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Il Ve(T)ro
PER UN FUTURO DIVERSO
Periodico intramurario dinformazione trasparente
Anno 3 - Numero 24 27/04/2014
LOCALE
-
pagina 1-4
ATTUALIT
-
pagina 5
APPROFONDIMENTO
-
pagina 6
RUBRICHE
-
pagina 7-8
Il prossimo 25 Maggio la comunit di
Carpineto sar chiamata alle urne per l
elezioni amministrative, in cui si sceglie-
r il primo del paese.
Il Sindaco ancora in carica, ha dichiarato
di non ricandidarsi dopo il suo attuale
terzo mandato.
I presupposti per una campagna elet-
torale molto accesa ed elezioni impre-
vedibili si fondano su un una carica da
sindaco presieduta da due decenni dallo
stesso partito, il che mette in difcolt il
cittadino, chiamato a scegliere tra una
realt ormai assodata e un neo-partito,
che dal suo canto si propone come una
valida alternativa. Sono state presenta-
te due liste tra cui si avr uno scontro
diretto data la loro opposizione, una del
Partito Democratico, laltra Nuova lista
civica progetto Carpineto.
Nel frattempo, la voce del popolo recla-
ma una giustizia di cui si persa qualsi-
asi traccia per via dello sperpero, corri-
sposto a crescenti detrazioni sulle buste
paga nella voce tasse comunali, e spe-
ra che entrambi le opzioni possibili siano
allaltezza delle sue necessit.
John Keating
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2
Speciale Elezioni
Carpineto alle urne
Se, come disse un famoso
politico britannico, le elezioni
sono la vendetta del cittadino,
il prossimo 25 Maggio assiste-
remo ad una tragedia politica
senza precedenti. Il perch
non difcile da spiegare ed
riassumibile in un semplice ma
eloquente numero: 18,5. Tanti
sono in percentuale i disoccu-
pati a Carpineto Romano, un
numero record e di gran lunga
superiore alla media nazionale
che del 12,2% (anno 2013,
fonte Immobiliare.it). E, come
si sa, laumento del tasso di
disoccupazione da sempre
inversamente proporzionale
al tasso di fducia e alla par-
tecipazione nei confronti della
politica da parte dei cittadini.
Se poi a questo numero som-
miamo tutte le persone (tante
purtroppo) che hanno perso il
lavoro in questi ultimi anni e a
tutte le persone che per fortu-
na non lo hanno perso ma che
comunque hanno subito un
duro colpo dalla crisi economi-
ca, il timore che il numero di
astenuti alle prossime elezioni
sar elevatissimo o comunque
mai registrato nel nostro pae-
se, quanto mai reale. Per un
paese che non ha mai deluso
le aspettative e che ha sempre
risposto positivamente al ri-
chiamo delle urne sarebbe una
grande delusione.
Certo le elezioni comunali sono
diferenti da tutte le altre. Si
perch il candidato pu essere
il tuo amico, il tuo vicino o il
tuo parente, lo conosci e ma-
gari lo voti a prescindere dalla
lista che capeggia o di cui fa
parte. Magari per lui ti fai pas-
sare lincazzatura, ti turi il naso
e vai a votare. Perch in fondo
le elezioni comunali sono lul-
timo baluardo di democrazia
rimasto, dove chiunque pu
partecipare, dove abbiamo pi
voce in capitolo perch il no-
stro voto non rappresenta un/
cinquantottomilionesimo ma
un/cinque millesimo, dove le
preferenze ancora non vengo-
no abolite e dove, con la poli-
tica, hai poco da guadagnare
e molto da perdere. La gente
lo sa e per molti questo ha
un signifcato. Fare politica in
un paese vuol dire metterci la
faccia (e a volte anche perder-
la) e questo alla fne viene ap-
prezzato dai pi.
Detto ci passiamo ai fatti: il
26 Aprile alle 12.00 scadu-
to il termine ultimo per la pre-
sentazione delle liste. 2 liste
si contenderanno la poltrona
di Sindaco e 26 candidati si
contenderanno le 12 da Con-
sigliere (8 in maggioranza e 4
in opposizione). Da una par-
te ci saranno di nuovo i De-
mocratici per Carpineto che,
dopo labdicazione del Sinda-
co uscente Quirino Briganti,
candidano Matteo Battisti, 37
anni, vittorioso nelle Primarie
del 6 Aprile contro Luigi Cac-
ciotti, anche lui in pista con la
medesima lista nonostante la
sconftta,. Lista che, a quanto
pare, presenter gran parte
dei consiglieri e degli asses-
sori uscenti pi qualche inne-
sto proveniente dai giovani del
Partito Democratico.
Dallaltra parte ci sar Arman-
do Porcari, 48 anni, a capeg-
giare la nuova Lista Civica
Progetto Carpineto. Una lista
composta da persone vergini
dalla politica, priva di consi-
glieri comunali uscenti e con
molti giovani e facce nuove al
proprio interno.
Probabilmente sar una cam-
pagna elettorale diversa ri-
spetto a quella di 5 anni fa.
Una tornata elettorale che re-
ster tra le pi belle, parteci-
pate e coinvolgenti mai avute
a Carpineto. Ma non per que-
sto vuol dire che sar meno
intensa e meno interessante.
Come gi detto, spetta alla
politica riavvicinare il popolo.
E la storia ci insegna che non
esiste momento pi giusto
di una campagna elettorale.
Lauspicio che vengano mes-
si da parte i personalismi che
bene non hanno fatto al nostro
paese e che si parli di conte-
nuti, di programmi, di proget-
ti concreti e fattibili. questo
che vuole sentire la gente che
stanca della solita retorica
stantia, trita e ritrita e delle
solite promesse irrealizzabili.
Quella gente che non ha biso-
gno di una citt darte ma che
si accontenterebbe sempli-
cemente di una citt vivibile,
che garantisca benessere e da
dove non deve sentire la ne-
cessit di scappare. questo
che vogliono i carpinetani, non
bisogna deluderli.
Chacun son got
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3
Tutor Carpinetana
Rallenta il traffico, accelera la protesta
Appresi la notizia una sera al
bar. Hanno istallato gli au-
tovelox. Uno vicino lhotel/
ristorante La Noce, sulla Ca-
silina, e un altro sulla Carpi-
netana, vicino il deposito del-
la (ex) Gaia. Jate piano ca
ve saleno!. Lufcialit della
notizia arriv dopo un paio
di giorni, luned 14 aprile. Il
Comune di Segni, infatti, con
un comunicato pubblicato sul
proprio sito web istituzionale,
aferm: Alla luce dei ripetu-
ti sinistri stradali spesso con
conseguenze mortali avutisi
negli anni scorsi, nonch del-
le molteplici segnalazioni dei
residenti, lAmministrazione
Comunale ha deciso di in-
stallare delle apparecchiature
fsse per il controllo della ve-
locit lungo i tratti della stra-
da Casilina e Carpinetana che
attraversano il territorio di
Segni. [ ] Chiediamo quindi
la massima collaborazione nel
rispettare i limiti di velocit
indicati, ossia 50 km/h sulla
Carpinetana e 90 km/h sul-
la Casilina. Dal comunicato
si pu apprendere, dunque,
che il provvedimento sta
adottato a causa dei nume-
rosi incidenti stradali, spes-
so mortali. La motivazione
(assai poco veritiera) ha la-
sciato sbigottiti sia lopinione
pubblica sia i politici del cir-
condario, scatenando le loro
reazioni. Immediatamente,
su Facebook, c stata una
aggregazione virtuale tra gli
automobilisti dei vari paesi li-
mitrof, (Carpineto, Montela-
nico, Gorga, Gavignano). Il ri-
sultato stata la creazione di
un gruppo aperto: Autovelox
Carpinetana. Gli iscritti sono
moltissimi (1300), cos come
i commenti e i post. Uno de-
gli scopi del gruppo, quello
di raccogliere il maggior nu-
mero di frme per poter, nel-
le migliori delle ipotesi, ri-
muovere le apparecchiature,
oppure aumentare il limite a
70 km/h. Le reazioni per,
come anticipato prima, sono
arrivate anche dal mondo po-
litico. Il primo a manifestare
il proprio dissenso stato il
sindaco Quirino Briganti, ri-
volgendo una lettera ufciale
al sindaco di Segni, Stefano
Corsi. Il primo cittadino car-
pinetano richiede la sospen-
sione dei rilevatori, causa di
un difuso malcontento tra la
popolazione dei vari comuni.
Inoltre, richiede, che lAstral
(ente responsabile della ge-
stione stradale) revisioni i
limiti di velocit della Carpi-
netana e metta in sicurezza
dei tratti di strada veramente
pericolosi come lincrocio di
Gavignano. Pensieri condivi-
sibili da tutti, che ritrovano
conferma anche nelle dichia-
razioni ufciali del sindaco
di Gorga, Nadia Cipriani. Pi
tardi, arrivato anche il pa-
rere del sindaco di Colleferro,
Mario Cacciotti, il quale ha
parlato di un possibile efetto
boomerang; infatti un ecces-
sivo rallentamento potrebbe,
anchesso, causare incidenti.
Il malcontento cittadino e le
dichiarazioni dei politici, di-
mostrano, che listallazione
degli autovelox/tutor , per
il comune di Segni, solo uno
strumento per fare cassa, a
spese dei cittadini forestieri.
Basandoci su questa conside-
razione, molti automobilisti,
per evitare sanzioni, percor-
rono strade diverse. La stra-
da pi trafcata Via Conso-
lare Latina ( Pantano). Qui il
trafco raddoppiato, dan-
neggiando, e non poco, i re-
sidenti. Ma, negli ultimi gior-
ni, sembra che qualcosa si
stia muovendo. Il sindaco di
Segni, infatti, sembra abbia
inviato una lettera allAstral,
per richiedere linnalzamento
del limite a 70 km/h. Inoltre,
come si pu apprendere dal
gruppo di facebook, sembra
che dalle pratiche di auto-
rizzazione dellAstral non c
nessuna approvazione allu-
tilizzo dei tutor, ma solo au-
tovelox. Quindi, un eventuale
sanzione rilevata sulla veloci-
t media, non sar valida o
comunque potr essere con-
testata. Sfatato il mito (tu-
tor? autovelox/tutor? tutor/
autovelox? AUTOVELOX! ),
lopera di prevenzione del
Comune di Segni si rivela-
ta un grande fop! Creando
molti pi disagi che vantaggi.
Forse i 150mila per il noleg-
gio (50mila ogni anno per
tre anni) potevano essere in-
vestiti in modo pi intelligen-
te e utile. Magari comprando
una nuova auto blu!
Zoran Ban
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4
La memoria carpinetana
Quando la storia graffi Carpineto
Se si prendesse come valida
la concezione Machiavellia-
na del tempo, secondo cui
tutti lomini e tutti li tempi
tornano, dovremmo avere
di che preoccuparci. La sto-
ria va apprezzata, studiata e
soprattutto capita. Che bello,
il 25 Aprile dormo, mi sveglio
tardi, non lavoro, non vado a
scuola! Si, ma perch? Ebbe-
ne, sicuramente qualcuno
restato a digiuno di storia per
un bel po di tempo, per tale
motivo lo strumento giornali-
stico fero di rinfrescare le
memorie assopite, andando
alla ricerca di eventi dimen-
ticati e delle nostre radici. Il
25 Aprile 1945 ci fu la libera-
zione dalle forze nazifasciste,
che dopo anni di strenui com-
battimenti, fnalmente si riti-
rarono dal suolo patrio, gra-
zie allinarrestabile avanzata
degli Alleati da sud, e grazie
alle opere di sabotaggio e
guerriglia intraprese dai co-
raggiosi partigiani. La storia
si srotola in milioni di avveni-
menti, che fecero piangere il
mondo intero per ben 6 anni
(1939-1945), toccando po-
sti remoti del pianeta (Isole
Salomone, El Alamein, ecc.)
e persino il nostro paesino.
Come poter restare fuori dal-
la storia? Anche le famiglie
carpinetane sperimentarono
sulla propria pelle lirrazio-
nalit della guerra. Potrebbe
fnire nel dimenticatoio tutto
ci che accadde in quegli anni
terribili? Gli occhi dei bambi-
ni che videro cose che non
avrebbero dovuto, i giovani a
cui fu negata la freschezza, le
infnite storie che non sareb-
bero pi state scritte, i fgli
che non sarebbero pi nati.
Il senso delle soferenze pa-
tite va dato nel momento in
cui queste lasciano il segno,
perch solo allora possono
essere comprese, combattu-
te e servire da monito per il
futuro. Lo scorso 12 Aprile, si
tenuta una conferenza mol-
to interessante nel chiostro
di San Pietro: la giornata
stata organizzata dallammi-
nistrazione comunale, ed ha
visto la partecipazione super-
ba di esperti e giornalisti, che
hanno saputo ripercorrere le
tracce storiche di Carpineto
durante la seconda guerra
mondiale, fno a commemo-
rare ( vero scopo dellinizia-
tiva) il 70 anniversario dei
bombardamenti e cannoneg-
giamenti su Carpineto. Pre-
senti allincontro lo storico
Luigi Zaccheo, Gioacchino
Gianmaria, Fabrizio Garroni,
oltre chiaramente allentou-
rage comunale. Gli storici e
giornalisti hanno mostrato al
pubblico reperti ( come el-
metti e pagine di giornale)
e apportato curiose informa-
zioni, che si sono legate per-
fettamente al lavoro carta-
ceo presentato dal Professor
Stefano Gelsomini, insieme
alle classi della scuola media
Leone XIII: i ragazzi hanno
brillantemente realizzato un
libro 1944-2014, Voci della
memoria: i giorni dei bombar-
damenti e cannoneggiamen-
ti a Carpineto Romano nella
primavera del 1944, pieno
di testimonianze dei pi an-
ziani della nostra comunit,
i quali vissero quei tremendi
istanti con ansie e paure. Tra
i moltissimi dati si parlato
anche delle c.d. marocchi-
nate, ovvero violenze, reati,
di cui si macchiarono i soldati
di colore francesi, provenien-
ti dalle colonie africane, nei
confronti della popolazione
locale. Un momento impor-
tante stato anche il ricordo
dellex sindaco ( e partigiano)
Giulio Cacciotti e suo fglio Fi-
lomeno, i quali rimasero uc-
cisi sotto i bombardamenti
del 21 maggio 1944, in via
La Costa, mentre cercavano
di avvertire la popolazione
dellarrivo dei bombardieri.
Lincontro si concluso con
delle immagini proiettate sul-
lo schermo e commentate dai
giovani studenti carpinetani,
che hanno reso pubbliche le
numerosissime fonti storiche,
grazie alle quali hanno potu-
to compilare il libro. Come si
evince, la storia deve essere
ricordata; le radici, le memo-
rie, le soferenze e sacrifci
bisogna che siano onorati.
Bisogna informarsi, leggendo
pi fonti e punti di vista ( vin-
ti e vincitori) perch solo in
questo modo si rende omag-
gio alle numerose vittime
della follia umana e alla ve-
rit. Un estremo gesto di af-
fetto verso coloro che diedero
la loro vita, ieri, per far si che
noi, oggi, vivessimo la nostra.

Azzeccagarbugli
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5
Crescita il potenziale inespresso
Questa una storia di gio-
vani, lavoro e valorizzazione
territoriale.
Me lha raccontata lamico Lu-
cio Risi, sotto le feste ritor-
nato a casa da Lecce, dove
attualmente sta costruendo il
suo futuro insieme ad altri due
amici, come lui neolaureati in
ingegneria edile-architettura
e gi suoi colleghi di univer-
sit. Propositivi e coraggiosi,
grazie allappoggio di un im-
prenditore che ha creduto in
loro, hanno investito tempo e
denaro per la costituzione di
un gruppo di progettazione,
lAaTD (Architettura a tem-
po inDeterminato) che, dopo
essersi fatto apprezzare nel
campo della progettazione, si
sta sta segnalando allinterno
di un pi ampio esperimento
denominato iArchitettura.
Pensato anche contro la crisi
che ci investe, si tratta di un
laboratorio di progetti aperti
alla citt, dove confuiscono
le capacit di giovani profes-
sionisti fnalizzate alla riquali-
fcazione e valorizzazione ur-
bana del centro salentino.
In cosa consiste iArchitettura
presto detto la riconversio-
ne di uno spazio fno a poco
tempo fa inutilizzato, nel qua-
le artisti, artigiani, designer,
ingegneri, architetti fanno im-
presa a partire dalla ricerca.
Basato sulla condivisione de-
gli spazi e dei saperi (cowor-
king) e sullabbattimento dei
costi di gestione (aftto e
bollette), un modo intelligen-
te che determina unapertura
del sistema imprenditoriale al
mondo giovanile. A ben vede-
re un generatore di vantaggi
molteplici e diferenziati lo
sfruttamento di unarea altri-
menti dismessa; la creazione
di una vetrina per i giovani;
larricchimento del territorio
per il Comune nelloferta di
lavoro e servizi alla cittadi-
nanza.
Cotanta realt non poteva
certo passare inosservata agli
occhi dellamministrazione
leccese, che lha prontamen-
te ingaggiata per la rincorsa
allobbiettivo per cui sta cor-
rendo da qui a dicembre Lec-
ce 2019, ovvero la candida-
tura a capitale europea della
cultura nellambito di un con-
corso bandito dalla UE. Fine
storia, inizio rifessione.
Fatte le dovute proporzioni,
la chiacchierata ha fatto ve-
nire in mente la possibilit di
emulare liniziativa, o comun-
que lo spirito che la contras-
segna, nel nostro comune. Da
parte dei privati, ma soprat-
tutto del pubblico. Sfruttando
cosa, intuibile lauditorium.
Possibile che torni buono solo
per ospitare una tantum la
sorridentissima delegazione
polacca per poi tornare ad es-
sere per il resto dellanno sce-
gliete voi quel che vi piace di
pi tra cattedrale nel deserto
o ecomostro.
solo un esempio, ma da che
venne accostato ad unidea di
polo universitario, chi scrive
ha sempre immaginato quel
posto come una cittadella
della cultura e della formazio-
ne agenzia di socializzazione
e crescita, laboratorio di idee,
ma pure fucina di talenti dove
passioni e capacit (scientif-
che, tecniche, letterarie, arti-
stiche) di centinaia di ragazzi
curiosi dogni cosa potessero
susseguirsi e vicendevolmen-
te alimentarsi in una casa co-
mune, cos creando un vorti-
ce virtuoso fatto di continuo
confronto-scambio, inevita-
bilmente arricchente. Invece
no. Ma perch Cosa e in quale
misura ci manca tra volont
di fare, coraggio imprendito-
riale giovanile, lungimiran-
za amministrativa, capacit
progettuale degli assessori di
turno.
Come per lauditorium, lo
stesso discorso vale per gli
impianti sportivi oppure per la
montagna, risorse mai davve-
ro sfruttate. A costi realmen-
te sostenibili e senza cliente-
lismi da soliti furbi, possibile
che altrove interessanti idee
si possano realizzare e qui no
Certe volte verrebbe voglia di
non credere in niente e nes-
suno. Poi si volge lo sguardo
ai fgli e ai nipoti e, resisten-
do, ci si vieta ogni resa.
Tom Busseco
Sappiamo e vogliamo, ma non possiamo
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RETROCESSIONE
Leggi ed emendamenti di una politica marcia
Cari lettori, mediante questo titolo non voglio illudervi parlando di calcio, bens vorrei rac-
contarvi la storia di un Paese dove un rappresentante del popolo, pu mettersi a completa
disposizione della criminalit organizzata e non per questo essere imputato per tale reato. Voi
mi direte ma come, tale reato non c! Difatti signori miei proprio questo il signifcato del
titolo di codesta storia. La retrocessione di un Paese che invece di porre a fondamento basi
solide per lo sviluppo di una societ legalizzata, va ad intaccare ed a stravolgere quella parte
di legislazione gi presente e che al contrario dovrebbe essere adattata alle continue trasfor-
mazioni della societ odierna. Mi scuso per la nota quasi ironica perch di fatto c davvero
poco da ridere. Il 16 aprile 14 lAula del Senato ha approvato il disegno di legge sulla riforma
dellarticolo 416ter codice penale, in materia di scambio elettorale politico-mafoso, ovvero
il patto che avviene tra membri appartenenti alle istituzioni o che concorrono ad una carica
istituzionale e membri della criminalit organizzata in occasione del voto. Tale norma non
riuscita nel periodo antecedente la nuova formulazione e conseguente approvazione, a garan-
tire unadeguata tutela rispetto allinfltrazione delle mafe nella vita istituzionale del nostro
Paese, proprio perch considerava solamente il denaro quale termine di scambio a fronte di
protezione elettorale. Qui di seguito il testo precedente dellart. 416ter c.p.
La pena stabilita dal primo comma dellart. 416bis (da 7 a 12 anni) si applica anche
a chi ottiene la promessa di voti prevista dal terzo comma del medesimo articolo
416bis in cambio dellerogazione di denaro .
Molto pi spesso, come noto, invece, il patto trova occasione nella promessa di informazio-
ni su appalti pubblici, posti di lavoro da garantire ai clan presenti sul territorio, interdizione
dellazione repressiva delle forze di polizia, nomina ad infuenti incarichi istituzionali o nel set-
tore privato. Gli emendamenti che sono stati apportati alla disposizione in questione, possono
essere visti sotto diversi punti di vista, giacch trovano consenso in primis nel procuratore
nazionale antimafa Franco Roberti e successivamente nei vari esponenti di partiti politici
quali Forza Italia e Partito Democratico, non di certo nelle fla dei parlamentari pentastellati i
quali hanno cercato in tutti i modi di difendere il testo emendato a Palazzo Madama, il quale
manteneva la pena edittale di anni 7 nel minimo e di anni 12 nel massimo, nonch manteneva
la parola qualunque prima di altre utilit, che serviva di fatto ad ampliare la portata appli-
cativa della norma, incriminando qualsiasi utilit che veniva richiesta nel patto tra il politico
e la Mafa. Inizialmente infatti, la proposta di legge, che trae spunto dalliniziativa Riparte il
futuro, petizione lanciata da Libera e gruppo Abele che ha trovato larghissima adesione nel
Paese, proponeva un correttivo alla norma, inserendo le parole o di altra utilit tra le ragio-
ni dello scambio, con lefetto di estendere lapplicabilit della fattispecie criminosa, renden-
dola dunque pi efcace nella prevenzione del voto di scambio che, oltre a condizionare scelte
strategiche della vita del Paese, vincola la libert elettorale, trasformando il voto del cittadino
in merce da barattare. Qui di seguito la disposizione approvata nella prima lettura al senato:
Chiunque accetti la promessa di procurare voti mediante le modalit di cui al terzo
comma dellarticolo 416-bis in cambio dellerogazione o della promessa di eroga-
zione di denaro o di qualunque altra utilit ovvero in cambio della disponibilit a
soddisfare gli interessi o le esigenze dellassociazione punito con la stessa pena
stabilita nel primo comma dellarticolo 416-bis (dunque con la reclusione da sette a
dodici anni). La stessa pena si applica a chi promette di procurare voti con le moda-
lit di cui al primo comma.
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Lattuale formulazione, emendata alla Camera perch sentita troppo rigida da Forza Italia e
centro destra, in concerto successivamente con PD, vede cancellato il principio della punibilit
del politico che si mette a disposizione dellorganizzazione mafosa, nonch come suddetto la
riduzione della pena (da 4 a 10 anni) e la riduzione dellambito di applicabilit con la cancel-
lazione della parola qualunque. Qui di seguito la nuova formulazione:
Chiunque accetti la promessa di procurare voti mediante le modalit di cui al terzo
comma dellarticolo 416-bis in cambio dellerogazione o della promessa di erogazio-
ne di denaro o di altra utilit punito con la reclusione da quattro a
dieci anni. La stessa pena si applica a chi promette di procurare voti con le modalit
di cui al primo comma.
La disposizione cos come approvata, trova la delusione dei magistrati che si trovano in prima
linea nel contrasto al fenomeno mafoso. Nicola Gratteri, Procuratore aggiunto della DDA di
Reggio Calabria, dice che questa tuttaltro che una norma perfetta, semplicemente perch
per il politico continua ad essere conveniente delinquere, considerata la possibilit di esse-
re giudicato con rito abbreviato, la buona condotta e relative attenuanti, infne ci che si va
a scontare meno di 1/3 della pena. Allo stesso tempo precisano Gratteri e Di Matteo
occorrerebbe anche aumentare le pene del 416-bis per il reato di associazione mafosa. Ad
oggi non incute alcun timore nel mafoso perch sa che stare in carcere 5 anni, non nulla
in confronto al potere acquisito e che ritrover uscito dal carcere. E stiamo parlando di uno
dei reati pi gravi della nostra epoca, che ha permesso di avere in Parlamento politici collusi
con la mafa. Dunque ci che ci viene imposto, lesigenza di renderci edotti sulle scelte fatte
dal nostro Parlamento, proprio perch ormai, la prassi consolidata e che tanto garba ai nostri
politicanti : fatta la legge, trovato linganno.
Lionel Hutz
Pillole di Storia
APRILE
Il 27 Aprile 2006 inizia la costruzione a New York della Freedom Tower,
edificio pi importante del nuovo World Trade Center. La costruzione sorge a
Lower Manhattan , nello stesso luogo dove fino al 2001 cerano le Torri Ge-
melle. Ideatore del progetto stato Daniel Libeskind, il quale per dovuto
andare incontro alle numerose modifiche richieste da parte dello sviluppatore
Larry Silverstein, ed ha dovuto inoltre tener conto delle questioni di sicurez-
za avanzate dal New York City Police Department ( il dibattito maggiore si
avuto riguardo il numero di piani e lo sviluppo in altezza, in vista di un futuro
attacco terroristico). Ad ogni modo la torre della libert, alta 541 metri ( 1776
piedi, come lanno dellindipendenza americana), oltre a rendere omaggio
alle 2752 vite spente quel fatidico 11 Settembre 2001, inneggia alla voglia di
rinascita e alla tenacia che tutti dovrebbero ricordare pi spesso a se stessi;
un palazzo che certo, sviluppato in altezza, ma soprattutto in profondit:
quella dei ricordi del cuore.
Azzeccagarbugli
Carpineto Romano, 27/04/2014
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Storie di Donne Immortali
Beatrice Lilli: la vita vince su ogni forma di violenza
Il libro testimonianza sintitola Rose rosse: rosse come lamore spesso malato
e sbagliato, come il sangue delle ferite nascoste per anni, difficili da rimargina-
re. Nel cuore di Beatrice Lilli faceva freddo, tanto freddo: il ghiaccio intrappo-
lava i sogni di bambina che raccontavano di una famiglia felice e unita, in cui i
sorrisi avrebbero riempito anche le giornate pi grigie e gli abbracci avrebbe-
ro aiutato a non sentirsi mai soli. Sognava tutto ci che a lei era mancato da
sempre. Diciassette anni di violenza sotto un tetto che non era pi casa: era
linferno. Nel suo libro descrive scene di ferocia inaudita, consumata su una
donna, madre e moglie; si disegnano nella mente di chi legge con una nitidez-
za angosciante. Eppure Beatrice ha guardato negli occhi dei suoi figli e ne ha
catturato la speranza: il tentato suicidio, la mancata denuncia, la paura erano
montagne da scalare, ma non sarebbe stata sola. Ha vinto perch ha stretto in
pugno la sua vita e quella dei suoi piccoli; ha denunciato quel porco che diceva
di amarla ed resuscitata, pi forte e pronta per regalare la sua testimonian-
za. Perch la violenza domestica non solo fisica, economica, sessuale, ma
anche psicologica, e molte volte le vittime restano nel silenzio e nella paura.
Che Beatrice sia lesempio della vita che non si ferma, anche quando arrendersi
sembra lunica strada.
Veritas filia temporis

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