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TRADIZIONALE
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PREFAZIONE
Il Karate Tradizionale si basa sulla ricerca illimitata ed il continuo sforzo per migliorare.
La sensibilit ed il chiaro obiettivo richiesti a un maestro in questa disciplina sono quindi di
grande importanza. La responsabilit di un maestro comprende lindirizzare lallievo per un
progresso in tutti i livelli: tecnico, fisico, mentale e spirituale.
Le tradizioni, il codice etico e gli standard di condotta del Budo hanno origini che risalgono
a molti secoli fa. Uno degli aspetti pi importanti di quella eredit e' il Maestro, e le
responsabilit del Maestro.
Un aneddoto storico racconta di una gran battaglia nel mare che accadde centinaia di anni fa
e nella quale due navi di guerra navigavano verso la battaglia. Una nebbia accecante
avvolgeva le potenti navi da guerra. Siccome uno dei comandanti possedeva un Shinan, o
bussola, fabbricata da una meteorite magnetica, fu lui il vittorioso, riuscendo a trovare la
giusta via attraverso la nebbia.
Le responsabilit del maestro di karate sono paragonate alla bussola che: guida i suoi
allievi nella direzione giusta; guadagna il rispetto e la fiducia dei suoi allievi attraverso il
miglior carattere e la miglior condotta possibile; attraverso un continuo sforzo e allenamento
personale per migliorare il proprio livello tecnico, il maestro rimane sempre davanti ai suoi
allievi, mostrando la via; attraverso una meticolosa analisi delle condizioni fisiche,
psicologiche e mentali individuali dei suoi allievi, il maestro pu guidarli meglio nella
direzione pi proficua per il loro sviluppo.
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DEFINIZIONE DI KARATE TRADIZIONALE
La vittoria non l'obiettivo finale del Karate Tradizionale". Il Karate Tradizionale e' un arte di
difesa personale che utilizza tutto il corpo umano, nel modo pi efficace.
Attraverso il Karate Tradizionale, allessere umano sono dati i mezzi con i quali le qualit fisiche e
mentali possono essere sviluppate e migliorate. Mediante la peculiare ricerca della perfezione
tecnica avviene una globale espansione delle abilit umane.
La ricerca dello sviluppo del karate Tradizionale non ha limiti. La capacit umana di espandersi ed
il potenziale di sviluppo sono delle frontiere che richiedono una continua esplorazione.
L'evoluzione del Karate Tradizionale in Giappone ha raggiunto il suo perfezionamento negli anni
30. Le sue basi tecniche iniziarono prima con il To-de, l'arte di combattimento senza armi che si era
sviluppato in Okinawa.
Il To-de di Okinawa era basato sull'arte Cinese di combattimento conosciuto come Chuan-Fa. Il
Chuan-Fa ebbe la sua origine ben pi di mille anni fa. Si crede che l'arte di combattimento Chuan-
Fa chiamato Nan-Pei-Chun, che si era sviluppato nella provincia Cinese di Fukien, sia stato quello
che ha influenzato il To-de di Okinawa.
Quando alle tecniche di base del To-de fu aggiunta la filosofia delle arti marziali Giapponesi
(Budo), divenne Karate Tradizionale. Intorno al 1600 le diverse arti di combattimento Giapponesi
unirono i principi tecnici e filosofici. Fu questo riunirsi delle arti di combattimento in arti marziali
quello che pu definirsi l'inizio del Budo. Da quel momento iniziato anche lo scopo di ricerca
continua per il pi alto sviluppo umano.
Ci sono molti cosi detti stili (sistemi scolastici ) all'interno del Karate Tradizionale. Comunque essi
sono divisi principalmente in due linee: lo Shuri-te (che comprende lo Tomari-te) e Naha-te.
Lo Shuri-te si sviluppato nell'area Shuri di Okinawa (ora parte della citt di Naha).
Lo Naha-te ebbe la sua origine dal Nan-Pei-Chun. Fu direttamente introdotto all'area Naha di
Okinawa dallo Fukien, China.
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LE DIFFERENZE TRA IL KARATE TRADIZIONALE E ALTRI NUOVI KARATE
A. KARATE TRADIZIONALE
Il Karate Tradizionale, come il Karate originale, si evoluto in Giappone come unarte marziale.
Tecnicamente parlando, il Karate Tradizionale si basa sul concetto tecnico del "Colpo finale". Il colpo finale
definito come una tecnica sufficiente a distruggere lavversario con un solo attacco.
Nella competizione di Karate Tradizionale, tutto si basa sul concetto di autodifesa. Per esempio, solo la
tecnica di colpo finale riconosciuta per lassegnazione del punto. Inoltre, in conformit con il principio che
un colpo finale non offre una seconda opportunit, le gare di Karate Tradizionale sono regolate con
combattimenti a 1 solo punto.
Nellarte di autodifesa, le dimensioni dell'avversario non sono n note n rilevanti. I principi della difesa
personale richiedono la capacit di difesa contro qualsiasi avversario, indipendentemente delle sue
dimensioni.
Come unarte competitiva, il Karate Tradizionale utilizza la gara come mezzo per un ulteriore allenamento
delle tecniche e per accrescere lo sviluppo umano complessivo attraverso il miglioramento della stabilit
emotiva, la disciplina mentale e la giusta etichetta.
Questi obiettivi formano le basi delle regole di competizione del Karate Tradizionale.
B. NUOVI KARATE
I nuovi Karate hanno avuto le loro origini dal Karate Tradizionale del Giappone. Questi nuovi Karate
derivano le loro tecniche dai pugni e dai calci di base del Karate Tradizionale. Pur avendo un aspetto simile,
hanno fatto alcune modifiche cruciali. La pi critica stata il cambiamento dallenfasi e dalla filosofia di arte
marziale di autodifesa ad un gioco di punti multipli che utilizza pugni e calci.
Per esempio, i nuovi Karate hanno incorporato calci e azioni di colpi di pugno nel pi ampio e pi generale
dei sensi. I punti assegnati nelle gare si basano sulle azioni pi rapide con mani e piedi pi vicini al
bersaglio. In una tale situazione, il "colpo finale" non un requisito. Come risultato, l'a pplicazione della
forza d'impatto attraverso l'azione corporea totale non necessaria. Inoltre, una priorit stata posta sul
risparmio dell'azione del corpo. In questo senso, la dinamica del corpo del Karate Tradizionale stata
completamente trascurata.
Perch il nuovo Karate non ha alcun obbligo di un colpo definitivo, le loro regole di competizione si sono
basate su sistemi di multi - punti. Esistono, sistemi a tre punti, oppure sei di mezzo-punto, tra cui scegliere.
Inoltre, poich i nuovi Karate fondano la loro visione sul concetto di un gioco e non sulle arti marziali hanno
fino a sette categorie di peso.
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TECNICHE FONDAMENTALI
I. PRINCIPI BASE DELLA TECNICA
Le tecniche di base del Karate Tradizionale enfatizzano l'unit totale del corpo nella applicazione di ogni
tecnica individuale (Tsuki - colpi di pugno; Keri - calci; Uke tecniche di blocco, ecc)
A. Sorgente di Potenza
1. Mentale
Mentre la potenza deriva dal meccanismo della contrazione muscolare corporea totale e l'espansione, questa
potenza controllata dalle facolt mentali. La pi fondamentale, e la pi importante sorgente di potenza del
Karate, mentale.
Per il massimo utilizzo della potenza fisica, necessario avere un pieno controllo mentale che comprende:
* Emozioni stabili
* Uno stato fisico calmo
* Controllo del Ki o energia mentale (Ki l'energia mentale dell'individuo. Questa "carica" interna la
sorgente della vera potenza ed convogliata dallo stato interno verso il bersaglio o scopo esterno).
2. Potenza fisica
Operando sul principio di azione/reazione, le forze interne del corpo producono azioni quali movimenti di
spinta e torsione applicati contro oggetti esterni, come pavimenti e muri, ecc
La potenza prodotta, trasmessa e consegnata attraverso l'interazione tra i seguenti movimenti fondamentali
del corpo:
La potenza fisica generata attraverso la contrazione e l'espansione controllata dei vari gruppi muscolari.
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B. Trasmissione di Potenza (trasmettere e incrementare la potenza)
L'interazione controllata dei muscoli interdipendenti e delle aree comuni contribuiscono al risultato
totale della potenza. Ogni passo, o movimento in una sequenza di movimenti,
aiuta a far si che aumenti la potenza definitiva della tecnica.
Ad esempio, un colpo di pugno coinvolge anca, tronco, spalla, gomito e polso; le tecniche di
calcio coinvolgono l'articolazione dell'anca, del ginocchio e della caviglia.
Generando la massima velocit, o impulso, in ogni segmento del moto e/o della tecnica, ogni passo
addizionale aumenta la potenza del colpo di pugno, del calcio o della tecnica di difesa.
Naturalmente, molto importante il tempismo dei singoli segmenti in un insieme completo.
Basato su una posizione forte, il contatto col bersaglio effettuato tramite contrazione muscolare.
Con questa contrazione, la perdita di potenza evitata limitando il balzo indietro (rinculo) o il
"ritorno" dopo l'impatto. La trasmissione di potenza diretta in avanti e attraverso l'obiettivo. La
potenza durto incrementata da un tempo molto ridotto di messa a fuoco di tutta la potenza del
corpo (tempi tra 1/50 e 1/100 di secondo).
2. Applicazione di Forza Continua (Come nel caso di parata, di spazzata, presa, spinta, ecc)
Principi:
a. Mantenere il contatto del corpo sul pavimento o su qualsiasi superficie dalla quale generata
lazione continua di spinta o torsione.
b. Mantenere la pressione sul pavimento sino a completamento della tecnica.
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Trasmissione e Incremento della Potenza
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II. ORGANIZZAZIONE DELLE TECNICHE DI BASE
Le tecniche di base del Karate Tradizionale nacquero in Okinawa, in Giappone, sotto forma di Kata o
combinazioni di movimenti difensivi e offensivi.
A. Tecniche Principali
1. TECNICHE OFFENSIVE
a) Tecniche di mano
(1) Tsuki-waza (tecniche di colpo)
Lobiettivo principale l'estensione della forza attraverso l'avambraccio in una linea diretta generata
dal gomito in una azione di spinta.
Principali tecniche:
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Principale Potenza Corporea utilizzata:
- Rotazione
- Spostamento
- Innalzamento
- Abbassamento
b) Tecniche di gamba
(1) Keage-Waza (Tecniche di scatto)
Il punto principale che la linea dimpatto della forza generata attraverso il lato della gamba.
Principali tecniche:
Il punto principale la somiglianza con i colpi spinti, in questo caso utilizzando l'articolazione del
ginocchio per generare una linea di forza attraverso la parte inferiore della gamba.
Principali tecniche:
- Yoko-kekomi (calcio laterale spinto)
- Ushiro-kekomi (calcio posteriore spinto)
Principali tecniche:
- Mae-hittsui-ate (ginocchiata frontale)
- Mawashi-hittsui-ate (ginocchiata circolare)
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(4) Fumi-waza (tecniche di stampaggio)
La potenza trasferita attraverso un calo del peso corporeo da un punto alto a un punto pi basso,
generata dal movimento rotatorio dell'anca e spingendo dal ginocchio, con un impatto distribuito
attraverso la parte inferiore della gamba.
Principali tecniche:
- Fumikomi (caduta calcio di spinta)
- Fumi-tsuke (stampaggio)
2. TECNICHE DIFENSIVE
a) Tecniche di mano
Principali tecniche:
- Gedan-barai (parata verso il basso)
- Soto-ude-uke (parata con la parte esterna dellavambraccio)
- Uchi-ude-uke (parata con la parte interna dellavambraccio)
- Age-uke (parata in salita)
- Shuto-uke (parata col taglio della mano)
- Haishu uke (parata con il dorso della mano)
- Teisho-uke (parata con il tallone del palmo della mano)
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Principale Potenza Corporea utilizzata:
- Rotazione
- Contrazione muscolare
Principali tecniche:
- Mikazuki-geri-uke (parata con calcio a mezzaluna)
- Mamiashi-geri-uke (parata con calcio verso linterno)
- Hittsui-uke (ginocchiata di parata)
Principali tecniche:
- Mikazuki-nagashi-uke (parata di spazzata a mezzaluna)
B. Tecniche di base
- Assunzione della postura (Tachi) -
Punti chiave:
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c. Programmare lo spostamento del corpo
(1) Evitare di tenere la gamba che spinge in un angolo troppo aperto (gamba tesa) il che rende
difficile il controllo muscolare.
(2) Quando si scivola o ci si sposta passo a passo, fare ogni azione forte e rapida, utilizzando il
massimo coordinamento muscolare.
La posizione deve essere sufficientemente forte per resistere o per evitare il movimento di reazione
(rinculo).
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2) Posizioni di tensione all'interno
I muscoli delle gambe, inguine e l'anca dirigono tensione di torsione dall'esterno verso l'interno.
Queste posizioni consentono un improvviso e rapido movimento in ogni direzione dopo l'esecuzione
di una tecnica.
Principali posizioni:
- Nekoashi-dachi (posizione del gatto)
- Sanchin-dachi
- Hangetsu-dachi (posizione mezzaluna)
C. Tecniche operative
Spostamento/Mutamento del corpo
Tipi di movimenti di chiusura della distanza che si applicano alle principali tecniche offensive e
difensive.
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PRINCIPI DI APPLICAZIONE
I. CONTROLLO DEGLI AVVERSARI E DELLE PROPRIE REAZIONI
Una tecnica eseguita nel miglior modo contro un avversario quando lui distratto, quando la sua
attenzione mentale vaga, si indebolisce o si fissa su un particolare. Questo significa che il suo tempo
di reazione pi lento e la sua connessione di mente/corpo viene interrotta.
A. Kyo Mentale
B. Kyo fisico
Il punto chiave nella realizzazione di una tecnica quella di mettersi alla distanza pi efficace per
l'esecuzione di una tecnica e la tempistica con del proprio attacco con lo stato di Kyo dellavversario.
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IV. TIMING (TEMPISMO)
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PRINCIPI PER LINSEGNAMENTO
I. MENTALE
Punti chiave:
II. TECNICA
1. Generale
a. L'insegnamento della forma corretta estremamente importante
(1) A livello intermedio (livello Kyu) devono essere insegnati non solo la tecnica esteriore ma anche i
principi di fondo di ogni movimento.
(2) Per lo studente avanzato (cintura nera in poi), fornire indicazioni in modo che ogni individuo
possa sviluppare le sue tecniche in armonia con le particolari caratteristiche del suo corpo.
c. L'uso pi efficace del tempo per lallenamento dei fondamentali nel Dojo si ottiene con i seguenti
tre metodi di formazione:
(1) Senza Partner
Il punto chiave la concentrazione sulla forma corretta e le correzioni necessarie.
(2) Pratica con partner / avversario
Il punto chiave mantenere l'immagine corretta della tecnica e i punti di destinazione di essa
(bersaglio). Questo favorisce lo sviluppo di Ki o energia mentale.
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(3) Allenamento di Ripetizioni
Dopo aver compreso la tecnica di base, con o senza partner, lallenamento di ripetizioni necessario.
Il punto chiave rendere forte la tecnica, sviluppando cos il tempo di reazione e la comprensione
della lapplicazione.
B. Kata
1. Generale
a. Il Kata il simbolo dei principi delle tecniche difensive e offensive, ed un metodo di allenamento
fondamentale per comprendere l'applicazione delle tecniche di base del Karate Tradizionale.
Listruzione inizia dalla forma esterna dei movimenti del Kata, continuando nella direzione
dellesame pi approfondito dei principi sottostanti la forma esterna.
Per studenti di livello avanzato, adottare il Kata che meglio si adatta al soggetto (struttura, forza e
personalit dello studente).
Inoltre, cercare di lavorare sui punti deboli di uno studente, selezionando Kata che rafforzino le zone
deboli. Per esempio, scegliere un Kata di azioni rapide per uno studente che abbia dei movimenti
rigidi e pesanti.
C. Kumite (Combattimento)
1. Generale
a. La spiegazione dei punti chiave dovrebbe includere:
(1) Il corretto funzionamento/movimento di ogni tecnica.
(2) Maai (la distanza efficace).
(3) Tempismo di attacco e difesa.
(4) Tattica e strategia.
(5) Ki (forte energia mentale).
(6) Etichetta/atteggiamento di rispetto nel Dojo.
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(3) Seconda fase (Principianti e Intermedi)
Lo sviluppo di tecniche di base nei confronti di un avversario fermo, sottolineando il tempo di
reazione durante la pratica di difesa , spostamento e contrattacco. Per esempio: Kihon Ippon Kumite
(combattimento di base con un attacco).
D. Autodifesa
1. Generale
a. Gli studenti devono capire che l'autodifesa non semplicemente combattere. Lautodifesa la
prevenzione di pericoli o situazioni che creano una situazione potenzialmente pericolosa.
b. Fondamenti di autodifesa
(1) La migliore difesa quella di evitare luoghi e situazioni pericolose, essendo consapevoli
dellambiente circostante.
(2) Cercare di individuare al pi presto la pericolosit e prima che si verifichi in modo che la lotta
possa essere evitata.
(3) Se il pericolo non pu essere evitato utilizzare le tecniche che consentono la pi veloce via di fuga.
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2. Allenamento
ln generale, lallenamento in autodifesa prevede combinazioni dei seguenti componenti:
a. Tipi di attacco da avversari
(1) Tecniche di sottomissione/presa
(2) Attacchi senza armi
(3) Attacchi con Armi
b. Numero di avversari
(1) Una persona
(2) Due persone (dalla parte anteriore e posteriore; a destra e sinistra, posteriore e laterale)
(3) Tre o pi persone
c. Posizioni difensive
(1) In piedi
(2) Seduto (su una sedia)
(3) Seduto (sul pavimento)
(4) Da dietro
(5) Altro
d. Tecniche difensive
(1) Fuga da un attacco di presa
(2) Evasione tramite lo spostamento del corpo
(3) Evasione tramite combinazione di bloccaggio e lo spostamento del corpo
(4) Utilizzo di oggetti di uso quotidiano a portata di mano come armi
e. Tipi di Contra-attacchi
(1) Disarmato (utilizzando mano i o piedi)
(2) Utilizzando oggetti di uso quotidiano
g. Tattiche
(1) Posizione
Come assumere la migliore posizione per l'esecuzione di difesa e di fuga.
(2) Psicologica
Come mantenere la calma ed essere tranquillo durante stress estremo.
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E. Competizione
1. Generale
a. Gli atleti devono capire che la competizione soprattutto un altro tipo di allenamento per
l'autovalutazione e lauto-sviluppo, e che quindi devono cercare di eseguire la tecnica migliore
possibile in ogni momento mostrando rispetto per gli avversari ed i giudici.
b. Sviluppare gli aspetti mentali oltre che fisici attraverso un duro allenamento fisico tramite i
seguenti metodi:
(1) Atteggiamento positivo
(2) Etichetta del Dojo
(3) Auto-controllo
(4) Fiducia in se stesi.
(5) Spirito (Ki)
(6) Rispettare e seguire le regole della competizione.
2. Questioni Tecniche
a. Kata
(1) Lallenatore deve scegliere i Kata adatti agli studenti, in base alle loro taglie, struttura fisica e
personalit.
(2) Sottolineare principali punti focali dei Kata (Oltre al II-B-2, Pagina 29)
(a) Fare molto forte ogni tecnica separata.
(b) Sottolineare la prosecuzione regolare e di transizione tra le tecniche.
(c) Sviluppare la corretta sequenza delle tecniche e dei movimenti (soprattutto linizio e la fine
del Kata nella stessa posizione).
(d) Mantenere la corretta sequenza delle tecniche e dei movimenti (soprattutto linizio e la fine
del Kata nella stessa posizione).
(e) Evidenziare le caratteristiche particolari dei singoli Kata.
b. Kumite
(1) Istruire gli studenti nelle regole della competizione.
(2) sviluppare uno spirito forte.
(3) Indicare le tecniche e tempismo speciali in base alle caratteristiche del corpo dell'atleta, ecc
(4) Attraverso esercitazioni ripetitive, sviluppare e migliorare i tempi di reazione.
(5) Sviluppare la potenza del corpo e la forza.
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PUNTI PRINCIPALI DA VERIFICARE NEL KIHON
GENERALE
C. Assicurarsi che tutti i componenti del corpo
lavorano insieme per trasmettere la forza.
VIII. RESPIRAZIONE
TECNICHE DI MANO
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B. Durante il movimento a scatto, mantenere la E. Quando si torni indietro, contrarre i
pressione sul pavimento. muscoli del corpo mantenendo un buon
equilibrio.
C. Azione di scatto secca.
TECNICHE DI GAMBA
I. TECNICHE DI SCATTO
(Keage-Waza)
A. Utilizzare lo slancio del corpo (pendolo
o azione di vibrazione) prima dell'azione
di scatto.
B. Utilizzare il corpo per indurre scatto
rapido indietro.
C. Quando si effettua scatto in dietro
contrarre i muscoli del corpo, mantenendo
un buon equilibrio.
II . TECNICHE DI SPINTA
(kekomi-Waza)
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PUNTI PRINCIPALI DA CONTROLLARE NEL KATA
PRINCIPIANTI / INTERMEDIO
V. TEMPO / RITMO
I. TECNICHE
A. Mantenere ritmi corretti in base
A. Ogni tecnica deve essere corretta allapplicazione.
(Vedere punti principali da controllare nel B. Coordinare il respiro col movimento e il
Kihon). ritmo.
B. Comprendere l'applicazione di ogni
movimento. VI. PERCORSO (ENBU-SEN)
C. Mantenere la concentrazione sullobiettivo Mantenere il corretto percorso di ogni
di ogni tecnica. tecnica.
II. SPOSTAMENTO DEL CORPO
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PUNTI PRINCIPALI DA CONTROLLARE NEL KUMITE
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C. Lavoro morbido ed elastico dei piedi.
D. Mantenere lappropriato Maai.
II. ATTACCO
A. Adeguati tempo e distanza contro il movimento
dellavversario.
B. Attaccare senza esitazione.
III. DIFESA
A. Fare una corretta selezione di tempismo Sen
o Go-no-Sen.
B. Il movimento deve fluire dalla reazione.
C. Impostare adeguato tempismo per mettere in atto
il contrattacco.
I. MENTALE
Mantenere il controllo mentale dellavversario.
III. TIMING
Applicare principi appropriati di tempismo di
Kake-waza, Oji-waza e Shikake-waza.
V. ZANSHIN
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