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Progettare l’inclusione nell’e-learning: approcci e

Progettare l’inclusione nell’e-learning: approcci e strumenti per l’accessibilità della formazione in rete

strumenti per l’accessibilità della formazione in rete


Eleonora Guglielman

ABSTRACT
Nella società della conoscenza si parla sempre più spesso di inclusione digitale, intesa come pari opportunità
di accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione sia dal punto di vista delle infrastrutture
sia da quello della capacità di uso degli strumenti informatici e telematici; l’acquisizione delle competenze
digitali costituisce, infatti, un fattore chiave per una piena partecipazione sociale e per il benessere di tutti i
cittadini. L’inclusione digitale è considerata una priorità e numerosi documenti e iniziative comunitarie e
nazionali sottolineano la necessità di far sì che tutti i gruppi sociali fruiscano di servizi e risorse online.
Occorre, in particolare, abbattere le barriere che impediscono l’accesso delle persone disabili alle ICT e
accogliere le specifiche esigenze degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso l’uso delle tecnologie
educative.
Da diversi anni grazie alle tecnologie assistive le persone con disabilità specifiche sono in grado di
comunicare, trovare informazioni, studiare, lavorare. Oggi ci si può spingere oltre, utilizzando l’e-learning come
modalità didattica che consente ai disabili di intraprendere attività formative prima loro precluse: grazie alle
tecnologie si possono aggirare gli ostacoli connessi alla comunicazione linguistica, a lavagne poco leggibili, a
libri di testo privi di una traduzione in formato audio, a difficoltà motorie che impediscono di recarsi alle
lezioni, ecc. L’accessibilità degli strumenti e delle piattaforme e-learning è resa possibile dall’applicazione di
alcune linee guida, tra le quali le più note sono quelle della Web Accessibility Initiative proposte dal World Wide
Web Consortium e quelle dell’approccio dell’Universal Design.
Tali linee guida, tuttavia, sono indispensabili ma non sufficienti: ciò è ancora più evidente in paesi dove esse
sono entrate a regime e, in alcuni casi, rese obbligatorie nella progettazione delle piattaforme e-learning. È
importante che l’accessibilità tecnologica si integri con un più generale e totalizzante concetto di accessibilità
educativa, al fine di consentire esperienze di apprendimento inclusive e di elevata qualità per tutti i discenti.
Ultimamente si sta perciò assistendo a una transizione da un’accessibilità limitata al piano tecnologico a un
approccio di tipo olistico, che mette in risalto la necessità di individuare dei paradigmi teorici e metodologici
per fondare e realizzare un e-learning inclusivo. Questo articolo vuole offrire una sintetica panoramica sui più
recenti studi di un settore di confine che si sta affermando negli ultimi anni e che presenta interessanti
prospettive di sviluppo.

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Progettare l’inclusione nell’e-learning: approcci e strumenti per l’accessibilità della formazione in rete

formalizza tre obiettivi fondamentali per la


Tecnologie, digital divide e accessibilità realizzazione di un’Europa digitale:
• fornire di collegamenti online tutti i
Negli anni recenti si è sviluppato un ampio cittadini, le scuole, le imprese, le abitazioni
dibattito sull’inclusione digitale, che si può e le amministrazioni;
definire come l’uguaglianza nell’accesso e • far sì che tutti acquisiscano la padronanza
l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e degli strumenti digitali e la cultura
della comunicazione (ICT)1 . A fronte di una imprenditoriale necessaria per sviluppare
diffusione massiccia e capillare delle nuove idee;
tecnologie informatiche e telematiche esiste • fare in modo che l’intero processo generi
tuttora un problema di accesso per alcune inclusione e non emarginazione4.
categorie di individui (disabili, anziani, Questi obiettivi, già delineati in parte in altri
migranti, ecc.) che si trovano nell’impossibilità documenti5 , sono stati ulteriormente esplicitati
di utilizzare pienamente strumenti e risorse in alcune iniziative finalizzate a integrare
tecnologiche; a monte del digital divide vi sono pienamente i disabili nella società
divari preesistenti che colpiscono gruppi dell’informazione, con la nuova fase del piano
svantaggiati, a volte intere popolazioni e che d’azione, eEurope 2005, Una società
sono causati da motivi di ordine economico, dell’informazione per tutti (2002). Sempre nel
sociale, culturale e politico2. 2002 la risoluzione eAccessibility for people
La questione non è di poco conto, poiché nei with disabilities6, finalizzata all’abbattimento
nuovi scenari della conoscenza uno degli delle barriere d’accesso alla società basata sulle
elementi chiave che permettono agli individui tecnologie dell’informazione, ha dato
di svolgere un ruolo attivo nella società e di indicazioni per l’attuazione di azioni
esprimere una piena partecipazione alla vita informative, programmi e progetti tecnologici;
della comunità di appartenenza sta nella il documento caldeggia l’adozione delle linee
capacità di padroneggiare in maniera autonoma guida WAI (Web Accessibility Iniziative), una
gli strumenti tecnologici per selezionare e serie di specifiche che garantiscono la piena
produrre informazioni3 . Per tale motivo la accessibilità ai siti web da parte di persone con
rimozione degli ostacoli che impediscono disabilità di vario tipo (visiva, auditiva,
l’accesso alle ICT a tutti i gruppi sociali, e in motoria, ecc.), redatte dall’organismo
particolare a quelli svantaggiati, è divenuta una internazionale W3C (World Wide Web
priorità da perseguire sia dal punto di vista Consortium) e divenute uno standard nel giro
delle infrastrutture e degli strumenti di pochi anni.
tecnologici sia da quello dell’acquisizione delle Sul versante delle tecnologie per l’istruzione e
capacità per impiegare tali strumenti in modo la formazione, priorità analoghe ispirano il
adeguato ed efficace. lavoro promosso dall’Agenzia Europea per lo
Le politiche dell’Unione Europea si muovono Sviluppo dell’Istruzione degli Studenti
in questa direzione, attraverso iniziative e Disabili, la quale suggerisce che le ICT devono
documenti di lavoro che forniscono indicazioni contribuire a ridurre le disparità di accesso
agli Stati membri. Nel Consiglio di all’istruzione accogliendo le esigenze
Lussemburgo (2001) la Commissione Europea specifiche dei singoli alunni e diventando
raccomanda di impiegare il potenziale delle “strumento di accesso ai curricula e mezzo per
ICT a favore delle persone disabili raggiungere gli obiettivi curricolari”; a questo
agevolandone la fruizione di servizi e contenuti proposito sono elencati, tra gli approcci e le
online e rimuovendo gli ostacoli che ne metodologie didattiche più efficaci,
impediscono la completa disponibilità. Il l’insegnamento/apprendimento cooperativo, il
successivo Piano d’Azione eEurope 2002

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Progettare l’inclusione nell’e-learning: approcci e strumenti per l’accessibilità della formazione in rete

problem solving collaborativo, la formazione di può scongiurare il rischio che nella società
gruppi di studio eterogenei7. dell’informazione si creino nuove forme di
esclusione. Il primo passo da compiere, in
questo senso, è realizzare un’azione
Il percorso legislativo italiano informativa rivolta al pubblico, agli operatori
delle ICT e soprattutto alle persone
Coerentemente con queste indicazioni, in Italia svantaggiate, affinché sappiano a chi rivolgersi
il Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie e come individuare gli strumenti tecnologici
ha pubblicato nel 2002 le Linee Guida del idonei.
Governo per lo sviluppo della Società Al Libro Bianco hanno fatto seguito altre
dell’Informazione nella Legislatura, nelle quali disposizioni: la Legge Stanca 9 gennaio 2004,
si rileva la necessità di promuovere l’utilizzo n. 4, che dà indicazioni per favorire l’accesso
delle ICT tra le categorie deboli attraverso lo dei soggetti disabili agli strumenti informatici;
sviluppo di contenuti, tecnologie e norme il regolamento n. 101 del 3 maggio 2005,
specifiche tali da perseguire i seguenti risultati: specifica i criteri e i principi operativi e
“favorire l’armonizzazione del contenuto e organizzativi per l’accessibilità, le modalità di
ottimizzare le procedure di accesso attribuzione della certificazione di accessibilità
all’informazione al mondo dei disabili e degli e le modalità di valutazione e di controllo 10; il
anziani; individuare e promuovere le Decreto Ministeriale del Ministero per
applicazioni delle tecnologie innovative che l’Innovazione e le Tecnologie dell’8 luglio
possano mitigare le limitazioni di attività che 2005 (allegato D), che definisce invece i
ostacolano il benessere e l’attività di categorie requisiti tecnici e i diversi livelli di
di cittadini, con particolare riferimento accessibilità agli strumenti informatici.
all’accesso ai servizi e all’inclusione nel Attualmente la materia è regolamentata dal
mondo del lavoro; individuare le esigenze Decreto Ministeriale 30 aprile 2008, “Regole
relative all'incentivazione di un ampio ed tecniche disciplinanti l’accessibilità agli
equilibrato sviluppo della ricerca finalizzata e strumenti didattici e formativi a favore degli
dell’impiego delle nuove tecnologie della alunni disabili”, che nell’allegato B dà
formazione […]”8. indicazioni per l’accessibilità e la fruibilità del
Il 2003, anno europeo delle persone disabili, ha software didattico, indicazioni che si integrano
visto la pubblicazione del Libro Bianco con i requisiti tecnici per l’accessibilità degli
Tecnologie per la disabilità: una società senza applicativi in generale, definiti dai precedenti
esclusi, il cui obiettivo era definire le decreti.
condizioni per rendere universalmente
accessibili le tecnologie dell’informazione e
della comunicazione, promuoverne l’uso e la Tecnologie assistive ed e-learning
diffusione e rendendole semplici da utilizzare9 .
Le tecnologie, infatti, generalmente sono Per le persone disabili le tecnologie non
progettate tenendo conto degli utenti rappresentano soltanto una possibilità di
“normodotati” e in tal modo obbligano chi ha inclusione sociale: esse, infatti, sono utilizzate
dei bisogni speciali ad adattarsi ad esse, con per la realizzazione di ausili in grado di
tutti i limiti che ciò comporta. Questa modalità valorizzare le loro capacità residue, per
di progettazione deve essere capovolta per compensare disabilità specifiche, per la
poter sviluppare tecnologie e strumenti riabilitazione. Si parla, in questo caso, di
adattabili a utenze particolari e soddisfarne le tecnologie assistive, progettate e realizzate per
specifiche esigenze; attraverso la rimozione supportare le persone con disabilità specifiche
degli ostacoli e delle barriere all’accessibilità si e consentire loro di svolgere le attività

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Progettare l’inclusione nell’e-learning: approcci e strumenti per l’accessibilità della formazione in rete

quotidiane: comunicare, trovare informazioni, successo per un e-learning realmente


studiare, lavorare. Esse costituiscono un valido inclusivo:
ausilio nei casi di disabilità anche gravi di tipo 1. soluzioni sociali per problemi sociali: è il
motorio o sensoriale; il computer, ad esempio, principio base per realizzare un e-learning
è per molti disabili una sorta di protesi, o inclusivo. Per combattere il digital divide
meglio, come direbbe Bruner, un amplificatore occorre capire quali sono le cause sociali di
delle capacità comunicative e delle capacità esclusione e qual è il livello del divario;
sensorie11 . Qui si incontrano diversi settori di bisogna tenere presente che le pratiche
attività, quali ricerca, didattica, sociali interagiscono con la tecnologia, e si
sperimentazione informatica, metodologie influenzano a vicenda.
riabilitative, in una logica interdisciplinare che 2. comunità e consapevolezza: le comunità
affianca scuola, ricerca, servizi sanitari e di gruppi svantaggiati possono ritrovarsi in
politiche sociali. Internet, dove possono avere visibilità e
Grazie alle tecnologie i disabili possono opportunità di comunicazione e
intraprendere attività formative altrimenti loro interazione.
precluse, aggirando gli ostacoli connessi alle 3. verso un PC trasparente: la crescente
difficoltà di comunicazione, a lavagne poco complessità degli strumenti informatici
leggibili, a libri di testo privi di una traduzione aumenta il digital divide, in particolar
in formato audio, a difficoltà motorie che modo per gli anziani e per i disabili. Le
impediscono di recarsi alle lezioni, ecc. L’e- tecnologie dovrebbero invece essere più
learning appare perciò una risorsa strategica semplici e intuitive da usare, con interfacce
che presenta dei vantaggi evidenti e che può più amichevoli13 .
contribuire a far acquisire alle persone disabili 4. metodologia di risoluzione dei problemi
capacità di autodeterminazione e di e-learning: i contenuti dell’e-learning
empowerment; il nodo critico rimane, tuttavia, devono essere utili, pratici e motivanti, con
nell’accessibilità. Esistono, come abbiamo riferimento allo specifico contesto sociale e
visto, degli standard per l’accessibilità dei siti culturale. I contenuti strutturali mirati
web, ai quali hanno fatto seguito standard all’acquisizione di conoscenze devono
specifici per le piattaforme e-learning, ma essere trasformati in percorsi volti
molti sistemi e molte piattaforme sono ancora all’acquisizione di competenze trasversali e
progettati e strutturati in modo generico, senza di problem solving.
un’attenzione ai bisogni educativi speciali, e 5. Internet per tutti: occorre promuovere
realizzati con tecnologie non adattabili alle l’accessibilità dei siti web, ancora poco
persone che presentano delle disabilità. Ci sono diffusa, e l’accessibilità dei contenuti
tre ordini di barriere che precludono la digitali in generale.
fruizione dei corsi e-learning ai disabili: la
prima è rappresentata dall’accesso alla
tecnologia; la seconda dall’uso e la L’accesso all’e-learning: principi e linee
familiarizzazione con l’interfaccia del corso; la guida
terza dai contenuti.
È alla luce di queste considerazioni che L’e-learning, che nell’ambito dell’istruzione
nell’ambito del Piano d’azione eLearning della iniziale e superiore in Italia è diffuso
Commissione Europea è stato redatto da varie soprattutto come modalità accessoria e di
istituzioni un documento programmatico dal supporto ai percorsi in presenza, in molti paesi
titolo E-learning verso l’inclusione sociale12 . si è sviluppato come nuova modalità didattica
La Carta, cui hanno aderito finora 354 firmatari ed è entrato a regime nei percorsi scolastici14 .
in tutta Europa, evidenzia cinque fattori di Fin dagli anni ’90 alcuni paesi, quali USA,

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Australia, Regno Unito e Canada hanno Consortium, un'organizzazione non profit che
emanato delle normative che rendono si occupa di stabilire standard per lo sviluppo e
obbligatoria l’adozione di piattaforme l’adozione di tecnologie che consentano
accessibili15. Entriamo nel dettaglio di quanto è esperienze di apprendimento inclusive e di
stato definito in California per risolvere il elevata qualità. Nelle sue Linee Guida17 l’IMS
problema dell’accesso all’e-learning da parte individua sei principi per un e-learning
degli studenti disabili. Il Chancellor’s Office accessibile a persone con disabilità motorie o
California Community Colleges (Consorzio sensoriali, utili anche alle persone con
degli istituti superiori della California) ha disabilità cognitive:
proposto alcune soluzioni pratiche e logistiche 1. tenere conto della personalizzazione
in cui si richiama l’attenzione su alcuni aspetti basandosi sulle preferenze dell’utente;
cruciali: 2. fornire accesso equivalente per i contenuti
1. gli studenti disabili devono poter avere la sonori e visivi basandosi sulle preferenze
possibilità di accedere ai percorsi formativi dell’utente;
e-learning senza vincoli di tempo e di 3. fornire compatibilità con le tecnologie
luogo e senza dover ricorrere all’aiuto di assistive e includere l’accesso completo
terzi (interpreti linguistici, persone di tramite tastiera;
supporto, ecc.); 4. fornire informazioni contestuali e di
2. i percorsi devono essere progettati in modo orientamento;
che le interfacce e i contenuti standard 5. seguire le specifiche IMS e altre specifiche
siano usabili dalle persone con disabilità; rilevanti, standard e linee guida;
3. dove possibile, l’informazione deve essere 6. considerare l’utilizzo di XML18 .
data anche nel formato alternativo adeguato Tra gli elementi personalizzabili citati
all’utente (es. linguaggio dei segni, Braille, dall’IMS ricordiamo: i caratteri (tipo, stile,
registrazioni audio, ecc.). Si tenga conto colore, dimensione); i cursori (dimensione,
che la forma usata per comunicazioni brevi stile, intermittenza); testi, immagini e video
non sempre è efficace nel caso di (dimensione); la grafica (impostazioni, sfondi,
comunicazioni lunghe e complesse; tale colori); la tastiera (impostazioni); la
considerazione è valida anche per la forma sincronizzazione degli eventi (finestre di
in cui sono erogati i contenuti; dialogo e avvisi che restano visibili finché
4. la presenza di una persona di supporto per l’utente decide di chiuderli).
il disabile deve essere la soluzione estrema,
da utilizzare quando tutti gli altri tentativi
sono andati falliti;
5. la persona disabile deve poter accedere a
tutte le risorse del corso, comprese quelle
multimediali, ai siti web e alle tecnologie
informatiche e telematiche;
6. i percorsi devono essere progettati in modo
tale che il livello, la comunicazione e le
esperienze siano gli stessi per tutti gli
studenti, disabili e non; Fig. 1: aTutor, un esempio di piattaforma e-learning
7. queste indicazioni si applicano senza accessibile (http://www.atutor.ca/)
alterare la natura specifica del percorso o i
risultati attesi16. In Italia la diffusione dell’e-learning registra
Sulla stessa linea di intervento si collocano le dei ritardi rispetto ad altri paesi; ciò è
indicazioni dell’IMS, Global Learning riconducibile a diversi ordini di fattori che

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coinvolgono tutte le tipologie di utenza e si Di seguito riportiamo, nella versione sintetica,


possono far risalire principalmente alle carenze le linee guida WAI diffuse dell’Ufficio italiano
delle infrastrutture tecnologie e dei del W3C :
collegamenti telematici e a un diffuso
analfabetismo digitale: siamo di fronte a un 1. Fornire alternative equivalenti per il
digital divide di tipo strutturale e culturale che contenuto visivo e audio: fornire un contenuto
colpisce tutti i gruppi sociali, non solo i che, una volta presentato all’utente, svolga
disabili. essenzialmente la stessa funzione o raggiunga
Nonostante le campagne promosse dal lo stesso scopo del contenuto visivo o acustico.
Ministero della Pubblica Istruzione e i progetti 2. Non fare affidamento unicamente sul
del Fondo Sociale Europeo a favore della colore: assicurarsi che il testo e la parte grafica
diffusione delle tecnologie nelle scuole, in siano comprensibili se consultati senza il
Italia le dotazioni scolastiche di hardware e colore.
software e i collegamenti telematici sono 3. Usare marcatori e fogli di stile e farlo in
ancora sottodimensionati; alla povertà e maniera appropriata: marcare i documenti
inadeguatezza delle attrezzature occorre con gli appositi elementi strutturali; controllare
sommare la scarsa familiarità con le tecnologie la presentazione con i fogli di stile piuttosto
informatiche da parte degli insegnanti, che per che con gli elementi e gli attributi di
la maggior parte non sono ancora in possesso presentazione.
delle competenze digitali. A tutto ciò dobbiamo 4. Rendere chiaro mediante il markup l’uso
aggiungere l’arretratezza del nostro paese sul del linguaggio naturale: utilizzare marcatori
versante dell’accessibilità, che solo negli ultimi che agevolino la pronuncia o l' interpretazione
anni sta diventando una priorità nella di testi in lingua straniera o con abbreviazioni e
progettazione degli spazi web e delle acronimi.
piattaforme e-learning19 ; il dibattito 5. Creare tabelle che si trasformino in
sull’accessibilità dell’e-learning è ancora agli maniera elegante: assicurarsi che le tabelle
stadi iniziali nel contesto italiano. abbiano la marcatura necessaria per essere
trasformate dai browser e da altri user agent.
6. Garantire che le pagine che utilizzano le
Dall’accessibilità all’Universal Design tecnologie più recenti si trasformino in
maniera elegante: assicurarsi che le pagine
L’accessibilità dei siti web coinvolge diverse rimangano accessibili anche quando le
dimensioni della progettazione a livello di tecnologie più recenti non sono supportate o
design, codice, struttura e contenuti: sono disattivate.
• linguaggio chiaro, semplice ed efficace; 7. Garantire all’utente il controllo dei
• possibilità di un uso facile e agevole per mutamenti di contenuto dipendenti dal
tutti; tempo: assicurarsi che il movimento, il
• velocità di caricamento delle pagine; lampeggiare, lo scorrere e l’autoaggiornamento
• visibilità e leggibilità per tutti. degli oggetti possa essere messo in pausa o
Come abbiamo visto, il consorzio W3C ha arrestato.
definito le linee guida per l’accessibilità dei siti 8. Garantire l’accessibilità diretta delle
web, secondo le quali un sito deve essere Interfacce Utente Incorporate: assicurarsi
accessibile a prescindere dalle disabilità degli che l’interfaccia utente sia conforme ai principi
utenti, della tecnologia che utilizzano e del di progettazione accessibile: accesso alle
contesto un cui operano. funzionalità indipendente dal dispositivo,
possibilità di operare da tastiera, comandi
vocali, ecc.

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9. Progettare per garantire l’indipendenza paradigma che deriva dall’incrocio tra design
dal dispositivo: usare funzioni che permettano accessibile, abbattimento delle barriere e
di attivare gli elementi della pagina mediante tecnologie assistive. L’assunzione di base
una varietà di dispositivi. dell’Universal Design è che oggetti e ambienti
10. Usare soluzioni temporanee: usare devono essere progettati in modo accessibile e
soluzioni provvisorie per l’accessibilità, usabile per tutti, non solo per gli utenti disabili,
affinché le tecnologie assistive e i browser più così che non si debba intervenire a posteriori
vecchi possano operare correttamente. per l’abbattimento delle barriere. L’Universal
11. Usare le tecnologie e le linee guida del Design si basa su sette principi:
W3C: usare le tecnologie W3C (in conformità 1. uso equo: progettare per l’usabilità in
con le specifiche) e seguire le linee guida per modo che tutti possano avere le stesse
l’accessibilità; nei casi in cui non sia possibile possibilità, facendolo in modo identico per
usare una tecnologia W3C, oppure tutti dove possibile e in modo equivalente
nell’utilizzarla si ottenesse materiale che non si dove no;
trasforma in maniera elegante, fornire una 2. uso flessibile: far sì che quanto progettato
versione alternativa, che sia accessibile, del si adegui alle preferenze e alle capacità
contenuto. delle persone;
12. Fornire informazioni di contesto e 3. uso semplice e intuitivo: progettare in
orientamento: fornire informazioni di contesto modo comprensibile, a prescindere
e orientamento per aiutare gli utenti a dall’esperienza, la conoscenza e la lingua
comprendere pagine o elementi complessi. degli utenti;
13. Fornire meccanismi di navigazione 4. informazioni facili da percepire: le
chiari: fornire meccanismi di navigazione informazioni devono raggiungere l’utente
chiari e consistenti - informazioni di in modo efficace, a prescindere dalle sue
orientamento, barre di navigazione, una mappa capacità sensoriali o dalle condizioni
del sito, ecc. - per aumentare la probabilità che ambientali;
una persona possa trovare sul sito ciò che sta 5. tolleranza per l’errore: ridurre al minimo
cercando. le conseguenze di azioni accidentali o non
14. Garantire che i documenti siano chiari e intenzionali;
semplici: garantire che i documenti siano 6. minimo sforzo fisico: l’interazione con
chiari e semplici, affinché possano essere più l’ambiente deve essere efficiente,
facilmente comprensibili20 . confortevole e richiedere la minima fatica;
7. dimensioni e spazio adeguati
Il rilascio delle linee guida WAI è stato oggetto all’approccio e all’uso: massimizzare
di una serie di critiche riguardanti la loro l’approccio e le capacità di manipolazione
applicabilità operativa. Le cause risiedono a prescindere dalla taglia, la postura e la
nella difficoltà di comprenderle e interpretarle mobilità dell’utente22.
univocamente, nell’eccessivo livello teorico La finalità dell’Universal Design è
rispetto alle situazioni reali e nel conflitto tra semplificare a tutti la vita realizzando prodotti,
accessibilità e usabilità21 . Molti studiosi comunicazioni e ambienti universalmente
concordano sulla necessità di adottare un punto usabili a un costo molto basso o gratuitamente,
di vista più ampio e considerare le linee guida con benefici per le persone di ogni età e per le
come un punto di partenza e non un punto di diverse forme di disabilità. La sua filosofia sta
arrivo. Sulla scorta delle riflessioni nel garantire che i prodotti e i servizi educativi:
sull’accessibilità intesa nel suo versante • incontrino i requisiti richiesti dalle
tecnologico negli ultimi anni si è sviluppato normative;
l’approccio dell’Universal Design, un nuovo

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• diano vantaggi a tutti, non solo alle persone che considera l’intero processo di
con disabilità; apprendimento e non soltanto il suo versante
• abbiano costi efficienti: deve essere meno tecnologico; occorre pensare all’accessibilità
costoso progettare per l’accesso universale come qualcosa che riguarda non soltanto i
piuttosto che modificare una progettazione disabili ma tutti i gruppi di discenti come
scadente per venire incontro ai bisogni di mezzo per migliorare la fruizione e
gruppi particolari; l’esperienza di apprendimento. Al centro del
• riempiano il mercato dei prodotti e dei processo vi sono i fabbisogni del discente, che
servizi; devono essere soddisfatti interagendo tra i
• facilitino la modifica dei materiali formativi diversi livelli costituiti da accessibilità e
per bisogni specifici; usabilità, esiti dell’apprendimento,
• promuovano l’indipendenza dell’utente23. infrastruttura e contesto locale25 .
Anche l’Istituto Europeo per il Design e la Bel e Bradburn partono dalla considerazione
Disabilità (EIDD) ha pubblicato una che le linee guida WAI costituiscono uno
Dichiarazione del Design for All, approccio strumento utile per gli sviluppatori e i
nato in Svezia che persegue l’accessibilità webmaster, ma ciò che manca in esse è una
come mezzo per la realizzazione di una società prospettiva pedagogica in grado di fornire
per tutti. La Dichiarazione di Stoccolma informazioni e un supporto al docente nella sua
incoraggia l’adozione, da parte di tutte le attività e nel suo ruolo di facilitatore e attore
istituzioni e i governi europei, del design chiave del processo di apprendimento 26 . Il
universale per facilitare per tutti le pari modello che propongono pone l’accento
opportunità di partecipazione in ogni aspetto sull’efficacia dell’apprendimento come
della società24 . obiettivo primario e si basa sull’idea che
l’accessibilità è una componente di qualsiasi
progettazione educativa in qualsiasi contesto
Per una teoria dell’e-learning accessibile per qualsiasi allievo.

Il dibattito internazionale si è sviluppato per


anni sul versante delle modalità di sviluppo
dell’accessibilità dal punto di vista tecnologico.
Negli ultimi tempi l’attenzione si è spostata
dal piano strettamente tecnico al piano degli
approcci e delle metodologie didattiche: gli
standard WAI, infatti, risolvono il problema
dell’accesso all’ambiente virtuale di
apprendimento ma lasciano aperte molte Fig. 2: il modello contestualizzato di J. Seale
questioni relative al modo in cui debba
svolgersi l’esperienza formativa. Gli approcci J. Seale, che da anni si occupa dell’e-learning
all’accessibilità sono ancora scarsamente accessibile, propone un modello
supportati da teorie educative e si limitano a “contestualizzato” che vede il coinvolgimento
enfatizzare l’importanza dell’interazione tra di tutti gli stakeholders presenti nella scuola
studente e di contenuti e competenze (studenti disabili, insegnanti, tecnologi,
tecnologiche dei docenti. sviluppatori, manager, persone di sostegno agli
Secondo Kelly, Phipps e Swift affinché l’e- studenti). L’accessibilità deve essere
learning sia un’esperienza piena e gratificante considerata una responsabilità condivisa tra
per tutti gli studenti l’accessibilità deve essere tutte queste persone, non solo tecnici e
concepita come un approccio di tipo olistico, sviluppatori come nella visione tradizionale27 .

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Il nodo critico rimane la difficoltà di capire partecipare attivamente e pienamente alla vita
come applicare in pratica le linee guida per sociale. A tale scopo si rende necessario
l’accessibilità: in altre parole, la questione è progettare le interfacce tecnologiche da un
come affrontare il cambiamento, chi deve nuovo punto di vista basato sul paradigma
affrontarlo e quali obiettivi si devono dell’accessibilità. La rimozione di barriere e
perseguire. ostacoli in tal senso diviene una priorità che
Seale ricorre alla metafora del “rainbow incontra le peculiari esigenze di ciascuno,
bridge” dove il ponte rappresenta il simbolo partendo dal presupposto che tutti i bisogni
del passaggio da inaccessibilità ad sono speciali. La progettazione universale
accessibilità, i colori rappresentano gli (Universal Design e Design for All) si
stakeholders, le sfumature di tonalità percepite configura dunque come una filosofia capace di
da parte di chi osserva rappresentano i punti di assicurare l’accessibilità da parte di tutte le
vista degli utenti e l’attraversamento del ponte fasce di utenti a servizi, risorse e opportunità
sta a significare la consapevolezza richiesta per superando il divario digitale e tutte le
sviluppare l’accessibilità dell’e-learning28. discriminazioni e gli ulteriori divari che ad
esso si accompagnano.
Progettare per l’accessibilità significa anche
realizzare percorsi formativi e-learning fruibili
da tutte le categorie di persone, comprese
quelle che hanno difficoltà nelle tradizionali
situazioni di apprendimento in presenza:
disabili sensoriali, motori e cognitivi possono
sperimentare modalità di formazione che,
attraverso gli ausili forniti dalle tecnologie,
valorizzano le loro capacità e consentono loro
di esprimersi e interagire. L’e-learning può
Fig. 3: il rainbow bridge di J. Seale essere una risorsa strategica per l’inclusione
sociale, a patto che si sviluppino approcci che
I presupposti teorici del modello di Seal sono il non si limitino a garantire alle persone disabili
costruttivismo sociale e le comunità di pratica l’accesso alla piattaforma tecnologica e ai suoi
di Wenger; entrambe le teorie ci inducono a strumenti, ma diano loro modo di vivere
riflettere su come i ruoli sociali mediano la un’esperienza educativa di alto livello
pratica dell’accessibilità e su come i membri di qualitativo basata sulla collaborazione in rete,
una comunità rispondono al loro ruolo la condivisione e la partecipazione attiva. Allo
sviluppando significati personali e collettivi. stesso tempo l’efficacia dell’azione formativa
ne esce migliorata per tutti gli utenti, a
prescindere dalla loro condizione e dalla
Conclusioni presenza o meno di disabilità.
In questa breve e sintetica panoramica abbiamo
Tutte le persone, a prescindere dalle loro visto come negli ultimi anni si stia assistendo a
condizioni fisiche o psichiche, hanno uguale una transizione dal concetto di accessibilità
diritto ad accedere alle tecnologie digitali e limitato al piano tecnologico a una visione di
sfruttarne le potenzialità per comunicare, tipo olistico, nel tentativo di ripensare l’e-
informarsi, lavorare, studiare, coltivare learning in chiave di inclusione. Si delinea così
interessi nel tempo libero. Parimenti, tutti la fisionomia di un nuovo settore di studi che si
hanno diritto ad acquisire le competenze muove in un ambito transdisciplinare e che
digitali, che sono divenute fondamentali per presenta interessanti prospettive di sviluppo.

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Progettare l’inclusione nell’e-learning: approcci e strumenti per l’accessibilità della formazione in rete

7Agenzia Europea per lo Sviluppo dell’Istruzione degli


Tra le ricadute più importanti che si
Studenti Disabili, Principi Guida all’Integrazione
intravedono vi è quella dell’attuazione della Scolastica degli Studenti in situazione di handicap.
transizione, anche dal punto di vista Raccomandazioni politiche, 2003, www.european-
tecnologico, da un’idea di formazione dei agency.org
disabili basata sulla cura continua a una 8 Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie, Linee
dimensione formativa orientata alle necessità Guida del Governo per lo sviluppo della Società
dell’individuo. dell’Informazione nella Legislatura, Roma, 2002, pp.
76-77.

9 Commissione Interministeriale sullo sviluppo e


Eleonora Guglielman, gennaio 2009 l’impiego delle tecnologie dell’informazione per le
categorie deboli, formata dal Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali, Ministero per l’Innovazione e le
Tecnologie, Ministero della Salute, Tecnologie per la
disabilità: una società senza esclusi, Libro Bianco,
2003.

NOTE 10Legge 9 gennaio 2004, n. 4: Disposizioni per favorire


l’accesso di soggetti disabili agli strumenti informatici.
Cfr. anche la Circolare AIPA (Autorità per l’Informatica
nella Pubblica Amministrazione) n. AIPA/CR/32 del
1 ICT: Information and Communication Technologies. 06/09/01, Criteri e strumenti per migliorare
l’accessibilità dei siti web e delle applicazioni
2 Sull’argomento v. anche, di E. Guglielman, la voce informatiche a persone disabili.
Digital Divide in Isfol, Il glossario e-learning per gli
11 J.S. Bruner et al., Studi sullo sviluppo cognitivo,
operatori del sistema formativo integrato. Uno
strumento per l’apprendimento in rete, Roma, Isfol, Roma, Armando, 1968. Per Bruner gli “amplificatori”
2007, pp. 127-128. sono sistemi di attrezzature esterne che supportano
l’evoluzione umana: tali sono, ad esempio, gli arnesi per
3
Nei documenti comunitari si parla di competenze tagliare e costruire, i sistemi di segnalazione e tutte le
chiave, definite come quelle che contribuiscono alla tecniche che permettono alla specie umana di acquisire
realizzazione personale, all’inclusione sociale, alla una specializzazione.
cittadinanza attiva e all’occupazione. Tra di esse è
12 E-learning verso l’inclusione sociale, Barcelona,
fondamentale la competenza digitale, che consiste nel
“saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le 2004, http://www.charte.velay.greta.fr/index.php
tecnologie della società dell’informazione (TSI) per il
13Sull’usabilità delle tecnologie e delle interfacce, cfr.:
lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa è
supportata da abilità di base nelle TIC [Tecnologie D. A. Norman, Il computer invisibile. La tecnologia
dell’Informazione e della Comunicazione]: l’uso del migliore è quella che non si vede¸ seconda edizione,
computer per reperire, valutare, conservare, produrre, Milano, Apogeo, 2005; N. Negroponte, Essere digitali,
presentare e scambiare informazioni nonché per Milano, Sperling & Kupfer, 1995.
comunicare e partecipare a reti collaborative tramite
Internet”. Commissione delle Comunità Europee, 14 Per una panoramica storico-metodologica sull’e-
Proposta di raccomandazione Del Parlamento Europeo learning cfr. E. Guglielman, FaD e apprendimento in
e del Consiglio relativa a competenze chiave per rete: nuovi modelli per la formazione del futuro, in
l’apprendimento permanente, Bruxelles, 2005. Learning Audit: auto-valutazione per l’istruzione e la
formazione nell’era della conoscenza, a cura di M.
4 Consiglio dell’Unione Europea, Commissione delle Guspini, Roma, Anicia, 2003, pp. 69-11.
Comunità Europee, eEurope 2002: una società
15Le normative cui ci riferiamo sono le seguenti: USA,
dell’informazione per tutti, Piano d’azione preparato dal
Consiglio e dalla Commissione europea per il Consiglio Americans with disabilities Act, 1990, e Section 508 -
europeo di Feira, Bruxelles, 19-20 giugno 2000. Amendment to the Rehabilitation Act, 1973; Australia,
Disability Discrimination Act, 1992; Regno Unito,
5 Direttiva del Consiglio Europeo 200/78/EC del 2000; Disability Discrimination Act, 1995 e 2005; Canada,
Comunicazione COM (2000) 284 12/05/2000 verso Accessibility for Ontarians with Disabilities Act, 2005.
un’Europa senza barriere per i disabili; Commissione
16 Chancellor’s Office California Community Colleges,
delle Comunità Europee, eInclusion. The information
society’s potential for social inclusion in Europe, Distance education: access guidelines for students with
Bruxelles, 2001. disabilities, august 1999, http://www.htctu.fhda.edu/
publications/guidelines/distance_ed/disted.htm
6http://europa.eu.int/information_society/policy/
accessibility/eaccess2002/
Eleonora Guglielman 2009
10
Progettare l’inclusione nell’e-learning: approcci e strumenti per l’accessibilità della formazione in rete

17C. Barstow, M. Meckell, M. Rothberg, C. Schmidt, 27 J. K. Seale, A contextualised model of accessible e-


IMS Guidelines for Developing Accessible Learning learning practice in higher education institutions,
Applications, version 1.0, White Paper, july 2002, “Australasian Journal of Educational Technology”, 22
www.imsglobal.org/accessibility/accessiblevers/ (2), 2006, pp. 268-288.
index.html
28J. K. Seale, The rainbow bridge metaphor as a tool for
18 XML: Extensible Markup Language, è un linguaggio developing accessible e-learning practices in higher
di programmazione utilizzato per realizzare applicazioni education, “Canadian Journal of Learning and
web accessibili grazie alle sue caratteristiche di Technology”, vol. 32 (2), spring/printemps 2006.
flessibilità, convalidazione e strutturazione.

19 Il CNIPA (Centro Nazionale per l’informatica nella


Pubblica Amministrazione) ha recentemente pubblicato
un Rapporto sull’inclusione tecnologica. In esso si
sottolinea che l’e-learning può costituire un’efficace
modalità di apprendimento grazie alla flessibilità, la
personalizzazione di tempi e ritmi di apprendimento,
l’interattività, la possibilità di comunicare con altre
persone; va inoltre considerata la possibilità di
apprendere in casa propria, in un ambiente familiare e
rassicurante. CNIPA, Rapporto 2005 della Commissione
Interministeriale permanente per l’impiego delle ICT a
favore delle categorie deboli o svantaggiate, “I
Quaderni”, n. 20, gennaio 2006.

20 http://www.w3c.it/wai/wcag10Guidelines.html

21 L’usabilità nella definizione dell’ISO (International


Organisation for Standardisation) è “il grado in cui un
prodotto può essere usato da determinati utenti per
raggiungere determinati obiettivi con efficacia,
efficienza e soddisfazione in un dato contesto d’uso;
l’usabilità di un sito può quindi essere definita come
“l’adeguatezza dei contenuti/funzionalità e degli
strumenti tecnici fra di loro, e rispetto ai fruitori e al
contesto (il mondo)”. L. Cantoni, N. Di Blas, D.
Bolchini, Comunicazione, qualità, usabilità, Milano,
Apogeo, 2003, pp. 26-28.

22 B. O’Connor, E-learning and Students with


Disabilities: From Outer Edge to Leading Edge, 2000.

23 Backroad Connections Pty Ltd, What is Universal


Design and How Can it be Implemented?, Australian
Flexible Learning Framework, 2002.

24 Cfr. la Dichiarazione approvata il 9 maggio 2004


dall’Assemblea Annuale dell’Istituto Europeo per il
Design e la Disabilità a Stoccolma, http://
www.designforalleurope.org

25B. Kelly, L. Phipps. E. Swift, Developing a Holistic


Approach for E-Learning Accessibility, “Canadian
Journal of Learning and Technology”, vol. 30 (3), fall/
automne 2004.

26 E. Bel, E. Bradburn, Pedagogical Perspective on


Inclusive Design of Online Learning, 2008. La necessità
di passare dal piano della strumentazione tecnica a
quello degli approcci e delle metodologie è espressa
anche nel documento dell’Agenzia Europea per lo
Sviluppo dell’Istruzione degli Studenti Disabili,
L’integrazione dei disabili in Europa. Pubblicazione
tematica, 2003, www.european-agency.org
Eleonora Guglielman 2009
11
Progettare l’inclusione nell’e-learning: approcci e strumenti per l’accessibilità della formazione in rete

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

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Eleonora Guglielman 2009


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