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Lezione

PONTIEGRANDISTRUTTURE
Prof. Pier Paolo Rossi, Ing. Eugenio Ferrara
Universit degli Studi di Catania

Lepile

Lepile
Generalit

Lepilesonoglielementiverticalicheoffronosostegnoallimpalcato.

PonteSibiu,Romania,2012 in
costruzione

Lunghezzatotale=2020m
Campatamaggioredi80mdiluce

Lepile
Generalit

Lapilacompostada3elementi:

Baggiolo:elementostrutturalesucuivengonoposizionatigliappoggie
checonsentediimpostarelapendenzadesideratadellimpalcato.

Pulvinosagomatoagradiniconbaggioli

Baggioli pontepistaciclabilePiandelBruscolo
4

Lepile
Generalit

Lapilacompostada3elementi:

Pulvino:travetrasversaleinc.a.,aldisottodellimpalcato,chehala
funzionedicollegareletestedellecolonnecheformanounapila.
Nelcasodiunapilaacolonnasingolailpulvinohail
compitodisostenerelimpalcatorimanendoasbalzosuiduelatidellacolonna.

Pulvinosupicolonneesucolonnasingola

ViadottoSerra,PortoEmpedocle(Ag)
5

Lepile
Generalit

Lapilacompostada3elementi:

Fustopila:elementoverticaleinterpostoallespallechesostienelimpalcato.
Leformepicomunisono:
a)

Paretepiena

b)

Doppiaparete

c)

Cassone

d)

Cassoniseparati

e)

Telaio

f)

Colonna

g)

Picolonne
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Lepile
Materiale

Lamaggiorparterealizzatainc.a.
Lusodelc.a.p.limitatoalcasodipileprefabbricateaconci.
Lutilizzodellepileinacciaiolimitatoallesopraelevateurbane
quandolospaziononconsenteilposizionamentodiunapilainc.a.

PasserellaaeroportodiCagliari

Lepile
Geometrie

Laformadellapiladipende:

Dimensionedellimpalcato

Altezzadellapila

Durabilit

Estetica

Lepile
Geometrie

Perpiccoleoperesonopreferibili,
perragionidiestetica,lepilebinate.

Preston RoadCycleway Bridge,Greymouth,New


Zeland,2013

Lapilasingolapreferibileper
grandiopere,mapresentaproblemi
nellassorbimentodellatorsione.

ViadottodiMillau,Francia,2004

Lepile
Fasicostruttiveconcassaformarampante

Daglianni60siadottalatecnicadellacassaformarampante.
Ilgettovieneeffettuatoperconcisuccessividialtezzedi13m
entrocasseformenonsostenuteaterramaappeseallimpalcatoabarre
metallichechefuoriesconodalconciosottostante.

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Lepile
Fasicostruttiveconcassaformarampante

Pregi:

Nessunsostegnoprovvisorioaterra.

Indipendenzadallaltezzadellopera.

Faciletrasportodelcalcestruzzotramitegruoblondin.

Lacassaformaincidepocosulcostototale.

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Lepile
Fasicostruttive concassaformarampante

Difetti:

Difficoltnelvariarelasezionelungolaltezza.

Controllodeitempidipresadelcalcestruzzo:

Perlavanzamentodeilavorilultimoanellodevesopportareilpeso
dellacassaformaedelnuovogettosoprastante.

Tempilunghiaumenterebberoladerenzatrailcalcestruzzoela
cassaforma.Ciprovocherebbelesioniorizzontalisullapila.

Difficoltnellacostruzionedelpulvino.

Risultanecessariocostruireunastrutturametallicaprovvisoria.

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Lepile
Accorgimentiprogettuali

Rastremarelapilaversolalto,
cambiandoanchelospessoreperesigenzestatiche.

Renderelaformadeltestapilaidoneaalposizionamento
esostituzionedegliappoggi.

Prevedereopportunidrenaggi

Inpresenzadiacqua,
proteggerelabasedellapilaconuneventualerivestimentoinpietra.

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Lepile
Azioni

Pesoproprio
(perlepilemoltoaltevariaconleggelineareoesponenziale)

Azioniprovenientidallimpalcato:

Verticali:pesoproprio,carichivariabiliepermanenti,sisma,

Orizzontali:frenatura,sisma,vento,

Azioniagentisullapila:

vento,sisma,pressionedellacqua,urti

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Lepile
Causedinonlinearit

Nonlinearitmeccanica
(diagrammidelmomentoerotazionivariabiliinfunzionedellosforzonormale)

Nonlinearitgeometrica:
Variazionedelloschemastatico:
glispostamentiorizzontalisono
liberiperampiezzelimitate.Essi
vengonocontrastatidallespalle
P
Snellezza:
valutataconsiderandole
imprecisionicostruttive,
lacedevolezzadellefondazionie
leazionidiritegnodovuteallattrito
degliappoggi.

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Lepile
Snellezza

Lalunghezzaliberadiinflessionerisente
delleeffettivecondizionidivincoloesterno.
P

Lafondazionedellapilanon
costituiscemaiunvincoloperfetto,
acausadelladeformabilitdelsuoloe
deipali(cifaaumentareL0)
L0

Lasommitdellapilarisultavincolata
elasticamentequandoletravate
poggianosudiessaconappoggiin
gomma.

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Lepile
Schemastatico

Lapilaverrassimilataadunastaincastrataallabaselacuilunghezza
liberadiinflessionepariaa2LconL lalunghezzadellasta.

Inpresenzadipalidifondazionemolto
profondi,sistudierlinterastruttura
costituitadapila,plintoepali.

Linsorgerediforzeorizzontali
difficilmentequantizzabile,poich
dipendedalladeformabilitdituttele
pileadiacentiaquellastudiata.
Afavoredisicurezza,nonsiterr
contodiquestaforza.

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Lepile
Modellidicalcoloemetodisemplificati

Nelcasodipilesnellenecessarioutilizzareunmodellochetenga
contodeglieffettidelsecondoordine(P).
Lerecentinormefornisconodiversiapprocci:

Metododellarigidezzanominale:siesegueunanalisiconnonlinearit
geometriche,assumendoperimaterialiunarispostaelasticalineare.

Colonnamodello:siconsideralacurvaturadellasezionealpiededella
mensolaesicalcolailmomentodelsecondoordine.Questometodonon
vienepiutilizzatononostantevengarichiamatonellenorme.

Metodo della curvatura nominale: consiste nel confronto tra il momento


massimo agente e la resistenza a flessione in corrispondenza del valore di
sforzo assiale agente, assegnando una curvatura stimata nella sezione
critica della colonna.
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Lepile
Metododicalcologenerale

Tra i metodi di analisi vi il metodo generale.


Consiste in unanalisi non lineare della struttura tenendo conto della
non linearit meccanica e della non linearit geometrica.

Si tiene conto degli effetti viscosi amplificando il legame tra tensione


e deformazione facendo uso del coefficiente di viscosit efficace.

lecito trascurare leffetto irrigidente del calcestruzzo teso tra due


fessure, ottenendo una semplificazione del calcolo.

Tuttavia, vi la tendenza ad utilizzare i metodi di calcolo semplificati

tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 - 5.8.6

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Lepile
Metododellarigidezzanominale

La sua pratica applicazione richiede :

valutazione delle rigidezze flessionali delle membrature

tecnicheefficacidianalisistrutturaleinpresenza
dinonlinearitgeometrica.

tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 - 5.8.7

20

Lepile
Metododellarigidezzanominale

Per la valutazione delle rigidezze flessionali si utilizza la relazione :


EI K c Ecd I c K sE s Is
dove:

Ecd

modulo elastico del calcestruzzo

Ic

momento di inerzia della sezione di calcestruzzo

Es

modulo elastico dellarmatura

Is

momentodiinerziadellarmatura

Kc

fattorecorrettivoperilcalcestruzzo,
tienecontodellafessurazioneedellaviscosit

Ks

fattorecorrettivoperlarmatura,
tienecontodellapercentualediarmatura
tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 - 5.8.7

21

Lepile
Metododellarigidezzanominale

Se = As/Ac >0.002 :

Ks 1

k1k2
Kc
1 ef

dove:

ef

valore efficace di viscosit (EC1 parte 5.8.4)

k1

coefficiente che dipende dalla classe di resistenza del calcestruzzo

k2

coefficiente che dipende dallo sforzo normale e dalla snellezza dellasta


k1

fck 20

k2 n
n NEd

0.20
170

Se la snellezza non definita si assume:

k2 n 0.30 0.20

Ac fcd
tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 - 5.8.7.2

22

Lepile
Metododellarigidezzanominale

E possibile utilizzare un metodo semplificato se = As/Ac >0.01 :

Ks 0

Kc

0.3
1 0.5ef

In questo caso la relazione si semplifica ulteriormente:

0.3
EI
EcdI c
1 0.5ef

Questa alternativa semplificata dovrebbe essere utilizzata come test preliminare.


Tuttavia, si prevedono analisi pi approfondite in seguito.
tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 - 5.8.7.2

23

Lepile
Metododellarigidezzanominale

La snellezza dipende dalla lunghezza libera dinflessione L0


Atalriguardo,lEC2forniscealcuneindicazioni:

tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 - 5.8.3.2

24

Lepile
Metododellarigidezzanominale

Perelementicompressiintelairegolari,
sicontrollailvaloredi
considerandolaseguentelunghezzaliberadinflessione:

Telai a nodi fissi:

Telai a nodi mobili:

k1
k2
l0 0.5l 1

0.45

k
0.45

k
1
2

k1 k2
k1
k2
l0 l max 1 10
; 1
1 1 k
k
k
1
k

1
2
1
2

tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 - 5.8.3.2

25

Lepile
Metododellarigidezzanominale

dove:

k1 , k2 sono le flessibilit relative alla rotazione degli incastri allestremit 1 e 2


k / M (EI / l)

dove:

la rotazione degli incastri per il momento flettente M

EI

la rigidezza flessionale dellelemento compresso

la distanza libera tra i vincoli di estremit dellelemento compresso

k=0illimiteteoricopervincolirigidiallarotazione,ek=rappresentaillimite
pernessunvincoloarotazione.Poichivincolitotalmenterigidisonoinpraticarari,
siraccomandaunvaloreminimodi0,1perk1ek2.
tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 - 5.8.3.2

26

Lepile
Metododellarigidezzanominale

Il coefficiente effettivo di viscosit valutato


ef ,t0 M0Eqp M0Ed
dove:

(,t0) coefficiente finale di viscosit (EC1 parte 5.8.4)


M0Eqp momentoflettentediprimoordine
nellacombinazionedicaricoquasipermanente
M0Ed momento flettente di primo ordine nella condizione di progetto

Gli effetti della viscosit possono essere ignorati,


ovvero assumere il coefficiente di viscosit pari a zero,
solo se sussistono tre condizioni:

,t 0 2
75
M0Eqp N0Ed h
tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 - 5.8.4

27

Lepile
Metododellarigidezzanominale

Il coefficiente finale di viscosit valutato nellEC2:

UmiditRH=50%

UmiditRH=80%

R, N ed S rappresentano la classe di resistenza del calcestruzzo


tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 - 3.1.4

28

Lepile
Metododellarigidezzanominale

Perlavalutazionetotaledelmomento,includendoilmomentodel
secondoordine,siponelacondizionedivariabilit:
z

v2 z f2 1 cos
2L

dove:

f2

spostamento dato dagli effetti del secondo ordine

La curvatura allorigine vale:


2
2

4
L
v2'' z 0 f2 2 f2 v2'' 2
4L

tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 - 5.8.7

29

Lepile
Metododellarigidezzanominale

La curvatura legata al momento MII = M MI :


M MI
v z 0
EI
''
2

dalla quale si ottiene sostituendo:


M MI 4L2
f2
EI
2

30

Lepile
Metododellarigidezzanominale

Quindi possibile valutare il momento del secondo ordine:


4L2

4 L2
MII M MI NEd f1 f2 NEd
MI NEd M MI 2
EI
c0EI

Frecciadel
primoordine

Frecciadel
secondoordine

4L2 2

4 L2
M MI NEd 2
MI NEd M MI 2
EI
EI c0

31

Lepile
Metododellarigidezzanominale

Definendo il carico euleriano:


2 EI
Nb
4 L2

possibile scrivere il momento totale M in funzione del momento di


primo ordine MI :

M MI 1

N
N
1
b
Ed

dove:

un fattore che dipende dalla distribuzione del momento di primo e


secondo ordine

Nb

carico euleriano
tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 - 5.8.7.3

32

Lepile
Metododellarigidezzanominale

Per sezioni costanti caricate assialmente, il momento di secondo


ordine assume una distribuzione di tipo seno:
2

c0
dove :

c0

un coefficiente che dipende dalla distribuzione del momento di primo


ordine:

c0 = 8 per una distribuzione costante

c0 = 9.6 per una distribuzione parabolica

c0 = 12 per una distribuzione triangolare simmetrica

tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 - 5.8.7.3

33

Lepile
Metododellarigidezzanominale

Nel caso di diverse distribuzioni del momento si effettuano analisi pi


approfondite. Il momento di primo ordine equivalente vale :
MI 0.6M02 0.4M01 0.4M02
dove:

M02 ilmomentodiprimoordine
allestremitliberadellasta

M01 ilmomentodiprimoordine
dellastaallincastroallabase.

In questo caso si assume c0 = 8.


tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 - 5.8.8.2

34

Lepile
Metododellarigidezzanominale

Inmolticasisipuassumerecheimomentidiprimo
edisecondoordineabbianosimiledistribuzione.
Si assume =1
La relazione si semplifica:
MI
M
1 NEd Nb

Nella NTC08 viene suggerito il calcolo del momento dinerzia della sezione
interamente reagente, mentre nellEC2 2004 forniscono specifiche indicazioni per
tener conto della fessurazione e facendo riferimento al momento dinerzia della
sezione fessurata
tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 - 5.8.7.3

35

Lepile
Metododellacurvaturanominale

La sua pratica applicazione richiede:

lapplicabilit solo alle colonne isolate, caratterizzate da sforzo


normale costante e lunghezza libera dinflessione data;

il metodo consiste nella confronto tra il momento massimo agente e


la resistenza a flessione ultima in corrispondenza del valore di sforzo
assiale agente, assegnando una curvatura stimata nella sezione critica
della colonna

36

Lepile
Accennialmetodocolonnamodello

Il metodo della curvatura nominale interpreta in chiave applicativa


limpostazione analitica utilizzata nel metodo della colonna modello.
Il metodo colonna modello consiste nella valutazione della
curvatura della sezione 1/r al piede della mensola e metterla in
relazione con lo spostamento orizzontale in testa f.
Si ipotizza una forma di tipo sinusoidale della deformata:
z

v z f 1 cos
2L

37

Lepile
Accennialmetodocolonnamodello

Le condizioni ai limiti sono:


v z 0 0

v ' z 0 0

v z L f

La curvatura al piede data:


2
z
1
2
v '' z f
cos v '' z f
2
2
2L
r
2L
2L

Poich la lunghezza libera dinflessione della mensola L0 pari a 2L:


1 L20 1 L20
f 2
r
r 10
38

Lepile
Accennialmetodocolonnamodello

In definitiva il momento del secondo ordine vale:


1 L20
MII P f P
r 10

ed il momento complessivo vale:

1 L20
M MI MII MI P
r 10

39

Lepile
Metododellacurvaturanominale

Il metodo della curvatura nominale consiste nella valutazione


delleccentricit e=M/N per la quale corrisponde il momento
massimo:
etot e0 ea eII
Dove:

e0

leccentricitdelprimoordine
datadalrapportofrailmomento
agentedelprimoordineelo
sforzoassiale.
Nelcasoincuileccentricitnon
siacostantesifariferimentoad
unaeccentricitequivalente:

e0,eq max

0.6 e0,2 0.4 e0,1


0.4 e0.2

40

Lepile
Metododellacurvaturanominale

Il metodo della curvatura nominale consiste nella valutazione


delleccentricit e=M/N per la quale corrisponde il momento
massimo:
etot e0 ea eII
Dove:
ea

eII

leccentricitcausatadalle
imperfezionigeometriche,lEC2
forniscelarelazione:
Dovei leccentricitdimontaggio
leccentricitdelsecondoordine
valutataconilmetododellacolonna
modello.Sivalutalacurvatura
assumendochelacciaiosiasnervato
siaintrazionecheincompressione.

ea i

L0
1

L0
2 400

41

Lepile
Metododellacurvaturanominale

Inparticolare,siidentificalacurvaturacon:
2
2
2 yd
1
1 L0 2 yd L0
eII


r y 0.9 d
r y 10 0.9 d 10

dove:
yd
d

ladeformazioneallosnervamentodellacciaio
laltezzautiledellasezione.

Nelcasoincuinoncifosserobarrenel
latoopposto,quindiladdidifficile
definizione,siassumed=(h/2)+is .
Conis ilraggiogiratore dinerziadella
sezione.
tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 - 5.8.8.3

42

Lepile
Metododellacurvaturanominale

Lanormasuggeriscediutilizzareduefattoricorrettivipertenerconto
dellosforzonormaleedelfenomenoviscoso:

2 yd
1
Kr K
0.9 d
r y
Inparticolare:
Kr

nu n
1
nu nbal

dove:
losforzoassialeadimensionale

n Ned

Ac fcd

nu =1+

nbal losforzoassialeadimensionalecorrispondentealpiccodiresistenza
flessionaledellasezionetrasversale.EC2suggeriscediusareilvalore0.4

lapercentualediarmaturametallica

As fyd

Ac fcd

tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 - 5.8.8.3

43

Lepile
Metododellacurvaturanominale

Lanormasuggeriscediutilizzareduefattoricorrettivipertenerconto
dellosforzonormaleedelfenomenoviscoso:
2 yd
1
Kr K
0.9 d
r y
Inparticolare:
K 1 ef 1

dove:

ef

ilcoefficientediviscositeffettivodescrittoinprecedenza

coefficientechevale:

0.35 fck 200 150

lasnellezza

L0 ir

tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 - 5.8.8.3

44

Esempio
Metododellarigidezzanominale

Si consideri la colonna isolata in figura con le caratteristiche


geometriche, meccaniche e di sollecitazione mostrate in tabella, si
verifichi a pressoflessione lelemento.
35cm

DATI
50

fyk

(MPa)

450

fcd

(Mpa)

28.3

fyd

(MPa)

391.3

HR

50%

t0

(giorni)

kN

45

NEd

kN

850

MI,p/MI

70cm

60cm

2.32

NEd

1322

,t0)

12.4m

(Mpa)

1322

fck

5cm

0.65

45

Esempio
Metododellarigidezzanominale

Il calcolo della snellezza viene effettuato tenendo conto della deformabilit


del vincolo al piede.
Il piano di flessione valutato quello indotto dalla forza trasversale F
pertanto si assume come valori di flessibilit relative:
k1

estremo libero

k2 0.1

Incastro cedevole alla base

Essendo in una condizione di telaio a nodi mobili:

k k
k
k
l0 l max 1 10 1 2 ; 1 1 1 2 12.4 max 1.41;2.18 27.05m
k1 k2
1 k1
1 k2

I
1715000

20.2cm
A
4200

l0 27.05

133.89
i 0.202
46

Esempio
Metododellarigidezzanominale

Per il calcolo della rigidezza nominale sono necessari ulteriori parametri:


n NEd

k1

Ac fcd

850
10 0.071
4200 28.3

fck 20 50 20 1.58

k2 n

133.89
0.071
0.056
170
170

ef ,t 0 M0Eqp M0Ed 2.32 0.65 1.508

Ks 1

k1k2
1.58 0.056
Kc

0.035
1 ef
1 1.508
47

Esempio
Metododellarigidezzanominale

Il valore della rigidezza nominale vale:


EI K cEcdI c K sEsIs 0.035 31065 1715000 10 4 1 210000 88956 10 4
EI K cEcdI c K sEsIs 20.57 1013 MPa

Il carico critico vale:


2 EI 2 20.57 1013
3
Nb

10
2773.69kN
2
2
3
4 L
27.05 10

48

Esempio
Metododellarigidezzanominale

La valutazione del momento flettente di primo ordine MI si effettua


calcolando il momento flettente di primo ordine.
M01 NEd e0 850 0.35 297.5kNm
M02 NEd e0 F L 850 0.35 45 12.4 855.5kNm

0.6M02 0.4M01
632.3kNm
MI max
0.4M02

Il momento flettente complessivo, considerando gli effetti del secondo


ordine vale:

2 8
632.3 1
976.98kNm
M MI 1

2773.69
Nb NEd 1

850

49

Esempio
Metododellarigidezzanominale

Inserendo i dati nel programma EC2 si vede che la sezione verificata per la
coppia MN.

Sollecitazione al
secondo ordine

Sollecitazione al
primo ordine

50

Esempio
Metododellacurvaturanominale

Svolgendo lo stesso esempio con il metodo della curvatura nominale, si


otterranno dei risultati leggermente diversi in quanto questo metodo tiene
conto delle non linearit geometriche e meccaniche.

I parametri relativi alleccentricit di primo ordine valgono:


e01 0.35m

e02

e0,eq

M02

855.5
=
850 1.006m
NEd

0.6 e0,2 0.4 e0,1


max
0.744m
0.4 e0.2
51

Esempio
Metododellacurvaturanominale

Leccentricit causata dalle imperfezioni geometriche vale:


ea i

L0
1
1

L0
27.05 0.068m
2 400
400

Leccentricit data dagli effetti del secondo ordine vale:


2 yd L20 2 1.86 10 3 27.052
eII

0.465m
0.9 d 10
0.9 0.65
10

52

Esempio
Metododellacurvaturanominale

Lanormasuggeriscediutilizzareduefattoricorrettivipertenercontodello
sforzonormaleedelfenomenoviscoso
Correzionesforzonormale:
n Ned

Ac fcd

As fyd

850
10 0.071
4200 28.3

Ac fcd 2 49.42 391.3 4200 28.3 0.325

nu 1 1.325
nbal 0.4
Kr

nu n
1.325 0.071

1.355 K r 1
nu nbal
1.325 0.4
53

Esempio
Metododellacurvaturanominale

Lanormasuggeriscediutilizzareduefattoricorrettivipertenercontodello
sforzonormaleedelfenomenoviscoso
Correzionefenomenoviscoso:
ef 0.65
0.35 fck 200 150 0.35

50 133.89

0.293
200
150

K 1 ef 1 0.293 0.65 0.559 K 1

54

Esempio
Metododellacurvaturanominale

Indefinitiva,leccentricittotalevale:

etot e0 ea eII 0.744 0.068 0.456 1 1 1.277m


Sinotacheilmomentoflettentechesiricavadicircail10%pigrande
rispettoaquelloricavatoconilmetododellarigidezzanominale.

M NEd etot 850 1.277 1085.42kNm

55

Esempio
Metododellacurvaturanominale

Inserendo i dati nel programma EC2 si vede che la sezione verificata per la
coppia MN.

Sollecitazione al
secondo ordine

Sollecitazione al
primo ordine

56

Lepile
Ilpulvino

Scopo del pulvino quello di collegare le teste delle colonne che


formano la pila, inoltre il primo elemento al quale vengono trasferiti
i carichi dallimpalcato.
Nel caso di una pila a colonna singola ha il compito di sostenere
limpalcato rimanendo a sbalzo sui due lati della colonna.
Il pulvino risulta essere un elemento tozzo e come tale non valgono
modelli meccanici semplici, la verifica di sicurezza pu essere
condotta tramite lutilizzo del modello strut and tie.

57

Ilpulvino
Modellostrut andtie

I modelli tirantepuntone sono utilizzati per la progettazione delle


membrature in c.a. che non possono essere schematizzate come
solidi snelli o travi alla Saint Venant.

plinti tozzi di fondazione

travi parete

mensole tozze

regioni di travi snelle soggette a carichi concentrati o


caratterizzate da brusche variazioni di sezione.

58

Ilpulvino
Modellostrut andtie

Secondo lEC2 il modello pu essere utilizzato per il progetto di


strutture allo SLU ed allo SLE:
sia di zone di continuit, indicate come zone B (da Bernoulli o
dallinglese beam) dove valgono le ipotesi di De Saint Venant;
sia in zone di discontinuit, indicate come zone D (dallinglese
discontinuity), nelle quali le ipotesi di De Saint Venant non sono pi
valide.

Il modello S&T consiste nella schematizzazione del campo di sforzi


presente nellelemento strutturale mediante un traliccio reticolare di
aste rettilinee in equilibrio con i carichi esterni.
59

Ilpulvino
Modellostrut andtie

Le regioni di discontinuit D si collocano in corrispondenza di


discontinuit statiche:
carichi concentrati, zone di appoggio di estremit, zone di
ancoraggio di cavi in precompressione)
e/o di discontinuit geometriche

brusche variazioni di sezione o di direzione dellasse, presenza di


aperture, elementi tozzi (mensole, travi parete, selle Gerber).

Allinterno di una regione D possibile identificare pi di un modello


S&T in equilibrio con le forze esterne. Il Model Code 1990 (CEB/FIP,
1991) fornisce una serie di regole pratiche.
60

Ilpulvino
Modellostrut andtie

1.

Individuazionediunmodellosemplice
conpocheaste

2.

Disporreitirantiinmododa
semplificareladisposizionedelle
armature,ovveroinmodoparallelood
ortogonaliaibordidellelemento

3.

Gliangolitraipuntonieditiranti
devonoesserepreferibilmentepariad
almeno45.Inparticolarebisogna
evitareangoliinferioriai30

Lalimitazionetraangolotrapuntonietiranticonfluentiinunnodoservealimitarela
fessurazioneedevitarechelaccorciamentodeipuntonielallungamentodeitirantiavvenga
nellastessadirezione
Tiranti = linee continue

Puntoni = linee tratteggiate

61

Ilpulvino
Modellostrut andtie

Leforzeconcentrateapplicatesul
bordodiunelementostrutturale
tendonoadiffonderlosecondoun
angolodi32.5

Lecondizionialcontornodella
zonaDeladisposizionedei
tirantiinfluenzanolangolodi
diffusionediuncarico
concentrato,pertantovariala
formadeltraliccio
Tiranti = linee continue

Puntoni = linee tratteggiate

62

Ilpulvino
Modellostrut andtie

I modelli S&T ricorrenti sono:

Carico concentrato applicato in asse con una trave parete o con un pilastro (D1)

Carico concentrato eccentrico (D2)

Trave parete su due appoggi soggetta a carico distribuito (D3)

D1
Tiranti = linee continue

D2
Puntoni = linee tratteggiate

D3
63

Ilpulvino
Modellostrut andtie

SeH2b(regionediparziale
discontinuit)

Dallequilibrio alla rotazione del


puntone inclinato 12 si ottiene la
tensione dellarmatura:
T

b Fb a
F ba
T

2 24 4
4 b

Tiranti = linee continue

Puntoni = linee tratteggiate

tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 6.5.3

64

Ilpulvino
Modellostrut andtie

SeH2b(regioneditotale
discontinuit)

Si considera la diffusione della forza F


su una larghezza efficace beff definita
dalla relazione
beff 0.5H 0.65a

Dallequilibrio alla rotazione del puntone inclinato 12 si ottiene la tensione


dellarmatura:
T

h F beff a
H F 0.5H 0.35a
F
a

T
T 1 0.7
2 2 4 4
4 2
4
4
H

Tiranti = linee continue

Puntoni = linee tratteggiate

tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 6.5.3

65

Ilpulvino
Modellostrut andtie

LarotturadiuntraliccioS&T puesserecausatada:

SnervamentodeitirantiRs

Schiacciamentodiunpuntoneincls Rc

SchiacciamentodiunnodoRn

SfilamentodiunoopitirantiincorrispondenzadiunnodoRb

Se un elemento strutturale stato progettato correttamente la rottura avverr secondo la prima


delle quattro modalit sopra elencate. Le NTC08 al p.to 4.1.2.1.5 prescrivono che nella verifica
degli elementi S&T sia Rs < (Rn , Rc , Rb ) per garantire una rottura di tipo duttile dellelemento
strutturale
tratto da: NTC08 4.1.2.1.5

66

Ilpulvino
Modellostrut andtie

Larmatura utilizzata sia come tirante del modello S&T sia come
elementi atti a resistere alle forze di trazione dovute alla diffusione
del carico, che si instaurano in direzione ortogonale ai campi di
compressione (armatura di frettaggio):

NEd
As
fyd
Larmatura va distribuita sullaltezza del nodo nel quale ancorata; i tiranti formati da
pi barre vanno disposti su pi strati per evitare la congestione delle barre
darmatura e per migliorare la forma del nodo.
67

Ilpulvino
Modellostrut andtie

La verifica dei puntoni consiste che la massima compressione del


calcestruzzo sia inferiore alla resistenza di progetto.
In assenza di campi di tensione trasversali la resistenza di progetto di
un puntone coincide con quella di progetto del calcestruzzo.
In presenza di campi di tensione trasversali la resistenza del
calcestruzzo sar ridotta e varr:
Rd,max 0.6' fcd

' 1 fck 250

SecondoleNTC08siconsigliadiutilizzareunvaloredi=0.83percalcestruzzidiclassenon
superioreallaC70/85.PerlealtriclassisiconsigliadiutilizzarelespressioneadottatanellEC2.
tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 6.5.2

68

Ilpulvino
Modellostrut andtie

Un nodo di un modello S&T definito come un volume di


calcestruzzo contenuto allinterno delle intersezioni trai i campi di
compressione, tra i tiranti e/o le forze esterne.
Infunzionedeltipodiastecheviconfluisconoinodipossonoessere
divisi:

CCC:3Puntoni

CCT:2Puntonied1tirante

CTT:1Puntonee2tiranti

TTT:3Tiranti

Ingeneraleneinodipossonoconfluirepiditreaste.
69

Ilpulvino
Modellostrut andtie

I nodi tutti compressi sono caratterizzati dalla presenza di uno stato di


compressione biassiale; il loro contorno viene schematizzato con superfici
piane, che individuano regioni triangolari o poligonali.
La massima tensione che pu essere applicata ai bordi di un nodo
compresso, ossia la tensione di progetto pari:

1Rd,max k1 ' fcd

Ilvaloreraccomandatodik1 =1
tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 6.5.4

70

Ilpulvino
Modellostrut andtie

A seconda che il nodo sia idrostatico (le dimensioni delle sezione trasversali
dei puntoni sono proporzionali agli sforzi normali di compressione) o non
idrostatico la resistenza del nodo si ottiene moltiplicando la resistenza del
calcestruzzo per la pi piccola delle dimensioni:

FBH3
FAH1
FCH2
Fc 1
Fc 2
Fc 3
;
;
;
;
;
R min

a
b
a
b
a
b
AH
b
CH
b
BH
b
2
3
1
2
3
1

71

Ilpulvino
Modellostrut andtie

I nodi compressitesi sono nodi nei quali larmatura viene ancorata o deviata;
si distinguono nodi nei quali sono ancorate barre in una sola direzione (CCT)
e nodi con tiranti disposti in pi direzioni (CTT).
LapressionediprogettodiunnodoCCTdata:

2Rd,max k2 ' fcd


A differenza di un nodo CCC la resistenza risulta diminuita del 15% a causa
della fessurazione indotta nel nodo dalla trazione del tirante.

Ilvaloreraccomandatodik2 =0.85
tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 6.5.4

72

Ilpulvino
Modellostrut andtie

Larmatura pu essere immaginata diffusa uniformemente nello spessore b


dellelemento strutturale (b = dimensione ortogonale al piano del modello S&T) e
con altezza effettiva u, sulla quale avviene la deviazione dei campi di compressione.

Perunsolostratodiarmatura
chenonprosegueoltreilcampo
dicompressionedeviato;u=0

Pernstratidiarmaturapostiad
interasses,chesiestendonooltreil
campodicompressionedeviatoper
untrattoparialvaloremassimotrac*
es/2;u=2c*+(n1)s

tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 6.5.4

73

Ilpulvino
Modellostrut andtie

In presenza di armature disposte su pi strati la resistenza del nodo pu


essere aumentata del 10%.
La larghezza a1 dellappoggio, langolo del puntone, laltezza effettiva u e la
larghezza a2 del campo di compressione diagonale sono legate dalla
relazione:
a2 a1 sin u cos

Per la verifica del nodo occorre calcolare la pressione di contatto alla base
del nodo, la compressione nel puntone diagonale e la lunghezza di
ancoraggio delle armature:
c 1

Fc1
2Rd ,max
a1b

c 2

Fc 2 Fc1 sin

2Rd ,max
a2b
a2b
tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 6.5.4

74

Ilpulvino
Modellostrut andtie

Nei nodi compressitesi con tiranti disposti in pi di una direzione la tensione


del calcestruzzo ridotta ulteriormente.

3Rd,max k3 ' fcd

Ilvaloreraccomandatodik3 =0.75
tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 6.5.4

75

Ilpulvino
Modellostrut andtie

Unesempioquellopresentenellangolodeiportali;
ilpuntonehalarghezza:

a dm sin
dove:

dm

lalarghezzadelmandrino

=min(1,2)

La tensione nel puntone di calcestruzzo risulta:

Fc
c
3Rd,max
ab

tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 6.5.4

76

Ilpulvino
Modellostrut andtie

Nel caso, non insolito, che le barre fossero ortogonali, ovvero (1 + 2 = 90)

max Ft
c
3Rd,max
b dm sin 1 cos 1
tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 6.5.4

77

Ilpulvino
Modellostrut andtie

Le tensioni resistenti di progetto dei nodi possono essere aumentate


del 10% se si verifica almeno una delle seguenti condizioni:

Presenza di compressione triassiale

Tutti gli angoli tra tiranti e puntoni sono maggiori o uguali a 55

Le tensioni agli appoggi o in corrispondenza di carichi concentrati sono uniformi


ed il nodo confinato con staffe

Le armature sono distribuite su pi strati

Il nodo confinato in modo affidabile con particolari dispositivi di appoggio o per


attrito (EC2 non fornisce nessuna indicazione sul grado di vincolo richiesto)

tratto da: Eurocodice 2 Parte 1 6.5.4

78

Ilpulvino
Modellostrut andtie

Per i nodi soggetti ad un campo di compressione triassiale, si pu


assumere come resistenza di progetto quella del calcestruzzo
confinato:
fck,c
fcd,c
c
dove:


fck,c fck 1.00 5 2
fck

per2 0.05fck

2
per2 >0.05fck
fck,c fck 1.125 2.50
fck

essendo2 latensionedicompressionelateraleefficacealloSLU
Inognicasolaresistenzadiprogettodelnodo,
conk4=3,nondovrmaisuperareilvalore:

4Rd,max k4 ' fcd


79

Esempio
Ilpulvino

Siconsiderilatravepulvinocon4baggioli,mostratainfigura.
EssarealizzataconcalcestruzzoC30/37,acciaioB450C,copriferro 8cm,
larghezzadellapilab=1.00m.
1m

3.5 m

1.5 m 1 m

10000 kN

3.5 m

3.5 m

9000 kN

6000 kN

1m
4000 kN

12.5 m

9.5 m
80

Esempio
Ilpulvino

La trave pulvino risulta avere la larghezza minore rispetto allaltezza,


pertanto risultando un elemento tozzo, il progetto dellarmatura dei
tiranti va condotta utilizzando il modello S&T.
0.85 fck
fcd
17N/mm2
1.5

fyd 391.3N/mm2

30
' 1
0.88
250

1Rd 1 0.88 17 14.96N/mm2


2Rd 0.85 0.88 17 12.72N/mm2
81

Esempio
Ilpulvino

La trave pulvino risulta avere la larghezza minore rispetto allaltezza,


pertanto risultando un elemento tozzo, il progetto dellarmatura dei
tiranti va condotta utilizzando il modello S&T.
VEd
1
hc
2
ac

82

Esempio
Ilpulvino

Il modello S&T risulta applicabile ai nodi 1 e 2. Il primo un nodo CCT


e verr progettato supponendo un solo strato di armatura. Il secondo
un nodo CCC.
Nodo 1

Nodo 2

a1
Ved = Fc1

Fc2

a3

Ft

Fc3

Fc2

a4

Fc4

83

Esempio
Ilpulvino

Nel nodo 2 la larghezza del puntone verticale determinata


imponendo lequilibrio alla traslazione verticale del nodo, essendo la
forza Fc4 lunica ad equilibrare il carico VEd.
a4

Fc4
1Rd b

VEd
10000

10 1 66.85cm
1Rd b 14.96 1

Il nodo 2 quindi posto ad una distanza a4/2 dal bordo esterno,


pertanto la distanza orizzontale del punto di applicazione del carico
esterno dal nodo 2 vale:
a ac a4 2 50 33.43 83.43cm

84

Esempio
Ilpulvino

Dato il braccio della coppia interna z=0.8d, laltezza a3 del nodo 2 vale:
a3 2 d z 0.2d 0.2 242 48.4cm a3 96.8cm

Volendo studiare lequilibrio alla rotazione rispetto al nodo 2 si


ottiene:
VEd a 10000 83.43
VEd a Ft z Ft

4309.4kN
z
193.6
E per lequilibrio alla traslazione orizzontale ottengo la forza Fc3 del
puntone orizzontale:
Fc3 Ft 4309.4kN
85

Esempio
Ilpulvino

Langolo che il puntone forma con la direzione orizzontale pari:


z
193.6
arctan arctan
66.7
a
83.43

Dallequilibrio alla traslazione verticale del nodo 1 si ha:

VEd
10000
Fc2 sin VEd Fc2

10870kN
sin sin66.7
Infine, si determina lampiezza a2 del puntone inclinato:

a2 a42 a32 66.852 96.82 117.64cm


86

Esempio
Ilpulvino

Verifica del nodo 2


Fc2
10870
c2

10 1 9.24N/mm2
a2 b 117.64 1
c3

Fc3
4309.4

10 1 4.45N/mm2
a3 b 96.8 1

Si determina larmatura As nel nodo 1 in grado di assorbire la forza Ft.


Ft
4309.4
As

103 11013mm2
fyd
391.3
Saranno necessarie 2226 per unarea complessiva di 11680 mm2
87

Esempio
Ilpulvino

Verifica del nodo 1


Definisco un baggiolo di 100x60 cm
VEd
10000
c1

10 16.67N/mm2 12.72N/mm2
a1 b1 100 60

Le misure del baggiolo andranno aumentate potandolo a 150x60 cm:


VEd
10000
c1

10 11.11N/mm2 12.72N/mm2
a1 b1 150 60
Lultima verifica va condotta sul puntone inclinato di calcestruzzo in
quanto essendo un nodo CCT la resistenza del calcestruzzo ridotta:
Fc 2
c2
9.24N/mm2 12.72N/mm2
a2 b
88

Ilpulvino
Armaturasecondaria

Per completare la progettazione del nodo necessario disporre


unidonea armatura trasversale, orizzontale o verticale, in grado di
assorbire le tensioni di trazione associate alla diffusione del carico.
Nel caso di mensole in cui ac < hc /2 preferibile adottare il primo modello di
traliccio, mentre per ac > hc /2 il secondo. La diversa disposizione delle staffe
dettata dallinclinazione del puntone compresso (EC2)

89

Ilpulvino
Armaturasecondaria

Nel primo caso il puntone poco inclinato rispetto alla direzione


verticale, quindi le tensioni di diffusione sono pressappoco orizzontali
Nel secondo lasse del puntone tende alla direzione orizzontale e
pertanto le staffe verticali sono pi idonee ad assorbire le trazioni.

Inoltre per ac > hc /2 ladozione di armatura secondaria suggerita dallEC2 solo se il taglio
sollecitante supera il taglio resistente in assenza di armature trasversali. Tuttavia opportuno
ricorrere alla staffatura per evitare problemi di fessurazione.
90

Ilpulvino
Armaturasecondaria

Casoac <hc /2:


Da studi sperimentali si ricava che il carico VEd si pu ripartire in 2 aliquote:
z
a V
V 'Ed
Ed
z
3
a
4

z
2 1
VEd
V ''Ed a
z
3
a

91

Ilpulvino
Armaturasecondaria

Casoac <hc /2:


Lo sforzo nellarmatura secondaria si calcola considerando il traliccio 2a, dato
lequilibrio alla rotazione intorno al nodo 2 e lequilibrio alla traslazione
orizzontale dei nodi 1 e 4 si ricava che i tiranti devono sopportare lo stesso
sforzo di trazione:
2 z 1

a
a
'' a
VEd
Fwd F ''t VEd
z
z
z
3

Lespressione fornita dal Model Code 1990 equivalente a quella appena


ricavata:
Ft
z

Fwd 2 1
a
3 VEd Ft
92

Ilpulvino
Armaturasecondaria

Casoac <hc /2:


EC2suggerisceunquantitativominimodiarmaturasecondariaorizzontale
noninferioreal25%dellarmaturaprincipale
Laformuladiprogettofornisceunquantitativodiarmaturasecondariache
sempremaggiorediquellominimoraccomandatodallEC2
Larmaturaminimapurisultaresuperioreaquelladicalcoloinpresenzadi
uncaricoorizzontalesignificativo:
Ft VEd a z HEd
Fwd,min VEd 0.25 a z HEd VEd

93

Ilpulvino
Armaturasecondaria

Casoac >hc /2:


La forza nel tirante verticale si calcola ipotizzando che essa vari linearmente
al variare di a:

94

Ilpulvino
Armaturasecondaria

Casoac >hc /2:


Fwd 0pera=z/2

Fwd VEd pera=2z

Si ipotizza che per a < z/2, il traliccio resistente si riduca al solo traliccio 1b.
Peraz/2soloaltraliccio2b
Fwd Fw1a Fw2

Si ottiene lespressione di Fwd al variare di a


Fwd VEd

2a z 1
3

Il valore di Fwd limitato inferiormente dal minimo quantitativo di staffe


verticali suggerito da EC2 (AS,1nk 0.5 VEd / fyd ) che corrisponde a considerare
una forza minima nelle staffe Fwd,min = 0.5 VEd
95

Esempio
Ilpulvino

Casotraliccio2a

193.6
2 z 1

a 2 83.43 1 83.43
a a
Fwd F ''t V ''Ed
VEd

10000 2941.6kN
z
193.6
z
z
196.6
3
3

a
83.43

Larmatura secondaria sar calcolata

Fwd 2941.6
Asw

103 7517.6mm2
fyd
391.3
Larmatura secondaria sar composta da sette staffe 26 a due bracci

96

Esempio
Ilpulvino

Casotraliccio2b
Fwd VEd

2a z 1
10000
3

83.43
1
193.6
460.4kN
3

Essendo il traliccio molto inclinato rispetto allorizzontale risulterebbe che


larmatura sarebbe sottoposta ad uno sforzo normale di compressione.
Nel nostro caso quindi sconsigliabile andare a disporre barre verticali.

97

Esempio
Ilpulvino

Larmatura secondaria sar calcolata secondo i minimi da normativa:


Asw,min k1 As 0.25 11680 2920mm2

Larmatura secondaria sar composta da 3 staffe 26 a due bracci.


Larmatura minima da disporre secondo normativa risulta molto minore
rispetto a quella necessaria per la resistenza del nodo

98

Esempio
Ilpulvino

ProgettosecondoleNTC08
Le NTC08 prevedono una larghezza del puntone di calcestruzzo fissata e pari
a 0.4d, cosicch risulta:
a ac 0.2d

In assenza di carico orizzontale

a ac 0.2d e

In presenza di carico orizzontale

99

Esempio
Ilpulvino

ProgettosecondoleNTC08
Lo sforzo complessivo di trazione pari a:

Ft VEdcotg HEd
Per un prefissato valore di HEd del carico orizzontale, la capacit portante
della mensola lato acciaio si ottiene
VRd,s

As fyd HEd

cotg

dove cotg = a/(0.9d)


La Circolare alle NTC08 considera un valore del braccio della coppia interna pari a 0.9d e non di
0.8d, come assunto con lutilizzo delle norme europee
100

Esempio
Ilpulvino

ProgettosecondoleNTC08
a ac 0.2d 50 0.2 242 98.4cm

z 0.9d 0.9 242 217.8cm


As

VEdcotg HEd

fyd

98.4
217.8 103 11545.9mm2
391.3

10000

Saranno necessarie 2226 per unarea complessiva di 11680 mm2

RispettoallareaottenutaconilmetododellEC2questarisultaleggermentemaggiore
Slide87
101

Esempio
Ilpulvino

ProgettosecondoleNTC08
Per lequilibrio alla traslazione verticale del nodo, la compressione nel
puntone inclinato risulta pari a

VEd
Fc
sin
La portanza della mensola lato calcestruzzo si ottiene ponendo Fc pari al suo
valore massimo:

Fc,max b b ' fcd b 0.4d sin fcd

102

Esempio
Ilpulvino

ProgettosecondoleNTC08
Per lequilibrio alla traslazione verticale del nodo, la compressione nel
puntone inclinato risulta pari a

VRd,c

1
Fc,max sin 0.4 d sin b fcd 0.4 d b fcd
1 cotg2
2

Sulla base di prove sperimentali questo valore pu essere amplificato del


fattore 1.5 per sbalzi dotati di staffatura.
Inoltre, per rispettare la gerarchia delle resistenze la resistenza del puntone
di calcestruzzo non pu essere minore di quella dellacciaio

VRd,c VRd,s
103

Esempio
Ilpulvino

ProgettosecondoleNTC08
VRd,c 0.4 d b fcd

1
0.4 242 100 17
2
1 cotg

1
1

13666.5kN
10
2
98.4
1

217.8

La resistenza del puntone di calcestruzzo risulta maggiore di quella


dellacciaio, pertanto non risulta necessario dimensionare larmatura As.

PersicurezzailvalorediVRd,c nonstatoincrementatodi1.5pertenercontodelleventuale
presenzadistaffe.
104

FINE

105

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