FINANZIAMENTI UE
FINANZIAMENTI
NAZIONALI
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25
30
39
FINANZIAMENTI
REGIONALI
46
51
IL CASO PRATICO
55
59
3
n. 7/2014
SOMMARIO
CASI E SOLUZIONI
POLITICHE
COMUNITARIE
DAL WEB
Finanziamenti camerali
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FINANZIAMENTI UE
logica dintervento;
indicatori;
fonti di verifica;
precondizioni (ipotesi).
Il Quadro Logico consiste in una tabella o matrice, composta da quattro colonne e, nel
formato base, quattro righe. Nelle colonne sindividua cio` che il progetto intende realizzare,
si chiariscono i rapporti causali e si specificano le condizioni e le incertezze che esulano dal
controllo della gestione diretta del progetto (Logica dIntervento, Indicatori Verificabili, Fonti
di Verifica, Pre-Condizioni). Nelle righe ci si riferisce alla misurazione degli effetti del progetto definiti con indicatori-chiave e mezzi di verifica, e alle risorse utilizzate (Obiettivi
Generali, Obiettivo Specifico del Progetto, Risultati ed Attivita`).
Gli obiettivi precedentemente individuati, ma che non sono stati inseriti nella logica dellintervento, rappresentano obiettivi al di fuori del controllo del progetto. Diventano cioe`
Precondizioni esterne al progetto, da tenere sempre presenti: perche il progetto abbia
successo, infatti, anche questi obiettivi dovranno realizzarsi.
Costruzione
della logica
dellintervento 1
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FINANZIAMENTI UE
Prima di entrare nel dettaglio, e` necessaria una precisazione in merito al Quadro Logico:
non si tratta di uno strumento in grado di per se di garantire la bonta` del progetto, ma di un
approccio che evidenzia in maniera trasparente le connessioni logiche tra: Attivita`, Risultati,
Obiettivo Specifico e Obiettivi Generali, che va riesaminato e corretto progressivamente che
il progetto si sviluppa e le circostanze cambiano. Pertanto, il Quadro Logico non va utilizzato
in maniera meccanica, ma piuttosto in maniera dinamica, come sostegno al ragionamento,
come struttura guida alla progettazione ed al budget.
Non si tratta di riempire semplicemente le caselle della matrice al momento della progettazione, bens` garantire un approccio che mette al centro aspettative e modalita` di
soddisfazione degli attori principali, che, riuniti nella fase danalisi, discutono di problemi,
obiettivi (ordinandoli secondo una scala dimportanza) e strategie. Il Quadro Logico fornisce
uno strumento di controllo della logica interna della bozza di progetto, che assicuri che le
Attivita`, i Risultati e gli Obiettivi siano interconnessi, identificate le condizioni ed i possibili
rischi che possono influenzare la fattibilita` e specificati gli indicatori e le fonti dinformazione,
che saranno usati per il Monitoraggio e la Valutazione. Mentre nella macrofase di analisi
(articolo precedente, Guida alla fatturazione, n. 6/2014, p. 5), si e` condotta unanalisi
generale della situazione, prescindendo da qualsiasi decisione sullintervento che si desidera mettere in atto, in questa fase il progettista, o gruppo di progetto, opera scelte inerenti
il progetto vero e proprio. Il primo step della macrofase di definizione del progetto e`, infatti,
la scelta degli ambiti dintervento. Lobiettivo di questa fase e` stabilire, sulla base della
identificazione degli ambiti di intervento (clustering) precedentemente effettuata, quali
gruppi di obiettivi faranno parte del progetto e quali, invece, saranno tralasciati (IN e
OUT). Gli obiettivi selezionati dallAlbero degli Obiettivi per essere inclusi nel progetto sono
trasposti nella prima colonna della matrice: essi definiscono la Logica dIntervento del
progetto. E` importante, in questa prima fase, essere certi di distinguere correttamente i
livelli degli obiettivi:
Livelli
degli obiettivi
Obiettivi Generali: sono quelli che descrivono i benefici di lunga durata per i gruppi
beneficiari e benefici piu` generali per altri gruppi e che connettono il programma alle
politiche regionali/settoriali dellUE;
Obiettivo Specifico: riguarda il problema focale da risolvere nellambito del singolo
progetto e si definisce in termini di benefici che il gruppo destinatario deve ricevere dal
progetto come risultato delluso dei servizi forniti dal programma;
Risultati Attesi: i servizi che il progetto deve offrire al gruppo destinatario scelto. Per
assicurare la pertinenza dei Risultati, lAnalisi delle Problematiche deve avere identificato
una domanda di servizi da parte del gruppo beneficiario che possono essere offerti dal
programma;
Attivita`: le modalita` con cui i beni e i servizi saranno distribuiti nellambito del progetto.
Una chiave per usare il Quadro Logico con successo e` capire il significato delle sue definizioni in termini operativi ed in particolare il rapporto tra Risultati Attesi e Obiettivo Specifico.
Obiettivo Specifico
Un elemento della logica dintervento e` che deve essere stabilito un solo Obiettivo Specifico. Sviluppare un progetto intorno a piu` di un Obiettivo Specifico significherebbe ideare un
progetto eccessivamente complesso, con conseguenti problemi di gestione. Obiettivi di
progetto multipli possono ugualmente indicare poca chiarezza o contraddizioni interne.
Rendere chiaro lObiettivo Specifico e accordarsi su di esso e` fondamentale per una buona
progettazione. Una volta definito, in accordo con gli attori coinvolti, un unico Obiettivo
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FINANZIAMENTI UE
Specifico, gli obiettivi che ne sono un sottogruppo possono anche essere trascritti dallAlbero dei Problemi alla Matrice del Quadro Logico. Al riguardo, e` opportuno approfondire le
modalita` di utilizzo del Quadro Logico nella fase di progettazione vera e propria. Per
costruire il Quadro Logico di una proposta progettuale e` necessario leggere o rileggere
con attenzione la proposta, cercando di capire quali siano, secondo lo schema sopraindicato, le attivita`, i risultati, lo scopo del progetto e gli obiettivi generali. E` molto probabile che
non tutti i livelli del Quadro Logico siano definiti in modo esplicito nella proposta, anche
perche non tutte le proposte progettuali sono impostate secondo questo schema. E` molto
probabile, per esempio, che le attivita` e gli obiettivi generali siano facilmente ricavabili dal
documento, mentre i risultati e lo scopo del progetto possano essere formulati in modo
sfumato o addirittura non essere menzionati affatto, per lo meno, non dal punto di vista dei
beneficiari. Qualora cio` avvenga, il Quadro Logico che si costruira` potra` contenere alcune
caselle vuote. Cio` non costituisce affatto un problema, anzi, queste caselle vuote permetteranno ai partner di riflettere meglio sulla logica del progetto e di condividere in modo
piu` chiaro i suoi elementi essenziali. E` opportuno, quindi, ripercorrere insieme ai partner la
matrice del Quadro Logico, seppur incompleta, dal basso verso lalto, verificando sempre
che le formulazioni (ricavate dalla proposta progettuale) siano comprese e condivise dai
partner. Se uno dei livelli della matrice e` vuoto, si puo` scendere al livello precedente e
sollecitare una discussione sugli effetti che questo potrebbe avere secondo i partner.
Questo lavoro potra` portare anche a una diversa e migliore definizione di azioni e obiettivi
del progetto. E` necessario, tuttavia, fare attenzione che questa revisione o modifica non
stravolga il progetto cos` come esso e` stato presentato ed approvato. Se si determina
effettivamente la necessita` di addivenire a una proposta progettuale diversa, sara` opportuno che i partner formalizzino questa nuova impostazione, eventualmente ridefinendo con
lente finanziatore gli aspetti contrattuali. Il Quadro Logico e` una matrice di progettazione
molto utile per definire in maniera chiara i diversi elementi di un intervento progettuale e
per visualizzarli in modo efficace, favorendo, quindi, anche una riflessione comune sul
progetto. E` frequente, infatti, nelle organizzazioni complesse che i singoli esperti e progettisti diano significati diversi agli stessi termini. Si pensi, per esempio, a come puo` essere
inteso e usato in modo diverso il termine obiettivo o risultato o indicatore, senza che
nessuno abbia torto o ragione: quel che necessita e` una convenzione logica e terminologica che stabilisca in modo condiviso il significato di una specifica terminologia. La
logica dintervento e` articolata in quattro livelli, legati tra loro da un rapporto di causa-effetto
in senso verticale, dal basso verso lalto, secondo il quale, le attivita` portano ai risultati, i
risultati conducono al raggiungimento dello scopo del progetto e lo scopo contribuisce al
raggiungimento degli obiettivi generali.
I 4 livelli
della logica
dintervento
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FINANZIAMENTI UE
Se i risultati sono forniti e le condizioni (ipotesi) avverate, allora lobiettivo del progetto sara`
conseguito. Una volta definito lAlbero dei Problemi, lAlbero degli Obiettivi e le relative
strategie, si arriva alla scelta dellobiettivo del progetto: un progetto puo` avere un solo
Obiettivo specifico. Selezionato lObiettivo specifico e la strategia che si intende mettere
in campo per il conseguimento di tale Obiettivo, dovranno essere nuovamente analizzate le
relazioni mezzi-fini, incorporando al contempo nel logframe i Risultati e le Attivita`. Gli
obiettivi precedentemente individuati, ma che non sono stati inseriti nella logica dellintervento, rappresentano obiettivi al di fuori del controllo del progetto. Diventano cioe` Precondizioni esterne al progetto, da tenere sempre presenti: perche il progetto abbia successo,
infatti, anche questi obiettivi dovranno realizzarsi. Procedendo con la costruzione della
logica dellintervento, si avra`, quindi:
Costruzione
della logica
dellintervento 2
Da cui:
Per ciascuno dei quattro livelli della matrice Quadro Logico, che insieme rappresentano la
logica di intervento del progetto, si identificano gli indicatori di raggiungimento, detti anche
indicatori oggettivamente verificabili (IOV) per obiettivi e risultati attesi e le rispettive fonti
di verifica, ovvero le fonti presso le quali reperire i dati ad essi relativi e soprattutto le ipotesi,
definibili come quei fattori o condizioni esterni al progetto, ma importanti per raggiungere i
risultati e gli obiettivi del progetto. Per comprendere limportanza degli indicatori di progetto,
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occorre pensare che il progetto consuma delle risorse e per questo necessita di elementi
conoscitivi adatti per valutare se e in che misura:
tali risorse sono state impiegate correttamente (efficienza);
il progetto ha conseguito i risultati che si era prefisso (efficacia);
si e` prodotto un cambiamento di breve (esito) e lungo (impatto) periodo sulla
situazione problematica iniziale.
Una valutazione positiva si riflettera` poi nelle scelte successive dellente erogatore dei
finanziamenti, per quanto riguarda le strategie di allocazione delle risorse nonche sulla
credibilita` dei soggetti proponenti: un progetto ben riuscito rappresenta un biglietto da
visita molto importante per altre richieste di finanziamento.
La scelta degli indicatori e` sempre delicata: termini troppo generici possono dare limpressione di non avere le idee chiare sulle conseguenze concrete delle azioni proposte, il che
comporterebbe una valutazione negativa dellintero progetto; termini troppo specifici, daltro canto, rischiano di essere vincolanti al di la` delle stesse possibilita` dei soggetti responsabili per la realizzazione delle attivita`.
Esemplificazione
pratica
1. oggettivi;
2. verificabili,
e quindi confrontabili nel momento in cui vengono utilizzati da operatori diversi, seppure
questa peculiarita` tende a sfumare nel momento in cui si misurano dati quantitativi piuttosto che qualitativi.
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FINANZIAMENTI UE
A seconda del tipo di obiettivo che si va a verificare, possono costruirsi indicatori diversi:
results: indicatori di output che misurano cio` che e` stato effettivamente prodotto dal
progetto (beni e servizi);
project purpose: indicatori di outcome che misurano il beneficio ricevuto dai gruppi
target;
overall objective: indicatori di impact che valutano limpatto del progetto, in particolare
sulle politiche dellUE.
Si possono poi analizzare in dettaglio tutti gli indicatori utilizzabili allinterno del progetto
raggruppandoli per tipologia:
Indicatori di realizzazione finanziaria, che segnalano lavanzamento della spesa prevista
per la realizzazione dellobiettivo o dellintervento, come, ad esempio, % di impegni sugli
stanziamenti disponibili (ovvero capacita` di impegno); % di pagamenti sulla massa
spendibile (ovvero capacita` di spesa) o velocita` di smaltimento dei residui passivi (=
pagamento in conto residui / residui iniziali per 100);
Indicatori di realizzazione fisica, che indicano il volume dei prodotti e dei servizi erogati,
come, ad esempio, il numero di beneficiari di uno specifico intervento o di unarea di
intervento, il numero di utenti di un dato servizio, lammontare degli interventi completati
(tipicamente per le infrastrutture, ad esempio, km. di strade o banchine costruite, ecc.), il
numero di nuovi accordi stipulati per una data finalita`, il numero di ispezioni completate
(eventualmente pesate per grado di complessita` dellispezione);
Indicatori di risultato (output), che indicano lesito piu` immediato del programma di
spesa, come, ad esempio, la % di beneficiari di uno specifico intervento o di unarea di
interventi sulla popolazione di riferimento (ad esempio, % di imprese che hanno ricevuto un dato incentivo; % di personale che ha fruito di occasioni di formazione in
servizio; % di alunni che fruiscono del tempo pieno;% di cittadini eligibili che fruiscono
della social card, ecc.), % di utenti di un dato servizio (ad esempio, % di visitatori paganti
su visitatori non paganti degli istituti statali di antichita` e di arte con ingresso a pagamento; ecc.), che misurano la qualita` di un dato servizio (ad esempio, tempo medio di attesa
per lespletamento dei procedimenti giudiziari; tempo medio di attesa per rilascio di
documentazione/visti/certificati/ autorizzazioni; indice di affollamento delle carceri; livello di gradimento del servizio rilevato con strumenti di customer satisfaction, ecc.);
Indicatori di impatto (outcome), che indicano limpatto che il programma di spesa,
insieme ad altri enti e a fattori esterni, produce sulla collettivita` e sullambiente. Tali
indicatori sono caratterizzati da forti interdipendenze con fattori esterni, come, ad esempio, % di variazione degli incidenti stradali, % di variazione delle emissioni inquinanti
nellaria, nellacqua, nel suolo, % di rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata sul totale
dei rifiuti urbani, % di famiglie sotto la soglia di poverta`, % di energia elettrica prodotta da
fonti rinnovabili sul totale.
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Ipotesi (condizioni)
Rapporto Risultati
Attesi/Obiettivo
Specifico
Una chiave per usare il Quadro Logico con successo e` comprendere il significato delle sue
definizioni in termini operativi ed in particolare il rapporto tra Risultati Attesi e Obiettivo
Specifico.
Lesistenza delle ipotesi scaturisce dalla considerazione che gli interventi progettuali, spesso
per mancanza di risorse o di competenza degli attori, non possono operare in piu` settori
allo stesso tempo. Questo fa s` che per raggiungere certi obiettivi cosiddetti finali, il progetto
debba appunto ipotizzare che altre condizioni, assolutamente esterne e indipendenti dal
progetto, si verifichino.
Un semplice esempio puo` aiutare a chiarire il punto: i progetti formativi per i disoccupati
sono finalizzati ad aumentare loccupazione di costoro; tuttavia, affinche questo obiettivo sia
raggiunto, questi progetti fanno implicitamente conto sullipotesi che altre condizioni (ad
esempio, costo del lavoro per le imprese ridotto, domanda di determinati beni o servizi in
crescita, ecc.) si verifichino, ma in modo del tutto indipendente dal progetto di formazione.
Gli obiettivi che rimangono fuori dalla Strategia selezionata e che non sono inclusi nella
Logica dIntervento scelta, sono le condizioni del progetto (dette anche ipotesi).
Le Condizioni sono quegli obiettivi ed altri fattori esterni che hanno uninfluenza sulla
realizzazione e la sostenibilita` nella lunga durata del progetto, che rimangono fuori dallambito di controllo del progetto specifico. Queste Condizioni devono essere soddisfatte perche il progetto sia un successo. Nella matrice Quadro Logico, le Condizioni sono collocate
nella quarta colonna (ipotesi). Sviluppare un progetto intorno a piu` di un Obiettivo Specifico
significherebbe ideare un progetto eccessivamente complesso, con conseguenti problemi
di gestione: obiettivi di progetto multipli possono indicare poca chiarezza o contraddizioni
interne.
Rendere chiaro lObiettivo Specifico e accordarsi su di esso e` fondamentale per una buona
progettazione. Una volta definito, in accordo con gli attori coinvolti, un unico Obiettivo
Specifico, gli obiettivi, che ne sono un sottogruppo, possono anche essere trascritti dallAlbero dei Problemi alla matrice del Quadro Logico.
Per identificare i beneficiari, e` utile chiedersi per risolvere i problemi di chi, si deve fare
questo progetto?. Lo scopo (obiettivo specifico) del progetto, nellalbero degli obiettivi, e`
quellobiettivo che esprime in modo il piu` possibile chiaro e concreto un beneficio per i
beneficiari e che e` di norma situato al livello gerarchico immediatamente superiore al piu`
alto (o ai piu` alti) degli obiettivi compresi negli ambiti di intervento prescelti. Stabilito lo
scopo del progetto, si individuano gli obiettivi generali. Questi si situano nellAlbero degli
Obiettivi nei livelli superiori allo scopo del progetto.
Per quanto attiene ai risultati del progetto, questi, di norma, seguono, nellalbero degli
obiettivi, il livello gerarchico immediatamente inferiore allo scopo del progetto. I risultati
devono pero` appartenere, alle aree IN del progetto (cioe` a quelle in cui si vuole intervenire), cos` definite durante la fase di scelta degli ambiti di intervento. Quegli obiettivi che,
nellalbero, portano allo scopo del progetto, ma appartengono ad aree OUT (quelle in cui
non si vuole intervenire), vengono semplicemente considerate, per il momento, condizioni esterne.
Le condizioni del progetto possono passare attraverso un semplice ma efficace algoritmo di
analisi del rischio, che permette di collocarle nella loro corretta posizione: o vengono tolte
dal Quadro Logico in quanto non importanti o vengono definitivamente considerate ipotesi
o vengono identificate come ipotesi-killer, con due possibili conseguenze; in questo caso: o
non si procede ulteriormente nella progettazione perche il progetto non raggiungera` i suoi
obiettivi o si introduce quella condizione prima esterna come interna, come risultato o
attivita` del progetto.
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FINANZIAMENTI UE
Algoritmo
di analisi
del rischio
Lo schema seguente mostra come potrebbe apparire il Quadro Logico completato del
progetto fin qui preso ad esempio. Alcuni aspetti da evidenziare sono:
la riformulazione dei tre elementi dellObiettivo Specifico (ovvero Riduzione del tasso
di infezione di neonati e bambini; Riduzione del numero di complicazioni alla nascita;
Riduzione del tasso di infezione post-parto e neo-natale) in ununica componente;
inclusione come Condizioni degli obiettivi relativi alla nutrizione, i quali saranno trattati
in un altro progetto;
aggiunta di unattivita`, la formazione del personale sulla raccolta e sullanalisi dei dati,
per rafforzare la capacita` istituzionale di monitoraggio e di valutazione;
inclusione di una precondizione da soddisfare prima dellapprovazione del finanziamento.
Il logframe completo ci fornisce un sommario conciso degli obiettivi del progetto, delle fonti
di informazione e degli indicatori per misurarne i progressi, dei rischi e delle condizioni
principali che possono influenzare il raggiungimento degli obiettivi.
Logframe
completo
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FINANZIAMENTI UE
Piano di lavoro
Una volta definita la dinamica dellintervento, per ciascun risultato che si intende raggiungere, si dovranno individuare le specifiche attivita` che ad esso conducono. In questa fase,
occorre poi descrivere metodologia e approccio con cui verranno raggiunti gli obiettivi. In
particolare, viene innanzi tutto descritta la scomposizione gerarchica delle attivita`, denominata Work Break-Down Structure (WBS), con lidentificazione, ai vari livelli, dei diversi
pacchetti di lavoro" Work-Package (WP).
Pacchetti
di lavoro
Fase/intervento
Cod. WBS
........
WP1
........
WP2
WP..
........
WPn
I work packages (WP) sono formati da specifiche attivita`, per ciascuna delle quali, si
stabilisce la richiesta di risorse e la loro disponibilita`, la durata e i nessi causali e si stimano
i costi e si classificano al livello piu` alto di una struttura ad albero le principali attivita` del
progetto, scendendo via via ai livelli successivi con ulteriori suddivisioni. E` preferibile una
breve introduzione su come si intende dividere il lavoro in work packages e come questi
sono connessi tra loro da interdipendenze. Ogni WP viene sempre assegnato ad un Work
Package Leader, che e` responsabile dellassegnazione dei compiti (tasks) allinterno del
suo pacchetto di lavoro. Per ogni WP e` necessario indicare gli obiettivi, le attivita`, il tempo
richiesto da ogni attivita`, le risorse impiegate, il costo, il partner responsabile, le pietre miliari
o milestones e le consegne o deliverables. I WP, preferibilmente, non devono estendersi
temporalmente per tutta la durata del progetto ed il numero dei WP deve essere appropriato alla complessita` del lavoro ed al progetto ed e` meglio non mettere troppe sottoattivita` (tasks) nello stesso WP, mentre, invece, e` preferibile avere piu` WP. Vanno poi
identificati in modo coerente i partner coinvolti ed e` preferibile una grande collaborazione
tra piu` partner nei singoli WP, valutando attentamente le persone/mese da allocare, visto
che il costo del personale e`, di norma, la voce di costo maggiore del progetto. Ogni WP
viene raggruppato per attivita` omogenee, dimensioni comparabili, obiettivo chiaramente
definito, contributo al progetto complessivo, relazione con altri WP.
WP: principali
caratteristiche
Work
Package
Nr. (1)
Work
Package
title
Type of
Activity
(2)
Lead
partic.
Nr. (3)
Lead
partic.
short
name
Management
MGT
XX
Person
Month
(4)
Start
Month
(5)
End
Month
36
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FINANZIAMENTI UE
Deliverable:
principali
caratteristiche
Del. nr.
(1)
1.1
Deliverable name
Yearly scientific and
administrative report
WP
no.
Nature
(2)
Dissemination
level (3)
Delivery date
(proj month)
(4)
CO
12, 24, 36
(1) Deliverable numbers in order of delivery dates. Please use the numbering convention
<WP number>.<number of deliverable within that WP>
(2) Please indicate the nature of the deliverable using one of the following codes: R =
Report, P =Prototype, D = Demonstrator, O = Other
(3) Please indicate the dissemination level using one of the following codes: PU = Public,
PP =Restricted to other programme participants + UE), RE = Restricted to a group
specified by the consortium + UE), CO = Confidential, only for members of the consortium
+ UE
[4] Measured in months from the project start date (month 1)
Ogni WP prevede, di norma, dei momenti specifici in cui vengono ottenuti risultati maggiori
che fungono da basi per la fase di lavoro successiva, o punti di controllo dove sono
necessarie decisioni. Esse vengono definite milestones, ovvero pietre miliari.
Milestone:
principali
caratteristiche
Milestone
number
Milestone
name
Work package(s)
involved
Expected date
(1)
Means of
verification (2)
1.1
Progress
assessment
WP1
12
Internal reports
and project
meetings
(1) Measured in months from the project start date (month 1).
(2) Show how both the participants and the Commission can check that the milestone has
been attained. Refer to indicators if appropriate.
Il Diagramma di GANTT o cronoprogramma rappresenta, invece, su scala temporale, levoluzione del progetto, specificando, per ogni attivita`, la data di inizio e di fine e la durata. E` il
mezzo piu` visuale per verificare la realizzazione dei WP con le milestones previste e gli
output (deliverables). Esso rappresenta anche un riferimento per il controllo dellavanza-
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI UE
mento, linserimento di eventi o date chiave (milestones). Ogni barra rappresenta unattivita`. La lunghezza di ognuna di esse e` proporzionale alla durata dellattivita` che rappresenta
e viene collocata sulla scala temporale in rappresentanza dellattivita` stessa. Le barre possono sovrapporsi durante il medesimo arco temporale, ad indicare la possibilita` dello
svolgimento in parallelo di alcune delle attivita`. Lo scopo di questa rappresentazione e` la
definizione delle cose da fare in una certa quantita` di tempo.
Di norma, viene sempre inserito nel progetto un cronoprogramma delle attivita` (GANTT),
come quello riportato di seguito.
Cronoprogramma
delle attivita`
(GANTT)
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI UE
Sviluppo economico
Aiuti di Stato:
nuovo regolamento generale
di esenzione per categoria
di Bruno Pagamici - Dottore commercialista, Revisore legale, Pubblicista - Studio Pagamici, Macerata
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI UE
5) aiuti per la cultura e la conservazione del patrimonio culturale, compresi gli aiuti per
audiovisivi;
6) aiuti per lo sport e le infrastrutture ricreative multifunzionali;
7) aiuti agli investimenti per le infrastrutture;
semplificazione: con le nuove regole sono state chiarificate e semplificate notevolmente le condizioni che gli aiuti di Stato devono soddisfare per beneficiare dellesenzione.
Controlli ex post
a finalita` regionale;
alle PMI sotto forma di aiuti agli investimenti;
al funzionamento e accesso delle PMI ai finanziamenti;
per la tutela dellambiente;
a favore di ricerca, sviluppo e innovazione;
alla formazione;
allassunzione e alloccupazione di lavoratori svantaggiati e di lavoratori con disaper rimediare ai danni causati da alcune categorie di disastri ambientali;
a carattere sociale per i trasporti a favore di residenti in aree remote;
per le infrastrutture a banda larga;
la cultura e la conservazione del patrimonio culturale;
per le infrastrutture sportive e ricreative multifunzionali;
per le infrastrutture locali.
1) agli aiuti concessi nel settore della pesca e dellacquacoltura, di cui al Regolamento
(CE) n. 104/2000 del Consiglio UE, fatta eccezione per gli aiuti alla formazione, gli aiuti
per laccesso delle PMI ai finanziamenti, gli aiuti alla ricerca e sviluppo, gli aiuti allinnovazione a favore delle PMI e gli aiuti a favore dei lavoratori svantaggiati e dei lavoratori
con disabilita`;
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI UE
2) agli aiuti concessi nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, ad eccezione per la compensazione per i sovraccosti diversi dai costi di trasporto nelle regioni
ultraperiferiche, gli aiuti al finanziamento del rischio, gli aiuti alla ricerca e sviluppo, gli aiuti
allinnovazione a favore delle PMI, gli aiuti per la tutela dellambiente, gli aiuti a favore dei
lavoratori svantaggiati e dei lavoratori con disabilita`;
3) agli aiuti concessi nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti
agricoli se limporto dellaiuto e` fissato sulla base del prezzo o della quantita` di tali
prodotti acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese in questione o se laiuto e` subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a
produttori primari;
4) alle seguenti categorie di aiuti a finalita` regionale:
aiuti a finalita` regionale a favore di attivita` nel settore siderurgico, nel settore del
carbone, nel settore della costruzione navale, nel settore delle fibre sintetiche, nel settore
dei trasporti e nel settore dellenergia;
aiuti a finalita` regionale sotto forma di regimi destinati a settori specifici di attivita`
economica (i regimi che riguardano le attivita` turistiche, le infrastrutture a banda larga
o la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli non sono considerati
destinati a settori specifici di attivita` economica);
aiuti a finalita` regionale sotto forma di regimi che compensano i costi di trasporto delle
merci prodotte nelle zone scarsamente popolate o nelle regioni ultraperiferiche, i quali:
i) favoriscono attivita` legate alla produzione, alla trasformazione e alla commercializzazione dei prodotti elencati nellallegato I del trattato; o
ii) favoriscono le seguenti attivita`: agricoltura, silvicoltura e pesca, estrazione e scavo di
minerali e fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata; o
iii) favoriscono il trasporto di merci mediante condutture;
aiuti individuali agli investimenti a finalita` regionale a favore di un beneficiario che, nei
2 anni precedenti la domanda abbia chiuso la stessa o unanaloga attivita` nel SEE o che,
al momento della domanda di aiuti, abbia concretamente in programma di cessare
lattivita` entro 2 anni dal completamento dellinvestimento iniziale oggetto dellaiuto nella
zona interessata;
aiuti a finalita` regionale al funzionamento concessi alle imprese la cui attivita` principale
figura tra quelle definite alla sezione K Attivita` finanziarie e assicurative o alle imprese
che esercitano attivita` intragruppo e le cui attivita` principali rientrano nelle classi 70.10
Attivita` di sedi centrali o 70.22, Altre attivita` di consulenza amministrativo-gestionale,
della classificazione statistica delle attivita` economiche NACE Revisione 2;
5) ai regimi di aiuti che non escludono esplicitamente il pagamento di aiuti individuali a
favore di unimpresa destinataria di un ordine di recupero pendente per effetto di una
precedente decisione della Commissione UE, che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato interno, ad eccezione dei regimi di aiuti destinati a ovviare ai danni
arrecati da determinate calamita` naturali;
6) agli aiuti ad hoc a favore delle imprese di cui al punto precedente;
7) agli aiuti alle imprese in difficolta`, ad eccezione dei regimi di aiuti destinati a ovviare ai
danni arrecati da determinate calamita` naturali.
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI UE
Aiuti
agli investimenti
Schema di sintesi
Investimento iniziale
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI UE
Intensita` massima
di aiuto
Lintensita` dellaiuto, in equivalente sovvenzione lordo, non deve superare lintensita` massima di aiuto stabilita nella carta degli aiuti a finalita` regionale in vigore al momento in cui
laiuto e` concesso nella zona interessata.
Per i grandi progetti di investimento (ossia progetti di importo superiore a 100 milioni di
euro), sono esentati dallobbligo di notifica gli aiuti che non superano limporto dellaiuto
corretto, da calcolare secondo la seguente formula:
R 6 (A + 0,50 6 B + 0 6 C)
dove:
R e` lintensita` massima di aiuto applicabile nella zona interessata stabilita nella carta degli
aiuti a finalita` regionale in vigore alla data in cui e` concesso laiuto, esclusa lintensita` di aiuto
maggiorata per le PMI;
A e` la spesa ammissibile fino a 50 milioni di euro;
B e` la spesa ammissibile tra 50 e 100 milioni di euro;
C e` la spesa ammissibile superiore ai 100 milioni di euro.
Aiuti
al funzionamento
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FINANZIAMENTI UE
gli aiuti sono oggettivamente quantificabili ex ante sulla base di una somma fissa o del
rapporto tonnellate/chilometri o di qualsiasi altra unita` pertinente;
i costi aggiuntivi di trasporto sono calcolati sulla base del viaggio delle merci prodotte
nelle zone ammissibili dal punto di origine al punto di destinazione allinterno dello Stato
membro interessato, utilizzando il mezzo di trasporto che comporti i minor costi possibili
per il beneficiario, tenendo conto dei costi esterni connessi ai fattori ambientali;
per le regioni ultraperiferiche, i costi aggiuntivi di trasporto ammissibili possono comprendere i costi di trasporto di prodotti primari, di materie prime o di prodotti intermedi
dal luogo di produzione a localita` situate nelle regioni ultraperiferiche dove sono ulteriormente trasformati;
2) i sovraccosti di produzione e di esercizio (diversi dai costi aggiuntivi di trasporto)
sostenuti dai beneficiari stabiliti nelle Regioni ultraperiferiche, a condizione che limporto
di aiuto annuale per beneficiario non supera limporto piu` basso tra i seguenti:
il 15% del valore aggiunto lordo generato annualmente dal beneficiario nella Regione
ultraperiferica interessata;
il 25% del costo annuo del lavoro sostenuto dal beneficiario nella Regione ultraperiferica interessata.
Intensita` massima
di aiuto
Aiuti
per lo sviluppo
urbano
Lintensita` di aiuto concessa non puo` superare il 100% dei costi aggiuntivi ammissibili.
Il nuovo regolamento prevede lesenzione dalla notifica per progetti di sviluppo urbano di
importo non superiore a 20 milioni di euro e purche:
siano attuati mediante fondi per lo sviluppo urbano in zone assistite;
siano cofinanziati dai fondi strutturali e dinvestimento dellUE;
sostengano lattuazione di un approccio integrato per lo sviluppo urbano sostenibile.
Ai sensi del nuovo regolamento, per progetto di sviluppo urbano si intende un progetto di
investimento che ha le potenzialita` per sostenere lattuazione degli interventi previsti da un
approccio integrato per lo sviluppo urbano sostenibile e per contribuire al conseguimento
degli obiettivi in esso definiti, inclusi i progetti con un tasso di rendimento interno (TRI) che
puo` non essere sufficiente ad attrarre finanziamenti su una base prettamente commerciale.
Un progetto di sviluppo urbano puo` essere organizzato come finanziamento distinto in
seno alle strutture giuridiche dellinvestitore privato beneficiario o come unentita` giuridica
distinta, ad esempio, una societa` veicolo.
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI UE
Aiuti
agli investimenti
a favore delle PMI
Investimenti
ammissibili
Tali aiuti rientrano nel campo di applicazione del nuovo regolamento e, di conseguenza,
non e` necessario notificarli alla Commissione qualora laiuto corrisposto non sia superiore a
7,5 milioni di euro per impresa e per progetto di investimento.
Gli aiuti possono essere concessi a fronte di:
investimenti in attivi materiali e/o immateriali, collegati alla creazione di un nuovo
stabilimento, allampliamento di uno gia` esistente, alla diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente a seguito dellintroduzione di nuovi prodotti o alla
trasformazione radicale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente;
dellacquisizione dei cespiti direttamente connessi ad uno stabilimento, nel caso in cui
lo stabilimento sia stato chiuso o sarebbe stato chiuso qualora non fosse stato acquisito.
Gli asset devono essere acquistati da parti terze, non collegate in alcun modo con
lacquirente e la transazione deve avvenire a condizioni di mercato.
Spese ammissibili
In relazione agli investimenti, come costi ammissibili possono essere presi in considerazione alternativamente i seguenti costi:
i costi in beni materiali e immateriali;
i costi salariali relativi ai posti di lavoro direttamente creati dal progetto di investimenti,
calcolati su un periodo di 2 anni.
Intensita` di aiuto
Aiuti per la
partecipazione
delle PMI a fiere
Sono considerati compatibili gli aiuti per servizi di consulenza alle PMI quando:
laiuto non supera i 2 milioni di euro per impresa e per progetto;
lintensita` dellaiuto non eccede il 50% dei costi ammissibili previsti dal bando che
regola le condizioni di finanziamento;
la consulenza e` erogata da professionisti esterni dalle impresa;
i servizi finanziati non costituiscono un proseguimento o non fanno parte di unattivita`
continuativa prestata dal professionista, per esempio, nellambito dellordinaria consulenza fiscale, legale o di marketing prestata alla societa`.
Il nuovo regolamento copre anche aiuti per la partecipazione di PMI a fiere quando:
laiuto non supera i 2 milioni di euro per impresa e per progetto;
lintensita` dellaiuto non supera il 50% dei costi ammissibili;
come costi ammissibili sono considerati esclusivamente quelli sostenuti per noleggiare, mettere a punto e gestire lo stand nel corso della fiera.
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n. 7/2014
Aiuti per
permettere
alle PMI
di partecipare
a progetti
di Cooperazione
Territoriale
Europea
FINANZIAMENTI UE
Tali aiuti rientrano nel campo di applicazione del nuovo regolamento a condizione che:
limporto complessivo dellaiuto non sia superiore a 2 milioni di euro per impresa per
progetto;
lintensita` dellaiuto non sia superiore al 50% dei costi ammissibili, che corrispondono
ai costi sostenuti per:
1) la cooperazione organizzativa, inclusi quelli per lo staff e gli uffici, necessari per la
realizzazione del progetto;
2) i servizi di consulenza e supporto collegati al progetto di cooperazioni. Tali servizi non
devono essere continuativi o periodici o legati alla gestione ordinaria come la consulenza
fiscale, legale e la pubblicita`;
3) trasporto ed equipaggiamento.
Sono ritenuti ammissibili gli aiuti destinati ad erogare strumenti finanziari di rischio nella
forme seguenti:
equity, quasi-equity e qualsiasi forma di intervento di partecipazione al rischio dimpresa:
prestiti per ottenere capitale di rischio:
garanzie a copertura di eventuali perdite causate dagli investimenti in capitale di
rischio.
Il nuovo regolamento considera compatibili, e quindi esenti dallobbligo di notifica, gli aiuti di
importo non superiore a 15 milioni di euro per impresa.
Tali aiuti possono essere concessi esclusivamente a PMI non quotate, fino a 5 anni successivi alla loro registrazione, che non abbiano ancora distribuito profitti e che non siano
nate a seguito di una fusione.
Gli aiuti possono essere erogati sotto forma di:
prestiti a tassi di interesse agevolato, con una durata di 10 anni e per un valore
nominale fino a 1 milione di euro, elevato a 1,5 per le imprese localizzate nelle zone
c) e a 2 milioni di euro per le imprese localizzate nelle zone a);
garanzie, i cui premi non siano conformi alle condizioni di mercato, con una durata di
10 anni e con un massimo garantito fino a 1,5 milioni di euro o a 2,25 milioni per le
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI UE
imprese localizzate nelle zone c) o a 3 milioni di euro per le imprese localizzate nelle
zone a);
sovvenzioni, compresi investimenti in equity o quasi-equity, riduzione dei tassi di
interesse e dei premi di garanzia fino ad un massimo di 0,4 milioni di euro in equivalente
sovvenzione lordo, o di 0,6 milioni di euro per le imprese stabilite nelle zone c) o di 0,8
milioni di euro per le imprese stabilite nelle zone a).
I suddetti importi massimi possono essere raddoppiati per le piccole imprese innovative,
ossia le imprese che:
possono dimostrare, attraverso una valutazione eseguita da un esperto esterno, che in
un futuro prevedibile sviluppera` prodotti, servizi o processi nuovi o sensibilmente migliorati rispetto allo stato dellarte nel settore interessato e che comportano un rischio di
insuccesso tecnologico o industriale; o
i cui costi di ricerca e sviluppo rappresentano almeno il 10% del totale dei costi di
esercizio in almeno uno dei 3 anni precedenti la concessione dellaiuto, oppure, nel caso
di una start-up senza dati finanziari precedenti, nella revisione contabile dellesercizio
finanziario in corso, come certificato da un revisore dei conti esterno.
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI NAZIONALI
Sviluppo economico
La nuova operativita` del Fondo e` dunque estesa a interi portafogli di finanziamenti costituiti dai
soggetti finanziatori. Il portafoglio e` un insieme di finanziamenti, concessi a soggetti beneficiari
finali, aventi caratteristiche comuni, quali, a titolo esemplificativo, la forma tecnica utilizzata, la
durata minima e massima del finanziamento, le garanzie accessorie richieste, ecc.. Il meccanismo di funzionamento congegnato dal Comitato di Gestione del Fondo per i portafogli di
finanziamenti si sviluppa su tecniche di finanza strutturata e in particolare, utilizzando operazioni di cartolarizzazione dei crediti. Riprendendo la definizione allo scopo fornita dalla Banca
dItalia, per operazioni di cartolarizzazione si intendono le operazioni che riguardano una o piu`
attivita` per le quali si realizzi la segmentazione (tranching) del profilo di rischio di credito in
due o piu` parti (tranches) che hanno differente grado di subordinazione nel sopportare le
perdite sulle attivita` cartolarizzate. La cartolarizzazione si dice sintetica quando il trasferimento
del rischio avviene senza la cessione delle attivita`, ma attraverso lutilizzo di contratti derivati su
crediti. Rientrano tra le cartolarizzazioni sintetiche le operazioni assistite da protezione del
credito (di tipo reale o personale) che realizzano forme di segmentazione del rischio (cosiddette tranched). A questultima tipologia si rifa` la nuova operativita` del Fondo a favore dei
portafogli di finanziamenti, con una dotazione di 100 milioni di euro, impegnabili nella forma
di accantonamenti operati a valere sul Fondo. Il Fondo di Garanzia garantisce il rischio di prime
perdite su classi segmentate dei singoli portafogli, oggetto di cartolarizzazione sintetica.
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI NAZIONALI
sopporta le perdite registrate dal medesimo portafoglio dopo lesaurimento della tranche
junior;
una tranche senior, con grado di subordinazione minore rispetto alle tranche junior e
mezzanine.
Caratteristiche tecniche
I soggetti richiedenti (banche e consorzi fidi, questi ultimi per le sole operazioni di controgaranzia) potranno richiedere lintervento del Fondo per portafogli aventi specifiche dimensioni:
Dimensioni
Requisiti
avere durata compresa tra 18 e 60 mesi, piu` un eventuale periodo di preammortamento di durata non superiore al periodo intercorrente dalla data di erogazione del
finanziamento alla data di chiusura del portafoglio di finanziamenti;
essere concesso ed erogato in data successiva a quella della delibera del Comitato di
gestione del Fondo di accoglimento della richiesta di garanzia;
rispetto alla dimensione complessiva del portafoglio, essere di importo non superiore
all1%; al 2% solo nel caso di finanziamenti concessi per la realizzazione di programmi di
investimenti e/o di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione. E` sempre fatto salvo il
rispetto dei limiti di importo massimo garantibile per singolo soggetto beneficiario finale,
previsti dalle vigenti Disposizioni operative del Fondo; in tutti i casi, il finanziamento deve
essere concesso per attivita` di imprese;
non essere concesso per operazioni di consolidamento di passivita` finanziarie a breve
termine, quando il nuovo finanziamento sia concesso dal medesimo soggetto finanziatore del quale le passivita` sono consolidate. In tutti gli altri casi, possono essere ricompresi nel portafoglio finanziamenti connessi a operazioni di rinegoziazione del debito, a
condizione che il nuovo finanziamento preveda lerogazione di credito aggiuntivo in
misura pari ad almeno il 10% dellimporto del debito residuo in essere del finanziamento oggetto di rinegoziazione;
non essere assistiti da altre garanzie, reali o assicurative.
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI NAZIONALI
Copertura
Garanzia diretta
Lintervento del Fondo non puo` superare l80% dellimporto della tranche junior: eventuali
perdite registrate sul singolo finanziamento ricompreso nel portafoglio garantito sono, dunque, coperte dal Fondo nella misura massima dell80%.
In tutti i casi - tuttavia - la copertura non puo` essere superiore al:
a) 5% dellammontare del portafoglio di finanziamenti;
b) 6% dellammontare del portafoglio di finanziamenti, nel caso in cui il portafoglio sia
finalizzato a finanziamenti per la realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione e/o di programmi di investimenti.
La percentuale di copertura per finanziamenti non concessi a fronte della realizzazione di
progetti di ricerca, sviluppo e innovazione e/o di programmi di investimenti puo` essere
elevata mediante risorse direttamente apportate al Fondo da Regioni o Province autonome
o da altri enti od organismi pubblici.
Questa eventuale integrazione opera mediante la sottoscrizione della tranche junior del
portafoglio di finanziamenti, con aumento del punto di stacco e dello spessore oltre il limite
del 5% precedentemente indicato (fermo restando il limite di copertura della perdita
all80%) o mediante la sottoscrizione della tranche mezzanine del portafoglio.
Garanzia indiretta
Il Fondo interviene nei confronti dei consorzi fidi a copertura delle perdite da questi conseguite. Il consorzio fidi garantisce il soggetto finanziatore con due modalita`, non necessariamente alternative:
con il versamento di un cash collateral, per un importo non inferiore all1,25%
dellammontare del portafoglio di finanziamenti, ovvero all1,5% nel caso di portafogli
aventi a oggetto finanziamenti a fronte della realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo e
innovazione e/o di programmi di investimenti. La quota del cash collateral e` pari al
rapporto tra la quota di portafoglio coperta dallo stesso cash collateral versato e la quota
totale di portafoglio coperta dal soggetto richiedente. Nel caso di utilizzo del cash collateral, il soggetto richiedente confidi e` obbligato a versare presso il soggetto finanziatore
il cash collateral entro 30 giorni dalla delibera di approvazione al Fondo da parte del
Comitato di Gestione, salvo possibile proroga di ulteriori 30 giorni su motivata richiesta;
attraverso protezione del credito di tipo personale, per un importo non superiore al
5% dellammontare massimo del portafoglio di finanziamenti, ovvero al 6% nel caso di
portafogli aventi a oggetto finanziamenti a fronte della realizzazione di progetti di ricerca,
sviluppo e innovazione e/o di programmi di investimenti.
Anche in questo caso, la garanzia concessa dal consorzio fidi e conseguentemente dal
Fondo sulle prime perdite conseguite non puo` superare complessivamente l80% dellimporto della tranche junior del medesimo portafoglio.
Richieste di garanzia
Presentazione e
valutazione
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI NAZIONALI
La chiusura del periodo di costruzione del portafoglio di finanziamenti e` indicata dai soggetti
richiedenti al momento della domanda di garanzia. In tutti i casi, non puo` superare i 18
mesi dalla data di concessione della garanzia del Fondo. E` concedibile una proroga non
superiore a 6 mesi, per cause eccezionali o eventi di forza maggiore. Anche in questo caso,
la comunicazione di chiusura del portafoglio deve essere effettuata mediante specifica
modulistica. Il portafoglio potrebbe positivamente chiudersi per un importo pari allammontare complessivo dei finanziamenti effettivamente concessi ed erogati, qualora non si
raggiunga, entro il termine massimo previsto e dopo leventuale proroga, lammontare
complessivo minimo del portafoglio indicato in domanda. La garanzia del Fondo opera
anche nel corso del periodo di costruzione del portafoglio di finanziamenti. In tal caso, i
previsti limiti di garanzia del 5% e del 6% sono rapportati allammontare del portafoglio
effettivamente costituito al termine del primo, secondo, terzo e, se previsto, quarto semestre, decorrenti dalla data di concessione della garanzia del Fondo.
Requisiti
Le richieste di inclusione dei singoli finanziamenti concessi alle imprese beneficiarie finali
devono pervenire direttamente dai soggetti finanziatori, ovvero, ove ne ricorrano le condizioni, dai consorzi fidi. Le richieste possono essere fatte pervenire con specifica modulistica
a partire dalla data di delibera di ammissione del Fondo del portafoglio di finanziamenti e
con cadenza settimanale, fino a completamento del portafoglio. La banca o il confidi
richiedenti devono allegare alla richiesta di inclusione dei singoli finanziamenti la richiesta
di accesso al Fondo sottoscritta dal rappresentante legale dellimpresa beneficiaria finale
(All. 4 delle Disposizioni operative del Fondo) e la relativa documentazione richiesta. La
valutazione in ordine allammissibilita` del singolo soggetto beneficiario finale e` a cura della
banca o del confidi, che devono attestare, sul punto:
a) il possesso, da parte del soggetto beneficiario finale, dei requisiti previsti dalle Disposizioni operative del Fondo per laccesso alla garanzia, attraverso la verifica:
dei parametri dimensionali di micro, piccola e media impresa (All. 1 al Regolamento
(CE) n. 800/2008);
dellammissibilita` del settore di attivita` economica in cui opera il soggetto beneficiario
finale allintervento del Fondo;
b) la rispondenza delle finalita` e caratteristiche del finanziamento rispetto a quanto
previsto dalle modalita` operative;
c) il merito di credito del soggetto beneficiario finale, garantendo che il soggetto beneficiario finale non rientri nella Fascia 3 di valutazione, calcolata secondo le Disposizioni
operative del Fondo.
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI NAZIONALI
Conclusioni
Le disposizioni di Ingegneria finanziaria per lintervento del Fondo di Garanzia a favore
dei portafogli di finanziamenti, recentemente approvate dal Ministero dello Sviluppo
Economico, confermano lobiettivo del legislatore di favorire laccesso al credito delle
Pmi, mediante la creazione di una leva finanziaria operante grazie al multiplo di finanziamenti erogabili da parte delle banche per effetto dellabbattimento dellassorbimento
patrimoniale, a fronte della garanzia pubblica concessa dal Fondo. Nel frattempo, e`
sempre piu` centrale il ruolo del Fondo di Garanzia nella capacita` delle Pmi italiane di
ottenere credito: le domande accolte nel primo trimestre 2014 hanno segnato un incremento del 91,8% rispetto allo stesso periodo del 2013, per un totale di 21.572
operazioni e un volume di finanziamenti pari a oltre 2,8 miliardi di euro (+72%) e un
importo garantito pari a 1,7 miliardi di euro (+79,5). Gran parte delle garanzie riguardano
finanziamenti concessi per esigenze di liquidita` (85,7%, pari a 18.489 operazioni, per un
importo garantito di 1,3 miliardi di euro e uno stock di finanziamenti di 2,3 miliardi di
euro) e dunque solo una piccola parte, pari al 14,3% (3.083 operazioni), e` connessa,
invece, a finanziamenti per investimenti (per un importo garantito di 360 milioni di euro e
uno stock di finanziamenti di poco piu` di 550 milioni di euro). Si registra, infine, un
incremento della dotazione di Fondi: oltre al citato stanziamento di 100 milioni di euro
per finanziare lintervento sui portafogli di finanziamenti, ulteriori disponibilita` rivengono
dalla Legge di Stabilita` 2014, con stanziamenti di 200 milioni per ciascuno degli anni
2014, 2015 e 2016. Inoltre, e` in corso di assegnazione un ulteriore stanziamento da
parte del Cipe per 600 milioni di euro.
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI NAZIONALI
Formazione e occupazione
Caratteristiche
generali dellaiuto
Novita` introdotte
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI NAZIONALI
Piano
interaziendale
1. adesione a Fondimpresa gia` efficace ai sensi dellart. 118 della Legge n. 388/2000 e
s.m. e delle disposizioni di attuazione del Ministero del Lavoro e dellINPS, senza che sia
intervenuta revoca o cessazione. Fanno fede, al riguardo, esclusivamente i dati di adesione comunicati dallINPS a Fondimpresa per via telematica. Non possono presentare il
Piano, in forma singola o associata, le aziende aderenti al Fondo nelle quali si e` deliberato lo scioglimento volontario o che si trovino in stato di fallimento o liquidazione coatta
amministrativa, ovvero nei cui riguardi sia in corso un procedimento per la dichiarazione
di una di tali situazioni, considerata la finalita` liquidativa di tali procedure. Le aziende
aderenti al Fondo, senza che sia intervenuta cessazione o revoca, che si trovino in stato
di concordato preventivo, di concordato preventivo con continuita` aziendale, in amministrazione straordinaria o in amministrazione straordinaria speciale, considerata la finalita`
conservativa di tali procedure, possono presentare il Piano formativo, nel rispetto di
quanto previsto dallart. 5 dellAvviso;
2. presenza di un saldo attivo (importo maggiore di zero) sul proprio Conto Formazione presso Fondimpresa, risultante dalla somma degli importi effettivamente disponibili
su tutte le matricole INPS per cui lazienda ha aderito al Fondo, senza considerare i
versamenti maturandi;
3. possesso delle credenziali di accesso allarea riservata per la presentazione dei piani
formativi del Conto Formazione, a seguito della registrazione sul portale web di Fondimpresa;
4. non avere presentato a partire dal 1 settembre 2013 alcun Piano a valere su altri
Avvisi di Fondimpresa che prevedono la concessione di un contributo aggiuntivo al
Conto Formazione, fatto salvo il caso in cui il Piano sia stato annullato o respinto e
assumere limpegno a non fare richiesta del contributo aggiuntivo su detti Avvisi dopo
la presentazione del Piano sul presente Avviso e fino alla sua conclusione;
5. possesso dei requisiti richiesti dal regime di aiuti di Stato applicabile in base allart. 7
dellAvviso;
6. presentazione del Piano formativo a valere sul Conto Formazione aziendale, con la
richiesta del contributo aggiuntivo di Fondimpresa, entro i termini ed alle condizioni
previste dallAvviso;
7. partecipazione effettiva al Piano (frequenza a consuntivo per almeno il 65% del monte
ore dellazione) di almeno 4 lavoratori interessati da un provvedimento di sospensione dal
rapporto di lavoro per un minimo di 40 ore di formazione procapite in una o piu` azioni
formative valide. Tale requisito deve sussistere sia a preventivo sia a consuntivo.
In caso di Piano interaziendale, tutti i requisiti richiesti nei punti da 1 a 5 di cui sopra devono
essere posseduti da ciascuna delle aziende che partecipa al Piano con i propri lavoratori.
Ciascuna impresa aderente al Piano interaziendale deve assicurare la partecipazione effettiva di almeno un lavoratore sospeso per un minimo di 40 ore di formazione, concorrendo
insieme alle altre aziende partecipanti al raggiungimento del requisito minimo complessivo
del Piano di cui al precedente punto 7.
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI NAZIONALI
Soggetti destinatari
La parte prevalente del totale delle ore di formazione dei partecipanti al Piano (monte ore
allievo) deve essere svolto dalle seguenti tipologie di lavoratori a rischio di perdita del posto
di lavoro, appartenenti alle aziende aderenti a Fondimpresa che richiedono il contributo
aggiuntivo previsto dallAvviso:
Tipologie
di lavoratori
Nellambito del Piano, possono essere utilizzate le modalita` formative ritenute idonee al
conseguimento degli obiettivi condivisi tra le parti sociali, senza vincoli nella ripartizione tra
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI NAZIONALI
Spese ammissibili
I costi ammissibili nel preventivo finanziario del Piano comprendono le seguenti voci,
dettagliate nelle Guida ai Piani Formativi dellAvviso n. 2/2014:
voce A: erogazione della formazione, per docenti, tutor, coordinatori didattici, relativi
viaggi e trasferte, aule ed attrezzature didattiche, materiali didattici e di consumo, ivi
compresi materiali, forniture e servizi direttamente connessi allerogazione della formazione, rapportati alla quota di effettivo utilizzo nel Piano, test e prove di verifica dellapprendimento, verifica e certificazione delle competenze acquisite;
voce C: attivita` preparatorie e di accompagnamento, progettazione, orientamento
partecipanti, ecc.;
voce D: gestione del Piano, amministrazione, viaggio, vitto e alloggio del personale,
certificazione del revisore, generali;
voce E1: rimborso spese lavoratori sospesi: rimborso spese, con gli eventuali oneri a
carico dellazienda, che limpresa puo` erogare ai partecipanti sospesi, in cassa integrazione e con contratto di solidarieta`;
voce E2: altre spese per lavoratori sospesi: rimborso spese per la copertura assicurativa relativa al periodo di formazione dei lavoratori sospesi (cassa integrazione, contratto
di solidarieta`;
voce V4: gestione voucher: eventuale spesa per la certificazione del revisore nel Piano
con voucher.
Determinazione
del costo totale
del Piano
formativo
Il costo totale del Piano formativo, qualora non preveda lutilizzo di voucher formativi presso
organismi di formazione esterni, viene determinato, sia a preventivo sia a consuntivo,
sommando gli importi risultanti dalle seguenti operazioni:
1. costi unitari standard del Piano (che sulla base dellanalisi dei rendiconti dei piani
finanziati da Fondimpresa per la formazione dei lavoratori con ammortizzatori, costituiscono la migliore approssimazione ai costi reali), cos` determinati:
Euro 2.629,48 + Euro 123,70 * Somma ore delle azioni formative (ore corso) valide +
Euro 3,41 * Somma ore partecipanti (ore allievi) effettivi (frequenza per il 65% del
monte ore dellazione) alle azioni formative valide.
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI NAZIONALI
Limporto risultante dallapplicazione del predetti costi unitari standard deve essere ripartito tra le voci di spesa del Piano A, C, D, secondo le previsioni dellazienda proponente;
2. costi effettivi per i lavoratori sospesi (voce di spesa E), sono riferiti esclusivamente ai
lavoratori in cassa integrazione, anche in deroga, o con contratti di solidarieta`, che
partecipano alla formazione nel periodo di sospensione del rapporto di lavoro, secondo
modalita` definite tra le parti sociali che hanno condiviso il Piano o nellambito del
Comitato paritetico di pilotaggio (ad esempio, eventuali rimborsi spese forfettari e ad
altre spese di copertura assicurativa).
Tali spese devono essere rendicontate sulla base dei costi reali eventualmente sostenuti e
documentati.
Il finanziamento del Piano viene determinato, sulla base del costo totale del Piano definito
con le predette modalita` di calcolo dei costi ammissibili, applicando tutti i seguenti parametri, a preventivo ed a consuntivo:
Parametri
di calcolo
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI NAZIONALI
Documenti
da allegare
al Piano formativo
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI NAZIONALI
In assenza di uno o piu` elementi sopra indicati, laccordo di condivisione dovra` essere
integrato;
2. dichiarazione sostitutiva dellatto di notorieta` resa dal legale rappresentante dellazienda proponente, redatta secondo il modello Allegato n. 1, relativa a:
trattamento di integrazione salariale o contratto di solidarieta` dei lavoratori sospesi in
formazione nel Piano;
possesso dei requisiti per lapplicazione del regime di aiuti di Stato prescelto (Regolamento n. 800/2008 o Regolamento n. 1407/2013 de minimis) e impegno a non
revocare la propria adesione al Fondo fino alla rendicontazione del Piano finanziato;
3. mandato collettivo con contestuale procura allincasso sottoscritto dal legale rappresentante di ciascuna impresa partecipante al piano interaziendale, redatto secondo il
modello allegato alla Guida.
Tale mandato deve essere allegato solo nel caso di presentazione di piani interaziendali.
4. verbale di costituzione del Comitato di pilotaggio (solo nel caso in cui il Piano coinvolga almeno 300 lavoratori, per piani aziendali, o almeno 500 lavoratori per piani
interaziendali).
Per ciascun Piano formativo approvato da Fondimpresa, a conclusione della verifica di
conformita`, il contributo aggiuntivo del conto di sistema e la quota di risorse del conto
formazione dellazienda proponente vengono erogate a consuntivo, di norma entro 30
giorni dalla data di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Fondimpresa
del rendiconto finale del Piano, sulla base delle condizioni di ammissibilita` previste dallAvviso e dei suoi allegati. Lazienda proponente e beneficiaria del Piano ha la facolta` di
richiedere unanticipazione da parte di Fondimpresa fino al 50% del finanziamento complessivo del Piano (contributo del conto di sistema e quota del conto formazione aziendale) dietro presentazione di una fideiussione bancaria o assicurativa pari allimporto richiesto
e conforme al modello di cui allAllegato n. 2 dellAvviso. Limporto erogato a titolo di
anticipazione e` prelevato dalle risorse del conto formazione dellazienda richiedente e, solo
per la parte eventualmente non disponibile, dalle risorse del conto di Sistema di Fondimpresa. Il contributo aggiuntivo del Conto di Sistema di Fondimpresa non puo` essere erogato
alle aziende che hanno effettuato la revoca delladesione al Fondo prima della presentazione del rendiconto finale del Piano approvato.
36
n. 7/2014
FINANZIAMENTI NAZIONALI
ulteriori Piani formativi sullAmbito verranno accettati dalla piattaforma informatica solo in
caso di annullamento di Piani presentati in precedenza o di eventuale incremento dello
stanziamento per lAmbito dellAvviso deciso da Fondimpresa. La presentazione del Piano
non costituisce, in ogni caso, titolo per lottenimento del contributo aggiuntivo, che viene
concesso sulla base della effettiva disponibilita` delle risorse finanziarie previste dallAvviso a
valere sul Conto di Sistema, assicurando, comunque, la sua assegnazione a tutti i Piani
idonei validamente presentati entro la medesima data. Fondimpresa si riserva le facolta` di
provvedere alla chiusura anticipata dellAvviso, di incrementare le risorse stanziate nel
presente articolo, di prorogare i termini di validita` dellAvviso.
Le eventuali comunicazioni di chiusura dellAvviso, di incremento delle risorse e di proroga
dei termini per la presentazione delle domande, sono rese note esclusivamente tramite
pubblicazione sul sito www.fondimpresa.it.
Eventuali quesiti in merito allAvviso devono essere inviati allindirizzo e-mail: avviso2_2014@fondimpresa.it; le risposte alle domande piu` frequenti sono pubblicate sul sito
web www.fondimpresa.it.
Avviso 3/2013:
piani autorizzati
Avviso 3/2013:
tematiche
formative
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI NAZIONALI
Avviso 2/2014:
destinazione
risorse stanziate
per ambito
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI NAZIONALI
Formazione e occupazione
Caratteristiche
generali dellaiuto
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, nellambito del Programma Operativo Nazionale Governance e Azioni di Sistema, Obiettivo Convergenza e del Fondo di Rotazione
per la formazione professionale, ha approvato e finanziato lintervento denominato Azione
di sistema Welfare to Work per le politiche di reimpiego 2012-2014. LAzione di sistema
Welfare to Work per le politiche di reimpiego 2012-2014 e` attuata, in assistenza alle
Regioni, su tutto il territorio nazionale, affinche i lavoratori svantaggiati, espulsi o a rischio
di espulsione dai processi produttivi, siano raggiunti da azioni di politica attiva adeguate a
sostenerne i processi di reinserimento nel mercato del lavoro, anche attraverso iniziative di
autoimpiego o creazione di impresa da parte dei medesimi. Nellambito di tale azione di
sistema, e` stata promossa una specifica iniziativa Manager to Work, finalizzata alla realizzazione di azioni di politica attiva volte a incentivare il reinserimento nel mercato del lavoro
di ex dirigenti e quadri disoccupati, anche attraverso forme di autoimpiego o creazione di
impresa. La capacita` di innovare, crescere, internazionalizzarsi, in una parola, competere al
meglio, richiede competenze precise e professionalita` e nel contesto attuale, molti manager
capaci sono senza occupazione, mentre molte aziende vogliono e devono crescere.
In base ad unindagine condotta da Manageritalia, i dirigenti, tra il 2008 e il 2012, sono
calati di 3.000 unita` (2.919, pari a -2,5%, dati Inps). Non a caso, delle oltre 220.000
imprese con piu` di 10 addetti che esistono in Italia, solo 43.000 hanno almeno un dirigente
e/o un quadro allinterno e solo 32.000 almeno un dirigente. Guido Carella, presidente di
Manageritalia parla di dati sconfortanti: (...) ce` di fatto, a fronte della necessita` di competere e muoversi in un mercato sempre piu` globale, un forte passo indietro. Vero e` che ci
sono anche situazioni dove un manager, un ex dirigente e/o quadro, magari e` presente
allinterno dellimpresa, ma come consulente o simile, quindi, senza deleghe e poteri e
quindi di fatto senza poter incidere. Invece, le nostre Pmi hanno proprio bisogno di presenza, competenza e cultura manageriale che arrivi fresca dallesterno. (...) e il gap con i
nostri principali concorrenti a livello di presenza manageriale nelleconomia si allarga ancor
piu` e cos` facendo si allontana la competitivita` e la crescita.
Ecco perche Manager to Work investe 9.715.000 euro, per incentivare il reinserimento nel
mercato del lavoro dei dirigenti e dei quadri, fasce di lavoratori altamente qualificate che
rappresentano un capitale di competenze da non disperdere e un potenziale per favorire lo
sviluppo e la competitivita`.
Il progetto, promosso e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con
risorse del Fondo sociale europeo, e` attuato da Italia Lavoro, ente strumentale del Ministero
del Lavoro e delle Politiche sociali per la promozione e la gestione di azioni nel campo delle
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI NAZIONALI
politiche del lavoro, delloccupazione e dellinclusione sociale, in partnership con Federmanager (la rappresentanza sindacale dei dirigenti delle aziende industriali) e Manageritalia
(organizzazione apartitica, formata da 13 associazioni territoriali che coprono tutte le Regioni dItalia, che rappresenta gli interessi collettivi, istituzionali, sociali, professionali e culturali dei dirigenti e quadri del terziario e dei servizi).
Novita` introdotte
Modalita`
dintervento
Manager to Work rappresenta una riedizione del progetto Manager over 50 attivato nel
2010, sebbene rispetto alla precedente edizione presenta delle novita`: amplia la platea dei
destinatari e prevede incentivi allautoimprenditorialita`.
Due le modalita` di intervento previste dalla nuova iniziativa:
lerogazione di un bonus assunzionale a favore delle imprese che assumono ex
dirigenti e quadri disoccupati;
la concessione, al singolo destinatario dellintervento, sia esso un dirigente o un
quadro in stato di disoccupazione, di un contributo per lautoimpiego o la creazione
dimpresa.
La realizzazione delle due linee e` stata avviata a giugno 2013 con la pubblicazione di due
bandi, uno rivolto ai datori di lavoro e laltro ai lavoratori. Periodicamente, Italia Lavoro
pubblica lelenco delle domande ammesse e non ammesse. Alla data del 14 maggio
2014 sono stati resi pubblici il quinto elenco degli ammessi agli incentivi destinati ai datori
di lavoro e il settimo elenco degli ammessi agli incentivi dellautoimpiego.
Termine
di presentazione
della domanda
Requisiti
soggettivi
Nel caso in cui lultimo rapporto di lavoro (da dirigente o quadro) sia stato risolto consensualmente in ragione di una transazione economica a favore del lavoratore, frutto di accordo fra il lavoratore stesso e lazienda (che scaturisca da un procedimento di conciliazione
concluso in sede qualificata istituzionale o sindacale) nonche per i soggetti di cui alle lettere
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI NAZIONALI
b) e c), il requisito dello stato di disoccupazione dovra` essere posseduto da almeno 6 mesi.
In aggiunta ai suddetti requisiti, dovranno sussistere le seguenti condizioni:
Altre condizioni
Inquadramenti
contrattuali
Adempimenti
Valore
del contributo
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI NAZIONALI
Con riferimento, invece, a ciascuna assunzione di soggetti di cui alla lettera d), e` previsto un
contributo pari a:
E 18.000 per le Pmi e le aziende che facciano parte di una rete di imprese - in caso di
contratto a tempo indeterminato;
E 12.000 per le Pmi e le aziende che facciano parte di una rete di imprese - in caso di
contratto a tempo determinato di almeno 24 mesi;
E 8.000 per le Pmi e le aziende che facciano parte di una rete di imprese - in caso di
contratto a tempo determinato di almeno 12 mesi.
Possono essere ammesse a contributo esclusivamente le richieste riferibili ad assunzioni
effettuate a partire dal 27/06/2013 e fino al 31/12/2014.
Domanda
di ammissione
Adempimenti
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI NAZIONALI
Tipologie
di spese
a) spese di investimento:
attrezzature, macchinari, impianti e allacciamenti;
beni immateriali a utilita` pluriennale;
ristrutturazione di immobili, entro il limite massimo del 10% del valore degli investimenti;
b) spese di gestione:
materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti, nonche altri costi inerenti al processo produttivo;
utenze e canoni di locazione per immobili;
oneri finanziari (con lesclusione degli interessi delleventuale mutuo agevolato);
prestazioni di garanzie assicurative sui beni finanziati.
Si precisano, inoltre, le seguenti ulteriori condizioni, il mancato rispetto delle quali non potra`
consentire il riconoscimento del contributo:
a) la spesa per IVA non e` considerata ammissibile;
b) attrezzature e macchinari possono essere anche usati purche non oggetto di precedenti agevolazioni;
c) le spese considerate ammissibili sono quelle sostenute successivamente alla data di
ammissione alle agevolazioni.
Termini
e modalita`
della domanda
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI NAZIONALI
sul lato della domanda (avviso ai datori di lavoro) sia sul lato dellofferta (avviso ai lavoratori)
e` il medesimo: lammissione a contributo di ciascuna istanza nellambito delle diverse
procedure di evidenza pubblica, andra` progressivamente a diminuire su ciascun bando,
limporto reso disponibile.
A tal riguardo, si fa presente che il criterio per lassegnazione dei differenti contributi (bonus
assunzionali ed incentivi allautoimpiego ed alla creazione di impresa) e` costituito esclusivamente dallordine cronologico di presentazione delle relative domande, determinato nel
seguente modo:
Criteri
di assegnazione
a) bando rivolto ai datori di lavoro: si fa riferimento alla data di invio della domanda
rilasciata dalla piattaforma informatica (per mezzo della quale listanza stessa e stata
presentata);
b) bando rivolto ai lavoratori: si fa riferimento alla data di invio della domanda contenuta
nella relativa posta raccomandata A/R (per mezzo della quale listanza stessa e` stata
presentata).
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n. 7/2014
Adempimenti
contabili
Guida operativa per il contabile dazienda
Il volume si rivolge a chi si occupa, in azienda, del reparto contabilit,
dellarea clienti e fornitori ed in generale dellamministrazione.
Con approccio operativo il volume analizza gli adempimenti contabili
in modo schematico, evidenziando gli aspetti pi propriamente pratici
e fornendo indicazioni di sintesi sulle singole operazioni.
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FINANZIAMENTI NAZIONALI
Innovazione e competitivita`
Le agevolazioni
del Decreto Cultura
di Bruno Pagamici - Dottore commercialista, Revisore legale, Pubblicista - Studio Pagamici, Macerata
Art bonus
LArt bonus (art. 1) favorisce il mecenatismo culturale. In particolare, la norma dispone
lattribuzione di un credito dimposta per le erogazioni liberali in denaro:
Erogazioni liberali
in denaro:
requisiti
Misura
del credito
dimposta
65% delle erogazioni liberali effettuate in ciascuno dei 2 periodi dimposta successivi
a quello in corso al 31 dicembre 2013 (2014 e 2015, per i soggetti solari);
50% delle erogazioni liberali effettuate nel periodo dimposta successivo a quello in
corso al 31 dicembre 2015 (2016, per i soggetti solari).
Lagevolazione e` riconosciuta:
Soggettivi
ammessi
alle persone fisiche e agli enti non commerciali, nei limiti del 15% del reddito imponibile;
ai soggetti titolari di reddito dimpresa, nei limiti del 5 per mille dei ricavi annui.
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI NAZIONALI
impianti wi-fi;
siti web ottimizzati per il sistema mobile;
programmi per la vendita diretta di servizi e pernottamenti e la distribuzione sui canali
digitali, purche in grado di garantire gli standard di interoperabilita` necessari allintegrazione con siti e portali di promozione pubblici e privati e di favorire lintegrazione fra
servizi ricettivi ed extra-ricettivi;
spazi e pubblicita` per la promozione e commercializzazione di servizi e pernottamenti
turistici sui siti e piattaforme informatiche specializzate, anche gestite da tour operator e
agenzie di viaggio;
servizi di consulenza per la comunicazione e il marketing digitale;
strumenti per la promozione digitale di proposte e offerte innovative in tema di
inclusione e di ospitalita` per persone con disabilita`;
servizi relativi alla formazione del titolare o del personale dipendente per le suddette
attivita`.
Sono esclusi dalle spese agevolate i costi relativi allintermediazione commerciale.
Il credito dimposta:
Modalita`
di fruizione
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI NAZIONALI
Termini
e modalita`
di fruizione
interventi di ristrutturazione edilizia di cui allart. 3, comma 1, lett. d), del D.P.R. n. 380/
2001;
interventi di eliminazione delle barriere architettoniche in conformita` alla Legge n. 13/
1989 e al D.M. 14 giugno 1989, n. 236.
La dotazione finanziaria e` stabilita nellammontare di 20 milioni di euro per lanno 2015 e a
50 milioni di euro per gli anni dal 2016 al 2019.
Il suddetto credito dimposta deve essere ripartito in 3 quote annuali di pari importo ed e`, in
ogni caso, riconosciuto nel rispetto della disciplina de minimis di cui al Regolamento (UE)
n. 1407/2013.
Il bonus e` utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante Modello F24 ex articolo
17, D.Lgs. n. 241/1997.
Come espressamente precisato dalla norma, la prima quota del credito dimposta relativo
alle spese effettuate nel periodo dimposta 2014 e` utilizzabile non prima del 1 gennaio
2015. Il credito dimposta e` comunque riconosciuto fino ad esaurimento degli stanziamenti
previsti.
Le disposizioni applicative saranno stabilite con successivo Decreto del Ministro dei beni e
delle attivita` culturali e del turismo, emanato di concerto con il Ministro delleconomia e
delle finanze e il Ministro dello sviluppo economico, sentita la Conferenza permanente per i
rapporti tra lo Stato, le Regioni, le Province autonome di Trento e Bolzano, da adottare entro
3 mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del Decreto Legge.
In particolare, il decreto individuera`:
le tipologie di strutture ricettive ammesse al credito di imposta;
le tipologie di interventi ammessi al beneficio;
48
n. 7/2014
FINANZIAMENTI NAZIONALI
Lart. 6 innalza da 5 a 10 milioni di euro il limite massimo del credito dimposta per le
imprese di produzione italiane di produzione esecutiva e di post produzione in relazione a
film o parti di film stranieri girati sul territorio nazionale, utilizzando mano dopera italiana, su
commissione di produzioni estere.
La norma, inoltre, aumenta di 5 milioni di euro lo stanziamento per le agevolazioni fiscali al
cinema e agli audiovisivi, che passa da 110 a 115 milioni. Lincremento delle risorse decorre
dal 1 gennaio 2015. Si tratta degli incentivi fiscali previsti dallart. 1, commi da 325 a 328 e
dal 330 a 337, della Legge 24 dicembre 2007, n. 244 (Legge finanziaria 2008), resi
permanenti dal D.L. Valore Cultura (D.L. n. 91/2013, convertito nella Legge n. 112/2013).
Le disposizioni applicative nonche quelle finalizzate a garantire il rispetto del limite massimo
di spesa saranno dettate con un apposito Decreto del Ministro dei beni e delle attivita`
culturali e del turismo, da emanare di concerto con il Ministro delleconomia e delle finanze,
sentito il Ministro dello sviluppo economico, da adottare entro il 30 giugno 2014.
Le agevolazioni fiscali attualmente in vigore per il settore cinematografico permettono ai
soggetti privati che investono nel cinema di accedere al credito dimposta (tax credit) diviso
per settori: produzione e distribuzione ed esercizio.
Nel dettaglio, e` previsto un credito dimposta esterno, di cui possono fruire i soggetti
passivi Ires e gli imprenditori individuali non appartenenti al settore al settore cinematografico ed audiovisivo, ma interessati ad investire nei prodotti cinematografici. Il bonus e`
riconosciuto nella misura del 40% - fino allimporto massimo di 1.000.000 euro per
ciascun periodo dimposta - dellapporto in denaro effettuato per la produzione di opere
cinematografiche riconosciute di nazionalita` italiana. Le imprese, per beneficiare dellincentivo, hanno lobbligo di utilizzare l80% degli apporti nel territorio nazionale, impiegando
mano dopera e servizi italiani e privilegiando la formazione e lapprendistato.
A favore delle imprese di produzione cinematografica e` previsto un credito dimposta pari al
15% del costo complessivo di produzione di opere cinematografiche, a condizione che le
spese di produzione siano sostenute sul territorio italiano per un ammontare complessivo
non inferiore, per ciascuna produzione, all80% del credito dimposta stesso. Lagevolazione massima, per ciascun periodo dimposta, e` pari a 3,5 milioni di euro.
Per le imprese di distribuzione cinematografica, il credito di imposta e` pari al:
15% delle spese complessivamente sostenute per la distribuzione nazionale di opere
di nazionalita` italiana riconosciute di interesse culturale, con un limite massimo annuo di
1,5 milioni di euro per ciascun periodo dimposta;
10% delle spese complessivamente sostenute per la distribuzione nazionale di opere
di nazionalita` italiana, espressione di lingua originale italiana, con un limite massimo
annuo di 2 milioni di euro per ciascun periodo dimposta;
20% dellapporto in denaro effettuato mediante i contratti di associazione in partecipazione e cointeressenza (di cui agli artt. 2549 e 2554 del Codice civile), per la produzione di opere filmiche di nazionalita` italiana riconosciute di interesse culturale, con un
limite massimo di 1 milione di euro per ciascun periodo dimposta.
49
n. 7/2014
FINANZIAMENTI NAZIONALI
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI REGIONALI
Internazionalizzazione
E` stato varato il bando della Regione Liguria per linternazionalizzazione dellofferta turistica,
con la Deliberazione n. 486 del 29 aprile scorso (B.U.R. n. 21 del 21 maggio 2014),
modificata successivamente con la Deliberazione n. 688 del 6 giugno 2014. Le risorse
disponibili ammontano a 200.000 euro e saranno destinate a iniziative finalizzate allinternazionalizzazione, alla promozione e alla commercializzazione allestero delle proposte e
dei prodotti turistici della Liguria, realizzate da aggregazioni dimprese turistiche residenti
nella Regione. I contributi saranno erogati in conto capitale nel limite del 70% dei costi
ammissibili, fino ad un massimo di 50.000 euro. Le domande potranno essere presentate
dal 15 luglio e saranno istruite secondo lordine cronologico di presentazione.
Soggetti beneficiari
Potranno presentare domanda di agevolazione le aggregazioni formate da almeno 3 micro,
piccole e medie imprese turistiche (imprese ricettive o agenzie di viaggio o tour operator)
sotto forma di:
Forme di
aggregazione
reti dimpresa (con soggettivita` giuridica), raggruppamenti anche temporanei di consorzi e/o societa` consortili, anche in forma cooperativa, gia` costituiti, o ancora da costituire, al momento di presentazione della domanda. I singoli consorzi e le singole societa`
consortili dovranno essere costituiti alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
consorzi e societa` consortili, costituiti, anche in forma cooperativa, al momento di
presentazione della domanda.
Le suddette aggregazioni dovranno essere costituite per almeno 2/3 da imprese turisticoricettive e/o da agenzie di viaggio e/o da tour operator liguri, aventi la sede legale o ununita`
operativa ubicata in Liguria, ovvero almeno ununita` produttiva per le imprese ricettive o la
sede principale, per le agenzie di viaggio e i tour operator. Le aggregazioni non ancora
costituite alla data di presentazione della domanda dovranno perfezionare la costituzione
(compresa lacquisizione di soggettivita` giuridica per le reti di impresa) entro il termine
perentorio di 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del provvedimento di
concessione del contributo e trasmettere il relativo atto costitutivo a FILSE S.p.A.
Saranno escluse le aggregazioni:
destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente Decisione
della Commissione che dichiara un aiuto illegale ed incompatibile con il mercato comu-
51
n. 7/2014
FINANZIAMENTI REGIONALI
Interventi agevolabili
Saranno finanziati progetti di promozione e/o promo-commercializzazione dellofferta turistica ligure sui mercati esteri, avviati dal 1 gennaio 2014 e di importo minimo pari a 20.000
euro. In particolare, risultano ammissibili le seguenti iniziative:
partecipazione a manifestazioni fieristiche, work-shop, incontri daffari e conferenze di
settore allestero o svolte in Italia con qualifica internazionale;
realizzazione, stampa e diffusione di cataloghi, repertori, depliant ed altro materiale
informativo in lingua estera;
organizzazione in Liguria di educational, work-shop, manifestazioni fieristiche, eventi
per operatori esteri della domanda turistica;
campagne di comunicazione o promozione allestero, anche attraverso internet;
realizzazione di siti internet, blog, pagine di social network in lingue estere;
altre iniziative finalizzate al commercio elettronico internazionale.
In riferimento ai progetti proposti, saranno considerate ammissibili:
Spese ammissibili
spese per laffitto, lallestimento e la gestione (utenze, pulizia, assicurazione, sorveglianza, service audio/video, traduzioni, interpretariato, spedizione di materiale promozionale, ecc.) degli spazi per la partecipazione e/o lorganizzazione di fiere, workshop e
incontri daffari che si svolgono allestero, in Italia o in Liguria;
spese per lorganizzazione e la gestione di momenti di degustazione di prodotti tipici
esclusivamente liguri connessi alla partecipazione e/o allorganizzazione di fiere, workshop e incontri daffari che si svolgono allestero, in Italia o in Liguria;
spese per lorganizzazione allestero di eventi di rappresentanza e/o di promozione
della destinazione Liguria e suoi territori (cene di gala, conferenza stampa, seminari di
presentazione della destinazione a operatori e/o stampa estera, ecc.);
spese di missione allestero o in Italia (trasporti, soggiorno e vitto) sostenute dal
beneficiario per la partecipazione e/o lorganizzazione di fiere, workshop, eventi di rappresentanza/promozione e incontri daffari, nel limite massimo del 50% del costo totale
del progetto. Tali spese sono ammissibili esclusivamente se riferite a:
a) personale direttamente dipendente (con contratto di lavoro a tempo indeterminato, a
tempo determinato, a progetto, ecc.) dellaggregazione che ha presentato domanda di
contributo;
b) personale in distacco, presso laggregazione che ha presentato domanda di contributo, da imprese aderenti allaggregazione stessa;
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI REGIONALI
spese per la progettazione, realizzazione, impaginazione, traduzione, stampa, imballaggio, spedizione e distribuzione di cataloghi, repertori, depliant, brochure e altro materiale informativo edito in lingua estera;
spese per lorganizzazione in Liguria di educational per operatori e giornalisti esteri
(spese di viaggio, alloggio e vitto sostenute dai partecipanti; trasferimenti e spostamenti
durante leducational; servizi di interpretariato; spese per accompagnatori e lo guide
turistiche e/o ambientali - escursionistiche; biglietti dingresso a istituti di cultura, teatri,
acquario, ecc.; momenti di degustazione di prodotti tipici esclusivamente liguri; organizzazione di eventi di rappresentanza e/o di promozione della destinazione Liguria e dei
suoi territori, ecc.);
spese per viaggi, vitto, alloggio e trasferimenti, sostenute per ospitare i partecipanti
esteri (operatori esteri della domanda turistica e/o giornalisti) a fiere, workshop ed eventi
organizzati dal beneficiario in Liguria;
spese per la creativita`, la progettazione, lesecuzione, la traduzione di campagne off e
on-line di comunicazione e/o promozione allestero;
spese per lacquisto/affitto di spazi off e/o on-line di comunicazione e/o promozione
allestero;
spese per la progettazione, realizzazione e traduzione di siti internet, blog, pagine
social in lingue estere;
spese per web marketing o per social marketing per siti internet, blog, pagine social in
lingue estere;
spese per la presentazione di una fideiussione, a sostegno della richiesta di anticipo
del contributo concesso, fino a un massimo del 2% dellammontare garantito per ogni
domanda di contributo.
I progetti dovranno:
Altre condizioni
essere gia` definiti al momento della presentazione della domanda con un piano
dettagliato delle azioni e delle spese;
essere attuati entro 10 mesi dalla data di ricevimento del provvedimento di concessione del contributo.
Lagevolazione
Lagevolazione prevede la concessione di un contributo in conto capitale, in de minims di
cui al Regolamento UE n. 1407/2013, pari al 70% della spesa ammessa e nel limite
massimo di 50.000 euro. Le agevolazioni non sono cumulabili con altri aiuti di Stato o
con altre agevolazioni pubbliche, compresi gli incentivi fiscali, relativamente agli stessi costi
ammissibili. Il contributo potra` essere erogato secondo le seguenti modalita`:
anticipo pari al 50% dellagevolazione concessa, a seguito della presentazione di
apposita richiesta e di fideiussione bancaria, polizza assicurativa o garanzia rilasciata
dai soggetti autorizzati, a garanzia dellimporto erogato;
(in alternativa alla modalita` precedente) acconto, nella misura del 50% dellagevolazione concessa, al raggiungimento di uno stato di avanzamento della spesa, pari ad
almeno il 60% del progetto di promozione e/o promo-commercializzazione ammesso,
a seguito della presentazione di copia dei titoli di spesa (fatture, ricevute fiscali, parcelle o
titoli equipollenti) relativi a tutte le spese rendicontate;
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI REGIONALI
saldo dellagevolazione concessa a ultimazione dellinvestimento, a seguito della presentazione della documentazione finale di spesa e della relazione illustrativa sul programma, sui risultati ottenuti e sui costi sostenuti.
Presentazione domanda
La domanda di ammissione al contributo, redatta esclusivamente sui moduli scaricabili dai
siti internet di Regione Liguria e FI.L.S.E., dovra` essere inviata a partire dal 15 luglio 2014
(compreso), a mezzo raccomandata del servizio postale, al seguente indirizzo: Finanziaria
Ligure per io Sviluppo Economico - FI.L.S.E. S.p.A., Via Peschiera, 16, 16122 - Genova. Alla
domanda si dovra` allegare:
Documenti
da allegare
Valutazione
di merito
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI REGIONALI
Sviluppo economico
Campania: agevolazioni
alle imprese artigiane
di Bruno Pagamici - Dottore commercialista, Revisore legale, Pubblicista - Studio Pagamici, Macerata
La Regione Campania, nellambito del Fondo per lo sviluppo delle PMI, ha stanziato 27
milioni di euro in favore della misura Artigianato, volta a promuovere linnovazione dei
processi e il miglioramento degli standard ambientali delle imprese artigiane locali. Lintervento prevede la concessione di un finanziamento a tasso agevolato dello 0,5%, di durata
massima di 7 anni ed importo compreso tra 25.000 e 250.000 euro. Il bando, pubblicato
sul B.U.R. n. 30 del 5 maggio 2014, restera` aperto fino al 30 settembre, salvo chiusura
anticipata per esaurimento risorse.
Soggetti beneficiari
Saranno ammesse le aziende iscritte allAlbo delle Imprese Artigiane di una delle CCIAA
della Regione, in possesso, allatto della presentazione della domanda, dei seguenti requisiti:
Requisiti
55
n. 7/2014
FINANZIAMENTI REGIONALI
Esclusioni
pesca e acquacoltura, che rientrano nel campo di applicazione del Regolamento (CE)
104/2000 del Consiglio UE;
produzione primaria dei prodotti agricoli di cui allallegato I del Trattato UE;
trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli elencati nellAllegato I del
Trattato;
esportazione verso Paesi terzi o Stati membri o ad altre spese correnti connesse con
lattivita` di esportazione;
costruzione navale;
siderurgia, cos` come definito nellAllegato B della disciplina multisettoriale degli aiuti
regionali destinati ai grandi progetti dinvestimento di cui alla Comunicazione numero C
(2002) 315, pubblicata nella GUCE C70 del 19 marzo 2002;
fibre sintetiche.
Investimenti agevolabili
Saranno finanziati programmi di investimento, avviati successivamente alla sottoscrizione
del contratto di finanziamento, rientranti nelle seguenti tipologie:
Tipologie
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI REGIONALI
Lagevolazione
Caratteristiche
generali
Documenti
da allegare
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n. 7/2014
FINANZIAMENTI REGIONALI
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n. 7/2014
IL CASO PRATICO
Nuova imprenditorialita`
Sono entrate nel pieno delloperativita`, a partire dal 10 marzo scorso, le nuove disposizioni
del Fondo di garanzia per le Pmi (ex art. 2, comma 100, lett. a, Legge n. 662/1996), lo
strumento di garanzia pubblica per eccellenza a sostegno dellaccesso al credito delle Pmi, al
quale hanno fatto ricorso un numero sempre crescente di imprese negli ultimi anni, a fronte
della perdurante situazione di credit crunch che continua a caratterizzare il settore bancario.
Utilizzo attuale
dello strumento
Ultime modifiche
Risulta in forte crescita il numero delle domande accolte nel 2013 rispetto al 2012 (+ 25%),
cos` come limporto dei finanziamenti (+ 32%), il numero delle imprese coinvolte (+ 24%)
e anche lentita` del finanziamento medio (+5,4%). Del totale delle domande accolte, il 51%
risulta riferito a imprese localizzate al Nord, il 27% nel Mezzogiorno ed il restante 21% al
Centro.
Il Decreto del fare dello scorso anno (D.L. n. 69/2013, convertito dalla Legge n. 98/
2013) aveva introdotto una serie di modifiche dello strumento, per adattarlo sempre
meglio alle nuove esigenze dei mutati scenari di mercato, prevedendo:
laggiornamento, in funzione del ciclo economico e dellandamento del mercato finanziario e creditizio, dei criteri di valutazione delle imprese ai fini dellaccesso alla
garanzia del Fondo e della misura dellaccantonamento a titolo di coefficiente di rischio;
lincremento, sullintero territorio nazionale, della misura massima della garanzia diretta
concessa dal Fondo, fino all80% dellammontare delloperazione finanziaria, con riferimento alle operazioni di anticipazione di credito, senza cessione dello stesso, verso
imprese che vantano crediti nei confronti di pubbliche amministrazioni e alle operazioni finanziarie di durata non inferiore a 36 mesi e riconoscimento della misura massima di copertura della garanzia diretta, fino all80% anche alle operazioni in favore di
imprese ubicate in aree di crisi definite, nonche alle operazioni garantite a valere sulla
sezione speciale ex art. 2, comma 2, D.M. 27 luglio 2009;
semplificazione delle procedure e delle modalita` di presentazione delle richieste
attraverso un maggior ricorso a modalita` telematiche di ammissione alla garanzia e di
gestione delle relative pratiche;
introduzione di misure per garantire leffettivo trasferimento dei vantaggi della garanzia
pubblica alle piccole e medie imprese beneficiarie dellintervento;
limitazione del rilascio della garanzia del Fondo alle operazioni finanziarie di nuova
concessione ed erogazione, escludendo la possibilita` di garantire operazioni finanziarie
gia` deliberate dai soggetti finanziatori alla data di presentazione della richiesta di garanzia,
salvo che le stesse non siano condizionate, nella loro esecutivita`, allacquisizione della
garanzia da parte del Fondo;
previsione di specifici criteri di valutazione ai fini dellammissione alla garanzia del
Fondo da parte delle imprese sociali, nonche delle cooperative sociali.
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n. 7/2014
IL CASO PRATICO
Tali novita`, divenute operative con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, lo scorso mese di
marzo, del Decreto Mise 27 dicembre 2013, amplificano ulteriormente il successo dello
strumento e leffetto leva sul sistema produttivo.
Il caso aziendale trattato in questa sede si riferisce alla richiesta di una garanzia diretta,
ossia la garanzia prestata dal Fondo direttamente a favore dei soggetti finanziatori, a fronte
di unoperazione di finanziamento realizzata a favore di unimpresa manifatturiera del Nord
Italia (impresa Alfa), recentemente costituita, attiva nel settore delle telecomunicazioni.
Secondo la definizione contenuta nelle disposizioni operative del Fondo, lazienda in oggetto rientra tra le nuove imprese ovvero quelle che sono state costituite o hanno iniziato
la propria attivita` non oltre 3 anni prima della richiesta di ammissione allintervento.
Loperazione finanziaria sottostante la richiesta di garanzia riguarda la concessione di un
finanziamento di ammontare pari a 45.000 euro, della durata di 5 anni, a fronte di un
investimento di importo pari a 55.000 euro.
E` prevista la concessione di una garanzia del Fondo a copertura dell80% dellammontare
delloperazione finanziaria, corrispondente a 36.000 euro.
Nel caso in analisi, la domanda di ammissione alla garanzia diretta e` stata presentata dalla
banca prescelta dallimpresa, attraverso il nuovo portale Fdg, accessibile dal sito ufficiale
www.fondidigaranzia.mcc.it/presentazione_on_line_domande.html.
La societa` beneficiaria finale ha predisposto lapposito modulo di richiesta di agevolazione
sottoscritto dal legale rappresentante, secondo lo schema dellallegato 4 alle disposizioni
operative.
La banca, infatti, ha lobbligo di acquisire detto modulo contenente le dichiarazioni rilasciate
dallimpresa beneficiaria, prima della presentazione al Mediocredito Centrale, ente gestore
dello strumento, della richiesta di ammissione, e di conservarlo e da esibire su richiesta al
Mediocredito centrale.
Il finanziamento richiesto verra` deliberato dalla banca ed erogato successivamente alla data
della delibera di ammissione alla garanzia diretta, emanata dal Comitato costituito preso il
Mediocredito Centrale.
Qualora la banca dovesse deliberare la concessione di un importo delloperazione inferiore
a quello dichiarato nella richiesta di ammissione, ossia inferiore a 45.000 euro, Mcc provvede dufficio a registrare il nuovo importo e a calcolare il corrispondente importo massimo
garantito. Qualora, invece, limporto sia superiore a quello dichiarato in sede di richiesta di
ammissione, la banca, pena linefficacia della garanzia, dovra` presentare richiesta di conferma della garanzia.
La Garanzia diretta ha effetto dalla data di valuta dellerogazione del finanziamento e non
puo` avere durata superiore ai 5 anni previsti per la durata del finanziamento sottostante:
cessera`, quindi, i suoi effetti allo scadere della durata delloperazione, ovvero, allo scadere
dellultima rata del piano di ammortamento.
Valutazione economico-finanziaria
Il Fondo interviene a garantire le operazioni realizzate dalle imprese sullintero territorio
nazionale, che superino la valutazione finalizzata a stabilire la capacita` di rimborso del
finanziamento garantito.
60
n. 7/2014
IL CASO PRATICO
Ammissibilita`:
condizioni
Business plan
e bilancio
previsionale
61
n. 7/2014
IL CASO PRATICO
Spese
preventivate
Dopo essersi soffermati sulla descrizione della composizione societaria e del management,
illustrando nel dettaglio le precedenti esperienze lavorative nel settore, e` stata descritta
lattivita` dellimpresa, una breve storia e le motivazioni che hanno condotto a realizzare
liniziativa e le prospettive di sviluppo che linvestimento garantito dal Fondo dovrebbe
generare. Anche la composizione della struttura organizzativa dellimpresa e` oggetto di
valutazione da parte del Mediocredito Centrale.
Le voci di spesa preventivate risultano cos` suddivise, per un totale di 55.000 euro:
Nel business plan sono riportate, infine, le fonti finanziarie interne ed esterne per la copertura di ogni singola voce di spesa del programma di investimento.
Esempio modulo
richiesta
di agevolazione
Data
Spett.le MedioCredito Centrale SPA
Area Fondi di Garanzia e interventi
per il capitale di rischio
FONDO DI GARANZIA A FAVORE DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE LEGGE N. 662/1996
RICHIESTA DI AGEVOLAZIONE DEL LEGALE RAPPRESENTANTE
DELLIMPRESA BENEFICIARIA
AI SENSI DEGLI ARTT. 46 e 47, D.P.R. N. 445/2000
(da tenere agli atti presso il soggetto richiedente)
Ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000, il sottoscritto (cognome e nome)
(omissis), nato a (omissis), il (omissis), nella qualita` di legale rappresentante dellimpresa
(denominazione e ragione sociale) (omissis), con codice fiscale (omissis) e sede in
(omissis), consapevole delle responsabilita` anche penali derivanti dal rilascio di dichiarazioni mendaci e della conseguente decadenza dai benefici concessi sulla base di una
dichiarazione non veritiera, ai sensi degli artt. 75 e 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n.
445, richiede lagevolazione sotto forma di garanzia prevista dalle Leggi n. 662/1996 (art.
2, comma 100, lettera a) e 266/1997 (art. 15), qualificabile come aiuto di Stato ai sensi
dellart. 87 del Trattato dellUnione Europea e, allo scopo di fruire della medesima,
scheda 1 (1/3)
DICHIARA
1. che limpresa e` in possesso dei requisiti per laccesso alla garanzia del Fondo di cui alle
62
n. 7/2014
IL CASO PRATICO
Leggi n. 662/1996 (art. 2, comma 100, lettera a) e 266/1997 (art. 15), alle relative
norme di attuazione, nonche alle vigenti Disposizioni operative (normativa consultabile
sul sito www.fondidigaranzia.it) e pertanto richiede lammissione alla garanzia del medesimo Fondo per loperazione finanziaria di euro 45.000,00 concessa da/richiesta a (omissis), della durata di mesi 60;
2. che limpresa e` regolarmente iscritta al Registro delle Imprese, rispetta i parametri
dimensionali previsti dalla Raccomandazione della Commissione Europea 2003/361/
CE del 6 maggio 2003, pubblicata sulla G.U.U.E. n. L124 del 20 maggio 2003, nonche
dal D.M. 18 aprile 2005 (consultabile sul sito www.fondidigaranzia.it);
3. che limpresa non e` destinataria di provvedimenti giudiziari che applicano le sanzioni
amministrative di cui al D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231;
4. di conoscere, avendone preso visione sul sito www.fondidigaranzia.it, ed accettare
lintera normativa comunitaria, nazionale, primaria e secondaria, che regola la concessione
e la gestione della garanzia del Fondo e di rispettarne le relative disposizioni e limitazioni;
5. di ben conoscere e accettare la normativa e le vigenti Disposizioni operative che
disciplinano lintervento del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, riguardo
allimpossibilita` di opporre al Gestore le eccezioni derivanti dal rapporto originario con il
soggetto richiedente, per la natura pubblica della Garanzia del Fondo ex Legge n. 662/
1996, ai sensi dellart. 24, comma 33, della Legge n. 449/1997 e dellart. 9, comma 5,
del D.Lgs. n. 123/1998;
scheda 1 (2/3)
6. di essere a conoscenza e accettare le Disposizioni operative - Parte II, paragrafo H.6.1 e
Parte III, paragrafo H.5.7, e la normativa che disciplina la surrogazione legale del Fondo di
Garanzia ex Legge n. 662/1996 - artt. 2, comma 4, e 3, comma 3, del D.M. 20 giugno
2005, pubblicato in G.U.R.I. n. 152 del 2.7.2005; in particolare, dichiara di conoscere ed
accettare che, a seguito della liquidazione della perdita al soggetto finanziatore, il Fondo
acquisisce il diritto di rivalersi sullo stesso soggetto beneficiario finale per le somme
pagate e proporzionalmente allammontare di queste ultime, il Fondo si surroga in tutti
i diritti spettanti al soggetto finanziatore;
7. di impegnarsi a comunicare al soggetto richiedente eventuali variazioni societarie e ogni
altro fatto rilevante sulla situazione aziendale;
8. di impegnarsi a trasmettere al soggetto richiedente tutta la documentazione necessaria
al Gestore del Fondo per effettuare i controlli orientati allaccertamento della veridicita` dei
dati contenuti nel modulo di richiesta e delleffettiva destinazione dellagevolazione del
Fondo;
9. di impegnarsi a trasmettere al soggetto richiedente, nel caso di finanziamenti a mediolungo termine e di prestiti partecipativi, idonea documentazione (copia delle fatture o
documenti equipollenti) comprovante la realizzazione degli Investimenti, prima dellerogazione del finanziamento ovvero entro tre mesi dallavvenuta erogazione dello stesso
(nel caso di finanziamento con erogazione a Stato Avanzamento Lavori - SAL, tale documentazione dovra` essere trasmessa in relazione allerogazione delle singole quote di
finanziamento);
10. si obbliga a consentire, in ogni momento e senza limitazioni, leffettuazione di controlli, accertamenti documentali ed ispezioni in loco presso le sedi dei medesimi stessi, da
parte del Gestore del Fondo, degli organismi regionali, nazionali e comunitari ai quali la
normativa comunitaria, nazionale e regionale riconosce tale competenza;
11. si impegna a versare al Fondo un importo pari allequivalente sovvenzione lordo nei
casi di revoca della concessione dellagevolazione previsti dalla normativa di riferimento e
dalle vigenti Disposizioni operative;
63
n. 7/2014
IL CASO PRATICO
12. di prendere atto che il Gestore del Fondo inoltrera` la corrispondenza relativa ai
supplementi di istruttoria per lammissione alla garanzia al soggetto richiedente (banca
o altro intermediario finanziario, in caso di garanzia diretta; confidi o altro fondo di garanzia, in caso di controgaranzia);
13. di prendere atto che, in caso di concessione dellintervento, il nome dellimpresa, i
relativi dati fiscali, e limporto della garanzia concessa saranno resi pubblici sulla rete
internet ai sensi dellart. 18 del D.L. 22 giugno 2012, n. 83, convertito con modificazioni
nella Legge 7 agosto 2012, n. 134, nonche ai sensi dellart. 11 del D.Lgs. 27 ottobre
2009, n. 150 e successive modificazioni;
14. che loperazione finanziaria sopra indicata e` stata richiesta/concessa per le seguenti
finalita`:
Investimento relativo allampliamento dellunita` produttiva relativa allattivita` di fabbricazione di apparecchiature per le telecomunicazioni
........................................................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................................................
15. che i dati sulleventuale investimento sono i seguenti:
UBICAZIONE: [ X ] SEDE LEGALE [ ] SEDE OPERATIVA
Comune di (omissis), Prov: (omissis), Via/Piazza: (omissis), n. (omissis), CAP (omissis)
INVESTIMENTO/PIANO DI SVILUPPO PRODUTTIVO DI EURO: 45.000
INVESTIMENTO/PIANO DI SVILUPPO: [ ] INIZIATO IN DATA [ X ] DA INIZIARE
INVESTIMENTO/PIANO DI SVILUPPO PRODUTTIVO:
[ ] AGEVOLATO
[ X ] NON AGEVOLATO
scheda 1 (3/3)
Se linvestimento e` agevolato, ai fini della verifica dellintensita` dellaiuto, specificare i
riferimenti delle altre agevolazioni ottenute, compilando il seguente riquadro.
Riferimento
Tipologia
Data di concessione
ESL ottenuto
normativo
di contributo
dellagevolazione
(in %)
e Amministraz.
(c/interessi,
concedente
c/capitale, ecc.
........................................... ........................................... ........................................... ...........................................
........................................... ........................................... ........................................... ...........................................
........................................... ........................................... ........................................... ...........................................
16. che la garanzia del Fondo viene richiesta secondo la regola de minimis:
[ ] SI
[ X ] NO
17. ove previsto dalle vigenti Disposizioni operative, di aver gia` beneficiato, nellesercizio
finanziario in corso e negli ultimi due esercizi finanziari, dei sottoelencati aiuti a titolo de
minimis:
Riferimento
Tipologia
Data di concessione
ESL ottenuto
normativo
di contributo
dellagevolazione
(in %)
e Amministraz.
(c/interessi,
concedente
c/capitale, ecc.
........................................... ........................................... ........................................... ...........................................
........................................... ........................................... ........................................... ...........................................
........................................... ........................................... ............................. Totale ...........................................
64
n. 7/2014
IL CASO PRATICO
e di impegnarsi a rispettare per un periodo di 3 anni dalla data di ottenimento del primo
aiuto de minimis il limite di cumulo pari a euro 200.000,00 complessivi ovvero a euro
100.000 complessivi, limitatamente alle imprese di autotrasporto merci per conto terzi.
18. che limpresa e` caratterizzata da cicli produttivi ultrannuali e/o di operare su commessa o a progetto
[ ] SI
[ X ] NO
19. che limpresa e` una Start-up innovativa ai sensi dellart. 25, comma 2, del DecretoLegge n. 179/2012, iscritta nella sezione speciale del Registro delle imprese di cui allart.
25, comma 8, del medesimo Decreto-Legge n. 179/2012
[ ] SI
[ X ] NO
20. che limpresa e` un Incubatore certificato ai sensi dellart. 25, comma 5, del DecretoLegge n. 179/2012, iscritto nella sezione speciale del Registro delle imprese di cui allart.
25, comma 8, del medesimo Decreto-Legge n. 179/2012
[ ] SI
[ X ] NO
21. che il seguente indirizzo e-mail (omissis) possiede i requisiti normativi e tecnici della
posta elettronica certificata e accetta che tale indirizzo sia utilizzato da Gestore del Fondo
di garanzia per la trasmissione di comunicazioni procedimentali anche in sostituzione
dellinvio a mezzo di raccomandata postale e/o fax. Inoltre, si impegna a comunicare al
Gestore del Fondo, per il tramite del soggetto richiedente, eventuali variazioni del suddetto indirizzo.
DATA
FIRMA E TIMBRO
65
n. 7/2014
IL CASO PRATICO
1223, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana, Serie generale, n. 160 del 12.7.2007;
& di aver depositato nel conto di contabilita` speciale acceso presso la Banca dItalia la
somma di euro......................., comprensiva degli interessi calcolati ai sensi del Capo V del
Regolamento (CE) 21 aprile 2004, n. 794/2004, relativa allaiuto di stato soggetto al
recupero e dichiarato incompatibile con la decisione della Commissione Europea, indicata
nellart. 4, comma 1, lettera .................. [specificare a quali delle lettere a, b, c, o d) (1) del
D.P.C.M. adottato ai sensi dellart. 1, comma 1223, della Legge n. 296/2006.
(1)
a) La decisione Commissione 11 maggio 1999, concernente il regime di aiuti di Stato
concessi dallItalia per interventi a favore delloccupazione, mediante la concessione di
agevolazioni contributive connesse alla stipulazione di contratti di formazione lavoro;
b) decisione della Commissione 5 giugno 2002, concernente il regime di aiuti di Stato
concessi dallItalia per esenzioni fiscali e mutui agevolati, in favore di imprese di servizi
pubblici a prevalente capitale pubblico;
c) decisione della Commissione 30 marzo 2004, concernente il regime di aiuti di Stato
concessi dallItalia per interventi urgenti in materia di occupazione;
d) decisione della Commissione del 20 ottobre 2004, concernente il regime di aiuti di
Stato concessi dallItalia in favore delle imprese che hanno realizzato investimenti nei
comuni colpiti da eventi calamitosi nel 2002, previsti dallart. 5-sexies, D.L. 24 dicembre
2002, n. 282, convertito dalla Legge 21 febbraio 2003, n. 27.
DATA
FIRMA E TIMBRO
RELAZIONE TECNICA
1. Composizione societaria e management dellimpresa
Socio
% di partecipazione al capitale
Socio A
50%
Socio B
50%
66
n. 7/2014
IL CASO PRATICO
Amministratore
(omissis)
(omissis)
Importo
23.000,00
6.500,00
21.000,00
4.500,00
55.000,00
6. Fonti finanziarie interne o esterne per la copertura di ogni singola voce di spesa del
programma di investimento
Fonte finanziaria
Licenze software
Campagne di comunicazione
67
n. 7/2014
IL CASO PRATICO
Finanziamento soci:
O versato importo Euro ....... in data .......
O da versare importo Euro ....... in data (prevista) ........
Finanziamento bancario:
importo: 45.000 euro
durata: 5 anni
[ X ] da concedere da (omissis)
O concesso da ...............................
O erogato importo euro ............ in data .............
O da erogare importo Euro .... in data (prevista) ....
Campagne di comunicazione
Apparecchiature elettroniche
Impianti
Finanziamento bancario:
importo: .............
durata: .............
O da concedere da ...............................
O concesso da ...............................
O erogato importo euro ..................... in data ..................
O da erogare importo Euro ....................... in data (prevista) .......................
TOTALE FONTI FINANZIARIE
Euro 55.000,00
68
n. 7/2014
CASI e SOLUZIONI
Esperto finanziamenti
Voucher della Provincia di Asti
Abbiamo sentito parlare di aiuti disponibili in
Piemonte relativi al Fondo sociale europeo 20072013 per la formazione di lavoratori occupati e
disoccupati, tramite lassegnazione di voucher.
Vorremmo sapere meglio di cosa si tratta.
Risponde: Roberta Dugnani - Finanza agevolata per le
imprese
Il riferimento e` probabilmente ai recenti tre avvisi pubblici
per lassegnazione di voucher di partecipazione ai corsi inseriti nel Catalogo dellofferta formativa 2014 della Provincia
di Asti, per la formazione continua a domanda individuale.
Gli avvisi sono finanziati tramite le risorse del Por Fse 20072013 e approvati con Determinazione dirigenziale n. 1510
del 9 aprile 2014. Il primo avviso e` rivolto a lavoratori inoccupati/disoccupati, giovani e adulti, individuati dai servizi per
limpiego, che intendono aggiornarsi, qualificarsi o riqualificarsi, partecipando a corsi scelti allinterno del Catalogo dellofferta formativa 2014, approvato con D.d. n. 1196 del 20
marzo 2014. Il voucher assegnato ha un valore massimo di
3.000 euro per ciascun soggetto partecipante, utilizzabile a
copertura dei costi di partecipazione ai corsi prescelti, purche risulti una partecipazione effettiva allattivita` stessa pari
almeno ai 2/3 delle ore previste. Il budget disponibile per
lavviso ammonta a 255.973 euro, provenienti dalla dotazione Por Fse 2007-2013 - Azione IV.i.12.02. Il secondo
avviso e` rivolto ai lavoratori occupati delle imprese e degli
enti localizzati in Piemonte, che, di propria iniziativa, intendono aggiornarsi, qualificarsi o riqualificarsi, partecipando a
corsi selezionati allinterno del Catalogo dellofferta formativa
2014 di cui sopra. Per lavoratori sono da intendersi, oltre
ai dipendenti a tempo indeterminato, anche quelli a tempo
parziale, a tempo determinato o con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, nonche inseriti nelle tipologie contrattuali a orario ridotto, modulato o flessibile, a progetto e di apprendistato, compresi anche tirocinanti, praticanti e lavoratori titolari di borse di studio o di assegni di
ricerca. Il voucher ha un valore massimo complessivo di
3.000 euro per ciascun soggetto partecipante, utilizzabile a
copertura di una quota non superiore all80% dei costi di
partecipazione allattivita` formativa, salvo nei seguenti casi:
per gli occupati con Isee (indicatore di situazione economica equivalente) minore o uguale a 10.000 euro, per i
lavoratori in Cassa integrazione guadagni straordinaria o in
mobilita`, e` prevista lesenzione totale, per cui lintero costo
del corso (100%) e` coperto dal voucher provinciale;
per i lavoratori in Cassa Integrazione guadagni ordinaria,
e` prevista la riduzione della quota di cofinanziamento privato al 10% del costo del corso.
I voucher verranno riconosciuti a condizione che i partecipanti ai corsi abbiamo presenziato ad almeno i 2/3 delle
ore di formazione complessivamente offerte. Il budget disponibile per lavviso ammonta a 433.412 euro, provenienti sia da risorse del Por Fse 2007-2013 sia da risorse
regionali. Il terzo avviso e` rivolto a alle Pmi localizzate in
provincia di Asti e ai piccoli Comuni della Provincia medesima, che potranno aggiornare, qualificare o riqualificare i
propri addetti attraverso la partecipazione a corsi scelti
allinterno del Catalogo 2014. Possono beneficiare dei
voucher:
a. lavoratori impiegati in ruoli esecutivi o privi di livelli di
qualificazione di base;
b. lavoratori impiegati in ruoli di responsabilita` o funzioni
specialistiche;
c. quadri e dirigenti;
d. agenti, lavoratori con contratto a tempo parziale, a tempo determinato e inseriti nelle tipologie contrattuali a orario
ridotto, modulato o flessibile e a progetto;
e. titolari e amministratori di Pmi, inclusi i coadiuvanti;
f. professionisti iscritti ai relativi albi.
Nella voce agenti si intendono compresi agenti di commercio e/o rappresentanti, agenti di affari in mediazione,
agenti di assicurazione e broker e agenti di prodotti finanziari. Il voucher, di importo massimo pari a 3.000 euro
complessivi per ciascun partecipante, verra` erogato a parziale copertura dei costi sostenuti per la partecipazione alle
attivita` formative, in quota variabile a seconda della dimensione dellimpresa e delle caratteristiche del lavoratore destinatario, ma comunque non superiore all80% del costo
complessivo delle attivita`, indicato a catalogo. Le risorse
disponibili per lAvviso ammontano a 40.000 euro, provenienti dalla dotazione Por Fse 2007-2013, azione
I.a.03.01. Le domande di voucher devono essere inviate,
entro il 28 novembre 2014, al Servizio formazione professionale della Provincia di Asti. Il Catalogo e` consultabile sul
sito internet www.provincia.asti.it/formazione.
69
n. 7/2014
POLITICHE COMUNITARIE
Anticipazioni dallUE
a cura di Gilberto Crialesi - Dottore commercialista, Revisore legale, Pubblicitsta
70
n. 7/2014
I finanziamenti
del Connecting Europe Facility
Il primo invito a presentare proposte nel quadro del meccanismo per linterconnessione in Europa, avente per oggetto il finanziamento di grandi progetti infrastrutturali tran-
POLITICHE COMUNITARIE
Verso il riconoscimento
della Macroregione Adriatico-Ionica
I servizi della Commissione per lo sviluppo regionale stanno lavorando intensamente per giungere entro il 2014, in
coincidenza con la presidenza italiana dellUE, alla costituzione della macroregione europea Adriatico-Ionica (dopo
quelle del Baltico e del Danubio), per rafforzare la cooperazione interregionale e transnazionale e unire il Nord e il
Sud delle Regioni dellAdriatico e dello Ionio, utilizzando gli
ingenti finanziamenti previsti, nel Quadro finanziario pluriennale 2014-2020, per la realizzazione delle grandi reti
europee. La Macroregione Adriatico-Ionio raggruppera`:
quattro Stati membri (Croazia, Grecia, Italia - Abruzzo, Friuli
Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Molise,
Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia - e Slovenia), quattro
Paesi terzi (Albania, Bosnia e Erzegovina, Montenegro, Serbia) e anche altri Paesi terzi. La macroregione rappresenta
lo strumento per accelerare i processi di integrazione e per
far accrescere la cooperazione territoriale su problemi di
comune interesse, in linea con gli obiettivi europei dellintegrazione nei Balcani e per realizzare una governance
multilivello sulla base dellesperienza e delle strutture governative gia` esistenti. La sua creazione mira a consolidare
la cooperazione economica e a sviluppare una governance
comune su problemi condivisi, come: ambiente, energia,
trasporti, pesca e gestione costiera, sviluppo rurale, turismo, cultura e cooperazione universitaria, protezione civile
e cooperazione tra Pmi.
71
n. 7/2014
POLITICHE COMUNITARIE
La riforma
del Fondo di solidarieta` UE
Il Consiglio Affari economici e finanziari dellUE ha approvato la riforma del Fondo di solidarieta` , modificandone il
regolamento; in vista della sua prossima entrata in vigore, le nuove domane di contributi da parte degli Stati
membri dovrebbero tenere conto delle modifiche; pertanto, coloro che intendono inoltrare una richiesta per
ricevere il contributo sono tenuti a contattare la Commissione prima dellinvio della domanda. Le nuove norme
consentiranno di accelerare il versamento degli aiuti ai
Paesi membri e alle Regioni che hanno sofferto pesanti
danni a seguito di disastri naturali. La Commissione UE
dovra` rispondere ad una domanda di sostegno finanziario entro le 6 settimane dalla richiesta ed indicare quanto
sara` lammontare dellerogazione in caso la richiesta venga accolta. Gli Stati membri avranno 12 settimane (rispetto alle 10 attuali) per preparare i loro dossier al
riguardo e di inviarli alla Commissione. I criteri di eleggibilita` sono stati semplificati: e` previsto che uno Stato
possa beneficiare del FSUE se le perdite sofferte sono
superiori allo 0,6% del suo PIL (1,5 del PIL regionale se
si tratta di una regione coinvolta). Le risorse finanziarie
saranno disponibili per un anno e mezzo e non piu` per
un solo anno. La riforma prevede la possibilita` di ottenere un anticipo pari al 10% del totale concesso, con un
massimo di 30 milioni di euro. Il Fondo di solidarieta` UE
e` nato per rispondere alle grandi calamita` naturali ed
esprimere la solidarieta` europea alle regioni colpite allinterno dellUE. Il Fondo e` stato istituito a seguito delle
gravi inondazioni che hanno devastato lEuropa centrale
nellestate del 2002. Da allora e` stato utilizzato ben 56
volte in risposta a diversi tipi di catastrofi, tra cui inondazioni, incendi forestali, terremoti, tempeste e siccita`. Finora, sono stati erogati oltre 3.5 miliardi di euro a favore
di 23 Paesi europei. Gli aiuti del Fondo di solidarieta`
possono essere mobilizzati fino ad un totale massimo
annuo di 500 milioni di euro a valere sul Quadro finanziario pluriennale dellUE 2014-2020, piu` la eventuale
dotazione non utilizzata dellanno precedente. Le singole
sovvenzioni devono essere approvate dal Parlamento e
dal Consiglio dei ministri UE, su proposta della Commissione. Il 1 ottobre di ogni anno, un quarto di tale importo deve restare a disposizione per fare fronte a eventuali
esigenze che dovessero sorgere fino alla fine dellanno.
In casi eccezionali e se le risorse rimanenti per la restante parte dellanno fossero insufficienti, il disavanzo puo`
essere colmato attingendo al bilancio dellanno successivo.
72
n. 7/2014
Il Consiglio ECOFIN dellUnione Europea ha sancito laccordo interistituzionale tra gli Stati membri che da` il via allincremento del capitale sociale del Fondo europeo per gi
investimenti (FEI), al fine di incrementare lattivita` di prestito delle banche a favore delleconomia europea, con
particolare riferimento alle Pmi. LUE acquistera` 450 nuove
azioni del FEI, per un valore nominale di 1 milione di euro,
in un periodo di 4 anni, a partire dal 2014. Tra il 2014 e il
2017, lUE, attraverso il suo budget, fornira` limporto di
178 milioni di euro per coprire il costo di tale sottoscrizione. Creato nel 1994, il FEI dispone attualmente di un
capitale di 3 miliardi di euro e rappresenta una partnership
pubblico-privata che combina investitori pubblici e privati
cos` composta (ottobre 2013):
Banca europea per gli investimenti (BEI): 1.863.000.000
di euro (62,1%);
UE, tramite la Commissione: 900.000.000 di euro
(30%);
25 istituzioni finanziarie (per lItalia partecipa IMI Investimenti e Intesa S. Paolo) UE, piu` la Turchia: 237.000.000
di euro (7,9%).
DAL WEB
Finanziamenti camerali
Avellino, start-up e innovazione
Istituito un fondo di 100.000 euro per progetti volti alla
creazione di nuove imprese. Beneficiari: imprese costituite
da meno di 2 anni - con sede legale o unita` operativa nella
Provincia; aspiranti imprenditori. Per le realta` esistenti, sono ammesse le spese per: acquisto di macchinari, brevetti,
hardware e software. Per gli aspiranti imprenditori: spese di
costituzione, ricerche di mercato, consulenze. Il contributo
e` pari al 50% di tali spese, fino a un massimo di 5.000
euro. Termine di scadenza: 15 ottobre 2014. Domande
da inviare attraverso la procedura telematica prevista da
Web Telemaco, http://telemaco.infocamere.it. Per informazioni, Uff. promozione e agricoltura, resp. Antonello
Murru, tel.: 0825/694206, fax: 0825/694261, e-mail: antonello.murru@av.camcom.it, Pec: areaimpresa@av.legalmail.camcom.it. In alternativa, consultare il sito http://
www.av.camcom.gov.it/index.phtml?Id_VMenu=1203
Caserta, internazionalizzazione
Nuovi contributi per finanziare le azioni allestero delle
imprese per il secondo quadrimestre 2014. Sono incentivate le partecipazioni a fiere in Italia e allestero. Possono
accedere le imprese, le reti dimpresa e loro consorzi. Le
spese finanziate riguardano il trasporto della merce, laffitto
dello stand, i servizi di traduzione, la pubblicazione di materiale pubblicitario. Il contributo e` pari al 50%, con un
limite di 3.500 euro per le fiere, se si tengono in Campania, 5.000 euro in Italia e allestero. Termine di scadenza:
31 luglio 2014. Domande da presentare solo via Pec,
promozione@ce.legalmail.camcom.it. Per informazioni Daniela Bellomo, tel.: 0823/249366, fax: 0823 249362, email: daniela.bellomo@ce.camcom.it. In alternativa, consultare il sito http://www.ce.camcom.it/default.asp?idtema=1&idtemacat=1&page=informazioni&action=read&index=1&idcategoria=62193&idinformazione=46553
73
n. 7/2014
DAL WEB
74
n. 7/2014