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Data 9/06/2015
Numero 46
Periodicit bisettimanale
Direzione Redazione ed Amministrazione presso la Presidenza della Giunta Regionale Via Cristoforo Colombo, 212 00147 ROMA
Direttore del Bollettino: Dott. Alessandro Bacci
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SOMMARIO
Stato
Ministeri
Ministero dello Sviluppo economico
Decreti, Delibere e Ordinanze Ministeriali
Decreto 1 aprile 2015
Intervento del fondo per la crescita sostenibile a favore di progetti di ricerca e sviluppo realizzati nell'ambito di accordi
sottoscritti dal Ministero dello sviluppo economico con le regioni e le altre amministrazioni pubbliche.
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Regione Lazio
Atti del Presidente della Regione Lazio
Decreto del Presidente della Regione Lazio 29 maggio 2015, n. T00102
Designazione componente Collegio Sindacale dell'I.R.C.C.S. Istituti Fisioterapici Ospitalieri di Roma - I.F.O..
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Enti Pubblici
ASL
AZIENDA OSPEDALIERA SANT'ANDREA
Avviso
Avviso di procedura comparativa per la ricerca di personale per attribuzione incarichi di collaborazione.Ricerca di n. 20 laureati
con esperienza in Salute e Sicurezza sul Lavoro e Sistemi di Gestione a supporto delle Aziende Sanitarie Pubbliche della
Regione Lazio per il progetto:"La gestione della salute e sicurezza nelle Aziende Sanitarie pubbliche attraverso l'adozione di
modelli gestionali ed organizzativi in attuazione dell'art.30 del D. L.gs. 81/08 smi".
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AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE ROMA E
Avviso
Graduatoria Avviso pubblico per titoli e colloquio, per l'assunzione a tempo determinato di n. 2 Collaboratori Professionali
Sanitari Ostetriche ctg. D, per la durata di sei mesi, per le esigenze della UOC Consultori Familiari e Immigrazione della ASL
RM/E.
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Privati
ENEL DISTRIBUZIONE S.P.A.
Avviso
Realizzazione nuovo elettrodotto in cavo interrato MT 20 kV e O.A., che collega la CP Pomezia a cabina Misa Sud per il
potenziamento della linea elettrica. Pratica ENEL RO 01/15 AL - ITER 909900
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Avviso
Realizzazione nuovo elettrodotto BT 900V per Allacciamento BT NERONI ROSA in Localit Cimotte nel Comune di Castro
dei Volsci (FR) - ITER 771572
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Stato
Ministeri
Ministero dello Sviluppo economico
Decreti, Delibere e Ordinanze Ministeriali
Decreto 1 aprile 2015
Intervento del fondo per la crescita sostenibile a favore di progetti di ricerca e sviluppo realizzati nell'ambito
di accordi sottoscritti dal Ministero dello sviluppo economico con le regioni e le altre amministrazioni
pubbliche.
IL MINISTRO
DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Vista la legge 17 febbraio 1982, n. 46, che, all'articolo 14, ha
istituito il Fondo speciale rotativo per l'innovazione tecnologica;
Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con
modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, recante "Misure
urgenti per la crescita del Paese", e, in particolare, l'articolo 23,
che stabilisce che il Fondo speciale rotativo di cui all'articolo 14
della legge 17 febbraio 1982, n. 46, istituito presso il Ministero
dello sviluppo economico, assume la denominazione di "Fondo per la
crescita sostenibile" ed e' destinato, sulla base di obiettivi e
priorita' periodicamente stabiliti e nel rispetto dei
vincoli
derivanti
dall'appartenenza
all'ordinamento
comunitario,
al
finanziamento di programmi e interventi con un impatto significativo
in ambito nazionale sulla competitivita' dell'apparato produttivo,
con particolare riguardo alle seguenti finalita':
a) la promozione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione di
rilevanza strategica per il rilancio della competitivita' del sistema
produttivo, anche tramite il consolidamento dei centri e delle
strutture di ricerca e sviluppo delle imprese;
b) il rafforzamento della struttura produttiva, il riutilizzo di
impianti produttivi e il rilancio di aree che versano in situazioni
di crisi complessa di rilevanza nazionale tramite la sottoscrizione
di accordi di programma;
c) la promozione della presenza internazionale delle imprese e
l'attrazione di investimenti dall'estero, anche in raccordo con le
azioni che saranno attivate dall'ICE Agenzia per la promozione
all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane;
Visto il decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto
con il Ministro dell'economia e delle finanze, 8 marzo 2013,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 113
del 16 maggio 2013, con il quale, in applicazione dell'articolo 23,
comma 3, del predetto decreto-legge n. 83 del 2012, sono state
individuate le priorita', le forme e le intensita' massime di aiuto
concedibili nell'ambito del Fondo per la crescita sostenibile;
Visto, in particolare, l'articolo 15 del citato decreto 8 marzo
2013, che prevede che gli interventi del Fondo per la crescita
sostenibile sono attuati con bandi ovvero direttive del Ministro
dello sviluppo economico, che individuano, tra l'altro, l'ammontare
delle risorse disponibili, i requisiti di accesso dei soggetti
beneficiari, le condizioni di ammissibilita' dei programmi e/o dei
progetti, le spese ammissibili, la forma e l'intensita' delle
agevolazioni, nonche' i termini e le modalita' per la presentazione
delle domande, i criteri di valutazione dei programmi o progetti e le
modalita' per la concessione ed erogazione degli aiuti;
Visto, altresi', l'articolo 18 dello stesso decreto 8 marzo 2013
che, al comma 2, prevede che il Fondo per la crescita sostenibile
opera attraverso le contabilita' speciali, gia' intestate al Fondo
rotativo per l'innovazione tecnologica, ora denominato Fondo per la
crescita sostenibile, n. 1201 per l'erogazione dei finanziamenti
agevolati, n. 1726 per gli interventi cofinanziati dall'Unione
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modificazioni e
integrazioni,
recante
"Disposizioni
per
la
razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese,
a norma dell'articolo 4, comma 4, lettera c), della legge 15 marzo
1997, n. 59";
Decreta:
Art. 1
Ambito operativo
1. Il presente decreto disciplina, ai sensi di quanto previsto
dall'articolo 15 del decreto del Ministro dello sviluppo economico,
di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, 8 marzo
2013, le procedure per la
concessione
ed
erogazione
delle
agevolazioni in favore di progetti di ricerca e sviluppo di rilevanza
strategica per il sistema produttivo nell'ambito degli Accordi di
programma di cui al comma 2.
2. I progetti di cui al comma 1 sono realizzati nell'ambito di
Accordi di programma, sottoscritti ai sensi dell'articolo 15 della
legge 7 agosto 1990, n. 241 dal Ministero dello sviluppo economico
(nel seguito Ministero) con le regioni e con le altre amministrazioni
pubbliche eventualmente interessate, finalizzati a favorire
la
competitivita' di territori caratterizzati da situazioni di crisi
industriali
con
impatto
significativo
sullo
sviluppo
e
sull'occupazione, anche in relazione alla crisi di specifici comparti
produttivi, ovvero lo sviluppo, anche diretto alla salvaguardia dei
livelli occupazionali, di singole imprese interessate da processi di
riorganizzazione aziendale e produttiva.
Art. 2
Caratteristiche degli Accordi di programma
1. Gli Accordi di cui all'articolo 1 comma 2 individuano:
a) le finalita' dell'accordo;
b) le amministrazioni pubbliche sottoscrittrici dell'accordo, con
l'indicazione per ciascuna di esse dei relativi impegni;
c) il quadro finanziario dell'accordo, che deve prevedere il
cofinanziamento regionale in misura non inferiore al 10 per cento del
costo complessivo a carico della finanza pubblica;
d) le imprese
coinvolte
nell'attuazione
dell'accordo,
con
l'indicazione per ciascuna di esse dei relativi impegni in merito
alla realizzazione dei progetti di ricerca e sviluppo di cui
all'articolo 3 o, nel caso in cui le stesse non siano individuate
nell'accordo medesimo, la procedura per la loro individuazione nel
rispetto di quanto previsto nell'articolo 5;
e) i termini per la realizzazione dell'accordo;
f) la misura e la forma delle agevolazioni definite ai sensi di
quanto previsto dall'articolo 4;
g) l'importo minimo e massimo dei costi ammissibili dei progetti di
ricerca e sviluppo, nei limiti di cui all'articolo 3, comma 2,
lettera a).
2. Oltre a quanto previsto al comma 1, gli Accordi prevedono
l'istituzione di un
Comitato
tecnico
per
l'attuazione,
il
coordinamento e il monitoraggio degli interventi.
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Art. 3
Progetti ammissibili
1. I progetti ammissibili
alle
agevolazioni
prevedono
la
realizzazione di attivita' di ricerca industriale e di sviluppo
sperimentale
strettamente
connesse
tra
loro,
in
relazione
all'obiettivo previsto dal progetto, finalizzate alla realizzazione
di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di
prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle
tecnologie riportate in allegato al decreto del Ministro dello
sviluppo economico 20 giugno 2013 citato nelle premesse.
2. Ai fini dell'ammissibilita' alle agevolazioni i progetti di
ricerca e sviluppo devono:
a) prevedere costi ammissibili non inferiori a 800.000,00 (euro
ottocentomila) e non superiori a 40.000.000,00 (euro quaranta
milioni);
b) essere avviati successivamente alla presentazione della domanda
di agevolazioni e, comunque, pena la revoca, non oltre 3 mesi dalla
data del decreto di concessione;
c) avere una durata non superiore a 36 mesi e,
comunque,
compatibile con il raggiungimento degli obiettivi previsti dallo
specifico Accordo di programma. Su richiesta motivata del soggetto
beneficiario, il Ministero puo' concedere una proroga del termine di
ultimazione del progetto non superiore a 12 mesi, qualora compatibile
coni termini previsti dall'Accordo di programma;
d) nel caso di progetti presentati congiuntamente da piu' soggetti,
prevedere che ciascun proponente sostenga almeno il 10 per cento dei
costi complessivi ammissibili;
e) rispettare le eventuali ulteriori condizioni di ammissibilita'
previste dall'Accordo di programma e dal decreto del Ministro dello
sviluppo economico 20 giugno 2013 e successive
modifiche
ed
integrazioni.
Art. 4
Agevolazioni concedibili
1. Le agevolazioni sono concesse nelle misure previste dall'Accordo
di programma, tenuto conto delle risorse finanziarie complessivamente
disponibili, e nei limiti delle intensita' massime di
aiuto,
comprensive delle eventuali maggiorazioni, stabilite dagli articoli 4
e 25 del regolamento (UE) n. 651/2014, nella forma del finanziamento
agevolato e/o del contributo diretto alla spesa.
2. L'Accordo di programma puo' prevedere che la prima erogazione
sia disposta a titolo di anticipazione, nel limite massimo del 30 per
cento del totale delle agevolazioni concesse, in favore delle imprese
di ogni
dimensione,
esclusivamente
previa
presentazione
di
fideiussione bancaria o polizza assicurativa.
Art. 5
Procedura di accesso
1. Le domande di accesso all'agevolazione sono presentate al
Soggetto gestore, nel rispetto dei termini indicati dall'Accordo di
programma e con le modalita' indicate dal decreto del Direttore
generale per gli incentivi alle imprese 25 luglio 2014 citato nelle
premesse.
2. Nel caso in cui l'Accordo di programma preveda particolari
caratteristiche dei soggetti beneficiari e dei programmi ammissibili,
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Regione Lazio
Atti del Presidente della Regione Lazio
Decreto del Presidente della Regione Lazio 29 maggio 2015, n. T00102
Designazione componente Collegio Sindacale dell'I.R.C.C.S. Istituti Fisioterapici Ospitalieri di Roma - I.F.O..
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DECRETA
Il Presidente
Nicola Zingaretti
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Regione Lazio
Atti del Presidente della Regione Lazio
Decreto del Presidente della Regione Lazio 5 giugno 2015, n. T00106
Nomina del Commissario Straordinario regionale dell'Ente Pubblico dipendente per il diritto agli studi
universitari nel Lazio - Laziodisu.
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OGGETTO: Nomina del Commissario Straordinario regionale dellEnte Pubblico dipendente per
il diritto agli studi universitari nel Lazio Laziodisu.
VISTO
VISTA
VISTO
VISTA
VISTO
VISTA
VISTA
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VISTO
VISTA
VISTA
VISTO
VISTA
PRESO ATTO
RITENUTO
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della nota assunta al protocollo con n. 291627 del 28/05/2015, con la quale il
Dott. Carmelo Ursino ha dichiarato di voler accettare lincarico e la non
sussistenza delle cause di incompatibilit o divieti di legge, ai sensi della
vigente normativa statale e regionale;
VISTO
Il Presidente
Nicola Zingaretti
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Regione Lazio
Decreti del Commissario ad Acta
Decreto del Commissario ad Acta 28 maggio 2015, n. U00203
Azienda USL Roma B, autorizzazione alla mobilit ai sensi del Decreto del Commissario ad Acta del 16
febbraio 2009, n. 14.
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Oggetto: Azienda USL Roma B, autorizzazione alla mobilit ai sensi del Decreto del
Commissario ad Acta del 16 febbraio 2009, n. 14.
IL COMMISSARIO AD ACTA
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PRESO ATTO che con Deliberazione del Consiglio dei Ministri dell01 dicembre 2014, lArch.
Giovanni Bissoni stato nominato Sub Commissario per lattuazione del Piano di Rientro dai
disavanzi del SSR. della Regione Lazio , con il compito di affiancare il Commissario ad Acta nella
predisposizione dei provvedimenti da assumere in esecuzione dellincarico commissariale, ai sensi
della deliberazione del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013;
PRESO ATTO che con la suddetta Deliberazione sono stati altres, confermati i contenuti del
mandato commissariale gi affidato al Presidente pro-tempore della Regione Lazio con
deliberazione del Consiglio dei Ministri del 23 aprile 2010 come riformulato con la successiva
deliberazione del 20 gennaio 2012;
PRESO ATTO che con la suddetta deliberazione stato assegnato al Commissario lincarico
prioritario di adottare ed attuare i Programmi operativi per gli anni 2013-2015, redatti sulla base
delle linee guida predisposte dai Ministeri affiancanti;
PRESO ATTO che tra gli interventi prioritari assegnati al Commissario ad acta per la realizzazione
del suddetto Piano di Rientro vengono annoverati, tra gli altri, la razionalizzazione ed il
contenimento della spesa per il personale con particolare riferimento al blocco del turn over ;
CONSIDERATO che gi con L.R. n. 14/08 e s.m.i. relativa allassestamento del bilancio 2008
venivano date disposizioni in materia di personale del servizio sanitario regionale;
VISTO, in particolare, il comma 75 dellart. 1 della citata legge regionale nella parte in cui dispone
che alle aziende ed enti del servizio sanitario regionale, in caso di mancato conseguimento degli
obiettivi di risparmio di spesa previsti dalle norme di cui al comma 73, fatto divieto di procedere
ad assunzioni di nuovo personale, fatti salvi leventuale reclutamento di profili infungibili ed
indispensabili al fine del mantenimento dei livelli essenziali di assistenza (LEA) preventivamente
autorizzati dal Commissario ad acta per il piano di rientro dal disavanzo sanitario e la mobilit
infraregionale tra le aziende e gli enti del servizio sanitario regionale;
VISTA lIntesa Stato Regioni del 3 dicembre 2009 concernente il Patto per la salute per gli anni
2010 2012;
VISTA lIntesa Stato Regioni del 10 luglio 2014 concernente il Patto per la salute per gli anni
2014 2016;
VISTO il decreto del Commissario ad Acta del 31 dicembre 2010, n. 113 recante i Programmi
Operativi 2011 2012;
PRESO ATTO che lart. 13, comma 14 del Patto per la Salute 2010-2012 prevede che per le
Regioni gi sottoposte ai piani di rientro e gi commissariate alla data di entrata in vigore della
suddetta Intesa, restano fermi lassetto della gestione commissariale previgente per la prosecuzione
del piano di rientro secondo programmi operativi predisposti dal commissario ad acta;
VISTO il Decreto del Commissario ad acta del 17 dicembre 2009, n. U0087 recante la
Approvazione del Piano Sanitario Regionale 2010/2012;
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VISTO il Decreto del Commissario ad acta del 29 settembre 2010, n U0080 avente ad oggetto la
Riorganizzazione della Rete Ospedaliera Regionale;
VISTO il Decreto del Commissario ad acta del 31 dicembre 2010, n. U0111 avente ad oggetto
Decreto del Commissario ad acta n.U0087/2010 recante Approvazione Piano Sanitario Regionale
(PSR) 2010 2012 - Integrazioni e modifiche;
VISTO il Decreto del Commissario ad acta n. U00247 del 25/7/2014 recante Adozione della
nuova edizione dei Programmi Operativi 2013-2015 a salvaguardia degli obiettivi strategici di
rientro dai disavanzi sanitari della Regione Lazio;
TENUTO CONTO che il suddetto Decreto individua, nellambito degli interventi di
razionalizzazione della gestione del personale, il blocco del turn over quale misura funzionale ai fini
degli obiettivi di contenimento della spesa del personale del SSR previsti dal Piano di Rientro;
VISTO il Decreto del Commissario ad Acta del 31 ottobre 2014 n. U0368 e s.m.i. concernente
Attuazione Programmi Operativi 2013-2015 di cui al Decreto del Commissario ad Acta n.
U00247/2014. Adozione del documento tecnico inerente: Riorganizzazione della rete ospedaliera
a salvaguardia degli obiettivi strategici di rientro dai disavanzi sanitari della Regione Lazio;
VISTA la circolare prot. n. 98401/D4/43/01 del 21 agosto 2008 del Dipartimento Sociale con la
quale la Regione Lazio ha disposto che: per la mobilit tra le Aziende ed Enti del servizio sanitario
regionale si invitano i Direttori Generali a richiedere lautorizzazione regionale, in quanto tale
mobilit potrebbe sguarnire servizi indispensabili per la garanzia dei LEA nella Azienda cedente, la
quale sarebbe poi indotta a chiedere la deroga alla Regione con conseguente aggravio di spesa per il
nuovo posto da ricoprire;
VISTO il Decreto commissariale n. 14 del 16 febbraio 2009 recante Disposizioni in materia di
mobilit del personale del s.s.r. con il quale sono state stabilite le misure di semplificazione e
snellimento delle procedure di mobilit del personale del s.s.r.;
CONSIDERATO che con il suddetto Decreto stato stabilito che lassenso alle mobilit
concesso solo previo accertamento della sussistenza delle condizioni che assicurino la non necessit
di copertura del posto nellAzienda di provenienza e che per le mobilit dalle provincie di Roma,
Latina, Frosinone, Viterbo e Rieti verso il Comune di Roma, i Direttori Generali dovranno
procedere secondo le disposizioni vigenti previo specifico decreto commissariale di
autorizzazione;
PRESO ATTO che con la nota prot. n. 8788 del 05/02/2015, agli atti della competente Direzione
Regionale, il Direttore Generale dellAzienda USL Roma B ha inoltrato formale richiesta di
autorizzazione al trasferimento in entrata, tramite procedura di mobilit, della Dott.ssa Caterina
Cimino, dirigente medico disciplina Patologia Clinica, dipendente a tempo indeterminato
dellAzienda USL Roma G;
CONSIDERATA la sussistenza del preventivo assenso al trasferimento da parte dellAzienda
cedente, espresso dallAzienda USL Roma G con la nota prot. n. 8179 del 12/05/2015;
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RILEVATA la particolare situazione di criticit derivante dalla permanenza del blocco delle
assunzioni per il personale del s.s.r. rappresentata, in particolare, dalle Aziende ed Enti del s.s.r.
insistenti ed operanti sul territorio del Comune di Roma e delle provincie del Lazio;
CONSIDERATO che la carenza di organico significata dallAzienda USL Roma B riguarda un
profilo infungibile ed indispensabile ai fini del mantenimento dei livelli essenziali di assistenza
(L.E.A.), la cui erogazione, in assenza di personale dedicato, rischia altrimenti di essere fortemente
pregiudicata con gravi ripercussioni per lutenza;
CONSIDERATO che fermo restando quanto disposto da precedenti provvedimenti commissariali
in materia di blocco delle assunzioni, lattivazione delle procedure di mobilit pu rappresentare
uno strumento funzionale ad ovviare alle situazioni di grave carenza di organico e rientra tra le
azioni volte alla razionalizzazione, ottimizzazione e pi efficiente allocazione delle risorse umane;
TENUTO CONTO che lAzienda USL Roma G, nellesprimere il nulla osta in merito alla
suddetta procedura di mobilit, ha attestato la sussistenza delle condizioni che non rendono
necessaria la sostituzione nel posto che si render vacante;
RITENUTO NECESSARIO, pertanto, autorizzare il Direttore Generale dellAzienda USL
ROMA B al trasferimento in entrata, mediante procedura di mobilit, della Dott.ssa Caterina
Cimino, dirigente medico disciplina Patologia Clinica, dipendente a tempo indeterminato
dellAzienda USL Roma G;
RITENUTO OPPORTUNO precisare che lunit trasferita non verr computata tra le unit
cessate nel corso dellanno nella azienda di provenienza ai fini della corretta determinazione degli
obiettivi connessi al risparmio derivante dal blocco del turn over;
RITENUTO OPPORTUNO rendere obbligatoria la trasmissione alla Direzione regionale Salute
e Integrazione Sociosanitaria dellatto deliberativo adottato dal Direttore Generale in attuazione
del presente provvedimento di autorizzazione;
ACQUISITO il parere favorevole del Sub Commissario;
DECRETA
Per i motivi di cui in premessa che formano parte integrante e sostanziale del presente
provvedimento:
1. di autorizzare, ai sensi del decreto Commissariale n. U0014/09, il Direttore Generale
dellAzienda USL Roma B allassunzione, mediante procedura di mobilit in entrata, della
Dott.ssa Caterina Cimino, dirigente medico disciplina Patologia Clinica, dipendente a
tempo indeterminato dellAzienda USL Roma G;
2. di precisare che lunit trasferita non verr computata tra le unit cessate nel corso dellanno
nella Azienda di provenienza ai fini della corretta determinazione degli obiettivi connessi al
risparmio derivante dal blocco del turn over;
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NICOLA ZINGARETTI
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Regione Lazio
Decreti del Commissario ad Acta
Decreto del Commissario ad Acta 28 maggio 2015, n. U00206
Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini - Autorizzazione all'assunzione in deroga al blocco del turn over
anno 2015.
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IL COMMISSARIO AD ACTA
(Delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013)
Autorizzazione
IL COMMISSARIO AD ACTA
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PRESO ATTO che con Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013, il
dott. Nicola Zingaretti, stato nominato Commissario ad acta per lattuazione del
vigente Piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Lazio secondo i
Programmi Operativi di cui allart. 2, comma 88 della Legge n. 191 del 2009 e
successive modificazioni e integrazioni;
PRESO ATTO che con la suddetta Deliberazione sono stati, altres, confermati i
contenuti del mandato commissariale gi affidato al Presidente pro-tempore della
Regione Lazio con Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 23 aprile 2010 come
riformulato con la successiva Deliberazione del 20 gennaio 2012;
PRESO ATTO che con la suddetta Deliberazione stato assegnato al Commissario
lincarico prioritario di adottare ed attuare i Programmi operativi per gli anni 20132015, redatti sulla base delle linee guida predisposte dai Ministeri affiancanti;
PRESO ATTO che con Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 01 dicembre 2014
lArch. Giovanni Bissoni stato nominato Sub Commissario per lattuazione del Piano
di Rientro dai disavanzi e di riqualificazione del SSR laziale, con il compito di
affiancare il Commissario ad acta nella predisposizione dei provvedimenti da assumere
in esecuzione dellincarico commissariale, ai sensi della deliberazione del Consiglio dei
Ministri del 21 marzo 2013;
PRESO ATTO che tra gli interventi prioritari assegnati al Commissario ad acta per la
realizzazione del suddetto Piano di Rientro vengono annoverati, tra gli altri, il riassetto
della rete ospedaliera con adeguati interventi per la dismissione/riconversione dei
presidi non in grado di assicurare adeguati profili di efficienza ed efficacia, la
razionalizzazione e il contenimento della spesa per il personale con particolare
riferimento al blocco del turn-over;
VISTA la L.R. n. 14 dell11 agosto 2008 e s.m.i. relativa allassestamento del bilancio
2008 con la quale sono state fornite disposizioni in materia di personale del Servizio
Sanitario regionale;
VISTO, in particolare, il comma 73 dellart. 1 della suddetta legge regionale nella parte
in cui dispone che, ai fini del rispetto dellobbligo di riduzione del costo del personale
delle Aziende sanitarie locali, delle Aziende sanitarie ed Enti del Servizio Sanitario
Regionale, previsto dallarticolo 1, comma 98, della Legge 311/04, dallarticolo 1,
comma 198, della Legge 266/05 nonch dallarticolo 1, comma 565, della Legge
27/12/2006 n. 296 e ai fini del Piano di rientro nellequilibrio economico finanziario
previsto dallAccordo di cui allarticolo 1, comma 180, della Legge 311/04, le
medesime Aziende ed Enti, prima di procedere alla pubblicazione, anche sul sito
internet, dei bandi di concorso o di avvisi per lassunzione, devono acquisire esplicito
parere positivo motivato con decreto del Commissario ad acta per il piano di rientro
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dal disavanzo sanitario. Il parere esplicito deve essere acquisito anche per le
assunzioni a tempo determinato, ovvero per rapporti di collaborazione, consulenze o
per altre tipologie contrattuali, a qualsiasi titolo riconducibili a nuove spese per
personale;
VISTO il comma 74 dellart. 1 della citata legge regionale nella parte in cui dispone
che, ai fini dellistruttoria per lespressione del parere motivato da parte del
Commissario ad acta per il piano di rientro dal disavanzo sanitario, i direttori generali
delle aziende ed enti del servizio sanitario regionale devono formulare preventivamente
misure di riorganizzazione e riconversione, sulla base di una valutazione della capacit
operativa delle singole strutture e delle risorse umane disponibili nonch delle
prestazioni effettuate e della produttivit dimostrata negli anni;
VISTO, in particolare, il comma 75 dellart. 1 della citata legge regionale nella parte in
cui dispone che alle aziende ed enti del servizio sanitario regionale, in caso di
mancato conseguimento degli obiettivi di risparmio di spesa previsti dalle norme di cui
al comma 73, fatto divieto di procedere ad assunzioni di nuovo personale, fatti salvi
leventuale reclutamento di profili infungibili e indispensabili al fine del mantenimento
dei livelli essenziali di assistenza (LEA) preventivamente autorizzati dal Commissario
ad acta per il piano di rientro dal disavanzo sanitario e la mobilit infraregionale tra le
aziende e gli enti del servizio sanitario regionale;
VISTA lIntesa Stato Regioni del 3 dicembre 2009 concernente il Patto per la salute
per gli anni 2010 2012;
PRESO ATTO che lart. 13, comma 14 del Patto per la Salute 2010-2012 prevede che
per le Regioni gi sottoposte ai piani di rientro e gi commissariate alla data di entrata in
vigore della suddetta Intesa, restano fermi lassetto della gestione commissariale
previgente per la prosecuzione del piano di rientro secondo programmi operativi
predisposti dal Commissario ad acta;
PRESO ATTO che lart. 14, comma 5 del Patto per la Salute 2010-2012 prevede che il
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, di concerto con il Ministero
dellEconomia e delle Finanze, nellambito dellattivit di affiancamento di propria
competenza nei confronti delle regioni sottoposte al Piano di rientro dai disavanzi,
esprime parere preventivo sui provvedimenti indicati nel Piano di rientro;
VISTA lIntesa Stato Regioni del 10 luglio 2014 concernente il Patto per la salute per
gli anni 2014 2016;
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VISTO il Decreto del Commissario ad acta del 25 luglio 2014 n. U0247 concernente
Adozione della nuova edizione dei Programmi Operativi 2013-2015 a salvaguardia
degli obiettivi strategici di rientro dai disavanzi sanitari della Regione Lazio;
TENUTO CONTO che lintervento n. 2 dei sopra citati Programmi Operativi prevede
ladozione un Decreto specifico ai fini della riorganizzazione della rete ospedaliera in
conformit allo standard fissato dalla L.135/2012;
VISTO il Decreto del Commissario ad acta del 31 ottobre 2014 n. U0368 e s.m.i.
concernente Attuazione Programmi Operativi 2013-2015 di cui al Decreto del
Commissario ad Acta n. U00247/2014. Adozione del documento tecnico inerente:
Riorganizzazione della rete ospedaliera a salvaguardia degli obiettivi strategici di
rientro dai disavanzi sanitari della Regione Lazio;
CONSIDERATO il processo di riduzione dei posti letto e delle corrispondenti unit
operative complesse previsto dalla Riorganizzazione della Rete Ospedaliera di cui al
sopra citato DCA n. U00368 del 31 ottobre 2014;
VISTA la legge 7 agosto 2012, n, 135 di conversione, con modificazioni, del decreto
legge 6 luglio 2012, n. 95 avente ad oggetto: Disposizioni urgenti per la revisione
della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini, nonch misure di
rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario;
VISTO il Decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158 convertito con modificazioni dalla
L. 8 novembre 2012, n. 189 avente ad oggetto Disposizioni urgenti per promuovere
lo sviluppo del Paese mediante un pi alto livello di tutela della salute;
VISTO il D.L. 90 del 24 giugno 2014 recante misure urgenti per la semplificazione e
la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari convertito con
legge 11 agosto 2014, n. 114;
VISTA la nota della Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria prot.
44878 del 28/01/2015 avente per oggetto rilevazione personale e attivit schede per
lanno 2014 con la quale le Aziende e gli Enti del Servizio Sanitario Regionale sono
state invitate a compilare apposite schede volte alla rilevazione della situazione del
personale, distinto per tipologia di prestazioni e per unit operative e, alla rilevazione
del fabbisogno del personale medesimo, secondo un ordine di priorit individuato da
ciascuna Azienda;
CONSIDERATO che si conclusa la procedura di riconciliazione dei dati della c.d.
Tabella A con il conto annuale e con il conto economico di ciascuna Azienda per
lanno 2004, tramite linvio, con nota prot. 140664 del 4/12/2013, al Ministero della
Salute e al Ministero dellEconomia e delle Finanze di una apposita relazione, ai fini
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della valutazione del rispetto dellobiettivo della riduzione della spesa per il personale
nella percentuale dell1,4% rispetto alla spesa per il personale del 2004;
CONSIDERATO che con le note prot. nn. 306/Dg del 14/04/2015, n. 405/DG del
06/05/2015, agli atti della competente Direzione Regionale Salute ed Integrazione
Sociosanitaria, il Direttore Generale dellA.O. San Camillo Forlanini, stante la grave
carenza nellorganico di personale tecnico di laboratorio biomedico ha presentato
formale richiesta di autorizzazione allassunzione con contratto a tempo indeterminato,
di n. 2 Collaboratori Professionali Sanitari Tecnici di Laboratorio Biomedico,
richiedendo lassunzione dei vincitori del concorso pubblico a n. 3 posti di
Collaboratore Professionale Sanitario Tecnico di Laboratorio Biomedico, la cui
procedura si conclusa nel 2007- graduatoria approvata dallA.O. San Camillo
Forlanini con deliberazione n. 1637 del 09/08/2007;
TENUTO CONTO che con deliberazione n. 0006 del 04/01/2008 dellA.O. San
Camillo Forlanini, tra laltro, sono stati nominati vincitori del concorso pubblico, per
titoli ed esami a n. 3 posti di Collaboratore Professionale Tecnico di Laboratorio
Biomedico da destinare alla U.O.C. Genetica Medica, le Sig.re Luana Barboni, Roberta
Pescosolido e Alessandra Crisi, rispettivamente classificatesi dal 1 al 3 posto;
CONSIDERATO che, come evidenziato nelle note sopra indicate, a seguito del blocco
del turn over Regionale, lA.O. San Camillo Forlanini non ha potuto procedere
allassunzione dei vincitori del concorso pubblico sopra indicato;
TENUTO CONTO che nelle note succitate il Direttore Generale dellA.O. San
Camillo Forlanini ha evidenziato la persistente necessit di avvalersi del personale con
predetto profilo professionale stante la significativa carenza in pianta organica;
TENUTO CONTO che le prime due classificate in graduatoria del concorso sopra
indicato hanno prestato attivit presso la U.O.C. Genetica Medica dellA.O. San
Camillo, con contratto di collaborazione coordinata e continuativa, e che attualmente la
seconda classificata presta servizio a tempo determinato in sostituzione di maternit
presso la medesima A.O.;
CONSIDERATO che trattasi di figure professionali necessarie a garantire lassistenza
sanitaria a tutta la popolazione in tutto il territorio della Regione Lazio ed a evitare
linterruzione di pubblico servizio;
CONSIDERATO che le richieste di autorizzazione riguardano profili infungibili ed
indispensabili per garantire lerogazione delle prestazioni assistenziali in conformit dei
L.E.A.;
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DECRETA
Per i motivi di cui in premessa che formano parte integrante e sostanziale del presente
provvedimento di:
1. autorizzare il Direttore Generale dellAzienda Ospedaliera San Camillo
Forlanini allassunzione con contratto a tempo indeterminato di:
N.2 Collaboratori Professionali Sanitari Tecnici di Laboratorio Biomedico, per
la U.O.C. Laboratorio di Genetica Medica, tramite lassunzione dei primi due
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Nicola Zingaretti
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Regione Lazio
Decreti del Commissario ad Acta
Decreto del Commissario ad Acta 28 maggio 2015, n. U00208
Proroga della Convenzione tra Regione Lazio e Inail per il prosieguo della collaborazione destinata alla
realizzazione del progetto cofinanziato dal Ministero della Salute "La gestione della salute e della sicurezza
nelle Aziende sanitarie pubbliche attraverso l'adozione di modelli gestionali ed organizzativi in attuazione
dell'art. 30 del Decreto Legislativo 81/2008 e smi" di cui alla DGRL 525/2011 - Approvazione Schema di
Convenzione
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Oggetto: Proroga della Convenzione tra Regione Lazio e Inail per il prosieguo della collaborazione
destinata alla realizzazione del progetto cofinanziato dal Ministero della Salute La gestione della
salute e sicurezza nelle Aziende sanitarie pubbliche attraverso ladozione di modelli gestionali ed
organizzativi in attuazione dellarticolo 30 del Decreto legislativo n. 81/2008 e smi di cui alla
DGRL 525/2011 Approvazione schema di Convenzione
IL PRESIDENTE IN QUALITA DI COMMISSARIO AD ACTA
(deliberazione del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013)
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VISTO il Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, come modificato dal D.Lgs. 3 agosto 2009, n.
106 ed in particolare lart. 30;
VISTO il Decreto del Commissario ad Acta n. U00074 dell08.03.2013 Convenzione tra Regione
Lazio e Inail per una collaborazione destinata alla realizzazione del progetto cofinanziato dal
Ministero della Salute La gestione della salute e sicurezza nelle Aziende sanitarie pubbliche
attraverso ladozione di modelli gestionali ed organizzativi in attuazione dellarticolo 30 del
Decreto legislativo n. 81/2008 e smi(che per brevit sar definito Progetto) con il quale viene
approvato lo schema di Convenzione;
VISTA la determinazione 18.03.2013 n. 20 di Inail - Direzione Centrale Prevenzione di
autorizzazione alla collaborazione con la Regione Lazio per la realizzazione del Progetto;
VISTA la Convenzione 11.04.2013 sottoscritta tra la Regione Lazio e Inail ed in particolare lart. 5
che ne stabilisce la durata in due anni dalla data della sua sottoscrizione;
VISTO il Decreto del Commissario ad Acta n. U 00247 del 25.07.2014 Adozione della nuova
edizione dei Programmi Operativi 2013-2015 a salvaguardia degli obiettivi strategici di Rientro dai
disavanzi sanitari della Regione Lazio, riguardo la realizzazione delle attivit progettuali in
partnership con Inail finalizzate alla sperimentazione di almeno una procedura in ogni azienda
sanitaria pubblica ai fini della prevenzione e vigilanza sugli infortuni sul lavoro e le malattie
professionali, che definisce la data del 31.12.2015 per ladozione del manuale e delle linee di
indirizzo da parte della Regione Lazio;
VISTA la nota 18.02.2015 n. 88863 dellArea Sicurezza nei Luoghi di lavoro della Direzione
regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria con la quale viene proposta a Inail - Direzione
Centrale Prevenzione la proroga della suddetta Convenzione al fine di proseguire le attivit
congiunte di collaborazione;
VISTA la nota 10.04.2015 (PEC) di Inail Direzione Centrale Prevenzione (prot. 6007010042015-0001451 ) con la quale viene accolta la richiesta di proroga della suddetta Convenzione;
RITENUTO opportuno e necessario prorogare, per un anno, la precedente Convenzione stipulata in
data 11.04.2013 tra Regione Lazio - Dipartimento Programmazione Economica e Sociale e Inail Direzione Centrale Prevenzione, avente ad oggetto Collaborazione per la realizzazione del
progetto cofinanziato dal Ministero della Salute La gestione della salute e sicurezza nelle Aziende
Sanitarie pubbliche attraverso ladozione di modelli gestionali ed organizzativi in attuazione
dellarticolo 30 del Decreto legislativo n. 81/2008 e smi al fine di consentire la prosecuzione delle
attivit congiunte, programmate e non ancora realizzate, di cui alla DGRL 525/2011;
RITENUTO di confermare tutte le previsioni incluse quelle finanziarie contenute nel testo della
Convenzione sottoscritta l11.04.2013 allallegato A;
RITENUTO, di approvare lo schema di Convenzione di proroga, per un anno, della precedente
Convenzione stipulata in data 11.04.2013 tra Regione Lazio - Dipartimento Programmazione
Economica e Sociale e Inail - Direzione Centrale Prevenzione, avente ad oggetto Collaborazione
per la realizzazione del progetto cofinanziato dal Ministero della Salute La gestione della salute e
sicurezza nelle Aziende Sanitarie pubbliche attraverso ladozione di modelli gestionali ed
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organizzativi in attuazione dellarticolo 30 del Decreto legislativo n. 81/2008 e smi che costituisce
parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
DECRETA
per le motivazioni espresse in premessa che vengono integralmente richiamate:
- di autorizzare la proroga, per un anno, della precedente Convenzione stipulata in data 11.04.2013
tra Regione Lazio - Dipartimento Programmazione Economica e Sociale e Inail - Direzione
Centrale Prevenzione, avente ad oggetto Collaborazione per la realizzazione del progetto
cofinanziato dal Ministero della Salute La gestione della salute e sicurezza nelle Aziende Sanitarie
pubbliche attraverso ladozione di modelli gestionali ed organizzativi in attuazione dellarticolo 30
del Decreto legislativo n. 81/2008 e smi al fine di consentire la prosecuzione delle attivit
congiunte, programmate e non ancora realizzate, relative allo sviluppo operativo del progetto di cui
alla DGRL 525/2011;
- di confermare tutte le previsioni incluse quelle finanziarie contenute nel testo della Convenzione
sottoscritta l11.04.2013 allallegato A;
- di approvare lo schema di Convenzione di proroga, per un anno, della precedente Convenzione
stipulata in data 11.04.2013 tra Regione Lazio - Dipartimento Programmazione Economica e
Sociale e Inail - Direzione Centrale Prevenzione, avente ad oggetto Collaborazione per la
realizzazione del progetto cofinanziato dal Ministero della Salute La gestione della salute e
sicurezza nelle Aziende Sanitarie pubbliche attraverso ladozione di modelli gestionali ed
organizzativi in attuazione dellarticolo 30 del Decreto legislativo n. 81/2008 e smi che costituisce
parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
- di demandare alla Direzione Regionale Salute e Integrazione Socio Sanitaria i successivi e
conseguenti atti.
Avverso il presente decreto ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo
Regionale del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla comunicazione, ovvero, ricorso
straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni 120 (centoventi) dalla pubblicazione.
Il presente Decreto, redatto in due originali, uno per gli atti della Direzione Regionale Risorse
Umane e Sistemi Informativi, Area Attivit Istituzionali, laltro per i successivi adempimenti della
struttura competente per materia, sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Il Presidente
Nicola Zingaretti
INAIL
Direzione Centrale Prevenzione
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REGIONE LAZIO
Direzione Salute e Integrazione Socio sanitaria
CONVENZIONE
tra
Inail - Direzione Centrale Prevenzione - nella persona del Direttore Centrale .
e
Regione Lazio Direzione Salute e Integrazione Socio sanitaria - nella persona del Direttore
della Direzione regionale ..
PREMESSO
- che con Decreto del Commissario ad Acta n. U00074 dell08.03.2013 la Regione Lazio ha
approvato lo schema di Convenzione con Inail per una collaborazione destinata alla realizzazione
del progetto cofinanziato dal Ministero della Salute La gestione della salute e sicurezza nelle
Aziende sanitarie pubbliche attraverso ladozione di modelli gestionali ed organizzativi in
attuazione dellarticolo 30 del Decreto legislativo n. 81/2008 e smi;
- che con Determina del Direttore Centrale Prevenzione n. 20 del 18 marzo 2013, Inail ha
autorizzato la collaborazione con la Regione Lazio destinata alla realizzazione del progetto sopra
citato;
- che in data 11.04.2013 la Convenzione stata sottoscritta tra la Regione Lazio e Inail;
- che la Convenzione allart. 5 ne stabilisce la durata in due anni dalla data della sua sottoscrizione
PRESO ATTO
- che il Decreto del Commissario ad Acta n. U00247 del 25.07.2014 Adozione della nuova
edizione dei Programmi Operativi 2013-2015 a salvaguardia degli obiettivi strategici di Rientro dai
disavanzi sanitari della Regione Lazio, riguardo la realizzazione delle attivit progettuali in
partnership con Inail finalizzate alla sperimentazione di almeno una procedura in ogni azienda
sanitaria pubblica ai fini della prevenzione e vigilanza sugli infortuni sul lavoro e le malattie
professionali, definisce la data del 31.12.2015 per ladozione del manuale e delle linee di indirizzo
da parte della Regione Lazio;
- che la Regione Lazio con nota 18.02.2015 n. 88863 dellArea Sicurezza nei Luoghi di lavoro
della Direzione regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria ha proposto a Inail - Direzione
Centrale Prevenzione - la proroga della suddetta Convenzione al fine di proseguire le attivit
congiunte di collaborazione;
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- che con nota 10.04.2015 (PEC) Inail Direzione Centrale Prevenzione (prot. 60070-100420150001451) ha accolto la richiesta di proroga della suddetta Convenzione.
CONSIDERATO
- opportuno e necessario prorogare di un anno la precedente Convenzione stipulata in data
11.04.2013 tra Regione Lazio - Dipartimento Programmazione Economica e Sociale e Inail
Direzione Centrale Prevenzione, avente ad oggetto Collaborazione per la realizzazione del
progetto cofinanziato dal Ministero della Salute La gestione della salute e sicurezza nelle Aziende
Sanitarie pubbliche attraverso ladozione di modelli gestionali ed organizzativi in attuazione
dellarticolo 30 del Decreto legislativo n. 81/2008 e smi al fine di proseguire le attivit
congiunte, programmate e non ancora realizzate, relative allo sviluppo operativo del progetto di cui
alla DGRL 525/2011;
- di confermare tutte le previsioni incluse quelle finanziarie contenute nel testo della Convenzione
sottoscritta l11.04.2013 allallegato A.
Tutto quanto sopra premesso e considerato, le Parti convengono:
Art. 1 Oggetto e impegni delle Parti
Le Parti prorogano di un anno la precedente Convenzione stipulata in data 11.04.2013 tra
Regione Lazio - Dipartimento Programmazione Economica e Sociale e Inail - Direzione Centrale
Prevenzione - avente ad oggetto Collaborazione per la realizzazione del progetto cofinanziato dal
Ministero della Salute La gestione della salute e sicurezza nelle Aziende Sanitarie pubbliche
attraverso ladozione di modelli gestionali ed organizzativi in attuazione dellarticolo 30 del
Decreto legislativo n. 81/2008 e smi al fine di proseguire le attivit congiunte, programmate e non
ancora realizzate, relative allo sviluppo operativo del progetto di cui alla DGRL 525/2011;
Le Parti confermano tutte le previsioni incluse quelle finanziarie contenute nel testo della
Convenzione sottoscritta l11.04.2013 allallegato A.
Roma, ..
Per Inail
Direzione Centrale prevenzione
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Regione Lazio
Decreti del Commissario ad Acta
Decreto del Commissario ad Acta 28 maggio 2015, n. U00213
Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini - Autorizzazione all'assunzione in deroga al blocco del turn over
anno 2015.
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IL COMMISSARIO AD ACTA
(Delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013)
Autorizzazione
IL COMMISSARIO AD ACTA
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PRESO ATTO che con Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013, il
dott. Nicola Zingaretti, stato nominato Commissario ad acta per lattuazione del
vigente Piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Lazio secondo i
Programmi Operativi di cui allart. 2, comma 88 della Legge n. 191 del 2009 e
successive modificazioni e integrazioni;
PRESO ATTO che con la suddetta Deliberazione sono stati, altres, confermati i
contenuti del mandato commissariale gi affidato al Presidente pro-tempore della
Regione Lazio con Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 23 aprile 2010 come
riformulato con la successiva Deliberazione del 20 gennaio 2012;
PRESO ATTO che con la suddetta Deliberazione stato assegnato al Commissario
lincarico prioritario di adottare ed attuare i Programmi operativi per gli anni 20132015, redatti sulla base delle linee guida predisposte dai Ministeri affiancanti;
PRESO ATTO che con Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 01 dicembre 2014
lArch. Giovanni Bissoni stato nominato Sub Commissario per lattuazione del Piano
di Rientro dai disavanzi e di riqualificazione del SSR laziale, con il compito di
affiancare il Commissario ad acta nella predisposizione dei provvedimenti da assumere
in esecuzione dellincarico commissariale, ai sensi della deliberazione del Consiglio dei
Ministri del 21 marzo 2013;
PRESO ATTO che tra gli interventi prioritari assegnati al Commissario ad acta per la
realizzazione del suddetto Piano di Rientro vengono annoverati, tra gli altri, il riassetto
della rete ospedaliera con adeguati interventi per la dismissione/riconversione dei
presidi non in grado di assicurare adeguati profili di efficienza ed efficacia, la
razionalizzazione e il contenimento della spesa per il personale con particolare
riferimento al blocco del turn-over;
VISTA la L.R. n. 14 dell11 agosto 2008 e s.m.i. relativa allassestamento del bilancio
2008 con la quale sono state fornite disposizioni in materia di personale del Servizio
Sanitario regionale;
VISTO, in particolare, il comma 73 dellart. 1 della suddetta legge regionale nella parte
in cui dispone che, ai fini del rispetto dellobbligo di riduzione del costo del personale
delle Aziende sanitarie locali, delle Aziende sanitarie ed Enti del Servizio Sanitario
Regionale, previsto dallarticolo 1, comma 98, della Legge 311/04, dallarticolo 1,
comma 198, della Legge 266/05 nonch dallarticolo 1, comma 565, della Legge
27/12/2006 n. 296 e ai fini del Piano di rientro nellequilibrio economico finanziario
previsto dallAccordo di cui allarticolo 1, comma 180, della Legge 311/04, le
medesime Aziende ed Enti, prima di procedere alla pubblicazione, anche sul sito
internet, dei bandi di concorso o di avvisi per lassunzione, devono acquisire esplicito
parere positivo motivato con decreto del Commissario ad acta per il piano di rientro
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dal disavanzo sanitario. Il parere esplicito deve essere acquisito anche per le
assunzioni a tempo determinato, ovvero per rapporti di collaborazione, consulenze o
per altre tipologie contrattuali, a qualsiasi titolo riconducibili a nuove spese per
personale;
VISTO il comma 74 dellart. 1 della citata legge regionale nella parte in cui dispone
che, ai fini dellistruttoria per lespressione del parere motivato da parte del
Commissario ad acta per il piano di rientro dal disavanzo sanitario, i direttori generali
delle aziende ed enti del servizio sanitario regionale devono formulare preventivamente
misure di riorganizzazione e riconversione, sulla base di una valutazione della capacit
operativa delle singole strutture e delle risorse umane disponibili nonch delle
prestazioni effettuate e della produttivit dimostrata negli anni;
VISTO, in particolare, il comma 75 dellart. 1 della citata legge regionale nella parte in
cui dispone che alle aziende ed enti del servizio sanitario regionale, in caso di
mancato conseguimento degli obiettivi di risparmio di spesa previsti dalle norme di cui
al comma 73, fatto divieto di procedere ad assunzioni di nuovo personale, fatti salvi
leventuale reclutamento di profili infungibili e indispensabili al fine del mantenimento
dei livelli essenziali di assistenza (LEA) preventivamente autorizzati dal Commissario
ad acta per il piano di rientro dal disavanzo sanitario e la mobilit infraregionale tra le
aziende e gli enti del servizio sanitario regionale;
VISTA lIntesa Stato Regioni del 3 dicembre 2009 concernente il Patto per la salute
per gli anni 2010 2012;
PRESO ATTO che lart. 13, comma 14 del Patto per la Salute 2010-2012 prevede che
per le Regioni gi sottoposte ai piani di rientro e gi commissariate alla data di entrata in
vigore della suddetta Intesa, restano fermi lassetto della gestione commissariale
previgente per la prosecuzione del piano di rientro secondo programmi operativi
predisposti dal Commissario ad acta;
PRESO ATTO che lart. 14, comma 5 del Patto per la Salute 2010-2012 prevede che il
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, di concerto con il Ministero
dellEconomia e delle Finanze, nellambito dellattivit di affiancamento di propria
competenza nei confronti delle regioni sottoposte al Piano di rientro dai disavanzi,
esprime parere preventivo sui provvedimenti indicati nel Piano di rientro;
VISTA lIntesa Stato Regioni del 10 luglio 2014 concernente il Patto per la salute per
gli anni 2014 2016;
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VISTO il Decreto del Commissario ad acta del 25 luglio 2014 n. U0247 concernente
Adozione della nuova edizione dei Programmi Operativi 2013-2015 a salvaguardia
degli obiettivi strategici di rientro dai disavanzi sanitari della Regione Lazio;
TENUTO CONTO che lintervento n. 2 dei sopra citati Programmi Operativi prevede
ladozione un Decreto specifico ai fini della riorganizzazione della rete ospedaliera in
conformit allo standard fissato dalla L.135/2012;
VISTO il Decreto del Commissario ad acta del 31 ottobre 2014 n. U0368 e s.m.i.
concernente Attuazione Programmi Operativi 2013-2015 di cui al Decreto del
Commissario ad Acta n. U00247/2014. Adozione del documento tecnico inerente:
Riorganizzazione della rete ospedaliera a salvaguardia degli obiettivi strategici di
rientro dai disavanzi sanitari della Regione Lazio;
CONSIDERATO il processo di riduzione dei posti letto e delle corrispondenti unit
operative complesse previsto dalla Riorganizzazione della Rete Ospedaliera di cui al
sopra citato DCA n. U00368 del 31 ottobre 2014;
VISTO il DCA 412/2014 avente ad oggetto Rettifica DCA n. U00368/2014 avente ad
oggetto "Attuazione Programmi Operativi 2013-2015 di cui al Decreto del
Commissario ad Acta n. U00247/2014. Adozione del documento tecnico inerente:
"Riorganizzazione della rete ospedaliera a salvaguardia degli obiettivi strategici di
rientro dai disavanzi sanitari della Regione Lazio";
VISTA la legge 7 agosto 2012, n, 135 di conversione, con modificazioni, del decreto
legge 6 luglio 2012, n. 95 avente ad oggetto: Disposizioni urgenti per la revisione
della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini, nonch misure di
rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario;
VISTO il Decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158 convertito con modificazioni dalla
L. 8 novembre 2012, n. 189 avente ad oggetto Disposizioni urgenti per promuovere
lo sviluppo del Paese mediante un pi alto livello di tutela della salute;
VISTO il D.L. 90 del 24 giugno 2014 recante misure urgenti per la semplificazione e
la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari convertito con
legge 11 agosto 2014, n. 114;
VISTA la nota della Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria prot.
44878 del 28/01/2015 avente per oggetto rilevazione personale e attivit schede per
lanno 2014 con la quale le Aziende e gli Enti del Servizio Sanitario Regionale sono
state invitate a compilare apposite schede volte alla rilevazione della situazione del
personale, distinto per tipologia di prestazioni e per unit operative e, alla rilevazione
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DECRETA
Per i motivi di cui in premessa che formano parte integrante e sostanziale del presente
provvedimento di:
1. di autorizzare il Direttore Generale dellAzienda Ospedaliera San Camillo
Forlanini, allassunzione con contratto a tempo indeterminato tramite
scorrimento di graduatorie di concorsi pubblici in corso di validit di :
N.2 Dirigenti Medici disciplina Neonatologia;
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Nicola Zingaretti
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Regione Lazio
Decreti del Commissario ad Acta
Decreto del Commissario ad Acta 28 maggio 2015, n. U00214
Requisiti minimi autorizzativi strutturali, tecnologici ed organizzativi per l'esercizio delle attivit sanitarie e
sociosanitarie nell'ambito delle patologie da dipendenza e dei comportamenti di addiction di cui al DCA
13/2015. Integrale sostituzione dei paragrafi 3.6, 4.7 e 7.6 di cui all'ALL. C del DCA 8/2011.
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Oggetto: Requisiti minimi autorizzativi strutturali, tecnologici ed organizzativi per lesercizio delle
attivit sanitarie e sociosanitarie nellambito delle patologie da dipendenza e dei comportamenti di
addiction di cui al DCA 13/2015. Integrale sostituzione dei paragrafi 3.6, 4.7, 7.6 di cui allALL.C
del DCA 8/2011.
VISTO lo Statuto della Regione Lazio approvato con L.R. 11 novembre 2004, n.1;
VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n.6 e successive modificazioni ed integrazioni;
VISTO il regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale n.1 del 6
settembre 2002 e successive modificazioni ed integrazioni;
DATO ATTO che, con deliberazione del Consiglio dei ministri del 21 marzo 2013, il Presidente
della Regione Lazio Nicola Zingaretti stato nominato Commissario ad Acta per la realizzazione
degli obiettivi di risanamento finanziario previsti nel Piano di Rientro dai disavanzi regionali per la
spesa sanitaria;
DATO ATTO, altres, che il Consiglio dei Ministri con deliberazione del 1 dicembre 2014, ha
deliberato la nomina dellarch. Giovanni Bissoni quale Sub Commissario nellattuazione dei piani
di rientro dai disavanzi del SSR della Regione Lazio, con il compito di affiancare il Commissario
ad acta nella predisposizione dei provvedimenti da assumere in esecuzione dellincarico
commissariale, ai sensi della deliberazione del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013, richiamati
in particolare le azioni e gli interventi in via prioritaria indicati nella deliberazione del Consiglio dei
Ministri del 20 gennaio 2012, intendendosi aggiornati i termini ivi indicati, intervenendo anche per
garantire, in maniera uniforme sul territorio regionale, lerogazione dei livelli essenziali di
assistenza in condizioni di appropriatezza, sicurezza e qualit, attraverso un utilizzo efficiente delle
risorse;
VISTA la legge 27 dicembre 1978, n. 833 e successive modificazioni, concernente listituzione del
Servizio Sanitario Nazionale;
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IL PRESIDENTE
IN QUALITA DI COMMISSARIO AD ACTA
( delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013 )
VISTA la legge regionale 16 giugno 1994 n.18, e successive modificazioni recante Disposizioni
per il riordino del SSR ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n.502 e successive
modificazioni e integrazioni. Istituzioni delle aziende unit sanitarie locali;
VISTA la Legge Regionale n.13 del 30 dicembre 2013 Legge di Stabilit Regionale 2014
VISTA la Legge Regionale n.14 del 30 dicembre 2013 recante Bilancio di previsione della
Regione Lazio per lesercizio finanziario 2014-2016;
VISTA la Legge Regionale 3 marzo 2003, n.4 Norme in materia di autorizzazione alla
realizzazione di strutture e allesercizio di attivit sanitarie e socio sanitarie, di accreditamento
istituzionale e di accordi contrattuali, e successive modificazioni ed integrazioni;
VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 novembre 2001 recante Definizione
dei livelli essenziali di assistenza (LEA) che individua, in accordo con le Regioni, nellallegato
n.1 i Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria da garantire a tutti i cittadini e nellallegato n. 4 nel
definire il ruolo delle Regioni in materia di Lea limpegno delle regioni stesse a far fronte alle
eventuali ulteriori esigenze finanziarie con mezzi propri, per contenere le spese nellambito delle
risorse disponibili e per mantenere lerogazione delle prestazioni ricomprese nei livelli essenziali di
assistenza;
VISTO il gi citato DPCM 29 novembre 2001 (LEA) che indica le prestazioni ed i servizi che
debbono essere garantiti a favore di soggetti dipendenti da sostanze stupefacenti o psicotrope e da
alcool (compresi i tossicodipendenti detenuti o internati) e/o delle loro famiglie;
VISTI l'Accordo della Conferenza Stato Regioni del 21.01.1999 che individua le specifiche
prestazioni delle unit operative pubbliche specializzate nel settore delle tossicodipendenze ed il
Provvedimento della Conferenza Stato Regioni del 05.08. 1999 che individua i requisiti minimi
autorizzativi e di accreditamento per servizi privati: entrambi questi blocchi di prestazioni
costituiscono i LEA attualmente vigenti;
VISTO il Testo Unico aggiornato delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze
psicotrope prevenzione e cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza (D.P.R.
n.309/90 e successive modificazioni) ed in particolare larticolo 127 comma 1, concernente il
finanziamento di progetti () finalizzati alla prevenzione e al recupero delle tossicodipendenze e
dellalcoldipendenza () e il comma 7 che enuncia le finalit di detti progetti: a) alla promozione
di programmi sperimentali di prevenzione sul territorio nazionale; b) alla realizzazione di
iniziative di razionalizzazione dei sistemi di rilevazione e di valutazione dei dati; c) alla
elaborazione di efficaci collegamenti con le iniziative assunte dall'Unione europea; d) allo
sviluppo di iniziative di informazione e di sensibilizzazione; e) alla formazione del personale nei
settori di specifica competenza; f) alla realizzazione di programmi di educazione alla salute; g) al
trasferimento dei dati tra amministrazioni centrali e locali.;
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IL PRESIDENTE
IN QUALITA DI COMMISSARIO AD ACTA
( delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013 )
PRESO ATTO che molti dei servizi per le dipendenze previsti dallAtto di Intesa Stato Regioni del
1999, rientranti nei vigenti LEA, sono accreditati nella maggioranza delle Regioni, e che nella
Regione Lazio, in attesa che fosse completato il percorso dellaccreditamento istituzionale, sono
statiassicurati nellambito dei Progetti regionali Lotta alla Droga ormai da circa quindici anni con
gli atti di seguito elencati:
Fondo Nazionale Lotta alla Droga 1997/98/99: Bando regionale DGR 5057/1999, approvazione
progetti DGR 1111/2000. Con DGR 686/2003 approvazione proroga di 12 mesi
Fondo Nazionale Lotta alla Droga 2000: Bando regionale DGR 1229/2001, approvazione progetti
DGR 1672/2002
Fondo Nazionale 2001/2002/2003: Bando Regionale 634/2004, approvazione progetti 632/2005.
Periodo di attuazione progetti agosto 2005/gennaio 2007.
Fondo Regionale: Con DGR 226/2007 approvazione proroga 9 mesi (fino a novembre 2007). Con
DGR 1045/2007 approvazione proroga di ulteriori 5 mesi (fino ad aprile 2008). Con
Determinazione 2260/2009 ulteriore proroga di 88 giorni (fino al 20 luglio 2008, in attesa risultati
bando)
Fondo Regionale: Bando DGR 186/2008 per progetti di 22 mesi (dal 21 luglio 2008 al 20 maggio
2010). Con Determinazione n. 3157/2010 approvazione proroga di 6 mesi (fino al novembre 2010).
Con Determinazioni 5958/2010 e 0911/2011 proroghe fino al 30 aprile 2011
Fondo Regionale: DGR556/2010 per progetti di 20 mesi fino al 31 dicembre 2012
Fondo Sanitario Regionale DCA 430/2012 (proroga progetti fino al 31 maggio 2013)
Fondo Sanitario Regionale DCA 430/2012 bando 24 mesi fino al 31 maggio 2015;
CONSIDERATO altres che Gli Enti ammessi alla partecipazione ai suddetti bandi, ai sensi della
Legge 45/99, istitutiva del primo Finanziamento per Progetti nella Lotta alla Droga sono (art.1
comma 3): Le province, i comuni e i loro consorzi, le comunit montane, le aziende unit sanitarie
locali, gli enti di cui agli articoli 115 e 116, le organizzazioni di volontariato di cui alla legge 11
agosto 1991, n. 266, le cooperative sociali di cui all'articolo 1, comma 1, lettera b), della legge 8
novembre 1991, n. 381, e loro consorzi, possono presentare alle regioni progetti finalizzati alla
prevenzione e al recupero dalle tossicodipendenze e dall'alcoldipendenza correlata e al
reinserimento lavorativo dei tossicodipendenti, da finanziare a valere sulle disponibilit del Fondo
nazionale di cui al comma 1, nei limiti delle risorse assegnate a ciascuna regione..
E che pertanto la Regione ha dichiarato quali soggetti ammessi alla presentazione delle domande di
finanziamento:
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IL PRESIDENTE
IN QUALITA DI COMMISSARIO AD ACTA
( delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013 )
VISTO il DCA n. 90/2010 e successive modificazioni che nel disciplinare le procedure per
laccreditamento definitivo delle strutture sanitarie e socio-sanitarie private approvava i Requisiti
minimi autorizzativi per lesercizio delle attivit sanitarie e socio sanitarie nonch i Requisiti
ulteriori per laccreditamento;
CONSIDERATO che a seguito del presente DCA , il fabbisogno stimato, in prima istanza, pari
allattuale erogazione dei servizi;
VISTO il DCA 13/2015 Riorganizzazione della rete dei servizi per le patologie da dipendenza e
per i comportamenti di addiction, con il quale la Regione Lazio ha inteso rimodulare e aggiornare
lofferta dei servizi, ivi compresa lofferta dei servizi pubblici, anche a seguito di cambiamenti
avvenuti negli ultimi decenni del fenomeno di uso, abuso e dipendenza da sostanze;
CONSIDERATO che, si sono susseguiti numerosi incontri con i servizi pubblici delle dipendenze
(SERD) gli Enti, le associazioni e le cooperative sociali che erogano servizi riconducibili a tutte le
tipologie assistenziali cos come ridefinite dal DCA 13/2015, al fine di esaminare le criticit
riconducibili alladeguamento ai requisiti organizzativi e strutturali contenuti nel presente decreto;
CONSIDERATO altres che lintero lavoro di definizione dei requisiti medesimi stato condiviso
con i sopracitati enti;
TENUTO CONTO che nellallegato A, che forma parte integrante e sostanziale del presente
decreto, la Regione Lazio ha proceduto allelaborazione dei requisiti autorizzativi minimi per i
servizi per le patologie da dipendenza e per i comportamenti di addiction, prevedendo anche la
dotazione minima di personale necessaria a garantire i livelli di assistenza per tutte le tipologie
assistenziali previste dal DCA 13/2015;
CONSIDERATO che la competente Area Autorizzazione e Accreditamento Completamento
adempimenti Legge 12/2011 provveder con successivo decreto alla definizione dellintero
percorso finalizzato alla autorizzazione dei servizi idonei ed al successivo accreditamento degli Enti
aventi diritto;
CONSIDERATO che la Regione Lazio istituir un corso di qualificazione per Operatori Socio
Sanitari (OSS) per il personale gi operante nelle strutture per la tossicodipendenza e non
attualmente in possesso di alcun titolo professionale specifico. Tale corso di qualificazione
preveder un programma formativo alluopo strutturato in relazione alle competenze gi acquisite.
Saranno attivati tavoli di lavoro tra la Direzione Salute e Integrazione Socio Sanitaria e la Direzione
regionale formazione, ricerca e innovazione, scuola e universita', diritto allo studio;
CONSIDERATO altres che gli operatori attualmente impegnati a tempo indeterminato senza
qualifica specifica, che verranno qualificati come OSS, in taluni casi attualmente ricoprono un
monte ore complessivo superiore a quello previsto dai presenti requisiti per la qualifica di OSS ;
RITENUTO di stabilire , al fine di garantire la non interruzione dei contratti in essere al 30 aprile
corrente anno, che il monte ore eccedente riferito alla qualifica di OSS, sia recuperato dallorario
assegnato a personale con qualifica professionale educatore professionale;
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IL PRESIDENTE
IN QUALITA DI COMMISSARIO AD ACTA
( delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013 )
RITENUTO quindi di stabilire che lindicazione di cui sopra debba esaurirsi in concomitanza con il
termine dei contratti in essere (dimissioni, quiescenza, trasferimento in struttura extra regionale,
licenziamento, etc);
CONSIDERATO che i requisiti di cui al presente atto non stabiliscono la dotazione organica dei
servizi pubblici per le dipendenze, da definire con successivo provvedimento in relazione allutenza
ed alla popolazione da assistere, nonch ai vincoli normativi previsti per il pubblico impiego;
CONSIDERATO che i servizi di cui sopra debbono essere riorganizzati su scala ASL anche al fine
di garantire la differenziazione dellofferta secondo le indicazioni del DCA 13/2015 con il
personale effettivamente disponibile o acquisibile, tenendo conto della vigente normativa di settore;
RITENUTO che i percorsi sopra indicati possono essere ragionevolmente conclusi nel termine di
due anni, fatte salve nuove e non previste indicazioni;
CONSIDERATO che per le strutture gi in possesso di autorizzazione allesercizio rilasciata ai
sensi della previgente normativa possono essere previste camere da letto fino ad un massimo di 6
posti, garantendo comunque la superficie minima di 6 m.q. a posto letto, bagno escluso e che
sempre per le medesime strutture gi in possesso di autorizzazione allesercizio rilasciata ai sensi
della previgente normativa: minimo 1 bagno completo ogni 6 utenti;
DECRETA
Il presente provvedimento sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio
Il Commissario ad Acta
Nicola Zingaretti
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ALLEGATO A
REQUISITI MINIMI AUTORIZZATIVI STRUTTURALI, TECNOLOGICI ED ORGANIZZATIVI
PER LESERCIZIO DELLE ATTIVITA SANITARIE E SOCIOSANITARIE NELLAMBITO
DELLE PATOLOGIE DA DIPENDENZA E DEI COMPORTAMENTI DI ADDICTION
3.6. SERVIZI AMBULATORIALI PER LE PERSONE CON DISTURBO DA USO DI SOSTANZA E/O
CON ADDICTION
Definizione
I Servizi Ambulatoriali si articolano cos come descritti nel DCA 13/2015, cui si rimanda per le indicazioni
di dettaglio
- Diagnostico (A.D.)
- Terapeutico Riabilitativo (A.T.R)
- Specialistico (A.S.) Cocaina /Alcol / Immigrati /Senza sostanza
- Drop-in (A.R.D.).
Il servizio pubblico si avvale della collaborazione dei servizi privati nel processo di valutazione del paziente
e nella definizione dei piani di trattamento individualizzati ed integrati da erogare tramite la rete dei servizi
privati accreditati, come gi previsto dalla Determina n. B02807/2013.
In sintesi i Servizi sono definiti, come di seguito indicato:
Servizio Ambulatoriale Diagnostico (A.D.)
Il Servizio Ambulatoriale Diagnostico rappresenta lo snodo primario dellintera rete di intervento con finalit
di Valutazione diagnostica e predisposizione del Piano di Cura. E dedicato a tutti i soggetti, con accesso
libero anche inviati da altri luoghi di prima accoglienza, che richiedano un trattamento per disturbo da uso di
sostanze o da comportamenti di addiction.
Servizio Ambulatoriale Terapeutico Riabilitativo (A.T.R)
Il Servizio rivolto a pazienti che abbiano preservato il mantenimento di autonomia personale e sociale,
ovvero a pazienti per i quali sia necessario lavorare per favorire una motivazione al cambiamento. Garantisce
un trattamento multidisciplinare, dettagliatamente descritto e personalizzato. finalizzato alla gestione /
superamento del comportamento di abuso/dipendenza, alla gestione della salute fisica e psichica, e a
supportare il paziente nella pianificazione di vita per ottimizzarne le competenze sociali. Pu anche dotarsi di
ambulatorio mobile per la somministrazione di terapia farmacologica, al fine di garantire laccessibilit alle
cure ai pazienti in carico.
Servizio Ambulatoriale Specialistico (A.S.) Cocaina /Alcol / Immigrati /Senza sostanza
Il Servizio Ambulatoriale Specialistico rivolto a target specifici di pazienti (disturbo da uso Cocaina,
disturbo da uso di Alcol, dipendenze senza sostanza, immigrati con dipendenza da sostanza) con quadro
clinico complesso, che presentino medio-alto livello motivazionale e mantenimento di risorse individuali.
assicurato trattamento focale mirato.
Servizio Ambulatoriale Drop-in (A.R.D.).
Il servizio ambulatoriale Drop-In per la Riduzione del Danno rivolto a pazienti con bassa motivazione al
cambiamento, che presentano una richiesta di contenimento della sintomatologia fisica. Assicura una prima
risposta sanitaria per la prevenzione di patologie correlate, facilitando il contatto tra i consumatori ed il
sistema di intervento, garantendo trattamento farmacologico e distribuzione di materiale di profilassi
sanitaria.
Indicazioni per i Servizi Pubblici per le Dipendenze
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I Servizi Pubblici per le Patologie da Dipendenza (Ser.D.) devono garantire su scala ASL lintera offerta
ambulatoriale, anche articolando su pi sedi le tipologie Diagnostico, Terapeutico Riabilitativo e Riduzione
del Danno; i servizi specialistici potranno essere attivati secondo le necessit locali.
Le singole tipologie di Servizio Specialistico saranno attivate, in una prima fase, in funzione della domanda
di trattamento gi presente.
Per definirsi quale Ser.D. necessario che siano assicurate nella sede almeno le funzioni del Servizio
Diagnostico (A.D.) e del Servizio Terapeutico Riabilitativo (A.T.R.).
Le altre sedi di erogazione di Servizi (una o pi tipologie diverse dallassociazione A.D.+A.T.R.) saranno
considerate presidi distaccati del Ser.D.
Il Ser.D., attraverso i Servizi attivati su scala aziendale, deve inoltre garantire gli interventi e le azioni in
materia di prevenzione e di reinserimento sociale come previsto dalla normativa nazionale, dagli Accordi
Stato Regioni e P.A. e come stabilito dai Livelli Essenziali di Assistenza, con particolare riguardo a:
a) progettazione ed esecuzione in forma diretta o indiretta di interventi di informazione e
prevenzione;
b) prevenzione della mortalit e della morbosit legate alla tossicodipendenze e/o all'abuso di sostanze, con
particolare riferimento alla mortalit da episodi acuti;
c) raccolta degli elementi informativi (di base e specifici) necessari per la definizione epidemiologica della
entit e caratteristiche del problema;
d) adeguata formazione del personale in servizio e aggiornamento permanente dello stesso;
e) valutazione periodica dei risultati terapeutici e del conseguimento degli obiettivi assistenziali;
f) collaborazione con le altre istituzioni coinvolte nella strategia complessiva di contrasto del fenomeno
della droga.
Nel territorio della Citt di Roma deve essere garantito in ambito pubblico un Presidio ambulatoriale aperto
sulle 24 h. Al servizio concorrono, anche con proprie risorse di personale , tutte le ASL insistenti sul
territorio cittadino.
3.6.1. Requisiti strutturali generali
Oltre ai requisiti di cui al punto 3.0.1, i Servizi ambulatoriali devono disporre almeno di:
1. Locale per attesa
2. Locale per visite medica
3. Locale per somministrazione terapia farmacologica, qualora prevista tra le prestazioni erogate dal
servizio
4. Locale per colloqui
5. Locale per riunioni interne
6. Locale controllato per la raccolta dei campioni biologici (ad esclusione dei servizi specialistici che
non prevedono obbligatoriamente raccolta di campioni biologici, come alcol e senza sostanza)
7. Locale per attivit di gruppo (per A.T.R. e A.S.)
8. Nel caso di A.R.D. h24: cucinetta di reparto e un locale per il personale
I locali possono essere anche ad uso non esclusivo per lintera durata di apertura del servizio, fermo restando
che quelli dedicati alle prestazioni ad utenza devono garantire la tutela della privacy, tra cui lassenza di
prestazioni individuali contemporanee nello stesso locale a pi pazienti.
Per i servizi operanti in ambito penitenziario si far riferimento a quanto previsto dallart. 3 dellAccordo in
Conferenza Unificata del 22.01.2015 (rep. Atti n 3/CU 22.01.2015)
3.6.2. Requisiti tecnologici generali
Oltre ai requisiti di cui al punto 3.0.2 e 3.0.3, i Servizi ambulatoriali devono essere dotati di:
1. Frigorifero
2. Armadio conservazione farmaci
3. Apparecchiature telefoniche, fax
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qualifica
medico
psichiatra
psicologo
assistente sociale
infermiere
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qualifica
medico
psichiatra
psicoterapeuta
assistente sociale
infermiere
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Specialistico alcol
assicurata la presenza di medico, psichiatra, psicologo iscritto allelenco degli psicoterapeuti,
infermiere, assistente sociale.
Personale minimo richiesto per assistenza, su base settimanale ed unit di personale previste per
garantire il funzionamento del Servizio.
qualifica
medico
psichiatra
psicoterapeuta
assistente sociale
infermiere
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Il presidio h 24 deve assicurare inoltre, sul tempo eccedente le 30 ore a settimana, la presenza di
almeno un medico e un infermiere per turno.
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Pag. 63 di 425
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Deve essere utilizzata una cartella individuale (anche informatizzata), che contenga i dati relativi al paziente
(anagrafici, data inizio programma, operatori di riferimento, anamnesi tossicologica, diagnosi), obiettivi
terapeutici, piano di trattamento, prestazioni erogate, verifiche e risultati raggiunti, data e motivazione fine
programma.
assicurato un sistema di archiviazione, secondo la normativa vigente.
Sono adottati: un regolamento interno contenente i criteri generali di organizzazione del servizio ed un
documento informativo contenente i diritti ed i doveri dellutenza.
Il Servizio assolve al debito informativo previsto dalla Regione Lazio.
Personale
Le figure professionali minime previste sono di seguito indicate per le singole tipologie.
Deve essere assicurata sia lassistenza diretta sia lassistenza indiretta, comprensiva di attivit di
coordinamento, di riunioni di equipe, compilazione documentazione sanitaria cartacea e informatizzata,
supervisione/formazione e tutte le attivit ritenute necessarie ad assicurare la qualit del servizio.
La dotazione di personale deve essere adeguata alla tipologia e al volume delle prestazioni erogate.
prevista la presenza di Responsabile con qualifica di Medico o Psicologo, con monte ore adeguato
allorario di apertura del servizio. La funzione di Responsabile pu essere ricoperta da una delle unit di
personale gi presenti nel Servizio, ferma restando la garanzia di ore di assistenza diretta. Nel caso siano
presenti pi Servizi nel medesimo presidio, il Responsabile pu essere unico fino ad un massimo di 80 posti.
4.7.1.3.1 Servizio Residenziale Pedagogico Riabilitativo (R.P.R.) - Requisiti organizzativi specifici
Personale
assicurata la presenza di: psicologo, assistente sociale, educatore professionale, operatore socio sanitario.
Personale minimo richiesto per assistenza, su base settimanale ed unit di personale previste per garantire il
funzionamento del Servizio.
qualifica
psicologo
assistente sociale
educatore professionale
operatore socio sanitario
In caso di moduli con un numero inferiore di posti, i requisiti di personale rimangono invariati.
Qualora il servizio abbia pi moduli, i requisiti (compresi quelli relativi al personale) saranno proporzionali
al numero degli ospiti.
4.7.1.3.2 Servizio Residenziale Terapeutico Riabilitativo (S.T.R.-D) - Requisiti organizzativi specifici
Personale
assicurata la presenza di: psicologo, assistente sociale, educatore professionale, operatore socio sanitario
Personale minimo richiesto per assistenza, su base settimanale ed unit di personale previste per garantire il
funzionamento del Servizio.
qualifica
medico
psicologo
psicoterapeuta
assistente sociale
educatore professionale
operatore socio sanitario
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La figura di psicologo e di psicoterapeuta pu essere assolta dalla medesima persona, qualora in possesso dei
titoli idonei.
In caso di moduli con un numero inferiore di posti, i requisiti di personale rimangono invariati.
Qualora il servizio abbia pi moduli, i requisiti (compresi quelli relativi al personale) saranno proporzionali
al numero degli ospiti.
Nel caso il servizio residenziale terapeutico riabilitativo sia rivolto esclusivamente a minori o a giovani (fino
ai 20 anni )la dotazione del personale quella prevista dal SRTR-D con aggiunta di:
8 ore settimanali di neuropsichiatra infantile, 20 ore settimanali di psicologo, 20 ore settimanali di educatore
professionale.
4.7.1.3.3 Servizio Residenziale Specialistico (R.S.) - Requisiti organizzativi specifici
Orario di apertura
Specialistico Cocaina: almeno 6 cicli brevi di residenzialit mensili della durata minima di 52 ore ciascuno e
almeno 30 ore settimanali di infra-residenzialit.
Specialistico Alcol: h 24 continuative per tutto lanno solare
Specialistico Minori coinvolti nel circuito penale: h 24 continuative per tutto lanno solare
Specialistico GAP: almeno 6 cicli brevi di residenzialit mensili della durata minima di 52 ore ciascuno e
almeno 30 ore settimanali di infra-residenzialit.
Specialistico Gestione Crisi: h 24 continuative per tutto lanno solare
Specialistico Madre Bambino: h 24 continuative per tutto lanno solare
Utenza per modulo
Specialistico Cocaina: moduli residenziali per 8 pazienti, con contemporanea presa in carico di massimo 40
pazienti.
Specialistico Alcol: 10 pazienti
Specialistico Minori coinvolti nel circuito penale:8 pazienti
Specialistico Doppia Diagnosi: 8 pazienti
Specialistico GAP: moduli residenziali per 8 pazienti, con contemporanea presa in carico di massimo 40
pazienti.
Specialistico Gestione Crisi: 8 pazienti
Specialistico Madre Bambino: 8 pazienti.
Personale
Specialistico Cocaina
assicurata la presenza di: medico, psichiatra, psicologo, psicoterapeuta, assistente sociale.
Personale minimo richiesto per assistenza, su base settimanale ed unit di personale previste per garantire il
funzionamento del Servizio.
qualifica
medico
psichiatra
psicologo
psicoterapeuta
assistente sociale
La figura di psicologo e di psicoterapeuta pu essere assolta dalla medesima persona, qualora in possesso dei
titoli idonei.
10
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Specialistico Alcol
assicurata la presenza di: medico, psichiatra, psicologo, psicoterapeuta, assistente sociale, educatore
professionale
Il modulo Residenziale Specialistico Alcol pu essere aggiuntivo ad un modulo Residenziale Terapeutico
Riabilitativo ovvero modulo autonomo. La numerosit del personale commisurata alle due diverse
fattispecie.
Personale minimo richiesto per assistenza, su base settimanale ed unit di personale previste per garantire il
funzionamento del Servizio.
Modulo autonomo
qualifica
medico
psichiatra
psicologo
psicoterapeuta
assistente sociale
educatore professionale
La figura di psicologo e di psicoterapeuta pu essere assolta dalla medesima persona, qualora in possesso dei
titoli idonei.
Specialistico Minori coinvolti nel circuito penale
assicurata la presenza di: neuropsichiatra infantile, psicologo, psicoterapeuta, educatore professionale,
operatore socio sanitario
Personale minimo richiesto per assistenza, su base settimanale ed unit di personale previste per garantire il
funzionamento del Servizio.
qualifica
neuropsichiatra infantile
psicologo
psicoterapeuta
educatore professionale
operatore socio sanitario
La figura di psicologo e di psicoterapeuta pu essere assolta dalla medesima persona, qualora in possesso dei
titoli idonei.
Specialistico Doppia diagnosi
assicurata la presenza di: medico, psichiatra, psicologo, psicoterapeuta, infermiere, educatore
professionale.
Personale minimo richiesto per assistenza, su base settimanale ed unit di personale previste per garantire il
funzionamento del Servizio.
qualifica
medico
psichiatra
psicologo
11
psicoterapeuta
infermiere
educatore professionale
32
6
98
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1
0,25
3
La figura di psicologo e di psicoterapeuta pu essere assolta dalla medesima persona, qualora in possesso dei
titoli idonei.
Specialistico GAP
assicurata la presenza di: medico, psichiatra, psicologo, psicoterapeuta, assistente sociale.
Personale minimo richiesto per assistenza, su base settimanale ed unit di personale previste per garantire il
funzionamento del Servizio.
numero unit di personale
qualifica
monte ore settimanali
medico
0,25
8
psichiatra
0,25
8
psicologo
3,5
110
psicoterapeuta
1,5
48
assistente sociale
0,4
12
La figura di psicologo e di psicoterapeuta pu essere assolta dalla medesima persona, qualora in possesso dei
titoli idonei.
Specialistico Gestione Crisi
Si rinvia a successivo provvedimento
Specialistico Madre Bambino
assicurata la presenza di: medico, psichiatra, psicologo, psicoterapeuta, assistente sociale, educatore
professionale.
Personale minimo richiesto per assistenza, su base settimanale ed unit di personale previste per garantire il
funzionamento del Servizio.
numero unit di personale
qualifica
monte ore settimanali
medico
0,4
12
psichiatra
0,25
8
psicologo
1,25
38
psicoterapeuta
1
32
assistente sociale
0,4
12
educatore professionale
6
184
La figura di psicologo e di psicoterapeuta pu essere assolta dalla medesima persona, qualora in possesso dei
titoli idonei.
12
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13
Pag. 69 di 425
I locali di cui ai punti 1, 2, 3, 4 e 5 possono essere anche ad uso non esclusivo per lintera durata di apertura
del servizio, fermo restando che quelli dedicati alle prestazioni all utenza devono garantire la tutela della
privacy.
I locali dovranno essere adeguatamente arredati favorendo la personalizzazione degli spazi.
La quantit dei locali commisurata al numero dei pazienti previsti nel singolo modulo per ogni tipologia di
servizio.
Nel caso di S.R.R.D. Notturno devono, inoltre, essere previste:
1. Camere da letto, divise per genere, con massimo 4 letti per camera (superfice minima 6 m.q a posto
letto, bagno escluso);
2. Servizi igienici completi per utenti, commisurati al numero effettivo di utenti (minimo 1 ogni 4
utenti);
4.7.2.2. Requisiti tecnologici generali
In tutti i locali, devono essere di regola assicurate l'illuminazione e la ventilazione naturali o artificiali.
Deve essere presente lattrezzatura essenziale per il pronto soccorso e per la rianimazione cardiopolmonare
di base.
La sede operativa dl servizio deve essere dotata di:
1. Apparecchiature telefoniche, fax
2. Attrezzature informatiche (hardware, software e collegamenti in rete)
Qualora sia prevista la somministrazione di terapia farmacologica, devono altres essere previsti:
1. Frigorifero;
2. Armadio conservazione farmaci;
3. Cassaforte
4.7.2.3. Requisiti organizzativi generali
Programma
Il Servizio assicura le funzioni e le prestazioni indicate dal DCA n. U00013 del 13.01.2015, nel rispetto delle
indicazioni operative specificate nella Determina regionale B02807/2013.
Documentazione
La documentazione relativa alla tipologia dintervento deve contenere: principi, modelli teorici di
riferimento, definizione del target, definizione degli obiettivi, definizione della azioni/prestazioni,
definizione delle fasi e dei tempi, esplicitazione delle risorse umane impiegati e dei metodi di
supervisione/formazione/aggiornamento utilizzati, definizione degli strumenti di monitoraggio, definizione
degli strumenti di valutazione.
Deve essere utilizzata una cartella individuale (anche informatizzata), che contenga i dati relativi al paziente
(anagrafici, data inizio programma, operatori di riferimento, anamnesi tossicologica, diagnosi), obiettivi
terapeutici, piano di trattamento, prestazioni erogate, verifiche e risultati raggiunti, data e motivazione fine
programma.
assicurato un sistema di archiviazione, secondo la normativa vigente.
Sono adottati: un regolamento interno contenente i criteri generali di organizzazione del servizio ed un
documento informativo contenente i diritti ed i doveri dellutenza.
Il Servizio assolve al debito informativo previsto dalla Regione.
Personale
Le figure professionali minime previste sono di seguito indicate per le singole tipologie.
Deve essere assicurata sia lassistenza diretta sia lassistenza indiretta, comprensiva di attivit di
coordinamento, di riunioni di equipe, compilazione documentazione sanitaria cartacea e informatizzata,
supervisione/formazione e tutte le attivit ritenute necessarie ad assicurare la qualit del servizio.
14
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La dotazione di personale deve essere adeguata alla tipologia e al volume delle prestazioni erogate.
prevista la presenza di Responsabile con qualifica di Medico o Psicologo con monte ore adeguato
allorario di apertura del servizio. La funzione di Responsabile pu essere ricoperta da una delle unit di
personale gi presenti nel Servizio, ferma restando la garanzia di ore di assistenza diretta. Nel caso siano
presenti pi Servizi nel medesimo presidio, il Responsabile pu essere unico fino ad un massimo di 80 posti.
La figura di psicologo e di psicoterapeuta pu essere assolta dalla medesima persona, qualora in possesso
dei titoli idonei.
In caso di moduli con un numero inferiore di posti, i requisiti di personale rimangono invariati.
Qualora il servizio abbia pi moduli, i requisiti (compresi quelli relativi al personale) saranno proporzionali
al numero degli ospiti.
15
qualifica
medico
psichiatra
psicologo
psicoterapeuta
assistente sociale
infermiere
educatore professionale
Pag. 71 di 425
La figura di psicologo e di psicoterapeuta pu essere assolta dalla medesima persona, qualora in possesso dei
titoli idonei; pu altres essere assolta dallo psichiatra qualora effettui attivit di psicoterapia individuale e/o
di gruppo
Specialistico Doppia diagnosi (comorbilit psichiatrica)
Deve essere assicurata la presenza di: psichiatra, psicologo, psicoterapeuta, assistente sociale, educatore
professionale.
Personale minimo richiesto per assistenza, su base settimanale ed unit di personale previste per garantire il
funzionamento del Servizio.
qualifica
psichiatra
psicologo
psicoterapeuta
assistente sociale
educatore professionale
La figura di psicologo e di psicoterapeuta pu essere assolta dalla medesima persona, qualora in possesso dei
titoli idonei; pu altres essere assolta dallo psichiatra qualora effettui attivit di psicoterapia individuale e/o
di gruppo
Specialistico GAP
Deve essere assicurata la presenza di: psichiatra, psicologo, psicoterapeuta, assistente sociale, educatore
professionale.
Personale minimo richiesto per assistenza, su base settimanale ed unit di personale previste per garantire il
funzionamento del Servizio.
qualifica
psichiatra
psicologo
psicoterapeuta
assistente sociale
educatore professionale
La figura di psicologo e di psicoterapeuta pu essere assolta dalla medesima persona, qualora in possesso dei
titoli idonei; pu altres essere assolta dallo psichiatra qualora effettui attivit di psicoterapia individuale e/o
di gruppo
4.7.2.3.3. Servizio Semiresidenziale di accoglienza Diurno/Notturno (S.R.R.D) - Requisiti organizzativi
specifici
16
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Orario di apertura
Diurno: almeno 6 giorni a settimana, per 6 ore al giorno
Notturno: 7 giorni a settimana, per almeno 10 ore
Utenza per modulo
Ogni modulo pu ospitare al massimo 15 pazienti.
Personale
Diurno:
Deve essere assicurata la presenza di: medico, psicologo, assistente sociale, educatore professionale,
operatore socio sanitario.
Personale minimo richiesto per assistenza, su base settimanale ed unit di personale previste per garantire il
funzionamento del Servizio.
qualifica
medico
psicologo
assistente sociale
educatore professionale
operatore socio sanitario
Notturno:
assicurata la presenza di: medico, psicologo, assistente sociale, educatore professionale, operatore socio
sanitario.
Personale minimo richiesto per assistenza, su base settimanale ed unit di personale previste per garantire il
funzionamento del Servizio.
qualifica
medico
psicologo
educatore professionale
operatore socio sanitario
Programma
Il programma assicurato on demand, senza limiti di tempo
17
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7. 6 SERVIZI SUL CAMPO PER LE PERSONE CON DISTURBO DA USO DI SOSTANZA E/O CON
ADDICTION
Definizione
I Servizi Sul Campo sono denominati Servizi Unit Mobile Riduzione dei Rischi e Prevenzione
Patologie Correlate (C.R.D.), come indicato dal DCA 13/2015.
I servizi sono articolati e definiti in:
Servizi Unit Mobile Prevenzione Patologie Correlate (C.R.D.1): rivolto a Policonsumatori, con
compromissione dell'autonomia personale e delle condizioni di salute fisica, in assenza di motivazione al
cambiamento; finalizzato alla riduzione della mortalit e della morbilit correlata alluso di sostanze e a
favorire linvio verso i servizi territoriali
Servizi Unit Mobile Riduzione dei Rischi (C.R.D. 2): rivolto a soggetti, anche minorenni, esposti in ambienti
di forte consumo o incentivanti comportamenti di addiction; finalizzato a realizzare azioni di prossimit in
luoghi sensibili per favorire maggiore consapevolezza ed eventuali risposte assistenziali protettive.
Servizi Unit Mobile Prevenzione Patologie Correlate e Riduzione dei Rischi (C.R.D.3): integrazione dei
programmi da attuare in concomitanza di eventi e luoghi a grande affluenza e consumo di sostanze
psicotrope e/o stupefacenti
Servizi Unit Mobile Prevenzione Patologie Correlate h24 (C.R.D.4): rivolto a policonsumatori, con
compromissione dellautonomia personale e delle condizioni di salute fisica, in assenza di motivazione al
cambiamento, finalizzato alla riduzione della mortalit e della comorbilit correlata alluso di sostanze
stupefacenti, con linea telefonica dedicata per le chiamate relative al pronto intervento medico, mirata
essenzialmente ad assistere i casi di overdose e di grave crisi astinenziale; prevede sinergia con il servizio
pubblico 118
Vista la specificit della tipologia di Servizio, i requisiti generali del capitolo 7.0, non si applicano alle
presenti fattispecie.
7.6.1. Requisiti strutturali generali
Il Servizio dispone di una sede operativa composta almeno da:
1. Una stanza adibita ad organizzazione del servizio, adeguatamente arredata, utilizzabile per riunioni
interne
2. Spazio per archivio
3. Spazio/locale per deposito di materiale pulito/attrezzature
4. Servizio igienico per il personale
La sede operativa pu essere condivisa allinterno di strutture ambulatoriali, residenziali, semiresidenziali.
7.6.2. Requisiti tecnologici generali
La sede operativa dei Servizi sul Campo con Unit Mobile deve essere dotata almeno di:
1. Apparecchiature telefoniche
2. Attrezzature informatiche (hardware, software e collegamenti in rete)
Il Servizio deve essere dotato di almeno:
1. Per C.R.D.1, C.R.D.2, C.R.D.3: Un mezzo adibito a Unit Mobile, adeguato al programma
autorizzato (esempio: Pulmino, Veicolo commerciale leggero, Camper); per C.R.D.4: Un auto
medica attrezzata conforme ai sensi art. 177 CdS (atto ad adibire il veicolo a unit mobile di
rianimazione e pronto intervento)
2. Telefonia mobile
3. Attrezzatura per allestimento chill-out (solo per programmi C.R.D.3)
4 Attrezzature sanitarie idonee per erogare le prestazioni previste dalla specifica tipologia di servizio
5. Defibrillatore
18
Pag. 74 di 425
3. Estintore
4. Clinical box per raccolta temporanea rifiuti sanitari (ad esclusione del C.R.D.2)
5. Solo per C.R.D.4: Set per medicazioni, Sfigmomanometro, Pallone rianimatore Ambu, Torcia
portatile
7.6.3.Requisiti organizzativi generali
Programma
Il Servizio assicura le funzioni e le prestazioni indicate dal DCA n. U00013 del 13.01.2015
Documentazione
La documentazione relativa alla tipologia dintervento deve contenere: principi, modelli teorici di
riferimento, definizione del target, definizione degli obiettivi, definizione della azioni/prestazioni,
definizione delle fasi e dei tempi, esplicitazione delle risorse umane impiegati e dei metodi di
supervisione/formazione/aggiornamento utilizzati, definizione degli strumenti di monitoraggio, definizione
degli strumenti di valutazione.
assicurato un sistema di archiviazione, secondo la normativa vigente.
Sono adottati: un regolamento interno contenente i criteri generali di organizzazione del servizio.
Il Servizio assolve al debito informativo previsto dalla Regione Lazio.
Il C.R.D.4 definisce procedure di collegamento con la centrale operativa del 118.
Personale
Le figure professionali minime previste sono di seguito indicate per le singole tipologie.
Deve essere assicurata sia lassistenza diretta sia lassistenza indiretta, comprensiva di attivit di
coordinamento, di riunioni di equipe, compilazione documentazione sanitaria cartacea e informatizzata,
supervisione/formazione e tutte le attivit ritenute necessarie ad assicurare la qualit del servizio.
La dotazione di personale deve essere adeguata alla tipologia e al volume delle prestazioni erogate.
prevista la presenza di Responsabile con qualifica di Medico o Psicologo,con monte ore adeguato
allorario di apertura del servizio. La funzione di Responsabile pu essere ricoperta da una delle unit di
personale gi presenti nel Servizio, ferma restando la garanzia di ore di assistenza diretta. Nel caso siano
presenti pi Servizi, il Responsabile pu essere unico.
7.6.3.1. Requisiti organizzativi specifici
Orario di apertura
Lunit Mobile deve garantire una presenza sul territorio per almeno:
Unit Mobile Prevenzione Patologie Correlate (C.R.D.1): 5 giorni a settimana per 5 ore al giorno
Unit Mobile Riduzione dei Rischi (C.R.D.2): 3 giorni a settimana per 5 ore al giorno
Unit Mobile Prevenzione Patologie Correlate e Riduzione dei Rischi (C.R.D.3): 3 giorni a settimana, di cui
due per 7 ore al giorno ed uno per 4 ore.
Unit Mobile Riduzione Prevenzione Patologie Correlate h24(C.R.D.4): tutti i giorni per 24 ore al giorno
Personale
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Unit Mobile Riduzione Prevenzione Patologie Correlate e Riduzione dei Rischi (C.R.D.3
assicurata la presenza di: medico, psicologo, educatore, professionale, operatore socio sanitario.
Personale minimo richiesto per assistenza, su base settimanale ed unit di personale previste per garantire il
funzionamento del Servizio.
qualifica
medico
psicologo
educatore professionale
20
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Regione Lazio
Decreti del Commissario ad Acta
Decreto del Commissario ad Acta 28 maggio 2015, n. U00215
Azienda Sanitaria Locale Roma H- Autorizzazione all'assunzione in deroga al blocco del turn over anno
2015.
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IL COMMISSARIO AD ACTA
(Delibera del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013)
IL COMMISSARIO AD ACTA
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PRESO ATTO che con Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 21 marzo 2013, il
dott. Nicola Zingaretti, stato nominato Commissario ad acta per lattuazione del
vigente Piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Lazio secondo i
Programmi Operativi di cui allart. 2, comma 88 della Legge n. 191 del 2009 e
successive modificazioni e integrazioni;
PRESO ATTO che con la suddetta Deliberazione sono stati, altres, confermati i
contenuti del mandato commissariale gi affidato al Presidente pro-tempore della
Regione Lazio con Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 23 aprile 2010 come
riformulato con la successiva Deliberazione del 20 gennaio 2012;
PRESO ATTO che con la suddetta Deliberazione stato assegnato al Commissario
lincarico prioritario di adottare ed attuare i Programmi operativi per gli anni 20132015, redatti sulla base delle linee guida predisposte dai Ministeri affiancanti;
PRESO ATTO che con Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 01 dicembre 2014
lArch. Giovanni Bissoni stato nominato Sub Commissario per lattuazione del Piano
di Rientro dai disavanzi e di riqualificazione del SSR laziale, con il compito di
affiancare il Commissario ad acta nella predisposizione dei provvedimenti da assumere
in esecuzione dellincarico commissariale, ai sensi della deliberazione del Consiglio dei
Ministri del 21 marzo 2013;
PRESO ATTO che tra gli interventi prioritari assegnati al Commissario ad acta per la
realizzazione del suddetto Piano di Rientro vengono annoverati, tra gli altri, il riassetto
della rete ospedaliera con adeguati interventi per la dismissione/riconversione dei
presidi non in grado di assicurare adeguati profili di efficienza ed efficacia, la
razionalizzazione e il contenimento della spesa per il personale con particolare
riferimento al blocco del turn-over;
VISTA la L.R. n. 14 dell11 agosto 2008 e s.m.i. relativa allassestamento del bilancio
2008 con la quale sono state fornite disposizioni in materia di personale del Servizio
Sanitario regionale;
VISTO, in particolare, il comma 73 dellart. 1 della suddetta legge regionale nella parte
in cui dispone che, ai fini del rispetto dellobbligo di riduzione del costo del personale
delle Aziende sanitarie locali, delle Aziende sanitarie ed Enti del Servizio Sanitario
Regionale, previsto dallarticolo 1, comma 98, della Legge 311/04, dallarticolo 1,
comma 198, della Legge 266/05 nonch dallarticolo 1, comma 565, della Legge
27/12/2006 n. 296 e ai fini del Piano di rientro nellequilibrio economico finanziario
previsto dallAccordo di cui allarticolo 1, comma 180, della Legge 311/04, le
medesime Aziende ed Enti, prima di procedere alla pubblicazione, anche sul sito
internet, dei bandi di concorso o di avvisi per lassunzione, devono acquisire esplicito
parere positivo motivato con decreto del Commissario ad acta per il piano di rientro
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dal disavanzo sanitario. Il parere esplicito deve essere acquisito anche per le
assunzioni a tempo determinato, ovvero per rapporti di collaborazione, consulenze o
per altre tipologie contrattuali, a qualsiasi titolo riconducibili a nuove spese per
personale;
VISTO il comma 74 dellart. 1 della citata legge regionale nella parte in cui dispone
che, ai fini dellistruttoria per lespressione del parere motivato da parte del
Commissario ad acta per il piano di rientro dal disavanzo sanitario, i direttori generali
delle aziende ed enti del servizio sanitario regionale devono formulare preventivamente
misure di riorganizzazione e riconversione, sulla base di una valutazione della capacit
operativa delle singole strutture e delle risorse umane disponibili nonch delle
prestazioni effettuate e della produttivit dimostrata negli anni;
VISTO, in particolare, il comma 75 dellart. 1 della citata legge regionale nella parte in
cui dispone che alle aziende ed enti del servizio sanitario regionale, in caso di
mancato conseguimento degli obiettivi di risparmio di spesa previsti dalle norme di cui
al comma 73, fatto divieto di procedere ad assunzioni di nuovo personale, fatti salvi
leventuale reclutamento di profili infungibili e indispensabili al fine del mantenimento
dei livelli essenziali di assistenza (LEA) preventivamente autorizzati dal Commissario
ad acta per il piano di rientro dal disavanzo sanitario e la mobilit infraregionale tra le
aziende e gli enti del servizio sanitario regionale;
VISTA lIntesa Stato Regioni del 3 dicembre 2009 concernente il Patto per la salute
per gli anni 2010 2012;
PRESO ATTO che lart. 13, comma 14 del Patto per la Salute 2010-2012 prevede che
per le Regioni gi sottoposte ai piani di rientro e gi commissariate alla data di entrata in
vigore della suddetta Intesa, restano fermi lassetto della gestione commissariale
previgente per la prosecuzione del piano di rientro secondo programmi operativi
predisposti dal Commissario ad acta;
PRESO ATTO che lart. 14, comma 5 del Patto per la Salute 2010-2012 prevede che il
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, di concerto con il Ministero
dellEconomia e delle Finanze, nellambito dellattivit di affiancamento di propria
competenza nei confronti delle regioni sottoposte al Piano di rientro dai disavanzi,
esprime parere preventivo sui provvedimenti indicati nel Piano di rientro;
VISTA lIntesa Stato Regioni del 10 luglio 2014 concernente il Patto per la salute per
gli anni 2014 2016;
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VISTO il Decreto del Commissario ad acta del 25 luglio 2014 n. U0247 concernente
Adozione della nuova edizione dei Programmi Operativi 2013-2015 a salvaguardia
degli obiettivi strategici di rientro dai disavanzi sanitari della Regione Lazio;
TENUTO CONTO che lintervento n. 2 dei sopra citati Programmi Operativi prevede
ladozione un Decreto specifico ai fini della riorganizzazione della rete ospedaliera in
conformit allo standard fissato dalla L.135/2012;
VISTO il Decreto del Commissario ad acta del 31 ottobre 2014 n. U0368 e s.m.i.
concernente Attuazione Programmi Operativi 2013-2015 di cui al Decreto del
Commissario ad Acta n. U00247/2014. Adozione del documento tecnico inerente:
Riorganizzazione della rete ospedaliera a salvaguardia degli obiettivi strategici di
rientro dai disavanzi sanitari della Regione Lazio;
CONSIDERATO il processo di riduzione dei posti letto e delle corrispondenti unit
operative complesse previsto dalla Riorganizzazione della Rete Ospedaliera di cui al
sopra citato DCA n. U00368 del 31 ottobre 2014;
VISTO il DCA 412/2014 avente ad oggetto Rettifica DCA n. U00368/2014 avente ad
oggetto "Attuazione Programmi Operativi 2013-2015 di cui al Decreto del
Commissario ad Acta n. U00247/2014. Adozione del documento tecnico inerente:
"Riorganizzazione della rete ospedaliera a salvaguardia degli obiettivi strategici di
rientro dai disavanzi sanitari della Regione Lazio";
VISTA la legge 7 agosto 2012, n, 135 di conversione, con modificazioni, del decreto
legge 6 luglio 2012, n. 95 avente ad oggetto: Disposizioni urgenti per la revisione
della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini, nonch misure di
rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario;
VISTO il Decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158 convertito con modificazioni dalla
L. 8 novembre 2012, n. 189 avente ad oggetto Disposizioni urgenti per promuovere
lo sviluppo del Paese mediante un pi alto livello di tutela della salute;
VISTO il D.L. 90 del 24 giugno 2014 recante misure urgenti per la semplificazione e
la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari convertito con
legge 11 agosto 2014, n. 114;
VISTA la nota della Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria prot.
44878 del 28/01/2015 avente per oggetto rilevazione personale e attivit schede per
lanno 2014 con la quale le Aziende e gli Enti del Servizio Sanitario Regionale sono
state invitate a compilare apposite schede volte alla rilevazione della situazione del
personale, distinto per tipologia di prestazioni e per unit operative e, alla rilevazione
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DECRETA
Per i motivi di cui in premessa che formano parte integrante e sostanziale del presente
provvedimento di:
1. di autorizzare il Direttore Generale dellASL Roma H, allassunzione con
contratto a tempo indeterminato tramite scorrimento di graduatorie di concorsi
pubblici in corso di validit, di :
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dellanno 2015, cos come richiesto dal Tavolo Tecnico per la verifica degli
adempimenti regionali con il Comitato permanente per la verifica dei LEA, nella
riunione del 24/03/2015;
3. pubblicare il presente provvedimento sul B.U.R.L.
Nicola Zingaretti
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Regione Lazio
Atti della Giunta Regionale e degli Assessori
Deliberazione 26 maggio 2015, n. 239
Proroga del Commissariamento di Laziodisu, Ente pubblico dipendente per il diritto agli studi universitari del
Lazio (D.G.R. n. 129 del 05/06/2013).
Pag. 85 di 425
OGGETTO: Proroga del Commissariamento di Laziodisu, Ente pubblico dipendente per il diritto
agli studi universitari del Lazio (D.G.R. n. 129 del 05/06/2013).
LA GIUNTA REGIONALE
SU PROPOSTA
VISTA
VISTO
VISTA
VISTO
VISTA
VISTO
VISTO
VISTA
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VISTA
VISTO
il Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T00123 del 10 giugno 2013,
concernente la nomina del Commissario Straordinario regionale dellEnte
Pubblico dipendente per il diritto agli Studi Universitari nel Lazio
Laziodisu per un periodo di sei mesi;
VISTO
VISTA
VISTA
VISTO
PRESO ATTO
CONSIDERATO
RITENUTO
Pag. 87 di 425
DELIBERA
per le motivazioni di cui in premessa, che integralmente si richiamano:
1. di prorogare il Commissariamento dellEnte pubblico dipendente per il diritto agli studi
universitari nel Lazio Laziodisu, con decorrenza dalla scadenza dellincarico di
Commissario Straordinario conferito con Decreto del Presidente della Regione Lazio n.
T00450 del 05/12/2014, per un periodo di sei mesi, ulteriormente prorogabili per sei mesi;
2. il Commissariamento avr termine, in ogni caso, alla data di nomina del nuovo Consiglio
di Amministrazione e del Presidente, se anteriori rispetto alla scadenza del periodo di cui
sopra;
3. i compiti del Commissario Straordinario dellEnte regionale Laziodisu sono quelli previsti
dal comma 2 dellart. 13, dal comma 4 dellart. 14 e dal comma 1 dellart. 21 della legge
regionale 18 giugno 2008, n. 7;
4. per lespletamento dellincarico al Commissario Straordinario viene corrisposta
lindennit prevista dallart. 19 della legge regionale n. 7/2008, decurtata del 10%, il cui
importo graver sul bilancio dellEnte Laziodisu;
Con successivo Decreto del Presidente della Regione Lazio verr nominato il Commissario
Straordinario.
La presente Deliberazione, immediatamente esecutiva, sar pubblicata sul Bollettino Ufficiale della
Regione Lazio.
Avverso la presente Deliberazione ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale
Amministrativo del Lazio nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla comunicazione, ovvero, ricorso
straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni 120 (centoventi).
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Regione Lazio
Atti della Giunta Regionale e degli Assessori
Deliberazione 26 maggio 2015, n. 240
DGR 354/2014 avente ad oggetto "DGR 315/2014 - Determinazione del calendario per gli anni scolastici
2014/2015 e seguenti. Modifica Allegato A". Approvazione della modifica all'Allegato A.
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OGGETTO: DGR 354/2014 avente ad oggetto DGR 315/2014 - Determinazione del calendario per
gli anni scolastici 2014/2015 e seguenti. Modifica Allegato A. Approvazione della
modifica allAllegato A.
LA GIUNTA REGIONALE
SU PROPOSTA dellAssessore alla Formazione, Ricerca, Scuola, Universit;
VISTI
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DELIBERA
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Pag. 93 di 425
ALLEGATO A
1.
Nel territorio della Regione Lazio il calendario, a decorrere dallanno scolastico 2014/2015,
articolato come segue:
a) inizio delle lezioni nelle classi delle istituzioni scolastiche dalla scuola primaria alla
scuola secondaria di primo grado, alla scuola secondaria di secondo grado di ogni
ordine:
15 settembre di ciascun a. s., che slitta al primo giorno lavorativo successivo, qualora il
15 settembre sia un sabato o un giorno festivo.
La data di apertura delle scuole per linfanzia anchessa fissata al 15 settembre di
ciascun anno scolastico, che slitta al primo giorno lavorativo successivo, qualora il 15
settembre sia un sabato o un giorno festivo.
b) festivit di rilevanza nazionale:
- tutte le domeniche;
- 1 novembre: festa di tutti i Santi;
- 8 dicembre: Immacolata Concezione;
- 25 dicembre: Natale;
- 26 dicembre: Santo Stefano;
- 01 gennaio: Capodanno;
- 6 gennaio: Epifania;
- Luned dellAngelo;
- 25 Aprile: Anniversario della Liberazione;
- 01 maggio: Festa del Lavoro;
- 2 giugno: Festa nazionale della Repubblica;
- Festa del Santo Patrono.
c) sospensione delle lezioni:
- commemorazione dei defunti 2 novembre di ciascun anno;
- vacanze natalizie: dal 23 al 31 dicembre, dal 2 al 5 gennaio di ciascun a.s.;
- vacanze pasquali: i 3 giorni precedenti la domenica di Pasqua e il marted
immediatamente successivo al Luned dellAngelo;
In tali periodi le attivit didattiche sono obbligatoriamente sospese in tutte le
istituzioni scolastiche presenti sul territorio regionale, comprese le scuole per
linfanzia.
d) termine delle lezioni nella scuola primaria e nella scuola secondaria di 1 e di 2 grado:
8 giugno di ciascun a. s., anticipato al primo giorno lavorativo precedente nel caso in
cui l8 giugno cada in giorno festivo o posticipato, se necessario, per garantire i 206
giorni.
La chiusura delle scuole per linfanzia fissata al 30 giugno di ciascun a. s. (anticipata
al primo giorno lavorativo precedente nel caso in cui il 30 giugno cada in giorno
festivo).
2.
3.
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4.
5.
Possono altres anticipare linizio delle attivit didattiche e terminarle in data successiva a
quella fissata dal presente atto gli Istituti secondari di 2 grado dove si svolgono:
interventi didattici successivi allo scrutinio finale per gli studenti con giudizio sospeso.
Ai sensi dellart. 5, comma 2, del DPR 275/99, le singole istituzioni scolastiche, nella
propria autonomia, dintesa con gli Enti Locali erogatori dei servizi scolastici ed adottando
soluzioni organizzative che garantiscano contemporaneamente il miglior servizio ed il
rispetto delle esigenze espresse dalle famiglie, in relazione alle esigenze specifiche derivanti
dal Piano dellOfferta Formativa, hanno facolt di procedere ad adattamenti del calendario
regionale, purch siano garantiti:
- apertura entro il 15 settembre e la chiusura l8 giugno;
- numero minimo di 206 giorni di lezione.
Resta non adattabile la data di termine delle lezioni, con le eccezioni di cui ai commi 3 e 4.
6.
7.
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Regione Lazio
Atti della Giunta Regionale e degli Assessori
Deliberazione 26 maggio 2015, n. 244
Attivazione sportello di supporto e assistenza tecnica dedicato ai Comuni in materia di pianificazione,
realizzazione e potenziamento del piano della mobilit e del trasporto pubblico.
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Pag. 97 di 425
i rapporti tra Aremol e la Regione Lazio sono regolati da apposita Convenzione per
il trasferimento di attivit e relative risorse finanziarie finalizzato allassistenza
tecnica alla Direzione Regionale Trasporti siglata in data 15 dicembre 2006 e
successivamente registrata con n. 8114 del 21 marzo 2007;
Astral S.p.a., una societ, costituita in ottemperanza a quanto prescritto dalla Legge
regionale 20 maggio 2002, n. 12, giusta atto notaio Mario Scattone del 15 ottobre
2002 (rep. n. 31311, raccolta n. 7215), allo scopo del rinnovo e dello sviluppo della
rete viaria regionale, secondo criteri di trasparenza, efficacia ed economicit;
a tuttoggi i rapporti tra la Regione Lazio ed Astral S.p.a. sono regolamentati dal
Contratto di Servizio Reg. Cron. N. 16712 del 23/10/2013;
Astral S.p.a. soggetta allattivit di direzione e coordinamento della Regione Lazio;
CONSIDERATO CHE lAssessorato Politiche del Territorio, Mobilit e Rifiuti di
concerto con lAssessorato Infrastrutture, Politiche Abitative e Ambiente, nellambito
di un pi generale riordino del sistema delle aziende e degli enti regionali
conformemente a quanto previsto dalla legge regionale 10 agosto 2010 n. 3, recante
Riordino del sistema regionale delle partecipazioni societarie e, in particolare,
larticolo 8, comma 1, lett. e) e dalla legge regionale 28 giugno 2013, n. 4, recante
Disposizioni urgenti di adeguamento all'articolo 2 del decreto legge 10 ottobre
2012, n. 174, convertito con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213,
relativo alla riduzione dei costi della politica, nonch misure in materia di
razionalizzazione, controlli e trasparenza dell'organizzazione degli uffici e dei servizi
della Regione ha individuato in Astral S.p.a. lente idoneo a svolgere attivit di
supporto ad Aremol, in ragione delle interferenze che gli interventi di realizzazione,
potenziamento ed ammodernamento delle infrastrutture di trasporto, hanno con la rete
viaria esistente nella Regione Lazio ed il possesso da parte di Astral S.p.a. di risorse
umane dotate di particolare esperienza e competenza, nonch di specifiche
professionalit e know how nel settore, anche in grado di soddisfare le esigenze di
Aremol;
PERTANTO nellambito del potenziamento e ammodernamento delle infrastrutture
delle reti di trasporto della Regione Lazio ed al fine di razionalizzare ed ottimizzare
luso delle risorse, con DGR n. 264 del 07.08.2013 stato approvato lo schema di
Protocollo di Intesa tra Regione Lazio, Aremol ed Astral Spa;
il Protocollo dIntesa, sottoscritto in data 17.09.2013, prevede lassistenza ed il
supporto relativamente a:
responsabile del Procedimento ai sensi del D.Lgs 163/2006 e s.m.i.;
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stabilire che Aremol ai fini dello svolgimento delle attivit di cui sopra si avvarr ove
necessario delle figure professionali tecniche di Astral Spa in forza del Protocollo
dIntesa sottoscritto in data 17.09.2013;
stabilire che Aremol provveder a rendicontare semestralmente alla competente
Direzione Regionale, secondo le modalit che dalla stessa saranno indicate, tutte le
attivit poste in essere in favore dei Comuni con indicazione delle risorse impegnate;
PRESO ATTO che la presente deliberazione non comporta alcun impegno di spesa;
PERTANTO nelle more dellapprovazione da parte del Consiglio Regionale della
proposta di Legge n. 193 del 19.09.2014 e atteso lapprovato Piano Operativo di
Razionalizzazione delle societ e delle partecipazioni societarie di cui alla Legge di
Stabilit 2015;
DELIBERA
Per le motivazioni indicate in premessa che si intendono integralmente recepite
1. Di attivare lo sportello di supporto e assistenza tecnica dedicato ai Comuni in materia
di pianificazione, realizzazione e potenziamento del piano della mobilit e trasporto
pubblico locale;
2. Di affidare ad Aremol la gestione tecnica ed amministrativa delle attivit di cui al
punto 1 la quale provveder a mettere a disposizione dei Comuni le figure
professionali e tecniche per lo svolgimento delle seguenti funzioni o attivit:
- Responsabile del procedimento ai sensi del d.Lgs. 163/2006
- Studio, elaborazione e redazione del piano di mobilit e trasporto locale
- Redazione di bandi, disciplinari, capitolati e svolgimento delle procedure di gara;
3. Di stabilire che Aremol ai fini dello svolgimento delle attivit di cui sopra si avvarr
ove necessario delle figure professionali tecniche di Astral Spa in forza del Protocollo
di Intesa sottoscritto in data 17.09.2013;
4. Di stabilire che Aremol provveder a rendicontare semestralmente alla competente
Direzione Regionale, secondo le modalit che dalla stessa saranno indicate, tutte le
attivit poste in essere in favore dei Comuni con indicazione delle risorse impegnate;
Il Direttore regionale Territorio, Urbanistica, Mobilit e Rifiuti, in conformit alle
vigenti disposizioni di legge, provveder ad adottare i provvedimenti di competenza
necessari allesecuzione del presente atto, nonch quelli ad esso conseguenti.
La presente determinazione pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Regione Lazio
Atti della Giunta Regionale e degli Assessori
Deliberazione 26 maggio 2015, n. 245
Attribuzione a Roma Capitale dei finanziamenti - ex art. 30, comma 2, lett. c), della L.R. n. 30/98 - per il
relativo servizio di trasporto pubblico urbano nell'anno 2015 - euro 180.000.000,00 - Esercizio finanziario
2015. Capitolo D41921.
OGGETTO: Attribuzione a Roma Capitale dei finanziamenti ex art. 30, comma 2, lett. c),
della L.R. n. 30/98 per il relativo servizio di trasporto pubblico urbano
nellanno 2015 - 180.000.000,00 - Esercizio finanziario 2015. Capitolo
D41921.
LA GIUNTA REGIONALE
Su proposta dellAssessore alle Politiche del Territorio, della Mobilit e dei Rifiuti;
VISTA la legge Statutaria n. 1 dell11/11/2004 Nuovo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la Legge Costituzionale n. 3/2001 di riforma del Titolo V della Costituzione, che ha conferito
alle regioni la competenza esclusiva in materia di Trasporto Pubblico Locale;
VISTA la D.G.R. 30 dicembre 2014, n. 943 Bilancio di previsione finanziario della Regione
Lazio 2015-2017. Approvazione del "Bilancio finanziario gestionale", ripartito in capitoli di
entrata e di spesa.
PREMESSO
che lart. 30, comma 1, della L.R. n. 30/98 costituiva il Fondo Regionale Trasporti il cui
ammontare era determinato annualmente, con legge di bilancio della Regione, sulla base di
risorse finanziarie proprie e di quelle trasferite dallo Stato, ai sensi del richiamato D.Lgs.
422/97 e successive modificazioni ed integrazioni;
che, il comma 2 dello stesso art. 30, della L.R. n. 30/98 elenca le finalit del predetto
Fondo Regionale Trasporti e, tra queste finalit, alla lettera c), prevista quella per far
fronte agli oneri relativi alleffettuazione dei servizi di trasporto pubblico su strada e con
metropolitane, nellambito della quale ricadono i finanziamenti agli Enti Locali per il
trasporto pubblico urbano, ivi compreso il finanziamento per le stesse finalit al Comune di
Roma, oggi Roma Capitale;
che la citata L.R. n. 30/1998, in attuazione di quanto previsto dal D.Lgs. n. 422/1997,
ripartiva le funzioni ed i compiti in materia di trasporto pubblico locale tra Regione,
Provincia e Comuni e, in particolare, lart. 6 Funzioni e competenze della Regione, al
comma 1, lett. i), prevede, tra laltro, che la Regione Lazio provvede all assegnazione al
Comune di Roma (oggi Roma Capitale) delle risorse finanziarie previste dal Fondo
Regionale Trasporti di cui allart. 30 della medesima L.R. n. 30/98;
che, in attuazione a quanto previsto dal decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118
Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio
delle Regioni, degli Enti Locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge
5 maggio 2009, n. 42, a partire dallannualit 2012 il Bilancio della Regione Lazio, stato
articolato in, Missioni, Programmi e Aggregati e la parte di Fondo Regionale
Trasporto, di cui al citato art. 30 della L.R.n.30/98, per il servizio di trasporto pubblico su
strada e con metropolitane, destinata agli Enti locali ed in particolare al Comune di Roma,
oggi Roma Capitale, stata ricompresa nella Missione 10 Programma 02
Aggregato 1.04.01.02.000- Cap. D41921, Spese per il trasporto pubblico (parte
corrente) Trasferimenti correnti ad Amministrazioni locali;
DATO ATTO
che, nel Bilancio di Previsione della Regione Lazio per lanno 2015, alla Missione 10
Programma 02 Aggregato 1.04.01.02.000 - Capitolo D41921 denominato Spese per
il trasporto pubblico Trasferimenti correnti ad Amministrazioni locali, previsto uno
stanziamento di 180.000.000,00;
che nella nota integrativa al Bilancio di previsione 2015-2017, all Allegato 14 (quadro
sinottico concernente il Trasporto Pubblico Locale), vengono previste quale uscite della
Regione .180.000.000,00 per il T.P.L. di Roma Capitale, imputandole al Cap. D41921;
CONSIDERATO che, ai sensi dellart.30, comma 6 della L.R. n.30/1998 la Giunta
Regionale, con proprio atto, a provvedere ad articolare il fondo anche in attuazione di
quanto gi previsto dalla Legge di Bilancio regionale, ed in particolare, per lanno 2015,
di quanto gi previsto dalla L.R. n.18/2014 Bilancio di previsione della Regione Lazio per
il relativo servizio di trasporto pubblico urbano, imputando la relativa spesa sul citato
DELIBERA
di destinare a Roma Capitale, per lanno 2015, per il servizio di trasporto pubblico urbano,
limporto pari ad 180.000.000,00 nella finalit di cui allart. 30, comma 2, lett. c), della
medesima L.R. n.30/98, dando atto che detto importo imputato sullo stanziamento del
Capitolo D41921, denominato Spese per il trasporto pubblico Trasferimenti correnti ad
Amministrazioni locali, del Bilancio regionale di previsione della Regione Lazio per
lesercizio 2015.
Regione Lazio
Atti della Giunta Regionale e degli Assessori
Deliberazione 26 maggio 2015, n. 246
Individuazione dell'Agenzia Sviluppo Amministrazioni Pubbliche (ASAP) quale soggetto deputato a
provvedere alla realizzazione ed alla successiva gestione di un piano formativo di corsi specifici per il
personale delle societ ed enti controllati dalla regione.
LA GIUNTA REGIONALE
SU PROPOSTA dellAssessore alle Politiche del Bilancio, Patrimonio e Demanio di concerto con
il Presidente della Regione Lazio;
VISTO
VISTA
VISTO
VISTO
PRESO ATTO che, in attuazione di quanto previsto dalle disposizioni dell'art. 27 della L.R. 18
febbraio 2002, n. 6 stata costituita, dalla Regione Lazio e dallIstituto Regionale
di Studi Giuridici del Lazio A.C. Jemolo, in seguito allo scioglimento dell'IrfodLazio, lAgenzia per lo sviluppo delle amministrazioni pubbliche (ASAP), con atto
Notaio Natale Votta - Repertorio n. 6878 raccolta n. 2485, in data 23/05/2003;
PRESO ATTO che lASAP costituita nella forma di associazione senza scopo di lucro a totale
partecipazione pubblica e acquista personalit giuridica di diritto privato con
determinazione dirigenziale n. 27 del 10.01.2007;
CONSIDERATO che lASAP opera, anche ai sensi della DGR 968/2007, quale strumento di
innovazione organizzativa, formazione, aggiornamento, qualificazione e
perfezionamento del personale dipendente della regione Lazio;
CONSIDERATO che LASAP sulla base di quanto stabilito dal proprio Statuto, pu:
- stipulare, accordi di programma, convenzioni e contratti con istituti, universit e
soggetti pubblici e privati;
- realizzare, attivit formative riconosciute idonee per lEMC individuando e
attribuendo direttamente i crediti ai partecipanti e, altres, istituisce e gestisce
corsi specifici secondo le leggi e i programmi formativi vigenti per formatori,
docenti e professionisti di ogni ordine e grado, stipulando, ove previsto, anche
eventuali accordi e/o convenzioni con le associazioni o gli enti di riferimento.
PRESO ATTO che con DGR n. 646 del 7/10/2014 la Giunta regionale ha approvato uno schema
Accordo quadro tra Regione Lazio, ASAP e Fondazione FormAP, di
collaborazione per lo svolgimento di attivit di formazione specialistica, ricerca e
studio in ambiti di interesse comune, finalizzate a garantire laggiornamento e
limplementazione delle competenze attraverso la realizzazione di percorsi e
programmi didattici, organizzazione di seminari, tavole rotonde, corsi e attivit di
ricerca;
PRESO ATTO che con DGR n. 766 del 11/11/2014, la Giunta regionale ha ratificato laccordo
quadro ed approvato lo schema di accordo operativo tra tra la Presidenza del
Consiglio dei Ministri Scuola Nazionale dellAmministrazione (SNA), Regione
Lazio, Istituto di Studi Giuridici Arturo Carlo Jemolo e lAgenzia Sviluppo
Amministrazioni Pubbliche (ASAP) per lo svolgimento di attivit di formazione in
materia di anticorruzione e trasparenza amministrativa;
CONSIDERATO che mediante tale accordo operativo la Regione ha affidato allistituto Jemolo, ad
ASAP e alla SNA, la progettazione, lorganizzazione e la realizzazione dei corsi in
materia di prevenzione della corruzione e dellillegalit nella pubblica
amministrazione. Lattivit didattica rivolta al personale della Regione Lazio, al
personale degli enti locali del Lazio, al personale delle societ regionali;
PRESO ATTO che la direttiva 30 luglio 2010, n. 10 del Ministero per la Pubblica
Amministrazione e linnovazione individua nella formazione la dimensione
costante e fondamentale del lavoro e uno strumento essenziale nella gestione delle
risorse umane e la leva strategica per la modernizzazione dellazione
amministrativa e per la realizzazione di effettivi miglioramenti qualitativi dei
servizi ai cittadini e alle imprese;
VISTA
la nota del Segretario generale della Regione Lazio prot. n. 250919 del 7 maggio
2015 con la quale, al fine di proseguire il percorso di ottimizzazione delle risorse
regionali, ha sottoposto alla valutazione dellAssessore alle politiche di bilancio,
demanio e patrimonio, lopportunit di estendere lambito di applicazione
dellattivit formativa di ASAP, anche alle societ ed enti partecipati e/o controllati
dalla Regione;
il decreto del Presidente della Regione Lazio n. T00060 del 21/04/2015, con cui, in
attuazione dellarticolo 1, commi 611 e seguenti, della legge 23 dicembre, n. 190,
(legge di stabilit 2015), stato approvato il piano operativo di razionalizzazione
delle societ partecipate dalla regione medesima, nel quale previsto
laccorpamento in un unico soggetto di LAIT S.p.A., Lazio Service S.p.A. e di
ASAP;
RITENUTO
pertanto di valutare positivamente la sopra citata nota del Segretario generale della
Regione Lazio prot. n. 250919/2015, e, a tal fine, in coerenza con le linee di
indirizzo pluriennali, le linee di intervento, le strategie e gli obiettivi del piano di
formazione 2014-2016 della regione approvato con D.G.R. n. 101 del 04/03/2014,
individuare nellAgenzia Sviluppo Amministrazioni Pubbliche (ASAP), nelle more
che la presente deliberazione non comporta oneri a carico del bilancio regionale;
Per i motivi di cui in premessa, facenti parte integrante e sostanziale del presente provvedimento,
DELIBERA
di individuare nellAgenzia Sviluppo Amministrazioni Pubbliche (ASAP), nelle more
dellattuazione delle azioni previste dal Piano operativo di razionalizzazione delle societ
partecipate dalla Regione Lazio di cui al sopra citato decreto del Presidente della Regione Lazio n.
T00060/2015, quale soggetto deputato alla formazione professionale del personale regionale,
lorganismo idoneo a provvedere, anche mediante la collaborazione con lIstituto di Studi Giuridici
Arturo Carlo Jemolo, alla realizzazione ed alla successiva gestione di un piano formativo di corsi
specifici, ed alle attivit correlate, rivolti al personale delle societ ed enti controllati dalla regione,
in coerenza con le linee di indirizzo pluriennali, le linee di intervento, le strategie e gli obiettivi del
piano di formazione 2014-2016 della regione approvato con D.G.R. n. 101 del 04/03/2014;
La presente deliberazione pubblicata sul B.U.R.L..
Regione Lazio
Atti della Giunta Regionale e degli Assessori
Deliberazione 26 maggio 2015, n. 250
Legge 29 dicembre 2014, n. 13 "Contributi per l'adattamento di veicoli destinati al trasporto delle persone con
disabilit permanente, affette da grave limitazione della capacit di deambulazione". Approvazione dei criteri
e delle modalit di accesso ai contributi.
LA GIUNTA REGIONALE
SU PROPOSTA
VISTA
VISTO
VISTA
VISTA
VISTA
VISTA
VISTA
la legge dell8 novembre 2000, n. 328 Legge quadro per la realizzazione del
sistema integrato di interventi e servizi sociali;
VISTA
VISTA
VISTA
CONSIDERATO
CONSIDERATO
RITENUTO
DELIBERA
di approvare i criteri e le modalit di accesso ai contributi di cui alla legge 29 dicembre 2014, n. 13,
cos come definiti nellallegato alla presente deliberazione (allegato A) di cui fa parte integrante e
sostanziale, il quale contiene il modello e le modalit per la presentazione delle domande per la
richiesta di contributi e lelenco delle dichiarazioni, delle certificazioni e della documentazione
necessaria per la presentazione delle domande;
La presente deliberazione verr pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Allegato A
Legge regionale del 29 dicembre 2014, n. 13. Contributi per ladattamento di veicoli destinati al
trasporto delle persone con disabilit permanente, affette da grave limitazione della capacit di
deambulazione.
Criteri e modalit di accesso ai contributi (art. 4)
La Regione Lazio, al fine di migliorare linserimento sociale delle persone con disabilit
permanente, affette da grave limitazione della capacit di deambulazione, con la legge regionale del
29 dicembre 2014, n. 13 ha inteso favorire la mobilit individuale ai residenti nel territorio
regionale, attraverso la concessione di contributi per ladattamento di veicoli da utilizzare per la
loro mobilit e, in particolare, per le modifiche dellallestimento interno e della carrozzeria, volte a
migliorare o agevolare laccesso della persona con disabilit a bordo del veicolo.
I beneficiari della sopracitata legge regionale devono essere:
-
Potranno presentare domanda di contributo oltre che il disabile, anche coloro che abbiano con lo
stesso rapporti di parentela o affinit, entro il terzo grado, o di convivenza.
I contributi, ai sensi dellarticolo 5 della legge regionale del 29 dicembre 2014, n. 13:
a) non sono cumulabili con altri contributi, previsti per le medesime finalit da altre leggi nazionali
o regionali, fatte salve le agevolazioni fiscali e le detrazioni previste dalla legislazione vigente;
b) competono per un solo veicolo nel corso di un quadriennio a decorrere dalla data dellintervento
stesso. E possibile ottenere di nuovo il beneficio entro il quadriennio nel caso in cui il veicolo
oggetto del primo beneficio sia stato cancellato dal pubblico registro automobilistico (PRA). In caso
di furto del veicolo oggetto del primo beneficio, il contributo regionale pu essere richiesto nel
quadriennio ed erogabile al netto del rimborso assicurativo.
2. Per ladattamento di un veicolo, il tetto massimo di spesa ammissibile a contributo fissato in
10.000,00 euro sul quale previsto un rimborso pari al 20% della spesa sostenuta (IVA inclusa).
Le domande di contributo dovranno essere presentate presso le Aziende Sanitarie Locali in cui
risiedono i soggetti beneficiari, secondo il modello allegato (Allegato 1), allegando le dichiarazioni,
le certificazioni e la documentazione necessaria per la presentazione delle domande e, in
particolare,
1) idonea documentazione giustificativa della spesa sostenuta, nella quale risultino gli adattamenti
apportati al veicolo;
2) dichiarazione resa, ai sensi dellarticolo 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28
dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di
documentazione amministrativa), di non essere proprietario di altro veicolo adeguato a soddisfare le
esigenze di mobilit di cui allarticolo 2 della legge regionale del 29 dicembre 2014, n. 13;
approva lelenco analitico dei richiedenti il contributo, formulato sulla base dei dati
trasmessi dalle Aziende Sanitarie Locali al 15 gennaio e al 15 luglio di ogni anno;
procede, con determinazione dirigenziale, allassegnazione alle Aziende Sanitarie Locali dei
finanziamenti necessari a soddisfare le richieste presentate dagli aventi diritto, allimpegno
della spesa relativo, nei limiti delle disponibilit del bilancio regionale ed alla liquidazione
degli importi stessi.
Ciascuna Azienda Sanitaria Locale dovr, inoltre, trasmettere ai rispettivi distretti socio sanitari, le
determinazioni dirigenziali regionali, comprensive degli elenchi allegati degli aventi diritto
ammessi a contributo.
Le determinazioni di impegno di spesa a favore delle Aziende Sanitarie Locali, saranno pubblicate
sul profilo web www.socialelazio.it nella sezione Avvisi, bandi, atti amministrativi.
Allegato 1
AllAzienda Sanitaria Locale
Via
CAP
Citt
Oggetto: Legge regionale del 29 dicembre 2014, n. 13. Contributi per ladattamento di veicoli
destinati al trasporto delle persone con disabilit permanente, affette da grave limitazione della
capacit di deambulazione.
Data
Firma
Modello per lautodichiarazione ai sensi degli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della
Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445 e successive modifiche
Io sottoscritto/a nome, cognome ., nato/a a
., provincia di , il ., in qualit di
richiedente il contributo per ladattamento di veicoli destinati al trasporto delle persone con
disabilit permanente, affette da grave limitazione della capacit di deambulazione, ai sensi della
legge regionale del 29 dicembre 2014, n. 13 per conto di
nome.. cognome ., nato/a a .., provincia di
, il
dichiaro
ai sensi degli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000,
n.445 e successive modifiche e integrazioni, che tra il sottoscritto e il sig./ra nome..
cognome ., nato/a a .., provincia di , il
., sussiste un
Data
Firma
Cognome e
nome
Luogo di
nascita
Data di
nascita
Cognome e
nome
Luogo
di
nascita
Data di
nascita
Ditta
Data_____________
N.B. dalla fattura si deve evincere in maniera chiara limporto esatto della modifica o delladattamento del veicolo
Data
Presentazione
Domanda
Numero
data
Firma___________________________
P. Iva
Importo
modifiche
IVA
compresa
Oggetto: richieste di contributo per ladattamento di veicoli destinati al trasporto delle persone con disabilit permanente, affette da grave
limitazione della capacit di deambulazione.
Telefono:________________
Indirizzo:________________
Referente:_______________
ASL:_______________
ELENCO DELLE RICHIESTE DI CONTRIBUTO ai sensi della legge regionale del 29 dicembre 2014, n. 13.
20%
Allegato 2
Regione Lazio
Atti della Giunta Regionale e degli Assessori
Deliberazione 26 maggio 2015, n. 252
Adozione della Strategia unitaria per le attivit di comunicazione e informazione relative alla programmazione
2014-2020 dei Fondi SIE.
OGGETTO Adozione della Strategia unitaria per le attivit di comunicazione e informazione relative alla
programmazione 2014-2020 dei Fondi SIE.
LA GIUNTA REGIONALE
Su proposta del Presidente della Regione Lazio, di concerto con lAssessore alle Politiche del bilancio,
Patrimonio e demanio, con lAssessore allo Sviluppo economico e Attivit produttive, con lAssessore alla
Formazione, Ricerca, Scuola e Universit e con lAssessore allAgricoltura, Caccia e Pesca;
VISTA la DGR n. 479 del 17/07/2014 inerente la Adozione unitaria delle proposte di Programmi Operativi
Regionali: POR FESR, POR FSE e PSR FEASR 2014-2020;
VISTA la legge regionale n. 1/2015, recante Disposizioni sulla partecipazione alla formazione e attuazione
della normativa e delle politiche dellUnione europea e sulle attivit di rilievo internazionale della Regione
Lazio, e in particolare il CAPO VII, art. 19, comma 2, che recita: La Regione, al fine di assicurare la piena
attuazione delle politiche europee di coesione economica e sociale, secondo principi di efficacia ed
efficienza, si avvale di una cabina di regia, quale strumento operativo unitario di coordinamento delle attivit
di preparazione, gestione, funzionamento, monitoraggio e controllo dei programmi cofinanziati dai fondi
strutturali europei;
VISTA la Direttiva del Presidente della Giunta regionale n. R0004 del 07/08/2013 inerente listituzione della
Cabina di Regia per lattuazione delle politiche regionali ed europee (Coordinamento e Gestione dei Fondi
Strutturali e delle altre risorse finanziarie ordinarie e/o aggiuntive), aggiornata e integrata dalla Direttiva del
Presidente della Giunta regionale R00002 del 08/04/2015;
CONSIDERATO che la citata Direttiva R00002/2015 finalizzata, tra laltro, ad assicurare un disegno di
comunicazione organico attraverso la definizione di una strategia di comunicazione unitaria riferita allintero
impianto programmatorio finanziato con i Fondi SIE e con le altre risorse finanziarie ordinarie e/o
aggiuntive, e a predisporre gli strumenti utili a garantire, attraverso diversi canali, il maggiore e pi facile
accesso alle opportunit offerte dalla programmazione regionale unitaria, con particolare riguardo a quelle
offerte dai fondi SIE e dai fondi UE a gestione diretta;
RITENUTO, pertanto, di dover predisporre una Strategia unitaria per le attivit di comunicazione e
informazione relative alla programmazione 2014-2020 dei Fondi SIE e delle altre risorse finanziarie
ordinarie e/o aggiuntive;
VISTO il citato regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio 1303/2013, e in particolare il CAPO II,
art. 116, comma 1 che recita: possibile definire una strategia di comunicazione comune per diversi
programmi operativi. La strategia di comunicazione tiene conto dellentit del programma o dei programmi
operativi pertinenti conformemente al principio di proporzionalit;
VISTO il documento Regione Lazio - Programmazione Fondi SIE 2014-2020 - Attivit di comunicazione,
redatto nellambito della suddetta Cabina di Regia, che parte integrante della presente deliberazione;
DELIBERA
Per i motivi di cui in premessa, che si intendono qui integralmente riportati e trascritti,
1. di approvare il documento Regione Lazio - Programmazione Fondi SIE 2014-2020 - Attivit di
comunicazione, che descrive la Strategia unitaria per le attivit di comunicazione e informazione
relative alla programmazione 2014-2020 dei Fondi SIE, che parte integrante della presente
deliberazione;
2. che le spese per lattuazione delle Strategia unitaria per le attivit di comunicazione e informazione
relative alla programmazione 2014-2020 dei Fondi SIE siano sostenute a valere sulle risorse dei tre
programmi operativi POR FESR 2014-2020, POR FSE 2014-2020, PSR FEASR 2014-2020, sulla
base di un criterio di proporzionalit determinato tenendo conto della dotazione complessiva dei
programmi e delle risorse assegnati dagli stessi alle attivit di comunicazione e informazione.
Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione, che risulta approvato
allunanimit.
Il presente provvedimento sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito web
istituzionale.
Regione Lazio
Programmazione Fondi
SIE 2014-2020
Attivit di comunicazione
INDICE
1.4 Destinatari
10
11
12
12
1.8 Budget
13
15
16
2.1.1 Premessa
16
16
19
19
2.4 Destinatari
20
22
2.5.1 Metodologia
22
24
26
27
29
30
33
2.9 Budget
33
35
36
3.1.1 Premessa
36
37
37
39
3.4 Destinatari
40
40
41
3.4.3 Pubblico
41
43
43
3.5.1 Creazione del logo FSE Lazio 2014-2020 e dellimmagine grafica coordinata
44
45
46
48
48
49
50
50
51
53
56
3.9 Budget
56
60
61
4.1.1 Premessa
61
61
62
64
4.4 Destinatari
64
64
65
66
67
67
68
68
69
4.9 Budget
70
1. La Programmazione
unitaria delle attivit
di comunicazione
Fondi SIE 2014-2020
Nel contesto della regia unitaria delle azioni di comunicazione e informazione sui Fondi SIE
possibile enunciare i seguenti obiettivi specifici:
Le azioni cardine della programmazione regionale unitaria sono state dapprima individuate nel documento Linee di
indirizzo per un uso efficiente delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo 2014-2020 - approvato con deliberazione
del Consiglio Regionale del 10/04/2014, n. 2 - che costituisce il quadro di sintesi del processo di pianificazione e
programmazione per lo sviluppo intelligente, sostenibile e inclusivo per il medio-lungo periodo che interseca la vision
di crescita e progresso sociale del pi ampio programma di governo, e poi ulteriormente specificate nel documento
Con LEuropa, il Lazio cambia e riparte. 45 progetti per lo sviluppo, il lavoro e la coesione sociale scaricabile sul
portale Lazio Europa allindirizzo: http://www.lazioeuropa.it/45_progetti_per_il_lazio-3/.
5
Rafforzare limmagine della Regione Lazio come ente che programma e mette in opera
strategie per la crescita, la competitivit e loccupazione in un quadro di sostenibilit
ambientale e inclusione sociale;
Evidenziare il valore aggiunto delle Politiche di Coesione e limpatto dei Fondi SIE sullo
sviluppo del territorio;
1.4 Destinatari
La Strategia Unitaria di Comunicazione si rivolge ai gruppi bersaglio individuati dalla
regolamentazione vigente: potenziali beneficiari, beneficiari e grande pubblico, ai quali si
aggiungono i soggetti moltiplicatori.
I potenziali beneficiari delle azioni cofinanziate dai Fondi SIE (soggetti pubblici e privati) sono i
destinatari delle informazioni sulle opportunit disponibili e sulle modalit di accesso ad esse.
I beneficiari, ossia i soggetti che hanno avuto accesso ai benefici e alle agevolazioni, hanno
differenti esigenze in termini di informazione e supporto; in breve, dovranno essere accompagnati
durante la gestione dei progetti, in particolare per quanto riguarda procedure, scadenze e obblighi
di pubblicit del cofinanziamento comunitario ricevuto.
Il grande pubblico, vale a dire i cittadini del Lazio. Nel pi ampio contesto della programmazione
integrata 2014-2020 si prevede di coinvolgerli e informarli sullavanzamento dei Programmi
Operativi, sulle realizzazioni e sullimpatto delle operazioni (ad es., grazie allapertura di nuovi
servizi).
Ulteriori segmentazioni allinterno dei gruppi target di riferimento potranno essere definite in corso
dopera, nel quadro delle indicazioni formulate dalla Cabina di Regia e tenuto conto delle azioni
progettate allinterno del Piano di Rafforzamento Amministrativo.
Infine soggetti moltiplicatori, quindi tutta le Organizzazioni e/o Enti che insistono su un territorio
e hanno relazioni con i diversi target di potenziali beneficiari.
In proposito, si ricorda che lAll. XII (punto 2.1.3) del Reg. n. 1303/2013 prevede che la Strategia di
Comunicazione associ alle attivit altri soggetti e organizzazioni, allo scopo di promuovere
leffetto moltiplicatore della diffusione di informazioni in un quadro di crescente trasparenza e
partecipazione, con il risultato ulteriore di avvicinarli alle istituzioni locali e comunitarie.
Campagne pubblicitarie;
Comunicazione via internet;
Attivit editoriale e stampa;
Eventi pubblici.
Per garantire un uso corretto di tutti i loghi su materiali e campagne unitarie, verr realizzato un
manuale che conterr tutte le indicazioni tecniche necessarie
Di seguito vengono descritte alcune azioni qualificanti a regia unitaria, vale a dire in grado di
coprire lintero spettro della programmazione integrata 2014-2020 della Regione Lazio.
particolare, sar pubblicata documentazione di supporto che fornir indicazioni chiare ed esaurienti
sulle condizioni di ammissibilit per poter beneficiare dei finanziamenti, descrivendo le procedure
desame delle domande di finanziamento e i criteri di selezione delle operazioni da finanziare.
Inoltre, saranno indicate le strutture e le persone di riferimento.
Si prevede anche di sviluppare strumenti di assistenza informativa e informatica nonch videotutorial, per proporre uninformazione pi diretta e semplificata (infografiche).
Il sito si presenter perci come uno strumento che potr essere utilizzato a diversi livelli (cittadini,
potenziali beneficiari e beneficiari, enti locali e strutture regionali).
Nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento n. 1303/2013, il sito conterr:
Modelli in formato elettronico per facilitare ladempimento dei requisiti UE di visibilit (Allegato
XII, punto 3.2.2,), in particolare rispetto al nuovo obbligo per i beneficiari di esporre un poster
con informazioni relative al progetto;
Lelenco delle operazioni come previsto dal Regolamento n. 1303/2013 (art. 115, par. 2 e
Allegato XII)2.
Per ampliarne la fruibilit, il sito sar consultabile ovviamente anche attraverso pi dispositivi (non
solo PC ma anche tablet e smartphone) e utilizzando le potenzialit di strumenti come codici QR e
app di social network e instant messaging. Come gi accennato, si prevede di attivare specifiche
modalit di informazione per le persone con disabilit, secondo gli standard di accessibilit previsti
dalla legge.
Inoltre, il portale sar anche utilizzato per promuovere la partecipazione dei portatori dinteresse
attraverso consultazioni pubbliche, valorizzando lesperienza di quanto gi realizzato nel 2014 dal
POR FESR attraverso il sito partenariato.porfesr.lazio.it, dal POR FSE attraverso il sito
www.lazioidee.it e dal PSR FEASR attraverso il sito www.agricoltura.regione.lazio.it/psr
Infine, nellambito della comunicazione via web si cercheranno collaborazioni e sinergie con altri siti
dedicati ai temi dello sviluppo regionale e delle Politiche di Coesione, come ad esempio il sito dello
Sportello regionale per linternazionalizzazione (http://www.laziointernational.it).
LAccordo di Partenariato (sez. 4.2) prevede che il portale Open Coesione assicurer la pubblicazione, con cadenza
bimestrale e in formato aperto, dei dati del Sistema nazionale di monitoraggio unitario sui singoli progetti relativi a tutti
i programmi cofinanziati dai Fondi SIE, nonch i programmi complementari alla Politica di coesione dellUE,
assumendo cos il ruolo di portale unico nazionale e garantendo pertanto la disponibilit dei contenuti richiesti
dallAllegato XII al Regolamento (UE) 1303/2013. LAutorit di Gestione potr riutilizzare le informazioni pubblicate
su Open Coesione facendo uso degli appositi widget messi a disposizione sul portale nazionale per visualizzare
automaticamente sui propri siti istituzionali specifici contenuti (ad es., gli elenchi delle operazioni).
10
permanenti (in ossequio alla normativa regolamentare), inserzioni su giornali, redazionali, internet e
social media.
Inoltre saranno realizzati e distribuiti pieghevoli e materiali divulgativi adattati ai diversi pubblici, ad
esempio, nel caso un pubblico giovane e poco interessato agli aspetti tecnici delle agevolazioni e
dei bandi, lo stile sar semplice e immediato, mentre il contenuto sar centrato sullUnione Europea
e sui benefici delle Politiche di Coesione per i cittadini. Lattivit divulgativa generale sar
specificatamente compito della comunicazione unitaria.
Modalit organizzative e contenuti saranno adattati alle diverse esigenze delle popolazioni
scolastiche, secondo le rispettive fasce di et. Per gli studenti pi giovani (scuole elementari e
medie) si ipotizzano azioni di informazione e sensibilizzazione sul funzionamento delle istituzioni
comunitarie, sui valori e sulla cittadinanza europea e sullimportanza dellappartenenza allUnione
Europea.
Per le scuole superiori e le universit si punter invece a unazione informativa sulle opportunit
(formative e professionalizzanti, ma anche con potenziali sbocchi verso la nascita di nuova
imprenditoria) offerte dai Programmi Operativi cofinanziati dai Fondi SIE. Gli eventi organizzati
nelle scuole e nelle universit, in collaborazione con le istituzioni competenti, rappresenteranno
comunque unopportunit per sensibilizzare le giovani generazioni sulle sfide cui le strategie
comunitarie (Europa 2020 in primis) sono tese a dare risposte.
1.8 Budget
Lammontare delle risorse finanziarie a disposizione per le attivit di comunicazione a regia unitaria
stato determinato tenendo conto da una parte del peso della dotazione dei singoli Programmi
Operativi rispetto al totale della programmazione 2014-2020, e dallaltra del peso del budget per le
attivit di comunicazione allinterno di ciascun Programma.
La tabella che segue presenta in valori assoluti la dotazione finanziaria dei Programmi Operativi e
delle risorse riservate allattuazione delle rispettive Strategie di Comunicazione.
Dotazione
programma
Dotazione
comunicazione
FESR
913.065.194
8.008.000
FSE
902.534.714
4.000.000
FEASR
780.066.000
2.925.248
2.595.665.908
14.933.248
Per determinare il contributo di ciascun Fondo alle azioni di comunicazione a Regia Unitaria stato
utilizzato un fattore di ponderazione, che mette in relazione gli importi totali sopra riportati. Il
totale delle risorse assegnate alle attivit di comunicazione a Regia Unitaria risulta dalla somma dei
contributi di ciascun Fondo.
Dotazione
programma
(A) % sul totale
Fattore di
ponderazione per il
Contributo
Dotazione
finanziamento della
assoluto alla
comunicazione
comunicazione
comunicazione
(B) - % sul totale
unitaria unitaria
(C)= (A)x0,6 + (B)x0,4
FESR
35,2%
53,6%
42,6%
2.127.802
FSE
34,8%
26,8%
31,6%
1.578.842
FEASR
30,1%
19,6%
25,9%
1.293.356
100,0%
100,0%
100,0%
5.000.000
La tabella che segue contiene la divisione per azione delle risorse che saranno utilizzate per le
attivit di comunicazione unitaria nellambito della programmazione 2014-2020.
Azioni
Numero verde, sportello informativo, CRM
Comunicazione
unitaria ()
820.000
Campagne informative
2.850.000
1.330.000
Totale
5.000.000
13
14
2. Strategia di
Comunicazione del
POR FESR Lazio
2014-2020
15
Di seguito vengono descritti i pi rilevanti aspetti emersi dallanalisi delle attivit svolte nel periodo
2007-2013, utili per identificare le aree sulle quali occorre rivolgere maggiore attenzione.
Lanalisi tiene conto di dati e informazioni frutto dellesperienza diretta e di rilevazioni condotte
nellambito del Piano di Comunicazione 2007-2013.
Reti e partenariato
Il coinvolgimento degli attori territoriali rappresenta una delle condizioni per assicurare che le
attivit di comunicazione e informazione siano adeguate al fabbisogno informativo e
allappropriato livello territoriale e di rappresentanza, oltre che allesigenza di far percepire lUnione
europea come partner nelle politiche di coesione e non solo come mero erogatore di fondi.
In questo senso, la Regione Lazio ha recepito le indicazioni dellUnione Europea e le innovazioni
declinate nel documento Metodi e obiettivi per un uso efficace dei Fondi comunitari 2014-2020,
applicandole allintero impianto di programmazione delle risorse finanziarie.
Gi in passato i portatori dinteresse sono stati coinvolti nelle attivit di comunicazione dei Fondi
strutturali, come ad esempio gli eventi tematici che offrivano ai potenziali beneficiari la possibilit
di interagire con i referenti tecnici degli Avvisi pubblici.
Unattiva partecipazione degli stakeholder pu pertanto contribuire al successo della Strategia di
comunicazione, non solo suggerendo indirizzi mirati per quanto riguarda strumenti e contenuti ma
anche associando i beneficiari alle azioni di comunicazione (si tratterebbe in questo caso di dare
loro voce in quanto testimonial di storie di successo).
Tale esigenza riconosciuta anche dalla regolamentazione vigente, che suggerisce (All. XII punto
2.1.3 Reg. n. 1303/2013) lopportunit di coinvolgere anche i centri di informazione sull'Europa (si
ricorda in proposito che Lazio Innova Spa gestisce uno sportello Europe Direct), lufficio di
rappresentanza della Commissione e lufficio di informazione del Parlamento europeo e gli istituti
di istruzione e di ricerca.
Infine, non va trascurata la rilevanza della partecipazione a scambi di esperienze tra regioni, anche
a livello comunitario e in particolare nellambito di reti formali o informali (convegni, conferenze,
reti europee).
Aspetti organizzativi
Negli ultimi due anni la Regione Lazio ha intrapreso la razionalizzazione degli strumenti di
sostegno al sistema economico e imprenditoriale del territorio, in particolare attraverso la fusione
per incorporazione delle societ in house, che in passato svolgevano in modo autonomo il ruolo di
organismo intermedio (o soggetto attuatore) per le attivit loro affidate allinterno dei Programmi
Operativi. Il risultato di questo processo, che sar completato nei prossimi mesi, la creazione di
un nuovo soggetto specializzato che riunisce e razionalizza competenze e vocazioni finora divise;
per quanto riguarda la comunicazione, ci rende possibile lunificazione e la maggiore
riconoscibilit e coerenza di messaggi e contenuti, e di conseguenza una comunicazione al
cittadino e al beneficiario pi diretta e immediata.
17
Pubblico di riferimento
Limpostazione del Piano di Comunicazione POR FESR 2007-2013 resta valida in quanto, a norma
del Reg. n. 1303 (All. XII), linformazione deve essere mirata alla massima copertura mediatica e
utilizzando diverse forme e metodi di comunicazione al livello appropriato, sia settoriale (cittadini,
potenziali beneficiari e beneficiari del cofinanziamento) sia territoriale. In questo senso, si prender
spunto dal successo delle campagne condotte a partire dal 2013 e rivolte a segmenti di utenza ben
definiti (start up, imprese culturali e creative attive), raggiunti utilizzando strumenti e modalit
adeguati ai loro fabbisogni e alle loro prassi operative.
Valutazione
Al di l degli specifici obblighi regolamentari, disporre di un adeguato sistema di valutazione delle
attivit di comunicazione rimane unesigenza imprescindibile, anche allo scopo di ottimizzare
limpiego delle risorse in funzione dellavanzamento del Programma Operativo.
La valutazione in parola ha carattere interno, e ha il compito di verificare periodicamente
landamento delle attivit in termini di gradimento, qualit, efficacia ed efficienza.
In questo senso, si tratta di agganciare gli obiettivi agli strumenti prescelti e ai risultati (attesi e
attuali), valorizzando lesperienza dei passati periodi di programmazione, comprese eventualmente
misurazioni sia quantitative sia qualitative, mirate a rilevare la notoriet delle Politiche di Coesione,
il gradimento delle attivit di comunicazione e la percezione della loro efficacia (ad es.,
somministrazione di questionari in occasione di eventi pubblici, interviste, focus group).
Inoltre, la valutazione potr utilmente fare riferimento alle informazioni raccolte presso il numero
verde e gli sportelli Europa presenti sul territorio e relative a diverse variabili (p. es., tipologia di
utenza, interessi, collocazione geografica).
Analisi SWOT
Lanalisi SWOT evidenzia i fattori interni ed esterni che caratterizzano la Strategia di Comunicazione
del POR FESR 2014-2020. Tale analisi, infatti, ha un duplice compito: eliminare le strozzature e
valorizzare le potenzialit che caratterizzano il funzionamento (verso linterno e verso lesterno)
della Strategia, e al tempo stesso cogliere le opportunit e limitare i rischi che ne possono limitare
lefficacia e la capacit di produrre i risultati desiderati.
18
Per quanto riguarda i fattori interni lanalisi individua i punti di forza e di debolezza; e per quanto
riguarda i fattori esterni, le opportunit e i rischi. La tabella che segue si riferisce dunque ai fattori
interni e a quelli esterni che caratterizzano la Strategia di Comunicazione. I punti di forza e di
debolezza sintendono interni al sistema costituito dallUfficio responsabile e dalle Autorit di
gestione interessate, nonch dai referenti per lattuazione delle attivit previste nellambito del
POR.
Punti di forza
Punti di debolezza
Promuovere uninformazione ampia e trasparente sulle opportunit offerte dal POR FESR,
sulle modalit di accesso e sui suoi risultati;
Rafforzare limmagine della Regione come ente che programma e mette in opera strategie
per la crescita, la competitivit e loccupazione;
Evidenziare il valore aggiunto delle Politiche di Coesione e limpatto dei Fondi SIE sullo
sviluppo del territorio;
Diffondere unimmagine coordinata e un messaggio unificante che favoriscano la
riconoscibilit delle informazioni relative al Programma;
Avvicinare i cittadini allEuropa.
19
Per quanto riguarda i contenuti e lo stile, si prevede di differenziare i messaggi secondo la variet
dei gruppi destinatari e gli obiettivi della comunicazione. In ogni caso saranno privilegiate la
chiarezza e la semplicit del linguaggio, anche in considerazione della complessit di alcune
procedure di accesso alle opportunit, allinterno di una linea grafica coordinata che assicurer
insieme visibilit al cofinanziamento europeo e riconoscibilit del Programma.
Infine, si prevede di rafforzare il rapporto con i mass-media, che garantiscono un forte effetto
moltiplicatore delle informazioni, con particolare attenzione a stampa tradizionale e web, radio ed
emittenti televisive locali, in quanto pi vicine ai beneficiari, nonch agli strumenti di
comunicazione online.
2.4 Destinatari
Secondo la regolamentazione vigente linformazione e la comunicazione devono essere dirette
verso tre principali gruppi bersaglio: i potenziali beneficiari, i beneficiari e il grande pubblico, ai
quali si aggiungono i soggetti moltiplicatori.
Il POR FESR Lazio elenca puntualmente i potenziali beneficiari delle azioni, che rappresentano i
destinatari delle informazioni sulle opportunit disponibili e sulle modalit di accesso ad esse. In
particolare:
20
Opinione pubblica;
Gruppi che a causa della loro localizzazione geografica rischiano di rimanere ai margini dei
processi di innovazione (in particolare connettivit).
Inoltre, per garantire la massima diffusione delle informazioni e in coerenza con quanto dispone
lAll. XII (punto 2.1.3) del Reg. n. 1303/2013, la Strategia di Comunicazione intende associare alle
attivit altri soggetti e organizzazioni.
21
Associazioni di categoria;
Sistema camerale;
Infine, destinatari indiretti delle attivit di comunicazione saranno anche altre regioni italiane ed
europee, con le quali si riterr di partecipare a network e scambi di esperienze di buone pratiche,
anche nel quadro di programmi e iniziative comunitari.
Project Cycle Management Guidelines, European Commission EuropeAid Cooperation Office, Brussels, 2004; Project Cycle
Management Manuale per la formazione, FORMEZ e Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica,
Roma, 2002
22
approccio stato poi diffuso in Italia dal Formez attraverso specifiche iniziative rivolte alla Pubblica
Amministrazione.
La GCP prevede la strutturazione in fasi della preparazione e della realizzazione dei progetti e dei
programmi, definendo per ogni fase il ruolo degli attori interessati e le decisioni da prendere.
Tre sono le caratteristiche principali della GCP:
In questo senso, la GCP risponde allesigenza, posta dalla regolamentazione vigente, di presentare
aggiornamenti annuali che riportino le attivit di informazione e comunicazione da svolgere
nell'anno successivo. Di conseguenza la Strategia incardinata sui destinatari e sui loro bisogni,
cosa che ne garantisce fattibilit e sostenibilit.
Nella programmazione e nello svolgimento delle attivit si terr conto (a) delle direttive formulate
dalla Cabina di Regia, istituita per garantire l'integrazione e la concertazione tra i Fondi e i
Programmi Operativi cofinanziati dai Fondi SIE che interessano il Lazio, in modo da massimizzarne
l'impatto sul territorio, e (b) delle connessioni con le attivit di comunicazione definite nel contesto
del Piano di Rafforzamento Amministrativo (PRA).
Quanto allo svolgimento delle attivit, lesecuzione della Strategia segue e rispecchia
lavanzamento del POR FESR. Di conseguenza le attivit di comunicazione/informazione e i rapporti
coi beneficiari si pongono in diretta relazione anche con i risultati, la cui diffusione e valorizzazione
costituisce una delle priorit della Strategia stessa. Va comunque sottolineato che le attivit
descritte pi avanti saranno svolte per tutta la durata del Piano; mentre il loro contenuto dovr
adattarsi alle esigenze del momento.
Da un punto di vista logico le attivit possono essere divise in tre macro-fasi in ragione
dellavanzamento del Programma, al quale corrispondono diverse esigenze di informazione e
comunicazione:
4. Pubblicit e promozione: analisi del fabbisogno informativo con il coinvolgimento dei
potenziali beneficiari e del partenariato, creazione di reti e collaborazioni con soggetti attivi
sul territorio per moltiplicare i canali di comunicazione, diffusione di informazioni sulle
opportunit offerte dal POR, e in particolare sulle modalit di accesso e sui risultati attesi;
5. Comunicazione e accompagnamento dei beneficiari: il focus si sposta sullinformazione
ai beneficiari, per metterli in grado di adempiere a regole e scadenze fissate dalla normativa
comunitaria, nazionale e regionale, compresi gli obblighi di pubblicit e visibilit del
finanziamento ricevuto;
23
riferimento per cittadini, operatori economici e amministratori locali. Edizioni speciali potranno
essere realizzate in occasione di eventi di particolare rilievo (convegni, presentazioni di nuove
iniziative, inaugurazioni, seminari). La newsletter, inviata con cadenza mensile, sar pubblicata
anche sul sito Lazio Europa. La raccolta dei dati avverr attraverso il call center, durante seminari ed
eventi, ecc. e saranno tutti gestiti dal CRM strumento essenziale e importante per questa ed altre
attivit di profilazione (pag. 8 programmazione unitaria).
brochure contenenti indicazioni relative a numeri utili, soggetti responsabili, attivit svolte,
opportunit offerte, vademecum.
Nella corrispondenza relativa agli interventi cofinanziati dal POR FESR le strutture regionali
competenti utilizzeranno carta intestata, biglietti da visita e buste che riporteranno il logo POR e gli
elementi della linea grafica coordinata.
Per facilitare un uso corretto del logo e della linea grafica, sar prodotto e diffuso (a partire da
www.lazioeuropa.it e dai siti internet della Regione e degli organismi intermedi) unitamente al
manuale unitario il manuale specifico che conterr tutte le indicazioni tecniche cui attenersi.
I materiali informativi prodotti nellambito della Strategia si riferiscono alle opportunit offerte da
bandi POR, e saranno disponibili in diversi formati e supporti: guide cartacee, pieghevoli, brochure,
CD ROM e DVD. Tali materiali saranno pubblicati su internet (nel caso dei video, utilizzando il
canale social YouTube) e distribuiti in occasione di manifestazioni ed eventi pubblici, e presso la
rete di sportelli sul territorio regionale.
Guide e pieghevoli informativi
Per fornire uninformazione sempre pi chiara, approfondita e accessibile sulle opportunit offerte
dal Programma, sar realizzata una collana editoriale di guide, contraddistinte da una linea grafica
comune e rivolte a una vasta platea di beneficiari: cittadini, operatori economici e amministratori
locali, ma anche aspiranti imprenditori e startupper, fruitori di iniziative culturali, cittadini di piccoli
Comuni o residenti in aree interessate da interventi sulle infrastrutture, sia materiali sia immateriali.
Stile e contenuti si dovranno adattare ai diversi destinatari e tutte le guide per i potenziali
beneficiari tenderanno a illustrare le modalit di partecipazione agli avvisi pubblici, con particolare
riferimento alle modalit di presentazione delle domande. Per la distribuzione al grande pubblico
linformazione potr essere sintetizzata in pieghevoli o in foldy.
Distribuzione
La linea di prodotti editoriali contrassegnati dal logo sar distribuita presso gli sportelli informativi
sul territorio regionale, presso le sedi di organismi rappresentativi, associazioni, scuole etc. Per
rafforzare limpatto sul pubblico, le guide, in particolare quelle di carattere generale, potranno
essere diffuse anche in allegato a quotidiani nazionali.
Obblighi informativi per i beneficiari
I beneficiari del cofinanziamento saranno direttamente informati degli obblighi di cui al
Regolamento n. 1303/2013 (All. XII). Per garantire che gli stessi beneficiari si attengano alle
disposizioni regolamentari, si prevede di produrre guide e manuali informativi, che saranno
pubblicati anche su internet, relativi al rispetto delle regole in materia di utilizzo dei loghi, del
concept, dei format per la predisposizione di materiale informativo e degli strumenti di
comunicazione che dovranno essere utilizzati nelle attivit informative e pubblicitarie da essi
curate.
Gli eventi pubblici rappresentano momenti di informazione e dialogo tra gli addetti ai lavori e i
beneficiari delle azioni, attraverso i quali possono essere affrontati gli aspetti relativi allutilizzo dei
Fondi e allattuazione del Programma, ed possibile avvicinare i potenziali beneficiari alle
opportunit offerte dal POR FESR.
In occasione dellapertura di avvisi pubblici saranno organizzati seminari informativi in tutto il
territorio regionale per illustrare i contenuti delle misure stesse e le modalit di presentazione delle
domande, con la partecipazione degli assessori regionali competenti, dei referenti regionali e dei
rappresentanti delle societ regionali coinvolte. Il partenariato economico-sociale e istituzionale
potr essere direttamente coinvolto nellorganizzazione degli eventi.
In generale, nella programmazione di eventi si terr conto di quanto disposto dal Regolamento
1303/2013 (All. XII), che prevede lorganizzazione di alcune attivit, compresa lesposizione della
bandiera dell'Unione Europea davanti alla sede dellAutorit di Gestione.
Evento di lancio del Programma
Comprende una conferenza stampa e un convegno, nel quale saranno illustrate le azioni previste
dal POR FESR nel quadro della politica di coesione, nonch le ricadute attese. Allevento
parteciperanno i componenti della cabina di Regia e rappresentanti del partenariato economicosociale e istituzionale. Sar invitato anche un rappresentante della Commissione Europea DG
Regio. Levento verr realizzato unitamente a quello degli altri Fondi SIE come descritto nel
capitolo 1
Comitati di Sorveglianza
Il Comitato di Sorveglianza, incaricato di accertare l'efficacia e la qualit dell'attuazione del POR,
rappresenta unulteriore opportunit per promuovere i risultati delle azioni cofinanziate dal FESR
nel Lazio. In questo senso, il Comitato potr garantire unadeguata informazione sui propri lavori, in
particolare attraverso conferenze stampa e la diffusione di comunicati che sintetizzano le principali
decisioni assunte. Inoltre, i verbali delle riunioni del Comitato saranno pubblicati sul portale
www.lazioeuropa.it.
Seminari, convegni e workshop
Si prevede di organizzare eventi informativi mirati a illustrare le modalit di accesso alle
agevolazioni e ai benefici offerti dal Programma, nei quali potranno essere coinvolti attori rilevanti,
ad esempio le organizzazioni rappresentative dei potenziali beneficiari, il sistema (pubblico e
privato) che fa capo alla ricerca e allinnovazione e gli sportelli regionali (Kyoto, SprintLazio).
Evento informativo annuale
In corrispondenza con la presentazione dei Rapporti annuali sullattuazione, si prevede di
organizzare un evento con lobiettivo di informare lopinione pubblica sullavanzamento del
Programma, con particolare riguardo ai progetti pi significativi. In particolare, si prevede di
organizzare una conferenza stampa, eventualmente con visite ai cantieri dei progetti pi
significativi (qualora lavanzamento lo permetta).
28
29
mantenere un elenco delle operazioni, accessibile tramite il sito web, da aggiornare almeno
ogni sei mesi. Lelenco dovr contenere le informazioni minime relative alle operazioni, cos
come specificate nell'allegato XII del Reg. UE 1303/2013;
fornire esempi di operazioni, da riportare sul sito web del PO e accessibili anche dal portale
unico, tradotti anche in una lingua ufficiale dell'Unione di ampia diffusione e diversa dalla
lingua italiana;
assicurare che le misure di informazione e comunicazione siano realizzate conformemente
alla Strategia di Comunicazione specifica e Unitaria e che queste misure mirino alla massima
copertura mediatica utilizzando diverse forme e metodi di comunicazione al livello
appropriato;
esporre l'emblema dell'Unione presso la sede dellAutorit di Gestione.
Il responsabile del Piano avr inoltre il compito di assicurare i rapporti e la collaborazione con la
rete nazionale di comunicazione e di coinvolgere, se del caso, altri organismi nelle iniziative di
informazione e comunicazione, conformemente al diritto e prassi nazionali: il partenariato, i centri
di informazione sull'Europa, cos come gli uffici di rappresentanza, e uffici di informazione del
Parlamento europeo negli Stati membri, gli istituti di istruzione e di ricerca e le associazione di
categoria.
Oltre agli obblighi informativi, che corrispondono alle azioni descritte in dettaglio nella presente
Strategia, il responsabile dovr organizzare almeno le seguenti misure:
30
Output
Indicatori di risultato
N di pagine pubblicate
N Data base e record DB
N di documenti scambiati
nellarea riservata
N di sondaggi on line
N di FAQ pubblicate
N di post e tweet
N di utenti/visitatori
N di utenti registrati
N di pagine visitate
N di utenti area
riservata
N di partecipanti ai
sondaggi on line
N di follower
Call Center
N giornate/uomo (front
Cambiamenti nella
N domande e richieste
office)
consapevolezza da parte del
di documenti
N giornate/uomo (back
pubblico;
(totale/giornaliero)
office)
Cambiamenti nella percezione
N di caselle e-mail dedicate N di e-mail ricevute
da parte del pubblico.
Poster e
pieghevoli
(campagne
promozionali)
N di poster stampati
N di pieghevoli stampati
N di poster e pieghevoli
distribuiti
Newsletter
N di interviste stampa
N di interviste TV
N di interviste radio
N di comunicati
stampa diffusi
Pubblicazioni
N di copie stampate
Audiovisivi
N di CD
Seminari
Incremento nelle
richieste al call center
N di eventi
Indicatori dimpatto
Cambiamenti nella
consapevolezza da parte del
pubblico;
Cambiamenti nella percezione
da parte del pubblico;
Miglioramento nella
comunicazione interna
Cambiamenti nella
consapevolezza da parte del
pubblico;
Cambiamenti nella
consapevolezza da parte del
pubblico;
Cambiamenti nella percezione
da parte del pubblico.
Cambiamenti nella
consapevolezza da parte del
pubblico;
31
Indicatori di qualit
Strumenti
Gruppi target
Indicatori
Fonti di informazione
Sito web e
social network
Tutti (Grande
pubblico,
potenziali
beneficiari,
beneficiari,
portatori
dinteresse
Accessibilit
Facilit di uso
Completezza dellinformazione
Chiarezza dellinformazione
Utilit della documentazione condivisa
(area riservata)
Eventi
territoriali
tematici
(partecipativi)
Eventi a
contenuto
tecnico
(conferenze,
seminari,
workshop)
Comunicazione
diretta
Pubblicazioni
(poster,
pieghevoli,
brochure)
Newsletter
Audiovisivi
(spot radio e
TV)
Ufficio stampa
(Conferenze
stampa,
interviste,
comunicati,
articoli, lista di
contatti,
rassegne
stampa)
Tutti
Interviste
Focus group
Seminari
Sondaggi
Tutti
Questionari di gradimento
riempiti dai partecipanti
Grande pubblico,
potenziali
beneficiari,
beneficiari
Sondaggio
Tutti
Grande pubblico,
potenziali
beneficiari,
beneficiari
Tutti
Sondaggio
Rassegne stampa
Completezza e chiarezza
dellinformazione diffusa
32
attivit da svolgere nellanno successivo (scelta delle azioni e dei mezzi di comunicazione e
target di riferimento);
modalit di coordinamento tra Autorit di Gestione e altri soggetti istituzionali coinvolti;
budget previsto;
cronoprogramma delle attivit;
monitoraggio e valutazione degli interventi realizzati lanno precedente.
2.9 Budget
Il budget da destinare alla realizzazione degli obiettivi e delle attivit di comunicazione delineati
nella Strategia ammonta a 5.880.198 euro lordi. Gli importi per le singole azioni e per le annualit
di riferimento saranno dettagliati in sede di presentazione degli aggiornamenti annuali della
Strategia.
Azioni
Campagne informative
2.000.000
1.280.198
Eventi e seminari
1.600.000
Monitoraggio e valutazione
250.000
Collaborazioni e consulenze
500.000
250.000
Totale
5.880.198
33
34
3. Strategia di
Comunicazione del
POR FSE Lazio 2014-2020
35
Nuovicontenuti
Il Piano individua il quadro di riferimento generale su obiettivi, modalit, risorse e contenuti della
Strategia di Comunicazione che lAdG intende adottare per il periodo 2014-2020, aggiornato
periodicamente nellambito di Piani Annuali di Comunicazione, attraverso i quali saranno
pianificati nel dettaglio gli interventi da realizzare e gli obiettivi da raggiungere in ciascuna
annualit di attuazione della programmazione comunitaria FSE 2014-20.
Per lelaborazione del presente documento si proceduto realizzando unanalisi preliminare del
contesto di riferimento, allo scopo di identificare la situazione di partenza in termini di esperienza
maturata nella programmazione precedente, recuperando le informazioni e i risultati disponibili a
carattere informativo e valutativo relativamente al FSE sul territorio laziale. Tali risultati sono stati
incardinati nellambito del quadro regolamentare valido per il periodo 2014-2020, caratterizzato da
un forte accento sul coinvolgimento del territorio attraverso un confronto diretto, aperto e
partecipato recependo le disposizioni relative al Codice di Condotta Europeo - e
Elementi
personalizzati per la Regione Lazio sviluppando le modalit di comunicazione e
portanti
condivisione gi sperimentate con le iniziative adottate per la costruzione del
Programma operativo FSE 2014-2020 (Lazio Idee).
In base ai risultati emersi da tale analisi stata definita la Strategia di Comunicazione, che si
compone di:
Obiettivi da raggiungere;
Destinatari della comunicazione;
Contenuti e strumenti da adottare;
Risorse disponibili da impegnare;
Soggetti responsabili della sua attuazione;
36
Il Piano prevede le attivit che dovranno essere realizzate nellintero arco temporale di attuazione
del POR. Attraverso i suoi aggiornamenti annuali (cfr. cap. 7), il Piano potr essere rafforzato e
integrato per rispondere efficacemente alle necessit emergenti.
37
Il
Piano
di
Comunicazione
intende
quindi
delineare la Strategia
di
Comunicazione
che verr adottata
per
permettere
unampia
promozione
e
disseminazione
informativa
degli
obiettivi,
delle
iniziative realizzate,
delle opportunit offerte e dei principali risultati raggiunti dal POR FSE 2014-2020, garantendo
unadeguata diffusione del ruolo dellUE e uninformazione puntuale sui contributi finanziari messi
a disposizione dai Fondi Strutturali sul territorio e le concrete possibilit di finanziamento offerte, in
modo da promuovere le condizioni per un accesso trasparente e semplificato alle opportunit.
In continuit con il precedente periodo di programmazione, e in coerenza con tali finalit, gli
obiettivi principali del Piano sono identificabili nei seguenti:
Nel quadro di tali obiettivi, evidente che le attivit previste nel Piano di Comunicazione si
svolgono durante lintero iter di attuazione del POR: dalla programmazione delle operazioni,
allistruttoria e selezione delle operazioni; dai momenti preparatori e realizzativi delle operazioni
medesime alle fasi di monitoraggio, valutazione e restituzione dei risultati.
38
policy analysis e quindi gli obiettivi e le finalit che si vogliono conseguire con il POR, nonch
il ruolo dei diversi attori coinvolti;
analisi del contesto socio-economico attraverso cui lambito degli interventi cofinanziati dai
Fondi Strutturali viene considerato e ricondotto nel contesto di sviluppo del territorio;
customer satisfaction, laddove le strategie comunicative pi efficaci vengono delineate in
considerazione delle esigenze e dei bisogni iniziali ed in itinere.
La Strategia di Comunicazione viene definita a partire dagli obiettivi, sintetizzabili nei concetti di
trasparenza, pubblicit, accessibilit delle informazioni nonch nella corretta informazione di
stakeholder e cittadinanza sulle opportunit offerte, sullandamento delle attivit svolte e sui
risultati ottenuti relativamente a quanto viene realizzato con il sostegno del FSE sul territorio
laziale.
Il ruolo della Strategia di Comunicazione quello di organizzare in modo sinergico le attivit di
promozione e informazione sulla base di un linguaggio comune e omogeneo, che garantisca la
riconoscibilit e la massima visibilit degli interventi realizzati.
In tal senso, i pilastri sui quali si fonda la strategia sono rappresentati da
quattro aspetti fondamentali, sintetizzati nello schema che segue.
Ipilastridella
strategia
39
Il Data Base o CRM citato in Interattivit e partecipazione parte integrante della Strategia
Unitaria (cfr. cap. 1 par. 5).
Lapproccio previsto , pertanto, quello di operare in unottica di integrazione sia tra soggetti
portatori di interessi sia tra strumenti e canali di comunicazione, da tarare in funzione sia della
platea potenziale sia di quella effettiva, al fine di massimizzare la portata e lefficacia del messaggio
informativo. In tal senso, si punter sul rafforzamento di aspetti tecnici e metodologici della
strategia comunicativa, attraverso la scelta di un linguaggio semplice e immediato, di canali
comunicativi differenziati in base ai gruppi di destinatari, alternando modalit tradizionali ad altre
pi innovative, opportunamente declinate per accrescere linteresse e linterattivit con il pubblico.
Nella gestione del piano si tender a massimizzare lutilizzo delle azioni di comunicazione
tradizionali e, allo stesso tempo, si valorizzer lutilizzo di comunit virtuali e social network, con
ladozione di tecniche e sistemi operativi moderni, innovativi e in grado di connettere in tempo
reale soggetti e realt dislocati sul territorio.
3.4 Destinatari
La platea di soggetti che possono essere raggiunti dagli interventi di comunicazione identificabile
in 4 differenti gruppi, definiti a partire dalle indicazioni del Reg. n. 1303/2013: beneficiari potenziali,
beneficiari effettivi e grande pubblico (cittadinanza), cui si aggiungono ulteriori soggetti
identificabili come moltiplicatori di informazione (corrispondono a quelli che, nel Piano di
Comunicazione del precedente periodo di programmazione, erano stati qualificati come potenziali
alleati).
Nello specifico, il Piano di Comunicazione raggiunger e/o intercetter, attraverso interventi mirati
e con differenti finalit, i seguenti gruppi.
40
Si tratta dei soggetti individuati direttamente dal POR per ciascun Asse, presenti su tutto il
territorio della Regione Lazio, senza distinzioni, cos come illustrato nella tabella che segue, che
riporta anche la finalit dellazione di informazione ad essi rivolta.
Asse
Beneficiari potenziali
Asse
1
Asse
2
Asse
3
Asse
4
3.4.3 Pubblico
Si tratta di un pubblico molto ampio e variegato, nellambito del quale rientrano tutti i cittadini
(destinatari e no) delle operazioni dei PO, le istituzioni (in particolare i dipendenti e collaboratori
dellAssessorato Formazione, Ricerca, Scuola e Universit e delle Direzioni regionali coinvolte a
vario titolo nellattuazione del POR ma anche le Istituzioni Nazionali, gli altri Assessorati, Direzioni e
Consiglieri della Regione).
41
Nella tabella che segue vengono riportati i destinatari che si prevede di raggiungere per ciascuna
priorit di investimento, con indicazione anche delle finalit delle rispettive azioni di informazione.
Asse
Destinatari
Asse
1
Asse
2
Asse
3
Asse
4
42
B.
C.
D.
E.
F.
G.
Di seguito si riporta il dettaglio dei singoli canali e degli strumenti previsti, specificando quale
tipologia di destinatari intercettano prevalentemente. Si riporta, inoltre, una tabellina che sintetizza
il grado di impatto della specifica azione sui gruppi di destinatari.
advertising;
pagine web;
newsletter cartacea;
newsletter elettronica;
coreografia eventi;
pubblicazioni editoriali;
moduli interattivi;
cartellonistica;
striscioni, gonfaloni;
moduli registrazione eventi.
Lutilizzo congiunto e coordinato dellemblema dellEuropa, del FSE e della Regione Lazio assicurer
una immediata percezione della provenienza del messaggio e la creazione di continuit nella
percezione dei diversi prodotti di comunicazione.
Grado di impatto dellazione sui gruppi di destinatari
Gruppi di destinatari
Tipologia di azione
Opinione
pubblica
Beneficiari
effettivi
Beneficiari
potenziali
Moltiplicatori di
informazione
44
un evento di lancio per pubblicizzare lavvio della programmazione, nellambito del quale
presentare gli obiettivi, i contenuti, larticolazione, le fonti di finanziamento e i risultati attesi.
Levento sar destinato agli stakeholder della Regione e anche a quelli di altre Regioni, nonch
a tutti i potenziali beneficiari, e sar promosso anche nei confronti degli opinion leader a livello
nazionale e internazionale coinvolti nel campo di azione del FSE. Tutti i partecipanti saranno
inseriti nella banca dati e riceveranno tutte le comunicazioni successive; Levento verr
realizzato unitamente a quello degli altri Fondi SIE come descritto nel capitolo 1.
Unattivit informativa principale allanno (evento annuale FSE) per presentare i risultati
raggiunti in attuazione del programma, i progetti realizzati, le buone pratiche, anche
nellambito dei Comitati di Sorveglianza, su progetti avviati/conclusi di particolare rilevanza ai
fini del raggiungimento degli obiettivi del programma. Levento annuale verr valorizzato
attraverso la partecipazione delle Istituzioni regionali, dellAutorit di Gestione, degli
stakeholder e dei partner/alleati del Programma. Levento annuale sar preceduto da una
specifica campagna di comunicazione;
una serie di eventi a livello regionale (convegni, seminari, workshop, incontri per la
presentazione di buone prassi, ecc., rivolti principalmente ai soggetti istituzionali, alle
organizzazioni professionali, alle altre parti economiche e sociali e agli enti attuatori, nonch ad
altri soggetti che a vario titolo presentino interessi legati alle tematiche di sviluppo connesse
allattuazione del Programma), a livello territoriale (da svolgere nelle Province) e di carattere
specifico per destinatari (ad esempio, un incontro con tutti gli Enti Locali, seminari e laboratori
allinterno degli istituti scolastici, associazioni di categoria, centri di ricerca, centri aggregativi e
sociali, centri per limpiego, centri di orientamento al lavoro, ecc.) finalizzati a diffondere gli
obiettivi, le opportunit e i risultati dei PO 2014-20 presso un pubblico giovane;
specifiche iniziative di informazione e sensibilizzazione nei confronti dei beneficiari del
Programma e dei cittadini, volte a stimolare il confronto con il territorio sia sul campo di
intervento specifico del FSE (ad es., si prevede la diffusione delle conoscenze sui servizi offerti
dal Network Porta Futuro, al fine di garantire la massima partecipazione e accesso sull'intero
territorio regionale) sia sui contenuti del campo di azione del Piano di Rafforzamento
Amministrativo (PRA) e raccogliere utili feedback da parte dei medesimi soggetti allo scopo di
migliorare lefficacia e lefficienza amministrativa nella gestione delle risorse comunitarie.
45
partecipazione, con stand e corner dedicati al POR FSE Lazio, a fiere, manifestazioni
espositive ed eventi rivolti al largo pubblico, sia generaliste sia direttamente o
indirettamente connesse con le tematiche del lavoro, dellorientamento e della formazione per
quanto riguarda il FSE e dellimpresa, della ricerca e dellinnovazione, dello sviluppo sostenibile,
della tecnologia: ci consentir di contattare un ampio pubblico, attraverso la distribuzione di
materiale cartaceo ed elettronico, rivolto al pubblico del mondo produttivo, dellistruzione e
formazione, della cultura e dellinformazione;
partecipazione o sponsorizzazione di eventi (concerti, manifestazioni sportive) in grado di
intercettare un ampio numero di potenziali destinatari finali delle operazioni previste dalla
programmazione, con particolare riferimento al target rappresentato dai giovani. Gli eventi
pubblici saranno organizzati secondo modalit tali da permettere la massima partecipazione e
fruizione da parte di persone con disabilit.
Realizzazione di eventi
Partecipazione a iniziative rivolte al largo pubblico
Opinione
pubblica
Beneficiari
effettivi
Beneficiari
potenziali
Moltiplicatori di
informazione
46
Tutte le pubblicazioni prodotte, ivi compresi i materiali audiovisivi, saranno progettate per essere
fruibili in modalit multicanale e anche per il pubblico con disabilit, con la predisposizione di
materiale informativo in braille.
Di ogni pubblicazione si provveder a realizzare il formato elettronico e a renderlo accessibile per il
tramite del canale WEB, dandone opportuna notizia ai partner e agli stakeholder e assicurando cos
la pi ampia circolazione e diffusione al materiale informativo.
Grado di impatto dellazione sui gruppi di destinatari
Gruppi di destinatari
Tipologia di azione
Opinione
pubblica
Beneficiari
effettivi
Beneficiari
potenziali
Moltiplicatori di
informazione
47
Opinione
pubblica
Beneficiari
effettivi
Beneficiari
potenziali
Moltiplicatori di
informazione
Opinione
pubblica
Beneficiari
effettivi
Beneficiari
potenziali
Moltiplicatori di
informazione
Campagne pubblicitarie
Opinione
pubblica
Beneficiari
effettivi
Beneficiari
potenziali
Moltiplicatori di
informazione
Le relazioni con i media si concretizzeranno attraverso agenzie di stampa, interviste e talk show,
conferenze stampa, partecipazione dellAutorit di Gestione a programmi telefonici e
radiotelevisivi. I media verranno coinvolti e invitati in occasione di tutti gli eventi pubblici del
Programma, sia in occasione del grande evento annuale che in occasione dei seminari locali o
particolari. Attraverso la produzione e la diffusione di comunicati stampa, sar assicurato il
costante coinvolgimento degli operatori dellinformazione, al fine di garantire al Programma la pi
ampia risonanza e visibilit presso i media e raggiungere in tal modo il target moltiplicatori di
informazione.
Grado di impatto dellazione sui gruppi di destinatari
Gruppi di destinatari
Tipologia di azione
Opinione
pubblica
Beneficiari
effettivi
Beneficiari
potenziali
Moltiplicatori di
informazione
Gruppo di
destinatari
Grande
Pubblico
Potenziali
beneficiari
Beneficiari
Azioni/Strumenti
Sito web del Portale Lazio Europa con presentazione generale delle attivit del FSE nella Regione e
area specifica dedicata a differenti profili utenti, con front end di tipo responsive
Dpliant
Brochure
Quotidiani e periodici
Comunicati stampa
Avvisi ufficiali sulla GUUE e sul BUR in occasione dellapertura di Inviti e bandi
Sito web Lazio Europa area apposita dedicata a enti e aziende contenente tutta la documentazione
di supporto
Manuali/Guide, sia in versione cartacea che elettronica, per la presentazione di progetti e per lo
svolgimento delle diverse procedure previste
Sito web Lazio Europa - area apposita dedicata a enti e aziende contenente tutta la documentazione
necessaria e con procedura informatizzata per la gestione dei progetti
Pubblicazione di specifici Kit informativi Manuali/Guide, sia in versione cartacea che elettronica, per la
gestione e rendicontazione dei progetti
effettivi
Le attivit di comunicazione dei tre Fondi fanno riferimento al quadro unitario e integrato della
programmazione 2014-2020 dei Fondi SIE. Per tutto ci che attiene alla Organizzazione e
Governance Unitaria si veda il paragrafo 1.6.
Le attivit relative al Piano di Comunicazione del POR FSE 2014-2020 della Regione Lazio fanno
capo a un responsabile, individuato dalle Autorit di Gestione del PO FSE.
Al responsabile competono il coordinamento delle azioni di informazione e comunicazione, la il
mantenimento della sezione dedicata al FSE sul portale web LazioEuropa.it e di fornire una
panoramica delle misure intraprese (art. 117), nellottica dellottimizzazione della gestione e della
supervisione dellattuazione del Piano.
Per lattuazione si prevede di selezionare uno o pi soggetti con competenze specialistiche
attraverso lespletamento di procedure di evidenza pubblica.
In particolare, il responsabile del Piano supportato da uno staff operativo - avr il compito di
coordinare le azioni che sono in capo allAutorit di Gestione (Reg. UE 1303/2013, art. 111, 115,
116, Allegato XII) e che confluiscono negli adempimenti legati alla Strategia di Comunicazione:
Il responsabile del Piano, inoltre, avr il compito di assicurare i rapporti e la collaborazione con la
rete nazionale di comunicazione e di coinvolgere, se del caso, i seguenti organismi nelle iniziative
di informazione e comunicazione, conformemente al diritto e prassi nazionali:
il partenariato (di cui all'art. 5 del Reg. UE 1303/2013), al fine di aumentare la capacit di
diagnosi dei bisogni informativi impliciti o espliciti dei soggetti target, in modo da
promuovere una diffusione delle informazioni pi mirata e dimpatto;
i centri di informazione sull'Europa, cos come gli uffici di rappresentanza, e uffici di
informazione del Parlamento europeo negli Stati membri;
gli istituti di istruzione e di ricerca;
le associazione di categoria.
52
53
Dal punto di vista delle tempistiche, come previsto dallArt. 111 par. 4 lett. b) del suddetto
regolamento, i risultati delle misure di informazione e pubblicit dei Fondi promosse nellambito
della Strategia di Comunicazione saranno oggetto di valutazione nelle relazioni annuali da
presentare nel 2017 e nel 2019 e nel rapporto finale di esecuzione. I risultati delle valutazioni sulle
attivit di comunicazione realizzate saranno quindi utilizzati per apportare eventuali modifiche alla
Strategia inziale e agli interventi ivi pianificati.
Gli strumenti che verranno utilizzati per il monitoraggio e la valutazione della Strategia di
Comunicazione della Programmazione 2014-2020 FSE sono sintetizzati nella tabella seguente.
Strumenti che verranno utilizzati per il monitoraggio e la valutazione della Strategia di Comunicazione
della Programmazione 2014-2020 FSE, per tipologia di azione
Tipologia di azioni
Creazione logo e immagine
coordinata
Strumenti di monitoraggio/valutazione
Organizzazione di eventi e
partecipazione a iniziative rivolte
al grande pubblico
Pubblicazioni e materiali di
supporto
Campagne pubblicitarie
54
Gli indicatori di output del monitoraggio della Strategia di Comunicazione, per tipologia di azione
Tipologia di azioni
Creazione logo e
immagine
coordinata
Strumenti di monitoraggio/valutazione
Organizzazione di
eventi e
partecipazione a
iniziative rivolte al
grande pubblico
Pubblicazioni e
materiali di
supporto
Sviluppo e
aggiornamento
sito web Lazio
Europa
Banca dati
relazionale
Campagne
pubblicitarie
Ufficio stampa e
relazione con i
media
Indicatori di output
Tipologia di azioni
Strumenti di monitoraggio/valutazione
Indicatori di output
social network.
Con riferimento, infine, agli indicatori di risultato, si tratta di rilevare limpatto e i risultati della
Strategia di Comunicazione nel suo complesso (ossia, tenendo conto del mix di interventi attuati in
un dato periodo).
Di seguito si riportano i principali indicatori cui si dovr far riferimento, che potranno utilmente
essere declinati ed integrati nei Piani operativi di comunicazione:
56
3.9 Budget
Il Piano di Comunicazione finanziato con le risorse del Programma Operativo FSE a valere
sullAsse prioritario 5 e con risorse stanziate a valere su altri Assi per la realizzazione di azioni
dirette agli specifici gruppi di destinatari, con un importo di 2.421.158 euro lordi, da utilizzare nel
corso dellintera programmazione.
Tale importo, pi contenuto rispetto a quello del precedente ciclo di programmazione, poich
come specificato nelle prima pagine di questo documento, ci sono attivit che saranno realizzate
Unitariamente dai 3 Fondi con quota parte a cura e carico di ogni Fondo (vedi da pag. 1 a 12 di
questo doc.); limporto dedicato e specifico sar utilizzato per lideazione, la progettazione e la
realizzazione dei servizi di comunicazione attuati attraverso il supporto interno dell'Ufficio stampa
nellambito di programmi di spesa specifici.
Di seguito si riporta una tabella con la suddivisione annuale delle percentuali degli importi e della
tipologia di interventi prevista. Non vi alcun riferimento al 2014 in quanto in tale anno nulla
stato speso per attivit di comunicazione.
Le percentuali relative al budget annuo previsto rappresentano unindicazione di massima. Esso
sar fissato puntualmente nellambito degli aggiornamenti previsti per il presente Piano, che
verranno predisposti ogni anno.
57
Tipologia di attivit
% importo a
disposizione
2015
18
2016
15
2017
15
2018
15
2019
15
58
2020
15
2021
Totale
100%
59
4. Strategia di
Comunicazione del
PSR Lazio 2014-2020
60
61
I risultati aggiornati a dicembre 2012, evidenziano i seguenti punti di forza e criticit analizzati per i
tre diversi target. Lanalisi sui beneficiari sia pubblici che privati ha rilevato una differenziazione
sulla conoscenza e lefficacia della comunicazione istituzionale in relazione sia alla localizzazione
che al comparto produttivo. Nelle aree A (poli urbani) e B (area ad agricoltura specializzata) il livello
di conoscenza dei canali di comunicazione istituzionali nettamente pi elevato che nelle aree C e
D. Tra gli strumenti di comunicazione utilizzati, in ogni caso il sito internet istituzionale risulta il
canale di comunicazione pi utilizzato. Lanalisi inoltre ha rilevato che per il target in questione, che
le organizzazioni di categoria, i professionisti hanno svolto un ruolo importante quale fonte di
informazione affiancandosi alla azioni di comunicazione istituzionale.
Per quanto concerne il target dei testimoni privilegiati lanalisi ha rilevato lesigenza di potenziare
la comunicazione sulla diffusione dei bandi e sullassistenza e di migliorare quella relativa ai risultati
raggiunti dal programma , alla diffusione delle buone prassi alla sensibilizzazione delle tematiche
chiave relative alla futura programmazione .
Lanalisi sul target dei potenziali beneficiari pubblici ha rilevato un livello di conoscenza del PSR e
degli strumenti di comunicazione istituzionale molto alto. Anche per questo target il canale di
comunicazione istituzionale che ha incontrato il pi alto gradimento il sito internet quale veicolo
di informazione. Il monitoraggio rileva altres una maggiore difficolt nel raggiungere i potenziali
beneficiari privati.
In relazione quindi ai risultati del monitoraggio intermedio, gi nellultimo biennio di
programmazione stata programmata e realizzata una campagna di comunicazione finalizzata sia
allinformazione sui risultati raggiunti mediante lattuazione il PSR 2007-2013, dando particolare
risalto alla buone pratiche, sia alla diffusione della strategia dello sviluppo rurale 2014-2020.
Vista leterogeneit degli utenti di riferimento, lAutorit di gestione del PSR in linea, sempre, con
quanto definito dallUnione Europea nel Regolamento UE n. 1303/2013 predispone allinterno del
presente Piano di Comunicazione, obiettivi specifici in base al tipo di audience.
Mentre, infatti, i beneficiari effettivi e potenziali devono essere stimolati ad interagire con
lAmministrazione per aderire alla Programmazione, piuttosto che per avere informazioni in merito
62
In altri termini, lAutorit di gestione del PSR Lazio presenta specifiche azioni di comunicazione e
informazione che si rivolgono a tre tipi di utenti: potenziali beneficiari, beneficiari effettivi e
pubblico (privati cittadini, amministrazioni locali, Associazioni, etc.).
Al fine di una massima e capillare diffusione di quanto sopra descritto, lAutorit di gestione
coinvolger le Amministrazioni locali, le Organizzazioni, le Associazioni e gli Ordini che a vario
titolo sono interessati nelle azioni previste dal Programma e che si configurano come
moltiplicatori di informazione attraverso listituzione di un Tavolo regionale di coordinamento
con cadenza periodica.
Particolare attenzione sar, inoltre, rivolta allo scambio di comunicazioni con la Rete Rurale
Nazionale che, tra i suoi molteplici propositi, punta a favorire lo scambio di esperienze e
63
conoscenze tra gli operatori del settore e le istituzioni di tutti i soggetti che operano e vivono nelle
aree rurali.
4.4 Destinatari
I soggetti destinatari delle azioni di informazione e pubblicit sono identificabili in quattro gruppi
sulla base delle indicazioni fornite dal Reg. UE n. 1303/2013: potenziali beneficiari, beneficiari
effettivi e pubblico (cittadinanza) a cui si aggiungono altri soggetti identificabili come
moltiplicatori di informazione (associazioni di categoria, professionisti, camere di commercio,
sindacati, universit), che da quanto scaturito dal monitoraggio degli esiti delle attivit di
comunicazione per il periodo 2007-2013, costituiscono un volano fondamentale per veicolare i
contenuti dellinformazione istituzionale anche nelle zone pi marginali.
Nei paragrafi 4.5.2, 4.5.3 e 4.5.4 sono descritte le attivit di informazione e comunicazione relative
ad ogni target individuato.
65
La campagna stampa uno strumento di comunicazione che permette di intrattenere rapporti con
i media ed ha come primo obiettivo quello di attirare lattenzione dei giornali e degli organi
dinformazione di massa sulla notizia che si desidera trasmettere, stimolandone linteresse
attraverso lincoraggiamento di redazionali (articoli sullargomento) e/o interviste ai referenti
istituzionalmente pi credibili per carica o formazione professionale.
Portale
Il portale Lazioeuropa.it levoluzione di un sito web, rispetto al quale offre anche servizi interattivi.
Un portale pubblico una porta dingresso ai servizi dellamministrazione, aperta a qualsiasi ora
ed accessibile da qualsiasi luogo, nel quale lutente riconosce un punto di contatto unificato.
Limportanza del portale pubblico cresciuta di pari passo con la diffusione di internet e con la
scelta di fare dellinnovazione tecnologica la leva strategica della trasformazione della pubblica
amministrazione, diventando un importantissimo mezzo di comunicazione con lutenza. Il Portale
unico per i tre Fondi con sezione ovviamente dedicata al PSR.
Newsletter
Per moltissime Istituzioni la newsletter rappresenta ormai il mezzo di comunicazione pi veloce e
diffuso. Per essere efficace, una newsletter dovrebbe contenere informazioni che riguardano
lamministrazione e le sue attivit, le principali novit e le notizie utili. Lobiettivo della newsletter
non solo tenere informati gli utenti, ma anche stimolarne la partecipazione. Il call Center e il CRM
del piano unitario saranno gli strumenti utili e necessari per la costruzione del Data Base e per
profilare correttamente i nostri target ed inviare notizie puntuali; sar uno strumento utile anche la
il monitoraggio e la misurazione.
67
69
I risultati, raccolti in report specifici, saranno utilizzati non solo come quadro di analisi dellefficacia
delle attivit di informazione e comunicazione realizzate, ma anche per calibrare le successive
azioni previste dal Piano pluriennale.
Il grado di efficacia delle iniziative sar valutato attraverso specifiche attivit, declinate in base agli
strumenti di comunicazione, e di seguito riassunte.
Campagna di informazione e comunicazione
Campagna stampa
Portale
Newsletter
Per particolari iniziative previste dal presente Piano, l'attivit di monitoraggio pu essere
completata con rilevazioni d'opinione su campioni di cittadini, beneficiari e potenziali beneficiari
chiamati a esprimere valutazioni e commenti sulle iniziative stesse.
La valutazione si conclude con la preparazione di specifici Rapporti di Valutazione come il Rapporto
di Valutazione Annuale, di Citizen Satisfaction, di Visibilit e Comprensione del Programma, della
Rete.
attivit da svolgere nellanno successivo (scelta delle azioni e dei mezzi di comunicazione e
target di riferimento);
modalit di coordinamento tra Autorit di Gestione e altre strutture coinvolte;
budget per lattuazione delle azioni;
cronoprogramma delle attivit;
monitoraggio e valutazione delle azioni realizzate lanno precedente.
4.9 Budget
In analogia con quanto disposto per lattivazione delle azioni di informazione e comunicazione nel
precedente Programma di Sviluppo Rurale (2007-2013) attraverso la Misura 511, le risorse
economiche che verranno destinate utilizzate per il presente Piano di Comunicazione saranno
1.631.892 euro lordi.
Azioni
Campagne informative
700.000
491.892
Eventi e seminari
400.000
Monitoraggio e valutazione
20.000
Collaborazioni e consulenze
10.000
10.000
Totale
1.631.892
71
Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 16 aprile 2015, n. G04491
Legge 15 gennaio 1991, n. 30 modificata ed integrata dalla legge 3 agosto 1999, n. 280 "Disciplina della
riproduzione animale". D.M. 19 luglio 2000, n. 403 "Nuovo regolamento di esecuzione della legge 30/91".
D.G.R. 8 febbraio 2002 n. 128 "Indicazioni operative di competenza regionale". Rinnovo autorizzazione alla
gestione di una stazione di monta naturale equina pubblica. Ditta: "MARIUCCI PIETRO" - Rignano
Flaminio (RM) - Codice stazione RM0206E. Quinquennio 2015 - 2019.
Oggetto: Legge 15 gennaio 1991, n. 30 modificata ed integrata dalla legge 3 agosto 1999, n. 280
Disciplina della riproduzione animale. D.M. 19 luglio 2000, n. 403 Nuovo regolamento di
esecuzione della legge 30/91. D.G.R. 8 febbraio 2002 n. 128 Indicazioni operative di competenza
regionale.
Rinnovo autorizzazione alla gestione di una stazione di monta naturale equina pubblica.
Ditta: MARIUCCI PIETRO Rignano Flaminio (RM) Codice stazione RM0206E.
Quinquennio 2015 2019.
ditta Mariucci Pietro, sita in Rignano Flaminio (RM), via Monte Cerasa snc, ai sensi del sopra
richiamato D.M. 19 luglio 2000, n. 403, nonch delle indicazioni operative di competenza regionale
di cui al documento approvato con D.G.R. 8 febbraio 2002, n. 128;
DETERMINA
in conformit con le premesse, che qui si intendono integralmente richiamate e che costituiscono
parte integrante del presente Atto:
1) di rinnovare alla ditta MARIUCCI PIETRO, nato a Roma il 30/03/1977 e residente a
Rignano Flaminio (RM), in OMISSIS Partita IVA: 08940681003, lautorizzazione alla
gestione della stazione di monta naturale equina pubblica sita in Comune di Rignano
Flaminio (RM), via Monte Cerasa snc, per il quinquennio 2015 2019;
2) di prendere atto che nella stazione operano n. 3 asini stalloni di razza: Martina Franca,
Ragusana e Viterbese e non praticata la monta brada;
3) di stabilire che:
a) la stazione non autorizzata allinseminazione artificiale con impiego di seme equino fresco
prelevato dagli stalloni che operano nella stazione medesima;
b) alla predetta stazione di monta naturale equina pubblica confermato il codice univoco a
livello nazionale: RM0206E;
c) il termine di validit della suddetta autorizzazione il 31 dicembre 2019;
d) per il rinnovo dellautorizzazione dovr essere presentata la relativa domanda entro il 30
settembre 2019;
e) la presente autorizzazione non cedibile ed rinnovabile su richiesta dellinteressato. La
Regione pu revocarla qualora il gestore della stazione si renda inadempiente agli obblighi
previsti allarticolo 6 del D.M. n. 403/2000, oppure vengano meno una o pi condizioni
prescritte per il rilascio dellautorizzazione medesima;
f) il gestore della stazione di monta naturale equina tenuto a rispettare tutti gli obblighi
previsti allarticolo 6 del D.M. 19 luglio 2000 n. 403, e richiamati al punto 1 del documento
approvato con la D.G.R. 8 febbraio 2002, n. 128;
4) di incaricare lArea Decentrata Agricoltura di Roma di notificare la presente
Determinazione a Mariucci Pietro in qualit di titolare della sopra citata stazione di monta.
Il Direttore
Roberto Ottaviani
Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 16 aprile 2015, n. G04493
Legge 15 gennaio 1991, n. 30 modificata ed integrata dalla legge 3 agosto 1999, n. 280 "Disciplina della
riproduzione animale". D.M. 19 luglio 2000, n. 403 "Nuovo regolamento di esecuzione della legge 30/91".
D.G.R. 8 febbraio 2002 n. 128 "Indicazioni operative di competenza regionale". Rinnovo autorizzazione alla
gestione di una stazione di monta naturale equina pubblica. Ditta: "LORENZI GIUSEPPE" - Segni (RM) Codice stazione RM0205E. Quinquennio 2015 2019.
Oggetto: Legge 15 gennaio 1991, n. 30 modificata ed integrata dalla legge 3 agosto 1999, n. 280
Disciplina della riproduzione animale. D.M. 19 luglio 2000, n. 403 Nuovo regolamento di
esecuzione della legge 30/91. D.G.R. 8 febbraio 2002 n. 128 Indicazioni operative di competenza
regionale.
Rinnovo autorizzazione alla gestione di una stazione di monta naturale equina pubblica.
Ditta: LORENZI GIUSEPPE Segni (RM) Codice stazione RM0205E. Quinquennio 2015
2019.
ditta Lorenzi Giuseppe, sita in Segni (RM), localit Monte Manlio Vallavicciosa, ai sensi del
sopra richiamato D.M. 19 luglio 2000, n. 403, nonch delle indicazioni operative di competenza
regionale di cui al documento approvato con D.G.R. 8 febbraio 2002, n. 128;
DETERMINA
in conformit con le premesse, che qui si intendono integralmente richiamate e che costituiscono
parte integrante del presente Atto:
1) di rinnovare alla ditta LORENZI GIUSEPPE, nato a Segni (RM) il 29/03/1955 e ivi
residente, in OMISSIS Partita IVA: 00403761000, lautorizzazione alla gestione della
stazione di monta naturale equina pubblica sita in Comune di Segni (RM), localit Monte
Manlio Vallavicciosa, per il quinquennio 2015 2019;
2) di prendere atto che nella stazione opera n. 1 stallone di razza Pony di Esperia e non
praticata la monta brada;
3) di stabilire che:
a) la stazione non autorizzata allinseminazione artificiale con impiego di seme equino fresco
prelevato dagli stalloni che operano nella stazione medesima;
b) alla predetta stazione di monta naturale equina pubblica confermato il codice univoco a
livello nazionale: RM0205E;
c) il termine di validit della suddetta autorizzazione il 31 dicembre 2019;
d) per il rinnovo dellautorizzazione dovr essere presentata la relativa domanda entro il 30
settembre 2019;
e) la presente autorizzazione non cedibile ed rinnovabile su richiesta dellinteressato. La
Regione pu revocarla qualora il gestore della stazione si renda inadempiente agli obblighi
previsti allarticolo 6 del D.M. n. 403/2000, oppure vengano meno una o pi condizioni
prescritte per il rilascio dellautorizzazione medesima;
f) il gestore della stazione di monta naturale equina tenuto a rispettare tutti gli obblighi
previsti allarticolo 6 del D.M. 19 luglio 2000 n. 403, e richiamati al punto 1 del documento
approvato con la D.G.R. 8 febbraio 2002, n. 128;
4) di incaricare lArea Decentrata Agricoltura di Roma di notificare la presente
Determinazione a Lorenzi Giuseppe in qualit di titolare della sopra citata stazione di monta.
Il Direttore
Roberto Ottaviani
Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 16 aprile 2015, n. G04494
Legge 15 gennaio 1991, n. 30 modificata ed integrata dalla legge 3 agosto 1999, n. 280 "Disciplina della
riproduzione animale". D.M. 19 luglio 2000, n. 403 "Nuovo regolamento di esecuzione della legge 30/91".
D.G.R. 8 febbraio 2002 n. 128 "Indicazioni operative di competenza regionale". Rinnovo autorizzazione alla
gestione di una stazione di monta naturale equina privata. Ditta: "Universit Agraria di Allumiere" Allumiere (RM) - Codice stazione RM0113E. Quinquennio 2015 - 2019.
Oggetto: Legge 15 gennaio 1991, n. 30 modificata ed integrata dalla legge 3 agosto 1999, n. 280
Disciplina della riproduzione animale. D.M. 19 luglio 2000, n. 403 Nuovo regolamento di
esecuzione della legge 30/91. D.G.R. 8 febbraio 2002 n. 128 Indicazioni operative di competenza
regionale.
Rinnovo autorizzazione alla gestione di una stazione di monta naturale equina privata.
Ditta: Universit Agraria di Allumiere Allumiere (RM) Codice stazione RM0113E.
Quinquennio 2015 2019.
dellUniversit Agraria di Allumiere, sita in Allumiere (RM), localit Colle di Mezzo, ai sensi del
sopra richiamato D.M. 19 luglio 2000, n. 403, nonch delle indicazioni operative di competenza
regionale di cui al documento approvato con D.G.R. 8 febbraio 2002, n. 128;
DETERMINA
in conformit con le premesse, che qui si intendono integralmente richiamate e che costituiscono
parte integrante del presente Atto:
1) di rinnovare allUniversit Agraria di Allumiere, con sede in Allumiere (RM), in Piazza
della Repubblica n. 29 Partita IVA del soggetto giuridico: 83000330585, rappresentata dal
Presidente Sig. Pasquini Antonio, nato a Civitavecchia il 14/02/1970 e residente ad
Allumiere, in OMISSIS, lautorizzazione alla gestione della stazione di monta naturale
equina privata sita in Comune di Allumiere (RM), localit Colle di Mezzo, per il
quinquennio 2015 2019;
2) di prendere atto che nella stazione operano n. 4 stalloni di razza Tolfetana, di nome Furia,
Bacco, Bolero II e Ercole, e che ivi praticata la monta brada;
3) di stabilire che:
a) la stazione non autorizzata allinseminazione artificiale con impiego di seme equino fresco
prelevato dagli stalloni che operano nella stazione medesima;
b) alla predetta stazione di monta naturale equina privata confermato il codice univoco a
livello nazionale: RM0113E;
c) il termine di validit della suddetta autorizzazione il 31 dicembre 2019;
d) per il rinnovo dellautorizzazione dovr essere presentata la relativa domanda entro il 30
settembre 2019;
e) la presente autorizzazione non cedibile ed rinnovabile su richiesta dellinteressato. La
Regione pu revocarla qualora il gestore della stazione si renda inadempiente agli obblighi
previsti allarticolo 6 del D.M. n. 403/2000, oppure vengano meno una o pi condizioni
prescritte per il rilascio dellautorizzazione medesima;
f) il gestore della stazione di monta naturale equina tenuto a rispettare tutti gli obblighi
previsti allarticolo 6 del D.M. 19 luglio 2000 n. 403, e richiamati al punto 1 del documento
approvato con la D.G.R. 8 febbraio 2002, n. 128;
4) di incaricare lArea Decentrata Agricoltura di Roma di notificare la presente
Determinazione a Pasquini Antonio in qualit di Presidente della sopra citata stazione di
monta.
Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 16 aprile 2015, n. G04495
Legge 15 gennaio 1991, n. 30 modificata ed integrata dalla legge 3 agosto 1999, n. 280 "Disciplina della
riproduzione animale". D.M. 19 luglio 2000, n. 403 "Nuovo regolamento di esecuzione della legge 30/91".
D.G.R. 8 febbraio 2002 n. 128 "Indicazioni operative di competenza regionale". Diniego al Rilascio
autorizzazione alla gestione di una stazione di monta naturale equina. Ditta: "GABRIELLI STEFANO" Bracciano (RM).
Oggetto: Legge 15 gennaio 1991, n. 30 modificata ed integrata dalla legge 3 agosto 1999, n. 280
Disciplina della riproduzione animale. D.M. 19 luglio 2000, n. 403 Nuovo regolamento di
esecuzione della legge 30/91. D.G.R. 8 febbraio 2002 n. 128 Indicazioni operative di competenza
regionale.
Diniego al Rilascio autorizzazione alla gestione di una stazione di monta naturale equina.
Ditta: GABRIELLI STEFANO Bracciano (RM).
DETERMINA
in conformit con le premesse, che qui si intendono integralmente richiamate e che costituiscono
parte integrante del presente Atto:
1) di non accogliere la sopra citata domanda tendente ad ottenere il rilascio dellautorizzazione
alla gestione di una stazione di monta naturale equina, richiesta da Gabrielli Stefano, nato a
Bracciano (RM) il 04/06/1985 e residente in Comune di Manziana, in OMISSIS, per le
seguenti motivazioni: Assenza dei seguenti documenti: 1) Certificato di iscrizione al
Registro Anagrafico dello stallone; 2) Certificati sanitari dello stallone;
2) di incaricare lArea Decentrata Agricoltura di Roma di notificare la presente
Determinazione a Gabrielli Stefano.
Il Direttore
Roberto Ottaviani
Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 17 aprile 2015, n. G04526
Legge 15 gennaio 1991, n. 30 modificata ed integrata dalla legge 3 agosto 1999, n. 280 "Disciplina della
riproduzione animale". D.M. 19 luglio 2000, n. 403 "Nuovo regolamento di esecuzione della legge 30/91".
D.G.R. 8 febbraio 2002 n. 128 "Indicazioni operative di competenza regionale". Rilascio autorizzazione alla
gestione di una stazione di monta naturale equina privata. Ditta: "LATINI ANNA MARIA" - Percile (RM) Codice stazione RM0218E. Quinquennio 2015 2019.
Oggetto: Legge 15 gennaio 1991, n. 30 modificata ed integrata dalla legge 3 agosto 1999, n. 280
Disciplina della riproduzione animale. D.M. 19 luglio 2000, n. 403 Nuovo regolamento di
esecuzione della legge 30/91. D.G.R. 8 febbraio 2002 n. 128 Indicazioni operative di competenza
regionale.
Rilascio autorizzazione alla gestione di una stazione di monta naturale equina privata.
Ditta: LATINI ANNA MARIA Percile (RM) Codice stazione RM0218E. Quinquennio 2015
2019.
Latini Anna Maria, sita in Percile (RM), localit Le Prata, ai sensi del sopra richiamato D.M. 19
luglio 2000, n. 403, nonch delle indicazioni operative di competenza regionale di cui al documento
approvato con D.G.R. 8 febbraio 2002, n. 128;
DETERMINA
in conformit con le premesse, che qui si intendono integralmente richiamate e che costituiscono
parte integrante del presente Atto:
1) di rilasciare alla ditta LATINI ANNA MARIA, nata a Percile (RM) il 12/05/1957 e
residente a Licenza (RM), in OMISSIS Codice Fiscale: LTNNMR57E52G444C,
lautorizzazione alla gestione della stazione di monta naturale equina privata sita in Comune
di Percile (RM), localit Le Prata, per il quinquennio 2015 2019;
2) di prendere atto che nella stazione opera n. 1 stallone di razza T.P.R. di nome Furioso, ed
ivi praticata la monta brada;
3) di stabilire che:
a) la stazione non autorizzata allinseminazione artificiale con impiego di seme equino fresco
prelevato dagli stalloni che operano nella stazione medesima;
b) alla predetta stazione di monta naturale equina privata attribuito il codice univoco a livello
nazionale: RM0218E;
c) il termine di validit della suddetta autorizzazione il 31 dicembre 2019;
d) per il rinnovo dellautorizzazione dovr essere presentata la relativa domanda entro il 30
settembre 2019;
e) la presente autorizzazione non cedibile ed rinnovabile su richiesta dellinteressato. La
Regione pu revocarla qualora il gestore della stazione si renda inadempiente agli obblighi
previsti allarticolo 6 del D.M. n. 403/2000, oppure vengano meno una o pi condizioni
prescritte per il rilascio dellautorizzazione medesima;
f) il gestore della stazione di monta naturale equina tenuto a rispettare tutti gli obblighi
previsti allarticolo 6 del D.M. 19 luglio 2000 n. 403, e richiamati al punto 1 del documento
approvato con la D.G.R. 8 febbraio 2002, n. 128;
4) di incaricare lArea Decentrata Agricoltura di Roma di notificare la presente
Determinazione a Latini Anna Maria in qualit di titolare della sopra citata stazione di
monta.
Il Direttore
Roberto Ottaviani
Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 17 aprile 2015, n. G04527
Legge 15 gennaio 1991, n. 30 modificata ed integrata dalla legge 3 agosto 1999, n. 280 "Disciplina della
riproduzione animale". D.M. 19 luglio 2000, n. 403 "Nuovo regolamento di esecuzione della legge 30/91".
D.G.R. 8 febbraio 2002 n. 128 "Indicazioni operative di competenza regionale". Rilascio autorizzazione alla
gestione di una stazione di monta naturale equina privata. Ditta: "FELICI DANIELE" - Segni (RM) - Codice
stazione RM0219E. Quinquennio 2015 - 2019.
Oggetto: Legge 15 gennaio 1991, n. 30 modificata ed integrata dalla legge 3 agosto 1999, n. 280
Disciplina della riproduzione animale. D.M. 19 luglio 2000, n. 403 Nuovo regolamento di
esecuzione della legge 30/91. D.G.R. 8 febbraio 2002 n. 128 Indicazioni operative di competenza
regionale.
Rilascio autorizzazione alla gestione di una stazione di monta naturale equina privata.
Ditta: FELICI DANIELE Segni (RM) Codice stazione RM0219E. Quinquennio 2015 2019.
luglio 2000, n. 403, nonch delle indicazioni operative di competenza regionale di cui al documento
approvato con D.G.R. 8 febbraio 2002, n. 128;
DETERMINA
in conformit con le premesse, che qui si intendono integralmente richiamate e che costituiscono
parte integrante del presente Atto:
1) di rilasciare alla ditta FELICI DANIELE, nato a Colleferro (RM) il 27/09/1982 e residente
a Segni (RM), in OMISSIS Codice Fiscale: FLCDNL82P27C858V, lautorizzazione alla
gestione della stazione di monta naturale equina privata sita in Comune di Segni (RM), via
del Pozzo Lario n. 5, per il quinquennio 2015 2019;
2) di prendere atto che nella stazione opera n. 1 stallone di razza Puro Sangue Inglese di nome
Thinking Robin, e non praticata la monta brada;
3) di stabilire che:
a) la stazione non autorizzata allinseminazione artificiale con impiego di seme equino fresco
prelevato dagli stalloni che operano nella stazione medesima;
b) alla predetta stazione di monta naturale equina privata attribuito il codice univoco a livello
nazionale: RM0219E;
c) il termine di validit della suddetta autorizzazione il 31 dicembre 2019;
d) per il rinnovo dellautorizzazione dovr essere presentata la relativa domanda entro il 30
settembre 2019;
e) la presente autorizzazione non cedibile ed rinnovabile su richiesta dellinteressato. La
Regione pu revocarla qualora il gestore della stazione si renda inadempiente agli obblighi
previsti allarticolo 6 del D.M. n. 403/2000, oppure vengano meno una o pi condizioni
prescritte per il rilascio dellautorizzazione medesima;
f) il gestore della stazione di monta naturale equina tenuto a rispettare tutti gli obblighi
previsti allarticolo 6 del D.M. 19 luglio 2000 n. 403, e richiamati al punto 1 del documento
approvato con la D.G.R. 8 febbraio 2002, n. 128;
4) di incaricare lArea Decentrata Agricoltura di Roma di notificare la presente
Determinazione a Felici Daniele in qualit di titolare della sopra citata stazione di monta.
Il Direttore
Roberto Ottaviani
Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 28 maggio 2015, n. G06574
Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 214 e successive modificazioni - AZIENDE AGRICOLE MARTUFI
S.r.l. - Partita IVA 07034531009 - comune di Pomezia (RM). Rilascio autorizzazioni fitosanitarie N. 12/0307
Oggetto: Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 214 e successive modificazioni AZIENDE AGRICOLE
MARTUFI S.r.l. Partita IVA 07034531009 comune di Pomezia (RM). Rilascio autorizzazioni
fitosanitarie N. 12/0307.
IL DIRETTORE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Su proposta del Dirigente dellArea Servizio Fitosanitario Regionale. Innovazione in Agricoltura
VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni: "Disciplina del
sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla Dirigenza ed al Personale
regionale";
VISTO il Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6
settembre 2002 e successive modifiche ed integrazioni;
VISTO il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n.33: Riordino della disciplina riguardante gli
obblighi di pubblicit, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni;
VISTO il decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 214 e successive modificazioni di attuazione della
direttiva 2002/89/CE concernente le misure di protezione contro lintroduzione e la diffusione nella
Comunit di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali;
VISTO il decreto del Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del 12/11/2009
concernente: Determinazione dei requisiti di professionalit e della dotazione minima delle attrezzature
occorrenti per lesercizio dellattivit di produzione, commercio e importazione di vegetali e prodotti
vegetali, ai sensi dellart. 49, comma 2, lett. d) del D. Lgs. 19 agosto 2005, n. 214;
VISTA la Legge Regionale 11 Giugno 1996, n. 20, concernente la disciplina del Servizio
Fitosanitario Regionale;
VISTA la determinazione dirigenziale N. A02112 del 19/03/2013 concernente Ricognizione delle
ditte in possesso di autorizzazioni fitosanitarie valide a seguito di comunicazione adeguamento dei requisiti
CONSIDERATO che la ditta AZIENDE AGRICOLE MARTUFI S.r.l., Partita IVA 07034531009,
con sede legale in Via del Mare n. 38/A Pomezia (RM), inserita nellelenco delle ditte ricognite con
determinazione N. A02112 del 19/03/2013 e di essa facente parte integrante;
VISTA la domanda prot. 215603 del 20/04/2015, conservata agli atti del Servizio Fitosanitario
Regionale, presentata dalla ditta AZIENDE AGRICOLE MARTUFI S.r.l., Partita IVA 07034531009, con
sede legale in Via del Mare n. 38/A Pomezia (RM) con la quale si richiede di rilasciare un nuovo atto
autorizzativo con la numerazione e le specifiche conformi allallegato II/A del D.M. 12/11/2009 relativo a :
- autorizzazione art. 19 del DLgs n. 214/2005, categoria commerciante allingrosso di agrumi con
peduncoli e foglie e importatore di altri vegetali;
- iscrizione al registro ufficiale dei produttori;
- autorizzazione alluso del passaporto di sostituzione;
VISTA la documentazione inviata dalla ditta AZIENDE AGRICOLE MARTUFI S.r.l., Partita IVA
07034531009, con sede legale in Via del Mare n. 38/A Pomezia (RM) acquisita al prot. 265131 del
14/05/2015, a seguito della richiesta di integrazione documentale da parte del Servizio Fitosanitario
Regionale atto prot. 260557 del 13/05/2015;
ATTESO che la ditta ha versato le tariffe fitosanitarie dovute per lannualit in corso e per il rilascio
delle autorizzazioni richieste;
RITENUTO che sono soddisfatti i requisiti professionali necessari per lesercizio dellattivit, di cui
allart. 4 del D.M. 12/11/2009;
RITENUTO di poter rilasciare alla ditta AZIENDE AGRICOLE MARTUFI S.r.l., Partita IVA
07034531009, con sede legale in Via del Mare n. 38/A Pomezia (RM) le autorizzazioni richieste;
DETERMINA
per quanto in premessa,
ai sensi del D.Lgs. 19 agosto 2005 n. 214 e successive modificazioni, del D.M. 12 novembre 2009,
relativamente alla ditta AZIENDE AGRICOLE MARTUFI S.r.l.,
Partita IVA: 07034531009;
Indirizzo sede legale: Via del Mare n. 38/A Pomezia (RM)
Indirizzo centro aziendale codice 001: Via Mascagni snc Aprilia (LT)
- di rilasciare lautorizzazione art. 19 del DLgs n. 214/2005, categoria commerciante allingrosso di agrumi
con peduncoli e foglie e importatore altri vegetali;
- di rilasciare liscrizione al registro ufficiale dei produttori;
- di attribuire la numerazione delle autorizzazioni fitosanitarie in possesso della ditta con il numero
12/0307;
- di rilasciare lautorizzazione alluso del passaporto di sostituzione per i seguenti vegetali e prodotti
vegetali commercializzati nel centro aziendale 001:
N.
ord.
1
Settore di
attivit
Frutta
Frutta
Frutta
Nome botanico di
specie e/o generi
Citrus L. e relativi
ibridi
Fortunella Swingle
Zone protette
Codice ZP
Specifiche
---
---
---
---
Poncirus Raf., e
relativi ibridi
---
---
- di imporre alla ditta le prescrizioni previste allallegato III, lettera F.a, F.b del D.M. 12/11/2009.
La ditta tenuta ad aggiornarsi sulle normative in materia fitosanitaria consultabili sui siti
istituzionali del Servizio Fitosanitario Regionale e del Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e
Forestali, Servizio Fitosanitario Centrale.
La presente determinazione non esonera il titolare dallobbligo di conformarsi alle disposizioni
urbanistiche, ambientali, sanitarie ed a munirsi di ogni altra autorizzazione richiesta dalla normativa vigente.
La presente determinazione sar pubblicata sul Bollettino Ufficiale telematico della Regione Lazio.
Ricorrono le condizioni di cui allarticolo 23, comma 1, del D.Lgs. 33/2013.
IL DIRETTORE REGIONALE
Roberto Ottaviani
Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 29 maggio 2015, n. G06696
Reg. (UE) n. 1308/2013 e Reg. (CE) n.555/2008 e s.s. m.m. e i.i. Programma Nazionale di Sostegno del
settore vitivinicolo. DGR n. 186 del 6 maggio 2011. Misura Investimenti. Campagna 2014/2015.
Approvazione elenchi regionali delle domande annuali ammissibili e delle domande annuali non ammissibili.
- Autorizzazione al finanziamento. Adozione del modello di Provvedimento di concessione dell'aiuto per
investimenti annuali.
Oggetto: Reg. (UE) n. 1308/2013 e Reg. (CE) n.555/2008 e s.s. m.m. e i.i. Programma Nazionale di
Sostegno del settore vitivinicolo. DGR n. 186 del 6 maggio 2011. Misura Investimenti. Campagna
2014/2015. Approvazione elenchi regionali delle domande annuali ammissibili e delle domande annuali non
ammissibili. - Autorizzazione al finanziamento. Adozione del modello di Provvedimento di concessione
dellaiuto per investimenti annuali.
VISTO il Reg. delegato (UE) n. 907/2014 della Commissione dell11 marzo 2014 che integra il Reg.
1306/2013 per quanto riguarda gli organismi pagatori e altri organismi, la gestione finanziaria, la
liquidazione dei conti, le cauzioni e luso delleuro, che abroga, tra laltro, il Reg. di esecuzione (UE) n.
282/2012 della Commissione del 28 marzo 2012 recante fissazione delle modalit comuni di applicazione
del regime delle garanzie per i prodotti agricoli;
VISTO il D.L. 9 febbraio 2012, n. 5 avente ad oggetto Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e
di sviluppo convertito con modificazioni dalla L. 4 aprile 2012, n. 35 ed in particolare larticolo n. 25,
comma 2, riguardante il fascicolo aziendale elettronico di cui all'art. 9 del DPR 1 dicembre 1999, n. 503, e
all'art. 13 del D.Lgs. 29 marzo 2004, n. 99;
VISTO il Programma Nazionale di Sostegno al settore vitivinicolo (quinquennale) 2014-2018 notificato dal
Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF) alla Commissione Europea con nota
prot. n. 1834 del 1 marzo 2013 e le relative modifiche ed integrazioni inviate alla Commissione a luglio del
2013, cos come richiesto dalla stessa Commissione;
VISTO il DM del MIPAAF n. 1831 del 4 marzo 2011 e ss. mm. e ii. recante disposizioni nazionali di
attuazione dei Regolamenti (CE) nn. 1234/2007 e 555/2008, per quanto riguarda lapplicazione della Misura
Investimenti, come da ultimo modificato con D.M. del MIPAF n. 2634 del 22 aprile 2015;
CONSIDERATO che ai sensi dellarticolo n. 2 comma 4 del Decreto n. 1831/2011 e ss. mm. e ii. lelenco
dettagliato delle operazioni ammesse riportato per ogni singola Regione nellAllegato 1 del medesimo
decreto redatto in coerenza con i criteri di demarcazione e complementariet con i Programmi di Sviluppo
Rurale;
VISTO il Decreto del MIPAAF n. 3741 del 20 giugno 2014 avente ad oggettoProgramma di sostegno al
settore vitivinicolo Ripartizione della dotazione finanziaria relativa allanno 2015 con il quale vengono
stanziati, tra laltro, per la Regione Lazio complessivi 6.103.106,00 per le Misure facenti parte del
Programma Nazionale di Sostegno del Settore Vino, di cui 1.228.215,00 per la Misura Investimenti;
VISTE le Circolari di AGEA ACIU.2011.265 del 7 aprile 2011, ACIU.2011.412 del 20 maggio 2011,
UMU.2011.921 del 14 luglio 2011, ACIU.2012.014 del 16 gennaio 2012 inerenti lattuazione dei
regolamenti (CE) n. 479/2008 del Consiglio e n. 555/2008 della Commissione, e del DM 4 marzo 2011, n.
1831, per quanto riguarda la misura degli Investimenti;
VISTA la DGR n. 186 del 6 maggio 2011 con la quale si adotta nella Regione Lazio, a decorrere dalla
campagna vitivinicola 2010/2011, la Misura Investimenti prevista dal Piano Nazionale di Sostegno per il
settore vitivinicolo, in attuazione dei Regg. (CE) n. 1234/07 e n. 555/08 e del sopra citato D.M. n. 1831 del
4/03/2011;
VISTE le Istruzioni Operative di AGEA DPMU.2015.0000052 n. 3/OCM del 12 gennaio 2015 avente ad
oggetto: PNS - OCM Unica Reg. (UE) n. 1308/2013 e s.m.i. art. 50. Istruzioni operative relative alle
modalit e condizioni per laccesso allaiuto comunitario per la Misura degli Investimenti della campagna
2014/2015;
VISTE le Istruzioni Operative di AGEA UMU.2015.433 n. 19 del 18 marzo 2015 avente ad oggetto: OCM
Unica Reg. (UE) n. 1308/2013 art. 50 Misura Investimenti. Istruzioni operative relative alle modalit e
condizioni per la presentazione delle domande di pagamento a saldo per gli investimenti annuali, e per la
presentazione delle domande di pagamento anticipo per gli investimenti biennali. Campagna 2014/2015;
CONSIDERATO che le Istruzioni operative di AGEA DPMU.2015.0000052 n. 3/OCM del 12 gennaio
2015 sopra citate fissano (punto 17) al 30 agosto 2015 e al 31 agosto 2016 i termini per la realizzazione degli
investimenti e per la presentazione delle domande di pagamento, rispettivamente per le domande annuali e
biennali, e stabiliscono (punto 26) che le procedure di liquidazione si concludono per gli investimenti annuali
e per gli anticipi degli investimenti biennali entro il 15 ottobre 2015 e per gli investimenti biennali a saldo
entro il 15 ottobre 2016 date di chiusura dellesercizio finanziario comunitario;
CONSIDERATO che le Istruzioni operative di AGEA UMU.2015.433 n. 19 del 18 marzo 2015 sopra citate
stabiliscono, tra laltro, (ultimo capoverso punto 2) che lUfficio Regionale competente per territorio dovr
far pervenire allOP AGEA le Schede distruttoria, in allegato agli elenchi di liquidazione entro e non oltre il
22 settembre 2015;
VISTA la Determinazione dirigenziale n. G00561 del 28 gennaio 2015 Reg. (UE) n. 1308/2013 e Reg.
(CE) n. 555/2008 e ss. mm. e ii. Programma Nazionale di Sostegno (PNS) Settore Vitivinicolo. DM del
MIPAAF n. 1831 del 4 marzo 2011 e ss. mm. e ii. DGR n. 186 del 6 maggio 2011. Disposizioni Regionali
Attuative della Misura Investimenti. Campagna 2014-2015;
PRESO ATTO che nelle Disposizioni Regionali Attuative (DRA) della Misura Investimenti. Campagna
2014-2015, approvate con la citata Determinazione n. G00561/2015, allart. 5 Modalit per la presentazione
delle domande si stabilisce che possono essere presentate domande per progetti di durata annuale da
completare entro il 31 luglio 2015 e per progetti di durata biennale da completare entro il 31 luglio 2016,
diversamente da quanto stabilito nelle citate Istruzioni Operative AGEA n. 3/OCM del 12 gennaio 2015, al
fine di permettere leffettuazione dei controlli amministrativi ed in loco in tempo utile per linvio ad AGEA
degli elenchi di pagamento entro il 22 settembre 2015;
CONSIDERATO che con la rimodulazione del piano di riparto dei fondi destinati alla Regione Lazio
nellambito del PNS Settore Vitivinicolo per lanno 2015, di cui alla determinazione n. G00508/2015, sono
stati destinati alla Misura Investimenti complessivamente 3.001.250,53, e che detraendo da questi la
somma impegnata per il pagamento del saldo delle domande biennali 2013/2014 ammesse ( 3.001.250,53-
1.914.453,33) sono risultati disponibili i fondi pari a 1.086.797,20 per finanziare le domande annuali
2014/2015 ritenute ammissibili e collocate in posizione utile nella graduatoria regionale;
VISTO il DM del MIPAAF n. 4615 del 5 agosto 2014 avente ad oggettoDisposizioni nazionali di
attuazione del regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e del regolamento
(CE) n. 555/2008 della Commissione per quanto riguarda le comunicazioni relative agli anticipi con il
quale si stabilisce che a partire dalla campagna 2013/2014, i beneficiari delle misure afferenti lOCM
Vitivinicolo che hanno percepito anticipi trasmettono allOrganismo Pagatore limporto delle spese sostenute
al 15 ottobre di ciascun anno, per i quali anticipi non stata presentata domanda di saldo o richiesta di
collaudo finale;
VISTA la richiesta dellArea Politiche di Mercato ed Organizzazione Filiere. Progettazione Integrata
inviata alle Aree Decentrate Agricoltura con e-mail del 22 aprile 2015 con cui sono stati richiesti gli elenchi
delle domande ammissibili annuali e biennali e dei relativi importi della Misura Investimenti - Campagna
2014-2015, chiedendo linvio degli elenchi provinciali entro il 28 aprile 2015;
VISTE le note delle Aree Decentrate Agricoltura di:
Roma n. 234253 del 29 aprile 2015, acquisita al protocollo regionale n. 244032 del 5 maggio 2015,
con la quale sono stati trasmessi gli elenchi di n.12 domande annuali ammissibili per un contributo
complessivo di 736.415,27, n. 3 annuali non ammissibili;
Frosinone n. 230154 del 27 aprile 2015, con la quale sono stati trasmessi gli elenchi di n. 3 domande
annuali ammissibili per un contributo complessivo di 64.646,49, n. 0 annuali non ammissibili;
Viterbo n. 264155 del 14 maggio 2015, acquisita al protocollo regionale n. 267948 del 15 maggio
2015, con la quale sono stati trasmessi gli elenchi di n.8 domande annuali ammissibili per un
contributo complessivo di 257.531,73, n. 1 annuale non ammissibile;
Latina n. 232427 del 28 aprile 2015, acquisita al protocollo regionale n. 236754 del 30 aprile 2015,
come integrata con e-mail del 13 maggio 2015, con la quale sono stati trasmessi gli elenchi di n.5
domande annuali ammissibili per un contributo complessivo di 280.590,54, n. 0 annuali non
ammissibili;
Rieti con e-mail del 27 aprile 2015, con la quale sono stati trasmessi gli elenchi di n.0 domande
annuali ammissibili, n. 0 biennali ammissibili, n. 0 annuali non ammissibili, n. 0 biennali non
ammissibili;
DATO ATTO che, dalle sopra citate comunicazioni delle Aree Decentrate dellAgricoltura risultano 28
domande annuali istruite con esito positivo per un contributo complessivo pari a 1.339.184,03, per un
investimento complessivo di 3.348.230,05;
CONSIDERATO che
la somma impegnata per il pagamento del saldo delle domande biennali 2013/2014 da effettuare
nellanno 2015, di cui alla Determinazione n. G10393/2014, pari a 1.951.821,36, che decurtato
della somma erogata a titolo di anticipo alla ditta Cantina Bacco per 37.368,03, risulta di importo
complessivo pari a 1.914.453,33;
la somma stanziata per il pagamento nel 2015 delle domande biennali ammesse per la campagna
2013/2014, di cui alla Determinazione n. G10393/2014, pari a 1.914.453,33 e che in seguito alle
rinunce presentate da parte di due ditte beneficiarie (Pandolfo Gabriele 51.096,00; Cantina Sociale
del Piglio 83.763,12) il contributo delle biennali 2013/2014 pari a 1.779.594,21;
TENUTO CONTO che con la rimodulazione dei fondi destinati alla Regione Lazio nellambito del PNS
Settore Vino per il 2015, di cui alla Determinazione n. G06625 del 29 maggio 2015, sono stati allocati, tra
laltro, i fondi per la Misura Investimenti per complessivi 3.120.000,00;
CONSIDERATO pertanto che la somma dellimporto del contributo delle domande biennali ammesse per la
campagna 2013/2014 di 1.779.594,21 e dellimporto del contributo delle 28 domande annuali ammissibili
per la campagna 2014/2015 di 1.339.184,03, pari a complessivi 3.118.778,24 rientra nei fondi stanziati
per la Misura Investimenti per lannualit 2015 di 3.120.000,00;
RITENUTO pertanto di approvare lElenco Regionale delle domande annuali ammissibili per la campagna
2014-2015 (all.1), allegato alla presente determinazione di cui costituisce parte integrante e sostanziale, e di
ammettere a finanziamento tutte le 28 domande annuali inserite nella graduatoria delle domande ammissibili;
RITENUTO di approvare lElenco Regionale delle domande annuali non ammissibili, rinunciate e
irricevibili per la campagna 2014-2015 (all.2), allegato alla presente determinazione di cui costituisce parte
integrante e sostanziale, comprendente 4 domande annuali di cui 1 rinunciata e 3 domande non ammissibili;
RITENUTO altres di approvare e adottare il modello del Provvedimento di concessione dellaiuto per
investimenti annuali (all.3) ), allegato alla presente determinazione di cui costituisce parte integrante e
sostanziale;
RITENUTO di autorizzare il finanziamento delle 28 domande annuali ammesse di cui al sopra citato Elenco
Regionale (all.1), per una spesa complessiva di contributo pubblico pari a 1.339.184,03 per un
investimento complessivo finanziabile di 3.348.230,05;
RITENUTO di dare mandato ai dirigenti delle Aree Decentrate Agricoltura di Roma, Latina, Viterbo e
Frosinone di emettere il Provvedimento di concessione dellaiuto alle ditte comprese nellElenco Regionale
delle domande annuali ammissibili per la campagna 2014-2015 (all.1), redatto secondo il modello di cui
allallegato 3, solo in seguito al ricevimento del presente atto, la cui validit subordinata alla previa
pubblicazione nella sezione Trasparenza della Regione Lazio;
DETERMINA
in conformit con le premesse, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento:
-
di approvare l lElenco Regionale delle domande annuali ammissibili per la campagna 2014-2015
(all.1) allegato alla presente determinazione di cui costituisce parte integrante e sostanziale, e di
ammettere a finanziamento tutte le 28 domande annuali inserite nella graduatoria delle domande
ammissibili;
di approvare l lElenco Regionale delle domande annuali non ammissibili, rinunciate e irricevibili
per la campagna 2014-2015 (all.2) allegato alla presente determinazione di cui costituisce parte
Ricorrono le condizioni di cui allarticolo 26 del Decreto Legislativo n. 33 del 14 marzo 2013.
Avverso il presente provvedimento, ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale o, in
alternativa, al Presidente della Repubblica, rispettivamente entro i termini di sessanta e centoventi giorni
dalla data di pubblicazione della presente determinazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Il presente provvedimento sar pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito internet della
Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca www.agricoltura.regione.lazio.it.
Il Direttore Regionale
Roberto Ottaviani
VT
RM
RM
RM
CANTINA
STEFANONI DI
STEFANONI
STEFANO & C.
SNC
5562000933
11162871005
VINI VANNELLI
6
5562000887
SOC. AGR.
4
PARVUS AGER
SOC.AGR.
5562000612
FORESTALE LA
5
TORRE
80017720378
08633770584
5,562E+10
01214180562
Provin
Ragione sociale
cia
CUAA
Codice
domanda
Nu
m.
prog
.
231.996,57
316.822,26
36.600,00
35.723,86
Investimento
richiesto
()
92.798,63
126.728,00
14.640,00
14.289,54
Contributo
richiesto ()
prot n 232941
del 28/04/2015
Estremi
Motivazioni
rinuncia
di non
(data e n. prot.) ricevibilit
NO
NO
prot.215990 del
20/04/2015 tramite PEC
NO
Presentazione di
controdeduzioni da parte
della ditta (SI/NO).
prot. e data
comunicazione dei
motivi ostativi
all'accoglimento
dell'istanza (art. n. 10
bis della legge 241/90)
10/05/2015
Locchi Giovanni
Gianfranco Volpi
Taurisano
Rosanna
Sanna Stefano
Note
Allegato 2
Allegato 3
Beneficiario
CUAA
Codice Agea della domanda di aiuto
Titolo del progetto
Determinazione n
del
Spesa ammessa
Contributo concesso
Spesa a carico del beneficiario
VISTA la raccomandazione 2003/361/CE della Commissione, del 06/05/2003, relativa alla definizione delle
microimprese, piccole e medie imprese, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dellUnione europea n. 124 del
20/05/2003;
VISTA la DGR 06/05/2011 n. 186 relativa alladozione della misura investimenti nella Regione Lazio a decorrere
dalla campagna vitivinicola 2010/2011 prevista dal programma nazionale di sostegno per la viticoltura in attuazione
dei Regg.(CE) n. 1234/2007 e n. 555/2008;
VISTA la Circolare di AGEA Coordinamento prot. n. ACIU.2011.265 del 7 aprile 2011 avente ad oggetto
Attuazione dei regolamenti (CE) n. 479/2008 del Consiglio e n. 555/2008 della Commissione, e del DM 4 marzo
2011, n. 1831, per quanto riguarda la misura degli investimenti;
VISTE le Istruzioni Operative di AGEA DPMU.2015.0000052 n. 3/OCM del 12 gennaio 2015 avente ad oggetto:
PNS - OCM Unica Reg. (UE) n. 1308/2013 e s.m.i. art. 50. Istruzioni operative relative alle modalit e condizioni per
laccesso allaiuto comunitario per la Misura degli Investimenti della campagna 2014/2015;
VISTE le Istruzioni Operative di AGEA UMU.2015.433 n. 19 del 18 marzo 2015 avente ad oggetto: OCM Unica
Reg. (UE) n. 1308/2013 art. 50 Misura Investimenti. Istruzioni operative relative alle modalit e condizioni per la
presentazione delle domande di pagamento a saldo per gli investimenti annuali, e per la presentazione delle domande
di pagamento anticipo per gli investimenti biennali. Campagna 2014/2015;
VISTA la Determinazione dirigenziale n. G00561 del 28 gennaio 2015 Reg. (UE) n. 1308/2013 e Reg. (CE) n.
555/2008 e ss. mm. e ii. Programma Nazionale di Sostegno (PNS) Settore Vitivinicolo. DM del MIPAAF n. 1831 del
4 marzo 2011 e ss. mm. e ii. DGR n. 186 del 6 maggio 2011. Disposizioni Regionali Attuative della Misura
Investimenti. Campagna 2014-2015;
VISTA la domanda codice AGEA n. _____________________, intesa ad ottenere i benefici previsti dalla normativa
sopra citata, presentata dal Sig. ________________________________________, in qualit di
______________________
dellazienda___________________________________________________
CUAA_________________________;
VISTI gli impegni assunti e le dichiarazioni rese dal richiedente o dal rappresentante legale al Quadro G della
domanda di aiuto presentata in data_____________ protocollo n. ____________;
DATO ATTO che con nota prot. n. del//. stato dato incarico al funzionario
istruttore di procedere allistruttoria della richiamata domanda di aiuto per
verificare la ricevibilit e lammissibilit del progetto proposto e di determinare lentit dellaiuto concedibile;
VISTO il verbale istruttorio predisposto dal funzionario Responsabile del procedimento __________________ in
data ______________ ;
DATO ATTO che sulla base delle risultanze istruttorie e dall'esame del progetto effettuato dal funzionario
responsabile del procedimento di cui sopra:
- il richiedente possiede tutti i requisiti e rispetta tutte le condizioni di ammissibilit indicate nelle DRA di cui alla
citata DD n. G00561/2015;
- la documentazione a corredo del progetto e le dichiarazioni relative alla domanda di aiuto sono valide e coerenti con
quanto richiesto dalle citate DRA;
- gli investimenti proposti rispondono ai requisiti di ammissibilit di cui alle citate DRA;
VISTA la Determinazione n. ___________ del __/___/______, con la quale stato autorizzato a favore di codesta
Ditta il finanziamento della domanda di aiuto n. _______________ relativa alla Misura Investimenti, campagna
2014/2015;
DISPONE
Provincia
Dati identificativi del titolare (in caso di ditta individuale o persona fisica)
Luogo di nascita
Data di nascita
Indirizzo
n.
Comune
OCM Vino. Reg. (CE) n. 1234/2007 Misura Investimenti
CAP
Prov.
CAP
Telefono/Fax
Descrizione:
Descrizione:
Descrizione:
Descrizione:
TOTALE EURO
A2) Intervento 2: acquisto di macchinari e impianti tecnologici, recipienti, contenitori, barriques, macchine e
attrezzature nuove, comprese quelle informatiche e i relativi programmi, impiegati nella trasformazione,
confezionamento, commercializzazione, conservazione e stoccaggio dei prodotti vitivinicoli;
RICHIESTO
FINANZIATO
Descrizione voce di spesa
Investimento % Contributo Investimento % Contributo
TOTALE EURO
A3) Intervento 3: spese per attrezzature e arredi per locali destinati al commercio al dettaglio, per sale di
degustazione e per uffici per un investimento ammissibile per il singolo intervento non superiore a 80.000;
Descrizione voce di spesa
TOTALE EURO
RICHIESTO
FINANZIATO
Investimento % Contributo Investimento % Contributo
TOTALE EURO
A5) Intervento 5: Interventi volti al potenziamento ed alla razionalizzazione delle fasi della logistica.
RICHIESTO
FINANZIATO
Descrizione voce di spesa
%
Investimento
Contributo Investimento % Contributo
TOTALE EURO
* si tratta della spesa effettivamente ammissibile, alla luce delle eventuali riduzioni applicate allimporto
ammissibile per il rispetto dei massimali previsti dalle D.R.A.
PROSPETTO B
RIEPILOGO FINALE
IN QUESTO RIQUADRO SONO RIPORTATI I TOTALI GI INSERITI NEI RIQUADRI A1, A2, A3, A4 E A5
RICHIESTO
FINANZIATO
%
Investimento
Contributo Investimento % Contributo
Intervento 1
Intervento 2
Intervento 3
Intervento 4
Intervento 5
TOTALE EURO
La spesa relativa al contributo finanziato, e rientrante nellimpegno assunto con la Determinazione sopra citata,
pari a ......., mentre la spesa a carico della ditta beneficiaria pari a
..... .
Lattuazione del progetto approvato e finanziato deve avvenire in conformit alle disposizioni previste dalla normativa
citata in oggetto e a quanto disposto dallarticolo n. 10 (Realizzazione dellinvestimento) dellallegato A alla
Determinazione n. G00561/2015.
In particolare la S.V., anche in adempimento alle dichiarazioni rese al momento della presentazione della domanda,
oltre agli impegni assunti allatto della sottoscrizione della domanda di sostegno comunitario (cfr Quadro G della
domanda medesima), ha lobbligo di rispettare i seguenti impegni:
a) eseguire le opere, i lavori e gli acquisti, nel pieno rispetto delle norme e dei regolamenti vigenti, secondo le
indicazioni tecniche espresse nei pareri, nulla osta, concessioni o autorizzazioni e in ottemperanza alle
prescrizioni istruttorie richiamate nel presente provvedimento;
b) eseguire e concludere tutti gli interventi ammessi a finanziamento, salvo proroghe stabilite da AGEA, entro e
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
j)
k)
l)
m)
non oltre il 31.07.2015. A tale proposito tutte le spese per gli interventi finanziati dovranno essere sostenute e
quietanziate entro il 31.07.2015;
garantire, per cinque anni dalla data di liquidazione del saldo finale, la pronta reperibilit e la conservazione
degli originali dei titoli di spesa, della documentazione contabile e di ogni altro atto amministrativo
eventualmente utilizzato per la realizzazione degli interventi approvati e finanziati;
rinunciare ad ogni altro finanziamento pubblico per linvestimento previsto negli interventi progettuali
finanziati con il presente provvedimento;
rispettare, nei 5 (cinque) anni successivi alla data della liquidazione del saldo finale il vincolo di cui
allarticolo n. 72 del regolamento (CE) n. 1698/2005 per cui ai beni realizzati o acquistati grazie al contributo
pubblico ricevuto non possono essere apportate modifiche sostanziali che: a) ne alterino la natura o le
condizioni di esecuzione o conferiscano un indebito vantaggio ad una impresa o a un ente pubblico; b) siano
conseguenza di un cambiamento dellassetto proprietario di uninfrastruttura ovvero della cessazione o della
rilocalizzazione di una attivit produttiva;
esibire ai funzionari incaricati dellaccertamento finale, che ne acquisiscono fotocopia, gli originali dei
documenti fiscali (fatture quietanzate, titoli di pagamento, ecc.) relativi alle spese sostenute. In sede di
accertamento dellesecuzione dei lavori i funzionari incaricati provvederanno allannullamento delle fatture
originali apponendo la seguente dicitura: OCM Vino. Reg. (CE) n. 1234/2007 e s.s. m.m. e i.i. Misura
investimenti. Campagna _____/_____ Domanda di aiuto annuale n. ____________, Data: ___/___/____, e
la firma del funzionario incaricato;
affiggere una targhetta informativa in ogni bene oggetto di aiuto riportante la dicitura: OCM Vino. Reg. (CE)
n. 1234/2007 e s.s. m.m. e i.i. Misura investimenti. Campagna _____/_____ Domanda di aiuto annuale n.
____________;
tenere sollevata ed indenne lAmministrazione regionale da qualsiasi vertenza per fatto di terzi in dipendenza
dellesecuzione dei lavori e delle opere del progetto medesimo;
ottemperare ad ogni richiesta da parte dellAmministrazione Regionale e di altre autorit competenti di dati e
notizie relativi alla realizzazione del progetto, necessarie per lo svolgimento delle attivit di monitoraggio
fisico e finanziario del progetto;
consentire che le Autorit competenti abbiano accesso, in ogni momento e senza restrizioni, agli impianti e
alle sedi dell'impresa nonch a tutta la documentazione che sar ritenuta necessaria ai fini dell'istruttoria e dei
controlli;
segnalare tempestivamente alla competente Area Decentrata Agricoltura eventuali danneggiamenti provocati
da elementi esterni, determinanti la parziale o totale compromissione dellintervento finanziato;
presentare, tramite lapposita applicazione presente nel portale SIAN la domanda di pagamento corredata
dei relativi giustificativi di spesa entro il 31.07.2015, fatte salve eventuali proroghe stabilite dallOrganismo
Pagatore Agea;
accettare le eventuali modifiche alla normativa comunitaria, nazionale e regionale introdotte con successive
disposizioni, anche in materia di controlli e sanzioni.
N.B.: Il mancato adempimento a quanto sopra prescritto comporter lavvio delle procedure afferenti alla
decadenza dellaiuto concesso, nonch alla revoca del provvedimento di Concessione dellaiuto in argomento.
1) relazione finale con data di inizio e fine dei lavori e indicazione degli investimenti realizzati firmata da
un tecnico abilitato;
2) Per gli investimenti strutturali:
- comunicazione fine lavori presentata al Comune competente;
- computo metrico consuntivo dei lavori effettivamente eseguiti e della relativa spesa, redatto con la
stessa impostazione del computo preventivo e che evidenzi le eventuali differenze rispetto al progetto
iniziale;
- elaborato grafico con l'individuazione delle opere e dei lavori per i quali stato chiesto laiuto;
- tabella di raffronto tra computo metrico preventivo e consuntivo con lattribuzione delle fatture per
elenco voci.
3) copia conforme alloriginale dei giustificativi di spesa: fatture quietanzate o documenti contabili aventi
forza probatoria, da cui si evinca, tra laltro, che la data di emissione sia successiva alla presentazione
della domanda di aiuto informatizzata e, fatte salve eventuali proroghe stabilite dallOrganismo Pagatore
Agea, pari o antecedente al 31.7.2015 ;
4) copia conforme alloriginale dei giustificativi di pagamento. Al fine di rendere trasparenti e
documentabili tutte le operazioni finanziarie connesse alla realizzazione degli interventi, il beneficiario,
per dimostrare lavvenuto pagamento delle spese, potr utilizzare le seguenti modalit:
- Bonifico o ricevuta bancaria (Riba). Il beneficiario deve produrre copia del bonifico o della Riba, con
riferimento a ciascuna fattura rendicontata. Tale documentazione, rilasciata dallistituto di credito, deve
essere allegata alla pertinente fattura. Nel caso in cui il bonifico sia disposto tramite home banking, il
beneficiario del contributo tenuto a produrre la stampa delloperazione dalla quale risulti la data ed il
numero della transazione eseguita, oltre alla descrizione della causale delloperazione a cui la stessa fa
riferimento.
- Carta di credito collegata al conto corrente indicato nella domanda di aiuto e di saldo. La
documentazione rilasciata dallistituto di credito relativa a pagamenti effettuati con carta di credito
collegata al conto corrente indicato nella domanda di aiuto e di saldo deve essere allegata alla pertinente
fattura.
In nessun caso ammesso il pagamento tramite assegno, vaglia postale o in contanti.
5) estratto conto rilasciato dallistituto di credito di appoggio ove sono elencate le scritture contabili
eseguite;
6) elenco analitico dei documenti giustificativi di spesa con gli estremi dei pagamenti effettuati;
7) dichiarazione liberatoria delle ditte fornitrici;
8) certificato di agibilit (cos come previsto dal DPR 380/2001) nel caso in cui il progetto riguardi:
- nuove costruzioni;
- ricostruzioni o sopraelevazioni, totali o parziali;
- interventi sugli edifici esistenti che possano influire sulle condizioni di sicurezza, igiene, salubrit,
risparmio energetico degli edifici e degli impianti negli stessi installati;
9) certificati di conformit degli impianti realizzati;
10) certificati di conformit per i macchinari e le attrezzature acquistate;
11) DIA sanitaria (ove prevista);
12) Schema finanziario finale con indicazione dei riferimenti dei bonifici e delle relative fatture e
certificato di regolare esecuzione dei lavori;
13) documentazione fotografica concernente gli investimenti realizzati;
14) eventuale documentazione comprovante la sussistenza di cause di forza maggiore a giustificazione della
mancata o parziale realizzazione degli investimenti, ai sensi dellart. 31 del Reg. CE n. 73 del 2009;
15) eventuale documentazione comprovante la sussistenza di cause di forza maggiore (ai sensi dellart. 31 del
Reg. CE n. 73 del 2009) a giustificazione della mancata o tardiva presentazione delle Dichiarazioni
obbligatorie ai sensi del Reg. CE n. 436/2009.
Sebbene il termine ultimo per la realizzazione dellinvestimento sia il 31-07-2015 per gli interventi riconducibili a
quelli previsti dallarticolo 24 del D.P.R. n. 380/2001 i lavori devono essere terminati in tempo utile per ottenere,
entro la suddetta data, il rilascio del certificato di agibilit da parte del Comune competente.
I funzionari responsabili dellaccertamento finale possono richiedere, qualora ritenuto necessario, ulteriore
documentazione.
LOrganismo Pagatore per lerogazione dei contributi ai beneficiari rappresentato da AGEA.
OCM Vino. Reg. (CE) n. 1234/2007 Misura Investimenti
I pagamenti sono erogati ai beneficiari, a fronte delle spese ammissibili effettivamente sostenute, documentate e
verificate.
Non sono concessi acconti (SAL). Per le domande annuali non sono previsti anticipi.
Eleggibilit delle spese: sono eleggibili a finanziamento le spese sostenute nel periodo che va dalla data di
presentazione della domanda di aiuto informatizzata e fino al 31/07/2015.
Decadenza in caso di parziale realizzazione dellinvestimento
Ai sensi dellart. 5 comma 4 del Decreto MIPAAF n. 1831 del 4 MARZO 2011 Laiuto versato solo dopo
leffettiva realizzazione dellinvestimento globale proposto e delleffettuazione del controllo in loco di tutte le
operazioni contenute nella domanda di aiuto. Tuttavia, in caso di forza maggiore o di circostanze eccezionali ai sensi
dellart. 31 del regolamento (CE) n. 73/2009, laiuto pu essere versato anche dopo la realizzazione di singole
operazioni.
Ai sensi dellarticolo 19 del Reg. (CE) n. 555/2008 se in fase di accertamento finale dei lavori emerge che
unoperazione globale contemplata dalla domanda di aiuto non stata pienamente attuata per motivi diversi
dalla forza maggiore o da circostanze eccezionali, di cui allarticolo 31 del regolamento (CE) n. 73/2009 o non
stato rispettato quanto previsto dallarticolo n. 10 (Realizzazione dellinvestimento) dellallegato A alla
Determinazione n. G00561/2015, relativamente alle modifiche non sostanziali si procede alla revoca
dellaiuto.
DISPOSIZIONI FINALI
Per quanto non previsto nel presente provvedimento di concessione si fa riferimento alla vigente normativa
comunitaria, nazionale e regionale, ed alle relative disposizioni attuative e ad apposite circolari predisposte da AGEA,
dintesa con le Regioni competenti, relativamente ai controlli in loco ed ai pagamenti stessi, ai controlli ex-post,
nonch alle modalit di gestione dei ricorsi, delle decadenze, delle revoche e dei recuperi degli importi liquidati.
Avverso il presente provvedimento si pu adire lautorit giudiziaria competente nei tempi e modi stabiliti dalla legge.
Prescrizioni:________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________
IL DIRIGENTE DELL
AREA DECENTRATA AGRICOLTURA
________________________________________________
N.B. Il presente provvedimento viene trasmesso in duplice copia in quanto una copia deve essere sottoscritta, in
ciascuna pagina, dalla ditta beneficiaria per accettazione e restituita a questa Area Decentrata Agricoltura.
Regione Lazio
DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 29 maggio 2015, n. G06697
Oggetto: Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 214 e successive modificazioni CORTESE VERUSKA Partita 01534960560 - comune di Viterbo (VT). Rilascio e rinnovo autorizzazioni fitosanitarie N.
VT/12/0534.
Oggetto: Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 214 e successive modificazioni CORTESE VERUSKA Partita
01534960560 comune di Viterbo (VT). Rilascio e rinnovo autorizzazioni fitosanitarie N. VT/12/0534.
IL DIRETTORE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA
Su proposta del Dirigente dellArea Servizio Fitosanitario Regionale. Innovazione in Agricoltura
VISTA la Legge Regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni: "Disciplina del sistema
organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla Dirigenza ed al Personale regionale";
VISTO il Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6 settembre
2002 e successive modifiche ed integrazioni;
VISTO il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n.33: Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di
pubblicit, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni;
VISTA la Decisione di Esecuzione della Commissione del 30 settembre 2014 n. 2014/690/UE che abroga la
decisione 2006/464/CE che stabilisce misure demergenza provvisorie per impedire lintroduzione e la diffusione nella
Comunit di Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu;
VISTO il Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 214 e successive modificazioni di attuazione della direttiva
2002/89/CE concernente le misure di protezione contro lintroduzione e la diffusione nella Comunit di organismi
nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali;
VISTO il Decreto Legislativo 25 giugno 2010 n. 124 Attuazione della direttiva 2008/90 relativa alla
commercializzazione dei materiali di moltiplicazione delle piante da frutto destinate alla produzione di frutti;
VISTO il Decreto del Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del 14 aprile 1997
concernente le norme tecniche sulla commercializzazione dei materiali di moltiplicazione delle piante da frutto e delle
piante da frutto destinate alla produzione di frutti;
VISTO il Decreto del Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del 12/11/2009 concernente:
Determinazione dei requisiti di professionalit e della dotazione minima delle attrezzature occorrenti per lesercizio
dellattivit di produzione, commercio e importazione di vegetali e prodotti vegetali, ai sensi dellart. 49, comma 2, lett.
d) del D. Lgs. 19 agosto 2005, n. 214;
VISTA la Legge Regionale 11 Giugno 1996, n. 20, concernente la disciplina del Servizio Fitosanitario
Regionale;
VISTA lautorizzazione prot. n. 0367 del 12/02/2001 per limpianto di vivaio e per il commercio di piante,
parti di piante, semi e bulbi rilasciata dalla Regione Lazio, alla ditta CORTESE VERUSKA Partita 01534960560, con
sede in Viterbo (VT), Strada Santa Caterina snc;
VISTO il certificato di iscrizione al Registro dei Produttori del Lazio (RUP) ed il certificato di accreditamento
fornitore per la commercializzazione dei materiali di moltiplicazione delle piante da frutto e delle piante da frutto
destinate alla produzione di frutto, prot. n. 0798 del 22/03/2002, dal quale risulta che la ditta CORTESE VERUSKA
Partita 01534960560, con sede legale in Viterbo (VT), Via Gorizia n. 30, iscritta con il n. VT0021/fr, ed autorizzata
alluso del passaporto delle piante per le specie: Castanea Mill., Citrus L., Malus Mill., Cydonia Mill., Cotoneaster
Ehrn, Crataegus L., Mespilus L., Pyracantha Roem, Prunus L. (escluso P. laurocerases e P. lusitanica) Vitis L.,
Leucanthemum spp., Picea spp., Pinus spp., Platanus spp., Populus spp., Abies spp., Quercus spp., Dianthus spp.;
VISTO il certificato di iscrizione al Registro dei Produttori del Lazio (RUP), prot. n. 16283 del 06/02/2007,
dal quale risulta che la ditta CORTESE VERUSKA Partita 01534960560, ha variato la sede legale in Viterbo (VT),
alla Strada Santa Caterina snc, ed iscritta con il numero 01534960560;
VISTA la nota prot. n. 132446 del 23/07/2009, con la quale, ai sensi della Decisione n. 2006/464/CE e del
Decreto Ministeriale 30 ottobre 2007, stato imposto alla ditta Cortese Veruska il divieto di movimentazione dei
vegetali di Castanea Mill. e la conseguente sospensione dellautorizzazione alluso del passaporto delle piante per la
specie Castanea Mill., in quanto il centro aziendale della ditta sito in Strada Santa Caterina snc a Viterbo (VT) ricadente
in zona di insediamento per il cinipide del castagno (Dryocosmus kuriphilus) ai sensi della Determinazione Dirigenziale
n. 1825/2009;
VISTA la determinazione dirigenziale n. G10170 del 14/07/2014, con la quale sono state rinnovate le
autorizzazioni fitosanitarie in possesso della ditta ed stata rilasciata lautorizzazione alluso del passaporto delle piante
UE per Pyrus L., Sorbus L., Vegetali di Solanacee eccetto specie a tuberi o stoloni di Solanum L. e Solanum
jasminoides, Vegetali di Araceae, Marantaceae, e Strelitziaceae;
VISTA la determinazione dirigenziale n. G00655 29/01/2015, con la quale stato attribuito il numero
VT/12/0534 alle autorizzazioni fitosanitarie in possesso della ditta CORTESE VERUSKA Partita 01534960560
comune di Viterbo (VT).
VISTA la domanda, prot. n. 229343 del 27/04/2015 conservata agli atti del Servizio Fitosanitario Regionale,
presentata dalla ditta CORTESE VERUSKA Partita 01534960560, con sede legale in Viterbo (VT), Strada Santa
Caterina n. 1, per il rilascio dellautorizzazione alluso del passaporto delle piante UE per le seguenti specie vegetali:
Castanea Mill.;
CONSIDERATO che la ditta pu movimentare vegetali di Castanea Mill. in zone non protette della UE in
quanto la Decisione n. 2014/690/UE, abrogando la decisione 2006/464/CE, fa decadere i fondamenti normativi sulla
base dei quali era stato imposto il divieto di movimentazione e la conseguente sospensione dellautorizzazione alluso
del passaporto delle piante per la specie Castanea Mill. prot. n. 132446 del 23/07/2009;
ATTESO che la ditta ha versato le tariffe fitosanitarie dovuta per lannualit in corso;
RITENUTO di poter rilasciare alla ditta CORTESE VERUSKA Partita 01534960560, con sede legale in
Viterbo (VT), Strada Santa Caterina n. 1, lautorizzazioni alluso del passaporto richieste;
DETERMINA
per quanto in premessa,
ai sensi del D.Lgs. 19 agosto 2005 n. 214 e successive modificazioni, del D.M. 12 novembre 2009, del D.M. 09 Agosto
2000 e del D.M. 14 aprile 1997
relativamente alla ditta CORTESE VERUSKA
Partita IVA: 01534960560
Indirizzo sede legale: Strada Santa Caterina n. 1, 01100 Viterbo (VT)
Indirizzo centro aziendale codice 001: Strada Santa Caterina n. 1, 01100 Viterbo (VT)
in possesso dellautorizzazione art. 19 del DLgs n. 214/2005, categoria produttore e commerciante di piante,
delliscrizione al registro ufficiale dei produttori, accreditamento fornitore per la commercializzazione dei materiali di
moltiplicazione delle piante da frutto e delle piante da frutto destinate alla produzione di frutto e dellautorizzazione
alluso del passaporto delle piante UE per le specie: Abies spp., Citrus L., Cotoneaster Ehrn, Crataegus L., Cydonia
Mill., Dianthus spp., Leucanthemum spp., Malus Mill., Mespilus L., Picea spp., Pinus spp., Platanus spp., Populus spp.,
Prunus L. (escluso P. laurocerases e P. lusitanica), Pyracantha Roem, Pyrus L., Quercus spp., Solanum jasminoides,
Sorbus L., Vitis L., Vegetali di Araceae, Marantaceae, e Strelitziaceae, Vegetali di Solanacee eccetto specie a tuberi o
stoloni di Solanum L.
-
di rilasciare lautorizzazione alluso del passaporto delle piante UE per Castanea Mill. e pertanto la ditta risulta
autorizzata alluso del passaporto delle piante UE per i seguenti vegetali e prodotti vegetali prodotti nel centro
aziendale 001:
N.
ord.
1
Settore di
attivit
Ornamentali
Nome botanico di
specie e/o generi
Abies Mill.
Zone protette
Codice ZP
Specifiche
---
---
Ornamentali
ARACEAE
---
---
Fruttiferi
---
---
Fruttiferi
Castanea Mill
---
---
Fruttiferi
Cotoneaster Ehrn.
b)2
Fruttiferi
Crataegus L.
E EE F IRL I LV
LT P SI SK FI - UK
E EE F IRL I LV
LT P SI SK FI - UK
b)2
b)2
Dianthus spp.
E EE F IRL I LV
LT P SI SK FI - UK
---
Ornamentali
Leucanthemum spp.
---
---
10
Fruttiferi
Malus Mill.
b)2
11
Ornamentali
MARANTACEAE
E EE F IRL I LV
LT P SI SK FI - UK
---
12
Fruttiferi
Mespilus L.
b)2
13
Ornamentali
Picea spp.
E EE F IRL I LV
LT P SI SK FI - UK
---
14
Ornamentali
Pinus spp.
---
---
15
Ornamentali
Platanus spp.
---
---
16
Ornamentali
Populus spp.
---
---
17
Fruttiferi
---
---
18
Ornamentali
Prunus L. (escluso P.
laurocerasus e P.
lusitanica)
Pyracantha Roem.
b)2
19
Fruttiferi
Pyrus L.
20
Ornamentali
Quercus spp.
E EE F IRL I LV
LT P SI SK FI - UK
E EE F IRL I LV
LT P SI SK FI - UK
---
21
Ornamentali
---
---
22
Ornamentali
SOLANACEE (escluso
specie a tuberi o stoloni
di Solanum L. e
Solanum jasminoides)
STRELITZIACEAE
---
---
23
Fruttiferi
Sorbus L:*
b)2
24
Fruttiferi
Vitis L.
E EE F IRL I LV
LT P SI SK FI - UK
---
Fruttiferi
Cydonia Mill.,
Ornamentali
---
---
b)2
---
---
autorizzazione alluso del passaporto delle piante UE di sostituzione RP per tutte le specie per cui la ditta
autorizzata alluso del passaporto UE e per la specie:
N.
ord.
1
---
Settore di
attivit
Ornamentali
Nome botanico di
specie e/o generi
Solanum jasminoides
Zone protette
Codice ZP
Specifiche
---
---
di imporre alla ditta le prescrizioni previste allallegato III, lettera A e B del D.M. 12/11/2009.
La presente determinazione non esonera il titolare dallobbligo di conformarsi alle disposizioni urbanistiche,
ambientali, sanitarie ed a munirsi di ogni altra autorizzazione richiesta dalla normativa vigente.
La presente determinazione sar pubblicata sul Bollettino Ufficiale telematico della Regione Lazio.
Ricorrono le condizioni di cui allart.3 del D.L. n.33/2013.
IL DIRETTORE REGIONALE
Roberto Ottaviani
Regione Lazio
DIREZIONE CENTRALE ACQUISTI
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 29 maggio 2015, n. G06653
Nomina della Commissione Giudicatrice dell'appalto specifico indetto dalla Regione Lazio per la fornitura di
ausili tecnici per persone disabili di cui agli elenchi 2 e 3 del D.M. 332/99.
OGGETTO: Nomina della Commissione Giudicatrice dellappalto specifico indetto dalla Regione
Lazio per la fornitura di ausili tecnici per persone disabili di cui agli elenchi 2 e 3 del D.M. 332/99.
LA DIRETTRICE DELLA DIREZIONE REGIONALE CENTRALE ACQUISTI
Su Proposta del Dirigente dellArea Gestione delle Procedure di Gara;
VISTA la Legge Costituzionale 18 ottobre 2001, n.3;
VISTA la Legge Statutaria n. 1 dell11.11.2004: Nuovo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la Legge Regionale n. 6 del 18.02.2002, avente ad oggetto: Disciplina del sistema organizzativo
della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale, e s.m.i.;
VISTO il Regolamento Regionale n. 1 del 6.09.2002, Regolamento di organizzazione degli uffici e dei
servizi della Giunta Regionale, e s.m.i.;
VISTO il Regolamento Regionale 28.03.2013, n. 2, concernente: Modifiche al regolamento regionale 6
settembre 2002, n. 1 (Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale)
ed in particolare lart. 7, comma 2, che modifica la lettera b) del comma 1 dellart. 20 del r.r. 1/2002 e che
istituisce la Direzione Regionale Centrale Acquisti;
VISTA la D.G.R. n. 92 del 30.04. 2013, con la quale stato conferito allAvv. Elisabetta Longo
lincarico di Direttrice della Direzione Regionale Centrale Acquisti;
VISTA la D.G.R. n. 121 del 5.06.2013 concernente Modifiche al regolamento regionale 6 settembre
2002, n. 1;
VISTE le Determinazioni n. B03054 del 17.07. 2013, n. B03910 del 10.09.2013, n. G01553 del
5.11.2013, n. G00214 del 14.01.2014 e n. G01292 del 7.02.2014, n. G03846 del 27.03.2014, nonch, da
ultimo, n. G03407 del 25.03.2015 e n. G04399 del 15.04.2015, con le quali stato definito lassetto
organizzativo della Direzione Regionale Centrale Acquisti;
VISTO lAtto di organizzazione n. G05783 del 13.05.2015 (pubblicato sul BUR n. 39 del 14.05.2015), il
quale, ai sensi dellart. 162 del Regolamento di organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta
regionale n. 1/2002 e successive modificazioni, attiva la ricerca di professionalit per laffidamento
dellincarico di dirigente dellArea Gestione delle procedure di gara della Direzione regionale Centrale
Acquisti a soggetto esterno allamministrazione regionale, nelle more della quale il suddetto incarico
dirigenziale svolto dalla Direttrice, Avv. Elisabetta Longo;
VISTO il Decreto Legislativo n. 163/06 e s.m.i. concernente il Codice dei Contratti Pubblici relativi a
lavori, servizi e forniture ed in particolare lart. 84 Commissione giudicatrice in caso di aggiudicazione
con il criterio dellofferta economicamente pi vantaggiosa;
VISTA la Determinazione n. G18606 del 22.12.2014 avente ad oggetto: Appalto specifico indetto dalla
Regione Lazio per la fornitura di ausili tecnici per persone disabili di cui agli elenchi 2 e 3 del D.M.
332/99 Approvazione schemi atti ed indizione gara;
PRESO ATTO che, alla data odierna, n. 10 operatori economici hanno fatto pervenire i loro plichi per la
procedura in argomento, entro il termine fissato per la ricezione delle stesse, 31 marzo 2015, per un totale
di complessive 69 offerte per i 12 lotti costituenti la gara stessa;
CONSIDERATO che laggiudicazione avverr secondo le modalit previste dallart. 83 del Decreto
Legislativo n.163/06 e s.m.i. e cio con il criterio dellofferta economicamente pi vantaggiosa;
CONSIDERATO che la Commissione deve essere composta da un numero dispari di componenti, che
abbiano maturato unadeguata esperienza professionale;
CONSIDERATO che, al fine di reperire le adeguate professionalit, questa Direzione, con nota 89135
del 18.02.2015, ha richiesto alle ASL i cui fabbisogni sono stati contemplati nella gara in oggetto, e che
non abbiano gi, attraverso proprio personale, partecipato al relativo gruppo di lavoro, lindicazione di
nominativi di dipendenti dotati di adeguata capacit ed esperienza;
VISTE le risposte alla suddetta richiesta, e, nello specifico:
ASL Rieti (prot. 7512 del 24.02.2015);
ASL Roma B (prot. 0016029 del 2.03.2015);
ASL Roma H (prot. 19289 del 3.03.2015);
ASL Roma G (prot. 2895 del 4.03.2015);
ASL Roma C (prot. 24955 del 6.03.2015);
ASL Frosinone (prot. 222/D4 del 11.03.2015);
ASL Roma E (prot. 0019801 del 24.04.2015);
CONSIDERATO che la suddivisione in lotti della gara in oggetto strutturata, oltre che su categorie
merceologiche, anche su base territoriale, risultando a tal fine la Regione Lazio ripartita in due aree: Area
A (ASL Roma D, Roma F, Roma E, Roma H, Viterbo e Latina) e Area B (ASL Roma Roma B, Roma C,
Rieti e Frosinone);
RITENUTO opportuno, pertanto, acquisire un membro di commissione per ciascuna delle due aree nelle
quali il territorio della Regione Lazio suddiviso;
RITENUTO inoltre di individuare, tra le ASL che hanno risposto alla suddetta richiesta, in Roma E e
Frosinone le strutture dalle quali acquisire i membri di Commissione per la gara in argomento, per la
rilevanza del bacino dutenza a ciascuna di esse riferibile (destinato, per la ASL Roma E, ad aumentare
ulteriormente, a seguito dellaccorpamento con la ASL Roma A, disposto dai Programmi Operativi 20132015);
CONSIDERATO che le ASL Frosinone e Roma E hanno indicato rispettivamente il Dott. Antonio
Palumbo (nota prot. 222/D4 datata 11.03.2015) e la Dott.ssa Francesca Provenzano (nota prot. 19801 del
24.04.2015) quali dipendenti idonei a ricoprire il ruolo di membro della Commissione;
VISTI i curricula trasmessi dai dipendenti suddetti a questa Stazione Appaltante, con mail
rispettivamente del 17.03.2015 e 4.05.2015, e valutati gli stessi come idonei allincarico de quo;
RITENUTO pertanto di individuare, quali membri della Commissione in argomento, i seguenti
professionisti:
- il Dott. Antonio Palombo, Responsabile U.O. Medicina Legale Distretto C ASL Frosinone;
- la Dott.ssa Francesca Provenzano, Responsabile U.O.S. Riabilitazione Territoriale XVII e Unit
Clinica Valutativa (U.C.V.) ASL Roma E;
VISTA la nota 276807 del 21.05.2015, con la quale la scrivente Direzione ha richiesto alla Direzione
Generale dellAzienda Sanitaria Locale Roma E lautorizzazione per la partecipazione della Dott.ssa
Francesca Provenzano alle attivit della Commissione Giudicatrice della gara in argomento, in qualit di
membro della stessa, nonch la nota prot. 25213 del 28.05.2015 (acquisita al protocollo della Regione
Lazio con n. 291626 del 28.05.2015), con la quale la Direzione Generale interpellata ha rilasciato
lautorizzazione richiesta;
VISTA la nota 276812 del 21.05.2015, con la quale la scrivente Direzione ha richiesto alla Direzione
Generale dellAzienda Sanitaria Locale Frosinone lautorizzazione per la partecipazione del Dott.
Antonio Palombo alle attivit della Commissione Giudicatrice della gara in argomento, in qualit di
membro della stessa, nonch il nulla osta rilasciato in data 27.05.2015 dalla Direzione Generale
interpellata (acquisito al protocollo della Regione Lazio con n. 290498 del 27.05.2015);
CONSIDERATO che, allinterno della Regione Lazio, la Dott.ssa Alessandra Mecozzi, Dirigente
dellUfficio Assistenza Protesica della Direzione Salute ed Integrazione Sociosanitaria, stata individuata
quale soggetto idoneo a ricoprire il ruolo di Presidente della Commissione, per lattinenza dellincarico
ricoperto alla fornitura oggetto della gara in argomento, nonch alla relativa utenza e mercato;
RITENUTO di non prevedere alcun compenso per la partecipazione alla Commissione Giudicatrice di
gara in argomento;
per le motivazioni indicate in premessa,
DETERMINA
di nominare la Commissione Giudicatrice dellappalto specifico indetto dalla Regione Lazio per la
fornitura di ausili tecnici per persone disabili di cui agli elenchi 2 e 3 del D.M.332/99:
Presidente: Dott.ssa Alessandra Mecozzi, Dirigente dellUfficio Assistenza Protesica della
Direzione Salute ed Integrazione Sociosanitaria;
Membro:
Membro:
di non prevedere alcun compenso per la partecipazione alla Commissione Giudicatrice di Gara di cui
trattasi;
Regione Lazio
DIREZIONE CULTURA E POLITICHE GIOVANILI
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 5 giugno 2015, n. G06937
DGR n. 472/2011. Legge regionale 7 giugno 1999, n. 6, art. 82: "Disposizioni in materia di comunit
giovanili", e ss.mm.ii. Annualit 2015. Approvazione dell'Avviso pubblico per i finanziamenti riferiti
all'esercizio finanziario 2016
OGGETTO: DGR n. 472/2011. Legge regionale 7 giugno 1999, n. 6, art. 82: Disposizioni in
materia di comunit giovanili, e ss.mm.ii. Annualit 2015. Approvazione
dellAvviso pubblico per i finanziamenti riferiti allesercizio finanziario 2016.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE CULTURA E POLITICHE GIOVANILI
VISTO
VISTA
VISTA
la Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i. che detta, tra laltro, norme in materia
di procedimento amministrativo;
VISTA
VISTO
VISTO
VISTA
VISTO
VISTA
VISTA
VISTA
VISTA
VISTA
VISTA
VISTA
VISTA
VISTA
la D.G.R. n. 5066 del 12 ottobre 1999 con la quale sono stati definiti i criteri e
le modalit per lerogazione dei benefici previsti per favorire le comunit
giovanili di cui allart. 82 della legge regionale 07 giugno 1999, n. 6;
VISTA
VISTA
la D.G.R. del 04 ottobre 2005 n. 842 che allinea sotto il profilo delle
competenze amministrative il testo approvato in allegato alla DGR n. 1848 del
30 novembre 2001;
VISTA
VISTA
VISTA
VISTO
VISTO
VISTA
VISTA
CONSIDERATO che al fine di razionalizzare - sul piano tecnico amministrativo - gli obblighi
derivanti da quanto disposto dal comma 1 dellart. 93, della L.R. n. 6/99 e
s.m.i., e garantire adeguate forme di informazione, stato redatto specifico
Avviso pubblico denominato Allegato A contenente, tra gli altri, i termini e
le modalit estratti di cui ai richiamati allegati B1, e B2 approvati con
DGR n. 611/2006;
PRESO ATTO
RITENUTO
RITENUTO
RITENUTO
RITENUTO
DETERMINA
di non procedere nel caso di mancato stanziamento di specifiche risorse sul bilancio
regionale relativo allanno 2016 - art.93, L.R. 6/99 e s.m.i. - quale Contributo regionale
per il funzionamento delle associazioni giovanili (art.82, L.R. 6/99 e s.m.i.), sulla base del
comma 2 dellart. 3 dellAvviso pubblico in parola denominato Allegato A,
allassegnazione del contributo alle domande/progetti presentati e approvati, ovvero non
potr essere dato corso ad alcuna attivit e n riconosciuta alcuna iniziativa;
di pubblicare la presente determinazione comprensiva del denominato Allegato A sul
Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, nonch sul portale della Regione Lazio
http://www.regione.lazio.it/rl_giovani.
ALLEGATO A
REGIONE LAZIO
AVVISO PUBBLICO
INVITO
A
PRESENTARE
DOMANDA
PER
ACCEDERE
AI
FINANZIAMENTI
RIFERITI
ALLART. 82 DELLA LEGGE REGIONALE 7 GIUGNO
1999, N. 6
s.m.i., SECONDO I CRITERI E LE
MODALITA ESTRATTI DI CUI AI SUB ALLEGATI
B1 e B2 APPROVATI 26 SETTEMBRE 2006, N. 611.
Art. 1
Premessa
1. Le richieste di finanziamento per lesercizio finanziario 2016 previste dallarticolo 82 della legge
regionale 7 giugno 1999, n. 6, e s.m.i. dovranno essere presentate allAmministrazione regionale
entro e non oltre la data del 30 giugno 2015, secondo i termini e le modalit estratte da quanto
riportate nei sub allegati B1 e B2 - approvati con DGR 26/09/2006, n. 611 di cui
rispettivamente agli art. 5 e 6 del presente avviso pubblico.
2. Le domande e la relativa documentazione, dovranno pervenire, a pena di esclusione, allindirizzo:
Regione Lazio - Direzione regionale Cultura e Politiche Giovanili - Area Politiche Giovanili e
Creativit - Via Rosa Raimondi Garibaldi, 7 - 00145 Roma, entro e non oltre le ore 14 del 30
giugno 2015.
3. Ogni busta dovr contenere una sola domanda, con riportate una delle diciture indicate
rispettivamente allart. 5 comma IV ovvero allart.6 comma IV e specificate:
a) allart. 5, sub allegato B1 al punto IV - Termini e modalit di inoltro della domanda;
b) allart. 6, sub allegato B2 al punto IV - Termini e modalit di inoltro della domanda;
Nel caso in cui un soggetto contravvenga a tale disposizione, tutte le domande presentate verranno
automaticamente escluse.
Art. 2
Oggetto
1. Con il presente avviso pubblico si intende introdurre forme di sostegno e/o supporto e favorire gli
obiettivi perseguiti dalle Comunit giovanili ritenute strumenti di crescita culturale e sociale della
popolazione giovanile, con un riconosciuto e rilevante ruolo di promozione ed integrazione sociale
perseguito attraverso:
a) l'organizzazione della vita associativa come esperienza comunitaria al fine di favorire la
maturazione e la consapevolezza della personalit nel rispetto degli altri;
b) l'educazione all'impegno sociale, civile, alla partecipazione e alle conoscenze culturali;
c) lo svolgimento di attivit sportive, ricreative, sociali, didattiche, ambientali, culturali,
turistiche, agricole, artigianali, artistiche e di formazione professionale.
2. A tal fine la Direzione regionale Cultura e Politiche Giovanili provvede a selezionare, tramite
unapposita Commissione di valutazione, sulla base dei criteri e delle modalit estratte da quanto
riportate nei sub allegati B1 e B2 - approvati con DGR 26/09/2006, n. 611 di cui
rispettivamente agli art. 5 e 6 del presente avviso pubblico e di seguito riportate, i progetti pi
idonei a perseguire gli obiettivi di cui al comma 1.
Art. 3
Risorse programmate
1. Lammontare delle risorse destinate alle domande di cui al presente Avviso pubblico saranno
definite sulla base della programmazione della Regione Lazio - con Legge di Bilancio per lanno
2016 a valere su giusto capitolo e riferito a: Contributo regionale per il funzionamento delle
associazioni giovanili (art.82, L.R. 6/99 e s.m.i.);
2. La Regione Lazio si riserva la facolt di non procedere allassegnazione del contributo nel caso di
mancato stanziamento di specifiche risorse sul bilancio regionale relativo allanno 2016 - art.93,
DIREZIONE REGIONALE CULTURA E POLITICHE GIOVANILI
AREA POLITICHE GIOVANILI E CREATIVITA
L.R. 6/99 e ss.mm.ii. - quale Contributo regionale per il funzionamento delle associazioni
giovanili (art.82, L.R. 6/99 e ss.mm.ii.)( riferimento D.Lgs 118/20111 DGR 24/2015);
lindicazione della data e dellorario risultante dal timbro di spedizione apposto dallufficio
postale (verificare lapposizione) o, nel caso di domande consegnate a mano, dal timbro del
servizio Accettazione corrispondenza della Regione Lazio.
4. Le graduatorie inerenti il presente Avviso pubblico saranno pubblicate sul Bollettino
Ufficiale della Regione Lazio e sul sito internet http://www.regione.lazio.it/rl_giovani . La
pubblicazione sul BURL assume valore di notifica legale.
5. Gli elenchi delle domande pervenute di cui al presente avviso pubblico saranno pubblicati
entro
45
giorni
dalla
scadenza
sul
portale
della
Regione
Lazio
www.regione.lazio.it/rl_giovani. Sul medesimo sito internet saranno, inoltre, esposti gli esiti
dei lavori della Commissione di valutazione.
a) qualit
del
progetto
presentato o sua idoneit
(tecnica ed economica)
alla realizzazione delle
iniziative per le quali si
chiede il contributo;
Progetto:
30%
30%
Territorio:
15%
c) esperienza
maturata
nell'ambito di attivit
prevista dal progetto.
25%
INDICATORI
PESO
espresso in
quota %
Totale
ART. 82 L. R. 6/99
(Enti-Associazioni)
Punteggio
attribuito
Esperienza:
100%
Art. 6
Comunit giovanili - Comma 7 bis
1. Ai fini del presente Avviso pubblico per lerogazione alle Comunit giovanili dei contributi di cui al
comma 7 bis dellart.82 della l.r. 6/99 e s.m.i., e da elementi estratti - Allegato B2 - approvato
con DGR 26/07/2006, n. 611, sono definiti:
I. Finalit dei benefici.
I benefici previsti dal comma 7 bis dellarticolo 82 della legge regionale 7 giugno 1999, n. 6,
sono finalizzati ad introdurre particolari forme di sostegno e supporto in favore delle Comunit
giovanili ritenute strumenti di crescita culturale e sociale della popolazione giovanile, con un
riconosciuto e rilevante ruolo di promozione ed integrazione sociale perseguito attraverso:
a. l'organizzazione della vita associativa come esperienza comunitaria al fine di favorire la
maturazione e la consapevolezza della personalit nel rispetto degli altri;
b. l'educazione all'impegno sociale, civile, alla partecipazione e alle conoscenze culturali;
c. lo svolgimento di attivit sportive, ricreative, sociali, didattiche, ambientali, culturali,
turistiche, agricole, artigianali, artistiche e di formazione professionale.
II. Soggetti interessati.
I soggetti che possono accedere ai contributi sono le Comunit giovanili, cio linsieme di
persone aggregate stabilmente che non abbiano fini di lucro e che perseguano le finalit di cui al
punto precedente, aperte a tutti gli studenti delle scuole medie superiori, gli studenti universitari
e ai giovani fino ai trentacinque anni di et senza alcuna discriminazione politica, culturale,
religiosa, etica e sociale.
Il contributo di cui al comma 7 bis assegnato alle Comunit giovanili che rispondano ai
seguenti requisiti: che operino con continuit e che abbiano stabilito un consolidato legame con
il territorio di riferimento, che dispongano gi di una sede operativa e che svolgano quotidiana
attivit di aggregazione sociale.
Secondo il 4 comma dellart. 82 le Comunit giovanili possono essere promosse da:
a) enti pubblici, singoli o associati;
b) enti, associazioni, consorzi di associazioni ed organismi privati comunque denominati,
nei cui statuti siano previsti le finalit riportate al punto I;
c) autogestioni, intendendosi con tale termine le stesse comunit giovanili il cui
funzionamento attuato attraverso un regolamento da proporre allatto della
presentazione della domanda.
III. Benefici concedibili.
Ai sensi del comma 7 bis dellart. 82 il sostegno regionale non pu comunque superare
complessivamente il 40 % (quaranta per cento) della disponibilit dello stanziamento di bilancio
ed i singoli contributi sono assegnati ai soggetti individuati dalla Giunta regionale secondo i
criteri e le modalit di cui al successivo punto VII.
IV. Termini e modalit di inoltro della domanda.
Per accedere ai contributi resta fissata, a pena di inammissibilit e quale termine ultimo la data
prevista dalla legge regionale 7 giugno 1999, n. 6, che allart. 93, 1 comma, tra laltro, recita:
Le domande per lammissione ai benefici ed alle provvidenze previsti dalla vigente
legislazione regionale devono essere presentate entro il 30 giugno.
Entro i termini indicati al comma precedente le Comunit giovanili dovranno presentare la
domanda contenente la documentazione di cui al punto V, indirizzandola alla struttura
competente della Regione Lazio, riportata allarticolo 1 del presente avviso pubblico, mediante
una delle seguenti modalit:
a) spedizione con raccomandata con avviso di ricevimento; in tale caso fa fede la data
DIREZIONE REGIONALE CULTURA E POLITICHE GIOVANILI
AREA POLITICHE GIOVANILI E CREATIVITA
PESO
espresso in
quota %
INDICATORI
20%
30%
15%
15%
20%
35%
Totale
Punteggio
attribuito
d. che non rispettino le modalit ed i termini di presentazione previsti dai punti IV, artt. 5 e
6;
e. che non siano corredati, in tutto o parte, dalla documentazione di cui agli artt.5 e 6;
2. Sono ritenute ammissibili le proposte progettuali presentate da ATS o consorzi tra associazioni.
In tal caso richiesta lindicazione del soggetto capofila nonch la sussistenza dei requisiti di cui
al comma 3 dellarticolo 4, per tutti i componenti dellATS;
3. Ciascun proponente pu presentare un solo progetto per laccesso ai benefici di cui allart.82
della l.r. 6/99 s.m.i. art. 5 o art.6 del presente Avviso - anche nel caso di proposte progettuali
presentate in qualit di partner ATS o consortile tra associazioni. Nel caso in cui un soggetto
contravvenga a tale disposizione, tutte le proposte progettuali presentate verranno
automaticamente escluse;
Art. 8
Costi
1. Per essere considerati ammissibili i costi devono:
rispettare i limiti e le condizioni di ammissibilit stabiliti dalla normativa comunitaria e
nazionale nonch, per i profili di competenza, la normativa regionale di riferimento;
essere direttamente ed esclusivamente imputabili al progetto, secondo le modalit e i limiti
definiti nel presente documento.
2. Il costo, inoltre, deve essere:
pertinente ed imputabile con certezza ad azioni ammissibili;
effettivo, ossia corrispondente a pagamenti effettuati (ai fini della rendicontazione);
riferibile temporalmente al periodo di vigenza del finanziamento: il costo deve, quindi, essere
sostenuto in un momento successivo alla data di scadenza per la presentazione della domanda ed
antecedente alla data stabilita per la conclusione delle azioni ivi previste. Fanno eccezione i costi
ascrivibili alla Preparazione del piano finanziario, che, in caso di approvazione del progetto,
saranno ammessi a rimborso anche ove sostenuti in un momento precedente;
comprovabile fino allatto che ha dato origine al costo;
legittimo, ossia sostenuto in conformit alle norme comunitarie, nazionali, regionali, fiscali e
contabili;
contabilizzato separatamente.
3. I seguenti costi sono da considerare inammissibili:
gli oneri finanziari (ad esclusione della fideiussione), gli interessi debitori, gli aggi e gli altri
oneri meramente finanziari;
le ammende, le penali e le spese per controversie legali in conseguenza di comportamenti che
hanno dato origine a sanzioni amministrative, in conseguenza di violazioni di impegni
contrattuali e di azioni per la tutela di interessi lesi;
le spese per la costituzione e la gestione di consorzi, associazioni (anche temporanee) o gruppi di
associazioni/enti.
Art. 9
Obblighi del soggetto ammesso al finanziamento
1. Gli obblighi del soggetto ammesso al contributo e le spese ammissibili sono definiti in apposita
convenzione stipulata quale condizione indispensabile - prima dellinizio delle attivit (escluso il
soggetto interessato al comma 7 bis);
Art. 13
Protezione dei dati personali
Ai sensi dell'articolo 13 del D.lgs. n.196/2003 Codice in materia di protezione dei dati personali, si
informa che:
1. i dati resi saranno trattati per adempiere alle prescrizioni contenute nellart. 9 della Legge 8 marzo
2000, n. 53;
2. il trattamento potr essere effettuato con modalit sia manuali che informatiche;
3. il trattamento riguarder tutti i dati contenuti nei progetti, nonch nelle dichiarazioni sostitutive di
certificazioni o di atti di notoriet, i quali potranno essere, dunque, comunicati ad altre
amministrazioni per i controlli previsti dallart. 71 del D.P.R. n. 445/2000;
4. i dati in questione non saranno comunicati al di fuori dai casi sopra indicati;
5. i dati identificativi dei soggetti richiedenti i finanziamenti potranno essere oggetto di diffusione in
occasione della pubblicazione delle graduatorie nonch, tramite un manuale per le buone prassi,
nellambito delle attivit di promozione delle misure di conciliazione, prescritte dallarticolo 1,
comma 1255, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per il 2007);
6. il conferimento dei dati richiesti obbligatorio per poter ottenere il pagamento richiesto e l'eventuale
rifiuto di fornire i dati stessi comporta limpossibilit di disporre il pagamento;
7. il titolare responsabile del trattamento il titolare dellufficio che dispone il pagamento (Regione
Lazio, Direzione regionale Cultura e Politiche Giovanili);
8. in ogni momento possibile esercitare i diritti previsti dal D.Lgs. n. 196/2003 nei confronti del
titolare del trattamento stesso, ai sensi dell'art. 7 del medesimo decreto legislativo.
Recapiti per informazioni:
Direzione Regionale CULTURA
E POLITICHE GIOVANILI;
Il/la sottoscritto/a.
Nome
Cognome
consapevole delle sanzioni penali previste dallarticolo 76 del D.P.R. 28/12/2000, n. 445, nel caso di dichiarazioni
mendaci a pubblico ufficiale, falsit in atti, uso di atti falsi, ai sensi dell art. 47 del D.P.R. 28/12/2000, n. 445:
CHIEDE
per lintervento denominato
_____________________________________________________________
previsti dallart.82
della legge regionale 7 giugno 1999, n. 6 e s.m.i. di cui ai criteri e le modalit estratti dal sub Allegato B1
approvato con D.G.R. n. 611/2006 e ss.mm.ii.. Scadenza presentazione della domanda 30 giugno 2015 - A tal
fine:
DICHIARA
- che le seguenti informazioni sono esatte e corrispondenti al vero:
SCHEDA ANAGRAFICA
Ente pubblico - Associazione giovanile
Denominazione:
Data di costituzione:
Domicilio fiscale
Codice fiscale:
Indirizzo:
Indicare il titolo duso della sede (indicare: abitazione, propriet, affitto, ecc.) ___________________
Indirizzo:
SEDE LEGALE
Regione:
Provincia:
Comune:
Telefono:
CAP
Fax:
Indirizzo:
e-mail:
Indicare il titolo duso della sede (indicare: abitazione, propriet, affitto, ecc.)
DIREZIONE REGIONALE CULTURA E POLITICHE GIOVANILI
AREA POLITICHE GIOVANILI E CREATIVITA
Provincia:
Comune:
CAP
Indirizzo:
Telefono:
Fax:
e-mail:
Indicare il titolo duso della sede (abitazione, propriet, affitto, ecc.)
Operante negli ambiti territoriali provinciali nei quali di seguito indicati:
(indicare leventuale attivit continuativa svolta in altre province)
FR
LT
RI
RM
Provincia:
Comune:
CAP
Telefono:
Fax
e-mail:
Cognome:
Indirizzo:
Telefono:
Comune:
Fax:
CAP
e-mail:
SI
2013
1
n
2014
NO
NO
;
:
VT
PAREGGIO
PERDITA
Anno di riferimento
n.
del
NO
:
_______________________________________________
_______________________________________________
_______________________________________________
_______________________________________________
Comune
Provincia
Regione
Altro
n. ______
Assessori/Delegati
n. ______
_____________________________________
Giunta
n. ______
n. ______
55 64
65 74
75 84
85 e oltre
Dati economico-settoriali:
Industriale
Artigianale
Servizi
Agricolo
Commerciale
Altro
Meno di 14 anni
15 - 24
25 34
35 44
45 - 54
Totale v.a.
________%
________%
________%
________%
________%
_____________
________%
________%
________%
________%
________%
________%
________%
_______%
_______%
_______%
2. Associazioni:
Presidente:
Vice Presidente
NO
SI
n. ______
NO
SI
n. ______
Consiglio Direttivo
componenti
NO
SI
n. ______
Comitato Tecnico
componenti
NO
SI
n. ______
Consiglio Scientifico
componenti
NO
SI
n. ______
Comitato/i ________
componenti
NO
SI
n. ______
componenti
NO
SI
n. ______
Altro (descrivere)
componenti
NO
SI
n. ______
Nominativo
_____________________________________________
Ruolo
_____________________________________________
Nato il:
2
_____________________________________________
Ruolo
_____________________________________________
Citt:
Prov.:
Nominativo
_____________________________________________
Ruolo
_____________________________________________
Nato il:
Prov.:
Nominativo
Nato il:
3
Citt:
Citt:
Prov.:
Nominativo
_____________________________________________
Ruolo
_____________________________________________
Nato il:
5 x nvolte Nominativo
Ruolo
Citt:
Prov.:
_____________________________________________
_____________________________________________
Nato il:
Citt:
Prov.:
Meno di 14 anni
15 - 24
25 34
35 44
45 - 54
55 64
65 e oltre
________
________
________
________
________
________
________
________%
________%
________%
________%
________%
________%
________%
Totale
________%
________%
________%
________100
Meno di 14 anni
15 - 24
25 34
35 44
45 - 54
Totale v.a.
________%
________%
________%
________%
________%
_____________
55 64
65 74
75 84
85 e oltre
________%
________%
________%
________%
Ai soli fini della valutazione della richiesta di finanziamento e per le rilevazioni generiche statistiche, ai sensi del
D.lgs. n.196/2003, si rilascia liberatoria per il trattamento dei dati contenuti nella presente scheda anagrafica.
_________________________________ li,___________________________
Luogo
Data
Il legale rappresentante
Nome e cognome
Firma e Timbro
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
2) documentazione attestante variazioni statutarie, incarichi, etc.;
3) copia atto di giunta o di consiglio istitutivo partecipazione o presentazione progetto - per i soggetti di cui
al punto II lettera a);
4) relazione dettagliata sullattivit gi svolta dal soggetto proponente, documentazione probante da
allegare(Modulo B1), in caso di consorzio o ATS tra pi associazioni presentare una relazione per
ognuna di esse;
5) progetto dettagliato delle iniziative e degli interventi, definire nei dettagli come richiesto (Modulo C1);
6) preventivo del progetto con indicazione dettagliata delle relative spese (Modulo D1);
7) fotocopia leggibile di un documento di riconoscimento in corso di validit del legale rappresentante del
soggetto proponente e curriculum;
8) copia del bilancio e relazione consuntiva dellorgano di amministrazione o del rappresentante legale per
lultimo esercizio finanziario (esclusivamente per i soggetti di cui al punto II, lettere b) e c) qualora
operino da almeno un anno alla data di presentazione della domanda); in caso di recente costituzione
relazione sullo stato dessere e di fatto economico-finanziario dellassociazione;
9) regolamento del funzionamento della Struttura, quale soggetto proponente;
10) regolamento del funzionamento della comunit giovanile esclusivamente per i soggetti di cui al punto II,
lettera c) depositato presso la competente Agenzia delle Entrate (vedi voci previste cosi come da D.G.R.
del 26 settembre 2006 n. 611 nel sub allegato B1);
11) per i soggetti di cui al punto II lettera b anche i Moduli E, F, G (esclusi i soggetti di cui al punto II lettera
a) - e H debitamente compilati.
eventuale dichiarazione dintenti per le azioni previste dal progetto che coinvolgano altre
iniziative e/o attori ed enti locali.
altro specificare:
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
Denominazione
Data
Modulo B1
Relazione illustrativa sull'attivit eventualmente svolta
Attivit svolta:
Devono essere descritte:
-
le azioni e le iniziative svolte negli anni precedenti ed eventuali forme di comunicazione e di informazione
attuate, con riportati i dati dei partecipanti, i periodi, i contenuti, etc.;
le relative modalit di attuazione;
le attrezzature e strumenti impiegati;
le strategie ed azioni intraprese per la promozione e la crescita dellaggregazione giovanile;
gli enti e le associazioni coinvolte;
il contesto locale;
dati statistici di riferimento utilizzati e/o elaborati.
Massimo 4 cartelle.
Denominazione
Data
Modulo C1
Progetto
dettagliato delle iniziative, degli interventi, delle attrezzature e strumenti impiegati
Progetto: ..
Devono essere descritte:
-
Massimo 4 cartelle.
10
11
12
Fasi/azione 1
Fasi/azione 2
Fasi/azione
n. volte .
Denominazione
Data
Modulo D
Preventivo del progetto con indicazione dettagliata delle relative spese
TOTALI
AZIONE
Macrovoce 1. PREPARAZIONE
ore
costo h.
Macrovoce 3. ATTREZZATURE
Macrovoce 4. PERSONALE
TOTALI - Macrovoci 1 - 2 - 3 - 4 - 5
CONTRIBUTO REGIONALE
max 80 %
QUOTA A CARICO SOGGETTO PROPONENTE min 20 %
QUOTA ECCEDENTE A CARICO SOGGETTO PROPONENTE
TOTALE PROGETTO
importo
Il/la sottoscritto/a.
Nome
Cognome
consapevole delle sanzioni penali previste dallarticolo 76 del D.P.R. 28/12/2000, n. 445, nel caso di dichiarazioni
mendaci a pubblico ufficiale, falsit in atti, uso di atti falsi, ai sensi dell art. 47 del D.P.R. 28/12/2000, n. 445:
CHIEDE
di accedere ai benefici di cui benefici riferiti allesercizio finanziario 2016 scadenza presentazione della
domanda 30 giugno 2015 - previsti dallart.82 comma 7bis della legge regionale 7 giugno 1999, n. 6 secondo i
criteri e le modalit estratti da sub Allegato B2, approvato con D.G.R. n. 611/2006. A tal fine
DICHIARA
- che le seguenti informazioni sono esatte e corrispondenti al vero:
SCHEDA ANAGRAFICA DELLA COMUNITA GIOVANILE
Denominazione:
Data di costituzione:
Domicilio fiscale
Codice fiscale:
Indirizzo:
Indicare il titolo duso della sede (abitazione, propriet, affitto, ecc.) ________________________
Indirizzo:
SEDE LEGALE
Regione:
Provincia:
Comune:
CAP
Telefono:
Fax:
Indicare il titolo duso della
_________________________
sede
Indirizzo:
(indicare:
e-mail:
abitazione, propriet,
Indirizzo:
affitto,
ecc.)
Provincia:
Comune:
CAP
Telefono:
Fax
e-mail:
Ogni comunicazione deve essere trasmessa (scegliere una sola opzione):
alla sede legale
indirizzo per comunicazioni, sopraindicato
- dichiara inoltre che la comunit giovanile opera con continuit;
- che ha stabilito un consolidato legame con il territorio di riferimento;
- che dispone gi di una
Sede operativa 1
Indirizzo:
o pi sedi
CAP
Telefono:
Fax:
e-mail:
Indicare il titolo duso della sede (indicare: abitazione, propriet, affitto, ecc.)
Sede operativa 2 (o pi, riportare n. volte)
Indirizzo:
Comune:
CAP
Telefono:
Fax:
e-mail:
Indicare il titolo duso della sede (Indicare: abitazione, propriet, affitto, ecc.)
- dichiara che svolge quotidiana attivit di aggregazione sociale, nelle sedi, nei giorni e nelle ore come di seguito
riportato:
Luned
Marted
Mercoled
Gioved
Venerd
Sabato
Domenica
Sede Op 1
dalle/ore/alle
Luned
Marted
Mercoled
Gioved
Venerd
Sabato
Domenica
Luned
Marted
Mercoled
Gioved
Venerd
Sabato
Domenica
SI
NO
NO
Sede Op 2
dalle/ore/alle
Sede Op 3
dalle/ore/alle
2013
1
n
2014
PAREGGIO
PERDITA
Anno di riferimento
n.
del
NO
:
_______________________________________________
_______________________________________________
_______________________________________________
_______________________________________________
Comune
Provincia
Regione
Altro
NO
SI
n. ______
Vice Presidente
NO
SI
n. ______
Consiglio Direttivo
componenti
NO
SI
n. ______
Comitato Tecnico
componenti
NO
SI
n. ______
Consiglio Scientifico
componenti
NO
SI
n. ______
Comitato ___________
componenti
NO
SI
n. ______
componenti
NO
SI
n. ______
Altro (descrivere)
componenti
NO
SI
n. ______
Nominativo
_____________________________________________
Ruolo
_____________________________________________
Nato il:
2
Citt:
Prov.:
Nominativo
_____________________________________________
Ruolo
_____________________________________________
Nato il:
3 nvolte Nominativo
Ruolo
Citt:
Prov.:
_____________________________________________
_____________________________________________
Nato il:
Citt:
Prov.:
Totale
________%
________%
________%
________%
________%
________%
________%
_______100
Scuola infanzia
Scuola primaria
S. Sec. Inferiore
________%
________%
________%
Popolazione territorio di riferimento dellattivit della comunit giovanile: (per classi det)
Meno di 14 anni
15 - 24
25 34
35 44
45 - 54
Totale v.a.
________%
________%
________%
________%
________%
_____________
55 64
65 74
75 84
85 e oltre
________%
________%
________%
________%
Ai soli fini della valutazione della richiesta di finanziamento e per le rilevazioni generiche statistiche, ai sensi del
D.lgs. n.196/2003, si rilascia liberatoria per il trattamento dei dati contenuti nella presente scheda anagrafica.
_________________________________ li,___________________________
Luogo
Data
Il legale rappresentante
Nome e cognome
Firma e Timbro
1) copia autentica dello statuto e dellatto costitutivo (per i soggetti di cui al punto II lettera b) (*);
(*) latto costitutivo e lo statuto possono essere prodotti anche in copia conforme (conformit a firma del Rappresentante Legale
dellassociazione proposta per ogni foglio) ai sensi del DPR 445/2000 e s.m.i. nel caso siano gi in possesso della Regione vanno
trasmesse comunque le copie conformi indicando la struttura nella quale sono depositati (Assessorato, Direzione, Area, Ufficio):
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
2) documentazione attestante variazioni statutarie, incarichi, etc.;
3) relazione dettagliata sullattivit gi svolta dal soggetto proponente, documentazione probante da
allegare (Modulo B2), in caso di consorzio o ATS tra pi associazioni presentare una relazione per
ognuna di esse;
4) copia atto di giunta o di consiglio istitutivo della comunit con relativo regolamento, elenco dei
componenti organi statutari, ruoli e funzioni, etc. - quale espressione dei soggetti previsti al punto II
lettera a);
5) regolamento del funzionamento della Struttura, quale soggetto proponente;
6) regolamento del funzionamento della comunit giovanile esclusivamente per i soggetti di cui al punto II,
lettera c) depositato presso la competente Agenzia delle Entrate (vedi voci previste cosi come da lettera
c) punto V, art.6);
7) copia del bilancio e relazione consuntiva dellorgano di amministrazione o del rappresentante legale per
lultimo esercizio finanziario;
8) dettagliata relazione sullattivit da svolgere dalla Comunit Giovanile, definire nei dettagli come
richiesto (Modulo C2), in caso di consorzio tra pi associazioni presentare una relazione per ognuna di
esse;
9) fotocopia leggibile di un documento di riconoscimento in corso di validit del legale rappresentante del
soggetto proponente e curriculum;
10) fotocopia leggibile di un documento di riconoscimento in corso di validit del legale rappresentante
dellassociazione giovanile;
11) per i soggetti di cui al punto II lettera b anche i moduli E, F, G ed H debitamente compilati;
Si allega: (indicare con un segno di spunta le relative voci opzionali se presenti):
ulteriore documentazione utile alla definizione della graduatoria, specificare:
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
altro specificare:
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
Modulo B2
Relazione illustrativa sull'attivit svolta
Attivit svolta:
Devono essere descritte:
-
Massimo 4 cartelle.
Denominazione
Data
Modulo C2
Relazione illustrativa sull'attivit da svolgere
Attivit da svolgere:
Devono essere descritte:
-
Massimo 4 cartelle.
Denominazione
Data
Modulo E
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE
(D.P.R. n. 445 del 28.12.2000)
__________________________
Prov.
________
il
________________
residente
in_____________________via/piazza____________________________________________ n.__ in
qualit
di
legale
rappresentante
di________________________________________________
consapevole delle sanzioni penali in caso di dichiarazioni false e della conseguente decadenza
dai benefici eventualmente conseguiti (ai sensi degli artt. 75 e 76 D.P.R. 445/2000) sotto la
propria responsabilit
DICHIARA
- che di non aver ricevuto benefici regionali ad analogo titolo;
_________________________________ li,___________________________
Luogo
Il legale rappresentante
Nome e cognome
Data
Firma e Timbro
N.B.: la presente dichiarazione non necessita dellautenticazione della firma e sostituisce a tutti gli effetti le normali
certificazioni richieste o destinate ad una pubblica amministrazione nonch ai gestori di pubblici servizi e ai privati che vi
consentono. LAmministrazione si riserva di effettuare controlli, anche a campione, sulla veridicit delle dichiarazioni (art.
71, comma 1, D.P.R. 445/2000). In caso di dichiarazione falsa il cittadino sar denunciato allautorit giudiziaria.
Modulo F
DICHIARAZIONE AUTENTICITA
Io sottoscritto/a .
nato/a
il
e residente in .........
(indirizzo) ..
in qualit di rappresentante legale di .... in relazione
a tutte le dichiarazioni e le informazioni rese nella presente domanda di finanziamento
per il progetto (titolo del progetto),
dichiaro
di essere consapevole delle sanzioni penali previste nel caso di dichiarazioni non
veritiere, di formazione o uso di atti falsi (richiamate dall'articolo 76 del citato D.P.R. n.
445/2000) nonch della decadenza dai benefici conseguenti al provvedimento
eventualmente emanato sulla base della dichiarazione non veritiera, qualora dal
controllo effettuato emerga la non veridicit del contenuto di taluna delle dichiarazioni
rese (articolo 75 del citato D.P.R. n. 445/2000).
_________________________________ li,___________________________
Luogo
Il legale rappresentante
Nome e cognome
Data
Firma e Timbro
Modulo G
__________________________
Prov.
________
il
________________
residente
a_____________________via/piazza____________________________________________n.___
qualit
di
legale
rappresentante
in
di________________________________________________
consapevole delle sanzioni penali in caso di dichiarazioni false e della conseguente decadenza
dai benefici eventualmente conseguiti (ai sensi degli artt. 75 e 76 D.P.R. 445/2000) sotto la
propria responsabilit
DICHIARA
-
pari a n. _____;
pari a n. _____;
_________________________________ li,___________________________
Luogo
Il legale rappresentante
Nome e cognome
Data
Firma e Timbro
N.B.: la presente dichiarazione non necessita dellautenticazione della firma e sostituisce a tutti gli effetti le normali
certificazioni richieste o destinate ad una pubblica amministrazione nonch ai gestori di pubblici servizi e ai privati che vi
consentono. LAmministrazione si riserva di effettuare controlli, anche a campione, sulla veridicit delle dichiarazioni (art.
71, comma 1, D.P.R. 445/2000). In caso di dichiarazione falsa il cittadino sar denunciato allautorit giudiziaria.
Modulo H
AUTOCERTIFICAZIONE DELLA COMUNICAZIONE ANTIMAFIA
Dichiarazione sostitutiva di certificazione
(D.P.R. n. 445 del 28.12.2000)
_l_ sottoscritt_ (nome e cognome) __________________________________________________________
nat_
__________________________
Prov.
________
il
________________
residente
legale
rappresentante
C.F./P.IVA__________________________Con
di________________________________________________
sede
legale
in
_______________________
via/p.zza
______________________________n.____ CAP_________
consapevole delle sanzioni penali in caso di dichiarazioni false e della conseguente decadenza dai
benefici eventualmente conseguiti (ai sensi degli artt. 75 e 76 D.P.R. 445/2000) sotto la propria
responsabilit
DICHIARA
che nei propri confronti non sussistono le cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui allart. 10 della
Legge 31 maggio 1995, n. 575(*).
Il/la sottoscritto/a dichiara inoltre di essere informato/a, ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003 (codice in materia
di protezione di dati personali) che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti
informatici, esclusivamente nellambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene
resa.
_________________________________ li,___________________________
Luogo
Il legale rappresentante
Nome e cognome
Data
Firma e Timbro
Lautocertificazione dovr essere prodotta dal rappresentante legale del soggetto proponente.
N.B.: la presente dichiarazione non necessita dellautenticazione della firma e sostituisce a tutti gli effetti le normali
certificazioni richieste o destinate ad una pubblica amministrazione nonch ai gestori di pubblici servizi e ai privati che vi
consentono. LAmministrazione si riserva di effettuare controlli, anche a campione, sulla veridicit delle dichiarazioni (art.
71, comma 1, D.P.R. 445/2000). In caso di dichiarazione falsa il cittadino sar denunciato allautorit giudiziaria.
(*) Costituiscono cause ostative lavere in corso procedimenti o essere destinatari di provvedimenti definitivi di applicazione
di misure di prevenzione, provvedimenti di cui allart. 10 commi 3, 4, 5, 5 ter e art. 10 quater comma 2 della legge 31 maggio
1965 n. 575; essere stati condannati con sentenza definitiva o confermata in grado di appello per i delitti di cui agli artt. 416
bis c.p. associazione di tipo mafioso o commessi avvalendosi delle condizioni previste dallo stesso art. 416 bis; 630 c.p.
sequestro di persona a scopo di estorsione; 74 del D.P.R. n. 309/1990 associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze
stupefacenti.
Codice fiscale:
Indirizzo:
Indicare il titolo duso della sede (indicare: abitazione, propriet, affitto, ecc.) ___________________
Indirizzo:
SEDE LEGALE
Regione:
Provincia:
Comune:
CAP
Telefono:
Indirizzo:
Fax:
e-mail:
Indicare il titolo duso della sede (indicare: abitazione, propriet, affitto, ecc.)
Provincia:
Comune:
CAP
Indirizzo:
Telefono:
Fax:
e-mail:
Indicare il titolo duso della sede (abitazione, propriet, affitto, ecc.)
Operante negli ambiti territoriali provinciali di seguito indicati:
(indicare attivit continuativa svolta in altre province)
FR
LT
RI
RM
VT
Provincia:
Comune:
CAP
Telefono:
Fax
e-mail:
Cognome:
Indirizzo:
Telefono:
Comune:
Fax:
CAP
e-mail:
SI
NO
SI
NO
n.o. anno
1
2012
n
1
n
2013
1
n
2014
Ente erogatore
PAREGGIO
NO
:
_______________________________________________
_______________________________________________
_______________________________________________
_______________________________________________
del
Comune
Provincia
Regione
Altro
PERDITA
Anno di riferimento
n.
55 64
65 74
75 84
85 e oltre
Dati economico-settoriali:
Industriale
Artigianale
Servizi
Agricolo
Commerciale
Altro
Meno di 14 anni
15 - 24
25 34
35 44
45 - 54
Totale v.a.
________%
________%
________%
________%
________%
_____________
________%
________%
________%
________%
________%
________%
________%
_______%
_______%
_______%
3. Associazioni:
Presidente:
Vice Presidente
NO
SI
n. ______
NO
SI
n. ______
Consiglio Direttivo
componenti
NO
SI
n. ______
Comitato Tecnico
componenti
NO
SI
n. ______
Consiglio Scientifico
componenti
NO
SI
n. ______
Comitato/i ________
componenti
NO
SI
n. ______
componenti
NO
SI
n. ______
Altro (descrivere)
componenti
NO
SI
n. ______
Nominativo
_____________________________________________
Ruolo
_____________________________________________
Nato il:
2
Citt:
Nominativo
_____________________________________________
Ruolo
_____________________________________________
Nato il:
3
Citt:
Prov.:
Nominativo
_____________________________________________
Ruolo
_____________________________________________
Nato il:
4
Prov.:
Citt:
Prov.:
Nominativo
_____________________________________________
Ruolo
_____________________________________________
Nato il:
Citt:
5 x nvolte Nominativo
Ruolo
Prov.:
_____________________________________________
_____________________________________________
Nato il:
Citt:
Prov.:
Meno di 14 anni
________
________%
15 - 24
25 34
35 44
45 - 54
55 64
65 e oltre
________
________
________
________
________
________
________%
________%
________%
________%
________%
________%
Totale
________%
________%
________%
________100
Meno di 14 anni
15 - 24
25 34
35 44
45 - 54
Totale v.a.
________%
________%
________%
________%
________%
_____________
55 64
65 74
75 84
85 e oltre
________%
________%
________%
________%
Ai soli fini della valutazione della richiesta di finanziamento e per le rilevazioni generiche statistiche, ai sensi del
D.lgs. n.196/2003, si rilascia liberatoria per il trattamento dei dati contenuti nella presente scheda anagrafica.
_________________________________ li,___________________________
Luogo
Data
Il legale rappresentante
Nome e cognome
Firma e Timbro
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
13) documentazione attestante variazioni statutarie, incarichi, etc.;
14) copia atto di giunta o di consiglio istitutivo partecipazione o presentazione progetto - per i soggetti di cui
al punto II lettera a);
15) relazione dettagliata sullattivit gi svolta dal soggetto proponente, documentazione probante da
allegare(Modulo B1), in caso di consorzio o ATS tra pi associazioni presentare una relazione per
ognuna di esse;
16) progetto dettagliato delle iniziative e degli interventi, definire nei dettagli come richiesto (Modulo C1);
17) preventivo del progetto con indicazione dettagliata delle relative spese (Modulo D1);
18) fotocopia leggibile di un documento di riconoscimento in corso di validit del legale rappresentante del
soggetto proponente e curriculum;
19) copia del bilancio e relazione consuntiva dellorgano di amministrazione o del rappresentante legale per
lultimo esercizio finanziario (esclusivamente per i soggetti di cui al punto II, lettere b) e c) qualora
operino da almeno un anno alla data di presentazione della domanda); in caso di recente costituzione
relazione sullo stato dessere e di fatto economico-finanziario dellassociazione;
20) regolamento del funzionamento della Struttura, quale soggetto proponente;
21) regolamento del funzionamento della comunit giovanile esclusivamente per i soggetti di cui al punto II,
lettera c) depositato presso la competente Agenzia delle Entrate (vedi voci previste cosi come da D.G.R.
del 26 settembre 2006 n. 611 nel sub allegato B1);
22) per i soggetti di cui al punto II lettera b anche i Moduli E, F, G (esclusi i soggetti di cui al punto II lettera
a) - e H debitamente compilati.
eventuale dichiarazione dintenti per le azioni previste dal progetto che coinvolgano altre
iniziative e/o attori ed enti locali.
altro specificare:
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
Denominazione
Data
Regione Lazio
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 29 maggio 2015, n. G06593
Legge regionale 25 febbraio 1992, n.23 Titolo V Integrazione Autorizzazione corsi ente
"ASSOCIAZIONE CULTURA D'IMPRESA" a svolgere corsi privati non finanziati.
IL DIRETTORE
DELLA DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE,
SCUOLA E UNIVERSITA, DIRITTO ALLO STUDIO
SU PROPOSTA del dirigente dellArea Programmazione dellOfferta formativa e di
Orientamento
VISTI:
lo Statuto della Regione Lazio, (legge statutaria 11/11/2004 n. 1 Nuovo statuto della
Regione Lazio);
la legge regionale 25 febbraio 1992, n. 23 Autorizzazione allo svolgimento dei corsi
privati non finanziati - Titolo V - in particolare, gli artt. 39, 40, 41, 42;
la Deliberazione della Giunta regionale 4 giugno 1996, n. 4572 con la quale sono state
approvate le direttive attuative del Titolo V della legge regionale 23/92 Modalit di
procedere per la presentazione delle domande per lo svolgimento e chiusura delle attivit
formative non finanziate e successive modificazioni ed integrazioni;
la legge regionale 6 agosto 1999, n. 14 Organizzazione delle funzioni a livello regionale e
locale per la realizzazione del decentramento amministrativo, (art. 158);
la Deliberazione della Giunta regionale 29 novembre 2007, n. 968 Revoca D.G.R.
21/11/2002, n. 1510 e D.G.R. 20/12/2002, n. 1687. Approvazione della nuova Direttiva
Accreditamento dei soggetti che erogano attivit di formazione e di orientamento nella
Regione Lazio e s.m.i.;
la Deliberazione della Giunta regionale n. 459 del 17/12/2013 concernente la modifica
all'allegato A della deliberazione della Giunta Regionale del 29 novembre 2007, n. 968;
la Deliberazione della Giunta regionale n. 452 del 11/09/2012 concernente: Istituzione del
"Repertorio regionale delle competenze e dei profili formativi" - Approvazione Linee di
indirizzo e Procedura di aggiornamento - Approvazione di n. 108 profili formativi
caratterizzanti settori economici del territorio regionale e inserimento nel Repertorio.
Revoca della deliberazione di Giunta regionale 22 marzo 2006, n. 128.
il D.lgs 257/92 "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di
tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro";
L.R. 12 Novembre 2002, n. 40 Istituzione del registro regionale degli amministratori di
condominio ed immobili (1);
Il Decreto 13 agosto 2014, n. 140 Regolamento recante la determinazione dei criteri e delle
modalita' per la formazione degli amministratori di condominio nonche' dei corsi di
formazione per gli amministratori condominiali.
la Deliberazione di Giunta Regionale n. 831 del 28 novembre 2014 con la quale stato
conferito alla Dott. Fabrizio Lella lincarico di Direttore della Direzione Regionale
Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Universit, Diritto allo Studio del
Dipartimento Programmazione Economica e Sociale;
la Determinazione n. B03022 del 16/07/2013 concernente: Riorganizzazione delle Aree e
degli Uffici della Direzione Regionale Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e
Universit, Diritto allo Studio.
la determinazione dirigenziale n. 2011 del 14/05/2015 trasmessa dalla Citt Metropolitana
di Roma Capitale, avente per oggetto: ASSOCIAZIONE CULTURA D'IMPRESA
integrazione corsi - per lo svolgimento di corsi privati non finanziati -perfezionamento
PREMESSO CHE,
ai sensi dellart. 158, lettera m) della legge regionale 14/99 la Regione Lazio rilascia
lautorizzazione allo svolgimento di corsi privati non finanziati, di cui al titolo V della
legge 23/92, su istruttoria e proposta delle Province;
laccreditamento ottenuto ai sensi della Direttiva di cui alla D.G.R. 968/2007 e s.m.i.
soggetto a revoca nei casi previsti dallarticolo 16 della medesima;
PRESO ATTO che listruttoria effettuata dalla Citt Metropolitana di Roma Capitale con la
determinazione dirigenziale sopra citata finalizzata allintegrazione dellautorizzazione per lo
svolgimento dei corsi di formazione per:
Amministratore di condominio (qualifica livello 2 ore 72)
Amministratore di condominio (aggiornamento ore 15)
VERIFICATO attraverso il sistema di gestione dellaccreditamento regionale Sac Portal, che, alla
data del presente atto lente ASSOCIAZIONE CULTURA D'IMPRESA legalmente
rappresentata dal Sig. Giovanni Bretti con sede legale in Via Zoe Fontana, 220/b - 00131 ROMA
[RM] accreditato ai sensi della D.G.R. 968/07 e s.m.i.
CONSIDERATO che la D.G.R. 4572/96 stabilisce una durata triennale dellautorizzazione e
disciplina i casi in cui la stessa pu essere revocata;
RICHIAMATO lente in oggetto:
alladozione dello standard formativo di cui alla normativa di riferimento
al rispetto della normativa vigente in materia di edilizia scolastica, sicurezza degli impianti
e prevenzione degli infortuni;
RITENUTO che sussistono le condizioni per integrare lautorizzare ai sensi del Titolo V - della
legge regionale n. 23 del 25 febbraio 1992, allente ASSOCIAZIONE CULTURA D'IMPRESA
legalmente rappresentata dal Sig. Giovanni Bretti con sede legale in Via Zoe Fontana, 220/b 00131 ROMA [RM] allo svolgimento dei corsi di formazione non finanziati per:
Amministratore di condominio (qualifica livello 2 ore 72)
Amministratore di condominio (aggiornamento ore 15)
Tutto ci premesso, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto.
DETERMINA
1. di integrare lautorizzare ai sensi del Titolo V della legge regionale 25 febbraio 1992, n. 23,
allente ASSOCIAZIONE CULTURA D'IMPRESA legalmente rappresentata dal Sig. Giovanni
Bretti con sede legale ed operativa in Via Zoe Fontana, 220/b - 00131 ROMA [RM] allo
svolgimento dei corsi di formazione non finanziati per:
Amministratore di condominio (qualifica livello 2 ore 72)
Amministratore di condominio (aggiornamento ore 15)
Da svolgersi presso la sede operativa di Via Zoe Fontana, 220/b - 00131 ROMA [RM], nelle
seguenti aule:
Aula 1
13 allievi max + docente;
aula 2
14 allievi max + docente;
aula 3
16 allievi max. + docente.
2. di richiamare lente ASSOCIAZIONE CULTURA D'IMPRESA al rispetto degli standard e
dei requisiti prescritti dalla DGR sullaccreditamento delle sedi formative e, in particolare, al
rispetto del numero massimo di allievi per mq. in aule e laboratori per ciascun corso;
3. di procedere alla revoca della presente autorizzazione nei casi previsti dalla D.G.R. 4572/96
ovvero nel caso di perdita dellaccreditamento;
4. di trasmettere per il seguito di competenza, copia della presente determinazione alla Citt
Metropolitana di Roma Capitale;
5. di notificare la presente determinazione allente ASSOCIAZIONE CULTURA D'IMPRESA.
con sede legale in Via Zoe Fontana, 220/b - 00131 ROMA [RM];
6. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito internet
www.regione.lazio.it e che tale pubblicazione riveste carattere di formale notifica.
Avverso la presente determinazione consentito il ricorso al TAR entro 60 gg. dalla notifica
ovvero al Capo dello Stato entro 120 gg. dalla notifica.
Il Direttore
Fabrizio Lella
Regione Lazio
DIREZIONE FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 29 maggio 2015, n. G06594
Legge regionale 25 febbraio 1992, n.23 Titolo V Rinnovo e Integrazione Autorizzazione "LA NUOVA
IMMAGINE SNC DI FRANCESCA BELARDINELLI E C."a svolgere corsi privati non finanziati.
IL DIRETTORE
DELLA DIREZIONE REGIONALE FORMAZIONE, RICERCA E INNOVAZIONE,
SCUOLA E UNIVERSITA, DIRITTO ALLO STUDIO
SU PROPOSTA del dirigente dellArea Programmazione dellOfferta formativa e di
Orientamento
VISTI:
lo Statuto della Regione Lazio, (legge statutaria 11/11/2004 n. 1 Nuovo statuto della
Regione Lazio);
la legge regionale 25 febbraio 1992, n. 23 Autorizzazione allo svolgimento dei corsi
privati non finanziati - Titolo V - in particolare, gli artt. 39, 40, 41, 42;
la Deliberazione della Giunta regionale 4 giugno 1996, n. 4572 con la quale sono state
approvate le direttive attuative del Titolo V della legge regionale 23/92 Modalit di
procedere per la presentazione delle domande per lo svolgimento e chiusura delle attivit
formative non finanziate e successive modificazioni ed integrazioni;
la legge regionale 6 agosto 1999, n. 14 Organizzazione delle funzioni a livello regionale e
locale per la realizzazione del decentramento amministrativo, (art. 158);
la Deliberazione della Giunta regionale 29 novembre 2007, n. 968 Revoca D.G.R.
21/11/2002, n. 1510 e D.G.R. 20/12/2002, n. 1687. Approvazione della nuova Direttiva
Accreditamento dei soggetti che erogano attivit di formazione e di orientamento nella
Regione Lazio e s.m.i.;
la Deliberazione della Giunta regionale n. 459 del 17/12/2013 concernente la modifica
all'allegato A della deliberazione della Giunta Regionale del 29 novembre 2007, n. 968;
la Deliberazione della Giunta regionale n. 452 del 11/09/2012 concernente: Istituzione del
"Repertorio regionale delle competenze e dei profili formativi" - Approvazione Linee di
indirizzo e Procedura di aggiornamento - Approvazione di n. 108 profili formativi
caratterizzanti settori economici del territorio regionale e inserimento nel Repertorio.
Revoca della deliberazione di Giunta regionale 22 marzo 2006, n. 128.
il D.lgs 257/92 "Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di
tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro"
Ricostruzione Artificiale delle Unghie deliberazioni della Commissione Regionale per
l'Artigianato della Regione Lazio Approvate nella seduta del 25/11/2008;
la Deliberazione della Giunta regionale 4796/98 descrizione delle competenze per
tatuaggio e piercing;
la L.R. 13 Dicembre 2001, n. 33 Norme in materia di attivit di estetica (1);
la DGR 5144/98 Rettifica schede didattiche approvate con delibera n. 7363 del 19
settembre 1995 concernente: Approvazione disposizioni sui requisiti di accesso e la durata
dei corsi di: Agenti e rappresentanti di commercio, Registro esercenti il commercio e
Agenti di'affari in mediazione, ai sensi delle LL.RR. 99/79 e 23/92;
la DGR 2335/99 Rettifiche schede didattiche dei corsi di "Agenti e rappresentanti di
commercio" e "Registro esercenti il commercio", approvate con deliberazione n. 5144 del 6
ottobre 1998.
la Deliberazione di Giunta Regionale n. 831 del 28 novembre 2014 con la quale stato
conferito alla Dott. Fabrizio Lella lincarico di Direttore della Direzione Regionale
Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e Universit, Diritto allo Studio del
Dipartimento Programmazione Economica e Sociale;
la Determinazione n. B03022 del 16/07/2013 concernente: Riorganizzazione delle Aree e
degli Uffici della Direzione Regionale Formazione, Ricerca e Innovazione, Scuola e
Universit, Diritto allo Studio.
la determinazione dirigenziale n. 2047 del 14/05/2015 trasmessa dalla Citt Metropolitana
di Roma Capitale, avente per oggetto: LA NUOVA IMMAGINE SNC DI FRANCESCA
BELARDINELLI E C Rinnovo autorizzazione svolgimento corsi privati non finanziati perfezionamento dellistruttoria ai fini dellintegrazione dellautorizzazione regionale di cui
allart. 158 (lett. m) della L.R. n. 14 del 06/08/1999;
la determinazione dirigenziale n G05166 DEL 28/04/2015 di accreditamento per
lautorizzazione dellente LA NUOVA IMMAGINE SNC DI FRANCESCA
BELARDINELLI E C, per le sedi operative di: Via Antonio Gramsci, 24/26 - 00030 SAN
CESAREO [RM]
e
Via
Trilussa,206 -00041 ALBANOLAZIALE [RM].
PREMESSO CHE,
ai sensi dellart. 158, lettera m) della legge regionale 14/99 la Regione Lazio rilascia
lautorizzazione allo svolgimento di corsi privati non finanziati, di cui al titolo V della
legge 23/92, su istruttoria e proposta delle Province;
laccreditamento ottenuto ai sensi della Direttiva di cui alla D.G.R. 968/2007 e s.m.i.
soggetto a revoca nei casi previsti dallarticolo 16 della medesima;
PRESO ATTO che listruttoria effettuata dalla Provincia Citt Metropolitana di Roma Capitale
con la determinazione dirigenziale sopra citata finalizzata:
_al rinnovo per lo svolgimento dei corsi di formazione per:
Estetista Biennale (qualifica livello 1 1800 ore)
Estetista per lesercizio dimpresa (specializzazione livello 1 900 ore)
Estetista aggiornamento (aggiornamento livello 1 300 ore)
Estetista riqualificazione (riqualificazione livello 1 900 ore)
Ricostruzione artificiale delle unghie (frequenza livello 1- 200 ore)
Agente e rappresentante di commercio (abilitazione 120 ore)
Agente di affari in mediazione (AIM frequenza 150 ore)
Tatuaggi e piercing (frequenza livello 1 90 ore)
_allintegrazione per lo svolgimento dl corso di formazione per:
Truccatore cinematografico e audiovisivo (500 ore)
VERIFICATO attraverso il sistema di gestione dellaccreditamento regionale Sac Portal, che, alla
data del presente atto lente LA NUOVA IMMAGINE SNC DI FRANCESCA BELARDINELLI
E C legalmente rappresentata dalla Sig.ra Belardinelli Francesca con sede legale in Via Antonio
Gramsci,6/8 -00030 SAN CESAREO [RM] accreditato ai sensi della D.G.R. 968/07 e s.m.i.
CONSIDERATO che la D.G.R. 4572/96 stabilisce una durata triennale dellautorizzazione e
disciplina i casi in cui la stessa pu essere revocata;
RICHIAMATO lente in oggetto:
alladozione dello standard formativo di cui alla normativa di riferimento
al rispetto della normativa vigente in materia di edilizia scolastica, sicurezza degli impianti
e prevenzione degli infortuni;
Tutto ci premesso, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto.
DETERMINA
1. di rinnovare lautorizzare ai sensi del Titolo V della legge regionale 25 febbraio 1992, n. 23,
allente LA NUOVA IMMAGINE SNC DI FRANCESCA BELARDINELLI E C legalmente
rappresentata dalla Sig.ra Belardinelli Francesca con sede legale in Via Antonio Gramsci,6/8 00030 SAN CESAREO [RM] allo svolgimento dei corsi di formazione non finanziati per:
2. di integrare lautorizzazione allo svolgimento dei corsi di formazione non finanziati per:
Truccatore cinematografico e audiovisivo (500 ore)
3. di richiamare lente LA NUOVA IMMAGINE SNC DI FRANCESCA BELARDINELLI E
C. al rispetto degli standard e dei requisiti prescritti dalla DGR sullaccreditamento delle sedi
formative e, in particolare, al rispetto del numero massimo di allievi per mq. in aule e laboratori
per ciascun corso;
4. di procedere alla revoca della presente autorizzazione nei casi previsti dalla D.G.R. 4572/96
ovvero nel caso di perdita dellaccreditamento;
5. di trasmettere per il seguito di competenza, copia della presente determinazione alla Citt
Metropolitana di Roma Capitale;
6. di notificare la presente determinazione allente LA NUOVA IMMAGINE SNC DI
FRANCESCA BELARDINELLI E C. con sede legale in Via Antonio Gramsci,6/8 -00030 SAN
CESAREO [RM];
7. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito internet
www.regione.lazio.it e che tale pubblicazione riveste carattere di formale notifica.
Avverso la presente determinazione consentito il ricorso al TAR entro 60 gg. dalla notifica
ovvero al Capo dello Stato entro 120 gg. dalla notifica.
Il Direttore
Fabrizio Lella
Regione Lazio
DIREZIONE INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE
ABITATIVE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 29 maggio 2015, n. G06659
Rettifica della determinazione n G06368 del 25/05/2015 avente per oggetto "POR FESR LAZIO 2007-2013.
Progetto A0070P0202. Gruppo di Dossier Codice LSE24. Intervento SVLAZ-ES-2013-1230 - Determina di
Nomina della Commissione Giudicatrice di Gara per l'affidamento dei lavori per "l'efficientamento energetico
nella Scuola Materna Elementare Oliveto Piano - Contrada Oliveto Piano - nel COMUNE DI SUBIACO
(RM)". CUP F24H14000620006.
OGGETTO: Rettifica della determinazione n G06368 del 25/05/2015 avente per oggetto POR
FESR LAZIO 2007-2013. Progetto A0070P0202. Gruppo di Dossier Codice LSE24. Intervento
SVLAZ-ES-2013-1230 Determina di Nomina della Commissione Giudicatrice di Gara per
laffidamento dei lavori per lefficientamento energetico nella Scuola Materna Elementare Oliveto
Piano - Contrada Oliveto Piano - nel COMUNE DI SUBIACO (RM).
CUP F24H14000620006.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E
POLITICHE ABITATIVE
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la legge regionale 6 agosto 1999, n. 14 Organizzazione delle funzioni a livello regionale e
locale per la realizzazione del decentramento amministrativo e ss.mm.ii.;
VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 Disciplina del sistema organizzativo della Giunta
e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale, e successive
modifiche e integrazioni;
VISTO il regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1 concernente lorganizzazione degli uffici e
dei servizi della Giunta regionale, e successive modifiche e integrazioni;
VISTA la deliberazione del G.R. n. 211 del 06/05/2015, con la quale stato conferito lincarico di
Direttore della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative alling. Mauro
Lasagna;
VISTA la disposizione del Direttore Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative n
674181 del 03/12/2014 che individua nellArea Genio Civile Lazio Nord la Struttura organizzativa
responsabile della formalizzazione di tutti gli atti e determinazioni necessarie e propedeutiche alla
attuazione degli interventi, dalla approvazione del progetto fino alla approvazione della spesa
finale, secondo le indicazioni dellArea Infrastrutture energetiche;
VISTA la determinazione n G06368 del 25/05/2015;
CONSIDERATO che per mero errore materiale, al punto n. 1 del dispositivo della determinazione
dirigenziale n. G06368 del 25/05/2015 stato inserito il nominativo di Walter Grossi anzich di
Walter Reali quale Soggetto componente la Commissione di gara in qualit di Commissario;
RITENUTO pertanto necessario rettificare in tal senso la Determinazione Dirigenziale n G06368
del 25/05/2015;
DETERMINA
Per le motivazioni espresse in premessa,
1. di rettificare il punto n. 1 della Determinazione n G06368 del 25/05/2015, POR FESR LAZIO
2007-2013. Progetto A0070P0202. Gruppo di Dossier Codice LSE24. Intervento SVLAZ-ES2013-1230 Determina di Nomina della Commissione Giudicatrice della Gara per
laffidamento dei lavori per lefficientamento energetico nella Scuola Materna Elementare
Oliveto Piano - Contrada Oliveto Piano - nel COMUNE DI SUBIACO (RM),
CUP F24H14000620006, dando atto che nella parte dispositiva i nominativi dei Soggetti
componenti la Commissione giudicatrice di gara in qualit di Commissari, sono:
Regione Lazio
DIREZIONE INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE
ABITATIVE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 29 maggio 2015, n. G06669
Rettifica della determinazione n G06364 del 25/05/2015 avente per oggetto "POR FESR LAZIO 2007-2013.
Progetto A0070P0517. Gruppo di Dossier Codice LSE24. Intervento SVLAZ-ES-2013-1581 - Determina di
Nomina della Commissione Giudicatrice della Gara per l'affidamento dei lavori per "l'efficientamento
energetico della Scuola - San Giovanni Bosco - Loc. Altipiani di Arcinazzo, nel COMUNE DI ARCINAZZO
ROMANO (RM)". CUP F64H14000510006.
OGGETTO: Rettifica della determinazione n G06364 del 25/05/2015 avente per oggetto POR
FESR LAZIO 2007-2013. Progetto A0070P0517. Gruppo di Dossier Codice LSE24. Intervento
SVLAZ-ES-2013-1581 Determina di Nomina della Commissione Giudicatrice della Gara per
laffidamento dei lavori per lefficientamento energetico della Scuola - San Giovanni Bosco
Loc. Altipiani di Arcinazzo, nel COMUNE DI ARCINAZZO ROMANO (RM).
CUP F64H14000510006.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E
POLITICHE ABITATIVE
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la legge regionale 6 agosto 1999, n. 14 Organizzazione delle funzioni a livello regionale e
locale per la realizzazione del decentramento amministrativo e ss.mm.ii.;
VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 Disciplina del sistema organizzativo della Giunta
e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale, e successive
modifiche e integrazioni;
VISTO il regolamento regionale 6 settembre 2002, n.1 concernente lorganizzazione degli uffici e
dei servizi della Giunta regionale, e successive modifiche e integrazioni;
VISTA la deliberazione del G.R. n. 211 del 06/05/2015, con la quale stato conferito lincarico di
Direttore della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative alling. Mauro
Lasagna;
VISTA la disposizione del Direttore Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative n
674181 del 03/12/2014 che individua nellArea Genio Civile Lazio Nord la Struttura organizzativa
responsabile della formalizzazione di tutti gli atti e determinazioni necessarie e propedeutiche alla
attuazione degli interventi, dalla approvazione del progetto fino alla approvazione della spesa
finale, secondo le indicazioni dellArea Infrastrutture energetiche;
VISTA la determinazione n G06364 del 25/05/2015;
CONSIDERATO che per mero errore materiale, al punto n. 1 del dispositivo della determinazione
dirigenziale n. G06368 del 25/05/20215 stato inserito il nominativo di Walter Grossi anzich di
Walter Reali quale Soggetto componente la Commissione di gara in qualit di Commissario;
RITENUTO pertanto necessario rettificare in tal senso la Determinazione Dirigenziale n G06364
del 25/05/2015;
DETERMINA
Per le motivazione espresse in premessa,
1. di rettificare il punto n. 1 della Determinazione n G06364 del 25/05/2015, POR FESR
LAZIO 2007-2013. Progetto A0070P0517. Gruppo di Dossier Codice LSE24. Intervento
SVLAZ-ES-2013-1581 Determina di Nomina della Commissione Giudicatrice della Gara per
laffidamento dei lavori per lefficientamento energetico della Scuola - San Giovanni Bosco
Loc. Altipiani di Arcinazzo, nel COMUNE DI ARCINAZZO ROMANO (RM)
CUP F64H14000510006, dando atto che nella parte dispositiva i nominativi dei Soggetti
componenti la Commissione giudicatrice di gara in qualit di Commissari, sono:
Regione Lazio
DIREZIONE INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE
ABITATIVE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 29 maggio 2015, n. G06682
RD. 1775/1933.concessione di derivazione di acqua pubblica as uso irriguo dal fiume Marta, nel comune di
Tuscania (VT)loc.Guado della Spina per mod.28,50.Variante della concessione gi rilasciata con DM 6367del
25/2/1961 con scadenza 31/8/2029 ad istanza del Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca con sede in
Via G.Garibaldi 7,cap 01016 Tarquinia(VT), di cui alla domanda 22/1/2014 prot.42637del 24/1/2014, per la
estensione temporale.Modifiche ed integrazione al punto 3( tre) del disposto della Determina Direttore
Regionale n.G00201 del 16/1/2015.
OGGETTO: R.D. 1775/1933. Concessione di derivazione di acqua pubblica ad uso irriguo dal
Fiume Marta, in Comune di Tuscania (VT), loc. Guado della Spina, per moduli 28,50 (l/s
2850).Variante della concessione gi rilasciata con D.M. n.6367 del 25.02.1961, con scadenza
31.08.2029, ad istanza del Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca, con sede in Via Giuseppe
Garibaldi n. 7 c.a.p. 01016 Tarquinia (VT), di cui alla domanda 22 Gennaio 2014 prot. 42637
del 24.01.2014 per la estensione temporale .
Modifiche ed integrazioni al punto 3 del disposto della Determina del Direttore Regionale n.
G00201 del 16 Gennaio 2015.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE
INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE ABITATIVE
Vista la Legge Regionale 16 aprile 2002, n. 6 relativa alla disciplina del sistema organizzativo della
Giunta e del Consiglio Regionale;
Visto il Regolamento n. 1 del 6 settembre 2002 di organizzazione degli uffici e dei servizi della
Giunta Regionale e ss.mm.ii.;
Vista la D.G.R.L. n. 211 del 06 maggio 2015 che conferisce allIng. Mauro Lasagna lincarico di
Direttore della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative;
Visto il R.D. n. 1775 del 11/12/1933 Testo Unico delle disposizioni di legge sulle acque gli
impianti elettrici, ed in particolare gli artt. 7 e 8, e le successive modifiche ed integrazioni;
Visto il R.D. n.1285 del 14 agosto 1920 Regolamento per le derivazioni ed utilizzazione di acque
pubbliche;
Visto il D.M. 16 dicembre 1923 Norme per la compilazione dei progetti di massima e di
esecuzione a corredo di domande per grandi e piccole derivazioni di acqua;
Vista la legge 7 agosto 1990 n. 241, come modificata da Legge n. 15 del 11 febbraio 2005;
Visto il D.Lgs. 12 luglio 1993, n. 275 Riordino in materia di concessione di acque pubbliche;
Visto il D.P.R. 18 febbraio 1999 n. 238 Regolamento recante norme per lattuazione di talune
disposizioni della legge 5 gennaio 1994 n. 36;
Visto il D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 Norme in materia ambientale;
Visto il Decreto Legislativo n. 112/98 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello
Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del capo I della legge 15/03/1997 n. 59;
Vista la L.R. n. 53 del 11/12/1998 art. 8 comma con la quale la Regione si riserva le funzioni in
materia di concessioni di grandi derivazioni per lutilizzo di acqua pubbliche in attuazione del
suddetto Decreto Legislativo n. 112/98;
Visto il Piano di Tutela delle Acque (PTAR) approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale
del Lazio il 27 settembre 2007 n. 42;
Visto lart. 8 della Legge Regionale n. 2 del 29 aprile 2013;
ATTESO che con domanda del 22 Gennaio 2014, prot. n.42637 del 24.01.2014, corredata da
relazione generale ed idraulica a firma delling. Sergio Pisarri, il Consorzio di Bonifica della
Maremma Etrusca - con sede in Via G. Garibaldi n.7 - c.a.p. 01016 - Tarquinia (VT), ha provveduto
a richiedere allArea Risorse Idriche e S.I.I., competente in materia di riconoscimenti concessori di
derivazione idrica per le grandi derivazioni, l estensione del periodo di prelievo allintero arco
dellanno, in ordine alla concessione irrigua dal Fiume Marta, loc. Guado della Spina, gi rilasciata
a detto Consorzio dallallora Min. LL.PP con D.M. 6367 del 25/02/1961, con scadenza fissata al
31.08.2029, per un prelievo pari a mod. 28,50 (pari a l/s 2850);
RILEVATO che con Determinazione del Direttore Regionale G00201 del 16 gennaio 2015, al
termine del completamento istruttorio, veniva autorizzata la variante concessoria per il prelievo
idrico di che trattasi autorizzandone il prelievo, per gli stessi ed invariati moduli pari a 28,50, per
lintero periodo dellanno da mesi 6 (sei) a mesi 12 (dodici);
CONSIDERATO che con nota prot. n.787 del 29/4/2015 il Consorzio di Bonifica della Maremma
Etrusca, gi concessionaria di utenza di derivazione idrica per grande derivazione ad uso irriguo dal
fiume Marta in loc. Guado della Spina per mod. 28,50, per lintero anno (mesi 12) giusta la
Determina G00201 del 16 gennaio 2015, comunicava altres allArea Risorse Idriche e SII, in
qualit di Struttura concedente in materia di assensi di derivazione, quanto segue:
- di avere proceduto separatamente, per ragioni di celerit procedimentale, allinvio con rispettive
note prott. n. 948 del 24/11/2014 e n. 26727 del 19/1/2015, al diretto inoltro presso lARDIS, per il
conseguimento degli occorrenti pareri di compatibilit idraulica, di n.2 progetti rispettivamente
afferenti, luno allesecuzione del raddoppio dellesistente sedimentatore, e laltro alla costruzione
di una ulteriore condotta di restituzione in alveo delladduttrice primaria, finalizzati a garantire il
miglioramento gestionale di tutto il sistema irriguo della Piana di Tarquinia, di pertinenza del
predetto Consorzio;
- di avere, giusta la nota prot. n. 212051 in data 17/4/2015 della Agenzia Regionale per la Difesa del
Suolo, positivamente conseguito il prescritto nulla-osta idraulico sulla idoneit delle predette
proposte di progettazione preliminare, di cui alle richiamate n. 2 iniziative insistenti nell area
dintervento demaniale individuata;
- che con la predetta nota prot. 787 del 29/4/2015, assunta al prot. 243890 del 5/5/2015 dellArea
Risorse Idriche, il concessionario Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca chiedeva di
procedere alla modifica del punto 3 del disposto della variante della concessione di derivazione alla
stessa gi assentita con Determinazione del Direttore Regionale n.G00201 del 16/1/2015, in ordine
alla mera approvazione delle opere aggiuntive e funzionali allesercizio della concessione gi
assentita per moduli 28,50 e per mesi 12 (dodici) dellanno solare;
ATTESO il prescritto parere favorevole gi rilasciato dalla competente Autorit dei Bacini
Regionali del Lazio acquisito dallArea Risorse Idriche e S.I.I. con nota prot. 518998 del
19/09/2014, cui non competono ope legis valutazioni in linea tecnica sulla eventuale estensione o la
realizzazione di nuove opere connesse allesercizio del prelievo idrico;
ATTESA la regolarit della istruttoria tecnico-amministrativo esperita dallUfficio procedente,
Area risorse Idriche e S.I.I, ai sensi delle disposizioni di cui al R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775 con
particolare riferimento allart. 7 della predetta legge nonch con riferimento allart. 8 della L.R. 53
dell11/12/1998 e definita con la Determinazione n. G00201del 16/1/2015 di variante alla
concessione del prelievo idrico per lintero arco solare dellanno nei confronti del predetto
Consorzio, come sopra specificato;
Tutto quanto sopra espresso e considerato
DETERMINA
- di approvare i progetti preliminari di cui agli elaborati progettuali trasmessi, con note n.533 e
n.534 del 18/03/2015, dal Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca afferenti al nulla-osta
idraulico rilasciato dallARDIS, Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo, con nota prot. 212051
del 17/04/2015;
- di modificare il punto 3 del disposto di cui alla Determinazione del Direttore Regionale
Infrastrutture Ambiente e Politiche Abitative n. G00201 del 16/1/2015 di variante alla concessione
di derivazione dal Fiume Marta in Comune di Tuscania (VT), loc. Guado della Spina, del prelievo
idrico per moduli 28,50, per lintero arco solare dellanno, assentita al Consorzio di Bonifica della
Maremma Etrusca, gi titolare della concessione di derivazione rilasciata dallallora Ministero dei
LL.PP. con D.M n.6367 del 25.02.1961, con scadenza 31.08.2029, quanto allassentimento alla
realizzazione delle opere costituite dal raddoppio dellesistente sedimentatore, ed alla costruzione di
una ulteriore condotta di restituzione in alveo delladduttrice primaria, finalizzate a garantire il
miglioramento gestionale di tutto il sistema irriguo della Piana di Tarquinia, di pertinenza del
predetto Consorzio, come da elaborati progettuali citati;
- di confermare, limitatamente alla modifica di cui al punto 3 del disposto di cui alla
Determinazione del Direttore Regionale Infrastrutture Ambiente e Politiche Abitative n. G00201 del
16/1/2015, le premesse ed i contenuti determinativi del provvedimento dirigenziale menzionato;
- di autorizzare la realizzazione delle opere costituite dal raddoppio dellesistente sedimentatore e
dalla costruzione di una ulteriore condotta di restituzione in alveo delladduttrice primaria da parte
del concessionario per grande derivazione idrica ad uso irriguo Consorzio di Bonifica della
Maremma Etrusca come in narrativa specificato e menzionato e di disporre che al termine delle
2
realizzazioni in oggetto il predetto Ente comunichi alla Struttura competente la data di ultimazione
dei lavori previa la trasmissione alla stessa dellunito certificato di collaudo o di regolare esecuzione
delle opere autorizzate;
- di ritenere il presente atto parte integrante e sostanziale della Determinazione del Direttore
Regionale Infrastrutture Ambiente e Politiche Abitative n. G00201 del 16/1/2015 che ne costituisce
quanto al menzionato punto 3 atto di modifica ed integrazione;
- di provvedere alla pubblicazione della presente Determinazione sul Bollettino Ufficiale della
Regione Lazio.
Ai sensi delle vigenti leggi ammesso, avverso il predetto provvedimento, ricorso giurisdizionale
dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio nel termine di 60 (sessanta) giorni dalla
pubblicazione, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di 120 (centoventi)
giorni.
Il Direttore Regionale
(Ing. Mauro Lasagna)
Regione Lazio
DIREZIONE LAVORO
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 28 maggio 2015, n. G06578
Modifica della determinazione 20 agosto 2014, G11965 "Piano di attuazione regionale Garanzia per i Giovani
(PAR Lazio 2014 - 2015). Approvazione dell'avviso pubblico per la definizione dell'offerta regionale relativa
alla misura: Tirocini extracurriculari nel Lazio". Integrazione finanziaria di euro 14.617.250,00.
GGETTO: Modifica della determinazione G11965 del 20 agosto 2014 Piano di attuazione
regionale Garanzia per i Giovani (PAR Lazio 2014 2015). Approvazione
dellavviso pubblico per la definizione dellofferta regionale relativa alla misura:
Tirocini extracurriculari nel Lazio. Integrazione finanziaria di 14.617.250,00.
la Strategia Europa 2020, ratificata dal Consiglio europeo del 10 giugno 2010, con la quale
lUnione Europea mira a rilanciare leconomia comunitaria, definendo obiettivi che gli Stati
membri devono raggiungere nel campo delloccupazione, dellinnovazione, dellistruzione,
dellintegrazione sociale e di clima e energia;
la Decisione del Consiglio europeo, 8 febbraio 2013, con la quale si deciso di creare
un'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile per un ammontare di 6.000 milioni di euro
per il periodo 2014 - 2020 al fine di sostenere le misure esposte nel pacchetto
sull'occupazione giovanile del 5 dicembre 2012 e, in particolare, per sostenere la garanzia
per i giovani;
la Raccomandazione del Consiglio del 22 aprile 2013 pubblicata sulla GUE Serie C
120/2013 del 26 aprile 2013 delinea lo schema di opportunit per i giovani, promosso dalla
Comunicazione della Commissione COM (2013) 144, istituendo una garanzia per i
giovani che invita gli Stati Membri a garantire ai giovani con meno di 25 anni unofferta
qualitativamente valida di lavoro, di proseguimento degli studi, di apprendistato o di
tirocinio o altra misura di formazione entro quattro mesi dallinizio della disoccupazione o
dalluscita dal sistema di istruzione formale;
il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre
2013 pubblicato sulla GUE del 20.12.2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo
di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo
agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e
disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo,
sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e che abroga il
Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
il Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre
2013 pubblicato sulla GUE del 20.12.2013 relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il
Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio sostiene, in particolar modo il capo IV,
Iniziativa a favore delloccupazione giovanile;
il Piano di attuazione italiano della Garanzia per i Giovani, inviato alla Commissione
Europea il 23 dicembre 2013 e recepito dalla Commissione stessa, DG Occupazione, Affari
sociali e Inclusione, con nota n. ARES EMPL/E3/ MB/gc (2014);
la deliberazione della Giunta regionale 23 aprile 2014, n. 223 Programma Nazionale per
lattuazione della Iniziativa Europea per lOccupazione dei Giovani - Approvazione del
Piano di Attuazione regionale;
la deliberazione della Giunta regionale 17 febbraio 2015, n. 55 Presa d'atto del Programma
Operativo della Regione Lazio FSE n. CCI2014IT05SFOP005- Programmazione 2014-2020
nell'ambito dell'obiettivo Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione;
la determinazione G11965 del 20 agosto 2014 Piano di attuazione regionale Garanzia per i
Giovani (PAR Lazio 2014 2015). Approvazione dellavviso pubblico per la definizione
dellofferta regionale relativa alla misura: Tirocini extracurriculari nel Lazio cui si rinvia
per relationem anche per le motivazioni del presente atto;
il decreto del Direttore generale per le Politiche attive, i Servizi per il Lavoro e la
Formazione del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali n. 63\Segr. D.G.\2014 di
rettifica al Decreto Direttoriale n. 1709\Segr. D.G.\2014 del 08/08/2014 che rende
retroattivo lincentivo bonus occupazionale alle assunzioni effettuate dal primo maggio
2014, data dalla quale stato possibile per i giovani Neet registrarsi al portale nazionale
garanziagiovani.it;
il decreto del Direttore generale per le Politiche attive, i Servizi per il Lavoro e la
Formazione del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali n. 11\Segr. D.G.\2015 di
rettifica al Decreto Direttoriale n. 1709\Segr. D.G.\2014 del 08/08/2014;
la nota del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Sintesi del circuito finanziario
PON YEI Riunione del 11 aprile 2014, trasmessa in data 14 aprile 2014, che definisce le
opzioni relative al circuito finanziario del PON YEI prevedendo la possibilit per gli
Organismi intermedi del Programma di scegliere tra:
la nota della Direzione regionale lavoro n. prot. 273947 del 12 maggio 2014 con la quale
relativamente al circuito finanziario del PAR Lazio, la Regione ha scelto di utilizzare il
fondo di rotazione ex legge n.183 /1987 per effettuare i pagamenti a favore dei beneficiari;
la convenzione tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Regione Lazio
Programma Operativo Nazionale per lattuazione dellIniziativa Europea per lOccupazione
dei Giovani - PON YEI stipulata il 2 maggio 2014;
la nota prot. n. 273947 del 12 maggio 2014 con cui la Regione comunica al Ministero del
Lavoro e delle Politiche Sociali, la scelta di avvalersi dellOpzione 1, utilizzando il Fondo di
rotazione ex lege n. 183/1987 per effettuare impegni e pagamenti in favore dei beneficiari;
la convenzione stipulata tra Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Regione Lazio e
INPS in data 8 dicembre 2014;
la nota prot. 7435 del 3 aprile 2015 del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in
concernente la promozione dei tirocini extracurriculari finanziati nellambito del Programma
Operativo Nazionale Garanzia Giovani (PON IOG), e concernente in particolar modo gli
orientamenti ministeriali in merito ai rapporti di parentela tra tirocinante e titolare
dellimpresa ospitante;
la nota n.274540 del 20/05/2015 della Direzione regionale Lavoro con cui si ribadisce
lorientamento ministeriale in merito ai vincoli di parentela sul tirocinio extracurriculare di
Garanzia Giovani e con la quale vengono forniti ulteriori indirizzi operativi ai soggetti
promotori
CONSIDERATO che:
la Regione ha adottato il Piano di attuazione regionale (PAR Lazio 2014 - 2015) coerente
con le finalit e limpianto metodologico del Piano italiano di attuazione della Garanzia
Giovani e del PON YEI e con le schede descrittive degli interventi;
il suddetto Piano costituisce parte integrante della Convenzione stipulata in data 2 maggio
2014 che regola i rapporti tra la Regione Lazio e il Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali;
con la citata DGR 202/2015 stata modificato il PAR Lazio 2014-2015, gi approvato con
DGR 223/2014, in particolar modo per quel che concerne la possibilit di innalzare
lindennit di tirocinio da 400,00 a un massimo di 500,00 allineando quanto sinora
previsto per la misura specifica con il massimale individuato dal richiamato Piano Operativo
Nazionale Garanzia Giovani;
il richiamato DD 11\Segr. D.G. \2015 introduce le specifiche della sua applicabilit anche a
fronte di contratti di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere;
nel PAR Lazio previsto lo stanziamento di 29.617.250,00 a valere sulla misura tirocini
extracurriculari anche in mobilit geografica;
che alla data del 19 maggio sono stati avviati 6587 tirocini extracurriculari, cos come risulta
da un primo monitoraggio regionale operato sulla specifica misura;
il citato Decreto Direttoriale MLPS del 23 gennaio 2015, n. 11 - nel novellare quello del 08
agosto 2014 - introduce il bonus occupazionale anche in caso di assunzione del giovane con
contratto di apprendistato professionalizzante;
innalzare lindennit mensile di tirocinio come previste in fase di prima attuazione dal
richiamato avviso regionale approvato con determinazione dirigenziale G11965/2014 da
400,00 a 500,00, cos come disposto dalla DGR 202/2015;
modificare, tra laltro, quanto previsto nell Avviso regionale sopra citato al paragrafo
relativo contenuti e caratteristiche della misura eliminando le parole tale incentivo non
previsto in caso di assunzione con contratto di apprendistato;
TENUTO CONTO che il presente atto non comporta oneri a carico del bilancio regionale in
quanto la Regione ha scelto di utilizzare il fondo di rotazione ex legge n.183 /1987 per effettuare i
pagamenti a favore dei beneficiari, come indicato nella nota della Direzione regionale competente
in materia di Lavoro n. prot. 273947 del 12 maggio 2014, sopra citata;
tutto ci premesso, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto;
D ETE R MI NA
di:
Ai sensi dellart. 32 della richiamata l. 69/2009 e s.m.i. il presente provvedimento sar pubblicato
sui siti web regionali: http://www.regione.lazio.it/garanziagiovani/..
La presente determinazione sar notificata allAutorit di gestione del Ministero del lavoro e delle
politiche sociali.
Il Direttore
Marco Noccioli
REGIONE LAZIO
Sommario
Premessa ............................................................................................................................................................ 3
1) Oggetto e finalit dellAvviso ....................................................................................................................... 4
2) Risorse ............................................................................................................................................................ 4
3) Destinatari ...................................................................................................................................................... 4
4) Beneficiari ....................................................................................................................................................... 5
5) Modalit di partecipazione allAvviso ......................................................................................................... 5
5.1) Sotto-misura 1 Promozione e realizzazione di un percorso di tirocinio per il tramite del
SOGGETTO PROMOTORE ACCREDITATO .............................................................................................. 5
5.2) Sotto-misura 2 Realizzazione di un percorso di tirocinio per il tramite del CPI................................ 6
6 Descrizione della misura ............................................................................................................................... 6
6.1) Sotto-misura 5.1 Promozione e realizzazione di un percorso di tirocinio per il tramite del
SOGGETTO PROMOTORE ACCREDITATO .............................................................................................. 6
6.2) Sotto-misura 5.2 - Realizzazione di un percorso di tirocinio per il tramite del CPI ....................... 10
7) Modalit di svolgimento delle attivit........................................................................................................ 13
8) Regolazione dei rapporti con la Regione e principali adempimenti .................................................... 13
9) Consuntivazione dellattivit svolta e fatturazione ................................................................................. 14
9.1) Promozione e realizzazione di un percorso di tirocinio per il tramite del SOGGETTO
PROMOTORE ACCREDITATO .................................................................................................................... 14
9.2) Realizzazione di un percorso di tirocinio per il tramite del CPI......................................................... 15
10) Controlli....................................................................................................................................................... 15
11) Casi di inadempimento............................................................................................................................. 16
12) Informazioni ............................................................................................................................................... 16
13) Tutela della privacy ................................................................................................................................... 17
14) Definizioni e principali abbreviazioni ...................................................................................................... 17
14.1) Definizioni ............................................................................................................................................... 17
14.2) Principali abbreviazioni ......................................................................................................................... 18
15) Quadro di riferimento normativo ............................................................................................................. 18
Premessa
Il termine Garanzia per i giovani si riferisce a una situazione nella quale, entro un periodo di quattro mesi
dallinizio della disoccupazione o dalluscita dal sistema distruzione formale, i giovani ricevono unofferta
qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio.
Il piano di attuazione della Garanzia Giovani adottato dallItalia, prevede ladozione di un PON, nellambito
della programmazione FSE 2014 - 2020, a titolarit del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (in
qualit di Autorit di Gestione), nel quale le Regioni/Province autonome ammissibili al finanziamento della
YEI sono designate quali Organismi intermedi.
Con DGR 223/2014 e smi, la Regione Lazio, in qualit di Organismo Intermedio del PON per lattuazione
dellIniziativa Europea per lOccupazione dei Giovani (di seguito, PON YEI), ha adottato il Piano di
attuazione regionale per la Garanzia Giovani 2014 2015 (di seguito, PAR Lazio).
Per la descrizione del contesto di riferimento e delle modalit attuative del PAR Lazio nellambito del PON
YEI, si rinvia e al Manuale operativo garanzia giovani ad uso dei soggetti attuatori pubblicato sul sito web
www.regione.lazio.it/garanziagiovani.
Il PAR Lazio contempla le misure previste nellambito del Programma nazionale ed in particolare:
Accoglienza e informazione sul programma (scheda 1.A)
Accesso alla garanzia, presa in carico, colloquio individuale e profiling, consulenza orientativa (scheda
1.B)
Orientamento specialistico o di II livello (scheda 1.C)
Formazione mirata allinserimento lavorativo (scheda 2.A)
Reinserimento di giovani 15-18enni in percorsi formativi (scheda 2.B)
Accompagnamento al lavoro (scheda 3)
Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale (scheda 4.A)
Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere (scheda 4.B)
Apprendistato per lalta formazione e la ricerca (scheda 4.C)
Tirocinio extracurriculare, anche in mobilit geografica (scheda 5)
Servizio civile (scheda 6)
Sostegno allautoimpiego e allautoimprenditorialit (schede 7.1 e 7.2)
Mobilit professionale e transnazionale (scheda 8)
Bonus occupazionale (scheda 9)
In fase di prima attuazione, sono individuati i percorsi di seguito indicati:
1) Formazione
2) Accompagnamento
3) Apprendistato
4) Tirocinio
5) Servizio civile
6) Autoimprenditorialit
7) Mobilit
8) Assunzione
Secondo liter di adesione alla Garanzia Giovani, previsto dal Piano di attuazione italiano della Garanzia per i
Giovani e dal PAR Lazio, le attivit di prima informazione (scheda 1.A) e di presa in carico (scheda 1.B)
sono precedenti alla stipula del Patto di servizio, che segna linizio del percorso, e sono svolte in assenza di
un contributo a valere sulla dotazione finanziaria della Garanzia Giovani.
Le misure di cui alla scheda 6 Servizio civile e alla scheda 9 Bonus occupazionale saranno realizzate
mediante specifici avvisi emanati rispettivamente dal Dipartimento della Giovent e del Servizio civile
nazionale, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dallINPS in base ai rispettivi ambiti di competenza.
Per quanto riguarda tutte le restanti misure, la Regione proceder allemanazione di specifici avvisi con cui
saranno definite le regole di accesso e le modalit di attuazione.
2) Risorse
Ai fini della realizzazione dei percorsi di tirocinio di cui al punto 1, la Regione Lazio ha adottato un primo
avviso di cui alla determinazione dirigenziale G11965 del 20 agosto 2014 con cui stanziava 15 mln di euro
sulla misura in oggetto. Con il presente avviso, la Regione stanzia lulteriore somma prevista dal PAR pari a
14.617.250,00, impegnando, quindi, lintero stanziamento di risorse previste dal piano regionale pari a
29.617.250,00 a valere sulla misura 5.
La Regione si riserva di variare ulteriormente la dotazione del presente Avviso in ragione dellandamento
delle misure nellambito del PAR Lazio.
3) Destinatari
Le misure previste nellambito dellAvviso sono rivolte ai giovani di et compresa tra i 18 e i 29 anni, che non
sono iscritti a scuola n all'universit, non lavorano e non sono iscritti a corsi di formazione, inclusi i percorsi
di tirocinio extra-curriculare (Not in Education, Employment or Training - NEET), che abbiano aderito alla
Garanzia Giovani e che, nellambito del Patto di Servizio (di seguito, PdS) - e del relativo Piano dAzione
Individuale (di seguito PAI) -sottoscritto presso un centro per limpiego del Lazio, abbiano scelto la misura di
cui al presente Avviso.
I tirocini attivati a favore di persone con disabilit non concorrono agli adempimenti previsti dalla
Legge n. 68/1999.
I destinatari di cui sopra, sono classificati, secondo un sistema di profilazione nazionale, in quattro categorie
che ne misurano la distanza dal mercato del lavoro (in termini di occupabilit). Tale classificazione
articolata nelle seguenti fasce:
bassa;
media;
alta;
molto alta.
In caso di rinuncia o rifiuto ingiustificato, il giovane decade da ogni beneficio e dal Programma Garanzia
Giovani.
Si specifica che il giovane in cassa integrazione e in solidariet non rientra nella definizione di NEET e
pertanto non accede alla Garanzia Giovani.
4) Beneficiari
Lavviso rivolto, secondo le modalit specificate per sotto-misura al paragrafo 6, ai seguenti soggetti:
1) soggetti promotori accreditati, in qualit di soggetti proponenti, per il servizio specialistico facoltativo:
Servizi di orientamento mirato alla formazione non generalista e per percorsi di apprendimento non
formale svolti in cooperazione con le imprese che cercano personale qualificato con l'obiettivo
dellassunzione;
2) giovani di et compresa tra i 18 e i 29 anni secondo i requisiti di cui al punto 3, in qualit di soggetti
richiedenti lindennit di tirocinio, che svolgono un tirocinio presso imprese, fondazioni, associazioni e
studi professionali con sede operativa nel Lazio (di seguito soggetto ospitante).
I tirocini potranno essere promossi anche dal centro per limpiego. In tal caso, non previsto il
coinvolgimento del soggetto promotore accreditato, di cui al punto 1. Nel caso in cui il tirocinio sia attivato
per il tramite del CPI, non previsto alcun rimborso per lattivit di promozione.
6.1) Sotto-misura 5.1 Promozione e realizzazione di un percorso di tirocinio per il tramite del
SOGGETTO PROMOTORE ACCREDITATO
Obiettivi della
misura
Beneficiari
(soggetti
proponenti)
Beneficiari
(soggetti
richiedenti)
Principali azioni
Il servizio di promozione e attivazione del tirocinio prevede le seguenti attivit:
- promozione del tirocinio (pre-selezione, attivit di incontro D/O per lattivazione
del tirocinio);
- assistenza e accompagnamento nella definizione del progetto formativo legato
allattivazione e alla conduzione dei percorsi di tirocinio, coerentemente, ove
2
possibile, con il Repertorio regionale dei profili professionali e formativi ;
- attestazione delle competenze acquisite, secondo la procedura informatica
prevista mediante il sistema informativo regionale Tirocini online
(http://www.regione.lazio.it/sil/tirocini/);
- promozione (nei casi pertinenti) presso il soggetto ospitante della misura 9
Bonus occupazionale e delle altre misure di incentivazione allassunzione
promosse dalla Regione, al fine di favorire linserimento occupazionale del
giovane che ha concluso il tirocinio con successo, entro 60 giorni dal termine del
percorso.
A favore del tirocinante, prevista lerogazione dellindennit mensile di tirocinio.
Modalit attuative
Ai fini dellattivazione del tirocinio richiesta la stipula della convenzione tra soggetto
promotore accreditato e soggetto ospitante e la definizione del progetto formativo per
ciascun tirocinante. La convenzione, i progetti formativi devono essere predisposti
mediante
il
sistema
informativo
regionale
Tirocini
online
(http://www.regione.lazio.it/sil/tirocini/), secondo lo schema approvato dalla Regione
Lazio.
Contenuti e
caratteristiche
della misura
verificare il possesso da parte del soggetto ospitante dei requisiti previsti dalle
disposizioni nazionali e regionali vigenti, nonch nel rispetto della definizione di
cui al paragrafo 14.1, pena la non ammissibilit del percorso di tirocinio;
acquisire, previa informazione del giovane in merito alle caratteristiche e alle
finalit dello strumento del tirocinio, la dichiarazione di accettazione delle
condizioni di svolgimento del tirocinio presso il soggetto ospitante sottoscritta dal
tirocinante (cfr. Allegato n. 1);
accertare che il giovane abbia aderito alla Garanzia Giovani con la sottoscrizione
del PdS presso il CPI competente e che nel relativo Piano di Azione Individuale
(di seguito PAI) sia prevista la realizzazione della misura di tirocinio, pena la
non ammissibilit del percorso di tirocinio;
acquisire dal tirocinante e dal titolare del soggetto ospitante dichiarazione
sostitutiva ai sensi del DPR n. 445/2000 e smi in merito ai vincoli di parentela
reciproci;
designare un proprio tutor al quale sono affidati i compiti di cui alla DGR
199/2013 (cfr. art. 11);
fornire al soggetto ospitante il Registro presenze relativo al percorso di tirocinio
timbrato, secondo il modello adottato (cfr. Allegato n. 2);
rilasciare al giovane lattestazione dei risultati mediante il sistema informativo
regionale Tirocini online, specificando le competenze acquisite al termine del
percorso di tirocinio;
assistere il soggetto ospitante riguardo al rispetto degli obblighi e delle procedure
relative allattivazione del tirocinio e durante il suo svolgimento;
acquisire dal soggetto ospitante la documentazione richiesta dallAvviso
comprovante la realizzazione del percorso di tirocinio;
elaborare e trasmettere alla Regione Lazio la domanda di rimborso (cfr. Allegato
n. 3) corredata della documentazione richiesta dal presente Avviso.
Il tirocinante tenuto a:
-
Parametri di
attuazione
Fascia di profilazione
BASSA
MEDIA
ALTA
MOLTO ALTA
Ore di servizio
12
15
Tirocinio
I tirocini hanno una durata minima di 3 mesi e massima di 6 mesi per un impegno
di 140 ore mensili. In caso di persone con disabilit e persone svantaggiate ai sensi
della Legge 381/91, la durata massima del tirocinio di cui allart. 1, co. 3, lett. c),
dellallegato A della DGR 199/2013 estesa a 12 mesi.
Lo svolgimento del tirocinio pu essere sospeso in caso di maternit o malattia
lunga: il periodo di sospensione non concorre al calcolo della durata del tirocinio. Nel
corso del periodo di sospensione, il giovane non percepisce lindennit mensile di
tirocinio.
Parametri di costo
Servizio di promozione
Al soggetto promotore accreditato corrisposto un rimborso per i costi di promozione
del tirocinio, in relazione al livello di profilazione del giovane, secondo i costi
standard nazionali riportati in tabella.
Fascia di profilazione
BASSA
MEDIA
ALTA
MOLTO ALTA
200
300
400
500
Tirocinio
Al tirocinante riconosciuta unindennit mensile, secondo i seguenti parametri:
-
Termini di avvio e
realizzazione della
misura
Criterio di
riconoscimento
del rimborso
Tirocinio
Lindennit riconosciuta per una frequenza minima mensile di 98 ore. Nel caso di
effettiva frequenza inferiore al numero di ore minimo previsto, pari a 98 ore,
lindennit di tirocinio mensile non riconosciuta.
Lindennit di tirocinio non erogata qualora il giovane sia percettore di ASPI
e di altre forme di ammortizzatori sociali.
Il tirocinante risponde di eventuali restituzioni, qualora sulla base degli esiti
dei controlli di primo livello effettuati a campione sul registro presenza del
tirocinio, risulti un numero di ore di effettiva frequenza inferiore rispetto a
quanto dichiarato dallo stesso in sede di richiesta di erogazione dellindennit
mensile.
Documentazione
da produrre in
fase di
consuntivazione
della misura
Inoltre, il soggetto promotore dovr predisporre e conservare agli atti per eventuali
controlli, un prospetto di riepilogo delle ore di servizio prestate per singolo
destinatario, sottoscritto dal Legale rappresentante (o altro soggetto delegato), come
da format di cui al manuale operativo.
Indennit di tirocinio a cura del tirocinante
- dichiarazione di accettazione delle condizioni di svolgimento del tirocinio firmata
(cfr. Allegato n. 1);
- riepilogo mensile delle ore di effettiva frequenza firmato dal tirocinante e
sottoscritto dal soggetto promotore e dal soggetto ospitante (Cfr. Allegato 4bis).
Il registro del tirocinio, in originale, conservato agli atti presso il soggetto ospitante
ai fini dei controlli di competenza della Regione e degli altri organismi di controllo.
Una copia conforme del registro dovr essere conservata anche presso il soggetto
promotore e dal tirocinante.
6.2) Sotto-misura 5.2 - Realizzazione di un percorso di tirocinio per il tramite del CPI
Obiettivi della
sotto-misura
Beneficiari
(soggetti
richiedenti)
10
Ai fini dellattivazione del tirocinio richiesta la stipula della convenzione tra CPI e
soggetto ospitante e la definizione del progetto formativo per ciascun tirocinante. La
convenzione, i progetti formativi devono essere predisposti mediante il sistema
informativo regionale Tirocini online (http://www.regione.lazio.it/sil/tirocini/), secondo
lo schema approvato dalla Regione Lazio.
Il CPI tenuto a:
verificare il possesso da parte del soggetto ospitante dei requisiti previsti dalle
disposizioni nazionali e regionali vigenti, nonch nel rispetto della definizione di
cui al paragrafo 14.1, pena la non ammissibilit del percorso di tirocinio;
previa informazione del giovane in merito alle caratteristiche e alle finalit dello
strumento del tirocinio, acquisire la dichiarazione di accettazione delle condizioni
di svolgimento del tirocinio presso il soggetto ospitante sottoscritta dal tirocinante
(cfr. Allegato n. 1);
verificare, in fase di stipula del PdS, il possesso dei requisiti soggettivi del
tirocinante di cui al paragrafo 3, pena la non ammissibilit del percorso di
tirocinio;
acquisire dal tirocinante e dal titolare del soggetto ospitante la dichiarazione
sostitutiva ai sensi del DPR n. 445/2000 e smi sui vincoli di parentela reciproci;
designare un proprio tutor al quale sono affidati i compiti di cui alla DGR
199/2013 (cfr. articolo 11);
fornire al soggetto ospitante il Registro presenze relativo al percorso di tirocinio
timbrato, secondo il modello adottato (cfr. Allegato n. 2);
rilasciare al giovane lattestazione dei risultati mediante il sistema informativo
regionale Tirocini online, specificando le competenze acquisite al termine del
percorso di tirocinio;
assistere il soggetto ospitante riguardo al rispetto degli obblighi e delle procedure
relative allattivazione del tirocinio e durante il suo svolgimento.
Contenuti e
caratteristiche
della misura
(continua)
Il tirocinante tenuto a:
-
11
Contenuti e
caratteristiche
della misura
(segue)
Parametri di
attuazione
Termini di avvio
e realizzazione
della misura
Criterio di
riconoscimento
del rimborso
12
Documentazione
da produrre in
fase di
consuntivazione
della misura
La convenzione, firmata digitalmente dal soggetto accreditato, dovr essere trasmessa per via informatica
attraverso il portale Si.Mon. Lavoro, alla Regione, prima della definizione della propria offerta di servizi
nellambito del Catalogo regionale (cfr. manuale operativo).
Il presente Avviso opera in raccordo con gli altri avvisi emanati dalla Regione Lazio in attuazione del PAR
Lazio. Pertanto, salvo quanto specificato diversamente nei successivi avvisi promossi nellambito del PAR
Lazio 2014-2015, non sono tenuti ad inviare nuovamente la convenzione i soggetti che lhanno gi
sottoscritta in occasione di un precedente avviso. Infatti, la sottoscrizione della convenzione quadro
comporta anche laccettazione esplicita di quanto concerne il servizio di promozione di tirocini di cui
al presente avviso.
Relativamente alla misura 5.2, si fa riferimento alla dichiarazione di accettazione delle condizioni di
svolgimento del tirocinio (Cfr. Allegato n. 1), sottoscritta dal tirocinante in fase di stipula della convenzione.
3. riepilogo mensile delle ore di effettiva frequenza firmato dal tirocinante e sottoscritto dal soggetto
promotore e dal soggetto ospitante (richieste intermedie e finale).
Servizio di promozione
In tal caso, per lattivit di promozione svolta dal CPI non previsto alcun rimborso.
B) Tirocinio
Lindennit erogata a seguito della presentazione da parte del tirocinante della richiesta di erogazione
dellindennit (cfr. Allegati n. 4 e 4b), secondo le seguenti modalit:
- pagamenti intermedi, a conclusione di ogni bimestre del tirocinio, per un importo corrispondente a
ciascun bimestre pari a 1000 euro;
- saldo, a conclusione del percorso di tirocinio per un importo corrispondente al periodo residuo (ultimo
bimestre o ultimo mese a seconda dei casi), nei limiti dellimporto massimo complessivo.
La richiesta di erogazione dellindennit di tirocinio dovr essere redatta e trasmessa alla Regione secondo
le indicazioni di cui al manuale operativo sopra menzionato. La richiesta di erogazione contiene la seguente
documentazione:
1. richiesta di erogazione delle indennit mensili (richieste intermedie e finale);
2. dichiarazione di accettazione delle condizioni di svolgimento del tirocinio firmata (una sola volta, con la
presentazione della prima richiesta intermedia);
3. riepilogo mensile delle ore di effettiva frequenza firmato dal tirocinante e sottoscritto dal soggetto
promotore e dal soggetto ospitante (richieste intermedie e finale).
10) Controlli
Conformemente alla normativa di riferimento ed alle procedure adottate nellambito del POR FSE Lazio 2007
21033, e tenuto conto delle specificit delle misure realizzate nellambito del presente Avviso, ai fini della
verifica della regolarit delle attivit realizzate e delle domande di rimborso, sono previsti i seguenti controlli:
- controlli documentali volti ad accertare la conformit della domanda di rimborso e la regolarit della
realizzazione delle misure conformemente a quanto previsto dal presente Avviso e dalla normativa di
riferimento;
- verifica delleffettivo raggiungimento del risultato attraverso il controllo della documentazione di supporto
richiesta;
- verifiche in loco mirate a verificare leffettivo e regolare svolgimento dei percorsi di tirocinio su base
campionaria.
I soggetti promotori beneficiari del contributo pubblico previsto nellambito del presente Avviso, dovranno
dotarsi di un sistema contabile distinto o di unadeguata codificazione contabile, coerentemente con lo
schema di piano finanziario di cui alla Direttiva Regionale per lo svolgimento, la rendicontazione e il controllo
delle attivit cofinanziate con il Fondo Sociale Europeo e altri Fondi adottata con Determinazione B06163 del
17 settembre 2012, al fine di assicurare la trasparenza dei costi e la facilit dei controlli.
Tutta la documentazione di progetto, e in particolare la documentazione comprovante leffettivo svolgimento
delle attivit (ad esempio, timesheet, verbali degli incontri, questionari di gradimento e altra
documentazione), dovr essere conservata presso la sede del soggetto beneficiario per un periodo di 10
anni o termine superiore ai sensi dellart. 140 del Reg. (CE) 1303/2013 e successive modifiche e
integrazioni, e resa disponibile ai fini dei controlli di competenza dellAmministrazione e degli altri organismi
comunitari e nazionali preposti.
I registri in originale dei tirocini sono conservati, negli stessi termini sopra indicati, presso la sede del
soggetto ospitante.
Conformemente con quanto stabilito allart. 6 della convenzione tra il MLPS e la Regione Lazio, approvata con Determinazione
G06086 del 23 aprile 2014, nelle more di adozione del Sistema di gestione e controllo (di seguito, Si.Ge.Co) regionale 2014 2020, la
Regione utilizza il Si.Ge.Co gi in uso nellambito della programmazione 2007 2013.
15
I soggetti coinvolti nellattuazione delle misure sono tenuti a consentire lo svolgimento delle verifiche in loco
che gli organi di controllo comunitari, nazionali e regionali possono effettuare, anche senza preavviso, in
ogni fase dellattivit, nonch ad attivit concluse.
La Regione Lazio si riserva la facolt di chiedere al soggetto beneficiario ogni chiarimento e integrazione
necessaria ai fini del controllo; questi ultimi sono tenuti a rispondere nei termini e nei modi indicati
dallAmministrazione.
In presenza di irregolarit sono applicate le disposizioni previste dalla normativa di riferimento comunitaria,
nazionale e regionale di riferimento, nonch dal presente Avviso (cfr. paragrafo 11).
Provvedimento
Per quanto attiene ai casi di sospensione o revoca dellaccreditamento, si rimanda a quanto previsto allart.
14 della determinazione G11651/2014.
Per quanto attiene la regolarit amministrativa e finanziaria degli interventi, si rimanda a quanto stabilito
dalla determinazione B06163/2012.
Si rappresenta che i provvedimenti sopra indicati, a seconda delle irregolarit riscontrate, potranno anche
essere disposti cumulativamente (sospensione/revoca accreditamento e revoca totale/parziale del
finanziamento con blocco dellerogazione dei successivi rimborsi).
In tutti i casi in cui la Regione dovesse rilevare linosservanza di uno o pi obblighi posti a carico del
soggetto accreditato proceder, previa comunicazione, al blocco dei successivi rimborsi ed alla apertura di
apposito procedimento amministrativo di controllo come da determinazione B06163/2012 e, nei casi in cui i
rilievi dovessero riguardare attivit gi liquidate, al recupero degli importi indebitamente percepiti., anche
attraverso il meccanismo della compensazione.
12) Informazioni
Il presente avviso, i relativi allegati, il manuale operativo, la normativa e altra documentazione di riferimento
sono disponibili sul sito www.regione.lazio.it/garanziagiovani.
Inoltre, per informazioni sono disponibili i seguenti riferimenti in relazione alle diverse fasi di attuazione delle
misure:
garanziagiovani_programmazione@regione.lazio.it,
garanziagiovani_attuazione@regione.lazio.it,
garanziagiovani_controlli@regione.lazio.it,
garanziagiovani_monitoraggio@regione.lazio.it.
16
Soggetto ospitante: imprese, fondazioni, associazioni e studi professionali del Lazio (con sede operativa
nel Lazio), di cui allart. 4 della DGR 199/2013, presso cui viene realizzato il tirocinio, nel rispetto delle
disposizioni e dei limiti di cui alla stessa deliberazione. In particolare, pu attivare un tirocinio, il soggetto
che:
non ha effettuato licenziamenti, fatti salvi quelli per giusta causa e per giustificato motivo soggettivo, e
fatti salvi specifici accordi sindacali con le organizzazioni territoriali pi rappresentative, nei dodici mesi
precedenti lattivazione del tirocinio nella medesima sede operativa;
non ha in corso procedure di cassa integrazione guadagni, ordinaria, straordinaria o in deroga, per
attivit equivalenti a quelle del tirocinio nella medesima sede operativa;
non ha intrattenuto con il destinatario rapporti di lavoro nei 12 mesi precedenti lattivazione del
tirocinio;
rispetta i limiti numerici di cui allart. 7 della DGR 199/2013.
Inoltre, il soggetto ospitante non pu:
utilizzare il tirocinio per sostituire personale nei periodi di malattia, maternit o ferie e personale
assunto con contratto a termine;
ospitare, in qualit di tirocinanti, i lavoratori licenziati o dimessi dallo stesso nei dodici mesi precedenti
lattivazione del tirocinio.
17
CE
Commissione Europea
CPI
FSE
MLPS
NEET
OI
Organismo Intermedio
OMLS
PAR Lazio
PON
PON YEI
POR
SAP
UE
Unione Europea
UCS
YEI
decisione del Consiglio europeo, 8 febbraio 2013, con la quale si deciso di creare un'iniziativa a favore
dell'occupazione giovanile per un ammontare di 6.000 milioni di euro per il periodo 2014 - 2020 al fine di
sostenere le misure esposte nel pacchetto sull'occupazione giovanile del 5 dicembre 2012 e, in
particolare, per sostenere la garanzia per i giovani;
raccomandazione del Consiglio del 22 aprile 2013 pubblicata sulla GUE Serie C 120/2013 del 26 aprile
2013 delinea lo schema di opportunit per i giovani, promosso dalla Comunicazione della Commissione
COM (2013) 144, istituendo una garanzia per i giovani che invita gli Stati Membri a garantire ai giovani
con meno di 25 anni unofferta qualitativamente valida di lavoro, di proseguimento degli studi, di
apprendistato o di tirocinio o altra misura di formazione entro quattro mesi dallinizio della disoccupazione
o dalluscita dal sistema di istruzione formale;
regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato
sulla GUE del 20.12.2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul
Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul
Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo
regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e
la pesca e che abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato
sulla GUE del 20.12.2013 relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento (CE) n.
1081/2006 del Consiglio sostiene, in particolar modo il capo IV, Iniziativa a favore delloccupazione
giovanile;
regolamento (UE, EURATOM) N. 1311/2013 del Consiglio del 2 dicembre 2013 che stabilisce il quadro
finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020, in particolar modo lart. 15 che consente agli Stati
membri di anticipare fondi nel primo biennio di programmazione 2014 -2015 per la lotta alla
disoccupazione giovanile e il rafforzamento della ricerca;
18
decisione C (2014)4969 del 11 luglio 2014 di approvazione del PON Iniziativa Occupazione Giovani a
titolarit del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali;
vademecum per lammissibilit della spesa al FSE PO 2007 2013 del Ministero del lavoro e della
Previdenza Sociale approvato dal Tavolo Permanente FSE (Ministero del lavoro e Coordinamento
tecnico delle Regioni Commissione IX) il 27 febbraio 2008, dal Sottocomitato Risorse Umane il 9 luglio
2009 e integrato e modificato il 2 novembre 2010;
legge n. 196 del 24 giugno 1997 Norme in materia di promozione dell'occupazione";
legge n. 183 del 16 aprile 1987 in materia di Coordinamento delle politiche riguardanti l'appartenenza
dell'Italia alle Comunit europee e all'adeguamento dell'ordinamento interno agli atti normativi comunitari"
con la quale allarticolo 5 stato istituito il Fondo di Rotazione per lattuazione delle politiche comunitarie;
legge n. 236 del 19 luglio 1993 e s.m.i. in materia di Interventi urgenti a sostegno dell'occupazione con
la quale allarticolo 9 stato istituito il Fondo di rotazione per la Formazione Professionale e per laccesso
al Fondo Sociale Europeo;
decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e
mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30 e successive modifiche ed integrazioni;
decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al
secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell'articolo 2 della legge 28
marzo 2003, n. 53.
legge n. 92 del 28 giugno 2012 Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una
prospettiva di crescita;
decreto legge n. 76 del 28 giugno 2013, approvato con legge di conversione 9 agosto 2013, n. 99,
concernente Primi interventi urgenti per la promozione dell'occupazione, in particolare giovanile, della
coesione sociale, nonch in materia di Imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie
urgenti;
decreto legge 20 marzo 2014, n. 34 Disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell'occupazione e per la
semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese;
accordo di Partenariato, trasmesso in data 22 aprile 2014, che individua il Programma Operativo
Nazionale per lattuazione della Iniziativa Europea per lOccupazione dei Giovani (di seguito PON-YEI)
tra i Programmi Operativi Nazionali finanziati dal FSE;
accordo tra il Governo e le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante:
Linee guida in materia di tirocini del 24 gennaio 2013;
piano di attuazione italiano della Garanzia per i Giovani, inviato alla Commissione Europea il 23 dicembre
2013 e recepito dalla Commissione stessa, DG Occupazione, Affari sociali e Inclusione, con nota n.
ARES EMPL/E3/ MB/gc (2014);
decreto direttoriale n. D.D. 237\SegrD.G.\2014 del 4 aprile 2014, con cui sono state ripartite le risorse del
Piano di attuazione Italiano della Garanzia per i Giovani tra le Regioni e la Provincia Autonoma di
Trento;
il decreto del Direttore generale per le Politiche attive, i Servizi per il Lavoro e la Formazione del Ministero
del lavoro e delle Politiche sociali n. 1709\Segr. D.G.\2014 del 08/08/2014 concernente il Bonus
occupazionale del Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani, registrato dalla
Corte dei Conti italiana in data 18 settembre 2014 al n. 4164;
il decreto del Direttore generale per le Politiche attive, i Servizi per il Lavoro e la Formazione del Ministero
del lavoro e delle Politiche sociali n. 63\Segr. D.G.\2014 di rettifica al Decreto Direttoriale n. 1709\Segr.
D.G.\2014 del 08/08/2014 che rende retroattivo lincentivo bonus occupazionale alle assunzioni
effettuate dal primo maggio 2014, data dalla quale stato possibile per i giovani Neet registrarsi al
portale nazionale garanziagiovani.it;
il decreto del Direttore generale per le Politiche attive, i Servizi per il Lavoro e la Formazione del Ministero
del lavoro e delle Politiche sociali n. 11\Segr. D.G.\2015 di rettifica al Decreto Direttoriale n. 1709\Segr.
D.G.\2014 del 08/08/2014;
la deliberazione della Giunta regionale 3 febbraio 2012, n. 41 Disposizioni in materia di formazione
nellambito del contratto di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere;
deliberazione della Giunta regionale 11 settembre 2012, n. 452 Istituzione del repertorio regionale delle
competenze e dei profili formativi;
deliberazione della Giunta regionale 14 gennaio 2014, n. 17 Approvazione degli schemi di protocollo di
Intesa per l'apprendistato di alta formazione e ricerca a norma dell'art. 5 del d.lgs. 14 settembre 2011, n.
19
167 e s.m.i.;
deliberazione della Giunta regionale 18 luglio 2013, n. 199 Attuazione dellAccordo adottato dalla
Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano
del 24 gennaio 2013, in applicazione dellart. 1, comma 34, Legge 28 giungo 2012, n. 92 in ordine alla
regolamentazione dei tirocini. Revoca della DGR n. 151 del 13 marzo 2009;
deliberazione della Giunta regionale 15 aprile 2014, n. 198 Disciplina per laccreditamento e la
definizione dei servizi per il lavoro, generali e specialistici, della Regione Lazio anche in previsione del
piano regionale per lattuazione della Garanzia per i Giovani. Modifica dellallegato A della deliberazione
della Giunta Regionale, 9 gennaio 2014, n. 4. e smi;
deliberazione della Giunta regionale 23 aprile 2014, n. 223 Programma Nazionale per lattuazione della
Iniziativa Europea per lOccupazione dei Giovani - Approvazione del Piano di Attuazione regionale;
deliberazione della Giunta regionale, 6 maggio 2015, n. 202 Modifica della Deliberazione della Giunta
Regionale, 23 aprile 2014, n. 223 "Programma Nazionale per l'attuazione della Iniziativa Europea per
l'Occupazione dei Giovani - Approvazione del Piano di Attuazione regionale"
determinazione 17 settembre 2012, n. B06163 Direttiva Regionale per lo svolgimento, la rendicontazione
e il controllo delle attivit cofinanziate con il Fondo Sociale Europeo e altri Fondi Programmazione FSE
2007 2013;
determinazione 18 ottobre 2013, n. G00585 di approvazione del Documento descrittivo del Sistema di
gestione e Controllo dellOrganismo Intermedio Direzione regionale Lavoro POR FSE Lazio 2007
2013 Obiettivo Competitivit Regionale e Occupazione;
determinazione 29 novembre 2013, n. G03230 di approvazione del manuale delle procedure per
lattuazione degli interventi cofinanziati nellambito del POR Lazio FSE 2007 2013 dellOrganismo
Intermedio Direzione regionale Lavoro.
determinazione direttoriale 8 agosto 2014, n. G11651 Modifica della determinazione direttoriale 17 aprile
2014, n. G05903 Modalit operative della procedura di accreditamento dei soggetti pubblici e privati per i
servizi per il lavoro. deliberazione della Giunta Regionale 15 aprile 2014, n. 198 Disciplina per
l'accreditamento e la definizione dei servizi per il lavoro, generali e specialistici, della Regione Lazio
anche in previsione del piano regionale per l'attuazione della Garanzia per i Giovani. Modifica
dell'allegato A della deliberazione della Giunta Regionale, 9 gennaio 2014, n. 4 e dei relativi allegati;
determinazione direttoriale G03868 del 20 marzo 2015 Piano di attuazione regionale Garanzia per i
Giovani (PAR Lazio 2014 - 2015). Approvazione del Manuale operativo Garanzia Giovani;
convenzione tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Regione Lazio Programma Operativo
Nazionale per lattuazione dellIniziativa Europea per lOccupazione dei Giovani - PON YEI stipulata il 2
maggio 2014;
la convenzione stipulata tra Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Regione Lazio e INPS in data 8
dicembre 2014.
20
Allegato n. 1
Dichiarazione di accettazione delle condizioni di svolgimento del tirocinio
Io
sottoscritto/a
.............................................................................,
nato/a
a
.............................
il
.........................., residente a ..........................................................................., in ..................................... n.
.........................., C.A.P. ...................., Prov. ..............., domiciliato (se diverso dalla residenza) a
..........................................................................., in ..................................... n. .........................., C.A.P.
...................., Prov. ...............,
Tel.
Codice Fiscale
Consapevole delle sanzioni penali previste per il caso di dichiarazioni false o mendaci, cos come
stabilito dall'art. 76 del d.p.r. 445/2000, nonch della decadenza dei benefici eventualmente
conseguenti al provvedimento emanato sulla base di dichiarazioni non veritiere, ex art. 75 del
medesimo decreto del Presidente della Repubblica,
DICHIARO
di aver aderito al programma Garanzia Giovani della Regione Lazio e di aver sottoscritto con il CPI
competente un Patto di Servizio (e relativo PAI) che prevede la realizzazione di un percorso di tirocinio;
di aver preso visione del provvedimento attuativo per la realizzazione dei percorsi di tirocinio emanato dalla
Regione;
di accettare tutte le condizioni di svolgimento del percorso di tirocinio e di essere consapevole degli obblighi
e degli adempimenti di mia competenza;
di essere consapevole della natura e delle finalit del tirocinio e che lo stesso non configura un rapporto di
lavoro consistendo invece in unesperienza formativa;
di impegnarmi ai fini della realizzazione del percorso di tirocinio coerentemente con quanto previsto nel
progetto formativo;
di assicurare la corretta compilazione e firma del registro presenze ai fini della registrazione delle attivit e
delle ore di effettiva frequenza al percorso e la predisposizione del riepilogo mensile delle presenze da
presentare alla Regione ai fini del riconoscimento dellindennit;
di essere consapevole che, ai fini dellerogazione dellindennit mensile di tirocinio, richiesta la frequenza
DICHIARO INOLTRE
-
di non avere intrattenuto con il soggetto ospitante rapporti di lavoro nei 12 mesi precedenti alla data di
attivazione del percorso di tirocinio;
di non aver svolto altri percorsi di tirocinio presso lo stesso soggetto ospitante per il medesimo profilo
professionale;
di non essere percettore di ASPI o di altri ammortizzatori sociali;
(soltanto se persona con disabilit) di essere in possesso di certificato di invalidit rilasciato in data
__/__/___, da __________________, attestante la seguente condizione: indicare la tipologia di invalidit.
Dichiaro che il citato provvedimento si riferisce all'ultimo accertamento del grado di invalidit disposto
dall'amministrazione competente
(soltanto se persona svantaggiata) di essere nella condizione di svantaggio ai sensi della l. 381/91.
Allegato 3
Domanda di pagamento del soggetto promotore accreditato
Io
sottoscritto/a
...........................................................................................................................,
...........................................................,
il
........................................
residente
....................................................................................,
PROV
...................,
......................................................................................,
CAP
nel
nato/a
Comune
...............,
da residenza)
in
di
via
in PROV
legale
altro
soggetto
con
potere
di
firma
del
soggetto
accreditato.......................................................................................................con ID n. ...........................,
CHIEDO
Consapevole, in caso di dichiarazioni mendaci, della responsabilit penale ex art. 76 del d.p.r. 445/2000
e s.m.i. nonch della decadenza dal contributo concesso ex art. 75 del medesimo decreto del
Presidente della Repubblica,
DICHIARO CHE
la presente domanda di pagamento rispetta le condizioni definite dalla normativa comunitaria, nazionale e
regionale di riferimento, dallAvviso sopra richiamato e dal Manuale operativo, pubblicato sul sito web
regione.lazio.it/garanziagiovani, di cui ho preso atto;
i servizi erogati sono stati realizzati in conformit con la normativa comunitaria, nazionale e regionale di
riferimento, in particolare in materia di Fondo Sociale Europeo, lavoro, orientamento, formazione, ivi inclusi
i tirocini extra-curriculari, e accreditamento e nel rispetto di quanto stabilito dallAvviso pubblico sopra
richiamato e degli adempimenti previsti dalla Convenzione quadro;
i servizi erogati sono debitamente documentati secondo quanto previsto dalla normativa comunitaria,
nazionale e regionale di riferimento, con specifico riferimento alle ore erogate e ai risultati conseguiti, e che
la
relativa
documentazione
conservata
in
originale
presso:;
-
il personale impiegato per la realizzazione delle attivit in possesso, per curriculum vitae, di adeguate
esperienze professionali secondo quanto stabilito dalla regolazione regionale in materia di accreditamento
dei servizi per il lavoro e/o per la formazione (se del caso);
le spese sostenute per la realizzazione di dette attivit sono registrate in un sistema contabile distinto e
correttamente imputate alle corrispondenti voci di costo, coerentemente con lo schema di piano finanziario
di cui alla Direttiva regionale per lo svolgimento, la rendicontazione e il controllo delle attivit cofinanziate
con il Fondo Sociale Europeo e altri Fondi adottata con determinazione B06163 del 17 settembre 2012;
le informazioni in merito al cofinanziamento del FSE nellambito della Garanzia Giovani sono state
adeguatamente diffuse nel rispetto delle disposizioni comunitarie, nazionali e regionali in materia di
informazione e pubblicit;
i costi relativi alle attivit realizzate non sono oggetto di ulteriori contributi o altre sovvenzioni, nel rispetto
del divieto di cumulo dei finanziamenti di cui allart. 9 della Convenzione quadro.
Luogo e data,..
Firma
Legale Rappresentante o altro soggetto
con poteri di firma (*)
(*) In caso di altro soggetto munito di poteri di firma, allegare atto di delega o altro documento comprovante i poteri di firma
Allegato 4
Richiesta di erogazione dellindennit mensile
Io
sottoscritto/a
.............................................................................,
nato/a
.............................
il
in
.....................................
n.
..........................,
C.A.P.
...................., Prov. ..............., in qualit di tirocinante presso il soggetto ospitante (indicare la denominazione
del soggetto ospitante) ai sensi della Convenzione di tirocinio n. (indicare il numero identificativo della
convenzione), progetto formativo n. (indicare il numero identificativo del progetto formativo),
CHIEDO
lerogazione delle indennit mensili afferenti al periodo bimestrale dal .. al.per un importo
complessivo pari a 1000 euro lordi.
Consapevole delle sanzioni penali previste per il caso di dichiarazioni false o mendaci, cos come
stabilito dall'art. 76 del d.p.r. 445/2000, nonch della decadenza dei benefici eventualmente
conseguenti al provvedimento emanato sulla base di dichiarazioni non veritiere, ex art. 75 del
medesimo decreto del Presidente della Repubblica.
DICHIARO
di aver regolarmente frequentato il percorso di tirocinio per un numero di ore pari a (indicare il numero di
ore di effettiva frequenza del periodo), nel rispetto del requisito minimo richiesto di frequenza pari almeno al
70% del monte ore previsto per ciascuna mensilit, come di seguito indicato:
di aver assicurato la corretta compilazione e firma del registro presenze ai fini della registrazione delle
attivit e delle ore di effettiva frequenza al percorso e di aver compilato, in coerenza con tale registro, il
riepilogo mensile delle presenze in allegato alla presente richiesta, debitamente firmato e sottoscritto dal
soggetto ospitante e dal soggetto promotore;
di avere ad oggi ricevuto pagamenti per un importo complessivo pari a (indicare limporto percepito) euro
afferenti al/i bimestre/i (indicare il/i bimestre/i di riferimento);
di conservare agli atti la documentazione relativa alla realizzazione del percorso di tirocinio, coerentemente
con quanto previsto dallAvviso, e di renderla disponibile per eventuali controlli o in caso di richiesta da
parte dellAmministrazione.
Data e luogo
Mese
Progetto formativo n.
Convenzione n.
11
13
14
15
Soggetto promotore
12
16
10
17
Giorni mese
18
19
20
21
22
25
26
Soggetto ospitante
24
27
28
23
29
30
31
Allegato 4b
Richiesta di erogazione dellindennit mensile (saldo)
Io
sottoscritto/a
.............................................................................,
nato/a
.............................
il
in
.....................................
n.
..........................,
C.A.P.
...................., Prov. ..............., in qualit di tirocinante presso il soggetto ospitante (indicare la denominazione
del soggetto ospitante) ai sensi della Convenzione di tirocinio n. (indicare il numero identificativo della
convenzione), progetto formativo n. (indicare il numero identificativo del progetto formativo),
CHIEDO
lerogazione delle indennit mensili afferenti allultimo bimestre relativo al periodo dal .. al.per un
importo complessivo pari a 1000 euro lordi;
oppure
Consapevole delle sanzioni penali previste per il caso di dichiarazioni false o mendaci, cos come
stabilito dall'art. 76 del d.p.r. 445/2000, nonch della decadenza dei benefici eventualmente
conseguenti al provvedimento emanato sulla base di dichiarazioni non veritiere, ex art. 75 del
medesimo decreto del Presidente della Repubblica.
DICHIARO
di aver regolarmente frequentato il percorso di tirocinio per un numero di ore pari a (indicare il numero di
ore di effettiva frequenza del periodo), nel rispetto del requisito minimo richiesto di frequenza pari almeno al
70% del monte ore previsto per ciascuna mensilit, come di seguito indicato:
di aver assicurato la corretta compilazione e firma del registro presenze ai fini della registrazione delle
attivit e delle ore di effettiva frequenza al percorso e di aver compilato, in coerenza con tale registro, il
riepilogo mensile delle presenze in allegato alla presente richiesta, debitamente firmato e sottoscritto dal
soggetto ospitante e dal soggetto promotore;
di avere ad oggi ricevuto pagamenti per un importo complessivo pari a (indicare limporto percepito) euro
afferenti al/i bimestre/i (indicare il/i bimestre/i di riferimento);
di conservare agli atti la documentazione relativa alla realizzazione del percorso di tirocinio, coerentemente
con quanto previsto dallAvviso, e di renderla disponibile per eventuali controlli o in caso di richiesta da
parte dellAmministrazione.
Regione Lazio
DIREZIONE POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E
SPORT
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 29 maggio 2015, n. G06640
D.G.R. del 30 dicembre 2014, n. 945: "Modifica della deliberazione di Giunta regionale n.658/2014:
"Pacchetto famiglia 2014: misure a sostegno delle famiglie del Lazio.". Approvazione linee guida.
OGGETTO:
SU PROPOSTA
VISTA
VISTA
VISTO
VISTA
VISTA
VISTO
VISTI
VISTO
VISTO
DATO ATTO
VISTA
VISTA
VISTA
VISTA
VISTA
VISTA
la legge del 8 novembre 2000, n. 328: Legge quadro per la realizzazione del
sistema integrato di interventi e servizi sociali;
VISTA
VISTA
la legge regionale del 16 giugno 1980, n. 59: Norme sugli asili nido, e
successive modificazioni e integrazioni;
VISTA
VISTA
CONSIDERATO
VISTA
RITENUTO
DETERMINA
La presente determinazione dirigenziale sar pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio
e sul sito regionale www.socialelazio.it .
IL DIRETTORE
(Nereo Zamaro)
Sommario
1. Premessa
2. Obiettivi da Perseguire
3. Azioni da Sviluppare
4. Risorse assegnate e loro ripartizione
5. Requisiti di partecipazione ai bandi e/o avvisi;
6. Criteri di selezione dei progetti;
7. Criteri di valutazione delle attivit svolte;
8. Tempi e modalit di pagamento dei contributi;
9. Criteri dindividuazione dei progetti sperimentali;
10. Tempi di realizzazione degli Interventi e relativi cronoprogrammi.
11. Rapporti di collaborazione con La Regione Lazio
12. Rendicontazione della spesa
PREMESSA
La Regione Lazio con DGR n.658/2014 ha pubblicato il c.d. Pacchetto Famiglia 2014 con il quale
ha avviato una serie di misure a sostegno delle famiglie.
Con il Pacchetto Famiglia 2014 sono state individuate tre azioni cardine corrispondenti ad
altrettanti obiettivi strategici e precisamente:
1) Valorizzazione delle famiglie come risorse-nodi della comunit;
2) Sostegno ai nuclei familiari pi fragili;
3) Sviluppo dei servizi per la prima infanzia.
La Regione Lazio con DGR n. 945/2014, al fine di gestire unitariamente una parte degli interventi
individuati con il Pacchetto famiglia 2014, ha individuato quale soggetto attuatore lIPAB Asilo
Savoia. In particolare lEnte cos individuato dovr occuparsi della realizzazione di seguenti
interventi:
2.1) Bando per il finanziamento di progetti proposti dal terzo settore;
2.2) Gestione di progetti sperimentali regionali;
3.2) Bando per il finanziamento di nidi aziendali;
3.3) Bando per il finanziamento di progetti di miglioramento della qualit dei nidi Comunali.
Con la determinazione dirigenziale del 31 dicembre 2014, n.G19290 sono state impegnante in
favore dellIPAB "Asilo di Savoia" le risorse necessarie alla realizzazione dellopera.
2
OBIETTIVI DA PERSEGUIRE
Con liniziativa di cui alla DGR n. 658/2014 la Regione Lazio intende perseguire i seguenti obiettivi:
Con riferimento al sostegno ai nuclei familiari fragili: lobiettivo specifico di questa misura quello
di poter mappare progetti e servizi per la famiglia vulnerabile presenti sul territorio, valorizzarne
la qualit e il potenziale arricchimento per il welfare comunitario dei diversi territori, e individuare
quali migliori prassi possano essere proposte e replicate su altri territori.
Trattandosi di una misura una tantum, saranno preferibilmente potenziati i progetti e i servizi
esistenti, tramite azioni integrative e di miglioramento. A titolo esemplificativo, potranno essere
finanziate attivit integrative proposte da case famiglia, comunit e strutture in genere, anche
diurne, di accoglienza per minori, mamme con bambini, pap separati, ecc.. Progetti di supporto
alla genitorialit, alla mediazione familiare, alla tutela delle famiglie in genere, home visiting ecc.
Con riferimento allo sviluppo dei servizi educativi per la prima infanzia, la Regione Lazio intende
proseguire nello sviluppo della rete di servizi esistenti sul territorio, da un lato incentivando
lapertura di strutture presso i luoghi di lavoro, dando slancio al c.d. welfare aziendale, dallaltro
cercando di migliorare lofferta qualitativa dei servizi esistenti.
AZIONI DA SVILUPPARE
1- Con riferimento al sostegno ai nuclei familiari fragili, i progetti dovranno riguardare le aree di
intervento indicate, e coerenti con le seguenti azioni:
1A. Progettualit proposte da strutture o servizi orientati allaccoglienza e allassistenza di minori e
nuclei famigliari fragili:
1A.1 progetti di miglioramento e potenziamento del servizio per: case famiglie e
comunit alloggio, centri per semi autonomia, progetti di cohousing, strutture diurne e
residenziali di accoglienza di nuclei familiari vulnerabili;
1A.2 progetti di miglioramento relativi alla inclusione sociale, allassistenza e
allempowerment dei nuclei famigliari pi vulnerabili: ad esempio mamme sole con
bambini, famiglie con minori rese vulnerabili da particolari condizioni di disagio o
esclusione (carcere, dipendenze, violenza, separazioni, ecc.);
Saranno considerati prioritari i progetti che intervengano sulla rimozione della cause di
vulnerabilit dei singoli nuclei familiari, e favoriscano il superamento delle cause di
allontanamento dei minori o ne prevengano il manifestarsi.
Il tutto come meglio precisato allallegato sub A contenente lo schema di avviso pubblico per la
concessione e lerogazione a soggetti del terzo settore di contributi per la realizzazione di
interventi finalizzati al sostegno ai nuclei familiari pi fragili.
2- Con riferimento allo sviluppo dei servizi educativi per la prima infanzia le azioni riguardano
essenzialmente due filoni dintervento e precisamente:
2A. Bando per il finanziamento di nidi aziendali: riservato alle sole imprese private, sar prestata
particolare cura nellindividuazione delle aziende che saranno in grado di garantire effettivamente
lapertura e, soprattutto, il mantenimento nel tempo del servizio dellasilo nido da offrire ai propri
dipendenti e che siano in grado di aprire il servizio al territorio.
Il tutto dovr avvenire secondo i requisiti individuati nellallegato B contenente lo schema di
avviso pubblico per la richiesta di contributi regionali a sostegno degli interventi per la
"realizzazione di nuovi posti bimbo in Asili Nido Aziendali";
2B. Bando per il finanziamento di progetti di miglioramento della qualit dei nidi Comunali:
Attraverso un bando, i Comuni potranno presentare progetti di miglioria delle strutture, degli
arredi e dei corredi strumentali, in un ottica rivolta alla qualit ambientale e alla qualit del
servizio riservato al bimbo.
I progetti potranno ad esempio concernere lacquisto di attrezzature specifiche per i bambini,
lammodernamento degli spazi- gioco o dei servizi, migliorare la tenuta termica dei locali in ottica
di risparmi energetico, piccole opere di manutenzione ecc.
Per il miglioramento del servizio i progetti potranno ad esempio riguardare il potenziamento delle
attivit o la integrazione di professionalit specifiche anche attraverso lacquisizione di nuovo
know how e nuove tecniche , ecc.
Il tutto dovr avvenire secondo i requisiti individuati nellallegato C contenente lo schema di
avviso pubblico per la richiesta di contributi regionali a sostegno degli interventi per il
miglioramento della qualit dei nidi Comunali.
Per quanto riguarda i progetti sperimentali regionali (2.2), saranno individuati e approvati dalla
Regione Lazio con successivi specifici atti.
RENDE NOTO
Che la Regione Lazio Direzione Regionale Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport - Area
Sostegno alla Famiglia e ai Minori intende contrastare lesclusione sociale, in particolare delle
famiglie con minori, che sono state rese dalla congiuntura economica pi fragili e vulnerabili,
attraverso progetti innovativi e di miglioramento dei servizi
pertanto,
INVITA
I soggetti del terzo settore indicati al punto II.1) del presente avviso a far pervenire entro il xx xx
xxxx a presentare le candidature di progetti di miglioramento ed innovativi secondo le modalit
indicate nei successivi articoli.
11
13
pubblicati
su
Per le relazioni da inviare, lIPAB provveder ad inviare un format omogeneo delle informazioni
necessarie, allo scopo di rendere fruibili e pubblicabili in modo omogeneo gli esiti di tutti i progetti
attivati.
Anche la rendicontazione dovr essere predisposta secondo un modello che sar predisposto ed
inviato successivamente al fine di rendere possibile il benchmark dei risultati attesi e realizzati dai
diversi progetti.
14
Il Direttore
15
Formulario Allegato 1
1. Dati sul soggetto richiedente
- Denominazione______________
- Data costituzione______________
- Codice Fiscale_________________
- P.IVA_______________________ (se in possesso)
- Indirizzo Sede__________________________CAP
- Comune_________________Provincia___________Paese_______
- Telefono______________________Fax
- Sito web____________________e-mail
- Indirizzo Sede/Struttura oggetto dellintevento_____________________________CAP _________
- Comune_________________Provincia___________Paese_______
- Codice Ateco 2007_______________ (se in possesso)
- Descrizione________________________________ (se in possesso)
- Legale Rappresentante________________________
- Codice Fiscale del Legale Rappresentante_________________
2. Progetto
Titolo del Progetto:_________________________
Durata del Progetto (mesi):________________
Descrizione sintetica :
16
Importo in euro
Tipologia di costo
sul
costo
complessi
vo
del
progetto
A. Risorse umane
effettivamente impiegate
per la realizzazione del
progetto
1. Risorse
umane
interne
(ad
umane
esterne
(ad
C. Altre spese
direttamente
imputabili alla
realizzazione
del progetto
4.
5.
Cancelleria e stampati
6.
Assicurazione
7.
8. Pubblicit
9. Progettazione
17
%
%
%
%
%
%
%
- ALLEGATO B -
18
Sommario
19
20
progetti proposti e valutati idonei, saranno riportati in fondo alla graduatoria per un possibile
scorrimento.
II.2) Territorio competente
Strutture operative e/o amministrative ricadenti all'interno del territorio della Regione Lazio.
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22
delle domande depositate presso i magazzini dei vettori stessi perch pervenute fuori orario
di apertura dei propri uffici, ritenendo non ammissibile, ai fini della partecipazione alla gara, il
solo tagliando di avviso lasciato dal corriere e/o postino.
La candidatura dovr pervenire, in busta chiusa, sigillata con ceralacca o nastro adesivo e
controfirmata sui lembi naturali di chiusura dal Legale rappresentante dellofferente.
Tale busta dovr recare, pena lesclusione, lindicazione del mittente completa dellindirizzo,
del recapito telefonico, del recapito fax e del recapito e-mail PEC oltre alla dicitura: Avviso
pubblico per la concessione di contributi regionali a sostegno degli interventi di realizzazione
di nuovi posti bimbo in Asili Nido Aziendali.
Il plico dovr contenere, due altre singole buste chiuse, contrassegnate come di seguito
indicato, racchiudenti:
I. nella busta contrassegnata A DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA: la
documentazione richiesta al successivo punto III.2 del presente avviso;
II. nella busta contrassegnata B DOCUMENTAZIONE TECNICA: la documentazione richiesta
al successivo punto III.3 del presente avviso.
Dovr essere predisposto, da parte dellEnte Finanziatore, un fac-simile di domanda contraddistinto dalla dicitura
Allegato 1 con campi compilabili da parte del soggetto proponente, nel quale saranno contenute tutte le informazioni
utili e necessarie alla creazione di una anagrafica di progetto.
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f.
La Scheda Progetto, contraddistinta dalla dicitura Allegato 2, costituisce una check-list di controllo sia per il
soggetto proponente e sia per la commissione valutatrice e dovr contenere le seguenti informazioni minime: dati
identificativi del soggetto, numero di posti bimbo, dati del progetto (tipologia di intervento ai sensi del DPR n.380/2001
art.3 comma 1), elenco documentazione amministrativa allegata alla domanda e contenuta nella busta A, elenco
documentazione tecnica, elenco eventuale documentazione specialistica ed ogni altra informazione ritenuta utile al fine
di attribuire correttamente il punteggio disponibile riducendo al minimo il rischio interpretativo delle informazioni
contenute negli elaborati presentati.
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4. Elenco degli eventuali vincoli presenti ed estratto delle tavole di P.R.G. dalle quali si
possano evincere i vincoli (ambientale, idro-geologico, etc);
5. Le autorizzazioni, i nulla-osta e i pareri necessari e quelli gi ottenuti;
6. Relazione illustrativa delle funzioni e delle caratteristiche organizzative e gestionali del
servizio che descriva in particolare:
- Descrizione del contesto locale e territoriale di riferimento, della Azienda e delle sue
interazioni a livello locale e/o intercomunale;
- Identificazione dei destinatari, con lindicazione dei dati relativi ai dipendenti
beneficiari, allorario di lavoro, allesigenza del servizio di Asilo Nido sul luogo di lavoro;
- Analisi della situazione degli asili nido comunali presenti sul territorio e la domanda di
inserimento dei bambini negli asili nido, nel caso di intesa con il Comune/i,;
- Lattivit che si intende svolgere ed i servizi che offrir la struttura;
- Il numero dei posti bimbo che verranno creati e quelli gi presenti;
- Le modalit di gestione del nido: diretta o in affidamento a soggetto terzo (cooperativa
o altro) e/o leventuale assunzione di personale specializzato secondo normativa
vigente;
- La data presunta di avvio del servizio di asilo nido;
- Il costo sostenuto dalle famiglie dei dipendenti aziendali, delle liste comunali e da
famiglie esterne.
7. Progetto di sostenibilit finanziaria del progetto e della successiva gestione del servizio
nel tempo;
8. I soggetti proponenti posso inoltre produrre la seguente documentazione specialistica
integrativa relativa agli aspetti migliorativi ed innovativi della struttura oggetto di
richiesta di finanziamento, che possano meglio potenziare il progetto in riferimento alle
classi di valutazione di cui alla Sezione IV, di seguito indicate in maniera non esaustiva:
-eventuale progetto di utilizzo di energie rinnovabili;
-eventuale piano di gestione e/o di reinvestimento dei risparmi derivanti dallutilizzo di
energie rinnovabili o risparmi energetici in attivit e/o progetti da realizzare allinterno
dellAsilo Nido Aziendale;
-eventuale progetto di miglioramento della qualit del servizio, in riferimento alla
conciliazione dell'esigenza lavorativa della famiglia con l'orario di apertura del servizio
asilo nido;
-eventuale progetto di miglioramento della classe energetica.
In questo caso necessario allegare la seguente documentazioni minima:
-certificazione energetica delledificio ante e post-operam;
-breve relazione esplicativa degli interventi e tecnologie che si prevede di utilizzare per
raggiungere il miglioramento energetico.
-eventuale progetto di miglioramento della qualit ambientale, in riferimento
all'organizzazione degli spazi, dei laboratori, ecc.;
Tutta la documentazione tecnica presentata dovr essere digitalizzata su idoneo supporto
informatico (CD ROM o DVD) in formato pdf e/o jpg e/o dwg (AutoCAD).
27
LEnte Finanziatore nominer una commissione valutatrice con atto formale successivamente
alla suddetta data.
La Commissione si riserver di effettuare le successive sedute nella medesima giornata o
altrimenti di rinviarle in data successiva, dandone comunicazione scritta a mezzo fax o mail
PEC ai partecipanti.
Tutte le comunicazioni saranno pubblicate anche sul sito web dellEnte Finanziatore e sul
portale .
IV.2) Criteri di selezione
Le modalit di selezione prevedono tre distinte fasi: ricevibilit, ammissibilit e valutazione.
Le attivit di istruttoria tecnico-amministrativa nelle tre fasi sopraindicate sar effettuata da
unapposita Commissione valutatrice che verr istituita con un atto formale dellEnte
Finanziatore dopo la scadenza dei termini di presentazione della domanda di cui alla Sezione
III.1.
Alle domande pervenute entro il termine stabilito, e giudicate ammesse, verr assegnato uno
specifico numero di codice univoco prima dellavvio delle attivit di selezione delle proposte di
intervento.
La Commissione, in prima seduta, procede innanzitutto alla verifica della ricevibilit dei plichi
secondo lart.10 dellavviso, quindi passa alla fase di verifica di ammissibilit secondo quanto
disposto dallart.11, scartando quelle non ammissibili, e infine alla valutazione delle proposte,
in seduta riservata, cos come indicato al seguente comma.
La graduatoria sar redatta mediante lapplicazione dei criteri di valutazione di seguito
esplicitati ed indicher al primo posto l'intervento prioritario e a seguire gli altri in ordine
decrescente. La selezione viene svolta tra i candidati che dimostrano di possedere i requisiti di
ammissione richiesti nella Sezione II.1 del presente avviso.
In caso di candidature valutate con punteggio identico, si dar precedenza alle domande dove
maggiore la popolazione 0-3 anni presente nel territorio comunale.
Per le domande a rilevanza intercomunale verr eseguita la media dei valori in funzione dei
Comuni associati.
La procedura di valutazione delle candidature, ritenute ammissibili, prevede lattribuzione di
un punteggio massimo di 100 punti, cos suddivisi:
A) Grado di copertura della domanda rilevata sul territorio: (max 22/100 punti)
A1.) Domanda potenziale di servizi per lasilo nido e servizi integrativi (popolazione 0-3
anni) non soddisfatta da altri soggetti (pubblici e/o privati), misurata in valore assoluto
(max 6 PUNTI):
da 0 a 6 punti, ripartito su tutti i valori presentati.
A2.) Carenza di offerta (pubblica e/o privata) di asili nido o di servizi integrativi nel
territorio del singolo comune o dei comuni associati, con popolazione minima di 60
bambini (0-3anni) (max 6 PUNTI):
0 punti = per presenza di offerta di asili nido;
29
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C5.) Esperienze pregresse del/dei soggetti gestori del servizio di asilo nido nel campo degli
interventi a favore dellinfanzia (max 5 PUNTI):
da 0 a 5 punti = su valutazione della Commissione.
Ai fini dellammissione della proposta tra quelle giudicate ammissibili, stata fissata la soglia
minima di punteggio di 45 punti per ogni singola proposta progettuale presentata.
nel giorno stabilito per lapertura delle candidature, la Commissione procede in seduta
pubblica allesame della documentazione, verificando il contenuto della busta, e
procede alla valutazione della sussistenza dei requisiti richiesti, ed in caso negativo
provvede ad escludere la candidatura dalla selezione;
2. successivamente, la Commissione, in seduta privata, valuta la documentazione,
assegnando i relativi punteggi;
3. da ultimo, la Commissione, in seduta pubblica, render noto ai candidati presenti la
sommatoria dei punteggi assegnati e la relativa graduatoria provvisoria.
La priorit di finanziamento sar data al Concorrente che avr ottenuto, sommando i punteggi
di cui alle lettere A) e B) del punto IV.2), il punteggio complessivo pi elevato. In caso di parit,
si dar precedenza alle domande dove maggiore la popolazione 0-3 anni presente nel
territorio comunale.
La Commissione pu richiedere integrazione della documentazione presentata e/o eseguire
sopralluoghi specifici.
Tutte le operazioni eseguite dalla Commissione vengono descritte in apposito verbale, tenuto
secondo la progressione cronologica delle operazioni. Il verbale verr firmato, alla sua
chiusura, da tutti i componenti della Commissione e verr conservato agli atti di questa
Amministrazione. Al verbale verranno allegati tutti i documenti della selezione, siglati dal
Presidente.
Alle sedute pubbliche potr presenziare il Rappresentante Legale candidato, ovvero un suo
delegato munito di delega scritta, di fotocopia del documento di riconoscimento del
delegante e di idoneo documento di riconoscimento.
Lespletamento delle fasi della procedura di cui ai predetti punti 1, 2 e 3 viene avviato nellora
e nel giorno stabiliti nella Sezione IV.1 del presente avviso, e pu svolgersi in una o pi
sessioni a discrezione della Commissione, potendo la stessa decidere di sospendere
qualunque sessione e rinviarla ad altra data, dandone immediata comunicazione ai
Concorrenti mediante nota fax/PEC o altro mezzo di notifica valido.
La struttura.., di cui al punto I.1, pu richiede ai Canditati di comprovare il possesso dei
requisiti dichiarati entro dieci giorni dalla redazione della graduatoria, nel caso in cui questi
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32
di fatti, circostanze o requisiti per i quali sono prodotte, oppure non sottoscritte dal
soggetto competente, per le quali non sia possibile l'integrazione documentale;
b.2) relative a tipologie di intervento e di spesa non conformi a quanto indicato nell'articolo
6;
b.3) interventi il cui livello di progettazione sia inferiore a quello preliminare, secondo
quanto definito dallart.17 del D.P.R. 5 ottobre 2010 n.207.
Il mancato rispetto delle condizioni del presente AVVISO pubblico, in qualunque fase del
procedimento, comporter la revoca totale del contributo assegnato.
SEZIONE V: INFORMAZIONI COMPLEMENTARI
V.1) Altre disposizioni
LIPAB proceder alle verifiche preliminari e finali, rilevando inoltre periodicamente i dati di
monitoraggio finanziario, fisico e procedurale relativi agli interventi finanziati.
Gli interventi oggetto di contributo nel presente bando devono essere mantenuti per le
finalit per le quali stato concesso il contributo medesimo fino alla decorrenza del decimo
anno di validit, senza subire modifiche sostanziali che ne alterino la natura o le modalit di
esecuzione, o che procurino un vantaggio indebito a unimpresa o a un ente pubblico e
risultanti da un cambiamento nella natura della propriet di uninfrastruttura o dalla
cessazione di unattivit produttiva.
Le scadenze di cui al precedente comma 2 potranno essere derogate, comunque non prima
che siano trascorsi cinque anni dal completamento delle opere e/o delle forniture, previa
autorizzazione della Direzione Regionale competente in materia di politiche sociali e famiglia
rilasciata dietro motivata richiesta del soggetto beneficiario, che ne rimane comunque in
possesso, e soltanto per utilizzazioni coerenti con gli obiettivi del presente bando e con la
normativa regionale vigente in materia di politiche sociali.
LIPAB si riserva la facolt:
- di procedere nel contributo anche in presenza di una sola domanda valida;
- di non procedere nel contributo nel caso in cui nessuna delle domande presentate venga
ritenuta idonea o congrua in applicazione dei criteri del presente avviso;
- di eseguire sopralluoghi alle strutture inserite in graduatoria, prima di procedere
all'erogazione del contributo e durante tutte le fasi della procedura amministrativa;
- di procedere nell'assegnazione del contributo in ordine alla graduatoria definitiva
determinata fino al raggiungimento delle risorse disponibili;
- di mantenere aperta la graduatoria definitiva per 36 mesi, per l'assegnazione di nuovi
contributi con nuove risorse finanziarie successive.
LIPAB, senza incorrere in alcuna responsabilit nei confronti dei candidati, si riserva in ogni
momento, a suo insindacabile giudizio, la facolt di sospendere e/o annullare la procedura di
selezione per circostanze sopravvenute e/o per propria decisione discrezionale ed
insindacabile.
LIPAB si riserva, altres, la facolt di non procedere per ragioni di pubblico interesse.
33
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- ALLEGATO C -
36
Sommario
SEZIONE I: riferimenti dellente finanziatore................................................................................... 38
SEZIONE II: notizie generali sul contributo ...................................................................................... 38
II.1) Soggetti che possono presentare la domanda: ....................................................................... 38
II.2) Territorio competente ............................................................................................................. 38
II.3) Finalit dell'intervento ............................................................................................................ 38
II.4) Modalit di erogazione del contributo.................................................................................... 39
II.5) Data prevista per lavvio delle procedure di aggiudicazione e durata: ................................... 39
II.6) Oneri a carico del Comune: ..................................................................................................... 39
II.7) Normativa di riferimento:........................................................................................................ 39
SEZIONE III: presentazione della candidatura ................................................................................. 40
III.1) Modalit di presentazione della candidatura: ....................................................................... 40
III.2) Busta A Documentazione Amministrativa" ....................................................................... 41
III.3) Busta B Documentazione Tecnica" .................................................................................... 42
III.4) Spese ammissibili:................................................................................................................... 43
III.5) Spese NON ammissibili: .......................................................................................................... 43
SEZIONE IV: procedura di selezione ................................................................................................ 43
IV.1) Modalit di apertura delle candidature: ............................................................................... 43
IV.2) Criteri di selezione: ................................................................................................................ 44
IV.3) Modalit di espletamento della procedura di gara............................................................... 45
IV.4) Criteri di esclusione: ............................................................................................................... 46
IV.5) Informazioni complementari:................................................................................................ 47
37
Legge Regionale 16 giugno 1980, n.59 recante Norme sugli asili nido e ss.mm.ii.;
L.R. 9 settembre 1996, n.38: Riordino, programmazione e gestione degli interventi e dei
servizi socio-assistenziali nel Lazio e successive modifiche;
L.R. 6 agosto 1999, n.14: Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la
realizzazione del decentramento amministrativo e successive modificazioni;
D.G.R. 23 novembre 2007, n.937: Articolo 1, commi 1250, 1251, 1259 e 1260 della legge
27 dicembre 2006, n.296 (legge finanziaria 2007). Approvazione delle linee programmatiche
per la sperimentazione di interventi per le famiglie e per lo sviluppo del sistema territoriale
dei servizi socioeducativi per la prima infanzia;
Deliberazione della Giunta Regionale 23 dicembre 2004, n.1305 concernente
Autorizzazione allapertura ed al funzionamento delle strutture a ciclo residenziale e
semiresidenziale che prestano servizi socio-assistenziali. Requisiti strutturali e organizzativi
integrativi rispetto ai requisiti previsti dallarticolo 11 della L.R. n.41/2003;
Deliberazione della Giunta Regionale 23 giugno 1998, n.2699 concernente Primi
adempimenti relativi agli indirizzi ed alle direttive nei confronti degli enti locali per
lesercizio delle funzioni conferite ai sensi delle leggi regionali 5 marzo 1997, nn.4 e 5 in
materia di assistenza sociale;
Deliberazione della Giunta Regionale 27 marzo 2001, n.424 recante Normativa barriere
architettoniche, verifiche ed autorizzazioni. Linee guida.;
D.G.R. 18 luglio 2013, n.203: " Attuazione dellintesa sancita il 19 aprile 2012, in Conferenza
Unificata, per il riparto delle risorse da destinare al finanziamento di servizi socio-educativi
per la prima infanzia e azioni in favore degli anziani e della famiglia. Approvazione schema
di Accordo tra la Regione Lazio e il Dipartimento per le politiche della famiglia della
P.C.D.M. Ripartizione delle risorse assegnate, pari ad 3.870.000,00, fra le diverse aree di
intervento.";
D.G.R. 07 ottobre 2014, n. 658: "Pacchetto famiglia 2014: misure a sostegno delle famiglie
del Lazio". - misura 3.1 Sviluppo dei servizi per la prima infanzia: Start up nuovi nidi
Comunali".
Normativa Comunale attuativa.
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delle domande depositate presso i magazzini dei vettori stessi perch pervenute fuori orario
di apertura dei propri uffici, ritenendo non ammissibile, ai fini della partecipazione alla gara, il
solo tagliando di avviso lasciato dal corriere e/o postino.
La candidatura dovr pervenire, in busta chiusa.
Tale busta dovr recare, pena lesclusione, lindicazione del mittente, completa del recapito
postale, del recapito telefonico e del recapito fax oltre alla dicitura: CANDIDATURA PER
L'INDIVIDUAZIONE DI ASILI NIDO COMUNALI SU CUI INTERVENIRE PER MIGLIORARNE LA
QUALITA' AMBIENTALE E IL SERVIZIO.
Il plico dovr contenere, due altre singole buste chiuse, contrassegnate come di seguito
indicato, racchiudenti:
I. nella busta contrassegnata A DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA: la
documentazione richiesta al successivo punto III.2 del presente avviso;
II. nella busta contrassegnata B DOCUMENTAZIONE TECNICA: la documentazione richiesta
al successivo punto III.3 del presente avviso.
Nel caso di presentazione della domanda tramite mail PEC, nell'oggetto dovr essere riportata
la seguente dicitura: "domanda di contributo Qualit Asili Nido Comunali 2014".
Far fede esclusivamente la data e lora di ricezione della mail PEC.
Tutta la documentazione richiesta dovr essere firmata in originale e scannerizzata in formato
PDF.
Documentazione
Amministrativa
dovr
contenere
la
seguente
Dovr essere predisposto, da parte dellEnte Finanziatore, un fac-simile di domanda contraddistinto dalla dicitura
Allegato 1 con campi compilabili da parte del soggetto proponente, nel quale saranno contenute tutte le informazioni
utili e necessarie alla creazione di una anagrafica di progetto.
41
La Scheda Progetto, contraddistinta dalla dicitura Allegato 2, costituisce una check-list di controllo sia per il
soggetto proponente e sia per la commissione valutatrice e dovr contenere le seguenti informazioni minime: dati
identificativi del soggetto, numero di posti bimbo, dati del progetto (tipologia di intervento, elenco vincoli, etc),
elenco documentazione amministrativa allegata alla domanda e contenuta nella busta A, elenco documentazione
tecnica, elenco eventuale documentazione specialistica ed ogni altra informazione ritenuta utile al fine di attribuire
correttamente il punteggio disponibile riducendo al minimo il rischio interpretativo delle informazioni contenute negli
elaborati presentati.
42
8. n4 Foto (dai quattro punti cardinali verso il centro) dell'edificio oggetto dell'intervento;
9. Relazione tecnico descrittiva dell'intervento;
10. Progetto Preliminare/Definitivo/Esecutivo;
11. Quadro economico di spesa complessivo;
12. Cronoprogramma, con l'indicazione dei tempi di chiusura e riapertura del servizio;
13. Relazione descrittiva del progetto di intervento in relazione al miglioramento della qualit.
Nel caso di progetti riguardanti, in tutto o in parte, la manutenzione straordinaria e/o
ristrutturazione dei locali, i punti da 1 a 13 sono obbligatori; in tutti gli altri casi sono
obbligatori solo i punti 1,4,11, 12,13.
Tutta la documentazione tecnica presentata dovr essere digitalizzata su idoneo supporto
informatico (CD ROM o DVD) in formato pdf e/o jpg e/o dwg (AutoCAD).
PEC ai partecipanti.
Tutte le comunicazioni saranno pubblicate anche sul sito web dellEnte Finanziatore e sul
portale www.socialelazio.it .
Per cantierabilit si intende il termine massimo previsto di fine lavori a partire dalla data della lettera di
aggiudicazione del contributo.
44
45
2.
3.
La priorit di finanziamento sar data al Comune che avr ottenuto, sommando i punteggi di
cui alle lettere A) e B) del punto IV.2), il punteggio complessivo pi elevato. In caso di parit,
si dar precedenza alle domande dove maggiore la popolazione 0-3 anni presente nel
territorio comunale.
La Commissione pu richiedere integrazione della documentazione presentata e/o eseguire
sopralluoghi specifici.
Tutte le operazioni eseguite dalla Commissione vengono descritte in apposito verbale,
tenuto secondo la progressione cronologica delle operazioni. Il verbale verr firmato, alla
sua chiusura, da tutti i componenti della Commissione e verr conservato agli atti di questa
Amministrazione. Al verbale verranno allegati tutti i documenti della selezione, siglati dal
Presidente.
Alle sedute pubbliche potr presenziare il Sindaco del Comune candidato, ovvero un suo
rappresentante munito di delega scritta, di fotocopia del documento di riconoscimento del
delegante e di idoneo documento di riconoscimento.
Lespletamento delle fasi della procedura di cui ai predetti punti 1, 2 e 3 viene avviato
nellora e nel giorno stabiliti nella Sezione IV.1 del presente avviso, e pu svolgersi in una o
pi sessioni a discrezione della Commissione, potendo la stessa decidere di sospendere
qualunque sessione e rinviarla ad altra data, dandone immediata comunicazione ai Comuni
partecipanti mediante nota fax/PEC o altro mezzo di notifica valido.
La struttura..[IPAB], di cui al punto I.1, pu richiede ai Comuni canditati di comprovare il
possesso dei requisiti dichiarati entro dieci giorni dalla redazione della graduatoria, nel caso
in cui questi non forniscano la prova o non confermino le dichiarazioni della domanda,
verranno automaticamente eliminati dalla graduatoria.
I risultati saranno pubblicati sul BURL e sul sito dell'IPAB e sul sito regionale
www.socialelazio.it .
IV.4) Criteri di esclusione
Le domande di contributo giudicate non ammissibili non saranno oggetto della fase di
valutazione ed attribuzione di punteggio utile ai fini dellinserimento in graduatoria.
Sono comunque escluse tutte le candidature che versino nelle seguenti condizioni:
a) sono escluse, senza che si proceda allapertura del plico di invio, le candidature:
a.1) pervenute dopo il termine perentorio di cui alla Sezione III.1 del presente avviso,
indipendentemente dallentit del ritardo e indipendentemente dalla data del timbro
postale di spedizione, restando il recapito a rischio del mittente ove, per qualsiasi
motivo, la domanda non giunga a destinazione in tempo utile;
a.2) presentate o spedite ad indirizzo diverso da quello di cui alla Sezione I.5;
a.3) sono considerate non ricevibili, altres, le domande presentate da soggetti diversi da
quelli indicati alle Sezioni II.1 .
46
47
Regione Lazio
DIREZIONE SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 29 maggio 2015, n. G06596
REG.853/2004/CE Revoca numero di riconoscimento di idoneit CE IT B866P Ditta MORICI S.R.L. Via
della Tomba, 16 - Cerveteri (RM)
VISTA la nota del 16/05/2014 dellU.O.C. Igiene Alimenti di Origine Animale Area B Veterinaria Dipartimento di
Prevenzione dellAzienda Sanitaria Locale ROMA F con la quale stata trasmessa la richiesta di sospensione delle
attivit di: deposito frigorifero autonomo di prodotti imball./confez. per scambio/importazione (carni di
ungulati domestici carni di pollame e di lagomorfi carni macinate preparazioni di carni e carni separate
meccanicamente prodotti a base di carne); sezionamento (carni di ungulati domestici delle specie B/C/O/S/P);
stabilimento per preparazioni di carni (preparazioni di carni di tutte le specie) da parte del legale rappresentante
della Ditta MORICI S.R.L. presso lo stabilimento sito in Cerveteri (RM) Via della Tomba, 16 con numero CE IT
B866P ed a seguito di tale richiesta questa Amministrazione ha sospeso in data 27/05/2014 tutte le attivit sopra
richiamate;
VISTA
la nota 27927 del 22/05/2015 dellU.O.C. Igiene Alimenti di Origine Animale Area B Veterinaria
Dipartimento di Prevenzione dellAzienda Sanitaria Locale ROMA F con la quale si comunica che a seguito di
sopralluogo effettuato presso lo stabilimento della Ditta Morici S.r.l. risulta che lo stesso non pi operativo;
CONSIDERATO che dalla data di sospensione di tutte le attivit non seguita la riattivazione entro un tempo
massimo di dodici mesi e ci comporta la revoca definitiva del riconoscimento di idoneit ai sensi della
Determinazione D0878 del 26/02/08 della Regione Lazio.
DETERMINA
Il numero di riconoscimento di idoneit CE IT B866P relativo allo stabilimento della Ditta MORICI S.R.L. con
sede in CERVETERI (RM) VIA DELLA TOMBA, 16 per le motivazioni sopra esposte revocato per le attivit
di: deposito frigorifero autonomo di prodotti imball./confez. per scambio/importazione (carni di ungulati
domestici carni di pollame e di lagomorfi carni macinate preparazioni di carni e carni separate
meccanicamente prodotti a base di carne); sezionamento (carni di ungulati domestici delle specie B/C/O/S/P);
stabilimento per preparazioni di carni (preparazioni di carni di tutte le specie) ai sensi della Determinazione
regionale D0878 del 26/02/08.
Avverso la presente determinazione ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al TAR del Lazio nei termini di
giorni 60 ( sessanta ) dalla notifica, ovvero, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni 120
( centoventi ).
La presente Determinazione verr pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
IL DIRIGENTE DELLAREA
(Dott. Ugo Della Marta)
Regione Lazio
DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA PRODUTTIVE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 27 maggio 2015, n. G06552
Art. 30 della L.R. 17/2004 - Autorizzazione all'apertura di una nuova cava di TUFO in localit "San Silvestro"
nel Comune di Civita Castellana (VT) - Richiedente Societ MONDIAL TUFO a r.l.
Oggetto:
Art. 30 della L.R. 17/2004 - Autorizzazione allapertura di una nuova cava di TUFO in
Loc. San Silvestro nel Comune di Civita Castellana Richiedente Soc. MONDIAL
TUFO a r.l..
Vista
Vista
Visto
Vista
Visto
Viste
le norme a tutela della sicurezza sul lavoro allinterno del cantiere estrattivo e in
particolare il Decreto del Presidente della Repubblica 9 aprile 1959, n. 128, il
Decreto Legislativo 25 novembre 1996, n. 624 e Decreto Legislativo 9 aprile 2008,
n. 81;
Vista
Considerato che il Piano Regionale per le Attivit Estrattive uno strumento di pianificazione
territoriale ed un atto di programmazione settoriale ai sensi dellart. 9 commi 1 e 4
della Legge Regionale 17/2004;
Preso atto
che stante il combinato disposto dellart. 10 e art. 30 della pi volte citata legge
Regionale 17/2004 si applica il regime transitorio che pone in capo alla Regione
Lazio il rilascio delle autorizzazioni per lapertura di nuove cave e torbiere in caso di
preminente interesse socio-economico sovracomunale;
Vista
la delibera di Consiglio Regionale numero 474 del 18 novembre 1998, pubblicata sul
Bollettino Ufficiale della Regione Lazio numero 36 del 30 dicembre 1998,
concernente Disciplina delle domande di apertura di cave nuove e definizione dei
parametri di valutazione del preminente interesse socio economico sovra
comunale;
Visto
Vista
Preso Atto
Vista
la nota del Comune di Civita Castellana prot. 712 del 10 gennaio 2014 acquisita agli
atti regionali prot. n 29130-09/19 del 17/01/2014 con cui si comunica la
pubblicazione dell istanza de qua allAlbo pretorio per 60 gg dal 14/11/2013 al
13/01/2014 - Delibera di Giunta n. 392 del 16/12/2013;
Vista
Vista
Vista
la nota prot. n. 14769 del 24/01/2013 del Ministero per i Beni e le Attivit Culturali,
Dir. Reg.le per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio, acquisita al prot. regionale
n. 48905 del 14/03/2013, avente ad oggetto il chiarimento sullindicazione della
localit della cava oltrech la specifica che larea prevista per lapertura della cava
non gravata da vincolo archeologico;
Considerato che nel testo della suindicata nota il Ministero per i Beni e le Attivit Culturali, Dir.
Reg.le per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio chiede esplicitamente che prima
del rilascio dellautorizzazione da parte di codesta Regione, venga effettuato da parte
della scrivente in data da concordare un sopralluogo sul posto congiuntamente ai titolari
dellattivit.
Vista
Vista
la nota del Comune di Civita Castellana prot. n. 12182, (rif.to prot. 178013 del
24/03/2014) acquisita al prot. regionale n. 280724-09/19 del 15/05/2014, con cui
vengono trasmessi il certificato di destinazione Urbanistica redatto dallarea III/a
settore edilizia privata, e lattestazione redatta dallarea tecnica IV/a Controllo del
Territorio e Demanio;
Vista
Considerato che la Commissione Regionale Consultiva per le Attivit Estrattive, di cui allart. 8
della L.R. n.17/2004, nella seduta del 29 ottobre 2014, ha espresso PARERE
FAVOREVOLE allapertura di una cava in localit San Silvestro nel Comune di
Civita Castellana, a condizione che vengano rispettate le prescrizioni riportate nei
diversi pareri e alluopo ha delegato il Presidente della CRC a rappresentare il
parere in argomento in sede di Conferenza di Servizi;
Vista
Visto
il Verbale Conferenza di Servizi del 01/12/2014 convocata con nota GR648591 del
21 novembre 2014;
Visto
il Verbale della Conferenza di Servizi del 15 gennaio 2015 convocata con nota prot.
n.GR 721574 del 30 dicembre 2014;
Visto
il Verbale della Conferenza di Servizi del 25 febbraio 2015 convocata con nota
prot. n.GR 796603 del 20 febbraio 2015;
Vista
la Determina G04134 del 10 aprile 2015 con cui ai sensi dellart. 14 ter della L.R.
241/90 ss.mm.ii. stato concluso il procedimento istruttorio di che trattasi con
provvedimento finale positivo per la definizione dellistanza di apertura della nuova
cava di Tufo in Loc. San Silvestro nel Comune di Civita Castellana cos come
presentata dalla Societ MONDIAL TUFO s.r.l.
Vista
la nota prot. n. 0000802 acquisita agli atti regionali con prot. n. 115316 del 2 marzo
2015 con cui lAutorit di Bacino del Fiume Tevere Ufficio Piani e Programmi , per
quanto di competenza dichiara che lapertura della cava in tufo con le sue
caratteristiche, appare in linea generale compatibile con lattuale Pianificazione di
Bacino.;
Considerato che in data 14 maggio 2015, in ossequio a quanto prescritto dal Ministero per i Beni
e le Attivit Culturali, Dir. Reg.le per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio
stato effettuato il prescritto sopralluogo e redatto apposito verbale controfirmato
dalle Parti;
Preso atto
della nota prot. 2308 del 21 maggio 2015, con cui il Ministero per i Beni e le Attivit
Culturali, Dir. Reg.le per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio a seguito del
sopralluogo sopra riportato, ha predisposto le opportune modalit di esecuzione dei
lavori di escavazione da parte della Societ richiedente lautorizzazione allattivit
estrattiva;
Considerato che la sussistenza del preminente interesse socio-economico sovra comunale di cui
alla D.G.R. n. 474 del 18 nov. 1998 risulta da apposita relazione allegata al progetto;
Preso atto
Considerato che il progetto proposto dalla Societ MONDIAL TUFO s.r.l. non contrasta con le
linee guida del PRAE, come dichiarato dal Progettista e verificato dallUfficio
regionale competente in materia;
Considerato che la coltivazione della cava non interesser in alcun modo zone vincolate e che a
lavori ultimati il sito verr opportunamente recuperato come da progetto approvato
in sede di Commissione Regionale Consultiva per le attivit estrattive nella seduta del
29 ottobre 2014;
Ritenuto
Visti
tutto ci premesso,
DETERMINA
Il periodo di copertura della polizza fidejussoria dovr eccedere di anni due rispetto alla
data presunta di ultimazione dei lavori autorizzati dal presente atto e/o successive
proroghe. Il contratto di polizza dovr fare esplicito riferimento al presente atto.
b- Sottoscrivere apposita Convenzione con il comune di Civita Castellana cos come disposto
dall articolo 14 della legge regionale 17/2004.
c- Redigere un crono programma che rappresenti una successione temporale realistica delle
varie fasi lavorative (al massimo annuali), in cui la societ intende suddividere le operazioni
di realizzazione del progetto approvato, con almeno una planimetria a curve di livello, in
adeguata scala di riduzione, per ognuna delle fasi previste.
d- Trasmettere copia della Convenzione, copia della polizza fidejussoria, copia del piano
topografico dei lavori, alla Regione Lazio Direzione Regionale per lo Sviluppo Economico
e le Attivit Produttive Area Attivit Estrattive e Demanio Lacuale - Via Rosa Raimondi
Garibaldi n. 7 00145 Roma.
e- Rendere individuabile il perimetro dellarea autorizzata (Allegato II verbale di
delimitazione parte integrante e sostanziale del presente atto) mediante lapposizione in
loco di termini lapidei georeferenziati in corrispondenza di ognuno dei vertici (individuati
mediante sistema VGS84/UTM) della poligonale chiusa che corrisponde alla
rappresentazione grafica del sito redigendo apposito verbale circa le operazioni di
posizionamento dei termini lapidei alla presenza di personale dellArea Attivit Estrattive e
Demanio Lacuale della Regione Lazio e di personale tecnico dellAmministrazione
Comunale.
f- Inviare denuncia di esercizio, cos come previsto dallarticolo 24 del Decreto del Presidente
della Repubblica 9 aprile 1959 numero 128.
6. Dovranno essere rispettate tutte le prescrizioni contenute nella pronuncia di verifica
sullapplicabilit della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale espressa dallArea
regionale Valutazione di Impatto Ambientale (Allegato 1).
7. Larea di cava quella indicata nellallegato II.
8. Le operazioni di estrazione del tufo dovranno essere eseguite secondo le modalit indicate nel
piano di coltivazione approvato.
9. Il materiale di scoperta, nonch il materiale di scarto derivante dalla prima lavorazione del tufo,
dovr essere accantonato esclusivamente presso larea di cava autorizzata, ed il recupero
ambientale del sito estrattivo, dovr avvenire secondo quanto previsto dalla legge regionale
17/2004.
10. Non dovr essere consentito ad estranei laccesso al cantiere estrattivo se non in compagnia
del Direttore Responsabile dei Lavori e/o di suo delegato.
11. Dovr essere rispettato il piano di gestione dei rifiuti di estrazione presentato, ai sensi del
decreto legislativo 30 maggio 2008 numero 117.
12. Dovr essere trasmesso allautorit competente e con cadenza almeno semestrale lesito dei
monitoraggi previsti allarticolo 11 comma 3 lettera c) del decreto legislativo 30 maggio 2008
numero 117.
13. Entro il 30 giugno di ogni anno dovr essere trasmesso al Comune e alla struttura regionale
competente in materia di attivit estrattive una perizia giurata che attesti lo stato di
avanzamento del piano di coltivazione con lindicazione dellesatto quantitativo del materiale
utile estratto al fine di versare al Comune il contributo per il recupero ambientale cos come
previsto allarticolo 15 della legge regionale 17/2004.
14. La societ tenuta al rispetto integrale di tutte le norme di sicurezza e salute, in particolare il
Decreto del Presidente della Repubblica 9 aprile 1959, numero 128, il Decreto Legislativo 25
novembre 1996, numero 624 e il Decreto Legislativo 9 aprile 2008, numero 81, nonch a tutte
Regione Lazio
DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA PRODUTTIVE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 3 giugno 2015, n. G06810
POR FESR Lazio 2007-2013. Implementazione dotazione dell'Avviso Pubblico per la concessione di
agevolazioni agli investimenti innovativi delle piccole e medie imprese per impianti, sistemi ed
apparecchiature per la proiezione cinematografica digitale, approvato con la determinazione n. B02722/2013,
utilizzando le economie riallocabili delle risorse gi trasferite a Lazio Innova SpA per gli avvisi pubblici
relativi all'attivit I.4. Autorizzazione alla societ Lazio Innova SpA a prelevare l'importo di 310.201,02
dalle suddette economie.
Oggetto: POR FESR Lazio 2007-2013. Implementazione dotazione dellAvviso Pubblico per la
concessione di agevolazioni agli investimenti innovativi delle piccole e medie imprese per impianti,
sistemi ed apparecchiature per la proiezione cinematografica digitale, approvato con la
determinazione n. B02722/2013, utilizzando le economie riallocabili delle risorse gi trasferite a
Lazio Innova SpA per gli avvisi pubblici relativi allattivit I.4. Autorizzazione alla societ Lazio
Innova SpA a prelevare limporto di 310.201,02 dalle suddette economie.
IL DIRETTORE REGIONALE PER LO SVILUPPO ECONOMICO E LE ATTIVIT
PRODUTTIVE,
ANCHE IN QUALIT DI AUTORIT DI GESTIONE DEL POR FESR 2007-2013
Su proposta del Dirigente dellArea Credito, Incentivi alle Imprese, Artigianato e Cooperazione;
VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002 n. 6 e successive modificazioni Disciplina del sistema
organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla Dirigenza ed al personale
regionale;
VISTO il Regolamento regionale n. 1 del 6 settembre 2002, concernente Regolamento di
organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale e successive modifiche ed
integrazioni;
VISTO il Decreto Legislativo n. 118/2011 Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi
contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi, a norma
degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009 n. 42;
VISTA la Legge regionale 20 novembre 2001 n. 25 concernente Norme in materia di
programmazione, bilancio e contabilit della Regione e successive modifiche ed integrazioni;
VISTA la L.R. n. 17 del 30.12.2014 Legge di stabilit regionale 2015;
VISTA la L.R. n. 18 del 30.12.2014 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2015
2017;
VISTO il POR FESR Lazio 2007-2013 approvato dal Consiglio regionale del Lazio con
deliberazione n. 39 del 3 aprile 2007 e adottato con Decisione della Commissione n. C(2007) 4584
del 2/10/2007 e sue modifiche ed integrazioni;
VISTA la convenzione sottoscritta tra la Regione Lazio e Sviluppo Lazio S.p.A. (oggi Lazio Innova
S.p.A.) in data 17 luglio 2009, repertoriata con reg. cron.11293 del 3.08.2009, disciplinante le
funzioni che Sviluppo Lazio svolge in qualit di Organismo Intermedio relativamente alle attivit
I.2, I.4, I.6 e II.1 del POR FESR Lazio 2007/2013;
VISTA la convenzione sottoscritta tra la Regione Lazio e Sviluppo Lazio (oggi Lazio Innova) in
data 14.04.2011, repertoriata con reg. cron. 13994 del 29.04.2011, che include tra le funzioni svolte
da Sviluppo Lazio in qualit di Organismo Intermedio disciplinate dalla citata convenzione reg.
cron. 11293/2009 anche quelle relative allattuazione dellattivit I.1 del POR FESR Lazio
2007/20013;
VISTA la deliberazione di Giunta regionale n. 370 del 2 settembre 2011 avente ad oggetto:
Revoca delle Deliberazioni della Giunta Regionale n.611/2008 e n.644/2009 Conferma DGR
n.485/2010 e n.166/2011. Rideterminazione programmazione finanziaria disposta dalla DC 50/2008
Euro
785.895,65
756.350,97
29.545,68
1.428.207,70
3.000.000,00
VISTA la determinazione dirigenziale n. G02202 del 04.03.2015 di recepimento del verbale del
nucleo di valutazione del 21.11.2014, nel quale si prende atto che le risorse stanziate per le
agevolazioni di cui allAvviso Pubblico approvato con la suddetta determinazione B02722/2013,
pari a complessivi 3.000.000,00 sono gi state interamente assorbite, pertanto, i beneficiari
ammessi al contributo nella seduta in parola e in quelle precedenti sono non finanziabili per un
importo di 310.201,02;
VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n 213 del 12/05/2015, concernente: Autorizzazione
allAutorit di Gestione del POR FESR Lazio 2007-2013 ad implementare la dotazione dellAvviso
Pubblico per la concessione di agevolazioni agli investimenti innovativi delle piccole e medie
imprese per impianti, sistemi ed apparecchiature per la proiezione cinematografica digitale,
approvato con la determinazione n. B02722/2013, utilizzando le economie riallocabili delle risorse
gi trasferite a Lazio Innova SpA per gli avvisi pubblici relativi allattivit I.4, autorizzando con
proprio atto la societ Lazio Innova SpA a prelevare limporto di 310.201,02 dalle suddette
economie;
CONSIDERATO che risultano economie riallocabili per un importo complessivo di 609.331,15,
derivanti dagli Avvisi Pubblici delle filiere produttive regionali e delle attivit I.4 e I.6 del POR
FESR Lazio 2007-2013, come confermato dalla nota di Lazio Innova S.p.A. del 15.04.2015
protocollo 0010324 ed in particolare per lattivit I.4 risultano economie riallocabili per un importo
di 411.731,59;
RITENUTO di dover implementare la dotazione dellAvviso Pubblico della digitalizzazione delle
sale cinematografiche descritto in premessa, per un importo di euro 310.201,02, utilizzando le
economie delle risorse gi trasferite a Lazio Innova S.p.A. per gli avvisi pubblici relativi allattivit
I.4, che offre sufficiente disponibilit;
RITENUTO, pertanto, di implementare la dotazione dellAvviso Pubblico della digitalizzazione
delle sale cinematografiche descritto in premessa, utilizzando le economie delle risorse gi trasferite
a Lazio Innova SpA per gli avvisi pubblici relativi allattivit I.4, autorizzando la societ Lazio
Innova SpA a prelevare limporto di 310.201,02 dalle suddette economie,
ATTESO che la presente determinazione non comporta nuovi oneri a carico del bilancio regionale,
ASSUME LA DETERMINAZIONE
per le motivazioni espresse nelle premesse, che formano parte integrante del presente atto,
-
La presente determinazione non comporta nuovi oneri a carico del bilancio regionale.
La presente determinazione sar pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sui siti
internet www.regione.lazio.it e www.lazioinnova.it..
IL DIRETTORE
(Rosanna Bellotti)
Regione Lazio
DIREZIONE SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA PRODUTTIVE
Atti dirigenziali di Gestione
Determinazione 3 giugno 2015, n. G06829
POR FESR LAZIO 2007-2013 Asse I - Attivit 7 Avviso Pubblico "Creativi Digitali Sviluppo di Idee
Progetto per una nuova Generazione di App "App-On"" approvato con Determinazione n. G01673 del
17/02/2014 e ss.mm.ii. Integrazione alla Determinazione n. G04233 del 13/04/2015.
Oggetto: POR FESR LAZIO 2007-2013 Asse I - Attivit 7 Avviso Pubblico Creativi Digitali
Sviluppo di Idee Progetto per una nuova Generazione di App App-On approvato con
Determinazione n. G01673 del 17/02/2014 e ss.mm.ii. Integrazione alla Determinazione n.
G04233 del 13/04/2015.
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE
PER LO SVILUPPO ECONOMICO E LE ATTIVITA PRODUTTIVE
anche in qualit di Autorit di GESTIONE
Su proposta del Dirigente dellArea Ricerca Finalizzata, Innovazione e Green Economy;
VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
VISTA la Legge Regionale 18/02/2002, n. 6 Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del
Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale e ss.mm.ii.;
VISTO il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale n. 1 del
6/09/2002 e ss.mm.ii.;
VISTA la D.G.R. n. 90 del 30 aprile 2013 che conferisce alla dr.ssa Rosanna Bellotti lincarico di
Direttore della Direzione Regionale Attivit produttive del Dipartimento "Programmazione
Economica e Sociale", ai sensi del combinato disposto di cui allart. 162 e all'allegato "H" del
Regolamento di organizzazione 6 settembre 2002 n. 1;
VISTA la D.G.R. n. 98 del 08/05/2013, concernente Assegnazione alla Direzione Regionale
Attivit Produttive della funzione di Autorit di Gestione del POR FESR Lazio 2007-2013 in ordine
alla programmazione, progettazione, gestione, monitoraggio, valutazione e controllo delle risorse
del fondo;
PREMESSO:
- che con D.C.R. n. 39 del 3 aprile 2007 il POR FESR Lazio 2007-2013 stato approvato dal
Consiglio regionale del Lazio e adottato, nella versione originaria, con Decisione della
Commissione n. C(2007)4584 del 02/10/2007;
-
che la rimodulazione del POR FESR Lazio 2007-2013, approvata dal Consiglio regionale del
Lazio con D.C.R. n. 15 del 28 marzo 2012, stata adottata nella versione definitiva con
Decisione della Commissione n. C(2012) 1659 del 28 marzo 2012, comportando una
ridefinizione degli Assi e delle Attivit, introducendo nel Programma lAttivit I.7 Sviluppo di
applicazioni, prodotti, processi, contenuti e servizi ICT nellambito dellAsse I Ricerca,
Innovazione e rafforzamento della base produttiva;
che, con D.G.R. n. 375 del 20/07/2012, sono state approvate, tra laltro, le Modalit Attuative
del Piano Operativo - Attivit I.7 e individuando, quale Organismo Intermedio, la societ in
house provider Fi.La.S. S.p.A., ora Lazio Innova S.p.A.;
che, nellambito dellAsse I - Attivit 7 del POR FESR Lazio 2007/2013, con Determinazione n.
G05324 del 18/12/2013 (BURL n. 105 del 24/12/2013) stato stanziato limporto complessivo
di 4.000.000,00 per specifici avvisi pubblici per Creativi Digitali;
che, nellambito dei Creativi Digitali, con Determinazione G01673 del 17/02/2014 (BURL n. 16
del 25/02/2014) e, successivamente integrata con Determinazione n. G02520 del 04/03/2014
(BURL n. 19 del 06/03/2014), stato approvato lAvviso Pubblico Creativi Digitali Sviluppo di
Idee Progetto per una nuova Generazione di App App-On, prevedendo un impiego di risorse,
gi impegnate con la determinazione n. G05324/2013 succitata, pari ad 2.000.000,00;
che, con Determinazione n. G08343 del 11/06/2014, pubblicata sul BURL n. 49 del 19/06/2014,
stata costituita la Commissione di Valutazione ai sensi dellArt. 5 dellAvviso Pubblico;
che, con Determinazione n. G04233 del 13/04/2015, pubblicata sul BURL n. 30 del 14/04/2015,
sono stati approvati gli esiti di idoneit, non idoneit e non ammissibilit per complessivi n.
61 progetti esecutivi presentati a valere sullAvviso Pubblico Creativi Digitali Sviluppo di Idee
Progetto per una nuova Generazione di App App-On di cui al verbale della riunione del
24/03/2015 della Commissione di Valutazione;
DATO ATTO che con nota prot. n. 9334 del 02/04/2015 Lazio Innova S.p.A. ha trasmesso il
verbale ed annessi allegati della riunione del 24/03/2015 della Commissione di Valutazione
costituita per lAvviso Pubblico Creativi Digitali Sviluppo di Idee Progetto per una nuova Generazione
di App App-On, i cui esiti sono stati approvati con Determinazione n. G04233 del 13/04/2015
(BURL n. BURL n. 30 del 14/04/2015), per un importo totale di agevolazione concedibile pari ad
1.791.603,25;
CONSIDERATO che lAllegato 3 al verbale della Commissione di Valutazione del 24/03/2015
trasmesso da Lazio Innova S.p.A. conteneva, per i progetti esecutivi di seguito elencati, alcuni
errori materiali e, di conseguenza, riportati anche nellAllegato 1 alla Determinazione n. G04233
del 13/04/2015:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
prot. n. LI-AP-2015-13;
prot. n. LI-AP-2015-32;
prot. n. LI-AP-2015-18;
prot. n. LI-AP-2015-27;
prot. n. LI-AP-2015-59;
prot. n. LI-AP-2015-50;
prot. n. LI-AP-2015-13;
prot. n. LI-AP-2015-32;
prot. n. LI-AP-2015-18;
prot. n. LI-AP-2015-27;
prot. n. LI-AP-2015-59;
prot. n. LI-AP-2015-50;
DETERMINA
prot. n. LI-AP-2015-13;
prot. n. LI-AP-2015-32;
prot. n. LI-AP-2015-18;
prot. n. LI-AP-2015-27;
prot. n. LI-AP-2015-59;
prot. n. LI-AP-2015-50;
Lazio Innova S.p.A. predisporr le concessioni delle agevolazioni, ai sensi dellArt. 10 dellAvviso
Pubblico in argomento, secondo quanto stabilito dallArt. 6.
La presente determinazione verr pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
ammesso il ricorso giurisdizionale al T.A.R. entro sessanta giorni o, in alternativa, il ricorso
straordinario al Presidente della Repubblica entro centoventi giorni dalla pubblicazione.
Il Direttore
Rosanna Bellotti
LI-AP-2015-13
LI-AP-2015-32
LI-AP-2015-18
LI-AP-2015-27
LI-AP-2015-59
LI-AP-2015-50
Nr.
Simone Di Donna
Simone Scardapane
I-TEL INFORMATICA E
TELECOMUNICAZIONI SRL
Marco Maisto
ARAUNDU SRL
GEOSYSTEMS SRL
Antonella Censori
Alessandro Alonzi
RAGIONE SOCIALE
SHAPE SRL
GIOVANE
SVILUPPATORE
Michele Scarpiniti
Giovanni De Carli
Antonio Puledda
Luca Liparulo
Mario Altimari
COACH
40.000,00
45.180,92
40.000,00
Post Spot
40.000,00
40.000,00
39.000,00
Italian Bags
INVESTIMENTO
PREVISTO
(AGEVOLABILE)
500,00
25.589,36
13.000,00
20.000,00
4.000,00
COSTI PIANO
COMUNICAZIONE
(a carico
dell'azienda)
40.500,00
70.770,28
53.000,00
40.000,00
60.000,00
43.000,00
TOTALE COSTI
40.000,00
40.000,00
40.000,00
40.000,00
40.000,00
39.000,00
AGEVOLAZIONE
RICHIESTA
40.500,00
69.394,90
53.000,00
40.000,00
60.000,00
43.000,00
INVESTIMENTO
AMMISSIBILE
40.000,00
40.000,00
40.000,00
40.000,00
40.000,00
39.000,00
AGEVOLAZIONE
CONCEDIBILE
18
19
18
22
21
25
PROGETTAZIONE
ESECUTIVA
24
26
27
27
30
26
SOCIETA'
PROPONENTE
PUNTEGGIO
42
45
45
49
51
51
TOTALE
IDONEO
IDONEO
IDONEO
IDONEO
IDONEO
con riserva (per
verifica regolarit
contributiva)
IDONEO
con riserva (per
verifica regolarit
contributiva)
ESITO CDV
Allegato 1
Enti Pubblici
ASL
AZIENDA OSPEDALIERA SANT'ANDREA
Avviso
Avviso di procedura comparativa per la ricerca di personale per attribuzione incarichi di
collaborazione.Ricerca di n. 20 laureati con esperienza in Salute e Sicurezza sul Lavoro e Sistemi di Gestione
a supporto delle Aziende Sanitarie Pubbliche della Regione Lazio per il progetto:"La gestione della salute e
sicurezza nelle Aziende Sanitarie pubbliche attraverso l'adozione di modelli gestionali ed organizzativi in
attuazione dell'art.30 del D. L.gs. 81/08 smi".
Si dichiara inoltre che, qualora al termine della procedura oggetto della presente deliberazione, i
fondi del progetto di cui sopra non fossero ancora nella piena disponibilit di questa Azienda
Ospedaliera, la data di inizio ed il numero degli incarichi da attivare saranno subordinati
allaccertamento delleffettiva entrata del finanziamento destinato alla copertura degli stessi.
Corrispettivo
Il corrispettivo complessivo lordo, per detto incarico fissato in 1.750,00 /mese al lordo
dellIRPEF e comprensivi degli oneri a carico del collaboratore, esclusi IRAP e oneri a carico
dellAzienda, da imputare sul cofinanziamento Regione Lazio/Ministero della Salute di cui alla
DGR Lazio 525/2011 e non sui fondi del SSR.
Requisiti di ammissione
LAzienda ricerca laureati in possesso delle seguenti professionalit:
a) laurea triennale o magistrale o specialistica nuovo ordinamento o laurea vecchio
ordinamento;
b) possesso dei requisiti professionali per Responsabile del Servizio di Prevenzione e
Protezione ai sensi dellart. 32 del D. Lgs. 81/08 smi, oppure attestato di Auditor del
sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro a norma della UNI EN ISO
19011:2012;
Coloro i quali, in possesso dei suddetti requisiti, fossero interessati al conferimento dellincarico di
cui sopra dovranno presentare domanda allAzienda Ospedaliera SantAndrea, corredata da quanto
di seguito riportato nonch di eventuale altra documentazione ritenuta utile ad evidenziare il
percorso formativo professionale attinente alla Salute e Sicurezza sul Lavoro ed ai Sistemi di
Gestione.
LAzienda si riserva di chiedere, in qualunque momento della procedura, la documentazione
necessaria allaccertamento dei requisiti, nonch dei titoli di preferenza dichiarati ovvero di
provvedere direttamente allaccertamento dei medesimi requisiti. Il difetto dei requisiti prescritti per
lammissione comporta lesclusione dalla selezione.
Presentazione delle domande. Termini e modalit
La domanda deve pervenire allAzienda Ospedaliera S. Andrea - U.O.C. Gestione del Personale a
pena di esclusione, entro e non oltre il 15 giorno successivo alla pubblicazione sul BURL, e, tale
termine, qualora venga a scadere in giorno festivo, protratto al primo giorno non festivo
immediatamente seguente. Il bando sar inoltre pubblicato sul sito internet dellAzienda Sezione
Concorsi e Selezioni (www.ospedalesantandrea.it).
Sul plico contenente la domanda e la documentazione deve essere indicato il cognome, il nome del
candidato, il domicilio., e loggetto: Procedura comparativa per ricerca di n 20 laureati con
esperienza in Salute e Sicurezza sul Lavoro e Sistemi di Gestione.
consentito linvio della domanda esclusivamente in una delle seguenti modalit:
- con raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzata a Azienda Ospedaliera, U.O.C. Gestione del
Personale Via di Grottarossa 1035, 00189, Roma, in tal caso, per la validit dellinvio delle
domande, far fede il timbro dellufficio postale accettante.
- tramite Posta Elettronica Certificata mediante laccount di posta certificata dellistante
allindirizzo: protocollo.generale@pec.ospedalesantandrea.it e dovranno pervenire da casella di
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LAzienda non assume alcuna responsabilit nel caso di inesatte indicazioni del recapito da parte
dellistante oppure di mancata o tardiva comunicazione del cambio di residenza o di indirizzo di
posta elettronica indicato nella domanda n per eventuali disguidi imputabili a fatto di terzi, a caso
fortuito o forza maggiore nel ricevimento oltre lorario indicato come termine perentorio per la
ricezione delle domande. Le domande pervenute verranno valutate dalla commissione
appositamente nominata allo scopo di formulare una graduatoria di merito.
Nella domanda di partecipazione alla selezione, listante dovr dichiarare sotto la propria
responsabilit, ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000 e smi:
a) nome e cognome, luogo e data di nascita, indirizzo di residenza, indirizzo e recapito a cui inviare
tutte le comunicazioni relative alla selezione solo se diverso dallindirizzo di residenza, numero
telefonico, codice fiscale;
b) il possesso della cittadinanza italiana ovvero di uno degli Stati membri dellUnione Europea;
c) il pieno godimento dei diritti civili e politici;
d) di non essere stato destituito o dispensato o comunque licenziato dallimpiego presso una
pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento; non essere stato dichiarato
decaduto o comunque non essere stato licenziato da altro impiego pubblico per averlo conseguito
mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidit non sanabile;
e) non aver riportato condanne penali e non avere procedimenti penali pendenti, salvo avvenuta
riabilitazione, che comunque non abbiano comportato linterdizione dai pubblici uffici. La
dichiarazione va comunque resa anche se negativa;
f) il possesso del Diploma di Laurea Triennale o Magistrale o Specialistica o di vecchio
ordinamento;
h) il possesso del requisito della particolare e comprovata specializzazione strettamente correlata al
contenuto della prestazione richiesta.
j) il consenso al trattamento dei dati personali, di cui alle disposizioni del D.Lgs. n.196/2003 e smi.
i) il recapito di posta elettronica al quale lAmministrazione invier qualsiasi comunicazione
inerente il presente Avviso, esonerando lAmministrazione medesima da altre forme di
comunicazione.
La domanda di partecipazione alla selezione deve essere datata e sottoscritta in originale dal
candidato a pena di esclusione. Sono altres cause di esclusione lassenza e/o la mancata sottoscrizione
del Curriculum vitae e la mancanza della fotocopia di un documento di identit. Ai sensi dellarticolo
38 del D.P.R n.445/2000 e successive modificazioni, la firma non soggetta ad autenticazione.
Ai sensi del D.P.R. n.445/2000 e smi, le dichiarazioni rese e sottoscritte hanno valore di
autocertificazione. Nel caso di falsit in atti e dichiarazioni mendaci si applica quanto previsto dagli
artt. 75 e 76 del citato decreto presidenziale, in materia di decadenza dai benefici e di sanzioni
penali. Le eventuali regolarizzazioni o integrazioni documentali non possono essere prodotte oltre i
termini stabiliti per la presentazione della domanda.
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La graduatoria finale verr pubblicata in formato telematico sul sito internet della A.O. SantAndrea
(www.ospedalesantandrea.it), sezione Concorsi e Selezioni. Dalla data di pubblicazione del
citato provvedimento decorre il termine per le eventuali impugnative.
Trattamento dei dati personali
I dati personali contenuti nella domanda o comunque forniti dal candidato saranno trattati
esclusivamente per le finalit connesse allespletamento della procedura selettiva ed alla eventuale
successiva stipulazione e gestione del contratto individuale di lavoro. Rispetto a tali dati, gli
interessati potranno esercitare i diritti previsti dalla citata normativa.
Informazioni e chiarimenti attinenti il presente Avviso, potranno essere richieste alla U.O.C.
Gestione del Personale ed alla U.O.S. Prevenzione e Gestione Sicurezza sul Lavoro ed E.M.
dellAzienda Ospedaliera SantAndrea tel. 0633776831 - 5815 dalle ore 9.00 alle ore 13.00 dal
luned al venerd.
IL DIRETTORE GENERALE
(Dr. Egisto Bianconi)
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Enti Pubblici
ASL
AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE ROMA E
Avviso
Graduatoria Avviso pubblico per titoli e colloquio, per l'assunzione a tempo determinato di n. 2 Collaboratori
Professionali Sanitari Ostetriche ctg. D, per la durata di sei mesi, per le esigenze della UOC Consultori
Familiari e Immigrazione della ASL RM/E.
NOME
STIVALETTI
SUSANNA
GOMEZ
M. ELOISA
DANGELO
SARAH
DAMBROSIO
BERNADETTE
BURGIO
LAURA
ROSSI
CHIARA
RUGGERI
MARTINA
CONSOLI
ALESSIA
VICARIO
ALESSANDRA
10
FILIA
SABINA
11
PETRICCA
M. CRISTINA
12
GAMBELLA
ROSSANA
13
LUCA
MANUELA
14
ZAMPERETTI
CATERINA
15
CREANZA
ENRICA
16
GALLUZZO
LAURA
17
MASTRANTONIO
GIULIA
18
LIGUORI
ELENA ISABEL
19
CIAVURRO
FIAMMETTA
20
ROSSETTI
ANTONELLA
21
LO GIUDICE
GIULIA
22
SORAGNESE
FEDERICA
24
IACOBUCCI
REALE
ELISABETTA
ROSA
25
GIULIMONDI
SILVIA
26
RUBINO
MARIA
27
CLEMENTE
ROSA
28
MASI
M. GIOVANNA
29
AVERSA
SIMONA
30
REGGIO
FRANCESCA
31
CAFFIO
ARIANNA
32
MALIVINDI
VITA
33
DORIA
MALISA
34
BORDONI
FRANCESCA
35
IPPOLITI
SERENA
36
DE PALMA
ROSSELLA PIA
37
MONTEBELLO
ELVIRA
38
FRANCESCONI
FABIANA
39
MICCIO
MILENA
23
PUNTEGGIO
84,5
81,45
81,2
80,45
74,45
74,1
73,6
73,57
71,3
70
69,65
69,05
68,5
68,5
68,35
68
67,67
67,5
67,1
66,05
65,88
65,35
64,7
64,54
64,4
64,2
64,15
64,15
63,75
63,75
63,62
63,61
63,6
63
62,8
62,7
62,35
62,2
61,8
SORBO
ERICA
61,65
41
42
PIZZICHINI
ALCAMO
GIORGIA
A. CONCETTA
61,6
43
MARSELLA
GIORGIA
44
CERRO
SILVIA
45
PELO
FLAMINIA
46
SPARAMONTI
GIULIA
47
RICCIUTO
VERONICA
48
PERRUZZA
SAMIRA
49
DI MENNO DI BUCCHIANICO
LIDIA
50
GOZZI
SILVIA
51
RYCHLICKA
DOROTA
52
DANIELLO
ANNUNZIATA
53
LASERRA
SIMONA
54
VERDE
CARLA
55
VILLANI
VALERIA
56
LANZILLOTTA
FRANCESCA
57
RANIERI
LUCIA
58
MANCARELLA
ELISABETTA
59
IASELLA
FRANCESCA
60
STOPPINI
SERENA
61
NOVIELLO
ALESSIA
62
NUNZIATA
DANIELA
63
MASCIOTTI
VALERIA
64
BUONO
JESSICA
65
FIORINI
GRETA
66
CARDONE
M. FEDERICA
67
LOMBARDI
GIULIA
68
MORABITO
DOMENICA
69
MECOZZI
DALILA
70
GAROFALO
FRANCESCA
71
ANNIBALINI
ELEONORA
72
LASPORGARA
DANIELA
73
CERVINO
CHIARA
74
PORZIOLI
ILARIA
75
VENDITTI
ROBERTA
76
GIAMMARINI
CHIARA
77
LUCIDI CARDINALI
FRANCESCA
78
MUNNO
FEDERICA
79
CRIELESI
DANIELA
80
AFFINITO
ANGELA
81
PETRILLO
LAURA
82
GERONZI
MARTINA
83
DEL BROCCO
ANITA
84
MORELLI
FRANCESCA
85
PANTALONE
LAURA
86
ANGELINI
LAURA
87
FUNARO
M. CHIARA
61,25
61,2
61,1
60,85
60,7
60,7
60,65
60,6
60
60
59,8
59,45
59,15
59,02
58,4
58,3
58
57,7
57,4
56,85
56,25
56,2
55,92
55,6
55,25
55,14
54,9
54,77
54,72
54,6
54,2
53,4
53,34
53,22
53
53
52,2
52,15
52
51,9
51,65
50,8
50,5
49,8
49,1
49
DE FILIPPIS
GIULIA
48,67
89
90
DI BIASE
SANTINI
LOREDANA
ALESSIA
47,9
91
DOTTAVI
ERIKA
92
SALIERNO
FRANCESCA
93
FANTONI
GIULIA
94
DEL GAUDIO
VALENTINA
95
QUATRINI
FLAVIA
96
GALASSO
M. GRAZIA
97
LANZA
ANGELA
98
ROCCHI
FABIANA
99
FERRARO
GIUSEPPINA
100
BUTTARELLI
ROBERTA
101
MALAPONTE
SILVIA
102
GALLI
ALESSIA
103
FRATTA
GIUSEPPINA
104
GUADAGNO
ZIVKA FULVIA
105
CARBONI
FEDERICA
47,3
46,2
45,6
45,35
45,2
45
44,55
44,04
43,1
42,65
42,2
41,7
40,93
40,6
39,25
36,4
Privati
ENEL DISTRIBUZIONE S.P.A.
Avviso
Realizzazione nuovo elettrodotto in cavo interrato MT 20 kV e O.A., che collega la CP Pomezia a cabina
Misa Sud per il potenziamento della linea elettrica. Pratica ENEL RO 01/15 AL - ITER 909900
ENEL Distribuzione SpA - Infrastrutture e Reti Italia - Distribuzione Territoriale Rete Lazio, Abruzzo e Molise Progettazione Lavori e Autorizzazioni DPFR di Frosinone
Oggetto: Legge Regionale 42 del 1990 e successive modificazioni ed integrazioni.
Realizzazione nuovo elettrodotto in cavo interrato MT 20 kV ed opere accessorie, che collega la cabina primaria
Pomezia a cabina Misa Sud per il potenziamento della linea elettrica; la posa cavi sar strada comunale nel Comune di
Pomezia e precisamente in via dei Castelli, via della Solfatara, via delle Monachelle Vecchia.
Le tubazioni per la successiva posa cavi delle linee di cui sopra, sono state collocate contemporaneamente alla
realizzazione del Decreto RO 01/15 AL - Pratica ENEL RO 01/15 AL - ITER 909900
ENEL Distribuzione SpA - Infrastrutture e Reti Italia - Distribuzione Territoriale Rete Lazio, Abruzzo e Molise, con
sede in Roma, Via della Bufalotta n. 255, cap 00139, CF. e P.I. 05779711000, ai sensi dellart. 111 del Testo Unico
n. 1775 del 11.12.33 sulle acque ed impianti elettrici, dellart. 3 della L.R. 10.05.1990 N. 42 e successive
modificazioni ed integrazioni, e della Delibera della Giunta R. L. n. 4312 del 4.08.98 punto 2, mediante la quale sono
state trasferite alle Province le competenze al rilascio delle autorizzazioni alla costruzione ed allesercizio di nuovi
elettrodotti fino a 150 kV, rende noto che, con domanda inoltrata in data 22/04/2015 con prot. n. 344728 alla Citt
Metropolitana, Dipartimento IV, servizio 3 Tutela dellAria ed Energia, Via Tiburtina n. 691, cap 00159 Roma, ha
chiesto lautorizzazione definitiva alla costruzione ed allesercizio dellelettrodotto MT 20 kV in oggetto.
A norma dellart. 9 del Decreto del Presidente della Repubblica 18 marzo 1965 n. 342 e dellart. 8 della Legge Regione
Lazio 10 maggio 1990 n. 1990 n. 42 come modificato dal D.P.R. 327 del 2001, limpianto sar dichiarato di pubblica
utilit ed i lavori urgenti ed indifferibili.
Copia della domanda e dei documenti ad essa allegati sono depositati presso la Citt Metropolitana di Roma,
Dipartimento IV, servizio 3 Tutela dellAria ed Energia, Roma, e a decorrere dalla data di pubblicazione del presente
avviso, presso gli Uffici del Comune interessato per quindici giorni consecutivi e sono a disposizione di chiunque
intenda prenderne visione nelle ore dufficio.
Ai sensi dellart. 112 del Testo Unico succitato e dellart. 4 della Legge della Regione Lazio 10 maggio 1990 n. 42 le
opposizioni, le osservazioni e comunque le condizioni a cui dovranno essere eventualmente vincolate le autorizzazioni
a costruire ed esercire la detta linea dovranno essere presentate, dagli aventi interesse, al predetto Dipartimento IV,
servizio 3 Tutela dellAria ed Energia, Via Tiburtina n. 691, cap. 00159 Roma della Citt Metropolitana di Roma, entro
trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio.
Capo Unit Dott. Ing. Antonio Parente
Privati
ENEL DISTRIBUZIONE S.P.A.
Avviso
Realizzazione nuovo elettrodotto BT 900V per Allacciamento BT NERONI ROSA in Localit Cimotte nel
Comune di Castro dei Volsci (FR) - ITER 771572
ENEL Distribuzione SpA - Infrastrutture e Reti Italia - Distribuzione Territoriale Rete Lazio, Abruzzo e Molise Progettazione Lavori e Autorizzazioni DPFR di Frosinone.
Oggetto: costruzione elettrodotto BT 900V nel Comune di Castro dei Volsci (FR).
LEnel Distribuzione Spa - Infrastrutture e Reti Italia - Distribuzione Territoriale Rete Lazio, Abruzzo e Molise Progettazione Lavori e Autorizzazioni DPFR di Frosinone, con sede in Via Mria 3, Frosinone cap 03100, C.F. e
P.I. 05779711000, visto il comma n. 6 dellart. 3 della L.R. del 10 Maggio 1990 n. 42 recante Norme in materia di
opere concernenti impianti elettrici fino a 150 kV,
RENDE NOTO
di aver presentato alla Provincia di Frosinone Settore 15 Ambiente - Energia con protocollo Enel-DIS-18/05/150435396, domanda tendente ad ottenere, ai sensi degli art. 3 e 8 della L.R. 10.05.90, lautorizzazione alla costruzione
ed allesercizio del nuovo elettrodotto BT 900V aereo e relative opere accessorie.
Lopera si svolger nel territorio del Comune di Castro dei Volsci (FR), in localit Cimotte, per una lunghezza di circa
Km. 2,170, necessario per far fronte alla richiesta di allacciamento BT di Neroni Rosa.
Con la stessa domanda stata richiesta inoltre lautorizzazione allimmediato inizio dei lavori ai sensi degli art. 7 e 8
della predetta L.R..
Copia della domanda e del piano tecnico dellopera da realizzare, saranno depositati presso la Provincia di Frosinone
Settore 15 Ambiente - Energia e presso la Segreteria dei Comuni interessati per il periodo di 15 (quindici) giorni
consecutivi a decorrere dalla data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, a
disposizione di chiunque intenda prenderne visione nelle ore di ufficio.
Ai sensi del comma n. 1 dellart. 4 della L.R. sopracitata, le osservazioni od opposizioni dovranno essere presentate
dagli aventi interesse alla Provincia di Frosinone Settore 15 Ambiente - Energia, entro 30 (trenta) giorni dalla data di
pubblicazione del presente avviso sul B.U.R.L., riportando la dicitura: REALIZZAZIONE NUOVO ELETTRODOTTO
IN BASSA TENSIONE A 900V per Allacciamento BT NERONI ROSA in Localit Cimotte nel Comune di Castro dei
Volsci (FR) - IDENTIFICATIVO Pratica Enel iter 771572
Capo Unit Dott. Ing. Antonio Parente