Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
REGGIO EMILIA
Indice:
Introduzione
Capitolo 1
1. Quesito di ricerca
2. Teorie finanziarie a confronto
2.1 Le anomalie di calendari
2.1.1 Effetto cambio del mese
2.1.2 Monday Effect (o effetto luned)
2.2 La finanza comportamentale
2.2.1 Attention Grabbing
Capitolo 2
1. Borsa e performance sportiva
1.1 Calcio e business
1.2 Rendimento in borsa e performance sportiva
2. I club esaminati
2.1 S.S. Lazio
2.2 Juventus F.C.
2.3 A.S. Roma
2.4 Borussia Dortmund
2.5 Tottenham Hotspurs
3. Pro e contro dellinvestire nel calcio
3.1 Rischi
3.2 Vantaggi
4. Cos un event study
2
Capitolo 3
1. Metodologia di studio
2. Gli esiti dello studio
2.1 Analisi sui 100 match
2.2 Analisi sui risultati inattesi
2.3 I risultati per campionato
3. Conclusioni
Bibliografia
Introduzione
coincide sia con la riapertura dei mercati che con il giorno successivo alla partita di
campionato, si potrebbero verificare importanti variazioni sui titoli delle societ in
questione; non sono per da escludere risultati che dimostrano come in questo
particolare settore non ci siano differenze significative tra i due turni presi in esame,
mostrandoci come ormai lattenzione che richiama questo sport risulti elevata durante
tutta la settimana.
Il capitolo due sar strutturato in tre parti: nella prima si offrir una rassegna
bibliografica che ci permetter di capire come, landamento del titolo di una societ
calcistica, sia strettamente connesso al risultato da essa raggiunto in un determinato
match dimostrando come il risultato conseguito da un club influenzi direttamente il
titolo in borsa generando dei ritorni positivi in caso di vittoria e negativi in caso di
sconfitta; per quanto riguarda il risultato di pareggio il rendimento risulta
tendenzialmente negativo, ma si possono anche verificare rari casi di rendimenti
moderatamente positivi.
Era il 25 aprile 2010, la Roma giocava in casa contro la Sampdoria la partita che poteva
riportarla in testa alla classifica scavalcando lInter. E il 40esimo del secondo tempo e
il punteggio fermo sull1-1 quando Mannini scende sulla fascia sinistra, mette un
pallone in mezzo ed goal. Pazzini mette in rete siglando il 2-1 per la Sampdoria che
interrompe la corsa scudetto della Roma. Grossa delusione per i tifosi giallorossi, che
speravano di proseguire la corsa al titolo, ma anche per gli azionisti dellAs Roma che il
luned successivo perderanno il 9% sul loro capitale. Questo crollo delle azioni della
squadra non deve stupire: i titoli delle societ di calcio sono per loro natura molto
volatili e i risultati degli incontri incidono sugli andamenti dei titoli delle squadre
quotate in Borsa.
Successivamente si passer ad illustrare le societ considerate in questo lavoro ovvero le
italiane S.S. Lazio, A.S. Roma, F.C. Juventus, la tedesca Dorussia Dortmund e linglese
Tottenham Hotspur, facendo una breve rassegna della loro storia, per capire meglio il
soggetto in questione, e trattando anche il momento della quotazione in borsa dei club
stessi analizzando brevemente le aspettative che le societ nutrivano e ci che in realt
si verificato al momento della prima emissione sul mercato.
Il capitolo si concluder con una illustrazione approfondita dello strumento che verr
utilizzato per condurre lo studio che nel terzo capitolo ci permetter di confrontare il
e costumi dei paesi nei quali si svolgono, ci offre la possibilit di interpretare i risultati
anche da questo particolare punto di vista; basti pensare anche solo alla religione che
potrebbe anchessa avere un peso rilevante sui risultati che possono emergere da questo
studio, i quali potrebbero diversificarsi tra loro anche a causa delle differenze tra
unItalia cattolica, unInghilterra protestante e da una Germania che vede il popolo
diviso in parti uguali tra due religioni.
Come si pu notare da tutto ci, i risultati che emergeranno da questo studio potrebbero
fornire anche informazioni relative ai comportamenti economici e alle influenze sugli
stessi, di tutti gli usi e costumi che differiscono tra le tre nazioni.
Capitolo 1
1 Quesito di ricerca
Lo studio che abbiamo condotto in questa tesi riguarda il rendimento azionario
di 5 societ calcistiche quotate, lA.S. Roma, lS.S. Lazio, la F.C. Juventus, il
Tottenham Hotspurs e il Borussia Dortmund.
Lanalisi ha il compito di verificare la reazione della quotazione in due particolari
situazioni, ovvero il luned successivamente al turno classico di campionato, ed il
mercoled/gioved successivamente ad un turno infrasettimanale.
La particolarit di questo lavoro sta proprio nel fatto che per la prima volta si cercano
differenze di rendimenti, a parit di risultato, riconducibili esclusivamente al giorno in
cui levento si verifica.
In letteratura ad oggi abbiamo due grandi branche della finanza che hanno analizzato
come il giorno della settimana pu influenzare il rendimento di un titolo o come
semplicemente lattenzione che in alcuni giorni linvestitore rivolge a determinati
eventi che genera rendimenti pi o meno anomali.
Questo primo capitolo ha il compito di fornire una piccola review su questi due
principali filoni di studi finanziari sui quali si baser il lavoro in questione, ovvero la
finanza comportamentale, nello specifico lattention grabbing, e le anomalie di
calendario, concentrandomi per solo su due di esse, quelle maggiormente inerenti al
lavoro, ossia leffetto fine del mese o turn of the month ed il Monday o weekend
effect; questi ultimi quasi sempre vengono utilizzati come sinonimi anche se spesso
esprimono concetti lievemente differenti. In questo lavoro per potranno essere usati
come tali in quanto avranno lo stesso significato, ovvero rappresenteranno lanomalia
secondo la quale il luned i rendimenti dei titoli sono tendenzialmente negativi o
comunque sottostimanti.
Il fatto che nel calcio si verifichino eventi confrontabili sia nel fine settimana che nei
giorni lavorativi offre unoccasione unica per studiare leffetto giorno della settimana
e le dinamiche legare allattention grabbing, in modo differente da quanto esistente in
letteratura. Nellambito della finanza comportamentale si rilevato come le notizie
diffuse la domenica determinano il luned successivo delle reazioni borsistiche pi
sfumate di quelle prodotte da notizie diffuse il sabato e lo stesso si verifica per le notizie
diffuse il venerd, rispetto a quelle diffuse negli altri giorni lavorativi lasciando
presupporre che, in certe giornate, gli investitori sono meno attenti che in altre; questo
perch pi difficile catturare la loro attenzione nei giorni in cui non lavorano, in
quanto risulterebbero maggiormente distratti e concentrati su altre dinamiche.
Nel caso del calcio, ci aspettiamo una situazione sostanzialmente contraria perch,
rispetto agli altri giorni della settimana, proprio la domenica il giorno in cui dovrebbe
essere massima lattenzione degli investitori, visto che questo giorno da sempre
preposto per disputare match di campionato.
Prendendo in analisi il fenomeno dellattention grabbing, vediamo come la dinamica
del richiamare lattenzione che certe notizie hanno, nel calcio si muove in direzione
opposta, questo cosa vuol dire, se normalmente lattenzione che si ripone alle notizie
date nel fine settimana bassa al punto tale da generare variazioni praticamente nulle il
luned, nel calcio proprio nel fine settimana che si ha il picco dattenzione, proprio
perch sono da sempre i giorni preposti al campionato richiamando sempre un
vastissimo pubblico.
Daltra parte, anche il turno infrasettimanale potrebbe avere risultati importanti;
seguendo la logica dellattention grabbing, durante la settimana lattenzione
dellinvestitore dovrebbe essere molto alta, proprio per via del fatto che in quei giorni
esso lavora e cura il suo portafoglio analizzando le notizie che vengono fuori, compresi
i risultati delle squadre che esso ha in portafoglio. Potrebbe essere per proprio la troppa
attenzione verso altre dinamiche o avvenimenti finanziari, a far passare in secondo
piano i risultati dei match in questione, a tal punto da non generare particolari ritorni
verso il titolo, positivi o negativi che siano. Infatti se confrontiamo i due momenti in cui
linvestitore dovrebbe essere attento, la domenica sicuramente dovrebbe essere
maggiormente distratto rispetto al mercoled proprio perch non lavora e si dedica ad
altre attivit; ma nel calcio la domenica il giorno lavorativo richiamando cos
lattenzione, cosa che invece non riesce ancora a fare il turno infrasettimanale. Questo
probabilmente perch il match che si disputa il mercoled non ancora sullo stesso
piano della partita domenicale per alcuni motivi: in primis durante la settimana le
persone lavorano e tempo da dedicare al calcio ne hanno poco; giocare durante la
settimana, in oltre, qualcosa che i nostalgici del calcio vecchio stile non vedono
ancora di buon occhio; in pi la scarsa attenzione potrebbe essere data dal fatto che, i
possessori di azioni di societ calcistiche sono principalmente rappresentati da piccoli
investitori o da investor fans (Zuber et al., 2005), ossia investitori che acquistano
determinate azioni con lo scopo principale di appagare il loro essere tifosi seguendo la
propria squadra anche in ambito finanziario, non dando per particolare importanza al
rendimento di questi titoli, in quanto il mero possesso appaga gi linvestitore, e gli
impegni settimanali non fanno altro che distogliere ancor di pi lattenzione da questi
tioli; in poche parole secondo questa ultima teoria chi possiede queste azioni
soddisfatto indipendentemente dal rendimento, il mero possesso che appaga questi
soggetti e non i possibili flussi di cassa; da questo punto di vista lazione diventa un
vessillo del club da possedere per dimostrare ancora di pi laffetto verso la propria
squadra.
Per quanto concerne invece le anomalie di calendario che si prenderanno in
considerazione in questa tesi, esse verrebbero messe in discussione, perch, dal punto di
vista del Monday effect, i rendimenti del luned, che secondo questa anomalia
dovrebbero risultare negativi o sottostimanti a prescindere (le dinamiche di questo
effetto sono illustrate nel paragrafo 2.1.2), nello sport, e nel calcio in particolare, non
sono sempre tali, in quanto il luned per gli investitori di questo settore ha un significato
molto importante proprio perch il giorno successivo alla partita di campionato e
quindi, i comportamenti che essi assumono, sono strettamente connessi al risultato
raggiunto la domenica.
Analizzando il Monday effect in relazione al turno infrasettimanale, vediamo come
questa anomalia che nel calcio viene meno il luned per le dinamiche brevemente
esposte, e che saranno approfondite in seguito, grazie alle partite che si svolgono
durante la settimana, si potrebbe generare ugualmente in questi giorni e quindi, non
verificandosi il luned ma il gioved, porterebbe alla nascita di un Thursday effect
applicabile solo al mondo calcistico.
Dallanalisi che condurremo in questa tesi, qualsiasi risultato verr fuori, sarebbe
comunque un nuovo tassello da inserire allinterno della finanza associata allo sport,
proprio perch non sono presenti studi in merito.
Scopo principale di questo capitolo sar quello di effettuare una breve ma completa
review sui lavori pi significativi in materia, che ci permetta di comprendere meglio
10
queste due branche della finanza in modo tale da definire chiaramente il quadro teorico
nel quale ci muoveremo, per poi passare ad esporre nel capitolo successivo tutti gli studi
che associano questi fenomeni al calcio, o comunque allo sport in generale dimostrando
come in questo segmento di mercato questi fenomeni possono avere delle dinamiche
diverse rispetto a quanto dimostrato fino ad oggi.
11
12
teoria ha rappresentato per anni il pilastro sul quale si costruita la finanza, anche se
verso la fine degli anni 70 iniziano ed essere pubblicati i primi lavori empirici che
mettono in dubbio la validit della suddetta legge ed iniziano a sostenere linefficienza
dei mercati e quindi labbandono del non random walk.
Come si vedr, molte delle controversie in merito allinefficienza dei mercati, sono
collegate ad una serie di anomalie riscontrate con una certa ridondanza nei decenni
passati e di cui la letteratura finanziaria fornisce numerose documentazioni.
Da qui in poi ci concentreremo su due anomalie di calendario, quelle strettamene
connessi allanalisi che condurr in questa tesi, e sul fenomeno dellattention grabbing.
Per approfondimenti su tutte le anomalie di mercato si rimanda a Mattarocci (2003) e Mattarocci (2005).
13
Smidt rilevano per la prima volta un forte aumento della redditivit dei titoli azionari
nellultimo giorno lavorativo del mese, e nei primi tre del mese successivo.
Nel loro studio gli autori hanno dimostrato che durante il periodo in cui si verifica
questa anomalia, nota come turn of the month effect (TOM), si concentrano tutti i
guadagni del Dow Jones nel periodo dal 1897 al 1986.
Sempre in quellanno e sulla base degli stessi dati Jacobs e Levy (1988) avvalendosi del
grafico sottostante, relativo ai rendimenti medi dellindice Dow Jones, per i giorni di
negoziazione di fine mese relativi al periodo 1897-1986, hanno avvalorato la tesi
riguardante leffetto turn of the month,
Figura 1.1
14
Per il mercato azionario italiano leffetto cambio del mese, stato analizzato da Barone
nel periodo di tempo 1981-86. Barone (1990) rileva che il mercato italiano esibisce un
andamento ben differenziato nella prima e nella seconda parte del mese solare, infatti i
prezzi delle azioni diminuiscono nella prima parte del mese solare per poi aumentare
nella seconda parte, in concomitanza con il chiudersi e laprirsi di due cicli borsistici.
Particolarmente evidente laumento delle quotazioni a fine mese: le variazioni
giornaliere osservate il 30 e il 31 sono pari in media, rispettivamente, allo 0.49% e allo
0.37% e risultano significativamente diverse da zero ad un livello di confidenza
inferiore allo 1%.
Da questo studio capiamo molto bene come anche nel nostro mercato questa anomalia
sia presente, e viene evidenziata con dati molto chiari che dimostrano come al termine
del mese ci sia un anormale aumento delle quotazioni.
Non solo in Europa per si verifica questo particolare avvenimento borsistico; evidenza
nel mercato giapponese ci stata fornita da Ziemba3; in questo caso il turn of the month
dato dagli ultimi cinque giorni ed i primi due del mese. Ci dimostra come anche se
con tempistiche lievemente pi lunghe, anche nel mercato del sol levante questa
atipicit di mercato sia presente.
Nella ricerca condotta da Asteriou e Kavetsos (2006) stato dimostrato come questa
irregolarit anche su mercati minori, sotto il profilo dei volumi di scambi come quelli di
Ungheria, Slovacchia, Polonia e Romania presente in maniera importante.
Da notare come molti studi hanno definito come in questa anomalia abbiano un peso
particolarmente rilevante gli investitori istituzionali.
Wiley e Zumpano (2008) sono stati i primi ad analizzare nello specifico se
effettivamente questa categoria di investitori abbia effettivamente un peso rilevante
allinterno di questo fenomeno. I risultati raggiunti sono coerenti con le deduzioni fatte
in altri lavori, avvalorando la tesi che gli investitori istituzionali rivestano un ruolo di
primordine allinterno del turn of the month effect e la spiegazione che viene data in
merito che l'ultimo giorno del mese un giorno di paga tipico per molti dipendenti, i
quali potrebbero girare direttamente una parte pi o meno importante del proprio
stipendio
agli
investitori
istituzionali
che
di
conseguenza
diventerebbero
Calendar Anomalies and Arbitrage di: William T. Ziemba ; Data di pubblicazione: 23 Luglio 2012
15
Oltre il fatto che il pagamento dei salari a fine mese pu influenzare la domanda di
titoli, luso da parte degli investitori istituzionali di concentrare gli acquisti a fine mese,
potrebbe essere connesso alle rilevazioni della stampa specializzata, che avvengono in
quei giorni, e sulle quali questi investitori fanno particolarmente affidamento.
Teoria condivisa da Nikkinen, Sahlstrm, ij (2007) che sostengono che tutti gli
importanti annunci, di profilo macroeconomico, si concentrano sempre verso la fine del
mese generando dei rendimenti anomali.
Bisogna per dire che, anche se questa anomalia esiste da pi di un secolo, da una
decina di anni a questa parte il fenomeno in questione sembra attenuarsi.
16
il mercato nel quale lo scambio dei prodotti trattati (merci, titoli, valute) avviene con liquidazione
(consegna dei titoli e pagamento del controvalore) immediata (cio con un differimento di pochi giorni)
17
studio si sono analizzati i vari rendimenti dei titoli in fasi sia di espansione che di
contrazione del mercato, ed in pi si fatta una doppia analisi, sia sulle grandi imprese
che sulle piccole.
Per condurre lo studio sono stati utilizzati due indici costruiti dal Center For Research
in Security Prices5 delluniversit di Chicago, uno value-wighted ed un altro equallyweighted.
Da questo studio si giunti alla conclusione che, come mostra la tabella sottostante, non
ci sono particolari modifiche nelle fasi di espansione e contrazione per quanto riguarda
il monday effect in quanto esso si verifica sempre, per tutta la durata dello studio.
Figura1.2
Come abbiamo visto, ben noto che i rendimenti azionari, in media, sono negativi il
luned. Tuttavia, meno noto che questa constatazione sostanzialmente la
conseguenza di rendimenti in sedute precedenti.
Il CRSP, The Center for Research in Security Prices, un fornitore di dati storici sul mercato azionario. Il
Centro fa parte della Booth School of Business dell'Universit di Chicago. Il CRSP conserva alcuni dei pi
grandi e pi completi database contenenti dati storici sulla ricerca nel mercato azionario. Ricercatori
accademici e professionisti di investimento si basano sul CRSP per informazioni accurate, portandolo cos
a diventare una base importante per le loro ricerca ed analisi.
18
Quando il rendimento del venerd negativo, anche il luned negativo in circa l'80%
dei casi con una media di rendimento negativo del -0.61 per cento; invece, quando il
venerd si ha un rendimento positivo, il luned seguente positivo dello 0.11 per cento.
Questo rapporto pi forte di qualsiasi altra correlazione tra giorni di mercato e
rendimento, ed pi acuta nelle aziende di piccole e medie dimensioni. Questo viene
sostenuto da Abraham e Ikenberry (1994) che aggiungono alla letteratura in materia
proprio questo legame tra il venerd ed il luned, sottolineando come le piccole e medie
imprese siano maggiormente assoggettate allevento in esame.
Le ragioni di questo fenomeno, il monday effect, se esistesse davvero, non sarebbero
difficili da immaginare: durante una festivit si ha tempo di pensare alla direzione a
lungo termine del mercato; quindi, molti investitori possono raggiungere le medesime
convinzioni su tale direzione e, di conseguenza, possono decidere tutti insieme di
comprare o vendere al luned, provocando variazioni di prezzo rilevanti. Lakonishok e
Maberly (1990) sostengono che i rendimenti negativi osservati nel luned possono, in
parte, essere una conseguenza di due elementi: in primo luogo, si valuta il costo della
raccolta di informazioni; durante la settimana raccogliere informazioni maggiormente
dispendioso in quanto lo si farebbe durante le ore di negoziazione ovvero nel momento
in cui si sta lavorando e si particolarmente impegnati; nel weekend si ha pi tempo
libero e si possono analizzare maggiormente i mercati prendendo decisioni in maniera
pi tranquilla ed accurata in modo tale, il luned, da essere particolarmente attivi nel
momento in cui la borsa si riapre.
In secondo luogo gli intermediari finanziari tendono a dare ordini di acquisto piuttosto
che di vendita, tant che diversi ricercatori hanno riportato come le raccomandazioni di
acquisto superano gli ordini di vendita con un ampio margine. Groth et al. (1979)
riportano che di 6.000 raccomandazioni degli analisti, il 77% ha suggerito gli acquisti
mentre solo il 13% ha raccomandato di vendere. Diefenbach (1972) sostiene che il
rapporto tra ordini di acquisto e raccomandazioni di vendita potrebbe essere ancora pi
sbilanciata; tesi avvalorata da Dimson e Marsh (1986) che nei loro studi riportano
risultati simili.
Tutto ci per accade durante le ore di negoziazione, quando i broker sono a lavoro; nel
week end, ossia nel momento in cui gli intermediari sono a riposo questo trend viene
alterato dal fatto che gli investitori, non avendo il supporto dei broker tendono a vendere
19
il luned sia per reperire liquidit per la settimana e sia per risistemare il proprio
portafoglio generando cos il weekend effect.
Un'altra ragione potrebbe essere che importanti decisioni o analisi di organismi
internazionali, come il Fondo Monetario Internazionale, le riunioni di Banche Centrali,
ecc., vengono spesse rese pubbliche a Borse chiuse, e quindi durante il weekend.
Dallo studio di French, gi analizzato ad inizio paragrafo, riusciamo ad estrapolare un
altro tassello da aggiungere alla molteplicit di studi sul monday effect; il lavoro in
questione analizza il rendimento azionario di titoli su un arco temporale che va dal
1953 al 1977 dimostrando come esso sia particolarmente negativo il luned, questo
molto probabilmente perch le notizie rilasciate nel fine settimana tendono ad essere
sfavorevoli; si fa ci perch si presuppone che leffetto negativo di una notizia
sfavorevole possa attenuarsi fino al luned giorno in cui si riaprono le borse, proprio
perch nel weekend le persone possono perdere contatto con la notizia comportando
delle perdite minori nel luned.
Sono state sviluppate numerose possibili spiegazioni a questo effetto luned senza
per riuscire ad arrivare ad una spiegazione definitiva.
A complicare tutto ci c anche il comportamento degli investitori istituzionali.
L'esame delle differenze tra i rendimenti giornalieri dei titoli detenuti principalmente da
investitori individuali rispetto titoli detenuti da investitori istituzionali indica che il
comportamento dellinvestitore istituzionale la fonte primaria delle differenze sui
ritorni, in senso finanziario, che si hanno durante la settimana. Variazioni di rendimenti
e di volumi sono pi marcate in titoli in cui listituzionale svolgere un ruolo maggiore.
Dallo studio di Sias e Starks (1995), al quale successivamente si aggiunse quello
condotto da Brockman e Michayluk (1998), vediamo il perch si attribuisce agli
investitori istituzionali gran parte di questa anomalia; in primo luogo, gli investitori
istituzionali sono meno propensi ad effettuare scambi il luned, riducendo cos
profondit del mercato. Un mercato profondo quando un elevato numero di
transazioni possono avvenire senza influenzare il prezzo o quando un grande
ammontare di ordini giacciono negli order-book dei market-maker in un determinato
momento (alto numero di acquirenti e venditori). Titoli con una modesta profondit di
mercato, sono caratterizzati da una elevata price pressure e, quindi, i rendimenti
possono cambiare di segno in un lasso di tempo contenuto.
20
investitori istituzionali
contribuiscono indirettamente a causa della loro assenza, che riduce la liquidit del
mercato.
La letteratura recente sembra tuttavia segnalare che leffetto weekend non sia pi
rilevabile negli ultimi anni: Kamara (1997) mostra che lo S&P 500 non ha evidenziato
un significativo effetto luned dopo laprile del 1982, Steeley (2001) ci mostra che
leffetto weekend nel Regno Unito sparito negli anni 90 mentre Garg, Bodla e
Chhabra (2010) dopo aver analizzato i mercati Usa ed India, convergono anche loro
nella stessa conclusione.
Kohers et al. (2004) con la tabella seguente mostrano come leffetto week end si sia
evoluto nel tempo; analizzando due periodi di riferimento ci dimostrano come ad oggi
questa anomalia di mercato si stia sensibilmente attenuando.
21
Figura 1.3
22
Le fallacie sono errori nascosti nel ragionamento che comportano la violazione delle regole di un
confronto argomentativo corretto.
23
principi economici razionali, ma dal contesto, dalla storia personale, da come viene
proposta loperazione e dallincompletezza informativa. La spiegazione che il premio
Nobel propone alla mancata razionalit del comportamento degli investitori che, le
scelte degli esseri umani, sono governate maggiormente da valutazioni affettive
piuttosto che da calcoli sullutilit attesa.
Insiemi di persone fin troppo confidenti nelle loro capacit e nelle loro previsioni sono
il pericolo in cui incorrono i mercati finanziari moderni e sono i fenomeni da studiare
pi approfonditamente.
I lavori sopraccitati sono fondamentali per capire in che modo il cervello elabora le
informazioni e prende decisioni, e sono alla base dei successivi sviluppi che hanno
portato gli psicologi cognitivi e gli economisti pi illuminati, a comprendere il ruolo
svolto dall'intuizione nella presa di decisione.
Sul fronte dell'analisi finanziaria, invece, lavori fondamentali sono quelli di Shiller
(2003) e Hirshleifer nei quali viene messa in crisi la teoria dei mercati efficienti
mostrando come la presenza di errori decisionali da parte degli investitori, non venga
annullata dal comportamento aggregato del mercato. Entrambi gli autori spiegano nei
loro lavori come la teoria dei mercati efficienti non sia in grado di dare una risposta
accettabile al tema delle bolle speculative e delle sopra- e sottovalutazioni del valore
delle aziende quotate rispetto ai fondamentali8.
Gli studiosi hanno fornito varie definizioni di finanza comportamentale. Secondo
Shefrin (2000), la finanza comportamentale semplicemente lapplicazione della
psicologia al comportamento finanziario; Shleifer (2000) sostiene che la finanza
comportamentale lo studio della fallibilit umana nei mercati competitivi; secondo
Lintner (1998) invece, la finanza comportamentale lo studio di come luomo interpreta
e utilizza le informazioni nel prendere decisioni di investimento.
Sebbene le definizioni in materia siano numerose e differenti, si nota un sommario
accordo di base che ci spinge a dire che la finanza comportamentale pu essere definita
come la scienza che studia il funzionamento dei mercati e il comportamento degli
operatori, utilizzando conoscenze e strumenti propri delle scienze umane, per avere una
visione il pi realistica possibile del complesso mondo finanziario.
24
E importante evidenziare come questa branca della finanza contenga forse maggiori
novit nel metodo di studio piuttosto che nel contenuto tant che Thaler (1993) afferma
che la finanza comportamentale semplicemente un approccio moderato e agnostico
allo studio dei mercati finanziari. In altre parole, essa intende condurre la propria analisi
al di fuori delle assunzioni restrittive e dellatteggiamento rigoroso propri della finanza
tradizionale preferendo ad esse, come elemento su cui basare le nostre decisioni, le
serie storiche delle scelte; infatti gli operatori attribuiscono al mercato, inteso come
entit collettiva, non solo capacit di memoria dei prezzi passati, ma anche sentimenti
come la calma o laggressivit (in gergo si parla di orso e toro), generando quindi
comportamenti individuali che una volta aggregati sfuggono ai canoni della razionalit
economica tipica della finanza classica.
Per questo, unottima definizione fornita dallo stesso Richard Thaler (1993) quando
afferma che la finanza comportamentale non altro che una finanza open-minded.
25
26
Sul mercato italiano evidenza di questo fenomeno ci viene fornita dal lavoro svolto da
Ferretti e Vignudini (2010); sulla base del lavoro del Prof. Ferretti del 2009 nel quale si
accertato come le azioni oggetto della rubrica Lazione della settimana, pubblicata
da Il Sole 24 Ore nellinserto Plus in edicola ogni sabato, manifestino, il luned
seguente, incrementi statisticamente significativi sia nella quotazione sia negli scambi;
detto questo lo studio in questione vuole indagare se analoghi effetti interessino anche
le azioni oggetto della rubrica Lettera allinvestitore , pubblicata sempre da Il Sole 24
Ore nelledizione domenicale, allinterno della sezione Finanza e Mercati. La rubrica
domenicale, a differenza di quella del sabato, non sembra portare particolari
conseguenze sulle quotazioni delle azioni menzionate e lo stesso si verifica sugli
scambi, i quali non subiscono variazioni significative.
Viste le molte similitudini fra la rubrica del sabato e quella della domenica per tipologia
di contenuti, formato, autore e collocazione, viene naturale interrogarsi su cosa produca
effetti tanto diversi. Una prima causa potrebbe derivare dalla diversa tipologia di societ
trattate. Larticolo domenicale analizza quasi esclusivamente aziende quotate sul
segmento Blue Chips del Mercato Telematico Azionario, quindi imprese di grande
dimensione e perci connotate da una consistente copertura mediatica e da un flusso
informativo piuttosto ampio e continuo. Per questa categoria di imprese pertanto
improbabile che una rubrica di approfondimento possa costituire una fonte di nuove
informazioni, anche per gli investitori retail.
Una seconda causa potrebbe risiedere nella diversa capacit delle due rubriche di
attrarre lattenzione degli investitori retail, in quanto gli investitori che durante il
weekend pianificano il trading del luned molto probabilmente preferiscono farlo il
sabato anzich la domenica, oppure preferiscono informarsi leggendo linserto Plus,
che ha proprio gli investitori retail come target di riferimento, anzich le poche pagine
che troviamo nella sezione Finanza e Mercati domenicale.
Dal punto di vista dei comportamenti che determinati investitori possono avere in
merito alla teoria dellattention grabbing, Barber e Odean in un loro lavoro del 2008
affermano che il richiamare lattenzione degli investitori retail, ad esempio attraverso
unappariscente copertura mediatica, incida sulle scelte di acquisto, ma non su quelle di
vendita. Questo perch linvestitore non professionale si trova in difficolt nello
scegliere quali titoli comprare in quanto ha davanti a s un universo sconfinato di
27
28
sfruttare linefficienza di mercato crea pochi felici (fortunati oltre che abili) e molti
infelici (la pluralit degli operatori).
29
Capitolo 2
Il capitolo seguente sar strutturato in tre parti: nella prima si andr a fare una
rassegna bibliografica che ci permetter di capire come, landamento del titolo di una
societ calcistica, sia strettamente connesso al risultato da essa raggiunto in un
determinato match dimostrando come, il risultato conseguito da un club, influenza
direttamente il titolo in borsa generando dei ritorni positivi in caso di vittoria e negativi
in caso di sconfitta; per quanto riguarda il risultato di pareggio il rendimento risulta
tendenzialmente negativo, ma si possono anche verificare casi di rendimenti
moderatamente positivi.
Successivamente si passer ad illustrare le societ che in questo lavoro si analizzeranno,
facendo una breve rassegna della loro storia, per capire meglio il soggetto in questione,
e trattando anche il momento della quotazione in borsa dei club stessi analizzando
brevemente le aspettative che le societ nutrivano in quel momento e ci che in realt si
verificato al momento della prima emissione sul mercato.
Il capitolo si concluder con una spiegazione approfondita sullo strumento che verr
utilizzato per condurre lo studio che nel terzo capitolo ci permetter di confrontare il
rendimento seguente ad un risultato conseguito la domenica ed il medesimo conseguito
nel turno infrasettimanale, ovvero levent study.
30
Lo sviluppo del cosiddetto mondo del calcio, dove lessere competitivi strettamente
legato alla capacit di effettuare investimenti importanti, ha comportato per le societ
calcistiche una domanda di finanziamento sempre maggiore e conseguentemente
lingresso nei listini di borsa stato visto, da alcune societ calcistiche italiane ed
europee, come una fonte di finanziamento vantaggiosa.
Allinizio tale fenomeno ha destato un qualche stupore negli operatori economici e il
quesito che si posto se, oltre ai risultati economici, landamento del titolo delle
squadre di calcio riflettesse anche i risultati agonistici.
Come detto, nel calcio moderno la quotazione in borsa rappresenta certamente una
interessante fonte di finanziamento, ma dovrebbe anche comportare per le societ
calcistiche un maggior rigore economicofinanziario ed una pi attenta diversificazione
delle proprie attivit.
Per quanto riguarda il legame tra quotazione in borsa e rigore economico-finanziario,
sappiamo che il titolo di una societ pu entrare nel listino di borsa se sono rispettati
alcuni requisiti formali quali la certificazione del bilancio degli ultimi tre anni e la
capacit di generare ricavi, ed alcuni requisiti sostanziali quali la capacit di
distribuire dividendi allo scopo di remunerare gli investitori.
In Italia la legge 586 del 1996, che d alle societ calcistiche la possibilit di distribuire
utili, e la riforma Draghi del 1998, che elimina la regola dei tre bilanci consecutivi in
utile per accedere al listino, hanno permesso alle societ calcistiche di entrare in borsa.
Unattenta diversificazione delle attivit e delle fonti di ricavo significa, invece, una
maggiore stabilit dei ricavi, che vengono a dipendere in modo meno stretto dai risultati
sportivi e allumore dei tifosi, e, quindi, anche una maggiore stabilit dei titoli delle
squadre. Il fatto che una societ calcistica diversifichi le proprie attivit per garantirsi
dei ricavi stabili dipende dal poter avere il controllo in toto degli impianti sportivi ed in
particolare dello stadio, dalloffrire prodotti e servizi complementari allo spettacolo
sportivo, dall avere una efficiente gestione (selezione e formazione) di nuovi talenti, e
dallo sfruttare il marchio in modo da poter beneficiare in termini commerciali della
popolarit della squadra.
Il modello gestionale del Manchester United, basato appunto su unattenta
diversificazione delle attivit, risultato vincente. La societ calcistica ha, infatti, pi
che decuplicato il suo valore di mercato tra il 1991 ed il 2006, anno in cui uscita dal
31
listino, e gli investitori hanno dimostrato, in tale occasione, di aver acquistato fiducia
nei titoli della societ calcistica e di considerare il mercato dei club calcistici come un
mercato potenzialmente redditizio. Lesperienza italiana e quella di altri club europei
non risultata altrettanto positiva.
In generale si ritiene che i titoli delle societ di calcio presentino rischi elevati ed una
volatilit sicuramente maggiore alla media spesso proprio per lo stretto legame tra i
ricavi delle squadre ed i risultati agonistici. Victor Uckmar, presidente nel 1997 della
Covisoc, era convinto che i titoli delle societ di calcio avrebbero avuto in borsa un
corso eccessivamente variabile a causa del legame tra il loro valore ed i risultati
sportivi, tanto da affermare, alla soglia dellentrata delle squadre italiane in borsa, che
sarebbero stati titoli sconsigliati agli orfani e alle vedove. Si leggeva ancora l11
ottobre 1997 in un editoriale del Financial Times: Il calcio un affare ad alto rischio:
un goal pu segnare la differenza tra promozione e retrocessione, modificando
radicalmente le prospettive di una squadra.
I rischi indicati tendono a tenere lontani dai titoli delle squadre di calcio soprattutto gli
investitori istituzionali. Gli investor fans si avvicinano, invece, a tali titoli per motivi
personali od emotivi, per il fatto che linformazione sul calcio e sulle squadre attraverso
i media li raggiunge facilmente e per il fatto che, dato lipotizzabile legame tra risultato
del titolo e risultato agonistico, landamento del titolo viene percepito come prevedibile.
Analizzare se nella realt c una relazione positiva e stretta tra andamento dei titoli
delle squadre calcistiche e i risultati agonistici diventa, quindi, rilevante per capire se le
squadre possono compensare i non felici risultati economico-finanziari con dei buoni
risultati in campo.
32
squadra non deve stupire: i titoli delle societ di calcio sono per loro natura molto
volatili e i risultati degli incontri incidono sugli andamenti dei titoli delle squadre
quotate in Borsa.
Le societ italiane sono approdate sui listini di Borsa italiana, tra la fine degli anni 90 e
primi anni 2000, in ritardo rispetto alle altre societ europee. La prima squadra di calcio
a quotarsi nel Vecchio continente stata il Tottenham, nel 1983, seguita poi dai danesi
del Brondby nel 1987. Negli anni successivi stata la volta degli scozzesi del Celtic di
Glasgow, dei portoghesi del Porto, e poi delle inglesi Manchester United, Birmingham e
Sheffield e poi da altre9. Tanto che il New York Stoxx ha deciso nel 2002 di creare il
primo indice calcistico europeo, il Dow Jones Stoxx Index Football, che rappresenta
landamento delle 27 squadre quotate sui listini europei. Lesperienza delle societ
italiane, per, stata anche in questo caso atipica. Ammesse alle contrattazioni grazie
alla riforma Draghi del 1998, che permetteva la quotazione in Borsa in deroga al
vincolo degli ultimi tre esercizi in attivo, Lazio, Roma e Juventus si sono rivolte ai
risparmiatori italiani pi per ripianare i loro debiti che per finanziare il loro progetto di
sviluppo. LAs Roma infatti, allora di propriet della famiglia Sensi, presentava
nellanno precedente a quello della quotazione (1999), un indebitamento pari a 200
miliardi di lire e una leva finanziaria (totale attivo/patrimonio netto) pari a 14,7.
Discorso analogo anche per Lazio e Juventus, per le quali gran parte del capitale
accumulato durante la fase del collocamento finito nelle casse delle loro societ
controllanti (Cirio per la Lazio e la finanziaria Ifi per la Juventus).
Per le societ si trattato di un vero e proprio affare. Ma per gli investitori, in larga
parte tifosi, lamore per i colori della propria bandiera non stato ripagato dai guadagni
di Borsa. Il titolo dellAs Roma ha perso in 10 anni di contrattazioni il 90% del suo
valore e ora vale 0,5 euro. Quotazione analoga per il titolo dalla Juve, che ora vale 0,56
euro ma che ha perso circa l80% della sua capitalizzazione di Borsa, tanto da ricorrere
recentemente ad un aumento di capitale di 100 milioni di euro. La Lazio, dopo, soli
quattro anni dallesordio a Piazza Affari, ha perso il 75% del suo valore 10. Il negativo
andamento delle societ di calcio dovuto non solo a prezzi di lancio gonfiati da una
Per approfondimenti si rimanda a le societ di calcio del 2000, G. Falsanisi E.F. Giangreco, 2001.
10
33
12
Modello che stima in che modo le variabili indipendenti incidono sulla probabilit che l'evento descritto
34
35
generare lospitare grandi eventi sportivi come stato fatto, per esempio, da Porter
(1999) il quale si concentrato sull'impatto del Super Bowl.
Detto questo nessuno per si era mai concentrato su qualcosa di pi specifico, come ad
esempio il risultato raggiunto dal club ed il relativo andamento in borsa.
Tralasciando il caso specifico delle tre societ italiane, brevemente visto in apertura,
Luc Renneboog e Peter Vanbrabant (2000) ci hanno dimostrato empiricamente come
una vittoria, un pareggio o una sconfitta possano influenzare in maniera significativa un
titolo.
Il grafico seguente ci mostra come lo studio in questione, realizzato analizzando il
London Stock Exchange (LSE) e lAlternative Investiment Market (AIM), esaminando
le tre situazioni ovvero vittoria, pareggio e sconfitta, dimostra come indipendentemente
dal mercato il risultato raggiunto genera dei rendimenti strettamente connessi ad esso.
Figura 2.1
Gli studi che analizzano il rendimento associato al risultato non sono solo da vedere in
ottica calcistica, Boyle e Walter (2003) pubblicarono uno dei primi sudi relativi alla
finanza associata allo sport analizzando come i risultati del rugby neozelandese
influenzasse significativamente il mercato azionario di riferimento.
Successivamente a questo studio anche Ashton et al. nel 2003 portarono la loro
attenzione su questo legame tra risultato sportivo ed andamento di borsa concentrandosi
36
sul calcio inglese, analizzando i dati giornalieri di valutazione che sono stati raccolti sul
Financial Times Stock Exchange (FTSE) 100 Index per il periodo dal 6 gennaio 1984
(quando la compilazione dell'indice iniziata) al 3 luglio 2002. Questo indice
giornaliero rappresenta una media ponderata dei prezzi delle azioni delle 100 maggiori
imprese, per capitalizzazione di mercato, che sono negoziate sul London Stock
Exchange.
Lanalisi si concentrata sulla nazionale inglese studiando come lindice FTSE 100
potesse reagire ad i risultati conseguiti.
Lo studio di Ashton indipendentemente dai risultati che ha generato rappresenta il
principale studio di questo genere e per questo risulter sempre presente in tutta la
letteratura relativa alle analisi sui risultati dei club sportivi e il relativo andamento in
borsa che dal 2003 in poi si avranno.
Fino a quella data in pochi, come abbiamo visto, si erano occupato di effettuare una
analisi del genere, senza per approfondire adeguatamente, mentre tutti gli altri studi
relativi a questo settore si concentravano maggiormente su aspetti che riguardavano per
lo pi limpatto economico che poteva avere la costruzione di un nuovo stadio piuttosto
che lospitare un evento come ad esempio il Super Bowl, o comunque eventi simili, ma
mai sullimpatto che il risultato raggiunto potesse avere.
Da questa analisi si giunti alla conclusione che, un buon risultato da parte della
nazionale inglese, generi dei risultati positivi anche nellindice analizzato; questo studio
ha dimostrato come anche uno sport come il calcio, che viene visto spesso come un
gioco, abbia un potere rilevante allinterno delleconomia di un paese dimostrando
come, la vittoria della nazionale generi ritorni positivi dal punto di vista borsistico.
Questo risultato amplia leffetto generato dal risultato calcistico, cosa che lo studio
analizzato precedentemente di Renneboog e Vanbrabant non faceva in quanto si
limitava ad analizzare possibili variazioni solo sui titoli dei club, ed in pi lo faceva in
maniera cumulata e non singolarmente, rendendo lo studio di Ashton lapripista per
tutti gli studi che da quel momento in poi verranno effettuati.
Possiamo dire che proprio il peso specifico allinterno del sistema economico che, una
volta dimostrato da Ashton, ha spinto molti altri studiosi a concentrarsi in materia.
Lo studio condotto da Ashton, come detto, funge da apripista ad ulteriori lavori, come
quelli svolti anche da Edmans et al. (2007), il quale analizzando 39 paesi va ad
37
38
39
40
con il passare del tempo diventano sempre pi ottimi predittori dei futuri risultati.
In poche parole, linvestitore si muove seguendo esclusivamente il suo sentimento
calcistico, non considerando affatto le stime effettuate dai bookmaker, nonostante essi
con il passare del tempo, riescano a prevedere in maniera sempre pi attendibile i futuri
risultati.
Queste quote vengono prese in considerazione solamente difronte ad una sconfitta, o
comunque ad un esito inatteso e, qualora esse prevedevano questo cattivo risultato, il
ritorno azionario viene attenuato proprio perch lesito, per certi versi, era stato
anticipato dai bookmakers, facendo si che il tifoso fosse preparato ad accoglierlo.
Si nota quindi come, le previsioni definite dai quotisti, ad oggi siano pi che altro uno
strumento che serve al tifoso per giustificare risultati inattesi facendo si che essi non
gravino significativamente sul rendimento azionario.
Dopo queste delucidazioni Palomino (2009) affronta la domanda centrale del lavoro:
possono essere utilizzate le quote delle scommesse per prevedere i rendimenti dei titoli
dei club di premier league? La conclusione alla quale si giunti dopo accurate analisi ci
mostra come il sentimento degli investitori, ovvero la parte irrazionale che essi
possiedono e che riversano nel mondo del calcio, ad essere il principale elemento
trainante sotto il profilo dei comportamenti finanziari. Quindi richiamando il concetto di
investor fans, lacquisto dei titoli del club, tramite il quale esso appaga il suo essere
tifoso, che genera ritorni anomali nel titolo stesso lasciando quindi ai bookmaker un
ruolo solamente da mitigatore di questi ritorni anomali in quanto, come si detto
prima, soprattutto nelle sconfitte quando esse sono annunciate dalle quote hanno un
ritorno anomalo moderato.
Demis (2011) si concentrato sui club turchi, dimostrando come anche in questo
campionato il rendimento in borsa sia sempre connesso al risultato sportivo; con questo
studio possiamo allargare questa teoria anche ai risultati raggiunti nelle coppe europee
che presentano gli stessi effetti. Questo studio allarga la bibliografia presente in materia
e risulta coerente con la teoria che in primis fu enunciata da Ashton (2003).
Stadtmann (2006) si concentra sulla Bundesliga analizzando lunica societ tedesca
quotata che anche io preder in esame ossia il Borussia Dortmund; lo studio va ad
avvalorare i risultati fino ad ora raggiunti, si dimostra come il titolo del Borussia sia
sensibile ai risultati raggiunti da club come provato gi dagli studi di Ashton e altri. Il
41
lavoro in questione ha il merito di analizzare anche i risultati raggiunti dal club nelle
coppe europee evidenziando come non ci siano particolare differenze di rendimento tra
le competizioni. Si sono utilizzate le quote dei bookmaker come strumento per misurare
le aspettative in merito ad un determinato match; gli unici risultati che vengono fuori da
questa ricerca e che nessuno prima aveva mai trovato o notato che per generare
leffetto risultato necessario che le partite vengano disputate a mercati chiusi, cosa
molto usuale in quanto le partite si giocano quasi sempre di sera; inoltre si visto come
le partite relative alle competizioni internazionali come Champions League o Europa
League, non generano dei ritorni statisticamente pi significativi di quelli che troviamo
nel campionato nazionale.
Non dobbiamo per sottovalutare anche quelli studi che hanno mosso numerose critiche
a riguardo, sostenendo come lassunto che i risultati di calcio influenzino i titoli della
squadra in questione non sia del tutto attendibile e veritiero.
Klein et al. (2008) non hanno fatto altro che replicare lo studio condotto da Ashton
(2003) riscontrando 3 errori che nessuno aveva notato e preso in considerazione,
ovvero:
1- il primo problema riguarda leffetto vacanza che si ha in Datastream, ossia la
banca dati di oltre 25.000.000 di report, che consentono di analizzare un numero
estremamente elevato di fenomeni economici non solo nella semplice
manifestazione numerica complessiva ma anche scomposti nelle singole
componenti, utilizzata in entrambi gli studi; il problema individuato da Klein
riguarda il fatto che questa banca dati nei giorni di vacanza, non avendo
negoziazioni, riporta sempre lultimo prezzo negoziato generando un ritorno pari
a zero per quella giornata generando importanti distorsioni allindagine
empirica.
2- un altro errore riscontrato sta nella definizione delle partite, secondo Ashton ci
sono stati 12 vittorie, 12 sconfitte ed 11 pareggi, ma se andiamo ad analizzare gli
almanacchi ci sono state 13 vittorie, 14 sconfitte ed 8 pareggi; il problema in
questione stato generato per dal sito della Football Association, in quanto
Ashton si limitato ad un copia e incolla dal sito stesso; un ulteriore problema
riguarda la partita di semifinale del 26 giugno 1996 che si concluse ai rigori, ma
venne analizzata come un pareggio, anche se tale non stato perch essendo una
42
43
2 I club esaminati
Dopo aver evidenziato, mediante la letteratura presente in materia, come un risultato
raggiunto da un club vada ad influenzare il rendimento del titolo stesso si cercher di
ampliare il filone di studi condotti in materia concentrandomi su qualcosa che tuttoggi
non stato ancora esaminato; la lacuna di cui parlo riguarda uno studio congiunto su
come uno stesso risultato conseguito da un club la domenica, nel classico turno di
campionato, ed il marted/mercoled, in un turno infrasettimanale possa portare ad un
rendimento anomalo del titolo diverso nelle due giornate.
Lidea di base che mi ha portato a condurre questo studio risiede principalmente nel
fenomeno dellattention grabbing di cui si ampiamente parlato nel capitolo 1; per
44
quanto mi riguarda lattenzione degli investitori in ambito calcistico dovrebbe avere dei
ritorni differenti a seconda se si gioca la domenica piuttosto che in altri giorni proprio
perch il weekend da sempre un punto di riferimento per che interessato al mondo
del calcio; cosa che il turno infrasettimanale non proprio perch le persone sono
maggiormente attente ad altri impegni e problemi che possono avere.
In questo lavoro mi concentrer proprio sullanalisi tra i ritorni anomali che ci possono
essere il luned dopo la classica giornata di campionato ed il gioved dopo un turno
infrasettimanale ipotizzando che ci possano essere delle differenze significative a parit
di risultato raggiunto.
Le societ sulle quali mi andr a concentrare sono 5 club quotati che, in base al blasone
ed ai risultati raggiunti negli ultimi anni si posizionano pi o meno su uno stesso livello.
45
nellolimpo del calcio italiano, regalandole il primo scudetto nella stagione 1973-1974,
diretti dalla magistrale e sapiente mano dellallenatore Tommaso Maestrelli.
Gli anni ottanta risultano invece caratterizzati da continue sventure, culminate nella
morte di Maestrelli e negli scandali del calcio-scommesse, che determinano la
retrocessione a tavolino della Lazio in serie B, ed una pesante penalizzazione nel 1987,
anno per della moderna rinascita laziale.
E comunque dal 1998 che la Lazio scrive le pagine pi belle e ricche di trionfi della sua
storia, conquistando nellordine una Coppa Italia ed una Supercoppa Italiana nel 1998,
una Coppa delle Coppe ed una Supercoppa Europea nel 1999, uno Scudetto, una Coppa
Italia ed una Supercoppa Italiana nel 2000, anno del suo centenario, e rimanendo in
maniera costante tra le prime dieci squadre europee, in base ai ranking periodicamente
stilati dallU.E.F.A., massimo organismo calcistico a livello continentale.
Oltre che per i successi sportivi, conquistati sul campo, la S.S. Lazio stata
continuamente al centro dellattenzione per via delle innovazioni strategiche, strutturali,
organizzative e finanziarie apportate dal Presidente Sergio Cragnotti in ambito di
gestione societaria; come noto infatti, la S.S. Lazio stata la prima societ italiana ad
essere quotata in Borsa, La societ si present in borsa con un conto economico non
proprio positivo. Al momento della quotazione, il 5 maggio 1998, la richiesta di titoli
super di 6-7 volte lofferta, che corrispondeva al 43,27 % del capitale sociale.
Il collocamento frutt circa 60 milioni di euro, ma solo la met fin nelle casse della
Lazio, il resto and alla Cirio, la societ controllante. Dopo 4 anni per il valore del
titolo Lazio era gi sceso del 75 %13 ed oggi (Dicembre 2012) vale 0,449 euro14.
Lesempio della Lazio fu presto seguito dalla A.S. Roma e dalla F.C. Juventus, ma la
societ biancoceleste fu la prima ad affiancare alla semplice attivit sportiva, anche un
business di natura economico-finanziaria di notevoli proporzioni.
Come logico ad una siffatta implementazione dei campi dazione seguita anche una
pi moderna e complessa organizzazione societaria, tesa ad amministrare aspetti
gestionali che mai fino ad allora erano stati di pertinenza delle societ sportive. Di
conseguenza venuto a crescere anche il ruolo ricoperto dalla comunicazione, che da
semplice strumento di cronaca sportiva si tramutata in imprescindibile collante di tutte
13
14
www.ilsole24ore.com/finanza-e-mercati.shtml.
46
47
La prima maglia della squadra fu rosa, con cravatta o papillon nero; si dovette aspettare
sino al 1903 per vedere la prima casacca bianconera, colori sociali che da quella data
fino ai giorni nostri rappresentano il club torinse.
Nel 1900, con il nome di Foot-Ball Club Juventus, la societ si iscrisse al suo primo
campionato nazionale, ma fu eliminata dal Foot-Ball Club Torinese. Il primo titolo
nazionale arriv nel 1905, all'epoca in cui la squadra giocava allo Stadio Velodromo
Umberto I.
Alla fine della seconda guerra mondiale il club mut la denominazione in Juventus
Football Club. Sotto la presidenza di Gianni Agnelli e, in seguito, di suo fratello
Umberto, la Juventus conobbe un secondo ciclo di vittorie, grazie anche all'arrivo di
elementi come l'argentino Omar Svori e il gallese John Charles che, insieme al talento
casalingo, e capitano della squadra, Giampiero Boniperti, formarono quello che la
stampa non tard a denominare Trio Magico: tre scudetti tra il 1958 e il 1961, il primo
dei qual rappresent il 10 trionfo continentale, dando diritto a poter esporre sulle
maglie la stella.
Il 13 luglio 1971 Giampiero Boniperti divent presidente del club e il suo primo
scudetto in tale nuova veste giunse subito alla sua prima stagione, nel 1971-72, bissato
da quello successivo del 1972-73: furono i primi successi di un nuovo ciclo, che in
quindici anni, sotto la conduzione tecnica dapprima di Carlo Parola e poi di Giovanni
Trapattoni, portarono a Torino nove scudetti (l'ultimo nel 1986), due Coppe Italia e
vittorie internazionali che fecero diventare la Juventus il primo club d'Europa a vincere
tutte le competizioni dell'UEFA e, a seguire, il primo del mondo a vincere tutte le
competizioni ufficiali per club.
Il 20 dicembre 2001 la Juventus entr in Borsa, compiendo un nuovo importante passo
nell'evoluzione da societ calcistica civile a "entertainment and leisure group": nei
primi anni del XXI secolo, con oltre duecento milioni di euro di fatturato, la Juventus
era la terza societ calcistica per ricavi in Europa, dopo Manchester United e Real
Madrid. Negli anni successivi riuscita a realizzare in diverse occasioni utili di
bilancio, anche grazie a scelte non sempre popolari verso tifosi e giornalisti, ma che
hanno privilegiato la crescita dei ricavi, il contenimento dei costi e dei debiti attraverso
la decisione di spendere, per l'acquisto di calciatori, solo il denaro incassato attraverso la
vendita di altri giocatori. In questo modo si potuta finanziare l'apertura di un centro
48
sportivo a Vinovo, nei pressi di Torino, e la ristrutturazione dello Stadio delle Alpi.
Nel 2004 giunse sulla panchina bianconera Fabio Capello, fino ad allora allenatore della
Roma: nei due anni di gestione del tecnico friulano la Juventus vinse due campionati
consecutivi, nel 2004-05 e 2005-06, che nel computo generale del club sarebbero stati
rispettivamente il 28 e il 29; tuttavia, a causa del caso giudiziario giornalisticamente
definito Calciopoli a seguito del quale alcuni club di serie A vennero penalizzati, lo
scudetto del 2005 fu revocato e non assegnato;
Il 19 maggio 2010, dopo la fine della stagione, l'imprenditore torinese Andrea Agnelli
assume la presidenza del club al posto di Blanc eletto al massimo incarico societario
nell'ottobre 2009 e vengono nominati Giuseppe Marotta come nuovo direttore
generale e Fabio Paratici come coordinatore dellarea tecnica. Il 31 maggio 2011 il
ruolo di tecnico viene assunto dall'ex giocatore e capitano bianconero Antonio Conte,
con cui la squadra ottiene il titolo del campionato di Serie A 2011-12 stabilendo, inoltre,
il record d'imbattibilit stagionale (38 partite).
Un capitolo importantissimo sia in ambito societario che in ambito borsistico riguarda
sicuramente lo Juventus Stadium; inaugurato l8 settembre 2011, che sorge nellarea
Continassa ed un impianto allavanguardia nel panorama italiano. I suoi 41.000 posti,
di cui 3.600 Premium, garantiscono unottima visibilit in tutti i settori e i servizi offerti
ai diversi target di utenti, sono di primo livello.
Lo stadio accoglie i tifosi non solo durante le partite, ma anche durante gli altri giorni
della settimana, grazie agli Juventus Stadium Tour, le visite guidate che permettono di
visitare limpianto e di scoprirne i luoghi pi inaccessibili.
Di fianco limpianto, sorge il centro commerciale Area 12, frutto dellaccordo con
Nordi Conad. Allinterno, sul lato est, ospitato il museo della Juventus a la societ
edificher nella zona anche la propria sede, una serie di campi sportivi destinati alle
Juventus Soccer Schools e aree verdi. Larea riqualificata sar in totale di 200.000 mq.,
asset fondamentale in quanto l'anno 2012 si chiuder ancora in rosso, ma un po' meglio
dell'anno passato. Un primo assaggio dei numeri di fine anno, lo danno i conti dei primi
nove mesi del 2012. La perdita netta stata di 39,5 milioni contro i 43,4 milioni di euro
dell'anno passato, a fronte di ricavi di 151 milioni in aumento di circa 10 milioni
rispetto al 2011.
La societ ha sottolineato come il miglioramento del giro d'affari sia da ricondurre
49
soprattutto allo Juventus Stadium, in quanto i maggiori ricavi da gare sono stati di ben
14,5 milioni di euro. In ogni caso per i debiti rimangono elevati (96 milioni),
nonostante il recente aumento di capitale. Il patrimonio della societ, a fine marzo pari a
73,5 milioni, verr eroso nuovamente con la perdita di fine anno.
Il gonfalone un vessillo, di norma rettangolare e appeso per un lato minore ad un'asta orizzontale a
sua volta incrociata con una verticale sostenuta da chi porta il gonfalone (gonfaloniere). Fu adottato da
numerosi comuni medioevali, ed in seguito anche Compagnie, Corporazioni e Quartieri adottarono propri
gonfaloni.
50
presidenza fu tra le pi lunghe della storia della Roma, con alti e bassi, ritiri e rientri. A
Sacerdoti, verso la fine degli anni Trenta, successe prima Scialoja e poi Betti, presidenti
che prepararono il terreno per la scalata al primo scudetto giallorosso, giunto nel 1942
sotto la presidenza di Bazzini.
Agli inizi degli anni Ottanta la guida della societ giallorossa passa nelle mani di Dino
Viola che riesce a risollevare limmagine della societ ed a conquistare il secondo
scudetto.
Dopo la sua scomparsa, nel gennaio del 1991, la signora Flora prese le redini della
societ. Seguirono due anni di gestione Ciarrapico nella quale la societ conobbe uno
dei periodi pi neri dal punto di vista economico-finanziario.
Durante la stagione 1993-94 Francesco Sensi rileva la maggioranza delle quote e
diventa cos il diciannovesimo presidente della storia giallorossa. A lui va riconosciuto
il grande merito, tra alti e bassi sportivi, lotte al Palazzo, squalifiche e diffide, anche a
discapito della sua salute, di non aver mai abbandonato la Roma e anzi, di avere vinto il
terzo scudetto della storia giallorossa.
La Roma si present in borsa il 23 Maggio del 2000 e le richieste da parte degli
investitori delusero un po le aspettative; la societ pag probabilmente una valutazione
troppo elevata. Oggi il titolo vale 0,5 euro, mentre al momento della quotazione ne
valeva 5,516.
Sensi scompare il 17 agosto 2008, dopo 15 anni di presidenza. Il timone passa alla figlia
Rosella che raccoglie la pesante eredit paterna. Pesante anche e soprattutto dal punto di
vista economico. Dopo anni di buoni risultati a livello nazionale e internazionale, nel
luglio 2010 Rosella Sensi, ormai alle strette, firma un accordo di "resa": tutto il
patrimonio di Italpetroli (controllante AS Roma) passa a Unicredit, L'accordo prevede
che l'asset AS Roma verr ceduto e alla famiglia Sensi rimarranno alcuni immobili.
Il 18 agosto 2011, con l'annuncio che ".. stato perfezionato l'acquisto della
partecipazione di maggioranza in A.S. Roma", Thomas Di Benedetto assume la carica
di presidente dopo il consiglio di amministrazione del 27 settembre 2011 nel quale il
presidente ad interim Roberto Cappelli cede il testimone a Di Benedetto che diventa di
fatto il nuovo presidente dell'A.S. Roma.
Il 27 agosto 2012 c gi un nuovo presidente per la Roma, il passaporto recita sempre
16
51
Usa, ma si passa da Mr. Tom a 'Big Jim'. Thomas Di Benedetto, in carica dal 27
settembre 2011, ha lasciato la poltrona di numero uno del club a James Pallotta, socio
forte della cordata statunitense che nel 2011 ha acquistato il pacchetto di maggioranza
della societ giallorossa. L'avvicendamento al timone del club stato deliberato
all'unanimit durante la riunione del consiglio d'amministrazione andata in scena a
Trigoria.
52
della UEFA Champions League e della Coppa Intercontinentale nel 1997. Nella
stagione 2001/2002 il Borussia vinse il suo terzo campionato di Bundesliga e arriv in
finale di Coppa UEFA, perdendola contro il Feyenoord ma una cattiva gestione della
societ port ad un pesante indebitamento e alla vendita dello stadio, il
Westfalenstadion. La situazione fu complicata dall'insuccesso nella Champions League
del 2003. Cos, nel 2005, la societ si ritrov sull'orlo del fallimento e fu obbligata a
tagliare del 20% gli stipendi dei giocatori.
Nel 2006 la bancarotta era sempre pi vicina, con 140 milioni di debito, da cui si salv
solo grazie ad un prestito della banca Morgan Stanley. Da l partita la rivoluzione:
basta spese folli sul mercato, i soldi a disposizione sono stati investiti nel settore
giovanile e nella riacquisizione dello stadio, il Westfalenstadion, uno degli impianti pi
belli dEuropa. I campioni vengono cresciuti in casa. Chi vuole andarsene ( il caso di
Kagawa, ceduto la scorsa estate al Manchester United per una cifra vicina ai 20 milioni)
libero di farlo: dalle cessioni il club ricava sempre ottime plusvalenze, proventi che
vengono reinvestiti sul mercato per assicurarsi i migliori talenti in circolazione. Cos
nellarco di un lustro il Borussia Dortmund diventato una macchina perfetta: nel 2011
e nel 2012 ha vinto la Bundesliga, ora punta ad affermarsi anche in Europa. Mentre il
bilancio presenta cifre da record: il debito finanziario quasi estinto, lo scorso anno il
club ha fatturato 215 milioni di euro, con un utile di 36,5 milioni (a cui contribuiscono
in maniera determinante un merchandising allavanguardia e uno stadio sempre pieno,
con 80mila spettatori di media); e il titolo Bvb cresciuto di oltre il 200%, da quando
stato quotato in borsa.
53
successivo viene ammessa alla Southern League; ad assistere alle gare casalinghe ci
sono quasi 15 mila spettatori. Nel 1898 Charles Roberts diventa presidente (rimarr in
carica fino al 1943). Lanno successivo la squadra si trasferisce a White Hart Lane, un
campo situato in unarea prima adibita a mercato, vicino High Road, a Tottenham. Nel
1908-09 riesce a iscriversi alla seconda divisione: arriva subito seconda, ottenendo la
promozione in prima divisione. Nel 1919 un presunto accordo disonesto porta lArsenal
(giunto solo sesto in Division 2 nel 1914) al ripescaggio in First Division a spese del
Tottenham. Ma il club quellanno conquista la promozione sul campo, vincendo la
Division e nel 1921, battendo in finale il Wolves, conquistano la loro seconda FA Cup.
Nel 1994 vengono scoperte irregolarit nel pagamento dei giocatori, risalenti agli anni
80: la squadra viene condannata a 12 punti di penalizzazione in campionato, un anno di
squalifica dallFA Cup (saranno annullate dopo il ricorso di Sugar) e 600 mila sterline
di ammenda. Anche con il nuovo tecnico Francis la squadra non ottiene grandi risultati
e Sheringham, capitano ed idolo indiscusso, nel 1996 si accasa a Manchester, sponda
United; nel novembre 1997, con la squadra penultima, Francis viene esonerato e al suo
posto arriva Geoege Graham, che salva la squadra e conquista la Coppa di Lega. Nel
2001 uno spazientito Sugar vende le azioni della squadra a Daniel Levy. La squadra
viene affidata allex stella Glenn Hoddle (da molti ritenuto il miglior giocatore nella
storia del team). Da allenatore, per, i suoi risultati sono scarsi, anche perch i fondi per
gli acquisti sono limitati (lacquisto pi costoso sar Robbie Keane, costato 7 milioni di
sterline). A ottobre 2003 viene cacciato e Pleat, direttore tecnico, prende il controllo
fino alla rivoluzione di fine stagione, con Arnesen ds e Santini, ex ct della Francia, in
panchina, che per non si adatta al calcio inglese e viene rilevato dallolandese Jol,
manager del mese, nel dicembre 2004. A fine stagione 2004-05 Arnesen va al Chelsea e
il Tottenham ingaggia Davids: il pareggio 1-1 contro lArsenal di aprile 2006 vale la
matematica certezza dellEuropa, dove la squadra manca dal 1983.
Nonostante i successi sul campo stentino ad arrivare, quelli finanziari ed economici
sono allordine del giorno; il Tottenham, secondo i dati del bilancio consolidato della
stagione 2010-2011 in perfetto sincronismo con i parametri futuri imposti dal Fair
Play Finanziario, risultato che dimostra non solo le grandi capacit economiche del
management degli Spurs ma anche le grandi innovazioni e le marketing ideas del club
di Londra. Il patrimonio netto della societ del presidente Daniel Levy di circa 81
54
milioni di sterline mentre il rapporto tra fatturato e costo del personale non supera il
50%, ben 20 punti percentuale inferiore al limite stabilito dalla manovra finanziaria
redatta da Michael Platini. Numeri importanti per il Tottenham raggiunti anche nella
gestione dei costi e dei ricavi, con questi ultimi che vanno oltre i 160 milioni di sterline.
La societ Deloitte LLP, che ha certificato il bilancio del Tottenham, ha di fatto messo
in chiaro una cosa: il club sar in grado di rispettare i prossimi impegni finanziari ed
entrare stabilmente nel circolo delle societ in salute, economicamente parlando, in
perfetta linea con il Fair Play Finanziario. Questa stabilit economica stata garantita
oltre che da una proficua e ammirevole gestione societaria anche e soprattutto dal
raggiungimento dei quarti di finale di Champions League della scorsa stagione, risultato
oltre che di prestigio, avendo eliminato il Milan, anche di rilevanza economica, con
laumento dei ricavi di quasi il 37% in pi rispetto alla stagione 2009-2010. Il
Tottenham ha il vantaggio, come del resto tutti i club inglesi, di avere lo stadio di
propriet, argomento assai discusso oggi nel nostro paese, che ha aumentato il guadagno
delle casse del club; un esempio ci viene dato dallalta percentuale ricavata dalla vendita
dei biglietti, ben il 36%, valore alto che riassume in toto quanto sia indispensabile per
una societ nel calcio di oggi avere uno stadio di propriet. In cantiere il club londinese
starebbe addirittura pensando di costruire un altro stadio con capienza superiore rispetto
ai 36mila del White Hart Lane, progetto che inizialmente darebbe vita a un notevole
aumento di costi ma che a lunga scadenza porterebbe nuove e superiori entrate
economiche. Le marketing ideas del Tottenham sarebbero da prendere come esempio
dai nostri club italiani, ormai rimasti dietro anni luce ai club inglesi.
Ad oggi per si deve registrare la volont del club che ha annunciato lintenzione di
uscire dalla borsa con un delisting. Gli Spurs a breve, secondo quanto annunciato dal
presidente Daniel Levy, non saranno pi presenti come SpA nei listini della borsa di
Londra. Questa mossa garantir al Tottenham una maggiore liquidit che consentir alla
societ di portare a termine i piani di espansione di White Hart Lane. Poche settimane fa
peraltro, il sindaco Boris Johnson ha garantito agli Spurs circa 18 milioni di sterline per
il bonifico della zona circostante allo stadio (la societ di Levy per non ha ancora
escluso di spostarsi in altre zone come Northumberland Park). Per lesercizio finanziario
conclusosi il 30 giugno, il Tottenham inoltre ha fatto registrare dei ricavi record pari ad
oltre 120 milioni di euro.
55
3.1 Rischi
L'alto valore e peso sul bilancio dato dai calciatori senza dubbio un elemento
destabilizzante e rischioso. Proprio per questo motivo tutte le squadre, specialmente
quelle inglesi, stanno investendo sempre di pi in infrastrutture come lo stadio e il
centro sportivo in prima istanza. Queste operazioni, oltre ad aumentare il valore del
titolo, ne diminuiscono il profilo di rischio, essendo investimenti di lungo periodo e di
bassissimo rischio che danno solidit all'azienda.
L'alto valore dei giocatori un elemento di rischio perch i calciatori sono soggetti ad
infortuni di lungo periodo che ne pregiudicano l'impiego in campo. Questa eventualit
porta ad una probabile performance peggiore della squadra in campo, a conseguenti
risultati deludenti che diminuiscono la capacit di generare ricavi, e quindi a minori utili
futuri dell'impresa.
Il rischio pi grande di un investimento in una societ di calcio sta nella perdita
pressoch totale del valore del titolo data da una possibile disgrazia alla squadra. Basta
pensare al crollo che avrebbe subito un immaginario titolo del Torino dopo la strage di
Superga. Inoltre dato l'altissimo valore dei giocatori di calcio, un'eventualit di questo
tipo avrebbe effetti ancora pi drastici al giorno d'oggi. doveroso far notare che di
sciagure di questo tipo ne sono successe pochissime.
Per quanto riguarda i ricavi vediamo che quelli delle societ di calcio provengono in
gran parte dal mondo del calcio stesso. Questa non diversificazione delle fonti di ricavo
un elemento di rischio in quanto un eventuale diminuzione dell'interesse o del giro di
affari che ruota intorno a questo mondo, porterebbe ad un ridimensionamento di tutte le
fonti di ricavi della societ. Per contro per, una costante crescita come quella di questi
ultimi anni, porta ad un forte aumento degli utili societari.
56
3.2 Vantaggi
Il primo vantaggio derivante dall'acquisto di un titolo di una societ di calcio
senza dubbio non economico ma personale, legato al senso di appartenenza,
all'attaccamento alla squadra, al desiderio di essere in qualche modo proprietario della
societ del cuore. Una caratteristica forse unica nel complesso mercato della Borsa. Il
secondo dalla grande abilit nel generare ricavi da parte delle societ calcistiche, la
marcata diversificazione delle fonti di ricavi legate al calcio un buon segno perch
aumenta la sicurezza delle stesse. Infatti se una volta gli introiti provenivano quasi solo
dalla vendita biglietti ed abbonamenti, ora si hanno altre voci di ricavi molto importanti.
La prima riguarda i diritti TV che oltre ad essere aumentati nell'ammontare, sono certi. I
ricavi dal merchandising e dalle sponsorizzazioni sono anche essi in ascesa e valorizzati
con un crescendo di iniziative. L'ultima voce da notare l'aumento del valore dei premi
per la vittoria di competizioni e partite, anche se caratterizzati da una maggiore
incertezza legata al risultato sportivo.
Sono raggruppabili nelle opportunit di ricavi date dalle nuove tecnologie e dalla new
economy, lo sviluppo dell'e-merchandising, della pubblicit sul sito web e della
fidelizzazione del tifoso. Altre fonti di ricavi sono lo sviluppo di canali televisivi
tematici, di strutture ricreative legate allo stadio o al brand.
Ma la nuova frontiera dei ricavi quella che porta una societ di calcio a fornire servizi
senza riferimento allo sport. Si tratta, cio, di utilizzare la conoscibilit del marchio, del
nome di una squadra per fornire servizi alternativi, ad esempio quelli finanziari; basti
pensare per analogia a quanto avvenuto dalla Virgin, diventata, con abile strategie
aggressive, compagnia aerea, produttrice di cola, essendo nata per come distributrice di
dischi.
L'alta volatilit del titolo di una squadra di calcio nei momenti critici della stagione, pu
essere vista come un elemento negativo. In termini di volatilit storica dei prezzi
57
azionari, si rileva come le tre societ calcistiche italiane quotate abbiano evidenziato
mediamente, negli ultimi anni, una volatilit significativamente superiore a quella
dellindice di riferimento del settore Dow Jones Football, nonch a quella dellindice
europeo DJ STOXX 600 ed italiano S&P/MIB prima, e dal 2009 FTSE MIB,
nato in seguito alla fusione di Borsa italiana con il London Stock Exchange. A titolo
esemplificativo, prendendo in considerazione la volatilit storica dellindice S&P/MIB
negli anni 04/06 (periodo dal 7 ottobre 2004 al 6 ottobre 2006) con un valore pari
all11,41%, notiamo come la volatilit storica media delle societ calcistiche italiane
assume valori compresi tra il 31% ed il 50% come mostrato dal grafico seguente.
Considerando solo gli ultimi 6 mesi (da aprile 2006 a ottobre 2006) del lasso temporale
coperto dal grafico, le differenze della volatilit storica dei prezzi azionari rispetto a
quella dellindice S&P/MIB si incrementano ulteriormente. A fronte del dato dellindice
del 15.31%, la volatilit della Juventus, della Roma e della Lazio risulta essere pari
rispettivamente al 63,76%, al 77,40% ed al 79,70%.
58
Ad oggi questa forbice si sensibilmente ristretta portando la volatilit media del FTSE
MIB, ad un valore pari al 17%17 comunque inferiore rispetto almeno alle due societ
capitoline che si attestano con una volatilit media pari al 24.2% 18; per la Juventus F.C.
la serie record di vittorie nel campionato 2011/2012, e linizio particolarmente positivo
del corrente campionato, hanno fatto si che il titolo si stabilizzasse particolarmente
portando ad oggi una volatilit in linea con quella media.
A sottolineare tale fenomeno intervenuta tra il 2005 e il 2006 anche lAutorit Garante
delle Concorrenza e del Mercato (AGCM)19 sostenendo che ai vantaggi classici
derivanti da una quotazione in borsa nel caso specifico delle societ di calcio
professionistiche vi sono svantaggi correlati proprio alla volatilit del titolo, posto
che i ricavi societari sono eccessivamente concentrati sulle entrate da diritti televisivi.
In tale contesto, infatti landamento del titolo rischia di essere particolarmente
correlato ai soli risultati sportivi conseguiti dalla squadra della societ quotata poco
dopo aggiunge I titoli delle societ di calcio sono spesso considerati dal mercato e
dagli analisti come titoli puramente speculativi, ossia da non detenere al fine di
beneficiare di una distribuzione di dividendi20, ma sui quali scommettere per operazioni
sulle oscillazioni dei prezzi.
Ma proprio perch questa volatilit strettamente correlata alla performance della
squadra senza dubbio pi prevedibile da parte del piccolo azionista; questo perch
costui, che corrisponde alla figura del tifoso, riesce a prevedere maggiormente rispetto
ai grandi azionisti il possibile risultato che il club raggiunger, proprio perch essendo
tifoso e seguendo costantemente la squadra possiede informazioni migliori rispetto
alle altre categorie di azionisti che invece possono essere concentrati su altre dinamiche
societaria, economiche o finanziarie, ma essere meno preparati sulle performance del
club, proprio perch da quel punto di vista, lo seguono in maniera pi distante.
Infatti se prendiamo i grandi investitori, difficilmente sono concentrati su argomenti
come il calciomercato, possibili squalifiche o infortuni, scelte tecnico-tattiche
17
www.milanofinanza.it.
18
www.ilsole24ore.it.
19
20
Ci confermato dal fatto che in ormai dodici anni lunica societ italiana di calcio a distribuire dividendi
stata la Juventus e lha comunque fatto in una sola occasione nel 2002.
59
dellallenatore, che sono invece materia di costante analisi da parte del tifoso, e sono le
principali responsabili del rendimento in campionato, che a sua volta non influenzato
da argomenti come, le politiche di marketing, le analisi di bilancio, possibili aumenti di
capitale e dinamiche simili che invece sono argomenti sui quali i grandi investitori si
soffermano principalmente.
La maggiore prevedibilit delle variazioni del titolo deve essere quindi vista come un
vantaggio.
Un altro lato positivo del mondo calcistico la grandissima accessibilit alle
informazioni da parte del grande pubblico. Specialmente in Italia, con le molteplici
trasmissioni e quotidiani sportivi, tutte le voci e notizie sono diffuse istantaneamente.
Per quanto ci non azzeri le famigerate "asimmetrie informative", sicuramente, e in
particolare rispetto ad altri settori, queste vengono notevolmente ridotte.
Per concludere, nonostante i cosiddetti motivi "di cuore", investire nelle societ di
calcio non un'opera di beneficenza o un atto di fede, ma pienamente giustificabile
dalla motivazione principe del mercato azionario: quella economica del profitto. Il
piccolo investitore infatti molto pi esperto e informato di calcio che di gioielli o cavi
telefonici.
Per
massimizzare
l'obiettivo
profitto
bisogner
comunque
tenere
60
Serie A rappresentano il 55,6% dei ricavi di esercizio (58,3% nella stagione 20092010).
Per quanto concerne Juventus, Roma, Lazio, ovvero le uniche squadre italiane che
hanno deciso di sottoporsi al giudizio dei mercati per raccogliere risorse fresche,
vediamo come al momento del loro ingresso in borsa la Vecchia Signora si quotata
a dicembre 2001 al prezzo di 3,7 euro per azione. Un anno prima la Roma era sbarcata
in Piazza Affari a 5,4 euro per azione, mentre lIpo dei biancocelesti risale come gi
detto al 1998, quando ancora cerano le lire, allequivalente di 5,5 euro per azione.
Difficile stimare quanto valore stato distrutto da allora. Tra i tanti, ci ha provato nel
lontano 2006 Bipiemme Gestioni, oggi Anima, secondo cui dal 2002 nonostante la
crescita del Dow Jones del 7,8% e dellallora Mibtel del 21,4%, nel maggio di sei anni
fa il titolo Juve valeva 1,19 euro (-67%), la Roma 50 centesimi (-90%) e la Lazio 33
centesimi (-93%), questultima colpita nel 2005 dalle vicende legate al passaggio di
mano delle quote dellex patron Sergio Cragnotti da parte dellattuale presidente
Claudio Lotito e da Marco Mezzaroma, e gi reduce da un aumento di capitale da 80
milioni di euro a fine 2002.
Tratto da un articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore del 28 ottobre 2012, goal e rating non
sono cos incompatibili come sembrerebbe a prima vista. A dispetto di quanti ritengono
che le societ di calcio dovrebbero restare fuori dalle Borse come il presidente della
Roma, James Pallotta il confronto tra landamento degli indici azionari e il
rendimento dei club europei quotati mette in luce come questi ultimi siano spesso capaci
di proteggere bene il proprio valore dalle ondate ribassiste. Lanalisi di PwC e Sole 24
Ore sulle squadre di calcio presenti in Borsa negli ultimi cinque anni, su un arco
temporale che abbraccia le difficili stagioni successive al fallimento di Lehman Brothers
(settembre 2008), permette di giungere a queste conclusioni. E di confutare altri luoghi
comuni, come il fatto che il "prezzo" delle azioni delle societ di calcio sia
eccessivamente volatile e che, in genere, gli investimenti nelle aziende calcistiche
abbiano scarse chance di redditivit.
A leggere i numeri, infatti, le cose appaiono diversamente e comunque pi complesse. A
partire proprio dallItalia. Se lFtse Mib fra il 31 ottobre 2007 e il 28 settembre 2012 ha
ceduto il 18%, le azioni di Juventus, Roma e Lazio hanno perso solo il 5,5 per cento.
Percentuali che scendono se guardiamo allultimo triennio, in cui Piazza Affari
61
arretrata del 12,2% e il valore dei tre club tricolori solo del 3,7. Una "tenuta" tuttaltro
che rara nel panorama del Vecchio Continente. Le quattro squadre turche quotate
Besiktas, Fenerbace, Galatasaray e Trabzonspor nellultimo quinquennio hanno
addirittura guadagnato terreno (+10,3%), superando la performance del mercato di
riferimento (lIse 100 fermo a +2,9%). In Olanda lAjax ha saputo fare meglio
dellindice Aex, perdendo il 3,6% contro il 10,2%, e in Germania il Borussia Dortmund
ha dribblato il "rosso" del Dax (-2,1%) registrando un rendimento positivo (+8,3%).
Certo, non sempre i club calcistici si sono rivelati cos rapidi nelluscire dalle secche
finanziarie. Nel Regno Unito Arsenal, Tottenham e Celtic hanno perso l8,3%, il 5,1%
in pi dellindice Ftse 100. E molto peggio andata ai club portoghesi e danesi.
Benfica, Porto e Sporting Lisbona hanno lasciato in Borsa il 33,4% del proprio valore
(mentre lindice Psi 20 faceva segnare una flessione del 17%) e lo stesso risultato hanno
ottenuto i cinque team danesi (Broendby, Aalborg, Silkeborg, Agf e Fc Copenhagen)
quotati allOmx Copenhagen 20 che hanno bruciato un terzo del prezzo che avevano
alla fine del 2007.
Come si vede sottolinea Emanuele Grasso, partner PwC il quadro finanziario dei
club di calcio si presenta diversificato, segno che landamento del titolo in Borsa nel
medio-lungo periodo risponde pi ai fondamentali economici dellazienda ovvero del
sistema paese di riferimento, che ai goal segnati o subiti in campo. Basta osservare la
classifica del rendimento delle ultime cinque stagioni per rendersi conto che, al netto di
un flottante spesso minimo, in quanto le propriet tendono a conservare ampie quote di
maggioranza, in non pochi casi i club dimostrano una "solidit" tale da giustificare
investimenti non dettati, o non dettati solo, dalla passione sportiva, ma da prospettive di
redditivit.
Fra lautunno 2007 e lautunno 2012 la palma del club titolare della migliore
performance andata al Besiktas (+15,1%). Al secondo posto di questa graduatoria si
piazzato lArsenal (+13,8%), mentre il terzo gradino del podio occupato da unaltra
compagine turca, il Trabzonspor (+9,6%). La vitalit del calcio turco che si inserisce nel
flusso di uneconomia in grande espansione confermata dalla crescita del Fenerbahce
(+9,4%) che ha fatto persino meglio del Borussia Dortmund (+8,3%). Il club tedesco
qualche anno fa navigava in pessime acque, ma riuscito nellimpresa di risanarsi e di
vincere le ultime due edizioni della Bundesliga, realizzando nel triennio 2010-2012 il
62
rendimento in assoluto pi alto, con azioni che si sono apprezzate di oltre il 40%. Tra i
club europei che hanno fatto bene c anche la Lazio (+7,4%), mentre Roma e Juventus
hanno rallentato (rispettivamente -8,4% e -15,7%).
La classifica del rendimento dei club europei quotati (in base alla variazione del titolo in
Borsa dal 31 ottobre 2007 al 28 settembre 2012):
Besiktas
+ 15,1%
Arsenal
+ 13,8
Trabzonspor
+ 9,6
Fenerbahce
+ 9,4
Borussia Dortmund
+ 8,3%
Lazio
+ 7,4%
Galatasaray
+ 7,1%
Ajax
- 3,6%
Roma
- 8,4%
Celtic
- 10,5%
Juventus
- 15,7%
Silkeborg
- 21,6%
Aik
- 24,6%
Brndby
- 27,6%
Tottenham
- 28,1%
63
ossia verificando la presenza di variazioni del corso delle azioni a seguito dellevento
inatteso.
Se si ipotizza, infatti, lefficienza dei mercati finanziari, i prezzi delle azioni riflettono
tutte le informazioni disponibili sullazienda ed ogni nuova informazione ricevuta dal
mercato risulta istantaneamente incorporata nei corsi azionari. In virt di queste ipotesi,
una variazione nei prezzi dei titoli rappresenta un riflesso della variazione dei futuri
cash flows attesi dellazienda.
Lattivit iniziale in un event study consiste nella selezione di uno o pi eventi di
interesse, nonch di un gruppo di titoli sui quali concentrare lanalisi. Per affermare che
uno specifico evento abbia avuto un impatto significativo sui titoli in esame necessario
confrontare i rendimenti dei titoli stessi nel momento in cui levento si verificato
(rendimenti effettivi) con i rendimenti attesi in assenza dellevento (rendimenti
normali).
Sfortunatamente, non si dispone di questi ultimi, i quali dovranno essere, perci,
accuratamente stimati al fine di specificare gli abnormal returns, ossia la differenza tra i
rendimenti effettivamente verificatisi durante o dopo levento ed i rendimenti normali
che si sarebbero verificati in assenza dellevento.
Gli abnormal returns rappresentano, quindi, la componente di rendimento direttamente
imputabile alla manifestazione dellevento in esame.
Il passo successivo prevede la verifica, mediante il ricorso a test statistici, della
significativit di questi rendimenti anormali: necessario considerare attentamente la
circostanza in cui, a seguito di un evento, non emergano sostanziali ripercussioni sui
titoli da esso coinvolti.
Sebbene non esista una struttura univoca relativamente alle fasi costituenti una analisi
event study, distinguiamo fondamentalmente i seguenti momenti/fattori cruciali:
definizione dellevento; criteri di selezione; normal e abnormal returns; procedura di
stima; procedura di test; risultati empirici; interpretazione e conclusioni.
La fase iniziale consiste nella definizione dellevento dinteresse e della finestra
temporale (event-window), ossia il periodo in cui saranno esaminati i prezzi dei titoli
delle aziende interessate dallevento.
Levento da osservare pu essere di natura macroeconomica e, quindi, investire un
insieme piuttosto ampio di titoli (levoluzione del tasso di cambio di una determinata
64
65
Campbell, John Y., Andrew W. Lo and A. Craig MacKinlay, (1997), "EventStudy Analysis", The Econometrics of Financial Markets.
Arnold R. Cowan and Anne M. A. Sergeant, (1996), "Interacting Biases, NonNormal Return Distributions and the Performance of Parametric and Bootstrap
Tests for Long-Horizon Event Studies".
Michael Salinger, (1992) "Value Event Studies", The Review of Economics and
Statistics.
66
Barber, Brad M., John D. Lyon (1997). Detecting Long-Run Abnormal Stock
Returns: The Empirical Power and Specification of Test Statistics. Journal of
Financial Economics 43 (3): 341-372.
Fama, Eugene F., Kenneth R. French (1993). Common Factors in The Returns of
Stocks and Bonds. Journal of Financial Economics 33 (1): 3-56.
Lyon, John D., Brad M. Barber e Chih-Ling Tsai (1999). Methods for Tests of
Long-Run Abnormal Stock Returns. Journal of Finance 54 (1): 165-201.
Mitchell, Mark L., Erik Stafford (2000). Managerial Decisions and Long-Term
Stock Price Performance. Journal of Business 73 (3): 287-311
Gli studi sopracitati, sono solo alcuni dei lavori che hanno analizzato le metodologie e
le dinamiche statistiche con le quali possiamo svolgere un event study.
Per quanto riguarda invece alcuni lavori degni di nota, oltre a quelli utilizzati in questo
lavoro, possiamo citare:
Subramani, Mani, and Eric Walden (1999), "The dot com effect: the Impact of
E-commerce Announcements on the Market Value of Firms".
67
Grinblatt, Mark S., Ronald W. Masulis e Sheridan Titman (1984). The Valuation
of Stock Splits and Stock Dividends. Journal of Financial Economics 13 (3): 461490.
68
Capitolo 3
In questo ultimo capitolo si passati a condurre levent study sulle 5 societ
prese in esame in questa tesi ovvero la Juventus F.C. lS.S. Lazio, lA.S. Roma, il
Borussia Dortmund ed il Tottenham Hotspur.
Questa metodologia di studio, come esposto nel finale del capitolo precedente, ci
permette di andare a definire i rendimenti anomali, ovvero quella parte di rendimenti
direttamente connessi allevento in questione. Lanalisi che abbiamo effettuato non si
fermata per alla sola valutazione dei rendimenti, ma siamo andati a calcolare anche i
volumi anomali, ovvero una volta definito il numero di azioni scambiate nei giorni
analizzati, si calcolando quanta parte di questo volume direttamente riconducibili
allevento in questione.
Questi abnormal return ed abnormal volume ci danno la possibilit di capire leffetto
che levento preso in considerazione, che in questo lavoro riguarda le partite domenicali
ed infrasettimanali di campionato, ha generato sia sui rendimenti che sui volumi
portandoci a rispondere al quesito che ci siamo posti ad inizio tesi, ovvero se ci sono
differenze, a parit di risultato, tra partite giocate nel fine settimana rispetto a quelle
giocate durante la settimana.
Da questa risposta si riesce a capire come, chi investe in questo particolare segmento di
mercato, possa comportarsi in maniera diversa o uguale a tutti quegli investitori che,
come dimostrato nei capitoli precedenti, nel fine settimana tendono a staccarsi da tutte
le dinamiche finanziarie che li riguardano facendo si che il luned i titoli in questione
non subiscano particolari variazioni.
Qualora dovessimo verificare che non ci sono particolari reazioni tra le coppie di match
analizzate, potremmo dire con certezza che il segmento calcistico richiama talmente
tanta attenzione da parte degli investitori, che indipendentemente dal giorno in cui si
gioca, lattenzione posta da essi risulta sempre molto alta; qualora invece dovessimo
trovare delle differenze significative tra le due giornate di campionato, allora potremmo
dire che queste differenze sono dovute alla maggiore o minore attenzione che gli
investitori possono avere in determinati giorni della settimana.
69
Oltre ad analizzare la diversa attenzione che gli investitori possono porre verso i due
turni di campionato, il fatto di aver preso tre campionati differenti tra loro anche per usi
e costumi dei paesi nei quali si svolgono, ci da la possibilit di interpretare i risultati
anche da questo particolare punto di vista; basti pensare anche solo alla religione che
paradossalmente potrebbe anchessa avere un peso rilevante sui risultati che possono
emergere da questo studio, i quali potrebbero diversificarsi tra loro anche a causa delle
differenze tra unItalia cattolica, unInghilterra protestante e da una Germania che vede
il popolo diviso in parti uguali tra due religioni.
Come si pu notare da tutto ci, i risultati che emergeranno potrebbero fornire anche
informazioni relative ai comportamenti economici e alle influenze sugli stessi, di tutti
gli usi e costumi che differiscono tra le tre nazioni.
1 Metodologia di studio
Nel capitolo precedente si esposto in maniera molto accurata cos un event study,
ma come stato condotto lo studio in questo lavoro?
Come detto lo scopo principale quello di calcolare sia gli abnormal return che gli
abnormal volume, in maniera tale da avere dei valori relativi alla differenza tra i
rendimenti e i volumi effettivamente verificatisi dopo levento ed i rendimenti
normali che si sarebbero verificati in assenza dellevento.
Gli abnormal returns e volume rappresentano, quindi, la componente di rendimento
direttamente imputabile alla manifestazione dellevento in esame.
Passiamo a vedere nello specifico i quattro passaggi che abbiamo condotto per giungere
ai risultati finali:
Il primo passo nel nostro studio consiste nel definire levento da analizzare: in questo
caso sono stati presi in esame 100 match relativi ai campionati italiano, inglese e
tedesco nei periodi 2010/11 e 2011/12.
Nello specifico sono:
-20 relative alla Bundesliga, di cui 12 nel 10/11 e 8 nel 11/12;
-20 relative alla Premier League, di cui 14 nel 10/11 e 6 nel 11/12
-60 relative alla Serie A, cos suddivise:
70
71
(la societ di Levy per non ha ancora escluso di spostarsi in altre zone come
Northumberland Park).
molto importante sottolineare che lannuncio del delisting avvenuto il 16
novembre 2011, mentre leffettiva revoca della societ dalle negoziazioni avvenuta
due mesi dopo, il 16 gennaio 2012. Per questo motivo non sono state analizzate partite
successive al 16 gennaio, mentre nellarco temporale che va dallannuncio alleffettivo
delisting troviamo 4 partite.
Detto questo, le partite sono state analizzate in modo tale da affiancare ad una partita del
fine settimana una svolta durante la settimana, prendendo per ogni squadra un match
domenicale ed uno infrasettimanale avente stesso risultato, stesso ordine di campo
(entrambe con la squadra esaminata in casa o in trasferta) e stesso coefficiente di
difficolt.
Per questultimo parametro sono state analizzate le quote di circa 48 societ di betting, e
dal valore medio che ne risultava stato estrapolato un indicatore che permettesse di
confrontare partite con uno stesso grado di difficolt. Lutilizzo delle quote come mezzo
di confronto molto attendibile, come stato gi di mostrato nel primo capitoli dagli
studi condotti da Palomino (2009) e Bernile (2011), ma soprattutto stato Stadtman
(2006) a dimostrare con il suo studio sulla Bundesliga, come le quote ormai siano ottimi
predittori dei risultati e validissimi strumenti di confronto, per questo si optato per un
indicatore basato proprio su di esse.
Tramite questo indicatore abbiamo effettuato degli accoppiamenti tra le partite del fine
settimana e le partite disputate durante la settimana; lultimo passo riguarda la
definizione dellevent window ovvero quella finestra temporale sulla quale studiare gli
effetti; posto il giorno dellevento esaminato come giorno 0 si sono presi i giorni da +5
a -5. I risultati finali per si baseranno su un event window ristretto a +/-3 giorni dal
giorno 0, avendo cos 7 giorni da analizzare ed in base ai quali trarre delle conclusioni;
si deciso di ridurre la finestra temporale da analizzare in quanto a causa della forte
vicinanza tra i match, si rischiava di inglobare in un event window di 11 giorni anche
altre partite.
Secondo step: il secondo passo riguarda la definizione dellestimation window, ovvero
quel periodo antecedente allevent window che ci occorre per stimare i parametri
72
dove
il rendimento del mercato azionario (nel nostro caso rappresentato dagli Indici
MSCI che sono i parametri di riferimento per sintetizzare il rendimento dei mercati
azionari, per questo sono tra i benchmark pi utilizzati per confrontare i risultati ottenuti
dai gestori) e
dove
73
, ossia come
74
75
Bisogna sempre tener presente che, come nellanalisi totale, anche in questo caso ad
ogni partita domenicale corrisponde una stessa infrasettimanale equivalente per
risultato e grado di difficolt.
I risultatati inaspettati riguardano partite dove le quote mostravano come la squadra
esaminata fosse nettamente favorita per raggiungere un risultato che in quella occasione
per non si verificato; per quanto riguarda le due vittorie, esse si riferiscono a due
partite del Borussia Dortmund, dove la squadra era impegnata in trasferta sui campi
rispettivamente di Stoccarda e Leverkusen ed era considerata sfavorita, riuscendo per a
ribaltare i pronostici.
Questanalisi non si fermer qui in quanto, successivamente, si passer a mostrare i
medesimi risultati, ma suddividendoli per nazioni avendo quindi tre macro aree, alle
quali mi sono permesso di aggiungerne una quarta rappresentata dalla congiunzione tra
Inghilterra e Germania (definita totale estero), che congiunge i risultati delle due
squadre e che ci permette di fornire unanalisi ancora pi accurata.
Al termine di tutte queste valutazioni passeremo alla conclusione finale che ci
permetter di definire e comprendere il risultato generato da tutto lo studio.
40 vittorie
24 sconfitte
36 pareggi
Mi sembra giusto ricordare come anche davanti a dei pareggi si verificano reazioni
importanti degli investitori, come dimostrato gi nel secondo capitolo in merito allo
studio di Luc Renneboog e Peter Vanbrabant (2000) i quali, tramite il grafico 2.2
presente nel capitolo 2, ci dimostrano come le reazioni negative si hanno, oltre che nella
76
sconfitta, anche nel pareggio. Proprio per questo motivo, cos come per le sconfitte
anche per i pareggi sono stati invertiti i segni in quanto risultano mediante negativi,
quindi andrebbero ad alterare i risultati.
I primi valori che passiamo a valutare sono quelli derivanti dai calcoli con il market
model:
Figura 3.1
MEDIA
TEST T
MEDIANA
MIN
MAX
DEV ST
0,13%
0,2669
0,0004
-0,1146
0,0682
0,0322
-0,32%
-0,6737
0,0004
-0,1069
0,0689
0,0318
0,41%
0,8664
-0,0004
-0,0711
0,1966
0,0372
1,75%
3,7225
0,0091
-0,0766
0,1539
0,0393
0,05%
0,0962
-0,0003
-0,0777
0,1627
0,0372
0,41%
0,8676
0,0016
-0,0679
0,0689
0,0237
-0,41%
-0,8678
-0,0002
-0,1289
0,0723
0,0359
Figura 3.2
Come possiamo notare, le partite disputate la domenica per tutti e tre i campionati
generano un rendimento nettamente positivo il luned.
77
Da questi risultati vediamo come il rendimento alla riapertura della borsa risulti
positivo, con un valore dellabnormal return pari a +1.75% (figura 3.2) altamente
significativo (t=3,72).
Per quanto concerne invece i risultati infrasettimanali, che come detto in precedenza
sono uguali sia per numero che per risultato e grado di difficolt a quelli domenicali,
notiamo come non ci sia una netta differenza rispetto ai risultati esposti
precedentemente; infatti il giorno seguente ad un turno infrasettimanale la parte di
rendimento direttamente imputabile allevento in questione risulta sempre positivo, ma
generando un guadagno del 1.91% (figura 3.4) anchesso altamente significativo
(t=4,24).
Non bisogna per sottovalutare come nei giorni antecedenti e successivi i rendimenti
siano particolarmente bassi, questo mostra ancora di pi lattenzione che anche durate la
settimana richiama la partita. Per quanto riguarda il rendimento superiore nel turno
infrasettimanale rispetto alla domenica, potrebbe essere spiegato dal fatto che durante la
settimana oltre ad i classici tifosi, siano presenti anche gli investitori non tifosi, i
quali durante il week end tendono a staccarsi dal proprio lavoro, cosa che durante la
settimana non possono fare proprio perch impegnati con il proprio impiego. C per
da dire che una differenza di 16 punti base (1,91% vs 1,75%) comunque troppo
piccola per risultare statisticamente significativa, il che rende le due reazioni
sostanzialmente equivalenti.
Figura 3.3
78
MEDIA
TEST T
MEDIANA
MIN
MAX
DEV ST
0,47%
1,0364
0,0026
-0,2111
0,0946
0,0420
0,28%
0,6230
-0,0007
-0,0639
0,1565
0,0357
0,27%
0,5926
0,0004
-0,1626
0,0688
0,0313
1,91%
4,2393
0,0074
-0,0496
0,2665
0,0501
0,53%
1,1750
0,0035
-0,0745
0,0978
0,0295
-0,15%
-0,3355
0,0001
-0,1104
0,0902
0,0351
0,62%
1,3692
-0,0001
-0,0722
0,1627
0,0393
Figura 3.4
Per approfondire questi risultati abbiamo utilizzato altri due metodi di analisi, ovvero il
market adujsted e lanalisi dei volumi anomali.
Passando ai risultati della metodologia market adjusted, possiamo notare dal primo
grafico, che fa riferimento ai rendimenti anomali domenicali, come anche in questo caso
si ha un rendimento positivo e significativo pari al +1.80% (figura 3.6), molto simile al
risultato generato dal market model visto in precedenza.
Figura 3.5
79
MEDIA
TEST T
MEDIANA
MIN
MAX
DEV ST
0,17%
0,3352
0,0029
-0,1156
0,0818
0,0365
-0,14%
-0,2661
0,0061
-0,1154
0,0722
0,0359
0,45%
0,8803
0,0005
-0,0811
0,1885
0,0396
1,80%
3,5124
0,0142
-0,0633
0,1261
0,0376
0,25%
0,4884
0,0010
-0,0943
0,1808
0,0405
0,30%
0,5840
0,0015
-0,0583
0,0701
0,0253
-0,38%
-0,7341
0,0009
-0,1249
0,0831
0,0423
Figura 3.6
Per quanto riguarda invece i risultati infrasettimanali, anche con la metodologia market
adjusted, il turno infrasettimanale regala agli investitori un abnormal return
particolarmente positivo e significativo, addirittura del 2% (figura 3.8). Risultato che
non fa altro che avvalorare la tesi che, giocare durante la settimana porti a generare, per
quanto concerne quella parte di rendimento imputabile al semplice giorno della
settimana, dei risultati anomali.
Anche in questo caso la spiegazione che possiamo dare relativa alla maggiore
attenzione che durante la settimana gli investitori che non sono tifosi del club
potrebbero avere, i quali non lavorando nel fine settimana tendono anche a tralasciare
tutte quelle dinamiche finanziarie che sono legate ai club ed ai rispettivi risultati in
campionato.
80
Figura 3.7
MEDIA
TEST T
MEDIANA
MIN
MAX
DEV ST
0,40%
0,7802
0,0023
-0,1866
0,1004
0,0402
0,32%
0,6408
-0,0045
-0,0863
0,1521
0,0383
0,14%
0,2760
-0,0007
-0,1808
0,0753
0,0360
2,09%
4,1267
0,0068
-0,0527
0,2626
0,0519
0,50%
0,9835
0,0032
-0,0831
0,0896
0,0311
0,00%
0,0060
0,0002
-0,1109
0,1089
0,0394
0,38%
0,7569
0,0015
-0,0645
0,1808
0,0424
Figura 3.8
81
Figura 3.9
MEDIA
TEST T
MEDIANA
MIN
MAX
DEV ST
-0,10%
-0,6400
0,0000
-0,0583
0,0626
0,0141
-0,10%
-0,6076
0,0000
-0,0354
0,0356
0,0091
-0,12%
-0,7367
0,0000
-0,0343
0,0480
0,0107
-0,07%
-0,4502
0,0000
-0,0323
0,0239
0,0090
-0,05%
-0,3089
0,0001
-0,0477
0,0363
0,0102
0,00%
-0,0076
0,0000
-0,0587
0,0475
0,0122
0,00%
-0,0144
0,0000
-0,0357
0,0478
0,0099
Figura 3.10
82
Figura 3.11
MEDIA
TEST T
MEDIANA
MIN
MAX
DEV ST
-0,14%
-1,156681
0,000003
-0,048361
0,017795
0,008998
0,06%
0,514405
0,000059
-0,021579
0,031713
0,006868
-0,06%
-0,458878
0,000022
-0,036163
0,034875
0,008641
-0,05%
-0,385785
0,000068
-0,047337
0,020768
0,009682
-0,12%
-1,007413
0,000053
-0,047726
0,013131
0,009019
-0,14%
-1,186515
-0,000006
-0,051009
0,015382
0,010172
0,02%
0,179713
0,000056
-0,045286
0,036303
0,009688
Figura 3.12
Da tutti questi risultati possiamo vedere come non ci sia una netta differenza tra le
partite domenicali ed infrasettimanali in termini di rendimenti anomali. Quindi si pu
concludere che il mondo del calcio abbia unattenzione costante durante la settimana e
che non vi sia per gli investitori in azioni calcistiche un effetto giorno della settimana
nei loro livelli di attenzione. Forse ci pu imputarsi al fatto che questi investitori sono
anche tifosi, ricordiamo che secondo Zuber e Yiu (2005) chi investe in ambito calcistico
di solito anche tifoso del club del quale compra le azioni (il concetto di investor
fans).
83
Queste per sono solo ipotesi, in pi fatte su un campione dove ci sono sia risultati
attesi che risultati inattesi e che potrebbero non avere nellinvestitore lo stesso peso;
infatti se si richiama il concetto di fanactism esposto da Berument et al. (2009), citato
nel primo capitolo, vediamo come un risultato possa essere interpretato in maniera
diversa proprio per via di una passione maggiore o minore. Basta pensare solo alla
passione dei tifosi inglesi che sostengono sempre la squadra anche davanti a risultati
negativi, differentemente dai tifosi italiani che la contestano anche solo dopo un
risultato negativo; bisogna tener conto di quanto essi si immedesimino nel club; bisogna
tener presente che molte volte determinati risultati sono anticipati dalle quote dei
bookmakers e quindi portino linvestitore in un certo senso ad essere preparato ad
accogliere quel risultato positivo o negativo, come dimostrato dallo studio di Palomino
(2009).
Per tutti questi motivi dopo questo studio generale e molto ampio sui 5 club analizzati,
si passati ad approfondirlo scremando il campione e lasciando i soli risultati inattesi
che potrebbero generare degli abnormal return maggiormente attendibili.
equamente divise tra i due turni. opportuno ricordare come sia per le sconfitte che per
i pareggi, sono stati invertiti i segni, per avere un analisi maggiormente attendibile.
molto importante specificare che nellarco temporale che va dal 16 novembre 2011 al
16 gennaio 2012, inerente al delisting del Tottenham, non ci sono esiti inattesi, quindi
da escludere qualsiasi influenza, positiva o negativa, sui rendimenti in questione.
84
Figura 3.13
MEDIA
TEST T
MEDIANA
MIN
MAX
DEV ST
-0,20%
-0,2808227
-0,0028
-0,0688
0,0682
0,029619082
-0,13%
-0,18610609
0,0008
-0,0886
0,0490
0,034555438
0,38%
0,544313572
-0,0005
-0,0711
0,1966
0,053343311
3,06%
4,385584482
0,0183
-0,0109
0,1539
0,040711694
-1,40%
-2,014240562
-0,0004
-0,0777
0,0240
0,032669331
0,64%
0,921877478
-0,0004
-0,0310
0,0548
0,020959088
0,57%
0,820404724
0,0010
-0,0500
0,0487
0,023155027
Figura 3.14
85
Dato ancora una volta non molto differente rispetto a quello del turno infrasettimanale
che presenta un abnormal return significativo del 2.70% (figura 3.16). Nei risultati
inattesi la reazione domenicale quindi leggermente superiore a quella infrasettimanale,
contrariamente a quanto rilevato nel campione complessivo. Una differenza di 50 punti
base certamente pi consistenze della precedente differenza di 16 punti base, ma
molto probabilmente non statisticamente diversa da zero. Ricordiamo che esiste sempre
un matching tra partite domenicali con esiti inattesi e partite infrasettimanali con i
medesimi esiti, come nello studio totale sulle 100 partite. Lassonanza tra i due risultati
inattesi viene sempre definita in base a grado di difficolt, risultato ed ordine di campo.
Figura 3.15
MEDIA
TEST T
MEDIANA
MIN
MAX
DEV ST
0,55%
0,785988
-0,000128
-0,049707
0,092404
0,032666
-0,13%
-0,188147
-0,000729
-0,050194
0,042874
0,023984
-0,19%
-0,271235
-0,000256
-0,162596
0,068802
0,045037
2,70%
3,829898
0,015897
-0,049571
0,154203
0,041515
0,43%
0,609326
0,004029
-0,072116
0,097799
0,030073
0,96%
1,368306
0,006927
-0,045021
0,090213
0,028375
1,22%
1,733713
0,010674
-0,064855
0,128807
0,037558
Figura 3.16
86
Se analizziamo anche i risultati che emergono dal market adjusted notiamo come anche
in questo caso la domenica genera degli AR positivi pari a +2.97%, leggermente
superiori rispetto a quelli che vediamo nel secondo grafico e riferiti agli infrasettimanali
che sono pari a 2.45%.
Figura 3.17
Figura 3.18
87
Figura 3.19
88
Figura 3.20
Questi ultimi risultati ci mostrano come anche dal punto di vista dei volumi non ci siano
particolari differenze tra i due turni di campionato, quindi i comportamenti degli
investitori non differiscono nelle due situazioni sotto un profilo quantitativo.
89
Figura 3.21
90
Figura 3.22
Analizzati i volumi passeremo ora a valutare gli abnormal return dei singoli campionati
valutandoli nei due metodi utilizzati in questo studio.
Dalla metodologia del Market model, emergono risultati che mostrano come
principalmente in Italia ma anche in Inghilterra, risultati inattesi generino dei rendimenti
comunque anomali la domenica (figura 3.21), ma il risultato pi particolare lo troviamo
proprio confrontando i valori domenicali relativi al Tottenham ed al Borussia
Dortmund, con quelli degli stessi club ma infrasettimanali (figura 3.22); per quanto
riguarda la squadra inglese vediamo come le partite giocatesi durante la settimana
portino ad un rendimento non solo inferiore a quello domenicale, ma anche negativo. Il
risultato per maggiormente particolare riguarda il Borussia Dortmund che, ricordando
sempre che disputa linfrasettimanale di venerd e quindi analizzato il luned seguente,
ha dei rendimenti molto elevati dopo un turno infrasettimanale rispetto al turni
domenicale. Siccome i rendimenti sono analizzati in entrambi i casi di luned, in quanto
linfrasettimanale viene disputato di venerd sera, a borsa gi chiusa, possiamo spiegare
questa variazione con lipotesi che gli investitori tedeschi, coerentemente con la teoria
dellattention grabbing, nei giorni di sabato e domenica perdono molta attenzione, la
quale rimane per comunque alta fino al venerd. Unaltra spiegazione, anche se meno
plausibile, potrebbe essere che lattesa della partita del venerd faccia comunque
riflettere tutti gli investitori del club tedesco portandoli a porre in essere gi dal venerd
azioni che si ripercuoteranno sul titolo nella riapertura del luned. La domenica, invece,
91
la partita verrebbe presa pi come un momento di svago proprio perch in quei giorni
non si lavora e gli investitori tendono a riposarsi.
Un ulteriore giustificazione che mi sento di dare in merito ai risultati che sono emersi,
relativa al fatto che, durante la settimana gli investitori del Borussia Dortmund possano
seguire il titolo, analizzarlo e valutarlo accumulando un attenzione che tende a sfociare
al termine della loro settimana lavorativa, ossia il venerd sera; cosa che non accade con
le partite giocate nel fine settimana proprio perch lattenzione in quei giorni tende a
diminuire, indipendentemente da una attenzione maggiore o minore che si dedicata al
titolo in settimana.
Lultima interpretazione che si potrebbe dare ai risultati, che in questo studio si sono
presi i risultati raggiunti sul campo, ma essendo societ quotate molto probabile che
durante la settimana vengano emessi dei comunicati che vadano ad influenzare i
rendimenti.
Figura 3.21
92
Figura 3.22
Le differenze che troviamo nelle figure 3.21 e 3.22 sono molto interessanti in quanto,
come gi detto in precedenza gli esiti inattesi sono i medesimi per i due turni di
campionato. Avendo quindi esiti inattesi equivalenti nelle due giornate, gli abnormal
return che emergono sono riconducibili esclusivamente al giorno della settimana.
Dai grafici successivi possiamo vedere come con il metodo del Market adjusted i
risultati non variano in maniera particolarmente significativa dal modello esposto
precedentemente, abbiamo sempre le reazioni molto interessanti degli investitori
tedeschi.
Figura 3.23
93
Figura 3.24
Le spiegazioni che si possono dare in merito alle differenze tra le figure 3.23 e 3.24,
sono le medesime di quelle date in precedenza relativamente ai risultati generati dal
Market model.
3 Conclusioni
Essendo il calcio, forse lunico dei moltissimi ambiti toccati dalla finanza a non
dormire mai, ci ha dato la possibilit di dimostrare come gli investitori di questo
segmento possano avere comportamenti influenzati dal giorno dellevento, in quanto
tutti gli studi condotti fino ad ora sono relativi ad aziende che nel week end sono chiuse
e per questo forse potrebbero registrare rendimenti anomali poco significativi il luned
rispetto ad altri giorni.
In conclusione possiamo dire che, indipendentemente dal considerare tutte le partite o
solo quelle con risultati inattesi non si osservano sostanziali differenze nei rendimenti
anomali fra il turno domenicale e quello infrasettimanale.
Se andiamo nello specifico, sul campione delle 100 partite si dimostrato come non
esistono differenze significative tra i match disputati domenica e quelli disputati durante
la settimana. Questo risultato, come mostrato in precedenza, lo si pu spiegare
94
richiamando il concetto di investor fans definito da Zuber, Yiu (2005), secondo i quali
gli investitori acquistano queste azioni con lo scopo principale di appagare il loro essere
tifosi seguendo la propria squadra anche in ambito finanziario, non dando per
particolare importanza al rendimento di questi titoli, in quanto il mero possesso appaga
gi linvestitore.
In poche parole secondo questa teoria chi possiede queste azioni soddisfatto
indipendentemente dal rendimento, il semplice possesso che appaga questi soggetti e
non i possibili flussi di cassa; da questo punto di vista lazione diventa un vessillo del
club da possedere per dimostrare ancora di pi laffetto verso la propria squadra.
Questo concetto spiegherebbe il perch non ci siano particolari differenze tra i due turni
di campionato e perch non ci siano variazioni relative ai volumi.
Unulteriore spiegazione che per possiamo dare, sta nel fatto che, come detto in
apertura di questultimo paragrafo, il calcio uno di quei pochi settori a non dormire
mai, ed proprio per questo motivo che chi possiede azioni di societ calcistiche stia
sempre attento e concentrato verso i club.
Ormai a causa delle pay tv, degli sponsor e delle trasmissioni sportive in onda 24 ore su
24, lattenzione richiamata dal calcio risulta molto elevata sette giorni su sette, con
sempre pi turni infrasettimanali che portano non solo i tifosi ma anche i semplici
investitori a dover sempre essere concentrati sulle dinamiche riguardanti i club.
Questo ampio studio per, come detto in precedenza, prende sia risultati attesi che
inattesi, con una maggioranza dei primi; questo potrebbe averlo alterato portando a
risultati particolari.
Per questo motivo sono stati successivamente esaminati solo gli esiti inattesi, i quali
generano dei risultati non molto differenti dai precedenti.
Si nota come anche dallanalisi sugli esiti inattesi, non troviamo differenze significative
tra i due turni di campionato. In questa situazione c per da dire che rispetto allo
studio generale, il verificarsi di esiti inattesi porta la domenica ad avere degli AR
leggermente maggiori rispetto al turno infrasettimanale. Il motivo di questo potrebbe
essere spiegato con il fatto che lattenzione che richiama un turno domenicale risulti
maggiore, in quanto da sempre la domenica il giorno dedicato al campionato di calcio,
a differenza di un turno infrasettimanale che presente da non molti anni.
95
Detto questo per, le differenze tra i rendimenti dei due turni, seppur presenti, non sono
probabilmente statisticamente diverse da zero; da questo possiamo capire come, anche
in questa situazione, le spiegazioni che possiamo dare sono le stesse che si sono date per
i risultati generati dallanalisi sul campione intero, ovvero che ormai il settore calcistico,
essendo attivo tutta la settimana, porta anche gli investitori a comportarsi di
conseguenza.
Da questo studio sui risultati inattesi si passato poi ad un approfondimento dello stesso
analizzandolo per campionato; questo ci ha permesso di capire anche le differenze
comportamentali che ci sono tra i vari paesi.
Per quanto riguarda i volumi il dato sicuramente sorprendente riguarda il titolo del
Borussia Dortmund; come gi detto in Germania non esistono veri e propri turni
infrasettimanali, ma bens anticipi del venerd sera, quindi disputati a borsa chiusa, e per
questo analizzati con il giorno 0 che coincide con il luned seguente. Dai grafici relativi
ai singoli volumi della squadra tedesca, notiamo come le partite infrasettimanali
comportino un volume anomalo maggiore rispetto al volume del turno domenicale.
In Inghilterra ed in Italia invece i volumi anomali sia domenicali che infrasettimanali
non sono particolarmente elevati; la motivazione di tutto ci potrebbe essere che da
sempre i tifosi inglesi e quelli italiani sono caratterizzati da un fortissimo attaccamento
al club, quasi viscerale, il quale potrebbe portare gli stessi tifosi ad acquistare titoli
detenendoli per lunghissimi periodi, proprio a dimostrazione ulteriore del loro
attaccamento al club. Questo spiegherebbe come indipendentemente dal turo di
campionato e dal risultato raggiunto, gli investitori risultino particolarmente inattivi.
Per quanto concerne i rendimenti, degni di nota sono sicuramente quelli del Borussia
Dortmund, i quali hanno dei valori che tendono a migliorare in presenza del turno
infrasettimanale.
La spiegazione a mio avviso maggiormente attendibile che gli investitori tedeschi,
attenendosi alle teorie dellattention grabbing citate precedentemente, tendono ad essere
maggiormente concentrati durante la settimana generando le variazioni di rendimento
che si sono viste. Coerentemente con questa teoria nel week end notiamo come
lattenzione tenda a diminuire.
96
Un'altra spiegazioni che per si potrebbe dare, che in questo studio si sono presi i
risultati raggiunti sul campo, ma essendo societ quotate molto probabile che durante
la settimana vengano emessi dei comunicati che vadano ad influenzare i rendimenti.
Un ulteriore spiegazione che non mi sento di escludere, relativa al fatto che, durante la
settimana gli investitori del Borussia Dortmund possano seguire il titolo, analizzarlo e
valutarlo accumulando un attenzione che tende a sfociare al termine della loro settimana
lavorativa, ossia il venerd sera; cosa che non accade con le partite giocate nel fine
settimana
proprio
perch
lattenzione
in
quei
giorni
tende
diminuire,
97
Bibliografia:
Abraham A. And Ikenberry David L., The Individual Investor And The Weekend Effect,
Journal Of Financial And Quantitative Analysis Vol. 29, No. 2, June 1994
Ashton J. K., Gerrardy B. And Hudson R., Economic Impact Of National Sporting
Success: Evidence From The London Stock Exchange, Applied Economics Letters,
2003, 10, 783785
Ashton J. K., Gerrard B. And Hudson R., Do National Soccer Results Really Impact On
The Stock Market?, Applied Economics, 2011, 43, 37093717
Barber Brad M., Odean Terrance, All That Glitters: The Effect Of Attention And News
On The Buying Behavior Of Individual And Institutional Investors, The Review Of
Financial Studies/ V 21 N 2 2008
Barber Brad M., Odean Terrance, Zheng Lu, Out Of Sight, Out Of Mind: The Effects Of
Expenses On Mutual Fund Flows, Journal Of Business, 2005, Vol. 78, No. 6
Benkraiem Ramzi, Le Roy Frdric, Louhichi Wal, Sporting Performances And The
Volatility Of Listed English Football Clubs, International Journal Of Sport Finance,
2011, Vol. 6, Pages 283-297
Bernile Gennaro And Lyandres Evgeny, Understanding Investor Sentiment: The Case
Of Soccer, Financial Management, Summer 2011, Pages 357 380
Brooks Raymond M., Hongshik Kim, The Individual Investor And The Weekend Effect:
A Reexamination With Intraday Data, The Quarterly Review Of Economics And
Finance, Vol. 37, No. 3, Fall 1997, Pages 725-737
98
Demir Ender And Danis Hakan, The Effect Of Performance Of Soccer Clubs On Their
Stock Prices: Evidence From Turkey, Emerging Markets Finance & Trade, September
October 2011, Vol. 47, Supplement No. 4, Pp. 5870.
Edmans Alex, Garcia Diego, And Norl yvind, Sports Sentiment And Stock Returns,
The Journal Of Finance, Vol. LXII, No. 4, August 2007
Egon Franck, Erwin Verbeek.F And Stephan Nesch, Sentimental Preferences And The
Organizational Regime Of Betting Markets, Southern Economic Journal 2011, 78(2),
502-518
Ferretti Riccardo, Vignudini Marco, Lattention Grabbing Non Funziona La Domenica?
Attention Grabbing Effects In The Italian Financial Press, Finanza Bancaria N. 11/2010
Frau Alberto, Prima Adozione Degli Ias-Ifrs Nelle Societ Di Calcio Quotate In Borsa,
Rivista Italiana Di Ragioneria E Di Economia Aziendale - Luglio - Agosto 2007
French Kenneth R, Stock Returns And The Weekend Effect, Journal Of Financial
Economics 8 (1980) 55-69 8 North-Holland Publishing Company
Gerlach Jeffrey R., International Sports And Investor Sentiment: Do National Team
Matches Really Affect Stock Market Returns?, Applied Financial Economics, 2011, 21,
863880
99
Han Chan Su, Leung Wai-Kin, Wang Ko, Investors On The Monday Seasonal, Journal
Of Business, 2004, Vol. 77, No. 4
Kamara A., New Evidence On The Monday Seasonal In Stock Returns, Journal Of
Business, 1997, Volume 70 N 1
Kerl Alexander G. And Walter Andreas, The Usual Suspects: The Effects Of Attention
On Journalistsstock Recommendations, Applied Financial Economics Letters, 2008, 4,
97101
Khaled Mohammed S., Keef Stephen P., A Note On The Turn Of The Month And Year
Effects In International Stock Returns, The European Journal Of Finance, Vol. 18, No.
6, July 2012, 597602
Kleina Christian, Zwergelb Bernhard And Fock J. Henning, Reconsidering The Impact
Of National Soccer Results On The FTSE 100, Applied Economics, 2009, 41, 3287
3294
Kohers G., Kohersy N., Pandeyz V.And. Kohers T, The Disappearing Day-Of-TheWeek Effect In The Worlds Largest Equity Markets, Applied Economics Letters, 2004,
11, 167171
Lakonishok Josef And Levi Maurice, Weekend Effects On Stock Returns: A Note, The
Journal Of Finance, Vol. Xxxvii, No. 3, June 1982
Lakonishok Josef And Maberly Edwin, The Weekend Effect: Trading Patterns Of
Individual And Institutional Investors, The Journal Of Finance,Vol. XLV, No. 1, March
1990
100
Liano Kartono And Gup Benton E., The Day Of The Week End Effect In Stock Returns
Over Business Cycles, Financial Analysts Journal, Luglio Agosto 1989
Maberly Edwin D., Eureka! Eureka! Discovery Of The Monday Effect, Belongs To The
Ancient Scribes, Financial Analysts Journal, September-October 1995
Malaric Roman, Katic Tomislav And Sabolic Dubravko, The Market Efficiency Of The
Soccer Fixed Odds Internet Betting Market, Applied Economics Letters, 2008, 15, 171
174
Betting, Journal Of
Renneboog Luc And Vanbrabant Peter, Share Price Reactions To Sporty Performances
Of Soccer Clubs Listed On The London Stock Exchange And The Aim, Center For
Economic Research No. 2000-19 February 2000
Rystrom D. S. And Benson E.D., Investor Psychology And The Day Of The Week
Effect, Financial Analysts Journal, September/October 1986
Sias Richard W. And Starks Laura T., The Day-Of-The-Week Anomaly; The Role Of
Institutional Investors, Randal Analysts Journal, May-June 1995
101
Stadtmann Georg, Frequent News And Pure Signals: The Case Of A Publicly Traded
Football Club, Scottish Journal Of Political Economy, Vol. 53, No. 4, September 2006
Wiley Jonathan A. & Zumpano Leonard V., Institutional Investment And The Turn-OfThe-Month Effect: Evidence From REITs, Published Online: 31 January 2008, Springer
Science + Business Media
Zuber Richard A., Yiu Patrick, Reinhold B., Lambc P. And Gandara John M., Investor
Fans? An Examination Of The Performance Of Publicly Traded English Premier
League Teams, Department Of Economics, University, Applied Financial Economics,
2005, 15, 305313
www.calciatori.com
www.figc.it
www.ilsole24ore.it
www.ilfattoquotidiano.it
www.trucheck.it
www.lenovae.it
www.mornigstar.it
www.wikipedia.it
102