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Anno XXX
16.04.2009
Numero
540
periodico di attualità dei comuni di alano di piave, quero, vas, segusino
PRODUZIONE E INGROSSO
Abbigliamento da Lavoro Detergenza Professionale
attualità
CONCORSO FOTOGRAFICO
“Alano, tra il Grappa e il Piave”
Viste, particolari, scorci del territorio comunale
Il Comune di Alano di Piave indice un concorso fotografico aperto a tutti per incentivare la conoscenza, la
passione e l'impegno nella tutela e nella difesa dell'ambiente e la valorizzazione del territorio, dai boschi alle malghe,
alla viabilità silvo-pastorale.
Ricordando che il territorio è un valore, è ricchezza, è patrimonio di tutti, con questo concorso, il Comune di
Alano di Piave si prefigge lo scopo di incentivare la conoscenza dei territori montani e le problematiche connesse alla
tutela e alla valorizzazione di un patrimonio storico e antropico, di promuovere i valori ambientali e culturali per tra-
mandare le tradizioni e la storia delle genti e degli animali, che la vivono e l'hanno vissuta, con fatica e con passione.
La mostra-concorso, gratuita e aperta a tutti, intende essere un nuovo modo di fare cultura e di valorizzare il
territorio attraverso l’immagine, con gli occhi del cuore, dei ricordi e delle emozioni.
Le opere, inedite, possono essere candidate solo da parte del loro autore, il quale
dichiara di essere il titolare di ogni diritto morale e patrimoniale d’autore, di possedere tutti i diritti sull’opera e che la
stessa non lede alcun diritto di terzi e non viola nessuna legge vigente.
In ogni caso l’autore solleva l’Amministrazione del Comune di Alano di Piave da tutte le
responsabilità, costi e oneri di qualsivoglia natura che dovessero essere sostenute a causa del
contenuto dell’opera.
Non sono ammesse immagini che alterino con fotomontaggi o altri interventi, la vera natura
dei luoghi e delle specie che la rendono viva, vitale e unica.
Le foto dovranno essere scattate sul territorio della Comune di Alano di Piave,dovranno
ritrarre soggetti insoliti, flora, fauna, aspetti, luoghi e borghi meno conosciuti, ambienti suggestivi,
momenti di vita quotidiana, in modo che, cogliendo peculiarità, aspetti, sensazioni ed emozioni,
possano raccontare il fascino dell'ambiente naturale e antropologico, suscitando conoscenza e coscienza del territorio,
valorizzandolo, promuovendolo e incentivandone la tutela.
Sintesi: n° 2 foto sia in formato stampa 20x30, sia in formato file digitale o negativo;
SCADENZA: ore 12.00 di sabato 18 luglio 2009 PREMIAZIONE: durante la manifestazione del "Settembre alanese".
asterisco
Abbonato per… procura
Grazie al passaparola, e alla generosità di un nostro abbonato,
abbiamo un altro lettore che apprezza le nostre pagine.
Un esempio da seguire
Questo il messaggio, arrivato in redazione via mail
“ToniȱIrittiȱmiȱhaȱiscrittoȱallaȱrivista,ȱbellaȱeȱpienaȱdiȱricordiȱdiȱFener,ȱdoveȱhoȱvissutoȱbene.ȱSperoȱcheȱ
facciateȱunȱarticoloȱancheȱsulȱmioȱindimenticabileȱamicoȱBepiȱNiero;ȱverròȱunȱgiornoȱperȱ“magnarȱiȱ
s’cios”ȱalȱTegorzo.ȱGrazie”. Silvano D'Alberto - Monfalcone
2 attualità
COMUNE DI QUERO
Provincia di Belluno
32030 QUERO (BL) – Piazza Guglielmo Marconi n. 1 – Cod. Fisc. P.I. 00142890250
Lo storico locale "Caffè Speranza", situato in Piazza Martiri ad Alano e di proprietà della famiglia Zancaner, ha cambia-
to gestione col 1° aprile 2009. Dopo 19 anni il "maestro" Domenico Scopel e la moglie Andrea hanno lasciato sceglien-
do di continuare con lo stesso mestiere ma a Montebelluna in Piazza Marconi con orari "più umani" (07,00-20,00 -
chiuso la domenica). La simpatia e la professionalità dimostrata in questi anni hanno meritato il saluto di buona parte
della comunità alanese, sindaco Dal Canton in testa.
Ai nuovi l'augurio di un buon lavoro, a Domenico e Andrea un grazie per quanto fatto in questi anni e un in bocca al lu-
po per la nuova iniziativa.
A loro è già subentrato il giovane alanese Yari Grigoletto che, con la collaborazione della fidanzata Morena Bisol,
gestirà il locale con gli orari tradizionali (dalle 6,30 del mattino alle 02,00 di notte) - chiusura settimanale il giovedì.
attualità
lettere al tornado
5 lettere al tornado
attualità
cronaca
6 cronaca
E ancora auguri a
Angelina Dalla Favera
L’occasione della festa dei compleanni ha portato una delegazione Auser
in casa di riposo, per offrire un omaggio floreale ad una persona speciale
che è già stata ricordata nel precedente numero de “Il Tornado”.
Ad Angelina Dalla Favera, già nostra socia, che ha raggiunto il traguardo
delle cento primavere, vanno i nostri migliori auguri.
Car. Edil
di Ferdinando Carraro
PITTORE RESTAURATORE
Via Roma - Quero (BL)
Cell. 339.2242637
Car.Edil esegue opere murarie, rivestimenti interni in acciaio di camini (canne fumarie),
strutture in cartongesso, opere di ristrutturazione in genere, copertura/scopertura tetti
esistenti (risanamenti). E' disponibile anche per preventivi senza alcun impegno.
7 attualità
8 lettere al tornado
9 lettere al tornado
cronaca
asterisco
Il Tornado:
un giornale per 4 gatti?
(M.M.) Smentiamo subito il titolo, che di gatti ce n’è uno solo
e, in ogni caso, dev’essere un gatto da guardia o,
quantomeno, uno che si affeziona alle copie del nostro
quindicinale, visto che sembra lo tenga vicino vicino per non
perderlo di vista.
Scherzi a parte… questa simpatica istantanea ci viene
proposta dall’amico Alessandro Bagatella, che non si è
lasciato sfuggire l’occasione per uno scatto insolito, con “Il
Tornado” involontario protagonista.
O che sia studiata, la posa? Mah, bisognerà interrogare
Sandro! Di sicuro i nostri lettori sono mooolti di più! ----
10 COME ERAVAMO
11 COME ERAVAMO
cronaca
Quero: le feste della Pro Loco
a cura della Pro Loco querese
Il nuovo consiglio della Pro Loco si è già messo al lavoro a pieno ritmo, due infatti
sono le manifestazioni già svolte che hanno riscontrato un grande successo
soddisfacendo al 100% le aspettative degli organizzatori.
Il 15 febbraio si è svolto il tradizionale Carnevalando querese che, come ogni anno,
ha coinvolto un gran numero di grandi e piccini. La Pro Loco, aiutata da alcuni
volontari queresi, ha impastato e cucinato crostoli e frittelle per tutti i presenti. Il
Principe Paolino (animatore della giornata) è riuscito con la sua simpatia ad
incantare il pubblico di tutte le età, lasciando tutti a bocca aperta con giochi di
prestigio e acrobazie. Nel tardo pomeriggio si è svolta la sfilata delle mascherine
con un numero record di iscritti, quasi 100 infatti le maschere che hanno
partecipato, al termine della sfilata il sindaco, Bruno Zanolla, e la presidente della
Pro Loco, Teresa Gallina, hanno premiato con una somma di denaro e una targa
ricordo i vincitori. Si sono aggiudicate il premio di “mascherine
più simpatiche”: un’abile pagliaccio/giocoliere (Matteo Curto),
un simpatico Peter Pan (Mattia Mondin) e un’elegante farfalla
(Mara Dalla Piazza) sono poi stati premiati i funghetti del
bosco incantato (genitori e bambini della scuola materna di
Alano) come “gruppo più originale” e infine come “mascherina
più bella” un minipompiere (Samuel Pes).
Il 21 marzo 2009 la pro loco ha voluto far riscoprire alla
popolazione di Quero l’antica tradizione “Brusa la vecia”. La
manifestazione è iniziata presentando un diaporama
naturalistico al pubblico che man mano prendeva posto
all’interno del nuovo centro culturale. Al termine del diaporama
si è dato inizio alla lettura del testamento della vecia, scritto e
meravigliosamente interpretato da Doriano Dalla Piazza con la
collaborazione del gruppo “Farine Fossili”, Doriano è stato
veramente molto bravo nel saper scherzosamente citare e
burlare le autorità del paese e
alcuni personaggi tipici di Quero.
Finita la lettura del testamento tutti
i presenti si sono portati al campo
sportivo, dove li attendeva la
Vecia, che imponente scrutava il
paesaggio dall’alto di un cumulo di
fascine, pronta per il gran falò.
Mentre il falò ardeva, la Pro Loco
ha intrattenuto i presenti con un
generoso rinfresco e il gruppo
“Fuori dal riccio” ha raccolto fondi
per la scuola materna di Quero
con l’antico “Pozzo di San
Patrizio”. Nelle foto, dall’alto:
Mascherina più bella: Samuel Pes; Il sindaco Zanolla premia una delle mascherine più simpatiche: Mattia Mondin; preparazione del-
la Vecia e Falò della Vecia.
12 COME ERAVAMO
Foto classe 1921 nel giorno del 50 compleanno. C'è pure l'allora parroco don Sebastiano Follador che, quando è stata
scattata la foto, nel 1971, era parroco di Alano di Piave da 4 anni.
attualità
CONSIGLI UTILI: Munirsi di pila ed abbigliamento adeguato per muoversi tra i boschi. È consentito l’uso LA PARTECIPAZIONE
della macchina fotografica e della telecamera. ALLA VISITA È GRATUITA
Si ringraziano per la gentile concessione i proprietari dei fondi privati, per aver autorizzato l’accesso. Gli organizzatori declinano
Avvertenza sulle opere d’ingegneria bellica in Comune di Susegana. Quasi tutta la zona ogni responsabilità per
interessata si trova in proprietà privata, pertanto non visitabile anche per motivi di sicurezza: ci danni a persone e cose
sono pericoli di frane e crolli di massi. avvenuti durante il percorso.
Per una questione di sicurezza all’escursione potranno partecipare massimo 100 persone.
Per informazioni: www.collalto.info - www.museodelpiavevincenzocolognese.it -
info@museodelpiavevincenzocolognese.it CSC S. Lucia di Piave
La foto di copertina
Uno scatto che “giace” in redazione da un paio d’anni, opera della nostra abbonata Nadia Zancaner. In questo inizio pri-
mavera, periodo in cui si assiste al risveglio della natura, ci è sembrato giusto risvegliare anche questa foto, che richiama
la bellezza dei prati fioriti. Si cominciano a vedere, con i loro variegati colori: che bellezza la primavera!
14 MOSTRE
Mal di primavera
Le allergie? Solo uno dei problemi e malesseri che si associano alla
primavera: secondo il 74% degli esperti rappresenta il periodo a
maggior rischio per la salute, sia dal punto di vista fisico che
psicologico, molto più dei rigori del freddo e dell’assalto dei vari virus
influenzali. Un fenomeno, quello che si può definire come il mal di
primavera, che è fortemente cresciuto negli ultimi anni, come afferma
ben l’81% e che non risparmia nessuna “categoria”. Una situazione
che i cambiamenti nel clima stanno assolutamente aggravando e che
fa sì che il malessere non si limiti a un singolo disturbo, ma ad uno
stato che influisce sull’intero benessere dell’individuo (58%). Ma quali
sono i disturbi che gli italiani accusano con maggior frequenza in
concomitanza dell’arrivo della primavera? Sicuramente un senso di
spossatezza continua, a cui si legano sempre più spesso disturbi del
sonno e continui sbalzi di umore, per non parlare dell’aumento dei
casi di allergie e problemi respiratori. La causa alla base di questo incremento di malesseri primaverili? Soprattutto gli stili
di vita sbagliati adottati da sempre più ampie fasce della popolazione o, come aggiunge il 21%, un’alimentazione scorret-
ta. Ma a influire è anche un anno che ha visto gli italiani sottoposti a continui stati di stress (19%). E’ quanto emerge da
uno studio promosso dall’Osservatorio FederSalus (l’associazione che riunisce le principali aziende italiane produttrici di
prodotti salutistici) condotto su 75 esperti tra psicologi, nutrizionisti e dietologi. Stress, stanchezza e stili di vita sbagliati
alla base del mal di primavera, che secondo gli esperti colpisce sempre più italiani. I malesseri legati al cambio di stagio-
ne? Non sono una novità, ma sicuramente non con la frequenza con cui sembrano colpire gli italiani. Per il 74% degli e-
sperti intervistati la primavera è uno dei periodi in cui gli Italiani denunciano maggiori disturbi e malesseri. Solo una picco-
la parte (6%) dice che in primavera e con l’arrivo della bella stagione diminuiscono, mentre per il resto sono esattamente
uguali al resto dell’anno (16%). Un fenomeno quindi che raggiunge i suoi picchi proprio a primavera, con una vera pro-
cessione di italiani che lamentano malesseri e disturbi che coinvolgono sia l’aspetto fisico che psicologico (58%), anche
se in molti tra gli intervistati, come dice il 36%, vengono consultati soprattutto per disturbi di tipo psicologico e che colpi-
scono l’umore. Un vero “mal di primavera” che non si riduce insomma alla svogliatezza e alla continua stanchezza che ha
dato il la all’antico detto “aprile dolce dormire”, e che si ripresenta con sempre maggior frequenza e in un numero sempre
maggiore di italiani. Alla domanda “negli ultimi anni i disturbi legati alla primavera sono aumentati i diminuiti?” Secondo ot-
to esperti su dieci si è registrato un aumento nel numero di italiani che denunciano malesseri e disturbi. Nello specifico,
secondo il 63% c’è un incremento sia sul piano fisico che psicologico, e se l’11% dice che si registra un maggior incre-
mento tra chi ha malesseri di tipo psicologico. L’8% denuncia un incremento per quanto riguarda malesseri fisici, come le
allergie. Il 16%, invece parla di una situazione piuttosto stabile nel numero di italiani che lamentano stati di malessere, sia
fisico che psicologico. A conferma di questo scenario, alla domanda “su quale aspetto, secondo la sua esperienza, influi-
sce maggiormente l’arrivo della primavera?” ben il 64% concorda sul fatto che a soffrirne è il benessere in generale. Effet-
ti si hanno anche sull’alimentazione (41%), oltre che sull’umore (38%) e sul sonno (35%). Effetti negativi anche sulla ca-
pacità di concentrazione e di memorizzazione (31%). A questi si aggiungono naturalmente i classici disturbi
tradizionalmente legati alla primavera (43%), come le allergie, dovute ai pollini. Ma cosa c’è alla base di questo aumento
di disturbi, che alcuni degli esperti intervistati definiscono come “esponenziale”? Sicuramente alla base ci sono stili di vita
assolutamente scorretti (34%) e una cattiva alimentazione (21%), che fanno mancare il giusto riposo all’organismo, lo so-
vraccaricano di grassi e poveri di elementi nutritivi essenziali. A tutto questo però si aggiunge anche lo stress (18%), so-
prattutto in un anno come questo, che ha visto gli Italiani sobbarcarsi di continui motivi di ansia e tensione (dall’instabilità
del governo al lato economico, solo per fare un esempio). Influisce naturalmente anche l’aspetto climatico e la mancanza
di piogge che ha caratterizzato l’inverno (15%): una situazione che ha fatto aumentare l’inquinamento, sottoponendo
l’organismo a ulteriori attacchi. A queste si aggiungono una serie di concause che influiscono negativamente su un orga-
nismo già provato. Il mal di primavera? Colpisce tutte le categorie, anche se obesi e bambini a maggior rischio. Fonda-
mentale l’alimentazione corretta e importante integrare eventuali carenze in vitamine, sali o gli altri elementi che contri-
buiscono al benessere. Non solo gli esperti parlano di sempre più Italiani che lamentano malesseri psico-fisici, ma
sempre più spesso il mal di primavera colpisce tutte le fasce di popolazione. Se maggiormente esposte sono come tutti
gli anni le cosiddette categorie più deboli, a partire da anziani e bambini (rispettivamente segnalati dal 54% e dal 49%), a
rischio tutti coloro che conducono vite particolarmente stressanti e caratterizzate da stili di vita sbagliati. Persone in forte
sovrappeso in primis (36%), a cui si aggiungono manager, imprenditori e coloro che per esigenze di lavoro sono sottopo-
sti a forti e continuati stati di stress (29%) e i single (22%). Quali sono allora gli errori da evitare in questo periodo? Fon-
damentale è non lasciarsi prendere dall’indolenza (37%) ed evitare tutto ciò che può sovraffaticare l’organismo (21%).
No, insomma, a concentrare tutto l’apporto calorico in un unico pasto (59%), ma attenzione anche all’attività fisica (53%).
Eccedere con lo sport o, al contrario, non riprendere a muoversi dopo il periodo invernale, sono entrambi comportamenti
da evitare: il primo può sovraffaticare l’organismo, il secondo impedisce di ripulirsi dalle tossine accumulate durante tutto
l’inverno. Allo stesso modo, per evitare di peggiorare il senso di spossatezza, evitare i cibi e gli alimenti che richiedano un
processo digestivo particolarmente elaborato e quindi faticoso per l’organismo (46%). Cercare di limitare l’esposizione in
luoghi che possono scatenare reazioni allergiche, come parchi e aperta campagna (39%). Ma in tutto questo, che peso
ha la mancanza di una corretta alimentazione, un errore che secondo gli esperti è ormai comune a moltissimi italiani?
Secondo la stragrande maggioranza degli esperti se curare un’alimentazione corretta ed equilibrata è importantissimo in
generale, è fondamentale farlo in questo periodo dell’anno. Il 54% dice infatti che una alimentazione corretta contribuisce
molto a superare indenni i periodi più difficili dell’anno, a cui si aggiunge il 19% che la ritiene addirittura essenziale per il
benessere psico-fisico. “Marginale” per il 9%, mentre solo il 2% ritiene che non possa cambiare sostanzialmente uno sta-
to di salute, a meno naturalmente di non parlare i casi limite. Importantissime, e invece trascurate dai più, frutta e verdura
di stagione, che dovrebbero rappresentare, più che in altri periodi dell’anno, una delle basi fondamentali
dell’alimentazione quotidiana (cosa su cui concorda la quasi totalità degli esperti), proprio per il maggior fabbisogno di vi-
tamine e di tutti quegli elementi che contribuiscono a preservare l’organismo e a rigenerarlo. Non a caso, proprio in rela-
17 asterisco
zione specifica con questo periodo dell’anno, gli esperti concordano che integrare l’alimentazione quotidiana con specifici
integratori potrebbe rappresentare un aiuto per l’organismo e per ritrovare o conservare il benessere psicofisico. Addirittu-
ra il 59% ritiene che rappresenti un grande aiuto, ovviamente in determinate condizioni fisiologiche, ovvero quando il tipo
di alimentazione o i ritmi di vita, sottopongano l’organismo a stress eccessivi e a un sufficiente apporto di vitamine, sali e
di tutti quegli elementi necessari al benessere psico-fisico. E dagli esperti dell’Osservatorio FederSalus arrivano le dieci
regole per superare indenni gli attacchi del mal di primavera. Dedicare più tempo e attenzioni a sé stessi: fondamentale
per il benessere psicofisico. Secondo gli esperti serve una particolare cura nell’autogratificazione. Bisogna scegliere un
momento della giornata tutto per sé, da dedicare alla propria cura o ad una propria passione per combattere stress e irri-
tabilità. Fare almeno 30 minuti di leggera attività fisica al giorno. Non avere fretta di tornare in forma per l’estate. Esagera-
re con l’attività è altrettanto negativo che non fare nulla. Basta anche una semplice passeggiata o un po’ di stretching. Al
mattino aiuta a liberare la mente, predisponendola agli impegni della giornata. Alla sera scarica la tensione nervosa e
muscolare favorendo il sonno. Attenzione ai segnali che arrivano dal proprio corpo. Più che in altri periodi dell’anno è im-
portantissimo ascoltare e seguire le esigenze segnalate dal proprio corpo. Malesseri che si ripresentano, continuo cattivo
umore, disturbi alimentari potrebbero essere il segnale dell’arrivo di una depressione che ci si trascinerebbe poi per mesi
e mesi. Attenzione a non sottovalutare l’esigenza di sonno e riposo dell’organismo. L’aumento delle ore di luce e l’arrivo
della bella stagione non significa che la giornata “attiva” debba durare 20 ore al
giorno. Dopo un inverno che ha debilitato l’organismo è fondamentale dedicare il
giusto spazio alle ore di sonno (senza però esagerare, rimanendo a letto per la
maggior parte della giornata). Utili gli integratori alimentari per integrare eventuali
carenze dovute ad un’alimentazione poco ricca o squilibrata. Indicati vitamine e sali
minerali, anche per reidratare in caso di sbalzi di temperatura. Ginseng e pappa reale
come energizzanti per tenersi su. Ginkgo biloba per la circolazione cerebrale e per
favorire la concentrazione. Alternare il lavoro o lo studio a momenti di pausa e relax.
L’organizzazione della giornata deve includere i pasti principali e il riposo. Prediligere
la mattina per le attività che richiedono maggiore concentrazione, perchè si è più
ricettivi. Intervallare ogni 2 ore di lavoro o studio con almeno 30 minuti di pausa. No a
follie alimentari. Guai a saltare i pasti: indebolisce e rallenta la concentrazione. Allo
stesso tempo no a grandi abbuffate, non farebbero che aumentare la sensazione di
spossatezza. Meglio alternare pasti leggeri ma frequenti, ricchi di proteine e vitamine. Per dolcificare è ottimo e più fun-
zionale il fruttosio, perché naturale, digeribile ed energetico. Attenzione gli sbalzi di temperatura e alla scelta dei vestiti.
L’arrivo della bella stagione non deve ingannare, colpi di freddo, influenze e malesseri invernali sono ancora in agguato e
trovano terreno fertile negli organismi debilitati. Attenzione quindi a ciò che si indossa la mattina prima di uscire di casa.
Preferire ancora un abbigliamento a strati, che renda possibile fronteggiare improvvisi cali della temperatura o innalza-
mento della stessa. Ricordarsi sempre dell’importanza di integrare i liquidi: le buone abitudini di bere spesso valgono an-
che per la primavera. Importante una continua idratazione per aiutare l’organismo ad eliminare le tossine accumulate du-
rante l’inverno e per far fronte alla sudorazione dovuta agli sbalzi di temperatura. Iniziare a rimettersi in forma
gradualmente, per evitare di ricorrere a diete sprint o super attività in vista dell’estate. Fondamentale pianificare il rimet-
tersi in forma dopo l’inverno. Iniziare adesso a controllare l’alimentazione, a ridurre grassi e carboidrati consente di evita-
re, 10 giorni prima di andare in spiaggia, di lanciarsi in diete radicali, pericolose per salute e benessere.
tratto da: http://www.kwsalute.kataweb.it/
lettere al tornado
Fontana… secca!
Caro Tornado, ogni tanto vado ad Alano a prendermi il
giornale a piedi. Scendendo da Uson sono costretto a
passare per la piazzetta di Colmirano e obbligatoriamente
guardare la fontana che sta al centro. Questa sta
letteralmente cadendo a pezzi. È vuota da parecchio tempo
perchè "strafonde", cioè fa acqua da tutte le parti. È, un vero
peccato, perchè, se non ricordo male fu un "regalo"
dell'allora sindaco Orazio Piccolotto. Sicuramente trovare i
fondi per rimetterla in sesto non sarà facile, però vederla in
quello stato fa sicuramente pena, anche perchè situata in
uno scorcio per chi transita da quelle parti niente male.
P.S. Mi chiedevo anche il perchè avessero posizionato il
nome della via proprio vicino alla fontana. Ci ho riflettuto un
attimo e ho capito subito. Tessaro Gioachino
18 cronaca
lettere al tornado
19 attualità
PROGRAMMA
Ore 11,00 S. Messa nella Chiesa Parrocchiale
- Premiazioni
Ore 13,00 Pranzo al Ristorante “Hotel Tegorzo”
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IN COLLABORAZIONE CON LE
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ORGANIZZA
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PRESSO IL
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:ONA )NDUSTRIALE #OLMIRANO
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ORE
2ITROVO IN 0ZZA -ARTIRI E DEPOSIZIONE #ORONA AL MONUMENTO 0ARTIGIANO
ORE
2ITROVO PRESSO IL MONUMENTO AGLI !LPINI
ORE
3 -ESSA RICORDANDO I #ADUTI PER IL 4RICOLORE
ORE
$ISCORSI DI RITO
ORE
2ISTORO
)N CASO DI MALTEMPO LA CERIMONIA AVRË LUOGO NELLA CHIESA DI #OLMIRANO
)L 3INDACO
LE !SSOCIAZIONI D!RMA ED %X #OMBATTENTI !LANESI
3ARË 0RESENTE LA BANDA CITTADINA
!SSOCIAZIONI E CITTADINANZA SONO INVITATI
3TAMPA $"3 2ASAI
80
20 CALCIO
21 attualità
asterisco
lettere al tornado
26 attualità
Le ultime api
Perché muoiono le api? Possiamo esistere senza api?
Chi sono i colpevoli della moria delle api nel mondo?
x Il professor Vincenzo Girolami - Ordinario di entomologia agraria della Facoltà di Agraria dell’Università di
Padova - giovedì 5 marzo 2009 ha presentato a Paese (TV) una ricerca che ha dimostrato come i pesticidi
moderni siano i responsabili della moria delle Api.
x Per il 98% dei casi è inutile l’uso dei pesticidi per la concia dei semi di mais causa della moria delle api.
x Localmente la perdita delle arnie va dal 50 al 70%.
x In provincia di Treviso vengono utilizzati ogni anno 3.100.000 chilogrammi di pesticidi pari a una media di circa
3,5 chilogrammi per abitante.
x Nell’ULSS 7 (Conegliano) i morti di cancro aumentano con la medesima percentuale dell’aumento dei pesticidi
in agricoltura.
x Ogni anno nella sola provincia di Treviso vengono bruciate a cielo aperto ben 150.000 tonnellate di potature
tossiche provenienti dai vigneti.
Questa la sintesi del Prof. Vincenzo Girolami - Ordinario di entomologia agraria dell’Università di Padova – Fa-
coltà di Agraria. Il professor Girolami ha spiegato che nel mondo scientifico non si riusciva a spiegare il meccanismo
per il quale durante le semine primaverili del mais le api morissero, le multinazionali dei pesticidi inoltre continuavano a
dire che nel tarassaco, fiore primaverile molto visitato dalle api, non veniva riscontrata la presenza dei neonicotinoidi.
Pertanto è stata fatta l’ipotesi che fosse l’acqua utilizzata dalle api ad essere contaminata.
Le giovani piante del mais e dei cereali, di norma, emettono dagli apici delle loro fresche foglioline delle piccole goccio-
line di acqua dette “guttazioni”. In laboratorio si è pertanto effettuato un esperimento
che è stato opportunamente videoripreso e proiettato con il commentato dal vivo del
professor Girolami durante la conferenza.
Si sono fatte nascere delle piantine di mais da semi non trattati, che risultavano
essere gialli, ovvero del colore naturale del mais; contemporaneamente si sono fatte
nascere delle piantine da semi trattati con pesticidi a base di neonicotinoidi, i semi
risultavano alla vista di un colore rosso chiaro. Poi si sono prelevate alcune gocce
prodotte spontaneamente dalle guttazioni delle piantine e si è proceduto ad
abbeverare due api, una con le gocce d’acqua delle piantine non trattare e l’altra con
le gocce d’acqua delle piantine trattate, mentre la prima ape ha bevuto l’acqua senza
alcuna conseguenza, la seconda, quella delle gocce delle piantine trattate (semi
rossi), è morta entro due minuti come hanno testimoniato le immagini del video.
(Ndr: Il video si può vedere tramite internet collegandosi su questo link:
http://firenze.repubblica.it/multimedia/home/4468701?ref=rephpsp3 )
Il professore ha poi spiegato che il principio attivo (neonicotinoidi) era presente in quelle gocce micidiali in una concen-
trazione pari a 50 ppm (parti per milione) ovvero nelle medesime concentrazioni che si utilizzano per sterminare gli afi-
di in agricoltura. Alcune foto mostrate dal professore hanno testimoniato come dopo l’asciugatura delle guttazioni resti
un alone chiaro costituito dai residui dei pesticidi ai neonicotinoidi, ovvero un residuo a concentrazioni elevatissime.
risultavano alla vista di un colore rosso chiaro. Poi si sono prelevate alcune gocce
prodotte spontaneamente dalle guttazioni delle piantine e si è proceduto ad
abbeverare due api, una con le gocce d’acqua delle piantine non trattare e l’altra con
le gocce d’acqua delle piantine trattate, mentre la prima ape ha bevuto l’acqua senza
alcuna conseguenza, la27 seconda, quella delle gocce delle piantine trattate (semi
rossi), è morta entro due minuti come hanno testimoniato le immagini del attualità
video.
(Ndr: Il video si può vedere tramite internet collegandosi su questo link:
http://firenze.repubblica.it/multimedia/home/4468701?ref=rephpsp3 )
Il professore ha poi spiegato che il principio attivo (neonicotinoidi) era presente in quelle gocce micidiali in una concen-
trazione pari a 50 ppm (parti per milione) ovvero nelle medesime concentrazioni che si utilizzano per sterminare gli afi-
di in agricoltura. Alcune foto mostrate dal professore hanno testimoniato come dopo l’asciugatura delle guttazioni resti
un alone chiaro costituito dai residui dei pesticidi ai neonicotinoidi, ovvero un residuo a concentrazioni elevatissime.
Grazie a questo esperimento gli apicoltori tedeschi hanno chiesto alle autorità il divieto di uso di questi pesticidi otte-
nendolo circa un mese fa; questi apicoltori da poco hanno ringraziato ufficialmente il prof. Girolami perché il suo lavoro
è stato fondamentale per ottenere questo importante risultato in tutta la Germania. Ad oggi solo l’Italia e la Germania
vietano questi pesticidi che dovrebbero essere vietati su scala mondiale. Il professore ha ricordato che il grosso pro-
blema sta nel fatto che gli agricoltori sono costantemente bombardati sulla necessità dell’uso dei concianti dei semi di
mais. Un collega del professor Girolami ha dimostrato, tramite una ricerca, che nel 98% dei terreni seminati a mais ri-
sulta inutile utilizzare la concia dei semi con i pesticidi. Quindi per il 98% dei casi la concia non serve a nulla; di regola i
concianti risultano inutili e vengono utilizzati dagli agricoltori addirittura come una polizza di assicurazione.
A questo grave fenomeno di utilizzo inutile di pesticidi in agricoltura ci sarebbe una soluzione, ovvero fornire un minimo
di assistenza tecnica agli agricoltori , cosa che non accade più da diversi anni così oggi a consigliare gli agricoltori
sull’uso dei prodotti chimici sono i rappresentanti, ovvero la parte commerciale. In generale, parlando di insetticidi nel
loro complesso, si può tranquillamente affermare che potrebbero essere tranquillamente ridotti del 90%.
Accade addirittura che in tavola arrivi della frutta con il suo carico di principi attivi, degli insetticidi e fungicidi, tant’è che
se si mettono dei funghi sopra questa frutta sono destinati a morire. Purtroppo oggi molti insetticidi vengono santificati
con la conseguenza che la cosa sta sfuggendo al controllo.
Un sintesi più estesa si trova nel sito: http://www.paeseambiente.org/
http://www.acquabenecomune.org/index.php
La segnalazione ci
giunge tramite la
biblioteca civica di
Alano di Piave, che
continua a seguire
con particolare
attenzione le
tematiche legate
all’acqua, al suo uso.
Rilanciamo da
queste pagine l’invito
ad informarci,
usando anche canali
particolari, quali
possono essere
quelli disponibili sul
web.
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