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Il Ve(T)ro

Periodico intramurario dinformazione trasparente

Anno 5 - Numero 35

20/02/2016

Paura e delirio versione 16.0


il tempo di un viaggio in treno tra la nebbia e le
ciminiere, il tempo che trascorri ascoltando la presentazione del piano formativo della scuola, il tempo che ci vuole per buttare limmondizia: questo il
tempo (una percentuale, almeno) che passi a pensare allovviet di alcune cose e alla sconcertante ottusit del resto del mondo. Quando pensi di avere il
diritto di votare non sai che quel diritto ti si rivolter
contro per il resto della tua vita. Quel parlamentare,
quel consigliere, quel sindacalista, quel rappresentante lhai scelto tu e quindi, anche se lui sbaglia, la
colpa tua. Se lui ti mette una ciminiera sotto casa,
se ti offre una scuola retrograda, se non sa ancora
il significato del termine raccolta differenziata, non
colpa sua. colpa tua, lhai scelto tu. Ma anche se
non lhai scelto tu la colpa resta tua perch vivi in un
sistema democratico e quindi scegli anche di non far
prevalere sempre la tua scelta perch ci sia modo di
scegliere. Siamo noi a sbagliare nello scegliere chi
sceglier per noi e, in pi, a sbagliare quando loro
sbagliano. Quindi: sbagliamo sempre. Se siamo cos
incapaci, allora, istituiamo una patente per poter vo-

ATTUALIT

pagina 2-3

LOCALE

pagina 4

tare. Vota solo chi sa scegliere i rappresentanti giusti. Se fai meno di 3 errori ti diamo la patente per votare, senn a casa. Cos voteranno solo quelli capaci
di scegliere e loro eleggeranno quelli che fanno cose
buone e non cose sceme. Allora, magari, vivremo in
un mondo dove le ciminiere sotto casa non ti aumentano del 347% la possibilit di beccarti un tumore.
O in cui, quando parlano dellistruzione di tuo figlio,
nessun docente ti parler delle fontane di Carpineto
ma, piuttosto, dellimportanza dello sviluppo di citt
ecocompatibili in Indonesia. In cui non ci accadr pi
di andare a buttare limmondizia e riportarcela a casa
perch quel cassonetto e un raggio di cinque metri
attorno a lui erano stracolmi. Insomma, vivremo nella noiosa ovviet di cose esatte non nella perenne
e irritante presenza di errori madornali dei quali a
nessuno si pu dare colpa.

Lisa

RUBRICHE

PASSIONE REPORTER

da pagina 5

pagina 6-7

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Il Paese dei paradossi


Il passato che non passa
Quante volte, ci saremmo
chiesti, ma cambieranno
mai le cose in Italia?, e,
quante, altrettante volte, ci
siamo risposti mai! ?. Tante, forse troppe. Ma le ripetute notizie quotidiane non
fanno altro che avvalorare
tale tesi. Basti pensare che
nel nostro Paese il figlio di
un procuratore antimafia
deve girare scortato, mentre il figlio di un mafioso fa
la guida turistica per una
agenzia di Boston. Mi riferisco, rispettivamente, al figlio del procuratore di Reggio Calabria Nicola Gratteri
e al figlio del boss Bernardo
Provenzano, Angelo Provenzano. Il primo, ( notizia
recente ) risiedendo a Messina per motivi di studio, ha
ricevuto un atto intimidatorio. Due individui incappucciati hanno suonato al campanello di casa del ragazzo,
fingendosi
dei
poliziotti.
Ora, per motivi di sicurezza, il ragazzo girer sotto
scorta. La colpa? Quella di
avere un padre, che da oltre
20 anni ( vive sotto protezione dal 1989 ) combatte
la Ndrangheta, indagando
su: narcotraffico, riciclaggio, appalti e rapporti con
la massoneria. Un destino
meno crudele sembra invece essere capitato al figlio
del boss. Da marzo scorso,
a Palermo, Angelo Provenzano, in un perfetto inglese,
racconta ai turisti americani
( fans di Don Vito Corleone
) la sua adolescenza e la la-

titanza del padre. Stando,


per, alle sue dichiarazioni (
e tralasciando ogni forma di
pregiudizio ) egli si dissocia
completamente dal padre e
da Cosa Nostra. E allora perch non trovare anche un po
di tempo per raccontare ai
magistrati dove si trovano le
ricchezze accumulate del padre? Nel frattempo a Roma,
durante ludienza di Mafia
Capitale, lavvocato del boss
Carminati si permesso di
minacciare il giornalista che
ha raccontato tale scempio,
Lirio Abbate. In quale altro
paese democratico succedono simili episodi? In quale altro paese, lavvocato di
un criminale ha la possibilit
di minacciare un giornalista
che compie il suo dirittodovere di narrare la verit
dei fatti? Qualche caso sicuramente ci sar. Ma ci che
sconvolge, che, ormai, in
Italia diventata una consuetudine. A Sigfrido Ranucci ( co-autore di Report
) invece, gli sono arrivate
ben 5 querele per presunta diffamazione. Il motivo?
Aver scritto (nonostante

non abbia riportato i nomi e,


quindi, senza diffamare nessuno ) di alcuni ufficiali dei
carabinieri, colpevoli di aver
ostacolato le indagini per
la cattura del boss Matteo
Messina Denaro. Un lavoro
dinchiesta meritevole. Si,
di ben 5 querele. Assurdo!
Tutto ci, mentre il numero
uno di Cosa Nostra ancora
libero ( e aggiungerei da oltre 30 anni ). Questi episodi
sconcertanti, fuori da ogni
logica, sono, per, solo la
punta delliceberg di ci che
sempre accaduto durante
la storia repubblicana italiana. I cambi di governo nel
corso degli anni non hanno
sortito nessun miglioramento. Cos come non ci salveranno un paio di commissari
( come Gabrielli a Roma ) o
unAutorit Nazionale Anticorruzione ( lex magistrato
Cantone ) da questa cultura
dellomert.

Zoran Ban

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Salvate le Banche
Eliminati i risparmiatori
Di nuovo, successo di nuovo,
hanno salvato altre 4 banche.
Questa volta per c laggravante del conflitto di interessi,
ma a quanto pare il governo
non lo vede. Titoloni sui giornali raccontano di un Ministro
che ha mezza famiglia impiegata nella banca Etruria, ma
nessuno vede il conflitto di interessi. Anche Crozza dal paese delle meraviglie ci ricorda: << di cosa parlavano a
tavola il ministro Elena Boschi
e il Padre? Ti prego cara non
mi nominare i risparmiatori
mi togli lappetito! Passami
quello spumantino!>>. Realt
e fantasia in questo paese si
fondono e si confondono, possiamo parlare di realfanta. Ma
questo non era il governo del
fare? Si ma del fare che? Mi ricordo come se fosse ieri il salvataggio di MPS, 8 miliardi di
euro, lacrime e sangue di imprenditori e famiglie che con
l IMU versarono e versano 32
miliardi di euro lanno allo stato. Mi potete dire si ma allepoca cera lamico delle banche il dottor - professor Monti,
quindi che ti volevi aspettare!
Cerano imprenditori che si
suicidavano, bombe all Equitalia, cera la Fornero che in
un giorno ci tolse la pensione, con quei cattivoni dei sindacati che non accennarono
a mezzo sciopero, insomma
tempi bui. Oggi per c Renzi,
il sole tornato, lamico della
tecnologia, del lavoro smart,
dei selfie in compagnia, delle
cose facili, della crescita felice, lamico della Leopolda e
dell Ubalda, si cambia verso, si migliora. LItalia cresce
dello zero virgola, il lavoro a

tempo (in)determinato cresce, poi bisogna capire se


indeterminato o determinato,
non bisogna farsi problemi,
limportante il risultato, ci
sono nuovi occupati? Si! allora
silenzio. E un quadro felice, le
cose migliorano, nella realfanta italiana, si vede la ripresa.
Poi per, siccome Renzi uno
giovane, sposta i professori dal sud Italia e li spedisce
in Trentino alto Adige, vuoi il
lavoro?, vai al nord!. Il cambiamento di verso non si sente
pi! da mezzo secolo che la
gente si sposta da sud a nord
anche senza Renzi! Il 24 Giugno 2015 si spara il presidente
della Maschio Gaspardo, 71
anni, un pezzo dell industria
Italiana se ne va via con lui,
probabilmente perch le banche hanno chiesto il rientro
dei fidi. Inizia a scricchiolare il
mito Renziano, gli imprenditori
si ammazzano anche col nuovo governo, qualche giorno fa
anche un pensionato che aveva investito tutti i suoi risparmi in banca Etruria si tolto la
vita. Forse la crisi non finita? Forse questa crescita dello
zero virgola, non sufficiente? Forse il bel ministro delle
riforme non sta riformando a
sufficienza?. Lunica certezza
che siamo governati da gente che vive in stanze dorate,
che il mondo reale lo percepisce solo come una fastidiosa rappresentazione teatrale.
Quando dai un occhiata al
conto corrente e lo vedi sempre col segno positivo, perch
un certo banchiere amico tuo
chiude un occhio sugli interessi che dovresti pagare, non
percepisci la sofferenza di chi

invece lo vede tra 0 e meno


infinito. Quando a fine mese ti
arrivano una pioggia di compensi, non ti preoccupi pi
della crisi, per te qualcosa
di lontano, di molto lontano.
E allora limprenditore che si
ammazza diventa solo un poveraccio con problemi psicologici, era impazzito, ci dicono, a
nessuno sorge il dubbio, forse
se un uomo che ha superato
i 50 anni da un pezzo, si ammazza, c qualcosa di pi che
semplice depressione, forse
solo la conseguenza di 20-25
anni di politica sbagliata, di
leggi finanziarie scritte allultimo minuto per dare la mancia a qualche amico. Poi quando si tratta di intascare i soldi
sui compensi ai partiti per ci
sono tutti, non si perde tempo! Tutti in aula ad approvare
un centinaio di milioni di euro
ai partiti, se li meritano, dopo
tutte queste anime spedite al
creatore, giusto intascare
qualche soldo. Un certo Tito
Boeri, presidente dell Inps,
ha dichiarato: <<le persone
nate negli anni 80 andranno in
pensione a 75 anni>>, ci significa che i famigerati giovani non vedranno un centesimo
dallinps, per hanno lobbligo
di versare i contributi. Possiamo dire che qualcosa cambiato, si cambiata lultima
cifra del calendario, abbiamo
qualche anno in pi, e tante
altre banche da salvare.

Alone in the dark

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Sorgenti dellacqua del Carpino


Quando si intrecciano storia e natura
Nella seconda met dell800 il
territorio carpinetano era diverso dallattuale, interamente
coltivato e abitato da pastori,
contadini e boscaioli. Allepoca
Carpineto era abitato da poco
meno di 4.000 persone, gran
parte delle quali spendevano la
maggior parte del loro tempo
in montagna, tra i pascoli e le
coltivazioni, rifugiandosi dalle
classiche, e anche un po poetiche, capanne, per poi rientrare a casa in paese solo nella
sera e dopo ore di camminata.
Anticamente Carpineto era un
paese che, allo stesso tempo,
era praticamente sprovvisto di
acqua a causa del suo territorio
profondamente carsificato: non
aveva fonti di acqua superficiali
o sorgenti naturali, solo pochissime abitazioni potevano contare su cisterne naturali ricavate
dalla roccia mentre la maggior
parte usufruiva delle cisterne
di acqua piovana alla Peschiera
e al Lavatoio. Una criticit che
causava moltissimi problemi
specialmente durante lestate e
nei periodi di siccit, tra laltro
molto frequenti a Carpineto.
proprio questa difficolt nel rifornimento idrico da parte del
nostro paese che spinse Gioacchino Pecci e il prof. Secchi a
studiare un modo per garantire
acqua alla nostra citt anche
nei mesi estivi di penuria: dapprima fecero un tentativo con la
sorgente della Fota, abbondante e perenne, ma i costi erano
un ostacolo troppo impervio da
superare; successivamente con
la sorgente di Pandolfo ma qui
i tentativi furono resi vani dalla scarsit dacqua della fonte.
Lidea di sfruttare le Sorgenti

dellacqua del Carpino nasce


solo dopo, contestualmente
allascesa al soglio pontificio
dello stesso Gioacchino Pecci,
diventato a quel punto Papa Leone XIII. Jo Papa Nostro infatti,
dallalto della sua posizione, si
fece carico di risolvere definitivamente, e una volta per tutte, lannosa problematica che
affliggeva il suo paese natio:
incaric lIng. Olivieri di trovare una fonte dacqua adeguata
ad alimentare il futuro acquedotto; fonte che venne dunque
individuata nella sorgente nel
Monte Carpino. Fu Leone XIII
poi a finanziare interamente il
progetto: un immenso acquedotto di acqua fresca e pura in
grado di soddisfare, nei periodi
di siccit, i bisogni di ben 700
famiglie carpinetane oltre che
dei pastori che lavoravano sul
monte.
Fu un lavoro magistrale: lIng.
Olivieri segu il percorso della
sorgente fin dentro la montagna
allinterno della quale si spinse
per oltre 400 metri. La montagna, composta di durissima
roccia calcarea, venne traforata aprendo una galleria lunga

90 metri nel fianco del monte.


Allinterno vennero costruiti luno sullaltro 5 serbatoi in grado
di raccogliere circa 2.000 metri
cubi di acqua, sbarrati in altezza con dei muri dallo spessore
di 2 metri in grado di resistere
alla potenza dellimmenso flusso di acqua e attraversati da
una condotta che la conduceva
allesterno. La presenza di altre
caverne sviluppate di 40 metri
in lunghezza, 5 metri in altezza
e 5 metri in larghezza, garantivano alle Sorgenti dellacqua
del Carpino, e quindi alla popolazione carpinetana, una capacit totale di 7.000 metri cubi di
acqua. Esternamente presente un edificio diviso di due piani
chiamato Castello delle Acque:
al piano inferiore alloggiata la
sala manovra con le valvole e
le vasche di misura, mentre al
piano superiore presente una
sala ottagonale e lingresso alle
vasche dei bottini.
Una sorgente che stata oggetto di numerose spedizioni speleologiche a partire dal 2011 e
di numerose testimonianze video presenti su Youtube che vi
invitiamo a guardare per poterne apprezzare la bellezza naturalistica. Avere a disposizione
una risorsa del genere potrebbe aprire degli scenari fino a un
decennio fa inaspettati: a detta
di alcuni studiosi non escluso
infatti che possa essere utilizzata al pieno delle sue potenzialit e perch no, come fonte
di energia rinnovabile.

Chacun son got

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PILLOLE DI STORIA
CIAK SI TORNA INDIETRO
13 FEBBRAIO 1895

Vi piace il cinema? Penso che la maggior parte delle persone stia rispondendo
si, benissimo. Sapete da chi part tutto questo? Forse non tutti lo sanno, meglio
cos, ve lo racconto io. La nostra storia parte dalla Francia, i protagonisti sono
due fratelli, Auguste e Louis Lumire. Iniziano a lavorare sulla pellicola cinematografica nel 1892. Brevettarono un buon numero di procedimenti, fino ad
arrivare alla data che ci interessa, il 13 Febbraio 1895. In questa data i Lumire
produssero uno strumento che funzionava sia da camera che da proiettore.
In quel periodo, le invenzioni legate alla fotografia erano parecchie per i due
giovani francesi si differenziarono dalla concorrenza usando un particolare accessorio allinterno della macchina: la cremagliera, una piccola rotella dentata
che trascinava la pellicola automaticamente a scatti ogni 1/25 di secondo con
una praticit mai vista prima. Il primo film venne girato il 19 Marzo dello stesso
anno,Luscita delle officine. Con il cinematografo dei Lumire si pu iniziare a
parlare di cinema vero e proprio.

Stelvio Saltamerenda

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Passione Reporter
Le nuove generazioni, i cosiddetti nativi digitali, sono cresciute davanti ad uno schermo,
televisore o tablet che sia, e sono dunque poco avvezze ad altre metodologie di consumo,
come potrebbe essere il caro giornale. La loro vita scandita da sms, chat, forum e social
network e tra tutti questi impegni davvero difficile trovare un po di tempo per sedersi e
leggere un giornale.
A questo proposito noi del Ve(t)ro realizziamo da ormai due anni il progetto Passione reporter con la scuola secondaria di primo grado di Carpineto Romano con il fine di suscitare nei
ragazzi lamore per la scrittura, per linformazione e , perch no, anche per il caro vecchio
cartaceo.
Il laboratorio di giornalismo una delle attivit che, da sempre, suscita un notevole interesse
nei ragazzi: uno spunto interessante e ,se posto nella giusta maniera, anche piacevole e
divertente.
Alla presentazione del progetto tutti, sia professori che ragazzi, infatti, erano entusiasti per
questa nostra iniziativa per cui ci siamo subito messi a lavoro! Gi da questo numero, allora,
potrete trovare gli articoli dei ragazzi incentrati di volta in volta su temi ed argomenti diversi.
Per voi lettori, affezionati da tempo e non, nuovi spunti e nuove fonti per nuove riflessioni.

Aletheia

NON SI PUO UCCIDERE IN NOME DI DIO!


Il vetro incontra i giovanissimi
Riprendendo la definizione di Terrorismo: Metodo di lotta violenta, adottato da una fazione
politica, da gruppi o movimenti di guerriglia, per abbattere un regime, un governo con atti di
violenza, destinati a colpire gli avversari e a creare tensione e insicurezza tra la popolazione. si pu constatare che rispetto alle precedenti ondate di violenza, il significato del termine terrorismo si trasformato, dalle semplici armi da combattimento si passati alle armi
chimiche e alla propaganda sui social network, ma il risultato sempre lo stesso: seminare
odio e morte.
Il terrorismo sempre stato presente nel mondo, anche se fino ad oggi non stato un movimento potente. Tanto vero che poche persone si sono preoccupate della sua esistenza.
Arrivati ad oggi, il terrorismo non si pu definire un movimento, quanto piuttosto un fanatismo che si nasconde principalmente dietro una cieca fede religiosa.
Spesso parliamo di terrorismo in modo inappropriato, pensando che tutti i musulmani siano
degli assassini. In molti programmi televisivi si cerca di spiegare che non tutti i musulmani e
non tutto lIslam corrispondono al terrorismo.
Lultimo grave episodio ha riguardato lattentato di Parigi: nella notte del 13 novembre 2015
un gruppo di kamikaze ha colpito sei volte in 33 minuti, sparando sulla folla in strada e nei
locali, soprattutto davanti a quattro ristoranti dove i ragazzi stavano trascorrendo il venerd
sera.

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Sono state 130 le persone che hanno perso la vita in quellattentato, mentre i feriti 352. Tra
le vittime figuravano italiani, belgi, tunisini, svedesi e britannici. Tra i feriti, molti erano di
nazionalit americana.
A rivendicare questo attentato, come altri precedenti e successivi, stato il gruppo terroristico dellIsis che cerca di conquistare gli Stati diffondendo paura e arruolando sempre pi
persone. Tutti proviamo odio nei confronti dei terroristi; in realt si tratta di persone che non
si sentono integrate nella societ, nutrono rancore verso gli occidentali, considerati infedeli
e si ribellano.
Turba il fatto che spesso si senta parlare dei terroristi nei dibattiti televisivi e che vengano
sopravvalutati come se fossero grandi strateghi. Molti attentati, come quello di Parigi, sono
stati messi in atto per provocare la paura, ma i primi ad avere paura sono proprio loro. Hanno
timore di aprirsi a nuove religioni, non accettano il fatto che ognuno possa avere una propria
fede e che possano esistere diversi culti. Nonostante il pensiero condiviso, loro non uccidono
in nome di Allah, ma agiscono tenendo conto di strategie politico-economiche consolidate
perch nessun Dio dice di uccidere.
Nel periodo natalizio noi ragazzi, della scuola secondaria di primo grado di Carpineto Romano, abbiamo voluto riflettere su quanto accaduto con una manifestazione culturale dal titolo
Sognando la pace che ha mirato al concetto di fratellanza, rispetto e condivisione perch le
diversit, in fondo, sono e devono essere sempre e solo fonte di arricchimento.
In quelloccasione abbiamo composto e recitato diverse poesie sullargomento:

Non si pu uccidere in nome di Dio!


Bisogna essere tutti amici
E non far saltare teatri e uffici,
bisogna stare in allegria
e allontanare la paura di uninutile agonia.
Alziamo le mani in cielo
Come ci ha insegnato il Vangelo
E armiamoci di una preghiera dolce e capace
Affinch tutto il mondo sia in pace.
Non pi armi, non pi odio, non pi rancore,
ma un unico grande popolo ammaestrato dallAmore.
Lunico modo per reagire quello di non avere paura, di viaggiare, di uscire e di
continuare a vivere serenamente perch altrimenti il terrore potrebbe impadronirsi
delle nostre vite limitando la nostra libert e alimentando la strategia della tensione
delle frange terroristiche estremiste.

Luca Cassandra 3b, Letizia Campagna 3b, Diego Coluzzi 3b

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La pagina dei lettori


riceviamo e pubblichiamo
riceviamo e pubblichiamo
Cittadine e Cittadini, per il nostro manifesto abbiamo scomodato niente di meno
che i nostri Avi, prendendo in prestito
uno dei proverbi pi attuale e plasmabili
su una societ che sta diventando cieca...
Prima che il Sindaco si lanci in comunicati
dove paventa querele o che qualche Consigliere ci scriva velate minacce su nostri
presunti scheletri nellarmadio, ci teniamo a precisare che il titolo non si riferisce
a qualcuno in particolare ma a uno status
che imperversa nella politica paesana,
se poi qualcuno dei Nostri Dipendenti si
sente colpito e paragonato ad un animale
sporco e onnivoro (*), probabilmente dovr zittire la propria coscienza e non noi,
se invece qualcuno dei lettori riconosce
nel titolo qualche persona reale...beh, noi
non gestiamo le associazioni mentali della gente!!! Detto questo ( doveroso perch gli Amministratori possono diventare
molto suscettibili e si offendono molto
facilmente) veniamo al punto.
In questi giorni, ad alcuni di noi Attivisti,
stato notificato a casa il divieto di accedere agli Atti Amministrativi riguardanti il
progetto di messa in sicurezza della frana
a Cima di Prato, tutto regolare secondo
la legge (che come sempre indietro rispetto ad altri Stati pi civilizzati e democratici di noi), nessun cittadino che non
abbia un interesse giuridico diretto pu
richiedere al proprio Comune documenti
che possono essere importantissimi per
linteresse collettivo, capite da Voi che gli
unici portatori della verit assoluta sono,
di fatto, gli stessi che potrebbero avere
interesse a distorcerla o ad ometterla.
Parlando in generale, ovviamente, il Cittadino non pu far altro che sorbirsi la
solfa che gli si propina dagli organi ufficiali, salvo poi scoprire che possano essere collusi con delinquenza e malaffare,
come si sentito dalle cronache recenti in casi eclatanti, tipo Roma. La legge
per parla chiaro, non possiamo avere
pi niente, dobbiamo inevitabilmente
fidarci del loro lavoro, non possiamo

vedere con i nostri occhi come vengono


gestiti i soldi, i lavori pubblici e nemmeno
sincerarci della nostra incolumit, anche
quando una frana che rischia di causare
Morti incombesulle nostre teste oppure
quando acqua inquinata viene erogata
nelle nostre condotte, anche quando nessuno dei Nostri Dipendenti si preoccupa
minimamente di porre rimedio oppure di
prendere provvedimenti contro la Societ
che gestisce il servizio, abbiamo dovuto
fare una campagna di RACCOLTA FIRME
(ancora in atto, firmate!!!) contro ACEA,
per far si che il Sindaco si faccia portavoce di un reclamo per un eventuale rimborso ai Cittadini danneggiati dal disservizio, e anche per far lresente ad ACEA
che la prossima volta DEVE prendere
provvedimenti seri, con carro botti e tutto il necessario per non gravare sulle tasche e sulla salute delle persone. A titolo
informativo vi comunichiamo che 154 firme sono gi depositate in Comune, e ne
stiamo raccogliendo altre. Approfittiamo
delloccasione per ringraziare tutti coloro
che hanno firmato e anche chi lo far in
futuro, la vera forza sta nellessere UNITI
e lottare luno per laltro, la raccolta firme
non che la semplice espressione di questo grande SENTIMENTO COMUNE, una
volta tanto poter esprimere un dissenso
con un piccolo gesto che ha un enorme
valore per tutta la Nostra Comunit.
Tornando al Comunicato Vi starete certamente chiedendo per quale motivo lo
abbiamo scritto, se di fatto la scelta di
vietarci le carte permessa dalla legge,
e la risposta semplice quanto logica,
sostanzialmente perch siamo liberi di
esprimere la nostra opinione, criticando
una legge vecchia di 25 anni che sarebbe
dovuta cambiare con la nuova legge sulla trasparenza ma che purtroppo di fatto
fa riferimento ai diktat della vecchia, un
cane che si morde la coda come in Italia
avviene spesso in materia giuridica...
Prima di salutarVi, per, vorremmo far
presente che fino ad oggi gli Atti che ab-

biamo richiesto ci sono sempre stati dati,


noi nella nostra ignoranza pensavamo
fosse un nostro Diritto di Cittadini poterli
visionare ma adesso ci rendiamo conto
che come se ci avessero fatto un favore, una collaborazione ad orologeria,
durata fino ad un certo punto per motivi
che a noi non sono noti, forse si pensava che saremmo stati buoni o incapaci di
usare le carte in nostro possesso, forse
abbiamo dato fastidio quando abbiamo
contribuito pesantemente a far saltare il
banco con i profughi gi piazzati in non
ben definite case al paese vecchio, poi
non pi arrivati, oppure quando abbiamo
costretto i Nostri Dipendenti a prendere
provvedimenti immediati nella zona franosa di Cima di Prato con la chiusura della strada e la sistemazione dei pali della
corrente elettrica, oppure quando abbiamo sollevato il polverone dei ragazzi
di Garanzia Giovani non pagati da mesi
e poi, forse casualit, pagati in tempi
brevissimi. Ci viene anche il dubbio che
forse conviene mantenere questo status
bipartitico, avere un terzo incomodo incontrollabile, appassionato e soprattutto
ONESTO fa male al gioco di forze che gestiscono la Cosa Pubblica.
Noi vogliamo tranquillizzare chi ci segue
ma anche chi ci osteggia che il nostro
lavoro non subir grossi cambiamenti,
il materiale che ci serve lo reperiremo
comunque e sar sufficiente per poter
avanzare critiche o proposte, poi se i Nostri Dipendenti vorranno dare eventuali
spiegazioni ben vengano, solo che adesso
TUTTI sapremo che sono a senso unico...
E non poco.
Questo quanto. Adesso arrivate alle
conclusioni che volete, che speriamo solo
scaturiscano da il senso di onest intellettuale che sappiamo vi appartiene.

Carpineto Romano a 5 Stelle

Stampato da Elioarch

stampa digitale, plotter service, xerocopie, fotocopie


Piazza Gobetti, 5 Colleferro (Rm) - tel./fax 06.97.01.256

Carpineto Romano, 20/02/2016

Realizzazione grafica,

Prof. Moriarty

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