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Anno 2 - Numero 15

Il Ve(T)ro
Periodico intramurario dinformazione trasparente
14/04/2013
il Ve(T)ro posa al capolinea degli autobus

GAIA, ALTRO CAPITOLO. CARPINETO, SOLITI VIZI.


Numero ricco quello che avete tra le mani. Per la quantit di notizie, ma soprattutto per limportanza che rivestono data la loro attinenza alla nostra quotidianit. Partiamo con lassorbimento di GAIA in Lazio Ambiente. abbiamo ripercorso velocemente le tappe del Consorzio, i momenti salienti della gestione, fino alla recente conversione. E ci siamo interrogati a proposito delloperazione: perch stata fatta? Quanto potrebbe costarci? pi o meno conveniente? Proseguiamo con la penna tagliente di Alone in the dark, che ci strappa un sorriso amaro sulla condizione pietosa del manto stradale del nostro paese: problema, verrebbe da dire, atavico se non fosse unoffesa agli sforzi dei nostri vecchi, che vivevano tuttaltra e pi difficile epoca. Ma vero anche che spesso ci facciamo male con le nostre mani, come denuncia lo scempio del nuovo Parco Unit dItalia (ex Villa Marilena) imbrattato da mani fin troppo zelanti. Unopera da poco finita e adesso rifinita da pseudo-writer neanche metropolitani. Chiusura culturale: limportanza del Carpineto Music Festival come evento dalta qualit purtroppo ancora inversamente proporzionale al successo che riscuote: poche, troppe poche presenze allAuditorium. Sar importante non scoraggiarsi, insistere e, - vuole essere un consiglio da interessati, non un rimprovero da qualunquisti - magari, pubblicizzare di pi, meglio e per tempo liniziativa. Chiusura a tema radiofonico, con la risposta ad un lettore che ci ha scritto a proposito del progetto lanciato da queste colonne. Con la classica rubrica Pillole di Storia, anche per questo numero tutto. Speriamo vi interessi.

Astutillo Pioverane
POLITICA pagina 2

CRONACA pagina 3-4-5

CULTURA & SPETTACOLO

RUBRICHE pagina 7

pagina 6

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Da Gaia a Lazio Ambiente


Di carrozzone in carrozzone
Il 15 Marzo 2013 stato ratificato con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei circa 500 lavoratori del Gaia, laccordo per il passaggio delloramai vecchio Consorzio alla nuova azienda regionale Lazio Ambiente. Grande soddisfazione stata espressa dai protagonisti della controversa ed estenuante trattativa, ossia il Sindaco di Colleferro e lAmministratore unico dellinhouse regionale Vincenzo Conte: In un momento cosi particolare per il paese, salvare 500 posti di lavoro non stato facile gridano allunisono. Bene, bel lavoro. Ma il passaggio alla nuova partecipata regionale desta non poche perplessit che non possiamo fare a meno di notare e quindi di sottoporre alla vostra attenzione. Ma andiamo per tappe: la tormentata (pi per noi cittadini in realt) vita del Consorzio GAIA parte da lontano visto che nasce nel 1997 per volere di 9 comuni (tra cui quello di Carpineto Romano) con lintento di garantire un servizio di gestione dei rifiuti efficiente ed efficace. Nel 2004 il Consorzio diventa una Societ per Azioni. Un passaggio che si riveler molto dispendioso (eufemismo) alla luce dei numerosi investimenti che da quel momento in poi verranno fatti: investimenti che nella maggior parte dei casi con lambiente urbano e la gestione dei rifiuti hanno poco a che fare, come lacquisto dei campi da golf a Fiuggi e di vari stabilimenti termali. Nel 2007, dopo aver accumulato la bellezza di 333 milioni di Euro di debiti, lavvento della gestione commissariale. Lallora commissario straordinario Lolli per far fronte alla disastrosa situazione in cui versava il Consorzio, fu costretto ad adottare dei provvedimenti a dir poco drastici pur di evitare il collasso economico-finanziario del GAIA: dimezzamento dei dipendenti (si passa dalle 1145 unit alle attuali 487), vendita di alcuni rami aziendali e messa in liquidazione di altre societ del Consorzio. Nel 2011 il Consiglio Regionale del Lazio decise grazie allapprovazione del progetto di legge n. 9828 del 05/05/2011, di rilevare mediante la costituzione di una Societ per azioni (Lazio Ambiente appunto) il Consorzio stesso. Nel 2012 viene fatta giustizia: vengono individuati e condannati dalla sentenza n.428 della Corte dei Conti i vecchi dirigenti come responsabili dello sperpero economico che port il GAIA ad un passo dal chiudere i battenti. Quindi il 2013 e i fatti su citati. Ora passiamo alle perplessit: Innanzitutto, il tetto massimo di 20 milioni di Euro stabilito dalla Regione Lazio e messo a disposizione per lacquisizione del GAIA, baster per coprire lintera operazione? I comuni confluenti avranno un minimo di rappresentativit (come lAssemblea nel Gaia tanto per intenderci) e quindi possibilit di controllare i bilanci e partecipare al processo decisionale sulle delibere ad esempio, allinterno di Lazio Ambiente? La TARSU rimarr invariata? Oltre al Comune di Colleferro (di cui bene sottolineare la partecipazione allacquisizione e alla gestione della newco. e la scelta di rinunciare ai crediti pregressi verso lallora Consorzio GAIA pur di veder nascere Lazio Ambiente), chi altro interessato a questa societ? Sono tutte domande alle quali necessario dare risposte. Si perch inutile negare che Lazio Ambiente nasce in seguito ad un disastro partitocratico chiamato GAIA e su di essa non c stata molta chiarezza da parte delle Istituzioni preposte. Ed lecita quindi la preoccupazione dei cittadini, sui quali sprechi e sperperi si sono gi ripercossi abbastanza e temono di veder costituire lennesima azienda regionale con lennesimo consiglio di amministrazione indi per cui presidente, con lauti stipendi e auto di servizio. Viste le premesse c poco da essere fiduciosi: la legge regionale in questione ha una portata troppo grande per essere scritta in modo cosi vago e generico, senza una strategia e un piano industriale adeguato. Il rischio di un nuovo carrozzone dietro langolo. Risparmiatecelo.

Chacun son got

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Vendesi specchietti per allodole


la FPA ITALIA perde il pelo ma non il vizio
Ma che chesso?. Questa stata la prima domanda affiorata nella mente delle persone, che nelle scorse settimane hanno visto affisso sulle porte delle proprie abitazioni e non solo, un foglio recante la scritta: CORSI CON FREQUENZA GRATUTITA PER IL LAZIO. Questi corsi sarebbero gestiti da unazienda, la FPA ITALIA S.r.l., con sede Via Savoia 78 a Roma. Tale azienda, da come reciterebbe la parte superiore del volantino distribuito per il paese, organizzerebbe dei corsi per pi specializzazioni (Lingue, Primo soccorso, Fotografia, Pittura..) in maniera del tutto gratuita. Nella parte inferiore della stessa locandina invece, oltre ad informare i potenziali clienti sul trattamento dei dati personali in linea con le ultime norme sulla privacy e sul rilascio di un attestato di partecipazione a corso concluso, si fa riferimento ad una quota di iscrizione di 91 euro pi IVA. Ma non si trattava di corsi gratuiti? La cosa ci parsa strana, e avvisati anche da qualche cittadino (che ringraziamo per la collaborazione) siamo andati a documentarci. Innanzitutto non potremmo mai gridare ALLA TRUFFA!, perch sarebbe inutile fare del facile allarmismo. Come di consueto noi informiamo i cittadini, cercando di metterli in guardia o per lo meno di spingerli a documentarsi prima di elargire soldi a chicchessa. Su Internet i forum di discussione di persone che hanno avuto a che fare con la FPA ITALIA, si dividono tra chi ne parla bene e chi male. Onde evitare qualsiasi condizionamento e travisamento dei fatti, abbiamo preso come riferimento direttamente il provvedimento n. 21600, della Autorit garante della concorrenza e del mercato del 23/09/2010: questa deliberazione condanna la FCA ITALIA (cio il nome che fino a poco tempo fa aveva la FPA ITALIA) e il titolare dellimpresa Gianluca Verga, ad un pagamento di euro 15000 e il divieto di ulteriori diffusioni per mezzo di volantino o internet delle proposte di corsi, per violazione degli artt. 20 comma 2, 21 comma 1 lettera d), 23 lettera v) del Codice del Consumo. Come possiamo evincere dalle informazioni, lex-titolare della FCA ITALIA, condannato in via amministrativa, lo stesso manager attuale della FPA ITALIA. Nello specifico, la delibera accusa lazienda e il suo titolare, di aver posto in essere pratiche commerciali scorrette che avrebbero avuto lo scopo di indurre in errore i potenziali interessati, visto anche il Regolamento sulle procedure istruttorie in materia di pratiche commerciali scorrette. In poche parole si trattarebbe di pubblicit ingannevole, di specchietti per le allodole. Questa azienda che ha solamente cambiato nome, neanche dopo essere stata condannata ha mostrato redenzione. Alcune persone addirittura si lamentano di non essersi visti riconosciuti i propri attestati, dalle Regioni di appartenenza. Come al solito sembrerebbe che il furbetto di passaggio volesse cercare di arricchirsi sulle spalle di qualche bravo e volenteroso cittadino in buona fede. Ora, alla luce di tutto ci, una mezza idea della situazione descritta verrebbe da farsela, ma lasciamo ad ognuno la libert di pensare autonomamente sul da farsi. Da tutta questa storia, tuttavia una cosa gratuita c per davvero: linformazione. Chi vuole vendervi un prodotto con le migliori intenzioni, non ha bisogno di dirvi bugie! Assicuratevi che non solo voi siate in buonafede, in quanto le cose funzionano bene solo se c collaborazione tra tutte le parti contrattuali. Il ruolo delle allodole lasciamolo ad altri.

Azzeccagarbugli

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Paese dissestato
Tutte le strade portano alla miseria
Inizia la giornata, apro la porta di casa faccio un giro intorno alla macchina, la osservo e decido che ora di partire. Giro la chiave e sono felice, il motore risponde egregiamente, la veglia fa su e gi come le montagne russe. Tutto perfetto. Apro il cancello mi immetto nella corsia stradale e prego. Ci siamo, la vera sfida inizia, osservo con maniacale attenzione ogni singola piega del manto stradale, per i primi 10 metri tutto ok, ma dagli 11 in poi iniziano le buche. Inizia la follia, penso: ce la posso fare anche oggi. Prima buca: la evito facilmente, leggera sterzata sulla corsia apposta mentre non arriva nessuno ed tutto ok. Seconda buca: potrei evitarla, ma sono costretto a prenderla onde evitare un rovinoso incidente frontale. Terza buca: la vedo da lontano molto profonda, rallento per cercare di schivarla senza schiantarmi contro qualcosa e ce la faccio. Sono stato bravo. Quarta buca: comincio a pensare di essere un giocatore di golf, con la differenza che mi sto innervosendo e sono solo 5 minuti che sono in macchina. Sesta buca: Inizio ad enumerare ogni singolo ente preposto al controllo e alla cura delle strade, me ne vengono pochi in mente inizialmente, ma sono certo che la responsabilit non di nessuno poich gli enti competenti hanno delle responsabilit sovrapposte. Mentre finisco di pensare a quanto sia sciocco questo pensiero, cerco di focalizzare mentalmente che devo smetterla di vedere i talkshow e che forse quei sani film western dove uno scende da cavallo e spara a tutti lunico antidoto al nervosismo che continua a salire. Settima buca: la prendo in pieno, salta ogni forma di autocontrollo inizio a maledire le divinit stradali una ad una. Ottava buca: la dribblo con una sterzata repentina e per un pelo non becco un autobus in pieno che agilmente evita un bovino sacro. Nona buca: sono carico, posso superarla senza problemi facendola passare tra le due ruote motrici, ci riesco, mi sento un campione. Spengo la macchina, scendo ringrazio il Signore e vado a lavoro. Questa storia non normale, un paese che vanta di essere la settima potenza al mondo non pu continuare a lasciare le proprie strade in queste condizioni, il manto stradale diventato una groviera. Se interroghiamo qualcuno che ha la competenza, ci dir sicuramente che non ci sono i soldi, allora per favore ridateci i somari, smettiamola di dire che siamo in europa, che il nostro un paese avanzato. Se non pagassimo il 60 % del nostro reddito in tasse potrei anche non lamentarmi, ma siamo veramente arrivati al ridicolo, insomma se queste maledette tasse non le usate nemmeno per dare un manto stradale decente ai cittadini, ma cosa ci fate?? Le autostrade sono privatizzate quindi lo Stato non ci spende un centesimo e infatti sono perfette, le altre strade sono affidate a queste pseudo aziende regionali (inutile nominarle) che le hanno rese impraticabili, si anche divertono a emanare delle ordinanze in cui invitano i cittadini a montare gomme termiche minacciando multe di ogni genere se non si rispetta il diktat. Pretendono che i cittadini montino delle ruote costosissime, perch loro non sono in grado di assicurare la giusta manutenzione e la giusta sicurezza, non hanno i soldi neanche per il sale (siete ridicoli). Questi enti regionali si permettono anche di non pagare tempestivamente le aziende private che hanno lavorato per loro. Ma dove siamo arrivati, ma come lo avete ridotto questo paese cos, ce ne avete messo di impegno per ridurlo a queste condizioni. Vorrei fare un appello agli enti incompetenti: vi prego chiudete per manifesta incapacit, le strade siamo in grado di non ripararle anche da soli.

Alone in the dark

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Vandali cavernicoli
Compaiono scritte sui muri del parco pubblico Unit dItalia
L11 Agosto 2012 numerose autorit, tra cui spiccano i nomi dell On. Renzo Carella e Pina Mauritani presidente del consiglio della provincia di Roma, inauguravano a Carpineto uno dei pi sostanziosi investimenti di riqualificazione locale fatto negli ultimi anni: il Parco Pubblico Unit DItalia. Il progetto prevedeva la ristrutturazione dellex Parco Villa Marilena, riorganizzato in pi aree adibite a vari tipi di svago per giovani ed adulti. Per la ristrutturazione del Parco sono stati impiegati fondi comunali, provinciali che ammontano a circa mezzo milione di euro, numeri considerevoli visto il momento finanziario negativo che ci troviamo ad affrontare. Larea, seppur priva di dettagli rilevanti come la Welcome Area destinata ipoteticamente ad area-relax e a centro dinformazioni, adatta a soddisfare ogni tipo di esigenza del cittadino che, compiaciuto dellopera, ha evitato inutili polemiche riguardo ai costi. Genti di tutte le et, cos, ha potuto usufruire dellarea che divenuta uno dei principali luoghi di aggregazione della citt. Ma come ogni storia felice, arrivano i guastafeste che vanificano gli sforzi dei contribuenti locali: a meno di un anno di distanza dallinaugurazione, sono notevoli i segni di incivilt dei vandali autori di vistosi graffiti in pi zone del parco, geroglifici privi di qualsiasi senso artistico; la lista delle malefatte continua, notiamo infatti nella zona antistante la pista di pattinaggio un secchio in bilico su un appoggio precario che rischia di cadere da un momento allaltro; e, a non finire, stato rotto un faro della luce sotterrato di cui si vede soltanto il vetro della lampada; per non parlare poi delle incisioni fatte su panchine ed alberi. Alla luce di questi fatti, il parco minacciato da persone che ne compromettono lagibilit per le generazioni future annullando le fatiche dei cittadini su cui grava, ogni mese, il peso di ingenti tasse. Al di l del discorso puramente etico e civile, arrivati alle porte dellestate, Carpineto vede lavvicinarsi del periodo pi prospero per leconomia del turismo locale e ben si comprende come scritte prive di senso in una zona centrale del Paese comportino un danno dimmagine per il Paese. Ora che, dopo circa un decennio di sudore dei cittadini e continui lavori di ristrutturazione, la popolazione pu finalmente usufruire di una zona verde organizzata, perch farsi del male con le proprie mani con atti di pura incivilt? Ammesso che siano realizzati dei murales, magari sulle malinconiche pareti grigie della pista di pattinaggio, almeno che siano esteticamente decenti. Dudesons 98 Inter sono le due scritte pi vistose che compaiono nella zona ex-Villa Marilena, e piuttosto sembrano essere segni di ominidi preistorici anzich veri e propri murales. Questa noncuranza del patrimonio locale deturpa lambiente e non permette alle generazioni future di poter usufruire di spazi invece utilissimi per la comunit. Speriamo di non doverne pi scrivere.

John Keating

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Non solo pallio


Carpineto, culla della musica
Dopo numerose edizioni il Carpineto Music Festival di fatto una realt del nostro paese e non solo. Nato dallidea visionaria dei Mordana, gruppo storico del panorama musicale carpinetano che, forte della loro esperienza decennale, decisero il primo Luglio del 2009 di abbandonare la sala prove per dedicarsi a pieno al progetto, dandosi una forma giuridica costituendo lAssociazione Musicale M-Lab (abbreviazione di Mordana Lab). I fini associativi sono la pratica, lo studio, lapprofondimento, in forma collettiva, e la diffusione anche in forma elettronica e digitale della musica e dellarte contemporanea di ogni genere, a questo proposito sono stati organizzati eventi, conferenze, concerti, anche grazie allaiuto costante del comune. Ultimo, in ordine cronologico, quello del 23 Marzo 2013 aperto da Danzeferme, progetto musicale dellex cantante dei SenzaEssenza Gianluca Secco che, parole sue non ha la pretesa di fare canzoni ma di raccontare dei ritratti come se fossero quadri. Ospiti speciali, direttamente dal Regno Unito, gli Ocasan, giunti a Carpineto grazie allintensa collaborazione tra la MLab e Graham Pilgrim, ex fonico della scena musicale inglese, che li ha invitati in occasione del compleanno della moglie Claudia Pugnaloni, ragazza di origini carpinetane. La band ha fatto suonare letteralmente lAuditorium, nonostante i vari difetti acustici della struttura, mentre la notte precedente aveva spaccato La Torre giocando su cover di alto livello. Il trio inglese Indie Pop, che non ha voluto assolutamente niente, ci ha regalato un concerto fantastico che rimarr impresso nelle menti dei presenti. Colpiti dalla bellezza del paese e dal calore dei paesani sono partiti promettendo di tornare (speriamo al pi presto!). Unico neo della serata laffluenza: circa 150 persone. E necessario, quindi, togliersi dalla testa pregiudizi del tipo A ghi so chissi? oppure Ma che ce imo a fa!, segno di indifferenza, indolenza che caratterizza la nostra generazione, e iniziare ad andare in massa ai concerti perch la musica fa parte di Carpineto e deve tornare ad avere un ruolo di primo piano come quando il nostro paese negli anni 70 aveva acquistato lappellativo di Woodstock Italiano. Concludiamo con linvito a sostenere il Carpineto Music Festival, soprattutto durante il periodo invernale in cui lunica alternativa barricarsi nei bar, anche perch gli spettatori sono fondamentali per la massimizzazione del denaro pubblico e ancora di pi per la continuazione del progetto. Lets rock!

Joe Strummer

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Cravatta vs dcollet
linfinita storia dellemancipazione femminile
Numero eccessivo di presenze femminili, questo il movito per cui l Ufficio Centrale della Corte d Appello ha respinto la lista di Amnistia Giustizia Libert proposta dai Radicali in vista delle scorse elezioni regionali nel Lazio. Il bello che non si tratta n di uno scherzo n di un errore, ma di un incredibile verit, del tutto italiana. Ritiro tardivo stato invece definito l umile gesto della candidata Casu, che al limite del possibile ha cercato di salvare il salvabile: si ritirata dalla corsa elettorale in modo tale da pareggiare il numero dei membri di ambo i sessi. Il ricorso al Tar non si fatto attendere e l esito positivo che ne risultato ha ripristinato speranze e dignit al Partito. Ma quante altre difficolt la donna dovr ancora incontrare per usufruire degli stesssi diritti appartenenti agli uomini? Quanti altri ostacoli insormontabili dovr faticosamente superare per scrollarsi di dosso il peso di luoghi comuni e falsi miti? Uomini, volete capirlo o no che una donna pu vestire i panni di madre, casalinga, moglie, lavoratrice ecc tutti rigorosamente in contemporanea? E vero che la politica italiana negli ultimi anni sta muovendo importanti passi verso l introduzione della figura femminile, come vero anche che il numero di personalit in dcollet aumenta pian piano, anche quando si tratta di ricoprire ruoli prestigiosi e sicuramente impegnativi. Al termine delle elezioni finalmente siamo in presenza di un Parlamento e di un Senato giovane e colorato di rosa per il 31 per cento, che sia stato del tutto debellato quel famoso detto che recita cos: chi dice donna dice danno.. ?

Veritas filia temporis

Pillole di storia
10 Marzo
Quante se ne vedono e sentono in giro di questi tempi? Tante, troppe forse. Gravitiamo intorno ad una societ che spinge sempre di pi verso un annichilimento della ragione e della comprensione. Eppure tendere una mano dovrebbe risultare pi facile che sferrare un pugno. Cerchiamo di aiutare, capire, curare, anzich emarginare. LOms (organizzazione mondiale della sanit) nel 2001 ha destinato la giornata del 7 Aprile alla salute mentale: con lo slogan No allesclusione, si alle cure, si vuole dare un chiaro messaggio di solidariet a tutte quelle persone che sono affette da problemi mentali e neurologici (circa 400 milioni di persone al mondo!). Nel 2011 si tennero a Frascati e Bologna dei convegni in cui sono stati coinvolti in prima persona le famiglie delle persone affette da questi disturbi, illustrando anche le azioni promosse dal Dipartimento per la salute mentale dellAUSL di Bologna. In battaglia non si pu sempre vincere purtroppo, ma sapere, mentre si combatte, di avere al proprio fianco persone che noi amiamo e che ci amano a loro volta, gi una mezza vittoria.

Azzeccagarbugli
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La pagina dei lettori


Caro Ettore, innanzitutto grazie della mail, da cui traspare passione per unesperienza vissuta in prima persona. Le tue precisazioni sono utili in pi sensi: confermano limportanza della tradizione radiofonica a Carpineto; completano, arricchendola, la storia delle radio libere nella nostra Comunit; alimentano il dibattito che il Ve(T)ro cerca di stimolare nella cittadinanza. Detto ci, come autore del pezzo voglio specificare che non condivido il termine omissione sulla storia di RC1, poich larticolo da te richiamato e di cui lamenti parzialit, oltre al fatto che doveva rispettare precisi parametri di lunghezza, non aveva - come potrai notare rileggendolo - carattere storico-cronologico (eccetto il necessario cappello introduttivo), quanto scopo propositivo: lanciare il progetto che possa riprendere e rinnovare, con le inevitabile differenze dei tempi, lesperienza di trenta e quaranta anni fa. Sulla cessione delle frequenze, secondo quanto dici, sarebbe importante sapere perch si decise di rinunciare a quel patrimonio e perch il passaggio avvenne gratuitamente. Per eventuali approfondimenti sulla materia, siamo apertissimi ad accoglierli e, gi che ci siamo, la butto l, potrebbe essere materiale utile per un eventuale programma che ripercorra gli anni del come eravamo .

Domenico Feriale
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Carpineto Romano , 14/04/2013

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