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Anno 5 - Numero 36
09/04/2016
Buon sesso
ATTUALIT
pagina 2
PASSIONE REPORTER
pagina 3
Lisa
La solidariet va a teatro
Ancora una volta la musica ha il potere di unire:
venerd 11 marzo 2016, presso il Teatro Vittorio Veneto di Colleferro, 300 Ospiti hanno assistito allo
spettacolo La solidariet va a teatro . Levento
stato reso possibile grazie alla partecipazione dei
nostri amici di Note nella notte e del comico Oscar
Biglia che si sono esibiti in uno speciale spettacolo
di musica e cabaret. Lintero incasso della serata
(circa 1400 euro) stato devoluto in beneficienza
allassociazione Peter Pan onlus per la costruzione di nuovi alloggi accoglienza per i bambini oncologici dellospedale pediatrico Bambin Ges di
Roma.
Come promesso noi del Ve(T)ro cogliamo loccasione per ringraziare tutti coloro che hanno partecipato e hanno contribuito a rendere speciale levento.
La redazione
RUBRICHE
RIFIUTIAMOLI!
pagina 5
pagina 6-8
Ieri
Oggi
PASSIONE REPORTER
Dallunita ditalia ad oggi: lorigine della crisi
LItalia sempre stato un Paese diviso, unito geograficamente, sulla carta, ma in realt con un grande
divario tra Nord e Sud.
Il Nord ancora oggi appare pi industrializzato, organizzato e sviluppato del Sud che, invece, vive di
agricoltura e allevamento. Il divario e la crisi, ancora oggi evidenti, affondano le radici ai tempi dellUnit dItalia.
Tutto ebbe inizio il 17 marzo 1861, a Torino, dove ci fu la prima seduta del Parlamento del Regno
dItalia, ormai unito in un unico Stato sovrano, autonomo e indipendente. Lo Statuto albertino venne
esteso a tutto il Regno e il governo fu rappresentato dalla Destra storica, sostenuta da Camillo Benso
conte di Cavour.
Ma il Nord e Sud non erano affatto unificati: il Sud era distante dal Nord e ancor pi dalle potenze
europee.
Mentre il Nord cominciava a intraprendere attivit commerciali con altri Stati, favorendo la nascita
di autostrade e case automobilistiche, il Sud contava ancora di sfruttare le risorse del Mediterraneo,
concentrandosi sulla produzione di prodotti agricoli.
Anche il problema del brigantaggio riaffiorava, raccogliendo tra le sue fila ex soldati borbonici, piccoli
proprietari terrieri e contadini in rivolta che si imponevano con azioni di violenza, a scopo di rapina e
di estorsione. Lillegalit era, dunque, allordine del giorno.
Francesco Crispi var listruzione obbligatoria e gratuita per i bambini dai 6 ai 9 anni, ma nel Mezzogiorno non cerano i soldi a sufficienza per mantenere le scuole e, di conseguenza, solo nel centro-nord
i bambini sapevano leggere e a scrivere.
Iniziava a definirsi, cos, la questione meridionale, termine con il quale si identificava la situazione
del meridione dItalia, problema tuttoggi irrisolto.
Emanuele Felice sostiene che larretratezza del Meridione stata causata dai dirigenti locali che, per
giustificare larretratezza, hanno inventato lalibi di un Nord cha ha sfruttato il Sud. Altri pensatori
sostengono, invece, che il problema del Sud sia stato proprio il Nord.
La situazione non andata migliorando negli anni successivi allUnit dItalia.
A partire dal 1911 lindustrializzazione sempre pi evidente del Nord determinava un processo di emigrazione dal Sud, di contadini in cerca di lavoro e di fortuna. La questione meridionale, cos, trov
nellemigrazione una soluzione di ripiego, perch quanti rimanevano in Italia trovavano lavoro pi
facilmente. Lemigrazione, per, non sarebbe durata per sempre, rivelandosi come lennesimo rimedio temporaneo al disagio economico del Mezzogiorno. Le conseguenze furono il crearsi di ostilit tra
settentrionali e meridionali.
Anche la Mafia un aspetto che deve essere analizzato: nel sud condizionava - e condiziona purtroppo
ancora oggi - lorganizzazione politica ed economica. Si pensi alle processioni per cui ancora oggi capita che il corteo religioso si fermi sotto casa dei boss, inchinandosi in segno di rispetto. Questo un
fatto vergognoso e se anche nel Nord c delinquenza, laggravante del Sud lomert.
Con la Prima guerra mondiale lItalia impieg tantissimi soldi per fronteggiare le necessit belliche e
per lacquisto di armi. Finita la guerra altro denaro fu impiegato per pagare i danni. Qualcosa di simile
accadde anche durante la Seconda guerra mondiale.
Un altro momento di profonda crisi si avuto, nella fase delleuropeizzazione, con lentrata delleuro
nel nostro Paese; molte cose sono cambiate, dallo stipendio dei lavoratori al costo dei prodotti.
Tuttora ci sono differenze tra le due parti dellItalia. La situazione cambiata, ma il Sud rimasto pi
povero e meno sviluppato in confronto al Nord. Qui le industrie sono maggiori, la disoccupazione
meno frequente, il reddito pro capite maggiore e la situazione economica drasticamente migliore.
Di conseguenza, c pi benessere.
Non sono certo questi i motivi per sottovalutare le bellezze del Meridione ma la questione tuttoggi
accesa, per cui il Mezzogiorno, per raggiungere il nord dItalia, non deve solo allungare il passo: deve
correre!
Classe 3 A
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IMPRESA IN PILLOLE
Multitasking e specializzazione
PILLOLE DI STORIA
Lettere da Iwo Jima
26 MARZO 1945
Partendo dal film diretto da Clint Eastwood, oggi raccontiamo la fine della battaglia di Iwo
Jima. Lisola giapponese, rappresentava uno scudo importante per le isole metropolitane
dellimpero che potevano essere coinvolte in uno sbarco degli alleati, anche perch dotata
di una stazione radar che permetteva di avere un preavviso di due ore sullarrivo delle flotte
armate statunitensi. Per gli Stati Uniti, al contempo, rivestiva un punto strategico perch
dallisola partivano scorte di caccia ai bombardieri Boeing B-29 Superfortress situati nelle
isole Marianne e in Cina, che dal giugno 1944 colpivano le industrie e le infrastrutture giapponesi. Il grande lavoro di fortificazione precedentemente effettuato rese la vita difficile alle
unit statunitensi. La battaglia iniziata il 19 febbraio 1945 si concluse il 26 marzo dello stesso anno con il quasi annientamento delle armate giapponesi. Iwo Jima rappresenta lunico
episodio della campagna del pacifico in cui gli americani subirono pi perdite dei giapponesi.
Stelvio Saltamerenda
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RIFIUTIAMOLI!
primavera calda a Colleferro
Il 9 aprile scenderanno in piazza gli abitanti di Colleferro e dei paesi vicini per dare sfogo
e visibilit alla frustrazione di chi da anni ha dovuto combattere con minacce chimiche
prima e ambientali poi. Retuvasa, LUGI, lArci Montefortino del 93, Legambiente MontiLepini- Sgurgola e il presidio territoriale di Libera Angelo Vassallo sono solo alcune
delle organizzazioni che, contando sulla loro radicalizzazione nel territorio e la loro longevit come attivismo, hanno organizzato e sostenuto liniziativa. Sui passi che sono
stati fatti fino ad ora, sul Decreto Salva Italia e lespansione dell A.I.A e altri passi da
fare ci parler in maniera esaustiva un ragazzo dellUgi Alessandro Coltr nelle pagine
successive. A noi della redazione il compito di fare alcune considerazioni, due almeno
- Siamo nel 2016. Sono stati fatti passi avanti enormi nella tecnologia, nella siderurgia, nellingegneria e nellutilizzo e riciclo di tutti i materiali, naturali, sostenibili e non.
Come possibile che non si sia arrivati ad altra soluzione che ampliare adddirittura la
potenza di questi inceneritori? Perch inoltre, oltre a questa decisione, sul caso ci si
sono fiondati come corvi molte aziende private (con finanziamenti e fideiussioni) che per
loro stessa natura sarebbero dovute essere antagoniste a tale iniziative?
-C bisogna di una maggiore cultura della raccolta differenziata e consapevolezza dei
danni che sono stati fatti alla terra in cui viviamo. Non sto parlando del fazzoletto, della
carta unta della pizza o della cicca buttata per terra (anche se si continua a farlo) ma
delle alternative (intese come aggettivo associate ai termini energie/soluzioni) che
possono avere locali, forni, negozi, supermercati, piccole e medie imprese per smaltire
i rifiuti, guadagnandoci addirittura, creando nuove risorse e dando posti di lavoro. Forse
per ignoranza, per la cultura del non cambia niente, per menefreghismo?
Noi della redazione ci siamo confrontati pi e pi volte con enti agenti sul territorio,
abbiamo partecipato ad incontri sullambiente e su come stiamo uccidendo la Valle del
Sacco.
Panza Avanza
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(forse erroneamente) che
la questione inquinamento
riguardi solo la citt di Colleferro. Perch un Cittadino di Carpineto (o di qualsiasi altro paese limitrofo)
dovrebbe venire a manifestare il 9 Aprile?
Il problema della presenza
degli inceneritori non solo
di Colleferro. Linquinamento
non conosce e non rispetta i
confini comunali. Lo conferma
lo studio epidemiologico Eras
(www.eraslazio.it) che lascia
una fotografia allarmante sull
aumento di ricoveri per patologie polmonari e cardio vascolari nella popolazione di
molti comuni della Valle del
Stampato da Elioarch
Realizzazione grafica,
Prof. Moriarty