelo alla sbarra?
Problema 2
L
x1 x2
n
3. Trovare una funzione di stato del gas che rimane invariata nella trasformazione
precedente.
Soluzione problema 1
Domanda 1
Domanda 2
Domanda 3
Soluzione problema 2
Domanda 1
Domanda 2
Domanda 3
`,m
3. Calcolare la variazione di entropia del sistema e delluniverso nei due casi precedenti.
R2 M2
!2
n T2
n T1
! 2 R2 = ! 1 R1 (3.4.1)
Domanda 2
Detto langolo che la retta passante per il centro dei due dischi forma con la verticale
abbiamo che la condizione di rotolamento puro si scriver nel caso generale
! 2 R2 = (R1 + R2 ) + !1 R1 (3.4.2)
I1 ! 1 = F R1 (3.4.3)
I2 ! 2 = F R2 (3.4.4)
poich la componente tangenziale della forza che il primo disco esercita sul secondo
uguale e opposta a quella che il secondo esercita sul primo. Quindi
R2 I1 ! 1 = R1 I2 !2 (3.4.5)
I2 R1 (R1 + R2 )
!1 = (3.4.7)
I2 R12 + I1 R22
I1 R2 (R1 + R2 )
!2 = (3.4.8)
I2 R12 + I1 R22
da cui
1 I1 I2
E= + M1 (R1 + R2 )2 2 + M1 g(R1 + R2 ) cos (3.4.9)
2 I2 R1 + I1 R22
2
M 1 + M2
v12 = 8g(R1 + R2 ) (3.4.11)
2M1 + 3M2
Domanda 3
Nel punto pi basso lequazione del moto in direzione radiale per il primo disco da
v12
M1 =T M1 g (3.4.12)
(R1 + R2 )
v12
T = M1 + M1 g (3.4.13)
(R1 + R2 )
Domanda 2
Per il primo gas avremo
dQ1 = ncv dT1 + P1 dV1 (3.4.18)
e per il secondo
dQ2 = ncv dT2 + P2 dV2 (3.4.19)
ma dato che non viene scambiato calore con lesterno dQ1 + dQ2 = 0, da cui segue che la
quantit
H = ncv (T1 + T2 ) + P1 V1 + P2 V2 (3.4.20)
si conserva. Questa si pu anche scrivere per
Domanda 3
Il calore che fluisce da uno scomparto allaltro per unit di tempo dato da
dQ1 dQ2 1
= = (T2 T1 ) (3.4.23)
dt dt RT
e quindi
dQ1 dT1 1
= ncp = (T2 T1 ) (3.4.24)
dt dt RT
dQ2 dT2 1
= ncp = (T1 T2 ) (3.4.25)
dt dt RT
Sommando e sottraendo membro a membro otteniamo due equazioni pi semplici da
risolvere:
d
(T1 + T2 ) = 0 (3.4.26)
dt
d 1
(T1 T2 ) = (T1 T2 ) (3.4.27)
dt ncp RT
da cui
inoltre
1h t ih t i
T1 T2 = T1,0 + T2,0 + (T1,0 T2,0 ) e ncp RT
T1,0 + T2,0 (T1,0 T2,0 ) e ncp RT
4
(3.4.31)
e sostituendo troviamo la legge cercata
h t t i
T1,0 1 + e ncp RT
+ T2,0 1 e ncp RT
S = ncp log
2T1,0
h t t i
T1,0 1 e ncp RT
+ T2,0 1 + e ncp RT
+ ncp log
2T2,0
v0
Una particella di massa m si muove con velocit di modulo v0 nel piano xy, paralle-
lamente allasse x e a una distanza b da esso. Urta un disco di raggio R e momento di
inerzia Id vincolato a ruotare attorno al proprio centro posto nellorigine del sistema di
coordinate e inizialmente fermo. Linterazione tra la particella e il disco si pu descrivere
dicendo che sulla prima applicata la forza F~ = F0~vr ^ z dove z un versore normale
al disco e ~vr la velocit relativa ad esso. Nel seguito pu essere utile ricordare lidentit
~a ^ (~b ^ ~c) = ~b(~a ~c) ~c(~a ~b).
2. Scrivere lequazione del moto per il disco utilizzando coordinate opportune, e dedurre
da essa una terza legge di conservazione.
3. Per quali valori dei parametri b e v0 la particella pu passare dal centro del disco?
dL
= F0 (~vr ^ z) ~vr = 0
dt
Il momento angolare totale rispetto ad un polo posto nel vincolo si conserva perch le
uniche forze esterne (le reazioni vincolari) hanno momento nullo.
Domanda 2
Indicando con langolo di rotazione del disco abbiamo
Id z = ~rp ^ (F0~vr ^ z)
= F0~vr (~rp z) + F0 z (~rp ~vr )
= F0 z (~rp ~vr )
Daltra parte la velocit del disco nel punto in cui si trova la particella data da
~ ^ ~rp
~vd = !
r + r
~vr = r r (
z ^ r)
r + r
= r
Id = F0 (~rp ~vr )
= F0 rr
La quantit
1
Q = Id F0 r 2
2
dunque si conserva.
Domanda 3
Scriviamo le tre quantit conservate. Abbiamo
1 1 1
E = Id 2 + m r 2 + r2 2 = mv02
2 2 2
L = Id + mr2 = mv0 b
1 1
Q = Id F0 r 2 = F0 R 2
2 2
Possiamo considerare gli ultimi due termini come un potenziale ecace. Per poter
arrivare al centro del disco necessario anzitutto che i due termini che divergono per
r ! 0 si cancellino tra loro, e quindi
F0 R 2
v0 b =
2m
h
g
T1
2. Sempre in condizioni stazionarie calcolare quanta entropia viene prodotta per unit
di tempo.
0M +am m
xCM = = ad (3.6.1)
M +m M +m
Per quanto riguarda il momento di inerzia, possiamo usare il teorema di Steiner per
calcolare il contributo del disco,
CM 1 M m2
Idisco = Idisco + M x2CM = M R2 + 2a
2
(3.6.2)
2 (M + m)
1 M m2 mM 2 1 Mm 2
I = Idisco + m (a xCM )2 = M R2 + 2 a 2
+ 2
a2 = M R 2 + (3.6.3)
a
2 (M + m) (M + m) 2 M +m
1
= M R2 + M ad (3.6.4)
2
Domanda 2
Possiamo scrivere lenergia totale (che si conserva) nella forma
1 1
E = I 2 + (M + m) vCM
2
mga cos (3.6.5)
2 2
dove langolo che il diametro del disco passante per il punto materiale forma con la
verticale. Per la velocit del centro di massa abbiamo, tenuto conto della condizione di
puro rotolamento,
e quindi
1
E= I + (M + m) R2 + d2 2Rd cos 2 mga cos (3.6.8)
2
Eguagliando lenergia iniziale (punto materiale nella posizione pi bassa, velocit angolare
incognita) a quella finale (punto materiale nella posizione pi alta, velocit angolare nulla
nel caso limite cui siamo interessati) abbiamo
1
I + (M + m) R2 + d2 2Rd 2
!0,M IN mga = mga (3.6.9)
2
e quindi v
u 4mga
u
!0,M IN = th i (3.6.10)
I + (M + m) (R2 d)2
Domanda 3
Lequazione del moto si ottiene rapidamente derivando lenergia determinata al punto
precedente:
E = I + (M + m) R2 + d2 2Rd cos + (M + m) Rd sin 3 + md sin = 0
(3.6.11)
da cui
I + (M + m) R2 + d2 2Rd cos + (M + m) Rd2 sin + md sin = 0 (3.6.12)
3
M R2 1 + M ad + mR2 2M Rd cos 0 0 + M Rd02 sin 0 = 0 (3.6.14)
2
La soluzione generale della prima equazione
0 = !0 t + 0 (3.6.15)
ottenendo
2d m2
(t) = !0 t + 0 + sin (!0 t + 0) +O (3.6.18)
3R M2
dP = gdz (3.6.23)
ottenendo
Z z/h
P (z) gh dx gh
log = T2 T1
= log (1 + kz) (3.6.27)
P (0) RT1 0 1+ T1 x
R (T2 T1 )
ossia
P (0) P (0)
P (z) = = (3.6.28)
(1 + kz) (T /T1 )
con
gh gh
= = (3.6.29)
R(T2 T1 ) RT1 (r 1)
Per determinare la costante P (0) scriviamo la densit molare
P P (0)
m = = (3.6.30)
RT RT1 (1 + kz)+1
Domanda 2
Dato che lo stato del gas non cambia, la produzione di entropia per unit di tempo sar
data dal contributo dei due bagni termici:
dQ dQ
dS = + (3.6.34)
T2 T1
Qui dQ il calore ceduto alla sorgente pi fredda, che allo stato stazionario deve essere
identico a quello assorbito dalla sorgente calda. In una unit di tempo abbiamo
dS 1 1 dQ 1 1
= = JS (3.6.35)
dt T1 T2 dt T1 T2
dS S (T2 T1 )2
= >0 (3.6.36)
dt h T1 T2
Domanda 3
Dato che lentropia una funzione di stato, suciente calcolare la dierenza tra lo stato
iniziale e quello finale. Considerando uno strato del cilindro contenente dn moli del gas
perfetto, la sua entropia sar, a meno di una costante,
da cui
P (0)S (cp + R + cp log T1 R log P (0)) (r 1) (cp + R) log r
S(r) =
RT1 k2 r
(3.6.41)
e (notare che , k e P (0) dipendono da r)
R g
2. Scelta come coordinata la quota del centro del disco scrivete lequazione del moto
del sistema, e risolvetela per = 0.
3. Calcolare la velocit del centro di massa del sistema quando il filo si completamente
dipanato, cio quando il disco sceso di un tratto `, per un valore generico di .
Problema 2
TB
L, S,
Q3
T
Q1 Q2
W
Un corpo di capacit termica costante posto in contatto termico con un bagno termico
di temperatura TB mediante una sbarra di lunghezza L, sezione S e conducibilit termica
Domanda 2
Supponiamo che il moto avvenga veramente in verticale, e trascuriamo eetti legati al
dettaglio della distribuzione del filo sul disco. Fissiamo un sistema di riferimento con
origine nel punto in cui il centro del disco si trova inizialmente, ed indichiamo con z la
quota di questo ad un istante generico. Possiamo allora scrivere lenergia del sistema nella
forma
1
E = I(z)2 + Udisco (z) + Uf ilo (z)
2
dove Udisco il potenziale gravitazionale del disco, che possiamo scrivere come
Udisco (z) = M gz
dove il termine tra parentesi grae appunto la forza peso dovuta al disco ed al filo
ancora avvolto ad esso. Integrando si trova
z2
L(z) = M z + `z + g
2
che corrisponde a Uf ilo + Udisco .
I(z) il momento di inerzia del disco e del filo ad esso avvolto rispetto al punto di
separazione del filo, istantaneamente immobile
1
I(z) = M R2 + M R2 + (` + z) R2 + (` + z) R2
2
Il primo termine tra parentesi grae il contributo del disco (momento di inerzia rispetto
al centro di massa pi contributo dettato dal teorema di Steiner) e il second quello del
filo (come sopra, tenendo conto che tutto il filo si trova al bordo del disco). In conclusione
possiamo scrivere lenergia, tenendo conto del fatto che z = /R, nella forma
1 z 2 z2
E = I 2 + M z + `z + g
2 R 2
I 0 = 2 R2
Domanda 3
Uguagliamo lenergia calcolata precedentemente tra la configurazione iniziale (z = 0,
z = 0) e quella finale (z = `, z = vcm ):
1 2 2 `
0 = I( `)R vcm M1 ( `)g` M2 ( `)g
2 2
da cui s
4 `
vcm = g` 1 +
3 2M
e se la temperatura del corpo resta stazionaria deve essere Q 1 = Q 3 . Dal primo principio
abbiamo che
W = Q 2 Q 1
e dato che la macchina termica reversibile deve essere
dQ1 dQ2
dS = + =0
T TB
da cui
2 1
Q1 = Q2
TB TB
In conclusione
S
W = 2Q 1 Q 1 = TB
2L
Domanda 2
Dato che lo stato termodinamico del corpo, della sbarra e della macchina ciclica non
cambia dopo un ciclo, dobbiamo considerare solo la variazione di entropia del bagno
termico:
dQ3 dQ2
dS = +
TB TB
da cui
1 S
S = Q2 Q 3 =
TB 2L
Domanda 3
La risposta positiva, perch il lavoro necessario ad estrarre una data quantit di calore dal
corpo diminuisce allaumentare di TB T . Pi in dettaglio, abbiamo come in precedenza
W = Q 2 Q 1 (3.7.1)
S
Q 3 = (TB T )
L
1 1
Q1 = Q2 (3.7.2)
T TB
e la variazione della temperatura del corpo sar data da
C T = Q 3 Q 1
T T TB S
Q 1 = W = (3.7.3)
TB T TB T 2L
e sostituendo nellultima otteniamo
S TB 2T
C T = TB
2L TB T
che permette di concludere che T < 0 per T < TB /2. Possiamo anche risolvere esplicita-
mente lequazione dierenziale:
Z
TB T 0 S TB
0
dT 0 = t + c1
TB 2T 2LC
ed chiaro che
TB
lim T (t) =
t!+1 2
Possiamo anche studiare landamento asintotico ponendo
TB
T (t) = + T
2
con T 1, che sostituito nella soluzione fornisce
TB 2S
T (t) ' exp t (3.7.5)
2e LC
r
R
Una sfera di massa M e raggio r rotola senza strisciare allinterno di un tubo di raggio
R > r come in figura. Il tubo si comporta come un vincolo monolatero.
Scegliendo langolo come coordinata,
1. scrivere lenergia totale del sistema in funzione di e ;
= 0) che permette
2. supponendo che (t = 0) = 0, si determini il minimo valore di (t
alla sfera di percorrere un giro completo senza staccarsi dal tubo;
C1 = 1T
C2 = 2T
1. Determinare il minimo lavoro necessario per fare in modo che i corpi abbiano
temperature finali T1 , T2 tali che T1 /T2 = 2, e determinarle.
vcm = (R r)
vcm = r!
dove ! la velocit angolare del cilindro. Da queste due relazioni segue che
R r
!=
r
Possiamo adesso scrivere lenergia nella forma
1 2 1
E = M vcm + I! 2 M g(R r) cos
2 2
1 1 R 2 2
= M (R r)2 2 + I 1 M g(R r) cos
2 2 r
" 2 #
1 2 R
= M (R r)2 + r2 1 2 M g(R r) cos
2 5 r
17
= M (R r)2 2 M g(R r) cos
25
dove si utilizzato il momento di inerzia della sfera, I = 2M r2 /5. Notare che il termine
cinetico si pu anche scrivere nella forma
1 7 (R r)2 2 1
Ec = Mr 2
2
= I 0!2
2 5 r 2
Domanda 2
La componente radiale dellequazione del moto del centro di massa della sfera si scrive
M (R r)2 = N + M g cos
N = M g cos + M (R r)2
Domanda 3
La posizione di equilibrio stabile = 0. Sviluppando lenergia al secondo ordine troviamo
a meno di una costante
17 1
E= M (R r)2 2 + M g(R r)2 + O 4
25 2
quindi la frequenza delle piccole oscillazioni
s
1 5g
f=
2 7(R r)
Quindi integrando
Z T1 Z T2
1 1
W = 1 T dT + 2 T dT = 1 T12 T02 + 2 T22 T02
T0 T0 2 2
Eliminando T2 si trova
2
1 ( 1 + 2 ) T0 + S 1 2
W = (4 1 + 2) ( 1 + 2 ) T0
2 2 1+ 2 2
+1 2
T2 = T0 , T1 = 2T2
2 1+ 2
Domanda 2
Sempre dalla conservazione dellenergia abbiamo
Z T00 Z T00
1 T dT + 2 T dT =0
T1 T2
da cui
s s
2 2
1 T1 + 2 T2
+ 2 4 1
T00 = =
T2
2 1+ 1 + 2
s s
4 1+ 2 1+ 2 (4 1 + 2) ( 1
+ 2)
= T0 = 2 T0 (3.8.3)
1+ 2 2 1+ 2 (2 1 + 2)
Si poteva arrivare alla stessa conclusione senza integrare, usando il primo principio W =
U , da cui
1 (4 1 + 2 ) ( 1 + 2 ) 1
2 1 ( 1 + 2 ) T02 = ( 1 + 2 ) T002 T02
2 (2 1 + 2 ) 2
Domanda 3
Dato che
dS = 1 dT1 + 2 dT2
S= 1 T1 + 2 T2
e quindi
"s #
(4 1 + 2) ( 1+ 2)
S=( 1 + 2) T00 T0 = ( 1 + 2 ) T0 2 1
(2 1 + 2)
Prove in itinere
303
4. Prima prova in itinere
304
4.1. 8 NOVEMBRE 2006
2 2
1 1
2 4 6 t(s) 2 4 6 t(s)
3. Fissato ora il modulo v della velocit iniziale, detto langolo che la traiettoria
forma con la direzione y, determinare (t = 14 s) in funzione di (t = 0 s).
vx = vx(0) .
vy (t) = 8 t<4
vy (t) = 12 t 4 < t < 10
vy (t) = 2 t > 10 .
8 8
6 6
4 4
2 2
2 4 6 t(s) 2 4 6 t(s)
Domanda 2
Possiamo scrivere x = 6t e
dy
dy dt vy
= dx
=
dx dt
vx
e quindi
dy 4
(x) = x < 24
dx 3
dy x
(x) = 2 24 < x < 60
dx 36
dy 1
(x) = x > 60
dx 3
e integrando abbiamo
4
y(x) = x x < 24
3
x2
y(x) = 2x + c1 24 < x < 60
72
x
y(x) = + c2 x > 60 .
3
Le costanti ci si determinano imponendo la continuit della traiettoria:
4 1
24 = 2 24 (24)2 + c1
3 72
1 1
2 60 (60)2 + c1 = 60 + c2
72 3
da cui c1 = 8 e c2 = 42. La traiettoria rappresentata nella figura che segue.
Domanda 3
Ripetendo i calcoli iniziali abbiamo per t > 10
vx (t) = v sin
Fy
vy (t) = v cos + (t2 t1 )
m
da cui
vx (14) v sin sin
tan 0 = = F
= Fy
.
vy (14) v cos + my (t2 t1 ) cos + mv (t2 t1 )
La traiettoria quindi un arco di parabola in 24 < x < 60 e una retta altrove,
rappresentata nella figura che segue.
70
f(x)
60
50
40
30
20
10
0
0 10 20 30 40 50 60
Questa unellisse con centro nellorigine, in generale con gli assi ruotati.
Domanda 2
Derivando due volte rispetto al tempo abbiamo
Fx
=x = A! 2 cos(!t + ) = !2x
m
Fy
= y = B! 2 sin(!t) = !2y .
m
Questo si pu anche scrivere nella forma
F~ = m! 2~r .
Domanda 3
Possiamo scrivere
v 2 = x 2 + y 2 = ! 2 A2 sin2 (!t + ) + B 2 cos2 (!t)
2 = 2k
A = B
= 0.
Problema 2
Una formica di massa m si trova sul bordo di un giradischi di raggio R, che ruota con
velocit angolare !. La formica vuole raggiungere il centro, ed capace di spostarsi con
una velocit di modulo costante v0 !R rispetto al giradischi.
Vtr Vtr
V~r
`
h h
Allinterno di un vagone ferroviario che si muove con velocit costante Vtr viene lan-
ciato un oggetto la cui velocit iniziale relativa al vagone forma un angolo rispetto
allorizzontale ed ha modulo Vr . Al momento del lancio loggetto si trova ad una altezza
h rispetto al pavimento del vagone (in figura, a sinistra).
~r .
1. Determinate dopo quanto tempo loggetto arriva sul pavimento, in funzione di V
3. Supponete adesso che vengano lanciati due oggetti dai due estremi del vagone (di
lunghezza `), sempre da una altezza iniziale h. La velocit dei due oggetti relativa
al vagone ha la stessa componente verticale ma componente orizzontale opposta
(in figura, a destra). Sotto quali condizioni, e dopo quanto tempo i due oggetti si
scontrano?
2Vr sin 2h
t2V tV =0 (4.3.3)
g g
Risolvendo si ottiene s 2
Vr sin Vr sin 2h
tV = + (4.3.4)
g g g
dove la soluzione tV < 0 deve essere scartata. Quindi
s
Vr sin Vr sin 2 2h
tV = + + (4.3.5)
g g g
Problema 2
Nel sistema scelto le leggi orarie sono date da
Problema 3
Listante a cui i due oggetti si scontrano non dipende dal sistema di riferimento. Ponendosi
nel sistema del vagone abbiamo per il primo oggetto
` sin g`2
h+ >0 (4.3.14)
2 cos 8Vr2 cos2
ed ha per soluzione
s s 2
2Vr2 2Vr2 2 8hVr2 2V 2 2Vr2 8hVr2
+ 1 < tan < r + + 1
g` g` g`2 g` g` g`2
(4.3.16)
x2
= cos2 (4.3.17)
A2
y2
= sin2 (4.3.18)
B2
Problema 2
Possiamo calcolare la velocit
A sin
~v = (4.3.20)
B cos
laccelerazione
2 A cos A sin
~a = + (4.3.21)
B sin B cos
il versore tangente alla traiettoria
1 A sin
= p (4.3.22)
A2 sin2 + B 2 cos2 B cos
e quello normale
1 B cos
n
= p (4.3.23)
A2 sin2 + B 2 cos2 A sin
Abbiamo quindi per il raggio di curvatura
v2 AB 2
=p
= ~a n (4.3.24)
A2 sin2 + B 2 cos2
1 AB
= 3/2
(4.3.25)
A2 sin2 + B 2 cos2
Problema 3
Abbiamo
A cos (!t + 0 )
~r = (4.3.26)
B sin (!t + 0 )
Due corpi di massa m1 e m2 sono collegati da una fune inestensibile di massa nulla e
salgono su un piano inclinato collegato a un altro piano in discesa. I due piani formano
con la direzione orizzontale angoli rispettivamente = /4 e = /6. Tutte le superfici
sono liscie.
1. Scrivere le equazioni del moto per i due corpi.
2. Il primo corpo valica la cima del piano inclinato e ridiscende dallaltra parte.
Calcolare le accelerazioni delle due masse.
3. Se la fune in grado di sostenere una tensione massima TM AX , per quali valori di
m1 e m2 questa non si spezza?
~g
v0
V
d
Un piattello viene lanciato verso lalto con velocit iniziale v0 . Un tiratore, che si trova
ad una distanza d dalla posizione del lancio vuole colpirlo con un proiettile che parte dal
fucile con velocit iniziale V .
1. Supponendo che V sia abbastanza grande, e che il tiratore spari nellistante in cui il
piattello si ferma a mezzaria, determinare langolo di inclinazione del fucile rispetto
allorizzontale.
2. Determinare il minimo valore di V per cui possibile colpire il piattello, nelle stesse
ipotesi precedenti riguardo listante dello sparo.
3. Determinare langolo di inclinazione del fucile rispetto allorizzontale se lo sparo
avviene allistante del lancio, nellipotesi che V sia sucientemente grande.
m2
~g
T
m1
m1 x
1 = m1 g sin + T
m2 x
2 = m2 g sin T
(m1 + m2 )
x1 = (m1 + m2 )g sin
Domanda 2
Nella nuova situazione, fissiamo due diversi sistemi di riferimento come in figura. Scriviamo
nuovamente le equazioni del moto per le due masse.
x1
T
m2
m1
~g
x2
Abbiamo
m1 x
1 = m1 g sin + T
m2 x
2 = m2 g sin T
m1 a = m1 g sin + T
m2 a = m2 g sin T
Domanda 3
Dallequazione del moto scritta nel primo esercizio otteniamo,
1
x
1 = g sin + T
m1
1
x
2 = g sin T
m2
e sottraendo membro a membro troviamo che T = 0 quando le due masse si trovano sullo
stesso piano. Se invece si trovano su piani diversi dalle equazioni del moto scritte nel
secondo esercizio abbiamo
1
a = g sin + T
m1
1
a = g sin T
m2
e sottraendo ancora membro a membro abbiamo
m1 m2
T = g (sin + sin ) < TM AX
m1 + m2
che la condizione per non far spezzare la fune. Usando i valori dati degli angoli deve
essere p !
m1 m2 2+1
g < TM AX
m1 + m2 2
e
1 2
yp (t) = v0 t
gt = h
2
Sostituendo nella seconda equazione il tempo t = v0 /g ricavato dalla prima abbiamo
v02
h=
2g
Adesso poniamo t = 0 al momento dello sparo. Le leggi orarie del proiettile si possono
scrivere
X(t) = V t cos
1 2
Y (t) = V t sin gt
2
e quelle del piattello
xp (t) = d
1 2
yp (t) = h gt
2
Se questo viene colpito deve essere ad un certo istanteX(t) = xp (t) e Y (t) = yp (t) cio
V t cos = d
1 2 1 2
V t sin gt = h gt
2 2
Dalla prima equazione troviamo
d
t=
V cos
e sostituendo nella seconda abbiamo
h v2
tan = = 0
d 2gd
cio si deve mirare alla posizione in cui il piattello si ferma.
Domanda 2
Per colpire il piattello la collisione tra questo e il proiettile deve avvenire a y > 0. Quindi
1 d2
yp (t) = h g 2 >0
2 V cos2
da cui
gd2 g 2 d2
V2 > = 1 + tan2
2h cos2 v02
cio s 2
v0 2gd
V > 1+
2 v02
Domanda 3
In questo caso le leggi orarie si scrivono
X(t) = V t cos
1 2
Y (t) = V t sin gt
2
xp (t) = d
1 2
yp (t) = v0 t gt
2
La collisione avviene dopo un tempo
d
t=
V cos
come nel caso precedente, e deve essere
1 2 1 2
V t sin gt = v0 t gt
2 2
Segue che la velocit verticale del piattello e del proiettile devono essere le stesse
V sin = v0
e quindi
v0
sin =
V
A (0, L)
~g
B (L, 0)
Un corpo di massa m inizialmente immobile viene lasciato libero di cadere sul doppio
piano inclinato rappresentato in figura partendo dal punto A, in assenza di attrito. La
giunzione tra le parti di piano con diversa pendenza opportunamente arrotondata, in
modo che la velocit del corpo si conservi in modulo attraversandola.
2. Determinare la velocit della particella in funzione del tempo per 0 < < /2.
1. Descrivere la traiettoria percorsa dal corpo quando la sbarra si muove dalla posizione
iniziale verticale a quella orizzontale: che tipo di curva ? (Suggerimento: calcolare
la lunghezza della sbarra in funzione delle coordinate del corpo).
2. Assumendo che lestremo della sbarra vincolato sulla guida orizzontale si muova a
velocit costante v0 , calcolare il modulo quadro della velocit del corpo in funzione
del tempo.
a+ = g cos
a = g sin
Domanda 2
e la lunghezza di entrambe le parti data da
L
`=
sin + cos
Inizialmente abbiamo
1 2
s = gt cos
2
v = gt cos
In conclusione (
gt cos per 0 < t < t1
v(t) =
gt1 cos + g (t t1 ) sin per t1 < t < t2
Domanda 3
Abbiamo
L/2
P
R
L/2
O S B
Dalla figura segue che i triangoli ARP e P SB sono uguali, dette x,y le coordinate del
corpo rispetto ad un sistema di assi coincidente con le pareti deve quindi essere
(2x)2 + (2y)2 = L2
e quindi la traiettoria il quarto di circonferenza di lato L/2 con centro nellorigine che
si trova nel primo quadrante.
Domanda 2
Dato che
2x = v0 t
e che r
L2
y= x2
4
abbiamo
v 2 = x 2 + y 2
" #
x2
= x 2 1 + L2
4 x2
v02 L 2
=
4 L2 v02 t2
Il moto del corpo e la sua traiettoria sono rappresentati nella animazione http://www.
df.unipi.it/~cella/videos/provescritte/caduta.html.
Domanda 3
Dato che il moto circolare, laccelerazione normale sar
v2
an = 2
L
e quella tangenziale
at = v
Derivando il modulo di v calcolato al punto precedente abbiamo
3/2
t L2 v02
at =
2L2 L2 v02 t2
3. Il corpo si trova inizialmente nella posizione di equilibrio. Gli viene impressa una
velocit v0 lungo la verticale e diretta verso il basso. Qual il minimo valore di v0
anch il corpo urti il pavimento?
2. Ora il piano, che ha massa m pari alla massa del punto materiale, viene lasciato
libero di muoversi sul piano orizzontale. Quale altezza raggiunge ora il punto?
3. Stessa domanda, sapendo che sul piano c attrito dinamico con coeciente di
attrito d .
Fel = 2T = 2mg
da cui
3 4mg
yeq = h
4 k
Domanda 2
Scriviamo lequazione del moto per la massa:
Fel 3 1
m
y=T mg = mg = kh ky mg
2 8 2
da cui r
1 k
f=
2 2m
Domanda 3
Dato che il moto consiste in una oscillazione armonica attorno alla posizione di equilibrio,
avremo
y = yeq + A cos !t + B sin !t
yeq = yeq + A
v0 = B!
e quindi
v0
y = yeq + sin !t
!
Per urtare il pavimento dovremo quindi avere
r
k 3 4mg
v0 = !yeq = h
2m 4 k
Domanda 2
Adesso si conserva sia lenergia E che la quantit di moto orizzontale Px . Indicando con
vx e vy le componenti della velocit del punto materiale rispetto al piano e con V la
velocit (orizzontale) di questultimo abbiamo
1 1 h i
E = mV 2 + m (V + vx )2 + vy2 + mgy
2 2
Px = mV + m (V + vx )
Inizialmente
1
E = mv 2
2 0
Px = mv0 cos
E = mV 2 + mgh
Px = 2mV
quindi
1
V = v0 cos
2
e
1 1
mv 2 = mv02 cos2 + mgh
2 0 4
da cui
v2 1 v02
h= 0 1 cos2 = 1 + sin2
2g 2 4g
Domanda 3
Scriviamo le equazioni del moto del piano
= N sin + d N cos
mX
e parallela al piano
cos =
m a+X mg sin d N
Abbiamo indicato con a laccelerazione del punto materiale relativa al piano, che parallela
ad esso. Risolvendo il sistema troviamo
2g(d cos + sin )
a=
d sin cos + sin2 + 1
e quindi il moto del punto materiale relativo al piano uniformemente accelerato. Lo
spazio percorso relativamente al piano che il punto materiale percorre prima di fermarsi
(sempre relativamente ad esso)
v02
h= 1 + sin2
4g
P !
O
v(t)
Il centro di una moneta di raggio R, inizialmente fermo, cade con accelerazione costante
~a = g y verso il basso come in figura. La moneta inoltre ruota con una velocit angolare
costante !.
1. Scrivere il modulo della velocit del punto P posto sul bordo della moneta in
funzione del tempo, sapendo che allistante iniziale si trova sulla verticale del centro
O, al di sopra di esso.
I k k
m
Un contenitore di massa m della forma in figura ospita al suo interno un corpo puntifor-
me, pure di massa m. Il corpo pu muoversi senza attrito sul fondo, che ha una lunghezza
totale 2a, ed fissato ai due bordi da molle di lunghezza a riposo trascurabile e costante
elastica k. Inizialmente il contenitore in quiete su un piano orizzontale privo di attrito,
e anche il corpo si trova allinterno in quiete nella posizione di equilibrio.
3. Se tra corpo e contenitore esistesse attrito, quale frazione dellenergia cinetica iniziale
del sistema verrebbe dissipata?
x = R sin !t
1 2
y = R cos !t gt
2
e derivando
x = R! cos !t
y = R! sin !t gt
Domanda 2
Dato il centro di massa si muove ad un dato istante con una velocit ~v = gt y un punto
della moneta potr essere fermo solo se questa velocit verticale compensata da quella
del suo moto circolare. Questo pu accadere solo sul diametro orizzontale della moneta,
dove la velocit del moto circolare non ha componenti orizzontali. Inoltre indicando con
d la posizione sul diametro relativa ad O di P dovr essere
!d gt = 0
e quindi d = gt/!. Il punto cercato esister solo per d R, e quindi per t < !R/g.
Domanda 3
In questo caso laccelerazione del moto circolare che deve compensare quella uniforme
del centro di massa. Quindi il punto si trover sul diametro verticale della moneta (dove
laccelerazione centripeta non ha componenti orizzontali) e dovr essere
!2d g=0
mvc = I
Domanda 2
Usando il teorema di Koenig lenergia del sistema si pu scrivere nella forma
1 1 m 2 k k
2
E = (2m)vcm + x r + (xr a)2 + (xr + a)2
2 2 2 2 2
dove vcm la velocit del centro di massa (costante) e xr la posizione del corpo relativa
al centro del contenitore. Usando la conservazione dellenergia abbiamo inizialmente
1 2 1 m 2 2k 2
Ei = (2m)vcm + vc + a
2 2 2 2
e al momento dellurto (xr = a), nel caso limite in cui la velocit relativa si annulla,
1 2 k
Ef = (2m)vcm + 4a2
2 2
Usando la conservazione dellenergia otteniamo
m 2
v = ka2
4 c
e quindi r
4ka2
I = mvc = m
m
Domanda 3
Lenergia dissipata sarebbe quella cinetica disponibile nel centro di massa. La frazione
rispetto alla cinetica totale sar
1 m
2 2 vc2 vc2 I2 1
= 1 2 1 m = 2 + v2
= I2
=
2 (2m)vcm + 2 2 vc2 4vcm c
2
I +4 4 2
m
~g
M
Un cuneo di massa M , con sezione triangolare retta, pu scivolare senza attrito lungo
un piano inclinato di un angolo rispetto allorizzontale, in modo che una faccia del
cuneo resti sempre orizzontale.
Sulla faccia orizzontale del cuneo appoggiato un corpo di massa m soggetto ad una
forza di attrito radente con coeciente statico s e coeciente dinamico d .
1. Nellipotesi che il corpo non scivoli sulla superficie del cuneo, determinare la com-
ponente normale della reazione vincolare che il cuneo esercita sul corpo.
~g 0
` h
2. Per quale valore minimo dellangolo 0 la massa arriva a urtare il piano orizzontale?
R = mg cos2
Seconda domanda
Scriviamo adesso lequazione del moto per il corpo lungo la direzione orizzontale, nelli-
potesi che rimanga solidale al cuneo. Avremo
mg sin cos = Fa
|Fa | s R
Terza domanda
In assenza di attrito il corpo pu accelerare solo in verticale, dato che non ci sono forze
orizzontali che agiscono su di esso. Lequazione del moto in tale direzione sar
ma = R mg (4.8.1)
Ma = R M g + N cos (4.8.2)
dove N la reazione normale del piano sul cuneo. Daltra parte il cuneo non accelera
nella direzione perpendicolare al piano, per cui
Ma
R= Mg
sin2
ed infine sostituendo nella (4.8.1) otteniamo
(M + m) g sin2 tan2
a= = g
M + m sin2 M 2
M +m + tan
Seconda domanda
Dato che lenergia si conserva, il caso limite si ottiene quando la quota iniziale della massa
uguale a quella finale. Di conseguenza
h 1
cos 0 = =
` 2
e quindi
0 =
3
Terza domanda
Abbiamo gi calcolato la velocit nella posizione verticale. Dato che immediatamente
prima del contatto il moto della massa circolare e di raggio ` lequazione del moto
radiale da
v2
m =T mg
`
e quindi
v2
T = mg + m = mg (3 2 cos 0 )
`
Immediatamente dopo il contatto la velocit non cambiata, ma il moto circolare con
raggio ` h. Di conseguenza
v2
m = T 0 mg
` h
e quindi la tensione maggiore:
2`
T 0 = mg 1 + (1 cos 0 )
` h
= mg (5 4 cos 0 )
Figura 4.1.: Il piano inclinato A, con il cuneo C e il blocco B nella posizione iniziale.
2. Nel caso in cui lattrito sia assente (s = d = 0), determinare il massimo valore
vmax di v0 anch B non cada fuori dal bordo del cuneo C e la massima altezza
alla quale arriva il blocchetto B in funzione di v0 per vmax < v0 .
3. Nel caso in cui lattrito sia presente (s > d > 0), determinare la massima altezza
alla quale arriva il blocchetto B in funzione di v0 (nellipotesi v0 < vmax ); determi-
nare inoltre il minimo valore di s anch, successivamente, il sistema B + C non
torni nella posizione iniziale.
2a
Secondo problema
Una pallina di massa m cade, da unaltezza h, un un tubo a L, avente un opportuno
racordo fra le sezioni verticale e orizzontale, dove pu scivolare senza attrito. Il tubo
fissato ad un carrello di massa M , altezza da terra a e lunghezza 2a. Le masse del tubo e
delle ruote sono trascurabili rispetto a quella del carrello. La verticale del punto di caduta
si trova a met della lunghezza del carrello.
1. Nellipotesi che il carrello sia bloccato sul binario, determinare la distanza fra il
punto nel quale la pallina tocca terra e la verticale di caduta.
3. la distanza tra il punto nel quale la pallina tocca terra e la verticale di caduta.
~vC = v0 (cos
ex + sin
ey )
Dato che nessuna forza orizzontale agisce sul blocco, questo si muove solo verticalmente,
e dato che deve rimanere in contatto con il cuneo la sua velocit sar
~vB = v0 sin
ey
Possiamo adesso scrivere la quantit di moto totale del sistema, che sar uguale allimpulso
complessivamente ricevuto:
P~ = M~vC + m~vB
= (M + m) v0 sin
ey + M v0 cos
ex
Seconda domanda
Trascurando le dimensioni del blocchetto, dato che questo non si muove in orizzontale
cadr dal cuneo se lo spostamento orizzontale di questultimo sar maggiore di a cos . Il
corrispondente spostamento verticale sar
y = a sin
Ef = (M + m)g y
di conseguenza
1
M + m sin2 v02 = (M + m) g y
2
e possiamo rispondere alla seconda parte della domanda risolvendo rispetto a y
v02 M + m sin2
y=
2g M +m
Ponendo adesso v0 = vmax e y = a sin otteniamo
1
M + m sin2 vmax
2
= (M + m) ga sin
2
e quindi s
2(M + m)ga sin
vmax =
M + m sin2
Terza domanda
Scriviamo lequazione del moto per il sistema B + C nella direzione verticale. Detta A
laccelerazione del cuneo (parallela al piano) abbiamo
dove N la reazione normale del piano, e per determinare il segno della forza di attrito si
considerata la situazione iniziale nella quale il cuneo sale. Scriviamo adesso lequazione
del moto per il solo cuneo nella direzione orizzontale, ottenendo
(M + m) (sin + d cos )
A= g
M + m sin (sin + d cos )
e di conseguenza
v02
smax =
2A
e
v02
y= sin
2A
Verifichiamo questo risultato in alcuni casi particolari. In assenza di attrito
(M + m) sin
A= g
M + m sin2
v 2 M + m sin2
y= 0
2g M +m
(M + m) d
A= g
M
y=0
A = g
v02
y =
2g
Per non tornare al punto di partenza dopo essersi fermato il sistema B +C si dovr trovare
in condizioni di equilibrio. Le equazioni del moto scritte precedentemente diventano adesso
(A = 0)
0 = N cos + Fa sin (M + m) g
e
0= N sin + Fa cos
dove Fa la forza di attrito statico. Risolvendo per Fa e N troviamo
Fa = (M + m) g sin
N = (M + m) g cos
ma deve essere
|Fa | s N
per cui
s tan
Seconda domanda
Possiamo ancora una volta usare la conservazione dellenergia, che si scrive in questo caso
1 1
mg (h a) = M V 2 + mv 2
2 2
dove abbiamo uguagliato lenergia iniziale a quella cinetica nel momento in cui la pallina
esce dal tubo. Le velocit v e V sono quelle, rispettivamente, della pallina e del carrello.
Dato che
Dato che dal momento del distacco la velocit del carrello non cambia, questa la quantit
cercata.
Terza domanda
Dalle equazioni ricavate nella domanda precedente troviamo subito la velocit (orizzontale)
della pallina alluscita dal tubo
s
M M
v= V = 2g(h a)
m (m + M )
M ` + m (a `) = 0
da cui
m
`= a
m+M
Possiamo adesso determinare nuovamente d
s
M
d = a `+ 2g(h a) t
(m + M )
1 2
0 = a gt
2
da cui
s
M
d=a `+2 a(h a)
(m + M )
s
M M p
= a+2 a(h a)
m+M (m + M )
m2
m1
~g
k, `0
2. Applicando una opportuna forza esterna si porta la lunghezza della molla a (m1 + m2 ) g/k
e quindi la si lascia libera. Dire se la massa m2 si distacca ad un certo momento
dalla massa m1 , giustificando la risposta.
Problema 2
In un cilindro di raggio R praticato un foro che lo attraversa lungo un diametro,
orizzontalmente. Il foro permette il passaggio di una particella di massa m, che scorre
allinterno di esso senza attriti. Il cilindro viene fatto ruotare attorno al suo asse con
velocit angolare costante !, e la rotazione sincronizzata con larrivo della particella
che riesce ad entrare nel foro con velocit v0 e scorre in esso.
1. Per quale valore minimo vmin del modulo v0 della velocit di entrata la particella
attraversa tutto il foro uscendo dalla parte opposta?
2. Calcolare il lavoro totale fatto dal disco sulla particella quando questultima uscita.
3. Supponendo v0 > vmin , trovare il valore di v0 per il quale la particella esce dal foro
quando il cilindro ha compiuto una rotazione di /2?
!
~v0
(m1 + m2 ) y = k (y `0 ) (m1 + m2 ) g
(m1 + m2 ) g
y = `0
k
(m1 + m2 ) g
= 15
k
Domanda 2
Mentre le due masse sono in contatto abbiamo
m1 y = k (y `0 ) m1 g N
m2 y = m2 g + N
dove N la forza di contatto che la massa m1 esercita sulla massa m2 . Dividendo ciascuna
equazione per la rispettiva massa e sottraendo membro a membro otteniamo
k 1 1
0= (y `0 ) + N
m1 m1 m2
ossia
m2
N= k (y `0 )
m1 + m2
che diviene negativa per y > `0 . Al momento del rilascio yi = (m1 + m2 )g/k, e il valore
massimo di yf raggiungibile si ottiene dalla conservazione dellenergia:
k k
[yi `0 ]2 + (m1 + m2 ) gyi = [yf `0 ]2 + (m1 + m2 ) gyf
2 2
kn 2 2
o
[yi `0 ] [yf `0 ] = (m1 + m2 ) g (yf yi )
2
k
(yi yf ) (yi + yf 2`0 ) = (m1 + m2 ) g (yf yi )
2
da cui
2 (m1 + m2 ) g
(yi + yf 2`0 ) =
k
2 (m1 + m2 ) g
yf = 2`0 yi
k
29 (m1 + m2 ) g
=
k
Chiaramente prima di arrivare a yf la massa superiore si staccher dato che yf > `0
Domanda 3
Come abbiamo appena visto, il distacco avverr quando la lunghezza della molla quella
a riposo `0 . Fino al momento del distacco della massa m2 il sistema un oscillatore
armonico di frequenza angolare
r
k
!=
m1 + m2
compie oscillazioni di ampiezza
15 (m1 + m2 ) g 14 (m1 + m2 ) g
y(t) = cos !t
k k
La posizione di distacco verr raggiunta al tempo determinato dallequazione
cio per
1 1
t = arccos
! 14
x = m! 2 x
m
x(t) = Ae!t + Be !t
x(0) = A + B = R
x(0)
= !A !B = v0
e quindi
1 v0
A= R
2 !
1 v0
B= R+
2 !
da cui
1 v0 !t 1 v0 !t
x(t) = R e + R+ e
2 ! 2 !
Se la particella esce dalla parte opposta a quella di entrata deve esistere una soluzione
dellequazione
1 v0 !t 1 v0 !t
R= R e + R+ e
2 ! 2 !
ossia v0 2!t v0
R e + 2Re!t + R + =0
! !
Questa una equazione di secondo grado in e!t , che ha per risultato
R! v0
e!t =
R! v0
Lunica soluzione accettabile
v0 + R!
e!t =
v0 R!
per v0 > R!. Quindi vmin = R!.
Domanda 2,
Se luscita avviene dal lato opposto dellingresso la componente della velocit nella dire-
zione del foro identica a quella di entrata. Infatti ponendo e!t = (v0 + R!)/(v0 R!)
troviamo
1 v0 + R! 1 v0 R!
x = (R! v0 ) (R! + v0 )
2 v0 R! 2 v0 + R!
1 1
= (R! + v0 ) (v0 R!) = v0
2 2
Se invece luscita avviene dalla stessa estremit di entrata abbiamo
1 v0 !t 1 v0 !t
R= R e + R+ e
2 ! 2 !
e quindi v0 2!t v0
R e 2Re!t + R + =0
! !
cio v0
!t R !
e = v0
R !
La soluzione che corrisponde alluscita
R! + v0
e!t =
R! v0
da cui
1 R! + v0 1 R! v0
x = (R! v0 ) (R! + v0 )
2 R! v0 2 R! + v0
= v0
cio in questo caso la velocit di uscita opposta a quella di entrata. In entrambi i casi
la particella in uscita ha per anche una componente della velocit perpendicolare al foro
uguale a !R. La variazione di energia cinetica tra ingresso e uscita dunque
1 1 1
E = m v02 + ! 2 R2 mv02 = m! 2 R2
2 2 2
che sar uguale al lavoro fatto sulla particella dal disco.
Domanda 3
Abbiamo gi calcolato il tempo di uscita
1 v0 + R!
t= log
! v0 R!
Risolvendo troviamo
e2 + 1
v0 = R! ' 1.52 R!
e2 1
350
5.1. 22 DICEMBRE 2006
m2
M L
m1
m1 v0 (m1 + m2 )v2
e
1 1 1
m1 v02 (m1 + m2 )v22 + k`2 .
2 2 2
Si utilizzato il fatto che al momento del contatto v2 v1 , e la molla completamente
contratta. Ricavando vf dalla prima relazione si trova
m1
v2 v0
m1 + m2
e sostituendo nella seconda
m21
m1 v02 v 2 + k`2
m1 + m2 2
da cui s
k
v0 `
dove = m1 m2 /(m1 + m2 ) = m/2 la massa ridotta del sistema. Le masse non
arriveranno dunque a toccarsi per
s
k
v0 < `.
Domanda 2
Si tratta di un urto elastico, e dato che le masse sono uguali deve essere
m1 v0 = m1 v1 + m2 v2
1 1 1
m1 v02 = m1 v12 + m2 v22
2 2 2
ossia v1 = 0 e v2 = v0 se m1 = m2 = m.
Domanda 3
Anche in questo caso possiamo vedere il problema come un urto, questa volta completa-
mente anelastico. Sar ovviamente
m1 v0 = m1 v1 + m2 v2 = (m1 + m2 )vf .
m1 a1 m2 a2 = (m1 m2 )g sin
ma a2 = a1 da cui
m1 m2
a1 = g sin < 0 .
m1 + m2
Le due masse quindi si muovono di moto uniformemente accelerato. Partendo da fermi e
misurando lo spostamento a partire dalla posizione iniziale di ciascuna massa abbiamo
1 m1 m2
s1 = g sin t2
2 m1 + m2
1 m2 m1
s2 = g sin t2
2 m1 + m2
Domanda 2
La quantit di moto orizzontale del sistema si conserva. Questo significa che la posizione
orizzontale del centro di massa non cambia, dato che inizialmente ferma. Possiamo
dunque scrivere
dove X0 , x1 e x2 sono le coordinate orizzontali iniziali del centro di massa del cuneo e
delle due masse, e , 1 , 2 i relativi spostamenti finali, il tutto nel sistema di riferimento
del laboratorio. Daltra parte lo spostamento orizzontale finale della massa m2 noto
2 = L cos
2 = ( 1 ).
2 = + L cos
1 = L cos
M + m1 ( L cos ) + m2 ( + L cos ) = 0
da cui
(m1 m2 )L cos
= .
M + m1 + m2
Domanda 3
Facciamo riferimento ai diagrammi delle forze agenti sul cuneo e sulle due masse riportati
qui sotto. Indichiamo con T la tensione del filo, con N1 e N2 le reazioni vincolari del piano
obliquo, con R la reazione vincolare del piano orizzontale e con FA la forza di attrito.
2T
N1
Mg
R N2
FA
N1
T
m1 g
T N2
m2 g
Scriviamo le equazioni del moto per le masse e per il cuneo, nellipotesi che questultimo
resti fermo. Tenendo conto del fatto che
y1 = y2
x
1 = x
2 .
possiamo scrivere
m1 x
1 = N1 sin T cos (5.1.1)
m1 y1 = N1 cos + T sin m1 g (5.1.2)
m2 x
1 = N2 sin T cos (5.1.3)
m2 y1 = N2 cos + T sin m2 g (5.1.4)
Dato che
y1 y2
= = tan
x
1 x
2
dividendo membro a membro le equazioni (5.1.1), (5.1.2) e (5.1.3), (5.1.4) otteniamo
N1 = m1 g cos
N2 = m2 g cos
Dalle equazioni del moto per le masse abbiamo
N1 N2 1 1
+ sin T + cos = 0
m1 m2 m1 m2
N1 N2 1 1
+ cos + T + sin = 2g
m1 m2 m1 m2
da cui ( = m1 m2 /(m1 + m2 ))
T = 2g sin .
Sostituendo nella equazione (5.1.6) troviamo
ossia
(m1 m2 )2 cos sin
s .
M (m1 + m2 ) + (m1 + m2 )2 cos2 + 4m1 m2 sin2
3m m k
(a) (b)
Un proiettile urta come in figura (a) un bersaglio tenuto da una molla di lunghezza
nulla e costante elastica k. Il proiettile ha massa tripla del bersaglio, e lurto ha una
durata trascurabile.
1. Si calcoli la velocit di bersaglio e proiettile appena dopo lurto nel caso di urto
elastico.
g
0
v1 v3
m m
Le tre masse identiche in figura sono collegate da due aste di lunghezza ` e massa
trascurabile come in figura. Quelle agli estremi sono inoltre vincolate a scorrere su un piano
orizzontale, mentre langolo tra le due aste pu variare liberamente, e vale inizialmente
0 .
2. Nel caso v1 (0) = v3 (0) = 0 determinare la velocit ~v2 quando la massa intermedia
urta il piano.
3. Se v3 (0) = 0, determinare il minimo valore di v1 (0) che permette alle masse agli
estremi di toccarsi.
L/2
L/2
g
2 1
Si supponga adesso che tra il piano orizzontale ed il cuneo non ci sia attrito e
che quindi il cuneo sia libero di muoversi orizzontalmente. Allistante iniziale i due
corpi sono tenuti fermi ad una distanza dalla fine del cuneo pari alla met della
lunghezza del filo, e sono appena appoggiati lun laltro. Il cuneo fermo.
` g
`/2
v0
m1 m2
Determinare WM AX .
Per v0 > v0 determinare la tensione del filo quando la massa si sollevata di `/2,
nellipotesi che le due masse siano rimaste attaccate dopo lurto.
m1 a1 = T m1 g sin (5.3.1)
m2 a2 = T m2 g sin (5.3.2)
ed usando linestensibilit
m1 m2
T = 2g sin (5.3.4)
m1 + m2
Domanda 2
Le reazioni vincolari applicate alle masse si determinano dalla condizione di accelerazione
nulla per la particella nella direzione normale al piano:
N1 = m1 g cos (5.3.5)
N2 = m2 g cos (5.3.6)
Anche il cuneo non deve avere accelerazioni verticali, e questo permette di calcolare R
Domanda 3
In assenza di attrito si conserva lenergia e la quantit di moto orizzontale del sistema.
Confrontando la configurazione iniziale e quella finale abbiamo per la prima
` 1 2 2 1 2 2 1
(m1 + m2 ) g sin = m1 vx1 + vy1 + m2 vx2 + vy2 + M V 2 +m1 g` sin (5.3.13)
2 2 2 2
perch inizialmente tutte le velocit sono nulle e le due masse si trovano ad una altezza
h = 12 ` sin , mentre alla fine la massa m1 si trova ad una altezza h = ` sin e la massa
m2 ad h = 0. Abbiamo quindi
2 2 2 2
m1 vx1 + vy1 + m2 vx2 + vy2 + M V 2 = (m2 m1 ) g` sin (5.3.14)
e la velocit delle due masse relativa al cuneo deve essere parallela al suo lato inclinato,
quindi
Usando le ultime 4 relazioni lineari, possiamo esprimere tutte le velocit in termini della
sola V :
M + 2m2
v1x = V (5.3.19)
m1 m2
(M + m1 + m2 )
v1y = v2y = V tan (5.3.20)
m1 m2
M + 2m1
v2x = V (5.3.21)
m1 m2
da cui
s
(m2 m1 )3 g` sin
V =
(M + m1 + m2 ) [(m1 + m2 )(M + m1 + m2 ) tan2 + 4m1 m2 + M (m1 + m2 )]
(5.3.22)
Domanda 2
Fino ad immediatamente dopo lurto possiamo scrivere lenergia nella forma
1 2 1 m1 m2 2
E= (m1 + m2 ) vcm + v (5.3.28)
2 2 m1 + m2 r
dove vcm la velocit del centro di massa del sistema e vr la velocit relativa tra le due
masse. Dato che si conserva la quantit di moto deve essere
1 2 1 m1 m2 2 1 2 1 m1 m2 2
(m1 + m2 ) vcm + v0 = (m1 + m2 ) vcm + v +W (5.3.29)
2 2 m1 + m2 2 2 m1 + m2 r
dove vr la velocit relativa immediatamente dopo lurto e W lenergia dissipata.
Chiaramente la massima dissipazione si ha quando vr = 0, e in questo caso
1 m1 m2 2
WM AX = v (5.3.30)
2 m1 + m2 0
Inoltre abbiamo, dato che v1 = v2 = v
m1
vcm = v = v0 (5.3.31)
m1 + m2
Domanda 3
Dalla conservazione dellenergia troviamo la velocit vh delle due masse quando raggiun-
gono laltezza h = `/2:
2
1 m1 1 `
(m1 + m2 ) v02 = (m1 + m2 ) vh2 + (m1 + m2 ) g (5.3.32)
2 m1 + m2 2 2
cio 2
m1
vh2 = v02 g` (5.3.33)
m1 + m2
Scrivendo lequazione del moto nella direzione parallela al filo deve essere
vh2
(m1 + m2 ) = (m1 + m2 ) g cos T (5.3.34)
`
dove = /3 langolo che il filo forma con la verticale. Quindi
vh2
T = (m1 + m2 ) g cos + (m1 + m2 ) (5.3.35)
`
ossia " 2 #
m1 v02 1
T = (m1 + m2 ) g (5.3.36)
m1 + m2 ` 2
R
M
2. Calcolare la velocit del punto materiale al suo passaggio nel punto pi basso della
scodella.
3. Applicando una forza orizzontale alla scodella la si mantiene ferma. Quale il valore
massimo della forza da applicare?
x=0 x = L(t)
Una massa m di dimensioni trascurabili collegata a due punti posti nelle posizioni
x = 0 e x = L(t) > 0 da due molle di massa trascurabile, lunghezza a riposo nulla e
costanti elastiche k1 e k2 .
Domanda 2
Usando la conservazione dellenergia possiamo scrivere
1 1
mghi = mv 2 + M V 2
2 2
dove abbiamo indicato con v, V le velocit della particella e della scodella (entrambe
orizzontali quando la prima si trova nel punto pi basso). Inoltre dalla conservazione
della quantit di moto orizzontale abbiamo
0 = mv + M V
e quindi
m
V = v
M
Sostituendo otteniamo0
1 m 2
mghi = m 1 + v
2 M
e quindi s
M
v= 2ghi
m+M
Domanda 3
Dato che la forza da applicare lunica che agisce
max
F = (M + m) = max
m+M
dove ax laccelerazione orizzontale della particella. Daltra parte
dove N la reazione vincolare della scodella. Se scriviamo lequazione del moto per la
particella nella direzione radiale abbiamo invece
v2
m = mg cos + N
R
Inoltre dalla conservazione dellenergia
1
mghi = mgR(1 cos ) + mv 2
2
possiamo ricavare la velocit in funzione della posizione. Sostituendo nella (5.4.1) otte-
niamo
hi
N = 2mg 1 + cos + mg cos
R
e quindi
hi
F = mg 2 1 + 3 cos sin
R
Cerchiamo il minimo:
dF hi
= mg 2 1 + 3 cos cos + 3mg sin2 = 0
d R
cio
1
cos2 + 2 cos =0
2
Risolvendo troviamo r
2
1
cos = +
2
Scartando la soluzione negativa (non corrisponde ad una posizione sulla scodella) e
sostituendo abbiamo
r !s r
2
1 1 2 2+
1
F = 3mg 3 + + 2 +2
2 2 2
F = k1 x k2 (x L0 )
Domanda 2
Lequazione del moto si scrive
m
x= (k1 + k2 )x + k2 L0
che corrisponde ad una massa collegata ad una molla di costante elastica k1 +k2 sottoposta
ad una forza costante k2 L0 . La soluzione generale dellequazione omogenea
m
x + (k1 + k2 )x = 0
unoscillazione armonica
dove r
k1 + k2
!=
m
Una soluzione particolare dellequazione completa corrisponde alla massa ferma nella
posizione di equilibrio
k2
xp (t) = L0
k1 + k2
e quindi la soluzione generale sar
k2
x(t) = A cos !t + B sin !t + L0
k1 + k2
Imponiamo ora le condizioni al contorno. La massa si trova inizialmente in L0 /2, quind
k2 L0
x(0) = A + L0 =
k1 + k2 2
da cui
1 k1 k2
A= L0
2 k1 + k2
Inoltre ferma:
x(0)
= B! = 0
e quindi
k1 k2 L0 k2
x(t) = cos !t + L0
k1 + k2 2 k1 + k2
Notare che se k1 = k2 non si ha oscillazione.
Domanda 3
Laccelerazione della massa vale
x
=a
e sostituendo nellequazione del moto
m
x + (k1 + k2 )x = k2 L(t)
troviamo
1 2
ma + (k1 + k2 ) at + x0 = k2 L(t)
2
quindi otteniamo
ma k1 1 k1
L(t) = + 1+ x0 + 1+ at2
k2 k2 2 k2
1. Supponendo in un primo momento che il cuneo venga tenuto fermo da una opportuna
forza esterna orizzontale Fx , calcolare le accelerazioni delle due masse.
3. Assumendo ora che la forza esterna venga rimossa, calcolare laccelerazione del
cuneo.
Due corpi puntiformi di uguale massa sono vincolati a muoversi lungo due guide
rettilinee inclinate di un angolo rispetto alla verticale, come in figura. Le due massa
sono collegate da una molla ideale di lunghezza a riposo `0 e costante elastica k. Si assuma
che durante tutto il moto le due masse rimangano allineate orizzontalmente una rispetto
allaltra.
3. Le due masse si trovano inizialmente in quiete nella giunzione tra le due guide, e
vengono lasciate libere. Determinare lallungamento massimo della molla relativo
alla lunghezza di riposo
m1 a1 = T m1 g sin
m2 a2 = T + m2 g sin
dove a1 e a2 sono le componenti delle accelerazioni parallele al piano (le uniche diverse
da zero), prese positive da sinistra verso destra. Per linestensibilit del filo a1 = a2 a.
Sommando membro a membro otteniamo
e quindi
m2 m1
a= g sin
m2 + m1
Domanda 2
La componente orizzontale della accelerazione del centro di massa del sistema data da
m1 a cos + m2 a cos
acm,x =
m1 + m2 + M
e quindi
Fx = (m1 + m2 + M ) acm,x
= (m1 + m2 ) a cos
= (m2 m1 ) g sin cos
Domanda 3
Detta A laccelerazione del cuneo abbiamo
m1 (A + a cos ) + m2 (A + a cos ) + M A
acm,x = =0 (5.5.1)
m1 + m2 + M
dove adesso a la componente parallela al piano dellaccelerazione dei due corpi relativa
al cuneo. Le equazioni del moto delle due masse si possono scrivere in un sistema di
riferimento solidale al cuneo
m1 a = T m1 g sin m1 A cos
m2 a = T + m2 g sin m2 A cos
da cui
(m1 m2 ) sin cos
A= g
(m1 + m2 ) sin2 + M
Domanda 2
Le posizioni di equilibrio stabile corrispondono ai minimi del potenziale, quelle instabili
ai massimi. Il potenziale vale
2
2 `0
U (s) = 2k sin s 2mgs cos
2 sin
cio per
mg cos `0
s= 2 +
2k sin 2 sin
Domanda 3
Usiamo la conservazione dellenergia. Inizialmente
1
Ei = k`20
2
e nellistante di massimo allungamento della molla le masse sono nuovamente ferme, per
cui
1
Ef = 2mgs cos + k (2s sin `0 )2
2
In conclusione da Ei = Ef segue
1 1
2mgs cos + k (2s sin `0 )2 = k`20
2 2
cio
s 2ks sin2 2k`0 sin 2mg cos = 0
Il valore di s che corrisponde al massimo allungamento quindi
k`0 sin + mg cos
s=
k sin2
e questultimo sar dato da
k`0 sin + mg cos
` = 2 sin `0
k sin2
k`0 sin + 2mg cos
=
k sin
2mg cos
= `0 +
k sin
k, `0
~g
m M
~v0
Figura 5.1.:
Inizialmente una particella di massa m = 2 kg viene lanciata lungo il piano con velocit
v0 = 1 ms 1 , e arrivata al cuneo vi sale sopra (lo spigolo tra piano inclinato e superficie
orizzontale stato opportunamente arrotondato).
1. Determinare due costanti del moto per il sistema, e calcolarne il valore numerico
iniziale.
2. Quanto vale la velocit del cuneo nellistante in cui la compressione della molla
massima? E la velocit della particella?
Esercizio 2
Un piano inclinato di un angolo rispetto allorizzontale. Su di esso posato un cuneo
con un angolo al vertice come in Figura 5.2.
Il cuneo ha massa M , e su di esso posato un punto materiale di massa m. Si considera
il vincolo tra punto materiale e cuneo come bilatero. Inizialmente cuneo e punto materiale
sono fermi.
1. Supponendo che vi sia attrito tra cuneo e piano inclinato, per quale valore minimo
del coeciente di attrito statico s il cuneo rimane fermo?
M
~g
Figura 5.2.:
2a
~g
h
v0
Figura 5.3.:
Esercizio 3
p
Un pendolo di lunghezza `, con ` > a2 + h2 , appeso allinterno della struttura rappre-
sentata in Figura 5.3. Inizialmente si trova in posizione verticale, e la massa appesa m
ha una velocit v0 .
1. Per quale valore massimo di v0 = v1 il filo non tocca lo spigolo della struttura
durante loscillazione?
Soluzioni
Esercizio 1
Domanda 1
Sul sistema complessivo non agiscono forze esterne orizzontali, quindi la quantit di moto
orizzontale totale Px si conserva. Le forze che agiscono sul sistema sono:
3. La reazione normale del piano orizzontale, che non compie lavoro perch perpendi-
colare allo spostamento dei punti di applicazione.
4. Le due reazioni normali, uguali e contrarie, tra cuneo e particella. I lavori da esse
compiute si cancellano, dato che lo spostamento relativo tra cuneo e particella
normale ad esse.
In conclusione lenergia meccanica totale E, data dalla somme delle energie cinetiche e
delle energie potenziali gravitazionali e della molla si conservano. Possiamo scrivere
Px = mvx + M V
1 1 1
E = m vx2 + vy2 + M V 2 + mgh + k ( `)2
2 2 2
dove vx e vy sono le componenti orizzontali e verticali della velocit della particella, V
la velocit del cuneo (solo orizzontale), h la posizione verticale della particella rispetto
al piano orizzontale, e ` la deformazione della molla. Inizialmente vx = v0 , vy = V = 0,
h = 0 e ` = 0 quindi
Domanda 2
Nel momento di massima compressione le velocit del cuneo e della particella sono le
stesse, ed in particolare vy = 0. Dalla conservazione della quantit di moto orizzontale
troviamo quindi
mv0 = (m + M ) V
cio
m
V = v0
m+M
Domanda 3
Nel momento di massima compressione h = ` sin . Dalla conservazione dellenergia
meccanica abbiamo
1 1 1
mv02 = (m + M ) V 2 mg ` sin + k ( `)2
2 2 2
cio, eliminando V ,
2mg v2
( `)2sin ` 0 = 0
k k
dove = mM/(m + M ) la massa ridotta del sistema. Risolvendo per ` troviamo
r
mg sin m2 g 2 sin2 v02
`= +
k k2 k
La compressione massima corrisponde alla soluzione negativa, e quindi
s !
mg sin kv02
`= 1 1+ 2 2 2
k m g sin
Esercizio 2
Domanda 1
Se il cuneo rimane fermo, il punto materiale ha una accelerazione uniforme (indichiamo
nel seguito con il versore parallelo al piano inclinato e con n
quello normale)
~a = g sin ( ) (
cos +n
sin )
mg sin ( ) (
cos +n
sin ) = N n
(m + M ) g y + Fa
mg sin ( ) cos = (m + M ) g y + Fa
mg sin ( ) sin =N (m + M ) g y n
da cui
Domanda 2
Se il punto materiale si muove solo verticalmente, la sua accelerazione orizzontale deve
essere nulla. Questo accade ad esempio se il suo piano di appoggio orizzontale, cio
quando = . Lunica altra possibilit che non vi sia alcuna forza tra punto materiale
e cuneo. In questo caso laccelerazione del punto materiale sar semplicemente
~a = g y
da cui
cos cos =0
Il caso = /2 corrisponde ad un piano verticale: in questo caso il cuneo e la particella
cadono entrambi con accelerazione ~a = g y. Abbiamo infine il caso = /2.
Esercizio 3
Domanda 1
Langolo massimo possibile del filo rispetto alla verticale dato da
a
tan max =
h
Lenergia meccanica del sistema si conserva ed data da
1
E = mv 2 mg` cos
2
Domanda 2
Possiamo utilizzare ancora una volta la conservazione dellenergia, che scriviamo nella
forma
1
E = mv 2 + mgh
2
Infatti la forza di contatto tra il filo e la struttura non fa lavoro, dato che il punto di
applicazione in quiete. Di conseguenza
1
mv 2 mg` mgh
2
da cui p
v2 = 2g (` h)
Domanda 3
Al momento del contatto la velocit della massa si determina dalla conservazione delle-
nergia:
1 1
mv22 mg` = mv 2 mg` cos max
2 2
Segue che
v 2 = v22 + 2g` (cos max 1)
Immediatamente prima del contatto abbiamo un moto circolare con raggio 1 = `. Quindi
lequazione del moto nella direzione del filo da
v2
m = T + mg cos max
1
da cui
v2
T =m + mg cos max
1
v2
= m 2 + 3mg cos max 2mg
`
v22 3mgh
=m +p 2mg
` h2 + a 2
Subito
p dopo il contatto abbiamo ancora un moto circolare, ma con raggio 2 = `
a + h2 . Quindi
2
v2
T =m + mg cos max
2
v2 `
=m p2 + 2mg p (cos max 1) + mg cos max
` a 2 + h2 ` a 2 + h2
380
6.1. 1 APRILE 2009
3. Supponendo che la galassia sia approssimabile con una distribuzione sferica di massa,
determinarne la massa totale studiando il comportamento di V (r) per r r0 .
e deve essere uguale allaccelerazione radiale. Per unorbita circolare abbiamo quindi
V 2 (r) @U
m =
r @r
ossia
@U mK
=
@r r 1 + rr0
Domanda 2
Il potenziale ecace vale
L2 r0
Uef f (r) = mK log 1 +
2mr2 r
ed abbiamo
Inoltre la derivata
dUef f L2 mKr0
= +
dr mr3 r (r + r0 )
si annulla se
L2 L2
r2 r =0
Km2 r0 Km2
cio quando s 2
L2 L2 L2
r= + + r
2Km2 r0 2Km2 r0 Km2
Il potenziale ha quindi un minimo in r , che deve corrispondere ad un valore negativo
del potenziale ecace. Abbiamo quindi, in termini dellenergia totale E,
Domanda 3
Per r r0 possiamo approssimare
r
Kr0
V (r) '
r
ma daltra parte a grande distanza dalla galassia la forza gravitazionale deve essere
GmM
Fr '
r2
e quindi dallequazione del moto
V2
m = Fr
r
troviamo
Kr0 GmM
m 2
'
r r2
ossia
Kr0
M=
G
Da un altro punto di vista per r r0
mKr0
U (r) '
r
che lenergia potenziale del campo gravitazionale generato dalla massa M appena
determinata.
I
= k
Domanda 2
Nel sistema di riferimento della parete abbiamo la forza apparente dovuta alla accelera-
zione, e lequazione del moto diventa
`
+ k = m!02 y0 sin !0 t
I
2
A regime abbiamo dunque
m!02 y0 `
(t) = sin !0 t
2 k I!02
Domanda 3
In questo caso lequazione del moto diviene
`
+ + k = m!02 y0 sin !0 t
I
2
e la soluzione a regime sar
!
m`!02 y0 ei!0 t
(t) = Im
2 k + i!0 !02
m`!02 y0 m`!02 y0
A= = q
2 k + i!0 !02 2 k !02
2
+ 2!2
0
e la fase
!0
tan =
!02 k
r, m
A B
Unasta di massa m e lunghezza r si muove con gli estremi vincolati ad una guida
semicircolare priva di attrito. Il raggio della guida uguale alla lunghezza dellasta, e
questultima si trova inizialmente in equilibrio nella posizione in figura. Una particella di
massa uguale a quella dellasta viene lasciata cadere sulla verticale di unestremo dellasta,
da unaltezza iniziale uguale a quella del centro della guida. Lurto con lestremo dellasta
istantaneo e la particella rimane attaccata ad essa.
1. Determinare langolo che lasta forma con lorizzontale nella posizione di equilibrio
del sistema.
3. Calcolare laltezza massima raggiunta dal centro di massa del sistema dopo lurto.
Problema 2
p
3
r 2
P
A r/4 B
Domanda 1
Il centro di massa del sistema si trova nel punto P posto a una distanza r/4 dal punto A,
e la posizione di equilibrio si avr quando lenergia potenziale gravitazionale minima,
cio quando P si trover sotto O. Questo significa che lasta avr ruotato di un angolo
dato da
1
r 1
tan = p4 = p
3 2 3
2 r
Domanda 2
p
Immediatamente prima dellurto la velocit della particella vale (h = r 3/2 laltezza
da cui cade) q p
p
v0 = 2gh = gr 3
Durante lurto si conserva il momento angolare rispetto al punto O, perch le uni-
che forze impulsive esterne (le reazioni vincolari) hanno momento nullo. Questo vale
immediatamente prima q p
r r
mv0 = m gr 3
2 2
Domanda 3
Il centro di massa raggiunger la sua altezza massima rispetto alla quota iniziale quando
tutta lenergia cinetica si sar convertita in energia potenziale. Quindi
p
3 3
mgr = 2mg h
44
ossia p
3 3
h= r
88
Gm2
0 = N sin cos
r2
mentre nella direzione radiale deve essere
v2 Gm2
m = N cos sin
r sin r2
da cui r
2 Gm
v =
r
Il periodo quindi
r
2r sin 3
T = = 2 = 1.1 106 s
v Gm sin
circa dodici giorni e mezzo.
Domanda 2
Si conserva la componente del momento angolare Lz parallela allasse del cilindro, valutata
rispetto a un punto qualsiasi di questo, e lenergia E. Utilizzando un sistema di coordinate
sferiche centrate nel vertice del cono abbiamo
Lz = mr2 sin2
e
1 1 Gm2
E = mr 2 + mr2 2 sin2
2 2 r
Se scriviamo lenergia in funzione del potenziale ecace
1
E = mr 2 + Uef f (r)
2
abbiamo
L2z Gm2
Ue (r) =
2mr2 sin2 r
che identico al potenziale ecace del problema di Keplero, ridefinendo
Lz
L0z =
sin
Avremo quindi orbite circolare quando lenergia totale uguale al minimo del potenziale
eettivo, orbite limitate per E < 0, orbite illimitate per E 0. Si pu avere caduta nel
vertice solo se Lz = 0.
Domanda 3
Se usiamo come parametro invece del tempo possiamo scrivere
2
1 dr Lz L2z Gm2
E= m +
2 d mr2 sin2 2mr2 sin2 r
e introducendo
1
r=
u
otteniamo 2
1 L2z du 1 L2z
E= + u2 Gm2 u
2 m sin4 d 2 m sin2
Derivando rispetto a abbiamo
L2z d2 u L2z
+ u Gm2 = 0
m sin4 d 2 m sin2
che lequazione di un oscillatore su cui agisce una forza costante. Possiamo scrivere la
soluzione generale nella forma
1 Gm3
u= = A cos ( sin + ) + sin2
r L2z
cio
Gm3
L2z
sin2
r= AL2z
1+ Gm3
cos ( sin + )
Si hanno orbite limitate quando il denominatore non si annulla, cio
AL2z
<1
Gm3
in questo caso r una funzione periodica di , di periodo
2
T = = 2 2
sin
quindi le orbite si chiudono sempre, pi precisamente dopo aver fatto due giri del cilindro.
M1 , R1 M2 , R2
3. Se sulla massa M agisce una forza di attrito viscoso F = v, dove una costante
positiva dalle opportune dimensioni, valutare il fattore di qualit delloscillatore.
! 1 R1 = ! 2 R2
!2 R2 = y
da cui segue che lenergia pu essere scritta nella forma (usando I1 = M1 R12 /2 e I2 =
M2 R22 /2)
1 1 1 K
E= M + M1 + M2 y 2 + M gy + y 2
2 2 2 2
Derivando rispetto al tempo
1 1
E = M + M1 + M2 y y + M g y + Ky y = 0
2 2
che sono quelle di un oscillatore armonico sottoposto ad una forza costante. La frequenza
sar dunque r
1 2K
f=
2 2M + M1 + M2
Non volendo utilizzare lenergia, possiamo scrivere direttamente le equazioni del moto.
Per la massa sospesa abbiamo
M y = M g + T
dove T la tensione del filo. La seconda equazione cardinale per il primo cilindro si scrive
I1 1 = KR12 1 + F R1
I2 2 = F R2 T R2
M y = Mg + T
I1 y = KR12 y F R12
I2 y = F R22 T R22
da cui
I1 I2
M+ + y = Mg Ky
R12 R22
ossia
1 1
M + M1 + M2 y + Ky = Mg
2 2
Q = !
2 M + 12 M1 + 12 M2
=
Quindi
s
2 M + 12 M1 + 12 M2 K 1p
Q= = 2K (2M + M1 + M2 )
M + 12 M1 + 12 M2
v2 mMT
m =G
R R2
e daltra parte per il periodo vale
2R
v=
T
da cui
1/3 !1/3
GMT T 2 6.7 10 11 6 1024 (24 60 60)2
R= ' m ' 4.2 107 m
4 2 4 2
L2 k
E=
2mR2 R
dato che lorbita circolare. Inoltre sappiamo che il potenziale eettivo minimo,
d L2 k L2 k
2
= 3
+ 2 =0
dR 2mR R mR R
da cui
L2 = kmR
Applicando limpulso cambiamo il momento angolare di L = IR. Dato che la velocit
radiale resta nulla la nuova energia vale
(L + IR)2 k
E0 =
2mR2 R
e per avere unorbita parabolica deve essere E 0 = 0. Quindi (supponendo L > 0) otteniamo
p 2
kmR + IR = 2kmR
da cui r
p km
I= 1 2
R
Domanda 3 Applicando il primo impulso si ottiene unorbita ellittica che deve avere il
perigeo in R e lapogeo in 2R. Per ottenere questo lequazione
(L + I1 R)2 k
E1 =
2mr2 r
deve essere verificata in r = R e r = 2R, ossia
(L + I1 R)2 k
E1 =
2mR2 R
(L + I1 R)2 k
E1 =
8mR2 2R
Sottraendo membro a membro troviamo
3 (L + I1 R)2 k
=0
8 mR2 2R
da cui r !r
4 km
I1 = 1
3 R
Il secondo impulso deve essere applicato allapogeo, in modo da ottenere unorbita circolare
di raggio 2R e quindi un momento angolare
p
L0 = 2kmR
ossia r
1 1 km
I2 = p p
2 3 R
mentre se L0 < 0 (lorbita circolare finale percorsa nel verso opposto di quella iniziale)
deve essere p
L + RI1 + 2RI2 = 2kmR
e quindi r
1 1 km
I2 = p p
2 3 R
Riassumendo abbiamo le quattro possibilit in tabella
I1 I2 q
q
1+ p2 km p1 + p1 km
3 q R 2 3 q R
1 p2 km p1 p1 km
3 R 2 3 qR
q
1+ p2 km p1 + p1 km
3 q R 2 3 q R
1 p2 km p1 p1 km
3 R 2 3 R
1. Assumendo che la sbarra sia inizialmente ferma formando un angolo 0 noto con
la verticale, determinare quali condizioni devono soddisfare i parametri del sistema
(m, L e r) anch la massa sospesa al filo acceleri verso il basso.
Secondo una teoria accreditata da un grandissimo numero di pagine web ogni 3600
anni il pianeta Nibiru arriva con la sua orbita in prossimit della terra. Il prossimo
avvicinamento previsto da alcuni attorno al primo aprile del 2013. Nel seguito si
considereranno solo le interazioni gravitazionali tra la terra e il sole e tra Nibiru e il
sole, per semplicit si considerer la massa di Nibiru uguale a quella della terra, e lorbita
di questultima circolare e di raggio aT ' 1.5 1011 m. Inoltre si supporr che il perielio
di Nibiru e quello della terra coincidano, che le orbite siano nello stesso piano e percorse
nello stesso senso.
1. Sulla base dei dati precedenti calcolate il rapporto tra lafelio di Nibiru e la distanza
terra-sole.
2. Modellando leventuale scontro tra la terra e Nibiru come unurto istantaneo com-
pletamente anelastico al perielio calcolare la frazione di energia cinetica dissipata
durante lurto.
dove I il momento di inerzia del sistema calcolato rispetto al perno del disco. Per ora
non serve calcolarlo. Abbiamo preso come verso positivo per ! quello che determina una
rotazione in senso anti-orario. Il moto del corpo appeso al filo determinato dallequazione
m
z= mg + T (6.4.2)
dove z crescente verso lalto. Il fatto che la fune non strisci sul disco d il vincolo:
z = r! (6.4.3)
Domanda 2
Per trovare le posizioni di equilibrio si scrive lenergia potenziale del sistema e si cercano
i minimi. Lenergia potenziale ha solamente contributi gravitazionali:
L L L
U = mgz mg cos = mgr mg cos = mg r + cos (6.4.6)
2 2 2
d2 U L
2
= mg cos (6.4.9)
d 2
che positiva (equilibrio stabile) per 0 < eq < /2 e negativa (equilibrio instabile) per
/2 < eq < .
Domanda 3
La frequenza delle piccole oscillazioni si trova ponendo = eq + nellespressione
dellenergia
m 2 1 2 L
E = z + I mg r + cos (6.4.10)
2 2 2
Sviluppando al secondo ordine si trova
1 L
E = mr2 + I 2 mg r (eq + ) + cos (eq + )
2 2
1 L L 1L
= mr2 + I 2 mg r (eq + ) + cos eq sin eq 2
cos eq + O( 2 )
2 2 2 22
1 1 L
= mr2 + I 2 + mg 2 cos eq + costante + O( 2 ) (6.4.11)
2 2 2
Il momento dinerzia rispetto al perno dato dalla somma dei contributi del disco e
dellasta (che si ottiene usando il teorema di Koenig):
" 2 # 2
1 2 1 2 L r L2
I = mr + mL + m =m + (6.4.12)
2 12 2 2 3
r+ + r = 2a
e quindi
r+ = 2aN aT ' 468.9 aT
Domanda 2
Al momento dellurto le velocit radiali sono entrambe nulle, e si conserva il momento
angolare totale (o anche la quantit di moto nella direzione tangente allorbita, che
proporzionale a questultimo). Quindi
Lf = LT + LN
L2T + L2N
Ei =
2mT a2T
(LT + LN )2
Ef =
4mT a2T
e quindi
E 1 (LT LN )2 1 (LT LN )2 1 (1 )2
= = =
Ei 2 L2T + L2N 2 L2T + L2N 2 1 + 2
dove abbiamo indicato con il rapporto
LT
=
LN
L2 GmT MS
E =
2mT r2 r
L2 GmT MS
E = 2
2mT r+ r+
abbiamo s
r+ r
L= 2GMS m2T
r+ + r
e quindi
q s r
GMS m2T aT 1 (aT + r+ ) 1 1 + 468.9
= q = ' ' 0.7
2GMS m2T ra+T+a
r+ 2 r+ 2 468.9
T
Sostituendo otteniamo
E 1 (1 0.7)2
= ' 0.03
Ei 2 1 + (0.7)2
Domanda 3
Lorbita dopo lurto definita dal valore delle due costanti del moto, lenergia
(LT + LN )2 2GmT MS
E=
4mT a2T aT
e il momento angolare
L = LT + LN
Il perielio e lafelio sono soluzioni dellequazione
L2 2GmT MS L2 1 1 1 1
E= =0
4mT r2 r 4mT r r+ r r
e quindi, dato che una delle due soluzioni concide com aT , possiamo scrivere per laltra
L2 1 1
= E
4mT r aT
cio
L2 (LT + LN )2
r = =h i aT
4mT aT E 8Gm2T MS aT (LT + LN )2
(LT + LN )2 (LT + LN )2
= h i aT = aT
8L2T (LT + LN )2 7L2T 2LN LT L2N
(1 + )2
= aT ' 2.7aT
72 2 1
m2
k k
m1
r1
r2
Siano due dischi di massa m1 e m2 e rispettivi raggi r1 , r2 > r1 . I dischi sono nel
medesimo piano, sono a contatto tra loro e ruotano senza strisciare luno rispetto allaltro
attorno al rispettivo centro. Alla periferia di ciascun disco vi una molla in direzione
della tangente collegata a un punto fisso con costante elastica k. Ciascuna molla a
riposo nella configurazione iniziale mostrata in figura.
z x
A m, ` B A m, ` B m
f (t) f (t)
con IF dato. Si consiglia di utilizzare un sistema di riferimento con assi orientati come in
figura, e origine nel centro di massa del sistema.
2. Alla sbarra viene saldato un disco di uguale massa e raggio `/2. Come si muove
adesso lestremo B della sbarra e il centro di massa del sistema?
1 r1 = 2 r2
I1 1 = M1 + F r1
I2 2 = M2 + F r2
dove F la componente tangenziale della forza di contatto che il disco 2 esercita sul disco
1, uguale e opposta a quelle che il disco 1 esercita sul disco 2. Abbiamo indicato con M1 e
I1 r2 1 I2 r1 2 = r2 M1 r 1 M2
Seconda domanda
Aggiungendo il momento di attrito viscoso possiamo sostituire nella (6.5.1) M1 = k1 r12 1
1 e M2 = kr1 r2 1 , ottenendo
1
(m1 + m2 ) r12 r2 1 = r2 1 2kr12 r2 1 (6.5.2)
2
ossia
1 + 1 + !02 1 = 0
con
2
=
(m1 + m2 ) r12
Il fattore di qualit delloscillatore dunque
!0
Q=
e dato che
E
Q = 2
E
ossia !0
t
E(t) ' E(0)e Q
Terza domanda
In questo caso M1 = k1 r12 1 1 + N0 cos t e M2 = kr1 r2 1 . La (6.5.1) diviene quindi
r12
I 1 r2 + I 2 1 = 2kr12 r2 1 r2 1 + r2 N0 cos t (6.5.3)
r2
ossia
1 + 1 + !02 1 = A cos t
con
2N0
A=
r12 (m1 + m2 )
La soluzione a regime
Aeit
1 (t) = Re
!02 2 + i
cio unoscillazione angolare di ampiezza
A
A1 = q
2
!02 2 + 2 2
Lampiezza angolare per loscillazione del secondo disco sar, dalla condizione di puro
rotolamento,
r2
A2 = A1
r1
m~vcm = IF y
1 `
m`2 !
~ = IF z
12 2
La prima equazione da direttamente la velocit del centro di massa,
IF
~vcm = y
m
6IF
!
~ = z
m`
Per la velocit di B abbiamo
`
~^
~vB = ~vcm + ! x
2
IF 3IF
= y z ^ x
m m
2IF
= y
m
Seconda domanda
In questo caso abbiamo
2m~vcm = IF y
e quindi
IF
~vcm = ~vB = y
2m
dato che il punto B coincide con il centro di massa.
Terza domanda
La seconda equazione cardinale da in questo caso
1 2 3 2
m` + m` ! ~ = xIF z
3 8
dove x la posizione del punto in cui viene colpita la sbarra rispetto al centro di massa
B. La velocit di un punto di coordinate X, Y appartenente al corpo sar
~v = ~vcm + ! ~ ^ (X x
+ Y y)
IF 24 xIF
= y + (X y Y x
)
2m 17 m`2
Per non andare allindietro dovr essere
IF 24 xIF
vy = + X 0
2m 17 m`2
se x 0 il caso pi sfavorevole si ha per X = `, ossia
1 24 x
+ 0
2 17 `
da cui
17
x `
48
Invece per x 0 il caso pi sfavorevole X = `. In conclusione deve essere
17 17
` x `
48 48
2. Nellipotesi che la perla possa scorrere lungo lanello con attrito radente con
coeciente dattrito dinamico uguale a quello di attrito statico,
a) trovare la velocit del centro di massa G del sistema subito dopo lurto;
b) trovare la velocit del centro dellanello e della perlina subito dopo lurto, sia
nel sistema di laboratorio che in quello del centro di massa;
c) trovare la velocit angolare con la quale lanello ruota attorno al suo centro
subito dopo lurto;
d) determinare nel centro di massa la velocit a regime del centro dellanello,
della perlina e la velocit angolare dellanello attorno al suo centro;
e) detta FT la forza tangente allanello che questultimo esercita sulla perla, e
FN lanaloga forza normale, calcolare il rapporto FT /FN .
f) **************************
Soluzione
1.a
Dato che limpulso trasferito al sistema uguale alla variazione della sua quantit di
moto abbiamo
(m1 + m2 ) v G = J
e quindi
J
vG =
2m
1.b
Ponendo il centro dellanello nellorigine e la perla sullasse x (x > 0) abbiamo
0m2 + Rm1 R
xG = =
m1 + m2 2
Questa anche la distanza cercata. Per calcolare il momento di inerzia sommiamo il
contributo dellanello a quello della perla,
" 2 # " 2 #
R R
IG = Ianello + m2 + Iperla + m1
2 2
dove Ianello = m2 R2 e Iperla = 0 sono i momenti di inerzia dei due corpi rispetto al loro
centro di massa e si utilizzato il teorema di Steiner. In conclusione
2 R2 R2 3
IG = m2 R + m2 + m1 = mR2
4 4 2
1.c
Il sistema un unico corpo rigido. Dato che dopo lurto non ci sono forze e momenti
esterni si conserva sia la quantit di moto totale che il momento angolare. Quindi il centro
di massa si muove a velocit costante ed il sistema di riferimento che trasla con esso
inerziale.
Il momento angolare del corpo nel sistema del laboratorio dopo lurto uguale allim-
pulso angolare di J . Scegliendo il polo nel centro di massa abbiamo
R RJ
L = IG ! = ex ^ J = ez
2 2
e quindi
RJ J
!= ez = ez
2IG 3mR
Nel sistema del centro di massa il corpo ruoter attorno ad esso con questa velocit
angolare.
2.a
Valgono le stesse considerazioni fatte al punto 1.a, quindi
J
vG =
2m
2.b
Consideriamo prima di tutto il sistema del laboratorio. Durante lurto J applicato alla
perla, ed lunica forza impulsiva. Quindi la perla avr dopo lurto una velocit
J
vP =
m
Sullanello non applicata invece nessuna forza impulsiva, quindi immediatamente dopo
lurto la velocit del suo centro sar
vA = 0
2.c
Dato che nessun impulso angolare applicato allanello durante lurto avremo
! = !0 = 0
2.d
Nel sistema del centro di massa abbiamo la situazione in Figura 6.2.
In ogni istante il centro del disco e la perla si trovano in posizioni opposte relativamente
al centro di massa, e compiono un moto circolare con velocit rispettivamente
R
vP =
2
vA = vP
R
2
P
n
G
A
R
2
Fino a quando la velocit relativa tra anello e perla diversa da zero lattrito dissiper
energia. A regime dovremo avere perci v o = v P ossia
= !
Il sistema sar equivalente quindi allunico corpo rigido considerato nella prima parte del
problema, e quindi
J
!= (6.6.1)
3mR
R J
vA = =
2 6m
J
vP =
6m
Alternativamente si poteva dire subito che, a regime, il sistema si muove come un
2.e
Dato che il centro di massa dellanello si muove di moto circolare, la forza totale su di
esso lungo la direzione radiale indicata dal versore n in Figura 6.2 sar
2
vA
FN = m n
R/2
Se la velocit relativa tra perla e anello diversa da zero, avremo anche la forza di attrito
dinamico
v2 R
F T = d m A = d m 2
R/2 2
dove abbiamo supposto la velocit dellanello nel punto di contatto in direzione minore
di quella della perla. Il rapporto richiesto in questo caso
FT
= d
FN
A regime la velocit relativa tra perla e anello zero. Come prima
2
vA
FN = m n
R/2
FT = 0
|F T | s |F N |
Quindi in questo caso
FT
=0
FN
2.f
Scriviamo le equazioni del moto. Per il moto del centro dellanello nella direzione
abbiamo durante il transiente
R R
m = d m 2
2 2
e quindi
= d 2
Inoltre il momento angolare totale del sistema si conserva, e quindi
R2 R2 JR
m + m + mR2 ! =
4 4 2
I primi due termini sono rispettivamente il momento angolare della perla e del centro
di massa dellanello. Lultimo il momento angolare dellanello rispetto al suo centro di
massa. Troviamo quindi
J 1
!= (6.6.2)
2mR 2
Integriamo lequazione del moto: ponendo = $ abbiamo
Z Z
d$
= d dt
$2
cio
1 1
= + d t
$(t) $(0)
ossia, tenendo conto che $(0) = (0) = J/(mR)
J
=
(t) mR
J
1 + mR d t
2. il momento delle forze che il motore esercita (per mezzo della catena) sulla ruota
posteriore, rispetto al centro di questa;
Facoltativamente si diano i valori numerici delle grandezze fisiche richieste nelle domande
precedenti.
Soluzione
z
G
P0
PA
PP
FP z ez
FAz ez
y
2L x
FP xex 3 FAxex
Figura 6.4.: Le forze esterne (in rosso) che agiscono sulla bicicletta.
Scegliamo come sistema di riferimento (inerziale) quello solidale alla strada e, come
sistema di coordinate cartesiane, uno che abbia lasse x orizzontale con la stessa direzione
e verso del moto della motocicletta, lasse y perpendicolare al piano della figura e verso
entrante e lasse z verticale e rivolto verso lalto. Siano inoltre F P e F A le forze (esterne)
esercitate dal manto stradale rispettivamente sulla ruota posteriore e su quella anteriore
(Figura 6.4). Le componenti FP x e FAx corrispondono alle forze di attrito, mentre le
componenti FP z e FAz costituiscono le forze vincolari normali.
Unaltra, e ultima, forza esterna alla motocicletta la forza peso P = (M + 2m) g ez
data dalla somma del peso P 0 di M , e di quello P A e P P della ruota anteriore e posteriore.
La prima equazione cardinale della dinamica applicata allintera motocicletta :
F P + F A + P = (M + 2m) a (6.7.1)
dove a = a ex laccelerazione del suo centro di massa G, coincidente con quella di G e
di ciascuno dei centri delle ruote.
Nel seguito prenderemo spesso in considerazione separatamente le due ruote e il corpo
rigido M di massa M costituito dal motociclista e dalla motocicletta senza le ruote.
Se le ruote non slittano, le reazioni tra le loro velocit angolari ! = !
ey le velocit
lineari v = v
ex dei loro centri sono date da
v = ! ^ (r
ez )
da cui
v = !r
Derivando otteniamo la relazione tra accelerazioni,
a = r
dove a = v e = !.
Domanda 1
z
G
F1z ez
K ey
F1xex
PP PA
FP z ez
FAz ez
y
2L x
FP xex 3 FAxex
Figura 6.5.: Le forze esterne (in rosso) e i momenti esterni (in verde) che agiscono sulla
ruota anteriore e posteriore.
Consideriamo le forze che agiscono sulla ruota anteriore (Figura 6.5): abbiamo la forza
peso P A , la forza esercitata dallasse F 1 e la forza F A . Di queste solo lultima ha un
momento diverso da zero rispetto al centro della ruota. Possiamo dunque scrivere la
seconda equazione cardinale della dinamica per la ruota anteriore:
I
ey = ez ^ F A =
r FAx r
ey
FAx = ma
FAx = 10N
FP x = 1260N
Si noti la grande dierenza numerica (due ordini di grandezza) tra i moduli delle due
forze.
Domanda 2
Scriviamo ora la seconda equazione cardinale per la ruota posteriore, usando come polo
il centro della ruota. Rispetto al caso della ruota anteriore, qui entra in gioco anche il
momento delle forze K = K ey (Figura 6.5) che esercita il motore.
Anche in questo caso la forza peso P P e la forza F 2 esercitata dallasse non hanno
momento (per la precisione lasse esercita una serie di forze, di cui F 2 la risultante, ma
il momento esercitato dallasse in ogni caso trascurabile se lo lattrito - per esempio
per la presenza di cuscinetti a sfera - e quindi tutte le forze sono essenzialmente radiali).
Il momento meccanico risultante 2 = (K rFP x ) e y e lequazione cardinale
2 = I
ey
K = (M + 4m) ra
Numericamente:
K = 381Nm
Domanda 3
Applichiamo la seconda equazione cardinale alla motocicletta nel suo complesso, ruote
incluse.
Calcoliamo per prima cosa il momento delle forze risultante sulla motocicletta, rispetto
al polo mobile G. Le forze esterne da considerare sono F A , P A , F P , P P e la forza peso
P 0 su M. Il momento di P 0 rispetto a G nullo. Considerando i bracci di ciascuna delle
altre forza, il momento meccanico complessivo vale
2 2 1 1
= hFAx LFAz + Lmg hFP x + LFAz Lmg e y
3 3 3 3
1 1
= L (FAz 2FP z ) h (M + 2m) a + Lmg e y
3 3
= J + v G ^ (M + 2m) v = J
h r
FP z 2FAz = 3M a + 12m a mG
L L
FP z + FAz = (M + 2m) g
2 h r
FP z = M +m g+ M +4 m a (6.7.2)
3 L L
1 h r
FAz = M +m g M +4 m a (6.7.3)
3 L L
Valori numerici:
FP z = 2347N
FAz = 105N
Domanda 4
Il vincolo monolaterale costituito dalla strada richiede che le equazioni scritte siano valide
solo alle condizioni FP z > 0 e FAz > 0. Dalle equazioni (6.7.2) e (6.7.3) segue che deve
essere
1 h r
M +m g M +4 m a>0
3 L L
da cui si ricava immediatamente il valore massimo amax dellaccelerazione:
1 L (M + 3m)
amax = g (6.7.4)
3 hM + 4rm
Numericamente
2
amax = 5.73ms
1L
amax ' g (6.7.5)
3h
che evidenzia limportanza di mantenere basso il baricentro della motocicletta.
Una moto da corsa pu raggiungere accelerazioni di 8ms 2 , infatti in gara spesso la
ruota anteriore si solleva in fase di accelerazione dopo una curva.
Domanda 5
Nel limite a ! amax si ha FAx ! mamax e FAz ! 0, per cui il rapporto |FAx /FAz | ! 1
e, qualunque sia il coeciente di attrito statico, la ruota anteriore perde aderenza e inizia
a slittare. Per accelerazioni prossime a quella di impennata, quindi, le equazioni precedenti
non sono pi esatte e vale la pena considerare lapprossimazione della (6.7.5), con m M .
In questa approssimazione, dalla soluzione della prima domanda e dalle (6.7.2) e (6.7.3),
si ha:
FAx ' 0
1 h
FAz ' M g Ma
3 L
FP x ' M a
2 h
FP z ' M g + Ma
3 L
Perch la ruota posteriore non slitti, bisogna che il coeciente di attrito statico s soddisfi
alla disuguaglianza:
FP x a 1 1
s > = 2 h
= 2g h 2 g h
FP z 3g + La 3a + L 3 amax + L
1L
s >
3h
Nel nostro caso numerico: s > 0.58.
Domanda 6
Le forze che trasferiscono quantit di moto devono necessariamente essere esterne. La
forza peso compensata dalle forze vincolari normali alla strada; le forze responsabili
dellincremento della quantit di moto sono quelle di attrito e, in particolare, quella agente
sulla ruota posteriore FP x ; infatti FAx ha un modulo assai minore di FP x e comunque
tende a diminuire la quantit di moto.
Le forze esterne non fanno lavoro: infatti sia F P che F A sono applicate a punti istanta-
neamente in quiete, e le forze peso sono applicate a punti che si muovono orizzontalmente.
Le forze che fanno lavoro sono quindi interne: si tratta delle forze applicate dal motore.
La potenza complessiva W si ottiene dalla derivata temporale dellenergia cinetica Ec :
d 1 1
W = Ec = (M + 2m) v 2 + 2 I! 2
dt 2 2
2 v
= (M + 2m) va + 2mr 2 a
r
= (M + 4m) va
da cui si pu ricavare landamento temporale della potenza sviluppata dal motore nel
tempo:
t
W (t) = (M + 4m) a2 t = W
La potenza deve crescere linearmente nel tempo. Poich la potenza massima del motore
limitata, essa determina un limite temporale al mantenimento di unaccelerazione costante,
anche senza prendere in considerazione le altre limitazioni tecniche.
Nel nostro caso, il coeciente con cui cresce la potenza vale: W = 6350Ws 1
Si noti che le potenze massime Wmax di moto GP possono raggiungere i 150kW. Nel
nostro caso questa potenza massima corrisponderebbe a un tempo massimo di accele-
razione costante tmax = Wmax /W ' 24s e a una velocit massima vmax = atmax '
118ms ' 425km/h. Inoltre, in questo modello semplicistico, la velocit massima pu
1
Domanda 7
Trascurando le masse degli assi, le forze che il telaio esercita sugli assi sono uguali alle
forze F 1 e F 2 esercitate dagli assi sulle ruote. Per quanto riguarda la ruota anteriore, la
prima equazione cardinale applicata alla ruota fornisce
F 1 + P 1 + F A = ma
da cui
F 1 = ma mg FA
proiettando questa equazione sugli assi x e z e sostituendo i valori gi calcolati delle altre
quantit:
F1x = 2ma
1 h r
F1z = Mg + M +4 m a
3 L L
Per quanto riguarda la ruota posteriore, considerando che F 1 e F 2 sono opposte alle
rispettive forze che gli assi esercitano sul telaio (terza legge di Newton), la prima equazione
cardinale applicata a M fornisce:
F2 + P0 F 1 = Ma
da cui
F2 = P0 F1 Ma
proiettando questa equazione sugli assi x e z e sostituendo i valori gi calcolati delle altre
quantit otteniamo
F2x = M a 2ma
2 h r
F2z = Mg M +4 m a
3 L L
Numericamente
F1x = 20N
F1z = 85.3N
F2x = 1250N
F2z = 2327N
Soluzione
Domanda 1
Lenergia si conserva, e si pu scrivere come somma della energia del disco e della massa.
Per quanto riguarda il disco possiamo scrivere
1 3
ED = I 2 = M R 2 2
2 4
dove abbiamo utilizzato la condizione di puro rotolamento per scrivere tutta lenergia
cinetica come energia dovuta alla rotazione attorno al punto di appoggio. Abbiamo inoltre
omesso lenergia potenziale gravitazionale, perch una costante indipendente da . Per
quanto riguarda il punto materiale abbiamo
1
EP = md2 2 mgr sin = mR2 (1 sin ) 2 mgR sin
2
dove d = 2R2 (1 sin ) la distanza tra il punto e il punto fisso. Ponendo lenergia totale
uguale al suo valore iniziale abbiamo
K mgR sin =0
e quindi
2 = mgR sin
3 2
4MR + mR2 (1 sin )
Possiamo adesso calcolare lenergia cinetica della particella:
Domanda 2
Dato che ! = abbiamo
3
M R2 + mR2 (1 sin ) ! 2 = mgR sin
4
Domanda 3
Aggiungiamo allenergia determinata precedentemente lenergia potenziale della molla.
Tenendo conto che possiamo scrivere lallungamento di questultima come ` = R
abbiamo
3 k
E= M R2 + mR2 (1 sin ) 2 mgR sin + R2 2
4 2
Ponendo lenergia iniziale uguale a quella finale, se nella configurazione finale = 0
(punto di inversione) abbiamo
k 2 2
mgR sin + R =0
2 2 4
da cui
8mg
k=
R 2
Domanda 4.1
Rispetto allenergia potenziale determinata precedentemente, dobbiamo tenere conto
che sia il punto materiale che il disco hanno uno spostamento verticale addizionale di
h = R' sin , da cui ponendo M = m abbiamo
Domanda 4.2
Per avere equilibrio stabile deve essere dU/d' = 0 e d2 U/d'2 > 0. Dai calcoli segue che
dU
= mgR (sin ' + 2 sin ) = 0
d'
d2 U
= mgR cos ' > 0
d 2
La prima equazione ha soluzioni sono se
<
6
Domanda 4.3
Le soluzioni si ripetono con periodo 2. Nellintervallo < ' < abbiamo
. La soluzione stabile quella con cos ' < 0, cio la seconda. Abbiamo in conclusione
Per una derivazione geometrica vedere la Figura 6.9. Dalluguaglianza dei tratti in verde
segue che
R
sin (' ) = R sin
2
e quindi si ottiene nuovamente la relazione sin ' + 2 sin = 0 determinata precedente-
mente.
Domanda 4.4
(M + m)~g
~
N
F~A
Nella condizione di equilibrio la somma delle forze deve essere nulla. Prendendo le
N 2mg cos = 0
FA + 2mg sin = 0
e quindi
tan
Domanda 5.1
Usiamo la conservazione dellenergia. A met del piano inclinato il disco ha fatto un
numero intero di giri, quindi la variazione dellenergia potenziale
428
7.1. 28 MAGGIO 2008
Nel cilindro di sezione S in figura sono contenute n moli di un gas perfetto monoatomico,
e la molla che collega il setto mobile al fondo ha lunghezza a riposo nulla ed esercita una
forza di richiamo di modulo
F = k` (7.1.1)
dove ` lallungamento. Inizialmente il sistema allequilibrio, ad una temperatura T0 , e
allesterno del cilindro c il vuoto.
1. Determinare la legge che lega la pressione del gas al suo volume.
2. Si fornisce al sistema una quantit di calore dQ. Determinare la capacit termica.
3. Calcolare il massimo lavoro che possibile estrarre dal sistema avendo a disposizione
un bagno termico di temperatura TB < T0 .
M
Patm
h1
S1
V
h2
S2
Domanda 2
Abbiamo
dQ = dU = ncV dT + k` d` (7.1.3)
k
= ncV dT + 1+ V dV (7.1.4)
S
daltra parte
nRT k
P = = 1+ V (7.1.5)
V S
cio 1/(1+)
nRT
V =S (7.1.6)
k
e /(1+)
nRS nRT
dV = dT . (7.1.7)
k(1 + ) k
Sostituendo otteniamo
" /(1+) #
/(1+)
k nRT nRS nRT
dQ = CdT = ncV + S dT (7.1.8)
S 1+ k k(1 + ) k
quindi
R
C = ncV + n . (7.1.9)
(1 + )
Domanda 3
Ponendo uguale a zero la variazione di entropia del sistema abbiamo
1/(1+)
Q2 TB TB
S= + ncv log + nR log =0 (7.1.10)
TB T0 T0
da cui
R T0
Q2 = nTB cv + log . (7.1.11)
1+ TB
Daltra parte Z
TB
R
Q1 = CdT = n cV + (T0 TB ) (7.1.12)
T0 (1 + )
e quindi
R T0
W = Q1 Q2 = n c V + (T0 TB ) TB log . (7.1.13)
(1 + ) TB
e quindi
P Patm
h2 = h1 + . (7.1.15)
g
Domanda 2
Detta V1 la velocit nel tratto di sezione S1 dal teorema di Bernoulli segue che
1 1
P + gh1 = Patm + pagh2 + V12 = Patm + V 2 (7.1.16)
2 2
e dalla conservazione della massa
S1 V 1 = S2 V . (7.1.17)
Risolvendo abbiamo s
2 (P Patm + gh1 )
V = (7.1.18)
e
(P Patm + gh1 ) S12 S22
h2 = . (7.1.19)
gS12
Domanda 3
Dato che la sezione S molto grande possiamo considerare h1 costante. Man mano che
il liquido defluisce necessario rimpiazzarlo con nuovo vapore saturo, per mantenere
costante la pressione P . La massa di vapore da creare per unit di tempo
V V S2 (7.1.20)
2. Per quali condizioni iniziali il punto B si muove di moto circolare uniforme (nel
sistema inerziale)?
3. Se allistante iniziale le due sbarre sono allineate, dire per quali velocit vB (t = 0)
dellestremo B questo riesce a compiere (nel sistema rotante con OA) un giro
completo.
1. Si pone il recipiente in contatto termico con il corpo. Per quale temperatura minima
min il ghiaccio si scioglie completamente?
T1,0
entropia delluniverso.
W = M (t)!
da cui
1 5 1 `2 2 1 2 2
E !LO + I + m`2 ! 2 = I +m m` ! cos (7.2.3)
2 4 2 4 2
~A
dL
= m~vA ^ ~vcm
dt
Il momento angolare si conserver quindi solo se la velocit del polo sar parallela a quella
del centro di massa. Questo accadr solo se langolo tra le due sbarre rimane costante: le
condizioni perch questo avvenga sono gi state discusse.
Domanda 2
Il moto di B sar circolare uniforme, ancora una volta, se langolo tra le due aste rimarr
costante.
Domanda 3
Nel sistema rotante lenergia totale si conserva, e pu essere scritta nella forma
1 m`2 2 1 2 2 5
E= m! ` + cos
2 3 2 4
dove abbiamo tenuto conto del potenziale centrifugo. Per compiere un giro completo
dovr essere
1 m`2 vB 2 9 1
m! 2 `2 > m! 2 `2
2 3 ` 8 8
ossia p
vB > !` 6
Q = m + cg m (Tf T2,0 )
Q = C1 (Tf T1,min )
Segue che
m + cg m (Tf T2,0 )
T1,min = Tf +
C1
Domanda 2
La temperatura finale del sistema sar adesso T > Tf . La variazione di entropia del
ghiaccio sar (ca il calore specifico dellacqua)
Z Tf Z m Z T
mcg dT dQ mca dT
Sg = + +
T2,0 T 0 Tf Tf T
Tf m T
= mcg log + mca log +
T2,0 Tf Tf
Q = m + cg m (Tf T2,0 ) + ca m (T Tf )
a quello ceduto dal corpo
Q = C1 (T1,0 T )
ottenendo
C1 T1,0 + cg mT2,0 + m (ca c g ) Tf m
T =
ca m + C1
Sostituendo in
S= Sc + Sg
si ottiene il risultato cercato.
Domanda 3
La variazione di entropia del ghiaccio sar
m Tf
Sg = + mcg log
Tf T2,0
m Tf Tf
+ mcg log + C1 log min = 0
Tf T2,0 T1,0
da cui
mcg
min Tf C1 m
T1,0 = Tf exp
T2,0 C 1 Tf
T1 T2
2. Si permette il passaggio di calore tra i due scomparti, fino a quando viene raggiunto
nuovamente lequilibrio. Si determini la variazione di entropia del sistema.
Problema 2
P
P2 A B
P1
D C
Una mole di gas perfetto monoatomico viene utilizzata per una trasformazione ciclica
reversibile come in figura. Inizialmente si fa espandere il gas ad una pressione costante
P2 , in modo che il rapporto tra volume iniziale e finale sia k < 1. Segue unulteriore
espansione adiabatica che porta la pressione a P1 < P2 , una compressione a pressione P1
costante ed una compressione adiabatica che riporta il sistema nello stato iniziale.
Domanda 2
La trasformazione irreversibile. Non viene fatto lavoro sul sistema, e neppure viene
scambiato calore. Dal primo principio segue quindi U = 0. Detta Tf la temperatura
finale abbiamo quindi
ncV T1 + ncV T2 = 2ncV Tf (7.3.6)
e quindi
T1 + T2
Tf = (7.3.7)
2
Segue che i volumi finali saranno entrambi V /2. Per la variazione di entropia abbiamo
quindi
V
S = 2ncV ln Tf + 2nR ln ncV ln T1 ncV ln T2 nR ln V1 nR ln V(7.3.8)
2
2
Tf2 V2
= ncV ln + nR ln (7.3.9)
T1 T2 4V1 V2
2
(T1 + T2 ) (T1 + T2 )2
= ncV ln + nR ln (7.3.10)
4T T 4T1 T2
1 2
T1 + T2
= 2ncP ln p (7.3.11)
2 T1 T2
Domanda 3
Dato che non viene fornito calore al sistema, il lavoro fatto sar uguale alla variazione
dellenergia interna:
Lext = ncV T10 + T20 2Tf (7.3.12)
In ciascun scomparto avviene una trasformazione adiabatica, per la quale
1
TV = costante (7.3.13)
e quindi
1
1 V
T10 V1 = Tf (7.3.14)
2
1
1 V
T20 V2 = Tf (7.3.15)
2
da cui
" 1 1 #
V V
Lext = ncV Tf + 2 (7.3.16)
2V1 2V2
" 1 #
1
T1 + T2 T1 + T2 T1 + T2
= ncV + 2 (7.3.17)
2 2T1 2T2
T1 + T2 T1 + T2
= ncV T1 + T2 T1 T2 (7.3.18)
2T1 2T2
T B
A
C
Domanda 2
Per il calcolo dellecienza possiamo basarci sulla rappresentazione nel piano T S. Il
calore assorbito sar
Z SB Z SB
Qass = T dS = TA e(S SA )/cP dS
SA SA
= cP TA e SBA /cP 1 (7.3.21)
e il lavoro
SCD /cP
W = Qass Qced = cP (TA TD ) e 1 (7.3.22)
dove r = P1 /P2 .
Domanda 3
In questo caso possiamo scrivere per il calore assorbito
cP
Qass = cP (TB TA ) = P2 (VB VA ) (7.3.26)
R
e per il lavoro fatto sul sistema
Alternativamente potremmo scrivere anche il lavoro come dierenza tra calore assorbito
e calore ceduto, dato che lenergia interna non cambia alla fine del ciclo,
Lecienza quindi
R VB VD
irr = (1 r) (7.3.34)
cP VB VA
oppure
(VC VD )
irr = 1 r (7.3.35)
(VB VA )
Sostituendo VC e VD otteniamo
" #
r R c V P2 cP V A P2
irr = 1 VB 1 +
(VB VA ) cP R P1 R P2 + cRV P1
" #
r R cV cP k
= 1 1+
(1 k) cP rR R 1 + r cRV
1 ( 1)r + 1 k
= 1 + (7.3.36)
(1 k) 1+r
n x
B C
P
L = LAB + LBC
Z B
= P dV + PB (VA VB )
A
VB VA
= nRTA log + nRTA 1
VA VB
1 x
= nRTA log x +
x
Domanda 2
Il rendimento vale
L
=
QBC
QBC = UC UB + LBC
1 x
= ncv (TC TA ) + nRTA
x
TC 1 x
= ncv TA 1 + nRTA
TB x
VA 1 x
= ncv TA 1 + nRTA
VB x
1 x
= ncp TA
x
e quindi
R x
= 1+ log x
cp 1 x
Domanda 3
Abbiamo Z Z
B B
dQ 1 VB
SAB = = P dV = nR log = nR log x
A TA TA A VA
g (x0 + d) p gd P0 = 0
dove x0 laltezza della parte del cilindro occupata dal gas e P0 = nRT0 /(Sx0 ) la sua
pressione. Otteniamo unequazione di secondo grado
2 p nRT0
x0 + x0 d 1 =0
gS
da cui
s 2
x0 1 p 1 p nRT0
= 1 + 1 +
d 2 4 gSd2
e quindi 2 3
s 2
1 p 1 p nRT0 5
V0 = dS 4 1 + 1 +
2 4 gSd2
Domanda 2
Per lequilibrio meccanico del pistone deve essere questa volta
nRT0
g (xh + d + h ) p gd =0
Sxh
e per il cilindro
nRT0
gh = 0
Sxh
Ricaviamo xh
nRT0
x h =
Sgh
e sostituendo nella prima relazione troviamo
nRT0 1
h =
dSg p 1
Domanda 3
Il volume occupato dal gas allinizio sar
p
Vh = Sxh = dS 1
e allarrivo alla superficie avremo nuovamente V0 . La variazione di entropia del gas sar
2 s 3
2
V0 1 1 nRT 0
Sg = nR log = nR log 4 + + 5
Vh 2 4 gSd2 p
A A
V
1V S
2 0 V0
Considerare le due diverse trasformazioni cicliche eettuate su una mole di gas perfetto
monoatomico rappresentate nella figura a sinistra, A ! B ! C ! A e A ! C ! D ! A.
Le trasformazioni A ! B e C ! D sono isocore che avvengono ai volumi V0 e V0 /2
rispettivamente.
Le B ! C e D ! A sono adiabatiche e C ! A unisoterma alla temperatura T0 .
3. Mostrare che per il rendimento del ciclo ABCDA vale = ABCA + ACDA
ACDA ABCA . Si suggerisce di considerare i calori assorbiti e ceduti per ogni ciclo.
`0 T0
A
C
Gli stati sono indicati in figura. Per costruire il diagramma si usato il fatto che in una
isocora (C D e B A) la temperatura dipende esponenzialmente dallentropia, infatti
dQ dT
dS = = cV
T T
e quindi
S
T = K exp
cV
Inoltre su unisoterma lentropia una funzione crescente del volume, dato che
P dV dV
dS = = nR
T V
quindi A si trova a destra di C.
Domanda 2
Lecienza per il ciclo ACDA data da
QCD Qiso Qiso
ACDA = =1
QCD QCD
dove Qiso il calore assorbito sullisoterma CA e QCD quello assorbito sullisocora CD.
Quindi
Qiso
ACDA = 1
QCD
Invece per il ciclo ABCA abbiamo
Qiso QBA QBA
ABCA = =1
Qiso Qiso
dove QBA il calore assorbito sullisocora BA.
Abbiamo
da cui
1
TD = T0 2
Analogamente
1
1 1
TB V0 = T0 V0
2
e quindi
1
TB = T0 1
2
Sostituendo otteniamo
R log 2
ACDA = 1
cV (2 1 1)
1
= 1 1
log 2 ' 0.213
2 1
cV 2 1 1
ABCA = 1
R 2 1 log 2
1 21 1
= 1 ' 0.199
1 log 2
Domanda 3
Il rendimento del ciclo ABCDA si scrive
QAB
=1+
QCD
ma dato che come visto in precedenza
Qiso
QCD =
1 ACDA
abbiamo
k 2
` `20 + cV (Tf T0 ) = 0
2 f
inoltre, imponendo lequilibrio meccanico del pistone nella posizione finale, abbiamo
k`f
RTf = Pf Vf = (S`f ) = k`2f
S
da cui
k R
Tf `20 + cV (Tf T0 ) = 0
2 k
e quindi
k 2
cV +2T0 `0
Tf = T0
cV + 12 R
Domanda 2
Confrontando le entropie del gas nei due stati abbiamo
Tf Vf
S = cV log + R log
T0 V0
Tf 1 `2f
= cV log + R log 2
T0 2 `0
1 Tf 1 RT0
= cV + R log + R log 2
2 T0 2 k`0
k 2
1 cV + 2T0 `0 1 nRT0
= cV + R log 1 + R log
2 cV + 2 R 2 k`20
Domanda 3
Dato che deve essere S 0 minimizziamo lespressione determinata precedentemente
rispetto a `20 . Abbiamo
k
@ 1 2T0 R 1
S= cV + R
@`20 2 cV + 2Tk 0 `20 2 `20
T3
E
T2
B
F
T1
A
3. Calcolare il rendimento del ciclo in funzione delle tre temperature e della variabile
x = (SD SB ) / (SA SB ).
Pi Pf
Il cilindro in figura diviso in due parti da un setto poroso. Il cilindro poi chiuso
ai due estremi da due pistoni mobili. Pistoni e cilindro sono impermeabili al calore. Il
pistone di sinistra sottoposto ad una pressione esterna costante Pi , quello di destra ad
una pressione esterna anche essa costante Pf < Pi . Inizialmente una mole di un gas non
ideale caratterizzato dalla equazione di stato
RT
P = 1+
V V
T3 C D
T2 E F
T1
B A
SB SD SA
Seconda domanda
Il rendimento massimo si ottiene per SD = SA , in questo caso infatti ci riduciamo a un
ciclo di Carnot tra le temperature estreme T1 e T3 .
Terza domanda
Tenuto conto che il lavoro compiuto dal sistema larea allinterno del ciclo, e il calore
assorbito quella sotto la spezzata CDE, possiamo scrivere lecienza nella forma
1 1 1 Pi
+ =0
Vi2 Vi RTi
e risolvendo per 1
Vi troviamo
s
1 1 1 Pi
= + 2
+
Vi 2 4 RTi
Seconda domanda
Dalla definizione di entalpia abbiamo
H = U + P V = cV T + RT 1 +
V
r
R 1 P
= cV + T + RT +
2 4 RT
Terza domanda
Dal primo principio abbiamo
Uf U i = Pi V i Pf Vf
(cv + R) Ti + Pi = (cv + R) Tf + Pf
da cui
Tf = Ti + (Pi Pf )
cv + R
e quindi la temperatura aumenta.
2. La temperatura finale Tf ;
Si supponga ora che la falla dellisolamento termico sia molto piccola, per cui si pu con-
siderare che, istante per istante, durante la trasformazione sussista lequilibrio meccanico
e, per ciascuno scompartimento considerato separatamente dallaltro, lequilibrio termico.
Soluzione
Prima domanda
Sappiamo che le pressioni dei due scomparti sono le stesse, e che il volume totale V0 .
Possiamo scrivere quindi le due equazioni
nA RTA nB RTB
=
VA VB
VA + VB = V0
Seconda domanda
Dato che il sistema complessivo isolato, la sia energia si conserva. Quindi
nA cv TAi + nB cV TBi = nA cV Tf + nB cV Tf
da cui
nA TAi + nB TBi
Tf =
nA + nB
Terza domanda
Lespressione per i volumi ottenuta nel primo esercizio valida anche nello stato finale.
Sostituendo le temperature finali abbiamo quindi
nA
VAf = V0
nA + nB
nB
VBf = V0
nA + nB
Quarta domanda
Si pu direttamente valutare la variazione dellentropia sommando i contributi dei due
gas:
Tf VAi Tf VBi
S = nA cv log + nA R log + nB cv log + nB R log
TAi VAf TBi VBf
e sostituendo i valori ottenuti precedentemente abbiamo
nA TAi + nB TBi nA TAi + nB TBi
S = nA cv log + nA R log
TAi (nA + nB ) (nA + nB ) TAi
nA TAi + nB TBi nA TAi + nB TBi
+ nB cv log + nB R log
TBi (nA + nB ) (nA + nB ) TBi
nA TAi + nB TBi nA TAi + nB TBi
= nA cP log + nB cp log
TAi (nA + nB ) TBi (nA + nB )
Quinta domanda
Dato che le pressioni dei due scomparti sono sempre le stesse possiamo scrivere
P VA = nA RTA
P VB = nB RTB
Sesta domanda
Dato che la pressione nel secondo scomparto costante, dovr essere
dQ
c= = nB c P
dTB
Settima domanda
Detti dQA e dQB i calori ceduti ai due scomparti in una trasformazione ciclica infinitesima
avremo (poniamo n = nA = nB )
W = QA QB
Daltra parte
dQA + dQB = dUA + dUB
e quindi
QA + QB = U = ncv (2Tf TAi TBi )
e quindi
W = ncV (TAi + TBi 2Tf )
Resta da calcolare la temperatura finale. La variazione di entropia del sistema sar
Tf VAf Tf VBf
S = ncV log + nR log + ncV log + nR log
TAi VAi TBi VBi
ossia
(TAi + TBi )2
4TAi TBi
p p R
2 TAi TBi cV
Tf = TAi TBi
TAi + TBi
e quindi
" #
1
TAi + TBi /2 2
W = 2ncV (TAi TBi )
2 TAi + TBi
Soluzione
Prima domanda
Dallequilibrio meccanico del pistone nella direzione verticale segue che
P1 A mg = 0
P1 A + Fy + P2 A = 0
dove Fy la componente verticale della forza applicata. Dato che la temperatura dei due
gas la stessa, abbiamo inoltre
P1 2V0 = P2 V0
e quindi
mg
P1 =
A
2mg
P2 = 2P1 =
A
Infine
P1 P2
Fy = = mg
A
Seconda domanda
Si conserva lenergia totale del sistema, data dalla somma dellenergia interna dei due gas
e dellenergia potenziale gravitazionale del pistone. Allora
3V0 V1 + V2
ncV 1 T0 + ncV 2 T0 + mg = ncV 1 Tf + ncV 2 Tf + mg
A A
Dallequazione di stato applicata a G1 nello stato iniziale abbiamo
2V0 P1 = nRT0
ossia
mgV0 nRT0
=
A 2
Nello stato finale la pressione dei due gas la stessa, dato che sul setto intermedio non
applicata alcuna forza esterna, e vale mg/A. Quindi
mg mg
V1 = V2 = nRTf
A A
e quindi
3 5 3
2R + 2R + 2R 11
Tf = 3 5 T0 = T0
2R + 2 R + 2R
12
Terza domanda
Abbiamo
Ssys = S1 + S2
dove
Tf V1
S1 = ncV 1 log + nR log
T0 2V0
Tf V2
S1 = ncv2 log + nR log
T0 V0
Sommando i due termini otteniamo
11 V1 V2
Ssys = n (cV 1 + cV 2 ) log+ nR log
12 2V02
11 V1 V2
= 4nR log + nR log
12 2V02
Dato che
A 11 A 11
V1 = V2 = nRTf = nRT0 = V0
mg 12 mg 6
abbiamo infine
" #
1 11 2 11 4 11 p
6
Ssys = nR log = 6nR log 2
2 6 12 12
Quarta domanda
Indicando con Qsys il calore assorbito dal sistema costituito dai due gas e dal pistone e
con Lsys il lavoro fatto da esso abbiamo
Indichiamo con Qatm il calore ceduto alla sorgente termica. Gli scambi di calore sono
controllati da una macchina termica ciclica che produce un lavoro
Wm = Qsys Qatm
Quinta domanda
Dapprima si fa unespansione di G2 (e, simultaneamente e automaticamente, una compres-
sione di G1 ) riducendo lentamente il modulo della forza esterna sul setto fino a zero senza
scambi termici con lesterno, ottenendone un lavoro L1 . Poi si fa lavorare una macchina
termica reversibile tra Tatm e i gas Gi (motore o frigorifero a seconda che la temperatura
dei gas sia minore o, rispettivamente, maggiore di Tatm ) finch lenergia restituita ai gas
sotto forma di calore sia pari a L1 e la temperatura dei gasi sia pari a T . Poich in questo
caso la variazione di entropia delluniverso nulla (reversibilit), complessivamente sar
stata estratta dallatmosfera una quantit di calore Qmax = Tatm Ssys , tutta convertita
in lavoro.
Sesta domanda
In questo caso Tatm = T0 e lo stato finale di G1 coincide con quello iniziale, con variazione
di entropia nulla. Per G2 , invece, lo stato finale diventa uguale a quello di G1 , partendo
da un volume met, con variazione di entropia
2V0
S2 = nR log = nR log 2
V0
Infine latmosfera subisce una variazione di entropia determinata dal calore Q ceduto ai
gas:
Q Q
Satm = =
Tatm T0
Il calore ceduto ai gas esattamente pari al lavoro fatto sul pistone, dato che Ugas = 0,
quindi
V0
Q = mg z = mg
A
In conclusione
Q V0 nRA 1
Satm = = mg = nR
T0 A 2mgV0 2
e
1
S = S2 + Satm = nR log 2 >0
2
Problema 2
Un sistema termodinamico costituito da due corpi con capacit termiche dipendenti
linearmente dalla temperatura, e uguali rispettivamente a C1 = T e C2 = 3 T , dove
una opportuna costante. Inizialmente il primo corpo si trova alla temperatura T0 , ed il
secondo ad una temperatura doppia.
Soluzione problema 1
Domanda 1
Dato che lo stato A collegato allo stato B da una isoterma deve essere
PA VA = nRT1
e quindi
1
T2 1
VA = V
T1
Domanda 2
Il calore viene assorbito dal sistema nella trasformazione isocora. Il totale vale
Abbiamo in tutto
VA
Lad + Liso RT1 log V
= =1
Qass cV (T2 T1 )
cio
T1 T2
=1 log
T2 T1 T1
Domanda 3
Dato che dopo un ciclo lentropia del gas non cambiata, suciente calcolare la
variazione dellentropia delle sorgenti. Durante lisocora
Qass T2 T1
Ssorgenti,isocora = = ncV
T2 T2
Durante lisoterma
V T2
Ssorgenti,isoterma = Sgas,isoterma = nR log = ncV log
VA T1
Abbiamo quindi
T2 T1
Su = ncV log + 1
T1 T2
Soluzione problema 2
Calcoliamo preliminarmente la forma dellentropia e dellenergia interna dei corpi. Per il
primo abbiamo
dQ T
dS = = dT
T T
da cui, a meno di una costante, abbiamo
S= T
In modo analogo si ottiene S = 3 T per il secondo corpo. Per quanto riguarda lenergia
interna
dU = dQ = T dT
e quindi, sempre a meno di una costante
1 2
U= T
2
Per il secondo corpo sar U = 3
2 T 2.
Domanda 1
Si conserva lenergia del sistema, che data da
1 2 3 2
U= T + T
2 1 2 2
Di conseguenza
T02 + 12 T02 = 4 Tf2
e r
13
Tf = T0
4
Domanda 2
Il secondo corpo quello che si trova alla temperatura pi alta inizialmente. Non quindi
possibile far salire ulterioremente la sua temperatura, e quindi
T2,max = 2T0
Domanda 3
Alla fine delle trasformazione lenergia del sistema non sar cambiata, quindi
1 3
T12 T02 = 4T02 T22
2 2
cio
(T1 T0 ) (T1 + T0 ) = 3 (2T0 T2 ) (2T0 + T2 )
Operando reversibilmente avremo inoltre S = 0, quindi
(T1 T0 ) = 3 (2T0 T2 )
(T1 T0 ) = 3 (2T0 T2 )
(T1 + T0 ) = (2T0 + T2 )
Risolvendo abbiamo
5
T1,max = T0
2
Risposta multipla
470
8. Prove in itinere
471
8.1. 23 OTTOBRE 2013
3. Da una grande altezza si lasciano cadere dei sassi, da fermi, a intervalli di tempo
regolari pari a 3.65s. Si trascuri lattrito dellaria. Determinare dopo quanto tempo,
in secondi e a partire dal primo lancio, la distanza tra i primi due sassi doppia
di quella tra il secondo e il terzo. (Valore standard dellaccelerazione di gravit:
g = 9.80665m/s2 )
A 0 B 1.93 C 3.73 D 5.53 E 7.33 F 9.13
5. Una ruota rotola senza scivolare su un piano orizzontale. La legge oraria di un punto
della ruota (con distanza dallasse minore del raggio della ruota), in un sistema di
riferimento solidale con il piano orizzontale, :
(
x = v 2t + !1 cos !t
y = !v (2 sin !t)
7. Nella situazione del problema (6), determinare il modulo della forza, in newton,
agente sul punto materiale allo stesso istante t.
A 0 B 13.0 C 31.0 D 49.0 E 67.0 F 85.0
8. Nella situazione del problema (6), determinare il raggio di curvatura della traiettoria,
in cm.
A 0 B 158 C 338 D 518 E 698 F 878
10. Un proiettile di cannone, sferico di raggio 12.2cm, viene sparato in pianura con
un alzo tale da ottenere la massima gittata. Si trascuri la resistenza dellaria.
La massa del proiettile 21.9kg, il valore standard dellaccelerazione di gravit
g = 9.80665m/s2 , la massima quota a cui arriva il proiettile 542m. Determinare
il rapporto tra il massimo e il minimo raggio di curvatura della traiettoria (estremi
inclusi).
A 0 B 1.03 C 2.83 D 4.63 E 6.43 F 8.23
Soluzione
Domanda 1
La massa dellautomobile non ha alcun ruolo. La velocit media data da
s
v=
t
Domanda 2
La velocit media data da
| s|
|v| =
t
Se il punto materiale percorre tre giri e mezzo il tempo impiegato sar
`
t=
v
dove ` = 128m e v = 19.7ms 1. Lo spostamento totale sar uguale ad un diametro, ossia
` 2`
| s| = 2 7 =
2 2 7
Quindi
2` v 1 1
|v| = = 1.79ms = 179cms
7 `
La risposta corretta quindi la B.
Domanda 3
Detto lintervallo tra un lancio e il successivo, avremo le leggi orarie per i primi tre sassi
1
s1 = gt2
2
1
s2 = g (t )2
2
1
s3 = g (t 2 )2
2
Dato che tutte le distanze sono proporzionali a g la risposta non dipende dallaccelerazione
di gravit. Le distanze da confrontare saranno
1 1 g
d12 = s1 s2 = gt2 g (t )2 = 2 t 2
2 2 2
1 1 g
d23 = s2 s3 = g (t )2 g (t 2 )2 = 2t 3 2
2 2 2
La condizione richiesta si verificher quando
d12 = 2d23
cio
5
t = = 9.13s
2
La risposta corretta dunque la F.
Domanda 4
La posizione relativa delle particelle sar
s = (v 2 v 1 ) t
= 3j + 3k + 2i + 3j t
t
= 2i + 6j + 3k
e quindi la distanza p
d= 22 + 62 + 32 35.1m = 245.7m
La risposta corretta quindi la B.
Domanda 5
Per un punto ad una distanza dal centro della ruota la legge oraria
(
x = x0 + vc t + cos (t + )
y = y0 + sin (t + )
da cui
vc 2v 2 3.11
R= = = m = 17.3cm
! 36.0
La risposta corretta quindi la B.
Domanda 6
Derivando una volta le leggi orarie abbiamo
8
>
<x = b! sin !t
y = b! cos !t
>
:
z = v
Domanda 7
Derivando unaltra volta rispetto al tempo le leggi orarie otteniamo laccelerazione
8
>
<x = b! 2 cos !t
y = b! 2 sin !t
>
:
z = 0
Domanda 8
Laccelerazione perpendicolare alla velocit, come si verifica direttamente:
va=x
x + yy + zz = 0
Di consequenza
v2
|a| =
e quindi
(27.9)2
= m = 157.58cm
1.09 (21.3)2
La risposta corretta quindi la B.
Domanda 9
etta yG lordinata del punto G e xE lascissa dellestramo appoggiato al suolo, in un
sistema di coordinate con xG = 0 e yE = 0 deve essere
h2
x2E + yG
2
=
4
e quindi derivando rispetto al tempo
xE x E + yG y G = 0
Di conseguenza
yG
x E = y G
xE
y
= q G y G
h2 2
4 yG
3
q 10 h
= y G
h2 9 2
4 100 h
3 1
= y G = 59.7cms
4
La risposta corretta quindi la D.
Domanda 10
Le leggi orarie sono
p
2
x = v0 t
p2
2 1 2
y = v0 t gt
2 2
Dato che la traiettoria una parabola il minimo raggio di curvatura si avr al vertice, il
massimo ad un estremo. Nel primo caso
vx2
min =
g
e nel secondo
v02
max = p
2
g 2
quindi
max v02 4
= p = p = 2.83
min vx2 22 2
La risposta corretta quindi la C.
2. Nella situazione del problema precedente (1) determinare la tensione del filo in
newton (nel sistema S).
A 0 B 1.36 C 3.16 D 4.96 E 6.76 F 8.56
3. Nella situazione dei problemi precedenti (1,2) e nel caso in cui la velocit iniziale
del pendolo sia nulla (al tempo t = 0 e nel sistema S), determinare quale deve
essere langolo iniziale ' (t = 0), in mrad, anch il moto del pendolo sia armonico
semplice.
A 0 B 2.23 C 4.03 D 5.83 E 7.63 F 9.43
4. Nella situazione dei problemi (1,2) si considerino ora le condizioni iniziali (al tempo
t = 0) di velocit nulla e angolo ' nullo. Determinare langolo ', in mrad, al tempo
! .
t = 2
A 0 B 2.37 C 4.17 D 5.97 E 7.77 F 9.57
5. Un bambino si trova su una giostra di raggio r, che ruota con velocit angolare
costante !. La madre del bambino, di massa m, ferma, in piedi, sul terreno
immediatamente allesterno della giostra. I coecienti, rispettivamente statico e
dinamico, di attrito radente per le suole delle scarpe sul terreno sono s e d . Le
domande seguenti riguardano le grandezze fisiche misurate nel sistema di riferimento
S solidale alla giostra e dotato di un sistema di coordinate polari (r, '). Dal suo
punto di vista, il bambino vede la madre percorrere unorbita circolare con velocit
uniforme. Determinare la forza di attrito sulla madre.
a) A: d mg
e
b) B: 0
c) C: s mg
er
d) D: d mg
er
e) E: Nessuna delle altre risposte proposte corretta
f) F: d mg
e
A B C D E F 2
6. Nella situazione del problema precedente (5) determinare (nel sistema S) la compo-
nente radiale Fr della risultante di tutte le forze (incluse quelle apparenti) agenti
sulla madre.
a) A: mr! 2
b) B: 3mr! 2
c) C: 2mr! 2
d) D: Nessuna delle altre risposte proposte corretta
e) E: mr! 2
f) 2mr! 2
A B C D E F
7. Un punto materiale di massa 491g si muove in una dimensione nel campo di una
forza conservativa con energia potenziale:
(
1
kx2 x > 0
U (x) = 2 2
4kx x<0
8. Una particella di massa 7.02g vincolata a muoversi lungo una retta orizzontale e
viene lanciata con velocit iniziale di 7.33m/s dalla posizione x = 0. La particella
soggetta a una forza di richiamo Fx = kx3 , con k = 0.446N/m3 . A quale
Soluzione
Domanda 1
La forza apparente applicata sula massa data da
F~ = ma
ex
e
=
a=X X0 ! 2 cos !t
Il valore massimo del modulo della forza apparente sar quindi
Domanda 2
Dallequazione del moto nella direzione del filo abbiamo
v2
m =T mg cos
`
Per piccole oscillazioni possiamo porre cos ' 1 e trascurare il contributo proporzionale
alla velocit, quindi
3 2
T = mg = 139 10 kg 9.80665ms
' 1.36N
Domanda 3
Lequazione del moto si scrive nella forma
ossia
g X0 ! 2
' + ' = cos !t
` `
La soluzione generale data dalla somma di una soluzione particolare e della soluzione
generale dellomogenea,
X0 ! 2 1
'(t) = A cos p t + B sin p t + cos !t
` p ! 2
2
con 2p = g/`. Dato che p e ! sono dierenti, lunico modo per ottenere una soluzione
monocromatica avere A = B = 0. In questo caso '(0) automaticament nullo, e deve
essere
X0 ! 2 0.53 10 2 cm (1.80rad/s)2
'(0) = =
` ! 2 2p 171 10 2 cm 9.80665
17110 2
(rad/s)2 (1.80rad/s)2
3
= 4.025 10 rad
Domanda 4
Imponiamo le condizioni iniziali:
X0 ! 2
'(0) = A + =0
` 2p ! 2
'(0)
= Bp = 0
e quindi
X0 ! 2
'(t) = (cos !t cos p t)
` 2p ! 2
Abbiamo infine
2 X0 ! 2 2p
' = 1 cos
! ` 2p ! 2 !
3
= 4.025 10 rad1.484
= 5.97rad
Domanda 5
La forza di attrito non dipende dal sistema di riferimento, quindi quella che agisce sulla
madre nulla. Di conseguenza la risposta corretta la (B).
Domanda 6
Dato che nel sistema considerato la madre compie un moto circolare uniforme, abbiamo
che la somma delle forze radiali ad essa applicata deve essere uguale alla sua massa per
la sua accelerazione centripeta, quindi
Fr = mr! 2
Notare che questa la somma della forza centrifuga (mr! 2 ) e di quella di Coriolis
( 2mr! 2 ).
La risposta corretta dunque la (E).
Domanda 7
p
Per xp
> 0 si ha un moto armonico con !1 = k/m, per x < 0 un moto armonico con
!2 = 8k/2. Per il periodo di una oscillazione completa avremo
T1 T2
T = + = +
2 2 !1 !2
r r !
m 1
= 1+
k 8
= 1.2256s
Domanda 8
Dal teorema delle forze vive abbiamo
Z X
1
0 mv 2 = kx3 dx
2 0 0
Domanda 9
Nel sistema di riferimento dellascensore per t < 0 abbiamo
m
y= ky mg
m (g + a)
y0,+ =
k
La soluzione generale di questa equazione
m (g + a)
y= + A cos !t + B sin !t
k
con ! 2 = k/m. Imponiamo le condizioni iniziali. A t = 0 la massa ferma nella posizione
di equilibrio precedente y0, , quindi
m (g + a) mg
y(0) = +A=
k k
y(0)
= B! = 0
Segue che
ma
A =
k
B = 0
e quindi
m (g + a) ma
y=y= + cos !t
k k
Lampiezza delle oscillazioni chiaramente data da
ma 0.552kg0.480m/s2
= = 4.71459cm
k 5.62N/m
3. Cinque moli di gas ideale, inizialmente in uno stato di volume 33.0l e pressione
Pi = 4.96atm, fanno una trasformazione reversibile che le porta in uno stato di
volume 9.89l e pressione 4Pi . La trasformazione descritta dallequazione P =
aV + b. Determinare il valore massimo della temperatura, in kelvin, durante la
trasformazione.
A 0 B 110 C 290 D 470 E 650 F 830
5. Una mole di elio, gas monoatomico, inizialmente si trova nello stato A, alla tempe-
ratura di 343K, con un volume di 0.0193m3 . Il gas compie successivamente une-
spansione isobara reversibile fino allo stato B e unespansione adiabatica reversibile
fino allo stato C, con un volume finale doppio di quello iniziale nello stato A. Infine
il gas chiude il ciclo compiendo una compressione isoterma reversibile che lo riporta
nello stato A. Determinare la temperatura, in kelvin, nello stato B.
A 0 B 273 C 453 D 633 E 813 F 993
6. Nella situazione del problema precedente (5), determinare il lavoro netto, in joule,
complessivamente fatto dal gas percorrendo il ciclo.
A 0 B 121 C 301 D 481 E 661 F 841
8. Un gas ideale biatomico compie una trasformazione reversibile nella quale la tempe-
ratura assoluta costantemente proporzionale alla potenza k = 0.356 del volume:
T / V k . Determinare il corrispondente calore molare in Jmol 1 K 1 .
A 0 B 26.1 C 44.1 D 62.1 E 80.1 F 98.1
9. Un cilindro verticale con pareti non permeabili al calore, con base di area S, contiene
una certa quantit di gas ideale monoatomico. Superiormente il cilindro chiuso da
un pistone, di massa m1 , anchesso isolante e che pu scorrere lungo il cilindro man-
tenendo una perfetta chiusura. Si supponga che lesperimento si compia in assenza
di pressione atmosferica e con gravit terrestre standard. Inizialmente, in condizioni
di equilibrio termodinamico, il volume occupato dal gas V0 . Successivamente si
pone una massa m2 sul pistone, facendone abbassare la bruscamente la quota, e
si attende il raggiungimento del nuovo equilibrio termodinamico. Determinare il
volume occupato dal gas al nuovo equilibrio.
A: Nessuna delle altre risposte proposte corretta
B: 2m 1 +2m2
5m1 +2m2 V0
C: 5m 1 +2m2
5m1 +5m2 V0
D: 2m 1 +5m2
5m1 +5m2 V0
2m1 +2m2
E: 5m1 +5m2 V0
F: 2m 1 +2m2
2m1 +2m2 V0
A B C D E F
10. Un infermiere sta preparando un paziente per una flebo. Dopo aver collegato la
bottiglia di liquido, di densit 1.07g/cm3 , a un tubicino del diametro di e a un
ago, infila questultimo in una vena. Sapendo che la pressione del sangue pari
a 3.10 103 Pa, determinare laltezza minima, in cm e rispetto allago, a cui deve
essere posta la bottiglia anch il liquido entri in vena.
A 0 B 11.5 C 29.5 D 47.5 E 65.5 F 83.5
Soluzione
Domanda 1
Dato che il periodo del pendolo s
`
P = 2
g
avremo
P `
= = T
P `
dove il coeciente di espansione termica, T la variazione di temperatura rispetto al
valore per il quale si ha la lettura corretta, e P la variazione del periodo corrispondente.
P
= = T
P
e quindi
1 = (15 T0 ) = 10s
2 = (30 T0 ) = 20s
= 2
T0 = 40
e sostituendo
3 = 2 22.9 40 = 5.8s
La risposta corretta quindi la D.
Domanda 2
Il numero di moli di ossigeno
n = 8.02/32 = 0.250625
Domanda 3
Determiniamo a e b. Deve essere
Pi = aVi + b
4Pi = aVf + b
e quindi
3Pi 3 4.96 101325
a = = = 6.50438 107 Pa/m3
Vf V i (9.89 33.0) 10 3
b = 4.96 101325 + 6.50438 107 33.0 10 3
= 2.64902 106 Pa
Domanda 4
Dato che la trasformazione adiabatica il lavoro fatto dal gas uguale alla diminuzione
della sua energia interna. Dunque
L = ncV (Ti Tf )
Quindi
3
L = 3.34 8.3145 (366 161.552) = 8.52kJ
2
e la risposta corretta la F.
Domanda 5
La pressione in C data da
nRTA PA
PC = =
2VA 2
ed inoltre, dato che la trasformazione da B a C adiabatica, avremo
PC TA1 = PA TB1
di conseguenza
1 2
PC 1 5
TB = TA = TA = 452.591K
PA 2
La risposta corretta la C.
Domanda 6
Abbiamo:
Domanda 7
Il rendimento il rapporto tra il lavoro (che abbiamo calcolato nellesercizio precedente)
e il calore assorbito. Il calore viene assorbito in questo caso sulla trasformazione isobara,
e vale
Q = cP (TB TA )
quindi
cP (TB TA ) RTA log 2
= = 0.13223
cP (TB TA )
La risposta corretta la B.
Domanda 8
Abbiamo
dQ = ncV dT + P dV
Daltra parte
dT dV
=k
T V
e sostituendo troviamo
RT dT V R
dQ = ncV dT + n = n cV + dT
V T k k
La risposta corretta la C.
Domanda 9
Inizialmente P0 = m1 gS 1 . Dato che durante la trasformazione laumento di energia
interna del uguale al lavoro fatto su di esso avremo
(m1 + m2 ) g
(V0 V1 ) = ncV (T1 T0 )
S
e usando lequazione di stato
(m1 + m2 ) g cV cV (m1 + m2 ) g m1 g
(V0 V1 ) = (nRT1 nRT0 ) = V1 V0
S R R S S
Quindi
3
(m1 + m2 ) (V0 V1 ) = [(m1 + m2 ) V1 m1 V 0 ]
2
da cui
2m1 + 5m2
V1 = V0
5m1 + 5m2
La risposta corretta la D.
Domanda 10
La sovra-pressione deve essere uguale alla pressione della colonna di liquido, quindi
gh = 3.10 103 Pa
Risolvendo otteniamo
3.10 103
h= m = 29.4cm
1.07 103 9.80665
La risposta corretta la C.
2. Unautomobile percorre un tratto rettilineo di lunghezza 3.74 km, sia allandata che
al ritorno. Allandata mantiene una velocit di modulo costante pari a 58.2 km/h,
mentre al ritorno mantiene una velocit di modulo costante pari a 92.7 km/h.
Determinare il modulo della velocit (vettoriale) media, in dm/s.
3. Nel caso del problema precedente (2), determinare la velocit scalare media (media
del modulo della velocit), in m/s.
A B C D E F
5. Un cannone spara proiettili con velocit iniziale di modulo 15.7 m/s e alzo (angolo
rispetto allorizzontale) di 0.759 rad. Determinare di che fattore aumenta la gittata,
se la velocit di espulsione del proiettile aumenta di un fattore 3.
9. Uno studente vuole verificare la validit di una teoria in cui la seconda legge di
Newton, nel caso di moti unidimensionali, sia sostituita da f = m + a, dove a
laccelerazione definita nel modo tradizionale, mentre f e m rappresentano, rispetti-
vamente, nuove definizioni di forza e di massa (con le dimensioni di unaccelerazione).
Per eettuare una verifica sperimentale, lo studente prepara un meccanismo che
pu mettere in movimento piccoli oggetti mediante lo scatto di una molla. Lo stu-
dente fa anche lipotesi che la (nuova) forza, impressa dalla molla a un oggetto al
momento dello scatto, dipenda solo dalla compressione della molla e non dal tipo
di oggetto accelerato. Lo studente eettua dapprima due esperimenti, con la stessa
compressione della molla, misurando laccelerazione iniziale di due oggetti diversi
detti A e B. Il modulo dellaccelerazione misurata di A vale 0.439 m/s2 , mentre
quello dellaccelerazione misurata di B vale 2.94 m/s2 . In un terzo esperimento
lo studente cambia la compressione della molla e misura il modulo della nuova
accelerazione iniziale ottenuta per A: 2.39 m/s2 . Infine lo studente si accinge a com-
piere un quarto esperimento, con la molla compressa come nel terzo, ma misurando
laccelerazione iniziale ottenuta per B. Quale valore del modulo dellaccelerazione
iniziale di B, in m/s2 , confermerebbe la teoria?
10. Lo studente del problema precedente (9) eettua infine il quarto esperimento. Quale
risultato ottiene, nelle stesse unit? (Si continui a supporre che la forza dipenda
solo dalla compressione della molla.)
Soluzione
Domanda 1
Gli esponenti della corretta formula da usare si ottengono imponendo che la quantit
abbia le dimensioni di una lunghezza. Dato che
[m] = M
[q] = M 1/2 L3/2 T 1
1
[c] = LT
abbiamo che
1 3
[m q c ] = M + 2 L 2 +
T
e quindi deve essere
1
+ = 0
2
3
+ = 1
2
+ = 0
= 1
= 2
= 2
e quindi
2
q2 6.35 10 10 g1/2 cm3/2 s 1 12
r= = = 4.44 10 cm
mc2 1.01 10 28 g (299792 105 cm s 1 )2
Domanda 2
La definizione di velocit vettoriale media
~s
~vm =
t
dove ~s il vettore spostamento. Dato che nel nostro caso il punto di partenza e il punto
di arrivo coincidono, ~s = 0 e quindi ~vm = 0. La risposta corretta dunque la A.
Domanda 3
La velocit scalare media definita da
s
vs =
t
dove s lo spazio percorso in totale. Indicando con ` la lunghezza del tratto rettilineo
vale s = 2`. Inoltre
` `
t = t1 + t2 = +
v1 v2
dove v1 e v2 sono le velocit allandata e al ritorno. Quindi
2` v1 v2 58.2 92.7
vs = ` `
=2 =2 km/h = 71.5062km/h
v1 + v2 v 1 + v 2 58.2 + 92.7
Domanda 4
Abbiamo anzitutto
2
[F ] = M LT
1
[v] = LT
2
[a] = LT
[h] = L
e per la F 7
F v7 v L7 T 7
= = =T
ma5 h3 a 4 h3 L4 T 8 L3
Domanda 5
La gittata dipende quadraticamente dalla velocit iniziale. Questo si pu ricavare da
semplici considerazioni dimensionali, dato che una grandezza fisica ` con le dimensioni di
una lunghezza deve dipendere dai parametri rilevanti come
v02
`= F ()
g
dove F una funzione arbitraria, v0 la velocit iniziale e g laccelerazione di gravit.
Alternativamente si pu ricordare o ricavare lespressione esatta
Domanda 6
Il tratto radiale deve essere necessariamente lungo `r = |A B |. Se si esegue prima il
tratto azimutale, questo sar lungo `a = A , con
(
| A B| se | A B| <
=
| A B| se | A B| <
`r + `a = |A B | + A
= 3.80 1.84 + 1.84 (4.20 2.81) m
= 4.5176m
Domanda 7
Dato che
d~v
~a =
dt
e che
d~v d dv d
e
= (v e ) = e + v
dt dt dt dt
abbiamo
dv d
e
ax ex + ay ey =
e + v
dt dt
Calcoliamo il prodotto scalare di ambo i membri con e . Otteniamo
dv d
e
ax ex e + ay ey e = e e + v e (8.4.1)
dt dt
Notiamo adesso che p
x
ex + y
ey 3 1
e = p = ex + ey
x2 + y 2 2 2
dove x e y sono le prime due coordinate cartesiane del punto P . Inoltre la derivata di un
versore perpendicolare la versore stesso, come si dimostra facilmente notando che
d d d
e
0= (1) = e e ) = 2
( e
dt dt dt
Dalla (8.4.1) segue allora che
p
dv 3 1 1
= ax + ay = 8.20981ms
dt 2 2
La risposta corretta quindi la F.
Domanda 8
Possiamo scomporre laccelerazione in componente normale e tangente alla traiettoria
~a = a? n
+ ak
e quindi s 2
dv 2
a? = a2x + a2y = 2.1998ms
dt
Domanda 9
Notiamo che eseguendo due esperimenti a forza fissata vale
a1 a2 = m2 m1
Dal risultato del primo e secondo esperimento possiamo quindi determinare la dierenza
tra le due masse
2 2
mA mB = a2 a1 = (2.94 0.439) ms = 2.501ms
Possiamo adesso predire la dierenza di accelerazioni che avremo nel terzo e quarto
esperimento
a4 a3 = mA mB
e dallesito del terzo predire il risultato del quarto
2 2
a 4 = mA mB + a3 = (2.501 + 2.39) ms = 4.891ms
Domanda 10
Utilizzando la corretta legge della dinamica abbiamo per due esperimenti a forza fissata
mA a2
=
mB a1
e dal risultato del primo e secondo esperimento possiamo determinare il rapporto delle
masse
mA 2.94
= = 6.69704
mB 0.439
Possiamo adesso predire il rapporto delle accelerazioni che avremo nel terzo e quarto
esperimento
a4 mA
=
a3 mB
e dallesito del terzo predire il risultato del quarto
mA 2 2
a4 = a3 = 6.69704 2.39ms = 16.0059ms
mB
La risposta corretta dunque la B.
dove x lascissa del punto, mentre k1 , k2 e a sono costanti positive note. Det-
ta E lenergia meccanica totale del punto materiale, determinare il periodo T di
oscillazione nel limite E ! +1.
a) T = +1
q
b) T = 2 pkmk
1 2
q q
c) T = m
k1 + m
k2
A B C D E F
2. Rispondere alla stessa domanda del problema precedente (1), nel limite E ! 0.
a) T = +1
p
b) T = 2 pk +mpk
1 2
q
c) T = 2 pk km
1 2
q q
d) T = m
k1 + m
k2
e) T = 0
f) Nessuna delle altre risposte proposte corretta
A B C D E F
A B C D E F
4. Nel caso del problema precedente (3), determinare la frequenza, in hertz, delle
piccole oscillazioni intorno alla posizione x = xeq .
5. Sempre per il sistema descritto nel problema (3), se la particella si trova inizialmente
nel punto di equilibrio stabile, determinare per quale valore minimo del modulo
della velocit iniziale, in m/s, il moto non periodico.
A 0 B 1.98 103 C 3.78 103 D 5.58 103 E 7.38 103 F 9.18 103
7. Come cambia la risposta al problema precedente (6) se sulla verticale del punto
al quale la liana fissata, al di sotto di esso di `/3, si trova un ramo orizzontale
attorno al quale la liana si pu avvolgere?
A 0 B 2.64 103 C 4.44 103 D 6.25 103 E 8.04 103 F 9.84 103
8. Una massa m1 = 189 g collegata, tramite una molla di lunghezza a riposo tra-
scurabile e costante elastica 0.837 N/m, a un punto di sospensione che si trova
sopra di essa. Una seconda molla, di lunghezza a riposo trascurabile e di costante
elastica 0.462 N/m, fissata a m1 e, allaltra estremit pi in basso, a una seconda
massa m2 . presente un debolissimo attrito che permette al sistema di arrivare
a un regime stazionario, ma che pu essere, per il resto, trascurato. Mediante una
opportuna forza applicata in direzione verticale a m2 , si mantiene tale massa in
moto armonico verticale secondo la legge y2 = A cos(!t), dove y2 la quota della
massa m2 e A = 10.0 cm. Trovare per quale frequenza, in hertz, la massa m1 oscilla
a regime in opposizione di fase a y2 e con uguale ampiezza di 10.0 cm.
9. Nella situazione del problema precedente (8), per ottenere il risultato voluto
necessario applicare una forza con componente verticale, positiva se verso lalto,
della forma Fy = FA cos(!t) + FB sin(!t) + FC , dove FA , FB e FC sono costanti.
Determinare FA + FB , in newton, nel caso m2 = 0.
A 0 B 0.0204 C 0.0384 D 0.0564 E 0.0744 F 0.0924
10. Rispondere alla domanda del problema precedente (9), nel caso m2 = m1 .
A 0 B 0.0117 C 0.0297 D 0.0477 E 0.0657 F 0.0837
Soluzione
Domanda 1
La forza a cui sottoposto il punto materiale si ottiene derivando il potenziale, e vale
8
>
< k1 (x + a) x < a
F (x) = 0 a<x<a
>
:
k2 (x a) x>a
Quindi il punto materiale si muove a velocit costante per a < x < a, compie mezzo
periodo di oscillazione armonica attorno a x = a per x > a e mezzo periodo di oscillazione
armonica per x < a. La velocit costante nel tratto intermedio legato allenergia dalla
relazione r
2E
v=
m
di conseguenza il tempo necessario per una oscillazione completa sar
r r r
m m m
T = + + 4a
k1 k2 2E
Abbiamo r r r r r
m m m m m
lim + + 4a = +
E!1 k1 k2 2E k1 k2
(il tempo speso nel tratto intermedio diviene trascurabile, dato che la velocit diviene
molto grande). La risposta corretta dunque la C.
Domanda 2
In questo caso
r r r r r
m m m m m
lim + + 4a = +
E!1 k1 k2 2E k1 k2
dato che il tempo speso nellattraversare il tratto intermedio diviene molto grande (la
velocit diviene sempre pi piccola). La risposta corretta quindi la A.
Domanda 3
Calcoliamo la derivata prima e la derivata seconda del potenziale
dU
= 3ax2 + 2bx
dx
d2 U
= 6ax + 2b
dx2
Dalla derivata prima vediamo che il potenziale ha due punti stazionari, x = 0 e x =
2b/(3a). Per x = 0 la derivata seconda vale
d2 U
= 2b > 0
dx2 x=0
d2 U
= 2b
dx2 x= 2 b
3 a
Domanda 4
Lequazione del moto per il punto materiale
dU
m
x= = 3ax2 2bx
dx
Per piccole oscillazioni attorno a xeq = 0 possiamo trascurare il termine proporzionale a
x2 , ed otteniamo un oscillatore armonico
m
x + 2bx = 0
con frequenza s
r
1 2b 1 2 0.936Jm 2
f= = = 1.53214Hz
2 m 2 0.0202kg
La risposta corretta quindi la B.
Domanda 5
Per non rimanere allinterno della buca di potenziale nella quale si trova il punto materiale
deve riuscire a superare il massimo del potenziale in x = 2b/(3a). Per tale valore
3 2
2b 2b 2b
U =a +b +c
3a 3a 3a
=
1 4 b3
mv 2 + c > +c
2 27 a2
e quindi
r s
8 b3 8 (0.936Jm 2 )3 1
v> = = 4.56339ms
27 ma2 27 (0.0202kg) (0.760Jm 3 )2
Domanda 6
Indichiamo con langolo tra la liana e la direzione verticale. Lequazione cardinale per
Tarzan nella direzione parallela alla liana vale
v2
m = T + mg
`
dove T la tensione del filo. Di conseguenza
v2
T = mg + m
`
Dalla conservazione dellenergia abbiamo inoltre
1
mv 2 mg` cos = 0
2
da cui
v2
= 2g cos
`
e sostituendo nellespressione per la tensione troviamo
T = mg + 2mg cos
Il valore massimo che la liana deve essere in grado si sostenere si ha per = 0, e quindi
Tmax = 3mg = 3 67.2kg 9.8ms 2 = 1.98 103 N. La risposta corretta dunque la B.
Domanda 7
Quando la liana tocca il ramo la velocit di Tarzan non cambia (lenergia si conserva)
ma cambia il raggio di curvatura della sua traiettoria. Quindi lequazione per la tensione
nella posizione verticale diviene
3 v2
T = mg + m = 4mg = 2.64 103 N
2 `
La risposta corretta dunque la B.
Domanda 8
Lequazione del moto per la massa m1 data da
m1 y1 = k1 (y1 y0 ) k2 (y1 y2 ) m1 g
d2
m (y1 y1,eq ) + (k1 + k2 ) (y1 y1,eq ) = k2 A cos !t
dt2
Quindi la massa m1 compie delle oscillazioni forzate attorno alla posizione di equilibrio
m1 g k1 y0
y1,eq =
k1 + k2
La soluzione a regime sar
k2 A cos !t
(y1 y1,eq ) =
m1 ! 2 + k 1 + k 2
che sar una oscillazione con la stessa ampiezza della forzante e in opposizione di fase se
k2
= 1
m1 !2 + k1 + k2
cio quando (ricordando che ! = 2f )
r s
1 k1 + 2k2 1 0.837Nm 1+ 2 0.462Nm 1
f= =
2 m1 2 0.189kg
= 0.485813Hz
Domanda 9
La forza da applicare allestremo della molla di costante elastica k2 deve essere propor-
zionale al suo allungamento, quindi
Domanda 10
In questo caso deve valere
ossia FB = 0 e
FA = 2k2 m2 ! 2 A
2. Nel caso del problema precedente 1., determinare la variazione di energia interna
del sistema termodinamico, in kJ, durante la fase di espansione (da B a C).
3. Nel caso del problema 1., determinare il calore scambiato Q, in kJ, durante la fase
di compressione (da C a A).
4. Nel caso del problema 1., determinare la dierenza Q L, in joule, tra calore e
lavoro scambiati complessivamente durante un intero ciclo.
Determinare la temperatura finale, in kelvin, di una mole di gas dopo una trasfor-
mazione reversibile isocora a partire da uno stato iniziale A con V = 45.8 dm3 e
T = 214 K, nella quale viene ceduta al gas una quantit di calore di 17.3 kJ.
6. Per il gas del problema precedente 5., si desidera esprimere lenergia interna U
mediante una opportuna funzione f . Quale delle seguenti espressioni corretta?
A: U = f (P V 2 )
B: U = f (P 2 V )
C: U = f (V )
D: U = f (P V )
E: Nessuna
F: U = f (P )
A | | B | | C | | D | | E | | F | |
7. Per una mole di gas del problema 5., determinare il lavoro, in kJ, che esso compie
in unespansione isoterma reversibile che parta dallo stato iniziale A e si concluda
con un volume triplo (stato B).
A 0 B 0.237 C 0.417 D 0.597 E 0.777 F 0.957
8. Per una mole di gas del problema 5., determinare il lavoro, in kJ, che esso compie
in unespansione adiabatica reversibile che parta dallo stato iniziale A e si concluda
con una temperatura dimezzata (stato D).
A 0 B 1.13 C 2.93 D 4.73 E 6.53 F 8.33
9. Per il gas del problema 5., si desidera esprimere il rapporto = Cp /Cv , tra calo-
re molare a pressione costante e calore molare a volume costante, mediante una
opportuna funzione g. Quale delle seguenti espressioni corretta?
A: Nessuna
B: = g(V T )
C: = g(P )
D: = g(T )
E: = g(P T )
F: = g(V )
A | | B | | C | | D | | E | | F | |
10. Per il gas del problema 5., determinare il rendimento del motore termico ottenuto
con il seguente ciclo reversibile: la prima trasformazione coincide con quella da A a
B del problema 7., la seconda trasformazione unespansione adiabatica reversibile
da B a C che si arresta quando la temperatura coincide con quella dello stato
D del problema 8., la terza trasformazione una compressione isoterma da C a
D e la quarta ed ultima trasformazione una compressione adiabatica da D a A
(trasformazione inversa di quella del problema 8.
A 0 B 0.140 C 0.320 D 0.500 E 0.680 F 0.860
Soluzione
Domanda 1
Il grafico del ciclo nel piano (P, V ) un triangolo e il lavoro dato dallarea del triangolo:
1 3
Lciclo = (PB PA ) (VC VA ) = PA VA
2 2
Numericamente
Lciclo = 1.5 105 20.0 10 3
J = 3.0kJ
La risposta corretta dunque la C.
Domanda 2
Dallequazione di stato dei gas ideali, la temperatura iniziale vale
PB V B PA V A
TB = =4
R R
la temperatura finale vale
PC VC PA VA
TC = =2
R R
e, dallespressione dellenergia per una mole di gas ideale monoatomico, si ricava la
variazione di energia interna:
3
UBC = R (TC TB ) = 3PA VA
2
Numericamente
UBC = 2Lciclo = 6.0kJ
e la risposta corretta dunque la D.
Domanda 3
La temperatura finale vale
PA V A
TA =
R
e, dallespressione del calore molare a pressione costante per un gas ideale monoatomico,
si ottiene:
5
Q = CP (TA TC ) = PA V A
2
Numericamente
5
Q= L = 5.0kJ
3 ciclo
e la risposta corretta dunque la D.
Domanda 4
Poich il sistema termodinamico compie un ciclo, la sua variazione di energia interna U
nulla. Dal primo principio segue:
Q L= U =0
Domanda 5
Detti F lo stato finale e QAF il calore scambiato durante la trasformazione, dalla defini-
zione di Cv si ha:
Z TF Z TF
RT 1R
QAF = Cv dT = dT = TF 2 TA 2
TA TA T 0 2 T 0
da cui: r
2T0 QAF
TF = + TA 2
R
Numericamente TF ' 755 quindi la risposta corretta la E.
Domanda 6
Poich lenergia interna scritta in funzione di T e V non varia col volume (propriet c),
si pu scrivere U = f (T ) e, dallequazione di stato, segue
U = f PV 2
cio la risposta A.
Domanda 7
Dallespressione del lavoro Z VB
LAB = P (V )dV
VA
tenendo conto della forma dellisoterma data dallequazione di stato P = RTA /V 2 , si ha:
Z VB
RV0 TA 1 1 2 V0
LAB = dV = RV0 TA = R TA
VA V2 VB VA 3 VA
Domanda 8
Dal primo principio e dalla soluzione del problema (2), chiamando T (invece di TF ) la
temperatura di un generico stato finale raggiunto dallisocora, si ha:
1R
U=Q= T2 TA 2
2 T0
da cui immediato ricavare una possibile espressione per la f (T ) del problema (6):
1R 2
U = f (T ) = T
2 T0
Infine, per ladiabatica in oggetto, si ha:
3 RTA 2
LAD = U= (f (TD ) f (TA )) =
8 T0
Numericamente LAD ' 1.133kJ e quindi la risposta corretta la B.
Domanda 9
Dalla definizione:
Q L + dU @V @U
Cp = = =P +
dT p dT p @T p @T p
Domanda 10
Si tratta semplicemente di un ciclo di Carnot condotto fra le temperature TA e TD ,
pertanto lecienza vale
TD 1
=1 =
TA 2
cio la risposta C.
5. Una persona, viaggiando sulla superficie della Terra, si muove dapprima dal punto
A (latitudine 36.0o N, longitudine 15.0o E) al punto B (latitudine 37.4o N) lungo un
meridiano e, successivamente, dal punto B al punto C (longitudine 13.8o E) lungo
un parallelo. Supponendo che la Terra sia sferica con raggio di 6370 km, determinare
la lunghezza, in km, della traiettoria complessiva.
A |0| B |262| C |442| D |622| E |802| F |982|
10. Mi trovo al finestrino di un treno che parte da fermo con unaccelerazione costante.
Dopo un tempo 7.14 s dalla partenza, lascio cadere un oggetto fuori del finestrino,
da unaltezza di 2 metri rispetto al suolo, proprio mentre mi trovo davanti a un
osservatore fermo sulla strada in prossimit del binario. Losservatore vede loggetto
toccare terra 7.42 m pi avanti rispetto alla sua posizione. Anchio osservo loggetto
che tocca terra, ma pi indietro di una certa distanza x rispetto alla mia posizione.
Determinare x in metri.
A |0| B |0.152| C |0.332| D |0.512| E |0.692| F |0.872|
Soluzione
Domanda 1
Il raggio dellidrogeno deve avere le dimensioni di una lunghezza. Tutte le espressioni
proposte contengono un fattore proporzionale al quadrato di una carica, che ha dimensioni
2
q = M L3 T 1
Domanda 2
Domanda 3
Domanda 4
Domanda 5
Domanda 6
Domanda 7
Domanda 8
Domanda 9
Domanda 10
8.8. Dummy