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Progetto pilota della ricerca europea SuRE-Fit - Le Piagge (FI), sopraelevazione e riqualificazione di un edificio di edilizia residenziale pubblica in Via della Sala. Vista sui nuovi alloggi. Ipostudio Architetti Associati e Comune di Firenze, Ufficio Edilizia Residenziale Pubblica
Energia
Editoriale
Energia
di Marcello Balzani Il segreto delle stelle: la gravitazione. Il segreto della terra: giacimenti di pietre. Il segreto del suolo: ricevere il seme. Il segreto delluomo: seminare. Il segreto della donna: il suolo. Il mio segreto. Da La signora Sibley in Edgar Lee Master, Antologia di Spoon River, 1943 Certo, anche alcuni dei loro animali erano surrogati animati da circuiti elettronici ma naturalmente lui non aveva mai ficcato il naso in quelle faccende, non pi di quanto i suoi vicini avessero indagato sui veri meccanismi che animavano la sua pecora. Da Philip K. Dick, Ma gli androidi sognano pecore elettriche?, 1968
Nagasak, 9 agosto 1945 W. Blake, La creazione del mondo, 1794 Il mito di Icaro
Strana cosa o concetto o teoria lenergia! Metamorfica (credo che come mutaforme lenergia batta tutti) sia nei cicli e nei processi naturali come nella storia della civilt umana, lenergia rimane concettualmente una bisognosa invariante che scorre nella natura animata come in quella inanimata delle cose. I concetti e i modelli che nei secoli si sono susseguiti per descriverla hanno sempre rivendicato limportanza di riuscire ad esprime una definizione. Wilhelm Ostwald, il fondatore della scuola energetica, fu il primo a tentare di rappresentare il progresso delle civilt in funzione dei consumi energetici. Argomento attualissimo che connette nella sua trama energetica relazioni tecnologiche, funzionali, organizzative, politiche ed economiche di ogni societ ed apre le porte alle qualificazioni
moderne di disponibilit e di sostenibilit. Una sensazione, quella di una vita senza fortune e senza regali (energetici), che era gi apparsa limpidamente nella coscienza scientifica di Galileo, quando enunciava che le macchine semplici non producono nulla di per s, ma sono solo dispositivi passivi che aiutano a fornire un lavoro, orientato in una nuova direzione che massimizza la loro utilit. E anche le teorie sulla conservazione, lirreversibilit, la degradazione e lequilibrio, se da un lato tracciano la storia della fisica moderna da Carnot a Poincar, da Clausius a Boltzmann, da Heisenberg ad Einstein, dallaltro per molti di noi (che a fatica sanno fare una conversione e unequivalenza e che non si rendono conto di quanta meccanica quantistica e teoria della relativit si utilizzi ogni volta che si risponde ad un telefono cellulare), assumo la decantazione
liquidamente pervasiva di una diffusa entropia. Entropia, che altro non che unennesima immagine con cui la nostra Energia tenta di sconfortarci. Quindi, senza essere troppo pessimisti, cinici o catastrofisti, sarebbe il caso di rendersi conto di quanto accade. Gli aspetti energetici, tanto di moda nei progetti come nei nuovi profili professionali, se presi in esame non possono risolvere da soli i problemi, esattamente come ogni altra selettiva qualit del fare. Lenergia ci chiede di avere una visione pi fedele dei fenomeni non solo a scala locale (fino al dettaglio o al componente) ma anche nel rapporto con la citt e lambiente. ora finalmente di tornare ad imboccare la strada per recuperare unarchitettura cosciente.
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Il tema dello sviluppo sostenibile del patrimonio abitativo riveste un ruolo chiave nelle politiche economiche attuali e di previsione, in particolar modo se nel concetto di sostenibilit si considerano, oltre ai fattori ambientali, anche quelli economici e sociali. La riqualificazione dei patrimoni di edilizia residenziale pubblica, il miglioramento dellefficienza energetica delle costruzioni e lampliamento della disponibilit di alloggi per lhousing sociale, sono temi prioritari nellagenda economica di tutti i Paesi dellUnione Europea. Le politiche di incentivazione delledilizia sociale non possono essere per limitate al solo sfruttamento della disponibilit residua dei suoli ma necessario sperimentare strategie innovative, soprattutto rigenerando ed ampliando lesistente. Tener conto delle esperienze che stanno maturando a livello internazionale essenziale per individuare i modelli importabili nel nostro contesto e per sviluppare soluzioni originali esportabili nel mercato comunitario. La ricerca europea SuRE-FIT ha voluto porre laccento sullefficacia di soluzioni architettoniche che prevedono la riqualificazione con sopraelevazione di alcune tipologie edilizie, aumentandone la volumetria insieme allefficienza energetica e alla funzionalit globale. Lapproccio internazionale del progetto ha permesso di analizzare le possibilit costruttive offerte dai sistemi di retrofitting delle coperture gi in uso in molti Paesi, soprattutto del nord Europa, verificandone potenzialit e limiti di applicazione nel contesto italiano. La fattibilit delle opere di sopraelevazione
Le Piagge (Firenze). Sopraelevazione e riqualificazione di un edificio di edilizia residenziale pubblica in Via della Sala. Vista sui nuovi alloggi
condizionata da numerosi vincoli tecnici, normativi ed economici ma certamente una grande opportunit se valutata nel quadro di pi ampie strategie di rigenerazione urbana. Lampliamento in copertura consente infatti di creare nuovi alloggi o spazi e servizi alla comunit, di migliorare laspetto e le prestazioni complessive del fabbricato, senza tuttavia urbanizzare nuove aree. Sulla base di unanalisi dettagliata delle esperienze gi realizzate in Europa, il gruppo di ricerca ha elaborato ipotesi progettuali e linee guida per lapplicazione di soluzioni di retrofitting delle coperture alle tipologie di edilizia residenziale pi diffuse. Le diverse strategie di intervento sono state classificate in tre tipologie principali: Contrasto (inserimento di volumetrie nettamente distinte rispetto alledificio originale), Ampliamento (aggiunta di nuovi livelli simili a quelli esistenti) e Integrazione (ricomponendo nuovi volumi ed esistente in una soluzione tecnica ed architettonica unitaria). Le ipotesi di progetto sono state poi testate su alcuni edifici pilota. Il Progetto Pilota Uno dei casi studio SuRE-Fit italiano e fa parte del patrimonio di edilizia residenziale pubblica del Comune di Firenze. Si tratta di un fabbricato in linea, di 4 piani fuori terra, costruito negli anni 80 nel quartiere Le Piagge, alla periferia nord-ovest della citt, caratterizzato da: - evidenti carenze nelle prestazioni delle coperture (infiltrazioni; presenza di amianto, dispersioni termiche); - necessit di adeguamento delle principali reti impiantistiche; - problemi di accessibilit (scale, ascensori, percorsi trasversali); - disomogeneit di altezza e di volumetria rispetto agli edifici limitrofi. I vincoli posti dal rispetto della normativa tecnica per le costruzioni in zona sismica (il territorio ricade in zona 3s) hanno reso inevitabile la scelta di una strategia di sopraelevazione basata sul principio dellIntegrazione. Il progetto prevede infatti la realizzazione di un sistema strutturale
Progetto. Prospetto
autonomo che non scarica il peso delle opere di sopraelevazione sulla struttura delledificio esistente. Ai telai in acciaio della nuova struttura si ancorano, su entrambi i fronti, una serie di componenti di facciata dedicati al miglioramento dellefficienza energetica delledificio (frangisole, schermi, pannelli solari e fotovoltaici) e alla creazione di nuovi spazi per gli alloggi esistenti (ampliamento delle stanze e inserimento di logge o balconi). Sulla base delle soluzioni elaborate da Ipostudio per il progetto pilota, i tecnici dellUfficio ERP (Edilizia Residenziale Pubblica) del Comune di Firenze hanno raccolto ed esaminato i dati legislativi, regolamentari e finanziari utili a verificare lapplicabilit della strategia SuREFIT al contesto nazionale. Lapproccio SuRE-Fit proposto assicura cos elementi qualificanti di base (nuovi alloggi, efficienza energetica, accessibilit, sicurezza, etc), prevedendo,
Le Piagge (Firenze). Sopraelevazione e riqualificazione di un edificio di edilizia residenziale pubblica in Via della Sala. Vista generale
in aggiunta, soluzioni alternative di distribuzione interna e di ampliamento, adattabili a profili dutenza differenti ed orientabili secondo le esigenze di gestione e finanziamento tipiche della realt italiana. Progetto Pilota Ipostudio Lucia Celle, Roberto Di Giulio, Carlo Terpolilli, Elisabetta Zanasi Gabrielli, Panfilo Cionci, Beatrice Turillazzi Project Team: Luca Belatti, Maddalena Coccagna, Vanessa Giandonati Consultants: Niccol De Robertis, Leonardo Paolini Comune di Firenze, Ufficio Edilizia Residenziale Pubblica Project Team: Roberto Melosi, Isabella Casalini, Santi Garufi, Mariaelena Laino,Tamara Paoli, Marco Toccafondi
Ipostudio 50125 Firenze, Piazza G.Poggi 1 www.ipostudio.it ipostudio@ipostudio.it Comune di Firenze, Ufficio Edilizia Residenziale Pubblica Viale Guidoni 174, 50127 Firenze www.comune.fi.it progrerp@comune.fi.it Progetto ed elaborati grafici: Ipostudio Fonte: ARCHITETTI, numero 1-2 Gennaio Febbraio 2009, Maggioli Editore, Rimini, pag. 21
Progetto di Ricerca SuRE-FIT Sustainable Floor Extension Retrofit for High-Rise Social Housing in Europe Progetto finanziato dalla Commissione Europea | 6 Programma Quadro | Programma Intelligent Energy Europe DEMO B.V. | Coordinatore W/E Adviseurs Van Hoogmoed Architecten Institut Wohnen und Umwelt GmbH Luwoge BASF 3-L/ Bauform Baugesellschaft Kuben Byfornyelsen Cenergia Velux Ipostudio Architetti Associati ERP Comune di Firenze Christer Nordstrm Arkitektkontor STU-k Apogee-Perigee Pol-Ned Slovak University of Technology NL NL NL DE DE DE DK DK DK IT IT SE CZ FR PL SK www.demobv.nl www.w-e.nl www. vanhoogmoedarchitecten.nl www.iwu.de www.luwoge.com www.3-l.de www.kuben.dk www.cenergia.dk www.velux.com www.ipostudio.it www.comune.fi.it www.cna.se www.stu-k.cz www.apogee-perigee.com www.polned.com.pl www.stuba.sk
In un Paese come lItalia, lespressione efficienza energetica , ormai, inevitabilmente legata allesperienza progettuale che coinvolge il patrimonio edilizio esistente, esperienza in grado di offrire opportunit consistenti grazie alla mole di edifici disponibili e a tecniche migliorative ampiamente confermate. Lapproccio architettonico - formale rispetto al tema dellenergia rimane, in ogni caso, una delle sfide pi affascinanti cui il progettista chiamato a rispondere, nellottica di fornire al manufatto edilizio un nuovo linguaggio, frutto del connubio tra la rinnovata esigenza espressiva e ladeguamento prestazionale. Questo linguaggio energetico deve essere lesito di una competenza progettuale capace di attribuire una nuova interfaccia, con lutente e con lintorno, a fabbricati ormai desueti, le cui identit e valenze sono andate via via perdendosi con il trascorrere del tempo. Il ritrovamento di queste caratteristiche quanto mai rilevante se si parla di edifici scolastici poich essi rappresentano un punto di riferimento per la comunit e la crescita culturale dellindividuo, anche nella prospettiva del trasferimento dei principi di sostenibilit ambientale e di risparmio di risorse, fondamentali per la sensibilizzazione dei cittadini verso le problematiche legate allutilizzo delle fonti energetiche. Lopportunit di intervenire sulle strutture scolastiche esistenti diventa uno strumento fondamentale per ripensare luso delle risorse, per
incrementare la qualit degli spazi pedagogici e, al tempo stesso, per educare e orientare i cittadini di domani verso i temi della sostenibilit ambientale. In questo senso, la riqualificazione della scuola primaria di Casteldarne unesperienza rappresentativa di come, allinterno di un processo progettuale comune, sia possibile fornire una risposta concreta alle esigenze di riduzione dei consumi energetici e di innalzamento della qualit dellambiente interno, attribuendo nuova immagine e identit alledificio. Lintervento nasce dalla duplice esigenza dellAmministrazione locale di ridurre sensibilmente i consumi energetici del fabbricato ( stato espressamente richiesto agli architetti il raggiungimento dello standard energetico CasaClima A) e di ampliare e, al tempo stesso, di riorganizzare gli ambienti interni, al fine di provvedere alladempimento delle direttive in materia di edilizia scolastica e per fornire nuovi servizi alla cittadinanza. A tale proposito, sono stati nuovamente progettati e definiti i vani collocati al piano interrato, per migliorare lilluminazione della palestra e per creare nuovi spazi al centro giovanile e alle associazioni locali, mentre, al piano terra, stata completamente organizzata e ampliata la biblioteca. Al fine di dedicare lo spazio necessario alle attivit di sostegno, alcune aule per la didattica al primo piano sono state aggregate, mentre il piano mansardato, costruito ex-novo per ospitare le attivit della comunit, si configura come un grande open-space, suddiviso da arredi fissi e mobili per garantire massima flessibilit funzionale. Questultimo intervento riassume chiaramente la strategia adottata dai progettisti poich riunisce in un unico gesto architettonico le risposte alle esigenze energetiche, ambientali e spaziali, modificato lassetto volumetrico e morfologico del manufatto edilizio: la nuova copertura, a falda unica, caratterizzata da prestazioni termiche elevate, cos come le ampie vetrate continue che, aprendosi verso Sud Est, permettono di massimizzare lingresso della luce allinterno di uno spazio dotato di particolare adattabilit. Il progetto di energy retrofit intrapreso dagli architetti coinvolge sia lorganismo edilizio che il
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sistema impiantistico, risultando particolarmente efficace e pertinente rispetto alla costruzione esistente. Lintervento, infatti, ha previsto ladozione di un consistente isolamento a cappotto, finalizzato alleliminazione dei ponti termici presenti nella chiusura verticale esistente, costituita da un telaio in cemento armato tamponato con elementi in laterizio (U=0,85 W/m2K). A tal fine, sono stati impiegati pannelli in polistirene espanso dello spessore di 20 cm (U=0,33 W/m2K), posati fino a un metro daltezza e sormontati da successivi pannelli in calce silicato del medesimo spessore (U=0,18 W/ m2K), ancorati alla muratura esistente attraverso apposito collante e completati da uno strato di intonaco su rete in fibre plastiche. Le finestre esistenti, collocate al filo interno del pilastro, sono state completamente rimosse e sostituite da nuovi infissi con prestazioni termiche e acustiche elevate, costituiti da un telaio in legno-alluminio e doppio vetrocamera basso emissivo. Nellottica della completa eliminazione dei ponti termici, gli infissi sono stati posati sul filo esterno dellisolamento a cappotto attraverso linserimento di strutture
Prospetto Sud - Est delledificio prima dellintervento (Disegno: EM2 Architetti Brunico)
Prospetto Sud - Est delledificio dopo lintervento (Disegno: EM2 Architetti Brunico)
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a telaio in legno micro lamellare (spessore 8 cm circa) a sostegno delle chiusure trasparenti, tecnologia che ha permesso, inoltre, di ampliare le dimensioni delle aperture, massimizzando la quantit di luce naturale in ingresso nelle aule. La medesima tecnologia stata adottata anche per il sistema di finestre presente nel nuovo sottotetto in cui, per lorientamento del fabbricato, non stato necessario integrare alcun tipo di oscuramento. Per realizzare questo grande spazio, si provveduto alla demolizione della copertura esistente, costituita da una struttura in legno a doppia falda senza isolamento termico (U>1,00 W/ m2K); la nuova struttura impiegata costituita da moduli autoportanti, parzialmente assemblati fuori dal cantiere, realizzati attraverso tecnologia a secco in legno con riempimento di materiale isolante in fiocchi di fibra di cellulosa (spessore totale di 60 cm e U=0,12 W/m2K). Per migliorare ulteriormente le prestazioni termoigrometriche, la chiusura stata successivamente completata attraverso uno strato di ventilazione di 14 cm e un manto di copertura in lastre di rame. Lintervento pi significativo dal punto di vista impiantistico riguarda il trattamento dellaria: allinterno di ogni aula, il sistema degli infissi stato integrato con un impianto decentralizzato di ventilazione controllata con recuperatore di calore, in corrispondenza del quale il vetrocamera stato sostituito da un pannello coibentato dotato di una griglia per la mandata e luscita dellaria. Questa strategia ha permesso di limitare i ricambi daria precedentemente effettuati attraverso lapertura manuale delle finestre e, quindi, il numero di parti apribili nel sistema vetrato, con positive ripercussioni sulla caratterizzazione architettonica del manufatto edilizio. La ventilazione controllata, inoltre, ha il duplice vantaggio di minimizzare le perdite energetiche e migliorare la qualit dellaria negli ambienti interni, riducendo la quantit di agenti inquinanti e limitando i rumori provenienti dallesterno. Lintegrazione tra il progetto di energy retrofit (attivo e passivo) e le scelte tecnologico progettuali adottate, principalmente orientate verso materiali ecocompatibili e la parziale prefabbricazione
leggera in legno, hanno permesso di raggiungere lo standard energetico CasaClima Api, con un consumo di 25 kWh/m2anno. Gli orientamenti del progetto, infine, hanno permesso di contenere i tempi di esecuzione e i costi dellintervento, limitando linterferenza con le attivit didattiche: i lavori sono stati eseguiti principalmente durante la pausa estiva, rendendo necessario lo spostamento degli alunni in unaltra sede solo per un breve periodo.
* Architetto e Dottoranda di Ricerca in Tecnologia dellArchitettura presso Universit degli Studi di Ferrara Facolt di Architettura, Universit IUAV di Venezia Facolt di Architettura, Universit di Bologna Facolt di Architettura di Cesena. Dove non diversamente indicato, le foto sono dellautore
Particolare interno della nuova mansarda, costruita grazie alla sostituzione della copertura esistente
Particolare della posa in opera dellisolamento a cappotto (Foto: EM2 Architetti Brunico)
Moduli in legno parzialmente prefabbricati per la costruzione della nuova copertura sopraelevata della mansarda (Foto: EM2 Architetti Brunico)
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Particolare interno del rapporto tra il pilastro esistente e le nuove superfici vetrate
SCHEDA DI PROGETTO Progetto architettonico: EM2 Architetti Kurt Egger, Gerhard Mahlknecht, Heinrich Mutschlechner Committente: Comune di Chienes, Provincia Autonoma di Bolzano Ubicazione: Comune di Chienes, frazione di Casteldarne Tipo di intervento: Ristrutturazione e ampliamento Anno dellintervento: 2006 Durata dellintervento: 4 mesi Imprese costruttrici: Costruzioni edili Zimmerhofer, Campo Tures - Carpenteria in legno e lattonerie Rieder Adolf, Terento - Impianto termosanitario Peintner, Brunico - Installazioni elettriche Gasser Johann, Falzes - Infissi Wolf Artec, Naz-Sciaves - Ascensore Kronlift, Brunico
Impianto decentralizzato di ventilazione controllata con recupero di calore in unaula per la didattica
Particolare della griglia per limpianto di ventilazione integrato nel sistema vetrato
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Risale a cinque anni fa la nascita dello Studio Monte Rosa dellETH Eidgenhssische Technische Hochschule di Zurigo, il laboratorio di architettura e tecnologia diretto dal Prof. Andrea Deplazes, nato allo scopo di sviluppare in seno allattivit didattica il progetto del nuovo rifugio Monte Rosa. Sin dagli albori del percorso prevalso lintento di dare un taglio fortemente sperimentale ed innovativo allintero processo che si incarica di portare il Nuovo Rifugio Monte Rosa dal concept alla cantierizzazione. in questa cornice che viene a formarsi un team progettuale molto complesso, un mosaico di numerose e differenti figure e competenze, fra cui si annovera il SAC - Schweizer Alpen-Club -, la Hochschule Luzern e lEMPA, oltre a numerosi sponsor e partners.
Ci che pi colpisce del progetto del Nuovo Rifugio Monte Rosa limperativo che caratterizza tutte le fasi del suo sviluppo, dalla progettazione fino alla messa in opera: lefficienza. Questa, vero e proprio leitmotiv e colonna portante del successo di un percorso assai articolato, si declina in molte forme: nellorganizzazione delle attivit didattiche, nella gestione del dialogo fra le numerose competenze chiamate in campo a contribuire con il proprio knowhow alla interdisciplinariet del progetto, nella ricerca e sviluppo di tecniche di progettazione esecutiva innovative, nella valutazione dellimpatto ambientale non solo del futuro organismo edilizio entrato a regime con le proprie funzioni, ma anche dei processi produttivi delle singole componentistiche e delle fasi della loro messa in opera.
Inserimento del Nuovo Rifugio Monte Rosa nel suo contesto paesaggistico Studio Monte Rosa. Prof. Andrea Deplazes, D-ARCH, ETH Zurigo
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Le fasi di ideazione, portate a termine allinterno del laboratorio Studio Monte Rosa del Prof. Deplazes, hanno determinato lo sviluppo delle forme progettuali: il nuovo Rifugio assume cos laspetto di uno sperone di cristallo che, con la sua pelle luminosa, emerge dal ghiacciaio e cela al suo interno ambienti accoglienti, che rimandano alla memoria le sensazioni di sicurezza e raccoglimento famigliari alle tradizionali baite, pur facendo ampio spazio alla prorompenza del paesaggio alpino che si dispiega allesterno, grazie alle ampie superfici trasparenti. Laspetto avveniristico e le forme articolate e complesse della sua intelaiatura e del suo rivestimento non sono per il puro prodotto di una riflessione estetica, ma portano limpronta indelebile della Tecnologia, incontrando la quale lArchitettura ha potuto realizzare un progetto ambizioso, dotandolo di un sistema di approvvigionamento di elettricit, calore ed acqua sostenibile dal delicato ambiente circostante. Il nuovo Rifugio, se realizzato con tecniche non sperimentali, avrebbe richiesto un fabbisogno di energia ed acqua superiore alla costruzione precedente; grazie al contributo degli enti di ricerca e delle aziende produttrici stato possibile, invece, abbattere limpiego di risorse di due terzi rispetto alle quote del vecchio rifugio, con un tasso di autonomia pari al 90%. Lenergia solare ottenuta da pannelli fotovoltaici collegati ad un dispositivo di stoccaggio dellelettricit eccedente, grazie al quale il Rifugio riesce a sostentare i propri consumi anche di notte o in caso di cielo coperto; lacqua ottenuta dallo scioglimento del manto nevoso depositato sul rivestimento esterno della costruzione e viene immagazzinata in una cavit della roccia dove confluisce tutto il surplus non utilizzato, a cui possibile attingere nei periodi privi di precipitazioni. Lintero funzionamento dellorganismo edilizio gestito incrociando in tempo reale i dati climatici ed atmosferici (temperatura, irraggiamento solare, previsioni meteorologiche) con quelli strettamente legati alla vita delledificio (numero di ospiti) e dei suoi apparati vitali (disponibilit di acqua ed energia elettrica), ottenendo cos un decisivo incremento di
efficienza nella gestione delle risorse. A completamento di questo quadro si colloca la programmazione delle fasi costruttive: un intervento in una zona impervia e climaticamente severa come il Monte Rosa richiede una perfetta organizzazione della messa in opera; essa deve essere anticipata da un controllo minuzioso, prima del trasporto in loco, degli elementi della struttura, la quale, essendo realizzata con intelaiatura lignea le cui singole componenti differiscono luna dallaltra, richiede la massima precisione nella realizzazione. Vista questa difficolt, stata adottata la tecnica del taglio computerizzato, per potere ottenere attraverso il metodo industriale pezzi su misura eseguiti con grande precisione. Questo permette di abbattere tempi e costi di costruzione, limitando altres sprechi di risorse energetiche ed idriche necessarie al cantiere e difficilmente reperibili. Siti Internet http://www.neuemonterosahuette.ch/ http://www.deplazes.arch.ethz.ch/index.php?iid=230 http://www.ethz.ch/ http://www.sac-cas.ch/ http://www.hslu.ch/ http://www.empa.ch/
Gli studenti dello Studio Monte Rosa durante le fasi di rilievo sul campo Studio Monte Rosa. Prof. Andrea Deplazes, D-ARCH, ETH Zurigo
Gli studenti dello Studio Monte Rosa durante le fasi di elaborazione della struttura Studio Monte Rosa. Prof. Andrea Deplazes, D-ARCH, ETH Zurigo
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Vista degli interni del Nuovo Rifugio Monte Rosa: uno degli alloggi Studio Monte Rosa. Prof. Andrea Deplazes, D-ARCH, ETH Zurigo
Vista degli interni del corpo di risalita del Rifugio in rapporto con lambiente esterno Studio Monte Rosa. Prof. Andrea Deplazes, D-ARCH, ETH Zurigo
Dettaglio della struttura in acciaio che compone il piano su cui verr alloggiata lintelaiatura lignea delledificio Hans Zurniwen
Il basamento del Nuovo Rifugio Monte Rosa durante la pausa invernale della lavorazione Hans Zurniwen
Vista degli interni del Nuovo Rifugio Monte Rosa: la zona pranzo Studio Monte Rosa. Prof. Andrea Deplazes, D-ARCH, ETH Zurigo
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Ledificio dellassemblea nazionale del Galles si affaccia sulla Cardiff Bay discretamente, proponendosi come parte integrante del tessuto urbano nonostante lalta sicurezza richiesta dalla sua funzione di contenitore del potere politico locale. Ci che infatti pi colpisce di questopera di Richard Rogers la capacit di far parte del progetto di riqualificazione dellarea portuale della citt rimanendo soltanto uno dei tanti tasselli che compongono lintero puzzle del progetto. Un felice inserimento nel waterfront gallese, dovuto ad un design calibrato e sensibile, lascia lo spettatore spaesato, come se in realt non si trovasse di fronte ad un edificio governativo che ospita un parlamento (solitamente luoghi protetti nascosti alla vista del comune cittadino) ma ad un edificio completamente aperto al pubblico. Il bar caffetteria accoglie i visitatori allingresso e li distribuisce attorno al grande corpo ligneo che contraddistingue la hall lasciando la possibilit, attraverso ampie aperture vetrate, di osservare lo svolgimento delle riunioni dellassemblea da posizione privilegiata ricordando il geniale intervento di Sir Norman Foster al palazzo del Reichstag di Berlino sede del parlamento tedesco. Ma se ledificio berlinese intimorisce per la
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sua imponenza, il nuovo parlamento gallese ne rappresenta lantitesi: questo aspetto curato da Rogers era gi rintracciabile nel bando internazionale di concorso il quale richiedeva unarchitettura capace di esprimere la forza e il valore della democrazia attraverso un linguaggio orientato al senso dellapertura, del dialogo, del confronto e proiettato nel futuro attraverso lutilizzo di tecnologie sostenibili e di sistemi di energie rinnovabili. La capacit di coniugare lutilizzo di materiali locali (come lardesia del basamento) con nuove tecnologie eco-sostenibili ha portato alla realizzazione di unopera che colpisce per la sua trasparenza (metafora della trasparenza che il parlamento deve ai gallesi) ed accessibilit e che si contraddistingue per elementi quali lampio aggetto della copertura rivestita in legno di quercia e la lanterna che sporge dalla stessa e che porta luce naturale nella sala al livello seminterrato riservata ai membri parlamentari. Lalto grado di sostenibilit della costruzione dato da diversi fattori, tra i quali il non trascurabile obbiettivo di dare una vita minima alledificio di almeno cento anni. La prima fonte di ventilazione interna di tipo naturale: apposite condutture convogliano laria nei vari uffici parlamentari dai quali poi fuoriesce sfruttando aperture nel tetto mentre il sistema di riscaldamento a pavimento basato sullo sfruttamento del calore sotterraneo attraverso un sistema geotermico accoppiato ad una pompa di calore che riduce le dimensioni dei boiler (i quali funzionano bruciando pellets e sono a loro volta ecofriendly). Lacqua piovana raccolta dalla copertura ed immagazzinata in due serbatoi dalla portata di 50.000 litri ciascuno, i quali assicurano una costante fornitura per le esigenze dei wc e per lirrigazione, mentre altri dispositivi di risparmio idrico hanno permesso di abbattere al minimo i consumi dellintero edificio. Completato nel 2006 ledificio ha avuto diversi riconoscimenti di qualit a partire dal prestigioso premio per la costruzione sostenibile dal UK Building Research Institute e la segnalazione al Sustainability Award and Stirling Prize del RIBA (Royal Institute of British Architects) rimanendo un felice esempio di edificio accessibile per le persone diversamente abili.
Il Parlamento Gallese inserito nel contesto urbano della riqualificazione dellarea della baia
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Lenorme fungo ligneo che contiene i condotti per lilluminazione naturale dalla camera dellassemblea
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Pianta del piano rialzato Sistema di controllo dallaerazione naturale allinterno delledificio
Trasparenze compresse tra il duro basamento e la leggera copertura rivestita in doghe di legno
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[] perch non si tratta di una semplice conseguenza di altre leggi, ma di un assioma ricavato per induzione da moltissime esperienze, di un vero e proprio principio universale, in base al quale in natura nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma. Ugo Amaldi
Lo studio olandese 2012Architecten fondatore di un nuovo metodo progettuale denominato architettura processuale: una prassi architettonica, coraggiosamente contemporanea, che non considera pi il progetto come linizio di un processo lineare terminante con la consegna delledificio, bens una fase di un flusso continuo di creazione e ricreazione. La conoscenza approfondita dei processi di produzione e delle caratteristiche peculiari dei materiali di risulta (che possono essere oggetti, componenti edilizi, ma anche edifici o interi spazi urbani), pu trasformare
il rifiuto in elemento costruttivo rigenerato, sfruttandone il potenziale inespresso per reintrodurlo in nuovi cicli vitali di consumo. Villa Welpeloo unabitazione progettata per una coppia di collezionisti di disegni e opere grafiche di giovani artisti contemporanei. Lo schema distributivo, chiaro e funzionale, include due camere da letto, uno studio/cucina, una dependance per gli ospiti e una grande hall di ingresso. La conservazione delle opere darte rappresenta letteralmente il cuore della casa: una scatola attrezzata - contenitore di superfici mobili - separa ed unisce i diversi spazi residenziali, fornendo allo stesso tempo le pareti a cui appendere le collezioni. Allo scopo di selezionare e rintracciare i materiali da utilizzare per la costruzione delledificio, 2012Architecten ha tracciato una vera e propria mappa del recupero: un piano strategico di raccolta, studio e localizzazione dei materiali disponibili. La ricerca, circoscritta entro un raggio di 15 chilometri dal sito in cui sorge la villa, prende in considerazione le industrie ubicate allinterno
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dellarea prefissata, esaminandone il ciclo produttivo per individuare le possibili fonti di riutilizzo dei materiali di scarto allinterno del nuovo sistema edilizio. La struttura portante costituita da profili in acciaio provenienti da macchine utilizzate per la produzione tessile, unindustria molto diffusa un tempo nella regione. Attualmente queste apparecchiature vengono principalmente riutilizzate da piccole aziende private. stato sufficiente riciclare una sola macchina per ricavare il 90% della quantit di acciaio necessaria alla realizzazione dellintero edificio. Le facciate principali sono realizzate in legno, principalmente tagliato a piccoli pezzi. Per rivestire linterno e lesterno delle pareti sono state utilizzate le robuste assi di legno che compongono i rocchetti delle bobine prodotte dalla vicina industria di cavi TKF. Selezionate tra circa un migliaio di pezzi di scarto, le doghe presentano dimensioni pressoch omogenee e, a differenza dei cavi che sono inutilizzabili in quanto difettosi, sono perfettamente convertibili in nuovi elementi costruttivi. I vetri impiegati per la realizzazione delle serre distribuite lungo il perimetro, sono stati ricavati dagli oltre 100.000 mq di lastre semplici scartate dallindustria vetraria del posto. Riordinando i diversi formati dei fogli disponibili, stato possibile ottenere lastre di uguale altezza (circa 40 cm) eseguendo una sola operazione di taglio. Mentre la standardizzazione dellaltezza semplifica la posa in opera dei collettori solari, la lunghezza variabile consente di vivacizzare la texture dellinvolucro. Totalmente naturale il materiale impiegato per il drenaggio dellumidit: il vespaio areato di fondazione stato infatti disseminato di circa quindici metri cubi di conchiglie. La coibentazione delledificio invece basata sul riuso di un altro materiale di risulta locale: ritagli di polistirene scartati dalle fabbriche produttrici di caravan, generalmente riutilizzati per imballare i pezzi di ricambio da distribuire ai rivenditori, prima di finire in discarica. Per raccogliere ed esporre le collezioni darte dei proprietari previsto limpiego di attrezzature teatrali inutilizzate, costitute da pannelli che si possono raggruppare o distendere a seconda della necessit.
Fasi di riuso delle bobine per cavi. Le tavole di legno che compongono i rocchetti verranno utilizzate per il rivestimento delle facciate. (Disegni e Foto: 2012Architecten)
Villa Welpeloo rappresenta un modello esemplare di progettazione integrata, capace di elevare (ed applicare) allennesima potenza nozioni semplici - pi volte ribadite ma spesso disattese - di filiera corta, riciclo dei materiali di consumo, riduzione dei costi di costruzione e di approvvigionamento, rispetto per lambiente e salvaguardia delle testimonianze storiche e culturali del luogo, anche se riconducibili ad un passato recente. Lo studio 2012Architecten solito misurare i progetti in base alla percentuale di materiale riciclato. Per Villa Welpeloo saranno ovviamente utilizzati anche alcuni materiali nuovi: viti, bulloni, vernice, cartongesso, alcune pareti vetrate e una parte delle strutture di fondazione sono infatti reperiti in
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maniera tradizionale. Ciononostante ledificio, la cui ultimazione prevista per linizio di febbraio 2009, sar costruito con il 70% di elementi rinvenuti tra i materiali di risulta dei produttori locali. Sostenibilit ambientale e risparmio energetico vengono assorbiti allinterno di un processo pi ampio e totalitario: il superuso, la riproduzione ininterrotta di forme espressive rinnovabili. Esperimenti di decontestualizzazione transitoria. Bibliografia Out There: Architecture Beyond Buildings volume 3 Experimental Architecture, Biennale di Venezia, 11. Mostra Internazionale di Architettura, Marsilio Editore 2008 Ugo Amaldi, Fisica: idee ed esperimenti, vol. 1, 2 e 3, Zanichelli, 2001 Siti internet http://www.2012architecten.nl/new/index1.html http://www.2012architecten.nl/projecten/enschede. html http://www.superuse.org/ Video http://it.youtube.com/watch?v=UwXjkne1fPI http://it.youtube.com/watch?v=OH1beKKMdVM&fea ture=related http://www.2012architecten.nl/projecten/vw.mov http://www.2012architecten.nl/projecten/ MaquetteOpbouw.mov
Immagini tratte dal sito internet http://www.2012Architecten.nl/projecten/enschede.html Design by 2012Architecten
SCHEDA DI PROGETTO Descrizione Villa welpeloo. Abitazione costruita con materiale di scarto riciclato. Localizzazione: Roombeek Enschede Inizio lavori 2004-02-01 Ultimazione lavori 2009-02-01 Team 2012Architecten Jan Jongert, Jeroen Bergsma, John Bosma, Jasper Kerkhofs, Nico PLukkel, Ernie Pinas, Sybren Woudstra Responsabile Jan Jongert Committente Privato
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Le serre solari disposte lungo il perimetro sono state realizzate riciclando il materiale di scarto dellindustria vetraria del posto. (Disegno: 2012Architecten)
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Fasi di riuso della macchina tessile da cui provengono i profili in acciaio che compongono il 90% della struttura portante. (Foto: 2012Architecten)
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Fasi di costruzione di Villa Welpeloo. Le travi in legno sono state recuperate da un edificio abbattuto nelle vicinanze. I pannelli isolanti provengono dal materiale di scarto delle fabbriche locali di caravan. (Foto: 2012Architecten)
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Dobbiamo iniziare ad usare diffusamente lenergia solare, non per integrare i combustibili fossili (o lenergia nucleare), ma per sostituirli. Lo sfruttamento dei combustibili fossili ha dato allumanit enormi vantaggi, ma oggi ne prepara la fine. arrivato il momento di capire lurgenza del problema.
Hermann Scheer, Il solare e leconomia globale, pag. 18, Edizioni Ambiente, Milano 2004.
Premessa Lintervento qui presentato vuole offrire un contributo alla definizione di strategie progettuali e scelte tecnologiche intese ad affermare pratiche architettoniche ecocompatibili. Oggi architettura davanguardia soprattutto estetica e forma; oggi limmagine coincide con il progetto; oggi le problematiche umane e ambientali vengono poco considerate; oggi larchitettura la page sempre pi consumistica ed energivora; oggi larchitettura dellimmagine sempre meno utile agli interessi dellabitante e dellambiente. A fronte dei cambiamenti climatici in atto, il settore edilizio, che attualmente consuma il 40% di energia e risorse mondiali, ha il dovere morale e linteresse economico di ridurre il proprio impatto sullambiente.
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In questo senso, diventa strategico e fondamentale riposizionare allo stesso piano dei canoni contestuali, estetici e strutturali, gli aspetti energetici, costruttivi e manutentivi, riconsiderando il processo di progettazione in senso olistico ed integrato. Quindi, quanto mai necessario ed urgente individuare un modello progettuale, che non assuma come presupposto solo il punto di vista esteticoformale (cosa che sta minando alle fondamenta il ruolo sociale dellarchitetto progettista), ma risulti applicabile alledificato diffuso e in particolare agli ambienti residenziali e al loro significato di spazi collettivi. Descrizione dellintervento Larea di intervento si trova alla periferia di Bergamo, al limite di un parco agricolo. Il progetto realizza un volume di 3.860 mc ripartito equamente su due blocchi edilizi, composti da quattro unit aggregate, disposte su tre livelli fuori terra e un livello interrato. I due blocchi sono orientati in modo speculare rispetto al nord con inclinazione di 45 gradi; ci ha permesso la progettazione di blocchi identici (con fronti NO-SE luno, NE-SO laltro). Le unit risultano caratterizzate da ingressi indipendenti, diversa colorazione delle facciate, discontinuit delle coperture e alternanza del sistema tetto/terrazza giardino. Lungo i fronti SE e SO sono state realizzate serre solari, che accumulano calore nel periodo invernale (per cederlo in forma gratuita nellalloggio) e possono essere schermate nel periodo estivo. La tipologia costruttiva adottata del tipo struttura/ rivestimento (S/R) con elementi connessi in modo non permanente e con un ciclo produttivo reversibile. La struttura in acciaio con solai in lamiera grecata con un getto collaborante in calcestruzzo, al di sopra del quale montato un pavimento a secco. Il sistema di chiusura di tipo stratificato, costituito da una lastra in cemento precompresso e materiali isolanti in fibra di legno e lana di roccia a diversa densit. Le tramezzature interne sono in fibrogesso, tutta limpiantistica idraulica montata a secco. Il sistema di aperture si caratterizza per le ridotte dimensioni dei fronti rivolti a Nord e per le maggiori aperture di quelli rivolti a Sud. I fronti meridionali
sono caratterizzati da aggetti che consentono la completa schermatura passiva delle vetrate in fase estiva e il guadagno solare diretto in fase invernale. La classe di efficienza energetica e i protocolli ambientali Gli edifici sono classificati in classe energetica A. I consumi sono di 27Kwh/anno. Le case sono certificate sia con il protocollo Cened (obbligatorio in Lombardia) sia con il protocollo Casaclima adottato dalla provincia di Bolzano. Ladesione al protocollo Casaclima stata volontaria e ha consentito un miglior svolgimento delle fasi realizzative, la verifica costante del progetto e il tempestivo intervento nel caso di migliorie apportate in corso dopera, con notevoli risultati rispetto alle garanzie di qualit del prodotto edilizio per lutente finale. Il progetto stato impostato seguendo i pi avanzati protocolli ambientali: Itaca, LEED ed e3 per le costruzioni a secco. La ricerca progettuale non ha riguardato solo le tematiche propriamente costruttive (involucro e impianti) ma anche gli aspetti pi propriamente ambientali: mobilit sostenibile, progetto degli spazi pubblici, diritto al sole, recupero delle acque meteoriche, uso di fonti rinnovabili (sia per la produzione di acqua calda che di elettricit), ciclo di vita dei materiali in prospettiva di una eventuale e futura dismissione del complesso e logistica di cantiere. Principi tecnologici Gli impianti sono collocati esclusivamente nelle intercapedini delle pareti e dei controsoffitti, per permettere un miglior accesso alla rete impiantistica e garantire il controllo evolutivo del sistema. Ogni casa adotta un impianto di ventilazione meccanica controllata con dispositivo di recupero del calore e controllo del comfort termico ed igrometrico. Si utilizza un impianto termico centralizzato per i due blocchi edilizi, con due sottostazioni solari (una per blocco) che sfruttano quasi 70mq di collettori solari termici e circa 6000 litri di acqua di accumulo termico, destinati in fase invernale ad integrare il riscaldamento. Su una pensilina che ospita i parcheggi di superficie
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del complesso stato predisposto un impianto fotovoltaico da 6Kwh di picco che alimenta le utenze elettriche comuni (macchine di ventilazione, illuminazione notturna e pompe). Anche i singoli tetti sono predisposti per ospitare fino a 6Kwh di picco per ogni casa, garantendo cos la possibilit di avere 3Kwh di picco per appartamento. Tutte le abitazioni hanno in dotazione piastre ad induzione con blocco a 3Kwh; questo sistema pi sicuro ed efficiente rispetto a quello tradizionale a gas. Una delle case stata progettata interamente con un sistema domotico (domus divus) che permette unottimizzazione del controllo clima (interfacciandosi con il sistema dallarme), dei carichi elettrici (sconnessione dei carichi al raggiungimento dei 4,5Kwh e riconnessione automatica) e si interfaccia in modo intelligente con una centralina meteo (con sensori luce, pioggia, vento e temperatura) che permette alla casa di reagire a seconda delle condizioni climatiche, senza la presenza dellutente. Il monitoraggio nel tempo delle
abitazioni porter al confronto delle prestazioni tra le case con impianto tradizionale e quella con impianto domotico. Il recupero dellacqua piovana coinvolge complessivamente 50.000 litri da destinare allirrigazione dei giardini privati e alle aree di uso pubblico. Principi tipologici Il principio adottato in sede progettuale quello della massima flessibilit dei moduli abitativi che possono configurarsi senza variazioni strutturali in due appartamenti al piano, oppure in uno unico da cielo a terra, tramite collegamenti verticali ricavabili nella struttura metallica dei solai. Questi accorgimenti si sono rivelati utili sia in fase di realizzazione che in fase di fruizione. La flessibilit offre lopportunit di costruire la casa senza preoccuparsi del taglio dellalloggio e i collegamenti verticali consentono di avere 2 appartamenti da
circa 90 mq al piano, oppure un unico alloggio su pi livelli. Lutente finale, che acquisisce una casa cielo-terra, ha sempre lopportunit di ripristinare una delle due configurazioni originarie. Comfort termico, visivo, acustico Lutilizzo di iperisolanti consente di innalzare la temperatura media superficiale delle pareti (in particolare delle superfici vetrate) e quindi di raggiungere condizioni di migliore comfort termico a pari temperatura dellaria; ovvero, a parit di comfort, di ridurre leggermente la temperatura interna e quindi risparmiare sui costi di esercizio. La tenuta dellinvolucro stata verificata in sito tramite il blower door test su due unit a campione. La verifica stata effettuata tramite termocamera e fumo freddo per rilevare eventuali difetti di tenuta. Il comfort acustico garantito dalla successione di strati con abbattimenti acustici differenti. Le
chiusure verticali assolvono pienamente ai requisiti della normativa e la prova di calpestio si rivelata particolarmente efficiente. Il controllo dellilluminamento e dellabbagliamento stato considerato un fattore determinante per garantire allutente le sensazioni di benessere fisico e psicologico. Il controllo della luce affidato a un sistema schermante che permette la regolazione puntuale dellapporto luminoso. Le aperture sono disposte in modo tale che chi frequenta la casa possa sempre traguardare il paesaggio su entrambi i fronti aperti. In entrambi i blocchi edilizi i soggiorni sono orientati verso spazi verdi: i giardini privati in primo piano, il parco e la campagna coltivata sullo sfondo.
Disegni e Foto degli autori
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* Gritti Architetti uno studio attivo a Bergamo dal 1962. Pietro Gritti, laureato al Politecnico di Milano nel 1961, ha inaugurato la propria attivit dirigendo lUfficio Speciale per laggiornamento del P.R.G. di Bergamo (1962-64). Andrea Gritti, laureato al Politecnico di Milano nel 1992 e dottore di ricerca in Progettazione Architettonica e Urbana, docente a contratto presso le facolt di Architettura e Societ del Politecnico di Milano e di Ingegneria Edile dellUniversit degli Studi di Bergamo. Gianpaolo Gritti, laureato al Politecnico di Milano nel 1996, ha svolto il proprio tirocinio in Spagna, a Barcellona, e ha maturato una conoscenza specifica sui temi della sostenibilit ambientale e del risparmio energetico. Insieme hanno realizzato opere di architettura, redatto piani urbanistici, pubblicato ricerche di storia locale e ottenuto premi e riconoscimenti in numerosi concorsi di architettura. Andrea e Gianpaolo Gritti sono soci di RAD (Research, Architecture, Development) un Gruppo Europeo di Interesse Economico che ha la propria sede in 12 citt europee (www.rad-eeig.eu). Dettaglio della struttura in acciaio
SCHEDA DI PROGETTO Progetto Architettonico: Arch. Gianpaolo Gritti , Arch. Andrea Gritti, Arch. Pietro Gritti via S. Antonino 11, Bergamo Progetto Strutturale: Ing. Valter Andreoli via Leopardi,9 Bagnatica (Bg) Progetto idro-termo sanitario ed elettrico: Silvestri Associati via Garibaldi, Dalmine (Bg) Progetto domotico: Isi2 via Taramelli 2, Bergamo Realizzazione: Andreoli Costruzioni via Leopardi 9, Bagnatica
La struttura portante in acciaio ha come solai lamiere grecate al di sopra del quale viene posato un getto collaborante in calcestruzzo
La pensilina fotovoltaica la copertura di otto posti auto, produrr 6Kwh di picco e alimenta tutte le utenze comuni tra cui le ventilazioni meccaniche, le pompe e l'illuminazione notturna
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Piano terra
Sezione trasversale
Piano primo
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www.klimahouse.it www.fierabolzano.it/klimahouse2009/appuntamenti-i.htm
http://www.youtube.com/view_play_list?p=CCA0837400761562
Poliespanso
Via Vespucci, 10 46100 Mantova (z.i. Valdaro) TEL 0376 343011 FAX 0376 343020 www.poliespanso.it
I SOLAI PLASTBAU METAL Le loro elevate prestazioni derivano dalla collaborazione strutturale fra polistirene espanso e profili metallici zincati opportunamente forati e sagomati. Ci rende i pannelli molto leggeri , solo 7 Kg/mq, estremamente maneggevoli e trasportabili anche con mezzi non convenzionali pur mantendendo lautoportanza e la rigidit loro necessarie per reggere i carichi di prima fase come calcestruzzo fresco, ferri di armatura, operai Leggerezza e maneggevolezza sono le importanti propriet che fanno s che i SOLAI PLASTBAU METAL e il SISTEMA PLASTBAU, siano la scelta ideale nei casi di edifici ubicati in zone dalla logistica particolarmente difficile (ad es. rifugi di alta montagna o edifici situati in centri storici difficili da raggiungere). I SOLAI PLASTBAU METAL rappresentano una soluzione integrata, sintesi fra risparmio economico e rispetto della norma e permettono quindi di costruire edifici a risparmio energetico nellottica di una maggior sicurezza e velocit di posa per chi li costruisce e di una pi elevata certezza del risultato finale per chi li progetta.
Viessmann
Via Brennero, 56 37026 Balconi di Pescantina (VR) TEL +39 045 6768999 FAX +39 045 6700412 www.viessmann.it
Pompe di calore VITOCAL: lalternativa ecologica al riscaldamento convenzionale Grazie alla nuova Vitocal 300-G ora disponibile una pompa di calore compatta, terra-acqua o acqua-acqua dalle prestazioni particolarmente elevate. utilizzabile tutto lanno come sistema indipendente molto efficiente per il riscaldamento e la produzione dacqua calda sanitaria. Se richiesto pu inoltre risponde anche alle esigenze di raffreddamento passivo ed attivo. Tramite il raffreddamento attivo Active Cooling possibile ottenere la produzione di acqua refrigerata a bassa temperatura (fino a 1C) quando richiesta anche la necessit di deumidificare lambiente tramite lutilizzo di terminali idronici. In contemporanea possibile recuperare il calore di condensazione per usi sanitari o per altri usi (es. piscina) se presenti. Con il sistema di raffrescamento passivo Natural Cooling si utilizza la fonte di calore naturale (terreno, acqua) per ridurre la temperatura degli ambienti interni, senza che sia necessario attivare il compressore presente nel circuito frigorifero. Questo
metodo si rivela conveniente dal punto di vista energetico ed economico, in modo particolare per raffrescare tutti quegli edifici dotati di impianti radianti a bassa temperatura. E possibile ottenere valori COP elevati e di conseguenza costi di funzionamento ridotti grazie al nuovo sistema RCD (Refrigerant Cycle Diagnostic System) abbinato a compressori scroll ad alta efficienza e alla valvola di espansione elettronica gestita direttamente dalla regolazione dellunit. Le pompe di calore VITOCAL sono unit monoblocco affidabili particolarmente silenziose grazie ad un box metallico contenente il compressore con duplice smorzamento delle vibrazioni e con una particolare coibentazione fonoassorbente. Tali unit sono disponibili in versione standard e compatta. Questultime sono complete di pompa di terra, pompa circuito riscaldamento, valvola deviatrice riscaldamento/ produzione acqua calda sanitaria e gruppo di sicurezza integrati. Il riscaldamento elettrico integrativo a stadi fornibile come accessorio da integrare allinterno delle unit e posto in mandata.
Scheda prodotto Nome: Vitocal 300-G Produttore: Viessmann Tipologia di prodotto: pompa di calore terra-acqua e acqua-acqua Applicazioni: riscaldamento, produzione di acqua calda sanitaria e raffreddamento se richiesto. Potenzialit: terra/acqua da 6,2 a 17,6 kW, acqua/acqua da 8,0 a 21,6 kW Temperature di mandata: fino a 60 C COP: fino a 4,7 (B0/W35) e fino a 6 (W10/W35), secondo EN 14511
Laterlite
Via Correggio, 3 20149 Milano TEL +39 02 48011962 FAX +39 02 48012242 www.leca.it
PaviLeca di Laterlite Leggerezza a secco sotto il pavimento Con PaviLeca Laterlite entra nel mercato dei sottofondi per la posa a secco di pavimentazioni. Il nuovo prodotto ha tutti i vantaggi dellargilla espansa Leca: sicurezza e facilit di posa, leggerezza ed elevato isolamento termico. PaviLeca la novit Laterlite per sistemi di costruzione a secco, in particolare di sottofondi. PaviLeca la soluzione Laterlite per lesecuzione di sottofondi pronti a ricevere la posa a secco dei pavimenti. La specificit di PaviLeca consiste nella particolare granulometria di argilla espansa, caratterizzata da un mix accurato fra aggregati tondi e frantumati, al fine di ottimizzare la compattezza del sottofondo; il risultato un supporto stabile, veloce da realizzare, leggero (peso specifico pari a ca. 400 kg/m3) e con ottime propriet di isolamento termico (coefficiente di conducibilit termica pari a 0,09 W/mK). Per la massima sicurezza esecutiva, PaviLeca caratterizzato da
speciale argilla espansa secca, cos da integrarsi pienamente con le esigenze che la tecnica di posa richiede. Commercializzato in sacchi dal volume di 50 litri, pratici e leggeri da trasportare, PaviLeca facilita le operazioni di posa ottimizzando i tempi esecutivi. Il peso ridotto dei sacchi, circa 20 kg, consente di trasportare una maggiore quantit di prodotto a parit di viaggi, massimizzando le operazioni di trasporto sul cantiere. Grazie alla specificit della tecnica di posa ed ai vantaggi esecutivi di PaviLeca, i tempi esecutivi sono ridotti consentendo, nellarco di una sola giornata, di concludere le operazioni di stesura del sottofondo e posa del pavimento. PaviLeca trova specifici campi dimpiego sia nelle nuove esecuzioni che nelle ristrutturazioni, dove la sicurezza del rispetto delle tempistiche esecutive particolarmente importante. PaviLeca il nuovo prodotto studiato da Laterlite per ampliare lofferta di soluzioni e sistemi per lisolamento termoacustico dei sottofondi, a norma di Legge.
Faliselli
Via XXV aprile, 33 25050 Pian Camuno (BS) TEL 0364 590990 info@faliselli.it www.faliselli.it
Le ultime novit produttive in casa Faliselli parlano il linguaggio del risparmio energetico e del benessere abitativo: con i nuovi prodotti Klima92 e Passiv92 ad elevata efficienza energetica lazienda si pone ai vertici dellinnovazione proponendo serramenti in legno capaci di garantire un isolamento termico molto elevato. Con i suoi serramenti Klima92 e Passiv92, provvisti di telai da 92 mm di spessore e requisiti di efficienza energetica molto elevati, Faliselli si appresta quindi ad essere una delle vere novit del salone espositivo bolzanino. Tutta lattenzione riposta sui due nuovi serramenti che Faliselli propone per edifici di categoria CasaClima A+ e per PassivHouse. Klima92, in legno lamellare, ideale per edifici con fabbisogno termico inferiore ai 30 kWh/mq/anno mentre Passiv92, in legno e sughero vaporizzato, indicato per situazioni con fabbisogno termico inferiore ai 10 kWh/mq/anno. Molta attesa quindi per la new entry di Faliselli presentate a KlimaHouse.
Non a caso lappuntamento fieristico stato eletto dallazienda come occasione per presentare la nuova immagine istituzionale, totalmente rinnovata. Cardine delloperazione di restyling il concetto di salvaguardia ambientale, intesa come valore e obiettivo di riferimento aziendale ma anche come auspicabile scelta di vita. Attraverso limmagine di una bambina intenta a creare bolle di sapone, che assumono le sembianze di piccoli globi terrestri, Faliselli vuole infatti esprimere la propria vocazione verso la sostenibilit nonch linvito ad adottare soluzioni leggere per lambiente come quelle a risparmio energetico.
Saint-Gobain Isover
Via G. Donizetti, 32/34 24043 Vidalengo di Caravaggio BG TEL 0363 318 400 FAX 0363 318 337 www.isover.it
Questanno Saint-Gobain Isover ha presentato a Klimahouse 2009 due nuove soluzioni grazie alle quali sar possibile beneficiare di una detrazione dalle imposte pari al 55% come previsto dalla Finanziaria 2009: CAPP8 lunico cappotto 100% lana di vetro Isover per lisolamento dallesterno di pareti, e OPTIMA, applicazione per interni che garantisce un ottimo isolamento termoacustico utilizzabile in singole unit immobiliari. Con i suoi materiali allavanguardia, il know-how in continua evoluzione, lesperienza e le competenze innovative dei centri di ricerca Saint-Gobain, Sistema Habitat orientato alla soddisfazione delle esigenze dei progettisti, al rispetto dellambiente e allattenzione alle risorse energetiche. Le nuove soluzioni Saint-Gobain Isover: risparmio energetico e perfetto comfort abitativo Nuovo CAPP8 Isover ti ripara dal caldo, dal freddo e dai rumori Isover CAPP8 un pannello in lana di vetro ad alta densit, trattato con speciale legante a base di resine termoindurenti e con altri componenti che conferiscono un elevato livello di idrorepellenza, per isolamento termico e acustico dallesterno di pareti e solai quale isolamento a cappotto. Con un unico prodotto, CAPP8 permette di rispettare sia la normativa sul risparmio energetico, sia quella sullisolamento acustico, permettendo di eliminare i ponti termici. Grazie allelevata stabilit dimensionale, elimina il rischio di fessurazioni. CAPP8 un prodotto incombustibile e pu essere
utilizzato laddove sia richiesto un materiale isolante non infiammabile per le facciate. CAPP8 ha alta traspirabilit al vapore acqueo, evitando la formazione di condense e muffe. Ha resistenza agli urti occasionali pi elevata rispetto agli altri isolanti plastici. Inoltre si taglia semplicemente con un cutter e si posa facilmente accostando i pannelli con la garanzia di una perfetta planarit della parete. Il pannello Isover CAPP8 risulta un prodotto conveniente in quanto rappresenta unottima combinazione di prestazioni termiche e acustiche. CAPP8 conforme alla Direttiva 89/106/CE recepita dai DPR 246 del 21/4/1993 in base alle norme EN 13162 ed EN 13172 come da certificato M351 rilasciato da BVQI. Tutti i vantaggi del sistema OPTIMA Isover OPTIMA linnovativo sistema facile e veloce per la ristrutturazione delle pareti dallinterno e il miglioramento dellisolamento termico e acustico. Questo sistema, con i propri componenti che si combinano in modo ottimale, fa s che la posa in opera sia semplice, rapida e sicura. OPTIMA costituito da elementi semplici ed economici che si compongono tra di loro per costituire la controparete OPTIMA: - struttura portante - isolamento in lana di vetro Isover - sistema di gestione della condensa VARIO - rivestimento interno con lastre in gesso rivestito
Velux
Via Str, 152 37030 Colognola ai Colli (VR) TEL 045 6173 666 FAX 045 6150 750 www.velux.it
Obiettivo 20-20-20: la nuova finestra per tetti con funzione dinamica VELUX completa con un nuovo sistema la gamma dei prodotti per la sostenibilit in edilizia. In vista dei nuovi obiettivi che lUnione Europea ha fissato in materia di lotta ai cambiamenti climati,consistenti nel raggiungimento del 20% di produzione energetica da fonti rinnovabili, nel miglioramento del 20% dellefficienza e nel taglio del 20% nelle missioni di anidride carbonica, VELUX introduce nella sua gamma una nuova finestra che agisce attivamente in funzione di un ottimale bilanciamento energetico. Il sistema FP (Finestra-Persiana) abbinato alla tecnologia iohomecontrol, permette di sfruttare al meglio leffetto serra durante i mesi invernali, e abbattere il calore durante la stagione estiva. Il funzionamento avviene tramite lautomatismo di apertura e chiusura della persiana. Ci equivale a un bilancio energetico ottimale, compatibile con gli edifici tradizionali e con quelli ad alta efficienza energetica.
Attivando la funzione dinamica sul telecomando della finestra VELUX INTEGRA, possibile ridurre il consumo energetico annuale del 30% (riscaldamento, climatizzazione e illuminazione artificiale) rispetto a una mansarda non dotata di finestra per tetti con funzione dinamica. La finestra per tetti INTEGRA e la persiana VELUX SML sono dotate dellinnovativa tecnologia io-homecontrol, un protocollo di comunicazione wireless per il controllo di tutte le apparecchiature presenti in casa. Il sistema compatibile con persiane, tende, finestre, porte, portoncini, sistemi di riscaldamento e climatizzazione, illuminazione, allarmi, antifurti e sistemi di chiusura identificabili dal logo io-homecontrol.
Biocalce
Via dellArtigianato 9 41049 Sassuolo (MO) TEL 0536 816511 FAX 0536 816581 assistenzatecnica@biocalce.it www.biocalce.it
Biocalce Termointonaco. Risparmio energetico in Edilizia del Benessere La perdita di calore attraverso le pareti esterne delledificio una delle cause principali del consumo di energia delle nostre abitazioni. Intervenire per abbattere la dispersione termica delle murature perimetrali in un edificio consente un notevole risparmio e, regolando in modo ottimale la temperatura delle superfici interne, si raggiunge anche una piacevole sensazione di comfort. Kerakoll - gruppo modenese tra i leader mondiali nel settore delledilizia - ha recentemente portato sul mercato, per la prima volta in Italia, attraverso la linea Biocalce, il primo intonaco termico eco-compatibile a base di pura calce naturale NHL 3.5, per il risparmio energetico naturale secondo i canoni dellEdilizia del Benessere. sufficiente uno strato di 4-6 cm di Biocalce Termointonaco per ottenere un efficace isolamento termico della parete lasciando il muro ibero di respirare. Biocalce Termointonaco abbatte la dispersione termica del muro
consentendo risparmi di energia che vanno da -20% a -60%. Grazie al bassissimo valore di conduttivit termica, ( = 0,075) Biocalce Termointonaco abbatte le dispersioni di calore degli edifici, risolve i ponti termici, incrementa il volano termico delle murature. Permette inoltre un continuo scambio daria e vapore che mantiene sana e in equilibrio perfetto la casa e migliora laria indoor trasformando la casa da ambiente potenzialmente aggressivo a luogo vivo e salutare. Biocalce Termointonaco composto solo da elementi di origine naturale quali calce, pomice e sughero. La natura minerale rende lintonaco duraturo nel tempo senza nessun rilascio di sostanze organiche volatili (VOC) e inquinanti per la casa. La calce idraulica naturale di Biocalce Termointonaco ha un pH fortemente basico che conferisce propriet disinfettanti antibatteriche, ideali per il risanamento e la protezione della muratura.
Isotex
Via DEste, 5/7-5/8 42028 Poviglio (RE) TEL 0522 965555 FAX 0522 965500 www.blocchiisotex.it
I blocchi cassero in legno cemento ISOTEX nascono in Germania 60 anni fa. C&P Costruzioni ha introdotto in Italia il legno-cemento fin dal 1984, arrivando al perfezionamento del metodo costruttivo ISOTEX. Questa soluzione in grado di garantire grande affidabilit ed ottime prestazioni in fatto di risparmio energetico e riduzione dei tempi e costi di costruzione. Il legno-cemento si ottiene macinando il legno di abete, e mineralizzandolo con laiuto di un minerale naturale. In tutto il ciclo produttivo si usano solo materiali naturali, senza laggiunta di prodotti chimici. Il SISTEMA ISOTEX prevede blocchi a cassero in legno-cemento con spessori di 20/25/30/33/38 cm, per la realizzazione di pareti portanti esterne ed interne; esistono inoltre pezzi speciali per tutte le esigenze costruttive eliminando in questo modo ponti termici ed acustici.. Uno dei grandi vantaggi di questa tecnica costruttiva la rapidit e la semplicit di messa in opera, i blocchi infatti vengono posati a secco. La C&P Costruzioni ha introdotto sul mercato anche i solai in legno-cemento, che presentano i medesimi vantaggi termo-acustici degli elementi per parete.
Questo sistema garantisce un alto grado di isolamento, superiore di un 40-50% rispetto alle strutture tradizionali di pari spessore, con conseguente risparmio nei costi di riscaldamento e raffrescamento. Inoltre la consistenza porosa del conglomerato di legno allesterno del blocco permette una efficiente traspirazione della parete. Non va sottovalutato nemmeno lisolamento acustico: a parit di spessore, rispetto alle strutture tradizionali, si ottengono risultati fino a 5-10 db superiori. Altri vantaggi sono riscontrabili dal punto di vista della resistenza al fuoco: il sistema costruttivo ISOTEX garantisce una resistenza al fuoco REI 180. La struttura ottenuta con il metodo ISOTEX rispetta inoltre la normativa italiana per luso in zone ad elevato rischio sismico. Confrontato con altri metodi costruttivi, quello ISOTEX si dimostra, a parit di risultati, la tecnologia pi completa ed economica per la realizzazione di pareti portanti. Conseguenza di queste caratteristiche sono un ottimo confort abitativo ed una elevata percentuale di risparmio sui consumi energetici, consentendo al progettista di operare nel pieno rispetto di tutte le normative vigenti (termica, acustica, sismica) Le costruzioni realizzate con il sistema ISOTEX sono certificate in CLASSE A o B di efficienza energetica.
Schlter-BEKOTEC-THERM. Il riscaldamento a pavimento termoclimatizzato. Rapido, Ecologico e Confortevole. Il riscaldamento a pavimento termoclimatizzato SchlterBEKOTEC-THERM unisce a caratteristiche digiene e comodit il confort di essere un sistema ecologico. La sua struttura a basso spessore e linnovativa tecnologia di regolazione sono brevettate e fanno di questo sistema integrato uno strumento in grado di far risparmiare energia e costi di gestione, di ottenere un riscaldamento a pavimento con particolare reattivit al calore e ridotte temperature di mandata. Inoltre, gi durante la fase dinstallazione il sistema si presenta semplice e veloce, quindi molto vantaggioso. La speciale struttura del riscaldamento a pavimento da noi proposta consente di posare le piastrelle sulla guaina Schlter-DITRA non appena il massetto calpestabile. In questo modo si eliminano quindi i lunghi tempi di attesa dovuti allasciugatura e alla maturazione del massetto. Inoltre, poich il massetto a basso spessore, diminuisce il peso e laltezza
della struttura, si utilizza meno materiale e i lavori procedono pi velocemente. Con questo tipo di riscaldamento a pavimento termoclimatizzato con struttura a basso spessore viene riscaldata una parte molto pi sottile di massetto, cos che il sistema pu funzionare con basse temperature di mandata e con un grande risparmio di energia. Il calore, la cui emissione rapida e capace di coprire vaste superfici, viene diffuso in modo uniforme dalla guaina SchlterDITRA, creando cos un ambiente molto confortevole. Questo tipo di riscaldamento a pavimento quindi ideale per essere utilizzato con pompe di calore ecologiche. La struttura del riscaldamento a pavimento termoclimatizzato SchlterBEKOTECTHERM consente di neutralizzare le tensioni allinterno della struttura e di garantire maggiore durevolezza al vostro pavimento in piastrelle.
Naturalia-BAU
Naturalia Bau Srl Via Carlo Abarth, 20 39012 Sinigo/Merano (BZ) Tel. 0473 499 050 Fax 0473 499 060 info@naturalia-bau.it www.naturalia-bau.it
Nel corso della fiera KLIMAHAUSE Naturalia Bau ha presentato la gamma di prodotti per la tenuta allaria e per la gestione intelligente dellumidit nelle strutture. La gamma di prodotti composta da manti per lapplicazione allintradosso del pacchetto isolante, sigillanti, nastri di tenuta ed accessori speciali. I manti hanno la caratteristica, coperta da brevetto europeo, di variare la capacit di diffusione del vapore a seconda dellumidit ambientale; quindi, sfruttando la diverse tensione del vapore durante i vari periodi dellanno, consentono di risolvere in maniera ideale molteplici applicazioni altrimenti difficili (tetti in alta quota, riqualificazione di tetti e pareti dallinterno, tetti piani e tetti verdi, ecc.). Allinterno della produzione la novit rappresentata dal nuovo pannello perlisolamento termico a cappotto PAVAWALL. PAVAWALL studiato per lapplicazione su strutture in muratura dove maggiore lesigenza di lavorare con alti spessori ed andr ad affiancare il pannello Diffutherm, per le strutture in legno.
I vantaggi principali di PAVAWALL I sono: 1) Migliore isolamento termico 2) Unico pannello per isolamenti ad alte prestazioni (grazie allo spessore fino a 16 cm) 3) Maggiore semplicit di posa con il bordo a spigolo vivo Il pannello, gi testato in pi cantieri pilota, sta concludendo il processo per la certificazione e sar disponibile sul mercato non appena Pavatex avr concluso liter.
Wierer
Gruppo Monier
Via Valle Pusteria, 21 39030 Chienes (BZ) TEL 0474 560000 FAX 0474 560530 www.wierer.it
AURANOX: la tegola Wierer amica dellambiente Dalla ricerca Wierer nasce una innovativa tegola in cemento che unisce alle tradizionali caratteristiche estetiche e di qualit dei suoi prodotti esclusive propriet antismog. Il prodotto ideale sia per le nostre citt sempre pi aggredite dallinquinamento dellaria, sia per qualsiasi centro abitato, per contrastare le emissioni nocive del traffico e dei sistemi di riscaldamento. Una delle principali cause dellinquinamento atmosferico rappresentata dagli ossidi di azoto (NOx), che sono prodotti nei processi di combustione utilizzati per riscaldare le nostre case e alimentare i veicoli a motore nonch i macchinari industriali. Per ridurre limpatto sullambiente delle emissioni nocive, limpegno di Wierer non si ferma solamente alla sua politica di gestione ambientale, ma si concretizza in sempre nuove soluzioni: dai pacchetti di copertura che rispettano le normative sul risparmio energetico degli edifici, a AURANOX, la nuova superficie contenente biossido di Titanio (TiO2). Oggi, infatti, grazie alla ricerca Wierer (Gruppo Monier) anche i tetti
possono contribuire a eliminare lo smog con un semplice processo di fotocatalisi. Se sottoposto a radiazione luminosa, il biossido di Titanio (TiO2) che compone lo strato di finitura della tegola AURANOX agisce accelerando la reazione di ossidazione degli inquinanti e favorendo la loro trasformazione in sali inorganici non nocivi per lambiente, che vengono poi eliminati dalle piogge. Il biossido di titanio un agente catalizzatore, pertanto non diminuisce nel tempo la propria efficacia. La superficie AURANOX attualmente disponibile per il modello Coppo di Grecia e nelle colorazioni Terra umbra e Terra toscana, riprendendo quindi leffetto di antichizzazione che viene richiesto per gli edifici di particolare prestigio.
Brianza Plastica
ISOTEC
Via Rivera, 50 20048 CARATE BRIANZA (MI) Tel: +39.036291601 Fax: +39.0362990457 www.brianzaplastica.it info@brianzaplastica.itbbb
Il sistema Isotec Parete levoluzione tecnologica di Isotec nato per il tetto. Questa nuova soluzione permette di comporre a secco un cappotto strutturale funzionale alla realizzazione di pareti ventilate e risulta indicato sia per edifici di nuova costruzione, sia per interventi di ristrutturazione di edifici gi esistenti. I diversi strati funzionali che lo compongono svolgono funzione di termoisolamento, impermeabilizzazione, ventilazione e portanza. La creazione di una camera daria ventilata tra isolante e rivestimento consente di ridurre al minimo il surriscaldamento estivo della parete, mentre nel periodo invernale riduce i rischi di condensazione e di infiltrazioni accidentali dacqua piovana. Le elevate qualit termoisolanti del prodotto, in estate e in inverno, si traducono in unulteriore fonte di risparmio sui costi di condizionamento e riscaldamento degli ambienti. Il pannello ha una lunghezza standard di 2400 mm, la larghezza varia in funzione della tipologia del rivestimento e lo spessore di 60 o 80 mm. composto da un corpo centrale isolante in poliuretano espanso rigido, autoestinguente e ricoperto da un
involucro impermeabilizzante realizzato in lamina di alluminio goffrato e reso portante da un profilo nervato in lega di alluminio e zinco (Aluzinc). Sul profilo metallico sono presenti dei fori che rendono possibile la ventilazione della facciata e lo scorrimento delle infiltrazioni accidentali dacqua, mentre sui lati dotato di battenti che consentono la continuit delle pareti a incastro, limitando la formazione di eventuali ponti termici. Il sistema progettato per lapplicazione a diverse tipologie di rivestimenti esterni, come cotto, pannelli o lastre di fibrocemento, granito, marmo, gres e rivestimenti metallici. ISOTEC XL, realizzato in schiuma poliuretanica espansa rigida ad alta resistenza termica, dotato di un correntino integrato in acciaio, h 4 cm, con rivestimento in lega di alluminio e zinco. Il nuovo profilo, per dimensioni e caratteristiche, permette una maggior capacit di ventilazione, assicura una resistenza ottimale alla torsione e allo strappo, trattiene saldamente le tegole e offre massima sicurezza di pedonabilit anche nei casi di pendenze di falda estremamente elevate.