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Il Ve(T)ro

Anno V | Numero 38 | 30 Ottobre 2016

enghino siori, che il nostro


giornale riapre i battenti! Accorrete! Dopo la lunga pausa
estiva, Il Ve(T)ro torna alla carica
per portarvi, fresche fresche, le notizie succulente del nostro bello Stato.
Negli ultimi tempi sono cambiate
parecchie cose nel paesino, e questo
ci offre il pretesto per scrivere a pi
non posso; poi ci sarebbero alcune
cose che vorrebbero essere cambiate
(a livello nazionale per) e quindi il
fieno in cascina bello che sistemato.
In questo numero, nemmeno tanto
soft per essere la ripresa dai vizi estivi, tratteremo gli eventi attuali: nemmeno il tempo di digerire le portate e
il vino delle fraschette di Agosto, che
subito veniamo proiettati nuovamente
per i vicoli e le stradine del borgo,
pronti ed agguerriti per la Sagra della
Caldarrosta. La nostra redazione, variegata e poliedrica, si compone anche
di chef e quindi vi proporremo una
ricetta gustosa con le castagne (perch si sa, il lettore va preso anche per
la gola). Dallarte culinaria, a veri e
propri culi in aria se al referendum
non dovesse vincere il si. Questa
volta ad alzare il didietro dalla poltrona, dovrebbe essere Renzi e compagnia bella: tutti gli aggiornamenti e

LA SAGRA DEL...CINIPIDE

2016 anno amaro per i


castanicoltori carpinetani

IL VE(T)RO STRIKES BACK

di Azzeccagarbugli

i possibili scenari nelle prossime tre


uscite. Ma Carpineto paese di sportivi, e quindi le sconfitte vanno accettate. Limportante partecipare, ma
se vincimo mejo : il curioso caso
del Carpineto Romano Calcio, neonata societ autoctona (stile Atletico
Bilbao), dove i pi anziani anagraficamente sono in realt i pi bambini.
Non mancano nemmeno le consuete
rubriche e altri approfondimenti, che
allieteranno questo Autunno, passato
nelle campagne a raccogliere le ol-

REFERENDUM
COSTITUZIONALE

Breve Excursus sul tema

ive e davanti ai caminetti di casa, che


tornano felici a fumare, dopo mesi di
inattivit. Cogliamo loccasione per
ringraziarvi, cari lettori, che ci seguite
attentamente e continuate a sceglierci
(anche perch il nostro aggratis
un prezzo altamente competitivo).
Presto potrete sentire nuovamente le
nostre voci, fastidiose o soavi dipende
dal momento, tornare alla ribalta con
MumbaiRadio. Insomma, eccoci, siamo tornati.
Buona lettura e stay tuned!

IL PAESE NEL PALLONE

Autoctonismo e piena
autonomia, ecco il Carpineto
Romano calcio

LOCALE

LA2016SAGRA
DEL...
CINIPIDE
anno amaro per i castanicoltori carpinetani
di Chacun son got
Non passato neanche un anno da quando, sulle
pagine de Il Ve(T)ro, celebravamo il ritorno in
grande stile della castagna dopo una prolungata assenza, durata 5 anni, causata dal pesante attacco del
cinipide galligeno ai castagni del nostro territorio.
Nellautunno del 2015, infatti, nei nostri castagneti
piovvero castagne e marroni a quintali, mentre le
piante, rigogliose come non mai, sembrava avessero
ritrovato il loro naturale vigore. Questo non pot che
tramutarsi in un gran successo dei raccolti, talmente
al di sopra delle aspettative che mani, corpo e anima
dei carpinetani furono costretti fare gli straordinari
per la gran parte delle giornate ottobrane. Tutto ci
non era altro che il preludio del grande successo che
poi si rivel la tradizionale Sagra della Callarosta
paesana: le strade principali e il centro storico del
nostro paese furono letteralmente invasi dai turisti,
visitatori e curiosi; uninvasione pacifica e piacevole che andava di fatto a suggellare e a celebrare il
ritorno sulla scena del prodotto carpinetano tipico
per eccellenza.
Che il 2016 invece non avrebbe rispettato le aspettative dei carpinetani e non sarebbe stato allaltezza
del successo dellanno passato, si era cominciato a
capirlo gi nella tarda primavera, quando sui germogli e sulle foglie dei nostri castagni si intravedevano gi delle vistose galle (delle escrescenze
tondeggianti con superficie liscia e lucida) che sono
sintomatiche dellinfezione da cinipide. Come ben

Il Ve[T]ro |Ottobre 2016

ricorderete, cari lettori, il cinipide galligeno il micidiale e nocivo parassita importato dalla Cina che,
con la sua azione, causa larresto della crescita vegetativa e unelevata difficolt di fruttificazione da
parte delle piante di castagno. Oggi, come un lustro
fa, questo virus ancora presente e minaccia di danneggiare seriamente, con il rischio che questa volta
lo faccia in modo permanente, lintera castanicoltura
carpinetana. E questo un rischio che il nostro paese
non pu assolutamente correre dal momento che la
castanicoltura rappresenta unimportante risorsa sia
dal punto di vista agricolo-produttivo, sia dal punto
di vista economico. Il problema di fondo che, nonostante siamo a conoscenza oramai da decenni delle
rischiose conseguenze del cinipide e di quale sia la
sua natura, la politica regionale e comunale non sembrano in grado di porvi un rimedio efficace: la lotta
biologica intrapresa dalla Regione Lazio utilizzando
un metodo gi adottato con successo in Giappone
ovvero i lanci del parassitoide antagonista denominato Torymus Sinensis, ha sortito i suoi effetti solo
per un periodo di tempo limitato ma non stata in
grado di debellare definitivamente il batterio; la politica comunale invece ferma al palo poich a corto
di capacit, risorse e mezzi. Pertanto, nel frattempo
che la politica e i suoi tecnici trovino unefficace argine allinarrestabile marcia demolitoria del cinipide
galligeno, la redazione augura a tutti i carpinetani
una buona Sagra della Callarosta forestiera!

LOCALE

INFOGNATI
Alla ricerca della fogna perduta
di Alone in the dark
Si tende a pensare che la pioggia in quanto fenomeno naturale, non dovrebbe creare grossi problemi ai cittadini, ed infatti nessuno se ne preoccupa
fino a quando le precipitazioni non divengono intense e durano per giorni. La logica vorrebbe cos,
e la maggior parte delle persone, se piove mezza
giornata non si interroga sulle possibili conseguenze. E cos vivono la loro esistenza ignari delle
leggi dellidraulica, e si occupano di problemi ben
pi pressanti che attanagliano le loro vite. Poi per
quando la sera tornano a casa e trovano la cantina
allagata, le bottiglie di vino sommerse in un liquido
che dovrebbe essere acqua, iniziano ad interrogarsi
sulle possibili cause. Prima Fase: Guardano in cantina e cercano un tubo rotto da cui possa fuoriuscire
lelemento. Nessun tubo rotto. Seconda Fase: Notano che il liquido in realt si infiltra in cantina attraversa il muro dell edificio. Terza Fase: chiamano
il Comune, il Comune sa che esiste il problema, ma
la competenza stratificata, e comunque invitano i
cittadini a rivolgersi allente che si occupa della ma-

nutenzione di fogne e tubature. Quarta Fase: Numero Verde, il risponditore automatico elenca una serie
di problematiche a cui associato un numero, compongono il numero che credono riferibile al problema, dopo 20 minuti di attesa risponde qualcuno,
loperatore gentilmente sottolinea la loro incapacit
di capire il risponditore automatico e li invita a rifare tutta la trafila. Loperatore per non suggerire il
numero da comporre, e li lascia in balia delle loro fobie numeriche. Quinta Fase: Numero Verde, mentre
il risponditore automatico elenca le problematiche,
al cittadino ritornano in mente tutte le vicende che
lo hanno reso proprietario di quella cantina, ricorda
il giorno del rogito notarile, quando con spavalda
soddisfazione aveva riempito gli scaffali di vino con
del buon Cesanese, ricorda gli avvertimenti dei familiari, che lo invitavano a desistere dallacquistare
quella cantina, i sacrifici fatti. Poi una voce nel telefono lo desta dai suoi pensieri e gentilmente gli comunica di effettuare una scelta o riagganciare, tenta
il numero 9 del risponditore; la carta Jolly. Risponde
un impiegato annoiato, che lo invita a recarsi nella
sede pi vicina dell ente oppure rivolgersi al Comune. Sesta Fase: Ripulire la cantina. Il giorno seguente solita tiritera, vengono ripetute le varie fasi. Il
problema si allarga, altre cantine vanno sottacqua
si inizia a temere il peggio, lente competente finalmente invia qualcuno a controllare, si scopre che a
furia di passare asfalto sono stati occlusi i sistemi di
raccolta delle acque, e lacqua trovando solo muri
si infila dove pu in particolare nella cantina di
quello col vino. Questo povero Cristo va in giro per
il paese e osserva esterrefatto alcuni manifesti che
parlano dellinurbamento e dei grandi progressi
fatti dalla citt di Carpineto negli anni. Ripensa al
nonno che aveva fatto sistemi idrici che raccoglievano le acque e le mandava lontano dalle cantine,
lontano dai garage. Ripensa a quando esistevano
meno enti inutili, e pi persone laboriose. A come
enti presenti hanno distrutto opere passate, sistemi
fognari funzionanti occlusi dalla mancanza di coordinazione tra enti. Leggende narrano di un tempo
in cui le acque reflue defluivano felicemente e senza
grossi problemi. Quel tempo ormai finito.
Il Ve[T]ro |Ottobre 2016

di Irene Adler

ATTUALIT

REFERENDUM COSTITUZIONALE
Breve excursus sul tema
di Zoran Ban
Nello stesso periodo di qualche anno fa, era il 21 dicembre 2012, secondo il calendario Maya ci sarebbe dovuta
essere la fine del mondo. Un calcolo campato in aria,
fortunatamente, che per divent una telenovela che
occup, per diverso tempo, i palinsesti di tutti i media
nazionali. Anche Bruno Vespa ( dopo Riina jr e i Casamonica credo abbia toccato il fondo ) dedic una puntata di Porta a Porta per comprendere larcano mistero. Tant che la domanda nacque spontanea: ( perch
paghiamo il canone? Si, anche! ) ma con tutti i problemi sociali, economici, politici - e, chi pi ne ha, pi ne
metta - che ci attanagliano, proprio sulla profezia Maya
ci si doveva interrogare? Beh, nonostante siano passati
quattro anni dallallegra previsione, latteggiamento
dellinformazione e di riflesso quello della politica sembra essere mutato e maturato ben poco. Infatti, a far
posto ai Maya, ci hanno pensato Matteo Renzi e Elena
Boschi con il referendum sulla riforma della Costituzione Italiana. A quanto pare la politica, quando crede in
ci che fa, scende in campo come direbbe qualcuno
e ricorre a tutte le risorse che possiede pur di centrare lobbiettivo prefissatosi. Non era il caso, questo,
del referendum sulle trivelle, mentre calza a pennello
con questo referendum. Non fraintendetemi, la Costituzione rappresenta lapice della democrazia, ma al di
la che vinca il SI o che vinca il NO, i problemi su cui
discutere per risolvere la situazione italiana sarebbero
altri e ben pi urgenti. Non mi dilungher ulteriormente, perch nelle prossime uscite troverete unanalisi

sulle ragioni per il SI e quelle per il NO, ma concludo


dicendo che la disoccupazione giovanile al 40% e la
produzione industriale, cos come gli investimenti, da 5
anni a questa parte sono decisamente crollati. Problemi
che non verranno affrontanti perch lintero Parlamento, fino al 4 dicembre, sar focalizzato su un problema (
la Costituzione? ) a mio parere secondario, anzi, inesistente. Di seguito una breve esposizione sugli interventi
e lo svolgimento del referendum:
- Il 4 dicembre 2016 si terr in Italia il referendum costituzionale per confermare o respingere la riforma RenziBoschi, contenuta nella legge costituzionale approvata
dal Parlamento il 12 aprile 2016, che ha come obbiettivo
il superamento del bicameralismo perfetto, la riduzione
dei Senatori, il contenimento dei costi di funzionamento
delle istituzioni, la soppressione del CNEL ( Consiglio
Nazionale dellEconomia e del Lavoro ) e la revisione
del titolo V della parte seconda della Costituzione.
Non essendo previsto un quorum di votanti la riforma
entrer in vigore se il numero dei voti favorevoli sar
superiore al numero dei suffragi contrari, a prescindere dalla partecipazione al voto. Ricordo nuovamente
che nelle prossime uscite, sia cartacee con Il Ve(t)ro sia
su Mumbai Radio, affronteremo in maniera pi dettagliata le ragioni del SI e le ragioni del NO. Per questo
motivo vi invitiamo, per chi ne avr piacere, a seguirci
per continuare a comprendere gli obbiettivi e i possibili
cambiamenti della riforma costituzionale Renzi-Boschi.
Il Ve[T]ro |Ottobre 2016

IMPRESA IN PILLOLE
Azienda come organismo o come macchina?

di The end of the beginning

Partendo dal presupposto che unazienda sia unorganizzazione finalizzata alla produzione e
distribuzione di beni e servizi, si pu ben capire come in questo processo organizzativo siano richieste energie cooperanti tra di loro. Dalla parola organizzazione si deduce che ci siano degli
organi, favorevoli al corretto funzionamento dellazienda, analogamente a quanto accade in
un essere vivente. In modo pi lineare, una macchina, ha i suoi ingranaggi finalizzati ad avere
un ruolo specifico. Cos che differenzia un approccio meccanico da uno organico? Nel sistema
meccanico si ha un approccio finito che non sensibile a modifiche, nel quale difficilmente si
hanno variazioni importanti. Lazienda vista come organismo invece quella che come tale si
modifica e cambia nel tempo, tenendo conto di fattori esterni e tendenze di mercato, un sistema
che apprende e cerca di innovarsi, cambiando modalit operative. Azienda come macchina o
come organismo?

PILLOLE DI STORIA
La costituzione di una costituzione
30 Ottobre 1905

di Azzeccagarbugli

Di questi tempi parlare di Costituzione pi che mai opportuno. Bisognerebbe sempre ricordare
a tutti il significato di questa parola, derivante da innumerevoli sacrifici di chi, prima di noi, si
rimbocc le maniche per dare al proprio paese e ai propri figli un futuro migliore e prospero. LItalia vide la nascita di un propria Costituzione dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale; altre
potenze internazionali un pochino prima. Oggi vogliamo portare alla luce un fatto accaduto il 30
Ottobre 1905, in Russia. Quelli erano tempi duri e tesi, quando ancora cerano delle sincere idee
politiche e sociali che muovevano le masse a scioperare e prendere qualche manganellata (non
per curare lEpilessia naturalmente), in vista di un benessere maggiore. Dopo che la Russia perse
a malomodo la guerra contro il Giappone, per il possesso dellestremo oriente lo Zar Nicola II,
a seguito della domenica di sangue in cui morirono circa 100 operai che stavano sfilando verso
il Palazzo dInverno per chiedere riforme, e vari episodi di sciopero (compreso lammutinamento
della ormai celebre corazzata Potemkin nel Mar Nero), concesse una Costituzione, convocando
un Parlamento con funzione legislativa, estendendo il voto ad ogni strato sociale e concedendo
libert civili. La Russia si era trasformata in una Monarchia Costituzionale.
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Il Ve[T]ro |Ottobre 2016

IL PAESE NEL PALLONE

Autoctonismo e piena autonomia, ecco il Carpineto Romano Calcio


di Nino Mo
Dallidea di un gruppo di amici con la passione per
il pallone, il 26 aprile scorso nato il Carpineto Romano Calcio. Quello che mesi addietro era solo un
progetto, si sviluppato col classico passaparola che,
in pochi giorni, ha registrato lentusiastica adesione
di una trentina di persone tra atleti e dirigenti. Cos,
non appena i numeri sono sembrati sufficienti per
tentare lavventura, il direttivo s messo al lavoro tra
pratiche amministrative e burocratiche, preludio a
tutto quanto riguarda il lato tecnico della faccenda.
Preparazione dal 19 settembre, inizio campionato il
16 ottobre (vittoria in casa per 4-2 contro lArcinazzo
Romano ndr) allinterno del Girone D di Roma.
Ma quali motivazioni stanno dietro questa nuova
creatura? Una, fondamentalmente. Semplice semplice: la voglia di divertirsi giocando a calcio. E per
centrare lobbiettivo i cardini filosofici della neonata societ sono due: alto tasso di carpinetanit
nellorganico, ed autofinanziamento unito al reperimento di sponsor, soprattutto locali, siano essi pi o
meno piccoli. Niente di trascendentale, a ben vedere.
Un caso di puro calcio popolare, tale perch mosso
dal basso e senza lombra di alcun interesse economico per nessuno. Fin quando pu durare e dove pu
arrivare questa realt non dato sapere e, forse, non
nemmeno importante.
Conta il presente, invece. Che dice come a far parte di
questa fin qui allegra brigata, ci siano tutti: quelli che
hanno giocato a calcio fino allanno scorso a fianco
di quanti non calcano un campo da lustri; ex stopper

e terzinacci dantan che quando si sentono definire


centrali di difesa ed esterni bassi scontano acute
crisi didentit in concorrenza con ventenni ignari di
chi sia Pietro Vierchowod; ex giocatori di calcio a 5
coraggiosi di aver scommesso sul riuscire a coprire
quattro volte un campo di futsal, ed ex tennisti-pallavolisti-boxeur fino a, dulcis in fundo, specialisti
del sabato sera insuperabili nei colpi di testa dopo
lennesimo whiskey liscio.
Ma, alla fine della fiera, val la pena veder sgambettare
fianco a fianco su un campo verde adulti che tornano
da lavoro appena in tempo per cambiarsi e correre
insieme a poco pi che adolescenti lesti a chiudere
i libri per uscire con la coetanea del primo banco, a
conferma dello sport vero collante intergenerazionale come poche altre attivit.
I leoni - cos si fanno chiamare i neroverdi, che
hanno nella Torre del paese appunto presidiata da
due Re degli animali sottostanti la locuzione latina
Hic sunt leones lo stemma societario (creazione
dellartista compaesano Maurizio Mao) - ben conoscono la responsabilit di giocare con addosso il
nome delle loro comuni radici, ma questo non gli fa
soffrire stupide tensioni figlie di una cieca corsa al
risultato. Quanti dicono che ci si diverte solo vincendo, sbagliano. Ci si diverte giocando al massimo
delle proprie possibilit nel rispetto di compagni ed
avversari e poi, se si vince, solo pi bello, perch
si vedono premiati gli sforzi profusi. Proprio come
accade certe volte nella vita.

Il Ve[T]ro |Ottobre 2016

LA REDAZIONE PRESENTA

RICETTE GASTROCOMICHE

di Heydrich lo chef Rucchio

Fettuccine di castagna con porcini e coniglio.


Ingredienti per 5 persone:
100 gr di farina di castagne
200 gr di farina 00
200 gr di farina di grano duro
5 uova
300 gr di coniglio
200 gr di funghi porcini (se possibile Carpinetani)
2 spicchi daglio
1 rametto di rosmarino
1 bicchiere di vino bianco.
Olio (meglio se casareccio)
Sale e Pepe
M lo da f:

Iniziate nel preparare limpasto delle fettuccine unendo tutte le farine setacciandole, poi aggiungete le uova e impastate fin
quando il composto non omogeneo. Se risulta duro o non lavorabile, aggiungete un goccio dacqua o quanta ne potrebbe
servire. Una volta pronto, lasciate riposare per almeno 30 minuti, quindi, iniziate a tagliare le fettuccine (o, se volete cambiare,
anche pappardelle o quel che si voglia).
Passiamo al condimento. Pulite i funghi e tagliateli in piccoli pezzi (o delle dimensioni che gradite). Fate lo stesso col coniglio
(o fatelo fare al macellaio): tagliatelo in piccoli pezzi in modo che la cottura sia migliore. In un tegame mettete olio, aglio
(o intero o tritato) e rosmarino: cosi lolio prende i suoi profumi; quando lolio sar ben caldo, buttate dentro il coniglio,
lasciatelo rosolare bene e aggiungete il vino. Quando evapora lalcool del vino e ha rilasciato i suoi aromi, aggiungete
funghi, sale e pepe e lasciate cuocere per altri 10-15 minuti.
Ovviamente nel frattempo avete gi acceso il fuoco per far bollire lacqua per le fettuccine (abbondante e salata). Quando
lacqua ben calda si possono cucinare le fettuccine fino alla cottura che gradite (al dente o pi cotte). Quando il condimento
pronto, unitelo alle fettuccine per creare questorgia di sapori. Se vedete le fettuccine asciutte, aggiungete un po dacqua
di cottura o un filo dolio. Se piace, una grattata de pecorino non ce sta male.
Accompagnerei il piatto con un vino rosso (che fa sango) anche frizzante: Cesanese del Piglio o Cannellino di Frascati. Ma
sicuramente meglio lo vino della cantina vostra!

Heydrich lo chef Rucchio


Stampato da Elioarch

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Piazza Gobetti, 5 Colleferro (Rm) - tel./fax 06.97.01.256

Il Ve[T]ro
Periodico intramurario dinformazione trasparente
Direttore: Veritas Filia Temporis ; Vice Direttore: Cabusta Peddesta; Art Director: Prof. Moriarty ; Vignette: Cabusta Peddesta
Redattori: Veritas Filia Temporis, Azzeccagarbugli, Cabusta Peddesta, Bernardo Cannoniere, Chacun son got, Lionel Utz, Alone in
the Dark, Spider Jerusalem, Prof.Moriarty, Lisa, Domenico Festivo, Zoran Ban, Aletheia, Stelvio Saltamerenda, The end of the beginning,
Heydrich lo chef Rucchio.
Revisori: Cabusta Peddesta, Prof. Moriarty ; Paging: Prof. Moriarty ; Graphichs: Prof. Moriarty ; Infographichs: Irene Adler

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Prof. Moriarty
Carpineto Romano, 30/10/2016

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