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Problemi&Soluzioni

Aspetto formale immutato, prestazioni tecniche contemporanee

FRA PASSATO E FUTURO Restauro delle coperture del Duomo di Siena


PROGETTISTA:

architetto Roberto Fineschi


DIRETTORE LAVORI:

architetto Roberto Fineschi


COMMITTENTE:

Opera della Metropolitana, Fabbriceria della Cattedrale di Siena


TERMINE DEI LAVORI:

fine 2007
COPERTURA:

Drken

Un lavoro complesso, condotto in tre successivi lotti rispettivamente per le due navate centrali e la cupola iniziato nel 2005 e che, presumibilmente, terminer alla fine di questo anno: il restauro delle coperture del Duomo di Siena era ormai inevitabile, date le condizioni di degrado del rivestimento preesistente. Escursioni termiche, corrosione, ossidazione avevano determinato la sconnessione del manto di piombo, provocando una serie di pericolose infiltrazioni allinterno delledificio. Il progetto ha inteso lasciare inalterata la struttura portante interna, senza modificarne forma e composizione, riparando e sostituendo le componenti del manto esterno, grazie a nuove tecniche costruttive, che garantiscono laspetto originario con performance attuali. Smontati le lastre di piombo e il sottostante supporto strutturale di calce, sono state portate alla luce le tavelle di laterizio, poggiate su muretti. Questi ultimi, consolidati e ricostruiti nelle porzioni mancanti grazie a un delicato lavoro di cuci-scuci, hanno cos potuto pi saldamente sostenere le tavelle di cotto recuperate, posate con la medesima tecnica storica (che garantiva un ottimale sistema di ventilazione del tetto) e a loro volta ricoperte di un massetto strutturale a calce, armato con rete metallica. Una scelta questultima particolarmente ponderata, dato che bisognava assicurare sia la perfetta adesione alla struttura di laterizio sottostante che lattacco del successivo nuovo strato di lastre di piombo. Sul massetto stato posato un telo traspirante al vapore acqueo e impermeabile allacqua piovana, particolarmente resistente agli sbalzi termici (che sul tetto del Duomo possono raggiungere anche i 90/100 C), coperto, poi, da una serie di lastre di piombo, di disegno uguale a quello preesistente. Diversa stata la tecnica di posa: per permetterne la dilatazione sia laterale che longitudinale, si , infatti, optato per laggraffatura a mano, secondo uno schema tuttavia impostato oltre cento anni fa dallarchitetto Giuseppe Partini, chiamato a ripristinare la copertura del Duomo dopo un violento incendio scoppiato il 17 ottobre 1890.

DELTA FOXX PLUS


Drken Italia via B. Ambiveri 25 24126 Bergamo Tel. 0354201111 Fax 0354201112 doerken@doerken.it

www.doerken.it

Vista del cantiere di restauro della copertura della navata centrale del Duomo lato San Giovanni
DESCRIZIONE

Posa di telo traspirante al vapore acqueo e impermeabilizzante alla pioggia e delle soprastanti lastre di piombo aggraffate

Telo sottotetto aperto alla diffusione del vapore acqueo in tessuto-non tessuto di poliestere (PES) con strato impermeabile altamente traspirante e banda autoadesiva integrata.
MODALIT DI APPLICAZIONE

Grazie al peso di 270 g/m2, facilit e sicurezza di posa risultano ottimizzate, senza defor-

mazione n possibili avvallamenti. Lo strato speciale ad alta resistenza allo strappo rende il telo calpestabile, se posato su supporto rigido. Lo strato inferiore non si attacca alle fibre della struttura ed semplice da applicare e srotolare. Con lausilio degli altri accessori del sistema Delta limpermeabilit assicurata anche in caso di pendenze inferiori alla norma.

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10/07 [Problemi&Soluzioni]

Costruire nel costruito: un nuovo guscio per migliorare comfort e acustica

LINVOLUCRO PER LA MUSICA Riqualificazione dellAuditorium RAI di Napoli


PROGETTISTI:

Gnosis Architettura, Studio Castagnaro


DIRETTORE DEI LAVORI:

ingegnere Marco Senese-Tecnoprogetti Integrati


COMMITTENTE:

RAI Radiotelevisione Italiana


IMPRESA REALIZZATRICE:

CGD-Costruzioni Generali De Simone


INGEGNERIA STRUTTURALE:

ingegnere Renato Sparacio-Studio Sparacio


TERMINE DEI LAVORI:

2006
CONSULENZA ACUSTICA:

ingegnere Carmine Ianniello Facolt di Ingegneria DETEC dellUniversit degli Studi di Napoli Federico II
PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO E DI CONDIZIONAMENTO:

ingegnere Enrico Lanzillo, ingegnere Giovanni Fusco, ingegnere Luigi Iorio


PROGETTO IMPIANTO AUDIO E VIDEO:

Cuore del complesso RAI di Napoli, realizzato tra il 1958 e il 1963 su progetto di Renato Avolio De Martino, Raffaele Contigiani, Mario De Renzi, lAuditorium veniva utilizzato dal 1993 solo come studio televisivo, oltretutto per un numero limitato di spettatori. Lintervento di restauro (progetto vincitore di un appalto-concorso), volto principalmente a ridare spazio anche alla musica sinfonica, si focalizzato sul ripristino dellarticolazione volumetrica originale, anteriore agli interventi apportati nel tempo per ladattamento a studio televisivo, e sul trattamento superficiale dellinvolucro architettonico, al fine di avere una acustica ottimale. Il nuovo guscio di rivestimento interno dellAuditorium uno spazio di 14.000 m3, chiuso da un soffitto particolarmente alto, sostenuto da sei travi di calcestruzzo precompresso ciascuna di ben 75 metri di luce realizzato in legno di latifoglia americano, selezionato per le sue caratteristiche meccaniche e fisiche, in grado di permettere una diffusione ottimale delle onde sonore. Questa scelta tecnica non ha eluso la questione estetica, ricreando un involucro per la musica (ma anche per altro tipo di spettacoli) in cui lo spazio fluisce dalle gradinate al palco senza soluzione di continuit. Appositi pannelli sandwich a pettine, di forex bianco e rovere americano, ricoprono il soffitto e parte delle pareti laterali, cos come ulteriori pannelli lisci, sempre di rovere americano, rivestono le altre superfici verticali; il fondo della sala, liberato dai tendaggi preesistenti, stato anchesso rivestito con legno di ciliegio americano. Sopra al palco, una serie di elementi trasparenti di metacrilato aiutano a migliorare lacustica, riducendo laltezza spropositata dello spazio senza impedire la visione dellimponente organo che fa da sfondo. Questi elementi, sostenuti da bracci mobili di acciaio regolabili sui tre assi, sono dotati di punti luminosi. Lilluminazione delle scalinate del pubblico stata, invece, ripristinata come in origine, posizionando lungo lintradosso delle travi portanti una serie di bande luminose, sorta di vera e propria guida ottica verso il palcoscenico.

ingegnere Italo Ghidini


PANNELLI DI RIVESTIMENTO:

American Hardwood Export Council (AHEC)

PANNELLI DI RIVESTIMENTO
AHEC Europe 3 St. Michaels Alley EC3V 9DS Londra - Inghilterra Tel. +44 (0)20 76264111 Fax +44 (0)20 76264222 info@ahec-europe.org www.ahec-europe.org

Viste dellauditorium al termine dei lavori di riqualificazione (foto di Antonio De Martino)


DESCRIZIONE

Pannelli curvi (di compensato di pioppo rivestito con acero duro) applicati alle pareti per migliorare lacustica (foto di Antonio De Martino)
MODALIT DI APPLICAZIONE

Pannello in multistrato di rovere americano (white oak) di 18 mm, ignifugato, montato su T metallico (30x25 mm); pannello sandwich a pettine (progettato secondo un modulo derivato dallo studio della diffusione del suono) di forex bianco dello spessore di 3 mm con listelli di legno di rovere americano (white oak) dello spessore di 4 mm; pannello in multistrato di rovere americano (white oak) da 18 mm, ignifugato, montato su T metallico (30x30 mm), chiuso nella parte inferiore da un traverso di legno che chiude un binario sotto cui situato un rivestimento in multistrato di rovere (white oak) di 4 mm.

Il rovere americano (white oak), diffuso in tutti gli Stati Uniti orientali e comprendente diverse specie di cui otto commercializzate, un legno duro e pesante, con resistenza media alla curvatura e alla compressione, abbastanza rigido, molto buono per la curvatura a vapore. Dallaspetto simile alla quercia europea, possiede una fibra piuttosto dritta con venature pi o meno marcate. Usi principali: costruzioni, arredamenti, pavimenti, rifiniture per interni e esterni, modanature, serramenti interni.

[Problemi&Soluzioni]

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Sicurezza ed estetica nel restauro dei palchi del teatro pi famoso dItalia

SOLUZIONI ARMONICHE Progetto di restauro del Teatro alla Scala di Milano


PROGETTISTA:

architetto Mario Botta


PROGETTO ESECUTIVO:

Consorzio Cooperative Costruzioni


COMMITTENTE:

Comune di Milano
INGEGNERIA STRUTTURALE:

BMS
PROGETTO E DIREZIONE ARTISTICA RESTAURO PARTE MONUMENTALE:

architetto Elisabetta Fabbri


TERMINE DEI LAVORI:

La ristrutturazione del Teatro alla Scala ha fatto discutere soprattutto in merito alle opere architettoniche che hanno interessato la torre scenica e i volumi tecnici della complessa macchina teatrale. Poco si parlato del restauro conservativo concentrato sulla sala del Piermarini e sul corpo ottocentesco dellex Casin Ricordi lavoro minuzioso, volto sostanzialmente alla rimozione di eventuali parti aggiunte e al riordino delle finiture, nellottica del ripristino della struttura e dellaspetto originari e portato a compimento con tecniche e materie prime assolutamente attuali, dato il necessario adeguamento del teatro e dei suoi spazi alle nuove esigenze di sicurezza del pubblico e alle normative vigenti. Esemplare in tal senso il caso dei palchi e del loggione in cui, oltre allestetica, si richiedeva un elevato grado di resistenza al fuoco. Divisori e soffitti sono stati, cos, completati con particolari lastre di gesso rivestito, molto sottili (13/15 mm) e assolutamente incombustibili, al fine di evitare, in caso di incendio, linnesco e lo sviluppo delle fiamme, senza peraltro liberare fumi dannosi per gli spettatori. Oltre tremila metri quadrati di materiale allavanguardia sono perfettamente inseriti nellinsieme prezioso della sala storica.

2004
LASTRE DI RIVESTIMENTO DIVISORI E SOFFITTO PALCHI:

Knauf

F-ZERO
Knauf via Alberelle 72 Rozzano (MI) Tel. 0252823711 Fax 0252823730 knauf@knauf.it www.knauf.it

La sala del teatro durante i lavori di restauro

DESCRIZIONE

Lastra di gesso rivestito con armatura in fibra di vetro, certificata e omologata in classe 0 di reazione al fuoco (incombustibile).
MODALIT DI APPLICAZIONE

Perfettamente integrata con il sistema costruttivo a secco Knauf, la lastra F-Zero ideale per lapplicazione in edifici ove sia necessario garantire, anche nel rispetto delle norme legislative, un livello superiore di protezione dal fuoco: scuole, uffici, alberghi, cinema, sale dattesa, luoghi di lavoro a rischio, percorsi e vie desodo di locali pubblici. I materiali che la com-

pongono gesso rivestito e armatura in fibra di vetro, che ne aumenta anche la resistenza statica intrinseca garantiscono, infatti, il massimo livello di incombustibilit della lastra F-Zero (classificata incombustibile in classe 0), cos da evitare linnesco e lo sviluppo delle fiamme, senza liberare fumi dannosi per gli occupanti degli ambienti. Pareti, contropareti, controsoffitti, soffitti realizzati con le lastre F-Zero assicurano il pieno rispetto dei livelli di sicurezza necessari alla protezione e alla statica delle strutture portanti, contribuendo alla resistenza delle pareti e dei solai nel contenimento e nella compartimentazione degli incendi (fino a REI 180).

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10/07

[Problemi&Soluzioni]

Progetto ad hoc per larchitettura e la riduzione dellinquinamento luminoso

EQUILIBRI FORMALI Nuova luce al campanile di San Marco a Venezia


CONCEPT PROGETTUALE E COORDINAMENTO:

architetto Francesco Calzolaio


COMMITTENTE:

Comitato per il Novecentesimo Anniversario dellArsenale di Venezia


CONSULENZA ILLUMINOTECNICA:

Centro Studi e Ricerca iGuzzini


IMPIANTO ELETTRICO E DI SICUREZZA:

Renato Luciano per Arzan 2000


TERMINE DEI LAVORI:

2006
GESTIONE IMPIANTI ILLUMINAZIONE:

Procuratoria di San Marco, Comune di Venezia

Se storicamente il campanile di San Marco a Venezia restava nellombra, illuminato solamente alla base dalle torce in occasione delle feste e dai fiochi lampioni che rischiaravano anche la piazza, ma in un corretto equilibrio di luci e ombre con le architetture circostanti, negli ultimi tempi la situazione era cambiata: la forte illuminazione delle Procuratie e della Basilica (rispettivamente con candele elettriche e fari) faceva, infatti, quasi svanire la torre campanaria dallo skyline notturno di Venezia. Il nuovo progetto, commissionato dal Comitato per il Novecentesimo Anniversario dellArsenale di Venezia come dono simbolico alla citt, si proposto di riportare lequilibrio luminoso perduto. Per raggiungere lobbiettivo senza schiacciare il disegno architettonico delle superfici, si scelto di illuminare in modo differente sia i quattro lati che le diverse parti che scandiscono lalto campanile: la luce perde forza verso il basso sui due lati pi compressi prospicienti la piazza, verso l'alto sui due lati pi aperti, mentre la cella campanaria, i fregi soprastanti e l'angelo sulla sommit sono illuminati in modo discreto da apparecchi posizionati strategicamente lungo i cornicioni aggettanti e la balconata, oltre che sul tetto della vicina Biblioteca Marciana. Per non compromettere, visivamente ma anche praticamente, il prezioso complesso della piazza e del campanile, si studiato, in collaborazione con la Sovrintendenza, un apposito sistema di aggancio degli apparecchi illuminanti, con supporti su misura di acciaio inox acidato atti a non rovinare la pietra delle balaustre e delle strutture portanti. Particolare attenzione stata prestata alla riduzione dell'inquinamento luminoso: tutti i fasci dei fari, grazie a ottiche e a schermi particolari, sono diretti a colpire esclusivamente la mole del campanile, a eccezione di quello che illumina l'angelo, attivato solo in occasioni speciali.

MAXIWOODY
iGuzzini Illuminazione via M. Guzzini 37 62019 Recanati (Mc) Tel. 07175881 Fax 0717588295 iguzzini@iguzzini.it www.iguzzini.com

Vista del campanile con la nuova illuminazione

Disegni di progetto

DESCRIZIONE

Proiettore per esterni completo di staffa di ancoraggio, con corpo in pressofusione di alluminio verniciato munito di vetro di chiusura (siliconato nella parte anteriore per garantire la tenuta stagna) solidale alla cornice e con riflettore realizzato di alluminio superpuro al 99,98%, brillantato e anodizzato. Design di Mario Cucinella.
MODALIT DI APPLICAZIONE

MaxiWoody orientabile nel piano verticale per mezzo di una staffa con scala graduata a passo 10, provvista di blocchi meccanici che garantiscono il puntamento stabile del fascio luminoso. Il puntamento orizzontale avviene mediante una piastra di fissaggio al terreno, fornita di fori e

asole; oltre all'applicazione a terreno, prevista quella a parete con fisher. Il protocollo di montaggio e manutenzione semplifica l'installazione. Grazie a una valvola di decompressione, l'accesso al vano ottico semplice. Tutti i componenti sono posizionati su un'unica piastra mediante viti imperdibili, per cui la manutenzione straordinaria risulta veloce. Il processo di verniciatura effettuato con l'utilizzo di vernice acrilica di tipo liquido per una massima protezione alla radiazione UV della luce solare e agli agenti atmosferici. Sono disponibili come accessori: rifrattore per la distribuzione ellittica del flusso luminoso, filtri colorati, visiera, alette direzionali, frangiluce a lamelle singolarmente direzionabili, frangiluce circolare, griglia di protezione, piastra di ancoraggio a terreno e cavetto ritensione accessori.

[Problemi&Soluzioni]

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Dettagli architettonici illuminati a LED

UNO SGUARDO SULLA STORIA Impianto per la valorizzazione delle facciate del Municipio di Rotterdam
BOZZA PROGETTO ILLUMINAZIONE:

Atelier LEK
PROGETTO FINALE ILLUMINAZIONE:

Marco de Boer-Primo Exposures


DIREZIONE LAVORI:

Marco de Boer-Primo Exposures


COMMITTENTE:

Citt di Rotterdam
IMPRESA REALIZZATRICE:

Richard Rozendal
TERMINE DEI LAVORI:

2006
APPARECCHI ILLUMINAZIONE:

Philips

Terminato nel 1920 e incredibilmente sopravvissuto ai bombardamenti di venti anni dopo, durante la Seconda Guerra Mondiale, il palazzo del Municipio di Rotterdam un monumento imponente, la cui torre dellorologio alta pi di settanta metri. Simbolo della citt, stato recentemente riportato a nuova luce nel senso letterale del termine grazie a un attento progetto di illuminazione, i cui effetti sono paragonabili a un lavoro di recupero delle facciate. Sostituite le lampade preesistenti al sodio di luce gialla, che appiattivano i fronti architettonici, si optato per una nuova serie di apparecchi lineari a LED, installati lungo lo sporto del tetto, lungo il frontone con scalinata, dietro le dieci statue che ornano la facciata e dietro la grande statua di Johan van Oldenbarneveld, posta nella nicchia di una delle torri angolari. Leffetto ricercato stato quello di far risaltare le peculiarit dellarchitettura, senza penalizzare la naturale espressivit del materiale costruttivo (ardesia grigio-blu accentuata dalla temperatura di colore tendente al blu della luce bianca chiara dei LED). Di grande aiuto, ove difficile e impegnativo dal punto di vista economico installare e mantenere efficienti apparecchi tradizionali, la nuova illuminazione a LED, uniforme e morbida lungo le superfici e soprattutto non generante radiazioni UV e di calore, ha fatto emergere colori e dettagli prima invisibili anche a un occhio attento: cos sono emersi anche vecchi fori di proiettile, testimonianza storica che solo gli abitanti pi anziani di Rotterdam ricordavano.

LEDLINE 2
Philips Divisione Lighting via G. Casati 23 20052 Monza (Mi) Tel. 0392031 Fax 0392036112 info.lampade@philips.com www.lighting.philips.com

Viste notturne degli esterni del Municipio

DESCRIZIONE

Proiettori lineari a LED Luxeon di alta potenza (IW), a bassa tensione, con fascio freddo senza UV e IR.
MODALIT DI APPLICAZIONE

La gamma LEDline2 Philips rappresenta una combinazione perfetta di LED Luxeon ad alta potenza, di nuove ottiche dedicate, di materiali di alta qualit e di elettronica per lilluminazione e comprende tre modelli unici che assicurano la pi ampia copertura applicativa di soluzioni con luce radente. LEDline2 presenta innovazioni tecniche avanzatissime atte a facilitare linstallazione, compresa lalimentazione integrata; tutte le versioni, su richiesta,

offrono lopzione di regolazione. Il design pulito e lineare stato progettato per fondersi allambiente circostante, minimizzando limpatto visivo. Poich il modulo LEDline2 disponibile in diverse lunghezze, linstallazione pu essere adattata esattamente alla struttura architettonica, focalizzando lattenzione di chi guarda alla soluzione illuminotecnica e non allapparecchio. La luce distribuita in modo preciso e uniforme, ideale per impostare scenari: lottica collimante genera una forte potenza, permettendo al designer di creare uno strato leggero di luce potente e continuo. Per espandere ulteriormente le possibilit applicative, la famiglia LEDline2 include una selezione di ottiche secondarie per allargare il fascio luminoso.

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