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La grande nevicata
THE editoriale
ALPINE FIT
orizzonti e orientamenti
100 % BLISTERFREE
Il Nevone
Unauto percorre lentamente una strada del paese, un occupante scatta fo-
tografie in continuazione.
Fuori tutto bianco, candido. I suoni sono ovattati, come la percezione. Il
paesaggio straniante, anche il panorama insolito. La neve raggiunge i
balconi del primo piano. Lo sguardo per qualcuno quello della prima volta,
per qualcun altro si mischia con il ricordo di un antico memorabile inver-
no. L'auto procede, improvvisamente due cerbiatti attraversano in direzione
opposta la via del paese. Ognuno per la sua strada, sembrano quasi un po'
disorientati. Gli occupanti sobbalzano.
L' istinto, scrive Davide Venturini autore della foto in copertina, lo porta
SALEWA VIBRAM
a non staccare mai il dito dalla macchina fotografica. Coglie cos quello che
APPROACH SOLE mi sembrata essere il simbolo di questo febbraio di neve. Un'istantanea
della quotidianit che mischiava la poesia al disagio, gli animali al paese e
gli uomini all'inverno.
Luca Calzolari
www.salewa.com
aprile 2012 montagne360 1
DAMIANO LEVATI FOTOGRAFA HERV BARMASSE SULLA NUOVA VIA LA CLASSICA MODERNA SUL VERSANTE SUD DEL MONTE BIANCO, VALLE DAOSTA, ITALIA.
sommario
aprile 2012
16 38
Il portfolio di questo 01 > Editoriale 34 > Cinema
numero dedicato Luca Calzolari 60 TrentoFilmfestival
all'eccezionale nevicata 03 > Sommario Sergio Bruni
di febbraio, che viene 05 > News 360 38 > Biografie
raccontata attraverso le Beppo Occhialini
migliori foto tra quelle 08 > L'articolo del socio Tullio Bressani, Arrigo Cigna e Francesco De Sio
che Soci e non soci
Cinquant'anni in Val del Biois 40 > Speleologia
ci hanno inviato per
Stefano Bodini Un labirinto sotterraneo di 58 chilometri
l'occasione.
La foto di copertina di 11 > Le montagne dallo spazio 44 > Archeologia
Davide Venturini, quella Mario Vianelli In Per nel centenario di Machu Picchu
a pagina 4 di 14 > Scienza Veronica Del Punta e Massimo Frera
Valentina Spinetti. Antartide non solo ghiaccio 50 > Portfolio
L'intera galleria sar Jacopo Pasotti La grande nevicata
pubblicata online su 16 > Storie
www.loscarpone.cai.it La leggenda di Lupo che corre 61 > Lettere
Roberto Mantovani 62 > Cronaca extraeuropea
montagne360
la rivista del Club Al- aprile 2012
22 > Alpinismo 64 > Nuove ascensioni
pino Italiano
aprile 2012. Rivista mensiledel Club Alpino Italiano, n. 2/2012 - Sped. in abb. Post. 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Milano.
DA HERV BARMASSE, ALPINISTA, DURANTE LA SUA TRILOGIA EXPLORING THE ALPS Carlo Caccia 70 > Libri di montagna
26 > Traversate invernali 73 > News dalle aziende
Giacca Summit Series ultraleggera per ascese rapide in cui il peso un fattore cruciale. Cinque giorni, un inverno 74 > Piccoli annunci
Il nuovo Gore-Tex Active Shell per atleti che cercano una protezione impermeabile e traspirante in tutte le condizioni atmosferiche. Valentina Scaglia
Per saperne di pi sul progetto ed i prodotti che lo hanno reso possibile, visita thenorthface.com
"La foto stata scattata nei pressi di
Novafeltria, subito fuori dal centro
abitato in direzione Pennabilli, il 4
febbraio... Davanti a quello spettacolo
32 > Storie
Segui ogni giorno le notizie sul CAI su:
della natura, fortunatamente, mi
La grande nevicata
Barbara Goio www.loscarpone.cai.it
01> Editorial; 03> Contents; 05> 360 News; 08> The article of a 01> ditorial; 03> Au sommaire; 05> News 360; 08> L'article 01> Editorial; 03> Inhalt; 05> 360 News; 08> Mitgliederartikel.
member. Fifty years in the Biois Valley; 11> Mountains from space; d'un membre. Cinquante ans dans la Valle du Biois; 11> Les Fnfzig Jahre im Biois Tal; 11> Die Berge vom Weltraum aus; 14>
14> Science. Antarctica is not just ice; 16> Stories. The Legend of montagnes vues de l'espace; 14> La science. L'Antarctique n'est Wissenschaft.Die Antarktis ist nicht nur Eis; 16> Geschichten. Die
Running Wolf; 22> Mountaineering. When climbing turns into art; pas seulement de la glace; 16> Histoires. La lgende du Loup Legende des Laufenden Wolfes; 22> Bergsteigen. Wenn das Klettern
26> Winter Traverses. Five days, one winter; 32> Stories. Barefoot qui court; 22> Alpinisme. Quand l'escalade devient de lart; 26> zur Kunst wird; 26> Winter-Durchquerungen. Fnf Tage, ein Winter;
on mountain peaks; 34> Cinema. 60 TrentoFilmfestival; 38> Traverses en hiver. Cinq jours, un hiver; 32> Histoires. Pieds nus 32> Geschichte. Barfuss auf die Gipfel; 34> Kino. 60 TrentoFilmfestival;
Biographies; 40> Speleology. A 58 km long underground maze; aux sommets des montagnes; 34> Cinma. 60 TrentoFilmfestival; 38> Biografie; 40> Hhlenforschung. Ein 58 km langes Labyrinth unter
44> Archaeology. Celebrating 100 years of Machu Picchu in Peru; 38> Biographies; 40> Splologie. Un labyrinthe souterrain long de der Erde; 44> Archologie: Hundert Jahre Machu Picchu in Peru; 50>
50> Portfolio. The heavy snowfall; 61> Letters; 62> International 58 km; 44> Archologie. Le centenaire de Machu Picchu au Prou Portfolio. Der groe Schnee; 61> Briefe; 62> Auereuropische News;
news; 64> New ascents; 66> CAI News; 70> Books about ; 50> Portfolio. Une chute de neige impressionnante; 61> Lettres; 64> Neue Besteigungen; 66> CAI News; 70> Bcher ber Berge; 73>
mountains; 73> New products; 74> Small Adds 62> Actualit internationale ; 64> Nouvelles ascensions; 66> CAI Produktneuheiten; 74> Kleinanzeigen
News; 70> Livres sur la montagne; 73> Nouveauts sur les produits;
74> Petits complments
Cinquant'anni in N
on ci sarebbe probabilmente nulla di partico- A fronte: prati che si estendevano ben in alto sui fianchi della
lare, se non fosse che compio questanno cin- Baita Colmont. valle, sullerba parcheggiano le autovetture, quando
quantanni e pertanto posso dire, a buon titolo, In questa pagina: un tempo anche un solo passo sul suolo erboso era
Nel cuore delle Dolomiti, i ricordi di mezzo secolo che da Forno di Canale, legato a tradizioni ancor pi
antiche legate ad estrazione mineraria, si poi tramu-
poco inclini alla moda, in grado di regalare a chi ci
creda sempre antichi sapori. E quando salirete ver-
Parcheggiata la vettura al Rif. Lagazzon e mezza, a seconda di come siamo stati in attrezzato (nulla di difficile, ma che meri- Monte Bianco. I confini orientali del continente europeo non frane. Il Monte Bianco vero e proprio si trova nella parte meridio-
(m1354), raggiungibile in automobile grado di sfruttare la strada sterrata. ta attenzione), sino a sbucare su un prato sono chiaramente definiti, circostanza che ha alimentato molte di- nale del gruppo montuoso e dalle ultime misurazioni (2009) risulta
da Caviola o da Vallada, percorriamo su Si sale poi per sentiero a stretti tornanti sottostante un passo da cui ,scendendo a scussioni su quale sia la sua pi alta cima montuosa. Nel 1730 il essere alto 4.810,45 m; uno strato di neve e ghiaccio spesso pi di
traccia un centinaio di metri nel prato che su un prato sempre pi ripido sino alla sinistra, ci riporteremmo verso la Baita dei geografo svedese Philip Johan von Strahlenberg stabil per conto venti metri forma la calotta sommitale, in marcato incremento negli
abbiano di fronte, fino a sbucare su una Forcella dei Negher (m 2260 unaltra Cacciatori; anzich rimontare per verso della zarina Anna I che il limite fra Europa ed Asia dovesse corre- ultimi anni, forse per la maggiore frequenza dei vento occidentali.
strada sterrata (segnavia 687) che, dap- ora), ben visibile dalla baita, da cui si vede i torrioni neri (i Negher) seguendo il re nella depressione del Kuma-Many, circa 300 chilometri a nord Limmagine, ripresa in piena estate, evidenzia i ghiacciai e la co-
prima lentamente e poi con strappi decisi, finalmente il magnifico lago omonimo, sentiero, pieghiamo decisamente a destra del Caucaso. Secondo questa definizione, largamente accettata dalla pertura nevosa in quota. Il Monte Bianco appare isolato rispetto
conduce in alto verso Forcella dei Negher posto nella conca sottostante ed altrimen- per traccia, superiamo un costone (unico comunit geografica e adottata dalle autorit russe, spetta quindi al alle montagne circostanti; sul versante francese si nota la lingua
e Forcella Pianezze; lasciando perdere ti invisibile, e soprattutto la nostra meta: passo delicato) e rimontiamo lentamente Monte Bianco il posto fra le cosiddette Sette cime, cio le montagne di ghiaccio della Mer de Glace, mentre a destra dellimmagine si
alcuni bivi secondari, prima verso Baita il Monte Alto raggiungibile tramite sul declivio visto pocanzi, fino allampia pi alte di ciascuno dei sette continenti. distingue il ghiacciaio del Gorner nel gruppo del Monte Rosa. A
dei Cacciatori- Feder a sinistra e poi verso quel pendio che, schivati i torrioni di nera sella della forcella della Banca del Lares. Il massiccio del Monte Bianco occupa una superficie di circa 645 nord ovest si vede il lago di Ginevra; la valle del Rodano, che vi si
forc. Pianezze a destra, proseguiamo sulla porfirite che abbiamo alla nostra sinistra, Da qui alla cima una facile salita su chilometri quadrati fra la Val dAosta, lalta Savoia e il cantone sviz- immette, ampia, fittamente abitata e coltivata e compie una curva
strada principale sino a Baita Colmont (m sale lentamente sino a formare il fon- pendio erboso sino alla vetta (m 2545 zero del Vallese; un terzo della superficie sopra i 3000 metri di a gomito lambendo le propaggini settentrionali del massiccio del
1854), posto su un incantevole poggio con do della conca su cui adagiato il lago unora dalla forcella dei Negher). quota e vi si trovano una trentina di cime alte pi di quattromila Monte Bianco: fra i 3901 m dellAiguille dArgentire e i 470 m della
un colpo docchio eccezionale sulla Cima stesso. Proseguiamo dunque sul sentiero a metri. Il nucleo centrale composta da granito protogino che forma cittadina di Martigny corrono in linea daria appena una quindicina
dAuta Orientale, che mostra dimpeto la sinistra, verso le cime dAuta, sbuchiamo La discesa avviene per il medesimo per- guglie, creste aguzze e pareti solcate da fratture nette; una roccia di chilometri.
sua parete sud. Fin qui da unora ad unora in cresta e superiamo un breve passaggio corso. molto dura ma soggetta al crioclastismo, lazione ciclica del gelo e NASA Earth Observatory-USGS EROS Data Center
del disgelo che provoca frequenti distacchi di rocce e anche grandi http://earthobservatory.nasa.gov/IOTD/view.php?id=3620
Se percorrete lunghe distanze a piedi facendo escursioni di parecchi giorni, dovete potervi affidare senza compromessi al vostro
abbigliamento, alle scarpe e all'attrezzatura. La JACK WOLFSKIN vi garantisce tutto ci. Il nostro abbigliamento funzionale si
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relativo impiego e offrono un grande confort. Con i nostri zaini, sacchi a pelo e tende facciamo s che non dobbiate dipendere
da baite e rifugi. Seguite semplicemente i vostri piani. All'attrezzatura abbiamo gi dedicato noi la massima attenzione.
Antartide
continentale. storia geologica del continen-
La novit introdotta dai due te. Queste fasi fredde antiche
geologi risolverebbe, almeno erano probabilmente reversibi-
Studiare le rocce antartiche per conoscere il clima su Geology era basato su 40 campioni di roccia, che gli
isotopi di argon collocavano tra i 50 e i 25 milioni di WEB: una breve video intervista a Dallai insieme al geologo Pierpaolo Giacomoni
A
llinizio delle loro ricerche Luigi Dallai, del CNR In alto: la base italiana dellossigeno (O16) e quello pi pesante (O18) che ri- sedimenti oceanici: ci siamo stupiti di
(Istituto di Geoscienze e Georisorse di Pisa) e Ray in Antartide Mario mane intrappolato negli scheltri calcarei di foraminife- quanto si somigliavano", confida Dallai.
Burgess della Universit di Manchester (School Zucchelli. ri marini. Il principio simile a quello delle carote di Il risultato era una prima conferma della
Foto Jacopo Pasotti.
of Earth, Atmospheric and Environmental Sciences) si ghiaccio: nei periodi pi freddi latmosfera si arricchisce validit del metodo. La curva riproduce-
Nella pagina a
sono resi conto che il metodo che stavano proponendo fronte in alto: la
dellisotopo leggero, che evapora pi facilmente. Accu- va fedelmente i maggiori eventi clima-
alla comunit scientifica internazionale avrebbe potu- catena montuosa mulandosi anno dopo anno, gli strati sedimentari ma- tici di quel periodo, compreso gli eventi
to generare scetticismo. Il metodo era innovativo, forse Transantartica rini registrano il variare di questo rapporto e fornisco- che seguirono lapertura del Passaggio
troppo. Ed era sicuramente pieno di ostacoli. Alla fine, dallalto. no quindi una indicazione (abbastanza grossolana nel di Drake (30-34 milioni di annifa), lin-
spiega Dallai: Abbiamo discusso a lungo con molti col- Foto Jacopo Pasotti. caso dei sedimenti oceanici) del clima antico. Tuttavia, a staurarsi della corrente circumpolare che
leghi e ora sembra che li abbiamo persuasi". Il loro il In basso: parte le informazioni che sono state tratte dalle calotte isol il continente, e la formazione della
Luigi Dallai annota
classico caso di una metodologia che aspettava solo di (decine o centinaia di migliaia di anni), i paleoclimato- calotta antartica, avvenuta intorno a 20-
sul quaderno di
essere testata, ma che pareva irrealizzabile alla maggio- campagna dettagli logi hanno sempre avvertito la mancanza di dati pale- 30 milioni di anni fa. Cera per una se-
ranza degli scienziati. sui campioni appena oclimatici continentali che consentissero di estendere le conda sorpresa: il nostro studio rivelava
Lo scopo era quello di studiare il clima antico del no- raccolti. ricostruzioni paleoclimatiche indietro nel tempo, milioni che condizioni polari cerano state anche
stro pianeta, quello che va oltre il periodo coperto per Foto Jacopo Pasotti o perfino decine di milioni di anni fa. Da qui la necces- prima della definitiva formazione della
esempio dalle carote di ghiaccio, e che ancora materia sit di trovare delle proxy climatiche, ovvero informa- calotta", anche prima della transizione da
di dibattito. zioni climatiche indirette, ricavate sulla terra ferma. I greenhouse (un pianeta sostanzialmente
Lo strumento migliore per ricostruire il paleoclima dati oceanici arrivano spesso da carotaggi compiuti a privo di ghiacciai) alla condizione attua-
terrestre di decine di milioni di anni fa rimane quello migliaia di chilometri di distanza dai continenti" osserva le di icehouse (ovvero con estese calotte
basato sui sedimenti oceanici, spiega Dallai. Il metodo Dallai e quindi, per poter chiudere il dibattito sulla storia polari e periodi glaciali). Insomma, estese
consiste nella analisi del rapporto tra lisotopo leggero climatica del continente antartico (quando esattamente coperture di ghiaccio dovevano essere
Sulle lande gelate dell'Alaska, lungo le vecchie piste Lake alle 3 del mattino, e avevo trottato per 17 ore: la
barba era completamente ghiacciata, i capelli brinati
are
e 6, Roberto il primo una trasmissione televisiva, il regista Marco
dei runner. Preti, che ha realizzato due mediometraggi su
Nel 2003 il Lupo ga- "Ho dovuto affondare le mani Roberto, ha raccontato che una volta il run-
reggia sul percorso ner di Ludizzo ha tagliato il traguardo, tor-
della Serum Run, da nellintimo per ripescare istinti nato ad Anchorage, rientrato in Val Trompia,
Nenana a Nome: 1200 ha munto le sue vacche, e intanto il secondo
primordiali, spirito dadattamento,
share +
km anzich 1800, a non era an cora arrivato al traguardo
you
causa delle tempera- Da sette anni Roberto ha ormai smesso del
capacit di prevedere"
ture anomale. Si al-
lenato in Val Trompia
tutto con le gare, ma non passa giorno che
non continui a pensare al grande Nord. La win
per 6000 km; chiude la gara al primo posto assoluto. cosa pi difficile rientrare conclude, e non mi ri-
Lanno seguente, pur indebolito da una tromboflebite, ferisco solo al viaggio.
2012 adidas AG. adidas, the 3-Bars logo and the 3-Stripes mark are registered trademarks of the adidas Group.
all in?
monte civetta, italia - ore 18:27
Ecco il momento che rende indimenticabile una scalata.
Chimera Verticale (7c): Flo e Jakob superano il punto pi critico
giusto in tempo per affrontare il resto della scalata.
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A
un certo punto aveva pensato che non ce l'avreb-
be mai fatta. Che la montagna quella monta-
gna, la sua montagna, il Pizzo Badile non gli
Quando l'arrampicata
avrebbe concesso di realizzare il suo sogno. Un lungo
corteggiamento, tentativi e bivacchi fino a perdere il
conto per restare a mani vuote. Anni di lotte, speranze e
diventa arte
illusioni e lass, a quota 3308, il traguardo irraggiungi-
bile. O forse no? Rossano aveva dormito nella pancia del
gigante, in una truna scavata nella neve. Si era sentito
parte della creatura di granito che con l'inverno si co-
razza di ghiaccio e ne aveva percepito, come nessun al-
tro, il respiro profondo e millenario. E in verit, in pi di
un'occasione, ne aveva percorso i fianchi dalla base alla
Dalla Cassin sul Badile alla Vinci sul Ligoncio: cima, nei modi pi straordinari: capolavori alpinistici da
intenditori, in un mondo magico che non ammette com-
le visionarie invernali di Rossano Libra promessi e irriverenze. Per mancava ancora qualcosa.
Mancava il non plus ultra dell'avventura e dell'incer-
tezza: l'ultimo sigillo sulla lavagna della Bondasca, in
solitudine e nella stagione pi fredda.
di Carlo Caccia La decisione di riprovare arriva all'improvviso, come
un'ispirazione a cui impossibile resistere. Il Pizzo Ba-
dile sta aspettando. Rossano scruta la parete nord-est, Nella pagina accanto: cielo, la notte, visto che io abiter in una di esse, visto
con la mitica Cassin, e forse ripensa alla prima inver- ghiaccio verticale per che io rider in una di esse, allora sar per te come se
nale di Alessandro Gogna e compagni, riuscita in sti- Rossano. Qui sopra: il tutte le stelle ridessero. E quando ti sarai consolato (ci si
grande sogno realizzato.
le himalayano con un assedio di settimane tra il 1967 consola sempre), avrai voglia di ridere con me. E i tuoi
Libra sulla vetta del
e il 1968. Ma l'alpinismo una specie in evoluzione e Pizzo Badile dopo la
amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo
nel 1981, con la seconda invernale di Danilo Gianinaz- prima solitaria invernale e ti crederanno pazzo.
zi, Marco Pedrini e Michel Piola, ecco lo stile alpino. E della 'Cassin' sulla
poi? La risposta, quasi spavalda, arriva in giornata il 17 parete nord-est (22-23 La pura follia dell'alpinismo: quell'attivit che per Ros-
febbraio 2008 grazie a Roger Schli e Simon Gietl (terza febbraio 2008) sano Libra, classe 1969, di Novate Mezzola in provincia
invernale). di Sondrio, una ricerca assolutamente personale, un
Rossano attacca cinque giorni dopo, il 22 febbraio. Pi cammino controcorrente nel suo spingersi senza posa
che la Cassin sogna la parete e la linea del grande Ric- tra le montagne forse pi arcigne delle Alpi, che soltanto
cardo, con la sua logica ineccepibile, la via della pa- per vederle devi camminare ore e ore. Dici Arnasca e
rete. Dal ghiacciaio per le placche iniziali e avanti: tutto Revelaso due angoli sperduti nel regno del Masino-
perfetto e veloce, complici lo zaino leggero e il cervello Bregaglia e pochi ti capiscono, ma a Rossano non im-
che gira a mille. I giorni degli anni precedenti si riduco- porta: l stanno le sue cime, come la Sfinge e la Punta
no a ore e prima del buio il nevaio mediano raggiunto: Redescala, e l lui si muove da pi di vent'anni, in estate
Rossano capisce che, questa volta, il Badile dalla sua e in inverno, in cordata e da solo, con talento e deter-
parte. Bivacco e via: lungo i camini la neve trasfor- minazione pari soltanto alla sua riservatezza. La Cassin
mata e la scalata uno spettacolo, fino allo spigolo nord al Badile ha fatto parlare di lui, ma stato un attimo: il
dove, alle 19.30 di quel sa- nostro protagonista, dato sfogo ad una tensio-
bato di febbraio, la libe- ne che si era fatta ossessione, presto tornato al
razione. l'epilogo sotto le Ha dormito nella pancia suo quasi mistico isolamento, lasciando ad altri
stelle di una storia speciale, le salite da cartolina e tenendo stretto il proprio
alpinistica ma soprattutto del gigante e ne ha percepito microcosmo di sogni.
umana e quindi misteriosa, Scintilla iniziale di questo universo e bisogna
in cui Rossano ad un certo il respiro profondo e millenario tornare al 1990 la prima ascensione dell'adre-
punto ha sentito accanto a nalinica Leggende del Liss: 550 metri di incertez-
s, pi forte che mai, la presenza di suo fratello Corrado, za, con difficolt di VIII- e A3, nel mare di placche della
scomparso nel 2007 sul Sasso Manduino. Nord-ovest della Sfinge. Poi, nel 1992, ecco One (350 m,
La parete sotto i piedi e il cielo sopra la testa: nessun VIII+) sulla stessa parete e nel 1994 l'impressionante e
dubbio, quindi. L'alpinista solitario decide di non salire irripetuta Amici miei (840 m, VIII+) sulla Punta Rede-
al bivacco fisso della vetta ma di passare la notte l, scala. Nell'agosto 1995 ecco il balzo dalla val Codera
pi o meno riparato su una cengia. Il freddo? Risposta: alla val Bregaglia con il capolavoro sulla parete est del
Dormo al caldo tutto l'anno e la Cassin da solo, in in- Pizzo Badile: Rossano e suo fratello Valentino, visto il
verno, non la far pi.... E poi ci sono le stelle, Corrado mezzo secolo dall'esplosione della prima bomba atomi-
e le parole del Piccolo Principe: Quando tu guarderai il ca, decidono di chiamare la loro creazione Hiroshima
Vinci. Una via del genere soltanto forti. Le salgo per ricevere, per avere
con piccozze e ramponi: volevo pro- qualcosa in cambio.
varci, vedere se fosse possibile spie- Ma cosa, precisamente? Difficile spie-
ga. E alla fine stata dura: difficolt garlo. Potremmo dire che ci che
di M8 con le picche che slittavano sul- si intuisce nello sguardo di Rossa-
la roccia... Sono fuggito sul Ligoncio, no quando racconta della ripetizione
tra le mie montagne, dopo aver parte- integrale di Beyond Good and Evil
cipato all'Ice Tour con il suo corredo sull'Aiguille des Plerins (2007) o di
mediatico: volevo voltare le spalle a quella, allucinante viste le condizioni
tutto, dormire sotto un masso, scalare incontrate, di Birthright sui Grandes
quella parete e tenere ogni cosa per Charmoz (2008). uno stato di eb-
me. E ovviamente c'era l'ossessione brezza spirituale attraverso cui il mon-
della Nord-est del Badile... Insomma: do appare diverso e che, come spesso
ero sul Ligoncio per mettermi ancora accade quando si parla di queste cose,
una volta alla prova, per prepararmi a ci riporta a Reinhard Karl e al suo libro
quella Cassin che, dal punto di vista tecnico, stata poi pi bello, dove l'alpinista poeta ammette di essere ar-
pi semplice della Vinci. rivato pi lontano seguendo la lunga deviazione per i
Rossano si ferma: riflette su ci che lo spinge a muover- monti che non seguendo le vie del piano. E poco sotto:
si, alle solitarie. E non nasconde che dopo la Cassin sul Forse la lotta con la montagna paragonabile alla sa-
Badile qualcosa si era inceppato: Ci ho messo un po' a lita. Rimane impressa tanto forte nella coscienza perch
capire che quella salita, nonostante tutto, non poteva es- cos faticosa. Ancora: La verit cos complicata che
sere l'apice del mio alpinismo. S, era quella a cui tenevo nessuno la capisce. In realt la montagna solo una
di pi, il traguardo attorno a cui, per anni, ruotata la meta nominale: quello che conta sono le ore, i minuti, i
mia vita. Ma non potevo fermarmi, dovevo riprendere la secondi e come si vivono. E anche per Reinhard, come
ricerca: sentivo questo bisogno, la necessit di provare per Rossano, il vero problema non sono le cime o i gradi
certe emozioni, sensazioni che soltanto l'alpinismo pu di difficolt: D'ora in poi il mio problema sar l'arte di
regalare. Ecco: alle montagne io chiedo le emozioni pi salire una montagna.
(400 m, VIII). A questo punto, per, avviene una svol- Qui sopra: Libra sul stile e quindi l'esperienza contano pi del risultato. E lo
ta: Valentino, con altri amici sempre presente in tutte le delicatissimo misto di stile, oggi, sta nella leggerezza e nella velocit: Cinque
avventure precedenti, decide di fermarsi, di non andare 'Birthright', uno dei giorni sul Badile, con una gran quantit di materiale...
capolavori di Mark
oltre. Il gioco, per lui, ormai troppo ardito. Twight nel massiccio
beh, una volta la pensavo cos, figlio dell'alpinismo
Rossano, invece, prosegue lungo il suo percorso visio- del Monte Bianco. eroico alla Desmaison si lascia andare Rossano. Parti-
nario. Alla voglia di vie nuove, che avevano un senso Nella pagina accanto: vo con un saccone pesantissimo, carico di viveri che alla
soltanto insieme al fratello maggiore, subentra la ricer- Rossano Libra, il suo fine riportavo a casa. Cos mi sono detto: roba inutile, di
ca della solitudine. un tarlo interiore che rode, un cammino continua... troppo. E non era soltanto il cibo: anche il materiale da
fuoco che porta a slanci di pura passione, all'insegna di scalata poteva essere ridotto. L'alpinismo di punta, oggi,
quell'esposizione che per Reinhold Messner l'essenza va in questa direzione: finito il tempo dei bivacchi.
dell'alpinismo. Cos, in questa fase furiosamente roman- Zaino leggero e via, come ho fatto nel 2009 sul Mandu-
tica, un succedersi di imprese: in silenzio e lontano ino: da casa alla cima in giornata.
dai riflettori, su quelle pareti che per Rossano sono il Rossano amplia l'orizzonte: Il togliere, il ridurre
mondo e lo specchio del mondo, dove ricordare il padre all'essenziale, diventato la mia filosofia di vita. Ho
scomparso (Sasso Manduino, parete sud, via Dormi e so- salito la Via dei Morbegnesi sulla Sfinge, in solitaria in-
gna, 800 m, VI, prima ascensione in solitaria e invernale, vernale, con un paio di bustine di t e poco altro. Speri-
2000) o immaginare con un brivido il leggendario don mentazione, s: provi e capisci che ce la puoi fare, che il
Giuseppe Buzzetti (Pizzo di tuo fisico pi resistente di quanto credi, che
Prata, parete nord, via C'era "Lo scopo compiere esperimenti non hai bisogno di due zaini di roba. Meno
una volta..., 900 m, VII+, hai e meglio stai: ci che ti serve, il di pi,
prima ascensione in solitaria,
sulla mia tecnica, sul mio alpinismo: lo devi trovare dentro di te. Cos, piuttosto
2000). Poi, con un balzo che
ci obbliga a non menzionare
non sulla mia vita" che fare come sulla Nord-ovest del Badile,
preferisco concentrarmi sulla preparazione EC LOGICAMENTE. TU E FJLLRVEN
perle di assoluto valore, ecco il faccia a faccia con la e aspettare: attendere il momento giusto per scalare i
Nord-ovest del Badile: cinque giorni in parete, nel feb- miei obiettivi in velocit. Non voglio rischiare la pelle:
braio 2004, per un'avventura d'altri tempi da cui oggi il devo avere margine, essere al di sotto del mio limite. Lo
suo stesso artefice prende per le distanze. scopo compiere esperimenti sulla mia tecnica, sul mio
alpinismo: non sulla mia vita.
L'abbiamo detto: l'alpinismo una specie in evoluzione E un esperimento fantastico Rossano l'ha compiuto nel
e Rossano Libra l'ha capito benissimo. Ha compreso, 2007 sulla Nord del Ligoncio, salendo in solitaria in-
da buon discepolo di Mark Twight e Steve House, che lo vernale, quasi completamente in dry tooling, la storica
un inverno
io? Era un sogno difficile da realizzare. Come
portare cibo e attrezzature, dove passare le geli-
de notti? Ci vorrebbe una pulka come nel Grande Nord.
Ci vorrebbe un altipiano sconfinato, e al posto delle
cabin di legno dello Yukon, baite attrezzate a bivacchi.
Ma dove? Abbiamo scoperto il Vercors e siamo partiti,
con qualche imprevisto. Di questa zona della Francia
Inizio gennaio: il racconto di una traversata tra le nevi non sapevamo nulla. Storicamente il centro del Vercors
non fu frequentato che destate da pastori. Dinverno
francesi degli altopiani del Vercors, con racchette e pulke tutto si chiudeva, uomini e greggi calavano verso le
tiepide valli del sud, verso il Mediterraneo. Oggi lo
al seguito, sentendosi un po Jack London stesso e gli altipiani - cuore di uno dei pi grandi parchi
della Francia - sono tra gli ultimi grandi spazi selvaggi
a noi vicini. I grandi tavolati calcarei sono protetti nel-
la Rserve des Hauts-Plateaux, una wilderness area in
di Valentina Scaglia - foto di Pierluigi Bellavite quota di 17.000 ettari dove i motori sono banditi, regno
di escursionisti e di orchidee rare con la bella stagione.
Dinverno tutto sparisce, biciclette, cartelli, balisage, e
mentre la vita animale continua sotto la neve, in super-
ficie le particolari condizioni meteo creano galaverne
impressionanti, tonnellate di ghiaccio rendono gli al-
beri strane sculture boreali. Il terreno senza riferimenti Qui sopra e nella allimprovviso con le sue pareti impercorribili. Ma il fa-
rende lorientamento difficoltoso, la visibilit altale- pagina a fianco: scino del Grande Nord dietro casa rimane, e la voglia
nante, lassenza di segnale telefonico, di rifugi gestiti, panorami innevati del di tornare.
ne fanno un piccolo Grand Nord ideale per chi ama i Vercors
raid in autonomia. E i viaggiatori siamo noi: in quat- Giorno 1
tro, sperimentiamo un nuovo modo di spostarci sulla La partenza unanabasi dal Vallon de Combeau al bi-
neve: con la pulka. Questa loccasione di collaudare vacco Essaure, 4 ore. Primi passi al regime lento della
un modo di viaggiare nordico e autonomo. Abbiamo pulka, allinizio la neve poca. Ci distrae la bellezza di
due di queste specie di slitte con copertura e sistema questo vallone perduto, come un piano inclinato im-
di traino legato in vita. Utilizzate nei paesi Scandinavi mette negli altipiani, di cui laccesso pi facile. Il bi-
e in Canada, fabbricazione norvegese e francese. Ogni vacco dellEssaure si rivela un frigorifero annidato nella
pulka serve due persone, pu trasportare una settanti- gelida ombra della prua di roccia che ci sovrasta. E
na di chili di materiale; prevediamo di completare la gi sera. Vediamo per la prima volta il Monte Aiguille
traversata in cinque giorni, ma ce ne metteremo sei. illuminato di rosa. La pulka si rivela utile per il traspor-
Partiamo da sud del massiccio, con una rotta che taglia to della legna, ma la stufa non scalda a dovere, e non
gli altipiani da sud a nord e che ci porter dai campi di supereremo i 3-4 gradi. La notte sar lunga e fredda.
lavanda della Drme alle abetaie dellIsere. Larrivo pre-
visto a Correnon-en-Vercors. Si fa tappa nei bivacchi Giorno 2
sempre aperti di cui conosciamo la posizione Gps, pun- Verso il bivacco di Chamailloux passando selvagge
ti dappoggio inestimabili senza i quali il viaggio non dorsali prive di vegetazione: un deserto bianco, 6 ore
sarebbe possibile. Ci aspettiamo piccole baite spartane, su pendii a tratti ripidi. Ci sentiamo cavalli da tiro, fu-
dotate di stufa, un rustico tavolo, odore di fumo. namboli delle nevi, dannati della montagna, tirando in
Il Vercors ci ha accolto col suo morbido paesaggio fo- su le lunghe pulke cariche. Ci sembra tutto troppo.
restale punteggiato di pascoli e con antiche fattorie. Abbiamo troppa roba, il tempo troppo cattivo. Le pul-
Ritiriamo a Villard-de-Lans le pulke noleggiate: no- ke si rovesciano facilmente, le abbiamo caricate troppo
stre case e magazzino-viveri per i prossimi giorni. male con troppo peso in alto. A ogni rovesciamento chi
Organizziamo il lungo trasbordo in taxi a Combeau, traina deve arrestarsi, bloccato dai tiranti, in attesa che
sopra Chatillon en Diois, il nostro punto di partenza, qualcuno venga a raddrizzarla. Ma finalmente siamo
e sono tre ore di stradine contorte appese su canyon in alto, sugli altipiani. La neve perfetta, la salita
impossibili. finita, ora ci muoviamo meglio. Peccato che abbiamo
Ed ecco com andata: maltempo e cattive condizioni dei dubbi sul dove andare: non c nulla, siamo sopra
di neve ci hanno fatto modificare piani e percorso. E la quota degli alberi, nebbia lattiginosa, difficile orien-
il Monte Aiguille? Il leggendario faro del Vercors ci tarsi, studiamo il Gps. Il bivacco di Chamailloux, final-
apparso come una nave fantasma fuori e dentro le mente. Una struttura di legno confortevole. Nel cuore
nebbie. Il tradizionale punto di riferimento dei navi- della notte, arrivano a sorpresa due francesi sotto enor-
ganti degli altipiani si celava alla vista per ricomparire mi zaini.
La riserva
Reserve des Hauts-Plateaux du caratteri mediterranei, dove laria sa gi tere selvaggio di questi ambienti. Gli
Vercors di Provenza. La sua missione principale altopiani sono regno di hikers solitari,
Protetta dal 1985, con 17.000 ettari la conservazione di una biodiversit di speleologi, di appassionati di equita-
la pi grande riserva continentale della eccezionale: 72 specie di mammiferi di zione.
Francia. La sua altitudine va da 1.200 cui 6 grandi ungulati, 142 di uccelli, ben Due importanti itinerari GR - Grand
metri ai 2.341 m del Grand Veymont. 85 piante e 75 orchidee. Randonne lo attraversano, incrocian-
A sua volta fa parte del Parco Natu- Il turismo-natura una vocazione dosi al centro, con innumerevoli sentieri
rale del Vercors: un grande massiccio secondaria, ma volontariamente la minori.
tabulare che fa da cerniera tra il lato segnaletica (balisage) limitata, i rifugi Informazioni e una mappa dinsieme si
nord, gi alpino, e il versante sud, dai gestiti assenti, per conservare il carat- trovano sul sito www.vercors-gtv.com
La traversata T R E K G
SL traspirabilit T
e
X
m a s sim a ammortizza
zione
traspirazione
Un viaggio per appassionati tavolaccio e stufa.
tessuto
impermeabilit
di raid invernali con espe- Dislivello totale: 2.500 circa indemagliabile
attorno fonde, la coltre nevosa va scomparendo fino a verdi prati, come in primavera: ma il 7 gennaio.
di peso Sono piccole baite sempre sulla traversata e mappa
lasciare macchie scoperte. Verr a recuperarci, con il suo taxi-fuoristrada, il sim-
Alla piana di Darbounouse, un grande polje, cerchia- patico tipo che ci aveva accompagnato a Combeau aperte, molto spartane, generale:
mo una via duscita da questo labirinto e abbandonia- allandata. fredde e umide, dotate di www.vercors-gtv.com
mo il GR 91 verso ovest. Sar una Waterloo di stradine Ci trova seduti sullerba come ragazzi in vacanza.
A piedi nudi
perch per Tom, togliere il superfluo stato solo lini-
zio di una diversa attitudine mentale e se alcune prese
di posizione appaiono sfacciatamente ingenue, gli va
sulle vette
riconosciuta una cristallina fede in quello che dice e
che lo ha spinto a diventare lui stesso testimone di
un mondo arcaico basato sullamicizia, laltruismo, la
solidariet. Per questo ha deciso di dedicare le sue
imprese alle persone pi sfortunate e si fatto pro-
motore di raccolte fondi a favore di popolazioni del
Terzo Mondo.
Tom Perry, dal Fuji al Kilimangiaro, Se poi gli si chiede cosa pensa del vivere quotidiano,
diventa un fiume in piena: I ragazzi di adesso sono
rigorosamente senza scarpe dei geni su Internet e poi non sono neanche capaci di
allacciarsi le scarpe o di sbucciare una mela. Capita di
vedere gente che talmente occupata a parlare al te-
lefonino che poi va a sbattere contro i pali della luce.
di Barbara Goio Ne ha per tutti Tom: Abbiamo dimenticato la Natura,
labbiamo maltrattata: nel Vicentino, per esempio, in
novantanni sono sparite ben 500 sorgenti . Lunica
strada per lui tornare ai valori di base e impegnarsi
Cresciuto tra la citt ed i colli Euganei, da sempre in prima persona per quello in cui si crede: anche
legato in maniera intima e profonda alla natura, Tom per questo ha voluto incontrare diverse volte il Dalai
dopo il diploma di perito agrario ha fatto un po di Lama.
tutto, paracadutista, poliziotto, pilota di moto nel de-
serto, mezzofondista, magazziniere e allenatore, fino
"Posso dire di essere un uomo che Unultima
curiosit
ad un terso giorno dagosto di dieci anni fa quando,
mentre stava scendendo dal Carega, ha avuto un im-
vive con i piedi per terra" sul nome,
america-
pulso immediato e fortissimo, quasi un satori, e si neggiante:
tolto gli scarponcini tecnici con suola antiscivolo che Beh, Peretti non mi convinceva, e lidea nata tanti
chiunque ami camminare tiene in massima conside- anni fa, con i miei ragazzi (ha tre figli) che guarda-
razione. Allinizio - ricorda - stata proprio una sfi- vano i cartoni animati. Mi piaciuto subito, e mi ha
da, una specie di scherzo con gli amici, ma quando ho portato molta fortuna. Ora sono davvero felice di fare
compreso quello che provavo stata come una libe- quello che faccio.
razione. Da l non mi sono pi fermato ed anzi nata
la curiosit per scoprire i miei limiti e mettermi alla
prova con sfide sempre pi difficili, strane, esaspera-
te, curiose. Ho cos scoperto che riuscivo a camminare
praticamente ovunque, su rocce acuminate e ghiaioni,
affondando nella neve dei ghiacciai o saltellando sul-
la lava infuocata. Posso dire di essere un uomo che
vive con i piedi per terra (ride), ed davvero impaga-
D
i inventato c soltanto il nome, tutto il resto In cima alla Civetta. prima fastidio e poi vero e proprio dolore, fatto di sot- bile la sensazione di togliere tutto e restare con i piedi
assolutamente autentico: vero il desiderio di Nell'altra pagina, tili aghi appuntiti, di sinapsi impazzite che corrono al nudi: quando accade sento una profonda energia e
andare oltre e sperimentare nuove frontiere in alto: i "ferri del cervello e danno un comando imperativo: togli i piedi una calma incredibile. Per riuscirci devo chiudere i
mestiere" di Tom Perry.
della conoscenza di se stesso e della montagna, auten- dal freddo, mettili al riparo, salvali. Ci vuole unenor- circuiti del dolore secondo una tecnica usata anche
In basso: lungo la
tico il dolore che prova nello scorticarsi le piante dei ferrata degli Alleghesi me forza di volont per contrastare questo messaggio, dai popoli orientali, modulando lattivit di neuro-
piedi. Non un supereroe Tom Perry, al secolo Anto- e altrettanta determinazione per decidere di resistere. Al trasmettitori: anche adesso sento molto male, ma
nio Peretti, 52 anni, vicentino, ma solo un uomo che di l delle considerazioni sociologiche (landare a piedi solo per poco. Infatti grazie alla meditazione riesco
ha voluto tornare alle origini e compiere imprese come nudi di Tom Perry solo un aspetto della sua persona- a incrementare la presenza di endorfine, che sono un
salire al Monte Fuji, o fare il Kilimangiaro, lAconca- lissima concezione di sviluppo e civilt) va innanzitutto potente antidolorifico naturale, mentre ladrenalina
gua e molte altre cime in Bolivia, Ecuador, Egitto e considerato che abbandonare le scarpe non per nulla importantissima per aiutare lorganismo a reagire e
Messico, o ancora completare la traversata dellHima- un gioco da ragazzi ma richiede una durissima discipli- contrastare le situazioni di pericolo. Quanto al freddo,
laya, tutto naturalmente senza scarpe. na sia fisica che mentale. Allinizio - racconta Tom - il per evitare il congelamento fondamentale evitare la
Chi ha provato ad immergere i piedi nelle acque ge- dolore durava tra i 13 e i 15 secondi, sembrava non disidratazione ed avere un buon recupero di zuccheri.
lide di un laghetto alpino, sa perfettamente che dopo dovesse finire pi. Ora invece riesco a neutralizzarlo in Cos, a piedi nudi, Tom Perry si sciroppato una
un attimo di sollievo, subentra immediatamente un attimo, e poi sono io a comandare. lunga concatenazione di cime, in tutto il mondo,
Montagne sul set e furia una serata supplementare, in modo che il fol-
tissimo pubblico potesse rivedere con calma tutti i film
A destra: il cartellone
della 60a edizione del
si trasform subito
in una festa di po-
da sessant'anni
premiati. festival. polo e lentusiasmo
In basso, una foto di
Il primo vincitore delledizione 1952 fu Samivel, regi- gruppo con alcuni
travolse lintera citt.
sta di Cime set merveilles, un medio metraggio muto degli ospiti della Per loccasione, tra i
che venne proiettato sullo schermo con laccompagna- manifestazione, nel giornalisti comparve
mento di dischi di musica e il commento a viva voce 1957: si riconoscono, anche Dino Buzzati,
dellautore. tra gli altri, il inviato del Corriere.
Lanno dopo, cambiato in parte il regolamento e crea- giornalista Guido Peccato che il film
Tonella (a sin.,
Il 26 aprile al via il TrentoFilmfestival ta una giuria pi consona ai tempi (vennero aggiunti
uno straniero e un critico cinematografico), si ripart alla
accosciato, con i baffi),
Lionel Terray, Rolly
Italia K2, di Marcello
Baldi, fosse ancora in
grande. Con una vera sala di proiezione, il Teatro socia- Marchi, il mitico sherpa lavorazione (uscir in
le, stupenda bomboniera del bel tempo andato. Il prezzo prima visione solo nel
di Sergio Bruni - foto Archivio del Trento Filmfestival degli ingressi: 110 lire il pomeriggio; da 100 a 300 lire, a
Tenzing Norkay, primo
salitore dellEverest con marzo del 1955)
seconda della posizione, la sera; con una maggiorazione Hillary, e Cesare Maestri Tenzing Norgay,
D
ai film a passo ridotto al 3D. Da Samivel a Carlo In basso a sinistra: organizzato in occasione dell80 congresso della Sat. E per la cerimonia di premiazione. leroe dellEverest, fu
Lizzani e Vittorio de Seta; da Gaston Rbuffat a due ospiti illustri, fin da subito si cerc di dare un respiro internazionale Per ledizione del 53 arrivarono a Trento Luis Trenker uno degli ospiti pi
Marcel Ichac, Lothar Brandler e Jacques Ertaud; Walter Bonatti e Pierre allevento. e Cesare Maestri. Quellanno la giuria assegn il Gran importanti del convegno sugli 8000 organizzato al Fe-
Mazeaud, in una foto
da Kurt Diemberger a Fred Padula; da Bernard Germain Erano le 21.30 del 14 settembre 1952 quando, al cinema premio Citt di Trento a Mount Everest 1952, di An- stival nel 1957. Nel corso della sua permanenza a Tren-
degli anni 50.
a Frdric Fougea; da Fred Zinnemann a Joseph Vil- Al centro: il vecchio
Astra di Trento, cominciarono le proiezioni del 1 Con- dr Roch e Norman G. Dyhrenfurth. Tra gli inviati dei to, lo sherpa pi famoso di quegli anni trover anche il
smaier e Werner Herzog, sorvolando su decine e decine Teatro sociale di corso cine-alpinistico per il passo ridotto. Sei le nazioni quotidiani si fecero notare Giorgio Bocca (Gazzetta di tempo di scalare la Paganella con Cesare Maestri e Rolly
di altri registi famosi o alle prime armi che si sono avvi- Trento, cuore del presenti oltre allItalia, e una quarantina le pellicole in Torino), Guido Tonella (La Stampa), Fulvio Campiotti Marchi.
cendati sullo schermo del capoluogo trentino. Dalla pri- Filmfestival fino al gara. Numerosi furono i contrattempi e gli imprevisti, (Corriere della sera) e Paolo Gobetti (LUnit). 1958: durante lestate Bonatti e Mauri, la cordata di
ma edizione del Filmfestival di Trento, tenutosi a met 1983 ma in quegli anni del dopoguerra non si andava troppo Il 1954 fu lanno del K2, e Trento ospit tutti gli alpi- punta della spedizione Cassin, era riuscita a scalare il
settembre del 1952, sono gi passati sessantanni. per il sottile e, nel clima generale damicizia, pecche ed nisti della spedizione, Ardito Desio in testa. Mancava GIV, in Karakorum. Unimpresa straordinaria e difficile.
La prima manifestazione, ancora sperimentale, fu unap- errori passarono quasi inosservati. Anzi, il successo di solo Achille Compagnoni. A ricevere il gruppo degli sca- Lintero gruppo degli alpinisti, Cassin in testa, non pote-
pendice al 64 congresso nazionale del Club Alpino, quel primo festival fu tale che fu organizzata in fretta latori cera tutto il mondo politico trentino. Lincontro va dunque mancare al festival. Gli scalatori arrivarono a
Lo speleologo dimenticato
nelle Alpi Apuane, che con i suoi 316 m discesi con Occhialini nella
scalette costitu per lungo tempo la verticale unica pi Gouffre de la Pierre
Saint Martin.
profonda al mondo. Lesplorazione delle grandi cavit
Sotto:
Beppo Occhialini
che si celavano nel Monte Corchia, nelle Apuane, assor- Occhialini si prepara
birono completamente lintensa attivit speleologica di ad un' escursione
Occhialini. La pi rilevante fu l esplorazione della Buca
di Eolo, oggi nota come ingresso storico del Complesso
del Corchia, e in cui fu raggiunta la profondit di 450 m.
Rientrato in Europa, Occhialini frequent il Laboratorio
del Pic du Midi de Bigorre a 2877 m nei Pirenei, a circa
50 km SO da Lourdes, dove venivano esposte le emul-
sioni fotografiche che permisero la scoperta del pione. Il
Laboratorio era visitato da numerosi colleghi, francesi e
belgi, alcuni anche appassionati speleologi, e si form
naturalmente un saldo sodalizio fisico-speleologico.
I Pirenei, catena di montagne calcaree, con imponenti da un torrente. Dallestate del 2010 l immensa sala
risorgive d acqua a valle, promettevano un campo di accessibile al pubblico tramite un tunnel artificiale di
esplorazione eccezionale per gli speleologi. Dopo vani 600 m che porta all esterno. Negli anni successivi molte
tentativi di forzare i sifoni a valle, gli speleologi si impe- spedizioni collegarono la Saint Martin con altre cavit
gnarono in un paziente lavoro di ricerca di ingressi alti. scoperte nelle vicinanze. Oggi essa conta 11 ingressi, di
Nell estate del 1950 due di essi, Georges Lpineux e Oc- cui 4 in territorio spagnolo (da cui la sue internaziona-
chialini, si riposavano presso una dolina a poca distanza lizzazione, dato che gli spagnoli la indicano con il nome
dal confine franco-spagnolo. Lpineux, notato un an- di Sima de la Piedra San Martin), una lunghezza di oltre
fratto nel terreno, vi scagli un sasso, e lo centr; ne usc 54 km ed una profondit maggiore di 1300 m. Occhiali-
gracchiando una cornacchia. Incuriositi i due raggiun- ni non abbandon peraltro le esplorazioni speleologiche
Docente di fisica con la passione per le grotte, sero lo stretto foro e vi gettarono delle pietre per valu-
tare la profondit del pozzo. Non percepirono il tonfo,
di punta, concentrandosi nuovamente sulle cavit del
Corchia, teatro delle sue imprese giovanili. Ricordiamo
sfior il Nobel nel 1950 anche dopo ripetute prove. Nell estate successiva una
prima spedizione riusc a discendere nell abisso deno-
che oggi il Complesso del Corchia, con la sua profondit
di 1210 m ed il suo sviluppo superiore ai 75 km il pi
minato Gouffre de la Pierre Saint Martin, utilizzando un importante complesso ipogeo italiano..
di Tullio Bressani, Arrigo Cigna, Francesco De Sio argano a pedali per affrontare la verticale di 334 m, la
maggiore al mondo a quel tempo. Venne pure accertata Occhialini fu un grande investigatore della natura, come
la prosecuzione in grandiosi ambienti, raggiungendo la fisico e come speleologo, dimostrando una grande coe-
G
iuseppe Paolo Stanislao (noto come Beppo) Sopra: Occhialini al cosa ci stesse a fare). Il pione era la chiave di volta per profondit di 504 m. Per proseguire lesplorazione ven- renza in ambedue i campi. Come fisico si occup sempre
Occhialini nacque a Fossombrone (Pesaro) il centro con alcuni iniziare a capire la struttura dei nuclei e la gerarchia ne organizzata un altra spedizione internazionale nell di Raggi Cosmici, e contribu alla fondamentale scoperta
5/12/1907. Si laure in Fisica a Firenze nel amici speleologi delle Particelle Elementari. La scoperta del pione era estate del 1952, cui venne dato ampio risalto del pione. Come speleologo si concentr solo
1929. Dal 1930 al 1937 lavor come assistente presso certamente tale da meritare il Premio Nobel, che per mediatico. Fu utilizzato un argano elettri- sull esplorazione dei due enormi complessi
l Istituto di Fisica di Firenze, collaborando con i pi fu assegnato nel 1950 al solo Powell per motivi geo- co alimentato da un gruppo elettrogeno, e della Saint Martin e del Corchia, contribuendo
grandi fisici italiani e stranieri nel settore della Fisica politici. Occhialini continu sempre a lavorare con le con il collegamento telefonico incorporato alla scoperta del primo. Diverso per e stato
dei Raggi Cosmici e trascorrendo lunghi periodi al Ca- particelle accelerate in natura, i Raggi Cosmici. Diven- nel cavo portante. Purtroppo la spedizione il riconoscimento da parte dei colleghi. I fisi-
vendish Laboratory di Cambridge. Dal 1937 al 1942 fu ne Professore di Fisica nel 1949 a Genova, dal 1952 fu funestata da un evento tragico: la mor- ci italiani l hanno doverosamente ricordato,
Professore di Fisica Sperimentale all Universit di San a Milano fino al 1982. Mor a Parigi il 30/12/1993. te di Pierre Loubens, caduto da una ventina gli speleologi italiani, con qualche eccezione,
Paolo (Brasile). Dal 1942 alla fine del 1944, a causa I fisici italiani l hanno voluto ricordare intitolando- di metri dal fondo a causa della rottura del lhanno dimenticato. Esistono in Italia centi-
dell entrata in guerra del Brasile fu costretto a lascia- gli il Dipartimento di Fisica dell Universit di Mila- blocco di fissaggio sul cavo. Venne rapida- naia di grotte o settori di complessi ipogei de-
re l Universit e per evitare di essere internato come no Bicocca, istituendo a suo nome una Fondazione mente organizzata un imponente spedizio- dicati a valenti esploratori, tranne Occhialini.
nemico si rifugi in una capanna nei monti Agulhas scientifico-culturale a Fossombrone, chiamando Beppo ne di soccorso, ma un medico speleologo Sarebbe forse il caso che qualche Gruppo Spe-
Negras tra San Paolo e Rio lavorando come guida alpi- SAX un satellite artificiale per scopi scientifici. A Mi- disceso nell abisso non pot fare nulla per leologico, nello scoprire qualche nuova cavit
na. Tracci interessanti percorsi, anche escursionistici, lano esiste una Piazza ed a Sesto Fiorentino una Via evitare la morte del caduto, che fu provvi- si ricordasse di lui, tralasciando per una volta
e come riconoscimento gli fu intitolato un picco. Alla a lui intitolate. Tralasciando molti altri riconoscimenti soriamente inumato in situ. Occhialini si le denominazioni di stile pi o meno goliardi-
fine del 1944 ritorn in Europa lavorando nelle Uni- scientifici, ricordiamo che nel 1979 gli fu assegnato il prodig al massimo anche nell assistenza co ora in uso, anche se Occhialini non sarebbe
versit di Bristol e Bruxelles, sempre nella Fisica dei Premio Wolf per la Fisica, una specie di premio Nobel alle ultime ore dell infortunato. La vicenda stato contrario a questa moderna abitudine;
Raggi Cosmici. Nel 1947, assieme al brasiliano Lattes anticipato o ritardato. amplific l esposizione mediatica a livello la tradizione orale ce lo tramanda convinto
ed al britannico Powell, accert lesistenza del pione, mondiale dell abisso. Occhialini per non goliardo in giovent. Esistono molte opere
una particella che costituisce una pietra miliare nella La cornacchia e l abisso senza fine partecip alle esplorazioni successive che nel su Occhialini fisico, pochissime su Occhialini
storia della Fisica. Fino ad allora i fisici conoscevano Dalla fine degli anni 20 al 1937 Occhialini fu Socio at- 1953 portarono alla scoperta del pi grande speleologo, tra le quali Memorie dell Istituto
solo cinque particelle elementari: elettrone, positrone, tivissimo del Gruppo Speleologico del C.A.I. di Firenze, ambiente ipogeo al mondo di allora, la Salle Italiano di Speleologia, s.II (vol. XXI, p. 23-
protone, neutrone e muone (che non si capiva bene partecipando ad esplorazioni di rinomanza mondiale. de la Verna, di 255x245x180 m3, percorsa 35) di A. Cigna e F. De Sio del 2008.
Un labirinto sotterraneo
Moltrasio (Giurassico inferiore, circa 200 milioni di anni particolare nellesplorazione di due cavit i cui ingressi
di et), una delle rocce pi carsificabili di Lombardia, che si aprono entrambi nel territorio comunale di Sormano.
qui modellata in una vasta piega sinclinale, una sor- Si tratta del Bs della Niccolina, principale inghiottitoio
di 58 chilometri
ta di enorme catino che raccoglie le acque del versante del Pian del Tivano, e della grotta Stoppani. Allinter-
settentrionale del M. Palanzone e il versante meridionale no di questultima nel corso dei primi anni 90 vennero
del M. San Primo, per convogliarle nei grandi sistemi di esplorati dei nuovi ambienti che si avvicinavano molto
gallerie che si estendono proprio sotto al Piano, forman- ai rami terminali della grotta Tacchi. Lenorme difficolt
do un complesso sistema di corsi dacqua, laghi e sifoni di accesso a queste remote regioni mise a dura prova gli
sotterranei. Da qui le acque si dirigono alle sorgenti del esploratori che furono costretti a sospendere le ricerche.
sistema, che si trovano in corrispondenza dellabitato di Negli ultimi dieci anni le esplorazioni speleologiche
In febbraio caduto l'ultimo diaframma: Nesso, sul lago di Como. Dalla cima del M. San Primo
(dove si trova unaltra importante grotta, scoperta ap-
dellarea sono proseguite ad un ritmo a dir poco freneti-
co. In particolare, a partire dal 2003, in corso di esplo-
nella zona di Como il pi esteso sistema carsico italiano pena lo scorso inverno, la grotta Terzo Mondo) fino al
lago, le acque compiono un dislivello di quasi 1500 m,
razione Ingresso Fornitori, una cavit che si rivelata
un vero e proprio gigante ipogeo, diventando ben presto
ma in realt le sorgenti pi importanti si trovano al di la pi estesa di Lombardia. Nel gennaio del 2008, quan-
sotto del livello del lago. do Ingresso Fornitori superava gi i 25 km di sviluppo,
stata realizzata la congiunzione con la grotta Stoppani.
La maggior parte delle grotte si sviluppa nel fianco me- Nuove fortunate esplorazioni hanno permesso di indi-
ridionale della grande piega, e poche cavit sono note viduare dei passaggi pi agevoli per raggiungere i rami
sul fianco opposto, ma, per simmetria, la struttura ge-
ologica suggerisce che almeno altrettanti chilometri di
gallerie debbano esistere anche sul fianco settentrionale
della piega: ulteriori interessanti sviluppi delle esplora-
Progetto InGrigna!
zioni possono quindi essere attesi in un prossimo futuro!
Il complesso carsico del Pian del Tivano molto anti- i protagonisti della bile a causa del manto nevoso.
co: con tutta probabilit, ha cominciato a formarsi una giunzione Questanno InGrigna! festeggia i
ventina di milioni di anni fa, quando il paesaggio, com-
pletamente diverso dallattuale, era un grande altopiano Il Progetto InGrigna! nasce nel 10 anni di attivit. In questo arco
carsico coperto da una fitta foresta pluviale tropicale. 2002. I gruppi fondatori sono di tempo, grazie allattivit di
La lunga storia geologica ha visto, tra le ultime tappe,
larrivo, a pi riprese, del grande ghiacciaio dellAdda, stati lo Speleo Club CAI Erba, il questi speleologi, il numero delle
che ha coperto una parte del sistema di grotte, forman-
Gruppo Speleologico Valle Ima- grotte conosciute sul Grignone si
do il lago che un tempo occupava il Piano del Tivano,
e portando allinterno delle grotte una grande quantit gna, lo Speleo Club Valceresio, pi che raddoppiato (da circa
di materiale. Questi depositi, in gran parte costituiti da
fango, sono uno principali ostacoli alle esplorazioni, ma, il Gruppo Grotte CAI Saronno, 300 a oltre 600). Sono anche
insieme alle morfologie dei vuoti sotterranei, permetto- lAssociazione Speleologica
no di ricostruire la lunghissima storia di queste grotte, stati trovati i collegamenti tra
che sono quindi un archivio di dati geologici di valore Comasca, il Gruppo Grotte Busto numerose grotte che hanno
inestimabile. Il compito degli speleologi non quindi
solo quello di esplorare queste cavit, ma anche di do- Arsizio e il Gruppo Grotte Milano. dato origine ad un complesso
cumentarle e studiarle, soprattutto in funzione del bene Con gli anni, la partecipazione
pi prezioso e vulnerabile che queste grotte contengono: unico, denominato Complesso
le acque sotterranee. di alcuni gruppi venuta meno, del Releccio, che attualmente ha
Lesplorazione del sistema carsico del Pian del Tivano-
Valle del Nos ha una storia quasi centenaria. Prese av- mentre altri, provenienti anche una profondit di poco meno di
vio negli anni 30 del secolo scorso quando gli speleologi da altre regioni, si sono aggiunti. 1200 metri e oltre 20 chilometri
comaschi forzarono un pertugio soffiante nelle vicinan-
ze del paese di Zelbio, noto ai locali con il nome di ure- Oltre allesplorazione di numerosi di sviluppo.
N
el pomeriggio di sabato 11 febbraio, superando Grotta Tacchi Uno Larea geografica in questione si trova al centro di quella gin del mar (a causa del rumore prodotto dallaria che
dei rari ambienti abissi della Grigna scoperti in Il Progetto favorisce attivit
alcuni passaggi parzialmente occlusi da una fra- parte del territorio prealpino compresa tra i due rami del in certi periodi la percorreva). La grotta che esplorarono
concrezionati.
na, gli speleologi lombardi hanno realizzato la lago di Como e nota con il nome di Triangolo Lariano. prese il nome dei proprietari del fondo in cui si apriva localit Releccio, le attivit di
Foto M. Inglese speleologica intergruppi, condi-
giunzione tra il complesso Fornitori-Stoppani e il com- Dal secondo fine settimana di febbraio il record italiano lingresso e divenne cos la grotta Tacchi. Le esplorazioni
plesso Tacchi-Zelbio-Bianchen rispettivamente di 47.5 di sviluppo ipogeo, fino ad ora detenuto dalla Toscana, delle grotte di Zelbio proseguirono nei decenni successi- ricerca coinvolsero anche il Pian videndo materiali, informazioni,
km e 10.5 km di sviluppo spaziale. Si venuto cos a si sposta quindi in Lombardia. vi ad opera dei gruppi speleologici di Como e Milano e del Tivano, durante i mesi inver-
formare il complesso della Valle del No che con i suoi In questarea sono conosciute numerose cavit, con uno portarono nel 1970 alla formazione del complesso Tac- rilievi e ogni tipo di documenta-
58 km di sviluppo rappresenta attualmente il sistema sviluppo complessivo che supera gli 80 km. chi-Zelbio che presentava uno sviluppo spaziale noto di nali, quando la Grigna non agi- zione.
carsico pi esteso dellintero territorio nazionale. Su tutta larea affiora la formazione del Calcare di oltre 5 km. Gli anni80 videro gli speleologi impegnati in
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mese hanno fatto s che i passaggi normalmente allagati
presenti allinterno della grotta Tacchi si disseccassero. Due o tre appunti su grotte,
Questo ha permesso agli speleologi di ripercorrere lun- giunzioni e complessi carsici
ghi tratti di gallerie normalmente allagate rifacendone il
rilievo e, con uno sforzo che ha visto avvicendarsi nei
lavori pi di 50 speleologi provenienti da tutta la Lom-
impreste.it
bardia, di liberare dalla sabbia lo scivolo che consente
laccesso allultimo passaggio semiallagato, denominato
sifone Tipperary. La notizia che secondo il nuovo rilievo
le grotte Stoppani e Tacchi distavano tra loro soltanto
pochissimi metri stata la spinta per superare le ultime
difficolt. Contemporaneamente sei speleologi entra-
no in Stoppani raggiungendo con un percorso di circa
cinque ore la frana terminale del ramo della Supposta
Giunzione. Poco prima dellorario convenuto entrambe
le squadre sono gi sul posto ed possibile udirsi seppur
pi remoti di questultima cavit, permettendo di ripren- debolmente attraverso la frana. In poco pi di due ore Le migliori marche di attrezzature
dere le esplorazioni lasciate in sospeso negli anni 90. viene scavato un passaggio attraverso la stessa rimuo- per loutdoor il trekking lalpinismo
Sono stati percorsi cos il ramo dei Profughi ed il ramo In questa pagina: vendo sassi e detriti ed cos possibile passare da una Rivenditore autorizzato lo scialpinismo e la speleologia
della Supposta Giunzione per un totale di circa 1.5 km di l'ingresso Fornitori. grotta allaltra realizzando la giunzione fisica tra i due Le grotte sono le vie delle acque sotterranee, o meglio la Centro ASSISTENZA
sviluppo. Questultimo in particolare terminava in cor- Il piccolo sifone di complessi ipogei. Il risultato premia lintero movimento parte di queste conosciuta dalluomo. Possono essere vie subito a casa Tua
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rispondenza di una frana che il rilievo indicava distare speleologico lombardo, protagonista negli ultimi anni di attive, ancora percorse dallacqua (o anche completa- Rivenditore esclusivo
Foto D. Corengia.
poche decine di metri dalla Sala della Trincea nella grot- A fronte: panoramica notevoli esplorazioni allinterno di diverse aree carsiche mente allagate), oppure fossili, cio sono state percorse
ta Tacchi. Il fortunato epilogo si consumato nel breve dellarea dalla cima del regionali. Ringraziamo i protagonisti per la preziosa dallacqua in tempi remoti. Parliamo, dunque, del vuoto
volgere di un paio di settimane. Il periodo siccitoso ed monte San Primo. documentazione conosciuto allinterno delle montagne, ambienti di cui Quartier G. Carducci, 141 32010
il freddo intenso che hanno caratterizzato questo ultimo Foto E. Casiraghi ci sono noti i dati in termini di estensione e profondit. Chies dAlpago Belluno - ITALY
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Serve ricordare che i dati delle grotte cambiano spesso, info@asports.it - info@impreste.it
Terza e ultima parte di un reportage di archeologia dal Sud Inca, sacrificata sulla vetta del vulcano Ampato (6.312
metri s.l.m.) nel dipartimento peruviano di Arequipa.
America. Ultime scoperte tra le vette andine: spedizioni in Quella spedizione, diretta da Reinhard e dallarche-
ologo peruviano Jos Antonio Chavez, ha fatto la
altura, scavi in ambienti estremi e nuove teorie storia, determinando di fatto una serie di scoperte ar-
cheologiche eccezionali sulle vette andine. Per questo
motivo la nostra prima tappa in Per stata presso il
testo e foto di Veronica Del Punta e Massimo Frera Museo Santury di Arequipa, diretto proprio dal Prof.
Chavez, Profesor Principal della Universidad Catlica
de Santa Maria - U.C.S.M., che gestisce il Museo.
Il ricercatore sudamericano ci svela i particolari di
quel ritrovamento e ci accompagna alla teca che con-
serva il corpo di Juanita, come stata ribattezzata
la damigella dei ghiacci. Nel 1995 il vulcano Sa-
bancaya erutt e la cenere che ricadde anche sulle
cime del dirimpettaio Ampato, sciolse uno strato di
circa 50 cm di gelo perenne. Quello il momento che
attendevano i due ricercatori. Erano certi che quella
cima fosse stata considerata sacra dagli Incas e diversi
elementi comprovavano che la zona fosse stata teatro
di pellegrinaggi sacri e offerte alle divinit del mondo
celeste. In effetti il progetto Santuarios de Altura del
Sur Andino inizi nel 1979 per investigare i vulcani
di Pichu Pichu, Huarancate, Calcha, Cachani e Misti,
tutti nei pressi della cima del Coropuna (6.675 me-
tri s.l.m.), considerata il quinto pi importante luogo
sacro (huaca) del mondo Inca. Gli eventi geologici
del 1995 distrussero linterramento di Juanita, il cui
corpo fortunosamente non cadde nel cratere del vul-
cano. Recuperato, il corpo mummificato dal gelo fu
portato il pi rapidamente possibile a valle, in piena
notte. Oggi Juanita conservata ed esibita ad una
temperatura di 20C in una camera refrigerata spe-
ciale (il Centro di Investigazioni della U.C.S.M. ne ha
a disposizione unaltra di scorta oltre a sei congelatori
che raggiungono i -26C). La stanza del Museo che
la ospita condizionata a dovere e persino le luci
sono basse per evitare di intaccare il prezioso reper-
to (il video dellintervista su www.arkeomount.com).
Juanita ha ancora oggi una parte del corpo coperta
dal ghiaccio che non viene eliminato, ma addirittura
alimentato. Il Dott. Chavez ci ha spiegato come -20
C sia la temperatura ideale per bloccare la crescita
dei batteri sul corpo, che viene spruzzato con acqua
trattata due volte lanno al fine di restituire lumidit
perduta e aiutare il ghiaccio nel suo lavoro di con-
servazione. La datazione al radiocarbonio fa risalire
la bambina (unadolescente di 12/14 anni) al 1466
d.C. Il rituale che ha portato al sacrificio di Juanita si
ssa Sara Herrera Delgado, Sub-Direttrice Regionale sospesa tra il verde della foresta subtropicale, la cit-
di Cultura di Cusco, per conoscere meglio il signi- tadella in cui gli Incas smistavano merci provenienti
ficato dei cento anni di scoperta di Machu Picchu. dalla selva (come le preziose foglie di coca), ci proiet-
In effetti Hiram Bingham, allora giovane professore ta in una dimensione altra.
delluniversit americana di Yale, raggiunse la citt Il rigoglioso verde delle cime che la circondando e
sepolta dalla foresta il 24 luglio 1911, ma non fu il la costante nebbia che sale dalla valle sottostante
primo ad arrivarci. Molti peruviani conoscevano i re- sono complici nel creare un corto circuito cognitivo
sti, tanto che uno di essi, Agustn Lizrraga, lasci la al visitatore. Bingham cercava Vilcabamba, la citt
propria firma nella pietra nel 1902. Pi in cui gli ultimi Incas si sa-
corretto dunque definirlo centenario Agustn Lizrraga, visit rebbero rifugiati e credette di
della ri-scoperta scientifica di Bingham, trovarla qui, ma si sbaglia-
divenuto loccasione per avvicinare i Machu Picchu gi nel 1902, lasciando va. Solo lo scorso decennio
protagonisti della ricerca, americani e le ricerche dellarcheologo
peruviani. Cos, a settembre 2011 sono la propria firma su una pietra Gary Ziegler hanno portato
ritornati a Cusco i primi 3.400 reperti che al ritrovamento di diverse
il giovane di Yale recuper sulla montagna vecchia citt di Vilcabamba, comprovando come questa zona
e grazie allUniversidad San Antonio Abad questi ma- fosse composta da una vasta rete di centri cerimoniali
nufatti sono esposti al Museo Casa Concha di Cusco. collegati tra loro e destinati allosservazione e adora-
Mentre ci trovavamo in Per la seconda tranches zione degli astri e delle montagne.
giunta a destinazione e la terza ed ultima parte do- Machu Picchu ne era il santuario principale, ma era
vrebbe atterrare tra le Ande in questi giorni (prima- anche un centro agricolo e commerciale, vivo e pal-
vera 2012): tutti i 5.400 reperti saranno nuovamente pitante, posto tra molti altri avamposti per collegare
peruviani. Ande e selva, uniti da una filosofia di intendere il
Pronti per affrontare lo spettacolo archeologico e na- mondo che non corrisponde con quella attuale. La
turalistico, giungiamo a Machu Picchu (2.450 metri montagna, come sempre, parla a chi la sa ascoltare.
s.l.m.) per respirarne lincredibile atmosfera. Come Questo il vero mistero di Machu Picchu.
immensit ci ha riempito gli occhi, ma purtroppo gli In alto: dipartimento spagnoli guidati da Pizarro) riun sotto di s tutto il
scavi qui sono ancora allinizio e nonostante la Porta di Puno, Lago Titicaca. sud America della costa pacifica.
del Sole e limmagine del dio Viracocha forniscano In basso a sinistra: La citt ancora splendida, posta come in una valle
il portale in pietra
unidea della magnificenza che caratterizzava questa calda a 3.400 metri s.l.m. Potremmo scrivere pagine
sullisola di Taquile.
citt mille anni fa, molto rimane da studiare per car- Cusco, mura del sito di e pagine dellarcheologia che si pu visitare a Cusco,
pirne i segreti. Sachasahuaman. ma preferiamo concentrarci sulla cittadella Inca pi
Non ci resta che andare a Cusco, ovvero qosqo, om- A destra: dipartimento famosa al mondo, visitabile con un viaggio di tre ore
belico in lingua quechua, il centro dellimpero Ta- di Cusco. Sito dal centro del mondo, Machu Picchu.
wantinsuyu, limpero dei quattro cantoni, che tra il archeologico di Prima di visitare il parco archeologico intervistiamo
1438 e il 1532 (data dellarrivo dei conquistadores Tambomachay il suo Direttore, Fernando Astete Victoria e la Dott.
La grande
nevicata
Maria di Gregorio
Majella, vetta del Blockhaus (Abruzzo)
Lorena Golvelli
Ciaspolata sui monti Trebulani (Caserta)
Francesco Sallorenzo
Serra Dolcedorme, Castrovillari (Cosenza)
Giovanni Danieli
Croce Arcana (Modena)
Sergio Guglieri
Giancarlo Anfossi Verso i monti Bue e Maggiorasca Andrea Pistocchi
Fossato, Cantagallo (Prato) (Appennino piacentino) Monte Camicia (Teramo)
Federico Recce Nicola Zappitelli
Castello del Matese (Caserta) Castelpetroso (Isernia)
Daniele Moretti
Cagli (Pesaro-Urbino), campagna marchigiana
Roberto Zenobi
Monte Catria (Pesaro -Urbino): dal Rifugio Marco Menichetti
La Vernosa guardando verso la cima del monte Acuto Gubbio, ai piedi del monte Ingino (Perugia)
lettere
Benvenuti al Luna Park il Direttore del Parco e assumer una posizione pi formale
Luscita tardiva del notiziario sezionale mi consente di scri- con lettera indirizzata agli Enti preposti. Medesima iniziativa
vere qualche considerazione sulla sgradevole situazione che, sar assunta dal Gruppo Regionale del CAI e spero anche da
nuovamente, si creata durante le festivit natalizie nella altre Sezioni CAI, associazioni e singoli cittadini che hanno a
stazione sciistica del Corno alle Scale. Gi lanno passato in cuore il territorio. Tornando alle valutazioni di merito, espri-
alcuni w.e. si era verificata la presenza al Corno alle Scale di mendo una opinione personale che penso condivisa dal CAI
un elicottero privato, messo a disposizione dalla Societ che e dai propri Soci, ritengo che il territorio del Corno alle Scale,
gestisce la stazione sciistica, per effettuare voli a pagamento cosi come altri territori limitrofi, abbia gi abbondantemen-
allinterno del comprensorio. Gi lanno passato durante quei te dato in termini di contrasti e compromessi ambientali,
w.e., tra i frequentatori delle piste e fra gli escursionisti si spesi per la causa (giusta) dello sviluppo turistico. Bisogna
erano manifestate verso questa attivit diverse perplessit e evitare che questo territorio venga ulteriormente violentato
parecchi dissensi. Purtroppo anche questanno, puntualmen- e trasformato in un grande Luna Park dove tutto permesso,
te, allapertura della stagione sciistica, ecco comparire nuo- tutto possibile al fine del divertimento tout court. E da
vamente il solito elicottero giallo, pronto ad esibirsi in evo- notare poi che lattivit con elicotteri ormai bandita anche
luzioni a bassa quota, a pochi metri dalle piste da sci e dagli nelle pi esclusive stazioni sciistiche delle Alpi (!).
impianti di risalita, con passaggi radenti nei pressi dei rifugi, Se si pensa poi che allinterno dello stesso territorio pos-
in zone ad elevata concentrazione di persone, nei pressi del sibile assicurarsi una sonora contravvenzione solo racco-
crinale, sempre allinterno del territorio (teoricamente) pro- gliendo qualche mirtillo in pi o passeggiando con il proprio
tetto, del Parco Regionale del Corno alle Scale e parzialmen- cagnolino non legato al guinzaglio, tutto quanto sopra de-
te allinterno del confinante Parco Regionale del Frignano. scritto appare ancor pi paradossale. Quello che mi aspetto
Anche questanno, rapidamente, sono arrivate sempre mag- dalle Amministrazioni preposte alla gestione ed al controllo
giori le lamentele e le manifestazioni di dissenso da parte del territorio, ed in Particolare dal Parco (!), lesercizio serio
di sciatori ed escursionisti. Ora, tralasciando gli aspetti fi- e responsabile della propria autorit di controllo anche su
nanziari delliniziativa che, comunque, non sono indifferenti attivit o iniziative promosse da soggetti, pubblici o privati,
Vittorio Imperadore in quanto la stazione anche finanziata con soldi pubblici a cui stato affidato lutilizzo e lo sfruttamento di un ter-
Castello del Matese (Caserta), foto dal deltaplano da destinare allofferta sciistica, mi vorrei soffermare sugli ritorio critico dal punto di vista ambientale. Quello che mi
aspetti puramente ambientali e di sicurezza della vicenda. auguro infine che fra qualche giorno, alluscita del nostro
Lattivit dellelicottero stata, finora, a dir poco pericolosa, notiziario, tutto quello che sopra ho descritto, e che spero
caratterizzata da decolli ed atterraggi laddove la concentra- sar letto, sia finito e legato solo ad un brutto ricordo.iscritti
zione di persone era maggiore, in zona Polle (soprattutto) e su 6 milioni di abitanti, dopotutto siamo il secondo Conve-
in zona Malghe, senza alcun presidio di sicurezza a terra, con gno. Avventura, gioco, rischio, socialit sono tutte categorie
passaggi radenti sulle piste e con evoluzioni spettacolari a insite nel dna degli aderenti CAI. Alla soglia dei 150 anni
pochi metri di altezza sulla testa dei presenti. In primo luogo non siamo n fuori luogo, n fuori tempo, n ridotti allosso.
il buon senso, ma anche la mia passata esperienza di Soccor- Escursionisti, alpinisti, climbers, atleti o ghiacciatori e scialpi-
ritore Alpino che mi ha permesso di svolgere attivit con eli- nisti: la montagna il nostro fascino di vivere.
cotteri sia civili/sanitari che militari, sono sufficienti per sta- Fernando Neri
bilire con certezza la mancanza delle pi elementari norme di
sicurezza nella citata attivit aerea, durante il volo, durante poesia per bonatti
le fasi di decollo ed atterraggio, sottoponendo i presenti a La quercia caduta (Giovanni Pascoli)
notevoli ed inutili rischi, oltre che ha fastidiosi stress di varia Dov'era l'ombra, or s la quercia spande
natura. Laltro aspetto fondamentale della vicenda quel- morta, n pi coi turbini tenzona.
lo ambientale. E noto che allinterno del Parco, soprattutto La gente dice: Or vedo: era pur grande!
nelle zone in quota, esistono vincoli di rispetto della fauna,
delleco-sistema e delle peculiarit ambientali in genere. Tali Pendono qua e l dalla corona
vincoli, nella fattispecie, sono stati chiaramente oltrepassati. i nidietti della primavera.
Tutto ci avvenuto con lautorizzazione dellAmministra- Dice la gente: Or vedo: era pur buona!
zione del Parco Regionale del Corno alle Scale e con il bene-
placito delle Forze dellOrdine, Carabinieri e Corpo Forestale Ognuno loda, ognuno taglia. A sera Le foto di Luca
dello Stato, la cui presenza in loco stata decisa anni or sono ognuno col suo grave fascio va. Maspes
per garantire, in primo luogo, il normale servizio di sicurezza Nell'aria, un pianto d'una capinera Le foto pubblicate
nel numero di
sulle piste (!!). Tutto quanto sopra descritto stato da me
marzo a pagina 4,
chiaramente espresso nella sede di Vidiciatico dellH.R., so- che cerca il nido che non trover. 38 e 39, relative
ciet gestrice degli impianti e promotrice delliniziativa, e all'arrampicata su
so che anche altri hanno fatto lo stesso esprimendo la pro- Cosa di pi calzante che questa bellissima poesia si pu scri- ghiaccio, sono di
pria contrariet sia personalmente, sia nel sito internet del- vere per la morte di Walter Bonatti? Purtroppo essa sem- Luca Maspes.
la Societ stessa, senza per sortire alcun effetto. Anche la pre attuale quando muore qualcuno che valeva davvero, Ci scusiamo con
Fabrizio Franco l'autore per la
nostra Sezione CAI Alto Appennino Bolognese ha espresso l'umanit rimane sempre la stessa.
Pian Grande, Monti Sibillini (Perugia) mancata citazione.
verbalmente la situazione in un incontro con il Presidente e Una socia CAI
Da sinistra:
La parete Nord della
Rocca di Perti con i
tracciati delle vie.
Il monte Capanne.
La parete Sud del
Torrione S.A.F. Da
sinistra verso destra
: Via Mazzilis
Picilli, Via Mazzilis
Lenarduzzi, Via
Mazzilis Craighero
Lenarduzzi dedicata a
Walter Bonatti.
La parete Ovest del
Peschio Gaetano con
il tracciato della via
Nostalgia del Futuro
Punta di SantAndrea coli. Difficolt omogenee di IV e ti erbosi in parte gi ripuliti. Da Gruppo Col nudo Cavallo Alpago Alpi Carniche ra di uscita diretta Mazzilis De sposta sullestremit orientale anelli di cordino su clessidre
Gallura Torri di San Pantaleo V, 1 passaggio di VI. Lultimo tiro considerarsi la scalata pi diffici- Nel maggio del 2011 Jos Luis Gruppo della Peralba Cjadenis Rovere. Utili chiodi vari e friend, della cengia fino ad un larice, dal sono rimasti in parete. Sempre
Il 25 agosto del 2009 Marco Cen- di corda (raggiungibile dai lati) le e impegnativa del Sirente. Utili Sasot, Francesco Barattin e Mau- Avanza Monte Peralba corde da m 60. Sviluppo m 500 quale attacca la grande placca in sul Torrione S.A.F. il 2 novem-
cetti (I.N.A.L. del C.A.I.)con i figli era gi chiodato. Ambiente iso- 10 chiodi, friend e dadi. Dalla cre- di De March, sulla parete Nord La via dedicata a Walter Bo- suddivisi in 9 tiri di corda quasi leggera diagonale verso sinistra bre del 2011 Roberto Mazzilis e
Cosimo e Bernardo (allepoca di lato con panorama suggestivo. sta sommitale alla cima ancora m Ovest aprono la "Via Diretta Degli natti. Roberto-Mazzilis Celso tutti da m 60. Difficolt di V, VI, sfruttando lunico sistema di esili Daniele Picilli in ore 8 scalano
16 e 12 anni) ha aperto la "Via Avvicinamento dal Passo Perone 200 di I. Discesa in arrampicata di Amici. Un itinerario che si svilup- Craighero e Fabio Lenarduzzi nei VI+, VII, VII+. fessure che permettono di innal- la muraglia di placche tra la via
Strudel. Salita ed attrezzata dal in ore 1. I, II e una corda doppia fino alla pa nel mezzo dei tetti del "Porta- giorni 4 e 12 ottobre del 2011 (in zarsi in arrampicata libera. Sotto Mazzilis Mainardis e la Zande-
basso, offre una arrampicata di- testata del Vallone della Neviera. le tra le vie "De Filip e "Saviane. ore 12 complessive) hanno aper- altra realizzazione sul una marcata fessura ci si sposta rigo Gasperina.
vertente lungo lo spigolo Nord Peschio Gaetano, m 2201 In alternativa, dalla cresta pos- Sviluppo m 220, difficolt VI, A3 to una nuova via lungo i diedri e TORRIONE S.A.F. a destra, in piena placca perfet- Via Difficilissima di VI, VII, VIII
Ovest, affacciato sul paese di San Appennino Centrale sibile calarsi lungo la via. su roccia buona e fessurata con le placche del pilastro SudEst. Il 1 ottobre del 2011 ad opera tamente liscia ed esposta (micro obbligatori e 2 passaggi in A2
Pantaleo. Punta molto suggesti- Gruppo del Monte Sirente un traverso (passaggio chiave) Direttiva logica su roccia ge- di R. Mazzilis e F. Lenarduzzi: tacchette, tratto inchiodabile, (uno su rurp e uno su cliff).
va di granito strutturata a plac- Sperone Centrale Neviera Rocca di Perti, m 571 alluscita del tetto dove sono ri- neralmente da buona a ottima una via grandiosa, spettacolare VII) verso un impressionante die- Placche verticali o strapiombanti
che con difficolt di 6 a. Accesso Sebbene evidente questa parete Prealpi Liguri masti un chiodo e 1 copperhe- (brevi tratti friabili o con lame ed estremamente impegnativa dro strapiombante e giallastro. Il compattissime e fessure marcate
da San Pantaleo verso Olbia per Ovest era inviolata fino al 2 otto- Sulla parete Nord Ernesto Dotta e ad. Soste attrezzate e qualche instabili) spettacolare ed esposta su roccia quasi ovunque ottima, fondo caratterizzato da grandi molto atletiche. Usati 25 anco-
m 500. Dalla strada sterrata a de- bre del 2011, giorno in cui la cor- Cristian Roccati hanno aperto la chiodo sui tiri. Consigliati friend sulle alte difficolt. Quasi tutto molto aerea e suggestiva nella lame rovesce, ben incastrate e raggi intermedi tra chiodi, friend
stra e poi in un quarto dora per data di Cristiano Iurisci,Stefano via "Asini nella Notte, in seguito grandi e chiodi a lama corta. Gli il materiale pi problematico da parte centrale. Tra le pi belle e spigolose con fessure ottime per e cordini. La fessura rovescia di
boscaglia fino ai piedi della Torre. Supplizi e Manlio Prignano su- ribattezzata "Panta Rei (Tut- stessi Sasot, Barattin e De March, posizionare rimasto in parete. consigliabili delle Alpi Carniche. lassicurazione a friend. uscita era gi chiodata (varian-
pera (a com. alt.) in arrampicata to Scorre, in ricordo del padre nel giugno del 2011 aprono lun- La via sfrutta le evidenti fessura- Aperta completamente in ar- Tratto molto atletico con i piedi te alla vicina via Zanderigo ?).
Monte Capanne, m 1019 libera i m 185 di dislivello sfrut- di Ernesto). Questa via sfrutta il go la cresta Nord Ovest la via zioni e diedri impostati sulla fa- rampicata libera e con chiodatu- su placca strapiombante e liscia. Sviluppo fino al raccordo con la
Cima principale dellIsola dElba tando una logica sequenza di classico calcare genovese assai "Sulla Coda del Drago. Ambien- glia che genera la grande nicchia ra tradizionale e, come sempre, In alto la via si sposta in discesa via Mazzilis Mainardis m 250
Il 13 settembre del 2011, sulla diedri, spigoli e fessure con diffi- lavorato e strutturato a diedri e te interessante ma roccia infida. posta sul settore destro della senza spit neppure nello zaino. sulla sinistra ad incrociare il fon- circa, fino in cima oltre m 550.
parete Sud Ovest, Matteo Cam- colt di V-, V, V+, 1 passaggio di placche con bombamenti) ed Sviluppo m 450, difficolt di V. Torre. Quindi si snoda con per- La via supera la placconata stra- do del gran diedro De Infanti e
polongo e Edoardo Falcioni han- VI. Utilizzati 20 chiodi (14 lascia- stata individuata, ripulita ed at- Nella parte alta sono rimasti al- corso sempre autonomo lungo il piombante che caratterizza la punta al caratteristico diedro
no aperto la via Ciao Walter ti in luogo)dadi e friend. Sfatata trezzata a pi riprese tra la fine cuni spit e chiodi alle soste e su fianco meridionale del pilastro parte centrale del torrione. Per- fessura giallo e Yosemitiano per
(dedicata a Bonatti, scomparso (?) lopinione diffusa secondo del 2009 e linizio del 2010. Svi- qualche tiro. che funge da spigolo Sud, rasen- corso completamente autonomo il quale, sempre in libera difficile
lo stesso giorno). Arrampicata su la quale il massiccio del Sirente luppo m 135 con difficolt di 6a / La parte alta della cresta in- tando, con una diagonale verso che si sviluppa nei primi m 100 e faticosa, raggiunge lo spigolo
placche granitiche con presenza sarebbe costituito da roccia pes- VI (V obbligatorio) da non sotto- terrotta da un intaglio (doppia sinistra, il bordo della parete che sullo zoccolo del canalone, poi sommitale.
di licheni. Sviluppo m 170 sud- sima : su questa nuova via, de- valutare malgrado gli spit. attrezzata di circa m 20). Utili i sovrasta il grande cengione. Sul direttamente fino alla grande Sviluppo complessivo m 510
divisi in 5 tiri di corda attrezzati nominata Nostalgia del Futuro chiodi sottili. pilastro centrale per soli m 50 cengia sfruttando 2 alti gradoni suddivisi in 10 tiri di corda. Dif-
con 30 spit e ulteriormente pro- la qualit stata giudicata da Monte Messer, m 2230 in comune con la Zanderigo ed sovrapposti, parzialmente fessu- ficolt continue di V, VI, VII, VIII.
teggibili con friend medi e pic- discreta a buona, con alcuni trat- Prealpi Venete Torrione S.A.F., m 2300 esce in cima per la friabile fessu- rati ma con prese spioventi. Si Tutti i chiodi usati, i bong e gli
Sergio Chiamparino che nelle sue numerose imprese altre avventure emozionanti Fra i tanti modi di raccontare
CORDATA CON SINDACO alpinistiche in cordata e in che lo hanno coinvolto durante la montagna, appare tuttal- * Jack Wolfskin e TEXAPORE: nasce il concetto di traspirabilit dinamica.
Vivalda ed. (www.vivaldaedi- solitaria, su e gi per i bricchi la sua vita di politico, come le tro che disprezzabile, in un
tori.it), collana Sempre pi a parlare ai merli, a inzac- Olimpiadi invernali del 2006 o clima di piacevole edonismo, La linea TEXAPORE JACKETS ALPINISM garantisce un nuovo livello di comfort dellabbigliamento in
in alto, 85 pagine 11x18 cm, cherarsi di resine di pigna e linaugurazione della metropoli- quello di passare in rassegna caso di pioggia. Il brevetto Texapore applica una tecnologia che protegge dalle intemperie, ma che
12 a pestare le cacche di mucca tana di Torino. antichi sapori attingendo a permette un ottimo passaggio dell'aria. E' quindi perfettamente traspirante e lo diventa sempre pi
Un solitario negli alpeggi, sempre secondo M.N. classiche ricette. aumentando l'intensit dell'attivit fisica: Jack Wolfskin la chiama "traspirabilit dinamica".
caparbio, ca- la Litizzetto. In questo piccolo Meglio se, come in questo La membrana Texapore funge da filtro: la pioggia resta fuori, mentre l'aria calda e umida viene rila-
pace di grandi libro racconta la sua passione Gabriele Isaia caso, il menu allietato, sciata in modo continuo e sostituita da aria fresca. Il vento e l'effetto pompa risultante dal movimen-
imprese, come per la montagna, nata durante POLENTA E CIASPOLE stagione per stagione, dalle to naturale del corpo permettono di avviare il ricambio d'aria: questo spiega perch la traspirazione
lo definisce Lu- linfanzia sulle montagne vicine belle immagini di Adriano- aumenta con l'aumentare del movimento.
ciana Litizzetto a Moncalieri: Giaveno, la Val Priuli&Verlucca Bacchella, quasi tutte cat- Nella foto rappresentato il modello Rough Rock Jacket Men, ideale per le scalate rocciose grazie alla
nella prefa- Sangone, Bardonecchia, Ro- (wwww.priulie- turate allinterno di eleganti particolare resistenza del materiale Texapore O3 Air + 3L, impermeabile e particolarmente adatto al
zione, Sergio chemolles, e coltivata poi nella verlucca.it), baite. clima alpino. Le zone pi critiche e soggette a usura - spalle, maniche e vita - sono ulteriormente rin-
Chiamparino ha dimostrato Valle delle Meraviglie, nelle 288 pagine Il risultato un libro sfizioso, forzate dal Texapore O2 Taslite 3L, caratterizzato da massima robustezza e traspirabilit. Tra i dettagli,
ampiamente di esserlo nei dieci Dolomiti, sul Monviso, nella Val 22x28 cm, dove la montagna fa capolino di particolare interesse il taglio Acrobat per una maggiore libert di movimento, le cerniere resistenti
anni da sindaco aTorino, oltre dAosta.Ma racconta anche di 29,90 con uninfinit di suggestioni. all'acqua e il cappuccio Summit Helmet, un progetto speciale del brand che prevede maggior volume
in grado di ospitare un casco da arrampicata.
Per informazioni: www.jack-wolfskin.com
Le montagne di un guardiano di stelle Missaglia, 2011, 160 pagine in brochure 13x20 cm, foto a colori,
13 euro) la sfida che il messaggio di bellezza sovrumana emanante
Oreste Forno dalle vette gli aveva a poco a poco insinuato nellanimo: messag- * La Sportiva Gore-Tex Mountain Running Cup * Trekker 30th Birthday Celebration:
L'ALTRA MONTAGNA gio che dopo aver letto questo suo libro ma soprattutto dopo lo il modello Trekker festeggia 30 anni!
Bellavite editore, 2011 scambio di mutue confidenze mi azzardo a sintetizzare cos: Sono
foto a colori il tuo Creatore, e insieme il Creatore di tutto quello che nella vita ti
ha affascinato, ami e da cui sei riamato. Che cosa aspetti a venirmi
a trovare? Lo dice bene monsignor Roberto Busti, ora vescovo di
Mantova, gi membro dei Ragni di Lecco ed anchegli amico di
Oreste, nella prefazione: queste pagine non sono di avventura,
ma anzitutto di saggezza, con la quale si possono salire montagne
che, invece di essere conquistate, conquistano te. la saggezza
montanara che ha spinto Oreste a interrompere la fortunata carriera
in Himalaya per far prevalere i nuovi doveri insieme a nuove gioie
di capofamiglia; a costruirsi con fatica e rinunce una nuova figura
professionale ( guardiano di una diga dellEdison in Valle dei Ratti)
coerente con la spinta del messaggio che continuava insistente-
mente a percepire dentro di s; e a darci questo libro, che insieme La Sportiva, azienda di Ziano di Fiemme (TN) leader mondiale nel settore delle
una confessione e un amichevole invito a prendere pi sul serio il calzature da montagna, in collaborazione con W.L. Gore & Associates produtto-
significato della nostra passione alpinistica. re di membrane impermeabili e traspiranti ad alta tecnologia, presenta la prima
In sintesi ecco il racconto. Dopo le prime avvisaglie di una presenza La Sportiva Gore-Tex Mountain Running Cup.
divina nella bellezza del mondo innescate dallascolto imprevisto Cinque tra le migliori gare skyrunning internazionali riunite in un unico circuito Nel 2012 cade il compleanno del modello Trekker della LOWA,
di un canto di religiose alla base della cascata dellAcquafraggia in con classifica dedicata e montepremi finale in denaro messo in palio da Gore e 30 anni che meritano una citazione.
val Chiavenna in un momento delicato della vita, Oreste sente che La Sportiva. Queste le prove ufficiali: Questo scarpone pu ben definirsi l'icona della storia della
deve mettersi alla ricerca. E lo fa con un ragionamento da alpinista: 1 prova: Valmalenco Valposchiavo skyrace 10 giugno LOWA e rappresenta il DNA dell'azienda. I primi modelli furono
pi in alto vado, pi entro nel silenzio, pi solo rimango, pi sar 2 prova: Stava Skyrace 24 giugno disegnato nel 1982 dal fondatore Lorenz Wagner, quando rea-
facile capire. Decide pertanto di scegliere sette vette numero bibli- 3 prova: Dolomites Skyrace 22 luglio lizz che gli scarponi a doppia cucitura in uso all'ora potevano
co sulle quali andare da solitario a trascorrere la notte e attendere 4 prova: Giir di Mont 29 luglio ormai considerarsi superati.
La presenza di simboli sacri sulle cime non importa a quale lalba in ascolto. Con fortunose vicende, da addebitarsi anche alla 5 prova: Red Rock Skymarathon 05 agosto Il modello Trekker, lavorato artigianalmente, rappresenta pie-
religione appartengano sempre fonte di accanite discussioni meteorologia, e con la continua presenza interiore, non disgiunta da Per competere nel circuito necessario partecipare ad almeno 4 delle 5 gare, namente lanima LOWA, vale a dire pellami di alta qualit sia
a conclusione delle quali ognuno resta del proprio parere. Fatto dubbi e ripensamenti, della moglie e dei due figlioli lasciati a casa, seguendo il regolamento ufficiale di ogni singola manifestazione. allinterno che allesterno, un'attenzione particolare ai dettagli e
incontrovertibile, comunque, quello che alla vetta raggiunta venga inanella in tre stagioni sette pernottamenti, su cime come il Tresero I punteggi totalizzati in almeno 4 gare saranno sommati al fine di stilare una soprattutto alla calzata dello scarpone.
sempre associato talvolta nellinconscio un valore simbolico e il Disgrazia. Ogni esperienza notturna differente dalle altre; ma classifica generale che premier i primi 10 uomini e le prime 10 donne con Per questo motivo, nonostante i suoi 30 anni, Trekker ancora
tutto particolare. Ma mi spingerei a dire qualcosa di pi significa- tutte gli manifestano segni della presenza di Dio nel mondo, segni montepremi dedicato e calzature da mountain running La Sportiva in membra- considerato da molti lo scarpone con il miglior fit in assoluto.
tivo: insieme al valore simbolico, viene percepito da tutti, magari di stampo del tutto personale, legati alla sue esperienze e alle sue na Gore-Tex (modelli Raptor, Wild Cat 2.0, Electron e Crossover). Si tratta di un modello che offre molta flessibilit ed disegna-
confusamente, un arricchimento interiore. inquietudini. Segni semplici e provvidenziali, esclusivi per lui. I migliori atleti, le migliori skyrace, i migliori prodotti: questa La Sportiva to pensando a quegli escursionisti che ogni anno effettuano
Oreste Forno, capo spedizione di imprese himalayane passate alla Qualche noto alpinista forse Kugy? ha scritto che puoi dire di Gore-Tex Mountain Running Cup. Che vinca il migliore. chilometri di cammino principalmente su sentiero, portando con
storia e alcuni libri negli anni Ottanta e Novanta, ha affrontato da conoscere una montagna solo se ci hai dormito sopra: Oreste ha Segui i risultati su www.lasportiva.com e sulla pagina facebook ufficiale de La s uno zaino di media pesantezza.
par suo, nel suo ultimo libro Laltra montagna (Bellavite Editore in fatto di pi. Passando le notti sulle cime ha ritrovato il loro Creatore. Sportiva. Per maggiori informazioni: www.lowa.it (new)
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