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I.
Introduzione
ELLambito dei circuiti ad alta frequenza lutilizzo di filtri discreti precluso, in quanto
il comportamento del circuito non pi semplificabile come una serie di elementi nei
quali concentrato laccumulo di energia ma va trattato secondo il modello a linee di
trasmissione (ovvero si deve utilizzare un analisi a parametri distribuiti) e i metodi di sintesi
utilizzabili a bassa frequenza diventano inaffidabili. Unaltra motivazione per cui non possibile
realizzare filtri discreti a frequenze maggiori di qualche decina di MHz data dalla presenza
dei parassitismi, che diventano unimportante causa di malfunzionamento e spesso rendono
il sistema di filtraggio irrealizzabile in quanto richiederebbe componenti con comportamento
pressoch ideale. Lo studio di meccanismi di filtraggio utilizzabili ad alte frequenze ha quindi
portato allo sviluppo di strutture planari che, agendo secondo il modello distribuito, consentono di
realizzare le funzioni richieste. stato inoltre sviluppato un metodo di progetto atto a semplificare
il trasferimento della funzione matematica nella struttura reale, chiamato metodo delle perdite
dinserzione. In questo progetto si realizzato un filtro Chebyshev tipo I utilizzando come struttura
materiale una microstriscia su PCB.
II.
Specifiche
Si vuole realizzare un filtro Chebyshev tipo I che rispetti le specifiche riportate in Tabella 1.
Specifica
Ordine
Banda
Freq. centrale
Ripple
Valore
2
2.425 - 2.575 GHz
2.5GHz
0.5 dB
Simbolo
N
0
R BP
La struttura deve inoltre essere realizzata utilizzando una microstriscia con le caratteristiche
specificate in Tabella 2.
1
Specifica
Valore
Simbolo
Altezza substrato
Cost. dielettrica
Coefficiente perdita
Spessore metall.
1.2 mm
2.5
104
50 m
h
er
tan
t
III.
I.
Realizzazione
Come gi detto, lapproccio per la realizzazione del progetto si basa sul metodo delle perdite
dinserzione. Questo metodo permette di ottenere un buon controllo sulla banda passante e sulla
frequenza centrale, fornendo al tempo stesso un processo sistematico per la sintesi della funzione.
La risposta del filtro in questo ambito definita dalla sua perdita dinserzione, PLR
PLR =
(1)
Un filtro ideale dovrebbe avere perdita dinserzione nulla in banda passante e attenuazione
infinita al di fuori di questa. La funzione |( )|2 indica il coefficiente di riflessione alla porta di
ingresso ed una funzione pari rispetto a . La perdita dinserzione pu quindi essere espresso
nella forma
M( 2 )
(2)
N ( 2 )
Un filtro per essere fisicamente realizzabile deve avere espressione nella forma (2). Il polinomio
di Chebyshev di ordine N ( TN ) soddisfa questo requisito e pu essere utilizzato per sintetizzare
un filtro passa basso con pulsazione di taglio 0 . Si ottiene perdita dinserzione pari a:
2
PLR = 1 + k2 TN
(3)
0
PLR = 1 +
Dove il coefficiente k2 definisce il ripple in banda passante. quindi possibile realizzare tale
filtro utilizzando una delle due forme di Cauer di soli componenti L o C. In Figura 1 riportato
un filtro passa basso.
Si pu dimostrare [3] che per una rete a scala di secondo ordine vale:
PLR =
| Zin + 1|2
2 Zin + Zin
(4)
Il polinomio di Chebyshev del secondo ordine (con ripple determinato dal coefficiente k2 )
pari a:
T2 ( x ) = 2x2 1
(5)
La (5) si riferisce ad un filtro prototipo passa basso con pulsazione di taglio unitaria. Ricavando
lespressione della PLR del circuito in Figura 1 dalla (4) ed eguagliandone i termini alla (5)
possibile ottenere i valori dei componenti necessari per realizzare tale funzione.
Figura 2: Rete a scala di ordine N nella quale il valore di ogni componente pari ad un coefficiente gk
Si riportano solo i risultati di tale procedimento [1] : la rete di riferimento riportata in Figura
mentre i valori dei componenti corrispondono ai coefficienti del polinomio di Chebyshev di
ordine 2 con ripple di 0.5 dB riportati in Tabella 3.
21 ,
g1
g2
g3
1.4029
0.7071
1.9841
Una volta ottenuto il filtro prototipo (cio il passa basso con pulsazione di taglio unitaria) si
procede alla denormalizzazione, processo con il quale i valori dei componenti vengono modificati
per ottenere pulsazione di taglio e resistenza dingresso che soddisfi le specifiche, ed eventualmente
la trasformazione del filtro da passa basso ad una differente tipologia.
Ricavata la specifica rete a parametri concentrati, si convertiranno i componenti discreti in
tratti di linea di lunghezza e impedenza caratteristica opportuna per la realizzazione del filtro a
parametri distribuiti: si useranno in questo progetto risonatori shunt e invertitori di ammettenza.
Infine vi sar la realizzazione dei tratti di linea (ipotizzati inizialmente ideali) in una specifica
geometria su microstriscia e si proceder alla simulazione funzionale. Lintero processo verr
trattato estensivamente nelle sezioni successive e verranno presentati i risultati delle simulazioni
ottenute con il software AWR Microwave Office 2 .
1 Con
2 Da
II.
Grad
0 = 2 1
= 2 2.5
s
= 2 1 = 2 150
Inizialmente si vuole realizzare un filtro passa basso con frequenza di taglio pari a 0 ed
impedenza di ingresso pari a 50 ed osservarne la risposta simulata. La trasformazione in
frequenza si ottiene effettuando un cambio di scala dellasse di un fattore 0 , mentre per portare
Zs al valore desiderato tutte le impedenze devono essere moltiplicate per un fattore 50 : ci
significa aumentare il valore dellinduttanza e diminuire il valore della capacit.
0
R00 = R0 Zs
Zs
Zs
=
ZC0 =
j 0 C
j 0 C
ZL0 = j 0 L Zs = j
L Zs
0
Zs
R0L = 0
GL
0 =
(6)
(7)
(8)
(9)
(10)
Grad
s
Si nota come utilizzando una funzione Chebyshev di ordine pari si ottenga un impedenza di
uscita differente da quella di ingresso: questo un problema risolvibile semplicemente utilizzando
un tratto di linea agente da convertitore di impedenza. Per ottenere una migliore precisione sono
stati inseriti tutti i valori numerici tramite la funzione Equations del software e tutti i parametri
necessari alla simulazione vengono ricalcolati ad ogni ciclo. In questo modo si escludono eventuali
errori di approssimazione che potrebbero variare la risposta del circuito progettato, seppure di
una quantit probabilmente trascurabile.
Grad
s
e ripple 0.5dB
La risposta del filtro mostrata in Figura 4. La simulazione stata ottenuta creando un nuovo
grafico ed aggiungendo la misura (tramite la funzione Add Measurement) del parametro |S21 |
5
della matrice di diffusione. Questo infatti corrisponde alla perdita dinserzione della rete visto alla
porta 1 quando le porte sono terminate (utilizzando il blocco Port di MO possibile specificare
limpedenza di terminazione corretta). Si mostra inoltre il parametro |S11 | corrispondente alle
perdite di ritorno, cio lampiezza dellonda riflessa rispetto a quella trasmessa alla porta 1 quando
la porta 2 terminata.
III.
0 =
0
0
(11)
g0
1
g3
C p = g1
Zs
Lrs
Lrp Crp
Crs
ZL
(b) Circuito passa banda ottenuto tramite sostituzione di ogni componente con un risonatore serie o parallelo
Figura 5: Trasformazione da filtro passa basso a filtro passa banda
C
= 29.77 pF
Zs
Zs
= 136.3 pH
L pr =
02 C
Csr = 2
= 108.2 f F
0 Zs L
Zs L
Lsr =
= 37.51 nH
C pr =
Utilizzando i componenti PLC (Parallel LC) e SLC (Series LC) di MO ed inserendo i valori
calcolati si ottiene una rete a componenti discreti, la cui caratteristica riportata in Figura 6.
IV.
Banda
1
=
= 6%
=
Pulsazione centrale
0
Q
Quindi lutilizzo degli invertitori dammettenza lecito in quanto il risultato ottenuto minore
del 10 % [3] . Un invertitore di ammettenza un bipolo avente caratteristica del tipo:
J2
(12)
YL
Un risonatore parallelo posto tra due invertitori di ammettenza identici, con un carico resistivo
sulla porta di uscita, dai morsetti di ingresso si comporta come un risonatore serie avente lo stesso
carico. Sfruttando queste relazioni possibile ricavare una rete con N elementi risonanti e N + 1
invertitori di ammettenza che, se correttamente dimensionati, si comportano equivalentemente ad
una rete a scala con N risonatori serie e parallelo. In Figura 7 mostrato questo comportamento.
Yin =
In particolare, si dimostra [2] che i circuiti sono equivalenti se valgono le seguenti relazioni:
2
J01
=
2 Csh
G0
g1
(13)
2
=
J12
2
2 Csh
g2 g3
(14)
2
2
= J01
J23
(15)
Dove con Csh si intendono le capacit dei risonatori in parallelo. Nella specifica di progetto
viene definito il valore degli invertitori esterni:
J01 =
G0
1.5
E inoltre si ha
1
(16)
Csh Lsh
Sostituendo il valore di J01 nella (13) si ricava il valore della capacit del risonatore, che pu
essere usato nella (16) per ottenere il valore dellinduttanza. I valori cos ottenuti sono:
2 =
Csh = 13.23 pF
Lsh = 306.6 pH
J12 = 12.52 mS
8
Figura 9: Risposta della rete con invertitori di ammettenza ideali e risonatori parallelo
V.
Zin = Z0
tanh l + j tan l
1 + j tan l tanh l
(17)
Zin '
Z0
l + j
0
(18)
Zin,RLC =
1
R
1
+ 2jC
(19)
La relazione tra la capacit dei risonatori e limpedenza caratteristica della linea si ottiene
eguagliando i termini della (18) e della (19).
Csh =
2Z0s 0
(20)
Figura 10: Circuito ottenuto sostituendo i risonatore e gli invertitori con tratti di linea ideali
Anche in questo caso non si notano significative differenze nella pulsazione centrale e nella
banda, per cui la trasformazione ha avuto successo.
VI.
Implementazione a microstrip
propriet della microstriscia dipendono per anche dalle caratteristiche del substrato sul quale
essa posta: queste informazioni vengono fornite al simulatore inserendo nello schematico il
blocco MSUB che permette di specificare il tipo di substrato e le caratteristiche del conduttore.
Limpedenza caratteristica della microstriscia dipende soprattutto dalla costante dielettrica relativa
del substrato e dalla larghezza W della linea. Per determinare con precisione i valori necessari
per ottenere le impedenze caratteristiche di interesse si utilizza lo strumento di AWR chiamato
TXLI NE. Questo, dati i parametri necessari al calcolo, fornisce le dimensioni esatte del conduttore
come mostrato in Figura 12.
Figura 12: Applicazione AWR TXLINE per il calcolo della geometria della microstrip
Da notare che per la realizzazione dei risonatori lapplicazione avverte di possibili imprecisioni
nella simulazione: per ottenere Z0 cos bassa necessario infatti realizzare un conduttore con
larghezza maggiore di 20 volte la distanza dal piano sottostante.
Ora che si considera una geometria reale non pi possibile trascurare leffetto delle giunzioni
tra due tratti con differenti impedenze caratteristiche e si dovr quindi utilizzare il blocco MSTEP$.
Questo un blocco smart, cio in grado di acquisire in automatico i parametri necessari per la
simulazione della discontinuit dai tratti di linea collegati alle sue porte. Sar quindi necessario
inserire ai capi del circuito, prima delle porte di ingresso/uscita, due dummy line con impedenza
caratteristica pari 50 in modo da consentire al blocco MSTEP$ lacquisizione dei valori di un
ipotetico tratto di collegamento al circuito. Anche le giunzioni tra invertitori e risonatori non
possono pi essere trattate come ideali ed il blocco che modellizza il comportamento reale
il MTEE$. Per quanto riguarda la terminazione dei risonatori (che devono essere chiusi su un
circuito aperto) si utilizzer il blocco MOPEN$. Grazie a TXLINE si ricavano le geometrie in
Tabella 4.
Tabella 4: Dimensioni geometriche delle microstriscie
12
Tratto
W [mm]
L [mm]
Z0 []
Invertitori esterni
Invertitore centrale
Risonatori
1.66231
1.46776
34.8163
21.2633
21.3565
38.6573
75.00
79.86
7.561
(a)
(b)
(c)
Figura 13: Confronto tra risonatore realizzato con linea ideale e risonatore in microstriscia
In realt si osserva che il fattore di qualit della rete in microstriscia maggiore di quello della
rete ideale. Per avere un comportamento pi coerente si pu variare la geometria del risonatore: in
particolare si nota che le risposte diventano simili variando lunghezza e larghezza di una quantit
indicata in Tabella 6 ottenendo il risultato mostrato in Figura 13c.
Una volta caratterizzato il risonatore si procede con la realizzazione della rete. Lo schematico
mostrato in Figura 14.
13
Parametro
Lshunt
Wshunt
Variazione [mm]
+0.39
-6.8
Figura 15: Simulazione del circuito loseless implementato a microstriscia utilizzando i parametri calcolati
Si nota immediatamente che la risposta del grafico abbastanza differente rispetto a quella
ricercata. La frequenza di risonanza risulta traslata verso destra e la banda del filtro notevolmente
ridotta: questi errori sono probabilmente dovuti ai tratti di linea risonanti (che sono molto larghi e
quindi porteranno ad una simulazione imprecisa) ma anche alle discontinuit tra i tratti di linea
a impedenza caratteristica differente. Per riportare la frequenza centrale a 2.5 GHz la traccia di
progetto suggerisce di agire sulle lunghezze dei tratti di linea. Modificando le sole lunghezze
14
dei tratti di linea possibile spostare la caratteristica alla frequenza centrale originale, ma non
possibile riportare la risposta alla banda desiderata. Una simulazione di questo tipo mostrata
in Figura 16. Per ricondurre la frequenza di centro banda al valore desiderato stato sufficiente
modificare il valore di lunghezza dei risonatori di una quantit Lshunt pari a 1.03 mm.
Figura 16: Simulazione ottenuta variando di 1.03 mm la lunghezza dei tratti di linea agenti da risonatori
Per adattare il filtro al comportamento desiderato si deve agire anche sulla larghezza dei tratti
di linea: utilizzando i valori in Tabella 6 come punto di partenza per il perfezionamento del filtro
si ottiene una risposta molto simile a quella desiderata, mostrata in Figura 17, variando le misure
di una quantit riportata in Tabella 6.
Figura 17: Simulazione del filtro modificando larghezza e lunghezza dei risonatori di una quantit Wshunt e Lshunt
15
Parametro
Lshunt
Wshunt
VII.
Variazione [mm]
+1.23
-7.9
Microstriscia reale
Tratto
W [mm]
L [mm]
Z0 []
Invertitori esterni
Invertitore centrale
Risonatori
1.66517
1.4705
34.8404
21.2528
21.3356
38.6324
75.00
79.86
7.561
16
Si nota che la risposta abbastanza fedele a quella ottenuta dalla simulazione con i componenti
ideali. La rete in microstriscia infine mostrata in Figura 19.
VIII.
Conclusioni
Il progetto della rete stato completato con successo. Limplementazione con microstriscia
presenta una risposta con caratteristiche congrue alle specifiche iniziali, anche se si dovuto agire
sulle dimensioni fisiche dei risonatori in maniera abbastanza drastica. Per riportare la frequenza
centrale al valore desiderato la lunghezza dei risonatori stata variata di circa l1%, mentre per
quanto riguarda la larghezza si dovuto modificare il valore calcolato del 20%. Si esclude che
la causa del comportamento che ha reso necessarie le compensazioni sia un errore di calcolo
dei parametri sui quali si basa la realizzazione reale, in quanto la risposta fornita dal circuito
ideale soddisfa pienamente le aspettative. Si ipotizza che nel passaggio da componenti ideali a
linee reali (seppur senza perdite) le eccessive dimensioni dei risonatori rendano la simulazione
meno rappresentativa e che ci porti agli errori riscontrati nella trattazione. inoltre interessante
osservare il comportamento attorno a 2 f 0 .
17
Ci si aspetterebbe un picco della perdita dinserzione, dovuto al fatto che a tale frequenza la
lunghezza del risonatore ancora multipla di 2 e quindi il comportamento deve essere identico a
quello a frequenza f 0 . Come si evince per dalla Figura 20 sono presenti due picchi a frequenza
minore di 5GHz. Ancora una volta il confronto con il caso ideale conferma la correttezza delle
specifiche di impedenza caratteristica calcolate: vi infatti un picco attorno al doppio della
frequenza centrale, ed inoltre questo ha una forma che ricorda la risposta del filtro qua progettato.
La presenza di frequenze vicine a 2.5 GHz in cui il trasferimento non nullo pu essere un
problema nel caso il filtro sia usato come interfaccia da un antenna in un sistema RF. Interferenti
di bande adiacenti potrebbero infatti arrivare allamplificatore e portare a problemi in ricezione. In
realt questo problema si manifesterebbe anche se il filtro avesse comportamento ideale e picco a
5GHz, e anzi in questo caso si avrebbe una situazione ancora pi grave in quanto la banda sarebbe
addirittura pari a circa 1 GHz. Per avere un comportamento migliore si dovrebbe adottare un
sistema di soppressione delle spurie.
18
Riferimenti bibliografici
[1] G. L. Matthaei, L. Young, and E. M. T. Jones. Microwave Filters, Impedance-Matching Networks,
and Coupling Structures. Artech House, 1980.
[2] Marco Politi. Filter design by the insertion loss method. Microwave Engineering 2015, 2015.
[3] David M Pozar. Microwave engineering. John Wiley & Sons, 2009.
[4] Jiafeng Zhou. Microwave and Millimeter Wave Technologies from Photonic Bandgap Devices to
Antenna and Applications. InTech, 2010.
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9
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15
15
16
17
17
20
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16