GdN giovedì 26 gennaio 2006 CRONACA DI NAPOLI I5

L’INIZIATIVA. SARÀ TRASMESSO GRATIS DALLE TV LOCALI. IL 70% DELLE IMPRESE SOTTO ESTORSIONE, C’È ANCHE L’INFORMAZIONE

Lotta al racket, ecco spot e numero verde

«Possiamo dire basta al fenomeno del racket. Chiama an-
che tu al numero 0815528090 e non sarai più solo»: que-
sto è il messaggio lanciato nello spot “Basta Racket” rea-
lizzato dalle associazioni antiracket e promosso dal Co-
mune di Napoli. Nel passaggio televisivo dalla durata di
un minuto, e radiofonico di 45 secondi, la voce narrante
accosta il racket al cancro, “che si insinua senza dare se-
gnali per poi espandersi fino a soffocarti”. Trasmesso gra-
tuitamente da domani per i prossimi quindici giorni, lo
spot intende vincere l’omertà e spingere alla collabora-
zione. «Lo spot - ha spiegato Samuele Ciambriello (nella
foto), presidente del Corecom Campania - ha l’obiettivo
di vincere l’omertà e l’indifferenza al fenomeno, co-
struendo un clima di solidarietà e collaborazione tra im-
prese, cittadini ed istituzioni». Dalla sede del Corecom,
però, parte in modo spontaneo la denuncia di Luigi Con-
te, responsabile regionale di Rea, che ha detto che anche
nel mondo dell’informazione è viva la pressione da par-
te dei signori del pizzo. Il racket, si presenterebbe, secondo
Conte, proprio come accade in Sicilia, attraverso l’impo-
sizione della pubblicità, della gestione dei siti, delle an-
tenne, dell’imposizione dei dipendenti. Per Tano Grasso,
presidente onorario della Fai, la segnalazione evidenzia
un «allarme racket sull’informazione».
«Quando la camorra colpisce chi fa informazione colpi-
sce la libertà di impresa e di parola, di conseguenza gli ef-
fetti sono più gravi». Grasso ha poi lanciato un appello agli
imprenditori dell’informazione: «Considerate il movi-
mento delle associazioni antiracket come un interlocutore
nella soluzione di questo problema», ha detto. Per l’as-
sessore comunale alla legalità, Roberto De Masi, con lo
spot si arricchisce la campagna di informazione portata
avanti dall’amministrazione cittadina. «Adesso con la
campagna di informazione in televisione e radio puntia-
mo ad arrivare direttamente nelle case dei cittadini – ha
detto. Lo spot finanziato dall’amministrazione comuna-
le e realizzato dalle associazioni antiracket rappresenta di
un passo in avanti. Il numero delle denunce cresce mol-
to, siamo a quota circa 600 denunce nel solo 2005, pen-
so che si dovrebbe fare ancora molto di più, l’importan-
te è non abbassare il livello di attenzione». Recenti stati-
stiche stimano che il 70% delle imprese napoletane è sot-
to estorsione, a conferma il numero di telefonate che ar-
riva al centralino della sede del coordinamento antiracket,
il responsabile, Luigi Cuomo, pervengono dalle 3 alle 5
richieste di aiuto. A margine Grasso ha annunciato che
«oggi abbiamo due processi che riguardano uno gli im-
prenditori di Pianura e l’altro un caso (prima volta che av-
viene) nella provincia di Caserta. Nove imputati di estor-
sione aggravata dall’articolo 7».
MORGANA ROMANO

CALATA CAPODICHINO. IL PRESIDENTE SANDRA LONARDO: QUESTO LUOGO DEVE DIVENTARE IL SIMBOLO DELLA LEGALITÀ NEL QUARTIERE DEL DEGRADO

Pizzaiolo ucciso, «salveremo il locale»

Consiglieri regionali a cena da Donn’Amalia, appello al titolare: resti a Napoli
LUCA SAULINO
Fino a poco più di un mese fa
“Donn’Amalia”, la storica pizzeria
di calata Capodichino brulicava di
gente, e non solo il sabato sera.
Proprio da un maledetto sabato se-
ra, il 18 dicembre scorso, la scena
era cambiata. In quel locale, dove
era stato ucciso il giovane piz-
zaiolo, Giuseppe Riccio, punito
per uno sgarro commesso nei
confronti di clienti “particolari”,
non c’entrava quasi più nessuno.
La paura aveva trasformato
“Donn’Amalia” in un locale se-
mideserto tanto da indurre il tito-
lare, Cristofaro D’Ercole, a paven-
tare un’imminente chiusura della
pizzeria. “Vado via da Napoli”,
aveva detto il gestore dell’eserci-
zio nelle ore successive alla mor-
te del 26enne. In suo sostegno era-
no scese in campo tutte le istitu-
zioni locali. Ieri sera l’ultima ini-
ziativa di appoggio, organizzata
stavolta dalla Regione. Su propo-
sta del presidente del consiglio re-
gionale, Sandra Lonardo Mastella,
una delegazione di rappresentan-
ti dell’assise si è recata a cena da
“Donn’Amalia”. Una tavolata che
ha visto la partecipazione, oltre
che della presidente Mastella, dei
consiglieri Antonio Scala (Pdci),
Stefano Buono (Verdi), Mario
Ascierto, Franco D’Ercole, Enzo
Rivellini (An), Giuseppe Sarnata-
ro, Antonio Amato, Giuseppe Rus-
so (Ds), Cosimo Sibilia (Fi), Gen-
naro Oliviero (Sdi) e dell’assesso-
re regionale al Lavoro, Corrado
Gabriele. «Abbiamo raccolto il gri- LA PIZZERIA DI CALATA CAPODICHINO. I CONSIGLIERI REGIONALI A CENA DA “DONN’AMALIA” PER INVITARE IL TITOLARE A NON ANDARE VIA DA NAPOLI. A DESTRA IL PRESIDENTE SANDRA LONARDO CON LA VEDOVA RICCIO ____________
do disperato del titolare della piz-
zeria – ha spiegato la numero uno la nostra città. Questa pizzeria de- pertanto devono stare accanto a San Carlo parla di «una grande perché non si ceda alla camorra.
del consiglio regionale, seduta ac- ve diventare il simbolo della lega- questa maggioranza della cittadi- mobilitazione per stare vicino al Occorre il massimo impegno del-
canto alla vedova Riccio – perché lità e di quanti lavorano onesta- nanza». Per Russo «l’iniziativa è titolare della pizzeria che in que- le istituzioni perché i rigurgiti di
l’attività commerciale non chiuda. mente con molti sacrifici». un’occasione per dare forza a chi sto particolare momento ha biso- violenza non si trasformino in tra-
Vogliamo che attraverso la nostra Secondo Rivellini «non esiste so- vuole fronteggiare i fenomeni ma- gno del calore della gente e delle gedia». «Di fronte alla lotta alla
presenza si dia inizio ad una serie lo un Sud camorristico, ma anche lavitosi». Mario Capuano, consi- istituzioni». Per D’Ercole, capo- criminalità - commenta Buono - ci
di incontri che possano evitare un Sud positivo come il giovane gliere circoscrizionale della Quer- gruppo di An, la serata è «la testi- siamo mostrati ancora una volta
che un’altra famiglia vada via dal- Giuseppe Riccio. Le istituzioni cia alla circoscrizione di Stella- monianza ferrea di tutta la città uniti».

L’ACCORDO. LANZA TOMASI: DISAVANZO DI 17,9 MILIONI, PATTO CON L’UNIONE INDUSTRIALI. MA SERVONO ALTRI AIUTI IN BREVE

San Carlo, sei mesi per evitare il crac

Sei mesi: le speranze di risollevare il Teatro
San Carlo da quella che sembra una crisi or-
mai irreversibile non vanno oltre la prossi-
ma estate. Dopo questa data, se non inter-
verranno misure straordinarie, per la pre-
stigiosa istituzione partenopea si aprirà il ba-
ratro del fallimento. Nel frattempo, una ma-
no tesa arriva dall’Unione Industriali di Na-
poli che ieri mattina ha formalizzato il pro-
prio impegno a sostenere l’antica Fondazio-
ne. L’intesa associativa, che arriva all’indo-
mani dell’appello lanciato dalle istituzioni
locali ai privati, si propone di risanare, al-
meno in parte, i conti in rosso del Massimo,
coinvolgendo il tessuto imprenditoriale cit-
tadino nel suo rilancio. La partnership, oltre
apromuovere all’interno dell’Associazione
l’Industria del Turismo e dello Spettacolo,
sostenendo la competitività del territorio at-
traverso offerte turistiche di qualità e tradi-
zione, consentirà infatti di diffondere una
maggiore sensibilità tra gli imprenditori na-
poletani sulla necessità di trovare risorse e
crediti per superare l’emergenza. A pesare
sul disastrato bilancio dell’Ente lirico, un di-
savanzo importante, accumulatosi negli ul-
timi cinque anni, ulteriormente aggravato
LA DENUNCIA DEL SUNIA. L’ASSESSORE BALZAMO: CONFERENZA DELLE REGIONI CONTRO IL DECRETO
ne pubblica a collaborare per mantenere le
EX LEONARDO BIANCHI
«No all’ospedale vicino l’aeroporto»
I consiglieri di Fi al Comune Fran-
co Bianco ed Raffaele Ambrosino si
dichiarano «molto soddisfatti» del
IL DISAVANZO
istituzioni culturali ritenendoli beni prima- fatto che «in margine all’esame del
ri della collettività». Pronti a scendere in bilancio in consiglio comunale sia
2000 -2.998 campo anche i 370 dipendenti fissi, un nu- stata approvata la loro richiesta di
mero a cui va aggiunto quello dei circa pre- riunire entro il prossimo mese il ta-
2001 -2.977
cari: «Un centinaio, per la precisione - spie- volo della sicurezza per scongiura-
2002 +0,5 ga Osvaldo Barba della Slc Cgil - in occasio- re la costruzione di un nuovo ospe-
ne della prima dell’“Attila”, come sindaca- dale là dove sorgeva il Leonardo
2003 -2.112 to abbiamo ottenuto un primo incontro con Bianchi, in via calata Capodichi-
GLI INCASSI
LE SPESE
la Iervolino, la quale si è impegnata a orga- no». «La zona, infatti - rilevano i
2004 -4.142 CONTRIBUTI STATALI 14.250 nizzare un incontro istituzionale con Re- due esponenti di Fi - è nelle vici-
PERSONALE FISSO 24.000 gione e Provincia per ottenere le risorse ne- nanze dell’aeroporto di Capodichi-
ARTISTI 6.500 cessarie a concludere la stagione, che spe- no, che, come è ormai noto, è sotto
2005 0 COMUNE-PROVINCIA 9.000
REGIONE
ALLESTIMENTI 1.500 riamo si aprirà nelle prossime ore; accoglia- accusa da tempo per i rumori in-
2006 -5.550 BIGLIETTERIA 5.000 SPESE GENERALI 2.000 mo con favore l’intervento dei privati che al sopportabili che creano i voli a dan-
1.000 di là di questa iniziativa, speriamo possa no dei cittadini».I consiglieri si so-
SPONSOR 1.600 INTERESSI E SANZIONI
totale -17.779 scongiurare il crack della macchina culturale no opposti anche alla costruzione
29.850 35.000
locale, ipotesi decisamente fallimentare per di un supermarket nell’hangar del-
TUTTE LE CIFRE VANNO MOLTIPLICATE PER 1.000 Comune, Regione e forze del lavoro». «Al l’aeroporto per il quale non ci sa-
più presto apriremo un tavolo con la Came- rebbero le concessioni.
dai tagli imposti dalla Finanziaria al fondo Gioacchino Lanza Tomasi (nella foto con ra di Commercio per valutare le soluzioni
Unico per lo spettacolo (Fus), che oggi toc- Gianni Lettieri) - Con la trasformazione in migliori», ha auspicato il Presidente dell’U- RECUPERO CREDITI
ca la quota record di 17,9 milioni: «Siamo in Fondazione avevamo bisogno da tempo di nione industriali Giovanni Lettieri interve-
una situazione drammatica. Fra sei mesi se un punto di riferimento. La cordataappare nendo alla conferenza insieme con il vice- «Ora si può rateizzare il debito»
non ci sarà il reintegro dei fondi tagliati si dunque indispensabile affinché si crei anche presidente al Marketing per lo Sviluppo as- Tutti i cittadini che hanno debiti con
chiude. Rischiano anche molti altri Teatri a Napoli, come in altre città, una coscienza sociativo Vito Grassi. l’Ente comunale per quanto riguar-
italiani - ha spiegato il soprintendente che spinga imprenditoria e amministrazio- ADELAIDE AURIEMMA da Ici, Tarsu, Cosap e Tosap, e non
hanno già morosità in pregresse ra-
teizzazioni, possono presentare al-
la Gestline istanza entro 60 giorni
chiedendo la dilazione del paga-

«Case, proroga degli sfratti ancora insufficiente»
“Dopo la Finanziaria 2006: quale fu-
turo per l’edilizia sociale?”. Un fu-
turo pieno di interrogativi, stando a
quanto emerge da quanto denuncia
il Sunia (Sindacato nazionale unita-
rio inquilini ed assegnatari). Il tema
della tavola rotonda anticipava tra le
righe i contenuti dello scontro at-
tualmente in atto fra i sostenitori del-
la privatizzazione del patrimonio
edilizio pubblico ed il blocco socia-
le che vi si oppone. Al centro della
disputa c’è “l’emendamento-Bru-
netta”, dal nome del consigliere eco-
nomico della Presidenza del Consi-
glio che ha fatto inserire nell’ultima
Finanziaria la norma di stampo “li-
berista” che impegna il Governo a
cartolarizzare immobili di proprietà
dello Stato al fine di finanziare la
stessa edilizia pubblica. Renato Bru-
netta era stato invitato al convegno
ma non è potuto intervenire perché
trattenuto all’ultimo a Roma dalla
vertenza-Alitalia. Come lui, non
pervenuto anche il responsabile Ds
per l’economia Pierluigi Bersani.
Luigi Pallotta, segretario generale del
Sunia, si è dapprima mostrato mol-
to critico verso l’emendamento alla
Finanziaria 2006, «che sancisce la li-
quidazione dell’edilizia sociale»
Poi, ha invocato «un “patto fra di-
versi” per ostacolare la norma, che
coinvolga noi associazioni di inqui-
lini, i gestori del patrimonio pubbli-
co, comuni, regioni e sindacati». E in
verità il fronte anti-privatizzazione
sembra già delinearsi all’orizzonte,
dopo il recente accordo nazionale
raggiunto fra Sunia e Cgil. Il sinda-
cato era presente all’incontro con
Paola Agnello Modica, componente
della segreteria confederale, che si è
espressa contro «la proroga degli
sfratti appena varata dall’esecutivo:
è ancora insufficiente, perché com-
prende soltanto alcune aree geogra-
fiche ed alcune categorie di inquili-
ni». Insomma, in sala c’è preoccu-
pazione per le sorti dell’edilizia pub-
blica, settore «per il quale chiediamo
a chi oggi si candida a governare il
Paese un piano di rilancio comples-
sivo, che tenga conto di nuove co-
struzioni ma anche del recupero di
quelle già esistenti», insiste Pallotta.
Una strategia che si faccia carico
«delle circa 600.000 richieste per al-
loggi popolari giacenti nei comuni
italiani», afferma il presidente di Fe-
dercasa Luciano Cecchi. Perché «
negli ultimi anni si sono aggiunti ai
tradizionali richiedenti per case po-
polari anche famiglie del ceto me-
dio, che non ce la fanno più a soste-
nere il mercato delle locazioni libe-
re giunto alle stelle», si accoda l’as-
sessore comunale al Patrimonio
Ferdinando Balzamo (nella foto con
il segretario provinciale del Sunia) .
Il quale sull’attuazione della norma
contenuta in Finanziaria appare
piuttosto scettico, poiché «la Confe-
renza delle regioni, il cui consenso
è indispensabile per l’efficacia del-
la norma, si è già detta contraria».
GIANMARIA ROBERTI
mento , superiore a euro 1.032, fi-
no a 12 rate ognuna con scadenza
l’ultimo giorno del mese. I consi-
glieri comunali Ds Gennaro Cen-
tanni, Salvatore Galiero e Ugo Raja
sono tra i firmatari dell’integrazione
alla delibera che permetterà questa
possibilità.
SICUREZZA
«Gesac, commissione di indagine»
«Sulle distrazioni gestionali della
Gesac è stata formalizzata dalla CdL
la richiesta di un consiglio mono-
tematico e la costituzione di una
commissione d’indagine per accer-
tare il rispetto delle norme in ma-
teria ambientale; di sicurezza». È la
proposta di Pietro Mastranzo, pre-
sidente dell’Udc al Comune.