Mosca, in cella altri 600 oppositori al regime.

Anche Olga, 17 anni, che leggeva

la Costituzione. Che altro deve fare Putin perché i suoi fan italiani si ricredano? y(7HC0D7*KSTKKQ( +}!"!:!"![

Domenica 4 agosto 2019 – Anno 11 – n° 213 a 1,50 -Arretrati: a 3,00 - a 8,00 con il libro
e 1,50
“Cosa nostra spiegata aieragazzi”
– Arretrati: 3,00
Redazione: via di Sant’Erasmo n° 2 – 00184 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)
tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

L’INTERVISTA Patuanelli, capogruppo M5S OLTRE IL RIDICOLO Renzi, Zingaretti e gli altri La Flat Tav

“Tav, la Lega ci ripensi Il Pd riesce a litigare M

» MARCO TRAVAGLIO

i scuso con i lettori per

o tradisce il contratto” la nostra scelta eccen-

trica di aprire anche ie-

pure sulle mozioni

ri la prima pagina con una noti-
zia, anziché con l’ultima min-
chiata espettorata da Salvini
spiaggiato con la bavetta agli an-
goli della bocca, l’ascella pezzata

per cacciare Salvini

p L’ex segretario annuncia lo “stop” alla
sua raccolta firme: “Rischiamo il ridico-
lo”. Ma prima i suoi seguaci avevano lin-
ciato via web Calenda che chiedeva unità
fra i Dem. La segreteria prova a chiudere
le polemiche, ma il partito è allo sbando
q CANNAVÒ A PAG. 5
Divisi sul “buco” Stefano Patuanelli, capogruppo M5S al Senato
QUERELE Come ai (suoi) bei tempi
q DE CAROLIS E PROIETTI A PAG. 2 - 3
Renzi tiene compagnia
e la panza di fuori sul bagnasciu-
ga del Papeete Beach. Noi, com’è
noto, siamo strani e lo facciamo
strano, il giornalismo: cioè con i
fatti anziché con le parole. Certo,
ci fa ribrezzo un vicepremier
nonché ministro dell’I nt e rn o
Mannelli che insulta i giornalisti che gli
fanno le pulci e dà della “zinga-
raccia” a una rom che gli ha au-
gurato un proiettile in capo. Ne
preferiremmo uno che: non usi i
poliziotti per gli svaghi del pupo
e le minacce a cronisti e conte-
statori; risponda anche alle do-
mande che non gli piacciono; se
una persona lo minaccia di mor-
te, la quereli e, se proprio vuole
dirle qualcosa, non usi riferi-
menti spregiativi alla sua etnia,
ma aggettivi più appropriati e u-
niversali. Tipo “stronza”. Dopo-

Bugani, il veterano 5S, molla Di Maio: all’altro Matteo: attacco dichè, appena insigni colleghi si
stracciano le vesti per le minacce

“Non mi ha perdonato un’intervista” a Padellaro e al “Fatto” “mai viste” alla “libera stampa”
(mai vista pure quella), capiamo
subito perchè un simile cazzaro
q A PAG. 2 E 3
q IURILLO A PAG. 4 veleggi nei sondaggi verso il
40%: perchè avevano fatto ben di
peggio altri due cazzari prima di
lui, B. e Renzi. Solo che ai tempi
7 ARRESTI La banda dello spray seminò il panico in discoteca. Parla il padre di una vittima di B. era come oggi: si indigna-
2009 Il re delle cronache era lui vano soltanto quelli di sinistra. E

Strage Corinaldo: “Quel locale L’estate delle “Papi girl”:

ai tempi di Renzi non si indigna-
va nessuno, perché destra, cen-
tro e sinistra erano sdraiati ai
10 anni e pare un secolo suoi piedi (lo ricorda a pag.4 An-

insicuro ha ucciso i nostri figli” tonio Padellaro, che l’altra sera

p 6 morti per il gioco folle del branco di 19-
21enni. Avevano colpito pure a Disneyland.
Il peperoncino serviva a rubare tutto il pos-
sibile. Il reato: omicidio preterintenzionale
q CURZI A PAG. 14
GIOVANNI FLORIS IL NUOVO SUPERFILM
in tv ha osato rammentare le in-
temerate del bulletto ai pochi
che osavano contestarlo, e s’è su-
bito beccato una minaccia di
VITA DA EUROCASTA ALL’OPERA DI ROMA querela). Ormai Salvini conosce
bene i suoi polli, e li usa a suo pia-
Juncker e gli altri: Ballerini in rivolta cimento sparandone una al gior-
no, nella certezza che l’indomani
benefit, vitalizi e “Insulti e gestacci finirà su tutte le prime pagine e il
giorno appresso tutti lo intervi-
buonuscite d’oro dalla Abbagnato” q A PAG. 11 steranno per sapere se sia pen-
tito della vaccata del giorno pri-
p Pensione da 22 mila euro p Direttrice durissima con ma. Sempre meglio che lavorare,
per il presidente, circa 20 i sindacati: “Col c... che vi POVERO SILVIO: IERI NOEMI attività ormai vivamente sconsi-
mila per la Mogherini. Ma rinnovo il contratto, andate gliata ai politici di successo: in-
ce n’è anche per i deputati tutti a fare in c...”. Elegante E RUBY, OGGI LUPI E PARISI fatti, nel governo giallo-verde,
chi lavora perde voti, punti e co-
q ANTONIO PADELLARO A PAG. 12
q VALDAMBRINI A PAG. 6-7 q ROMAGNO A PAG 15 pertine, mentre chi cazzeggia
stravince.
Ma noi siamo strani e, anziché
inseguire Salvini col suo Trota
BERSAGLI Dai monti a Linate: tour accusato di tutto La cattiveria sull’acquascooter, preferiamo
inseguirlo sui fatti. Tipo quello

Jova, sei peggio di Chernobyl! In Russia, per fare un giro su

» SELVAGGIA LUCARELLI pre e solo colpa di Jo-
vanotti e del suo tour.
un mezzo della polizia, basta
leggere la Costituzione.
In Italia, basta ignorarla
WWW.FORUM.SPINOZA.IT
che abbiamo scoperto ieri a pro-
posito del Tav Torino-Lione.
Che, per inciso, non è un Tav: da-
gli anni 90 il treno ad alta velocità
per i passeggeri è stato riconver-

“Per incontrare Tutte le favole
Bush mi spacciai di Hollywood
per cameriere” alla Tarantino
q FERRUCCI A PAG. 20 - 21
A vete presente la
scena della serie
tv Chernobyl in cui
gli uccelli cadono
stecchiti? Ecco, non era
colpa delle radiazioni. Era
colpa di Jovanotti. Pensate a un
qualunque disastro ambienta-
le degli ultimi 50 anni - da Se-
veso alle sabbie bituminose del
q TAGLIABUE A PAG. 22 Canada - e sappiate che è sem-
E non importa se ai
tempi non c’era al-
cun tour di Jovanot-
ti. Le sue colpe sono
così retroattive che re-
sponsabile dell’estinzione
dei dinosauri non sarebbe né
un meteorite né il cambiamen-
to climatico, ma un remix de
L’ombelico del mondo.
A PAG. 17
tito, per mancanza di passeggeri,
in un treno ad alta capacità per le
merci, peraltro anch’esse scarsi-
MIGRANTI IN MARE ne. E non è neanche un Tori-
E DELITTO REGA:
no-Lione, visto che non è previ-
sto alcun collegamento fra le due
UN PAESE DOVE uscite del buco da 57,5 km. nelle
Alpi, quelle di Bussoleno e di
NULLA È NORMALE Saint Jean de Maurienne, e ri-
spettivamente Torino e Lione.
q FURIO COLOMBO A PAG. 13 SEGUE A PAGINA 24
2 » POLITICA | IL FATTO QUOTIDIANO | Domenica 4 Agosto 2019

SU TWITTER MATTEO SALVINI non rinuncia al- aveva definito “zingaraccia”. Sul suo profilo di commenti favorevoli. Le telecamere di

Il leader della Lega

q la ruspa. Nemmeno sulla spiaggia di
Milano Marittima dove si trova per la Festa
della Lega Emilia Romagna. Ieri si è improv-
insiste: “Ruspa visato deejay: costume da bagno, ciabatte
da mare e cuffie da consolle. Ma ha avuto
contro la zingara” anche il tempo di usare i social per tornare a
inveire contro la donna che gli aveva augu-
rato la morte. E che il ministro dell’Interno
twitter ha rilanciato il video di Rete 4 in cui a
parlare sarebbe il marito della donna. Com-
mentandolo così: “Il marito della zingara
che vorrebbe mi sparassero: ‘Non è giusto
che mi tolgano la casa, io ho rubato tanto
per costruirla’. Che bella famigliola! E c'è chi
li difende... Serve una democratica ruspa!"
ha chiosato Salvini ottenendo una valanga
"Stasera Italia" sono tornate più volte al
campo rom in via Monte Bisbino, nella pe-
riferia nord di Milano. Dove in un primo mo-
mento era stata intervistata la donna che
aveva augurato “un proiettile in testa”a Sal-
vini da cui dice di sentirsi minacciata. “Pen-
so che lui ce l'abbia proprio con gli zingari,
con il nostro popolo".

REBUS MAGGIORANZA Tra fiducia al governo gialloverde e Torino-Lione,

numeri sul filo al Senato. L’incognita dei dissidenti 5S e degli ex forzisti

Toti in soccorso a Salvini

Ma i suoi ora tentennano
» ILARIA PROIETTI bero la differenza. E il loro voto a favore del governo
potrebbe determinare un fatto politico nuovo.

I
totiani sono attesi al varco. Perché il voto di fiducia
Le date sul decreto sicurezza-bis, che la Lega vuole appro- LO SCISMA del governatore ligure oltre a accelerare il
Nell’ultima vare a tutti i costi prima che il Senato chiuda i bat- processo di disgregazione di Forza Italia, ben potrebbe
settimana di lavori tenti per ferie, sarà il banco di prova per verificare se attagliarsi ai progetti di Matteo Salvini. E non solo in Par-
parlamentari prima fanno sul serio. E se davvero sono pronti a puntellare il lamento dove riservisti con ruolo ancillare al Carroccio
della (lunga) pausa governo abbandonando ufficialmente Forza Italia che possono sempre far comodo. Il ‘Capitano’ infatti punta a
estiva sono previsti oggi, nonostante l'emorragia di consensi, è il secondo colonizzare anche le regioni del Sud dove si voterà nel
due voti importanti gruppo in termini di eletti a Palazzo Madama. Nel par- 2020. Come ad esempio in Puglia dove l'uomo di Toti è
tito, per la verità, si ostenta indifferenza per le loro mos- il senatore Luigi Vitali che di Forza Italia è stato coor- Il ministro
5 se. Sulla fiducia e pure sulla mozioni sul Tav che an- dinatore regionale. In Calabria Tonino Gentile, ex po- in consolle
Agosto dranno al voto sempre in settimana. Anche perché l'im- tente sottosegretario alfaniano da mesi lavora a sostegno Matteo Salvini
Inizia il voto sul pressione è che i senatori accreditati dell'uscita immi- del progetto del governatore ligure insieme all'ex sena- ieri al Papeete
decreto sicurezza nente da FI, stiano indugiando un po’ tore Piero Aiello e a una serie di consi- di Milano Marit-
bis: sono previste troppo. E il loro atteggiamento lascia glieri regionali. E lo stesso discorso vale tima, sulle note
in tutto 7 ore supporre che alla fine rimarranno dove Da domani per le altre regioni dove la Lega ha più dell’Inno di Ma-
di discussione, sono, lasciando Toti solo o quasi. Pro- Forza Italia pensa bisogno di radicarsi facendone pagare meli Ansa
poi le dichiarazioni prio per questo il doppio voto in Par- magari il conto a Forza Italia che un tem-
di voto lamento sarà utile a farne il conto ef- di uscire dall’Aula po al sud la faceva da padrona.
fettivo. per non far contare Sono voti ritenuti in libera uscita su
7 A sentire i fedelissimi di Silvio Ber- cui, nel campo del centrodestra vuol met-
Agosto lusconi alla fine saranno davvero pochi gli scissionisti tere le mani anche Fratelli d'Italia. Che
Mercoledì è atteso a “tentare il salto nel buio al seguito del osserva il disfacimento di Forza Italia
il voto sulle governatore ligure”. Ma il problema e- “vittima – secondo Guido Crosetto - di
mozioni Tav. siste comunque perché al Senato i numeri della mag- una sclerotizzazione berlusconiana ininterrotta”. Le vo-
Il documento gioranza sono ballerini e sul testo caro al Carroccio si ci di dentro al partito dell'ex Cav raccontano ovviamente
per il no all’opera registrano le solite resistenze nei 5 Stelle che potrebbero un’altra storia. Di speranza nel capo “che ha sempre por-
è firmato dal M5S. far mancare all'appello voti decisivi, almeno stando al tato il 90% dei voti di Forza Italia”. E dove le battaglie
Per il sì ci saranno pallottoliere. Elena Fattori ad esempio ha già detto che interne, al di là delle belle parole “si sono sempre con-
i testi di Forza non voterà la fiducia. E con lei altri 6 o 7 pentastellati al sumate attorno a una questione: chi farà le candidature
Italia e Pd minimo. Che potrebbero non essere determinanti solo al prossimo giro”. Sempre che un prossimo giro ci sia. Ma
nel caso in cui le assenze dell'opposizione facessero ab- se la barca è messa male, sta peggio chi l’ha abbandonata:
bassare il quorum. Ma se invece non fosse così e il fronte “Fitto, Alfano: sulla carta tutti dicevano di contare in Par-
vasto che va dal Pd a Forza Italia passando per Fratelli lamento e negli enti locali. Alla prova del voto non è stato
d'Italia e Leu, si presentassero regolarmente ai loro po- così”. Forza Italia è sopravvissuta, loro no. E Toti e i suoi?
sti per tentare la spallata al governo gialloverde (che sul- “Per condannarli all'irrilevanza definitiva basterà aspet-
la carta tutti dicono di volere, anche se di più temono il tare che se ne vadano”.
ritorno alle urne), allora sì che i senatori totiani fareb- © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL COLLOQUIO
N
e sono successe tante,
forse troppe. E lo strap-
po con il capo, con Luigi Di
Maio, si è dilatato, diven-
tando una voragine. Così
Massimo Bugani, bolo-
gnese di 41 anni, veterano
del M5S, ha deciso che è ora
di uscire da quella porta. “Mi
dimetto da vice-caposegre-
teria di Luigi Di Maio a Pa-
lazzo Chigi, e lascerò anche
i ruoli di referente del Mo-
vimento in Emilia Romagna
e dei sindaci”.
RIMARRÀ CONSIGLIERE co-
munale a Bologna, l’amico di
vecchissima data di Beppe
Grillo e dei Casaleggio, “per-
ché sono convinto di aver
svolto un grande lavoro in
Comune”. Ma è pronto anche
a un altro addio: “Se dovessi
rendermi conto che la mia
permanenza nell’associa-
zione Rousseau può diven-
Veterano a 5Stelle tare un problema per Davide
Max Bugani, consi- Casaleggio, non avrò proble-
gliere comunale mi a farmi da parte. Voglio
del M5S a Bologna troppo bene ai miei soci e
LaPresse all’a ss o c i a z i o n e ”. Bugani
“Di Maio non mi ha perdonato
quell’intervista: mi dimetto”
Max Bugani Il socio Rousseau lascia l’incarico nella segreteria del vicepremier
“Mi volevano dimezzare lo stipendio, ma io non sono attaccato alle poltrone”
spiega, precisa, e lo ripete più
volte: “Non sono attaccato al-
le poltrone”. E la voce a tratti
s’incrina. Perché racconta la
rottura con il capo politico
del Movimento, con Di Maio,
politica e in parte umana.
“Certe coppie che stanno as-
sieme da anni poi iniziano a
convivere, ma dopo pochi
mesi capiscono di far fatica a
stare vicini” prova a scherza-
re.
Ma la sostanza dei fatti è
cruda, dritta: “È iniziato tut-
to dopo la mia intervista al
Fatto del 19 giugno, in cui au-
spicavo unità nel Movimen-
to e sostenevo che Di Maio e
Di Battista non sono alterna-
tivi ma complementari. Po-
che ore dopo mi chiesero di
non rilasciare più interviste.
E non capisco perché, visto
che io non volevo certo met-
tere in difficoltà Luigi. Rite-
nevo doveroso richiamare
alla compattezza in un mo-
mento difficile, e invitare a
non puntare il dito contro Di
Battista o altri, perché le di-
verse anime del M5S vanno
tenute assieme”. Ma il leader
Tutto è iniziato l’ha presa malissimo. “In
perché ho detto quella circostanza ho capito
al Fatto che il mio ruolo veniva messo
che Luigi e Di in discussione e che non c’era
Battista sono più fiducia in me. E nel giro di
qualche giorno mi hanno fat-
complementari to sapere che il mio stipendio
e non alternativi da vice-caposegreteria sa-
rebbe stato dimezzato per
contenere le spese”. Da lì i-
nizia il grande freddo tra Bu-
gani e Di Maio. Ma tutto si
spezza un paio di settimane
fa, quando il socio di Rousse-
au attacca a muso duro il mi-
nistro dei Trasporti Toninel-
li e il sottosegretario Dell’Or-
co, invocandone la cacciata
per il sì al Passante di Bolo-
gna. “Lo ridirei mille volte,
ho dato 14 anni di vita al Mo-
Ho informato vimento e alle sue battaglie
Beppe Grillo, per la tutela dell’ambiente,
Casaleggio contro opere inutili e costose
e altri amici: ma come l’allargamento di
quello che ci u n’au to st ra d a” ri ve nd ic a
Bugani.
siamo detti
rimarrà tra noi PERÒ AI PIANI ALTI s’infuria-
no, e un paio di giorni fa gli è
Domenica 4 Agosto 2019 | IL FATTO QUOTIDIANO |
La balla del giorno
E MENO MALE
, UNA VOLTA indos-
sava fieramente la
maglietta No Triv (come
CHE ERA UN NO-TRIV
quella, girata sul web, No
Tav). Ma il temposcorre velo-
ce. Così ora Matteo Salvini in-
» FQ voca il sì alle estrazioni petrolifere in in-
terviste a Corriere della SeraeStampa e an-
che nelle dichiarazioni a torso nudo da
POLITICA »3
Milano Marittima. Ma il co-
mitato No Triv non dimenti-
ca e non perdona, ed elenca
ni produttivi), bensì il ministero dello Svi-
luppo economico. Non c’è alcun blocco
delle estrazioni. La legge 12 del 2019 è
stata frutto di una lunga mediazione tra
al capo della Lega tutte le
sue bugie: “Non è il ministe- M5S e Lega e non ha sospeso le attività di
ro dell’Ambiente – e tanto estrazione all’interno delle aree interes-
meno il ministro – a rilasciare titoli o a ri- sate da concessioni”. Infine: “La perdita
gettare istanze di ricerca e prospezione, o dei posti di lavoro non ha niente a che fare
domande di coltivazione (estrazione a fi- con i fatti italiani”. E salutoni al capitano.

L’INTERVISTA Stefano Patuanelli Il capogruppo M5S

in Senato: “Gli eletti piemontesi ci aiutino”

“La Lega ci ripensi

» LUCA DE CAROLIS

Votando sì al Tav
I
l Tav è una ferita che non
smette di pulsare per i Cin-

viola il contrattto”
que Stelle, e da qui a due o tre
giorni in Senato faranno l’ul-
timo tentativo per suturarla, con
la loro mozione contro la tratta
ferroviaria. “In vista del voto ci
appelliamo agli eletti di tutti i
partiti, e in particolare ai sena-
tori piemontesi di Lega e Forza
Italia” invoca il capogruppo
del M5S a Palazzo Madama,
Stefano Patanuelli.
Il Fatto ha rivelato che fi-
nora per la tratta na-
zionale del Tav sono
stati stanziati solo
146 milioni, e che la
linea costerebbe a
tutt’oggi oltre 4 mi-
liardi e 600 milioni
all'Italia, perché la
project review del
governo Gentiloni
che doveva taglia-
re i costi a un mi-
liardo e 900 milioni
non è mai stata ap-
provata dal Cipe.
Che ne pensa?
È evidente che quello dei
tanti soldi da reperire di-
venterà un enorme, effet-
tivo problema per questo
governo se arriverà uno
scellerato sì al Tav. Non
sarà un tema che affron-
teremo in questa mano-
vra, ma si porrà. E mi
chiedo come si possa pen- Alta velocità no dei costi dell’opera. Ma non è terà contro la nostra e a favore di
sare di spendere tutti que- Il premier affatto detto che si debba pagare quelle pro Tav.
sti miliardi per un buco i- Conte ha an- una cifra del genere. Ricordo che Dovrebbe bastare per una crisi
nutile in una montagna nunciato il Sì: per la mancata realizzazione del di governo. Nel contratto con la
quando nel contratto di “Costa più fer- Ponte di Messina si sarebbero Lega c’è scritto che i contraenti
governo c’è scritto chiara- marla che far- dovute pagare penali per 700 mi- “si impegnano a non mettere in
mente che dobbiamo ridur- la”. A sinistra, lioni, ma che poi in sede giudizia- minoranza l’altra parte in que-
re le tasse e introdurre il salario Stefano Pa- ria lo Stato ha vinto tutte le cau- stioni che per essa sono di fon-
arrivato il conto: “Il suo ca- precisare che non ho alcuna minimo. Abbiamo ben altre prio- tuanelli Ansa se. damentale importanza”. E la To-
posegreteria Dario De Falco, intenzione di candidarmi al- rità e ben altre risposte da dare ai Resta il fatto che questo gover- rino-Lione pare esserlo, no?
persona per bene, mi ha in- le prossime Regionali in E- cittadini. no è spaccato, innanzitutto sulla Io ricordo il voto su Radio Radi-
vitato a dimettermi e io ho re- milia Romagna”. Ma ora co- Magari dovreste ricordarlo a Torino-Lione. Tanto che la mo- cale e altre votazioni nelle com-
plicato che Luigi poteva ri- me sta il Movimento? Bugani Matteo Salvini, non crede? zione di voi missioni in cui la
muovermi. Poche ore dopo riflette, poi lo dice: “Ora nei Non abbiamo ancora discusso in 5Stelle impe- Lega ha messo in
mi hanno mandato un prov- sondaggi siamo al 14 per cen- tavoli ufficiali delle risorse. Ma il gna il Parlamen- minoranza il
vedimento con cui riducono to, è il momento più difficile fatto che la tratta nazionale possa to e non l’esecu- M5S, votando
il mio stipendio da 3800 a per il M5S, e sinceramente costare quasi 5 miliardi rappre- La scheda tivo a fermare con gli altri parti-
1600 euro. Io non sono ag- non credo di essere io il pro- senta un nodo per il futuro del l ’o p e r a . U n a Conte ha dato il via ti. E comunque
grappato ai con- blema ”. E per- Paese. IL M5S ha chiara ammis- nel contratto di
libera al progetto?
n

tratti, e allora ri- ché va male, per- Il premier Giuseppe Conte, indi- depositato sione di debo- governo non c’è
tengo doveroso ché Di Maio sta cato da voi Cinque Stelle, sostie- una mozione lezza. Ha detto anche scritto che il Tav
dare le dimissio- sbagliando rot- ne che il Tav vada comunque fat- in Senato Niente affatto. va fatto così
ni. Anche per il Il crollo ta? to perché non realizzarlo coste- contro il Tav, Per rivedere un che il Parlamento com’è, piuttosto
bene che voglio a “Nei sondaggi rebbe di più. in cui chiede trattato interna- è sovrano e quindi c'è “l'impegno a
Di Maio, nono- PICCOLA pausa, Ha detto anche che il Parlamento “una zionale è obbliga- ridiscutere inte-
stante in questi siamo arrivati poi arriva la me- è sovrano e quindi avrà l’ultima pronuncia torio il via libera avrà l’ultima parola gralmente il pro-
mesi non abbia al 14 per cento: tafora: “Parafra- parola. del del Parlamento, get to”. Mentre
condiviso molte sando quel film La contraddizione tra voi e Conte Parlamento mentre il governo oggi il Carroccio
sue scelte”. Nes- è il momento più Ogni maledetta rimane. volta ad non ha uno strumento giuridico vuole votare per il progetto ori-
sun contatto con difficile: abbiamo d om en ic a, po- Abbiamo il massimo rispetto per escludere autonomo per farlo. Abbiamo ginario della Torino-Lione. E
il vicepremier? trei dire che in il presidente Conte, ma non sia- la scelto la formula necessaria da questa sarebbe sicuramente una
“ N o n u l t i m a- ceduto troppo” politica se cedi mo d’accordo con la tesi secondo prosecuzione un punto di vista normativo. violazione del contratto.
mente”. un centimetro cui che non fare l'opera costereb- delle attività La vostra mozione sarà solo un Una volta che la Lega avrà var-
Il filo per ora si alla volta, poi ti be di più rispetto al fermare l'o- connesse alla atto di presenza. Non può pas- cato questo Rubicone, voi cosa
è spezzato. “Ho informato ritrovi nei guai”. E quei cen- pera. L'analisi costi benefici, fat- realizzazione sare. farete?
delle mie dimissioni Grillo, timetri sono (o sarebbero) ta da esperti riconosciuti nomi- dell'opera” In Parlamento ci sono due forze Aspettiamo la votazione, e ve-
Casaleggio, Di Battista e ad stati tutti ceduti all’avversa- nati dal ministero delle Infra- e “una storicamente no Tav, noi e la Le- dremo quali conseguenze politi-
altri amici - continua Bugani rio che non vuole citare, alla strutture, ha dimostrato che rea- diversa ga. In Piemonte i leghisti fecero che avrà. Ma noi dovevamo pre-
- Ma quello che ci siamo detti Lega. “Io ho una storia, e la lizzando il Tav l’Italia ci rimet- allocazione campagne contro la tratta. sentare questa mozione, perchè
rimarrà tra di noi”. Però il voglio preservare” conclude terebbe diversi miliardi. delle risorse Appunto, fecero. Ora il Carroc- siamo convinti che le vere opere
consigliere comunale tiene a Bugani. Dopo aver chiuso Esistono delle penali, no? destinate al cio cosa farà in Parlamento? utili per il Paese siano altre, a par-
dirlo: “Quella di lasciare è u- quella porta. Accordi alla mano, potrebbero finanziamento A quanto ho capito dalle dichia- tire dalla messa in sicurezza delle
na mia decisione totalmente Twitter: @lucadecarolis costare fino a un massimo di un della linea” razioni che ho letto non presen- infrastrutture esistenti.
autonoma, e voglio anche © RIPRODUZIONE RISERVATA miliardo e 300 milioni, molto me- terà una propria mozione, ma vo- © RIPRODUZIONE RISERVATA
4 » POLITICA | IL FATTO QUOTIDIANO | Domenica 4 Agosto 2019

L’ODG HA ARCHIVIATO IL CASO di Ivan Zazzaroni, direttore ciso di chiudere la vicenda con l’archiviazione. municare pubblicamente la notizia della ma-

Rivelò la malattia
q del Corriere dello Sport-Stadio che aveva
rivelato la malattia dell’allenatore del Bologna,
Sinisa Mihajlovic, è stato archiviato. Tutto na-
di Mihajlovic, niente sce da un articolo a sua firma intitolato “Miha-
jlovic, un’ altra battaglia per il guerriero”, ap-
sanzioni per Zazzaroni parso sul quotidiano sportivo il 13 luglio scor-
so. Il Collegio di Disciplina Territoriale dell’Or-
dine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna ha de-
“Nell’articolo preso in esame l’autore ipotiz-
zava più volte che l’assenza del mister dal ritiro
della squadra non fosse dipesa da alcune linee
di febbre - come riportato dall’ufficio comu-
nicazione del Bologna pochi giorni prima - ma
da una grave malattia, senza tuttavia specifi-
carne la natura. Lo stesso Mihajlovic aveva e-
splicitato nei giorni precedenti la volontà di co-
lattia che gli era stata diagnosticata. In sostan-
za il giornalista ha delineato una situazione di
cui, in una conferenza stampa già programma-
ta avrebbe riferito in maniera particolareggia-
ta direttamente lo stesso Mihajlovic”. Per que-
sto l’Ordine ha ritenuto che non ci fossero gli
elementi per l’avvio di un procedimento disci-
plinare, e quindi ha disposto l’archiviazione.

LA REPLICA I PRECEDENTI
LO BATTERÒ
E DARÒ I SOLDI Libertà di stampa
AI TRUFFATI È offeso col Fatto Quotidiano
DI ETRURIA&C. che lo accosta al “Papeete
» ANTONIO PADELLARO
Man”. Ecco i suoi insulti
ai (pochi) giornalisti sgraditi

P
robabilmente de-
presso dal fatto che Compreso “ti spacco le gambe”
i giornali non si oc-
cupano più di lui, Matteo
Renzi si occupa dei gior-
nalisti per strappare una » VINCENZO IURILLO Moto d’acqua
breve in cronaca. In ogni Il figlio di Sal-

caso plaudo alla querela
che l’ex premier ha an-
nunciato contro di me do-
po il mio intervento alla
trasmissione In Onda E-
s ta te di giovedì scorso,
anche se egli non spiega
affatto quali sarebbero gli
estremi della mia presun-
ta diffamazione.
P
remessa: venerdì alle vini sullo
21.51 Matteo Renzi ha scooter della
messo in rete questo t- Polizia. L’auto-
weet. “Ieri mentre su re del video
La7 discutevano di Salvini, per Repubbli-
#Motodacqua, insulti ai gior- ca.it è stato
nalisti, l’ex direttore del Fatto minacciato
Padellaro ha tirato in ballo me.
Sono ossessionati. Per me è
diffamazione, ci vediamo in
tribunale #AzioneCivile”. Se-

Renzi minaccia querele

conda premessa: anche Renzi,
quando annuncia un’iniziati-
va legale infondata contro il
fondatore del nostro giornale,
colpevole di averne pronun-

Impaziente di vederlo
finalmente in un’“aula di
tribunale”, gli darò una
mano reiterando il reato
che non c’è. Ho infatti det-
to che l’arroganza di Mat-
teo Salvini verso i giorna-
listi che fanno il loro me-
stiere ha dei precedenti. E
ho citato il collega del
Corriere della Sera Mar-
co Galluzzo che qualche e-
state fa in Versilia la scor-
ta dell’ex statista di Ri-
gnano tentò di intimidire
solo perché s’informava
sulle tariffe di un lussuoso
hotel della zona. Presso il
quale Renzi e i suoi cari a-
vevano ottenuto affettuo-
sa ospitalità. Trattamen-
to subìto da Galluzzo che
tutti in studio ricordava-
no e che il direttore del
Corriere, Luciano Fonta-
na, in collegamento, non
ha certo smentito.
Ho accennato anche
all’amichevole telefonata
subita dal direttore del
Gio rnal e, Alessandro
Sallusti (“ti spacco le
gambe”) da parte di un ti-
po che sosteneva di essere
il presidente del Consi-
glio.
Dunque grazie di cuore
allo spericolato querelan-
te perché, con la sfilata di
testimoni e testimonian-
ze che intendiamo richie-
dere, forse per la prima
volta un personaggio po-
litico risponderà dei suoi
comportamenti con la
stampa.
S’intende che, nel caso
il Renzi fosse condannato
a versare un risarcimento
per la sua lite temeraria,
m’impegno a devolvere la
relativa somma ai rispar-
miatori truffati di Banca
Etruria e ai dipendenti la-
sciati sul lastrico dall’in-
traprendente Babbo.
ciato invano il nome nel con-
testo delle sguaiate esterna-
zioni di Matteo Salvini sullo
scoop del videomaker di Re-
pubblica, compie un’intimi-
dazione alla stampa. Forse
meno grave delle pesanti allu-
sioni del ministro del Papeete
Beach su Valerio Lo Muzio,
autore dello scoop sul rampol-
lo 16enne del vicepremier in
sella alla moto d’acqua della
polizia, “che vada a filmare i
bambini in spiaggia, che le pia-
ce tanto”. Anche se in questa
storia ciò che spaventa davve-
ro è la polizia ridotta a security
privata del capo del Viminale,
l’agente in bermuda che si fa
consegnare i documenti di Lo
Muzio e poi gli sibila “adesso
sappiamo dove abiti”.
PERÒ SE L’ANNUNCIO di cita-
zione in giudizio proviene dal
Matteo toscano, offeso per es-
sere stato accostato all’omoni-
mo lumbard, allora corre l’ob-
IL PERSONAGGIO
» LORENZO GIARELLI
U n grido di dolore si alza da
Pescara, Roma, Avellino,
ovunque metta piede l'ex mi-
nistro oggi deputato forzista
Gianfranco Rotondi. Due
giorni fa protagonista dell'en-
nesima aggressione, fuori da
un bar di Pescara mentre stava
realizzando un'intervista. At-
taccato “dai fans di Salvini”,
come ha scritto su Twitter,
per colpa “del clima infame”
creato dal vicepremier leghi-
sta. Magari fosse un caso iso-
lato, negli ultimi 11 anni.
4 NOVEMBRE 2008 Sparisco-
no impermeabile e valigetta
24 ore: “Senza congetture
persecutorie, siamo vigili e
preoccupati”, commenta il
portavoce.
e fa compagnia a Salvini
bligo di ricordare che Renzi
vanta un ricco curriculum di
minacce, denigrazioni e insul-
ti a cronisti e testate. Al con-
fronto del quale persino Silvio
Berlusconi, le sue epurazioni
bulgare, e il gesto del mitra alla
giornalista russa, potrebbe ac-
creditarsi come strenuo difen-
sore dell’articolo 21.
Renzi, ovviamente, nutre u-
na predilezione per il Fatto
quotidiano. In noi è vivo il ri-
cordo della Leopolda 2015.
Quando la platea dem fu aiz-
zata contro “la top 11 delle balle
del governo Renzi”, ed invitata
a votare contro “il peggior ti-
tolo di giornale”. Tra le 16 pri-
me pagine messe alla gogna, 11
erano nostre, grazie. Peraltro
“Persecuzione” In 11 anni l’ex ministro ha denunciato 14 episodi diversi: l’ultimo giovedì
Furti, escrementi, petardi e microspie
Salvate il soldato Gianfranco Rotondi
7 GENNAIO 2011 Ladri nella
casa romana, rubato il pc: “Lo
usavano le mie figlie, ci avran-
no trovato video delle Winx”.
2 APRILE 2011 Il ministro de-
nuncia: “Inseguito da due ma-
fiosi”. All'altezza di Ceprano
(Frosinone), la scorta nota un
suv che segue l'auto da molti
chilometri. Una volta blocca-
to, la Polstrada identifica due
pregiudicati con precedenti
per associazione mafiosa.
18 OTTOBRE 2011 Svaligiata la
residenza avellinese di Roton-
di, aggredita la governante.
21 GENNAIO 2014 Rotondi vie-
L’altro Matteo
Dal Corriere a Sallusti
fino a noi: anche
all’ex segretario dem
non piace chi indaga
Renzi è gentile se ci cita col no-
me giusto. Quando gli salta la
mosca al naso, diventiamo per
lui “Il Falso Quotidiano”. Il ca-
lembour fu coniato nell’aprile
2017 al culmine del caso Con-
ne svegliato da una citofonata
anonima. “Vi verremo a pren-
dere a casa come in Spagna”.
Lui non perde l'ironia: “Alme-
no venite di giorno”.
27 NOVEMBRE 2014 Micro-
spie in casa. “Mia moglie ha u-
dito una sorta di microfono a-
perto che diffondeva la voce di
La spiegazione
“Mezza Italia odia
la Dc, l’altra metà
Berlusconi. Io li
rappresento entrambi”
sip. L’ex premier era ebbro di
entusiasmo per le notizie sul
maggiore del Noe Gianpaolo
Scafarto accusato di aver ta-
roccato alcune intercettazioni
per aggravare la posizione di
Babbo Renzi, e per sillogismo i
falsificatori erano anche chi le
aveva scoperte e pubblicate.
Renzi junior e i suoi corifei gri-
darono al complotto, ricorda-
te? Due anni dopo siamo qui
con Scafarto imputato in u-
dienza preliminare, ma riabi-
litato dal Riesame e dalla Cas-
sazione, e la richiesta di archi-
due uomini che parlavano.
'Che faccio?'. Le ho risposto:
'Che te frega, denunciamo per
avere la bonifica in casa'”.
2 MARZO 2015 Auto imbratta-
ta con escrementi di animale.
“Perché così tante aggressio-
ni? Mezza Italia odia i demo-
cristiani, l'altra mezza i berlu-
sconiani. Io li rappresento en-
trambi”.
22 GIUGNO 2015 Raid nella di-
mora di Montefredane (Avel-
lino): “Casa a soqquadro, non
hanno preso cose di valore”.
16 FEBBRAIO 2016 Email pira-
ta viola il computer, “danno ir-
viazione di Tiziano Renzi re-
spinta dal Gip di Roma.
Non siamo gli unici ad aver
goduto delle attenzioni di
Renzi. Ne sa qualcosa Alessan-
dro Sallusti. Intervistato nel
febbraio 2016 a Un giorno da
Pecora, il direttore de Il Gior-
nale rivelò un aneddoto: “Con
Renzi avevo un ottimo rappor-
to, quasi confidenziale. Poi ab-
biamo scritto una cosa che non
gli piaceva, mi ha chiamato, mi
ha riempito di insulti e mi ha
detto che sarebbe venuto sotto
casa a spaccarmi le gambe”.
UN PAIO DI ANNI dopo ricor-
derà la vicenda in un’intervista
al programma La Confessione
di Peter Gomez. E solo allora si
reversibile”. In fumo “l'archi-
vio politico” dell’ex ministro,
che però non è sorpreso: “Una
lettera anonima è stata recapi-
tata nella mia casella postale
pochi giorni fa”.
6 GENNAIO 2017 Minacce sul
web dopo la partecipazione a
Otto e mezzo: “Il popolo del-
l'antipolitica ha contestato le
tesi di Rotondi con qualche ec-
cesso – rende noto l'ufficio
stampa - talvolta con vere e
proprie minacce di morte”.
5 AGOSTO 2017 Altre minacce
online. “Spacchiamogli il culo,
se lo trovo per strada lo am-
mazzo di botte e la mia non è
Domenica 4 Agosto 2019 | IL FATTO QUOTIDIANO |
PER LA PAROLA “ZINGARACCIA”
Ruotolo minacciato
di morte via web dopo
le critiche al ministro
manifesterà, a scoppio ritar-
dato, la minaccia di querela
dell’ex segretario del Pd.
Ma il culmine della traco-
tanza di Renzi contro la stam-
pa rimane la sfuriata contro il
giornalista del Corriere della
SeraMarco Galluzzo, inviato a
seguirne le ferie in un albergo
di Forte dei Marmi. Quando il
collega, che aveva preso una
una minaccia, è una garanzia”,
“un porco vero da scannare e
fare un falò”, “impiccagione”.
12 SETTEMBRE 2017 Rotondi
trova nella casella postale una
busta con due proiettili Ma-
gnum 357: “Erano avvolti in
un ritaglio del quotidiano Li-
bero del 6 agosto nel quale si
parlava di minacce di morte
online”.
“FOSSEROTUTTI come te con un
q proiettile alla nuca ne toglieremmo
6”. L’intimidazione arriva via social al
giornalista Sandro Ruotolo cronista da
anni sotto scorta - la revoca era stata so-
spesa a febbraio -, per le minacce subite
dalla camorra. Ma questa volta la matrice
potrebbe essere diversa. All’indomani
della vicenda della parola “zingaraccia”
stanza nello stesso hotel, si av-
vicina al premier per salutarlo,
ne riceve una sequela di urla e
invettive. Poi un uomo che si
qualifica “dei servizi” andrà a
bussare alla porta di Galluzzo
per dirgli: “So chi sei, so chi è
tua moglie e chi la tua amante”.
Roba da far impallidire lo ze-
lante poliziotto del Papeete.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Quanti guai
Gianfranco
Rotondi, 59
anni, è stato
ministro con
Berlusconi.
Oggi è deputa-
to di Fi LaPresse
31 LUGLIO 2018 Ladri nella se-
de Dc: “I malviventi hanno
gettato a terra i faldoni dell’ar-
chivio, probabilmente sot-
traendo alcune carte”.
28 MARZO 2019 Esplosioni
sotto casa: “Ho temuto l'atten-
tato, nei giorni scorsi mi hanno
bussato più volte in piena not-
te”. Ministro Salvini, faccia
qualcosa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
pronunciata da Salvini in tv, il cronista a-
veva scritto sui social: “Io sono terrone, io
sono zingaro, io sono ebreo, io sono mu-
sulmano. Io sono io, e tu non sei nessuno
#salvinidimettiti”. Poco dopo - racconta -
“si è scatenato l’inferno dei commenti. Un
insulto dietro l’altro e poi questa frase che
è decisamente qualcosa in più di un in-
sulto. Ne ho fatto uno screenshot che ho
IL DOPPIONE Petizione anche della segreteria
» SALVATORE CANNAVÒ
“A
vverto forte il ri-
schio di cadere
nel ridicolo. E
per questo dico
che stoppiamo subito la rac-
colta firme”. Quando Mat-
teo Renzi, nel pomeriggio,
dichiara via Facebook che la
“sua”raccolta di adesioni per
sfiduciare Matteo Salvini è
interrotta, il ridicolo, in effet-
ti, avvolge l’intero Partito de-
mocratico.
La vicenda ruota attorno
allo scontro che si è aperto tra
l’iniziativa dei comitati Azio-
ne civile (ma non è il nome
che ha preso la lista Ingroia?)
di Matteo Renzi e quella, a-
naloga, della segreteria Pd.
Due raccolte di firme tra la
“gente” per chiedere al mini-
stro dell’Interno di dimetter-
si. Se da un lato l’idea di com-
battere contro la tracotanza
salviniana - si guardi al modo
di attaccare la stampa o di
rendere popolare un lin-
guaggio razzista - sfiora l’im-
palpabilità, farlo con due rac-
colte di firme separate equi-
vale al suicidio politico. Non
a caso Salvini, lesto, su Twit-
ter commenta: “"Il Pd, dopo
anni di disastri, pretendereb-
be di cacciare la Lega con una
raccolta firme (e litigano pu-
re). Geniali, no?” Appunto.
A RENDERE LA STORIA anco-
ra più sconfortante ci si met-
te Carlo Calenda, deputato
europeo, con un’ambizione
politica pari al suo sfrenato
utilizzo di Twitter. L’ex mi-
nistro pubblica infatti la ri-
scrittura dei due documenti,
fatta “in 15 minuti” chiaman-
do Renzi, Paolo Gentiloni e
Nicola Zingaretti a “uno
sforzo di unità”. Passano po-
chi minuti e lo stesso Calen-
da deve ammettere, ancora
su Twitter, ça va sans dire, di
essere rimasto “basìto dall’a-
stio nei miei confronti da
parte dei comitati di Azione
ci vil e”. I quali non hanno
gradito lo sforzo unitario, a
quanto pare.
Ed ecco allora che Renzi,
prende dita e tastiera e digita
su Facebook il proprio mes-
saggio: “Ho promesso di non
parlare delle discussioni in-
terne al Pd perché litigare tra
noi in presenza di un Governo
come questo è allucinante.
Purtroppo anche oggi ci sono
polemiche inspiegabili sul
fatto che i bravissimi comitati
di #AzioneCivile hanno pre-
sentato una raccolta firme
per la mozione di sfiducia a
Salvini”. Anche se tutto ciò è
ridicolo, ammette l’ex pre-
mier, “noi blocchiamo la no-
stra raccolta di firme, spero
che altri blocchino le loro os-
sessioni ad personam”. Cioè
contro di lui, che continua a
vedersi al centro di tutto.
Per la segreteria del Pd in-
Oltre il ridicolo:
il Pd litiga anche
sui no al leghista
L’ex premier stoppa la raccolta firme per cacciare
il ministro. Che si diverte su Twitter: “Geniali”
terviene la vice di Zingaretti,
Paola De Micheli, provando
a spegnere l’incendio: “Basta
con queste discussioni ridi-
Avverto cole sulle firme. Nessuno im-
forte il pedisce o ha impedito nulla a
rischio di nessuno. Gli avversari sono
cadere nel fuori di noi. Più siamo meglio
ridicolo. E è”. Ma ormai il ridicolo è stato
per questo toccato e superato. Se ne ac-
corgono gli avversari, e ab-
stoppiamo biamo visto lo sberleffo di
la raccolta Salvini. Se ne accorge proba-
firme. Spero bilmente anche la base e tutto
che altri il partito visto che, in una
blocchino giornata deprimente, non si
leggono dichiarazioni o mes-
le loro
ossessioni saggi sui social dei vari diri-
genti in genere prodighi di e-
MATTEO sternazioni.
RENZI
IL PUNTO È CHE IL PD non sa
che pesci prendere. L’idea di
contrapporrre a Salvini una
raccolta firme assomiglia alla
guerra fatta dai bambini con
le pistole ad acqua.
Due giorni fa, sul quotidia-
no il Manifesto, Lu ci an o
Canfora proponeva alla sini-
stra italiana, o a quel che ne
resta, di rilanciare le parole
d’ordine fortissime “della ve-
ra socialdemocrazia”. Ma so-
lo “se la sinistra avesse il co-
raggio di fare politica - spie-
gava il professore - di darsi un
obiettivo, di spiegarlo chiaro
e tondo, non reagire al seguito
della cronaca, commentare i
fatti magari con gesti nobili”.
Un invito che non riguarda il
Pd, che “ormai è nulla”, ma
POLITICA »5
consegnato ai carabinieri”. Si dice preoc-
cupato. “Non tanto per me ma per l’an-
dazzo generale. Si sta sdoganando il raz-
zismo con un linguaggio di parole e gesti
sempre più violenti”. A Ruotolo la solida-
rietà dalla Fnsi (Federazione nazionale
della stampa italiana) e dal Sindacato u-
nitario giornalisti della regione Campa-
nia.
quelli che a sinistra non si ri- A settembre
conoscono più in quel conte- Il 12 settem-
nitore. La sollecitazione re- bre alla Ca-
sta aperta lo stesso. In un’I- mera si vota
talia che è stata democristia- la sfiducia al
na, poi berlusconiana e che ministro Sal-
sta per diventare salviniana, vini presenta-
una sinistra ci vorrebbe. ta dal Pd Ansa
Quella esistente non serve a
molto.
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6 » POLITICA | IL FATTO QUOTIDIANO | Domenica 4 Agosto 2019

COMMISSIONE EUROPEA IL RAPPORTO È DIFFICILE se non impos- fatto che la Concorrenza sia ancora in ballo. Nell’in-

L’Italia spera ancora

q sibile. Salvini e Conte, sul dossier “commissa-
rio europeo”, si muovono su linee rette. Il vicepremier
è convinto che l’Italia non avrà la Concorrenza e per
nella Concorrenza questo punta all'Agricoltura e all'Industria oltre che
al Commercio. La rosa di nomi che finora è circolata,
Gli incarichi già dati lo fa pensare: Massimo Garavaglia, Giulia Bongior-
no, Lorenzo Fontana, Gian Marco Centinaio.
Da palazzo Chigi, invece, si ostenta sicurezza sul
contro con Ursula Von der Leyen, Giuseppe Conte
ha ricevuto “ampie garanzie” dalla neo-presidente
della Commissione che ha ribadito la “massima at-
tenzione” nell’evitare che ci siano “sgambetti”. Un
approccio che punta a sollecitare un nome dal pro-
filo adeguato, magari lo stesso Giancarlo Giorgetti,
per ottenere nella configurazione europea quel ruo-
lo a cui punta Conte e che invece la Lega, antieu-

STRASBURGO Paracadute Assegni da 20mila euro, gettoni

di ricollocamento e tutele troppo spesso sprecate

Addii da nababbi: pensioni

d’oro per Juncker e i suoi
» ANDREA VALDAMBRINI ricava l’indicazione della pen-
sione maturata.

I
n Europa il 2019 è un anno Il presidente uscente
di addii ma anche di soldi Jean-Claude Juncker, che
p e r c h i s e n e v a , d a ha quasi 70 anni ed è stato in
Jean-Claude Juncker a carica per cinque, dovrebbe ri-
molti dei suoi commissari. I cevere circa 22mila euro. La
più anziani godranno di una pensione che spetterà in futu-
eccellente pensione, i più gio- ro (ora ha 45 anni) a Federica
vani di un generoso paracadu- Mogherini, invece, sarà di al-
te. Discorso simile per gli eu- meno 20mila euro. Gli altri
roparlamentari: le elezioni di commissari uscenti avranno
maggio ne ha “licenziati” il diritto a trattamenti non infe-
60% (450). Che faranno? A riori ai 18mila euro. Per molti si
quanti soldi avranno diritto? tratterà di un assegno fra gli al-
tri. Juncker, per
PER CALCOLARE esempio, è stato
la pensione dei anche primo mi-
commissari alla nistro del Lus-
soglia dei 66 anni, Salvini & C. semburgo e ha ri-
bisogna partire Gli eurodeputati coperto varie ca-
dai loro stipendi. riche in Ue.
Le cariche di ver- ricevono molto In attesa degli
tice sono le più meno, ma assegni da pen- fermato e chi invece “licenzia- belga al Commercio, che nel Rimpiazzo
pagate in Ue: il sionati, invece, to” (con buonuscita), è utile 2016 era già nel consiglio di immediato
presidente della accumulano cifre per il ricolloca- guardare al passato. Nel 2016, grandi aziende come Arcelor A sinistra, l’ex
C o m m i s s i o n e sostanziose con mento nel nor- il settimanale tedesco Die Zeit Mittal e Proximus. O la danese presidente
guadagna, secon- male mondo del segnalava che, dopo un anno e Connie Hedegaard, già re- della Com-
do le regole, il più legislature lavoro le regole mezzo dalla fine dell’esecuti- sponsabile Ue per l’Ambiente, missione Ue
138% dello sti- Ue prevedono u- vo Barroso, 16 ex commissari poi consigliere dell’energetica José Manuel
pendio del fun- na “indennità di erano ancora a carico dei con- Danfoss. Lo stesso ex presi- Barroso e il
zionario Ue più alto in grado, transizione”, che va dal 40 al tribuenti Ue per una cifra me- dente della Commissione, Jo- diplomatico i-
quindi oltre 27mila euro al me- 65% dello stipendio base per dia di 8.330 euro di indennità sé Manuel Barroso, passò in taliano Ferdi-
se. Seguono l’Alto rappresen- un periodo fino a 24 mesi. Così, mensile. Nelle intenzioni di meno di due anni dal vertice nando Nelli
tante per la politica estera, i 7 l’ex ministro Ue può arrivare a chi lo aveva predisposto, l’as- Ue a quello di Goldman Sachs. Feroci
vicepresidenti dell’esecutivo percepire anche 200mila euro segno doveva servire a mante- Nell’elenco degli ex commis- Ansa/LaPresse
Ue e gli altri 21 commissari con complessivi in due anni. Un nere l’indipendenza dei poli- sari pagati ancora con l’inden-
almeno 22mila euro mensili. paracadute molto discusso. In tici ed evitare conflitti d’inte- nità transitoria c’erano anche
Cifre che non considerano i attesa di vedere chi della com- resse. Non fu però il caso di Ka- Dacian Ciolos, nel frattempo
benefit da mandato e da cui si missione Juncker sarà ricon- rel de Gucht, ex commissario diventato primo ministro in

MINISTRIMERCATO Chi prendere al posto di Gozi? Il renziano nel governo Macron: le nostre firme dicono chi vorrebbero dall’estero

Ha scatenato accese polemiche nei giorni SILVIA TRUZZI TOMASO MONTANARI

scorsi la notizia dell’incarico all’ex sottose-
gretario agli Affari Europei, Sandro Gozi,
nel governo francese. Il renziano sarà infatti
È una
bestialità,
consigliere delle politiche europee nel gover-
no guidato dal premier Edouard Philippe, su
non si può input di Emmanuel Macron (Gozi si era già
revocare
la
candidato alle europee con il suo partito ma-
croniano). E in Italia è scoppiata la polemi-
ca, con interventi da ogni parte politica: “Im-
cittadinanza maginate di chi facesse gli interessi questo
per motivi personaggio quando era nel governo italia-
politici no... Pazzesco, questo è il Pd” ha detto il vi-
È naziona- cepremier della Lega Matteo Salvini mentre
lismo bieco Fratelli d'Italia ha presentato una interro-
gazione per sapere quali fossero i dossier
LA REPLICA trattati da Gozi quando era a palazzo Chigi.
Anche il vicepremier del M5s, Luigi Di Maio,
ha definito “inquietante” che un ex
membro dell’esecutivo italiano ab-
bia un ruolo in un governo di un
Paese con il quale “abbiamo molte
cose in comune” ma anche “inte-
ressi confliggenti”. Quindi l’affon-
do: “Nulla contro la Francia ma bi-
sogna valutare se togliergli la citta-
dinanza”.
Abbiamo così chiesto alle nostre firme
cosa pensano della vicenda e, in caso,
chi sceglierebbero per l’Italia se po-
tessero “importare” un politico.
Importiamo Bernie Sanders,
è più di sinistra di “Sandrò”
N oi onestamente non ci credevamo che
dal mazzo avessero estratto proprio lui.
Invece Monsieur le president si è scelto proprio
quel po’ po’ di statista che è Sandrò Gozì -
soldatino neo reclutato tra le fila di En Mar-
che a Strasburgo - per fare all’Eliseo quel che
faceva qui con Renzi e Gentiloni. No, non è un
Erasmus fuori tempo massimo, è proprio un
conflitto d’interessi così gigantesco che rie-
sce a metterci d’accordo perfino con Carlo
Calenda: “Sa un sacco di cose di sui nostri
dossier riservati relativamente a materie di
cui si occuperà Oltralpe”. Più che uno sgarbo
all’Italia, un’inopportuna e irricevibile scor-
rettezza. Ma loro sono francesi, hanno l’al-
lure, lo charme, l’élégance e tutte quelle cose
che fanno profumare di acqua di colonia an-
che le peggio porcherie (vedi i respingimenti
alle frontiere): dunque non succederà nulla.
Se volessimo fare uno scambio con un poli-
tico prelevato a caso nell’intero orbe terrac-
queo? Bernie Sanders, che perfino essendo
americano del Vermont è certamente più di
sinistra di Gozi (sia in salsa italica che alla
vinaigrette di Macron).
La Francia dovrebbe farci causa
Intanto, prendiamoci Tsipras
A parte il fatto che dovrebbero farci cau-
sa i francesi, visto che un tempo cede-
vamo loro Mazzarino, e oggi Gozi… A parte
questo, dico, l’intemerata di Luigi Di Maio
che minaccia di togliere la cittadinanza al
sullodato rappresenta l’ennesima caduta
verticale nel ridicolo.
La legge 91 del 1992 prevede che “il citta-
dino italiano perde la cittadinanza se, aven-
do accettato un impiego pubblico od una ca-
rica pubblica da uno Stato …, non ottempe-
ra, nel termine fissato, all’intimazione che il
Governo italiano può rivolgergli di abban-
donare l’impiego, la carica”. E dunque il go-
verno dovrebbe, se è così stolto da credere
che la Francia sia un nemico, ‘intimare’: non
rilasciare interviste.
Meglio però prenderla come un gioco esti-
vo di società: “Scambia il politico”. Io ce-
derei volentieri Salvini (con Savoini e tutto
il cucuzzaro) alla sua generosa Russia, e mi
prenderei Alexis Tsipras, ora che è più li-
bero. Una sinistra in outsourcing mi pare,
infatti, l’unica speranza dell’Italia. E sui
suoi numeri ci metterei la firma.
Domenica 4 Agosto 2019 | IL FATTO QUOTIDIANO |
ropeista, non vuole. Il problema è che gli altri paesi i
nomi li hanno fatti o li stanno già facendo. Una de-
cina di incarichi sono già presi: Valdis Dombrov-
skis, lettone vice presidente per l’euro sarà proba-
bilmente riconfermato così la bulgara Mariya Ga-
briel, attualmente all’Economia digitale (ma scon-
terà la promozione della connazionale Georgieva).
L’austriaco Johannes Hahn, commissario all’allar-
gamento è in cerca di un nuovo ruolo; l’irlandese
Phil Hogan, potrebbe restare all’Agricoltura, la Ce-
ca Vera Jourová, oggi è alla Giustizia domani si ve-
drà così come per lo slovacco Maroš Šefcovic,all’E-
nergia. L’olandese Frans Timmermans dovrà esse-
re risarcito per aver perso la presidenza mentre la
danese Margrethe Vestageroggi alla Concorrenza
ha uno standing rilevante. In corsa per la nomina c’è
ovviamente lo spagnolo Josep Borrell che per gli
Affari esteri ha bisogno del voto del Parlamento, la
POLITICA »7
maltese Helena Dalli, la cipriota Stella Kyriakides,
lo sloveno Janez Lenarcic, la greca Margaritis Schi-
nas, il lussemburghese Nicolas Schmit, l’estone
Kadri Simson che punta ai Trasporti, il polacco Kr-
zysztof Szczerski, l’ungherese László Trócsányi, la
finlandese Jutta Urpilainen. Possibile membro per
il Portogallo invece l’europarlamentare Pedro Mar-
ques.
S.C.

Una donna anche all’Fmi:

i volti (e i voti) di Kristalina
È la candidata Ue al Fondo monetario: ecco da dove viene e chi l’ha voluta

» GIAMPIERO GRAMAGLIA d ov ’era funzionaria, come gli altri, della candidata spa-
ruota di scorta bulgara perché gnola Nadia Calvino (un’altra

Romania, e l’italiano Ferdi-
nando Nelli Feroci, il diplo-
matico che aveva sostituito
Antonio Tajani al Commercio,
quando quest’ultimo era stato
eletto eurodeputato.
I DEPUTATI di Strasburgo han-
no invece riformato da alcuni
anni il loro sistema pensioni-
stico. Fino al 2009 potevano
ottenere una baby pensione
dai 50 anni, oggi devono aspet-
tare i 63. Anche per loro c’è
un’indennità transitoria pari
al salario base mensile che gli
permette per altri due anni di
accantonare 200mila euro. lo
stipendio base è di 8.758 euro
lordi al mese, 6.825 netti. Sulla
base di questa cifra, si ricava
l’importo della pensione. L’in-
tera legislatura produce un as-
segno di circa 20mila euro
all’anno, ma si matura anche
per un periodo breve. I vete-
rani invece possono contare su
assegni molto generosi. Nigel
Farage, al suo quinto manda-
to, ha già maturato una pensio-
ne di almeno 70mila euro
all’anno. Matteo Salvini, con
tre legislature e mezzo, lo se-
gue poco distante.
S
i rafforza il potere fem-
minile sulle Istituzioni
internazionali a com-
petenza finanziaria:
dopo l’accoppiata Ursula von
der Leyen, tedesca, alla Com-
missione europea e Christine
Lagarde, francese, alla Banca
centrale europea, ecco profi-
larsi Kristalina Georgieva,
bulgara, alla guida dell’Fmi, il
Fondo monetario internazio-
nale, dove darà il cambio alla
Lagarde il primo novembre.
Sempre che i diavoli, Do-
nald Trump e Boris Johnson,
non ci mettano lo zampino: è
vero che le regole dell’Fmi
prevedono che il direttore ge-
nerale sia un europeo, ma gli
Stati Uniti hanno la maggio-
ranza assoluta delle quote e i
britannici si sono riservati di
presentare un candidato en-
Uscente tro il termine ultimo del 6 set-
Il presidente tembre –ed europeo non vuo-
uscente della le necessariamente dire
Commissione dell’Ue, specie al tempo
Europea, della Brexit -. La scelta
Jean-Claude definitiva dovrà avve-
Juncker, nire entro il 4 otto-
dopo 5 anni bre.
Ansa
LA GEORGIEVA è u-
na figura speri-
mentata: 56 anni,
nel 2009 ar-
rivò alla
Commissione
Ue dalla Banca
Mondiale,
la prima scelta, Rumiana Jele-
Chi è va, era stata giudicata incom-
56 anni, petente dall’Europarlamento.
studi a Sofia, Nella Commissione Barroso 2
alla London fece bene come responsabile
School of per la cooperazione interna-
Economics e zionale, gli aiuti umanitari e la
al Mit risposta alla crisi e, nel 2014, fu
di Boston è promossa vicepresidente e re-
stata dg sponsabile del bilancio e delle
della Banca risorse umane nella Commis-
internazionale sione Juncker. Che però lasciò
per la il 2 gennaio 2017, quando di-
ricostruzione venne direttrice generale del-
e dell’Agenzia la Banca internazionale per la
internazionale ricostruzione e lo sviluppo
per lo (Bird) e dell’Agenzia interna-
sviluppo. zionale per lo sviluppo. Studi a
Sofia, alla London School of E-
conomics e al Mit di Boston,
la Georgieva ha le carte in
regola per soddisfare tut-
ti. E tura una falla nelle
nomine europee del me-
se scorso, quando i Paesi
dell’ex Europa comunista
erano rimasti a bocca a-
sciutta. Ma la sua scel-
ta è stata ugualmen-
te combattuta e
contestata: battuto,
per una volta, l’asse
tedesco-olandese,
che sosteneva l’ex
ministro delle Fi-
nanze ed ex presi-
dente dell’E ur o-
gruppo Jeroen
Dijsselbloem, arri-
vato al ballottaggio
dopo il ritiro, fra
donna, ministro dell’econo-
mia spagnola) del portoghese
Mario Centeno (presidente
dell’Eurogruppo) e del gover-
natore della Banca di Finlan-
dia, Olli Rehn, ex commissario
Ue agli affari economici.
I PAESI del Sud - in particolare
Spagna, Italia e Portogallo – si
sono opposti a Dijsselbloem,
cui rimproveravano di averli
accusati di essere stati più col-
piti dalla crisi perché sprecano
i soldi in bevute e donne. An-
che i Paesi dell’Est hanno pre-
ferito la Georgieva e Dijssel-
bloem, alfiere dell’austerità.
L’Italia, per una volta, nelle
scelte europee, s’è trovata dal-
la parte dei vincitori e può per-
sino appuntarsi sul petto una
medaglietta da voto determi-
nante. Il ministro del Tesoro
francese Bruno Le Maire, che
ha guidato il processo di sele-
zione, aveva inviato ai 28 mi-
nisteri una mail con le istru-
zioni: il candidato sarebbe sta-
to scelto a maggioranza quali-
ficata, cioè ci volevano i voti
del 55% dei 28 Stati Ue che rap-
presentassero almeno il 65%
della popolazione dell’Unio-
ne. Un’intesa informale, non
una regola cogente. Nessuno
dei due candidati ha centrato i
due i criteri, ma la bulgara era
avanti su entrambi e Dijssel-
bloem, alla fine, ha ammesso la
sua sconfitta.

LUISELLA COSTAMAGNA ANDREA SCANZI PIETRANGELO BUTTAFUOCO

L’esterofilia della politica
e i conti con quel che ci resta
B asta attacchi, si dicano le cose come stanno:
quella di Sandro Gozi in Francia è la clas-
sica malattia italiana della “fuga dei cervelli”.
Perdita inestimabile di una delle migliori men-
ti politiche del nostro Paese, che non senten-
dosi valorizzata emigra là dove potranno ap-
prezzarla. Come lui, negli anni, abbiamo perso
altre gemme preziose della sinistra: Enrico
Letta, che al Parlamento ha preferito l’insegna-
mento, sempre all’ombra della Tour Eiffel;
Massimo D’Alema, che nel 2018 commentò i
festeggiamenti di Di Maio sul balcone di Palaz-
zo Chigi per il deficit al 2,4% con un emblema-
tico “ero all’estero”. Solo Walter Veltroni, nella
sua infinita generosità, ha rinunciato all’Africa
(e alla politica) per regalarci libri, programmi
tv, film degni di Cannes. Tocca ammetterlo: la
sinistra italiana è… all’estero. E noi dobbiamo
fare con quello che abbiamo, perchè –punto 1 –
“Prima gli italiani!”, per cui nessun Papa stra-
niero; e – punto 2 – in Italia il perfetto leader di
sinistra (Renzi docet) è bene che sia di destra.
Deragliato il treno Gianfranco Fini, perché non
puntare sul nuovo Spartaco, libero e liberatore,
Giovanni Toti?
Parigi ora ha il suo Big Jim. Noi? Bravi, ce lo invidiavano tutti
Guadagneremmo con chiunque Ora perchè non prendersi il Pd?
È incredibile come la Francia non ci abbia
ancora dichiarato guerra: rifilargli Gozi
è una provocazione inaudita. La Prima
Guerra Mondiale cominciò per molto meno.
Vedere Gozi responsabile degli Affari Eu-
ropei nel governo francese, dopo avere ri-
vestito ruolo analogo in Italia, è ulteriore e-
spressione plastica della miseria “politica”
italiana. Incapace di trovare 95 firme (95,
eh: non 95mila) per candidarsi alle Primarie
Pd nel 2012; trombato alle politiche 2018 no-
strane; di nuovo trombato a marzo in Fran-
cia: Gozi è il niente del niente, cioè del ren-
zismo. Un Big Jim di sfavillante insipienza.
La sua parabola fa ridere e il masochismo Pd
resta titanico. Sperando che la Francia se lo
tenga in eterno, ho pensato a un politico
straniero da “acquistare” per il nostro go-
verno: abbiamo “politici” così ridicoli che ci
guadagneremmo a prescindere. Io vorrei
Bernie Sanders. Non tanto perché creda
nella sinistra radicale, ma perché Sanders
piace a Rosario Dawson. E una divinità co-
me Rosario Dawson non può mica sbaglia-
re.
Imanuel
l cittadino italiano Sandro Gozi – l’uomo
di Matteo Renzi finito alla corte di Em-
Macron – è come Palmiro Togliatti
ai vertici del Soviet supremo a Mosca. Nulla
di nuovo per l’internazionalismo proleta-
rio si potrebbe dire. Nessuno, infatti – al
tempo – trovava motivo di scandalo.
Ma c’è un aggiornamento d’obbligo visto
che il materialismo scientifico del marxi-
smo-leninismo – tutto quel po’ di centra-
lismo democratico – ha dovuto lasciare le
nevi di Russia, dove quel tutto d’Italia fu
tragedia, per risciacquarsi nella Senna e
scoprirsi liberista, eurocratico e altoloca-
to.
Sandro Gozi è senza dubbio l’uomo che tut-
to il mondo ci invidia. In tutto questo suo
trionfare planetario la Francia è stata lesta a
pigliarselo e a Parigi, però, qualcos’altro si
potrebbe chiedere. Per esempio: non po-
trebbero annettersi il Partito Democratico
per intero e rinverdire così, per proprio di-
vertimento, i fasti della Comédie-Italienne.
A Parigi, appunto, dove quel tutto d’Italia è
già una triste commedia.
8 » POLITICA
PER IL WALL STREET JOURNAL
Nissan e Renault
ridiscutono l’alleanza
Per la fusione con Fca?
LA STORIA
» LORENZO VENDEMIALE
“E
xcusatio non petita,
accusatio manife-
sta”: Marco Bussetti,
ministro dell’Istru-
zione, uomo di scuola se non pro-
prio di lettere (da insegnante di
educazione fisica il suo forte è
sempre stato lo sport), conoscerà
bene il significato della prover-
biale locuzioni latine. “Scusa non
richiesta, accusa manifesta”. Co-
me descrivere altrimenti lo stra-
no decreto pubblicato dal Miur a
metà luglio, dove si legge che se il
ministro ha un “conflitto d’inte-
ressi” su una nomina, si astiene e
viene fatta dal suo capo diparti-
mento. Ma perché mai l’irrepren-
sibile Bussetti, leghista convinto,
fedelissimo di Giorgetti, lavora-
tore indefesso a parte qualche
gaffe mediatica (su meridionali e
famiglia tradizionale le sue pre-
ferite), dovrebbe mai trovarsi in
una posizione simile?
A VIALE TRASTEVERE è in corso
una giravolta di poltrone per
riorganizzare il ministero. È una
consuetudine nell’amministra-
zione: quando si insedia un nuo-
vo governo soltanto gli uffici di
diretta collaborazione e i capi di-
partimento rimettono il loro in-
carico. Uno spoils system limita-
to. Per questo di solito segue un
rimpasto più grande, che riguar-
da anche le direzioni generali:
ruoli apicali, con poteri di firma e
di spesa, decisivi per il funziona-
mento della macchina. Bussetti
non ha fatto eccezione.
Ad aprile il ministero ha avvia-
to la riorganizzazione, che porte-
rà, fra le altre cose, alla creazione
di una nuova direzione per il con-
tenzioso e alla separazione di ri-
cerca, università e Afam (l’alta
formazione artistico-musicale).
A metà giugno sono stati pubbli-
cati i bandi, scaduti a fine mese. A
giorni era atteso l’esito degli inter-
pelli. Prima, però, è arrivato il de-
| IL FATTO QUOTIDIANO | Domenica 4 Agosto 2019
I DIRIGENTI di Nissan e Renault loqui che sarebbero in corso da giugno. Per
q stanno cercando un accordo per rine-
goziare la loro alleanza: per i francesi sareb-
ora da Fca nessun commento. Nissan, se-
condo quanto riporta il quotidiano statuni-
be un passo da compiere nella speranza di tense, vorrebbe che Renault riducesse la
riaprire la strada alla fusione con Fca. A dirlo sua quota del 43,4% nella società giappo-
è il Wall Street Journal, spiegando di aver nese, che ha solo il 15% di azioni (senza di-
preso visione di scambi di email tra persone ritto di voto) in quella francese. Questo al
coinvolte nelle trattative e accennando a in- fine di riequilibrare l’incrocio azionario tra le
formazioni avute da fonti informate sui col- due case automobilistiche, che era diven-
Scuola Il Miur pronto a nominare una fedelissima del ministro
alla direzione regionale della Liguria: firma il vice per evitare guai
Bussetti fa il decreto
preventivo: “Avrò
conflitti d’interessi”
creto in cui il ministro stesso parla
di “conflitto d’interessi”, a candi-
dature già chiuse, sollevando più
di un interrogativo: “Se il ministro
scrive una cosa del genere, vuol
dire che ha già deciso le nomine e
che sa che qualcosa potrebbe
creargli problemi”, è il ragiona-
mento che circola nell’ambiente.
La procedura è regolata da nor-
me precise. C’è l’obbligo di trova-
re un posto ai direttori di ruolo
(quelli che hanno almeno 5 anni
Rapporti personali
Per la sede di Genova
la favorita è una dirigente
che ha lavorato al suo
fianco per oltre 10 anni
COMUNICATO SINDACALE sulla carica: possono essere spo-
stati, non lasciati a casa), ci sono
dei requisiti di merito e anzianità
NEI GIORNI SCORSI il collega Valerio Lo Muzio, autore su repub- più o meno stringenti, ma la com-
q blica.it dello scoop sul figlio del ministro dell'Interno sulla moto d'ac-
qua della polizia, è stato minacciato da alcuni agenti affinché non riprendesse
ponente discrezionale è enorme.
Come il rischio che un potenziale
quanto avveniva in luogo pubblico e poi insultato dallo stesso ministro af- conflitto possa favorire un candi-
finché non potesse rivolgergli domande durante una conferenza stampa. È dato piuttosto che l’altro. In ballo
intollerabile che uomini delle istituzioni cerchino di impedire a un giornalista ci sono poltrone pesanti: nove di-
di fare il proprio lavoro nel totale disprezzo della libertà di informazione e del rezioni generali centrali, più altre
diritto dei cittadini a essere informati, tutelati dall'articolo 21 della Costitu- cinque a livello regionale, che e-
zione. È ancor più intollerabile che ciò provenga da un ministro dell'Interno rano rimaste o saranno presto va-
che spregiudicatamente utilizza a scopo di propaganda politica il patrimonio canti per scadenze naturali e sono
informativo delle amministrazioni di cui è titolare pro tempore. Il Comitato di state aggiunte all’infornata. Si
redazione del Fatto Quotidiano manifesta piena solidarietà al collega Lo Mu- tratta di Sicilia, Lombardia, Lazio,
zio e invita l'Ordine, la Fnsi e le associazioni di stampa a fare il possibile perché Friuli Venezia-Giulia e soprattut-
l'intera categoria tenga alta l'attenzione e reagisca compattamente ad even- to Liguria. Proprio a quest’ultima
tuali altri episodi di questo genere. potrebbe riferirsi il decreto.
IL COMITATO DI REDAZIONE DEL FATTO QUOTIDIANO Il ministro viene dal mondo
della scuola. “Conosce tante per-
tato un problema per la possibile fusione:
proprio la posizione non paritarie fra i due
gruppi, infatti, è stato motivo di contrasto,
per la preoccupazione di Nissan di poter es-
sere indebolita all’interno dell’alleanza. Per
questo i giapponesi si sono messi di traver-
so all’intesa tra Renault e Fca, poi naufra-
gata. Ma adesso le cose potrebbero cam-
biare con un diverso rapporto di forza.
sone nell’amministrazione, è nor-
male che voglia tutelarsi dal punto
Leghista
Marco Busset-
di vista giuridico”, spiegano. Al- ti, ministro
cune le conosce meglio di altre. In dell’Istruzione
corsa per la sede di Genova, ad e- scelto dal Car-
sempio, c’è la dottoressa Luciana roccio LaPresse
Volta, nome noto agli uffici mini-
steriali e ancor più al ministro: i
due hanno lavorato insieme fian-
co a fianco per oltre dieci anni
all’Ufficio scolastico regionale
(Usr) della Lombardia, da dove La scheda
viene Bussetti e di cui lei è diri-
gente di seconda fascia. Sono stati n AL MIUR
vicini, si conoscono bene: se non si è in corso la
tratta di “conflitto d’interessi” in riorganizzazione
senso tecnico (scatta in caso di pa- interna
rentele o legami patrimoniali), di tutte le
qualcuno avrebbe potuto solleva- direzioni
re una questione di opportunità. generali:
in ballo nove
SARÀ UN ECCESSO di prudenza, posti da Dg
sarà la classica ammissione di chi centrali, più
ha la coda di paglia, il risultato è altri quattro
che al Miur è tutto paralizzato: ad negli Uffici
oltre un mese dalla chiusura delle regionali
candidature, le nomine non sono
ancora state completate, solo ne-
gli ultimi giorni cominciano a n IL 16
muoversi i primi tasselli. Mentre LUGLIO
la Liguria aspetta un direttore da a candidature
quasi un anno. Tanto che il depu- dell’interpello
tato Alessandro Fusacchia (+Eu- già chiuse,
ropa) ha anche presentato un’in- il ministro
terrogazione parlamentare in cui ha pubblicato
chiede conto del ritardo. A viale questo strano
Trastevere si sentono comunque decreto in cui
tranquilli. Il decreto ha già rice- spiega che,
vuto l’ok della Funzione pubblica se dovesse
e della Corte dei conti. E poi la Vol-
ta ha tutti i requisiti: proprio all’U-
trovarsi in
conflitto
sr Lombardia con Bussetti ha ma- d’interesse,
turato l’anzianità che le permette la nomina
di ambire al salto di carriera; forse sarà firmata
anche per la sua amicizia col mi- dal capo
nistro ha scelto di non candidarsi dipartimento.
a Roma, dove una sua promozione Coda di paglia
avrebbe fatto più rumore. A quan- o semplice
to filtra, per la direzione ligure sa- prudenza?
rebbero pervenute altre 3-4 do-
mande e il suo curriculum sareb-
be il più forte. La nomina pare fat-
ta. Ma non la firmerà Bussetti: al
massimo le farà i complimenti.
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Domenica 4 Agosto 2019 | IL FATTO QUOTIDIANO |
Lo sberleffo
TROPPA NEMESI
PER BENTIVOGLI
» S.C.
AUTOSTRADE
» DANIELE MARTINI
I
dieci chilometri che manca-
no per il completamento del-
la Asti-Cuneo passeranno al-
la storia come il tratto auto-
stradale più caro dell’universo se
alla fine saranno costruiti in base
all’accordo tra il gruppo Gavio e il
ministro dei Trasporti, Danilo
Toninelli. Con il lodevole intento
di sbloccare i cantieri e realizzare
quel pezzetto di asfalto, il mini-
stro sta coprendo d’oro i Gavio, i
signori delle autostrade del nor-
dovest, così come i Benetton lo
sono nel resto d’Italia. In cambio
dell’impegno di finire in fretta
l’opera attesa da quasi un decen-
nio in quell’area del Piemonte, lo
Stato consente ai Gavio di incas-
sare tra 12 anni la bellezza di circa
1 miliardo e 200 milioni di euro
per quello che in gergo tecnico
viene conosciuto come il valore
di subentro. Che in pratica è una
specie di buonuscita che i Gavio
potranno riscuotere per cedere
la concessione della Asti-Cuneo
e contemporaneamente quella
della Torino-Milano (A4), che è
una delle autostrade gestite dallo
stesso gruppo.
PER LA TORINO-MILANO il valore
di subentro previsto è di circa 890
milioni di euro, una novantina in
più rispetto agli 800 che venivano
riconosciuti ai Gavio con il pre-
cedente Piano economico finan-
ziario (Pef) elaborato da Toninel-
li appena tre mesi fa. Per la A-
sti-Cuneo il valore è di oltre 300
milioni ed è una novità rispetto al
piano di primavera. La sua intro-
duzione è stata giustificata dal
CHE FIRME
» LUCIANO CERASA
G rave sconfitta nella batta-
glia di alcuni pensionati
d’oro per stoppare e farsi ri-
sarcire il contributo di solida-
rietà triennale imposto dall’i-
stituto di previdenza dei gior-
nalisti (Inpgi) sugli assegni
pensionistici più elevati. Per il
Consiglio di Stato è legittimo,
equo e giustificato dalla ne-
cessità di fronteggiare la crisi
finanziaria in cui versa l’isti-
tuto privato, per assicurare le
prestazioni future senza oneri
per il bilancio pubblico.
LO HA STABILITO la terza se-
zione del Consiglio di Stato
presieduta da Franco Frattini,
confermando una precedente
sentenza del Tar del Lazio. Il
prelievo viene applicato sugli
assegni dai 38mila euro annui
in su con aliquote progressive
in funzione della somma per-
cepita. Per i 2050 titolari di
pensione fino a 56.999 euro
CRONACA »9
, MARCOBENTIVOGLI , esuberante
segretario della Fim-Cisl, una volta
attaccava sempre il collega della Fiom,
Perché nella Cisl ben 42 segretari di categoria e
regionali, come ha raccontato ieri La Verità, gli
hanno scritto una lettera che, paragonata ai
devastanti, per la stessa Cisl, del tuo smisurato ego-
centrismo e del tuo innato autoconvincimento di su-
periorità su tutti gli altri dirigenti della nostra organiz-
Maurizio Landini (e anche i giornalisti a suo giudizi da lui espressi una volta, sembra un raz- zazione”. Una ripassata memorabile. Bentivogli è ac-
dire compiacenti): “Quando il leader della zo nucleare. L’accusa è di “protagonismo con- cusato di “essere borderline con la vita e la dialettica
Fiom parla di sindacato ci vado d’accordo, ma ultima- trassegnato da analisi, giudizi, concetti e toni nel tem- politica”, lui che senza fare politica scriveva manifesti
mente fa un po’ troppo il politico. Troppi personalismi, po sempre meno condivisibili, che valicano il limite insieme all’allora ministro Carlo Calenda. Partì per
attaccare il governo per ricomporre la sinistra. Alla Cisl della paziente, ancorché basìta, tolleranza con cui tut- mazzolare e finì mazzolato, direttamente in casa pro-
se fai politica non stai nel sindacato”. Deve essere vero. ta la Cisl ha osservato sin qui il crescendo degli effetti pria. Troppa nemesi.
Per 10 km Il ministero dei Trasporti vuole sbloccare i lavori e riduce la durata
della concessione. Ma il valore di subentro per l’intera tratta è stellare
L’accordo sulla Asti-Cuneo
regala ai Gavio 1,2 miliardi
percentuali, dal 13 precedente municato a livello ufficiale. Quasi Dicastero
stimato dall’Agenzia di regola- di sicuro, quindi, i lavori non po- Il ministro
zione dei Trasporti (Art) all’at- tranno partire in tempi brevi. Il dei Trasporti
tuale 20 per cento circa. Senza Comitato si è limitato a “prendere e delle infra-
che nel frattempo il gruppo abbia atto” che il piano per la Asti-Cu- strutture,
apportato nuovo capitale.Il mi- neo esiste, lasciando intendere Danilo Toni-
liardo e 200 milioni di valore di che l’esame vero e proprio avver- nelli LaPresse
subentro dovrà essere pagato da rà in un secondo momento.
chiunque volesse prendere il po-
sto dei Gavio nella gestione delle I PRECEDENTI non sono incorag-
due autostrade, sia esso un im- gianti: il vecchio piano Toninel-
prenditore privato oppure lo Sta- li-Gavio di primavera non era sta- I numeri
to. Ma è evidente che di fronte a to apprezzato dalle istituzioni
un valore così elevato c’è la pos- preposte alla sua valutazione e sia
sibilità che privati e Stato stiano l’Art (Agenzia di regolazione dei
prudentemente alla larga e a trasporti) sia il Nars (Nucleo di
890
milioni
quel punto è facile prevedere che valutazione per i servizi di pub- di euro:
i Gavio continue- blica utilità) lo ave- il valore
ranno anche dopo il vano bocciato. Il di subentro
2031 e per un altro nuovo è la rielabora- per la Torino-
bel po’ a essere gli zione del vecchio Milano, una
indisturbati signori Casello perenne ma, oltre al valore di novantina in
del casello in Pie- Dubbi dal Cipe subentro mo n st re , più rispetto
monte e dintorni. Si contiene molti altri al precedente
profila, insomma, e dall’Ue: difficile punti critici. Per e- Pef
molto concreto il ri- che a quella cifra sempio: per i 10 chi-
schio di un’altera-
zione vistosa della qualcuno vorrà
concorrenza che farsi carico della
l o m e t r i d e l l a A-
sti-Cuneo mancanti
dovranno essere in-
300
milioni
farà drizzare i ca- vestiti complessiva- di euro: valore
pelli in testa ai com- gestione nel 2031 mente circa 630 mi- di subentro
missari dell’Un io- lioni di euro, 350 per per la Asti-
ne europea. i nuovi lavori, 280 Cuneo, novità
ministro con la circostanza che la tostrada. Ma una cosa per un’im- Anche in Italia, del resto, il pia- per quelli fatti e non pagati. I Ga- rispetto al
durata della concessione viene presa è riscuotere tutto e subito in no Toninelli-Gavio non piace vio si finanzieranno chiedendo i piano di
accorciata dal 2045 al 2031, cioè anticipo e un’altra una somma di- granché e il primo agosto il Cipe soldi alle banche, pagando il de- primavera
vengono negati per 14 anni ai Ga- luita in un quindicennio. Inoltre (Comitato interministeriale per naro il 4 % circa. Lo Stato per quel
vio i benefici stimati 500 milioni ai Gavio, con il nuovo Pef, è as- la programmazione economica) finanziamento riconoscerà loro,
di euro che altrimenti avrebbero sicurato un incremento di remu- non l’ha affatto approvato, con- invece, una remunerazione più
ottenuto con la gestione dell’au- nerazione al casello di ben 7 punti trariamente a quanto è stato co- che doppia: 9,23 % per cento.
Previdenza Il Consiglio di Stato boccia il ricorso contro il prelievo sugli assegni alti per salvare l’ente
Giornalisti, la guerra (persa) dei pensionati d’oro
lordi il contributo va da un mi- nell’alta gamma reddituale. del pro rata, ovvero tenendo
nimo di 0,1 a un massimo di Tra questi, l’editorialista Mar- conto legittimamente della
189,9 euro lordi annui (15,8 eu- cello Sorgi, già direttore del
ro lordi mese). Ai 70 pensiona- Tg1 e del quotidiano La Stam-
ti che percepiscono un asse- pae Guido Paglia, per dieci an-
improponibilità di porre e-
sclusivamente a carico delle
generazioni di futuri pensio-
gno tra i 150 mila e i 199.999 ni direttore della Comunica- nati il peso economico delle
euro lordi è applicata un’ali- zione, relazioni esterne e rap- necessarie riforme”.
quota del 15%, da un minimo di porti Istituzionali della Rai.
6.300 euro lordi annui (525 eu- Paglia è stato membro della LA PRONUNCIA di secondo
ro mese) ad un giunta esecutiva grado arriva in una fase deli-
massimo di della Fnsi, presi- cata per il tentativo di salva-
13.797,4 euro dente dell’Ordine taggio dell’Inpgi messo in atto
(1.150 mese). Ol- dei giornalisti di Fascia alta Marcello Sorgi e Guido Paglia dal governo. Il Cda dell’istitu-
tre i 200 mila eu- Solidarietà zero Roma e del Lazio to ha deliberato nei giorni
ro (35 pensiona- A opporsi, grandi ed è attuale diret- sostanziose retribuzioni. Ma soccupazione, in drammatica scorsi le prime misure di raf-
ti), il prelievo, del tore delle testate che si sono sentiti nel pieno di- crescita. Nel ritenere infonda- forzamento dell’equilibrio di
20%, va da 1.150 nomi dell’editoria, online S a rd i ni a ritto di denunciare “l’erronei- to l’appello, il Consiglio di Sta- bilancio chieste nel decreto
euro al mese ai da Sorgi a Paglia Post e S ar d i n i a tà e l’ingiustizia” della senten- to ha ribadito l’a ut on om ia Crescita: nuovi tagli alle spese
4.358 euro. Quel- Post Magazine. za del Tar. dell’ente sulle misure per as- e un incremento delle entrate
li che percepi- a Benedetto Nell’elenco dei Il contributo di solidarietà, sicurare le prestazioni future. contributive anche con il tra-
scono somme su- I giudici: “Equità ricorrenti c’è an- in media 80,5 euro al mese, ha “L’Inpgi ha voluto ripartire gli sferimento di alcune categorie
periori ai 300 mi- che l’editore fatto risparmiare alle agoniz- oneri conseguenti alle misure di lavoratori dall’Inps all’In-
la euro sono solo tra generazioni” Marco Benedet- zanti casse dell’Inpgi circa 19 volte al contenimento della pgi. L’ampiamento della pla-
9. Su circa 10 mila to, ex capoufficio milioni di euro dal 2017 al spesa previdenziale – si legge tea è stato già finanziato dal
iscritti, hanno a- stampa della Fiat, 2019, permettendo di non far nel dispositivo della sentenza - decreto, anche se si demanda a
vuto la trattenuta in 6.554. Ma ex ad della Stampa e del Grup- gravare solo sulle ormai magre mediante l’applicazione del disposizioni successive al feb-
a presentare ricorso in punta po Espresso. Grandi profes- retribuzioni dei giornalisti criterio di equità tra diverse braio del 2021 il compito di in-
di principio è stato un grup- sionisti pensionati da tempo e “attivi” il pagamento dei trat- generazioni di iscritti, in con- dividuarei profili contrattuali
petto di pensionati collocati che continuano a lavorare con tamenti pensionistici e di di- temperamento col principio che traslocheranno.
Domenica 4 Agosto 2019 | IL FATTO QUOTIDIANO | POLITICA » 11
L’ALBUM Dieci anni fa Ora gli tocca litigare con Toti e Carfagna, ma c’è stato
un tempo in cui poteva permettersi tutto: dalla festa a Casoria in giù

C’era una volta “Papi” Berlusconi

Da Noemi al raìs: il 2009 di follie
A
metà di giugno, Massimo
D’Alema l’aveva detto: sarà
l’anno delle “scosse”. E in ef-
fetti, quella del 2009, è stata
una stagione in cui ci si è an-
noiati poco. Non fosse altro
per il suo indiscusso protago-
nista, l’allora premier Silvio
Berlusconi, che proprio
quell’estate vedrà comincia-
re la discesa del suo impero:
sono in giorni in cui venne
scovata la partecipazione del
leader di Forza Italia al com-
pleanno delle 18enne Noemi
Letizia, gli stessi in cui venne
diffuso l’audio delle notti a
palazzo Grazioli con Patrizia
D’Addario. Ma non solo: esat-
tamente dieci anni fa, Berlu-
sconi si faceva (ri)conoscere Il brindisi Gli audio Il Duomo
dal mondo con il suo evidente con Noemi di Patrizia di Tartaglia
apprezzamento per Michelle Il 27 aprile del A fine luglio Il 13 dicembre
Obama, durante l’in c o nt r o 2009 il pre- diventano Berlusconi
ufficiale con il presidente a- mier va a Ca- pubblici gli viene ferito in
mericano. O ancora la mae- soria a festeg- audio delle piazza Duomo
stosa accoglienza per il colon- giare il com- notti a Palaz- a Milano: Mas-
nello Gheddafi in visita a Ro- pleanno di u- zo Grazioli re- simo Tartaglia
ma, o la trionfale campagna na 18enne. Lei gistrate da Pa- lo ha colpito
messa in piedi con i terremo- lo chiama “Pa- trizia d’Adda- con una sta-
tati d’Abruzzo. Poi, a dicem- pi” Olycom rio Ansa tuetta Ansa
bre, un uomo gli tirerà in volto
una statuetta del Duomo: per
la prima volta, Silvio, non ha
più tutto sotto controllo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il sisma
e le corna
Berlusconi
“scherza” con i
volontari della
Protezione Ci-
vile a l’Aquila:
6 mesi prima,
la scossa, ave-
va fatto più di
300 morti Ansa

Complimenti L’obiettivo
a Michelle di Zappadu
Il 24 settem- Villa Certosa
bre, durante il viene immor-
G20, il premier talata dallo
mostra visibile zoom del fo-
apprezzamen- tografo sardo:
to per la First si vede anche
Lady Usa, sot- l’ex premier
to gli occhi in- ceco Topola-
creduli di Ba- nek, nudo in
rack Obama giardino
Ansa Ansa

La maschera
di cera
Un fazzoletto
sporco del
Gheddafi trucco del pre-
e le ragazze mier: il 2009
Per due estati segnerà l’ini-
consecutive, zio del declino
Berlusconi della sua car-
accoglie il co- riera politica
lonnello li- Ansa
bico e la
corte di ra-
gazze al se-
guito Ansa
 P G
12 »
La retorica del fare: Salvini
come Renzi e Berlusconi
Travaglio ha evidenziato il legame
che unisce Salvini agli altri dema-
goghi come Renzi e Berlusconi.
Tutti e tre si riconoscono nell’Italia
dei sì che si oppone all’Italia dei no.
Tale slogan non è che l’esplicita-
zione della cosiddetta “retorica del
fare” che i nostri eroi condividono.
Ovviamente per costoro il fare per
il fare, oltre a risolvere il secolare
problema della quadratura del cer-
chio, assurge a valore in sè indipen-
dentemente dai contenuti. Sperpe-
rare miliardi di euro per scavare un
tunnel di 50 km in una montagna
piena di amianto e di uranio diven-
ta così cosa buona e giusta, anche se
viene messa a rischio la salute della
popolazione della Val di Susa.
L’importante è fare un’opera inu-
tile per garantire profitti megaga-
lattici ad un esiguo numero di per-
sone con i soldi dei contribuenti:
ecco dove va a parare il mantra del
“fare”. Tra l’altro, i tre demagoghi
non sono neanche originali, perchè
questa tecnica di comunicazione
per abbindolare meglio la gente
venne utilizzata da Mussolini
quando, nel lontano 1919, pronun-
ciò la seguente frase: “Noi fascisti
non abbiamo dottrine precostitui-
te, la nostra dottrina è il fatto”. La
retorica del “fare” permetteva al
capo del fascismo di nascondere le
sue vere intenzioni, così da utiliz-
zare, in modo spregiudicato, il suo
attivismo per consolidare il potere
delle classi sociali dominanti, in-
dustriali, banchieri, agrari, a danno
dei ceti popolari. Niente di nuovo
sotto il sole. Con l’aggravante che
Mussolini riuscì ad imporre i suoi
deliranti slogan facendo ricorso al-
la violenza, mentre i fanfaroni no-
strani ottengono lo stesso risultato
in modo pacifico, perchè nell’arco
di un secolo gli italioti si sono così
rimbecilliti che si bevono qualsiasi
boiata.
MAURIZIO BURATTINI
Tutela ambientale in Italia:
c’è omertà e manca senso civico
Il tema ambientale in Italia non è
affrontato nel modo giusto, nono-
stante la situazione sia molto
PROGRAMMITV
06:00 Rai - News24 06:00
07:00 Tg1 06:30
07:05 Speciale Overland 18 Le 08:40
strade dell'Islam Kazaki- 09:10
stan - Uzbekistan 10:25
08:00 Tg 1 14:00
09:15 Passaggio a Nord-Ovest
Doc - L'arcipelago delle 14:47
Florida Keys 15:35
09:45 Paesi che vai - Luoghi 16:26
detti comuni - Isole Bor- 17:10
romee 18:15
10:55 Santa Messa dalla Basili- 18:52
ca Santa Maria Maggiore 19:40
in Lomello (Pavia)
12:00 Recita Angelus da Piazza 20:30
San Pietro 21:05
18:45 Reazione a Catena
20:00 Telegiornale
20:35 Techetechetè
21:25 Mia moglie, mia figlia, 23:00
due bebè
| IL FATTO QUOTIDIANO | Domenica 4 Agosto 2019
iazza rande Inviate le vostre lettere (massimo 1.200 caratteri) a: il Fatto Quotidiano
00184 Roma, via di Sant’Erasmo n°2 - lettere@ilfattoquotidiano.it
di arroganza che raramente ho ve-
SENZA RETE ANTONIO PADELLARO
duto in un leader politico. Durante
la conferenza stampa, era evidente
Povero B., poveri noi: da Ruby, la sproporzione tra lui e il giovane
cronista. Salvini ha costruito un’in-
terlocuzione di pura prepotenza e
Noemi e Patty a Lupi e Parisi arroganza, non rispondendo sul te-
ma specifico e addirittura calun-
niando il suo pacato interlocutore.
Anche le purghe staliniane spesso
“IL PROGETTO berlusconiano raccoglie le prime ade- lo straordinario personaggio della piccola (minorenne) erano basate appunto sulle calun-
sioni. Il sì di Parisi e Lupi. Gli autonomisti Svp: “Dialo- fiammiferaia (ballerina) marocchina Rubi Rubacuori nie degli innocenti. Il Ministro è
go”. (Karima El Marough). In uno strepitoso tableau vi- ancora in tempo per scusarsi. Chie-
IL GIORNALE vant, popolato da “figure di vergini che si offrono al do alla stampa che leggo da una vita
Drago”(secondo la vivida immagine della divorzianda di tenere alta l’attenzione.
POVERO SILVIO, costretto a fondare un altro partito Veronica Lario). Nel frattempo (dicembre 2009), Mas- ENZO CUCCAGNA
per ottenere qualche triste trafiletto nelle pagine poli- simo Tartaglia, a cui mancava qualche rotella ma non il
tiche quando, nostalgia canaglia, dieci anni fa i giornali gusto dell’accostamento simbolico, troverà il modo di Belluno, via libera alla caccia
li faceva direttamente lui. Nel senso che nelle redazioni colpire al volto il presidente-padrone con una statuetta in anticipo nonostante i turisti
bastava solo aspettare e, prima o poi, ci avrebbe pensato raffigurante il Duomo, nella location di piazza Duomo a A quanto riportato dalla stampa
il Cavalier Caimano a servirci, già bello che infiocchet- Milano. Erano i mitici tempi del tutti in Costa Smeral- bellunese. i cervi contati dai cac-
tato, lo scoop del giorno, o del mese, o dell’anno. Nell’in- da, del palo sexy di Villa Certosa, delle olgettine trave- ciatori, nella nostra provincia, sa-
dimenticabile estate del 2009, noi iene dattilografe stite da infermiere, di Lele Mora e i suoi boys in un tur- rebbero 10.000. Ma come fanno a
fummo deliziati dalle mirabolanti acrobazie di Patrizia binio di cene eleganti, di bunga bunga e di primi ministri contarli? I censimenti, a cui ho par-
D’Addario nel lettone di Putin, con tanto di audio hot e cechi spericolati (il povero Topolanek immortalato dal tecipato notando una scarsità di a-
autoerotismo consigliato. Una miniera di sesso, potere, micidiale Zappadu con i gioielli di famiglia bene in vi- nimali sul territorio, si effettuano
promesse e ricatti, che sembrava scritta a quattro mani sta). Ora, dite voi, dopo quella opulenta età dell’oro (co- di notte con semplice illuminazio-
da Friedrich Durrenmatt e Georges Feydeau, con il gial- me le farfalline inguinali donate dal munifico anfitrio- ne sui prati, attraverso i fari delle
lo inchiesta mescolato al rosa avanspettacolo. Titoli ne) come possono giornali e lettori accontentarsi, in auto. Il punto è che più animali i
scatolari, tirature alle stelle, lettori in visibilio. La gran- questa mesta estate di rutti e braghette, del turpiloquio cacciatori dichiarano di aver con-
de abbuffata dei giornali si era già palesata a maggio di un vicepremier da spiaggia, e dove, a Milano Marit- teggiato, maggiore è il numero de-
con lo strano caso di Noemi Letizia e del Papi assata- tima? Noi che cantammo gesta e movenze di Patrizia, gli abbattimenti che l’Ufficio cac-
nato. Quando il maturo presidente del Consiglio era Noemi e Ruby, ci dica Cavaliere, cosa ce ne facciamo cia e pesca della Provincia di Bel-
stato beccato all’inseguimento della giovanissima bel- (con rispetto parlando) delle adesioni di Lupi e Parisi a luno concederà loro! I censimenti
lezza napoletana in una piccante tarantella. Dove ‘o L’Altra Italia? Anni fa, dopo fiere battaglie, incontran- devono essere affidati ai Carabi-
malamente era probabilmente colui incaricato di riti- dolo gli concessi l’onore delle armi: “Berlusconi devo ri- nieri Forestali, come fu fatto nel
rare le buste gonfie (fondamentale materiale di scena conoscere che in fondo lei ha fatto la fortuna dei suoi 2013. Come si può permettere ai
affidato in seguito alla solerzia del ragionier Spinelli). amici ma anche dei suoi nemici”. Era la stampa, bel- cacciatori, che hanno ottenuto
Ai giornalisti del Fatto Quotidiano prudevano i polpa- lezza. Oggi è un mortorio. l’autorizzazione a cacciare femmi-
strelli al pensiero del tanto ben di dio che ingolfava gli ne e piccoli in anticipo, di circolare
altrui computer mentre noi, maledizione, saremmo an- Antonio Padellaro - il Fatto Quotidiano armati di fucili in pieno periodo tu-
dati in edicola soltanto a settembre. Ci penserà Gianni 00184 Roma, via di Sant’Erasmo n°2 ristico e con una vegetazione anco-
Barbacetto, nella primavera 2010 a regalare al mondo lettere@ilfattoquotidiano.it ra florida che andrà inevitabilmen-
te a ridurre la visibilità? Spero che
le strutture turistiche e le associa-
zioni sportive si facciano sentire e
preoccupante. I rifiuti in molti co- della macchina e nessuno ha visto sodio di malcostume, dovrebbe de- che Prefetto e sindaci si attivino,
muni non sono gestiti adeguata- niente. L’omertà, la paura di reagi- stare la forte preoccupazione di affinchè la sicurezza delle persone
mente, causando gravi disagi ai cit- re e parlare favorisce i delinquenti. tutta la comunità democratica, e dei turisti abbia la priorità. La po-
tadini e situazioni di degrado e di Bisogna lottare perchè la questione perché la democrazia è un bene litica deve prendere una decisione.
pericolo per la salute pubblica. ambientale è e sarà una delle tema- collettivo. Siamo tornati alla pri- “L’anticipo della caccia è stato ap-
Manca il senso civico e l’educazio- tiche prioritarie da affrontare per il maria sintassi dei principi. Se Sal- provato per 3 anni, poi capiremo se
ne. Ma la cosa più preoccupante so- nostro futuro. vini si fosse scusato, la questione è stato efficace”, si legge sulla stam-
no i forti interessi della criminalità SIMONE MODESTI poteva dirsi chiusa. Restava un e- pa locale. Intanto, però, sparano!
organizzata, che fa guadagni e lu- pisodio di malcostume esecrabile, Per sporcarsi le mani di sangue non
cra. Ho fatto diverse segnalazioni Calunnia contro il cronista: ma nulla di più. Al pari della Finoc- serve imbracciare un fucile, basta
ma non sono mai seguiti provvedi- ne va della nostra democrazia chiaro a cui la scorta faceva incom- anche una penna con cui autoriz-
menti da parte del Comune in cui La vicenda del cronista di Repubbli- prensibilmente la spesa. Invece il zare simili mostruosità.
vivo. Anzi, mi hanno rotto il vetro ca che ha reso noto un chiaro epi- Ministro è andato oltre, un eccesso TAMARA PANCIERA
La grande vallata 06:00 Rai - News24 06:40 Tg4 06:00 Prima Pagina Tg5 06:00 Belli Dentro - La Star 06:00 Tg La7 Morning News - 19:05 La rapina perfetta
Cultura Memex - Galileo 08:00 Tuttifrutti Estate 07:13 Televendita Media 07:59 Tg5 06:18 Televendita Media Meteo - Oroscopo - 21:00 100X100Cinema - Il Ci-
Sorgente di vita 08:30 Speciale L'Italia con voi Shopping 11:01 Televendita Media Shopping Traffico nemaniaco
Sulla Via di Damasco 09:00 In viaggio con lei *Capri 07:40 Super Partes Shopping 07:00 Super Partes 07:00 Omnibus News 21:15 Faster
La nostra amica Robbie mon amour* 08:00 I Misteri di Silvestro E 07:30 Tg La7
09:00 I Custodi Della Natura 11:20 Le Storie di Melaverde 07:55 Omnibus Meteo 23:00 Blitz
Shakespeare & Hatha- 09:50 Kilimangiaro Collection Titti
way - Una bella squadra 10:00 Santa Messa 11:58 Melaverde 08:36 Bugs Bunny Cartoons 08:00 In onda 00:40 Battleship
11:10 Di là dal fiume e tra gli
Strani sabotaggi alberi I sentieri dell'Etna 11:00 I Viaggi Del Cuore 13:00 Tg5 08:50 The New Scooby-doo 08:40 Uozzap 02:55 Sotto assedio - White
I Durrell 12:00 Tg3 12:00 Tg4 14:01 Un Principe Tutto Mio Mysteries 09:30 Camera con vista House Down
Un insegnante per Gerry 12:25 Quante storie 12:30 I Viaggi di Donnavven- 09:40 Futurama 09:50 La vita agra
16:30 Acqua E Sapone
Il Commissario Lanz tura 10:30 The O.c. 11:50 The District
13:00 Radici L'altra faccia del- 18:45 Ricaduta Libera
N.C.I.S. New Orleans 12:25 Studio Aperto 13:30 Tg La7
l'immigrazione 12:55 Poirot - Omicidio Al 20:00 Tg5
Doppio trapianto 14:00 Hawthorne 08:40 Dexter
14:30 Sapiens Un solo pianeta Terzo Piano 13:05 Sport Mediaset
N.C.I.S. Los Angeles 20:40 Paperissima Sprint 15:40 L'oro di Mackenna 09:35 Riviera
Vecchi trucchi 16:30 Kilimangiaro Collection 14:10 Il Medico E Lo Stregone 13:46 Bowfinger 18:00 Missione Tata
Estate
Tg2 20.30 18:00 TGR Giostra della Quin- 16:22 Insieme Per Forza 15:45 Il Mio West 20:00 Tg La7 12:00 Warrior
tana 23:40 Hit The Road Man 18:10 Mr.bean
Bari. Pallavolo Femmini- 18:55 Tg4 20:35 Uozzap 12:50 1992
le 2019: Torneo di Qua- 18:55 TG3 00:30 Tg5 18:30 Studio Aperto 21:15 Atlantide - Storie di uo-
19:34 Uno Strano Tipo 15:30 Warrior
lificazione Olimpica 20:00 Blob 01:06 Paperissima Sprint 19:26 C.s.i. New York mini e di mondi
21:25 Maurizio Costanzo Show 16:15 Riviera
Olanda - Italia 20:30 Indovina chi viene a ce- Estate 20:26 C.s.i. - Scena Del Crimi- 00:30 Camera oscura
na 23:32 Rimini Rimini - Un Anno ne 17:50 Speciale Warrior
La Domenica Sportiva 01:42 L'ombra Del Destino 01:00 Tg La7
Estate 21:20 Hudson e Rex Dopo 21:20 Daddy's Home 01:40 Uozzap 18:05 Crisis
Domenica 4 Agosto 2019 | IL FATTO QUOTIDIANO | PIAZZA GRANDE » 13
RIFORMA DELLA GIUSTIZIA

UN PAESE DOVE Gli avvocati di Stato

NULLA È NORMALE si costituiscano

sempre parte civile

Q
» EMILIO ZECCA*
uando saranno tor- » FURIO COLOMBO co di un losco sottomondo locale, e

nati tempi normali, ci
sarà qualcuno dispo-
sto a credere che a
Roma, in una notte di
luglio del 2019, un bravo carabi-
niere è stato mandato senza armi
né ordini a incontrare sconosciuti
assassini che lo hanno ucciso con
crudele esattezza, per sconosciute
ragioni di una catena di eventi che
non sappiamo, sono scappati con
lo zaino di qualcuno la cui narra-
zione della storia cambia sempre
inseguiti da narrazioni sempre di-
verse? Il governo dichiara subito
che il carabiniere è stato ucciso
(del resto in modo tipicamente
sanguinario da due africani), il mi-
nistro dell’Interno decide subito
per i criminali neri lavori forzati a
vita, incalzato dalla invocazione di
pena di morte. In prigione alla fine
si trovano due giovanissimi turisti
americani (uno è biondo) che han-
no ucciso in modo istantaneo e
perfetto come per una esecuzione.
Poi uno dei presunti
colpevoli lo vediamo
legato e imbavagliato
mentre è in detenzione
(chi lo ha legato, chi lo
ha fotografato e diffuso
l’immagine?) come
non si fa nel mondo ci-
vile. Una ragione sa-
rebbe la droga che però
non esiste. I fatti, e la
connessione fra gli e-
venti, continuano a
mancare. E quando un
parlamentare (che
scandalosamente è Pd)
chiede di visitare gli
strani e indecifrabili
detenuti, anche per
rendersi conto, da de-
putato, delle condizio-
ni di detenzione (che non preve-
dono ancora di buttare via la chia-
ve) scoppia una rivolta, di parla-
mentari, giornali e popolo, come se
il deputato Scalfarotto avesse
chiesto di portare gli imputati a ce-
na. Tristemente il segretario Pd si
associa allo scandalo, dimentican-
do che onore al carabiniere ucciso
è anche prendersi cura del tratta-
mento umano agli indagati per
quella serie di eventi delittuosi che
nessuno ci ha ancora spiegato.
SI TRATTA di una matassa senza
bandolo (cito Altan) che si è forma-
to in una misteriosa notte, alle mol-
te narrazioni diverse e ai vari com-
primari: la guida allo spacciatore,
lo spacciatore, che forse di vero
mestiere fa altro, ma forse sono due
spacciatori diversi, la vicenda della
droga falsa (forse aspirina, forse ta-
chipirina) venduta senza ragione
IL VANGELO DELLA DOMENICA
(la transazione è minima); due ra-
gazzi che non sembrano sprovve-
duti in materia, il tutto con la par-
tecipazioni di molti personaggi
sfocati, uno zaino rubato (“con do-
cumenti”) e, come luogo di resi-
denza dei piccoli assassini, un al-
bergo romano di lusso. Pensate che
tutto si sta svolgendo, inclusa l’uc-
cisione del carabiniere, mentre
l’attenzione della Sicurezza italia-
na era puntata sul mare e su una na-
ve da bloccare a qualunque costo.
Gli ordini di Salvini erano di impe-
dire lo sbarco dalla nave militare i-
taliana Gregoretti di decine di a-
dulti e bambini ammalati di scab-
bia e (in un caso) di tubercolosi. Il
molto onore, offerto nel modo più
solenne (e certo meritato), al cara-
biniere ucciso, ha l’aria di essere un
tentativo deliberato di far dimen-
ticare che nella notte assassina (i
cui fatti restano oscuri) il governo
non c’era perchè era al-
la prese con la nave dei
naufraghi che, benchè
militare e benchè ita-
liana e benchè immen-
samente meritevole di
onore per il lavoro i sal-
vataggio svolto in ma-
re, è stata lasciata per
giorni in mare, sotto il
sole più violento da de-
cenni, mettendo in
crudele punizione ma-
rinai italiani e famiglie
salvate, compresi i ma-
lati. Triste coincidenza
quella del carabiniere
che muore da solo, do-
ve nessuno ha calcola-
to, (o forse persino sa-
puto) dello strano gio-
intanto la forza del Paese, con il si-
lenzio non onorevole del Ministro
della Difesa, (che non ha difeso i
militari italiani) era puntata contro
la nostra nave Gregoretti, come
contro una nave nemica. Restano
molti fatti da chiarire, e solo in par-
te saranno chiariti dalle indagini,
ma alcuni eventi restano irreversi-
bili. Quella mattina, aperta all’alba
con la notizia del Viminale, varie
volte ripetuta, che annunciava “un
carabiniere ucciso dagli africani”
resta ormai fissata nella mente di
molti come fosse vera. Quello stra-
no ruolo di Brugadelli, mediatore,
pusher, derubato, denunciante,
vittima e parte del reato, con com-
portamenti diversi e opposti sul
furto dello zaino, non è spiegato e
c’è da domandarsi se qualcuno tro-
verà le spiegazioni.
È POSSIBILE, come lui racconta,
che quando ha chiamato il suo cel-
lulare (restato nello zaino rubato)
abbia ricevuto minacce da qualcu-
no che, parlando a quel suo telefo-
no, diceva di sapere dove abita il
pusher-non pusher, e come rin-
tracciarlo, visto che il gioco era
proprio rintracciarlo, per proce-
dere allo scambio? Di lui ogni di-
chiarazione sconfessa l’altra. Alla
fine tutti si trovano di fronte i due
giovani americani senza storia, né
motivazioni, e alle immagini delle
telecamere, che ci dicono che nes-
sun pezzo della storia - tranne il
tremendo delitto -, è vero o sensa-
to. Sì, lo so, siamo solo al principio
di una brutta storia. Ma già adesso,
c’è da domandarsi: qualcuno cre-
derà un giorno che l’Italia ha vis-
suto un simile periodo di sospen-
sione della normalità?
© RIPRODUZIONE RISERVATA
V
i è una cosa molto buona che la
Presidenza del Consiglio ed il
Ministero della Giustizia posso-
no fare per il processo penale, anche del
tutto indipendentemente dal consenso
di Matteo Salvini. Alludo ad una sem-
plice circolare, rivolta all’Avvocatura
Generale dello Stato, nella quale si im-
pegnino gli avvocati dello Stato a tenersi
costantemente informati su tutti i pro-
cessi per reati contro la Pubblica ammi-
nistrazione, al duplice
scopo: di costituirsi par-
te civile in quelli in cui lo
ritengano opportuno e
utile, al fine di consegui- Basterebbe
re le restituzioni ovvero una
il risarcimento dei dan- semplice
ni, sia patrimoniali che circolare
morali, inflitti dal reato del ministro
agli interessi pubblici Bonafede
coinvolti e, comunque,
in ogni caso, di inter- per
rompere la prescrizione risarcire
delle azioni civili resti- i danni
tutorie e risarcitorie da erariali
promuovere contro gli pubblici
imputati nel caso in cui il
processo termini con la
prescrizione del reato, anche utilizzan-
do le prove raccolte in sede penale nel
successivo processo civile da introdurre

La vita non dipende in tal caso.

INFATTI L’ISTITUTO della prescrizione

» DON FRANCESCO BRUGNARO*
da ciò che si possiede: suoi disegni: costruire magaz-
zini più grandi per raccogliere i
penale non è nocivo soltanto perchè im-
pedisce la sanzione penale prevista per il

I
n quel tempo, uno della folla
gli disse: “Maestro, di’ a mio
fratello che divida con me
l’eredità”. Ma egli rispose: “O
uomo, chi mi ha costituito giu-
dice o mediatore sopra di voi?”.
E disse loro: “Fate attenzione e
tenetevi lontani da ogni cupidi-
gia perché, anche se uno è
nell’abbondanza, la sua vita non
dipende da ciò che egli possiede”.
Poi disse loro una parabola: “La
campagna di un uomo ricco a-
veva dato un raccolto abbon-
dante. Egli ragionava tra sé:
‘Che farò, poiché non ho dove
mettere i miei raccolti? Farò così
–disse –: demolirò i miei magaz-
zini e ne costruirò altri più gran-
di e vi raccoglierò tutto il grano
e i miei beni. Poi dirò a me stesso:
Anima mia, hai a disposizione
molti beni, per molti anni; ripò-
sati, mangia, bevi e divèrtiti!’.
Ma Dio gli disse: ‘Stolto, questa
notte stessa ti sarà richiesta la
tua vita. E quello che hai prepa-
rato, di chi sarà?’. Così è di chi
accumula tesori per sé e non si
arricchisce presso Dio”. (Luca
12,13-21).
IL SALMO DELLA LITURGIA o-
dierna mette la preghiera nella
giusta prospettiva: Insegnaci a
contare i nostri giorni e acquiste-
remo un cuore saggio (Sal
89,12).
la vera ricchezza è Dio
senso della vita e la relatività di
ciò che facciamo per raggiunge-
re il riposo del cuore. Paolo ri-
corda ai Colossesi (3,1-2): cer-
cate le cose di lassù (…) rivolgete
il pensiero alle cose di lassù, non
a quelle della Terra. Lo stolto
pensa che Dio sia lontano, senza
alcun interesse per noi e per la
nostra storia. L’insipiente, dice
Gesù, accumula tesori per sé e
non si arricchisce
presso Dio, so-
INGANNI MATERIALI prattutto è uno
che “ragiona tra
L’insipiente, dice Gesù, sé”, vive cioè da-
vanti a se stesso,
accumula tesori solo per sé, nella sfera della
“ragiona tra sé”, vive propria autore-
ferenzialità, in
davanti a se stesso, nella una chiusura che
gli fa credere di
sua cieca autoreferenzialità p o s s e d e r e l a
propria vita: ani-
ma mia (che e-
Gesù richiama fortemente il quivale all’espressione vita
tema della vigilanza: fate atten- mia), hai a disposizione molti
zione e tenetevi lontano da ogni beni, per molti anni; ripòsati,
cupidigia, perché (…) la vita non magia, bevi e divèrtiti.
dipende dai beni. La saggezza Il ricco della parabola confi-
che cerchiamo e che chiediamo da nella propria fortuna, rincor-
è quella che tocca le domande re l’ora del suo riposo e lo fa di-
più decisive dell’esistenza: il pendere dalla realizzazione dei
suoi beni. Ma questi suoi pro-
getti si rivelano vani e fragili,
passeggeri e caduchi. Vale piut-
tosto arricchire presso Dio fidu-
ciosi che solo Dio rende salda
per noi l’opera delle nostre ma-
ni e ci riveste di novità di vita fa-
cendoci esultare e gioire in tutti
i nostri giorni. Perché l’inganno
della ricchezza è così subdolo?
Perché ci illude con una pro-
messa di felicità immediata che,
in realtà, non può mantenere; è
senza fondamento come la vita
di colui che è stato così sciocco
da darle credito.
COME ARRICCHIRE, allora, agli
occhi di Dio? Riconoscendo che
la vita è Suo dono, che viviamo in
una gratuità impegnativa: le
buone relazioni con Dio alimen-
tano positiva e concreta prossi-
mità con ogni uomo. Siamo af-
fidati gli uni alle cure degli altri.
Chi vuole salvare la propria vita,
la perderà; ma chi perderà la pro-
pria vita per causa mia, la salve-
rà. Per non fuggire dagli impe-
gni di quaggiù, dalle cose della
terra, diamo ascolto all’apostolo
Paolo che ci invita a rivestirci
dell’uomo nuovo in Cristo, per-
ché allora la nostra vita è nasco-
sta con Lui in Dio!
*Arcivescovo emerito di Camerino
– San Severino Marche
© RIPRODUZIONE RISERVATA
reato, ma anche – e direi anzi soprattutto
– per il fatto che di norma a essa si ac-
compagna anche la prescrizione delle a-
zioni civili restitutorie o risarcitorie,
consentendo così ai responsabili non so-
lo di restare impuniti penalmente, ma an-
che spesso di trattenere tutti i frutti e i
vantaggi dei reati commessi.
Vorrei ricordare che –da questo punto
di vista – l’abolizione dell’autorizzazio-
ne a procedere per i parlamentari è stata
– incredibilmente! – nociva per gli inte-
ressi patrimoniali dell’erario perchè,
quando essa veniva negata dal parlamen-
to, l’azione civile restitutoria o risarcito-
ria poteva essere immediatamente pro-
posta, anche sulla base delle sole prove
raccolte in istruttoria e, spesso, si otte-
neva la restituzione delle tangenti incas-
sate o il risarcimento del danno subito ad-
dirittura prima che il processo penale i-
niziasse per gli altri imputati non parla-
mentari, sulla base di una semplice ri-
chiesta epistolare, in quanto l’azione ci-
vile, destinata a incidere sul portafoglio
anche con possibili immediate misure
cautelari – insieme al relativo immanca-
bile clamore giornalistico – erano soven-
te temute assai più della celebrazione del
processo penale, durante il cui lunghis-
simo corso l’imputato avrebbe potuto
continuare a proclamarsi innocente, ov-
vero a invocare comunque la presunzio-
ne di non colpevolezza (come fa appunto
ancora Salvini).
*Ex vice Avvocato Generale dello Stato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
14 » ITALIA | IL FATTO QUOTIDIANO | Domenica 4 Agosto 2019

IL PRECEDENTE DI TORINO 2017 3GIUGNO2017 piazza San Carlo a To- omicidio preterintenzionale, lesioni, furto e nico tra i ragazzi che si sono precipitati fuori

Pene fino a 10 anni

q rino 1.672 feriti e, in seguito, morirono
due donne a causa delle lesioni travolte dalla
calca. Anche in quella occasione era stato
per il panico in piazza spruzzato spray urticante tra la folla presente
per la finale di Champions League tra Juventus
la sera di Juve-Real e Real Madrid proiettata sul maxischermo.
Per quella vicenda ci sono state quattro con-
danne a poco più di dieci anni di carcere per
rapina sono state inflitte ai giovani accusati di
avere scatenato il panico. Nei confronti dei
quattro imputati della banda dello spray i
pubblici ministeri avevano chiesto pene di
poco superiori ai quattordici anni. Da Torino a
Corinaldo e più recentemente anche a Pavia
dove, sempre in una discoteca, è stata diffusa
una sostanza irritante che ha provocato il pa-
dalla struttura. Due della banda di Corinaldo
avevano in precedenza avevano colpito an-
che a Verona e Padova. La tecnica è sempre la
stessa. Bombolette nate come oggetto per
difendersi da eventuali aggressioni ma di-
ventate un’arma nelle mani di delinquenti -
molto spesso giovani - che nel caos derubano
indisturbati chiunque si trovi nei paraggi.

ANCONA

Corinaldo dicembre 2018

Hanno tra i 19 e i 22 anni
Peperoncino per rubare tutto,
nella calca uccisi 5 adolescenti
e una madre. Avevano colpito
anche a Disneyland Paris

» PIERFRANCESCO CURZI Otto mesi fa

Ancona I soccorsi
fuori dalla

“S
e non ci fossero discoteca
stati di mezzo quei Lanterna
morti avrei alleg- Azzurra nella
gerito la collana notte tra il 7
pure a Sfera Ebbasta”. In e l’8 dicembre
un’intercettazione registrata 2018 Ansa
dagli inquirenti, uno dei sette
arrestati nella notte tra vener-
dì e sabato a Modena racconta

Strage in discoteca, 7 arresti

un episodio simbolo legato al-
la strage nella discoteca “Lan-
terna Azzurra” di Corinaldo
(Ancona), avvenuta tra il 7 e l’8
dicembre scorsi in cui hanno

“Sei morti per un giochino”

perso la vita una donna di 39
anni e cinque adolescenti.
Quella notte, il gruppo dei
sette giovani stava rientrando
in Emilia quando, in una sta-
zione di servizio, ha casual-
mente incontrato il noto trap-
per, atteso nella discoteca rapine con strappo e furti di ranta giorni prima della stra- 3 DOMANDE Giuseppe Orlandi
dell’Anconetano quella sera monili e oggetti di valore ge, alcuni di loro avevano ef-
di dicembre per un concerto. all’interno delle discoteche e fettuato un sopralluogo, men-
Evento cancellato quando dei locali di mezza Italia e non LASCHEDA tre due settimane prima ave- “Mio figlio non tornerà più
Sfera Ebbasta, uscito poco solo: blitz e colpi in nove re- vano messo a segno una serie
prima dalla nota discoteca ri- gioni e trasferte addirittura in Una notte di terrore di colpi in un club di Fabriano, Quel locale non era sicuro”
minese “L’Altromondo Stu- Repubblica ceca e al parco gio- Nella notte tra il 7 e l’8 dicembre sempre in provincia di Anco-

G
dios”, era stato avvisato del chi Disneyland di Parigi, dove nella discoteca Lanterna na. Alle 0,45 dell’8 dicembre la GIUSEPPE ORLANDI è il padre di Mattia, 15
caos scoppiato dentro e fuori sono stati fermati e rilasciati Azzurra Clubbing diCorinaldo banda è entrata in azione, o- anni di Frontone (Pesaro-Urbino), una delle
la Lanterna Azzurra. poche settimane fa. Queste ed (Ancona), prima di un concerto gnuno con il suo ruolo presta- sei vittime della strage della discoteca di Co-
altre intercettazioni com- muoiono 6 persone: 5 giovani tra bilito. Uno di loro ha utilizzato rinaldo Lanterna Azzurra nella notte tra il 7 e l'8 di-
UNA TRAGEDIA che, da quan- p a i o n o n e l l e 1 7 6 p a g i n e i 14 e i 16 anni e una mamma di lo spray al peperoncino verso cembre 2018
to emerge dall’inchiesta, non dell’ordinanza che ha portato 39 anni. A provocare la strage il uno dei bocchettoni da cui u- Ha saputo dell’inchiesta e dei sette arresti?
fermò l’azione della banda. La in carcere sette soggetti, tutti panico causato dallo spray sciva il fumo per l’effetto neb- Certo. Il nostro stato d’animo non cambia. Colgo
morte della mamma 39enne tra i 19 e i 22 anni ad eccezione urticante diffuso nel locale bia. In pochi secondi si è ge- l’occasione per ringraziare gli inquirenti, per la pro-
Eleonora Girolimini e dei gio- del 65enne Andrea Balugani, nerato il panico: “La gente tos- fessionalità dimostrata e per esserci sempre stati
vanissimi Asia Nasoni, Emma titolare di un compro-oro di L’ordinanza di ieri siva, inciampava, cadeva a ter- vicini. Ci aspettiamo una giustizia esemplare, ma la
Fabini, Daniele Pongetti, Be- Castelfranco Emilia e indivi- In carcere sette persone, sei tra i ra, ne ho saltati tre alla volta” storia non finisce qui.
nedetta Vitali e Mattia Orlan- duato come il presunto ricet- 19 e i 22 anni, tutti ritenuti ricorda di quella notte uno dei Cosa intende dire?
di, tutti tra i 14 e i tatore. I sette so- responsabili di associazione per giovani durante un’intercet- La strage poteva e doveva essere evitata se i criteri
16 anni, generò un no accusati di as- delinquere finalizzata alla tazione ambientale. di sicurezza fossero stati rispettati, se al posto di
livello più alto di sociazione per commissione di furti, per i sei Ma dalle carte emerge an- quelle scale ci fosse stato uno scivolo e tanti altri
attenz one, ma u- delinquere fina- giovani anche l’accusa di che un altro episodio maca- Si sarebbe aspetti. Le sembra normale che prima di diventare
no di loro solo tre Intercettazioni lizzata alla com- omicidio preterintenzionale e bro: uno degli indagati quella evitata la discoteca fosse un deposito agricolo?
mesi dopo “non “Gas, gas, missione di furti lesioni . A Corinaldo avevano notte ha strappato via il brac- strage se i Quindi la discoteca doveva essere chiusa?
ha avuto alcuno con strappo e ra- rapinato anche i soccorritori ciale dal polso di uno dei ra- criteri di Non spetta a me dirlo, mi baso soltanto sui fatti.
scrupolo – scrive andavamo pine mentre i sei gazzi che stava soccorrendo sicurezza Spero che l’inchiesta vada avanti e che si arrivi a ri-
il gip Carlo Cimi- avanti a sgasare” più giovani – altri coetanei caduti nella cal- fossero stati sultati completi. Sia chiaro, l’inchiesta è importante
ni – a procurarsi Raffaele Mor- ammesso che quella notte nel ca del fuggi fuggi verso l’uscita ma non basta. A me e a mia moglie è stata tolta la
nuovamente lo Pure dopo la mone di 19 anni, locale c’erano almeno 1200 posteriore del locale. In dieci rispettati, luce della vita, perdere un figlio è terribile e in quel
spray al peperon- tragedia. “Hanno Andrea Cavalla- persone, ben oltre la soglia minuti la banda ha messo a se- se al posto modo è allucinante. La ferita non si rimarginerà tan-
cino e usarlo per ri di 20, Badr A- consentita di 871 unità, e che gno cinque colpi, poi, pochi delle scale to facilmente. Il sacrificio di Mattia e degli altri an-
agevolare le con- già dimenticato” mouiyah di 19, diverse irregolarità del locale minuti dopo l’1 di notte, tutti i ci fosse geli, oltre alla giovane mamma morta quella notte,
dotte criminose”. Ugo Di Puorto sono già state accertate tra bi- membri del sodalizio si sono stato uno devono servire affinché tragedie di questo genere
Ignaro di essere an ch ’egli di 19 glietti staccati, capienza con- ritrovati all’esterno e hanno scivolo non capitino più. Non cerchiamo vendette.
ascoltato tranquillizza un anni e figlio di Sigismondo ar- sentita, regolarità delle uscite lasciato la discoteca. Lei parlava di “giustizia esemplare”, cosa in-
membro del gruppo: “Ormai restato perché vicino al clan di sicurezza e degli impianti e tende precisamente?
va di nuovo di moda il gas... Già dei Casalesi, Akari Moez di 22 così via. In questo filone d’in- NESSUN RIMORSO secondo Una giustizia che faccia il suo corso fino in fondo.
l’hanno dimenticato”.“Eh... e- anni originario di Tunisi, dagine la Procura ha indagato gli inquirenti, solo più atten- Vede, l’accertamento della verità ha un’importanza
ra quel periodo lì ,. queste le Haddada Souahib 21enne na- 18 persone: i tre gestori del lo- zione. Il gruppo dei preziosi che va oltre la chiusura di un’inchiesta, perché serve
usavamo sempre. Era il perio- to in Marocco – devono ri- cale, i quattro proprietari strappati alle vittime ha con- a dimostrare che il Paese ha ancora una tenuta so-
do che... Gaaasss... (...) andava- spondere anche di omicidio dell’immobile, un addetto alla tinuato a scorrazzare nelle di- ciale forte, un argine contro la deriva generale.
mo avanti a sgasare. Io le fa- preterintenzionale e lesioni sicurezza, un dj, il sindaco di scoteche, senza usare gli spray Cosa ha pensato quando ha saputo che i pre-
cevo... per riuscire anche a personali. Corinaldo, i cinque membri al peperoncino, ma solo per sunti responsabili di quella tragedia sono gio-
non pagare fra’ (...) Mamma L’indagine, coordinata dal- della commissione di vigilan- qualche tempo. In conferenza vani poco più grandi di suo figlio?
mia fra’ ci aveva preso la ma- la Procura di Ancona, è stata za provinciale e due tecnici stampa gli investigatori han- Profonda amarezza per loro e per le famiglie, per
no!”, diceva un altro. condotta dal Nucleo investi- che hanno assistito i gestori. no spiegato che la banda riu- quello che hanno fatto e tutto il resto. Bisogna im-
Ma quella notte è una mac- gativo del comando provin- La sera della strage, i sette sciva a racimolare circa 15mila pegnarsi tutti per dare ai giovani una direzione di-
chia indelebile: “Sono morti in ciale dei carabinieri di Anco- presunti membri della banda euro al mese, soldi che veni- versa, imporre modelli alternativi, valori umani che
sei per questo giochino e noi lo na. Resta intanto in piedi il fi- sono arrivati alla discoteca vano investiti in abiti firmati, altrimenti rischiano di essere persi. I giovani non
sappiamo bene” si legge nelle lone dell’inchiesta legata alle “Lanterna Azzurra” di Cori- apparati tecnologici e anche possono pensare di ottenere facili guadagni in quel
intercettazioni. Un gruppo, u- condizioni di sicurezza del lo- naldo poco prima della mez- in sostanze stupefacenti, co- modo, lo devono fare con il lavoro e i sacrifici.
no dei tanti attivi nel cen- cale: la stessa procuratrice di zanotte su due auto. Un locale caina in particolare.
PF. C.
tro-nord, specializzato nelle Ancona, Stefania Garulli, ha noto: il 31 ottobre scorso, qua- © RIPRODUZIONE RISERVATA
Domenica 4 Agosto 2019 | IL FATTO QUOTIDIANO | ITALIA » 15
IL CARABINIERE UCCISO È ANCORA al vaglio degli inquirenti favoreggiamento per l’indicazione, poi ri- lo estrasse per colpire per 11 volte il vice-

Brugiatelli adesso
q la posizione di Sergio Brugiatelli, al
quale nella notte tra il 25 e il 26 luglio scorso
i due diciannovenni americani Christian
rischia l’accusa Gabriel Natale Hjort e Finnegan Lee Elder,
accusati dell’omicidio del vicebrigadiere
di favoreggiamento Mario Cerciello Rega, rubarono lo zaino.
L’uomo, che aveva fatto da tramite con al-
cuni pusher, potrebbe rischiare l’accusa di
trattata, che a derubarlo erano stati dei ma-
grebini. Successivamente anche tramite il
suo legale ha spiegato di non ricordare di
avere parlato di magrebini. Intanto dalle in-
dagini della Procura di Roma che sta rico-
struendo nel dettaglio cosa accaduto quel-
la notte emerge che Finnegan Lee Elder na-
scose il coltello nella tasca della felpa. E da lì
brigadiere Mario Cerciello Rega la notte del
26 luglio. Per il suo amico Christian Gabriel
Natale Hjorth, pure lui in carcere, l’udienza
davanti al tribunale del Riesame potrebbe
slittare a settembre: il diciannovenne per
ottenere la fissazione dell’udienza nel mese
di agosto dovrebbe rinunciare alla sospen-
sione dei termini feriali.

SI APRANO LE DANZE Roma Al Teatro dell’Opera i sindacati contro la direttrice-étoile

Le frasi: “Col c... che vi rinnovo il contratto, andate tutti a fare in c...”

“La Abbagnato fa
» LIA ROMAGNO

gestacci e ci insulta” ta ancora la missiva). “Speria-

mo che la direzione del teatro

L
a sua è una storia di suc- prenda provvedimenti, appli-
cesso, frutto di talento, chi le procedure previste dal re-
Si è rivolta

disciplina, determina-
zione, energia: Eleono-
ra Abbagnato, prima ballerina
italiana nominata étoile dell’O-
péra di Parigi, direttrice del
corpo di ballo del Teatro
dell’Opera di Roma. Il suo no-
me evoca arte, leggerezza, ele-
ganza. Acclamata sulle scene di
tutto il mondo, dal Giappone al
Canada, dalla Russia agli Stati
Uniti; interprete delle coreo-
grafie dei più grandi maestri:
Roland Petit, Pina Bausch,
William Forsythe, John Neu-
meier, Jiri Kylian, Jerome
Robbins, Maurice Béjart, Yuri
Grigorovitch, José Montalvo,
solo alcuni dei nomi che com-
paiono nel suo curriculum.
ECCO, ora chi potrebbe mai im-
maginarla sul palcoscenico
delle Terme di Caracalla, sede
estiva del Teatro Costanzi,
mentre si esibisce nel gesto
d e ll ’ombrello rivolto ai suoi
ballerini? Un rapporto compli-
cato, secondo le voci che si rin-
corrono dietro le quinte, quello
tra la direttrice e il suo corpo di
ballo, con scontri non inusuali,
l’ultimo messo agli atti in una
lettera siglata dai sindacati
dell’Opera, indirizzata all’etoi-
le, al sovrintendente della Fon-
dazione Teatro dell’O pe ra ,
Carlo Fuortes, e al direttore del
personale, Alessandra Bazoli.
La scena è datata 25 luglio, pro-
ve del Romeo e Giulietta, stasera
alla sua ultima rappresentazio-
ne. Ad accendere la scintilla di
Ballerini in rivolta
Eleonora Abbagnato dirige il corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma Ansa
quello che, secondo fonti sinda-
cali, sarebbe solo un episodio
tra i tanti, la richiesta di un ter-
sicoreo di provare ancora una
volta la sua parte, richiesta che
sarebbe stata serenamente ac-
colta dal coreografo Giuliano
Peparini, ma che avrebbe sca-
tenato le ire della direttrice.
L’Abbagnato “si è rivolta alla
compagnia con epiteti ingiu-
riosi, gravemente lesivi della
dignità personale e professio-
nale dei ballerini e in palese vio-
lazione dell’art. 6 del vigente
Codice Etico”, si legge nella let-
tera-denuncia firmata dalle rsu
del teatro (Slc Cgil, Fistel Cisl,
Uilcom Uil, Fials). “Epiteti” cui
sarebbero seguite “minacce
circa la stessa attività lavorativa
di alcuni componenti del corpo
di ballo: “Col c… che vi rinnovo
il contratto!”(il 60 per cento dei
contratti sono a tempo deter-
minato). Precedentemente –
continua la lettera – “la signora
si era rivolta all’intera compa-
gnia con un esplicito ‘andate
tutti a fare in c…’, mimando l’of-
fensivo cosiddetto gesto
de ll ’o mbr el lo”. Tutto messo
L’ultimo episodio
Uno scatto d’ira quando
un tersicoreo ha chiesto
di provare ancora
Poi l’iniziativa della Rsu
nero su bianco nella lettera del-
la Rsu. L’ira dell’A bba gna to
non avrebbe risparmiato nem-
meno la Fondazione (“pubbli-
camente definita dalla sig.ra
Abbagnato, in quella stessa oc-
casione ‘teatro di merda’”, reci-
golamento disciplinare, che
prevede la sospensione dal la- alla
voro, tanto più in ragione delle compagnia
diverse e pretestuose contesta- con epiteti
zioni disciplinari ai lavoratori ingiuriosi,
messe in atto dall’attuale ge- lesivi della
stione – dice Fulvio Martis del-
lo Slc Cgil –. Di questa situazio- dignità
ne pare, intanto, siano stati in- personale e
formati anche il Mibac e il Cam- professionale
pidoglio, i principali azionisti LA LETTERA
della Fondazione Teatro DELLA RSU
dell’Opera”.
NELL’ASSEMBLEA convocata su
richiesta degli artisti, alla pre-
senza anche della Bazoli e della
responsabile dell’ufficio pro-
duzione, Silvia Cassini, la diret- Sono
trice si sarebbe inizialmente impegnata
scusata, adducendo lo stress nelle prove
come giustificazione, “sal vo con
poi tornare ad addossare la re- il maestro
sponsabilità dell’accaduto a Baryshnikov
presunte mancanze del corpo
di ballo”. Eleonora Abbagnato, Preferisco
che ci risponde al telefono men- non
tre sta lavorando alla sua pros- commentare
sima prova artistica (“Sono im- ELEONORA
pegnata nelle prove con il mae- ABBAGNATO
stro Baryshnikov”), preferisce
non commentare l’accaduto.
Mentre la Fondazione – che,
con l’accordo del sindaco di Ro-
ma, Virginia Raggi, le ha da po-
co rinnovato l’incarico confer-
mandola alla direzione del cor-
po di ballo fino al 2021 – si è-
limita a una dichiarazione sec-
ca: “É in corso un’indagine per
verificare il contenuto di quella
lettera”. Sipario.
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Bibbiano, resta ai domiciliari il sindaco del Pd

» MARIA CRISTINA FRADDOSIO
Gli affidi “pilotati” Carletti è stato sospeso dalla sua carica intercorresse tra soggetti pri-
vati”. Contestualmente i ser-
Tramite il suo legale, Gio-
vanni Tarquini, Carletti fa sa-

I l sindaco di Bibbiano, An-

drea Carletti, tra i 29 inda-
gati nell’inchiesta “Angeli e
demoni” sui presunti affidi a-
busivi di dieci minori in pro-
vincia di Reggio Emilia, resta
ai domiciliari. Lo ha stabilito il
giudice per le indagini preli-
minari, Luca Ramponi, con-
fermando la misura disposta il
27 giugno per lui e per altre
cinque persone. Il primo cit-
tadino era stato sospeso
d a l l’incarico pubblico dal
Prefetto e si era autosospeso
dal Partito democratico. Spe-
rava in una revoca dei domi-
ciliari per riprendere a fare il
sindaco.
L’ORDINANZA racconta di mi-
nori sottratti alle famiglie, at-
traverso testimonianze false e
a volte collocati in famiglie af-
fidatarie “amiche”. I reati con-
testati a Carletti, in qualità di
sindaco e delegato alle Politi-
che sociali dell’Unione Comu-
ni Val d’Enza, sono abuso d'uf-
dopo l’arresto: voleva tornare in sella, ma il giudice dice di no
ficio tentato e consumato e fal-
so ideologico in concorso, a va-
rio titolo, con la dirigente del
servizio sociale Federica An-
ghinolfi, l’assistente sociale
Francesco Monopoli, gli psi-
coterapeuti della onlus torine-
se Hansel e Gretel Nadia Bo-
lognini e Sarah Testa e il diret-
tore scientifico Claudio Foti,
che lavoravano nella struttura
pubblica “La Cura” di Bibbia-
no, e il direttore generale
dell’Asl di Reggio Emilia, Fau-
sto Nicolini. Secondo l’accusa
avrebbe affidato il servizio di
psicoterapia al centro studi
Hansel e Gretel senza la gara
prevista per gli impegni di spe-
sa superiori ai 40 mila euro.
Andrea Carletti, secondo i
pm e il giudice, “disponeva lo
stabile insediamento dei tre
terapeuti privati della onlus di
Torino nei locali della struttu-
ra pubblica, della cui istituzio-
ne si era personalmente occu-
pato e assunto la paternità in
diverse occasioni pubbliche”.
Per giunta, le sedute degli p-
sicoterapeuti della onlus sa-
rebbero state pagate 135 euro
l'ora, a fronte dei 60/70 euro
previsti, nonostante la Asl po-
tesse farsene carico. “Al fine di
Il primo
cittadino
Andrea
Carletti
è sindaco
di Bibbiano
(Reggio
Emilia)
garantire il passaggio dei mi-
nori dall’Azienda sanitaria alla
psicoterapia privata della
Hansel e Gretel”, il pagamento
della psicoterapia sarebbe av-
venuto attraverso “l’interpo-
sizione dei genitori affidatari”,
così da far risultare all’esterno
“che il rapporto contrattuale
vizi sociali avrebbero resti- pere che farà immediato ricor-
tuito i soldi agli affidatari, in-
serendoli nel capitolo di spesa
so al Tribunale del Riesame.
“Sono stati del tutto ignorati
“trasferimenti per contributi gli elementi oggettivi illustrati
affidi”. e documentati
nella memoria
I GIUDICI conte- difensiva”, scrive
stano a Carletti in una nota dopo
anche la parteci- Reggio Emilia la conferma delle
pazione all'in- Indagato per aver misure cautelari,
contro del 10 di- spiegando di es-
cembre scorso, consegnato senza sersi attenuto alle
da cui sarebbero gara il servizio leggi regionali.
derivati due do- Intanto il caso
cumenti. Nel pri- di psicoterapia Bibbiano conti-
mo si stabiliva un al centro nua a tener banco
preventivo di nel confronto po-
spesa per la psi- Hansel & Gretel litico in vista del-
coterapia di 8 mi- le Regionali
nori: per il 2019 de ll ’E mi li a- Ro-
venivano fissati 57.200 euro e magna. La polemica è montata
per l’anno successivo 23.070 anche per la scelta di far pre-
euro. Nel secondo, con la fina- siedere la commissione d’in-
lità di spacchettare gli importi chiesta da Giuseppe Boschini
per evitare una procedura a e- del Pd insieme alla grillina
videnza pubblica, gli importi Raffaella Sensoli e a Igor Ta-
venivano ascritti a un periodo ruffi di Sinistra italiana. Resta
di 6 mesi per un valore di fuori il centrodestra.
28.600 euro. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Domenica 4 Agosto 2019 | IL FATTO QUOTIDIANO | CRONACA » 17
GLI ABUSIVI A TARANTO IL SEQUESTRO di tre quintali di coz- niscono le attività commerciali della città e causa delle sue segnalazioni in merito all’im-

Cozze a rischio
q ze a piazzale Democrate a Taranto, at-
taverso un’operazione congiunta di polizia e
Capitaneria di porto, avvenuto il 2 agosto,
diossina al mercato: non ha impedito che ieri negli stessi luoghi
venissero venduti molluschi senza il rispetto
nuovo sequestro delle norme igieniche e la tracciabilità del
prodotto. “Questi traffici – avverte l’attivista
tarantino Luciano Manna di Veraleaks –rifor-
vanno ben oltre, raggiungono anche pesche-
rie ed attività di ristorazione della provincia e
della regione”. La filiera illegale delle cozze
nel capoluogo jonico è costantemente mo-
nitorata dalle forze dell’ordine. Manna, brac-
cio destro del professore Alessandro Mare-
scotti di Peacelink, a maggio scorso aveva de-
nunciato di aver ricevuto minacce proprio a
missione sul mercato di mitili a rischio dios-
sina e Pcb. A suo avviso, “la questione non si
limita agli ambulanti abusivi perché ogni am-
bulante abusivo mette in vendita circa 50
chili di cozze mentre i centri di smistamento
abusivi movimentano ogni giorno tonnellate
di molluschi che provengono, anche, da tratti
di costa interdetti alla mitilicoltura”.

NOTE POLEMICHE Tra palco e realtà Il cantante è diventato bersaglio di lamentosi

di tutti i tipi, dagli ambientalisti degli uccelli agli alpinisti silenziosi

E i fratini a rischio estinzione

vanno tutti al tour di Jovanotti
» SELVAGGIA LUCARELLI

A
vete presente la sce-
na della serie tv
Chernobyl in cui gli
uccelli cadono stec-
chiti, a piombo dal cielo? Ec-
co, non era colpa delle radia-
zioni. Era senz’altro colpa di
Jovanotti. Pensate a un qua-
lunque disastro ambientale
degli ultimi 50 anni – da Se-
veso alle sabbie bituminose
del Canada – e sappiate che è
sempre e solo colpa di Jova-
notti e del suo tour. E non im-
porta se ai tempi non c’era al-
cun tour di Jovanotti. Le sue
colpe sono talmente retroat-
tive che secondo alcuni scien-
ziati dell’Illinois, responsabi-
le dell’estinzione dei dino-
sauri non sarebbe né un me-
teorite né il cambiamento cli-
matico, ma un remix de L’om-
belico del mondo. Se pensate
che stia esagerando è perché
non avete seguito la valanga
di polemiche che ha accom-
pagnato il Jova Beach Party,
ovvero il suo tour sulle spiag-
ge d’Italia. Io credo che nella
speciale classifica della gente
a cui sono stati stracciati i co-
glioni per i temi più disparati,
subito dopo Ignazio Marino
per la Panda rossa e Carlo
Cracco per la margherita da
16 euro, ci sia il povero Jova-
notti per questo tour.
LA PRIMA POLEMICA nasce
per la tappa a 2275 metri di al-
titudine, in val Pusteria. Rei-
nhold Messner, uno il cui di-
scorso più lungo fatto in vita
sua è stato “Altissima Purissi-
ma Levissima”, contro Jova-
notti trova una dialettica che
manco Diego Fusaro dopo a-
ver fumato cristalli di crack.
Tuona dalla sua baita: “Sulla
montagna si va a cercare il si-
lenzio! Io non autorizzerei
mai un concerto di questo ti-
po. Sto provvedendo a comu-
nicare il mio disappunto alle
funivie di Kronplatz!”. Ora, io
capisco il diritto alla pace dei
bucaneve, capisco che i camo-
sci preferiscano il rumore dei
ruscelli a quelli di Viva la li-
bertà, capirei anche se mi si
dicesse che le marmotte pre-
feriscono Vasco Rossi, ma che
saranno mai tre ore di musica
in mezzo alle montagne? Tra
parentesi, un coro degli alpini
supera di almeno 5000 deci-
bel un qualsiasi concerto dei
Metallica, per cui al confron-
to una canzone di Jovanotti è
un delicato arpeggio. Poi ar-
riva la polemica sulla tappa
del tour a Torre Flavia (Ladi-
spoli). Gli ambientalisti urla-
no a gran voce che in quella
spiaggia nidifica il fratino e
sebbene nessuno abbia mai
sentito nominare l’ucc ello
fratino, tutti sono in ansia per
le sorti del fratino, che pove-
rino, è pure in via di estinzio-
ne. I fan di Jovanotti replica-
no che anche le cinquantenni
SPIAGGIA URBANA
G razie all’ostinazione del-
la onlus Agenda Tevere e
del suo animatore, il giorna-
lista Claudio Gatti, per il se-
condo anno consecutivo un
fazzoletto di terreno, area
protetta, sotto il Ponte Mar-
coni diventa il lido per chi
vuol rimanere a pochissimi
chilometri dal centro di Ro-
ma: da oggi e fino al 27 otto-
bre c’è Tiberis. Siamo a due
passi dalla Basilica di San
Paolo fuori le Mura in uno
scenario di sicuro suggestivo
per piantare ombrelloni e
sdraio tra pratino e sabbia
che ricorda una spiaggia.
Non mancano due campi di
beach volley e un sistema di
schizzi e nebulizzazione per
rinfrescarsi dopo aver preso
il sole di agosto.
È LA SECONDA EDIZIONE e
come lo scorso anno non c’è
una piscina, sacrificata dalla
burocrazia e da procedure
autorizzative complicate,
“tese anche a limitare l’im-
Grande sconcerto per l’as- zona si tollera lo smaltimento
senza di un Comitato della abusivo di qualunque schi-
cappellaccia, ma per fortuna fezza e si punisce la bonifica
presto in libreria Vita e opere abusiva. Geniale. Il volatile
del beccamoschino con prefa-
zione di Vittorio Sgarbi. An- A ROCCELLA JONICA gli am- n FRATINO
che la tappa del tour a Rimini bientalisti chiedono la sop- ll fratino
scatena polemiche per via del pressione della tappa per ri- (Charadrius
fratino. “Chiesto il rinvio del spettare l’habitat dei soliti alexandrinus)
concerto, a rischio quattro fratini e delle tartarughe ca- è un piccolo
pulcini!”, titolano i giornali. retta caretta, anch’esse in via limicolo,
Del resto, questi fratini sa- d’estinzione, le cui uova si ovvero
ranno abituati alla nota, soa- schiuderebbero in quel perio- una di quelle
ve beatitudi- do. In prati- specie che
ne delle ca, tutte le vivono
spiagge rimi- Gran finale creature in principalmente
nesi, c’è da Il 21 settembre l’ultima via d’e st in- in ambienti
capirli. Stes- zione del pia- umidi
s a s t o r i a a tappa sarà sul pratone neta si danno caratterizzati
Fermo dove dell’aeroporto (chiuso) a p p u n t a- dall’acqua
il concerto mento al Jo- bassa
viene sposta- di Linate. Chi si lagna? va Beach e si nutrono
to di un mese Tour. Ora si di insetti
per rispetta- spiega anche e altri animali
Jova Beach nostalgiche con la fascia re i tempi della migrazione perché ai convegni della Leo- che trovano
Party “Gimme five” sulla fronte so- dei fratini. Tra parentesi, co- polda la musica in sottofondo nel limo.
La tappa no a rischio estinzione, ma me mai questi benedetti fra- era quella di Jovanotti. Alla fi- Per questo
di Viareggio vince la Lipu e il concerto si tini siano a rischio estinzione ne – è notizia di ieri – l’ultima motivo
del 30 luglio sposta sulla spiaggia di Cerve- ma uno se li ritrovi tra le balle tappa del tour non sarà su una non è difficile
Lorenzo teri. Dopo il concerto, Franco su tutte le spiagge d’Italia è spiaggia (e te credo) ma su una vederlo
andrà anche Sacchetti del “Comitato del mistero fitto. delle piste dismesse dell’ae- d’estate sul
all’aeroporto fratino”, autore del volume A Castel Volturno, Terra roporto momentaneamente bagnasciuga
di Linate Ansa Fratini d’Italia (giuro, è ve- dei fuochi, il fratino non c’è chiuso di Linate. Lì di fratini www.lipu.it
ro), strepita: “Danno am- anche perché se c’era è finito non ce ne dovrebbero essere,
bientale ingente a Cerveteri flambè, ma la spiaggia desti- anche perché se mai avessero
dove ettari di habitat dunale, nata al concerto viene seque- tentato di nidificare a Linate,
probabilmente interessato strata perché i proprietari del saranno stati risucchiati dai
da nidificazioni di cappellac- lido hanno bonificato una zo- motori degli Airbus. E no, non
cia e beccamoschino, sono na del litorale senza i permes- è colpa di Jovanotti. Forse.
stati rimossi per il concerto”. si. Cioè, da decenni in quella © RIPRODUZIONE RISERVATA
Tiberis 2019 Da oggi fino al 27 ottobre nell’area sotto il ponte Marconi
Roma, riecco gli ombrelloni sul Tevere
“Adesso riqualifichiamo tutto il fiume”
Ma al di là della spiaggetta a chetti di Campagna Amica
disposizione dei romani, il della Coldiretti, con frutta e
progetto di Agenda Tevere è gelato. Dai prossimi giorni
molto più ambizioso: “Lan- arriveranno i punti ristoro di
ciare un modello per riquali- food truck al posto dei distri-
ficare tutto il Tevere”. butori elettronici della scor-
sa edizione, non è ancora
COME? “Importando a Roma chiaro da quando perché il
il modello di assunzione di bando è stato pubblicato sol-
compiti-responsabilità da tanto il 1° agosto.
parte della cittadinanza atti- Conclude Gatti: “Per A-
va – spiega sempre Agenda genda Tevere il progetto Ti-
Tevere – sperimentato con beris 2019 è molto più di un
L’inaugurazione Le prime immagini, ieri, di Tiberis 2019 successo a New York con la esempio di riqualificazione
Central Park Conservancy: di uno spazio verde urbano
patto ambientale dell’inizia- estivo che nulla ha da invidia- soggetto che negli anni 80, secondo criteri e crismi di
t iv a ”, spiegano da Agenda te ai circoli privati della cit- grazie al contributo profes- qualità da capitale europea. È
Tevere. La manutenzione e il t à”, esulta Claudio Gatti. sionale e finanziario di singo- un modello di rinascita urba-
ricambio idrico avrebbero, i- All’inaugurazione, ieri sera, li cittadini, aziende e fonda- na e, ancor più di creazione di
noltre, comportato difficoltà ha partecipato anche la sin- zioni e il supporto del Comu- capitale sociale, la più straor-
gestionali notevoli per un’av- daca Virginia Raggi, soddi- ne di New York, ha avviato il dinaria risorsa di una grande
ventura del genere. sfatta nonostante il pantano processo di rinascita della comunità urbana che però
“Abbiamo messo a dispo- amministrativo che ha ritar- città”. ultimamente a Roma fa fatica
sizione risorse finanziare, dato l’apertura di Tiberis, All’inaugurazione, e per a emergere”.
professionalità e reti sociali nelle prime intenzioni previ- una settimana ancora, a Ti- MARCO FRANCHI
per dare a Roma uno spazio sta addirittura per giugno. beris ci sono anche i ban- © RIPRODUZIONE RISERVATA
18 » ESTERI
PROFONDO USA In Texas, a El Paso, terrore nel centro commerciale Walmart: un uomo ha preso
in ostaggio i clienti e ha sparato. Avrebbe agito da solo. Il numero delle vittime potrebbe aumentare
Strage al supermarket: 20 morti
U n'ora di terrore, un killer che entra nel
centro commerciale con in braccio un fu-
cile, un supermercato preso in ostaggio, al-
meno 20 morti e svariati feriti: è il bilancio
dell'ennesima strage negli Stati Uniti, ieri, in
Texas, con la conta destinata purtroppo ad
aumentare. A soli pochi giorni dalla sparato-
ria in California, durante il Gilroy Garlic Fe-
stival, dove erano morte tre persone: due
bambini, uno di sei anni e una di 13 anni, e un
ragazzo ventenne.
IL TEATRO DELLA TRAGEDIA questa volta è un
affollato centro commerciale della catena
Walmart di El Paso. Il killer ha agito da solo,
come ha confermato la polizia dopo oltre u-
n'ora in cui si sono susseguite le notizie più
disperate e anche il sindaco aveva parlato di
tre arresti: una foto circolata sui media Usa lo
ritrae mentre imbraccia un fucile all’ingresso
L’ALTRA STORIA
» GIAMPIERO GRAMAGLIA
È
la città del vento. Ma è
anche la città degli
“intoccabili”, Al Ca-
pone e la sua ghenga. E
d'una delle scuole di econo-
mia più liberiste. E dei labo-
ratori sociali che hanno for-
mato e fatto emergere, negli
Anni Novanta, la personalità
di Barack Obama. Chicago,
che è stata, in passato, la città
I numeri più violenta dell'Unione, tor-
na capitale della cronaca e
delle apprensioni di tutta l'A-
100mila merica: il festival musicale
Le persone Lollapalooza si svolge dopo
che ogni l'uccisione di due attiviste
giorno contro la violenza da armi da
partecipano fuoco, Chantell Grant, 26 an-
al festival ni, e Andrea Stoudemire, 35
Lollapalooza anni, colpite da spari di cui pa-
re non fossero l'obiettivo, e-
splosi da un’auto in corsa, un
565 Suv blu. Il clima del festival,
Gli omicidi già caldissimo per un'estate
commessi rovente, con la presenza di ol-
nel 2018, tre 100 mila spettatori al gior-
quasi tutti no – due anni fa, ci andarono
con armi pure le figlie degli Obama, Sa-
da fuoco sha e Majla -, s'è surriscaldato.
E le misure di sicurezza, già
eccezionali, sono state ulte-
15,4% riormente rafforzate dopo
Il tasso quanto avvenuto lo scorso
di omicidi week-end in California, al
“risolti” Garlic Festival, dove una spa-
da parte ratoria ha fatto tre vittime. Lo
delle forze sforzo dell'Amministrazione
dell’ordine è di evitare quanto avvenuto
nel 2018: allora, nel primo fine
settimana di agosto, 12 perso-
ne furono uccise da colpi di ar-
ma da fuoco e 52 ferite. In tut-
to lo scorso anno, ci sono stati
565 omicidi, quasi tutti com-
messi con pistole o altre armi
da fuoco. Nell'ultima settima-
na, otto persone sono state
ammazzate in tal modo, oltre
40 ferite.
La terza metropoli degli U-
sa resta tra le più violente del
Paese, assieme a Detroit e
| IL FATTO QUOTIDIANO | Domenica 4 Agosto 2019
GROENLANDIA IL GHIACCIAIO SI SCIOGLIE territorio semi-autonomo). Il picco dello sciogli-
L’ondata di caldo eccezionale che ha investito il mento dei ghiacciai si è verificato mercoledì, e in
Nord Europa non ha risparmiato nemmeno la tutto luglio si parla di 197 miliardi di tonnellate: un
Groenlandia, accelerando lo scioglimento del miliardo di tonnellate, per avere un termine di pa-
ghiaccio nella più grande isola del mondo, in pie- ragone, corrisponde al contenuto d’acqua di
na zona artica: ben dieci miliardi di tonnellate si 400mila piscine olimpioniche.
sono disperse nell’oceano solamente in un gior- “E il fenomeno putroppo è destinato a prosegui-
no. L’allarme è stato lanciato dall’Istituto Meteo- re” affermano gli scienziati l’Istituto Meteorolo-
rologico della Danimarca (di cui la Groenlandia è gico della Danimarca. LaPresse
del centro commerciale Cielo Vista. Alla tarda ed è scattata la caccia all'uomo: prima della
serata italiana era ancora sconosciuto il mo- cattura è passato diverso tempo, ancora di più
vente dell'attacco, così come l'identità del so- per riportare la calma e contare le vittime.
spetto fermato. L'unica cosa certa è che quel- La strage rischia di diventare anche una
l'ora per tutti i malcapitati questione politica: El Paso è
clienti che si trovavano nei la città d'origine del candida-
negozi è durata un'eternità. Estate di sangue to democratico alla presiden-
Era sabato pomeriggio, il cen- Fa seguito a un altro za Beto O'Rourke, tra i più
tro commerciale era partico- convinti sostenitori della
larmente affollato. Dopo i attacco in California: campagna contro le armi da
primi colpi, è stato il panico: le erano stati uccisi fuoco. "Davvero straziante.
prime immagini scattate dai Stai al sicuro El Paso”, il suo
presenti mostrano urla, gente 2 bambini e un ragazzo tweet sui social. Nel frattem-
in fuga, disperazione. L’area po Donald Trump veniva ag-
però era così grande che nes- giornato e telefonava al mini-
suno sapeva esattamente in che direzione stro della giustizia William Barr e allo stesso
scappare. Alcuni locali hanno fatto scattare Abbot. Le polemiche non mancheranno, in-
immediatamente il lockdown, isolandosi dal tanto l'America conta i morti. Un'altra volta.
resto dello shopping center, la polizia è arri- FQ
Sangue L’intervento degli agenti LaPresse vata in forze, insieme all’Fbi e alle ambulanze, © RIPRODUZIONE RISERVATA
Chicago, allerta al festival:
moschee venivano risparmia-
te, così come le case e le fami-
glie, le madri e i bambini”: ora,
non è più così. La sindaca Lori
“Qui nessuno è al sicuro”
Lightfoot, recentemente elet-
ta – è la prima donna afro-a-
mericana e apertamente le-
sbica a ricoprire l’incarico -, ha
definito l’omicidio delle due
Bang bang Pochi giorni fa crivellate due attiviste “anti-armi” attiviste “terrificante” e pro-
mette d'avviare “un piano an-
Misure eccezionali per la kermesse musicale “Lollapalooza” ti-violenza robusto”. Il suo
predecessore, l'obamiano
Rehm Emanuel, un ex capo
dello staff alla Casa Bianca,
rano gli anni della Grande De- non è riuscito, nei suoi due
pressione e le sue azioni lo re- mandati, a imprimere una
sero una figura popolare per- svolta anti-violenza. Mentre
ché bruciava i registri conta- altre metropoli Usa segnate da
bili con debiti e ipoteche. Riu- violenze, specie nei quartieri a
scì anche ad evadere di pri- maggioranza nera, come New
gione, a farsi una plastica e a York e Washington, sono riu-
cancellarsi le impronte digi- scite negli ultimi anni a mi-
tali con l'acido. gliorare la loro reputazione.
Alex Kotlowitz, giornalista
GLI ASSASSINI della Chicago specializzato, dice che la cau-
di oggi però non hanno nulla di sa è in gran parte l’esclusione
romantico: sono membri di sociale: "Queste città hanno in
gang, non banditi con l'aura di comune di essere profonda-
Robin Hood. Chantell Grant e mente segregate”. Ma c'è an-
Andrea Stoudemire, quando che di mezzo una certa inef-
sono staste am- ficienza delle
mazzate, erano a forze dell'ordi-
un angolo che la ne: il tasso di o-
loro associazione micidi risolti
“Mothers Again- Le gang dalla polizia è
st Senseless Kil- Altro che Dillinger del 15,4% nella
lings”presidia dal prima metà del
Il prece- Baltimora. E il suo passato 2015, nell'intento il gangster che 2018.
dente continua ad accompagnarla: di porre un termi- bruciava i registri Nel caso della
Qui sopra la il corpo di John Dillinger, uno ne alle continue Grant e della
sicurezza per dei gangster più famosi del- sparatorie: cri- dei debiti: “Ora Stoudemire, la
il “Lollapa- l'America degli Anni 30, sarà vellate di proietti- sparano a donne polizia ritiene
looza”. Lo riesumato a metà settembre, li a un angolo di che il bersaglio
scorso week oltre 85 anni dopo la sua uc- strada dove spes- e bambini” degli spari fosse
end 3 morti cisione da parte dell'Fbi: c'è il so distribuivano un uomo di 58
al “Garlic Fe- sospetto che gli agenti fede- cibo e portavano i anni affiliato ad
stival” in Cali- rali abbiano ucciso l'uomo bimbi a giocare per rendere una banda di strada e uscito
fornia sbagliato. La riesumazione più vivibile e sicura la città, sfi- recentemente di galera: colpi-
LaPresse non sarà facile: il padre del dando la guerra delle gang. Il to ad un braccio, sta collabo-
bandito fece ricoprire la bara loro gruppo è nato cinque anni rando alle indagini per ora in-
con quattro lastre di cemento fa dopo l'uccisione di un'altra concludenti. "Siamo in strada
e rottami di ferro, nel timore giovane madre nello stesso sette giorni su sette e conti-
che il corpo fosse profanato o luogo. nueremo a tentare di creare
trafugato. Dillinger era in ci- “La realtà è che qui nessuno un luogo sicuro dove le perso-
ma alla lista dei ricercati: un è al sicuro. Nessuno è intocca- ne possano imparare a diven-
“nemico pubblico N. 1”, accu- bile”, dice Michael Pfleger, tare buoni vicini e non a ucci-
sato di avere ucciso, con la sua prete e attivista nella Chicago dersi tra di loro", ha promesso
banda, una decina di persone più violenta. “Fino a qualche Tamar Manasseh, fondatrice
durante le rapine in banca. E- tempo fa chiese, sinagoghe e del gruppo.
Domenica 4 Agosto 2019 | IL FATTO QUOTIDIANO | ESTERI » 19
ONU ”ISIS PUÒ COLPIRE ENTRO FINE ANNO” per il Califfato, circa 6mila dei quali provenienti da dero vita persistono. Nonostante ci siano stati po-
Le Nazioni unite avvertono: la violenza terroristica Paesi europei. “Le loro prospettive costituiscono u- chi attentati dopo quelli del 2015 e 2016 in cui cen-
internazionale potrebbe tornare a colpire entro fine na preoccupazione internazionale”, hanno scritto tinaia di persone furono assassinate in Europa, la
anno. In un rapporto, gli esperti del Consiglio di si- nel rapporto, aggiungendo che “alcuni potrebbero minaccia per quest’ultima “resta alta”. Gli esperti
curezza Onu descrivono lo scenario dell’estremi- unirsi ad al-Qaeda o ad altri gruppi emergenti, altri elencano il rischio rappresentato da nuove persone
smo islamico globale, sottolineando come esso potranno diventare leader o reclutatori”. Il docu- radicalizzate nelle carceri, nonché dal rilascio degli
continui a costituire una forte minaccia. Concen- mento sottolinea anche che, sebbene concreta- jihadisti incarcerati al loro ritorno, sottolineando
trano l’attenzione sul rischio rappresentato da cir- mente il Califfato non esista più, gli Stati dove era anche che i programmi di deradicalizzazione “han-
ca 30mila “foreign fighters” che hanno combattuto situato concordano nel dire che i fattori che gli die- no dimostrato di non funzionare del tutto”. Ansa

DA MOSCA A HONG KONG Le giovanissime e le proteste FRANCIA

“Verità su Steve”
» ROBERTA ZUNINI Arresti al corteo
anti-violenze

M
entre i germi della
"democrazia illi- della polizia
berale", di cui il

T
presidente russo ensioni ed arresti
Vladimir Putin è il portaban- a Nantes, a margi-
diera, continuano a prolifera- ne della manife-
re anche in Occidente, alcune stazione contro le vio-
ragazze sembrano le uniche lenze poliziesche che si è
davvero coscienti delle conse- svolta in occasione
guenze a breve e a lungo ter- dell’omaggio alla memo-
mine di questa epidemia. As- ria del 24enne Steve
sieme a tante altre adolescenti Maia Caniço, misterio-
che usano i social network in samente scomparso nel-
modo intelligente ed evitano la notte tra il 21 e il 22 giu-
la propaganda televisiva, Ol- gno e il cui corpo è stato
ga, Greta, Emma, Ahed e Bon-
nie non temono di schierarsi
contro i poteri forti, le lobby
transnazionali e gli autocrati.
Se di Greta Thunberg, atti-
vista contro le emissioni di gas Prima linea
serra, si è detto tutto e il con- In senso
trario di tutto - soprattutto per orario: Olga,
screditarla - vale la pena se- Greta,
gnalare che la giovanissima Lyubov,
ragazza svedese non è sola. A Ahed, Bonnie
partire da Olga Misik, arre- e Emma
stata ieri per aver letto alcuni

Olga, Greta, Bonnie e le altre:

articoli della Costituzione ritrovato lunedì nella
russa davanti a un plotone di Loira. Al corteo contro le
Omon (gli agenti anti-som- violenze hanno preso
mossa) durante le manifesta- parte secondo la polizia

le ragazze contro il “sistema”

zioni del sabato contro l'esclu-
sione dei candidati dell'oppo-
sizione alle imminenti elezio-
ni municipali di Mosca. “Ho
letto l'articolo 31 della Costi-
tuzione, che prevede la libertà
di assemblea, il 29 sulla libertà
di parola, e l'articolo 3, che de-
scrive il popolo come la prin-
cipale fonte del potere: volevo
spiegare agli agenti che la gen-
te si era radunata pacifica-
mente e quindi legalmente”,
ha spiegato Olga, 17 anni, alle
telecamere internazionali.
Studentessa all'ultimo anno di
liceo, Olga vive in una città a
100 chilometri dalla capitale
russa e proviene da una fami-
glia che finora ha sostenuto
Putin, come lei stessa ha fatto
notare. Secondo Olga “la Co-
stituzione non deve sembrare
una raccolta di barzellette e il
programma del governo non
deve essere basato sui roman-
zi di George Orwell”. Ignorata
dalla stampa locale per non
contrariare lo Zar Vlad, Olga
ha raccontato ai media inter-
nazionali di far parte del mo-
vimento “Bessrochka' che
non ha leader né una struttura
centrale. Siamo piuttosto dif-
fusi sul territorio, comuni-
chiamo su Telegram, parteci-
piamo a manifestazioni, di-
stribuiamo giornali, volantini
e adesivi”.
PRIMA di Olga e Greta, l'anno
scorso si era contraddistinta
per carisma e determinazione
Emma Gonzales, 17 anni, so-
pravvissuta il 14 febbraio del
2018 all'attacco con armi d'as-
salto al liceo Douglas di Par-
kland, in Florida, che questa a-
dolescente con la testa rasata,
già attivista per i diritti di gay e
lesbiche, frequentava. A di-
stanza di un mese dal massa-
cro, grazie alla sua iniziativa,
più di un milione di persone si
sono riversate nelle strade di
tutti gli Usa e di molte città eu-
Combattono Putin e le lobby, manifestano per i diritti negati e per la democrazia
LASCHEDA/1
A Mosca ancora 600
fermi, c’è anche Lyubov
Un’altra giornata di proteste
terminata con oltre 600 fermi
ieri a Mosca. Tra le persone
bloccate anche la 31enne
Lyubov Sobol, fedelissima di
Alexei Navalny. È stata lei,
infatti, a chiamare a raccolta i
sostenitori dell’opposizione
moscovita. Navalny, come
anche l’altra figura di
riferimento del movimento Ilya
Yashin, erano stati fermati
sabato scorso e condannati
all’arresto amministrativo
LASCHEDA/2
Ex colonia, ieri cariche
sui manifestanti
Le forze di sicurezza hanno
usato i gas lacrimogeni prima e
dopo anche i manganelli contro i
manifestanti scesi nuovamente
in piazza ieri contro il governo di
Hong Kong. Per le strade
tensione e barricate per le
proteste. Gli oppositori nel
frattempo hanno proclamato
uno sciopero generale per
domani, all’inizio della nona
settimana delle proteste
innescate dal progetto di legge
per l’estradizione in Cina
francese circa 1700 per-
sone e non sono mancati
momenti di tensione con
ricorso ad idranti e lacri-
mogeni da parte delle
forze dell’ordine quando
il corteo ha raggiunto la
prefettura. Da questa
mattina circa trenta per-
sone sono state arrestate,
ropee per la March For Our Li- vista, riferendosi alle donazio- secondo quanto riporta-
ves (“Marcia per le nostre vi- ni ottenute da Trump per la to da Bfmtv. Diversi gli
te”) indetta per chiedere rego- campagna presidenziale. slogan scanditi contro la
le più severe sul possesso di ar- polizia e contro il mini-
mi. Le sue parole incrinate dal CONTRO IL GOVERNO israelia- stro dell’Interno Chri-
pianto e, soprattutto, il silen- no promotore dell'apartheid stophe Castaner.
zio durato 6 minuti e 20 secon- di Bibi Netanyahu, amico per- Steve Maia Canico a-
di - il tempo impiegato da Ni- sonale del genero di Trump veva preso parte il 21 giu-
kolas Cruz per uccidere i 17 che sostiene e finanzia aperta- gno scorso agli eventi in
compagni di scuola - chiesto mente le colonie illegali nei programma nel quadro
da Emma alla folla mentre si Territori Occupati, si batte u- della festa della musica e
trovava sul grande palco alle- n'altra giovane, la palestinese in particolare ad un party
stito a Washington hanno a- Ahed Tamimi. Diventata no- organizzato in riva al fiu-
perto gli occhi a molti suoi coe- ta l'anno scorso quando venne me a Nantes. In nottata e-
tanei che hanno aderito al mo- incarcerata ancora minoren- rano scoppiate tensioni
vimento Never ne solo per aver tra i partecipanti e la po-
Again (“Mai dato uno schiaffo lizia era intervenuta a
Più”) fondato da a un soldato i- chiedere di mettere fine
questa ragazza fi- sraeliano che l'a- alla musica. Gli agenti a-
glia di esuli cuba- Fino in Palestina veva minacciata vevano usato i lacrimo-
ni. Anche la gio- Ahed Tamimi in seguito al rifiu- geni e diverse persone a-
vanissima nipote to di farlo entrare vevano riferito di essere
di Martin Luther si batte contro in casa propria, rimaste accecate ed era-
King è salita sul l’occupazione Ahed ha promes- no poi state ripescate nel
palco al fianco di so che continue- fiume. Di Steve nessuna
Emma per con- israeliana. È stata rà a battersi con- traccia fino al ritrova-
dannare la Nra, la in carcere anche tro l'occupazione mento del corpo oltre
potentissima israeliana. cinque settimane dopo
lobby delle armi se era minorenne Dall'altra par- ad un chilometro di di-
americane e il te del mondo, a stanza.
presidente Hong Kong , c'è Il giorno successivo il
Trump che continua a difen- un'altra ragazza che sfida ad- premier Edouard Philip-
derla per non alienarsi il voto dirittura la super potenza di pe aveva comunicato le
degli industriali della guerra. questo Millennio: la Cina. Si conclusioni del rapporto
“Se l'assassino avesse avuto un tratta di Bonnie Leung, la por- dell’Igpn (Inspection gé-
coltello anziché un mitraglia- tavoce degli studenti che da un nérale de la police natio-
tore semi automatico, sareb- anno manifestano nell'ex co- nale) sull'accaduto che
bero morti meno compagni. lonia britannica contro le in- scagionava le forze
Qualora il presidente venisse a terferenze e violazioni dei di- dell’ordine ed escludeva
dirmi in faccia che è stata una ritti civili da parte del regime un legame tra il loro in-
tragedia terribile, gli chiederò “comunista” guidato dal pre- tervento e la scomparsa
quanti soldi ha ricevuto dalla sidente a vita Xi Jinping. Bon- del ragazzo. Il rapporto
National Rifle Association. nie ha detto che “nessuno do- però aveva provocato
Ma non importa perché lo so vrebbe osare biasimare i ma- numerose polemiche.
già. Trenta milioni di dollari”, nifestanti senza avere prima FQ
ha denunciato la giovane atti- condannato la tirannia”.
20 » | IL FATTO QUOTIDIANO | Domenica 4 Agosto 2019

Cultura | Spettacoli | Società | Sport

Secondo Tempo
T
» ALESSANDRO FERRUCCI
elefonata a Giovanni Floris,
oggetto della conversazione:
l’intervista della domenica.
“Ma no, meglio di no”. Perché?
“Non mi sembra il caso, non mi
piace apparire sul piano perso-
nale”. “Evitiamo di andare
(troppo) sul personale”. “No,
ma grazie”.
Cortese, pacato, deciso.
Floris.
Il giorno dopo Marco Tra-
vaglio chiede conto del “no”.
Sorride per la motivazione,
Il libro prende il cellulare, e chiama
proprio Floris. Trattativa ser-
rata, il conduttore di DiMarte-
dì accetta.
Squilla il mio cellulare, è
Floris, e la prima frase, pro-
nunciata con voce squillante e
ridanciana, è: “’Tacci vostra”.
Ecco l’appuntamento.
Floris quando parla, non
cambia quasi mai il tono della
lUltimo voce, è gentile, sorride, ma non
banco offre appigli, sembra un gioca-
Giovanni tore di poker professionista, u-
Floris no di quelli che in gara vestono
Pagine: 208 con il cappuccio della felpa pe-
Prezzo: 15 e rennemente sulla testa: stizzi-
Editore: to o concentrato, ridanciano o
Solferino rilassato, mantiene il medesi-
mo passo, al massimo incrocia
le braccia quando una doman-
da non lo convince, oppure se
la fa ripetere, come ai tempi
delle interrogazioni di scuola.
Biografia Ci tiene alla riservatezza, scin-
GIOVANNI de il pubblico dal privato, la
FLORIS professione da amici e fami-
È nato a Roma glia, e sa qual è il valore del dub-
il 27/12/1967.
Sposato con
due figli, è
bio, e con lui le sfumature non
sono sempre tali. A casa i libri
arredano le pareti. “Però ora
D’Alema mandò in crisi Cof-
ferati.
Sposto la questione: c’è un trat-
to che unisce la mia carriera ed
è il confronto tra principio di
realtà e principio di volontà; in
quel caso a coprire i ruoli erano
D’Alema e Cofferati.
Al giornale radio di cosa si
occupava?
Di economia.
Gli anni di Dini e Ciampi.
Ciampi è stato un’alta espres-
sione della politica: aveva sen-
so di responsabilità, compe-
tenza, appartenenza. E forse
con lui si sono fuse realtà e vo-
lontà.
Differenza tra “Ballarò” e
“DiMartedì”.
I leader venivano in trasmis-
sione e si confrontavano; oggi
il pubblico preferisce le inter-
viste, d’altronde, spesso, persi-
no i leader sono persone ignote
ai più e il telespettatore li vuole
conoscere.
I leader sono presenti.
È una generazione ben dispo-
sta: in passato non era così fa-
cile intervistare il premier, e
poi oggi nessuno si alza e se ne
va, accettano le domande e non
delegittimano.
La hanno delegittimata mol-
to?
L’accusa più frequente dalla
destra era di filocomunismo, e
quando le domande non piace-
vano alla sinistra, puntavano
sul “ti sei allineato”.
È mai stato comunista?
L’INTERVISTA GIOVANNI FLORIS Il conduttore di DiMartedì tra lavoro,
passione per i B-movie, la Roma e i film con Genovese

“La sera che Bush mi prese

laureato in leggo solo su Kindle e prendo
Scienze molti appunti a parte”.
Politiche. Nel Non le piace venir intervi-
2002 diventa stato.
il conduttore Sembra strano parlare di se

per un cameriere messicano”

di “Ballarò” su stessi, se non per ciò che uno
Rai3, mentre pensa della professione o della
nel 2014 politica. Piuttosto, perché me
passa a La7 l’ha chiesta?
dove Perché no?
esordisce con Chi è in televisione non è per
“DiMartedì”. forza un personaggio.
Nel 2014 Non lo è?
scrive il suo Sono solo uno che si prepara e
primo ha una trasmissione.
romanzo, “Il Chi è in televisione diventa
Confine di personaggio.
Bonetti”; poi Ciò non obbliga a esporsi.
“La prima Da ragazzo si esponeva?
regola degli In che senso?
Shardana”, Rappresentante di classe?
“Quella notte D’istituto? Assemblee?
sono io” e Sì, sempre. Ma anche a DiMar-
tedì mi espongo e volentieri,
“Ultimo
Banco” questo lavoro mi piace moltis-
simo, poi separo i due mondi:
quello privato e quello della
professione.
Ha mai rivisto le prime pun-
tate di “Ballarò”?
Ieri per la prima volta: ho chia-
mato il mio gruppo per prepa-
rare questa intervista.
Gruppo storico.
Nato al G8 di Genova del 2001:
eravamo lì per Radio anch’io.
Insomma, come si giudica?
L’approccio è simile ad adesso;
è differente la trasmissione,
differente il contesto: nel frat-
tempo è accaduto di tutto. (sor-
ride) Mi ha colpito rivedere
Berlusconi mentre mi sposta,
le telefonate in diretta, Di Pie-
tro leader, lo scontro tra D’A-
lema e Cofferati; poi ero più
giovane e più magro.
La mia formazione è liberal so-
cialista, ho studiato con Dario
Antiseri, laureato con Luciano
Pellicani, e ho avuto la fortuna
di lavorare con Gino Giugni.
Che Guevara, kefiah, eski-
mo...
Mi sono formato negli anni 80,
non c’era quella politica, era-
vamo de-ideologizzati. Mi in-
teressava la filosofia, la socio-
logia e la letteratura.
Lei negli anni 80.
Giocavo a pallone, mi piaceva
studiare, gli amici, e poi l’iscri-
zione a un’università privata,
ma senza mettermi l’orologio
sopra il polsino della camicia.
In quanti anni ha chiuso l’u-
niversità?
Poco più di quattro con in mez-
zo il servizio militare.
Veloce.
Dovevo sbrigarmi, costava
molto.
Voto.
110 e lode a Scienze Politiche.
Bocciato, mai.
Alcuni esami li ho tentati: per
l’ultima prova avevo come
professore Antonio Martino
(poi ministro con Berlusconi).
Ero in divisa e non un prepa-
rato. Lui simpatico e intelli-
gente, mi rassicura: “Vedo che visto tutti i Vacanze di Natale Rimorchiava?
è alla fine dell’università, non almeno due o tre volte l’uno, e Ma che domanda è?
la boccio, ma le assegno il voto per tradizione vado il 25 di- (e qui parte una lunga di-
più basso che ha sul libretto”. cembre; per Vacanze sul Nilo scussione su qual è la risposta
Io in tv? Era convinto fosse un 18... due proiezioni lo stesso gior- meno narcisistica). Dopo un
Necessità: E invece? no, la terza il 27, giorno del mio po’ mi hanno mandato via per-
l’11 26. E lui: “E ora?”. “Professore, compleanno. ché avevo chiesto una pausa
settembre lo ha detto”. “Va bene, sono un “Febbre da cavallo”? per andare in paese e acquista-
2001 ero gentiluomo” Lo so a memoria (e inanella una re del gel da capelli. Pausa ne-
Lei bluffa? serie di citazioni). Però in ge- gata. E io: “È un diritto!” E il
a New York Può capitare però cerco di non nerale sono un appassionato di capo villaggio: “Non vogliamo
e in caderci, perché significa met- cinema e grazie a mio padre: sindacalisti”.
redazione tersi nelle mani altrui. con lui ho visto tutta la grande Ha un’immagine molto po-
c’erano solo Come mai militare e non o- commedia italiana, da Mario sata ed equilibrata.
Borrelli biettore? Monicelli a Dino Risi, e mi è ri- E lo sono, o almeno penso. Ma
e Angelini All’epoca non era una scelta i- masto il gusto del riflettere per con tutte le sfumature del caso,
deologica. ridere. dipende dalle situazioni, dal
Mica tanto. Ha mai recitato? periodo, dal contesto; è diffici-
Non ci ho mai pensato ed è sta- Sono amico d’infanzia di Paolo le descrivere una persona.
ta un’esperienza formativa. Genovese, e fino a Ballarò ho Quanto impiega per capire
Assegnato? partecipato, da comparsa, a di- chi ha di fronte?
All’ufficio movimento, dentro versi suoi film. In un periodo Mi costruisco subito un’idea,
un garage, dove studiavo, e per della nostra vita lui voleva di- ma sono pronto a smontarla e
riposarmi dormivo dentro i co- ventare giornalista e io regista le domande servono proprio a
pertoni. e in un’altra fase mi ha convin- ribaltare, ma è fondamentale
I commilitoni la prendevano to a vestire i panni dell’anima- dare per scontata la buonafede
in giro? tore in un villaggio vacanza dell’interlocutore. (Si alza e va
(Ride) Mica siamo in un film di della Calabria. a prendere l’acqua in cucina.
Alvaro Vitali. Andava dagli ospiti e li invi- Respira)
Li conosce? tava: “Dai, questa sera si Tra soldi e potere, cosa con-
Ho una grande cultura di pel- balla”? ta?
licole horror e B-movie. Organizzavo i giochi da spiag- Anche qui, non riesco a leggere
Fenech o Bouchet? gia, quelli di carte, lo spettaco- la realtà in chiave duale. Se in-
Bellissime entrambe. Ah, ho lo serale. vece uno parla di rappresen-
Domenica 4 Agosto 2019 | IL FATTO QUOTIDIANO |
F1, Verstappen in pole MotoGp, Marquez avanti
Il pilota della Red Bull, reduce dal Lo spagnolo, su pista bagnata,
successo in Germania, partirà davanti nelle qualifiche ha stracciato tutti:
a tutti nel Gp d’Ungheria; 2° Bottas, pole per lui, davanti a Miller e Zarco.
poi Hamilton. Le Rosse subito dietro Dovizioso quarto, Rossi settimo
Momenti tanza politica e ricchezza eco-
storici nomica, in questo momento, e
Al centro con probabilmente, pesa più quel-
Berlusconi ai la politica.
tempi di “Bal- Frequenta i salotti?
larò”; a destra Siamo giornalisti e se trovare
il G8 di Geno- fonti vuol dire entrare in certi
va; sopra in- ambienti, lo capisco. Io sto
sieme alla sempre con le stesse persone:
moglie Beatri- festeggio il compleanno con il
ce Mariani solito gruppetto.
Di quanti?
Di base quattro.
Torniamo al G8: chi è stato lì
ce l’ha sulla pelle.
È vero, giorni impressionanti
in cui ti trovavi a dover raccon-
tare vicende che mai avresti
pensato fossero possibili in I-
talia: nel ricordo di quell’espe-
rienza, Paolo Ruffini mi ha ri-
chiamato da New York per
condurre.
Si immaginava in tv?
Mi immaginavo giornali-
sta ma non pensavo di riu-
scirci: a quel tempo la
professione era chiusa
dai figli di, e mio padre
lavorava in banca,
mamma professores-
sa d’Italiano e Latino.
L’appoggiavano?
Molto e quando ho
finito l’università,
la laurea alla
Luiss mi garantì
un paio di collo-
qui che passai: uno
alla Banca di Ro-
ma, l’altro all’Unio-
ne industriali. Scelsi i
secondi. Ma la notte
prima di firmare non ho
chiuso occhio e a colazione
mi sfogai con i miei: “Non va-
do”. E loro: “Bravo”.
Solidali.
Sì, e ho riniziato a collaborare
con i giornali, mi sono iscritto
alla scuola di giornalismo di
Perugia, ma alla fine del bien-
nio la Rai non ci chiamava.
E così...
Rimedio il numero di Enrico
Mentana: “Direttore, le inte-
ressa il mio curriculum?”. E
lui, gentile e spiritoso: “Ti for-
ma la Rai e ti devo prendere io
a Canale5? Va bene, manda”.
Faccia tosta.
Era necessario.
Non timido.
A un chirurgo uno domanda se
è timido?
Il chirurgo non deve per for-
za parlare in pubblico.
Allora, come giornalista non lo
sono, nella vita a volte.
Ha mai letto una poesia in
classe o per Natale?
Per l’amor di dio, no. Ma non è
timidezza, è dignità! E cerco di
evitarlo ai miei figli.
La televisione...
È nata per necessità: l’11 set-
tembre ero a New York e in re-
dazione una formazione ridot-
ta composta solo da Borrelli e
Angelini. Gli aeroporti chiusi.
E mia moglie bloccata nell’a-
rea a rischio.
Paura per lei?
È una tosta.
Quando si è reso conto della
portata del dramma?
Dopo due o tre ore: ho vissuto
scene terribili, che ineriscono
alla Storia, non alla cronaca.
Cairo in politica
Mi sembra molto difficile
che un imprenditore
di successo possa pensarci,
se non richiesto dal Paese
E cinicamente non è il sogno
del giornalista?
No, è solo spaventoso; in quei
momenti l’unico obiettivo è di
non farti trascinare dall’emo-
tività. Ricordo la prima reazio-
ne dei newyorkesi: portare ci-
bo alle Torri Gemelle, anche se
inutile, c’erano montagne di
merendine e panini, lasciati
davanti la zona transennata
Quanti giornali legge?
Sei o sette.
Cattolico?
No, laico. Agnostico.
SECONDO TEMPO
Domingo, 50 anni a Verona
Stasera “Placido Domingo 50”: il
tenore festeggia il mezzo di secolo dal
suo debutto in Arena con “Nabucco”,
“Macbeth” e “Simon Boccanegra”
Le religioni la incuriosisco-
no?
Insieme alla filosofia è il mio
più grande interesse.
Tra odio e indifferenza?
Rispetto.
Cairo in politica.
Qual è la domanda?
Cosa ne pensa della possibi-
lità di Cairo in politica?
Scelta sua; come imprenditore
ha dimostrato capacità e come
editore è l’ideale: lascia libertà
e chiede responsabilità.
Insomma?
Nè lo spero nè lo temo, mi sem-
bra difficile che un imprendi-
tore di tale successo possa pen-
sarci, se non richiesto a gran
voce dal Paese.
Il governo regge?
Non credo, non può, perché
nasce su un malinteso cultura-
le, un infingimento.
Quale?
Non si può rifiutare la distin-
zione tra destra e sinistra.
Questo governo è?
Di destra.
Differenza tra destra e sini-
stra.
La destra difende le opportu-
nità che si hanno, la sinistra
vuole che se ne creino di nuove
per chi non ne ha. (Entra la mo-
glie, Beatrice Mariani, compa-
gna d’università, lavora a La
Sapienza e scrive anche lei:
“Tutto bene?”. E Floris: “Sì, so-
no scivolato solo sull’animato-
r e”. “Non stavamo insieme,
puoi rispondere”).
A “DiMar tedì” il pubblico
applaude sempre, anche tesi
opposte.
A Ballarò le gradinate erano
composte da persone che chie-
devano di partecipare, e ai
tempi di Berlusconi erano qua-
si tutti “anti”, così per pareg-
giare cercavamo gruppi di cen-
tro destra (ride). Una sera, Ca-
stelli ospite, c’era una signora
» 21
La sua “se-
conda” vita
A sinistra
negli studi
de La7 dove
dal settembre
del 2014
conduce
“DiMartedì”
dietro di lui che esagerava tra
applausi e smorfie: durante la
pubblicità mi avvicino all’allo-
ra ministro e con garbo gli e-
sprimo un’esigenza: “Per favo-
re, questa la tranquillizzi”. E
lui: “È mia moglie”
Andiamo a DiMartedì.
La gente non segue più tanto la
politica e i talk si sono molti-
plicati: i volontari saranno una
cinquantina, poi riempiamo e
il problema è che non hanno u-
na posizione e si aggregano a
ogni applauso, di qui l’inflazio-
ne. (ci pensa) È una questione
che dobbiamo affrontare.
Quanto dorme?
Se posso molto, e ovunque:
quando ho cambiato redazio-
ne, la prima richiesta, è stata
quella di un divano: sono in
grado di appisolarmi anche
per dodici minuti. (Ha davanti
dei fogli bianchi, rigirati).
Cosa sono?
Appunti. Mi ero preparato.
Vediamoli...
No, (sorride). Sopra c’è la storia
con Bush...
Cioè?
Ero a cena al Watergate di Wa-
shington , vedo entrare Bush
con Condoleeza Rice, esco per
beccarlo, i camerieri si metto-
no in fila, erano tutti messica-
ni, io concludo la sfilata. Atten-
zione: sono piccolo e scuro.
E...
Bush arriva a me: “Voi came-
rieri messicani siete l’orgoglio
della nazione”, o qualcosa del
genere, con annessa stretta di
mano.
E poi?
Ho intervistato la Rice
Va spesso allo stadio.
La Roma è una passione nono-
stante gli errori di Pallotta.
Allora è passione forte.
Quando mi sono sposato i ta-
voli avevano i nomi dei calcia-
tori giallorossi.
Sua moglie contenta...
Anche lei è romanista, il nostro
tavolo si chiamava “Totti”, per
i laziali c’era “Paolo Negro”
(con un suo autogol la Roma ha
vinto un derby).
Totti lo conosce?
No, però una volta gli ho chie-
sto un selfie e quando si è di-
messo dalla Roma sono anda-
to, di nascosto, alla conferenza
stampa. Per fortuna non mi
hanno riconosciuto.
(E sul pallone non ci sono vir-
gole, precisazioni, sfumature
perché, come canta Antonello
Venditti in “Grazie Roma”:
“Dimmi cos’è che ci fa sentire a-
mici, anche se non ci conoscia-
mo...”)
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22 » SECONDO TEMPO | IL FATTO QUOTIDIANO | Domenica 4 Agosto 2019

LA FINZIONE A cinquant’anni dall’assassinio di Sharon Tate (e altri), Quentin Tarantino riscrive

la Storia con un’opera truculenta, certo, ma dal lieto fine. Proprio come le fiabe. E come il cinema

“C’era una volta... a Hollywood”

il più grande spaccio di favole
H
» CAMILLA TAGLIABUE
ollywood, la più grande piaz-
za di spaccio – di favole – al
mondo: solo quel burlone di
Quentin Tarantino poteva
trasformare una cronaca tru-
ce – gli efferati delitti della
gang di Charles Manson nella
Los Angeles del 1969 – in una
fiaba. A sua volta un poco tru-
ce, sì (non erano forse truci
quelle dei fratelli Grimm?),
ma dal lieto fine, e qualche si-
lenziosa lacrimuccia, altresì
Il film omaggio a quella macchina
perfetta che sa confezionare
le più belle bugie: il cinema.
Con C’era una volta... a Hol-
lywood(Once Upon a Time…in
Hollywood), il regista ameri-
cano – alla sua nona prova –
stravolge la Storia, citando fin
Disney (“un genio”), a cin-
quant’anni esatti dall’assassi-
nio di Sharon Tate, allora mo-
lC’era una glie (incinta) di Roman Polan-
volta... a ski, e altri disgraziati inquilini
Hollywood di Cielo Drive: “Non so se il ci-
Quentin nema può cambiare la storia,
Tarantino ma di certo la può influenza-
Attori re”, scherzava ieri Tarantino
principali: alla première romana del film,
Leonardo che uscirà nelle sale italiane il
DiCaprio, 18 settembre (prodotto da So-
Brad Pitt, ny Pictures e distribuito da
Margot Warner Bros). “Chiudo così il
Robbie mio personale trittico di ri-
In sala dal 18 scritture, dopo Bastardi senza
settembre g l or i a (2009) e Django Un-
chained (2012)”.
IN AMERICA, intanto, la pelli-
cola è già in sala da fine luglio e
ha incassato 40 milioni di dol-
lari solo nella prima settimana
di programmazione: un re-
cord al box office per il mae-
stro (che questa volta ha speso
90 milioni). Laggiù la critica si
è divisa: i più originali hanno
bollato l’autore come “nostal-
gico”, i meno originali gli han-
no dato del “razzista, maschi-
lista”e avvoltoio per aver “spe-
culato sulla tragedia” e blabla-
bla. Manca solo chi stigmatizzi
le stoccate anti-MeToo (come
l’attrice di 8 anni che si sente
offesa se la chiamano “pastic-
cino” sul set) o la sigaretta
sempre in bocca – ah, com’era
tollerante Hollywood – e si è
detto tutto. Quanto alla trama,
un pasticheraffinato di realtà e
finzione, è cucita addosso a
Rick Dalton (Leonardo DiCa-
prio), mediocre attore televi-
sivo, ormai al tramonto, non-
ché dirimpettaio di Polanski e
Tate (Margot Robbie) a Los
Angeles alta: lo vediamo per u-
na manciata di giorni nel feb-
Americani braio del 1969 e poi in agosto,
a Roma all’alba della strage. Con lui,
Una scena del inseparabile, è Cliff Booth
film e DiCa- (Brad Pitt), amico e molto al-
prio, Robbie tro: gli toglie i “fardelli” di tor-
e Tarantino no; è il suo stuntman, il suo an-
a Roma Ansa tennista, il suo tuttofare, il suo
chauffeur, il suo segretario, il
Omaggio suo salvatore. Il set è la male-
ai B-mo- detta città degli angeli: quella
vie “Sono di Manson e della Mansion, la
un fan dei Playboy Mansion, con le sue
film di ge- feste in piscina, i neon abba-
glianti, la musica assordante
nere: poli- (decisamente troppa, anche
ziotteschi, nel film). Ricacciati nel limbo,
gialli, né vivi né morti, stanno gli hip-
commedie py: le loro comuni paiono un
sexy e so- Far West, e infatti una di esse
prattutto sorge proprio tra le baracche e
Spaghetti le roulotte di una vecchia lo-
cation del cinema western. È
Western” beffardo qui il regista, altro
che nostalgico o razzista: i figli
dei fiori paiono zombie, e la lo-
ro comunità un gineceo di
streghe isteriche, sballate,
ninfomani, tossiche. Di uomi-
ni pochi, e pure smidollati.
Come ogni opera arte degna
del nome, anche quella di Ta-
rantino parla soprattutto di u-
na cosa: di altre opere d’arte. È
cinema nel cinema, del cine-
ma, sul cinema: metalinguag-
gio, recita nella recita, matrio-
ska, antologia di citazioni e “a
parte”; certo, qualche sipariet-
to western, su quasi tre ore di
film, si sarebbe potuto sforbi-
ciare... E poi il tema del doppio,
squisitamente teatrale, tanto
che nei titoli di testa i nomi di
Pitt e DiCaprio compaiono in-
vertiti, l’uno sulle spalle
dell’altro: al cuore della fac-
cenda pulsa, infatti, una com-
movente storia di amicizia, tra
l’originale e la copia, l’attore e
la sua controfigura. Cliff è un
personaggio strepitoso, lo
specchio, il “partner”; non a
caso, la relazione tra i due fi-
nirà quando arriva il partner
ufficiale: una moglie vera, rac-
cattata sulla via di Roma, dove
i due sono volati a cercare for-
tuna – su imbeccata di Marvin
Schwarzs (Al Pacino) – a Ci-
necittà.
NON PERDE occasione Taran-
tino per omaggiare i suoi mae-
stri, italiani in primis:“Sono un
fan dei film di genere, i cosid-
detti B-movie: poliziotteschi,
commedie sexy e soprattutto
gli Spaghetti Western di Leo-
ne, Tessari, Sollima, Corbuc-
ci...”. Durante la conferenza
stampa, nonostante la ma-
glietta con la scritta “Brutali-
sm” e i riferimenti alla sua o-
pera “tutta di violenza”, Quen-
tin ostenta uno sgangherato
sorriso. Pare sempre un bam-
binone alle prese col suo gio-
cattolone: il cinema. Non può
che finir bene.
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LA REALTÀ Un saggio ricostruisce gli efferati omicidi a Los Angeles nell’agosto del 1969, in cui morirono sette persone

La carica dei 101 colpi di coltello:

Il libro » ELISABETTA AMBROSI
tutte le stragi della Manson Family tuttavia, nessun giudice ac-
cordò mai loro la libertà con-

I
l 9 agosto 1969 gli “adepti”
della Manson Family i-
dearono ed eseguirono gli
eccidi di Cielo Drive a Los An-
geles, in California, in cui per-
sero la vita l’attrice (e moglie
di Roman Polansky) Sharon
Tate, il suo amico e parruc-
chiere Jay Sebring, Abigail
l La Fogler, Wojciech Frykowski
famiglia e Steven Parent, uccisi a colpi
Manson di pistola e coltello. E quelli di
Mariopaolo Waverly Drive, in cui le vit-
Fadda time furono Rosemary La-
Pagine: 272 Bianca e suo marito Leno, as-
Prezzo: 18 e sassinati con una forchetta.
Editore:
Odoya UN LIBRO dello scrittore e ar-
chitetto Mariopaolo Fadda,
uscito in questi giorni – La fa-
miglia Manson. Dall’es t at e
dell’amore all’estate dell’orro-
re (Odoya)– ripercorre la di-
namica dei fatti partendo dal-
la complessa verità giudizia-
ria, dall’ambiente degli hippy
californiani e dalle biografie
dei protagonisti.
Primo tra tutti il principe
del male, un ragazzo cresciuto
in una famiglia altamente di-
sfunzionale che per i propri
tornaconti mise insieme una
comune di assassini: Charles
Manson plasmò le menti del
suo entourage grazie alla sua
personalità carismatica (“ip-
notica”) e all’ambiente in cui
sesso libero e musica si alter-
navano a devastanti assunzio-
ni collettive di Lsd. Il libro ri-
corda che Manson, nel varie-
gato ambiente della L.A. di
quel periodo, frequentò artisti
del calibro di Michael Caine,
Dennis Wilson (Beach Boys) e
Neil Young. Proprio grazie a
questi “giri di amicizie” co-
nobbe il produttore Terry
Melcher che gli promise un
posto al sole nello star system.
Probabilmente proprio a cau-
sa della frustrazione delle sue
ambizioni da rock star, Man-
era stata fino al febbraio del
1969 la casa di Melcher.
IL SOSTITUTO p roc ur ato re
Vincent Bugliosi è l’eroe di
questa vicenda: durante il lun-
go e sfiancante processo di-
mostrò l’influenza che Man-
son aveva sul suo gruppo (so-
prattutto sulle giovanissime
ragazze, spesso scappate di
casa) e riuscì a collegare i suoi
“sermoni” tra il disprezzo per
l’establishment e il razzismo
nei confronti degli afroameri-
cani che a detta di Manson a-
vrebbero scatenato una guer-
ra aisimbolitracciatisullepa-
reti delle ville con il sangue
delle vittime. Tutti i membri
della Famiglia che avevano
Diabolico son, mente degli omicidi, fece preso parte agli omicidi furo-
Charles scatenare in quella particola- no condannati a morte, ma la
Manson re casa di Cielo Drive l’inferno pena fu commutata in erga-
(1934-2017) (furono inferte ben 101 coltel- stolo dopo l’abolizione della
Ansa late): la villa al numero 10050 pena di morte in California:
dizionata.
Nonostante le ripetute ri-
chieste Manson morì nel 2017
e il libro racconta anche il gial-
lo sul suo cadavere conteso.
Finì al nipote nato dall’unico
figlio, poi morto suicida, del
matrimonio di Manson (vari i
figli nati da donne diverse). Le
ceneri sono state disperse per
evitare di creare un luogo di
richiamo degli adepti. “La vi-
cenda di Manson”, spiega
l’autore, “dimostra come una
ribellione che tenti di scardi-
nare alla radice, anche nel mo-
do più pacifico, un’intera so-
cietà per crearne una nuova di
zecca –fondata sull’assenza di
princìpi morali, sull’uso indi-
scriminato delle droghe e sul
ritorno a un mitico stato di na-
tura – possa essere facilmente
dirottata da uno psicopatico e
da una banda di robot a lui as-
serviti lungo i binari della più
selvaggia distruzione”.
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Domenica 4 Agosto 2019 | IL FATTO QUOTIDIANO | SECONDO TEMPO » 23
I disegni di Disegni - Antologia d’agosto

“ATTICISTI MILITANTI 7” DEL 12/5/19

Si sa, gli anni finiscono a luglio e ricominciano a settembre. In mezzo, per i comuni mortali, una vacanzella. Essendo anch’io della categoria, il sacco è preparato e sull’omero
mi sta. Ma non vi disperate (certo, come no), ci sarà l’Antologia d’Agosto per ricordare i momenti top dell’anno appena concluso, come dicevasi. Si parte con i pugnaci
Atticisti Militanti, ormai famosi come rockstar, alle prese con il furoreggiare salvinista
24 » ULTIMA PAGINA | IL FATTO QUOTIDIANO | Domenica 4 Agosto 2019

Dalla Prima
I
l sospetto c’era ed effettivamente
fonti qualificate ci confermano che
» MARCO TRAVAGLIO Luigi Di Maio non è Humphrey Bo-
gart e non solo perché il secondo, com’è
RIMASUGLI quasi un anno dacché lo disse la singhieri conti semestrali con un
prima volta, poco dopo il crollo del +4% di utili. E il futuro sorride: i
ponte Morandi, ed è quasi un anno Benetton partecipano anche
Bogart pure da quando una lettera ad Auto- all’operazione Alitalia e lo fanno su

M a questo era già noto, alme-

no a chi legge il Fatto. La
novità è che il non Tav non To-
noto, aveva un cocktail di vantaggio sul
mondo. Non essendo “Bogie”, non si
capisce allora perché il ministro dello
in Casablanca
strade firmata da Giuseppe Conte av-
viò “la procedura di caducazione”: da
allora, però, ogni tanto Di Maio gliela
invito del ministero del revocatore Di
Maio. Ora che arriva il primo anniver-
sario della tragedia di Genova, c’è da
rino-Lione costerà all’Italia cir-
ca 3 miliardi in più di quel che ci
Sviluppo insista ormai da quasi un an-
no - fissato nel vuoto lo sguardo ocea- e Di Maio revoca di nuovo. L’ultima volta, per di-
re, è successo venerdì, dopo che era sta-
scommetterci, la quantità di “revoca-
gliela ancora, Ton” è destinata a salire
avevano raccontato. Cosa che,
se l’avessero saputa i tecnici in-
nico, serrata la mascella ed espettorato
il fumo di una sigaretta immaginaria – in Autostrade ta diffusa una perizia che rivelava la
nulla manutenzione fatta sul ponte di
alle stelle. E qui, va detto, una cosa che
accomuna il Bogart di Casablancaal Di
caricati dal Ministero dei Tra- ad imitarlo: “Revocagliela ancora, Genova. Sempre venerdì, peraltro, A- Maio di Autostrade c’è. La colonna so-
sporti dell’analisi costi-benefici Ton”. E s’intendono la convenzione ad tlantia – la holding dei Benetton che nora: As time goes by, mentre il tempo
sull’opera, avrebbe portato il lo- Autostrade per l’Italia e Toninelli. È » MARCO PALOMBI controlla Autostrade – presentava lu- passa. Revocagliela ancora, Ton.
ro esito negativo non più a 7 mi-
liardi, ma a 10. E, calcolando solo
i costi per l’Italia, escludendo
quelli per Francia e Ue, non più
a 3, ma a 6 miliardi. Cioè: se l’a-
vesse saputo il premier Conte,
quando ha annunciato che il Tav
si deve fare, salvo un voto del
Parlamento italiano che disdetti
unilateralmente il trattato ita-
lo-francese, non si sarebbe az-
zardato a dire che ormai ferma-
re le gare di appalto costerebbe
più che vararli alla luce di un
presunto cofinanziamento eu-
ropeo al tratto ferroviario italia-
no “che costa 1,9 miliardi”. Ve-
diamo perché. Ancora l’altro
giorno l’ex ministro dei Tra-
sporti Pd Graziano Delrio, che è
un po’ il Lunardi di Renzi, rac-
contava a Repubblica che “l’o-
pera, così come finanziata dai
governi di centrosinistra, ha vi-
sto una forte riduzione dei costi
che sono passati nella tratta in
Val di Susa da 4 miliardi (in real-
tà 4,6, ndr) a 1,9. Quindi abbiamo
fatto quello che era utile per e-
vitare sprechi, utilizzando nel
progetto in gran parte la linea
storica, non come volevano Ber-
lusconi e la Lega”. Peccato che
sia falso. Al Cipe, cioè al Comi-
tato interministeriale program-
mazione economica, del project
review di Delrio (governo Gen-
tiloni) esiste solo un’ “informa-
tiva”: un foglio di carta, mai det-
tagliato né approvato né delibe-
rato come progetto definitivo.
Un pour parler. Una supercaz-
zola. Dunque, per il Cipe, cioè
per il governo, la tratta italiana
di collegamento al tunnel di ba-
se resta quella vecchia di B.&Le-
ga, col potenziamento della
Bussoleno-Avigliana-Orbassa-
no e la Gronda di Settimo Tori-
nese che bypasserebbe il capo-
luogo e confluirebbe sulla linea
Tav Torino-Milano. Costo: 4,6
miliardi: quasi 3 in più di quel
che si pensava dando per fatto il
progetto “low cost!” di Delrio,
che tagliava la Gronda ferman-
do i lavori a Orbassano. Non so-
lo, ma risultano stanziati solo
146 milioni: il 3,1% del totale.
Ora come farà il governo ad
autorizzare Telt, la stazione ap-
paltante italo-francese, a lan-
ciare i bandi di gara senza soldi
e con la prospettiva di dover
spendere 3 miliardi in più del
previsto? Boh. E su cosa vote-
ranno mercoledì 7 al Senato i
partiti pro e anti Tav? Ri-boh. Si
attendono lumi dal ministro
competente (si fa per dire) To-
ninelli, da Conte, ma soprattut-
to dagli ultimi convertiti al dog-
ma dell’Immacolata Costruzio-
ne: i leghisti. Siccome già fati-
cano a indicare le coperture per
la Flat Tax, che richiederebbe
15 miliardi sull’unghia in ag-
giunta ai 23 necessari a scongiu-
rare l’aumento dell’Iva, li vor-
remmo tanto vedere alle prese
con la ricerca di altri 4,5 miliar-
di (4,6 meno i 146 milioni già
stanziati) per la linea nazionale
del Tav. Che dice il Salvini
spiaggiato? Rinuncia a un’ope-
ra inutile e dannosa che, ancor
prima di partire con 30 anni di
ritardo, si sta già rivelando un
pozzo senza fondo? Oppure ta-
glia la Flat Tax da 15 a 10 miliar-
di? Nel caso, potrebbe chiamar-
la Flat Tav.